INTERPRETARE IL RISORGIMENTO EQUIPE DI IDEAZIONE E REALIZZAZIONE proff. Morena CICOLIN, Michele MANNARINI, Michela SALA, Elisabetta SANGALLI RELATORE: prof. M. MANNARINI PROGETTO GRAFICO: prof. E. SANGALLI AUDITORIUM: ITSOS “Marie Curie” mercoledì 16 marzo 2011 ore 9.00 – 11.00 “Il lavoro dello storico deve essere: evitare le forzature e le provocazioni ideologiche, nella convinzione che rivedere con serietà e serenità il passato comporti liquidare letture tendenziose, finalizzate alla politica contingente. Questo è il solo modo per valorizzare e rendere attuali anche le opinioni discordanti, le ipotesi differenti, i suggerimenti inascoltati di quanti si batterono per dare all’unificazione un altro carattere.” Giordano Bruno Guerri 150° anniversario 17 marzo1861 - 17 marzo 2011 noi italiani e il SENTIMENTO DI ITALIANITÀ interpreti del Risorgimento STORIOGRAFIA ITALIA 1815 – 1861 1861: L’ITALIA È FATTA IL REGNO D’ITALIA NEL 1870 I confini del Regno cambieranno ancora alla fine della prima guerra mondiale. Gli attuali confini della Repubblica sono invece il risultato della seconda guerra mondiale “fatta l’ITALIA occorre fare gli ITALIANI” come la STORIOGRAFIA ha INTERPRETATO IL RISORGIMENTO? com’è cresciuta e si è diffusa la COSCIENZA NAZIONALE ? 1861 1922 Italia LIBERALE 1943-46 Italia FASCISTA 2011 Italia REPUBBLICANA Italia MONARCHICA LA STORIOGRAFIA HA INTERPRETATO IL RISORGIMENTO lettura lettura lettura SABAUDISTA GRAMSCIANA CATTOLICA lettura lettura CATTOLICA dei “VINTI” INTERPRETARE IL RISORGIMENTO 1. LETTURA SABAUDISTA 2. LETTURA GRAMSCIANA 3. LETTURA CATTOLICA 4. LETTURA DEI VINTI Lettura “sabaudista” orientamento liberal-monarchico PROTAGONISTI: Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini, PIO IX Tesi di fondo unità della penisola sotto la bandiera dei Savoia per questo motivo i protagonisti, concordi negli intenti e solidali nel raggiungere lo scopo, sono celebrati come “Padri della patria” • È la lettura ufficiale • È sostanzialmente agiografica rispetto all’operato della dinastia (senza macchia e piena di onore) • È diffusa nella scuola • È propagandata nell’opinione pubblica Il 26 ottobre 1860 GARIBALDI incontra VITTORIO EMANUELE II a Teano “L’incontro a Teano”, opera dipinta nel 1878 da Carlo Ademollo Montecitorio: Aula commissione Finanze Lettura gramsciana Tesi di fondo si è trattato di una “rivoluzione mancata”, di “una occasione perduta per il paese” tesi elaborata da Antonio Gramsci “Quaderni del carcere” 1934/35 È una lettura problematica del Risorgimento Le forze borghesi liberali e conservatrici si sono poste alla testa dei movimenti insurrezionali creati dalle forze democratiche e popolari. In tal modo esse hanno controllato l’azione di queste ultime, svuotate le rivendicazioni sociali di ogni innovazione radicale, orientato lo sviluppo dei moti verso il raggiungimento del solo obiettivo politico finale. Lettura cattolica Tesi di fondo si è trattato di un’azione illegittima, di rapina lettura avanzata dalla Curia e dagli intellettuali ad essa collegati • ideologicamente figlia della cultura giacobina • antistorica poiché negatrice della storia e delle tradizioni culturali presenti nella penisola Azione illegittima... compiuta con incredibile violenza. Offesa all’autorità e al magistero della Chiesa, privata dei suoi beni, espropriata e mutilata nella sua azione. Lettura dei vinti la controstoria del Risorgimento Tesi di fondo si è trattato di un’azione di conquista illegittima, dal sapore quasi coloniale, condotta dal Regno del Piemonte e mascherata da un patriottismo falso e di facciata; “conquista” tutta a vantaggio del Piemonte nei primi anni e delle regioni del Nord negli anni successivi • interpretazione che si è fatta strada a partire dagli anni 60/70 del ‘900 • oggi, nell’ambito della discussione teorica e pratica sul federalismo, trova nuovo vigore e impulso. LA COSCIENZA NAZIONALE È CRESCIUTA E SI È DIFFUSA 1861 1922 Italia LIBERALE 1943-46 Italia FASCISTA 2011 Italia REPUBBLICANA Italia MONARCHICA ITALIANITÀ = SAVOIA ITALIANITÀ = NAZIONALISMO onore al re onore alla patria uomo “nuovo” fascista GRANDE GUERRA PROCLAMAZIONE DELL’IMPERO MUSSOLINI ITALIANITÀ = DEMOCRATICO REPUBBLICANO MARCHESI e la RESISTENZA DE GASPERI – PERTINI LA COSTITUENTE Concetto Marchesi, Appello agli studenti (1943) Dopo l'apertura dell'anno accademico, prima di darsi alla macchia, il Rettore dell'Università di Padova lanciò ai suoi studenti quest'appello (1 dicembre 1943) “Una generazione di uomini ha distrutto la vostra giovinezza e la vostra Patria. Traditi dalla frode, dalle violenza, dall'ignavia, dalla servilità criminosa, voi insieme con la gioventù operaia e contadina, dovete rifare la storia dell'Italia e costruire il popolo italiano. Non frugate nelle memorie o nei nascondigli del passato i soli responsabili di episodi delittuosi; dietro ai sicari c'è tutta una moltitudine che quei delitti ha voluto e ha coperto con il silenzio e la codarda rassegnazione; c'è tutta la classe dirigente italiana sospinta dalla inettitudine e dalla colpa verso la sua totale rovina. Studenti, .... per lo sdegno che vi accende, non lasciate che l’oppressore disponga della vostra vita, fate risorgere i vostri battaglioni, liberate l'Italia dalla schiavitù e dall'ignoranza, aggiungete al labaro della Vostra Università la gloria di una nuova più grande decorazione in questa battaglia suprema per la giustizia e per la pace nel mondo.” Il Rettore: Prof. Concetto Marchesi Art. 5 Costituzione italiana La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento SENTIMENTO di ITALIANITÀ cresce la coscienza nazionale QUANDO L’ITALIA NON C’ERA 1. a livello d’elitè 2. azioni dei primi patrioti (MAZZINIANI) 3. fino al 1848: SOCIETÀ SEGRETE – MAZZINIANI 4. dal 1848: diffusione nelle grandi città: da MILANO – a PALERMO 5. spedizione garibaldina QUANDO L’ITALIA È ITALIA • REPUBBLICA ROMANA i volontari accorrono ! • 1° GUERRA MONDIALE nord e sud insieme in trincea • LA RESISTENZA lettere dei condannati a morte • SPORT 1970: Italia – Germania 4 a 3 • MUSICA De Gregori: Viva l’Italia Bussoleno 19-3-1945 Cari Genitori Vi scrivo queste ultime notizie per dirvi che sarò fucilato ormai sono a dirvi di farvi coraggio che sono morto per una causa vera per l’Italia libera. Caro babbo fatti coraggio anche Tino e le mie due sorelline Maria Angela e Irene, tu mamma faglielo sapere alla Rita Gaetano via cernaiaFavria, farli sapere e dirli al mio comandante che moriremo da Garibaldini io e il Pierino.... .... Mamma dille al mio comandante che vi aiuti saluti a tutti muoio da Garibaldino per l’Italia libera Coraggio papa mamma e tutti e nonni Tino Fratello mio Addio ciao a tutti il paese e tutti quelli che vi chiedono di me Viva i Garibaldini per l’Italia libera ciao a tutti tuo figlio Vittone Pietro M. Franzinelli, Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della resistenza, 1943-45, ed Mondadori, p. 235 Inno nazionale della Repubblica italiana dal 1946, scritto da Mameli, e musicato da Novaro, nel 1847 L’inno (Canto degli Italiani) nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta; dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma; ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci; l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può? Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Dall'Alpe a Sicilia, dovunque è Legnano; ogn'uom di Ferruccio ha il core e la mano; i bimbi d'Italia si chiaman Balilla; il suon d'ogni squilla i Vespri suonò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Son giunchi che piegano le spade vendute; già l'aquila d'Austria le penne ha perdute. Il sangue d'Italia e il sangue Polacco bevé col Cosacco, ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Viva l'Italia, l'Italia liberata, l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. L'Italia derubata e colpita al cuore, viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare, l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare, l'Italia metà giardino e metà galera, viva l'Italia, l'Italia tutta intera. Viva l'Italia, l'Italia che lavora, l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora, l'Italia metà dovere e metà fortuna, viva l'Italia, l'Italia sulla luna. Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre, l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre, l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, viva l'Italia, l'Italia che resiste. DE GREGORI DAI PATRIOTI AD OGGI CI SI DOMANDA ? COSA PENSANO GLI STRANIERI DI NOI ? stereotipi positivi e negativi COSA PENSIAMO NOI DI NOI STESSI ? pregiudizi E TU ?