I L R APP O RTO F O R M E D I L | ALLI E VI R ADDO PPIATI I N TR E AN N I Imprese Formazione edile temi e numeri 101.504 i corsisti che hanno seguito attività formative nel 2008 20% la percentuale di stranieri ai corsi 75% i corsi dedicati alla sicurezza sul lavoro 98 le Scuole edili collegate al Formedil di Stefano Cianciotta A umentano in modo consistente gli allievi che hanno seguito i corsi di formazione delle 98 Scuole edili italiane; il tema della sicurezza costituisce il focus principale delle azioni formative; il 20% degli allievi è straniero. Sono i principali elementi che scaturiscono dall’analisi del Rapporto Formedil 2008, la pubblicazione fa il punto sulle attività formative in edilizia erogate dagli enti bilaterali che fanno capo ad Ance e sindacati. L’analisi delle attività di formazione svolte nell’anno 2008 presenta, infatti, per la prima volta nella storia degli enti formativi bilaterali, un dato quantitativo sinora mai raggiunto. Relativamente al numero complessivo di allievi formati è stata superata la soglia delle 100.000 unità. Sono stati 101.504 i soggetti che hanno usufruito dei corsi del sistema bilaterale dell’edilizia. Una crescita esponenziale se si considera che nel 2006 gli allievi erano 44.639. Parallelamente alla crescita storica del numero di soggetti formati, c’è un aumento del 30% del numero di corsi erogati nel 2008, dai circa 5000 del 2007 agli oltre 6.500 del 2008. Contestualmente, il numero delle ore di formazione erogate, pur con una crescita costante nell’ultimo triennio, con una media complessiva del 38%, ha evidenziato una flessione della crescita nell’ultimo biennio, motivata però da una crescente domanda di formazione strutturata. È stata privilegiata, infatti, sempre di Febbraio 2010 N. 1 LE VOCI DI FORMEDIL IL NUOVO CANTIERE 88 «Per le parti sociali l’avvio sperimentale dell’innovazione contrattuale delle 16 ore di formazione prima dell’ingresso in cantiere rappresenta il primo passo per la costruzione di un percorso di formazione continua, in grado di garantire una specifica e adeguata formazione alla sicurezza per tutte le figure e a tutti i ruoli professionali». Massimo Calzoni, Presidente Formedil «Con la Borsa lavoro si rafforza il presidio di un momento significativo qual è l’ingresso o il rientro al lavoro e si migliorano la trasparenza del mercato del lavoro, la percezione ed il gradimento verso il lavoro edile». Daniele Verdesca, Direttore Formedil più una formazione di base, minima, ma erogata ad una platea di allievi il più vasta possibile. Tra le attività svolte dal sistema Formedil delle Scuole Edili, un peso particolare ha la formazione per la sicurezza, settore predominante. Nel 2006 un corso su due interessava la sicurezza; nel 2008 il 68% dei corsi erogati ha avuto come oggetto salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’orientamento è confermato anche dai dati sul numero di allievi formati, spostato sempre più verso i corsisti della sicurezza. Nel 2007 per ogni 100 allievi 72 erano formati sulla sicurezza; nel 2008 il trend ha registrato un ulteriore incremento nonostante l’aumento del numero dei corsisti. Il 75%, infatti, ha segui- «Il progetto del Libretto Formativo, previsto dalla Legge Biagi, avvia la sperimentazione di una nuova strategia della formazione, concepita in una logica unitaria e di integrazione di sistema, per favorire il rafforzamento e la tracciabilità delle competenze professionali dei singoli, nel contesto di un sistema di formazione permanente, dove al centro non è più il corso, bensì il lavoratore». Rossella Martino, Condirettore Formedil 2006 35 48 37 33 91 38 282 5 70 59 58 50 279 521 286 33 611 237 1167 176 318 91 418 1.003 2.973 2007 43 202 99 30 135 111 620 62 125 93 113 69 295 757 435 22 1028 319 1804 274 517 160 867 1.898 5.079 2008 108 203 60 57 293 199 920 84 164 164 102 59 478 981 734 48 1.519 336 2627 378 581 247 892 2.018 6.546 Il numero degli allievi stranieri che hanno preso parte ai corsi di formazione nel periodo 2006-2008 si è triplicato. Gli stranieri costituiscono il 20% dei corsisti. Nell’ultimo triennio è in crescita anche il trend degli allievi in formazione iniziale, passati dai 3000 del 1 gennaio 2006 ai quasi 11000 registrati alla fine del 2008. to azioni formative sulla sicurezza. Relativamente alla tipologia degli allievi formati, anche per il 2008 il maggior numero si è concentrato nella categoria degli occupati, con la cifra di oltre 85000 corsisti, più che raddoppiati dai 40.000 del 2006: la crescita conferma l’importanza della formazione continua nell’arco della vita professionale, se pur in archi temporali di formazione sempre più brevi. Di contro, va notato come nell’ultimo triennio sia progressivamente cresciuto anche il peso che gli allievi disoccupati hanno avuto nelle dinamiche formative degli enti bilaterali territoriali, a testimonianza del ricorso intensivo alla formazione professionale come strumento di supporto agli ammortizzatori sociali. Il fenomeno dovrebbe accentuarsi nel Rapporto del 2009, l’anno più difficile per l’edilizia dal 1994 ad oggi. L’inversione del lungo ciclo positivo iniziato a metà degli anni Novanta del secolo precedente ha subito una forte accelerazione proprio nel 2008, con un calo degli investimenti del 4,3%. Per il 2009 si stima che la contrazione raggiunga il 7,5%. L’esplosione della crisi si è innestata su una naturale contrazione delle attività, aggravandone gli effetti recessivi. Altro indicatore interessante rilevato è l’aumento del peso degli allievi in formazione iniziale, che testimonia l’incidenza dell’attenzione alle fasce di giovani lavoratori proiettati verso il percorso professionale per un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Una riflessione merita anche il numero crescente di lavoratori stranieri, passati dai quasi 8.500 allievi del 2006 agli attuali 21000, 20% del totale complessivo. L’aumento del numero dei lavoratori immigrati nel settore delle costruzioni (comunitari ed extracomunitari) ha visto così, parallelamente, aumentare la loro presenza anche nell’ambito dei corsi di formazione, a testimonianza di un’attenzione crescente verso l’introduzione nel mercato del lavoro di risorse professionalmente idonee. Proprio gli stranieri, però, in questo momento di crisi economica, costituisco- no l’anello debole del sistema economico dell’edilizia. Rispetto al mercato del lavoro, infatti, la crisi sta producendo non solo un calo dell’occupazione per effetto della contrazione dell’attività da parte delle imprese, ma è destinata a determinare anche cambiamenti strutturali sui meccanismi di acquisizione e gestione della mano d’opera e sulla sua composizione. «In questo senso immigrati e lavoratori meno professionalizzati fanno parte delle categorie più colpite dalla crisi. – osserva il presidente del Formedil, Massimo Calzoni - Il fattore formazione può, sempre più, svolgere un ruolo decisivo in termini di crescita delle professionalità e di qualificazione generale. Una formazione rivolta a tutta la filiera del lavoro, dai manovali ai tecnici, fino alla direzione dei cantieri e al mondo della progettazione. Altrettanto determinante è la funzione che la formazione continua può svolgere nella direzione di rendere più affidabile e stabile il rapporto di lavoro in una logica di sviluppo professionale nel tempo, come fattore di garanzia e incentivo alla costituzione di rapporti di lavoro regolari, dove intorno alla formazione, le relazioni possano svilupparsi puntando sulla collaborazione e sulla maggiore responsabilizzazione dei diversi attori che operano nel processo di costruzione». Alla luce di queste riflessioni, il sistema Formedil ha avviato una nuova fase di valutazione del proprio ruolo rispetto alle esigenze del settore, che ha coinvolto le parti sociali e che da settembre è stata trasferita a livello territoriale, coinvolgendo le Scuole edili. Il primo campo di applicazione del nuovo approccio è stato l’attivazione dell’innovazione contrattuale rappresentata dalle 16 ore. «Con le 16 ore – prosegue Carloni - si è posto al centro del programma del sistema Formedil l’esigenza di assicurare all’atto dell’ingresso in cantiere, gli insegnamenti basilari, intesi come un alfabeto professionale in grado di favorire l’apprendimento dal lavoro e di promuovere comportamenti operativi corretti e razionali, e pertanto sicuri, e allo stesso tempo attivare un percorso di garanzia con importanti effetti sul piano della regolarità dell’accesso al mercato del lavoro edile». A supporto di questo processo innovativo, il sistema che fa capo al Formedil si sta dotando di strumenti in grado di assicurare il percorso formativo per l’intera durata della vita professionale di ogni lavoratore che entri nel sistema paritetico. Tra questi c’è il Libretto Personale di Formazione professionale, che registra tutti gli step dello sviluppo professionale e confluirà in una banca dati anagrafica nazionale di sistema con cui si darà vita a un unico quadro di competenze professionali. Un altro obiettivo è la creazione di un servizio di collegamento domanda-offerta di lavoro gestito territorialmente dalle Scuole edili e confluente in una Borsa Lavoro nazionale del settore delle costruzioni. Febbraio 2010 N. 1 AREE Sardegna Sicilia Calabria Basilicata Puglia Campania SUD Molise Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana CENTRO Piemonte Valle D’Aosta Lombardia Liguria NORD-OVEST Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Veneto Emilia Romagna NORD-EST Totali 89 IL NUOVO CANTIERE IL CONFRONTO PER ANNI