Premessa
Il Regolamento recepisce i principi di fondo del D.P.R. 249 del 24.VI.1998, “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria” e confermati nel D.P.R .235 del 21.XI. 2007 “Regolamento recante modifiche integrazioni allo statuto delle studentesse e degli
studenti della scuola secondaria” ne accoglie le affermazioni di principio basilari, in particolare quelle di seguito richiamate.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola
persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo
costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.
Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il
proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro
opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le
attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro
lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte
formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di
svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la
disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere
iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex
studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
1
Si fa riferimento inoltre, in sintesi, quanto previsto:
ai sensi dell’art. 4, comma 1 del citato Statuto ovvero le mancanze disciplinari devono riferirsi:
1.
ai doveri elencati nell’art. 3;
2. al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica;
3. alle situazioni specifiche di ogni singolo Istituto.
Inoltre ai sensi dell’art. 4, comma 1 del citato Statuto, sono individuate:
1.
le sanzioni relative a ogni mancanza;
2. gli Organi competenti ad irrogare le relative sanzioni;
3. il procedimento da seguire nell’irrogare le sanzioni.
E ancora ai sensi del comma 2 dell’art. 4, del citato statuto, le sanzioni devono:
1.
avere finalità educativa;
2. tendere al rafforzamento del senso di responsabilità;
3.
tendere a ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Vanno altresì considerate la Dir. 16 del 5.II.2007 “Linee di indirizzo genera lied azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” e la
Dir. 104 del 30.XI.2007 “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con
riferimento all’utilizzo dei telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche”
In sintesi ogni alunno è tenuto ad un comportamento corretto e a osservare i doveri di cui all’art. 3 del “Regolamento” citato: se non si atterrà
ad essi prima di incorrere in sanzioni disciplinari verrà invitato ad esporre le proprio ragioni e potrà avvalersi della presenza di testimoni.
Le sanzioni disciplinari, potranno essere sostituite con le possibilità per l’alunno di dimostrare il suo inserimento nella comunità scolastica svolgendo
attività a favore della comunità stessa (pulizie dei locali, servizi vari, compiti didattico educativi).
Per ragioni educative ogni “organo competente” ad intraprendere procedure e azioni di natura disciplinare potrà, in autonomia, deliberare di non
applicare al singolo caso le norme generali individuando - anche con il concorso degli allievi direttamente coinvolti
nell’infrazione/mancanza/trasgressione/violazione -, idonei provvedimenti in forma riparatrice e responsabilizzante, inquadrando tale comportamento
“anomalo” in una strategia di recupero o reinserimento più generale.
La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica: mancanze “lievi” possono rimanere oggetto di sanzioni “leggere” anche se reiterate;
mancanze più ”gravi” sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati
2
Norme di comportamento degli alunni
Norme di comportamento dei bambini di Scuola dell'Infanzia
I bambini frequentano la Scuola dell'Infanzia dai 3 ai 5 anni. In questa fascia di età il bambino inizia il suo processo di socializzazione e si avvia al
riconoscimento e al rispetto delle regole.
Norme di comportamento degli alunni di Scuola Primaria
Gli alunni frequentano la Scuola Primaria dai 6 agli 11 anni. In questa fascia d'età il bambino supera, anche se parzialmente, il suo egocentrismo,
riconosce l'altro come pari ed è in grado di interiorizzare il concetto di rispetto per un vivere democratico, scopre l'importanza delle regole, è in grado
di costruirle e via via matura la capacità di rispettarle.
Norme di comportamento degli alunni di Scuola Sec I°
Gli alunni frequentano la scuola Sec. di I° dagli 11 anni ai 14 anni. Poiché la Scuola si configura come ambiente in cui sperimentare ed interiorizzare le
prime regole sociali e di convivenza democratica, gli alunni, in conformità a quanto indica il D.p.r. più volte citato, sono tenuti a collaborare per favorire:
- un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola;
- l’organizzazione di forme di lavoro di gruppo che favoriscano l’aiuto reciproco;
- l’iniziativa, l’autodecisione e la responsabilità personale;
- la cura dell’ambiente e delle attrezzature.
3
Natura dei provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno
della comunità scolastica.
Le sanzioni previste sono le seguenti:
- “organo competente” ad intraprendere procedure e azioni di natura disciplinare insegnante /coordinatore consiglio di classe / fiduciario di
plesso / dirigente scolastico:
 mero richiamo verbale (semplice avvertimento verbale privato/pubblico );
 assegnazione di compiti o ruoli riparatori dell’azione compiuta;
 ammonizione verbale (richiamo che può essere irrogato anche in forma scritta sul libretto personale);
 avvertimento scritto sul libretto personale;
 avvertimento scritto sul registro di classe controfirmata dal Dirigente scolastico (o suo delegato);
-
“organo competente” ad intraprendere procedure e azioni di natura disciplinare l’équipe/consiglio:
 avvertimento – annotazione scritta di biasimo- sul registro di classe;
 avvertimento – ammonizione scritta – sul registro di classe e comunicazione alla famiglia;
 reiterazione dell’avvertimento scritto – severa ammonizione – sul registro di classe e comunicazione alla famiglia;
 allontanamento dall’Istituto.
Nel caso di mancanze con danneggiamenti, se non dovuti a casi fortuiti, oltre all’irrogazione della sanzione, può essere previsto anche il risarcimento del
danno (non convertibile).
I principi dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della scuola sec. di I° grado ed Il “Regolamento “ di cui al D.P.R. 249/98 che è rivolto agli
studenti della scuola sec. di I° grado, sono assunti come riferimento come principi condivisi anche dalla scuola Primaria e dell’Infanzia. Dal momento che
riportano, affermano e propongono atteggiamenti responsabili e quei rapporti improntati al reciproco rispetto che devono essere perseguiti fin dal
primo ingresso del bambini nell’Istituzione scuola.
Per gli studenti, il cui voto in condotta nel primo quadrimestre è pari o inferiore a 7, il Consiglio di Classe valuta se nel secondo quadrimestre si si
attivato, con il supporto e l’intervento educativo dei docenti e delle famiglie, un percorso di progressiva consapevolezza e presa coscienza, da parte
dell’alunno, delle motivazioni che hanno portato a quella valutazione. In caso contrario lo stesso Consiglio di Classe può discutere e deliberare su
un’eventuale permanenza a scuola dello studente, nelle date in cui siano previste uscite didattiche, viaggi di istruzione o iniziative sportive.
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Procedura
Il procedimento disciplinare si avvia con la contestazione dell’infrazione/mancanza/violazione/trasgressione, così da consentire all’alunno di
giustificarsi.
In tutti i casi di punizione di competenza del docente, la contestazione deve essere formulata all’istante e annotata assieme alle giustificazioni addotte
dall’alunno.
Le sanzioni a partire dall’avvertimento – ammonizione scritta sul registro di classe in poi sono inflitte dal Consiglio di classe/team dei docenti che si
riunisce per redigere la contestazione dell’infrazione e, successivamente, ascoltate la giustificazioni, per emettere la sanzione disciplinare.
Quando la competenza è dell’organo collegiale, le contestazioni con l’invito a presentarsi per le giustificazioni saranno sottoscritte dal suo presidente.
Per le Scuole dell’Infanzia e Primaria il Consiglio di Intersezione o il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogheranno le sanzioni nelle riunioni
ordinarie o, se necessario per motivi di urgenza, in riunioni appositamente convocate su proposta scritta della maggioranza dei docenti dell’équipe di
classe. Per la discussione degli interventi disciplinari ai punti cui sopra, Consiglio per soli docenti deve essere convocato come organismo perfetto. Il
Coordinatore dell’équipe o altro docente introdurrà il Consiglio con una relazione descrittiva dei fatti e comportamenti che hanno determinato la
proposta di convocazione. Successivamente l'alunno sarà invitato ad esporre le proprie ragioni anche nel Consiglio; questo potrà avvenire sotto forma di
audizione, con la eventuale presenza dei genitori, o di presentazione di una relazione scritta; dopo l'audizione, il Consiglio proseguirà in seduta
ristretta. In considerazione dell'età degli alunni della Scuola Primaria è opportuno che, qualora necessario, la sanzione sia erogata e applicata in tempi
ristretti perché la stessa sia chiaramente percepita in relazione alla mancanza.
Quando sono riferite all’intera classe o a un gruppo di alunni non specificatamente individuati le ammonizioni non danno luogo a provvedimenti
disciplinari.
Comitato di garanzia
Il Consiglio di Istituto nomina un Comitato di Garanzia previsto dalla vigente normativa.
Il Comitato è composto dai seguenti membri: il Docente vicario dell’Istituto che lo presiede, e dagli Insegnanti fiduciari Scuola Sec di I° e da due
genitori nominati dal Consiglio di Istituto (possibilmente uno per ognuna delle due Comuni con figli frequentanti la Scuola Sec. di I°).
Il Comitato dura in carica 3 anni (in analogia al mandato del Consiglio di Istituto).
La funzione di segretario verbalizzante viene svolta da uno dei docenti.
Al Comitato di Garanzia sono rivolti i ricorsi avverso ai provvedimenti disciplinari adottati. Predetti ricorsi debbono essere inviati al Comitato entro 15
giorni dalla comunicazione della sanzione. Il Comitato delibera entro i 15 giorni successivi al ricorso.
Il voto relativo ai ricorsi sottoposti al Comitato di Garanzia è segreto. Non è consentita l’astensione.
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Tabella n. 1: infrazioni e mancanze disciplinari di I° livello
DOVERI
DELLO
STUDENTE
Rispetto dei
doveri
scolastici
INFRAZIONI
RISPETTO AI DOVERI
CITATI
 Lievi inosservanze
rispetto ai doveri
scolastici
Rispetto
degli altri
 scorrettezze e
comportamenti non gravi
verso i compagni e adulti
Rispetto
degli altri
 disturbo durante le ore
di lezioni, a mensa e
nell’interscuola.
SANZIONI
DISCIPLINARI
E AZIONI DI
ORGANO COMPETENTE
RESPONSABILIZZAZIONE
 Richiamo verbale
 Insegnante (anche di
(avvertimento verbale
altra classe)
privato/pubblico);
 Assegnazione da parte
dell’insegnante di compiti o
ruoli riparatori;
 Ammonizione verbale;
 Avvertimento scritto sul
libretto personale;
 Richiamo verbale
 Insegnante (anche di
(avvertimento verbale
altra classe)
privato/pubblico);
 Assegnazione da parte
dell’insegnante di compiti o
ruoli riparatori;
 Ammonizione verbale;
 Avvertimento scritto sul
libretto personale;
 Richiamo verbale
 Insegnante (anche di
(avvertimento verbale
altra classe)
privato/pubblico);
 Assegnazione da parte
dell’insegnante di compiti o
ruoli riparatori;
 Ammonizione verbale;
 Avvertimento scritto sul
libretto personale;
6
PROCEDURA PER COMMINARE
LA SANZIONE
Assolvimento
degli impegni
di studio
 Negligenza abituale
Frequenza
scolastica
 Continui ritardi non
giustificati
Frequenza
scolastica
 Mancanza di
giustificazione delle
assenze per più volte
consecutive
Rispetto dei
doveri
scolatici
 Ritardo nel rientro
dall’intervallo
 Comportamento
indisciplinato al “cambio
dell’ora”
 Uscita non autorizzata
dall’aula durante le
lezioni
 Richiamo verbale
(avvertimento verbale
privato/pubblico);
 Assegnazione da parte
dell’insegnante di compiti o
ruoli riparatori;
 Ammonizione verbale;
 Avvertimento scritto sul
libretto personale;
 Convocazione dei genitori
 Ammonizione verbale
 Avvertimento –
ammonizione scritta – sul
registro di classe e
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Insegnante
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Fiduciario di
plesso
 Dirigente Scolastico
 Ammonizione verbale
 Avvertimento –
ammonizione scritta – sul
registro di classe e
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Ammonizione verbale
 Avvertimento –
ammonizione scritta – sul
registro di classe e
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Sospensione temporanea
della partecipazione con i
compagni all’intervallo di
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Fiduciario di
plesso
 Insegnante
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Fiduciario di
plesso
7
Il docente contesta allo studente la violazione
del regolamento di disciplina. Lo studente
espone le proprie considerazione e
giustificazioni.
Il docente impartisce il richiamo scritto che
viene registrato sul registro di classe ed
eventualmente inviato al Dirigente Scolastico.
La famiglia deve essere avvertita. E’ ammesso
ricorso al Comitato di Garanzia entro 15 giorni.
Stessa procedura della riga n. 5
Stessa procedura della riga n. 5
Frequenza
scolastica
Rispetto
delle
strutture
ricreazione (con vigilanza
del personale docente)
 Assenze troppo frequenti  Ammonizione verbale
 Avvertimento –
che possono
ammonizione scritta – sul
compromettere l’obbligo
registro di classe e
scolastico
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Mancata cura della classe  Ammonizione verbale
 Avvertimento –
e ambienti scolastici
ammonizione scritta – sul
 Danneggiamenti
registro di classe e
involontari agli ambienti e
comunicazione telefonica o
attrezzature scolastiche
scritta ai genitori
 Eventuale risarcimento del
danno (non convertibile)
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Fiduciario di
plesso
L’insegnante coordinatore provvede ad
avvisare la famiglia sugli obblighi di legge. Se il
problema persiste il Dirigente convoca gli
esercenti la potestà parentale
 Insegnante Coordinatore
 Insegnante Fiduciario di
plesso
 Consiglio di classe
Stessa procedura della riga n. 5
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Tabella n. 2: infrazioni e mancanze disciplinari di II° livello
DOVERI
DELLO
STUDENTE
Rispetto dei
doveri
scolastici
Rispetto
degli altri
Rispetto
degli altri
Rispetto
degli altri
INFRAZIONI
RISPETTO AI DOVERI
CITATI
 Falsificazione firma dei
genitori
 Mancata riconsegna, da
parte dell’alunno, delle
verifiche e delle note
disciplinari da far
firmare ai Genitori
 Disturbo continuo
 Uso improprio di video
telefonini e altra
strumentazione
elettronica
SANZIONI
DISCIPLINARI
E AZIONI DI
ORGANO
RESPONSABILIZZAZIONE
COMPETENTE
 Ammonizione verbale
 Insegnante
 Avvertimento –
ammonizione scritta – sul
registro di classe e
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
PROCEDURA PER COMMINARE
LA SANZIONE
Stessa procedura della riga n.5 di tabella n. 1
 Ammonizione verbale
 Insegnante
Stessa procedura della riga n. 5 di tabella n. 1
 Avvertimento –
 Dirigente Scolastico
ammonizione scritta – sul  Consiglio di classe
registro di classe e
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Offese alla dignità
 Ammonizione verbale
personale
 Avvertimento –
 Introduzione a scuola di
ammonizione scritta – sul
oggetti atti a ferire e/o
registro di classe e
materiali pericolosi per la
comunicazione telefonica o
propria e altrui
scritta ai genitori
incolumità
 Convocazione dei genitori
da parte del Dirigente
 Gravi scorrettezze verso  Ammonizione verbale
compagni, insegnanti e il  Avvertimento –
personale
ammonizione scritta – sul
 Uso improprio e reiterato
registro di classe e
di video telefonini e altra
comunicazione telefonica o
strumentazione
scritta ai genitori
 Insegnante
Stessa procedura della riga n. 5 di tabella n. 1
 Dirigente Scolastico
 Consiglio di classe
 Insegnante
Il Consiglio di classe si riunisce su proposta di uno o
 Dirigente Scolastico più docenti o del Dirigente, per redigere le
 Consiglio di classe
contestazioni di violazione del regolamento
disciplinare. Le contestazioni vengono notificate in
modo scritto dall’alunno e alla famiglia.
Il Consiglio di Classe si riunisce ad ascoltare le
9
elettronica
Rispetto
delle
strutture
Rispetto
delle
strutture
 Inosservanze non casuali  Annotazione sul registro
 Danneggiamento
di classe
volontario di oggetti di
 Avvertimento –
proprietà della scuola, e
ammonizione scritta – sul
di strutture e
registro di classe e
attrezzature della scuola
comunicazione telefonica o
scritta ai genitori
 Convocazione dei genitori
da parte del Dirigente
 Convocazione del Consiglio
di classe per
provvedimento disciplinare
 Vandalismo
 Le sanzioni elencate sopra
 Eventuale allontanamento
dalla comunità scolastica
 Insegnante
 Dirigente Scolastico
 Consiglio di classe
giustificazioni dell’alunno e della famigli e quindi
emette la sanzione disciplinare, che viene notificata.
E’ ammesso ricorso all’Organo di garanzia.
E’ ammesso altresì il ricorso entro 30 giorni dalla
ricevuta comunicazione, al CSA che decide in via
definita, sentita la sezione del Consiglio scolastico
provinciale, avente competenze per il grado di scuola
cui appartiene l’alunno.
Stessa procedura della riga n. 4 di tabella n. 2
 Insegnante
Stessa procedura del danneggiamento volontario
 Dirigente Scolastico
 Consiglio di classe
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Tabella n. 3: infrazioni e mancanze disciplinari di III° livello
DOVERI
DELLO
STUDENTE
INFRAZIONI
RISPETTO AI DOVERI
CITATI
Rispetto
degli altri
 Atti di bullismo, di
violenza verso compagni,
docenti, personale, anche
nello spazio antistante
alla scuola, testimoniato
dal personale della scuola
 Offese gravi anche
sessuali
 Comportamento lesivo
alla propria e altrui
incolumità
 Recidiva dei fatti
precedenti
 Reato di particolare
gravità
 Furti o danno degli altri
 Recidiva dei fatti
precedenti
 Reato di particolare
gravità
Rispetto
degli altri
SANZIONI
DISCIPLINARI
E AZIONI DI
RESPONSABILIZZAZIONE
ORGANO
COMPETENTE
PROCEDURA PER COMMINARE
LA SANZIONE
 Annotazione sul registro
 Insegnante
 Il Consiglio di classe si riunisce su proposta di
di classe e comunicazione  Dirigente Scolastico
uno o più docenti o del Dirigente Scolastico, per
ai genitori
 Consiglio di classe
redigere le contestazioni di violazione del
 Convocazione dei genitori
regolamento disciplinare.
da parte del Dirigente
 Le contestazioni vengono notificate in modo
 Convocazione del Consiglio
scritto all’alunno e alla famiglia
di Classe per
 Il Consiglio di Classe si riunisce ad ascoltare le
l’allontanamento dalla
giustificazioni dell’alunno e della famigli e quindi
scuola per un periodo
emette la sanzione disciplinare, che viene
proporzionato alla gravità
notificata. E’ ammesso ricorso entro 30 giorni
del fatto
dalla ricevuta comunicazione, al CSA che decide in
 In caso di reato denunzia
via definita, sentita la sezione del Consiglio
all’autorità giudiziario e ai
scolastico provinciale, avente competenze per il
servizi sociali
grado di scuola cui appartiene l’alunno.
 Annotazione sul registro
 Insegnante
 Il Consiglio di classe si riunisce su proposta di
di classe e comunicazione  Dirigente Scolastico
uno o più docenti o del Dirigente Scolastico, per
ai genitori
 Consiglio di classe
redigere le contestazioni di violazione del
 Convocazione dei genitori
regolamento disciplinare.
da parte del Dirigente
 Le contestazioni vengono notificate in modo
 Convocazione del Consiglio
scritto all’alunno e alla famiglia
di Classe per
 Il Consiglio di Classe si riunisce ad ascoltare le
l’allontanamento dalla
giustificazioni dell’alunno e della famigli e quindi
scuola per un periodo
emette la sanzione disciplinare, che viene
proporzionato alla gravità
notificata. E’ ammesso ricorso entro 30 giorni
del fatto
dalla ricevuta comunicazione, al CSA che decide in
 In caso di reato denunzia
via definita, sentita la sezione del Consiglio
all’autorità giudiziario e ai
scolastico provinciale, avente competenze per il
servizi sociali
grado di scuola cui appartiene l’alunno.
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Regolamento studenti - Istituto Comprensivo di Pedavena