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Martedì 22 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 224
INTER UNA GIORNATA DI SQUALIFICA AL TECNICO, IL BRASILIANO OUT PER 45 GIORNI
IN EDICOLA IL 4o DVD
Stop per Mourinho. E Thiago Motta
Moratti e i cori contro Balotelli: «La partita di Cagliari andava sospesa»
Quante risate
con Verdone
in Borotalco
Pagine 14-15 CECERE, CENITI e GRAZIANO
A 9,99 e, più la Gazzetta
José Mourinho, 46 anni A. LIVERANI
!
I
R
O
FU
CASSANO
BRIATORE DENTRO?
Radiato dalla
Formula 1
«Sono sconvolto»
Adesso tutti
lo vogliono
in Nazionale
E’ la sentenza Fia sul «Caso
Piquet». Alla Renault due
anni con la condizionale
Anche Capello spinge il leader
della SuperSamp:
«Spero che Lippi lo convochi»
Pagine 2-3-5-7 CREMONESI e CRUCIANI
Pagine 8-9-10 DA RONCH e un articolo di ARRIGO SACCHI
il commento
IL DIAVOLO, PROBABILMENTE
Flavio
Briatore,
59 anni,
accusato
di aver
indotto
Piquet a
«sbattere»
nel GP di
Singapore
del 2008
di UMBERTO ZAPELLONI
Più che una sentenza, sembra un regolamento di conti.
Più che il Grande Colpevole, Flavio Briatore pare l’agnello
sacrificale. Radiato è dir poco. E’ stato cancellato e
mandato al confino tanto che non potrà più entrare in un
paddock. Già che c’erano potevano condannarlo alla
ghigliottina in Place de la Concorde.
SEGUE A PAGINA 5
Il dubbio
E SE NON FOSSE IL DIAVOLO
Antonio
Cassano,
27 anni,
leader
della
Samp che
guida, con
la Juve, la
classifica
della
Serie A
di PAOLO CONDO’
Ora che l’Italia ha messo in sicurezza la qualificazione al
Mondiale 2010, e dunque non è più il caso di invocare
salvatori della patria come era parso urgente dopo
l’infelice Confederations, sarebbe bene riaprire su nuove
basi - meno impulsive e sguaiate - il discorso del ritorno
in Nazionale di Antonio Cassano.
SEGUE A PAGINA 8
QUI JUVE UN MESSAGGIO PER FERRARA IN VISTA DELLA SFIDA DI GIOVEDI’ A MARASSI
Diego «Con il Genoa ci sarò»
Oggi il test decisivo per il brasiliano che sta recuperando
a tempo record dalla contrattura alla coscia destra e vuole essere in campo per il posticipo di giovedì (ma la Juve
frena). Dovrebbero essere recuperati anche Melo e Tiago.
INTERVISTA ALL’ARBITRO
L’Atalanta
volta pagina
Arriva Conte
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Pagina 13 BRAMARDO e TIMOSSI
IL ROMPI
PALLONE
Pagina 18 PELUCCHI
Lo svizzero Busacca, 40 anni
w
di Gene Gnocchi
Il Milan vince grazie all’inno
di Champions ascoltato nello
spogliatoio. Il Napoli gioca
male perché gli fanno ascoltare le canzoni di Apicella.
PANCHINA VIA GREGUCCI
SPAGNA L’ATTACCANTE
Busacca
Rossi: «Devo
e la debolezza regolare i conti
del dito medio con il Real»
Pagina 17 GARLANDO
Pagina 20 RICCI
2
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMO PIANO IL VERDETTO
Punizione shock
Briatore fuori
dalla F.1 a vita
Rad
P
FLAVIO BRIATORE
PAT SYMONDS
Squalifica a vita
Radiato dalla F.1 e da ogni
competizione sportiva sotto l’egida
della Fia. Non potrà più ricoprire il
ruolo di manager dei piloti COLOMBO
5 anni
L’ex d.t. Renault ha ammesso tutto,
dichiarando che «proverà eterna
vergogna e pentimento»
porta bene per i due anni successivi?
e ci scusiamo con tutto il mondo della F.1 per questo comportamento inaccettabile». Intanto, però, se l’è cavata senza
nemmeno una multa quando la
McLaren fu costretta a pagare
100 milioni di dollari per la Spy
Story con la Ferrari. Ma non è
più grave spedire un pilota contro il muro che fare dello spionaggio industriale?
IPP
COLPEVOLI E NON
La sentenza
di primo grado
del Consiglio Fia
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIA CRUCIANI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI (Francia) d E’ sconvolgen-
te, ma è andata proprio così.
Un anno fa, al 14˚ giro del GP
di Singapore, Nelsinho Piquet
si schiantò contro un muro per
un ordine di scuderia. Un piano
diabolico architettato dalla Renault per far vincere Fernando
Alonso. Ma non è stato il delitto
perfetto. Mandanti ed esecutore sono stati giudicati ieri dal
Consiglio mondiale della Fia.
Tra i 26 membri che hanno
espresso il verdetto c’erano anche il presidente federale Max
Mosley e il n.1 della Fom Bernie Ecclestone. Nell’udienza sono stati ascoltati nuovamente
Piquet jr, l’accusatore, e Alonso, già scagionato da ogni accusa.
Radiazione Flavio Briatore è stato radiato a vita dalla F.1 e da
ogni competizione sportiva sotto l’egida della Fia. L’ex responsabile del team (si è dimesso il
16 settembre) non potrà più
mettere piede in un circuito nè
curare gli interessi dei piloti (è
il manager di Alonso, Webber,
Kovalainen e Grosjean), che altrimenti si vedranno negare la
superlicenza. Una pena così severa è motivata nella sentenza
con l’«ostinazione a negare i fatti davanti all’evidenza».
Sorte simile, ma limitata a 5 anni, per il d.t. Pat Symonds. Con
lui sono stati più clementi perché ha ammesso tutto, dichiarando che «proverà eterna vergogna e pentimento».
Niente multa Nella sentenza, però, si legge anche che la Re-
nault meriterebbe una squalifica permanente dalla F.1, una
sorta di ergastolo, per aver premeditato un piano che «non solo viola le regole sportive ma ha
messo a rischio l’incolumità del
pilota, dei commissari e del
pubblico».
Però, per aver condotto un’indagine interna, allontanato i
colpevoli e rinunciato a difendersi, godrà di una condizionale fino alla fine del 2011 se non
ripeterà errori così gravi. Ma come, un delitto che andrebbe punito con l’ergastolo diventa una
pacca sulla spalla se ci si com-
Spese L’unico castigo è il pagamento delle spese legali e il versamento di una somma non
quantificata alla Fia a favore
della sicurezza. Nessuna responsabilità oggettiva quindi.
Bernard Rey, presidente del team, uscendo dalla sede di Place
de la Concorde ha detto che la
Renault non farà appello e «si è
assunta ogni responsabilità e
ha preso i provvedimenti adeguati al termine di un’indagine
interna. Accettiamo il verdetto
Immunità Infine c’è l’immunità
concessa a Piquet. L’esecutore
del delitto ha confessato, ma solo per vendetta per essere stato
licenziato dalla Renault a fine
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
x
HANNO
DETTO
R
iato
RENAULT
FERNANDO ALONSO
NELSON PIQUET JR
2 anni con la condizionale
Per aver condotto un’indagine
interna e allontanato i colpevoli.
Nessuna multa, pagherà le spese
processuali (nella foto il n.1 Ghosn)
Scagionato
Sentito ieri solo in qualità di
testimone, la sua posizione era già
stata stralciata dopo
l’interrogatorio di Spa CANONIERO
Immunità
L’esecutore materiale dell’incidente
nel GP Singapore 2008. Al brasiliano
era già stata promessa l’immunità in
cambio della confessione IPP
come sono sempre andate. La
Formula 1 continuerà a funzionare. Briatore? È un peccato,
perché era ai massimi livelli di
questo sport da oltre 20 anni. È
triste vedere una carriera finire
in questo modo. Ma che cosa potevamo fare?». Quanto alla Renault, «ha dimostrato che la
squadra non ha avuto la responsabilità morale e che lo scandalo è un fatto di due persone che
sono ormai completamente fuori dallo sport motoristico».
Intanto domenica c’è il GP di
Singapore. Si torna sul luogo
del delitto...
luglio. Come può cavarsela così?
Vendetta Da giorni si diceva che
Mosley puntava ad eliminare
Briatore perché, dando vita alla
Fota, aveva indebolito sia lui
che l’ex amico Ecclestone. Se è
davvero andata così, con la Renault che ha preferito non lottare per non incorrere in pene più
severe, vuol dire che il n.1 della
Fia ha messo a segno un’altra
vittoria. «La F.1 ne esce bene —
ha detto ieri Mosley —: abbiamo tagliato i rami cattivi. Ore le
cose continueranno ad andare
gazzetta.it
SEVERI CON FLAVIO
MORBIDI CON PIQUET
I lettori stanno con Flavio
Briatore. Nel nostro
sondaggio il 63,7% ritiene
che sia stata usata troppa
severità con Briatore e
troppa indulgenza con
Piquet jr e la Renault
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un risparmio
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Norbert Haug
(Responsabile
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Mercedes)
«Un buio capitolo
trova adesso la
sua fine. E' tempo
di concentrarsi
sulle attuali sfide
della F.1»
R
Mario
Theissen
(Responsabile
Motorsport Bmw)
«Il verdetto va
rispettato. Ora
tutti devono
concentrarsi sulle
4 gare che
restano»
«Sono sconvolto»
Adesso porterà
la Fia in tribunale
Flavio distrutto, giornata con i legali
I grandi costruttori sono tutti con lui
PINO ALLIEVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL’antefatto è una cena tenutasi domenica sera a Parigi fra i dirigenti della
Renault, quelli della Fia ed Ecclestone:
è qui che sarebbe stata scritta la sentenza che poi ieri il Consiglio mondiale ha
ratificato (e che noi avevamo anticipato sabato!). Così Flavio Briatore è stato
radiato a vita dallo sport dell’auto. E
non potendo più avere interessi diretti
nelle piste, dovrà rinunciare sia alla gestione di piloti come Alonso e Webber,
sia al lucroso business della GP2, creato e gestito insieme con Ecclestone.
Una sentenza violenta, in cui si distrugge Briatore tagliando persino i suoi interessi privati: mai visto prima. E questo fa pensare che la Fia abbia elementi
schiaccianti a suo carico. Quali? Come
ha fatto a imbrogliare, con la complicità di Nelsinho Piquet, autore materiale
del «delitto» e di Pat Symonds? E’ quello che tutti vorrebbero sapere. Ma la
Fia non lo spiega. Anzi, per sancire la
colpevolezza di Briatore si appoggia all’inchiesta privata svolta dalla Renault, la quale si è autodichiarata responsabile e ha chiesto scusa ai tifosi.
Però di questa indagine interna non esistono tracce. Tanto che si ha la sensazione che la resa di una Renault spaventatissima sia venuta dopo la minaccia di Mosley di radiarla, se non avesse
tagliato i ponti con Briatore. Operazione avvenuta all’istante, con gaudio di
molti a cui era inviso malgrado avesse
portato per la prima volta una marca
francese al titolo iridato in F.1, impresa mai riuscita neppure a nomi mitici
come Bugatti, Talbot, Peugeot.
Segreti Ma qui torna il dubbio sulle malefatte che hanno portato alla condanna di Briatore: se la Renault ha delle
carte segrete perché non le svela? E
perché la Fia non spiega i dettagli di
una manipolazione storica di un GP, visto che riuscire a «gestire» una gara di
61 giri con un finto incidente al 14˚
passaggio è una impresa titanica che
meriterebbe una descrizione completa, per evitare che qualcuno ci riprovi?
Però, nel rispetto della sentenza, va comunque ricordato come Flavio Briato-
Posso
prestarti
i miei
occhiali
re, con la nascita della Fota e la minaccia (insieme con Montezemolo) di un
mondiale-bis, sia andato a toccare gli
interessi diretti di Mosley ed Ecclestone. La punizione è arrivata ora. Il paradosso è che chi ha tratto i maggiori danni dalla gara truccata è la Ferrari, che
senza quel GP di Singapore avrebbe
vinto il Mondiale.
Avvocati Briatore ieri ha parlato solo
con gli avvocati e con poche altre persone. A una di queste avrebbe confidato:
«Sono sconvolto». Non resterà zitto a
lungo. Si vocifera di una azione penale
Max Mosley, 69 anni, presidente Fia REUTERS
contro la Fia da avviare alla Corte di
Parigi, per tutelare la propria innocenza e una immagine devastata.
Max & Bernie sono i trionfatori di una
campagna che ha visto cadere tante teste. Ne mancano ancora due, nella loro
lista: quella di Montezemolo e quella
di Howett (Toyota). Il conto resta in
sospeso, il 23 ottobre Mosley decade e
arriva Todt. Ma lo scenario è inquieto e
l’ipotesi di un Mondiale F.1 alternativo
potrebbe tornare attualissima, con
Briatore manager commerciale di una
gestione tipo Nba. Perché la Fia lo ha
radiato, ma i grandi costruttori sono
tutti (silenziosamente) con lui. E questo, al momento, è il solo viatico al
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
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PRIMO PIANO LE DOMANDE
x dalla prima
OLTRE LA PUNIZIONE
Fernando scagionato anche a Parigi
HANNO
DETTO
Ma il trionfo
di Alonso
non viene
cancellato
Scaduti il 30 novembre i
termini del ricorso: definitivo
il risultato del GP Singapore
ANDREA CREMONESI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dQuesta sentenza passerà alla storia perché mai prima
d’ora un addetto ai lavori era
stato radiato dallo sport automobilistico e una Casa tenuta
sotto schiaffo, sino a fine
2011, con la stessa pena.
1
Perché Briatore è stato radiato?
Perché, malgrado le prove raccolte dalla Fia, non ha cambiato versione, sostenendo che
non c’è stato alcun complotto.
La gravità della sanzione è legata, secondo la Fia, al fatto
che, aver provocato un incidente, ha messo a repentaglio
l’incolumità di altri piloti, del
pubblico e dei commissari.
borato, svolgendo una inchiesta interna. Pagherà le spese
dell’indagine e verserà nelle
casse della Fia un bel mucchio
di soldi che sarà impiegato nella campagna di sicurezza.
4
La sentenza è stata più mite
nei confronti di Pat Symonds.
Come mai?
Con una lettera al Consiglio
mondiale avrebbe ammesso le
proprie colpe e così è stato
squalificato per cinque anni.
5
Perché, se la Renault è stata
trovata colpevole, il Consiglio
mondiale non ha cambiato il risultato del GP di Singapore dell’anno scorso?
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
IL DIAVOLO,
PROBABILMENTE
R
Gianni
Petrucci
(Presidente
Coni)
«Mi spiace,
però ci sono
delle regole e la
sentenza deve
essere
rispettata»
Fernando
Alonso, 28
anni LIVERANI
No, a meno che non si fosse
invalidato il gran premio. Togliendo, infatti, dall’ordine
d’arrivo il solo Alonso, avrebbe vinto Nico Rosberg con Hamilton 2˚. E Massa, ritirato,
non avrebbe avuto alcun beneficio.
7
Perché Briatore ha rinunciato
a difendersi?
Probabilmente perché riteneva che la sentenza fosse già
scritta.
8
Ma potrebbe fare appello?
In teoria sì. In realtà reagirà attraverso la magistratura ordinaria.
9
Sì e vale per tutte le gare Fia.
Non potrà detenere quote di
scuderie e continuare la sua attività di manager dei piloti. In
pratica Alonso, Webber, Kovalainen, Grosejan da ieri sera
devono cercarsi un altro patron.
Perché in base all’articolo 179
B del codice internazionale la
possibilità di appello per «rivedere una decisione», in questo caso l’ordine d’arrivo del
GP di Singapore, si esaurisce
il 30 novembre. Peccato che,
secondo la testimonianza resa da Nelson Piquet padre,
Charlie Whiting era stato informato del caso in occasione
del GP del Brasile (2 novembre) per cui ci sarebbe stato il
tempo per rivedere l’ordine
d’arrivo.
3
6
La Fia gli aveva garantito l’immunità per aver rivelato lo
scandalo. Lo stesso era successo con Alonso durante la
spy-story.
2
È vero che Briatore non potrà
più entrare negli autodromi?
Perché alla Renault è stata
concessa la condizionale?
Perché ha messo alla porta
Briatore e Symonds e ha colla-
Una eventuale revisione dell’ordine arrivo avrebbe modificato l’esito del Mondiale a favore di Massa?
di
UMBERTO ZAPELLONI
T
Che cosa hanno chiesto i giudici ad Alonso?
Se intendeva confermare la deposizione rilasciata durante
l’interrogatorio di Spa, lo spagnolo ha risposto di "sì". E la
sua deposizione è finita lì. I
commissari hanno riconosciuto che non sapeva del complotto.
10
Nelsinho è reo confesso ma
non è stato punito. Perché?
R
CALENDARIO
Novità Corea
Nel 2010 19 GP
Canada in forse
La Fia ha diramato ieri il
calendario del Mondiale di F.1
del 2010. Esordio in Bahrain,
14 marzo, e chiusura in Brasile,
14 novembre. A rischio, oltre al
GP del Canada (con eventuale
spostamento del GP di Turchia
dal 30 maggio al 6 giugno), le
gare di Cina e Germania. Unica
novità il GP della Sud Corea
sulla pista di Yeongam, 300 km
a sud dalla capitale.
CALENDARIO
14/3 Bahrain
28/3 Australia (ore 17)
4/4 Malesia (ore 16)
18/4 Cina
9/5 Spagna
23/5 Monaco
30/5 Turchia
13/6 Canada
27/6 Europa
11/7 Gran Bretagna
25/7 Germania
1/8 Ungheria
29/8 Belgio
12/9 Italia
26/9 Singapore (ore 20)
3/10 Giappone
17/10 Corea del Sud
31/10 Abu Dhabi (ore 17)
14/11 Brasile
Enrico Gelpi
(Presidente Aci)
«E’ una
sentenza dura
ma rapportata
alla gravità del
fatto,
ingiustificabile e
fuori da
qualsiasi etica»
R
Cesare
Fiorio
(ex ds Ferrari)
«È una manovra
per mettere fuori
gioco Briatore. È
una sentenza già
scritta non
pronunciata da
un tribunale»
Flavio Briatore è stato punito sulla base delle
accuse di Piquet jr (ma in quale processo un
pentito che ammette di aver commesso un
reato viene completamente scagionato?), sulle
ammissioni di Pat Symonds, sul «mea culpa»
della Renault che non ha avuto esitazioni a
mandare al rogo l’uomo che le ha regalato 4
titoli mondiali pur di uscire dal processo con
una punizione molto lieve.
La sentenza del Consiglio Mondiale assomiglia
troppo al colpo di coda di Max Mosley, per
non lasciare perplessi. La radiazione di
Briatore sembra l’ennesima vendetta di un
presidente federale moralmente abbastanza
compromesso e per di più in scadenza, contro
un nemico dichiarato. Mosley, dopo aver fatto
fuori il patron della McLaren Ron Dennis
all’inizio dell’anno, ha messo un’altra tacca
sul suo fucile. Il 23 ottobre verrà eletto il suo
successore (Todt molto probabilmente) e
quindi non dovrebbe più aver tempo di
«frustare» altri avversari. Speriamo soltanto
che il suo erede riesca a far uscire il mondo
dei motori da questo lungo periodo dei veleni.
Flavio Briatore non è un santo. Già dopo aver
debuttato nel mondo della Formula 1 e aver
vinto i primi mondiali con la Benetton e
Schumacher, venne soprannominato «Pirata»
dopo che il suo team era stato condannato per
aver manomesso la pompa della benzina per
rendere più rapidi i rifornimenti (Jos
Verstappen andò anche a fuoco ai box,
fortunatamente senza conseguenze). Un
«pirata» in un mare popolato da squali era
però destinato a riscuotere simpatia e
successi. E così è stato. Ha vinto con «quelli
famosi per la produzione dei maglioni» (così
l’avvocato Agnelli aveva definito la Benetton)
e rivinto con chi le macchine le produceva da
una vita, ma in Formula 1 aveva accumulato
soltanto delusioni (la Renault). Ha creduto per
primo in piloti poi diventati il sogno di tutti
(Schumacher e Alonso), usando anche
maniere forti e furbe per soffiarli alla
concorrenza. Soprattutto non ha guardato in
faccia a nessuno, mandando in pensione
piloti a fine carriera (Piquet Senior, guarda
caso...), rompendo gli equilibri dei vecchi
baroni e portando in Formula 1 una serie di
novità per le quali bisognerà comunque
ringraziarlo.
Mancherà di più lui alla Formula 1 di quanto
la Formula 1 non mancherà a lui. Questo è
certo, anche se oggi i giornali inglesi e quelli
francesi lo bastoneranno senza pietà
indicandolo come il Male Assoluto, peggio
del doping di Ben Johnson, della «mano di
Dio» di Diego Maradona o delle schede
telefoniche di Luciano Moggi. Flavio Briatore
non è un santo, ma non è neppure il diavolo
che la sentenza parigina dipinge. Di fronte a
certe accuse, anche in mancanza di prove
certe, era difficile assolverlo, ma così non si
uccidono neppure i cavalli.
6
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMO PIANO LA SENTENZA
«La Renault meritava
il bando dalle corse»
Il Consiglio Mondiale: «Ma ha collaborato, pena sospesa
Via la superlicenza ai piloti se restano con Briatore»
dEcco i passaggi più significativi della sentenza emessa ieri:
«In una sessione straordinaria
del Consiglio Mondiale Fia
(CM), la Renault F.1 ha ammesso che la scuderia ha cospirato
con il pilota Nelson Piquet jr.
per causare un incidente al GP
Singapore 2008, violando il codice sportivo internazionale e i
regolamenti sportivi... La Fia
«Sono infrazioni di
ineguagliabile
gravità: hanno messo
in pericolo la vita
degli spettatori»
ha condotto una propria, dettagliata indagine che ha trovato
corrispondenza...
Al CM la Renault ha portato i
seguenti punti per alleggerire
la posizione: ha accettato di
aver commesso infrazioni, se
n’è fatta carico e ha collaborato
con l’inchiesta Fia; ha confermato che Flavio Briatore e Pat
Symonds erano coinvolti e ha
garantito che avessero lasciato
la scuderia; si è scusata senza
riserve... Anche Nelson Piquet
jr. si è scusato senza riserve.
Le pene È stata presa questa decisione: Il CM ha trovato Flavio
Briatore, Pat Symonds e Nelson
Piquet jr. colpevoli di aver complottato per causare un incidente deliberato. Il CM ritiene la
Renault F.1, sotto l’articolo 123
del Codice sportivo internazionale, responsabile per le azioni
dei suoi impiegati in violazione
degli articoli 151(c) e punti
2(c) del Capitolo IV dell’appendice L del Codice e degli articoli
3.2, 30.3 e 39.1 del regolamento sportivo di F.1.
Il CM considera le trasgressioni
di ineguagliabile gravità. Le infrazioni Renault non solo hanno compromesso l’integrità dello sport ma messo in pericolo la
vita degli spettatori, degli ufficiali di gara, degli altri concorrenti e dello stesso Nelson Piquet jr. Il CM considera che violazioni di tale gravità meritino
la squalifica permanente. Ma,
avendo appreso le attenuanti e
i passi intrapresi da Renault...
L’arrivo di Nelsinho Piquet, 24 anni, alla sede Fia EMMEVI
ha deciso di sospendere la squalifica sino a fine 2011. Il CM la
renderà attiva se in questo tempo la Renault si renderà colpevole di un’infrazione simile...
Flavio Riguardo a Briatore, il
CM dichiara che per un periodo
di tempo illimitato, la Fia non
conceda la titolarità ad alcun
evento internazionale, campionato, coppa, trofeo, challenge
che coinvolga Briatore, o conceda la licenza ad alcun team o
formazione che assuma Briatore in qualunque ruolo e assetto
societario. Istruisce gli ufficiali
presenti agli eventi con titolarità Fia a non consentire a Briatore l’accesso alle aree sotto giurisdizione Fia. Inoltre non intende rinnovare la superlicenza a
qualsiasi pilota associato (attraverso contratto manageriale o
altro) con Briatore o altro ente
o individuo associato a Briatore... Il CM ha tenuto conto non
solo della gravità dell’infrazione, ma anche delle azioni nelle
quali ha continuato a negare la
partecipazione nell’infrazione
malgrado le evidenze...
(Le stesse motivazioni, per una
durata di 5 anni, vengono ripetute per Symonds). Il CM ha tenuto conto dell’ammissione di
Mr Symonds che ha preso parte
alla cospirazione e la sua comunicazione alla riunione del CM
nella quale sostiene «eterno rimorso e vergogna».
Riguardo a Piquet, il CM conferma l’immunità da sanzioni individuali... che la Fia ha garantito
in cambio delle prove volontarie.
Riguardo ad Alonso, il CM lo
ringrazia per la cooperazione e
conclude che non ha alcun coinvolgimento nell’infrazione.
Trovalo nei migliori
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È IL TERZO
CASO
DEL 2009
Le altre
punizioni della
Fia del 2009:
26 luglio
Renault
squalificata 1
GP per aver
fatto partire
Alonso dopo il
pit stop in
Ungheria con
una ruota
fissata male. In
appello
squalifica
revocata
29 aprile
Squalifica di 3
GP con la
condizionale alla
McLaren per
aver mentito ai
commissari del
GP Australia. Il
d.s. Ryan è
licenziato, Ron
Dennis si
dimette da n.1
del team
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Torino
Bologna
Corso Buenos Aires, 33
Piazza Cordusio ang. Via San Prospero
L.go Settimio Severo, 2 (ang. Corso Vercelli)
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imbarchi nazionali - piano 1 (Segrate)
Via Indipendenza, 1
Via Irnerio, 10/E
Napoli
Treviso
Via Roma, 218
Via Battisti, 2
Palermo
Venezia
Via Roma, 288
Piazza Ferretto, 83 (Mestre)
Firenze
Roma
Verona
Via Martelli, 20 R
Piazza della Stazione 14, Galleria dei Servizi, 28
Via Appia Nuova, 117
Via Cola di Rienzo, 142
Via Giuseppe Mazzini, 22
Via Etnea, 76/78
«Ero alla mercé
di Flavio»
La dichiarazione di Nelsinho
Piquet: «Sono sollevato che la
storia sia giunta finalmente al
termine. Mi rammarico di aver
obbedito agli ordini. Vorrei non
averlo mai fatto. La situazione
in Renault era diventata un
incubo. Mi sono trovato alla
mercé di Briatore. Ma la sua
vera personalità è venuta a
galla. Quando sento le reazioni
per l’incidente e le osservazioni
della stampa, mi rendo conto di
come mi ha usato. Il mio amore
per la F.1 non è cambiato,
voglio tornare a correre».
LA SQUADRA
«Chiediamo
scusa alla F.1»
Le dichiarazioni di Bernard
Rey, presidente Renault F.1:
«In seguito ai risultati delle
nostre investigazioni, avevamo
informato la Fia la scorsa
settimana che non avremmo
contestato le accuse, che
accettavamo le nostre
responsabilità e che avevamo
subito preso delle misure in
seno alla squadra. Accettiamo
completamente la decisione
del Consiglio. Presentiamo le
nostre scuse al mondo della
Formula 1 per questo
comportamento inaccettabile».
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
dalla
prima
T
di PAOLO CONDÒ
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
E SE NON
FOSSE...
Le giocate sfornate ogni domenica da questo ragazzo ormai 27enne hanno il potere di squilibrare
le partite, indirizzandole verso
la vittoria della Sampdoria, che
difatti si trova allegramente in testa alla classifica senza averlo
certo programmato; nel calcio
moderno il talento di disincagliare un match tra rivali equilibrate è una dote rara. E’ diventato quindi normale lo stillicidio
post-partita — «Antonio merita la
Nazionale» — officiato da tecnici, compagni e avversari e celebrato, con toni più o meno rispettosi di Marcello Lippi, da una critica sempre più compatta. Da
cui il nostro desiderio di riparlarne, nella convinzione che il muro contro muro non serva a nessuno.
Cassano ha fallito, per colpa di
un assurdo trasferimento al Real Madrid che lo tolse dai radar
per un anno e mezzo, la possibilità offertagli da Donadoni di diventare l’uomo nuovo della Nazionale campione del mondo.
Può non essere un male, per la
difficoltà che un gruppo vincente ha sempre nell’accogliere
chiunque minacci — anche solo
con un talento sfacciato — le gerarchie consolidate; ma se Marcello Lippi riuscisse a interpretare Cassano come un’opportunità, e come tale farla percepire
dallo spogliatoio, le chance dell’Italia di ripetere un bel Mondiale crescerebbero vertiginosamente.
Antonio sembra davvero maturato come uomo-squadra; ne è la
riprova l’ormai trasparente ricerca dell’assist anziché della conclusione in proprio. E il fatto che
quest’evoluzione stia avvenendo alle dipendenze di un tecnico,
Gigi Del Neri, col quale i rapporti
in passato erano stati perfino
sgradevoli testimonia della possibilità di ogni chiarimento. Malgrado l’ovvia delusione per una
chiamata che non arriva, Cassano non ha mai pronunciato mezza parola meno che rispettosa
nei confronti di Lippi: è il segno
che alla Nazionale tiene con la
passione di un Inzaghi. Un gavettone di troppo in anni ormai lontani non può costargli questo ergastolo dalla maglia azzurra.
Sconfinando poi nei territori in
cui il calcio diventa metafora di
vita, è difficile non considerare
esemplare la traiettoria di Antonio, da un’infanzia complicata a
un successo crapulone e sprecato, a una ripartenza sofferta, sudata e infine vincente. Cassano
andrebbe convocato anche solo
per dire ai suoi coetanei disillusi, che una giustizia esiste e che
in cima alla scala c’è il premio
alla fatica e alla capacità, non al
conformismo. Nel 2006 Lippi e i
suoi campioni diedero un’indimenticabile lezione di coesione
e determinazione, mostrando al
mondo di cosa è capace un gruppo di italiani con un obiettivo in
testa e la fiducia di conseguirlo.
Andarono molto oltre il calcio, e
il senso ultimo della nostra gratitudine non si disperderà comunque vada a finire in Sudafrica;
per coerenza con loro stessi e
con quella lezione, sarebbe importante se nella ciurma rinnovata accogliessero anche Cassano.
fIl fantasista trascina la Sampdoria
e lancia segnali al c.t. azzurro
Cassanomania
Così Antonio
è diventato
un vero leader
Non fa più «cassanate», gioca per la squadra
Nella Samp riesce anche a essere determinante
ALESSIO DA RONCH
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVAd«Ragazzi facciamo attenzione, perché è proprio in
partite come questa, contro il
Siena, che rischiamo di più».
Una frase da quiz: chi potrebbe aver detto queste parole domenica pomeriggio nello spogliato della Sampdoria, solo
pochi minuti prima dell’inizio
della sfida contro il Siena? Roba che se la domanda fosse inserita tra quelle di «Chi vuol esser milionario» metterebbe al
tappeto chiunque. Eh sì, perché quelle non sono frasi del
tecnico Del Neri, nè del direttore generale Marotta o del capitano Palombo, ma di Antonio
Cassano. Sì, proprio lui, il
Gianburrasca del calcio, l’uomo delle Cassanate, quello
che non riesce a far ricredere
Lippi.
Leader Nell’anno del Mondiale Fantantonio sembra davvero trasformarsi. Nessun miracolo, qualche scherzo, qualche marachella, pure qualche
esercizio in meno in allenamento ci sta sempre, ma nello
spogliatoio blucerchiato e in
campo ha svestito gli abiti da
bullo che, spesso, lo avevano
indotto a crearsi dei nemici,
per divenire finalmente un piccolo leader. Proprio lui, dopo
la sfida vinta con l’Udinese, si
presentò in sala stampa per di-
stogliere i riflettori dalla sua figura ed esaltare Castellazzi come uomo decisivo. «Grazie alle sue parate — disse — abbiamo vinto. Voi non lo considerate abbastanza».
Intelligenza calcistica E in campo? Ebbene la Cassanomania
dei tifosi blucerchiati gli impone di esibire giocate sopraffine; rispetto a prima, però, gioca molto di più per la squadra.
É la cosa che ha esaltato Del Neri: «A lui — ripete spesso —
non devi neppure dire che co-
Prima della partita
con il Siena ha
parlato ai compagni
come se fosse
l’allenatore
sa deve fare, sa sempre dove risulta più utile». Niente più palloni sprecati, insomma, nessuna giocata rischiata mentre la
squadra è in sofferenza, ma sacrificio e disponibilità. Un
esempio? Domenica Fantantonio è partito da seconda punta,
alle spalle di Pazzini. Lì, però,
era facile preda di Parravicini,
schierato per occupare la sua
zona di competenza e impedirgli di attirare fuori area i difensori. Dopo qualche minuto Cassano è corso vicino alla panchina, Del Neri gli ha detto soltan-
SCOMMESSE
Cassano convocato al Mondiale?
Il sì è quotato a 2,10, il no a 1,65
I risultati sono lì, sotto gli occhi di
tutti: Samp in vetta e Cassano
super. Il talento barese continua
a distribuire assist e giocate di
classe. Sembra che non importi
poi tanto al c.t. della Nazionale
Marcello Lippi, ma la cosa
interessa eccome al mondo delle
scommesse. E se in Italia non si
può quotare una eventuale
convocazione di Fantantonio in
Nazionale, ci sono sempre i
bookmaker esteri. Oggi
Unibet.com lancia una puntata
sulla partecipazione di Cassano
al Mondiale 2010: il sì si gioca a
2,10, il no è ancora l’ipotesi più
sicura alla quota di 1,65.
Possibile che anche
Betwind.com apra in giornata
una scommessa sullo stesso
argomento. A maggio, dopo lo
scorso campionato vissuto da
protagonista, era possibile
scommettere a 2,30 sulla
convocazione del talento della
Samp. Poi tutto venne sospeso
dopo le chiusure di Lippi. Ma se
ora cambiasse qualcosa?
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
gazza&play
FANTANTONIO
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sezione
Altri mondi
alla fine
del giornale
Il futuro Ed ora? Cassano è cambiato quando è iniziato l’anno
Antonio
Cassano,
27 anni: 3
stagioni nel
Bari, 4 e mezza
nella Roma, 1 e
mezza nel Real
Madrid, è alla
3a nella Samp
CELESTE
HA DETTO
di ARRIGO SACCHI
Del Neri
su Cassano
Mai visto così.
Ha acquisito la
serenità dei
grandi. Merita
veramente la
Nazionale
S
del Mondiale. Lui non lo dice,
ma è convinto di poter far cambiare idea a Lippi, partendo dalle cose più banali, ma per il
c.t. importanti. A cominciare dal comportamento,
fuori ma soprattutto dentro lo spogliatoio: qui ha
già fatto parecchio. La
seconda riguarda i risultati: Cassano è
sempre stato un
grande talento, ma
in qualche occasione, quando il gioco
si è fatto importantissimo, si è un po’ defilato. Ebbene, ora guida la Sampdoria capolista e può sfidare da quella posizione Fiorentina,
in trasferta, e Inter,
a Marassi. E’ qui che
in molti attendono
Cassano e non solo a
Genova, perché adesso tutta Italia lo guarda con timore o rispetto.
Sopra la panca
Antonio Cassano,
27 anni, insieme
al tecnico Gigi
Del Neri, 59
LAPRESSE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Lippi, hai visto?
Ora ha imparato
a cantare in coro
La Sampdoria di Garrone,
Marotta, Del Neri e Cassano
stupisce tutti e consegue la
sua quarta vittoria di fila..
Un record che premia una
società virtuosa e seria.
Il presidente Garrone,
ricco petroliere, conduce
questo club con signorilità,
intelligenza e
umanità. Non è
ammalato di
protagonismo e
tanto meno è un
tuttologo. Sa
qual è il ruolo
del presidente e
l'interpreta in modo
magnifico: ha dettato i
programmi e ha scelto
gli uomini più idonei
per realizzarle.
L'amministratore
delegato è Beppe
Marotta, dirigente
molto bravo, abile e
competente. La Samp è
fra le società «virtuose»
italiane: i bilanci sono
sani e si spende
solamente per quanto gli
introiti permettono. Beppe e
il suo staff hanno lavorato
sempre in modo positivo e
costruttivo, sia sotto il profilo
amministrativo/
organizzativo che tecnico.
Un ambiente tanto ordinato,
sereno e creativo è alla base
dell'attuale escalation dei
blucerchiati. Marotta e il suo
staff, dopo il bravo Mazzarri,
hanno ingaggiato Del Neri,
grande maestro e costruttore
di squadre. Gigi ha compiuto
nella sua carriera dei veri
«prodigi» con squadre come
Chievo e Atalanta, e sta
confermando tutte le sue
grandi conoscenze e capacità
didattiche.
Il club non ha acquistato
star, ma giocatori funzionali
al progetto del tecnico. I
calciatori traggono beneficio
dal trovarsi in ambienti così
sereni e coinvolgenti e
potendo lavorare con
persone di assoluta
competenza. Tutti si
esprimono al massimo, tutti
cantano in coro. Tutti si
muovono con la squadra e
per la squadra.
C'è collaborazione totale ed
entusiasmo. Tutti stanno
dando il massimo e in questo
contesto brilla la stella
Cassano. Maturato come
uomo, può oggi completare il
suo straordinario talento
grazie a un migliore
inserimento tra i compagni e
nel gioco.
Credo che il motivo
principale per cui Lippi non
lo ha mai convocato sia
dovuto al fatto che il ragazzo
faceva fatica a «cantare» la
stessa musica della squadra
e a muoversi con essa. Del
Neri è un maestro
nell'insegnare come inserirsi
nel gioco e come alimentarsi
e riceverne continuità. E se
Antonio lo vorrà, questa
potrebbe essere la chiave per
diventare attore di livello
mondiale, come il suo talento
meriterebbe. E, forse questa è
anche la chiave per ritornare
in Nazionale.
Spero che la favola Samp
possa durare a lungo, così
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Emissioni CO2 (g/km): da 104 (MINI Ray D) a 115 (MINI Ray G).
to: «Cerca di toglierti di lì».
Non ha avuto bisogno di altro.
Sapeva già dove andare, lo guidava il suo istinto, si è spostato
a sinistra, ha cercato la sfida
con Terzi e di lì ha deciso la partita travolgendo il Siena.
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A IL DIBATTITO
«Questo Cassano merita l’Italia»
Capello: «Mi ricorda quello di Roma». Collovati: «Samp in alto anche con Mannini mollato dal Napoli»
ALESSIO DA RONCH
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GENOVA dTutti per Cassano in azzurro. La decisione del c.t. Marcello Lippi di escludere il talento della Sampdoria dalla nazionale fa sempre più
discutere. In difesa del fantasista
blucerchiato si sono mossi anche Capello e Moratti: «Lui — ha detto il
presidente dell’Inter — è un artista
del calcio e l’esperienza lo aiuterà
sicuramente a migliorare». Più deciso ancora Fabio Capello, l’attuale
c.t. della nazionale inglese: «Quando lo vedo giocare — ha spiegato a
Radio Anch’io — mi ricorda quello
della Roma, grande talento e grande giocatore italiano, ma non so cosa faccia al di fuori dello spogliatoio. E’ genio e sregolatezza, speriamo che sia più genio che sregolatezza e che magari un giorno Lippi possa convocarlo in nazionale». Il presidente della Sampdoria, naturalmente, esalta queste parole: «Non c’è altro da dire, speriamo che Lippi possa davvero convocarlo». Ma la spinta al c.t. per superare le sue remore
e concedere una nuova chance al
ventisettenne talento di Bari vecchia arrivano da tutti gli esperti del
settore. Lo sottolineano ex giocatori
come Vierchowod e Collovati e tecnici come Fascetti. Auspicano grande attenzione nei suoi confronti anche coloro, come Zaccheroni o Enrico Chiesa, che mantengono comunque grande fiducia nelle scelte di
Lippi.
Fabio Capello
63 anni
Cinque grandi
del nostro calcio
analizzano il
momento
magico della
Samp
1
Dopo questo
inizio
folgorante
Antonio
Cassano merita
davvero la
convocazione
in Nazionale ?
2
Dopo quattro
vittorie
consecutive e
un ottimo calcio
mostrato dove
può arrivare la
Samp di Del
Neri ?
Enrico
Chiesa
attaccante Figline
Fulvio
Collovati
opinionista tv
Eugenio
Fascetti
opinionista tv
Pietro
Vierchowod
allenatore
Alberto
Zaccheroni
allenatore
Cassano merita
la Nazionale,
ma nel calcio
non sempre
gioca chi lo
merita, succede
anche nei club.
Spesso sono
determinanti
tanti altri
fattori.
Non ha bisogno
di essere testato.
Lippi lo sa e lo
terrà sotto
osservazione in
campionato. Se
arriverà a fine
stagione in
questa forma,
non potrà
lasciarlo a casa.
Certo che merita
l’azzurro e sono
convinto che
l'avrà. Lippi ha
una strategia:
tenerlo sulla
corda per avere
il miglior
Cassano ed è
davvero la
tattica giusta.
E’ il migliore,
quello con più
fantasia in Italia,
non può stare a
casa. Nel gruppo
dei 22 deve
starci, perché
può risolvere
eventuali
problemi
improvvisi.
Il discorso è uno
solo: Cassano
riesce a mettersi
a disposizione
del progetto di
Lippi? Io non lo
so e forse non lo
sanno neppure
loro. E’ arrivato
il momento di
parlarsi.
Difficile dirlo.
Penso solo che
ogni anno una
grande fallisce e
lascia il posto in
Champions ad
un'outsider. Se
c'è andato il
Chievo può
andarci anche la
Samp.
Di questo passo
può arrivare in
Champions. Con
Cassano, Pazzini
e Mannini, che
incredibilmente
il Napoli ha
fatto partire,
può ripetere gli
exploit di Genoa
e Fiorentina.
L'ha portata a
giocare bene,
eguagliando il
Genoa. Poi si
vedrà, anche
perché non c'è
solo Cassano,
ma Pazzini,
Palombo e tre
esterni di alto
livello.
Niente sogni.
Quattro partite
contro avversari
deboli non
possono illudere,
aspettiamo che
venga gennaio e
a quel punto ci si
potrà rendere
conto di dove
può arrivare.
Non deve
neppure pensare
a un obiettivo
importante. E
Del Neri eviterà
che i giocatori si
illudano. Poi un
traguardo
arriverà, se non
quest'anno il
prossimo.
In quanto minorenni, i ragazzi che parteciperanno all'evento saranno accompagnati dallo staff di Ford dall'ingresso fino all'uscita dello stadio. L'iscrizione al concorso dovrà essere effettuata da un genitore e sarà
consentita solo nei giorni 22 e 23 settembre 2009 (relativamente agli incontri di calcio della Champions League del 29 e 30 settembre 2009 - Fiorentina e Milan) e nei seguenti orari 09.00-13.00 e 14.00 – 18.00.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A L’INTERVISTA
In realtà non è così, ma vedendo Buffon e Iaquinta in questa
forma penso che non ci sia
niente d'impossibile».
Vialli
«Samp la famiglia
Neanche la Champions?
«Per poter vincere tutto devi
avere la convinzione che ti dà
l'aver già vinto qualcosa. Oggi
la Juve pensa a vincere una cosa e la Champions non è così
semplice, soprattutto dopo il
pari in casa col Bordeaux. Credo che a Vinovo pensino che
per lo scudetto se la giocano
con l'Inter, mentre in Europa
con il Barcellona, l'Inter, il Real Madrid, il Manchester eccetera».
Juve l’azienda»
Ferrara non paga il noviziato.
«Tutto quello che tocca Ciro diventa oro. A Napoli vince scudetti e coppa Uefa, a Torino
Champions e scudetti, poi fa il
vice di Lippi e diventa campione del mondo, gli affidano il vivaio della Juve e la Primavera
conquista Viareggio, campionato e coppa Italia: sa come si
fa a vincere. Sono felice, fa onore alla nostra generazione».
Il grande ex delle due in vetta: «Sì, Pazzini e Cassano
come me e Mancini. Diego? Nessuno è così completo»
LUCA CURINO
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Gianluca Vialli, sorpreso di trovare le sue due ex squadre appaiate in testa?
«Non la Juve, ma la Samp un
po' sì. Ai miei tempi credevamo che per le Samp a venire
sarebbe stata dura entrare nella storia, eppure questa c'è riuscita: 4 vittorie su 4 non le facemmo neanche noi».
Come spiega questa impresa?
«A parte il calendario, la Samp
è partita a fari spenti, e già questo aiuta. Poi c'è una sintonia
fra tifosi e squadra che spinge
a dare il massimo. Ma c'è soprattutto una società che segue un progetto da anni, con
giovani ambiziosi e giocatori
importanti come Cassano e
Pazzini che vogliono dimostrarsi sempre all'altezza».
Cassano e Pazzini come Mancini e Vialli?
«Il parallelo mi piace e ci sta. Io
e Robi avevamo un'arma in
più, perché grazie alle nostre
origini eravamo intercambiabili, io più indietro e lui più avanti. In ogni caso sono due grandissimi giocatori, soprattutto
complementari: giocano l'uno
per l'altro. Complimenti a chi li
ha messi insieme».
Cassano comincia a mettere
Lippi in difficoltà?
«Antonio oggi è il giocatore italiano più decisivo. Non sempre
però in Nazionale vanno i migliori, ma quelli che si adattano meglio al progetto. Lippi è
uomo di personalità e principi,
x
HA
DETTO
V
Tutto quello che
tocca Ferrara
diventa oro. Ciro
sa come si vince.
Sono contento,
perché è uno
della nostra
generazione
V
Vedo Buffon
e Iaquinta in
grandi
condizioni, e
penso che per
la Juventus non
ci sia niente di
impossibile
ma credo che sia anche pronto
a cambiare idea».
Durerà il momento magico della Samp?
«Lo vedremo subito, perché
non può più contare sull'effetto sorpresa: è diventata uno
scalpo molto ambito e le difficoltà cominciano adesso, a Firenze e in casa con l'Inter. E'
una delle pochissime volte in
cui deve tifare Genoa, che affronta la Juve».
x
FANTANTONIO IN
NAZIONALE? LIPPI PUO’
CAMBIARE IDEA
Adesso poi sta recuperando
anche Diego: che cosa apprezza di più nel brasiliano?
Antonio oggi è il giocatore
italiano più decisivo, ma non
sempre in Nazionale vanno i
migliori. Nello stesso tempo
credo che Lippi sia anche
pronto a cambiare idea
«Che nell'arco della partita sa
essere indifferentemente centrocampista, rifinitore e realizzatore. Non conosco giocatori
così completi in quel ruolo, altri segnano di più ma coprono
meno. Veramente un 10 coi
fiocchi».
Lei che li ha frequentati, quali
differenze ci sono tra i due ambienti?
E Giovinco?
«Ha 22 anni, non possiamo
chiedergli tutto subito. Aspettiamo, deve crescere, mangiare polenta e fare esperienze,
anche negative. Ma se alla sua
età fossi la riserva di Diego nella Juve non sarei insoddisfatto
di me».
«Alla Samp hai la sensazione
di entrare a far parte di una
famiglia, alla Juve in un'
azienda. Poi però la Samp
è un posto dove devi comunque produrre risultati
e la Juve un ambiente che
ti fa sentire a casa. Torino è
più distaccata, del resto la
maglia ti dà già sufficienti pressioni: alla
Juventus bisogna vincere».
In ogni caso con il trequartista
e il nuovo modulo la Juve va meglio.
Questa squadra ci riuscirà?
«Ha il potenziale per vincere
lo scudetto. Si è rinforzata moltissimo, l'Inter ha perso Ibra
ma ha preso 5 ottimi giocatori.
Io non so chi è più forte, però
la squadra campione d'Italia
parte sempre favorita. Gli altri
devono fare qualcosa in più».
Quali sono i punti di forza della
Juve?
«Chi è che diceva "datemi un
portiere e una punta di grande
livello e vincerò lo scudetto"?
DAI GOL
ALLA TV
Gianluca Vialli,
45 anni, ex
goleador di Samp,
Juve, Chelsea e
Nazionale, ed ex
allenatore, oggi fa
l’opinionista in
televisione per Sky
«Ha i giocatori per farlo, del resto quella di Diego è stata una
scelta condivisa. La Juve ha
questo vantaggio sul Milan: è
partita con le idee chiare su
modulo e titolari, non ha perso
tempo. Ferrara ha fatto come
Capello, che ha la forza di scegliere e andare avanti. I suoi
giocatori più importanti saranno Del Piero e Trezeguet.
Amauri e Iaquinta sono una
coppia eccezionale, ma dovranno rifiatare. E se Ale e David sapranno buttare giù il boccone una, due, tre volte, in
quelle 15-20 partite comunque da vincere saranno decisivi lo stesso».
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fOggi test decisivo per l’impiego del brasiliano
SERIE A
Da valutare anche Felipe Melo e Tiago
La voglia di Diego
Si allena, corre, tira:
vuol giocare a Genova
Il brasiliano accelera, punta a rientrare a 12 giorni dall’infortunio
che lo ha bloccato nella gara con la Lazio. Ma la Juventus frena
DAL NOSTRO INVIATO
GIAMPIERO TIMOSSI
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VINOVO (Torino) dFenomenologia di un campione. Per esempio: chi ha un auto così vuole
andare di corsa. Diego possiede una Aston Martin, nera, come la pece. Ce l’ha perché vuole arrivare prima possibile (e
perché come auto è una bellezza). Con lei corre sulla tangenziale di Torino, dalla sua nuova villa di Moncalieri al centro
sportivo di Vinovo. Ma il campione corre pure sulla strada
che porta in Sud Africa. Destinazione: Mondiale 2010. C’è
anche un pizzico di questa storia nei desideri di Diego Ribas
da Cunha: tornare subito in
campo con la Juventus. Per
convincere Dunga a richiamarlo nella nazionale verdeoro.
Tornare subito, perché il tempo è tiranno: entro il 26 settembre la Confederação Brasileira
de Futebol invierà ai club le
pre-convocazioni, per la sfida
Bolivia-Brasile, in programma
il 10 ottobre. Chiaro? Un ritorno in campo il 30 settembre significherebbe perdere anche
questa occasione. E allora «giovedì vorrei giocare», ha già
confidato il trequartista bianconero. Giovedì sera, al Luigi
Ferraris, contro il Genoa. Significherebbe rientrare 12 giorni
dopo la «contrattura alla coscia destra», che lo ha costretto a lasciare a metà la sfida con
la Lazio. Significherebbe tornare sei giorni prima della gara
contro il Bayern Monaco, in Baviera. Una notte che già vale
un pezzo di Champions. Diego
accelera, la Juventus frena.
Test Vinovo, mattina, pioggia
sottile. Primo allenamento dopo la quarta vittoria di fila. Tre
13
R
y
Il brasiliano Diego
Ribas da Cunha
detto Diego,
24 anni, prima
stagione alla Juve
A TORINO
FINO
AL 2014
BARTOLETTI
Contratto
3,5 ml
Diego ha un
quinquennale
con la Juve da
3,5 milioni di
euro a stagione.
Il club di Torino
lo ha pagato al
Werder 24,5
milioni di euro
giorni al match contro il Grifone. Il trequartista brasiliano
esce dagli spogliatoi alle
11.10, mezz’ora dopo il gruppo. Un po’ di corsa sotto lo
sguardo attento di Claudio
Gaudino, il professore incaricato del recupero infortunati, nella Juve di Ferrara come nella
Nazionale di Lippi. Diego corre sciolto, nessun dolore, nessuna smorfia. Mezz’ora via così, poi torna a prendere confidenza con il pallone. Poco distante c’è un rapido consulto
tra Gaudino, Ferrara e tutto lo
staff tecnico. Diego vuole tornare, a Genova. La Juventus
non vuole rischiare. Questa
mattina nuovo allenamento e
test decisivo.
Genova per loro Test decisivo
pure per un altro brasiliano, il
mediano Melo, così come per
il lusitano Tiago. Loro, a dirla
tutta, hanno più possibilità di
essere già disponibili per la sfida al Genoa. Significa che
l’emergenza centrocampo potrebbe finire. Significa che (anche) per questo con Diego si
cercherà di evitare qualsiasi rischio. Ora le alternative ci sono. Giovinco, anche contro il
Livorno, non ha brillato. Ferrara adesso sa che il vero alter-Diego è Camoranesi. E se
Diego non sarà a Genova (o
partirà in panchina) l’italiano
d’Argentina potrà iniziare sulla trequarti. Ipotesi, a tre giorni dalla sfida.
Altre accelerazioni Altri recuperi. Ieri, in campo, non si sono
fatti vedere solo Sissoko (ultime indiscrezioni: tornerà disponibile dopo la sfida in Baviera) e Salihamidzic (recupero
non specificato,
ma pure per lui
se ne riparla per
la sfida contro il Palermo). Ma a Vinovo,
si sono visti altri due campioni. Del Piero, dopo un’ora
in palestra con il suo personal
trainer, è sceso in campo: corsa leggera, qualche scatto e voglia di esserci, già nella sfida
del 30, in Champions, contro il
Bayern. Ed è questa, la prossima sfida in Europa, pure
l’obiettivo di Cannavaro. Il difensore si è fermato un mercoledì fa, contro il Bordeaux: distrazione all’adduttore della
coscia sinistra. Stop previsto?
Da 2-3 settimane. Ma quattro
giorni dopo rieccolo in campo,
per i primi test (leggeri) sotto
lo sguardo attento del prof.
Gaudino. Il sorriso è quello di
sempre, la voglia è tanta. Alla
Juventus funziona così. Fenomenologia di gruppo in un
esterno.
Passato
3 club
Il trequartista è
cresciuto nel
Santos ed ha
esordito in
prima squadra a
17 anni. Poi ha
vestito le maglie
di Porto e
Werder Brema.
Giocando in
totale 253 gare
con 81 gol, Juve
compresa
2
i gol con la Juve
Il brasiliano ha giocato sinora solo
tre partite con la maglia della
Juventus, tutte in campionato,
contro Chievo, Roma e Lazio
(quando si è infortunato).
E ha segnato già due gol, entrambi
alla squadra giallorossa
il 30 agosto scorso
(seconda giornata).
S
IL 12 SETTEMBRE
La contrattura
al minuto 44
di Lazio-Juve
UNO
Il dolore
Diego si fa male da solo e
viene soccorso dai
sanitari della Juve FORNASARI
DUE
La barella
Lascia così l’Olimpico. La
diagnosi parla di contusione
alla coscia destra LAPRESSE
TRE
Il recupero
Sette giorni di lavoro con
il preparatore atletico
Claudio Gaudino LAPRESSE
IN GIRO CON DIEGO DA BUON BRASILIANO HA SCELTO UNA MEGA VILLA A MONCALIERI DA 1000 METRI QUADRATI PER PARENTI E AMICI
Una pizza, otto camere da letto e...
Vive con mamma,
papà e sorelle. Più
un addetto stampa
e la segretaria
FRANCESCO BRAMARDO
TORINO dL’auto di rappresentanza davanti alla porta di casa,
dentro, in garage l’Aston Martin nera fiammante da 007. Per
non dare nell’occhio, anche se
Moncalieri è un paesone, si sa
tutto di tutti. E Diego da Cunha
non passa di certo inosservato.
Per via delle auto, «o delle belle
donne» come dicono al bar della piazza, sulla strada che si ar-
rampica nel centro storico. È
tutto racchiuso in un fazzoletto
il mondo torinese del numero
10 bianconero (28 sulla maglia
o come dice lui 2+8), la sua
nuova oasi di tranquillità. La villa, a mezza collina, il bar, il ristorante pizzeria un chilometro
più in basso. Negli ultimi anni i
gusti dei giocatori bianconeri
in tema di casa sono cambiati,
la maggior parte abita nel cuore della città, chi predilige la
collina si è spostato verso Moncalieri: Iaquinta, il ds Secco,
buon ultimo Diego. Il brasiliano ha scelto l’hinterland per esigenze di famiglia, difficile reperire una «villetta» con 8 camere
da letto, 4 salotti più studio
(con una gigantografia in pan-
taloncini di lui assorto in preghiera), bagni quadrupli, garage con 4 posti per auto e moto,
per un totale di 1000 mq. La
Diego-tribù è numerosa. A Torino si sono trasferiti mamma Cecilia e papà Djair, procuratore,
consigliere, guida sportiva e spirituale di Diego, e le due sorelle
Daiane e Djenane. Tutti con la
«D» in casa da Cunha. E la Diego corporation ospita tra le mura di casa anche un addetto
stampa ed una segretaria che
si occupa del marchio «Diego10» e
a «Gol Amigo»,
iniziativa di solidarietà a favore
dei bambini di Ribeirao Preto.
Gira in Aston Martin
nera fiammante,
adora le Harley
Davidson e va
a mangiare da
Ferrara e Cannavaro
Pizza e motori Torino l’ha vista
poco, almeno per ora, per mancanza di tempo. Non gli dispiace l’arte, ha la passione per i motori, auto, barche o moto, in particolare per l’Harley Davidson.
Nel concessionario di corso
Moncalieri è ospite gradito anche se le due ruote sono vietate
dal club, come lo sci. Ama la pizza, da Gennaro Esposito e da Ciro (soci Cannavaro e Ferrara).
Mangia churrasco e specialità
brasiliane in via Nizza all’Estrela do sul, frequentato pure dai
brasiliani in transito (Dida,
Emerson, Leonardo). Cena
di solito Al Castello di
Moncalieri, veste casual, alle boutique del centro
preferisce il
centro commerciale vicino casa o Decathlon.
14
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl tecnico portoghese seguirà dalla tribuna la
SERIE A
sfida di domani a San Siro contro il Napoli
Fermato l’insaziabile Mourinho
Un turno e multa di 15.000 euro per insulti all’arbitro. E svela: «Non ho ancora momenti da ricordare nell’Inter»
NICOLA CECERE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNiente Inter-Napoli.
O meglio, José Mourinho dovrà
seguirla dalla tribuna. Al suo
posto in panchina il fido Beppe
Baresi, naturalmente in collegamento col coach. Il giudice sportivo ha squalificato per un turno il tecnico nerazzurro per
«aver contestato platealmente
una decisione arbitrale e indirizzato reiteratamente pesanti
insulti al direttore di gara» come rilevato dal quarto uomo. A
Mou è stata inflitta anche
un’ammenda di 15.000 euro.
L’espulsione Mourinho era stato espulso al 13’ del secondo
tempo per aver chiesto il cartellino giallo (sarebbe stato il secondo) a carico del difensore
Astori per un intervento violento su Balotelli. È la terza espulsione di Mourinho in Italia, la
seconda con Orsato, ed è pure
la seconda squalifica per una
giornata.
In silenzio Oggi il tecnico portoghese non incontrerà i giornalisti per la tradizionale conferenza stampa pre partita. Si è però
confidato con il quotidiano
sportivo di Lisbona A Bola in
coincidenza col traguardo del-
la quattrocentesima panchina,
tagliato appunto al Sant’Elia.
«Già tante partite, non me lo ricordavo... Un bilancio? Ho lavorato in tre Paesi diversi, Portogallo, Inghilterra e adesso Italia, in mezzo a contesti differenti e in campionati diversi tra loro. Il fattore comune è la soddisfazione che trovo in ogni occasione e la mia crescita professionale. I giornalisti tengono d’occhio le statistiche, io invece conto i titoli conquistati: al momento 14. Ricordi? Mah, ci sono momenti ben fissi nella mente: un
pareggio in dieci contro lo Sporting quando allenavo l’Uniao
Leiria, la coppa Uefa a vinta a
Siviglia col Porto nel 2003 (e
non la Champions 2004! ndr),
il primo dei due scudetti ottenuti col Chelsea perché lo aspettavano da cinquant’anni. All’Inter non è ancora arrivato il momento da registrare nella mente: il mio segreto è essere insaziabile. Voglio altre conquiste,
voglio nuove sfide». Sarà contento Moratti.
L’erede Intanto l’allenatore del
Benfica Jorge Jesus è stato definito da Marca «il nuovo Mourinho per personalità, e per carisma. Al contrario di Mou, è più
audace, sia nel modulo tattico
che nella scelta dei giocatori».
(ha collaborato
Manuel Martins de Sà)
x
GIUDICE SPORTIVO
HANNO
DETTO
Conti, un turno
Sono quattro
i club multati
V
Secondo il quarto
uomo Velotto,
l’arbitro Orsato
è stato «oggetto
di pesanti e
reiterati insulti»
da parte di
Mourinho
V
Per Marca, Jorge
Jesus, tecnico
del Benfica, è il
nuovo Mou «per
carisma, ma più
audace nel modo
di affrontare le
partite»
Mou frenato
da Velotto e
Toldo
LIVERANI
ROMA Dopo le gare della
quarta giornata di Serie A, il
giudice sportivo ha squalificato
per una giornata Daniele Conti
(foto) del Cagliari. Il capitano
dei sardi è stato sanzionato
«per comportamento scorretto
nei confronti di un avversario».
Conti era in diffida perché
ammonito anche nelle prime
tre gare di campionato.
Ammende di 15.000 euro alla
Roma per i petardi - «una
ventina e tre fumogeni» - fatti
esplodere durante la gara
contro la Fiorentina
all’Olimpico; 4.000 euro di
multa al Napoli e 1.000 all’Inter.
TEGOLA PER L’INTER
QUI NAPOLI
Thiago Motta è
stirato: fuori
per 40-45 giorni
Lavezzi a San Siro
non sbaglia un colpo
Ieri gli esami:
stiramento di
secondo grado alla
coscia destra
MIRKO GRAZIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNon arrivano buone notizie
dal fronte Thiago Motta, messo fuori causa a Cagliari da un
problema muscolare alla coscia destra. Ieri gli esami che
«hanno evidenziato una lesione al muscolo semitendinoso,
nella zona posteriore della coscia destra — si legge sul sito
ufficiale dell’Inter —. Il centrocampista è già stato sottoposto alla prima seduta di terapie, e nei prossimi giorni proseguirà con il programma stabilito dallo staff medico che già
prevede ulteriori nuovi controlli». Insomma, si tratta più
semplicemente di uno stiramento di secondo grado, quindi piuttosto serio.
I tempi di recupero Un guaio decisamente peggiore rispetto al
previsto. Thiago Motta rischia
di fatto uno stop di 40-45 giorni. Salterà sicuramente sei gare di campionato (Napoli,
Sampdoria, Udinese, Genoa,
Catania e Palermo) e due di
Champions League (Rubin Kazan in trasferta e Dinamo Kiev
Il Pocho vuole
sbloccarsi a Milano
Quagliarella: «Presto
troveremo l’intesa»
in casa). Nella migliore delle
ipotesi rientrerà il primo novembre a Livorno, tre giorni
dopo c’è la gara di ritorno con
la Dinamo Kiev.
Più spazio a Muntari Mourinho
può consolarsi con il recupero
di Esteban Cambiasso, al quale verrà concesso un minutaggio importante contro il Napoli. L’argentino va velocemente
recuperato, anche per poter
sfruttare Stankovic leggermente più avanti, proprio nella zona in cui solitamente agisce Thiago Motta. C’è poi Sulley Muntari, reduce da un mese difficilissimo dal punto di vista fisico, coinciso con il Ramadan. Il ghanese dà buoni segnali di «risveglio» e non è da
escludere un impiego importante già domani sera contro il
Napoli. Oggi, in mattinata, è
in programma la rifinitura, e
pure Mario Balotelli spera in
una maglia da titolare, che poi
sarebbe la prima in questa stagione. Ieri, lavoro leggero per
chi ha giocato a Cagliari, seduta più pesante per gli altri. A
parte c’è il solo Materazzi.
Parla il Cuchu A ora di pranzo è
prevista la tradizionale conferenza stampa della vigilia, ma
a parlare non sarà lo squalificato José Mourinho, e nemmeno
il suo vice Beppe Baresi. Davanti ai giornalisti si presenterà Esteban Cambiasso.
MAURIZIO NICITA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLIdAspettando Lavezzi,
con le sue evoluzioni e soprattutto i suoi gol: quelli di cui
hanno bisogno il Napoli e Roberto Donadoni per risollevare una classifica finora poco
soddisfacente per le ambizioni internazionali del presidente Aurelio De Laurentiis, rientrato ieri dagli Stati Uniti e che
sarà presente domani a Milano, mal di schiena permettendo.
Thiago Motta, 27 anni, salterà anche la sfida con il «suo» Genoa LAPRESSE
SCHERZO ALLE «IENE SHOW»
Un bimbo fa la pernacchia a Ibra
La risposta è un’altra pernacchia
(man) «Le Iene show» riparte da
Ibrahimovic. Il giorno prima di
Inter-Barcellona un bambino
l’ha incontrato in hotel con
l’aiuto delle «Iene». Il piccolo, in
maglia nerazzurra, gli va
incontro sorridente porgendogli
la mano e Ibra, convinto che lo
voglia salutare, gli dà la sua.
All’improvviso il bambino tira via
la mano e gli fa una pernacchia.
Come reagisce Ibra? Lì per lì
rimane basito, poi risponde con
un’altra pernacchia. Passato
l’attimo il campione la butta sul
ridere e concede una foto alla
piccola peste. Ibrahimovic non
sa che è uno scherzo delle
«Iene», ma lo vedrà stasera
dalle 21.10 su Italia 1.
Ispirato a San Siro Il Pocho è
particolarmente stimolato
quando gioca al Meazza, sia
col Milan sia con l’Inter si è
sempre fatto apprezzare per i
buongustai del calcio. E ai nerazzurri nell’ottobre scorso segnò un bellissimo gol, chiudendo uno splendido triangolo in
velocità con Zalayeta. È quello
che gli ripetono sempre Donadoni e Quagliarella: giocare
più vicino alla porta. Dice l’attaccante azzurro: «Lui sa che
se va in profondità io sono uno
che la palla la dà sempre, non
sono un centravanti egoista.
Ci staremo un po’ a trovare l’intesa, ma vedrete che presto
questa squadra e non solo gli
attaccanti comincerà a rendere al meglio».
Ezequiel Lavezzi, 24 anni LAPRESSE
Il cruccio di Donadoni Alle prese con una squadra non semplice da far quadrare, il tecnico
ha anche il problema di convincere Lavezzi ad avanzare il proprio raggio d’azione. Sabato
l’ha fatto nel finale, scegliendo la fascia sinistra e almeno
da lì ha costruito le azioni più
pericolose. Però di gol neanche a parlarne: in questa stagione solo uno alla Salernitana in Coppa Italia. In campionato, da quando nel marzo
scorso Donadoni ha preso la
guida della squadra, l’argentino ha segnato soltanto una rete: troppo poco. E in questo caso la cabala regala un sorriso
al Napoli. Quel giorno dell’ultimo gol in campionato era il 15
marzo scorso, Reggina-Napoli
1-1, e arbitrava Matteo Trefoloni che ritrova gli azzurri da
allora e non ha mai visto perdere la squadra partenopea. Non
ditelo a Mourinho, se no riordina i calamari.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fMa il vicequestore di Cagliari: «L’Inter era
SERIE A
d’accordo nel far proseguire la partita»
x
«Ululati a Balotelli
Gara da sospendere»
HA DETTO
Moratti
Non m’interessa
la squalifica del
campo, ma
bisogna porre
fine a certi
atteggiamenti
verso dei ragazzi
Moratti duro. Cellino: «Cagliari non è razzista»
La Figc: «La decisione non spetta all’arbitro»
FRANCESCO CENITI
MIRKO GRAZIANO
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d«Cagliari-Inter andava sospesa per i cori contro Balotelli», sentenzia Massimo Moratti
da Siena, a margine di una della tante iniziative benefiche legate a Inter Campus. «Non è
una questione di sanzioni —
ha continuato il presidente ai
microfoni Sky —, non mi interessa la squalifica del campo,
bisogna però che finiscano certi atteggiamenti. Mi sento vicino a questi ragazzi, è assurdo
che debbano subire certe cose». Sanzioni, comunque, non
ne sono arrivate, nonostante i
soliti (idioti) fischi e ululati, indirizzati tra l’altro anche a Samuel Eto’o.
La difesa di Cellino «Però, adesso non ingrandiamo troppo le
cose», interviene Massimo Cellino, presidente del club sardo.
«Cagliari non è razzista — continua —, lo dice la storia di questa città. Non dobbiamo ingigantire quello che è stato un
piccolo episodio». Un qualcosa
15
R
che Cellino non esita a condannare comunque, «ma sarebbe
sbagliato strumentalizzare il
tutto contro una città, ripeto,
che razzista proprio non è. Ero
fuori, ho visto la gara in tv, di
insulti non ne ho sentiti, e chi
era allo stadio non mi ha parlato di cose eclatanti. Balotelli è
un giocatore frizzante, di grande personalità, che quasi chiama il fallo e magari anche qualche coro stupido, questo sì».
CLIC
RAZZISMO SU MARIO,
JUVE A PORTE CHIUSE
Il 18 aprile scorso,
Juve-Inter, Balotelli
fu bersaglio di cori
e insulti razzisti. Dopo una
serie di ricorsi,
il club bianconero fu
costretto a giocare una
gara di campionato a porte
chiuse (Juve-Atalanta 2-2)
La condanna di Petrucci In mattinata, pure il presidente dell’Aic Campana, ai microfoni di
R101, aveva invitato gli arbitri
«a sospendere le gare di fronte
a comportamenti di questo tipo, cosa che non è avvenuta a
Cagliari. In questi casi il provvedimento è ben determinato.
La sospensione della partita fa
parte del regolamento e il regolamento deve essere applicato». Così il numero uno dello
sport italiano, Gianni Petrucci,
a «La Politica nel Pallone», su
Gr Parlamento: «Sono episodi
gravissimi e deprecabili. La Figc ha fatto le norme e le fa rispettare. E’ l’arbitro che deve
decidere».
Risponde la Figc In realtà, non
può essere l’arbitro di sua iniziativa a sospendere una partita per cori razzisti. La precisazione, necessaria dopo le dichiarazioni di Campana, è arrivata a stretto giro di posta da
parte della Federcalcio, del
presidente dell’Aia Nicchi e del
designatore Collina che hanno
ricordato come il regolamento
preveda lo stop solo «su dispo-
Petrucci
Sono episodi
obiettivamente
gravissimi e
deprecabili. La
Federcalcio ha
fatto le norme e
le fa rispettare
Mario
Balotelli, 19
anni
SABATINI
sizione tassativa del responsabile dell’ordine pubblico presso lo stadio, che la comunica
all’arbitro attraverso il quarto
uomo o un assistente». Il consiglio federale dello scorso 5
maggio - si fa notare nei comunicati - aveva inasprito le misure antirazzismo sulla scia delle
decisioni dell’Uefa, e aveva allargato ai cori, oltre che agli
striscioni come già stabilito in
precedenza, la possibilità di sospensione temporanea o definitiva di una partita. In concomitanza con il varo della nuova norma (art. 62), il ministero dell’Interno aveva pubblicato una circolare nella quale si
ribadiva la titolarità del responsabile dell’ordine pubblico presso lo stadio per qualsiasi decisione. E nello specifico,
il vicequestore di Cagliari, Giuseppe Gargiulo, ha parlato di
episodio marginale che non
configurava il ricorso alla nuova normativa (appunto l’art.
62): «Scelta condivisa anche
da un dirigente dell’Inter».
Moratti su Mou... A Siena, però,
Massimo Moratti ha parlato anche di Mourinho «e di una
squalifica che non ci aspettavamo. Spero e credo che il nostro
tecnico non abbia insultato
nessuno, ma se hanno deciso
così qualcosa deve essere stato
probabilmente sentito. Mi dispiace, per la squalifica e per
l’episodio». Una piccola frecciata al tecnico arriva invece
sul piano del gioco: «Potenzialmente siamo più squadra dello
scorso anno, anche se nel primo tempo di Cagliari non si è
visto e ho avuto timore».
(ha collaborato
Alessandro Lorenzini)
16
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fGrazie a «Fondazione Milan» Kakà per un
SERIE A
giorno tornerà nella famiglia rossonera
Galliani: «Milan,
dobbiamo finire
tra le prime tre»
«Noi direttamente in Champions, è nel nostro Dna»
Il fratello di Dinho: «Macché ritiro, rivuole la nazionale»
DAL NOSTRO INVIATO
ANTONELLO CAPONE
MONZAdLa doppietta tra Cham-
pions e campionato ha ridato vigore straordinario al Milan. Galliani mette una mano in tasca e
fa partire dal telefonino la musica della Champions. Fa i complimenti a Leonardo: «Un buon Milan. Ho visto Seedorf centometrista: ha conquistato la palla vicino la nostra area ed è ripartito
per segnare. Ho ammirato Abate, frutto del lavoro di Leonardo. Il Milan ha l’obiettivo di guadagnarsi direttamente l’ingresso nella Champions che è nel
suo Dna: tra i primi tre».
Mourinho Che cosa pensa della
richiesta di Mourinho di far giocare sempre di sabato tutte le
squadre impegnate poi martedì
e mercoledì in Champions?
«Lo fanno in Spagna, ma
da noi non lo ritengo possibile e utile: finiremmo per
impoverire la domenica e
non lo meritano il campionato e le televisioni. Chi gioca
martedì già anticipa al sabato,
poi dagli ottavi anticipano tutti». E dell’arbitro di porta? «Sono per la tecnologia, ma ben
vengano quattro occhi in più».
L’a.d. guarda Baresi: «Nella partita di Brescia per Borgonovo
ho rivisto giocare la grande difesa: Tassotti, Galli, Franco e Costacurta. Appena Billy è partito
in contropiede, Tassotti è rien-
x
HA
DETTO
Galliani
Far giocare di
sabato tutte le
squadre
impegnate in
Champions come
vuole Mourinho?
No, impoverirebbe
la domenica
trato e la difesa è diventa a tre.
Sono andato commosso da Sacchi: "Ora sono felice per un mese". Leonardo, riuscirai anche
tu a far giocare il Milan così?».
L’allenatore: «Sì, ma già oggi
Thiago Silva e Nesta...».
Kakà L’allenatore tiene al doppio incarico: «Da segretario di
Fondazione Milan ho capito
l’importanza di un grande club
e di un fortissimo brand a favore della solidarietà. Adidas Cup
Fischia
DANIELE
TU diTOMBOLINI
Kakà,
26
anni AP
Per la pioggia il dischetto
non è più visibile: come fai
a tracciarlo se non hai un
metro ma solo una corda?
RISPOSTA nella pagina delle lettere
è un fiore all’occhiello tra tante
nostre iniziative. E oggi che
inauguriamo la quarta edizione sono felice di dirvi che per
un giorno Kakà tornerà con
tutti noi del Milan: anche con
lui e con Adidas Cup Fondazione Milan è riuscita a realizzare
il reparto di neonatologia e terapia intensiva all’Holy Family Hospital di Nazareth. E’ già operativo da un anno, ma dobbiamo
inaugurarlo, presto: quel giorno ci sarà anche Kakà».
Abruzzo e Ronaldinho Sono nello
stadio in miniatura di Adidas
Italia per presentare Adidas
Cup, 22 squadre
con calciatori
(Baresi, Ganz,
Costacurta, Leonardo, Bergomi, Muraro), imprenditori (Paolo
Ligresti), star dello spettacolo (Ramazzotti). Porta fondi per Fondazione
Milan: 600 mila euro netti
l’anno. Il direttore Fabio
Guadagnini: «Sky trasmetterà le fasi salienti in HD la
domenica alle 12.15». Galliani al direttore marketing
di Adidas Winand
Krawinkel: «Staremo felicemente insieme almeno
fino al 2017. Restate
sponsor anche di Adidas Cup. Quest’anno i
fondi serviranno per
costruire una palestra
e un campo di calcetto a L’Aquila: per
l’asilo e la popolazione». Intanto il fratello procuratore di
Ronaldinho, Assis, smentisce
un giornale
spagnolo: «A ritirarsi non pensa minimamente. Anzi, vuole
ad ogni costo riguadagnarsi un
posto nella Seleçao».
LA BUONA NOTIZIA E’ ARRIVATO L’ATTESO VIA LIBERA DAL CONSIGLIO COMUNALE
Firenze dice sì alla Cittadella Viola
MATTEO DALLA VITE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dC’è il sì. Con un bel
po’ di «ma» sparsi qua e là. Alle
17.16 di un lunedì atteso come
non mai, il sindaco di Firenze
Matteo Renzi aggiusta microfono e cravatta e fa: «Dico un sì
convinto alla Cittadella Viola,
è un’occasione in più per visitare Firenze, un po’ come Parigi
ha la sua Eurodisney. Il progetto della Cittadella Viola può
smettere di essere utopia: la
proposta per la sua realizzazione riguarda l’area di Castello
sempre che siano soddisfatte alcune situazioni, ma la considero un’operazione strategica
per la città».
Consulenza L’area Castello, a
nord della città, torna quindi in
gioco, ma non da subito: dallo
scorso anno è oggetto di un’inchiesta circa la sua trasformazione urbanistica che ha portato al sequestro di tutta l’area.
«C’è fiducia verso i magistrati
piena e serena — dice Renzi
—. Aspettiamo la risposta dei
Diego Della Valle, 55 anni, e il fratello Andrea, 43: progetti in viola REUTERS
IL CONCORSO
Con Ford vinci
la Champions
Scatta il concorso Ford Centre
Circle per ragazzi tra 14 e 16
anni. Per partecipare basta
chiamare lo 02-48750705 oggi
e domani: in palio 11 ingressi
per Milan-Zurigo e FiorentinaLiverpool, scendendo in
campo come portabandiera.
giudici. Ci affideremo alla personalità dell’avvocato Pericu
per un processo di autotutela
che acceleri le vicende giudiziarie». E l’assessore allo Sport Cavandoli aggiunge: «Abbiamo
piena fiducia nella magistratura che il nodo giudiziario si possa sciogliere al più presto».
Paletti Poi, Renzi entra nel merito di quei «ma»: «Chi vuole investire come i Della Valle merita un grazie. Però va detto che:
nessuno regala un terreno pubblico ai privati; siamo pronti a
inserire la Cittadella nel piano
delle opere pubbliche per i
prossimi 3 anni; ai cittadini
non deve costare un euro; noi
siamo partner di questo progetto, il rischio d’impresa lo prende il privato, ma parte dei ricavi sarà destinato a iniziative legate allo sport giovanile; il volume di verde pubblico resterà
lo stesso». Poi, la convenzione:
«Alla Fiorentina chiediamo di
rinnovare subito la Convenzione per il Franchi. Ma per soli 4
anni, perché poi sarà Cittadella. E sui Campini saremo pronti nel settembre 2010 per portare quei 6-7 punti in più che dice
Prandelli, ma il tutto a spese
della Fiorentina».
Attendere prego Renzi evidenzia un concetto («Il punto di
partenza non è che con la Cittadella si vince lo scudetto, ma è
chiedersi se serve, e a me pare
una ghiotta opportunità»), poi
in conferenza stampa chiosa:
«Penso che questa proposta piacerà ai Della Valle». Giovedì
24, nel CdA straordinario, sapremo tanto. O tutto.
Adriano Galliani,
65 anni, e
Leonardo, 40
CELESTE
x il punto
HA
DETTO
di
LUCA CALAMAI
W
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Si è giocato solo
il primo tempo
V
Renzi (sindaco
di Firenze)
Dico un sì
convinto alla
Cittadella, è
un’occasione in
più per visitare
Firenze, come
Parigi ha
Eurodisney. La
considero
un’operazione
strategica
per la città
Se fosse una partita si potrebbe parlare di
pareggio. Il sindaco Renzi ha dato il via libera
alla Cittadella Viola indicando anche l’area
dove dovrebbe nascere, la zona di Castello.
L’unico angolo di Firenze dove ci sono i 70
ettari necessari al progetto elaborato dalla
famiglia Della Valle. Poi, però, dal Consiglio
comunale arrivano anche notizie meno
positive. L’area scelta, per ora, è sotto
sequestro. E un progetto industriale, per avere
basi solide, deve partire dalla certezza dei
tempi. Che, oggi, non esiste. Inoltre il Comune
può garantire la metà degli ettari, quella che
dovrebbe servire per il parco a tema
calcistico. L’altra metà la famiglia Della Valle
dovrebbe acquistarla da Fondiaria (Ligresti)
ottenendo non solo il terreno necessario ma
anche la quota edificabile per costruire lo
stadio, un piccolo centro sportivo, un paio di
alberghi e la strada dei negozi. Per non
parlare del museo di arte moderna previsto
nel progetto-Fuksas. Siamo solo al primo
tempo di una partita tutta da giocare. Ma,
almeno, qualcosa si è cominciato a muovere.
Il secondo tempo è previsto per giovedi con il
CdA della Fiorentina. Palla ai Della Valle.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fParla il personaggio
SERIE A
«Ora i giovani hanno spazio e sto bene al Milan.
E poi non seguo Liga e Premier: mi piace la B....»
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIgnazio Abate va sul-
la fascia come parla: spumeggiando. Ha poco più di vent’anni e si sente, eppure la sua esuberanza non è così scontata
per un ragazzo del calcio. Una
sola cosa ha in comune con i
colleghi coetanei: dice spesso
«il mister». Per il resto, è un
esempio di allegria e spontaneità più unica che rara.
FIGLIO D’ARTE
Papà Beniamino
parò nell’Inter
«E’ il nome del mio nonno paterno. Sa, i miei sono un po’
all’antica: babbo Beniamino,
mamma Pasqualina, perché
l’altro nonno si chiama Pasquale. Siamo per la tradizione».
Ma i compagni la chiamano
Ignazio?
«Sì, o al massimo Igna, perché?».
Di solito avete dei nomignoli. E
la trattano da matricola?
«Qui al Milan non si fanno iniziazioni o scherzi strani, però i
senatori c’hanno sempre da ridire sul vestire dei più giovani.
La battuta più comune è: spero tu passi da casa a cambiarti
prima di uscire».
Se la prende?
«Macché. Mi fanno ridere. Anche perché io di solito vado in
jeans e maglietta, mica mi metto niente di strano. Comunque
ho un rapporto fantastico con
i senatori: Nesta, Pirlo, Gattuso. In fondo sono cresciuto a
Milanello, il mio inserimento
in prima squadra è stato fin
troppo semplice».
Un modello ce l’ha?
«Rino. Ho sempre sognato di
essere come Gattuso, con quello spirito da avanti Savoia. E’
un grande e mi dà tantissimi
consigli».
Però adesso si sta trasformando da centrocampista a
terzino... Le piace?
«Molto e penso di poter fare
bene: ho corsa e voglia di imparare. Devo lavorare sulla fase difensiva e Tassotti mi sta
aiutando. Leonardo mi ha
fatto fare la mezzala perché c’erano tanti centrocampisti infortunati,
ma è dall’inizio della
stagione che mi diceva che voleva
provarmi terzino. Da un mese lo stiamo
facendo e
mi pare
Suo padre Beniamino era calciatore: è stato importante?
«Veramente mio padre mi ha
sempre lasciato libero. Quando ero più piccolo e non avevo
ancora trovato il mio equilibrio mi aiutava molto. Da bambini ci si esalta o ci si deprime
facilmente, ora sono maturato
e so decidere per conto mio».
x
Ignazio Abate, 22 anni, è un
figlio d’arte. Suo padre
Beniamino, 46, è stato portiere
anche dell’Inter. Lavora al
settore giovanile del Milan.
di essere andato piuttosto bene contro il Bologna. La squadra è andata bene».
Galliani ha detto che lei potrà
essere il nuovo Cafu...
«Un bel complimento. Io studio e sono tranquillo».
Si aspetta di giocare di più?
«Guardi, io non sono il tipo
che si fa tanti problemi. Sono
stato sempre sereno, perché
sento la fiducia del mister. E
non è vero che se uno gioca poco alla fine perde sicurezza. Io
sento la fiducia di Leonardo e
tanto mi basta. Saprà lui quando farmi giocare».
Come si trova in una squadra
di gente così grande?
«Bene. E poi non è come prima: quando sono arrivato alla
Primavera il Milan era una
squadra matura. Ora ci sono
Flamini, Huntelaar, Pato, e anche gente di esperienza.
E’ un bel mix».
3 TURNI DI STOP ALL’ARBITRO SVIZZERO PER IL GESTO AI TIFOSI
HA DETTO
S
sul calcio
Sono pazzo per il
pallone, ne parlo
sempre e lo
guardo in Internet
e tv. Liga e
Premier? Macchè,
seguo la B e la C
S
sul ruolo
Da tempo il
tecnico diceva
che voleva
provarmi
terzino: penso
di poter
rendere bene
Che tipo di persona è?
Beniamino e Ignazio Abate
Come mai l’hanno chiamata
Ignazio?
IL CASO
emergente dei rossoneri
Fedeltà Abate
«Niente estero
io studio qui»
17
R
«Sono legato alle mie radici:
vado al sud appena posso e sono pazzo per il calcio. Parlo
sempre di calcio, anche a tavola a Milanello. Mi prendono in
giro anche per questo».
Massimo Busacca, 40 anni, nell’attimo in cui mostra il dito medio ai tifosi dello Young Boys
Busacca racconta
il suo dito medio
«Paura e dignità»
LUIGI GARLANDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dMassimo Busacca non
si nasconde dietro un dito. «Ho
sbagliato. Sono sceso al livello
di chi mi insultava. Chi fa rispettare le regole, dev’essere il primo a rispettarle. Un gesto ingiustificabile. Ho chiesto scusa. Telefonerò a Collina per dargli
delle spiegazioni, come alle persone care cui devo tanto». Massimo Busacca, l’arbitro svizzero
che ha diretto l’ultima finale di
Champions, sabato a Baden durante un partita di Coppa Svizzera, ha mostrato il dito medio
ai tifosi dello Young Boys che lo
insultavano senza tregua. Non
nella bolgia del Bernabeu, in
un campetto di provincia della
serena Svizzera. Se l’isteria da
pallone colpisce anche lì e incrina i nervi di uno degli arbitri
più bravi del mondo, fin dove
può spostarsi la frontiera? Busacca ha sbagliato e si scusa,
ma ha qualcosa da aggiungere.
Vede la Liga, la Premier?
«No, la B e la C. Le seguo su
internet e in tv, ovunque. Sono campionati interessanti».
In Italia i ragazzi trovano poco
spazio: è preoccupato?
«No, perché adesso le cose
stanno cambiando. Penso a
tanti miei compagni di Under
21. Criscito, Marchisio».
Però spesso si parla della fuga di giovani all’estero: non è
che se ne va anche lei?
«Si era parlato dello Stoccarda
quando ero a Napoli, ma non
ho preso in considerazione
l’ipotesi. Sto troppo bene qui.
L’idea di scappare all’estero
non mi passa neanche per l’anticamera del cervello».
Q
Ignazio
Abate è nato a
Sant’Angelo dei
Goti (BN) 22
anni fa.
Domenica ha
giocato titolare e
festeggiato con i
compagni la rete
di Seedorf AP
Ha diretto l’ultima
finale di Champions
League, non rinuncia
al sogno della finale
del Mondiale 2010
x
HA DETTO
sugli insulti
Mi insultavano in
italiano, la mia
lingua, non la
loro: «Busacca
vaffanculo!».
Senza motivo, fin
dal riscaldamento
sul pubblico
I tifosi erano in
campo, c’era poca
protezione. Ho
avuto paura e ho
reagito d’istinto.
Sono un uomo, ho
sangue siciliano...
Ho sbagliato
sul suo gesto
Ho chiesto scusa.
Darò spiegazioni a
Collina, cui devo
molto. Un gesto
ingiustificabile. Chi
fa rispettare la
legge dev’esser il
primo a farlo
Come va, Busacca?
«Triste. Gli insulti che ho preso,
ce li ho ancora dentro. Hanno
cominciato nel riscaldamento.
In italiano, la mia lingua, non
la loro: "Busacca vaffanculo!"
Non c’erano pretesti di gioco o
tensioni. Il Baden è tre categorie sotto. Tutto gratuito, questo
mi ha fatto male. In un grande
stadio, forse non avrei sentito.
Ma avete visto i filmati? I tifosi
dello Young Boys era in campo... Ho avuto paura. C’era poca protezione, poca sicurezza.
Doveva essere una festa, una
piccola squadra ospitava una di
Prima divisione. I ragazzini mi
chiedevano autografi. Poi quegli insulti gratuiti, prolungati.
Mai vista in Italia una cosa del
genere. Ho pensato: chi me lo
fa fare di starmene qui? Se il calcio è questo...»
Non ha pensato che il suo gesto
avrebbe potuto far degenerare
la situazione?
«No ho pensato a nulla. Ho rea-
sul futuro
Spero che il mio
caso serva per
cambiare le cose.
Si devono
sospendere le
partite per insulti
persecutori, come
per i cori razzisti
gito d’istinto, sono un uomo.
Ho sangue siciliano... Il carattere caldo mi serve, di solito, per
creare un buon rapporto con i
giocatori in campo. Mi auguro
solo che non si risolva tutto in
un caso mediatico: il grande arbitro che perde la testa. Ma che
invece serva a qualcosa».
Per esempio?
«Per esempio, arrivare a dare all’arbitro la possibilità di sospendere la partita in caso di insulti
persecutori. Non parlo delle
protese per un rigore. Io lavoro
in grandi stadi, ma quanti colleghi, ogni settimana, si trovano
nelle condizioni che ho sperimentato io? A Baden non avevo
i mezzi per sospendere la partita. Avrei potuto in caso di invasione o di insulti razzisti».
Ha ricevuto solidarietà?
«Mi hanno spedito foto di giocatori e allenatori che fanno il
mio stesso gesto... Non è una
consolazione. So che un arbitro
ha più responsabilità, ma bisogna cominciare a considerare
che le nostre tensioni in campo
non sono inferiori. E che meritiamo lo stesso rispetto».
Dopo finale di Champions, lei
commentò: «Un regalo del cielo. Sono molto religioso». Il cielo come avrà preso quel dito?
«Proprio perché sono religioso,
ci tengo molto a certi valori. Ma
qui la religione non c’entra: è
questione di dignità umana».
Teme per la carriera?
«No. Per me parla una carriera
e ciò che farò in campo. Sono
un uomo, posso avere debolezze. Il sogno della finale in Sud
Africa resta in piedi...».
Busacca, giuste le tre giornate
di sospensione che ha preso?
sulla ferita
Gli insulti che ho
preso mi sono
rimasti dentro e
fanno male. Ma
ho già diretto una
partita di bambini
al mio paese e va
un po’ meglio
«E’ l’ultimo di problemi. Mi fa
male pensare che chi mi ha insultato a Baden la passa liscia e
così si sente ancora più forte.
Lo rifarà. Quegli insulti me li
porto dentro. Ma oggi (ieri,
ndr) ho arbitrato una partita di
bambini in un torneo di beneficenza a Monte Carasso, dove
abito, e mi sento meglio. In
campo c’era aria pulita».
Massimo Busacca ha sbagliato
e pagherà. Ma sarebbe il caso
che pagasse anche chi ascolta
insulti razzisti e non muove un
dito, come a Cagliari. Non si
può più far finta di niente.
18
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fUn anno di contratto per il nuovo tecnico
SERIE A
scelto da Ruggeri jr dopo il k.o. di Bari
Svolta Atalanta
BOLOGNA
Francesca Menarini CELESTE
Menarini:
«Il tecnico
non ha vita
eterna»
Fiducia a tempo per
Papadopulo: «Deve
vincere col Livorno»
Il nuovo allenatore dell’Atalanta Antonio Conte con il presidente Alessandro Ruggeri e il direttore sportivo Osti MAGNI
Conte: «Il mio gioco
per la salvezza»
L’allenatore: «Gruppo ottimo, la sfida non mi spaventa»
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ZINGONIA (Bg) d«Ciò che il Bari
ha tolto, il Bari ha ridato». Con
l’espressione un po’ così di chi
ha ripreso il grande sogno per i
capelli dopo averlo visto volare
via in estate, Antonio Conte si è
presentato come nuovo allenatore dell’Atalanta, quell’Atalanta matta che proprio a Bari ha
scavato la fossa ad Angelo Gregucci, zero punti in 4 partite. Il
presidente Alessandro Ruggeri
domenica sera si è rigirato tra
le mani tre carte (Conte, Beretta, Arrigoni) e, nella notte, dopo aver verificato che Delio
Rossi era e restava irraggiungibile, ha scelto quello che si augura possa diventare il jolly.
Conte ha firmato un contratto
fino a giugno, «di comune accordo», guadagnerà 900 mila
euro (altri 200 mila sono la
buonuscita del Bari) e a Bergamo si è portato i fedelissimi: i
collaboratori tecnici Antonio
Toma e Gianluca Conte (il fratello), il preparatore atletico
Giampiero Ventrone e l’assistente Stefano Bruno, il prepa-
CLIC
CONTE COME RANIERI
TORNA GRAZIE ALLA EX
Sarà un caso?
Ranieri allenava la
Juve lo scorso
anno. La Juve batte la
Roma e Ranieri va alla
Roma al posto di Spalletti.
Conte nel 2008-09 allenava
il Bari, che batte l’Atalanta
e lui va all’Atalanta.
x
HA DETTO
Il gruppo è ottimo
con giocatori che
esaltano la mia
idea di calcio.
Non cambio
moduli così su
due piedi. Ho idee
e lavoro su quelle
ratore dei portieri Franco Anellino.
Non sono un gestore Conte è arrivato al centro Bortolotti di
Zingonia alle 13.20. «Se sono
l’allenatore dell’Atalanta?
Adesso vediamo...», ha detto
sorridendo. Un’oretta per definire i dettagli, una veloce chiacchierata con i giocatori («Io vi
darò tanto, ma ora aiutatemi
voi»), poi il primo allenamento. Nulla in confronto alla «cura Ventrone» che verrà. Ma più
che i muscoli, adesso c’è da allenare il cervello, uscito spappolato dall’assurda partita di Bari. Conte, prima alla presentazione e poi parlando con una
trentina di placidi tifosi in attesa fuori dalla sede, ha voluto essere chiaro: «Non mi spaventa
questa sfida, il gruppo è ottimo
e ci sono giocatori che possono
esaltare la mia idea di calcio.
Perché è da quella che si parte.
Non sono un gestore, non cambio moduli come si beve un bicchier d’acqua. Ho idee e lavoro
su quelle». Il 4-4-2, che in fase
offensiva si trasforma in 4-2-4,
si potrà proporre anche a Bergamo «perché ci sono gli uomini per farlo. Come esterni ci sono Ferreira Pinto, quando sarà
guarito, Madonna, Padoin e
Valdes, su cui punto molto, e
mi intriga Ceravolo visto ultimamente in quel ruolo. Doni?
E’ una punta e da punta giocherà». Con Acquafresca o Tiribocchi, si vedrà. Dietro, terzini
bloccati e difesa a zona. Se non
basterà, Ruggeri jr non ha
escluso che a gennaio si possa
dare una sistematina. Conte ha
un debole per Guberti e Cerci,
spettatori a Roma. Chissà...
Ma quale Juve L’emozione per
l’esordio in A già domani con il
Catania «è quella di sempre. La
panchina me ne dà di più rispetto a quando giocavo. Sono stato accostato a squadre importanti, ma l’Atalanta è quella giusta. Sono un passionale, uno
che mette radici. Tappa in vista
della Juve? Ho fatto la gavetta,
e non mi pento, mi ha aiutato,
e non ho fretta di bruciare le
tappe. Eppoi non ragiono da tifoso. Se mi chiamasse l’Inter, ci
andrei». Infine, l’obiettivo da
raggiungere: «Fare un campionato dignitoso. Ma ora bisogna
pensare a vincere giocando bene. Se giochi male, magari vinci una partita, ne vinci due, oltre non vai». E lui è già oltre.
L’ ESONERO «L’ATALANTA SENZA GLI INFORTUNATI VIAGGERÀ A METÀ CLASSIFICA»
Lacrime Gregucci: «Con altri 2 giorni...»
Il tecnico:
«Mi dispiace tanto
Liti con i senatori?
No, non è vero»
DAL NOSTRO INVIATO
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ZINGONIA (Bg) dDicono che Ange-
lo Gregucci abbia lasciato Zingonia piangendo, ieri, e non è
difficile crederlo. Dopo una notte senza sonno, il mattino degli
incubi. A comunicargli l’esonero è stato Carlo Osti, il d.s. che
più di tutti l’aveva voluto all’Ata-
fessa. Le voci, sempre al confine
tra verità e fiction, raccontano
di litigi con i «senatori», di una
squadra-contro, eppure il tecnico pugliese dipinge tutto un altro quadro: «Garantisco nel modo più assoluto che tra me e i
giocatori c’è sempre stato un
rapporto sincero, onesto, leale.
Anche se capisco che la non-partita di Bari possa far credere il
contrario, ma è così. Doni mi ha
anche chiamato dopo l’esonero.
Io non sono il tipo che prende a
calci nel culo i giocatori, proprio non ci riesco. Preferisco il
dialogo, un confronto tra uomini». Ma questo, purtroppo, non
è un calcio per signori.
lanta. E a Gregucci si sono fermate le parole in gola. Sono tornate su qualche ora più tardi.
Con un tocco di signorilità: «Mi
è arrivato un toro in pancia, è
dura, ma i funerali non mi piacciono. Ringrazio la società, i giocatori, la gente di Bergamo che
mi è stata vicina e mi ha sempre
incoraggiato. Chiedo scusa, mi
spiace per come è andata a finire. Quando recupereranno gli
infortunati e Doni sarà il vero
Doni, l’Atalanta viaggerà dove
merita. A metà classifica».
Nessun agguato Gregucci, dopo la disfatta di Bari, aveva annusato l’aria brutta, «ma io altri
due giorni me li sarei dati», con-
Angelo Gregucci, 45 anni, zero vittorie in A da tecnico AP
ro.pe.
VINCENZO DI SCHIAVI
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BOLOGNA dScavando sotto me-
tafore mistiche e la voglia di
eternità si scopre che la panchina di Giuseppe Papadopulo proprio così immortale non è. Anzi. Secondo le laiche regole del
calcio una brutta sconfitta, domani contro il Livorno, manderebbe la famiglia Menarini
quanto meno nel pensatoio. Fiducia a tempo, si dice in questi
casi.
Una settimana E lo si evince anche dalle parole. «Faccio miracoli (la salvezza della passata
stagione, ndr) e quindi merito
la vita eterna» aveva detto un
provocatorio Papadopulo nel
ventre di San Siro. La presidente Menarini ribatte: «Nemmeno nostro Signore la può dare.
Io dico che l'allenatore non è in
discussione, ma non ha vita
eterna e poi contro il Livorno
voglio i 3 punti». Come di consuetudine, però, lo stato di crisi
è pilotato soprattutto dalla voce del patron Renzo, da sempre
allergico a repentini ribaltoni:
«Papadopulo non si tocca, non
è in discussione e non ho mai
pensato di avvicendarlo. L'anno scorso abbiamo esonerato
Arrigoni solo all'ottava giornata. Voglio che l'attuale tecnico
lavori sereno perché non lo si
può mandare via alle prime difficoltà. Se dovessero persistere
risultati negativi, allora, più
avanti, faremo le opportune riflessioni, ma non ora».
Film già visto Tutto come un anno fa, quando il claudicante passo di Arrigoni partorì mozioni
opposte: quella più interventista di lady Francesca e quella
conservatrice del patriarca Renzo, che di cambi in panchina
vuol sentir parlare solo in casi
estremi e indifendibili. E Papadopulo, timoniere di una squadra modesta e incompleta, ancora non lo è. A patto che non
sprofondi in malo modo domani sera e domenica a Torino contro la Juventus. A quel punto addio eternità. Il club intanto annuncia un nuovo team manager: si tratta di Francesco Maglione, 55 anni, ex uomo mercato dell'Avellino. Renzo Menarini inoltre non fa mistero della
sua frequentazione con Luciano Moggi: «Siamo amici, andiamo a cena insieme e ci confrontiamo. So che qualcuno lo considera il diavolo, ma io non rinnego nulla e con quel diavolo lì mi
trovo bene».
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
R
fDomenica c’è stato un episodio che evidenzia
SERIE A
divisioni tra il leader giallorosso e gli ultrà
Roma: Totti scopre
la solitudine
del numero uno
In curva rigettano la maglia al capitano, che paga
la vicinanza ai Sensi: «Non ce l’avevamo solo con lui»
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdTroppo ovvio parlare
dei 181 gol, dell’8˚ posto nella
classifica dei cannonieri della
Serie A a 3 passi di distanza.
No, stavolta si parla di una maglia che vola due volte. Il viaggio d’andata è qualcosa di già
visto in un’infinita di situazioni, quello di ritorno invece finora mai, soprattutto quando
il numero che vi campeggia sopra è il nome Francesco Totti.
CLASSIFICA
PT
G
va Sud — racconta —. Non ho
sentito insulti nei suoi confronti, piuttosto indifferenza. Chi
ha ricevuto la maglia non era
un ragazzino, avrà avuto più
di trent’anni, e l’impressione è
che la maglia avrebbe voluto
tenersela. Poi intorno a lui 2-3
persone gli hanno detto di ributtarla e lui ha obbedito. E così mi è arrivata fra i piedi».
Frattura L’etere romano ieri è
stato ovviamente bollente intorno a questo tema. Significa-
tiva è stata una telefonata di
un paio di ultrà (anonimi) che
hanno sottolineato come l’errore è stato quello di rigettare
solo quella del capitano: «Con
lui nessun problema, non volevamo farlo con Totti, ma con
tutti», sulla falsariga del brutto inizio di stagione. Messaggio che è stato recapitato direttamente anche allo stesso capitano. Istruzioni per l’uso. Quella parte divenuta ostile al capitano è infinitamente minoritaria rispetto alla totalità del tifo
Totti esce dal campo a testa bassa e deluso TEDESCHI
romanista, ma qualche disagio c’è. In realtà altre due volte
ci furono frizioni fra gli ultrà e
il capitano. Nel novembre
2002, dopo che Totti aveva girato uno spot antirazzismo voluto dal Comune di Roma, al
suo slogan: «Io no», rispose
uno striscione della Sud che recitava: «Tu no, noi sì». Più grave l’episodio del gennaio
2005. Durante un Siena-Roma di Coppa Italia (1-5) interrotta per 70’ causa fumogeni,
il capitano chiese agli ultrà di
smetterla, ma gli fu tirato addosso qualche oggetto, tant’è
che commentò: «Non so se
questa ferita si rimarginerà».
Causa Sensi E ora? Agli occhi
di una minoranza Totti paga
la vicinanza ai Sensi. A giugno
disse: «Rosella è come una sorella», e qualcuno ha messo in
relazione l’appoggio al rinnovo di contratto imminente. Insomma, polemiche E stavolta
gol e record sembrano contare
meno che mai. Strano, vero?
5a GIORNATA LE GARE DI DOMANI (ORE 20.45). GIOVEDÌ IL POSTICIPO GENOA-JUVE
SERIE A
SQUADRE
La testimonianza I fatti sono noti. A fine gara Totti è andato
sotto la Curva Sud per lanciare la sua casacca ai tifosi, ma
quando il campione aveva già
girato la schiena per andare
nello spogliatoio la maglia è
stata ributtata verso il campo.
Francesco, infatti, non se n’è
neppure accorto. A raccontarlo è il fotografo Ferdinando
Mezzelani (agenzia Gmt), diventato proprietario del cimelio. «Francesco si è diretto verso la parte centrale della Cur-
Totti lancia la maglia in curva Sud a fine gara TEDESCHI
PARTITE
V N P
RETI
F S
SAMPDORIA 12 4 4 0 0 10 3
JUVENTUS
12 4 4 0 0 8 1
INTER
10 4 3 1 0 9 2
GENOA
9 4 3 0 1 9 6
PARMA
7 4 2 1
1 5 5
FIORENTINA
7 4 2 1
1 4 4
LAZIO
7 4 2 1
1 4 4
MILAN
7 4 2 1
1 3 5
BARI
6 4 1 3 0 6 3
CHIEVO
6 4 2 0 2 6 4
ROMA
6 4 2 0 2 8 8
UDINESE
5 4 1 2 1 7 7
PALERMO
4 4 1
1 2 3 4
NAPOLI
4 4 1
1 2 5 7
SIENA
3 4 1 0 3 6 9
BOLOGNA
2 4 0 2 2 1 4
LIVORNO
2 4 0 2 2 1 5
CATANIA
1 4 0 1 3 5 9
CAGLIARI
1 4 0 1 3 2 6
ATALANTA
0 4 0 0 4 1 7
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto
nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza
reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol
segnati; 5) ordine alfabetico.
ATALANTA
sabato 26 settembre
SAMPDORIA-INTER (ore 18)
LIVORNO-FIORENTINA (ore 20.45)
domenica 27 settembre, ore 15
CATANIA-ROMA
CHIEVO-ATALANTA
JUVENTUS-BOLOGNA
LAZIO-PALERMO
NAPOLI-SIENA
PARMA-CAGLIARI
UDINESE-GENOA
MILAN-BARI (ore 20.45)
MARCATORI
6 RETI Di Natale (2) (Udinese)
4 RETI Milito (1) (Inter).
3 RETI Pellissier (Chievo); Cruz (1)
(Lazio); Hamsik (Napoli); Totti (1)(Roma);
Mannini (Sampdoria).
Antonio Di Natale, 31 anni LAPRESSE
BOLOGNA
FIORENTINA
INTER
CATANIA
Dubbio Acquafresca o
Tiribocchi con Doni
CAGLIARI
Verso la conferma
dell’11 anti Atalanta
LIVORNO
Guana e Raggi restano
ancora in forte dubbio
SAMPDORIA
De Silvestri e Castillo
prima convocazione?
NAPOLI
Ballottaggio
Milito-Balotelli
ATALANTA Problemi muscolari per
Talamonti, al suo posto Bianco.
Probabile il ritorno di Doni, da vedere
se con Acquafresca o Tiribocchi. Conte
per il debutto interno dovrebbe
comunque ripartire dal 4-4-2.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Manfredini.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)
1 Consigli; 8 Garics, 77 Bianco, 5
Manfredini, 6 Bellini; 70 Ceravolo, 18
Caserta, 17 Guarente, 22 Padoin; 72
Doni, 9 Acquafresca. All. Conte
BARI Ventura ha intenzione di
confermare la formazione che ha
battuto e dominato nell’ultimo turno
l’Atalanta. C’è solo una maglia in bilico
tra Rivas e Langella. Ancora fermi
Parisi e Allegretti.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)
1 Gillet; 5 A. Masiello, 13 Ranocchia, 19
Bonucci, 17 S. Masiello; 90 Alvarez, 16
Donati, 14 Gazzi, 7 Rivas; 20 Kutuzov, 10
Barreto. All. Ventura.
BOLOGNA Guana è in forte dubbio a
causa di una contusione al polpaccio. Il
suo utilizzo verrà deciso soltanto nelle
ultime ora pre-gara. Anche Raggi è
uscito malconcio da San Siro e
potrebbe riposare.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)
1 Viviano; 21 Zenoni, 13 Portanova, 6
Britos, 23 Lanna; 7 Valiani, 8 Mingazzini,
5 Mutarelli, 10 Bombardini; 9 Di Vaio, 25
Zalayeta. All. Papadopulo.
FIORENTINA Vargas verso il pieno
recupero dopo la borsite al tallone.
Prandelli potrebbero ritrovare anche
De Silvestri e Castillo. Ballottaggio
Mutu-Jovetic, con Donadel che si
propone come alternativa in mediana.
SQUALIFICATI nessuno,
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1)
1 Frey; 25 Comotto, 5 Gamberini, 3
Dainelli, 23 Pasqual; 15 Zanetti, 18
Montolivo; 32 Marchionni, 10 Mutu, 6
Vargas; 11 Gilardino. All. Prandelli.
INTER Mario Balotelli spera nella prima
maglia da titolare in questa stagione: è
ballottaggio con Diego Milito. A
centrocampo, Muntari contende una
maglia a Zanetti.
SQUALIFICATI Mourinho (1).
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25
Samuel, 26 Chivu; 4 Zanetti, 19
Cambiasso, 5 Stankovic; 10 Sneijder;
45 Balotelli, 9 Eto’o. All. Baresi
(Mourinho squalificato).
Bellusci torna titolare
Confermato il 4-3-1-2
Conti squalificato:
dubbio Parola-Barone
Danilevicius dall’inizio
al posto di Lucarelli
Palombo acciaccato
ma dovrebbe farcela
Sulle fasce
Maggio e Datolo
CATANIA Seduta defaticante per chi ha
giocato con la Lazio. Il Catania pensa a
un lieve turnover per Bergamo. Atzori
punterà ancora sul 4-3-1-2. In difesa
potrebbe tornare Bellusci dall’inizio.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Potenza.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
21 Andujar; 14 Bellusci, 6 Silvestre, 5
Spolli, 33 Capuano; 26 Biagianti, 5
Carboni, 24 Pesce; 7 Mascara;
15 Morimoto, 25 Martinez. All. Atzori.
CAGLIARI Testa a testa Parola-Barone
per giocare in regia al posto di Conti.
Nessun problema per Dessena (botta
alla mano) che sarà al suo posto. Nenè,
Larrivey e Matri in corsa per una maglia.
SQUALIFICATI Conti (1).
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
22 Marchetti; 15 Marzoratti, 21 Canini, 13
Astori, 31 Agostini; 4 Dessena, 18 Parola,
8 Biondini; 7 Cossu; 27 Jeda, 9 Nené.
All. Allegri.
LIVORNO Cristiano Lucarelli parte dalla
panchina per dare spazio all’ex
Danilevicius. Knezevic si candida per un
posto da titolare mentre Mozart
dovrebbe partire dall’inizio.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)
1 De Lucia; 77 Raimondi, 13 Knezevic, 17
Miglionico, 46 Pieri; 7 Pulzetti, 24 Mozart,
83 Candreva, 21 Moro; 10 Tavano, 9
Danilevicius. All. Russo-Ruotolo.
SAMPDORIA Palombo è uscito
acciaccato dalla sfida contro il Siena,
ma dovrebbe recuperare. Sicuro il
rientro di Tissone: squalifica scontata.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)
1 Castellazzi; 23 Stankevicius, 28
Gastaldello, 13 Rossi, 8 Zauri; 20
Padalino, 17 Palombo, 12 Tissone, 7
Mannini; 10 Pazzini, 99 Cassano.
All. Del Neri.
NAPOLI Donadoni deve fare i conti con
le indisponibilità in difesa e valuta se
cambiare esterni per la sfida contro
l’Inter. Datolo favorito su Aronica.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2)
26 De Sanctis; 15 Santacroce, 28
Cannavaro, 96 Contini; 11 Maggio, 23
Gargano, 21 Cigarini, 17 Hamsik, 15
Datolo; 27 Quagliarella, 7 Lavezzi. All.
Donadoni.
ARBITRO De Marco di Chiavari
ARBITRO Calvarese di Teramo
ARBITRO Bergonzi di Genova
ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno
ARBITRO Trefoloni di Siena
LAZIO
PROSSIMO TURNO
BARI
PALERMO
SIENA
UDINESE
GENOA
PARMA
Ballardini ritrova Dabo
Matuzalem a riposo
ROMA
Cavani affaticato:
a rischio per la Roma
CHIEVO
Torna Codrea in regia
dopo la squalifica
MILAN
Zapata quasi out:
Isla scala in difesa
JUVENTUS
Crespo per Floccari,
è una possibile novità
LAZIO Ballardini recupera Dabo e
spera di riavere pure Rocchi, che però
al massimo andrà in panchina.
Matuzalem verso un turno di riposo.
Probabile un tridente con
Foggia-Zarate alle spalle di Cruz.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1)
86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 87 Diakite,
13 Siviglia, 11 Kolarov; 6 Dabo, 33
Baronio, 5 Mauri; 17 Foggia, 10 Zarate;
74 Cruz. All. Ballardini.
PALERMO Affaticamento muscolare
per Cavani che rischia di saltare la
sfida contro la Roma. Simplicio
potrebbe agire da trequartista al posto
di Pastore, destinato alla panchina.
SQUALIFICATI Carrozzieri (fino al
5-4-2011).
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
83 Rubinho; 16 Cassani, 24 Kjaer,
5 Bovo, 42 Balzaretti; 9 Nocerino,
88 Blasi, 23 Bresciano; 30 Simplicio;
20 Budan, 10 Miccoli. All. Zenga.
SIENA Sempre ko Rossettini (tendinite
al rotuleo destro), tutto il resto del
gruppo è a disposizione. Ghezzal
dovrebbe tornare nel ruolo di
trequartista, in avanti conferma per la
coppia Maccarone-Calaiò.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
85 Curci; 6 Terzi, 77 Ficagna, 15
Brandao, 3 Del Grosso; 8 Vergassola,
10 Codrea, 17 Fini; 18 Ghezzal; 11 Calaiò,
32 Maccarone. All. Giampaolo.
UDINESE Zapata quasi certamente
out, Isla torna in difesa mentre a
centrocampo Lodi è favorito su
Sammarco e Zimling per completare la
linea con D’Agostino e Inler. In attacco il
tridente Pepe, Floro Flores e Di Natale.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3)
22 Handanovic; 3 Isla, 13 Coda, 80
Domizzi, 24 Lukovic; 88 Inler, 21
D’Agostino, 84 Lodi; 7 Pepe, 83 Floro
Flores, 10 Di Natale. All. Marino.
GENOA Ripresi ieri in mattinata gli
allenamenti con programmi
differenziati. Non ci sono brutte notizie,
anzi Juric sta bruciando i tempi per il
recupero, impossibile comunque
vederlo pronto già per la Juventus
SQUALIFICATI Criscito (1).
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3)
32 Amelia; 25 Biava, 24 Moretti, 26
Bocchetti; 7 Rossi, 21 Zapater, 5
Kharja, 20 Mesto; 8 Palacio, 9 Crespo,
14 Sculli. All, Gasperini.
Probabile turnover:
tocca a Dzemaili?
Staffetta Juan-Mexes
Si rivede Cicinho
Pellissier e Bogdani
sono a disposizione
Thiago Silva riprende
il suo posto con Nesta
Si punta sui recuperi
di Diego e Melo
PARMA Contro la Lazio. Seduta
defatigante per i convocati di
domenica, normale per gli altri. A parte
solo Fontanello e Pisanu. Previsto
qualche cambiamento di formazione.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1)
83 Mirante; 5 Zaccardo, 24 Paci, 2
Panucci, 7 Castellini; 17 Mariga. 14
Galloppa; 20 Biabiany, 10 Dzemaili, 9
Lanzafame; 43 Paloschi. All. Guidolin.
ROMA Cicinho si è allenato col gruppo
e dovrebbe essere convocato: sarebbe
la prima volta dopo l’intervento al
ginocchio del 9 marzo. Ranieri potrebbe
far riposare Juan e rilanciare Mexes.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
27 Julio Sergio; 77 Cassetti, 5 Mexes,
29 Burdisso, 17 Riise; 11 Taddei, 16 De
Rossi, 7 Pizarro; 20 Perrotta; 10 Totti, 9
Vucinic. All. Ranieri.
CHIEVO Alla ripresa della preparazione
erano tutti a disposizione dell’allenatore
Di Carlo compresi gli attaccanti
Pellissier e Bogdani usciti anzitempo
col Genoa.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Pinzi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
28 Sorrentino; 21 Frey, 2 Morero, 33
Yepes, 4 Mantovani; 10 Luciano, 16
Rigoni, 7 Marcolini; 6 Pinzi; 31 Pellissier,
23 Bogdani. All. Di Carlo.
MILAN Rientra Thiago Silva,
probabilmente anche Zambrotta.
Possibile turno di riposo per Gattuso,
Abate in lizza per la maglia da terzino
destro, Inzaghi in attacco.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3)
30 Storari; 20 Abate, 13 Nesta, 33
Thiago Silva, 15 Zambrotta; 16 Flamini,
21 Pirlo, 23 Ambrosini; 10 Seedorf; 7
Pato, 9 Inzaghi. All. Leonardo.
TORINO Oggi test decisivo per Diego,
che insieme a Melo dovrebbe partire
titolare. Ancora out Del Piero, in
attacco torna Amauri dal primo minuto
al fianco di Iaquinta.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2)
1 Buffon; 5 Zebina, 33 Legrottaglie, 3
Chiellini, 6 Grosso; 16 Camoranesi, 4
Melo, 8 Marchisio; 28 Diego; 11 Amauri,
9 Iaquinta. All. Ferrara.
ARBITRO Velotto di Grosseto
ARBITRO Rocchi di Firenze
ARBITRO Stefanini di Prato
ARBITRO Banti di Livorno
ARBITRO Saccani di Mantova
20
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fStasera torna già la Liga con Siviglia-Maiorca
MONDO
il punto
di
ALESSANDRO DE CALO’
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
La differenza
dei gol di
Barça e Real
(ore 20) e Racing Santander-Barcellona (22)
I gol fanno la differenza,
come sempre, più di sempre.
Nel fixing dell’ultimo
weekend il Real tocca quota
11, mentre il Barça resta un
gradino più sotto, a 10. Gli
ultimi 5, di qua e di là, sono
gol infilati nelle porte di
Atletico Madrid o Xerez, due
squadre che non hanno lo
stesso budget e la medesima
consistenza.
Ma c’è un dato comune. Da
mezzo secolo (campionato
1959-60), le due grandi di
Spagna non partivano
segnando così tanto. Erano gli
anni di Kubala e Di Stefano,
adesso tocca a Messi (3 reti) e
Ronaldo (4). Da quando, nel
2000 con i Galacticos, Perez
ha alzato il livello dello
scontro, Real e Barça si sono
presi quasi tutta la scena. La
Liga è una questione loro:
come sempre, più di sempre.
La cooptazione degli Ibra,
Ronaldo e Kakà aumenta il
divario con i club di classe
medio-alta. Per ora l’Athletic
Bilbao resta agganciato al
vertice: 3 vittorie di fila (con
la metà dei gol all’attivo)
«Real eccomi
Devo batterti
per rilanciarmi»
Rossi sfida domani il suo maestro Pellegrini
«Ho qualcosa da dirgli, non mi ha portato con sè»
FILIPPO MARIA RICCI
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VILA-REAL (Spagna) d Giuseppe
Rossi ha cominciato la sua terza stagione spagnola. Nelle prime 3 giornate ha fatto un gol
(più 3 in Europa League) però
il Villarreal zoppica e in Liga ha
solo 2 punti. E domani arriva il
Real Madrid. «Partita da tutto o
niente. L’occasione giusta per rilanciarsi e ritrovare il morale.
Sinora siamo stati sfortunati,
nei due pari abbiamo dominato, potevamo avere qualche
punto in più e allora proveremo a prenderli domani».
E’ una Liga alla scozzese,
Barça e Real come Rangers e
Celtic?
«Purtroppo sì, alla fine per il titolo se la vedranno loro, i campioni d’Europa e i campioni degli investimenti. La vedo dura
per noi e per le altre poter lottare per i primi due posti. Questo
sulla carta. Sul campo abbiamo
il dovere di provarci».
Voi avete speso 18 milioni, loro
254.
«Ognuno ha i suoi mezzi, il problema semmai è che hanno speso bene, perché Kakà sforna assist, Ronaldo segna a ripetizio-
x
ha detto
SUL MERCATO
Oggi il Barça torna in campo
a Santander: Guardiola lo
vuole più veloce e semplice,
sempre in controllo. Domani
Pellegrini, a Vila-real, se la
gioca contro Pepito Rossi e il
suo passato. E’ tutto
abbastanza scontato, ma
occhio ai dettagli: basta
sbagliare una partita per
scendere dal treno giusto.
dar via dall'Italia, ma si tratta di
cicli. Io qui sto alla grande: si
vive, si mangia e si gioca bene».
Che cosa l'ha colpita di più di
questo inizio di Serie A?
«Direi la Sampdoria capolista,
la Juventus rinnovata di Ferrara che vedo solida e candidata
al titolo, la maggior competitività del campionato».
Dici Samp e pensi a Cassano.
Lei del dibattito su Antonio in
Nazionale, magari insieme a
Totti, che cosa pensa?
«Penso solo che sono due grandi giocatori. Per il resto lascio le
riflessioni più approfondite all’allenatore e posso dire che vivendo in Spagna il dibattito è
decisamente attutito...».
Lei è stato pagato 12 milioni di
euro, il suo compagno Nilmar
13. Giovani, forti, nazionali con
Italia e Brasile e non costosissimi. Come mai in Italia nessuno
se n'è accorto?
«Non faccio il procuratore, ma
posso provare a rispondere pensando al Villarreal: veniamo da
una cittadina di 40.000 abitanti e abbiamo la prima squadra
in Europa e la seconda in Serie
B. Due squadre che provano a
giocare bene, un club che ha
le idee chiare. Altro pensiero: non serve spendere
una fortuna per cercare
un buon giocatore».
Non serve spendere tanto
per un buon giocatore, a
volte piccoli investimenti
danno grandi frutti
SU TOTTI E CASSANO
Penso solo che sono due
grandi calciatori, il resto, lo
lascio all’allenatore della
nazionale
SULLA SERIE A
Lei è stato con Pellegrini per due anni, è l'uomo
giusto per la Galassia
Real?
Mi ha colpito la Sampdoria
capolista e la Juve rinnovata
di Ferrara, solida e
candidata al titolo
«Si. Persona calma, misurata, tatticamente preparato, grande motivatore, più scherzoso di quanto possa sembrare. Uno
con le idee chiare e
l’abitudine a dire ciò
che pensa con educazione e fermezza».
ne, Benzema e Xabi Alonso stanno facendo bene... Domani sarà dura».
In Liga ci sono solo due italiani,
un caso?
«E quei due non sono nemmeno nati in Italia, perché io sono
nato negli Stati Uniti e Forestieri in Argentina. A parte la battuta, non penso ci sia una ragione
particolare, alcuni volevano tornare, altri non sono voluti an-
dicono che i baschi sono di
nuovo tosti, quasi come
Siviglia e Valencia. Ma
quanto resisteranno lassù?
Vedremo.
W
Giuseppe
Rossi,
22 anni AFP
Prima di andar via non
le ha detto «ti porto con
me»?
«No. Non ho avuto nemmeno il tempo di salutarlo... Lo farò domani».
ITALIANI
ALL’ESTERO
VOTI ALTI PER
GLI ALLENATORI
7
5,5
7
6
Ancelotti
Cudicini
Mannone
Zola
L’allenatore
del Chelsea
continua
la striscia
di vittorie
in Premier
League: 6 su 6
partite. Gli
avversari sono
disorientati dal
suo rombo.
Il portiere
del Tottenham
si commuove
per il piatto
d’argento
ricevuto
a Stamford
Bridge e poi
s’inchina
3 volte al suo
ex Chelsea.
Alla seconda
consecutiva da
titolare tra i pali
dell’Arsenal,
sfodera due
interventi
decisivi contro
il Wigan e così
i Gunners dopo
5 partite non
subiscono gol.
Il tecnico
del West Ham
non vince dalla
prima giornata,
ma il club è
pieno di guai
in infermeria e
guai finanziari.
E non sempre
avrà Torres di
fronte...
6,5
5,5
5,5
6,5
Diamanti
G. Rossi
Forestieri
Barzagli
Suggella
il debutto
da titolare
ad Upton Park
col West Ham
prendendosi la
responsabilità
di tirare e
realizzare
(con scivolone)
il rigore dell’1-1.
L’attaccante
del Villarreal
affonda col
Sottomarino
Giallo a Bilbao.
Dopo due
pareggi arriva
la sconfitta 3-2
e ora Real e
Barcellona sono
lontani 7 punti.
L’attaccante del
Malaga parte
in panchina,
entra all’8’ della
ripresa sull’1-0
per il Racing,
contribuisce
al pareggio ma
gli avversari
passano di
nuovo nel finale.
Il difensore del
Wolfsburg è
tornato su livelli
eccellenti nella
sfida con lo
Schalke 04
dell’ex Magath.
I verdi ritrovano
la vittoria dopo
tre sconfitte
consecutive.
5
5,5
5,5
7
Ferrari
Cirillo
Savini
Reja
Il difensore
del Besiktas
partecipa
alla sconfitta
in casa contro
il Kayserispor.
Sul gol che
decide il match
rinvia corto,
poi è in ritardo
sulla scivolata.
Il difensore del
Paok Salonicco
è in campo per
tutti i 90 minuti
nella sconfitta
casalinga
(1-2) contro
l’Olympiakos.
Primo k.o.
in campionato
per il Paok.
Il difensore del
Paok Salonicco
ex Palermo e
Napoli partecipa
insieme
al compagno
di reparto Cirillo
alla sconfitta.
E il Paok resta
al decimo posto
con 4 punti.
L’allenatore
dell’Hajduk
Spalato centra
la terza vittoria
consecutiva.
Nel campionato
croato in testa
c’è la Dinamo
Zagabria
a 22 punti,
l’Hajduk è a 11.
7
7
5
Bonetti
Napoli
Pascali
All’allenatore
della Dinamo
Bucarest
riesce un colpo
rilevante: 2-1
sui campioni
dell’Unirea
Urziceni.
La Dinamo è
seconda
con 13 punti.
L’allenatore
dell’Astra
Ploiesti
raggiunge
l’undicesima
posizione.
La risalita
continua con il
4-2 contro il
Gaz Metan
Medias.
Il
centrocampista
del Kilmarnock
viene espulso
per doppia
ammonizione
all’80’, i Killies
non ottengono
una meritata
vittoria contro
i Rangers.
Le pagelle dei
principali
italiani
impegnati nel
fine settimana
all’estero sono
di
Luca Pisapia,
Radu Timofte,
Filippo Maria
Ricci, Selcuk
Manav,
Alessandro
Merchiori,
Pierfrancesco Archetti.
L’INIZIATIVA CON LA COCA COLA I TIFOSI SCEGLIERANNO L’ESULTANZA PIU’ BELLA, RICAVATO IN BENEFICENZA PER L’AFRICA
Blatter: « L’Italia può vincere il Mondiale»
Il presidente Fifa fa
retromarcia dopo le
critiche agli azzurri
in Confederations
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
(Svizzera) d Sud Africa
2010 a tutti i costi. Sta per realizzarsi la scommessa vinta da
Sepp Blatter proprio qui, a Zu-
ZURIGO
rigo, quando il Mondiale venne assegnato al commosso Nelson Mandela. Così il boss Fifa
s’arrabbia quando un giornalista esprime perplessità sulla sicurezza: «Ancora? Ricordate
incidenti in Confederations?
Più facile organizzare questo
Mondiale che Corea-Giappone 2002: c’è la sicurezza che si
troverebbe in ogni altro Paese
al mondo, compreso il paradiso svizzero dove siamo...».
Che poi non ci fossero troppi
turisti stranieri, durante la
Confederations, conta poco.
Acqua for Africa La foga si placa presto. Blatter, accanto al
numero 1 della Coca-Cola, Muthar Kent, presenta la nuova
iniziativa congiunta. Durante
il Mondiale, collegandosi ai siti Internet della Fifa e della
multinazionale di Atlanta
(sponsor Fifa dal 1978), i tifosi potranno scegliere la più bella esultanza per un gol. Ogni
clic darà un contributo al progetto di beneficenza che offrirà acqua alle scuole dei Paesi
africani. Testimonial Roger
Milla, il camerunese che inau-
gurò le esultanze «strane» ballando alla bandierina del calcio d’angolo a Italia 90.
Joseph Blatter, 73 anni REUTERS
Grandi a rischio Ma che Mondiale sarà? L’Italia è a un passo
dalla qualificazione. Dopo il
doppio k.o. con Egitto e Brasile, Blatter lanciò un paio di
frecciatine. Musica nuova
adesso: «Sapevo che ce l’avrebbero fatta: gli azzurri hanno la
testa e i piedi per qualificarsi.
E vincere il Mondiale». Grazie.
A rischio altre grandi: Portogallo, Svezia, Argentina, quin-
di Ronaldo, Ibrahimovic, Messi... Blatter allarga le braccia:
«Se mancheranno, il Mondiale creerà nuove stelle». Ma
l’idea di Sud Africa 2010 senza i grandi lo fa rabbrividire.
Coppa tour Presto la lista delle
32 finaliste sarà completa: a ottobre ultimo turno delle qualificazioni (all’Italia basta un pari in Irlanda), playoff a novembre per i rimandati, sorteggio
a Città del Capo il 4 dicembre.
Azzurri teste di serie. Quel
giorno ci sarà anche la Coppa
del Mondo (quella vera in
oro) che ora comincia il suo
tour per tutta l’Africa. Da noi
più tardi: Roma, 5 aprile
2010.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fEntra nel vivo questa sera
MONDO
il punto
di
GIANCARLO GALAVOTTI
la seconda coppa inglese
INGHILTERRA
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Manchester
Il City non è
più lontano
I minuti di recupero sono a
discrezione assoluta
dell’arbitro, e il numero
indicato sulla tabella
luminosa si riferisce a «un
minimo di». Resta però un
mistero (in Italia diremmo
«scandalo») come Mister
Atkinson, arbitro del derby
di Manchester, abbia
prolungato da quattro a sette
i minuti in coda. Anche
tenendo conto delle
celebrazioni del City per il 33 al 90' (45"), e la
sostituzione (United) di
Carrick per Anderson (30"),
la somma fa 5'15". Il 4-3 di
Owen ha assegnato la
vittoria allo United al 5'34".
d'Inghilterra a casa loro,
anche senza due pezzi da
novanta come Adebayor e
Robinho.
Non è una novità che il
cronometro dell'Old Trafford
è regolato dagli umori di Sir
Alex Ferguson. Ma il «più
bel derby della storia di
Manchester» ha avuto due
vincitori. Il punteggio
premia lo United, eppure il
City ha lasciato il segno.
Non solo rimontando tre
volte su tre i campioni
I Blues dello sceicco
Mansour hanno dimostrato
di essere in anticipo sul
programma, e bussano già
poderosamente alla porta
del club delle Quattro Big di
Premier. I Red Devils si sono
scatenati in una festa
esagerata. Forse hanno
capito che i vicini di casa
non gli lasceranno più fare i
padroni assoluti.
Italian Boys
Che derby
nella coppa
di Lega
Domani si gioca Chelsea-Qpr:
gli attacchi saranno guidati
da Borini e Pellicori
LUCA PISAPIA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRAd Inizia oggi il terzo
turno della Carling Cup. Dopo
che gli sfiziosi antipasti dei primi turni sono stati digeriti, è
tempo per le portate principali. A tavola si siedono Chelsea,
United, Liverpool ed Arsenal:
ma attenzione, perché a qualcuno di questi commensali, come da tradizione, il piatto andrà di traverso.
Nei guai In campo oltre alle big
anche due squadre i cui giocatori domenica si sono distinti
per comportamenti antisportivi. Il senegalese Diouf del
Blackburn (che stasera fa visita al Nottingham Forest) al termine di Everton-Blackburn è
stato interrogato dalla polizia
di Liverpool per un caso di razzismo al contrario. L'ex attaccante del Liverpool si sarebbe
infatti rivolto ad un giovane
raccattapalle che temporeggiava nel restituirgli il pallone gridandogli «Vaffanculo fottuto
bianco!». Per il Manchester City che domani ospita il
Fulham, in campo Bellamy,
che rischia una lunga squalifica. E' infatti venuta alla luce
21
R
una foto dove si vede il gallese
colpire con un destro al volto
un tifoso United che aveva invaso il campo a fine partita.
Anche se nessuno ha sporto denuncia, sia la polizia di Manchester che la federcalcio hanno aperto un'inchiesta.
Zola spera Nel West Ham che
fa visita al Bolton, Zola per la
prima volta avrà l'imbarazzo
della scelta in attacco, oltre a
CLIC
VALE UN POSTO
IN EUROPA LEAGUE
La Carling Cup
(che prende il
nome dalla birra
sponsor) è la Coppa di
Lega inglese. Considerato
il terzo obbiettivo dopo la
Premier e la Fa Cup, a
differenza di quest'ultima
non prevede le squadre
semi-amatoriali sotto la
quarta serie. La vincente
guadagna l'accesso alla
Europa League.
SPAGNA
RISULTATI
6ª giornata
Burnley-Sunderland
3-1
Arsenal-Wigan
4-0
Aston Villa-Portsmouth
2-0
Bolton-Stoke City
1-1
Hull-Birmingham
0-1
West Ham-Liverpool
2-3
Manchester Utd-Manchester City
4-3
Wolverhampton-Fulham
2-1
Everton-Blackburn
3-0
Chelsea-Tottenham
3-0
RISULTATI
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Maiorca-Tenerife
Osasuna-Siviglia
Malaga-Santander
Barcellona-Atl.Madrid
Ath.Bilbao- Villarreal
Saragozza-Valladolid
Almeria-Getafe
Real Madrid-Xerez
Valencia-Sporting Gijon
SQUADRE
PT
G
V
N
P
SQUADRE
PT
G
V
N
P
CHELSEA
MANCHESTER UTD
LIVERPOOL
MANCHESTER CITY
ASTON VILLA
TOTTENHAM
ARSENAL
SUNDERLAND
BURNLEY
STOKE CITY
BIRMINGHAM
WOLVERHAMPTON
EVERTON
FULHAM
WIGAN
WEST HAM
BOLTON
BLACKBURN
HULL
PORTSMOUTH
18
15
12
12
12
12
9
9
9
8
7
7
6
6
6
4
4
4
4
0
6
6
6
5
5
6
5
6
6
6
6
6
5
5
6
5
5
5
6
6
6
5
4
4
4
4
3
3
3
2
2
2
2
2
2
1
1
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1
2
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3
3
2
3
3
3
3
4
3
3
3
4
6
REAL MADRID
BARCELLONA
ATH. BILBAO
MAIORCA
VALENCIA
SIVIGLIA
ALMERIA
VALLADOLID
SANTANDER
SPORTING GIJON
MALAGA
GETAFE
DEPORTIVO
ESPANYOL
SARAGOZZA
TENERIFE
VILLARREAL
9
9
9
7
7
6
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3
2
OSASUNA
ATL. MADRID
XEREZ
1
1
0
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
1
1
1
1
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1
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1
2
2
2
2
2
2
1
2
2
3
PROSSIMO TURNO
26-27-28/9
PROSSIMO TURNO oggi-domani-24/9
26/9: Portsmouth-Everton; Birmingham-Bolton;
Blackburn-Aston Villa; Liverpool-Hull; Stoke
City-Manchester Utd; Tottenham-Burnley;
Wigan-Chelsea; Fulham-Arsenal.
27/9: Sunderland-Wolverhampton.
28/9: Manchester City-West Ham.
Oggi: Siviglia-Maiorca;
Santander-Barcellona.
Domani: Espanyol-Malaga; Xerez-Deportivo;
Villarreal-Real Madrid; Tenerife-Ath.Bilbao;
Valladolid-Osasuna; Atl.Madrid-Almeria;
Getafe-Valencia.
24/9: Sporting Gijon-Saragozza.
MARCATORI
6 GOL: Rooney (Manchester Utd)
5 GOL: Torres (Liverpool), Drogba (Chelsea),
Defoe (Tottenham), Bent (Sunderland)
MARCATORI
4 GOL: C. Ronaldo (Real Madrid), Villa
(Valencia). 3 GOL: Ibrahimovic (Barcellona),
Messi (Barcellona), Soldado (Getafe).
GERMANIA
RISULTATI
Fabio Borini, 18 anni, speranza italiana del Chelsea di Ancelotti LAPRESSE
Diamanti, Hines, Dyer e Jimenez, c'è a disposizione il 32enne messicano Franco, appena
arrivato a parametro zero.
«Ora potrò finalmente mettere in pratica le mie idee», dice
il mago di Oliena.
Derby Domani oltre ai detentori dello United che ospitano il
Wolverhampton è di scena il
derby della ricca Londra del
sud-ovest, con il Queens Park
Rangers della triade multimilionaria Briatore-Ecclestone-Mittal che fa visita al Chelsea del magnate russo Abramovich. Già molto italiana di
suo, la zona che va da Hammersmit a Fulham sarà ancora
più azzurra del solito: a guidare gli attacchi delle due squadre saranno l’ex Grosseto Pellicori per i Rangers ed il giovane
18enne Borini (che domenica
ha esordito in Premier contro
il Tottenham) per Ancelotti.
I PRINCIPALI INCONTRI
OGGI: Arsenal-West Bromwich, Leeds-Liverpool, Sunderland-Birmingham City, Nottingham Forest-Blackburn, Bolton-West Ham United
DOMANI: Chelsea-Queens Park Rangers, Hull-Everton, Manchester
United-Wolverhampton, Manchester
City-Fulham
L’EQUIPE ATTACCA
«Chelsea vola
ma Ancelotti
non ha meriti»
PARIGI (a.g.) Se il Chelsea
domina la Premier League non
è certo merito di Carlo
Ancelotti. La strana teoria
appartiene all'Equipe che ieri
offriva una lettura alternativa
al successo sfrontato dei
Blues, primi a punteggio pieno
dopo sei giornate. Innanzitutto
«non esiste un grande Chelsea
senza un grande Drogba».
L'ivoriano, formato in Francia,
«è il riferimento». E se non c'è
lui, c'è Anelka, francese doc,
«a segno in Champions League
contro il Porto». Per l'Equipe è
ancora presto per misurare il
«reale impatto di Ancelotti sul
Chelsea». L'ex rossonero
sfrutterebbe per ora solo «lo
slancio apportato la passata
stagione da Hiddink». E al
massimo Ancelotti copia: «Il
suo Chelsea gioca in modo
compatto, ben organizzato,
paziente e assomiglia molto a
quello di Mourinho».
3ª giornata
2-3
4-0
0-2
1-2
5-2
3-2
1-2
1-0
5-0
2-2
Deportivo-Espanyol
Schalke-Wolfsburg
Bayern-Norimberga
Stoccarda-Colonia
Hannover- Borussia Do.
Bochum-Mainz
Borussia Moenc.-Hoffenheim
Eintracht-Amburgo
Hertha-Friburgo
Leverkusen-Werder
FRANCIA
6ª giornata
1-2
2-1
0-2
1-1
2-3
2-4
1-1
0-4
0-0
CLASSIFICA
RISULTATI
6ª giornata
0-2
0-4
3-1
1-3
1-1
2-5
4-2
1-1
2-0
1-1
Boulogne-Bordeaux
Grenoble-Rennes
Lorient-Nancy
Nizza-Monaco
St.Etienne-Auxerre
Sochaux-Valenciennes
Marsiglia-Montpellier
Lens-Lilla
Tolosa-Le Mans
Paris Sg-Lione
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
G
V
N
P
SQUADRE
PT
G
V
N
P
AMBURGO
LEVERKUSEN
BAYERN
HOFFENHEIM
MAINZ
SCHALKE 04
EINTRACHT
14
14
11
11
11
10
10
6
6
6
6
6
6
6
4
4
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
1
4
0
0
1
1
1
2
0
WERDER
9
WOLFSBURG
9
BORUSSIA MOENC. 7
6
6
6
2
3
2
3
0
1
1
3
3
FRIBURGO
HANNOVER
7
6
6
6
2
1
1
3
3
2
BORUSSIA DO
NORIMBERGA
STOCCARDA
6
5
5
6
6
6
1
1
1
3
2
2
2
3
3
COLONIA
BOCHUM
HERTHA
4
4
3
6
6
6
1
1
1
1
1
0
4
4
5
BORDEAUX
LIONE
MARSIGLIA
RENNES
MONACO
PARIS SG
MONTPELLIER
LORIENT
TOLOSA
LENS
BOULOGNE
NANCY
VALENCIENNES
SOCHAUX
LILLE
AUXERRE
LE MANS
ST. ETIENNE
NIZZA
GRENOBLE
16
14
14
12
12
11
11
10
8
8
8
7
7
6
5
5
4
4
4
0
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
5
4
4
3
4
3
3
3
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
0
1
2
2
3
0
2
2
1
2
2
2
1
1
0
2
2
1
1
1
0
0
0
0
0
2
1
1
2
2
2
2
3
3
4
3
3
4
4
4
0
PROSSIMO TURNO
25-26-27/9
PROSSIMO TURNO
26-27/9
25/9: Norimberga-Bochum.
26/9: Wolfsburg-Hannover; Borussia Do.-Schalke;
Werder-Mainz; Colonia-Leverkusen; Eintracht-Stoccarda;
Amburgo-Bayern.
27/9: Friburgo-Borussia Moenc.; Hoffenheim-Hertha.
26/9: Auxerre-Grenoble; Lorient-Paris Sg;
Monaco-St.Etienne; Montpellier-Boulogne;
Nancy-Sochaux; Valenciennes-Marsiglia;
Lione-Tolosa.
27/9: Le Mans-Lens; Lilla-Nizza;
Bordeaux-Rennes.
MARCATORI
5 GOL: Kiessling (Leverkusen).
4 GOL: Guerrero (Amburgo).
MARCATORI
4 GOL: Gourcuff (Bordeaux), Niang (Marsiglia)
3 GOL: Chamakh (Bordeaux), Pujol (Valenciennes),
Efoulou (AS Nancy) Costa (Montpellier), Gameiro (Lorient)
taccuino
ARGENTINA
RUSSIA
A rischio i tecnici
di Boca e River
Tifoso Spartak Mosca
entra e segna rigore
BUENOS AIRESd Sono a un passo dall’addio gli allenatori del Boca
Juniors e del River Plate, le due
squadre più amate in Argentina ora
in crisi. Basile, tecnico del Boca, ha
presentato le dimissioni dopo la
sconfitta per 2-3 col Godoy Cruz.
Sul fronte River, anche Gorosito,
contestato duramente dai tifosi, è
vicino all’addio, dopo il k.o. per 1-0
in casa dell'Arsenal.
MOSCAd Un tifoso dello Spartak
Mosca è riuscito ad entrare in campo durante la gara contro il Saturn
e a battere un calcio di rigore vincente anticipando il brasiliano Alex,
che si stava ancora concentrando
in attesa del fischio dell’arbitro. Il
gol ovviamente è stato annullato,
ma l’intruso, seguito da un altro supporter, è riuscito a fare mezzo giro
di campo con le braccia alzate
22
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
SERIE B 6a GIORNATA
x
«Sfiorare il Torino
E’ il mio destino»
HA DETTO
I MODELLI
Per anni ho
studiato Pirlo e
soprattutto
Albertini, un
centrocampista
che a Padova
ricordano molto
volentieri
Italiano e la squadra che l’ha inseguito a lungo
«Ma il Padova mi ha fatto sentire importante»
GUGLIELMO LONGHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLui li chiama segni del destino: quando a 13 anni è stato
bocciato dopo un provino,
quando stava per firmare con
Ezio Rossi in panchina, quando un mese fa Sartori, d.s. del
Chievo, ha detto no a Foschi,
d.s. del Torino. Vincenzo Italiano è così andato al Padova e stasera le maglie granata se le troverà di fronte.
«Fatemi dire una cosa».
Prego.
«Mi sono lasciato benissimo
con Foschi, come posso dimenticare che è stato lui a venirmi a
prendere all’albergo del Trapa-
PT
TORINO
ASCOLI
CESENA
FROSINONE
BRESCIA
SASSUOLO
ANCONA
PADOVA
EMPOLI
VICENZA
TRIESTINA
PIACENZA
REGGINA
LECCE
CITTADELLA
GROSSETO
GALLIPOLI
MODENA
MANTOVA
CROTONE
ALBINOLEFFE
SALERNITANA
12
11
10
10
10
9
9
9
9
7
7
7
6
5
5
5
4
4
3
3
1
0
Ha firmato un triennale: è stato
questo a convincerla?
«Alt, vorrei chiarire che al Chievo non ero in scadenza, non rischiavo di finire in strada, avevo altri due anni di contratto».
E quindi?
«Molto semplice: il Padova mi
ha fatto sentire importante, mi
ha chiesto di prendere per mano una squadra piena di giovani. A 31 anni una bella scommessa».
Tre punti sulla Reggina, quattro
sul Lecce: dov’è l’errore?
«Nessun errore: questa è una
società ambiziosa che non vuole vivacchiare. In A ci andrà tra
un anno, le altre possono farlo
subito».
IL FUTURO
Questa è una
società
ambiziosa, che
non si accontenta
di vivacchiare. La
prossima
stagione
puntiamo alla A
Cestaro è un presidente particolare...
«L’ho scoperto contro il Piacenza: noi in attacco, loro a difendersi. A un certo punto sento
un urlo terribile dagli altoparlanti: Forza Padovaaa! Era lui».
Chi va all’Euganeo assicura che
un regista come Italiano non si
vedeva dai tempi di Albertini.
«E guarda caso lui è stato uno
dei mie modelli: lui e Pirlo. Li
Si sente più Pirlo o più Albertini?
«Il primo è inarrivabile. Sarò al
suo livello quando farò anch’io
gli assist no look: per ora non
mi fido, rischio di fare danni,
mi limito ai lanci lunghi per scavalcare il centrocampo delle
squadre avversarie che in B cercano sempre di chiudersi. A
proposito, Castori per 90 minuti mi ha messo alle costole Bianchi, segno che facciamo paura».
Sabatini?
«Non lo conoscevo, apprezzo il
fatto che giochi sempre col trequartista e due attaccanti. Mi
piace il suo calcio propositivo,
non è un caso se sono arrivati
15 risultati utili di fila»
Padovani gran dottori?
«Sono tornati in B dopo undici
anni, hanno una gran voglia di
calcio. Non possiamo deluderli».
Veronesi tutti matti?
«Perchè? Verona è una città
splendida, a Verona è rimasta
la mia famiglia».
Come sta un siciliano in Veneto?
«Benissimo».
Vincenzo Italiano, 31 anni, è arrivato dal Chievo LIVERANI
Così in campo (ore 20.45) f Brescia: Cavasin fa turnover con Rispoli e Vass
CLASSIFICA
SQUADRE
ni (estate ’94, ndr) per portarmi a Verona? Purtroppo le cose
sono andate così, le trattative
si erano allungate, il Padova è
stato bravo a inserirsi».
ho studiati per anni».
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
4
3
3
3
3
2
3
2
3
1
2
2
1
1
1
1
0
1
0
0
0
0
0
2
1
1
1
3
0
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4
1
1
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2
2
2
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3
1
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1
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1
1
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0
2
0
2
2
1
2
2
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1
3
2
2
4
5
11
9
7
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5
7
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1
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6
4
6
7
6
7
6
6
5
8
8
7
6
5
10
11
PROSSIMO TURNO 7ª giornata
Sabato 26 settembre, ore 15.30
ALBINOLEFFE-CROTONE; ANCONA-MODENA (lun 28,
ore 19); EMPOLI-CITTADELLA; FROSINONE-TORINO;
GROSSETO-BRESCIA; LECCE-MANTOVA; PADOVA-GALLIPOLI; REGGINA-PIACENZA (lun 28, ore 21); SALERNITANA-ASCOLI; SASSUOLO-CESENA; VICENZA-TRIESTINA
GALLIPOLI
ASCOLI
BRESCIA
CITTADELLA
CROTONE
FROSINONE
CESENA
SASSUOLO
VICENZA
GROSSETO
REGGINA
ASCOLI (4-4-2)
78 FREZZOLINI
23 GAZZOLA
4 PORTIN
6 SILVESTRI
11 GIALLOMBARDO
10 SOMMESE
21 LUCI
14 AMOROSO
5 GIORGI
9 LUPOLI
82 BERNACCI
All. PANE
CESENA (4-3-2-1)
1 ANTONIOLI
27 PETRAS
14 VOLTA
6 BIASI
5 LAURO
88 MATUTE
19 DE FEUDIS
18 PAROLO
7 SCHELOTTO
10 DO PRADO
22 DJURIC
All. BISOLI
BRESCIA (4-3-1-2)
1 ARCARI
33 RISPOLI
21 DE MAIO
6 BEGA
23 DALLAMANO
17 BAIOCCO
8 VASS
3 LOPEZ
18 POSSANZINI
9 CARACCIOLO
14 FLACHI
All. CAVASIN
SASSUOLO (4-3-3)
32 BRESSAN
89 ROSSINI
30 MINELLI
6 PICCIONI
14 GORZEGNO
20 FUSANI
4 MAGNANELLI
8 RICCIO
7 MASUCCI
9 ZAMPAGNA
18 NOSELLI
All. PIOLI
CITTADELLA (4-4-2)
23 VILLANOVA
15 PISANI
22 PESOLI
3 CHERUBIN
2 MANUCCI
13 CARTERI
31 CASTIGLIA
21 DALLA BONA
27 PETTINARI
63 ARDEMAGNI
7 IUNCO
All. FOSCARINI
VICENZA (4-3-1-2)
14 FORTIN
66 URBANO
4 ZANCHI
5 DI CESARE
28 BRIVIO
7 RIGONI
16 BRAIATI
77 BOTTA
79 GAVAZZI
11 BJELANOVIC
10 SGRIGNA
All. MARAN
CROTONE (4-3-2-1)
99 CONCETTI
22 GALEOTO
13 LEGATI
36 ABRUZZESE
3 MORLEO
6 BEATI
4 GALARDO
9 GABIONETTA
10 CORESI
7 ZITO
20 CUTOLO
All. LERDA
GROSSETO (4-1-4-1)
1 ACERBIS
26 TURATI
2 CONTEH
15 MELUCCI
9 CAROBBIO
27 D’ALESSANDRO
4 VALERI
10 CONSONNI
33 MORA
8 JOELSON
51 PINILLA
All. GUSTINETTI
FROSINONE (4-2-3-1)
1 SICIGNANO
32 DEL PRETE
6 SCARLATO
22 MAIETTA
25 BOCCHETTI
4 BASHA
7 BOLZONI
18 TROIANIELLO
10 CAETANO
17 BASSO
8 JEFFERSON
All. MORIERO
REGGINA (4-1-4-1)
1 CASSANO
55 LANZARO
27 CAPELLI
16 VALDEZ
28 RIZZATO
4 VOLPI
24 BUSCÈ
14 CARMONA
25 MOROSINI
17 BARILLÀ
10 CACIA
All. NOVELLINO
PANCHINA 1 Guarna, 17
Jaager, 24 Micolucci, 8 Di
Donato, 9 Potenza, 22
Aloe, 77 Antenucci.
PANCHINA 91 Teodorani,
17 Tattini, 32 Pedrelli, 44
Piangerelli, 8 Bucchi, 9 Sinigaglia, 28 Malonga.
PANCHINA 22 Viotti,
15 Zambelli, 26 Martinez,
28 Berardi, 4 Salamon, 5
El Kaddouri, 32 Kozak.
PANCHINA 17 Pomini,
27 Consolini, 83 Bianco,
28 Filkor, 21 Quadrini, 23
Titone, 10 Martinetti.
PANCHINA 1 Pierobon,
4 Gorini, 6 Teoldi, 8 Musso, 10 De Gasperi, 81 Volpe, 9 Curiale.
PANCHINA 1 Frison, 25
Da Silva, 22 Forò, 27 Fabiano, 88 Signori, 15 Paonessa, 29 Margiotta.
PANCHINA 1 Farelli, 30
Grillo, 5 Scognamiglio,
29 De Martino, 16 Di Matteo, 11 Petrilli, 21 Daud.
PANCHINA 12 Caparco,
5 Freddi, 38 Federici, 16
Papini, 8 Vitiello, 21 Alfageme, 11 Pichlmann.
PANCHINA 26 Frattali,
19 Ascoli, 40 Guidi, 7 Biso, 20 Gucher, 21 Aurelio, 83 Mazzeo.
PANCHINA 26 Marino,
22 Cascione, 3 Costa, 7
Pagano, 70 Missiroli, 9
Bonazzoli, 20 A. Viola.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo
GUARDALINEE Franzi-Cini
PREZZI da 14 a 90 euro
TV Sky Calcio 9
ARBITRO Gava di Conegliano
GUARDALINEE Pugiotto-Fiore
PREZZI da 10 a 80 euro
TV Sky Calcio 6; Dahlia 1 Calcio
ARBITRO Pinzani di Empoli
GUARDALINEE Melloni-Costa
PREZZI da 13 a 45 euro
TV Sky Calcio 13
ARBITRO Guida di Torre Annunziata
GUARDALINEE Bernardoni-Marrazzo
PREZZI gara per soli abbonati
TV Sky Calcio 12
ARBITRO Romeo di Verona
GUARDALINEE Italiani-Ponziani
PREZZI da 10 a 25 euro
TV TV Sky Calcio 5; Dahlia 2 Calcio
ASCOLI Qualche dubbio per Pane. Da decidere la spalla per il rientrante Bernacci: Lupoli è in vantaggio su Antenucci (risentimento muscolare). Ballottaggio a sinistra Giorgi-Potenza, mentre in difesa Gazzola è favorito su Jaager e Giallombardo su Micolucci.
Squalificati nessuno. Diffidati Amoroso.
CESENA Rispetto alla vittoria sulla Triestina, escono Piangerelli e Sinigaglia ed entrano Matute e Parolo. Modulo 4-3-2-1, con
Schelotto e Do Prado a sostegno di Djuric.
Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
BRESCIA Cavasin scioglie gli ultimi dubbi:
Rispoli e Vass titolari, Martinez e Zambelli in
panchina. Diciannove i convocati con El Kaddouri e Martina Rini. Squalificati Barusso e
Mareco. Diffidati nessuno.
SASSUOLO Ancora problemi in difesa: assenti i lungodegenti Rea e Donazzan, non recupera nemmeno Polenghi. Rientra dalla
squalifica Minelli, al centro della difesa con
Piccioni. In attacco Zampagna con Martinetti in panchina. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
CITTADELLA Ancora indisponibile Oliveira,
non al top. Foscarini dovrebbe confermare
la formazione che ha pareggiato sabato a
Reggio Calabria, con Pisani in difesa a destra, e lo spostamento di Manucci. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
VICENZA Sono migliorate le condizioni di
Braiati che dovrebbe essere schierato a
centrocampo. Un solo dubbio: non è escluso che Gavazzi venga schierato come trequartista alle spalle di Bjelanovic e Sgrigna.
Squalificati Minieri. Diffidati nessuno.
CROTONE Senza una punta centrale (Bonvissuto squalificato e Mendicino infortunato)
Lerda deve inventarsi Cutolo centravanti.
Rientra Coresi, mentre è staffetta per Zito e
Petrilli. Solo oggi si conosceranno le decisioni sulla totale apertura dello stadio. Squalificati Bonvissuto. Diffidati nessuno.
GROSSETO Gustinetti conferma la squadra
che ha conquistato la prima vittoria col Modena. Probabile il rientro di D’Alessandro per
Job: ballottaggio tra Valeri e Vitiello. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
FROSINONE Dopo il k.o. con l’Empoli, Moriero cambia: dentro Del Prete e Bolzoni, con Jefferson per l’infortunato Santoruvo. Ballottaggio Caetano-Mazzeo per la trequarti. Squalificati nessuno. Diffidati Santoruvo e Scarlato.
REGGINA Novellino conferma il 4-1-4-1 visto
col Cittadella, ma con uomini diversi. In difesa
Rizzato in vantaggio su Costa, mentre a centrocampo tra Carmona, Morosini e Missiroli
uno è di troppo. In attacco Cacia per Bonazzoli. Squalificati nessuno. Diffidati Carmona.
MANTOVA
ANCONA
MODENA
ALBINOLEFFE
PIACENZA
EMPOLI
TORINO
SALERNITANA
TRIESTINA
PADOVA
LECCE
GALLIPOLI (4-3-1-2)
84 GARAVANO
19 SOSA
22 ABBATE
77 GRANDONI
40 FRANCHINI
8 MANCINI
5 VIANA
25 SCAGLIA
11 MOUNARD
9 DI GENNARO
10 GINESTRA
All. GIANNINI
ANCONA (4-4-2)
1 DA COSTA
22 MILANI
13 COSENZA
6 CRISTANTE
16 ZAVAGNO
3 SURRACO
4 CATINALI
21 DE FALCO
7 SCHIATTARELLA
8 COLACONE
9 MASTRONUNZIO
All. SALVIONI
MANTOVA (4-3-1-2)
31 HANDANOVIC
77 SALVIATO
5 NOTARI
3 ESPOSITO
44 LAMBRUGHI
4 SPINALE
16 CARRUS
8 NICCO
20 LOCATELLI
10 CARIDI
91 NASSI
All. SERENA
ALBINOLEFFE (4-4-2)
27 PELIZZOLI
24 PERICO
26 SALA
20 SERAFINI
77 PICCINNI
85 GROSSI
6 PREVITALI
74 PASSONI
21 LANER
9 CELLINI
28 RUOPOLO
All. MADONNA
MODENA (5-3-2)
27 NARCISO
21 RICCHI
5 RICKLER
6 DIAGOURAGA
50 PERNA
23 TAMBURINI
4 BIANCO
77 LUISI
10 TROIANO
37 GIRARDI
33 CATELLANI
All. APOLLONI
EMPOLI (4-3-1-2)
1 BASSI
22 VINCI
16 ANGELLA
4 TOSTO
36 GULAN
8 MARIANINI
17 MUSACCI
26 MANCOSU
10 VANNUCCHI
7 ÉDER
99 CORALLI
All. CAMPILONGO
PIACENZA (4-3-3)
1 PUGGIONI
76 CAPOGROSSO
89 RINCON
5 IORIO
22 ZAMMUTO
7 WOLF
14 BIANCHI
23 NAINGGOLAN
10 MOSCARDELLI
8 TULLI
20 GRAFFIEDI
All. CASTORI
SALERNITANA (4-4-2)
16 POLITO
2 KYRIAZIS
5 FUSCO
6 STENDARDO
34 BASTRINI
7 GALASSO
39 SOLIGO
44 MONTERVINO
80 MILLESI
18 CAPUTO
77 COZZA
All. CARI
TORINO (4-3-1-2)
1 SERENI
16 RIVALTA
2 ZOBOLI
6 OGBONNA
3 RUBIN
23 DIANA
5 LOVISO
7 P. ZANETTI
14 GASBARRONI
8 VANTAGGIATO
10 DI MICHELE
All. COLANTUONO
PADOVA (4-3-1-2)
26 AGLIARDI
34 CESAR
3 TREVISAN
6 FAISCA
33 RENZETTI
8 BOVO
77 ITALIANO
79 PATRASCU
16 BACCOLO
19 CANI
10 DI NARDO
All. SABATINI
TRIESTINA (4-4-2)
22 AGAZZI
4 TABBIANI
16 COTTAFAVA
5 SCURTO
8 MAGLIOCCHETTI
20 SEDIVEC
30 GISSI
12 PRINCIVALLI
21 TESTINI
23 DELLA ROCCA
99 GODEAS
All. GOTTI
LECCE (4-2-3-1)
22 ROSATI
3 BELLERI
23 SCHIAVI
14 FABIANO
11 MESBAH
4 EDINHO
18 GIACOMAZZI
6 ANGELO
89 MARILUNGO
34 DEFENDI
18 BACLET
All. DE CANIO
PANCHINA 1 Sciarrone,
21 Pianu, 20 Smit, 33 Tagliani, 6 D’Aversa, 27 Depetris, 55 Tarantino.
PANCHINA 23 Schena, 17
Pisacane, 5 Thackray, 25
Camillucci, 20 Gerbo, 19 Miramontes, 11 Mirchev.
PANCHINA 12 Valentini,
32 Fissore, 71 Gervasoni,
17 Mondini, 33 Tarana, 11
Malatesta, 21 Abate.
PANCHINA 82 Layeni, 19
Bergamelli, 5 Foglio, 58 Hetemaj, 7 Cia, 4 Geroni, 32
Torri.
PANCHINA 88 Alfonso,
13 Gozzi, 26 Daminuta,
19 Cortellini, 14 Gilioli,
18 Guilouzi, 11 Napoli.
PANCHINA 23 Dossena,
9 Antonazzo, 25 Mori, 59
De Giorgio, 34 Pasquato,
31 Fabbrini, 11 Saudati.
PANCHINA 3 Maurantonio, 32 Tonucci, 84 Sambugaro, 45 Dragoni, 29 Piccolo, 21 Guzman, 90 Simon.
PANCHINA 1 Iuliano, 84
Machado, 14 Russo, 28
Carcuro, 4 Tricarico, 9 Ferraro, 15 Fava.
PANCHINA 27 Calderoni, 50 Pratali, 30 Coppola, 20 Bottone, 19 Gorobsov, 11 Leon, 9 Bianchi.
PANCHINA 1 Cano, 2
Petrassi, 7 Rabito, 88
Cuffa, 21 Lazzari, 84 Jidayi, 99 Soncin.
PANCHINA 1 Dei, 44 Brosco, 18 Crovetto, 25 Cossu, 91 Pani, 17 Stankovic,
10 Figoli.
PANCHINA 25 Petrachi,
5 Digao, 20 Vives, 27
Agnelli, 17 Lepore, 7 Bergougnoux, 9 Corvia.
ARBITRO Gallione di Alessandria
GUARDALINEE Riviello-Vuoto
PREZZI da 15 a 132 euro
TV Sky Calcio 11
ARBITRO Baracani di Firenze
GUARDALINEE Tasso-Schenone
PREZZI da 15 a 60 euro
TV Sky Calcio 14
ARBITRO Peruzzo di Schio
GUARDALINEE Bianchi-Vicinanza
PREZZI da 10 a 95 euro
TV Sky Sport 1 e HD, Sky Calcio 8
ARBITRO Tagliavento di Terni
GUARDALINEE Conti-Santuari
PREZZI da 10 a 70 euro
TV Sky Calcio 10
ARBITRO Damato di Barletta
GUARDALINEE Bagnoli-Angrisani
PREZZI da 10 a 120 euro
TV Sky Calcio 14; Dahlia 3 Calcio
ARBITRO Gervasoni di Mantova
GUARDALINEE Ciancaleoni-Perri
PREZZI da 15 a 30 euro
TV Sky Calcio 7; Dahlia 4 Calcio
Si gioca a Lecce
GALLIPOLI Debutto in porta per Garavano,
Sciarrone torna in panchina. Dubbi su Pederzoli (problemi muscolari). Possibile il rientro in difesa di Franchini con Scaglia avanzato nel rombo di centrocampo. Squalificati
nessuno. Diffidati nessuno.
ANCONA Cristante (problemi alla coscia)
tiene in ansia Salvioni. Se non dovesse farcela c’è Pisacane. Unica novità: Schiattarella per Miramontes. Squalificati nessuno.
Diffidati nessuno.
MANTOVA Sempre infortunato Grauso, Serena recupera Salviato, guarito dalla contusione al ginocchio. Probabili novità dopo la
rifinitura, con il rientro di Esposito o Fissore
in difesa. Squalificati nessuno. Diffidati
nessuno.
ALBINOLEFFE Dopo aver saltato due gare
per infortunio, torna Laner. L’altra novità è
Layeni che fa da secondo a Pelizzoli. Novità
nel modulo con scelte più prudenti: probabile
un centrocampista davanti alla difesa. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
MODENA Presentato Leonardo Colucci (36
anni), che ha firmato fino a giugno 2010. Sarà
disponibile per la prossima partita. Fuori Bruno e Pinardi, le novità sono Girardi in attacco,
Ricchi in difesa e Bianco a centrocampo.
Squalificati Giampà. Diffidati nessuno.
EMPOLI Emergenza in difesa per Campilongo. Cupi e Kokoszka sono out, e Antonazzo
non si è allenato. Con Tosto al centro insieme
a Angella, Gulan va a sinistra. In mediana Mancosu per Valdifiori. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
PIACENZA Assenti Avogardi e Maccoppi, ci
sono Anaclerio e Silvestri con Tulli che rientra
dalla squalifica. Con Calderoni, Bini e Parfait
impegnati in Under 20, Castori dovrebbe tornare al 4-3-3. Squalificati Avogadri. Diffidati nessuno.
SALERNITANA Prima volta di Cari sulla panchina di B: poche modifiche rispetto all’ultima
di Brini. Non c’è Pestrin squalificato, ma rientra Fusco. Prima convocazione per Fava che
parte dalla panchina come l’ex Ferraro. Squalificati Pestrin. Diffidati Soddimo e Soligo.
TORINO Debutto dall’inizio per Zoboli e Vantaggiato. In difesa Loria e Pratali sono convocati, ma non stanno bene; in avanti turno di
riposo per Bianchi che farà staffetta con Di
Michele. Nella ripresa spazio anche per Leon.
Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
PADOVA In attacco Di Nardo e Cani, a centrocampo Patrascu (per Jidayi). Dubbio sulla trequarti dove Rabito, Cuffa e Baccolo si contendono una maglia. Ancora fuori per infortunio
Filippini, Varricchio e Darmian. Squalificati
nessuno. Diffidati Faisca.
TRIESTINA Gotti non cambia e dà fiducia alla formazione sconfitta a Cesena. Scelte obbligate in difesa, per l’indisponibilità di Nef e
Sabato. Per il resto nessuna novità. Squalificati nessuno. Diffidati Gissi.
LECCE In difesa c’è Schiavi (che ha recuperato dall’infortunio), ma mancano Terranova,
Mazzotta e Giuliatto. Digao, che ha giocato
pochi minuti col Crotone, va in panchina. Quasi certo il ritorno di Edinho: in preallarme c’è
Vives. In attacco Baclet con Marilungo.
Squalificati nessuno. Diffidati nessuno.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
R
SERIE B 6a GIORNATA
Ascoli e Cesena
gli affari vincenti
Poche spese, grandi risultati: sfida tra virtuose
Eto’o costa più delle due squadre messe insieme
FRANCESCO CENITI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDue intere squadre pagate
meno di un giocatore: lo stipendio di Eto’o (10,5 milioni l’anno) supera di molto il monte ingaggi complessivo di Ascoli e
Cesena (poco più di 9,2). Certo, da una parte gli obiettivi si
chiamano scudetto e Champions, mentre dall’altra si punta a un tranquillo campionato
di B. Che poi può anche non es-
sere così tranquillo: la classifica dice che stasera al Del Duca
si sfidano la seconda e la terza.
Insomma, zona promozione.
Alzi la mano chi avrebbe pronosticato una cosa del genere a
inizio stagione. Ascoli e Cesena
hanno fatto di tutto per sviare i
sospetti: un mercato a costo zero in entrata e con cessioni importanti, due allenatori esordienti (Pane e Bisoli), fiducia
nei giovani e tanto entusiasmo.
Il risultato, ottimo, è sotto gli
occhi di tutti.
Alessandro Pane, 41 anni LAPRESSE
CLIC
CON CARI SONO OTTO
I TECNICI ESORDIENTI
Non solo Pane e
Bisoli. In B ci sono
altri 6 allenatori
esordienti: Moriero,
Giannini, Serena, Lerda,
Sabatini e Cari, l’ultimo
arrivato sulla panchina
della Salernitana dopo
l’esonero di Brini.
Addio penalizzazioni La strada
virtuosa dell’Ascoli è stata una
necessità: le gestioni onerose
degli anni passati avevano lasciato il segno (leggi punti di
penalizzazioni) e un discreto
buco nel bilancio da coprire rapidamente per evitare guai peggiori. La politica virtuosa è iniziata con l’allenatore (Pane, ex
Reggiana) ed è proseguita con
la rinuncia ai giocatori dagli ingaggi pesanti, tipo Bucchi e
Cioffi. Dei senatori sono rimasti Silvestri, Frezzolini e Sommese, poi tanti giovani di belle
speranze come Antenucci, Ro-
Pierpaolo Bisoli, 42 anni LAPRESSE
meo e Lupoli (7 gol in tre). La
cessione dei prezzi pregiati Bellusci e Pesce al Catania ha fruttato 2,5 milioni di euro che poi
sono il saldo in attivo dell’intero mercato visto che le operazioni in entrate sono frutto di
prestiti, giocatori svincolati e
in cerca di riscatto come Bernacci. Tutti con stipendi molto
bassi: la rosa più l’allenatore costa alla società 5 milioni per
questa stagione.
Paradosso romagnolo Si può anche spendere di meno: il Cesena paga in un anno ingaggi per
4,2 milioni. Le mosse estive dopo la promozione sono state
oculate: conferma del tecnico
Bisoli, cessioni di Valdifiori
(Empoli), Motta (Novara), Regini (Samp) per un totale di
1,2 milioni, più altri 250.000
euro dalla metà di Schelotto
(Atalanta) preso dai romagnoli quando ancora non aveva il
transfer, mentre adesso il cartellino dell’argentino (autore
di uno strepitoso gol contro la
Triestina) è schizzato all’insù
tanto che il Cesena ha versato
125 mila euro di premio valorizzazione al Manfield. E gli acquisti? Prestiti costati il minimo e giocatori scelti tra gli svincolati, come l’eterna promessa
Do Prado strappato alla concorrenza di molte altre squadre o
Bucchi andato via dall’Ascoli
dopo una stagione deludente e
qualche problema che ha accettato uno stipendio basso per rimettersi in discussione. Insomma, una bella favola, ma con
un paradosso: il d.s. Recchi nonostante gli ottimi risultati sta
per essere licenziato. Il motivo? Non certo il suo ingaggio...
w
LA CRISI UN TECNICO IN DIFFICOLTA’
I NUMERI
5
I milioni di
euro pagati in
questa stagione
dall’Ascoli per
gli stipendi di
tutti i giocatori
più l’allenatore
Pane
4,2
I milioni di
euro pagati in
questa stagione
dal Cesena per
gli stipendi di
tutti i giocatori
più l’allenatore
Bisoli
10,5
I milioni di
euro pagati
dall’Inter per lo
stipendio di un
anno di Eto’o.
L’attaccante è il
giocatore più
caro della A
Walter Novellino, 56 anni, a Reggio da giugno FOTOAGENZIA
Reggina al bivio
Novellino rischia
LORENZO VITTO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dRicominciare dalla gara gioca-
ta e vinta il 24 agosto contro il Cesena. È l’imperativo per la Reggina. Dentro questi 27 giorni ci
sono 4 partite, 3 punti e nessuna vittoria. Classifica povera, prestazioni scadenti e contestazioni
della tifoseria. Nel doppio turno casalingo con
Vicenza e Cittadella, il tracollo. Serve una vittoria questa sera a Frosinone contro Moriero,
un’impresa non semplice. Foga e agonismo: Novellino si affida a queste caratteristiche, non potendo contare sulla freschezza di molti. In più,
Brienza è ancora out. C’è già chi parla di panchina traballante. Foti ha però rassicurato il tecnico, spronandolo a trovare il modo di uscire da
questo momento negativo: serve spirito di sacrifico. Nessuna indicazione sui titolari di stasera:
nella lista dei 20 convocati spuntano per la prima volta Santos e Costa, che non giocano da aprile. Un modo per tenere tutti sulla corda. È probabile, comunque, la sesta formazione diversa.
Il gusto che si vede, la qualità che si sente.
Da veri esperti del cioccolato usiamo solo ingredienti selezionati, dando vita ad una assoluta armonia di gusti
nelle nostre composizioni. Infatti l’intensa nota di cacao del nostro classico cioccolato al latte si sposa alla
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Nocciole Intere è racchiuso tutto il gusto naturale della nocciola.
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24
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE IL POSTICIPO DEL GIRONE B
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA dQui dove cadono le
capolista, la Ternana fa la stessa fine del Genoa e ora, battuta dopo le quattro vittorie iniziali, divide la vetta con il Portogruaro. Il Verona come il
Chievo, meno di trenta ore dopo: l’Adige è gialloblù, il Bentegodi una tomba. La prima vittoria dell’Hellas in casa vale il
terzo posto accanto al Pescara, ma soprattutto certifica un
potenziale più che eccellente
per la categoria. A cominciare
dalla difesa, la meno battuta
di tutta la Prima divisione (un
solo gol al passivo). E se l’attacco diventerà più concreto, saranno dolori per tutti.
La chiave Quando l’Hellas sarà
all’altezza del suo pubblico,
potrà non solo inseguire la B,
ma anche la A. Per il momento
sfrutta l’incessante sostegno
di tifosi che non meritano una
tessera, ma un monumento.
Nelle precedenti due stagioni
in questa categoria la squadra
soffriva l’autorevole cornice.
Ora no, la cavalca. Un vantaggio di pochissimi, in questo girone. Cento ultras della Ternana in maglietta rossa hanno sfidato i 15mila veronesi, ma il
confronto è stato come quello
sul campo. Impari.
Verona sprint Terrificante è stata la partenza. Ciotola al 2’ si è
divorato un gol, al 4’ Visi ha
detto no a Berrettoni e subito i
due attaccanti ci hanno provato altre due volte. E’ stato Andy Selva a fare centro al 22’,
Il Verona è di casa
Ternana fermata
La squadra di Remondina vince sul suo campo dopo 5 mesi
Ora in testa con gli umbri c’è anche il Portogruaro
VERONA
TERNANA
2
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Selva al 22’ p.t.; Farias
al 49’ s.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 7; Cangi 6,
Ceccarelli 6,5, Comazzi 7, Pugliese
6,5 (dal 36’ s.t. Campagna s.v.); Esposito 6,5, Russo 6,5, Garzon 6 (dal 25’
s.t. Pensalfini 6); Ciotola 5,5 (dal 32’
s.t. Farias 6,5), Selva 7, Berrettoni
6,5.
PANCHINA Ingrassia, Anselmi, Rantier, Colombo.
ALLENATORE Remondina 7.
TERNANA (4-4-2) Visi 6; Bertoli 5,5,
Borghetti 6, Tedeschi 6,5, Camillini
5,5; Concas 6, Di Deo 6,5, Danucci
6,5 (dal 31’ s.t. Alessandro 6), Piccioni
5,5 (dal 17’ s.t. Lacheheb 6,5); Noviello 6, Perna 5,5 (dal 27’ s.t. Tozzi Borsoi 6,5).
PANCHINA Cunzio, Di Dio, Ricca, Costantini.
ALLENATORE Baldassarri 6.
ARBITRO Massa di Imperia 6,5.
NOTE paganti 4.440, abbonati
10.452, incasso di 141.423 euro. Ammoniti Esposito, Borghetti e Ceccarelli. Angoli 7-2.
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
TERNANA
12 5
4
0
1
7
3
PORTOGRUARO
12 5
4
0
1
7
3
VERONA
9
5
2
3
0
6
1
PESCARA
9
5
2
3
0
7
4
GIULIANOVA
8
5
2
2
1
6
5
REGGIANA
7
5
2
1
2
6
5
TARANTO
7
5
2
1
2
5
5
RAVENNA
6
4
1
3
0
4
3
FOGGIA
6
4
1
3
0
2
1
SPAL
6
5
1
3
1
6
6
COSENZA
6
5
1
3
1
4
4
PESCINA
5
5
1
2
2
3
3
LANCIANO
5
5
1
2
2
3
7
CAVESE
4
5
0
4
1
4
5
POTENZA
4
5
1
1
3
4
8
RIMINI
4
5
1
1
3
3
7
MARCIANISE
3
5
1
0
4
5
8
ANDRIA
3
5
1
0
4
3
7
y
15 MILA
TIFOSI
A VERONA
14.026
gli spettatori di
Verona-Foggia
(3.801 paganti)
12.873
gli spettatori di
Verona-Cavese
(2.426 paganti)
14.892
gli spettatori di
ieri. È il record
stagionale
PROSSIMO TURNO
domenica 27 settembre, ore 15
COSENZA-LANCIANO; MARCIANISE-PESCINA;
PESCARA-ANDRIA;
PORTOGRUARO-GIULIANOVA;
RAVENNA-VERONA; RIMINI-CAVESE;
SPAL-POTENZA; TARANTO-REGGIANA;
TERNANA-FOGGIA
Andy Selva, 33 anni, arriva dal Sassuolo IMAGE SPORT
dopo una tenace azione sulla
sinistra, con botta sotto la traversa. E non è finita lì, perché
Berrettoni al 25’ s’è visto deviare in angolo un piattone a botta sicura e Russo al 28’ ha sfiorato la traversa. Fino al 45’,
quando Ciotola è arrivato solo
davanti a Visi e ha sparato a
lato. Micidiale. Nella ripresa
la gestione del risultato è stata
saggia, senza correre rischi,
ma trovando il gol che ha chiuso la gara solo al 49’ con Farias, in contropiede contro il
solo Visi, dopo l’ultimo corner
della disperazione rossoverde
(gol contestato, ma regolare).
Ternana sterile Quando Piccioni al 35’ s’è presentato da solo
davanti a Rafael e, invece di
servire il liberissimo Noviello
(con il quale l’intesa era peraltro perfetta), ha preferito calciare facendosi respingere il tiro dal portiere, s’è capito che
la Ternana non avrebbe avuto
scampo. Il 4-4-2 di Baldassarri
diventava 4-2-4 in fase d’attacco, ma la forza propositiva s’è
vista ben poco e comunque soltanto dopo lo svantaggio,
quando è stata costruita la palla gol più cristallina di tutto il
match. Se è stata una bella partita (e molto corretta), almeno nel primo tempo, è stato anche per merito della Ternana,
che nella ripresa ha cercato di
rimetterla in piedi con i cambi,
passando al 4-2-3-1 con Noviello (buona occasione al
10’) un po’ più indietro.
In particolare è piaciuto il franco-algerino Lacheheb (oltre a
un Tozzi Borsoi ritrovato): da
qui sono partiti Jimenez,
Kharja e Candreva, lui li può
seguire.
CERVIA I FUNERALI DEL GIOVANE ALBANESE
Ravenna, addio Filipi
Il saluto di Bogdani
UGO BENTIVOGLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CERVIA dIl mondo del calcio si
è stretto attorno alla famiglia
di Brian Filipi, l’attaccante del
Ravenna travolto e ucciso nella notte tra venerdì e sabato.
Sconvolti dal dolore, i compagni del Ravenna hanno trasportato il feretro del loro compagno. Tutti commossi, con
gli occhi rossi. Significativo il
lungo abbraccio di Roberto Sabato, in lacrime, con il padre
di Filipi. Tanti gli ex: Pivotto,
Zecchin, Zizzari e Trotta che
hanno giocato con Brian la pas-
sata stagione. Non è voluto
mancare l’attuale tecnico del
Catania, Gianluca Atzori, che
domenica, dopo la partita con
la Lazio, ha voluto ricordare il
suo pupillo: lo aveva lanciato
lo scorso anno nel calcio professionistico. Tra gli altri anche Erjon Bogdani, attaccante
albanese del Chievo, che dopo
il gol col Genoa ha salutato Filipi con le braccia rivolte al cielo. Gesto ripetuto anche dal
giovane Saponara, in gol domenica con la Primavera dell’Empoli. La salma volerà, forse già domani, in Albania, per
i funerali solenni.
POTENZA
taccuino
Capuano cacciato
«A malincuore»
GIRONE A
Esonerato «a malincuore». Ezio
Capuano non è più l’allenatore
del Potenza. E la società pare
dispiaciuta: «Puntavamo molto
su di lui». Più che per i risultati,
decisivi i contrasti con alcuni
giocatori. Ora si fanno i nomi di
Domenicali e Stringara, ma
l’obiettivo è Orlandi, ex Reggina,
inseguito anche dal Taranto
(con Novelli e Iaconi) in caso di
esonero di Braglia.
La Cremonese in testa
dIl girone A dopo la 5a . Classifica:
Cremonese p. 12; Novara 11; Varese
e Lumezzane 10; Arezzo e Perugia 9;
Pergocrema 8; Foligno e Alessandria 7; Lecco 6; Monza, Sorrento, Benevento, Viareggio e Como 5; Pro
Patria e Figline 4; Paganese 2. Così
domenica, ore 15: Benevento-Varese; Cremonese-Arezzo; Figline-Como; Lecco-Foligno; Lumezzane-Sorrento; Novara-Alessandria (lun 28);
Paganese-Pro Patria; Perugia-Monza; Viareggio-Pergocrema.
ULTRA’
Vercelli: tre arresti
dTre ultrà arrestati a Vercelli per i
tafferugli scoppiati al termine della
gara contro la Pro Belvedere (Seconda, girone A).
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fSabato le pagine Magic sul turno di domani
MAGIC CUP
Saranno validi i voti di Genoa-Juve di giovedì
I TOP 11 DEL GIORNO DOPO
LE CLASSIFICHE
Questo è il nostro top 11 per la quarta giornata di campionato: avrebbe totalizzato 118 punti, 14 in più della reale vincitrice del turno.
Si schiera con il 4-3-3 e ottiene 6 punti con il modificatore della difesa. Prima di questa giornata sarebbe costata 162 Magic milioni.
CLASSIFICA DI GIORNATA
h 15 IL MIGLIORE
Totti
8
9,5
7
7
8,5
Buffon
Zaccardo
Nesta
Riise
Bellini
Gioca in porta,
ma incide
quanto o più di
un attaccante.
Bentornato in
Italia e al gol. E
c’è pure il bacio
alla maglia...
Resurrezione?
No, è tornato
semplicemente
ai suoi livelli.
Come vive
un norvegese
a Roma? Bene,
si direbbe.
L’Atalanta cola
a picco, ma lui
rimane sempre
a galla.
12,5
10,5
10,5
13,5
10
Padalino
De Rossi
Donati
Milito
Bogdani
Una doppietta
e il suo valore
schizza a 12
Magic milioni.
Capitan futuro
e mediano da
battaglia già
nel presente.
Un ritorno
da urlo: che
occasione a
soli 10 milioni.
Metterla dentro
è una specie
di riflesso
involontario.
Nella repubblica
democratica
del Chievo
brilla anche lui.
E adesso cosa
diranno i sassi?
Ranieri sostiene
che anche le
pietre sanno
come gioca Totti
e il capitano
giallorosso, per
tutta risposta,
regala all’Olimpico
una doppietta
e un assist
scacciacrisi.
La storia si ripete,
sempre uguale:
quando la Roma
va giù, si
aggrappa
disperata al
buon
Francesco.
Che le sassate
le tira in campo...
POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1
Antonio Columbano
Sassari (SS)
Sirbones
104
2
Roberto Brogna
Chivasso (TO)
Kymco
101
3
Marco De Giorgi
Milano (MI)
Real Salentu
100
4
339432
5
Demetrio Cugliari
Sant'Onofrio (VV)
Demy E Mary 14
99,5
6
Giuseppe Privitera
Biancavilla (CT)
Livia7
99,5
7
Ermanno Crudo
Baranzate (MI)
Uomini Mondiali
99,5
8
Paolo Bedini
Sarzana (SP)
Metalist Guvano Fbc
99
9
Giovanni Balbi
Celle Di Bulgheria (SA)
Real Postinho
99
Vitulano (BN)
Il Tecnico
98,5
CLASSIFICA GENERALE
POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1
Alessandro De Mizio
Formigine (MO)
Demi58
207
2
Luigi Scibetta
San Giovanni Gemini (AG)
Leptine 006
207
3
Carmine Trunzo
Ceriale (SV)
Akrimo8
206
4
Christian Biaggio
Olgiate Olona (VA)
Wolf 164
205,5
5
Alessandro De Mizio
Formigine (MO)
Demi65
205
6
Luigi Antonino Pennisi
Tremestieri Etneo (CT)
Lupenm
203,5
7
Stefano Nota
Ceresole D'Alba (CN)
Ceresole C'È 2
202,5
8
Salvatore Bernabei
Sermoneta Scalo (LT)
Terminator 3000
201,5
9
334182
Maranello (MO)
Gli Sgambati
10 Francesco Muratori
Il centrocampista del Bari, di ritorno dalla Scozia, è subito protagonista
In gol anche Zaccardo che ha lasciato la Germania e ha lo stesso prezzo
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAll’estero si respira aria buona, si sa. C’è Ferrari, che va in
Turchia per guadagnare qualcosa in più, e Savini, che piomba in Grecia alla ricerca di una
nuova occasione. Edy Reja si è
seduto in panchina a Spalato e
ora prova a ricostruire una piccola Napoli anche in Croazia.
Per tanti che vanno via, c’è che
anche chi ritorna a casa. Qualcuno si riaffaccia alla serie A,
senza fare troppo rumore, per
la gioia dei tifosi e anche di
qualche manager ardito. Prendete Massimo Donati: lui aveva trovato in Scozia la sua America. Dopo due stagioni a Glasgow, sponda Celtic, ha preso
il biglietto di ritorno e adesso
indossa la maglia numero 16
del Bari. Sono bastati 270 minuti per avere una certezza: la
mediana della squadra di Ventura girerà attorno a lui. Nell’ultimo turno un 7,5 in pagella con tanto di gol: adesso si
può comprare a soli 10 milioni
e, visto l’8,5 di Magic media,
ha tutto il sapore di un’occasione da prendere al volo.
Eterno ritorno Anche Zaccardo
potrebbe dire due parole sull’argomento: nell’ultima stagione si è trasferito con il sorriso in Germania. Ha pure vinto
la Bundesliga con il Wolfsburg, ma a fine estate ha rifatto le valigie, direzione Parma.
E, allora, eccolo protagonista
dell’ultima giornata contro il
Palermo: subito gol alla squadra vecchia e bacio alla maglia
nuova. Un inizio di stagione super e un incredibile 7,5 nelle
statistiche: Magic media da superstar della difesa. Sì, dietro
si può puntare su qualche fresca novità, rigorosamente made in Italy. Sempre a Bari, con
soli 8 milioni, si compra Andrea Ranocchia: classe 1988, è
un baby di grandissimo avvenire e di sicuro presente. Coprirà
pure le avanzate di Donati, ma
nell’ultimo turno ha portato a
casa un 7 in pagella. Stesso voto di Gastaldello: la Samp davanti si aggrappa alle invenzioni di Cassano, ma in difesa può
contare su uno dei migliori difensori del campionato. Per lui
un inizio autorevole e un prezzo di saldo: 8 milioni. A quelli
come lui l’aria italiana continua a fare bene.
GLI ASSIST
C’è Meggiorini
Morimoto no
Questi gli assist per la quarta
giornata: Totti (Roma), Kutuzov,
Barreto e Meggiorini (Bari),
Stankovic (Inter), Foggia
(Lazio), Luciano (Chievo),
Granoche (Chievo), Cassano
(Sampdoria), Camoranesi (2,
Juventus). Caso limite quello di
Meggiorini: è stato deciso di
assegnare l’assist al barese
perché non è evidente la sua
volontà di calciare in porta. Il
suo è un tiro-cross indirizzato
proprio dalle parti di Donati che
mette in rete. Caso diverso lo
scorso anno in Inter-Juve 1-0:
in quello occasione il calcio
sporco di Ibra sul gol di Muntari
era un chiaro tiro sbagliato e,
per questo motivo, non venne
riconosciuto come assist. In
questo turno niente assist per
Morimoto: sul gol del Catania è
decisivo lo stop di Martinez che
allunga avanti il pallone prima
di calciare in porta.
Massimo Donati, 28 anni, centrocampista LEZZI
CAMPIONE DI GIORNATA LA SUA «SIRBONES» METTE IN FILA 104 PUNTI
La tv va a Sassari
Un professore
arriva in vetta
Vince Antonio, insegnante
di educazione fisica con la
passione per la maratona
dDi solito, in Sardegna, il cinghiale lo si cucina in umido e
con il vino rosso. A qualcuno
piace così tanto da averci dedicato addirittura una squadra.
Antonio Columbano, 47 anni,
da Sassari, è arrivato in vetta alla giornata con la sua Sirbones:
«Tutti parlano dei cinghiali sardi, noi li chiamiamo "sirboni":
nel nome della mia squadra mi
sono addirittura concesso una
licenza spagnoleggiante. Originale, no?»
Che maratona Di mestiere fa l’insegnante di educazione fisica
alle medie. Un passato da giocatore di volley e un presente da
maratoneta: «Faccio il turi-
sta-podista: riesco a correre la
maratona in 4 ore e con questa
scusa mi è capitato di visitare
Praga, Madrid e Parigi». In realtà di calcio capisce, eccome:
«Gila-Milito-Totti è il mio tridente, poi mi affido a giovani di
talento come Ranocchia e Marchisio. Ma per vincere ho venduto Diego e comprato Buffon:
mossa azzeccata». Ecco fatto:
104 punti per arrivare in vetta.
Con tanto di massima da ripetere agli alunni: «Quando i ragazzi mi chiedono per chi tifo, io
rispondo sempre scherzando
"per il primo in classifica"». Sì,
primo, come il prof. che ama i
cinghiali e la maratona.
cont.
100
10 Geppino Goglia
Bentornato a casa, Donati
Che occasione a 10 milioni
FILIPPO CONTICELLO
25
R
Antonio Columbano, 47 anni
201,5
s
GLI ALTRI
fantadeliri
di
LUCA BIANCHIN
201,5
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V
Gastaldello
Autorevole nelle
chiusure e in gol
a Catania:
il difensore della
Samp è uno dei
migliori del torneo
V
Ranocchia
Un baby Under
21 subito
protagonista:
si compra
con soli
8 Magic milioni
V
M. Rossi
Gioca accanto a
Gastaldello con
l’autorità di un
veterano: una
sorpresa nella
sorpresa Samp
Una ricerca
da Averroè
a Higuain
Averroè non è il terzino
sinistro dell’Albacete ma un
pensatore medievale, e
questa è la prima
informazione. La seconda è
un indirizzo:
fantasyscout.altervista.org.
Più che un sito internet, è un
omaggio al minimalismo: in
tutte le pagine non ci sono
colori. Nonostante questo,
rischia di essere la variazione
sul tema più interessante
nella storia del fantacalcio.
Il regolamento è spartano.
Chi si iscrive deve comprare
ogni anno da 2 a 16
calciatori che non abbiano
ancora giocato la terza
partita in nazionale A. Da lì
in poi, il giocatore porterà 1
punto per ogni presenza e 1
per ogni gol segnato,
considerando solo le gare
delle nazionali. Il bello è che
un calciatore appartiene a
una sola squadra: chi lo vede
per primo se lo tiene a vita.
Su fantasyscout giocano
indiani e australiani, scozzesi
e tedeschi, ma l’inventore
della macchina infernale vive
a Catania. Andrea Vella ha 31
anni: ogni mattina va in
università e studia i filosofi
medievali. Ricercatore a
tempo determinato, come la
moglie Chiara Militello. Il
gioco l’ha inventato in una
pausa tra un saggio su
Sant’Agostino e una ricerca
sugli averroisti latini, che
per Andrea nella classifica
delle passioni battono anche
il calcio. Lui nella generale
adesso è terzo, perché ha
alternato colpi di genio
(Walcott e Higuain) a
topiche clamorose (Polanski,
neanche fosse il regista, e
Vermeer, meno talentuoso
del pittore). La cosa
divertente è che la classifica è
in continua evoluzione. Come
c’è scritto nella prima riga del
regolamento: «Il gioco è
iniziato l’1 gennaio 2007. Non
finirà mai».
26
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fMutu, che incubo la serata dell’Olimpico
MAGIC CUP
Quattro in pagella e il valore crolla di 2
PORTIERI
NOME PARTECIPANTE
BONERA (222)
SQ
MIL
P
-
V/Mv
- (-)
GOL
- (-)
ASSIST
- (-)
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
- (-) / 5
NOME PARTECIPANTE
ONYEWU (309)
SQ
MIL
P
-
V/Mv
- (-)
GOL
- (-)
ASSIST
- (-)
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
- (-) / 6
PACI (310)
PAR
4
6,5 (6,38)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,38) / 5
PANUCCI (365)
PAR
4
6 (6,25)
- (-)
- (-)
1/-
6 (6,12) / 9
PAPASTATHOPOULOS (311)
GEN
4
5 (5,88)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,88) / 8
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
- (-) / 11
BONETTO (223)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
BONUCCI (225)
BAR
4
6,5 (6,12)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,12) / 6
- (-)
-/-
3 (5,12) / 13
BOVO (226)
PAL
4
5,5 (5,75)
- (-)
- (-)
2/-
5 (5,5) / 6
-1 (-9)
- (-)
-/-
4,5 (3,62) / 7
BRANDAO (227)
SIE
4
5,5 (5,88)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,88) / 7
PARISI (312)
BAR
2
- (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,75) / 8
- (6,5)
- (-3)
- (-)
-/-
- (3,5) / 3
BRITOS (228)
BOL
4
6,5 (5,88)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (5,75) / 7
PASQUAL (313)
FIO
4
5,5 (5,88)
- (-)
- (-)
1/-
5 (5,75) / 8
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
BURDISSO (229)
ROM
4
6,5 (6,5)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,5) / 5
PASQUALE (314)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 6
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CACERES (364)
JUV
1
- (6,5)
- (1)
- (-)
1/-
- (9) / 7
PELLEGRINO (315)
ATA
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
LIV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
CAMPAGNARO (230)
NAP
3
- (6)
- (-)
- (-)
-/1
- (5,67) / 8
PELUSO (316)
ATA
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
BIZZARRI (107)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
CANINI (231)
CAG
1
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 5
PERTICONE (317)
LIV
2
- (6,25)
- (-)
- (-)
-/-
- (6,25) / 6
BRICHETTO (162)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CANNAVARO F. (232)
JUV
2
- (6,5)
- (-)
- (-)
1/-
- (6,25) / 10
PICCOLO (374)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
BUFFON (108)
JUV
4
8 (6,75)
- (-1)
- (-)
-/-
8 (6,5) / 20
CANNAVARO P. (233)
NAP
4
6 (5,88)
- (-)
- (-)
2/-
6 (5,62) / 5
PIERI (318)
LIV
3
5,5 (5,17)
- (-)
- (-)
1/1
5,5 (4,67) / 5
CAMPAGNOLO (109)
CAT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
CAPUANO (235)
CAT
3
6 (6,25)
- (-)
- (-)
1/-
5,5 (6) / 6
PISANO (319)
CAG
2
- (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,25) / 6
CASTELLAZZI (110)
SAM
4
6,5 (6,88)
-1 (-3)
- (-)
-/-
5,5 (6,12) / 14
CASSANI (236)
PAL
4
6 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,75) / 7
PORTANOVA (320)
BOL
4
6,5 (6)
- (-)
- (-)
2/-
6 (5,75) / 8
CHIMENTI (111)
JUV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CASSETTI (237)
ROM
4
6 (5,25)
- (-)
- (-)
2/-
6 (5) / 3
POTENZA (321)
CAT
4
6 (6)
- (-)
- (-)
3/-
6 (5,62) / 6
COLOMBO (112)
BOL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CASTELLINI (238)
PAR
2
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 6
RADU (322)
LAZ
1
- (5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5) / 4
CONSIGLI (113)
ATA
4
5 (5,88)
-4 (-7)
-1 (-1)
-/-
4 (4,88) / 11
CHIELLINI (239)
JUV
4
6 (6,25)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6,25) / 15
RAGGI (323)
BOL
3
4 (5,33)
- (-)
- (-)
-/-
4 (5,33) / 4
CONTI A. (171)
LIV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CHIVU (240)
INT
2
6 (6)
- (-)
- (-)
1/-
6 (5,75) / 11
RANOCCHIA (324)
BAR
4
6,5 (6,38)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,38) / 8
COPPOLA (114)
ATA
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CICINHO (363)
ROM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
REGINI (325)
SAM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CURCI (115)
SIE
4
5 (5,62)
-4 (-9)
- (-)
1/-
1 (3,25) / 7
CODA (241)
UDI
4
6 (5,88)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,88) / 3
RIISE (326)
ROM
4
7 (6,17)
- (1)
- (-)
-/-
7 (7,17) / 12
DE LUCIA (116)
LIV
4
6 (6)
-2 (-5)
- (-)
-/-
4 (4,75) / 9
COMOTTO (242)
FIO
4
5 (5,62)
- (-)
- (1)
1/-
5 (5,75) / 7
RINAUDO (327)
NAP
1
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 1
DE SANCTIS (117)
NAP
4
7 (6,5)
- (-7)
- (-)
-/-
7 (4,75) / 15
CONTINI (243)
NAP
4
6 (5,75)
- (-)
- (-)
1/-
6 (5,62) / 6
RIVAS (328)
LIV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
DEGRE' (118)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
CORDOBA (244)
INT
2
6 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,75) / 8
ROSSETTINI (329)
SIE
2
- (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
- (5,25) / 4
DIDA (119)
MIL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
CRIBARI (245)
LAZ
3
- (5,75)
- (-)
- (-)
-/1
- (5,25) / 2
ROSSI A. (330)
SIE
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
DONI (120)
ROM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 11
CRISCITO (246)
GEN
3
- (6,33)
- (1)
- (-)
-/1
- (7) / 11
ROSSI M. (331)
SAM
4
6,5 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6) / 6
FIORILLO (121)
SAM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
CUADRADO (247)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
SAMUEL (333)
INT
2
- (6,25)
- (-)
- (-)
1/-
- (6) / 12
FREY (122)
FIO
4
6 (6,38)
-3 (-4)
- (-)
-/-
3 (5,38) / 17
DAINELLI (248)
FIO
3
5,5 (6)
- (-)
- (-)
1/-
5 (5,83) / 5
SANTACROCE (334)
NAP
1
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 7
GASPARRI (123)
PAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
DE CEGLIE (249)
JUV
3
6 (5,83)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,83) / 6
SANTON (335)
INT
2
5 (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,25) / 8
GIANELLO (124)
NAP
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
DE SILVESTRI (250)
FIO
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
SANTOS (368)
BOL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
GILLET (125)
BAR
4
6 (6,12)
-1 (-3)
- (-)
-/-
5 (5,38) / 11
DEL GROSSO (251)
SIE
4
4,5 (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
4,5 (5,5) / 6
SARDO (336)
CHI
1
- (4)
- (-)
- (-)
1/-
- (3,5) / 2
GUARDALBEN (159)
SAM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
DELLAFIORE (252)
PAR
2
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 6
SCALONI (337)
LAZ
1
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 1
HANDANOVIC (126)
UDI
4
6,5 (5,88)
- (-7)
- (-1)
1/-
6 (4,75) / 11
DIAKITE' (253)
LAZ
3
5,5 (6)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (6) / 7
SCARDINA (338)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
IEZZO (127)
NAP
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
DIAMOUTENE (376)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 5
SILVESTRE (340)
CAT
4
5,5 (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
5 (5,38) / 7
IVANOV (169)
SIE
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
DINIZ PLONIO (255)
LIV
3
5 (5,67)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,67) / 2
SIVIGLIA (341)
LAZ
3
6 (6,17)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6,17) / 6
JULIO CESAR (129)
INT
4
6,5 (6,12)
-1 (-2)
- (-)
-/-
5,5 (5,62) / 20
DOMIZZI (256)
UDI
2
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 5
SPOLLI (360)
CAT
3
6 (6)
- (-)
- (-)
2/-
5,5 (5,67) / 5
JULIO SERGIO (130)
ROM
3
6,5 (6,33)
-1 (-5)
- (-)
-/-
5,5 (4,67) / 4
ESPOSITO A. (362)
GEN
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 6
STANKEVICIUS (342)
SAM
4
6,5 (6,12)
- (-)
- (-)
2/-
6,5 (5,88) / 8
KOSICKY (133)
CAT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
FATIC (258)
GEN
2
5 (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,5) / 1
STELLINI (343)
BAR
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 5
LOBONT (168)
ROM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
FAVALLI (259)
MIL
1
6 (6)
- (-)
- (-)
1/-
5,5 (5,5) / 3
STENDARDO (344)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
LUPATELLI (164)
CAG
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
FELIPE (260)
UDI
3
- (5,33)
- (-)
- (-)
1/-
- (5,17) / 5
TALAMONTI (345)
ATA
3
4 (5)
- (-)
- (-)
-/-
4 (5) / 5
MANNINGER (135)
JUV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
FERRONETTI (262)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
TERLIZZI (373)
CAT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
MARCHETTI (136)
CAG
4
6 (5,88)
-2 (-6)
- (-)
-/-
4 (4,38) / 11
FICAGNA (263)
SIE
4
5,5 (5,88)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,88) / 6
TERZI (346)
SIE
2
5 (5,25)
- (-)
- (-)
2/-
4,5 (4,75) / 5
MIRANTE (137)
PAR
4
6,5 (6,5)
- (-5)
- (-)
-/-
6,5 (5,25) / 11
FONTANELLO (264)
PAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 5
THIAGO SILVA (347)
MIL
3
- (6,17)
- (-)
- (-)
1/-
- (6) / 12
MISKIEWICZ (165)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
FREY (265)
CHI
4
6,5 (5,88)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (5,75) / 7
TOMOVIC (348)
GEN
2
4,5 (5,25)
- (-)
- (-)
2/-
4 (4,75) / 3
MUSLERA (138)
LAZ
4
6 (6)
-1 (-4)
- (-)
1/-
5 (4,88) / 9
GALANTE (266)
LIV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
TONETTO (349)
ROM
1
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 5
ORLANDONI (140)
INT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
GAMBERINI (267)
FIO
4
5 (6,25)
- (-)
- (-)
1/-
4,5 (6,12) / 13
YEPES (351)
CHI
4
7 (6,62)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (6,5) / 9
PADELLI (141)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
GARICS (268)
ATA
4
4 (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
4 (5,38) / 6
ZACCARDO (372)
PAR
2
6,5 (6)
1 (1)
- (-)
-/-
9,5 (7,5) / 10
PAVARINI (142)
PAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
GAROFALO (269)
SIE
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
ZAMBROTTA (352)
MIL
2
- (5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5) / 4
PEGOLO (143)
SIE
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
GASTALDELLO (270)
SAM
4
7 (6,38)
- (1)
- (-)
1/-
6,5 (7) / 8
ZAPATA (353)
UDI
3
5,5 (5,67)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,67) / 9
ROMA (167)
MIL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
GOIAN (369)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
ZAURI (354)
SAM
4
6,5 (6,25)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (6,12) / 7
ROMO (144)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
GRAVA (272)
NAP
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
ZEBINA (355)
JUV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
ROSSI (160)
ATA
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
GROSSO (377)
JUV
2
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 11
ZENONI C. (356)
BOL
4
6 (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,5) / 6
RUBINHO (145)
PAL
4
5,5 (5,62)
-1 (-4)
- (-)
-/-
4,5 (4,62) / 14
GRYGERA (273)
JUV
3
6,5 (6,17)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (6) / 6
ZENONI D. (357)
PAR
3
- (5,83)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,83) / 6
RUSSO (163)
GEN
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
JANKULOVSKI (274)
MIL
4
6 (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,25) / 7
ZIEGLER (358)
SAM
4
6 (5,67)
- (-)
- (-)
1/-
6 (5,5) / 5
SCARPI (147)
GEN
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
JUAN (275)
ROM
2
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 12
ZUNIGA (359)
NAP
3
5 (5,17)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,17) / 8
SECULIN (148)
FIO
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
KALADZE (276)
MIL
1
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 5
SIRIGU (150)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
KJAER (277)
PAL
4
6,5 (6,12)
- (-)
- (-)
2/-
6,5 (5,88) / 11
SORRENTINO (151)
CHI
4
7 (6,25)
-1 (-4)
-1 (-1)
-/-
9 (6) / 13
KNEZEVIC (278)
LIV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
SPADAVECCHIA (170)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
KOLAROV (279)
LAZ
4
6 (6,5)
- (-)
- (-)
2/-
6 (6,25) / 10
KROLDRUP (280)
FIO
1
- (6,5)
- (-)
- (-)
-/-
- (6,5) / 4
LANNA (281)
BOL
1
6,5 (6,5)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,5) / 3
NOME PARTECIPANTE
ABATE (501)
SQ
MIL
P
2
V/Mv
7 (7)
GOL
- (-)
NOME PARTECIPANTE
ABBIATI (101)
SQ
MIL
P
-
V/Mv
- (-)
GOL
- (-)
ASSIST
- (-)
AMELIA (102)
GEN
4
6 (6,62)
-3 (-6)
ANDUJAR (103)
CAT
4
5,5 (5,88)
ARTUR (104)
ROM
1
AVRAMOV (105)
FIO
BELARDI (106)
UDI
BENUSSI (166)
CENTROCAMPISTI
ASSIST
- (-)
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
7 (7) / 7
SQUIZZI (152)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
STORARI (153)
MIL
4
7 (6,62)
- (-5)
- (-)
-/-
7 (5,38) / 7
TOLDO (154)
INT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
LEGROTTAGLIE (282)
JUV
3
6 (6)
- (-)
- (-)
1/-
6 (5,83) / 8
ALLEGRETTI (701)
BAR
3
- (5,83)
- (1)
- (-)
-/-
VENTURI (155)
BOL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
LICHTSTEINER (283)
LAZ
4
6 (6)
- (-)
- (-)
1/-
6 (5,88) / 8
ALMIRON (502)
BAR
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
- (5,17) / 5
9,5 (6,75) / 9
- (-) / 1
-/-
-/-
-/-
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (5,17)
6,5 (6)
- (-)
3
4
-
CAG
BAR
CAG
LOPEZ (284)
ALVAREZ (503)
VIGORITO (156)
VIVIANO (157)
BOL
4
6 (6,25)
-1 (-4)
- (-)
-/-
5 (5,25) / 11
LUCARELLI (285)
PAR
4
6 (6,12)
- (1)
- (-)
1/-
6 (6,75) / 8
LUCCHINI (286)
SAM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 5
AMBROSINI (504)
AMODIO (505)
MIL
NAP
4
-
7 (6,12)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-
7 (6,12) / 17
- (-) / 1
LUCIO (287)
INT
4
6 (6,12)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6,12) / 13
ANTONELLI F. (700)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 5
LUKOVIC (288)
UDI
4
5,5 (5,62)
- (-)
- (-)
1/-
5,5 (5,5) / 5
ARIATTI (507)
CHI
2
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 3
MAICON (289)
INT
4
5,5 (6,12)
- (1)
- (-)
1/-
5 (6,75) / 18
ASAMOAH (508)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 10
MALAGO' (290)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
MANDELLI (291)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
BARONE (707)
BARONIO (509)
CAG
LAZ
3
4
- (5,5)
6,5 (6,5)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/2/-
- (5,5) / 7
6,5 (6,25) / 4
MANFREDINI (292)
ATA
4
5 (5,5)
- (-)
- (-)
3/-
4,5 (5,12) / 9
BARRETO (510)
ATA
2
- (6)
- (-)
- (-)
1/-
- (5,75) / 11
MANTOVANI (293)
CHI
4
6 (6,12)
- (-)
- (1)
1/-
6 (6,25) / 8
BARRIENTOS (511)
CAT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 8
MARCHESE (375)
CAT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
BENTIVOGLIO (513)
CHI
4
6,5 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6) / 9
MARZORATTI (294)
CAG
2
6 (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,25) / 5
BERGVOLD (514)
BERTOLO (515)
LIV
PAL
3
3
- (5,83)
5 (5,5)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-
- (5,83) / 6
5 (5,5) / 11
MASIELLO A. (295)
BAR
4
6,5 (5,88)
- (-)
- (-)
1/-
6,5 (5,75) / 7
BIABIANY (516)
PAR
4
6,5 (6,75)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,75) / 11
MATERAZZI (296)
INT
1
- (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
- (5) / 4
BIAGIANTI (517)
CAT
3
6 (6)
- (1)
- (-)
-/-
6 (7) / 12
MELINTE (370)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
BIONDINI (518)
CAG
4
6 (5,83)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,83) / 8
BLASI (519)
BOGLIACINO (520)
PAL
NAP
2
2
5 (5,5)
- (5,5)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
2/1/-
4,5 (5) / 5
- (5,25) / 3
DIFENSORI
NOME PARTECIPANTE
ACCARDI (201)
SQ
SAM
P
-
V/Mv
- (-)
GOL
- (-)
AGOSTINI (202)
CAG
4
5,5 (5,75)
- (-)
ALVAREZ P.S. (371)
CAT
1
- (6)
ANDREOLLI (203)
ROM
1
ANTONELLI (205)
PAR
-
ANTONINI (206)
MIL
ANTUNES (207)
ROM
ARIAUDO (208)
ASSIST
- (-)
- (6,83) / 8
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
- (-) / 5
- (-)
-/-
5,5 (5,75) / 7
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 2
- (6)
- (-)
- (-)
1/-
- (5,5) / 4
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
JUV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
MEXES (298)
ROM
3
5 (5,17)
- (1)
- (-)
1/-
5 (6) / 13
ARONICA (209)
NAP
1
- (5)
- (-)
- (-)
-/1
- (4) / 2
MIGLIONICO (299)
LIV
2
5,5 (6)
- (-)
- (-)
1/-
5,5 (5,75) / 5
ARTIPOLI (210)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
MOLINARO (300)
JUV
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 6
ASTORI (211)
CAG
4
4 (5)
- (-)
- (-)
2/-
3,5 (4,75) / 4
BOMBARDINI (522)
BOL
4
5 (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
4,5 (5,38) / 7
MORAS (301)
BOL
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 6
AUGUSTYN (212)
CAT
1
- (4)
- (-)
- (-)
-/1
- (3) / 2
BRESCIANO (524)
PAL
3
- (5,67)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,67) / 7
MORERO (302)
CHI
4
6 (5,75)
- (-)
- (1)
1/-
6 (5,88) / 7
BRIGHI (525)
ROM
2
- (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,5) / 12
BALZARETTI (213)
PAL
4
6 (6,25)
- (-)
- (-)
2/-
6 (6) / 7
MORETTI (303)
GEN
3
- (6,5)
- (1)
- (-)
1/-
- (7,33) / 9
BELLINI (214)
ATA
4
5,5 (5,5)
1 (1)
- (-)
-/-
8,5 (6,25) / 8
MORGANELLA (304)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
BRKLJACA (708)
BROCCHI (526)
CAG
LAZ
1
- (-)
- (5)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-
- (-) / 2
- (5) / 7
BELLUSCI (215)
CAT
1
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 6
MOTTA (305)
ROM
1
- (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,5) / 7
BUDEL (527)
PAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 4
BELMONTE (216)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
NATALI (306)
FIO
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 7
CAMBIASSO (528)
INT
1
5 (5)
- (-)
- (-)
1/-
4,5 (4,5) / 18
BIANCO P. (218)
ATA
1
- (5,5)
- (-)
- (-)
1/-
- (5) / 4
NESTA (307)
MIL
4
7 (6,5)
- (-)
- (-)
-/-
7 (6,5) / 9
CAMORANESI (529)
JUV
4
7,5 (6,5)
- (-)
2 (2)
-/-
9,5 (7,17) / 17
BIAVA (220)
GEN
4
5 (5,88)
- (1)
- (-)
2/-
4,5 (6,38) / 9
NYOM (361)
UDI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
BOCCHETTI (221)
GEN
1
5 (5)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5) / 7
ODDO (308)
MIL
2
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 4
CANDREVA (530)
CARBONI (531)
LIV
CAT
4
4
6,5 (6,62)
6,5 (6)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-
6,5 (6,62) / 9
6,5 (6) / 7
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
R
fConti ci ricasca, ancora un cartellino giallo:
è il quarto in quattro gare di campionato
NOME PARTECIPANTE
CASERTA (533)
CERCI (534)
CIGARINI (535)
CODREA (536)
CONTI (539)
CORDOVA (541)
SQ
ATA
ROM
NAP
SIE
CAG
PAR
P
4
2
4
3
4
-
V/Mv
5 (5,5)
- (-)
6 (5,83)
- (6)
5 (5,38)
- (-)
GOL
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
ASSIST
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
AM/ES
-/-/-/-/1
4/-/-
MAGIC CUP
5 (5,5) / 7
- (-) / 6
6 (5,83) / 12
- (5,67) / 8
4,5 (4,88) / 10
- (-) / 7
COSSU (543)
DABO (544)
D'AGOSTINO (545)
DATOLO (547)
DE ROSSI (548)
DE VEZZE (549)
CAG
LAZ
UDI
NAP
ROM
BAR
4
3
4
3
4
3
7 (5,88)
- (5,83)
6 (5,5)
6 (5,67)
7,5 (6,38)
- (6,17)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (2)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-/-/2/-/-
7 (5,88) / 15
- (5,83) / 6
6 (5,5) / 17
6 (5,67) / 5
10,5 (7,62) / 20
- (6,17) / 7
DELVECCHIO (550)
DESSENA (551)
DI GENNARO (552)
DI TACCHIO (553)
DIEGO (554)
DONADEL (555)
CAT
CAG
MIL
FIO
JUV
FIO
4
2
3
4
5,5 (5,25)
6,5 (6,25)
- (-)
- (-)
- (6,83)
5,5 (6)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (2)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
2/-/-/-/1/1/-
5,5 (5) / 11
6,5 (6,25) / 7
- (-) / 4
- (-) / 1
- (8,67) / 27
5,5 (5,88) / 8
DONATI (716)
DONDA (556)
DONI (557)
DZEMAILI (718)
EKDAL (558)
EL SHAARAWI (559)
BAR
BAR
ATA
PAR
SIE
GEN
2
4
2
-
7,5 (7)
- (-)
- (6,17)
- (-)
5,5 (5,5)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/2/-/1/-/-
10,5 (8,5) / 10
- (-) / 3
- (5,83) / 21
- (-) / 13
5,5 (5,25) / 2
- (-) / 2
ELISEU (560)
FATY (562)
FELIPE MELO (563)
FERREIRA PINTO (564)
FILIPE (565)
FILIPPINI A. (566)
LAZ
ROM
JUV
ATA
SIE
LIV
1
1
2
3
- (5,5)
6 (6)
- (7)
- (-)
- (-)
6 (5,67)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/1/-/-/-/-
- (5,5) / 11
6 (6) / 1
- (8,25) / 17
- (-) / 10
- (-) / 2
6 (5,67) / 6
FINI (568)
FIRMANI (569)
FLAMINI (570)
FOGGIA (571)
FRANCESCHINI (572)
GALLOPPA (573)
SIE
LAZ
MIL
LAZ
SAM
PAR
4
3
3
1
4
6 (6,12)
- (-)
- (5,83)
6,5 (6,17)
- (-)
6,5 (6,62)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (1)
1 (2)
- (-)
- (-)
-/-/1/-/-/1/-
9 (6,88) / 10
- (-) / 1
- (6) / 9
7,5 (6,83) / 13
- (-) / 9
6,5 (7,25) / 15
GARGANO (574)
GATTUSO (575)
GAZZI (576)
GENEVIER (577)
GIOVINCO (578)
GOBBI (579)
NAP
MIL
BAR
SIE
JUV
FIO
4
3
4
2
1
5,5 (5,62)
5,5 (5)
6,5 (6,38)
- (-)
5,5 (6,25)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/1
-/-/-/-/-
5,5 (5,62) / 9
5,5 (4,67) / 11
6,5 (6,38) / 9
- (-) / 3
5,5 (6,25) / 10
- (-) / 5
GUANA (580)
GUARENTE (581)
GUBERTI (582)
HAMSIK (583)
INLER (584)
IORI (709)
BOL
ATA
ROM
NAP
UDI
CHI
4
4
1
4
3
-
6 (5,75)
4,5 (5,75)
- (5,5)
5 (6)
6 (6)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (3)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/2/-/-/-/-/-
6 (5,75) / 6
4 (5,5) / 11
- (5,5) / 10
5 (8,25) / 22
6 (6) / 11
- (-) / 5
ISLA (585)
IZCO (586)
JAJALO (587)
JANKOVIC (588)
JAROLIM (589)
UDI
CAT
SIE
GEN
SIE
4
2
3
3
5,5 (5,75)
- (-)
5 (5)
- (-)
- (5,83)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-/-/-/-
5,5 (5,75) / 6
- (-) / 3
5 (5) / 2
- (-) / 9
- (5,83) / 3
JORGENSEN (590)
JOVETIC (591)
JURIC (592)
KAMATA (702)
KHARJA (593)
KITOKO (711)
FIO
FIO
GEN
BAR
GEN
UDI
4
4
1
2
-
5,5 (5,83)
5,5 (6)
- (5,5)
- (-)
5 (5,75)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-/-/1/-/-
5,5 (5,83) / 5
5,5 (6,75) / 14
- (5,5) / 7
- (-) / 4
4,5 (7) / 14
- (-) / 2
KOMAN (703)
KRHIN (721)
LANGELLA (595)
LANZAFAME (596)
LAVECCHIA (597)
LAYUN (706)
BAR
INT
BAR
PAR
BOL
ATA
1
4
4
-
- (-)
- (-)
6,5 (6,25)
6 (6,25)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/1/1/-/-/-
- (-) / 4
- (-) / 1
6,5 (6,38) / 11
6 (6,12) / 9
- (-) / 1
- (-) / 1
LAZZARI (598)
LEDESMA C. (599)
LEDESMA P. (600)
LIVERANI (602)
LLAMA (603)
LODI (714)
CAG
LAZ
CAT
PAL
CAT
UDI
3
1
2
5,5 (5,67)
- (-)
- (-)
- (-)
- (5,5)
5,5 (6)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
-/-/-/-/-/-/-
5,5 (5,67) / 10
- (-) / 10
- (-) / 10
- (-) / 6
- (5,5) / 2
5,5 (6,5) / 6
LUCIANO (605)
LUNARDINI (606)
MADONNA (607)
MAGGIO (608)
MANCINI (609)
MANFREDINI (610)
CHI
PAR
ATA
NAP
INT
LAZ
4
1
1
3
-
7 (6,38)
- (6)
- (-)
- (5,33)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-/1/-/-/-
8 (6,62) / 7
- (6) / 3
- (-) / 6
- (5,17) / 8
- (-) / 7
- (-) / 3
MANNINI (611)
MANZONI (612)
MARCHINI (613)
MARCHIONNI (614)
MARCHISIO (615)
MARCOLINI (616)
SAM
PAR
LIV
FIO
JUV
CHI
3
1
1
4
4
4
7 (6,83)
- (-)
- (-)
5 (5,38)
7 (6,62)
6,5 (5,88)
1 (3)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/-/-/-/1/-/-
10 (9,83) / 16
- (-) / 1
- (-) / 7
5 (5,38) / 8
10 (7,25) / 15
9,5 (6,62) / 13
MARIGA (617)
MARRONE (712)
MASIELLO S. (618)
MATUZALEM (620)
MAURI (621)
MEGHNI (622)
PAR
JUV
BAR
LAZ
LAZ
LAZ
4
2
2
4
4
1
7 (6,75)
- (6)
6,5 (6)
6 (6,12)
6 (6)
5 (5)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/1/-/1/-/-/-
7 (6,75) / 11
- (5,5) / 1
6,5 (6) / 5
5,5 (6) / 8
6 (6) / 8
5 (5) / 3
MENEZ (623)
MESTO (624)
MIGLIACCIO (625)
ROM
GEN
PAL
2
4
-
- (6,25)
6 (6,25)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
-/1/-/-
- (6,25) / 10
6 (6,88) / 10
- (-) / 5
NOME PARTECIPANTE
MILANETTO (626)
MINGAZZINI (628)
MODESTO (629)
MONTOLIVO (631)
MORO (710)
MORRONE (633)
MOZART (720)
MUDINGAYI (634)
MUNTARI (635)
MUTARELLI (636)
NOCERINO (637)
OBODO (638)
PADALINO (641)
PADOIN (642)
PALLADINO (643)
PALOMBO (644)
PARO (645)
PAROLA (646)
PARRAVICINI (648)
PASTORE (649)
PAZIENZA (650)
PERPETUINI (722)
PERROTTA (651)
PESCE (719)
PINZI (652)
PIRLO (653)
PISANU (654)
PIZARRO (655)
POLI (656)
POULSEN (657)
PULZETTI (658)
QUARESMA (659)
RADOVANOVIC (705)
RAGGIO GARIBALDI (660)
RAIMONDI (661)
RIGONI (662)
RIVAS (663)
ROMERO (664)
ROSI (665)
ROSSI F. (666)
ROSSI M. (667)
SALIHAMIDZIC (668)
SAMMARCO (669)
SANTANA (670)
SAVIO (717)
SCIACCA (671)
SCULLI (672)
SEEDORF (673)
SEMIOLI (674)
SIMPLICIO (675)
SISSOKO (676)
SIVAKOV (677)
SNEIJDER (715)
SORIANO (678)
STANKOVIC (679)
TADDEI (680)
TEDESCO Gia. (681)
TEDESCO Gio. (682)
THIAGO MOTTA (683)
TIAGO (684)
TISSONE (685)
VALDES (686)
VALIANI (687)
VARGAS (689)
VERGASSOLA (690)
VIEIRA (691)
VIGIANI (692)
VITALE (694)
YAGO (713)
ZANETTI C. (696)
ZANETTI J. (697)
ZAPATER (704)
ZIMLING (698)
SQ
GEN
BOL
GEN
FIO
LIV
PAR
LIV
BOL
INT
BOL
PAL
UDI
SAM
ATA
GEN
SAM
BAR
CAG
SIE
PAL
NAP
LAZ
ROM
CAT
CHI
MIL
PAR
ROM
SAM
JUV
LIV
INT
ATA
GEN
LIV
CHI
BAR
UDI
SIE
JUV
GEN
JUV
UDI
FIO
FIO
CAT
GEN
MIL
SAM
PAL
JUV
CAG
INT
SAM
INT
ROM
BOL
PAL
INT
JUV
SAM
ATA
BOL
FIO
SIE
INT
BOL
LIV
BAR
FIO
INT
GEN
UDI
P
3
4
1
4
4
4
2
3
4
4
3
4
1
4
1
4
1
1
3
1
4
4
4
2
3
4
1
1
4
4
4
4
1
3
3
1
4
3
4
4
3
3
4
2
2
4
3
3
4
4
3
4
3
3
1
3
4
3
1
V/Mv
5 (5,5)
6,5 (6)
- (5,5)
5 (5,38)
6 (6)
6,5 (6,38)
6,5 (6,5)
- (-)
- (5,67)
6 (5,5)
5,5 (5,88)
- (-)
7 (6,33)
5 (5,62)
6,5 (6,5)
7 (6,5)
- (-)
- (-)
4,5 (4,5)
5 (6)
- (5,5)
6 (6)
6 (5,67)
- (5,5)
7 (6,38)
6 (6,12)
- (-)
6,5 (6,62)
7 (7)
5,5 (5,75)
6,5 (6,12)
- (5)
5 (5)
- (-)
5,5 (5,62)
6 (6,25)
7 (6,33)
- (-)
- (-)
- (-)
6,5 (6,38)
- (6)
- (5)
5 (5,5)
- (-)
- (5)
6,5 (6,5)
7 (6)
6 (6,12)
5,5 (5,62)
- (-)
- (-)
4,5 (6)
- (-)
6,5 (6,33)
6,5 (5,88)
- (6)
- (-)
- (6,33)
- (6)
- (6,17)
5,5 (5,62)
5 (5,75)
- (6,83)
5,5 (6)
- (6)
- (5,5)
- (6)
- (-)
6 (6,33)
5,5 (6)
- (6,67)
- (5,5)
GOL
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
2 (2)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (1)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
ASSIST
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
1 (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (-)
- (1)
- (-)
AM/ES
MAGIC CUP
-/5 (5,5) / 5
2/6 (5,75) / 7
1/- (5) / 4
2/5 (5,12) / 12
1/5,5 (5,83) / 7
1/6,5 (6,5) / 9
-/6,5 (6,5) / 10
-/- (-) / 3
-/- (5,67) / 11
-/6 (5,5) / 5
-/5,5 (5,88) / 8
-/- (-) / 3
1/12,5 (8,17) / 12
-/5 (5,62) / 11
-/6,5 (6,5) / 12
-/10 (7,25) / 16
-/- (-) / 3
-/- (-) / 3
-/4,5 (4,5) / 5
1/5 (5,88) / 14
-/- (5,5) / 4
-/6 (6) / 1
1/6 (5,5) / 9
1/- (5) / 6
3/6,5 (6,75) / 9
-/6 (6,12) / 13
-/- (-) / 3
-/6,5 (6,62) / 14
-/7 (7) / 4
1/5,5 (5,5) / 5
1/6,5 (6) / 8
-/- (5) / 8
-/5 (5) / 1
-/- (-) / 1
-/5,5 (5,62) / 5
2/6 (6) / 8
-/10 (7,33) / 6
-/- (-) / 2
-/- (-) / 1
-/- (-) / 1
-/6,5 (6,38) / 8
-/- (6) / 7
-/- (5) / 9
-/5 (5,5) / 11
-/- (-) / 8
-/- (5) / 3
1/6,5 (6,38) / 16
-/10 (7) / 14
-/6 (6,12) / 9
-/5,5 (5,62) / 12
-/- (-) / 12
-/- (-) / 2
-/4,5 (6) / 19
-/- (-) / 1
1/7,5 (7,5) / 15
1/6,5 (6,5) / 13
-/- (6) / 8
1/- (-) / 3
1/- (7,17) / 20
1/- (5,83) / 6
-/1
- (5,83) / 6
-/5,5 (5,62) / 6
-/5 (5,75) / 7
-/- (7,17) / 17
2/5 (5,75) / 7
2/- (5,5) / 6
-/- (5,5) / 6
1/- (5,5) / 7
-/- (-) / 2
1/6 (6,17) / 7
-/5,5 (6) / 12
1/- (7,83) / 10
1/- (5) / 2
ATTACCANTI
NOME PARTECIPANTE
ABBRUSCATO (925)
SQ
CHI
P
-
V/Mv
- (-)
GOL
- (-)
ACOSTY (801)
FIO
-
- (-)
- (-)
ACQUAFRESCA (802)
ATA
4
5 (5,12)
- (-)
ADAILTON (803)
BOL
1
- (-)
- (-)
ALEMAO (804)
UDI
-
- (-)
- (-)
AMAURI (805)
JUV
4
- (6,83)
AMORUSO (921)
PAR
1
ARNAUTOVIC (807)
INT
-
BABACAR (926)
FIO
BALOTELLI (808)
BAPTISTA (809)
ASSIST
- (-)
- (-)
AM/ES
-/-
MAGIC CUP
- (-) / 11
NOME PARTECIPANTE
BOGDANI (813)
SQ
CHI
P
4
V/Mv
7 (5,88)
GOL
1 (1)
BOJINOV (911)
PAR
3
- (-)
- (-)
ASSIST
- (-)
- (-)
AM/ES
-/-/-
MAGIC CUP
10 (6,62) / 12
- (-) / 15
BORRIELLO (814)
MIL
2
- (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,75) / 15
BUDAN (815)
PAL
4
5,5 (6,17)
- (1)
- (-)
1/-
5,5 (7) / 11
CALAIO' (816)
SIE
3
4,5 (5,83)
- (2)
- (-)
1/-
4,5 (7,67) / 18
CASSANO (818)
SAM
4
7,5 (6,88)
- (1)
1 (4)
2/-
8 (7,62) / 32
CASTILLO (819)
FIO
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 11
CAVANI (822)
PAL
4
5,5 (6,12)
- (1)
- (-)
1/-
5,5 (6,75) / 24
CELLERINO (823)
LIV
2
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
CERAVOLO (919)
ATA
2
4,5 (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
4,5 (5,25) / 4
CORRADI (826)
UDI
3
6 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,75) / 13
CRESPO (827)
GEN
2
- (6,25)
- (1)
- (-)
-/-
- (7,75) / 16
CRUZ (913)
LAZ
4
6,5 (6,38)
1 (3)
- (-)
-/-
9,5 (8,62) / 21
DANILEVICIUS (828)
LIV
3
6 (5,67)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,67) / 6
DE PAULA (922)
CHI
1
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 2
DEL NERO (829)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
DEL PIERO (830)
JUV
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 25
DENIS (831)
NAP
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 12
DI NATALE (832)
UDI
4
6,5 (7,25)
- (6)
- (-)
1/-
6,5 (11,62) / 37
DI VAIO (833)
BOL
2
5 (5)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5) / 25
DIONISI (918)
LIV
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
ESPOSITO MAU. (835)
ROM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
ETO'O (909)
INT
4
7 (6,88)
- (2)
- (-)
2/-
6,5 (8,12) / 37
FIGUEROA (836)
GEN
2
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 3
FLOCCARI (837)
GEN
2
5,5 (6)
1 (2)
- (-)
-/-
5,5 (7,5) / 25
FLORO FLORES (838)
UDI
4
5,5 (5,75)
- (1)
- (-)
2/-
5 (6,25) / 20
GASPARETTO (839)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
GHEZZAL (840)
SIE
4
6 (6,12)
- (1)
- (1)
1/-
6 (7) / 15
GILARDINO (841)
FIO
4
6,5 (6,25)
1 (2)
- (-)
-/-
9,5 (7,75) / 34
GIMENEZ (927)
BOL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 3
GRANOCHE (842)
CHI
4
6,5 (6,25)
- (-)
1 (1)
-/-
7,5 (6,5) / 15
GRECO (843)
BAR
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
HANINE (844)
CHI
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
HERNANDEZ (845)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 11
HOFFER (910)
NAP
2
5 (5)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5) / 14
HUNTELAAR (915)
MIL
3
5 (5,33)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,33) / 18
IAQUINTA (846)
JUV
3
6,5 (6,83)
1 (2)
- (-)
-/-
9,5 (8,83) / 24
INZAGHI F. (849)
MIL
2
5,5 (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,5) / 19
INZAGHI S. (850)
LAZ
1
- (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,5) / 3
JEDA (852)
CAG
4
6,5 (5,62)
1 (2)
- (-)
-/-
9,5 (7,12) / 22
KUTUZOV (855)
BAR
4
6,5 (6)
- (1)
1 (1)
-/-
7,5 (7) / 8
LARRIVEY (856)
CAG
4
- (4,67)
- (-)
- (-)
-/-
- (4,67) / 2
LAVEZZI (857)
NAP
4
6 (5,88)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,88) / 23
LUCARELLI (858)
LIV
4
5 (5,38)
- (1)
- (-)
2/-
4,5 (5,88) / 14
MACCARONE (859)
SIE
4
5,5 (6)
- (1)
- (-)
-/-
5,5 (6,75) / 18
MAKINWA (860)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
MARAZZINA (861)
BOL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 6
MARTINEZ (863)
CAT
3
7 (6)
1 (1)
- (-)
-/-
10 (7) / 15
MASCARA (864)
CAT
4
6 (6,5)
- (1)
- (1)
-/-
6 (7,5) / 21
MATRI (865)
CAG
4
6,5 (6,12)
- (-)
- (-)
-/-
6,5 (6,12) / 14
MCHEDLIDZE (866)
PAL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 7
MEGGIORINI (867)
BAR
3
6,5 (6,33)
- (-)
1 (1)
-/-
7,5 (6,67) / 16
MICCOLI (869)
PAL
4
6,5 (6,38)
- (1)
- (-)
1/-
6,5 (7) / 23
MILITO (870)
INT
4
7,5 (7,38)
2 (4)
- (2)
-/-
13,5 (10,88) / 40
MORIMOTO (871)
CAT
3
5 (5,83)
- (2)
- (-)
-/-
5 (7,83) / 20
MUTU (872)
FIO
2
4 (5,5)
- (1)
- (-)
-/-
4 (7) / 30
NENE' (873)
CAG
4
6 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
6 (5,75) / 18
OKAKA (875)
ROM
1
6 (6)
- (-)
- (-)
-/-
6 (6) / 2
OSVALDO (877)
BOL
4
5 (5,88)
- (1)
- (-)
-/-
5 (6,62) / 14
PALACIO (878)
GEN
4
5 (5,88)
- (-)
- (1)
1/-
5 (6) / 18
PALOSCHI (879)
PAR
4
6,5 (6,62)
- (2)
- (-)
1/-
6 (8) / 21
PANDEV (880)
LAZ
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 21
PAOLUCCI (881)
SIE
1
- (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5,5) / 13
PATO (885)
MIL
4
5 (6,25)
- (2)
- (-)
1/-
5 (7,62) / 33
PAZZINI (886)
SAM
4
6 (6,25)
- (2)
- (-)
-/-
6 (7,75) / 28
PELLISSIER (887)
CHI
4
6,5 (6,25)
1 (3)
- (-)
-/-
9,5 (8,5) / 26
PEPE (888)
UDI
4
6 (5,88)
- (-)
- (-)
2/-
6 (5,62) / 14
PIA' (889)
NAP
1
- (6)
- (-)
- (-)
-/-
- (6) / 6
PLASMATI (890)
CAT
3
- (5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5) / 8
POZZI (920)
SAM
1
- (6)
- (-)
- (-)
1/-
- (5,5) / 13
QUAGLIARELLA (891)
NAP
4
5 (6,12)
- (2)
- (1)
1/-
5 (7,75) / 29
RAGATZU (892)
CAG
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 2
REGINALDO (893)
SIE
4
- (6)
- (1)
- (-)
-/-
- (7,5) / 12
RICCHIUTI (916)
CAT
3
6 (6,17)
- (-)
- (-)
1/-
6 (6) / 8
ROCCHI (894)
LAZ
2
- (7,5)
- (1)
- (-)
-/-
- (10,5) / 18
RONALDINHO (895)
MIL
3
- (5,5)
- (-)
- (1)
-/-
- (5,83) / 22
SANCHEZ (896)
UDI
4
6 (6,12)
- (-)
- (-)
1/-
6 (6) / 14
SFORZINI (917)
BAR
2
- (4,75)
- (-)
- (-)
-/1
- (4,25) / 2
SUAZO (897)
INT
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 9
SUCCI (898)
PAL
2
5,5 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,75) / 11
TAVANO (899)
LIV
4
5,5 (5,25)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,25) / 20
TIBONI (914)
ATA
1
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
TIRIBOCCHI (900)
ATA
4
5,5 (5,75)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (5,75) / 13
15 (8,88) / 32
-/-
- (-) / 1
- (-)
-/-
5 (5,12) / 23
- (-)
-/-
- (-) / 5
- (-)
-/-
- (-) / 2
- (-)
- (-)
1/-
- (6,67) / 31
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 8
TOTTI (901)
ROM
4
8 (6,12)
2 (3)
1 (2)
-/-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 9
TREZEGUET (902)
JUV
2
5 (5,5)
- (1)
- (-)
-/-
5 (7) / 19
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
VUCINIC (905)
ROM
3
7 (6,17)
- (-)
- (-)
-/-
7 (6,17) / 23
INT
4
5,5 (6,5)
- (-)
- (1)
-/-
5,5 (6,83) / 23
WILKER (923)
GEN
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
ROM
1
- (5)
- (-)
- (-)
-/-
- (5) / 18
ZALAYETA (906)
BOL
2
5 (5,5)
- (-)
- (-)
-/-
5 (5,5) / 5
BARRETO (810)
BAR
1
7 (7)
1 (1)
1 (1)
1/-
7,5 (7,5) / 18
ZAMBLERA (924)
ROM
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
BELLUCCI (811)
SAM
2
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 9
ZARATE (907)
LAZ
3
5,5 (6,67)
- (-)
- (-)
-/-
5,5 (6,67) / 25
BERETTA (812)
MIL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
ZIGONI (908)
MIL
-
- (-)
- (-)
- (-)
-/-
- (-) / 1
28
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’EVENTO
Che spettacolo
al GP Nuvolari
Davanti a tutti
una Fiat del ’38
I siciliani Passanante e Messina con
una 508C vincono la corsa per auto
storiche in memoria del grande Tazio
MARCO BASLETTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dMANTOVA Una gara ricca di
spettacolo e colpi di scena, che
alla fine ha premiato lo stesso
equipaggio del 2008. Per la seconda volta il GP Nuvolari, gara di regolarità riservata alle
auto storiche e dedicata alla
memoria del grande pilota
mantovano, è stato vinto dai siciliani Mario Passanante e
Francesco Messina su Fiat
508C del 1938, davanti a Bruno e Carlo Ferrari, vincitori della Mille Miglia 2009 (Bugatti
37 del 1937). Terzo posto per
Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508S Balilla Sport
del 1934. La classifica finale
viene calcolata anche in base
all’anzianità delle vetture, cui
viene attribuito un coefficiente per la trasformazione delle
penalità acquisite.
Evento La tre giorni dedicata al
GP Nuvolari si è rivelata un
grande spettacolo, con 275
equipaggi al via, la metà stranieri, e tanti appassionati che,
spinti dalle belle giornate di sole, hanno affollato il centro di
Mantova per ammirare le macchine esposte. Il colpo d'occhio
su piazza Sordello era davvero
suggestivo: il salotto della città si è trasformato in un museo
all’aperto con veri e propri gioielli: Alfa Romeo, Bugatti, Jaguar, Lancia, Porsche, Mercedes, Aston Martin, Cisitalia,
tutti costruiti tra il 1919 e il
1969.
Percorso duro La gara è stata
impegnativa, con oltre 1.000
s
GALLERIA
1933
Al GP Nuvolari
sono state
ammirate
indimenticabili
auto d’epoca: a
lato la Fiat Balilla
Coppa D’Oro di
Auricchio-Brolio
1928
L’inconfondibile
Alfa Romeo 6C
1500 Super
Sport, portata
in gara
nell’occasione
dalla coppia
Viaro-Viaro
1939
Settant’anni di
splendore per
questa Bmw
328, guidata al
GP Nuvolari
dall’equipaggio
canadese
Ciocca-Lerch
Un gruppo di partecipanti alla diciannovesima edizione del GP Nuvolari per auto storiche, che ha visto al via ben 275 equipaggi
km divisi in tre tappe e ha toccato anche i circuiti di Imola e
Misano per una complicata
prova cronometrata in notturna. In totale i tratti cronometrati sono stati cinquanta e la manifestazione internazionale di
regolarità organizzata dalla
Scuderia Mantova Corse, in
collaborazione con il Museo
Tazio Nuvolari e l’Automobile
Club Mantova, si è conclusa
con la cerimonia delle premiazioni che si è svolta al Teatro
Bibiena domenica scorsa. Presenti anche 6 equipaggi femminili, tra cui le bresciane Franca
Boni e Giulia Gavazzi su Porsche 356 Speedster del 1955,
che si sono aggiudicate la Coppa Delle Dame, La coppa «Franco Marenghi», al pilota che
maggiormente ha ricordato lo
stile di vita di Tazio Nuvolari, è
stata invece assegnata all’equipaggio Von der Heyden, composto da padre e figlio, su
Aston Martin Mark II 2/4 Seat
del 1934. Prima scuderia italiana classificata la «Scuderia del
Gradino».
Gioielli Tra i partecipanti c’erano anche vetture provenienti
da collezioni private, rispolverate e messe a nuovo per l’occasione speciale. A correre è stata la storia: 74 le auto anteguerra, tra cui spiccavano Bentley 4½ litre, Bugatti Type 35 e
37, Aston Martin Le Mans, Lagonda, un nutrito numero di
Porsche 356 nei vari modelli,
Jaguar e rare Ferrari degli Anni 60. Grande soddisfazione
anche per l’Audi, sponsor principale di un evento che nonostante il notevole successo è
già proiettato verso il 2010.
la mostra
Tazio Nuvolari durante una corsa a Tripoli nel 1933
Quante iniziative
per ricordare
una vera leggenda
Sono passati 56 anni dalla morte di Tazio
Nuvolari. Tra le numerose iniziative per ricordarlo
la corsa di auto storiche è forse la più importante.
Ma quest’anno, grazie a una mostra allestita a
Mantova, emerge un aspetto del Mantovano
Volante più sconosciuto. Fino al 18 dicembre, a
Palazzo Te c’è la mostra «Quando scatta
Nuvolari», che ci presenta il Nivola fotografo, un
artista della macchina fotografica. La genesi della
mostra inizia nel 2003 quando Arrigo Gianolio,
della Fondazione della Banca Agricola Mantovana,
decide di occuparsi dei numerosi scatolini lasciati
dalla moglie di Nuvolari all’Aci di Mantova: sono
2575 negativi, che dal 2005 verranno restaurati
fino a dare vita alla mostra.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
R
fLa Spagna ospita un remake del match che
SCACCHI
assegnò il titolo iridato del 1984
P
LA STORIA
Settembre ’84
Tutto iniziò
a Mosca
1984: Non bastano 48 match a trovare il campione
1985: Kasparov si impone 13-11 e si laurea campione del Mondo
1987: Sfida tesa, finisce pari e Kasparov è campione
Scacco al mito: Karpov-Kasparov
A 25 anni dalla prima storica sfida, i due eterni campioni russi tornano a incontrarsi da oggi a Valencia
GIAN LUCA PASINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dVenticinque anni dopo, fra
loro c’è ancora una scacchiera:
Kasparov contro Karpov, da oggi a Valencia. Non si contendono più il Mondiale, ma un pezzetto della storia di questo
sport, che li mise di fronte nel
settembre 1984, in una sfida
che diventò epica.
Falce e martello Sfogliando i libri di storia si arriva a un’epoca
in cui aveva senso parlare di falce e martello, di comunismo e
di regime brezneviano. Il Presidente del Soviet Supremo era
Konstantin Cernenko e il campione del mondo di scacchi
Anatolij Karpov. Nato il 23
maggio 1951 a Zlatoust, città
mineraria degli Urali, aveva iniziato a giocare nel dopolavoro
del padre. Era stato preparato
per «vendicare» la vittoria americana di Fischer, contro Spasskij, nel 1972. Ma lo scacchista
Usa non si era mai presentato a
quella sfida e Karpov si era conquistato la scena per altre strade. E’ un campione consolidato
quando si trova davanti Garri
Kasparov, 21 anni. Nato a
Baku in quella che oggi è l’Azerbaigian, da padre ebreo, Kim
Moiseevi Vajnštejn che gli trasmette la passione per gli scacchi, dalla madre Garri, prende
il cognome. Più o meno a 6 anni perde il padre ed entra nella
scuola del Pioniere Gagarin, a
14 viene chiamato nella scuola
di Botvinnik (già «plasmatore»
di Karpov). Diversi in età, vivono gli scacchi agli antipodi: me-
PRODOTTA E DISTRIBUITA DA:
s
s
Tolja, il
computer
Garri
il genio
Anatolij (detto in
famiglia Tolja)
Karpov,
è nato il 23
maggio 1951, una
città mineraria
degli Urali
Garri Kimovi
Kasparov,
è nato il 13
aprile 1963
a Baku in quello
che è oggi
l’Azerbaigian
R
R
(r.m.) Giocatore
freddo, lucido,
dotato di una
tecnica che
rasenta la
perfezione,
Sulla scacchiera
non ama
avventure; lotta
per minimi
vantaggi
posizionali e
quando li
ottiene riesce a
portarli fino alla
vittoria. La sua
tecnica si esalta
nei finali,
quando riesce a
trasformare
posizioni
insignificanti in
sorprendenti
vittorie. Un
computer
umano
(r.m.)
Considerato da
molti il più
grande di tutti i
tempi, quello, in
ogni caso, ha
raggiunto il più
alto rating della
storia. Stile
inimitabile,
aggressivo,
coraggioso,
dotato di una
fantasia
combinativa
straordinaria.
Trasforma ogni
partita in una
lotta furibonda
nella quale non
ha paura di
sacrificare pezzi
per attacchi
decisivi. Un
genio della
scacchiera
Anatolij Karpov (58 anni) per la prima volta campione del mondo nel ’75, a destra Garri Kasparov (46)
todico, dotato di una memoria
eccezionale il campione. Istintivo, rapidissimo nel ragionamento, tanto da risultare irruento, lo sfidante. Anche dal
punto di vista politico sono differenti: fedele al Pcus il primo,
iscritto solo l’anno prima al partito, Kasparov che strizza l’occhio all’Occidente.
48 partite Quell’irruenza è fatale al «giovane di Baku» (lo chiamava così Karpov) nel settembre ’84: Karpov vince 4 delle
prime 9 partite di Mosca. Poi
una serie di 17 patte, seguite
dalla quinta vittoria del cam-
TRE SOLI GIORNI DI PARTITE
Esibizione a gran velocità
Tenendo presente che si tratta
di un incontro commemorativo,
privo di ogni ufficialità, la
formula di questo match è
abbastanza insolita: si giocano
12 partite a cadenza rapida e
semi-rapida. Vince chi arriva a
6,5 punti. Per le prime 4 — due
oggi e due domani con inizio alle
ore 19 (su www.gva.es. si
aspettano milioni di spettatori) —
i giocatori hanno a disposizione
25 minuti a testa più un
abbuono di 5" a mossa. Chi
supera questo tempo di
riflessione ha partita persa. Le
ultime 8 partite (dopodomani)
sono partite lampo, dette
«blitz», che concedono ai
giocatori solo 5’ a testa più un
abbuono di 2 secondi a mossa.
Riccardo Magrini
pione, che ha per le mani il «match chess». Lo sfidante, forse liberato dal risultato disastroso,
spalle al muro, incomincia la rimonta. Lascia spazio al suo gioco aggressivo. Ma 5 mesi dopo
la prima partita, la situazione è
di stallo: delle 48 partite giocate, 40 sono state pareggiate
(5-3 il risultato per Karpov).
Anche la stampa che all’inizio
si era appassionata, ora segue
stancamente un confronto che
pare bloccato.
Interruzione La federazione
mondiale chiude la sfida: sospende con un con un «senza
decisione». Il campione resta
Karpov. Ma una grande pagina
è stata scritta. Vengono riformulate le regole e pochi mesi
dopo i due si trovano ancora di
fronte per un altro Mondiale.
Solo 24 partite ancora a Mosca, alla vigilia dell’ultima partita Kasparov è in vantaggio
(12 a 11). Karpov, che gioca
con i bianchi, è costretto a vincere per pareggiare e mantenere il titolo, ma alla 43ª mossa si
arrende, proclamando Kasparov campione. Stasera si ritrovano a Valencia: dopo aver seguito percorsi sempre diversi.
Kasparov, ha aperto una scuola in Israele, poi è tornato più
volte in Russia per manifestare
il proprio dissenso contro Putin (è stato anche in carcere). Il
suo ultimo match mondiale è
datato 2000. Karpov si è ripreso anche il titolo iridato, ma negli ultimi anni ha rallentato la
sua presenze al fianco di una
scacchiera. Fino a questa sfida:
senza tempo e senza storia, in
omaggio alla leggenda.
TROVI GAZZENDA
NEI PUNTI VENDITA
LOMBARDIA
30
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS UNA GRADITA NOVITA’
Dopo 15 mesi
l’ex regina Henin
torna a giocare
PALLAVOLO
S
Le leader
che rivincono
MONICA SELES
(lu.mar.) Già n. 1 del mondo,
con 8 Slam, accoltellata ad
Amburgo rientra nel’95,
vince «solo» Melbourne ’96
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUn altro campione torna alle
gare, ma stavolta non è una storia patetica o impossibile, ma
una notizia che riempie di felicità. E di trepidazione. Oggi Justine Henin ufficializza una decisione che tutti pensavano imminente, dopo il clamoroso
rientro della grande rivale, la
connazionale belga Kim Clijsters, che ha vinto gli Us Open
appena al terzo torneo ufficiale dopo la maternità. Ma il ritorno è meno clamoroso dell’addio, appena 15 mesi fa, quando
la ragazza dal rovescio d’oro (a
una mano) era l’indiscussa regina. Così com’è eclatante la formula scelta per l’annuncio, da
chi è stato sempre poco propenso alle luci della ribalta. Tre apparizioni in un’ora in tre diverse tv. Dalle 19 alle 19.45.
A maggio 2008 il
ritiro, poi la noia, il
trionfo della Clijsters
e il tennis in crisi la
convincono al rientro
Annunci Che cosa dirà esattamente la piccola-grande belga? Parlerà dei due tornei-esibizione del 5-6 dicembre a Charleroi (con Flavia Pennetta, Flipkens e Cornet) e della settimana dopo a Dubai. Saranno le
tappe d’assaggio verso il ritorno ufficiale del «suo» Roland
Garros o del torneo di Dubai, al
quale Justine è particolarmente affezionata, avendolo vinto
4 volte in 5 partecipazioni.
DOMENICA
AL VIA
A-1 E A-2?
GLI ALTRI RITORNI
La fuoriclasse belga si era ritirata da numero 1
Staserà farà l’annuncio ufficiale su 3 televisioni
VINCENZO MARTUCCI
y
MARTINA HINGIS
Più giovane n. 1 di sempre,
sfiora il Grande Slam ’97,
lascia a fine 2002, torna nel
2006 e vince subito Roma
La Lega non si
da per vinta e
riafferma la
volontà di
giocare
domenica la
prima di
campionato sia
in A-1 che in
(soprattutto) in
A-2. Sta
sondando anche
l’estrema
possibilità (con
la Federazione)
di proporre un
torneo a 15: ma
a questo punto
appare quasi
scontato vedere
quale sarà la
decisione del
Tar, giovedì.
Quando verrà
ascoltato il
ricorso
presentato dalla
Yoga Forlì. Se i
romagnoli
perdono si
parte a 14
DOPO IL SUCCESSO IN SUPERCOPPA
Zlatanov
rilancia
Una stagione
Mondiale
«Pronto a tornare in azzurro.
Il campionato non è il più bello
di tutti: la vicenda Pineto
è una vergogna per tutti»
CARLO GOBBI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCon Zlatanov, si vince. Piacenza ha chiuso in
maggio la finale scudetto battendo Trento grazie
al magistrale filotto del gigante italo-bulgaro sull’11-13. Ha riaperto domenica la stagione superando Macerata nella Supercoppa con i suoi 24
punti.
L’Italia sarebbe arrivata decima, agli Europei,
con Zlatanov in campo?
«Non voglio parlare della nazionale. Non c’ero
per scelta, avevo già parlato con Anastasi».
A Pechino però c’era e ha giocato poco.
«Decide l’allenatore. Ma anche qui sono top secret. Vuole mettermi nei guai?».
Però ha sentito la minaccia del presidente Magri: squalifica a chi rifiuta la maglia azzurra.
Justine Henin, 27 anni, belga, è stata n. 1 del mondo 117 settimane EPA
Conferma Ma che Justine ritorni è sicuro. Si annoiava troppo
ed era troppo sollecitata dalle
nuove imprese della rivale Clijsters, dalla pochezza del tennis
femminile e, soprattutto, dall’eclissi fisica delle sorellone
Williams. Non trovando conferme ufficiali, abbiamo chiesto
lumi al fratello maggiore di Justine, David, protagonista, a Parigi di due anni fa di una storia
toccante. A seguito della scomparsa prematura della madre
per tumore quando la futura
numero 1 del mondo aveva 13
anni (e le aveva promesso che
un giorno avrebbe vinto per lei
quel torneo...), Justine si era allontanata prima dal padre e
poi dai fratelli, facendosi adottare da coach Carlos Rodriguez
e quindi dal marito, il signor
Hardenne. Ma, dopo 7 anni,
era corsa al capezzale del fratello, caduto in coma dopo essersi
addormentato alla guida dell’auto. Che aveva riabbracciato
al miracoloso risveglio, compensando con il ritrovato affetto della famiglia quello del marito, con cui aveva divorziato.
E David, alla nostra chiamata,
ci ha candidamente risposto,
giulivo: «Che bello, Justine
rientra al suo tennis, siamo tutti così felici per lei».
Carica Il 14 maggio 2008. Justine: «Ho dato tutto, ho perso il
desiderio». Adesso che non ha
più marito, né ha figli e ha tentato soddisfazione prima negli
studi e poi nella recitazione,
torna al suo unico, grande,
amore: il tennis. Grazie.
«Sono in buoni rapporti con Achini. Pensavo già
di farmi un bel campionato CSI. Però avrei dovuto
stare sotto mia moglie, Chiara, che lavora al Coni».
JENNIFER CAPRIATI
A 14 anni e 7 mesi, è la più
giovane top ten di sempre.
Lascia nel’93, torna nel’96,
nel 2001- 2002: 3 slam e n. 1
Quanto conta questa Supercoppa?
«Per noi, tanto. E non per il premio; lo deciderà il
presidente Molinaroli. Adesso sento dire che non
vale molto. Però è sempre meglio vincere una manifestazione, che perdere».
Ancora la Copra ha vinto in rimonta.
«E’ la nostra caratteristica. Non mollare mai».
E mancava Bravo.
KIM CLISTERS
Già n. 1, e regina degli Us
Open 2005, lascia nel 2006.
Neo-mamma 18 mesi fa, ha
appena rivinto gli Us Open
«Ma ha visto come si è inserito bene Urnaut? E’
arrivato da una settimana, non è stato facile giocare a buon livello in una squadra dove ci conosciamo già tutti.
Si parte, che campionato sarà?
Hristo
Zlatanov, 33
anni:
campione
d’Italia in
carica con
Piacenza
TARANTINI
«Trento superfavorito, anche nelle quote scommesse. Noi, al solito, andiamo dietro, insieme a
Cuneo e Macerata».
I suoi obiettivi: scudetto e poi Mondiali con la
nazionale?
«Dopo la Supercoppa, puntiamo adesso alla coppa Italia, che è più vicina. Poi allo scudetto. Per i
Mondiali, si vedrà. Io ci sto».
Anche voi giocatori aspettate il verdetto di giovedì del TAR del Lazio?
«Pensiamo ad allenarci e giocare. Errori ne sono stati commessi. Adesso si
tenta di rimediare».
Se Forlì verrà esclusa, sarà un
rimedio?
«Mi dispiacerebbe per Forlì.
Non sta né in cielo né in terra
che ci sia Pineto. Non paga i giocatori. Uno scandalo».
Cosa suggerirebbe?
«Io, niente. Non mi permetterei
di insegnare a Righi il suo lavoro,
così come sarebbe assurdo che Righi venisse a correggermi il bagher. Il danno non è solo di Forlì o
di Pineto, ma di tutto il movimento».
Pensa sempre sia il campionato più
bello del mondo?
«Un tempo, certamente sì. Adesso non
lo so più».
ALTRE NOTIZIE
A PAGINA
37
&
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CICLISMO L’INTERVISTA AL GRANDE EX
x il suo ruolo
x Valverde x
«Non interessa all’Uci»
Il messaggio del Coni era
chiaro: il procuratore
Torri si è messo a cercare
la verità e l’ha trovata.
Spettava all’Uci farlo a
livello internazionale, ma
pare che non interessi
FOTO BETTINI
«Come un compagno»
Starò con i ragazzi, che mi
vedono ancora come un
compagno. La mia
presenza sarà importante
fino a sabato. Poi
domenica Ballerini dirigerà
l’orchestra, che è buona
il futuro
«Il c.t. è il sogno di tutti»
Io al posto di Ballerini?
Credo sia il sogno di ogni
atleta, di qualsiasi
disciplina. Oggi non so
rispondere. Fino ai Giochi
2012 però c’è
Franco
VALVERDE
Il braccio destro di Ballerini: «Damiano
è un po’ chiuso, ma ora si deve aprire»
Paolo Bettini,
35 anni
FOTO BETTINI
dL’avventura azzurra di Paolo Bettini è ricominciata da dove era partito il primo dei suoi
trionfi mondiali. Era la vigilia
di Salisburgo 2006 e anche allora la Nazionale si radunò a
Gazzada, in provincia di Varese. Furono giorni agitati per il
caso Paolini, ma l’impresa di
Bettini spazzò via polemiche,
accuse e anche un tabù personale. Ieri sera l’uomo simbolo
del ciclismo italiano è tornato
alla corte del c.t. Ballerini, un
anno dopo l’addio alle corse.
Paolo Bettini
Due volte iridato e olimpionico
Pilota aerei e corre nei rally
Paolo Bettini è nato a Cecina (Li) il 1˚ aprile 1974.
Pro’ dal 1997, s’è ritirato al Mondiale di Varese 2008.
Tra i trionfi: 2 Mondiali (Salisburgo ’06 e Stoccarda
’07), 1 Olimpiade (Atene 2004), 2 Liegi, 2 Lombardia, 1
Sanremo, 1 San Sebastian, 1 Amburgo, 2 Zurigo.
Oggi è testimonial della Briko, corre nei rally con la
Punto Abarth e vola su un Tecnam P92 (sotto, foto
BETTINI). Ha appena pubblicato il libro: «Così ho
pedalato in cima al mondo» (Edizioni Red).
Bettini, partiamo dalla telefonata che la riporta in azzurro.
«La convocazione? (ride) Non
è stata una sola telefonata. Se
n’era già parlato a Roma, in occasione dei Mondiali di nuoto.
L’input è venuto da Ballerini,
però mi ha fatto piacere che il
presidente Di Rocco l’abbia subito appoggiato».
Che cosa dirà a Cunego?
«Ha dimostrato di andare forte. Due tappe di montagna al-
«Damiano ha sempre mostrato un carattere chiuso. Questo
invece è il momento di aprirsi.
Non ha i suoi compagni di
squadra più fedeli, ma una Nazionale composta da amici e
colleghi che conosce. I risultati sono dalla sua parte. Però, al
di là dei risultati, deve strappare la fiducia degli altri anche
per il morale che sa dare loro».
«La più serena degli ultimi cinque anni. Possiamo fare un poker storico. Chi si deve preoccupare sono gli altri, a partire
dalla Spagna. E questo deve capirlo anche Cunego. Non deve
farsi prendere dai dubbi. Se
corre come alla Vuelta, può
vincere il Mondiale».
«Non certo per costruire la
squadra, come si diceva quando correvo... Starò in mezzo ai
ragazzi, che mi vedono ancora
come un compagno. La mia
presenza sarà importante fino
a sabato. Poi domenica Franco
dirigerà l’orchestra, che è buona anche quest’anno. Cunego
ha scoperto le carte tutte insieme. Ma è meglio così: avremo
ancora un leader da tutelare».
«Mi è bastato fare un giro in
bici del percorso di Mendrisio,
anche con la pancetta, per rivivere l’avvicinamento dei miei
Mondiali. Farò lo stesso lavoro di prima: metterò la mia
esperienza al servizio di Ballerini, come se dovessi correre».
Ne sarà capace?
Che vigilia si aspetta?
Con che ruolo torna?
Ballerini l’ha paragonata al tattico di Mourinho.
la Vuelta non si vincono per caso. Posso solo dirgli di gestirsi
bene. Io ci ho messo sei anni a
trovare l’equilibrio per vincere
un Mondiale. In questa settimana dovrà fare ciò che abbiamo fatto a turno io e tutti i leader della Nazionale: creare il
gruppo, perché è col gruppo
che si fanno le imprese».
Le sue vigilie «difficili» serviranno da insegnamento?
gazzetta.it
VIDEO: UN GIRO SUL TRACCIATO
PAOLO SVELA I SEGRETI DELLA GARA
Su Gazzetta.it il due volte campione del
mondo scopre i segreti della prova in linea
con un giro completo del percorso iridato.
Nei video on line i dettagli delle due salite e
i punti più insidiosi del tracciato, raccontati
con la consueta simpatia dal toscano.
www.gazzetta.it/ciclismo
«La peggiore fu Stoccarda
2007. Non tanto per le accuse
di Sinkewitz, ma per la difficoltà a gestire il caos totale che si
creò. Però ero tranquillo, concentrato. Può servire anche a
Damiano: in questa settimana
qualche episodio gli darà fastidio, ma lui deve fregarsene».
Com’è riuscito a superare
quattro delusioni iridate?
«Me la prendevo. Ma quando
si sono finalmente calmati i
miei sentimenti verso il Mondiale, tutto è venuto naturale.
Pure Cunego arriva dalla mezza delusione di Varese 2008:
diciamolo, un 2˚ posto, anche
se dietro a un compagno (Ballan; ndr), fa girare le scatole».
IERI RADUNO
Ieri tra le 16 e le 22 tutti gli azzurri
hanno raggiunto il ritiro di Villa
Cagnola a Gazzada (Varese)
dribblando anche il traffico:
primo ad arrivare Pinotti, ultimo
Basso che di ritorno dalla Vuelta
ha avuto il permesso di cenare a
casa (abita vicino, a Cassano
Magnago). Oggi allenamento di
tre ore, mentre Pinotti proverà il
percorso della crono. Così le
camere: Basso e Pinotti in singola,
poi Ballan-Santambrogio,
Cunego e Scarponi, Paolini e
Tosatto, Bruseghin e Visconti,
Garzellie e Pozzato. Già nel 2006,
prima di Salisburgo (vinse Bettini)
gli azzurri passarono tre giorni a
Villa Cagnola.
Altri servizi su GAZZETTA.IT.
«Cunego credimi
Se fai gruppo
vinci il Mondiale»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
AZZURRI
BLOCCATI
DAL TRAFFICO
Basso, stanza singola
Garzelli con Pozzato
Bettini
LUIGI PERNA
31
R
Rivali?
«Tre uomini da curare: Valverde, Sanchez e Gilbert. Ma può
essere l’anno che va via la fuga
da lontano, come a Lugano
1996 o Madrid 2005. Il percorso di Mendrisio si presta».
y
DOMANI
I PRIMI
DUE TITOLI
Siamo pronti?
«Il gruppo è tosto e collaudato. Garzelli a Mendrisio passa
sotto la finestra di casa. Paolini è sveglio a infilarsi, tiene in
salita ed è veloce. Pozzato ha
talento e sa metterlo a frutto,
se si concentra. Tosatto e Bruseghin li conosciamo».
C’è rimasto male per Rebellin
e Di Luca, positivi al Cera?
«Molto. L’avevo già detto per
Rebellin e lo ripeto più forte
per Di Luca. Mi sembra impossibile che due mesi dopo Riccò
e ancora un anno più tardi, ci
si faccia beccare positivi per la
stessa sostanza. Controlli non
attendibili? Ce lo dimostrino».
Intanto Valverde corre, anche
se squalificato in Italia.
«Stranezze del ciclismo. Però
è ora di finirla con l’Operacion
Puerto. Anche se mi dispiace
che abbiano pagato solo Basso
e pochi altri. Il messaggio dal
Coni era chiaro: Torri (il procuratore antidoping; ndr) si è
messo a cercare la verità e l’ha
trovata. Spettava all’Uci farlo
a livello internazionale. Ma
sembra che non interessi».
Ballerini la vede «consulente»
anche in futuro. E lei si vede un
giorno c.t.?
«Credo che sia il sogno di ogni
atleta, di qualsiasi disciplina.
Ma oggi non so rispondere. Fino ai Giochi di Londra 2012
c’è Ballerini. Se dopo lo chiedessero a me, dovrei trovarmi
nelle condizioni di accettare.
E allora mi viene da dire a
Franco, per scherzo: se domani ci sarò io, non andare troppo lontano».
Così le gare
iridate a
Mendrisio (Svi)
CRONO
Domani, ore
9.30-12.45;
under 23 (33,2
km); ore
14-17.15, donne
elite (26,8 km).
Giovedì,
11.30-17: uomini
élite (49,8 km).
Il verdetto del Tas
prima del Lombardia
Sul caso-Valverde, vincitore della
Vuelta e tra i favoriti del
Mondiale ma squalificato 2 anni in
Italia per l’Operacion Puerto, l’Uci
ha ribadito che attende il
pronunciamento del Tas. La
decisione del Tribunale arbitrale
dello sport è attesa per metà
ottobre, prima del Lombardia (17
ottobre): il Tas deve entrare
nello specifico della sospensione
di Valverde sul territorio italiano,
e dirgli se può o non può correre
in Italia. Per lo spagnolo, quindi, il
Mondiale è salvo. Nel 2007,
l’Uci dichiarò Valverde «non
gradito» al Mondiale di
Stoccarda, ma lo spagnolo (sotto)
si era rivolto al Tas, che gli aveva
dato ragione, e aveva gareggiato.
IN LINEA
Sabato,
9-12.30 (124
km, 9 giri)
donne élite;
13.30-18, under
23 (179 km, 13
giri).
Domenica,
ore 10.30,
professionisti;
19 giri, 262 km,
4655 metri di
dislivello
CASO PRIAMO
La sentenza prevista
per metà ottobre
Ieri riunione del Tas a Roma per il
ricorso della Procura Coni contro
l’assoluzione di Matteo Priamo
davanti al Tna. Il collegio arbitrale
(Ruggero Stincardini, presidente,
Luigi Fumagalli e Alfonso Picone) è
riunito a discutere. Sentenza
a metà ottobre.
NO LAZIO — Annullato il 75˚ Giro
del Lazio (4 ottobre): allo studio
una diversa collocazione nel
calendario internazionale.
32
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
BASKET ORMAI E’ UNA SUPERPOTENZA
IL PREMIER
Zapatero: «Basket, tennis, calcio e
ciclismo, siamo leader in Europa»
(pe.m.) «Congratulazioni, campioni». Così il premier spagnolo Josè
Zapatero (nella foto REUTERS tra Juan Carlos Navarro e Pau Gasol) ha
accolto ieri la Nazionale che, arrivata a Madrid in mattinata, si è recata
subito a salutarlo. «Sono fiero di essere spagnolo — ha detto Zapatero
— in questo momento brillante per lo sport: abbiamo i migliori cestisti,
calciatori, ciclisti e tennisti in Europa». Nel pomeriggio la squadra è
stata accolta anche dal Re di Spagna Juan Carlos e la regina Sofia.
Spagna campione
Scariolo l’italiano
«Grazie, mi hanno
dato una Ferrari»
Il c.t. allena nella Liga dal 1997 e la nazionale da
quest’anno: «Questa è una squadra eccezionale
per coesione, amicizia, vicinanza. E forza»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KATOWICE (Polonia) dPer vincere
non basta avere una Ferrari, bisogna saperla guidare. E’ l’unica precisazione personale che
Sergio Scariolo si concede dopo il trionfo della Spagna all’Europeo. Una squadra che,
da quando sono arrivati Pau
Gasol e Juan Carlos Navarro,
ha vinto 5 medaglie, 4 negli ultimi 4 anni, diventando campione del Mondo e vicecampione olimpica. Ma europea mai.
Era la grande missione, un tecnico italiano l’ha portata a termine.
Riley Scariolo, l’allenatore più
glamour, il Pat Riley europeo,
si concede ai giornalisti bagnato fradicio con una soprammaglia della Spagna. Ma il suo
ruolo è defilato: lui sa che ha
guidato «un gruppo di ragazzi
geniali» che avevano già vinto
tanto anche senza di lui, gli
spagnoli sembrano quasi imbarazzati a dover ammettere che
il primo oro continentale della
storia sia arrivato grazie a un
tecnico straniero, anche se nel
loro Paese s’è costruito una famiglia e una carriera di prestigio. Era strafavorito, ma non è
stato facile vincere, soprattutto così. La Spagna non solo ha
mostrato il solito attacco straordinario, ma ha anche annullato Tony Parker, Vassili Spanoulis e i migliori giocatori del
torneo.
x
SERGIO SCARIOLO
48 anni
C.T. DELLA SPAGNA
La svolta è stato il parziale
di 23-0 con la Lituania,
quando rischiavamo di
essere eliminati. L’aspetto
importante è lo 0, non il 23
Difesa La difesa è l’eredità di
Don Sergio: «Sono grato a questi giocatori e sono molto felice di aver partecipato a un momento così grande e importante per loro e per una Nazione
intera. Ringrazio la federazione spagnola per avermi permesso di salire su una Ferrari,
ma poi è il difficile è guidarla.
E’ stato un Europeo nel quale
siamo partiti da un punto più
basso per arrivare a quello più
alto. Le critiche ricevute dopo
le prime sconfitte sono state
molto forti, ma siamo andati
avanti per la nostra strada,
non cambiando nulla, sapendo dove volevamo arrivare e
lavorando quotidianamente
per riuscirci. E’ una squadra eccezionale in termini di coesione, amicizia, vicinanza oltre
che per la forza che esprime.
E’ soprattutto una squadra esigente, che richiede all’allenatore costantemente di essere
messa nelle condizioni migliori per esprimersi, con la quale
è stato possibile scegliere assieme la strada da seguire. Non
mi ricordo un Europeo nel quale qualcuno abbia vinto le ultime 5 partite di 20 punti. E’ stata una cosa unica».
Inizio Partita male: «Il punto di
svolta è stato il 23-0 contro la
Lituania, quando rischiavamo
addirittura di essere eliminati.
L’aspetto importante è lo zero,
non il 23. Da lì, seguendo la
crescita di Pau e Rudy Fernandez, abbiamo prodotto una difesa tatticamente, mentalmente e per continuità che mai
s’era vista per così tante partite di seguito». C’erano state polemiche, dopo la sconfitta con
la Turchia, nate da dichiarazioni a caldo di Marc Gasol, malamente tradotte, che lo avevano coinvolto in prima persona
per le scelte fatte nel finale:
«Non è mai mancato il rispetto, il dialogo, la disponibilità.
Quando la nostra forma fisica
è arrivata al meglio dopo gli infortuni, la squadra ha giocato
il basket che volevamo».
Moglie Sa di aver fatto qualcosa di grande: «Ero in una posizione nella quale, effettivamente, avevo molto più da perdere. Ci sono situazioni, come
gli infortuni, che semplicemente possono non permetterti di raggiungere gli obbiettivi». Sergio c’è riuscito. L’Italia
ha un campione d’Europa: finalmente, a casa Scariolo, dopo quello vinto dalla moglie
Blanca, ex cestista, gli ori sono
diventati due.
I 12 UOMINI D’ORO
E MANCAVA
CALDERON PLAY
DI TORONTO
P. Gasol
Fernandez
Pau Gasol, 29
anni, ala centro
di 2.14,
campione Nba
con i Lakers.
Premiato mvp
dell’Europeo
Rudy
Fernandez, 24
anni, ala, 1.96,
Portland. Ha
partecipato alla
gara delle
schiacciate Nba
Reyes
Cabezas
Lopez
Llull
Felipe Reyes,
29 anni, ala di
2.04, gioca nel
Real Madrid.
Mvp dell’ultimo
campionato
spagnolo
Carlos Cabezas,
29 anni, guardia
di 1.86. Era già a
Malaga con
Scariolo, lo
raggiungerà al
Khimki
Raul Lopez, 29
anni, guardia di
1.83. Lasciato il
Real Madrid,
raggiungerà
Scariolo al
Khimki
Sergio Llull, 21
anni, guardia di
1,92. Convocato
per l’assenza di
Calderon, play
di Toronto,
infortunato
BASEBALL Il congedo azzurro a Vicenza contro le Antille Olandesi
L’Italia vince troppo tardi e saluta il Mondiale
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL’Italia del baseball s’è congedata ieri sera dai Mondiali con
una vittoria risicata (la seconda
dopo quella di Novara col Giappone) ma voluta contro le Antille Olandesi: un 7-6 maturato solo al nono inning grazie alla volata di sacrificio di Infante che
vale il punto decisivo. Una partita di recupero disputata a Vicenza che diventa quasi una metafora riassuntiva per la nazionale di Marco Mazzieri eliminata
dalla fase finale.
Bilancio Dopo la sconfitta beffarda e decisiva di sabato a Reg-
gio Emilia contro il Canada e
quella contro i detentori americani, un’ultima effimera gioia
per un gruppo che, come dice il
manager azzurro, «ha dato tutto anche se abbiamo mancato
di lucidità in certe situazioni
che ci sono costate un paio di
vittorie». Era la nazionale più
forte? «Questa era l’unica nazionale possibile offertaci dal campionato. Ho dovuto fare di necessità di virtù: basti pensare
che su 4 terza base titolari, non
ne avevo neanche uno. Ho vinto la scommessa dei Gizzi, dei
d’Amico e dei Torres che gioca
in A-2, dei diciannovenni come
Panerati, tutti ci hanno messo il
cuore. Poi mi prendo anch’io le
mie responsabilità se qualcosa
non è andata. Siamo stati in partita contro tutti gli avversari
che schieravano in forza elementi da Triplo A americano, e
se a questa squadra avessimo
potuto aggiungere i Maestri,
Liddi e Mazanti chissà come sarebbe andata». Un tema, questo, che al presidente federale
Riccardo Fraccari, preme: «Le
franchigie Usa non ci hanno lasciato due giocatori preziosi
per noi, non dico che debbano
darci gli oriundi, ma gli italiani
sì. E comunque questa nazionale ha dato tutto, ovunque ha raccolto consensi».
Rimpianto L’Olanda ci sarà da
OGGI: USA A FIRENZE
Australia con Cuba
Girone G (recuperi 2ª fase): Italia-Antille O. 7-6; Usa-Australia 4-3 (hr
Plouffe al 9˚). Classifica: 1. Usa 1000
(7-0); 2. Australia 833 (5-1); 3. Canada, 4. Taiwan 714 (5-2); 5. Messico, 6.
ITALIA, 7. Giappone 285 (2-5); 8. Antille Ol. 0 (0-7).
Girone di semifinale. Classifiche di
partenza. Girone F: Olanda, Portorico, Cuba 667 (2-1); Venezuela 0 (0-3).
Girone G: Usa 1000 (3-0); Australia,
Canada, Taiwan 333 (1-2). Oggi (ore
20): Cuba-Australia (a Grosseto); Portorico-Canada (a Nettuno); Usa-Ve-
nezuela (a Firenze); Olanda-Taiwan
(a Messina). Domani: Canada-Venezuela (a Chieti), Australia-Olanda
(a Grosseto), P.Rico-Usa (a Firenze),
Taiwan-Cuba (a Nettuno). Giovedì:
Usa-Cuba (a Nettuno); Taiwan-Portorico (a Chieti); Canada-Olanda (a
Grosseto); Venezuela-Australia (a Firenze). Venerdì: Cuba-Canada (a Firenze); Venezuela-Taiwan (a Grosseto); Australia-Portorico (a Chieti);
Olanda-Usa (a Nettuno).
Formula: al termine, le prime in finale
(domenica a Nettuno ore 15), seconde finale 3˚ posto (sabato a Grosseto); 5˚ posto e 7˚ posto a Messina e
Firenze.
oggi, l’Italia no: «Ma l’Olanda è
piena di antillani, noi stiamo ricostruendo e vincendo a tutti i
livelli giovanili, e con questi 16
campi vedrete che il futuro sarà
nostro».
Da oggi si gioca per il girone di
semifinale: gli Usa sono a un
passo dalla finalissima di domenica a Nettuno, Cuba trema.
Italia-Antille O. 7-6 (ieri a Vicenza).
Lanciatori: D’Amico (v.) 1.1 rl, 1 so, 0 bb,
1 bv; Gregorius (p.) 4.1-1-4-6. Punti, Ant
002.101.020: 6 (12-1); Ita 020.010.202: 7
(12-4). Note: fuoricampo Jansen e Louisa: triplo Trinidad; doppio Santora, Chiarini (2), Santora 3/5, Zileri 3/3.
Italia-Usa 3-12 (domenica, a Torino).
Lanciatori: Patrone (p.) 2.2 rl, 1 so, 3 bb,
3 bv; Kiker (v.) 4-4-7-3. Punti, Usa
003.230.301: 12 (17-2); Ita 001.200.000:
3 (3-0). Note: fuoricampo Smoak (3 p. al
3˚ e da 1 al 5˚), Coats (2 p. al 4˚), Plouffe
(1 p. al 9˚); triplo Hulett (2 p.); doppio Infante, Weber.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ECCO DOVE DOMINA NEGLI SPORT
BASKET
TENNIS
CALCIO
CICLISMO
Iridati e viceolimpionici
La Spagna è campione del Mondo in
carica dopo il trionfo in Giappone
nel 2006. Lo scorso anno ha vinto
l’argento ai Giochi di Pechino,
battuta dagli Stati Uniti di Kobe
Bryant, LeBron James e Dwyane
Wade. E nel 2007, all’Europeo in
casa, aveva perso l’oro con la
Russia all’ultimo secondo.
Sono 5 nei migliori 21
La Spagna è stata n. 1 con Rafael
Nadal dal 18 agosto ’08 al 22 giugno
2009. Il maiorchino ha vinto 6 Slam
(4 Roland Garros, Australian Open,
Wimbledon). Altri 4 spagnoli nei top
21: Verdasco (9), Robredo (18),
Ferrer (19) e Ferrero (21). Tre Davis
vinte in 8 anni: 2000, 2004 e 2008.
La Spagna è in finale con la R. Ceca.
Campioni d’Europa 2008
La Spagna (nella foto Reuters
Fernando Torres) ha vinto l’Europeo
2008, il secondo della storia dopo
quello nel 1964: ai quarti di finale
aveva eliminato proprio l’Italia ai
rigori. Al Mondiale, invece, non è
mai andata oltre il 4o posto, nel
1950. Il Barcellona ha vinto l’ultima
Champions League.
Da Contador a Valverde
Nessun dubbio: il migliore al mondo
nelle gare a tappe è Alberto
Contador. Il madrileno ha vinto le
ultime quattro a cui ha partecipato:
Tour 2007, Giro e Vuelta 2008, Tour
2009. Di domenica è il successo di
Alejandro Valverde alla Vuelta: 2˚
Samuel Sanchez, che è anche
campione olimpico. Basta?
Gasol pigliatutto
«Nba ed Europeo
che anno magico!»
L’oro con la Spagna dopo il titolo pro’ coi Lakers
«Trionfi difficili da paragonare e da replicare»
DAL NOSITRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
po di persone così. E’ un lusso».
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KATOWICE (Polonia) dDalla parata
Rubio
Navarro
Claver
Ricky Rubio, 19
anni tra un
mese, guardia
di 1.92. Scelto
da Memphis
(n. 5), giocherà
a Barcellona
Juan Carlos
Navarro, 29
anni, guardia di
1.91. Dopo un
anno nella Nba,
ha scelto di
tornare al Barça
Victor Claver,
21 anni, ala
centro di 2.04.
Gioca a
Valencia, uno
dei pilastri del
futuro spagnolo
M. Gasol
Mumbru
Garbajosa
Marc Gasol, 24
anni, centro di
2.14. Gioca a
Memphis, dove
è stato anche
suo fratello Pau
per 7 anni
Alex Mumbru,
30 anni, ala di
2.02. Dal Real
Madrid si è
appena
trasferito a
Bilbao
Jorge
Garbajosa, 31
anni, ala di
2.04. Ex Treviso
e Toronto,
giocherà al
Khimki con il c.t.
per le strade di Los Angeles, al
bagno di folla nella piazza del
Los Cibeles a Madrid, dopo il
ricevimento da re Juan Carlos
e dal premier Zapatero. I festeggiamenti, per Pau Gasol,
non finiscono mai. Strameritati. Dalla sirena che
ha sancito la vittoria del titolo continentale, all’arrivo a
Madrid, il centro dei
Lakers e della Spagna
non ha mai abbandonato il pallone del trionfo.
Meglio di una medaglia,
pesante e ingombrante:
«E’ una sensazione straordinaria — dice —, difficile
da spiegare. Ho vissuto una
stagione da sogno, vinto nella stesso anno il titolo Nba e
quello europeo da miglior
giocatore. Abbiamo finito
alla grande e meritiamo
di goderci un momento
così bello. Ringrazio tutti, compagni, lo staff tecnico, chi ci ha seguito giorno
per giorno. Questa squadra
possiede delle qualità umane e
cestistiche meravigliose. Ed è
meraviglioso poter dividere
queste emozioni con un grup-
Avete iniziato male, poi la svolta.
«La sconfitta con la Turchia ci
ha fatto reagire mentalmente,
la partita con la Lituania ha
sbloccato la situazione. Non è
stato facile: sapevamo di avere
delle qualità individuali superiori ma non riuscivamo ad
esprimerle come squadra. Da
quel momento siamo riusciti a
fare quello che ci eravamo promessi: aggredire, correre, passarci la palla, giocare il nostro
basket. Questo oro ci è costato
molto, dobbiamo esserne consapevoli, averne cura. E’ la ricompensa per tutto il lavoro e
il desiderio che abbiamo avuto
in questo campionato».
Avete dominato l’Europeo, tra
un anno c’è il Mondiale. Ci sarà? Pensate di poterlo rivincere?
«In un modo o nell’altro, in Turchia ci sarò. Ma è difficile poter dire oggi quello che succederà tra un anno. All’Olimpiade siamo andati
vicini a battere gli Stati
Uniti: qualcuno ha sostenuto che sia stata una delle più belle partite della
storia, io non posso condividere il parere perché
abbiamo perso. Ma se siamo arrivati primi una volta nel 2006, possiamo riuscirci anche una seconda».
Anello Nba e medaglia d’oro europea.
«Due cose meravigliose ma difficili da comparare, ottenute
s
I MIGLIORI
con due grandi squadre. E due
trionfi difficilissimi da ottenere una seconda volta. Io li ho
vinti nello stesso anno: mi sento molto fortunato».
Difficile spiegare agli americani la sua voglia di partecipare,
nonostante un infortunio, a
questo campionato Europeo.
R
Milos
Teodosic
Guardia della
Serbia, 22 anni,
dell’Olympiacos
R
Vassili
Spanoulis
Guardia della
Grecia, 27 anni,
Panathinaikos
«Non credo che possano capire
cosa rappresenti per me questa vittoria. Per loro esistono
solo Mondiale e Olimpiade. Solo noi sappiamo che arrivare in
finale in un Europeo è più difficile che in tutte le altre manifestazioni, per il livello e il numero delle grandi squadre e dei
grandi giocatori del nostro continente. Probabilmente i miei
compagni dei Lakers non potranno comprendere appieno
il mio entusiasmo ma io so benissimo cosa tutto questo rappresenti per me e mi tengo
stretto un momento assolutamente indimenticabile».
PRESIDENTE CONI
Petrucci: «Sana
invidia per loro»
R
Rudy
Fernandez
L’altro spagnolo
tra i migliori con
Pau Gasol
R
Erazem
Lorbek
Centro della
Slovenia, 25 anni,
ora al Barcellona
«Complimenti a Sergio Scariolo
e mi auguro di non leggere in
questi giorni la solita intervista
dell’italiano che vince all'estero,
in cui ci dice come cambiare il
nostro sport». Così il
presidente del Coni Gianni
Petrucci in un intervento
radiofonico su Gr Parlamento.
Sul momento no degli azzurri
negli sport di squadra Petrucci
ha detto di provare «una sana
invidia per la Spagna e di
essere un po’ preoccupato;
non posso mettere la testa
sotto la sabbia».
DONNE La prima giornata di
A-1 si svolgerà tutta a Napoli, e
non Roma come inizialmente
previsto, tra sabato 10 e
domenica 11 ottobre. Il 3
ottobre la Supercoppa
Taranto-Faenza.
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’EVENTO GAZZETTA RUN: 7a TAPPA
y lame rosa 1
E’ festa marocchina
in piazza dei Miracoli
DEL NISTA
CEDE
PER 4"
El Ghizlany trionfa nel suggestivo circuito tra Lungarni e centro di Pisa
Tra giochi, quiz e spettacoli, in gara anche l’azzurro del triathlon Fontana
Questo l’ordine
d’arrivo della
tappa di Pisa e
le classifiche.
Uomini
1. Salah El
Ghizlany 31’18";
2. Daniele del
Nista 31’22"; 3.
Luca Vannucci
32’03".
Donne
1. Laura
Baldanzi 38’18";
2. Arianna
Mondin 38"49;
3. Rachele
Fabbro 39"06.
Classifica
Uomini
1. Giuseppe
Mucerino 300;
2. Mauro
Cattaneo 294;
3. Giovanni
Cremonte 287.
Donne
1. Irene Nacci
289; 2. Manola
Marini 237; 3.
Martina
Castellani 215.
MARIO SALVINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPrima della partenza la più
contenta di tutti era Irene Nacci, la capolista della classifica
generale di GazzaRun. Il suo
primato, Irene lo ha costruito
sulla costanza e sulla regolarità, nel senso che quest’anno
con un manipolo di compagni
dell’Atletica Valda ha partecipato a tutte e sette le tappe del
circuito. E quindi, per una volta, lei, pisana, ha potuto godersi la soddisfazione di correre
sulla sue strade, padrona di casa su un circuito che sembrava
una passeggiata romantica.
Che suggestione Perché, questo
è stata, la prima volta di GazzaRun a Pisa: un suggestivo circuito da compiere due volte e
mezza, nel crepuscolo di una
sera di fine estate. La partenza
da piazza Carrara, dietro l’università, il passaggio dentro uno
degli scorci più incantevoli e famosi del mondo, la piazza dei
Miracoli, la torre pendente.
Dunque un successo, con oltre
500 runner tra la competitiva
(10 km) e non competitiva (5
km), più la gara dei bimbi, la
Happy Meal Kids Run. L’evento dei grandi, quello serio, è
partito con le ombre della sera,
e poi è corso via nel primo buio, solo un poco illuminato da
lampioni del centro di Pisa.
CORSA E DINTORNI L’AZZURRA DEL VOLLEY
Il sorriso di Martina
madrina-giornalista
La Guiggi starter
e intervistatrice
«Che bello spirito:
mi sono divertita»
dE’ stata la madrina della tappa, ha dato il via alla gara,
l’hanno costretta a pedalare
dentro una specie di vasca da
bagno-triciclo dello stand Gazzetta, ha persino fatto le interviste prima del via e dopo l’arrivo: «In effetti mi sono sentita
un po’ sfruttata», scherza Martina Guiggi, azzurra del volley
che a causa di un infortunio ad
Quasi irreale. Davanti a tutti il
marocchino Saleh El Ghizlany,
del Gs Fiorino di Sesto Fiorentino: mai debutto era stato tanto
trionfale a Gazza Run. Saleh
ha chiuso in 31’18", quasi una
volata di contenimento, la sua.
Perché era andato in fuga con
Daniele Del Nista e Luca Vannucci. Quest’ultimo però a tre
quarti di gara si è staccato, e
poi, a un km dal traguardo, El
Ghizlany è andato via solo. Salvo poi accusare una crisi, per la
rimonta incompiuta di Del Nista, arrivato di rincorsa con soli
4" di distacco. Tanto da far pensare che se solo fosse stata di
qualche centinaia di metri più
lunga, la gara avrebbe avuto
un altro epilogo. Per la meritata gioia di Saleh, non avremo
mai la controprova. D’eccellenza il quarto posto, di Daniel
Fontana, italo-argentino, già
tricolore del triathlon, nonché
azzurro a Pechino 2008. Nel
femminile successo di Laura
una spalla salta l’Europeo al
via proprio questa settimana.
Pisana di Peccioli, è stata lei la
testimonial di questa GazzaRun. «Mi sono molto divertita
- prosegue - e mi è piaciuto fare
le interviste coi protagonisti.
Non so se potrà diventare la
mia professione, non ci ho mai
pensato seriamente. Ma potrebbe essere, perché no? Non
mi trovo certo a disagio, in fondo sono una chiacchierona».
In bocca al lupo Ammirevole la
sua serenità proprio nei giorni
in cui le sue compagne azzurre, in Polonia, affrontano gli ultimi test prima del debutto nell’Europeo venerdì a Wroclaw.
«Faccio a tutte loro il mio in
bocca al lupo — ha detto la centrale vincitrice degli ultimi due
scudetti con Pesaro — anche
se so che non ne avranno bisogno. Vinceranno anche senza
di me».
Martina Guiggi con Nicola Vizzoni
m.sal.
La partenza
della gara
competitiva da
piazza Carrara,
sui Lungarni di
Pisa. La tappa
toscana ha
visto la
partecipazione
di oltre 600
persone
Baldanzi, davanti ad Arianna
Mondin e Rachele Fabbro. Irene Nacci, la capolista che correva in casa, ha chiuso undicesima.
In bellezza Il resto è stata la solita festa. Coi quiz, i giochi, il musichiere di Dada, gli spettacoli
e l’animazione sul palco. Coi
campioni abituati ad esser celebrati dalla Gazzetta che per
una volta hanno fatto da testimonial, nella fattispecie la bella Martina Guiggi, azzurra del
volley, e Nicola Vizzoni, martellista d’argento a Sydney 2000.
Con Toti Sanzo, olimpionico
del fioretto che a Pisa è addirittura l’assessore (a Sport e Turismo), incaricato delle premiazioni. Prima del finale in bellezza. E’ il caso di dirlo, giacché si
eleggeva la vincitrice toscana
del Miss Mondo Italia. Così l’ultima immagine è stata il sorriso
di Elena Mazza, che andrà alla
finale di Gallipoli.
LA GUIDA
Dopo la 7a tappa (nella foto, il
podio maschile di Pisa con El
Ghizlany tra Del Nista e
Vannucci), Gazzetta Run si
trasferisce in Liguria. L’ottava
delle 10 tappe del circuito più
importante d’Italia, organizzato
dalla Gazzetta dello Sport, si
terrà a Genova il 27 settembre
(10 km). Poi il 3 ottobre a
Desenzano del Garda (10 km).
La chiusura sabato 24 ottobre
a Napoli (10 km).
di
SALVATORE SANZO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
La corsa
ora piace
anche a me
Sono salito sul palco a
premiare i vincitori e mi sono
sentito diviso a metà. Da una
parte sono sempre lo sportivo
che ha vinto ori olimpici e
mondiali con la scherma,
dall’altro ora c’è questo ruolo
istituzionale di assessore allo
Sport e Turismo che è un po’
la mia nuova vita, in attesa di
sapere che cosa deciderò
della mia carriera.
Comunque sono davvero
felice che la città di Pisa, la
mia città, abbia ospitato
Gazzetta Run: la corsa ha la
capacità di riunire tante
persone anche di diverse
nazionalità, che riescono così
a socializzare e a conoscersi
grazie allo sport. Però ve lo
devo confessare: io non ce la
farei mai.
Dieci chilometri? Venti? Ci
vuole davvero un gran
carattere per queste distanze
e ve lo devo confessare: non
mi ha mai nemmeno sfiorato
l’idea di correre una
maratona. Ho sempre avuto
un rapporto pessimo con la
corsa. A me hanno sempre
pesato anche i 12 minuti di
corsa per i test degli
allenamenti... E pensare che
è così importante per la
scherma, in pedana è
fondamentale la rapidità dei
movimenti, il fiato...
Soprattutto perché mi trovavo
a correre da solo e mi sono
sempre annoiato, sempre lì
contro me stesso... Per questo
mi è piaciuto molto vedere
tanti bambini correre
insieme, fermarsi a parlare,
poi riprendere a correre. Vuoi
vedere che piace anche a me?
la foto
La carica dei bimbi
p
Quasi 100 ragazzini delle scuole elementari pisane di corsa
nell’Happy Meal Kids Run, un chilometro e mezzo rettilineo sul
Lungarno Pacinotti. Un’allegra, colorata e rumorosa parata,
rigorosamente senza classifica finale
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
R
ATLETICA DOPO IL 10"64 SUI 100 METRI
Piccola, grande Jeter: show finale
Dal basket alla seconda prestazione di sempre: «Il 10"49 della Griffith non è un tempo da marziani»
rivata terza ai Mondiali, ma l’anno dell’Olimpiade di Pechino è
stato magro, così il 10 novembre scorso, dopo essersi consultata con il mio manager, Block,
sono andata a chiedere a John
Smith se accettava di allenarmi.
Avevo bisogno di un coach di alto livello per migliorare».
GIANNI MERLO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Mi chiedete da dove sono
sbucata, perché ho trent’anni.
Vi sorprende che adesso io possa essere così veloce. Ma io ci sono sempre stata. Sono cresciuta
di livello anno dopo anno. Non
nasco oggi dal nulla». Carmelita Jeter ci ha risposto così dopo avere bruciato i 100 della
World Athletics Final di Salonicco in 10"67 e poi quelli del
meeting di Shanghai domenica in 10"64, seconda prestazione di sempre al mondo dopo
FloJo Griffith, morta esattamente 11 anni fa (21 settembre ’98). Si è lasciata alle spalle
anche Marion Jones.
Taglia small E’ una sprinter di taglia piccola, 1.63 per 53 chili,
più simile a Flo-Jo che a Marion, ma ci tiene subito a chiarire che con le due non ha nulla
da spartire. «Non mi piace sentire subito parlare di doping del
passato e del presente. Io posso
solo dire che sono a posto, pulitissima. Praticamente vengono
a farmi l’esame del sangue due
volte alla settimana e la cosa mi
sta bene. Sto ottenendo i risultati con i miei mezzi naturali e la
fatica».
La storia Carmelita ha due fra-
La rivoluzione John Smith è stato subito chiaro con lei, le ha
chiesto il massimo impegno e
anche di rivoluzionare quasi le
sua abitudini in allenamento.
«In certi momenti mi sono sentita frustrata, perché lui mi costringeva a cambiare tutto, pezzo dopo pezzo. Ma alla fine sono riuscita a mettere tutto insieme ed eccoci qui. Lo ammetto,
lo devo a lui, che ci ha creduto».
telli e cinque sorelle. La madre
è la stessa, i padri sono due. E’
una famiglia unita, che coltiva
valori tradizionali. «In certe cose sono all’antica. Mia madre
correva i 100. Non so in che tempo, ma era una sprinter. Ho preso da lei, anche se da bambina
mi piaceva il basket, perché era
lo sport di mio fratello Eugene.
Lui ha giocato anche in Spagna
e Ucraina, ora sta a Seattle». Per
la pallacanestro Carmelita era
rapida, ma corta. «Per questo la
donna che ci allenava a scuola
un giorno mi disse di provare
con l’atletica. Aveva ragione».
Gli studi Nel college di dove seguiva i corsi di chinesiologia era
una star. Ha vinto molto titoli
studenteschi. E’ sempre stata al
centro dell’attenzione, anche
quando era lontana dalle luci
della ribalta internazionale.
«Nel 2004, quando tutti si aspettavano che esplodessi sono stata bloccata da infortuni muscolari e così pure nel 2005. Poi mi
sono ripresa e nel 2007 sono ar-
Ha la taglia piccola
e non si paragona
a Flo-Jo: «Posso solo
dire che sono pulita:
mi testano due volte
a settimana
La rabbia Ai Mondiali è finita
terza, battuta in finale dalle giamaicane Fraser e Stewart. «Onestamente pensavo di vincere,
ma ho sbagliato tutto. Succede
è inutile farsi il sangue amaro
adesso, ho già sofferto abbastanza quel giorno. Il bronzo in
questo caso è sembrato un dispetto: quello di Osaka mi aveva donato gioia, questo solo
una rabbia nera. Credo che il
primato della Griffith, 10"49,
può essere battuto se si trovano
le condizioni perfette. E’ un tempo difficile, non marziano».
36
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
ATLETICA
MATESE IRIDATO (m.m.) Al campione del
mondo dei 3000 siepi, il keniano Ezekiel
Kemboi, il 4˚ Trofeo del Matese-Regione
Molise di 10 km in circuito, ottimo quarto
dopo una lunga rimonta il carabiniere Stefano La Rosa. Uomini. 1. Kemboi
(Ken)30’20"; 2. Awash (Eti) 30’20"; 3.
Rukundo (Rua) 30’22"; 4. La Rosa 30’30";
5. Gaeta 30’40"; 6. Caliandro 30’50".
A TORINO Nella Half Marathon di Torino
successi dei keniani John Komen
(1h01’56") e Agnes Kiprop (1h09’54"). Uomini: 1. J. Komen (Ken) 1h01’56"; 2. Kimurer
(Ken) 1h01’59"; 5. Simionato 1h06’35". Donne: 1. Kiprop (Ken) 1h09’54"; 2. Chepsoi
(Ken) 1h10’45"; 3. Menna 1h16’54".
BALDINI (w.b.) Stefano Baldini torna al
successo nel XV Memorial Andriani (km
87) a Francavilla F. (Br). 1. Baldini 27’04";
2. Ruggiero 27’07"; 3. Calandro 27'09", 4.
O. Andriani 27'11"; 5. Curzi 27"13.
GOLF / LA RICERCA PROTIVITI DICHIARA UNA CRESCITA ESALTANTE
Boom sul green: più giovani
E adesso turismo e Giochi
VINCENZO MARTUCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO Ci sono radiografie
che fanno paura e radiografie
che danno il sorriso. I numeri
del golf italiano elaborati dalla ricerca del gruppo di consulenza direzionale, Protiviti,
sono eccitanti come i 18 successi agonistici azzurri di quest’anno. Alcuni impensabili,
come il 13mo posto del baby
Matteo Manassero e di Francesco Molinari al British
Open, e la prima partecipazione italiana alla Solheim Cup,
con Diana Luna. Il presidente
federale, Franco Chimenti, assicura che, a dicembre, i
95.430 tesserati del 2008 toccheranno le 100mila unità
(+73% negli ultimi 10 anni,
+33% negli ultimi 5: +38%
uomini, +26% donne. Con
un +5,6% annuo), anche grazie al tesseramento libero —
cioé direttamente alla Fig,
senza necessariamente passare per un circolo — propugnato da questa Federazione.
Una cifra impensabile a fine
2001, quando Chimenti subentrò a Giorgio Fossa. Gli im-
Matteo Manassero, 16 anni REUTERS
pianti sono passati da 279 a
378, il giro d’affari tocca i 350
milioni di euro, ma le notizie
più importanti sono sociali:
l’età dei praticanti si sta abbassando: il 21% è fra i 31 e i 40
anni e nell’ultimo anno si sono tesserati più di 10mila under 18: + 12% annuale: campi pratica e percorsi 9 buche
sono i più gettonati tra i 26 e i
50 anni, mentre i circoli connessi allo sviluppo immobiliare del territorio accolgono
più under 18. E, con l’avallo
dei circoli, l’anno prossimo la
Fig modificherà lo statuto inserendo fra gli scopi istituzionali anche la promozione e
gli investimento nel turismo.
Mentre sorgono e si progettano nuovi campi e il golf è candidato allo sbarco alle Olimpiadi, con la sponsorizzazione
di Manassero e Colin Montgomerie, alla votazione del Cio
del 9 ottobre a Copenaghen.
Le immagini dei premi sono puramente indicative.
Non bastano 100.000 e
per il fratello di Falbrav
SETTIMO MILANESE — Ieri
prima delle due giornate (oggi
si comincia alle 11) dell’Asta
Sga dei purosangue. Il top-price lo ha fatto segnare a 180.000
euro un figlio di Galileo e l’ottima Frottola, acquistato da Bruno Grizzetti. Il secondo prezzo
sono gli 80.000 euro spesi da
Darley per un Dubawi, mentre
il terzo si è fermato a 70.000 euro, sborsati dalla Nuova Sbarra
per una Cape Cross. Quarto posto a quota 65.000 euro per un
Sakhee. Il fratello di Falbrav è
stato ricomprato per 100.000
euro. Il movimento totale della
prima giornata è di 2.286.000
euro con 80 venduti sui 132 presentati: media di 28.575euro.
Le aste sono state aperte dal Ministro Zaia che ha assicurato
che i famosi 150.000 euro previsti lo scorso anno (e mai entrati
nelle casse Unire) sono in arrivo. Ma ammesso che arrivino,
quello che serve è una profonda ristrutturazione e all’orizzonte non c’è niente di tutto ciò
GP CONTINENTALE Così domenica a
Bologna (m 2060): 1 Libeccio Grif (M.
Smorgon); 2 Le Touquet (P. Gubellini); 3
Lisa America (A. Guzzinati); 4 Lana del
Rio (Santo Mollo); 5 Light Kronos (E. Bellei); 6 Lester (R. Andreghetti); 7 Lorenz
del Ronco (M. Minopoli); 8 Noras Bean
(S. Soderkvist); 9 Linda di Casei (A. Gocciadoro).
BATTERIE DERBY Dichiarati i partenti
delle tre batterie (12 concorrenti ciascuna) del Derby che si disputeranno sabato a Roma. Il favorito per la vittoria finale Main Wise As è nella seconda eliminatoria e si avvierà col numero 1.
SPAGNOLO ALLE GRIGNE (r.g.) Al Sentiero delle Grigne (Lecco) corsa di skyrunners sui 42 km. Vince Jessed Hernandez
(Spa) in 4h56’19" su Matteo Hofer
(4h56’47") e Fulvio Dapit (5h02’38"). Hofer
ha vinto il titolo italiano. Tra le donne prima
Emanuela Brizio (5h59’41") su Cecilia Mora (6h05’42") e Corinne Favre (Fra,
6h17’58"). A Paola Romanin (5ª in
6h45’05") il tricolore.
BEACH VOLLEY
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campioni d’Europa
BOXE
PASQUA (r.g.) A Rivarolo Canavese (To) il
superwelter Luca Pasqua (13-2) ha spedito ko 2 t. Andrei Adam (Ung. 1-2).
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MARZIA DI BRONZO Agli Europei ucraini
di Nikolaev (4 ori per la Russia), la russa
Soifya Ochigava ha conquistato l’oro sull’ucraina Julia Syplakova 14-0: con le due è
salita sul podio per raccogliere il bronzo
Marzia Davide, che aveva abbandonato
nella semifinale con la russa dopo un’ammonizione. La campana nei quarti aveva
battuto la norvegese Ingrid Egner 1-0.
DISABILI
PANCALLI RIELETTO (c.arr.) Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca
Pancalli, è stato rieletto (78 per cento dei
consensi) alla carica di Segretario Generale dello European Paralympic Committee
per i prossimi 4 anni.
DOPING
Napoli: tris 8-6-11
8ª corsa - m 1600: 1 Let Me Coach Lf
(M. Minopoli jr) 1.15.9; 2 Licola; 3 Ludovica di Mar; 4 Mazzinghi Valm; Tot.: 15,41;
5,72, 3,64, 4,28 (113,97). Quota tris:
e1.430,60alle195comb.
2ª TRIS 13-12-15 Ad Albenga (m1600):
1 LapoLuck (Berardi); 2 LaliAxe; 3 Lesta
di Azzurra; Tot.: 4,26; 1,47, 1,29, 1,81
(17,39). Quota: e38,43 alle 3599 comb.
Col rit. (n˚16) e 8,21.
OGGI QUARTÉ A FOLLONICA Al Dei
Pini (inizio convegno alle 15) scegliamo
Laurel di Poggio (20), Lealty( 11), MarcoPetit (9), Maraja (7), Lisalisaper (13) e
Lintrepide Vol (17).
SECONDA TRIS A Milano (1ª corsa,
ore14) indichiamo Latina Prav (13), Lussor Como (10), Mogol del Cigno (7),
Lucky Strike Bi (12), Lexington Bigi (5).
SI CORRE ANCHE Pontecagnano
(15.20) e Palermo (11.24 e 15.15).
CORSA MENNEA (g.l.g.) Si comincia alle
16 e si va avanti ad oltranza, con tutte le
categorie in gara, dagli esordienti ai senior. Così verrà festeggiato oggi allo stadio Nando Martellini a Caracalla l’anniversario dei 30 anni del mondiale di Pietro
Mennea nei 200, il 19"72 a Città del Messico. Record ancora europeo ed italiano.
Mennea sarà in tribuna e premierà i migliori. L'organizzazione è del comitato provinciale Fidal di Roma.
Richard Schuil e Reinder Nummerdor sono per la seconda vollta consecutiva campioni d’Europa. Alle finali di Sochi (Rus),
sul Mar Nero, gli olandesi hanno battuto
2-0 in finale gli austriaci Gosch-Horst che
in semifinale avevano fatto l’impresa superando i campioni del mondo tedeschi
Brink-Reckermann (17-15 al tiebreak), i
quali poi hanno dato forfait per la finalina,
lasciando il bronzo a Herrera-Gavira
(Spa). Nel femminile successo a sorpresa
di Minusa-Jursone (Let): 2-1 (17-15 al tiebreak) a Goller-Ludwig (Ger) in finale.
Bronzo a Kuhn-Zumkehr (Svi): 2-1 a Van
Breedam-Mouha (Bel) nella finalina.
Schuil e Nummerdor sono stati campioni
d’Europa anche indoor con l’Olanda, nel
1997.
IPPICA/ ASTA GALOPPO, TOP A 180.000 EURO
Il figlio di Galileo in aggiudicazione ieri a Settimo: 180.000 euro GRASSO
CAMPIONI JUNIOR (si.g.) A Mosca nella A
di Coppa Campioni jrs, doppietta dell’Athletics Club Mosca, settime le ragazze dell'
Italgest che retrocedono in B. A Tuzla
(Bos), serie B, promossi in A i ragazzi dell'
Atletica Bergamo 59 Creberg, arrivati secondi a pari punti (114) coi polacchi del
Byalistok. Tre le vittorie italiane, con Lanfranchi nei 100 (11"24), Reda nei 3000
(8'55"83) e con la 4x400. Secondo nei
400 Ravasio in 48"34.
FOOTBALL NFL
Favre, 271
partite in fila
E’ record
Partendo titolare per la 271a
partita consecutiva, il quasi
40enne Brett Favre, quarterback di Minnesota, ha stabilito un nuovo record Nfl, superando le 270 di Jim Marshall,
defensive end degli stessi
Vikings. La striscia di Favre è
iniziata 17 anni fa. Prima partita ufficiale al Cowboys Stadium di Dallas con record di
presenze, 105.121 paganti,
tra cui l’ex presidente George
W Bush e LeBron James.
Risultati: Atlanta (2 vinte-0 perse)-Carolina (0-2) 28-20; Detroit
(0-2)-Minnesota (2-0) 13-27; Green
Bay (1-1)-Cincinnati (1-1) 24-31; Tennessee (0-2)-Houston (1-1) 31-34;
Kansas City (0-2)-Oakland (1-1)
10-13; NY Jets (2-0)-New England
(1-1) 16-9; Philadelphia (1-1)-New Orleans (2-0) 22-48; Washington
(1-1)-St.Louis (0-2) 9-7; Jacksonville
(0-2)-Arizona (1-1) 17-31; Buffalo
(1-1)-Tampa Bay (0-2) 20-33; San
Francisco (2-0)-Seattle (1-1) 23-10;
Chicago (1-1)-Pittsburgh (1-1) 17-14;
San Diego (1-1)-Baltimore (2-0)
26-31; Denver (2-0)-Cleveland (0-2)
27-6; Dallas (1-1)-NY Giants (2-0)
31-33.
CASO AUSTRIA C’è un nuovo fascicolo relativo allo scandalo-doping del laboratorio
viennese Humanplasma. «Vogliamo verificare se le ricette delle trafusioni sono nella contabilità del laboratorio e se sono state pagate le tasse», ha detto Gerhard Jarosch, portavoce della Procura. Tra il 2002
e il 2006, secondo il quotidiano Kurier, 184
sportivi avrebbero fatto trasfusioni nella
clinica: ogni trasfusione costava da 2000
a 2500 euro. Solo il ciclista Bernhard Kohl
ha ammesso di averle fatte. L’olimpionico
del fondo Christian Hoffmann, accusato
da kohl, invece, ha sempre negato ogni addebito. Nella vicenda è coinvolto Walter
Mayer, che fu al centro degli scandali di
Salt Lake City 2002 e di Torino 2006.
LOTTA
MONDIALI (g.l.g.) I Mondiali di Herning
(Dan) sono partiti con 3 azzurri alle prese
con guai fisici (e Francine De Paola operata di ernia cervicale). Nella libera Pietro Piscitelli (66 kg) già eliminato dall’indiano Kumar, Anthony Fasugba negli 84 troverà il
russo Gadizov. Nella grecoromana, assenti il campione olimpico Andrea Minguzzi infortunatosi ai Mediterranei e Petta Miano.
Risultati. Libera. 55 kg: 1. Yang Kyong-il
(N.Cor); 2. Akgul (Tur); 3. Gadzhiev (Bie) e
Lebedev (Rus). 66 kg: 1. Taghavi Kermani
(Ira); 2. Djukaev (Rus); 3. Yonemitsu (Gia) e
Spiridonov (Kaz). 96 kg: 1. Gatsalov (Rus);
2. Gazumov (Aze); 3. Balci (Tur) e Gogshelidze (Geo).
NUOTO
Usa, subito addio body
(al.f.) L'assemblea annuale della federnuoto statunitense tenutasi a Chicago ha optato per l'immediata applicazione della normativa Fina sui costumi, vietando i body in
poliuretano dal primo di ottobre. Sono già
ritornate al tessuto Canada e Slovenia oltre a Francia e Olanda. Il 4 volte iridato a
Roma Ryan Locthe si è aggiudicato il premio come miglior atleta dell'anno; riconoscimento per la migliore prestazione ai
100 farfalla mondiali di Phelps mentre Eddie Reese, allenatore di Peirsol, Shanteau
e Weber-Gale, è stato nominato coach
dell'anno negli Usa. Intanto Brett Hawke,
head coach della Auburn University, è diventato un cittadino Usa: ora il tecnico
aussie può entrare a far parte dello staff
della nazionale Usa.
PALLAMANO
IN SPAGNA (pe.m.) Italiani sconfitti nella
2ª della Lega Asobal, la massima serie
spagnola. Tin Tokic è andato a segno 2 volte nel 27-28 casalingo del suo Arrate contro Aragon. A secco Pasquale Maione nel
duro 22-32 del suo Cuenca col Valladolid.
PALLAVOLO
ITALIA Oggi a Lodz (17.30) ultima amichevole fra l’Italia femminile campione in carica e la Polonia padrona di casa, alla vigilia
dell’Europeo che comincia venerdì.
MERCATO (s.m.) L’universale canadese
Haldane (lo scorso anno a Forlì) da oggi si
allena con l’Acqua Paradiso, che sta aspettando la deroga per giocare il prossimo
campionato a Monza, dove la squadra si
trasferirà nelle prossime ore.
SCI NAUTICO
ASSOLUTI (m.l.) Così gli italiani assoluti di
classiche, piedinudi e wakeboard all'Idroscalo milanese. Discipline classiche. Uomimi. Slalom: 1. Allais 1 a 10.75. Figure: B. Caruso 7190. Salto: 1. Berio 43,40. Combinata: 1. Garassino. Donne. Slalom: 1. Mosti 2
a 11.25. Figure: S. Caruso 5840. Salto: 1.
Ravaioli 46,00. Combinata: 1. M. Bagnoli.
Piedinudi. Uomini. Slalom: 1. Mastelli. Figure: 1. Mastelli. Salto: 1. G. Stagi. Combinata: 1. E. Stagi. Donne. Slalom: 1. Magheri.
Figure: 1. Magheri. Salto: 1. Aimone. Combinata: 1. Aimone. Wakeboard. Uomini: 1. Molli. Donne: 1. Gentile.
TENNIS
NADAL FORFEIT Rafael Nadal non parteciperà al torneo Atp di Bangkok al vi ail 28
settembre. Il n. 2 del mondo è alle prese
con un problema ai muscoli addominali, lo
stesso che si era manifestato durante
l'Us Open e che lo aveva costretto a rinunciare alla semifinale di coppa Davis fra
Spagna e Israele.
IN ROMANIA Primo turno a Bucarest
(Rom, 450.000 euro, terra), dove sono in
tabellone 5 azzurri (Seppi, Bolelli, Starace, Fognini e Volandri): Luczak (Aus) b. Beck (Slk) 7-5 7-6 (6); Granollers (Spa) b. Luncanu (Rom) 6-2 6-7 (3) 6-1.
DONNE UZBECHE Primo turno a
Tashkent (Uzb, 180.000 euro, cemento):
Voegele (Svi) b. Diatchenko (Rus) 6-3 7-5;
Voskoboeva (Kaz) b. Silva (Por) 6-4 3-6
6-4.
CLASSIFICHE Flavia Pennetta si conferma al numero 10 della classifica mondiale.
Uomini: 1. Federer (Svi) 11255; 2. Nadal
(Spa) 8845; 3. Murray (Gb) 8390; 4. Djokovic (Ser) 7480; 5. Del Potro (Arg) 6825; 6.
Roddick (Usa) 5310; 7. Tsonga (Fra) 3950;
8. Davidenko (Rus) 3535; 9. Verdasco
(Spa) 3430; 10. Simon (Fra) 3090. Italiani:
56 (59) Seppi 850; 63. (64) Bolelli 816; 87.
(86) Fognini 685; 91. (90) Starace 655. Donne: 1. Safina (Rus) 8340; 2. S. Williams
(Usa) 7807; 3. V. Williams (Usa) 6645; 4.
(5) Dementieva (Rus) 6015; 5. (6) Wozniacki (Dan) 5850 (+1); 6. (4) Kuznetsova
(Rus) 5580; 7. Zvonareva (Rus) 5330; 8.
Jankovic (Ser) 5300; 9. Azarenka (Biel)
4592; 10. Pennetta 3490. Italiane: 26. (24)
Schiavone 1875; 42. (43) Errani 1420; 56.
Vinci 1161; 60. (65) Garbin 1015; 67. (85)
Brianti 917.
MOTO
Pasini al Mugello
sulla Ducati GP9
(p.g.) Domenica la Superbike
torna a Imola: l'Aprilia correrà
forse con Alex Hofmann al
posto di Shinya Nakano, in
Giappone per un misterioso
dolore al collo. Intanto la Ducati
conferma Noriyuki Haga e
Michel Fabrizio, inseguitori di
Ben Spies (Yamaha) nel
Mondiale. Per la MotoGP invece
da oggi a giovedì Mattia Pasini
— via dalla 250 per insolvenza
del team Toth — proverà al
Mugello la Ducati GP9.
38
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE POKER SPORTIVO
Montepremi di 600 mila euro
Campioni, dibattiti, film
Che Festival a Venezia
ALESSANDRO RUTA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dVENEZIA La capitale del poker
in Italia è Venezia, e anche nell’ultima settimana l’ha confermato, quando è stata il palcoscenico del Festival del Poker.
Ovvero, il mondo del texas
hold’em (ma non solo) a 360
gradi: tornei, convegni e rassegne cinematografiche. E’ stato
un successone, compresa la terza tappa del Poker Grand Prix,
il circuito organizzato da Gioco Digitale. Il tutto nella cornice di Ca’Vendramin-Calergi, il
casinò appoggiato sul Canal
Grande.
Main event a Graziano Qualche
numero per iniziare: 1607
iscritti a tutti gli eventi «agonistici» della settimana. Dai satelliti di qualificazione ai tornei
da 110, 220 e 550 euro e al
main event da 1.100, fino al
main event stesso del Pgp e all’horse, il montepremi complessivo è stato di circa 612 mila euro. La vincita più grossa,
66.150 euro, l’ha totalizzata Armando Graziano, vincitore del
main event davanti ad altri 305
iscritti.
Horse L’attenzione maggiore
da parte degli addetti ai lavori,
tuttavia, era rivolta ad altri due
eventi del Festival del Poker: il
torneo di horse e l’high stakes.
Andiamo con ordine, però:
l’horse una specialità mista. Il
termine «horse», infatti, è una
Novità assolute
per l’Italia,
la specialità mista
dell’horse e il torneo
cash di high stakes
sigla che sta ad indicare i cinque giochi di poker più diffusi:
texas hold’em, omaha hi-lo,
razz, seven-card stud e seven-card stud hi-lo. Una sorta
di pentathlon olimpico, insomma, per i polivalenti e i campioni, essendo anche molto tecnico. Non a caso ha vinto Alessio
Isaia, uno dei giovani più promettenti del panorama italia-
no, davanti ai campioni del
mondo Dario Alioto e Max Pescatori. Per il cuneese 16 mila
euro di primo premio. All’horse (buy in 2.200 euro, 29 iscritti), ha partecipato anche un volto noto della Gazzetta: Fabio
Bianchi, che è arrivato quinto
conquistando 5 mila euro, mettendo in fila campioni del mondo come Valter Farina e Todd
Brunson, nonché Michele Limongi, che alle ultime World
Series era giunto quarto, proprio nell’horse.
Cash game E poi l’high stakes,
con i migliori pokeristi italiani.
Bigino per i novizi: si tratta di
un torneo dove non c’è un montepremi e, di conseguenza, un
vincitore. E’ il cash, che si gioca
a soldi veri e non con fanta-chips. Ciascuno si presenta al tavolo con la quantità di denaro che
vuole (esiste un livello minimo
d’iscrizione, tuttavia), e quindi
non tutti partono dallo stesso
livello. L’high stakes, così come
l’horse, era una novità assoluta
per il nostro Paese. In compenso il cash game è stato uno degli argomenti trattati nei conve-
gni e nei workshop svoltisi durante il Festival, dove si sono
affrontati gli aspetti legislativi
del gioco. Oltre, naturalmente,
a un’analisi del mercato e delle
sue prospettive insieme ai massimi esperti del settore.
Cinema Il contorno non ha avuto meno successo. Durante la
settimana alla Casa del Cinema di Palazzo Mocenigo c’è stata una rassegna cinematografica dedicata ai cult movie del poker. I film in programma,
«Rounders-Il giocatore», «Regalo di Natale», «Cincinnati
Kid» e «Lucky you». Ogni proiezione è stata seguita da un commento di un giocatore professionista. Un’occasione, dunque, di dibattito per utti gli appassionati. Non solo per confrontarsi al tavolo, ma anche
per discutere di poker in tutte
le sue sfaccettature. Questa è
stata la vera novità che ha portato il Festival: destinato, visto
il grande successo della prima
edizione, a continuare nei prossimi anni. Intanto il Grand Prix
di Gioco Digitale torna a ottobre, per la quarta tappa.
y
PGP, EPT,
WSOP
E IL RESTO
MONDO HOLDEM
NEWS
DAL TAVOLO VERDE
A VENEZIA
Il Poker Grand
Prix (Pgp) è
l’ultimo nato, tra
i circuiti
professionistici di maggior
prestigio. Ma ce
ne sono altri già
attivi, più o
meno importanti.
In cima alla lista,
ovvio, le World
Series (Wsop),
nate nel 1970 e
che dal 2007
hanno
un’appendice
europea
(attualmente in
corso di
svolgimento).
C’è poi
l’European
Tour (Ept),
giunto alla sesta
stagione: partito
con sole sei
tappe, ora ne
conta undici. Il
World Poker
Tour (Wpt),
nato nel 2002, si
disputa
prevalentemente
nei casinò
statunitensi;
dalla sua
fondazione,
comunque, una
volta all’anno c’è
sempre stata
una tappa
europea. Prima
a Parigi, poi a
Barcellona:
quest’anno per
la prima volta è
toccato all’Italia,
e sempre a
Ca’Vendramin-Calergi, il
casinò di
Venezia. Da
noi, infine, oltre
al Pgp, abbiamo
l’Italian Poker
Tour (Ipt) e
l’Italian
Rounders (Ir)
Da Farina a Judah
ben 6 «mondiali»
dIl Festival del poker non è
stato solo un successo per i
numeri, ma anche per i braccialetti. Quelli simbolo di una
vittoria mondiale. Non c’erano
solo i nostri Pescatori, Alioto Valter Farina, genovese
e Minieri. E’ venuto dai Caraibi, dove vive, anche il nostro primo campione del mondo,
Valter Farina, iridato a seven stud nel ’95. Poi l’australiano
Mel Judah, forse il più forte a seven stud, specialità in cui
ha vinto 2 mondiali, e l’americano Todd Brunson, figlio della leggenda Doyle, anche lui titolare di un braccialetto.
LIBRO CON DE TOFFOLI
Pescatori in versione scrittore
dEra ora che anche un fenomeno di casa, dopo tutti
quegli americani e nordici, scrivesse un libro per insegnare il poker. Max Pescatori, portabandiera di GD, è
l’autore, col grande esperto Dario De Toffoli, di «Giocare
e vincere a poker online» (Sperling e Kupfer, euro 15),
già nelle librerie. «The italian pirate», come lo chiamano
in Usa, mette nero su bianco i suoi segreti. Il libro è per
tutti: da chi vuole cominciare (la prima parte) a chi vuole
diventare un campione (la seconda)
L’IRIDATO CAMBIA TAVOLO VERDE
Zito, dal biliardo al poker
dDa Becker a Brolin, la fila dei campioni dello sport è già
lunga. Ora anche Gustavo Zito, 4 volte campione italiano e
4 volte mondiale di biliardo, diventa professionista di poker. Dice: «Ho provato qualche torneo e mi sono reso conto che è simile al biliardo: devi studiare il rivale e aspettare il momento giusto per colpirlo. E poi non devi far capire
il tuo stato d'animo per il bluff. Mi sono messo a giocare
online e mi sono innamorato del gioco. L’esordio in un
grande torneo? L'8 ottobre per l’Ipt a Nova Gorica. Spero
nel poker...anche a poker».
la
domanda
a Max Pescatori
9
Ciao Max, gioco online da circa un anno con
buoni risultati. Spesso discuto mani con amici anche se sono più forte di loro; pensi che
questo mi aiuti o potrebbe danneggiarmi?
PAOLO T. DA TORINO
Ciao Paolo, oltre a leggere le riviste specializzate, i libri e gli articoli nei siti online, discutere le mani e scambiarsi opinioni è un modo
fantastico per crescere come giocatore. Anche
se sei il più forte, quello che stai facendo non ti
può danneggiare. Inoltre, visto che sono amici, magari un giorno ti ringrazieranno per i
tuoi consigli. A poker si impara da giocatori
novizi, scarsi, perdenti, vincenti, creativi e, ovviamente, campioni.
Avete domande per Max? Scrivete e vi risponderà
[email protected]
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
gip di Bari ha concesso gli arresti domiciliari a Gianpaolo
fIlTarantini,
l’imprenditore del caso delle escort fermato
x NOTIZIE TASCABILI
Annuncio choc
LA FRASE
DEL GIORNO IL CHIARIMENTO A CASA DI LETTA
Faccia a faccia Berlusconi-Fini
La Russa: «Incontro positivo»
Ma davvero
presto ci sarà
la vita
artificiale?
S
Lo dice il più grande dei genetisti:
entro un anno conta di produrre in
laboratorio un organismo vivente
[email protected]
a cura del service G.L. S.r.l.
A Venezia, dov’era andato per
parlare a una conferenza intitolata «La rivoluzione del Dna»,
Craig Venter (nella foto Ap) ha
annunciato che entro un anno
sarà in grado di creare un organismo dotato di vita artificiale.
Vale a dire interamente costruito in laboratorio.
1Cominciamo a spiegare chi è
Craig Venter.
Genetista. 64 anni. Segnato
dall’aver fatto la guerra in Vietnam. Celebre per aver sfidato
lo Stato, durante tutti gli anni
Novanta, nella corsa alla mappatura del genoma: perse la
corsa per tre giorni, ma non
avrebbe forse vinto in nessun
caso perché i ricercatori del
progetto pubblico «Genoma
Umano» avevano deciso di divulgare all’istante le proprie
scoperte in modo che Venter
non potesse brevettare i geni di
cui veniva a conoscenza: in
quel modo infatti diventavano
immediatamente di dominio
pubblico! Questa faccenda dei
geni brevettati potrebbe impegnarci per parecchie di queste
conversazioni e perciò rimando lei e i lettori, al momento,
alla lettura di Next, il bel romanzo del compianto Michael
Crichton dove si raccontano le
assurdità di questa pratica: brevettare pezzi di vita!
2
Due parole sul genoma e su
questo fatto della mappatura,
però, ci vogliono.
Mettiamola così: si tratta di leggere il software della vita che
sta scritto su un filamento a forma di elica detto Dna. Dna è
una sigla che indica un acido:
acido desossiribonucleico. Il
Dna si trova nel nucleo della
cellula. In questa sede posso ancora aggiungere solo che: il codice genetico, cioè questo software, è scritto in una lingua
che comprende solo quattro lettere (convenzionalmente: A,
C, G, T). A seconda di come
queste lettere si succedono si
ha un’istruzione piuttosto che
un’altra (o magari nessuna
istruzione). Craig a Venezia ha
detto: prima eravamo solo capaci di leggere il codice genetico. Adesso lo sappiamo anche
scrivere.
3
Vale a dire?
Si tratta appunto di questo Dna
artificiale che entro un anno
dovrebbe far nascere un organismo unicellulare vivente. Attenzione: se Venter adopera
l’espressione «vivente» significa che il batterio sarà in grado
di riprodursi e di trasmettere
informazioni genetiche ai suoi
discendenti. Se il batterio artifi-
GIANPAOLO TARANTINI
IMPRENDITORE BARESE
per spaccio di droga. La Procura: «Per noi una sconfitta»
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
GIORGIO DELL’ARTI
39
R
ciale non sarà capace di far questo, saremo di fronte a un automa. Ma Craig sa quello che dice. Una volta lo accusarono di
giocare a fare Dio e lui rispose:
«Ma io non gioco affatto».
4
Quindi potremmo immaginare
che, di batterio in batterio, a un
certo punto potrebbero venir
fuori organismi pluricellulari
del tutto artificiali e...
E a un certo punto si tratterà di
capire che cosa è artificiale e
che cosa non lo è. Ma andiamo
piano con la fantascienza. Nel
2007 Venter aveva già fatto vedere come si può trasferire il genoma da un batterio A a un batterio B, trasformando il primo
nel secondo. E già allora il grande genetista aveva annunciato
che quello era il primo passo
per la creazione di un batterio
artificiale. Venter gira gli oceani con lo yacht Sorcerer II e va
alla ricerca di forme di vita sconosciute alle quali ruba il genoma. Un po’ quello che fece
Darwin a bordo del Beagle, nel
famoso viaggio cominciato nel
1831. Dice di aver scoperto poco meno di 2 mila nuove specie
e un milione e mezzo di geni.
Si racconta che abbia già creato un organismo sintetico già
nel 2003, ma che fosse troppo
piccolo, con un genoma di appena 5386 basi. Il batterio col
genoma più piccolo che si conosca, il Mycoplasma genitalium,
ha più di 50 mila basi.
5
Che se ne fa Venter di questi virus artificiali?
Attaccando al genoma sintetico un gene, si può scoprire la
funzione di questo gene. Capìta la funzione di migliaia di
geni, si può costruire un batterio specializzato in qualcosa di
utile all’uomo. Lasciamo parlare lo stesso Craig Venter, in
un’intervista rilasciata a Elena
Dusi di Repubblica: «Si tratta di
semplici batteri formati da
un’unica cellula. Inserendo le
istruzioni giuste nel loro codice genetico, inizieranno a produrre carburanti puliti fino a
sostituire il petrolio come fonte di energia. Potranno sintetizzare antibiotici per combattere
le nuove infezioni del pianeta.
O ancora eliminare l’anidride
carbonica in eccesso nell’atmosfera e frenare il riscaldamento
globale». Mario Pappagallo,
del Corriere della Sera, gli ha
chiesto lumi sulle implicazioni
morali. Venter: «Discutiamo
molto». Poi ci ha criticato:
«L’Italia è spaventata dalla ricerca di base, quella che produce conoscenza. E non si rende
conto che ne pagherà le conseguenze, dal punto di vista dello
sviluppo. Nel paese di Galileo,
ci tengo a dire che la lettura del
Dna, esattamente come il telescopio, è uno strumento per vedere mondi prima invisibili.
Non ha senso ritrarsene spaventati».
Angelo
Bagnasco
(Presidente Cei)
Chi accetta di
assumere un
mandato
politico sia
consapevole
della misura e
della
sobrietà,
della
disciplina e
dell’onore che
comporta,
come anche
la nostra
Costituzione
ricorda.
Il caso Boffo?
L’attacco
contro
«Avvenire»
ha finito per
colpire tutta
la Chiesa
Chiarimenti nel Pdl. Dopo l’incontro di due ore,
ieri, tra Silvio Berlusconi e il presidente della
Camera, Gianfranco Fini, a pranzo nella casa
del sottosegretario Gianni Letta, a Roma, il premier, senza rilasciare dichiarazioni, ha fatto il
gesto del pollice alzato. «Incontro positivo», ha
confermato il ministro della Difesa La Russa.
IN 700 PER L’ADDIO ALLA DONNA
Messina, funerale senza salma
per la prima vittima dell’influenza
Funerale senza salma, a Messina, per Giovanna Russo, la 46enne morta nell’ospedale Papardo dove era ricoverata da 20 giorni per l’influenza A/H1N1. C’erano 700 persone a salutare la
donna, il cui corpo è sotto sequestro per l’autopsia. «Forse è la prima vera vittima del virus», ha
confermato il sottosegretario alla Salute Fazio.
FERITO IL MACCHINISTA
Milano, treno deraglia
e precipita in un cortile
Due carrozze di un treno senza passeggeri
sono cadute da un cavalcavia in un cortile di
un palazzo (foto Ansa), travolgendo un muretto e degli alberi: ferito lievemente solo il conducente. È successo domenica verso le 22.30,
a Milano, all’ingresso della stazione Centrale. Secondo una prima ricostruzione, il treno
non avrebbe rispettato un semaforo in fase di
manovra. Nel pomeriggio di ieri è stata riattivata la circolazione su uno dei due binari coinvolti dall’incidente. Aperte due inchieste.
CENTRI DI RIABILITAZIONE A RISCHIO
Napoli, disabili scendono in piazza
Sette feriti tra agenti e manifestanti
Un gruppo di disabili in carrozzella ha bloccato il
centro di Napoli insieme a operatori di centri di
riabilitazione che rischiano la chiusura e non
ricevono lo stipendio da 35 mesi. I manifestanti
accusano la polizia di averli caricati: 7 i feriti, fra
cui 3 agenti. La questura smentisce che ci sia stata una carica e che disabili siano stati coinvolti.
40
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
venderà sui suoi voli sigarette «senza fumo»:
fRyanair
identiche alle vere, somministrano la nicotina senza
però essere accese. Un pacchetto da 10 costerà 6 euro
x
IL SALUTO DELLE FRECCE TRICOLORI E IL DOLORE DEI PARENTI
1
3
HANNO
DETTO
S
Umberto
Bossi
Li abbiamo
mandati noi e
sono tornati
morti:
sarebbe
un passettino
portarne a
casa a Natale
almeno un po’
2
Dolore e lacrime ieri, dentro la basilica di San Paolo fuori le mura di Roma, nel
giorno dei funerali dei sei paracadutisti uccisi in un attentato a Kabul: le Frecce
Tricolori (foto 1) salutano l’uscita delle bare dalla chiesa; i familiari del primo
caporal maggiore Giandomenico Pistonami con una sua foto (2); Martin, 7 anni,
figlio del tenente Antonio Fortunato, piange sulla bara del padre (3) NEWPRESS/ANSA
L’addio ai sei parà
Il pianto di Martin,
la rabbia della folla
Il figlio del tenente Fortunato commuove la chiesa
E a funerali finiti c’è chi grida: «Quanti morti ancora?»
STEFANO BOLDRINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdMartin Fortunato ha 7
anni, è vestito d’azzurro e, seduto in prima fila, ascolta le parole di Monsignor Pelvi: «I nostri
soldati portavano la pace. Sono
morti da eroi». I funerali di Stato per i sei soldati italiani uccisi
a Kabul giovedì 17 settembre
sono cominciati alle 11, con l’ingresso delle bare. La basilica di
San Paolo fuori le mura è stracolma. In prima fila, le massime autorità: il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini, il premier Silvio
Berlusconi. Del mondo del calcio, il presidente della Lazio
Claudio Lotito. Hanno le lacrime agli occhi. Ma c’è un’altra
Italia che piange ed è quella della gente comune, sparpagliata
tra i prati che circondano la basilica, segue la cerimonia sotto
una pioggerellina fine. Hanno
tutti il tricolore in mano.
La carezza di Martin Sopra le sei
bare sono adagiate le fotografie del tenente Antonio Fortunato, del sergente maggiore Roberto Valente, dei caporal maggiore Massimiliano Randino,
Matteo Mureddu, Giandomenico Pistonami e Davide Ricchiuto. All’improvviso, Martin si alza e va ad accarezzare, piangendo, la foto del padre, il tenente
Fortunato, che prima di partire
per l’Afghanistan aveva riempito lo zaino di caramelle ed aveva spiegato al figlio: «Le porto
per i bambini, come te».
La tragedia dei bambini Martin è
un altro bambino di questa tragedia dove i bambini stanno
commuovendo l’Italia. Domenica Simone, 2 anni, ha accolto a
Ciampino la bara del papà, Roberto Valente, in braccio alla
mamma, Stefania. La foto di Si-
Diversamente affabile
DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA
)
di FIAMMA SATTA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Quando un piccolo sgarbo
causa una ferita profonda
Via Asiago 10 (la sede
storica di Radio Rai) è il
posto più bello del mondo,
almeno del mio, visto che
lavoro lì da qualche
centinaio di anni... Salire e
scendere la scalinata
d’entrata è impegnativo
ma con il mio bastoncino e
nonostante la mia molesta
«amica» Sclerosi Multipla
mi sembra di volarci
sopra: c’è gente che va,
gente che viene, con
ognuno uno scambio, una
parola, un sorriso. A
Le bare dei sei parà LAPRESSE
cominciare dal personale
della sorveglianza che al
mio passaggio da
lumachina stanca apre le
pesanti porte come fossero
le acque del Mar Rosso, o
in passato Fiorello e
Baldini che quando mi
incontravano mi
prendevano per le braccia
e mi facevano sentire
Wanda Osiris o quel
collega di Radio3 che se mi
incrocia si carica sulle
spalle i miei 50 kg e mi
deposita davanti al
microfono.
Con un po’ di
megalomania sto tentando
mone con il basco da parà lunedì è su tutte le prime pagine dei
giornali. Oggi, ieri, c’è Martin.
Anche lui indossa il basco. Spinge la sedia a rotelle dell’ex parà
Gianfranco Paglia, ferito in Somalia nel 1993. Lo accompagna verso il microfono e ascolta
in piedi, facendo il saluto militare, la preghiera del parà. Pochi
minuti prima, c’era stato l’imprevisto. Un uomo, Antonio
Cianci, 56 anni, si era impossessato del microfono e aveva gridato 7 volte, prima di essere allontanato, «pace subito». Cianci è un «disturbatore» di professione: fece irruzione al festival
di Sanremo nel 1990.
Martin e il Siena Martin adesso è
seduto all’esterno della basilica. Parla di calcio. È tifoso del
Siena. Gioca in porta nel Siena
Nord, una polisportiva a 5 km
da casa, a Badesse. È arrabbiato perché domenica il Siena ha
perso 4-1 in casa della Sampdoria. Anche papà Antonio era tifoso del Siena. Domani sera il
Siena giocherà nuovamente
con il lutto al braccio. Il club toscano ha invitato la famiglia
Fortunato al «Franchi». Martin
riceverà la maglia di Curci, con
gli autografi di tutti i calciatori,
e i guanti da portiere. Martin
stringe la mano e torna in chiesa. Sopra, in cielo, passano le
Frecce Tricolori. I parà urlano:
«Folgore!». Il funerale è finito.
Berlusconi, con il viso tirato e le
borse sotto gli occhi, cammina
dietro le bare. Qualcuno, tra la
folla, grida: «Ritirateli, quanti
morti ci devono essere ancora?». La gente applaude. Anche
il ministro Bossi è perplesso:
«Li abbiamo mandati laggiù e
sono tornati morti».
di spiegare che tutto quel
che accade a una persona
in difficoltà ha un peso
completamente diverso
rispetto a chi non ha
problemi.
Così una semplice
gentilezza provoca una
gioia esagerata e una
semplice offesa provoca
una profonda ferita.
Ecco perché davanti ad
uno sgarbo vorrei che il
mio bastoncino si
trasformasse nella frusta
di Indiana Jones. E non vi
azzardate a pensare che io
stia esagerando!
S
Ignazio
La Russa
Noi italiani
resteremo in
Afghanistan
fino a quando
gli afgani non
saranno in
grado di
difendersi
da soli
ANTICAMORRA CONFESSIONE SU SKY
Saviano, 30 anni
festeggiati
sotto scorta
L’autore di Gomorra: «Ora mi
sento in colpa con la mia famiglia»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUn compleanno sotto scorta. Anche se hai scritto un libro che ha venduto 2 milioni di copie solo
in Italia ed è stato tradotto in 43 Paesi. Anzi, proprio a causa di quel libro. Oggi compie (appena)
30 anni Roberto Saviano, l’autore di Gomorra,
viaggio nell’impero economico e nel dominio sociale della camorra, bestseller che lo ha reso in
un autore simbolo dell’Italia che non accetta il
ricatto della malavita. E che lo costringe a campare, dal 2006, nascosto e protetto. Ma com’è l’esistenza in fuga di un 30enne? «È tutto molto difficile, soprattutto i rapporti personali. Parte della
mia famiglia tiene le distanze e parte, invece, mi
sta vicino. Non mi ha mai fatto pesare nulla, anche se ho un forte senso di colpa per aver condizionato moralmente e fisicamente la vita degli
altri (...). L’amore? La mia storia spaventa. Chi
sta con me deve convivere col fatto che io sia in
simbiosi con le cinque persone della scorta. E la
mia persona "marchia": se hai a che fare con me è
perché la pensi come me, specie nel Sud».
L’intervista Lo racconta lo stesso Saviano nell’intervista a Gianni Canova che stasera alle 21 verrà proposta da Sky Cinema 1 e Sky Uno, spaccato
di vita di uno scrittore senza libertà. «Giro con
una borsa di libri, mi sono abituato a vivere senza una libreria mia. Il momento peggiore? La
mattina. Perché spesso devo cambiare casa. A
volte preferisco stare nelle caserme perché ci sono persone con cui leghi: meglio della solitudine». Dal 6 all’8 ottobre Saviano sarà al Piccolo
Teatro di Milano con il monologo La bellezza e
l’inferno (ispirato al libro omonimo dello stesso
autore, edito da Mondadori) che racconta come
la parola possa rappresentare l’unica forma di resistenza in una vita blindata. La parola scritta:
«ciò che mi ha dato, in questi anni, la possibilità
di esistere», spiega Saviano.
f.riz.
LA RAGAZZA: «SOLO COLPA MIA»
Londra, sesso con l’allieva
Prof condannata a 15 mesi
Lo scandalo era esploso in agosto. Alla City of
London School for Girls, istituto frequentato dalle
figlie di buone famiglie della capitale inglese, era
giunta una segnalazione anonima: una
professoressa di musica, Helen Goddard, 26
anni (foto Emmevì), aveva avuto incontri sessuali con un’alunna di 15 anni. La docente era stata
arrestata e rilasciata su cauzione. Nella sua
abitazione gli inquirenti avevano trovato oggetti
erotici. Ieri, infine, la Goddard è stata condannata
a 15 mesi di reclusione e sospesa a vita
dall’insegnamento. La relazione è durata
cinque mesi (incluso un weekend romantico
a Parigi). La giovane ha detto che era stata
lei stessa a favorire i rapporti sessuali,
aiutando in giudizio la Goddard, che
rischiava una condanna a 14 anni.
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MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Per la prima volta un film esce prima sui cellulari che al
fcinema:
«Rage» di Sally Potter è visibile gratis, diviso in 7
JUDE LAW
PROTAGONISTA DI «RAGE»
segmenti, scaricando un’applicazione su babelgum.com
I PREMI DELLA TELEVISIONE USA ALEC BALDWIN MIGLIOR COMICO PROTAGONISTA. STATUETTA PER LINUS, IL CATTIVO DI LOST
Mad Men e 30 Rock i telefilm più belli. Ancora
Agli Emmy vittorie
bis per i pubblicitari
di New York e il finto
show tv da ridere
CARLO ANGIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Primi come l’anno scorso,
ma un po’ meno primi dell’anno scorso. Domenica sera, a
Los Angeles, nel 61˚ appuntamento con gli Emmy Awards,
gli «Oscar» della televisione
americana, Mad Men e 30
Rock si sono confermati i due
telefilm più amati, come nel
2008. La serie sui pubblicitari
scorretti che vivono nella New
York Anni 60 (trasmessa in Italia su Cult, canale 319 di Sky)
ha vinto nella categoria drammatica, battendo tra gli altri
Lost e Dr. House, e ha portato a
casa anche un altro premio.
Quella sul dietro le quinte di
un finto show comico (in onda
su Lei, canale 125 di Sky) è arrivata prima tra le commedie: ha
Matthew Weiner, di Mad Men AP
Alec Baldwin, star di 30 Rock AP
Si prendono in giro
ma questi Muse
sono primi davvero
Como (dove Bellamy vive gran
parte dell’anno per amore).
«Questo è un disco di protesta
contro chi cerca di chiuderci gli
occhi per nascondere la realtà
— ha detto Bellamy —. E la tranquillità che abbiamo trovato in
Italia ci ha permesso di elaborare in modo distaccato la rabbia
verso ciò che ci circonda».
In testa alle classifiche in 21 Paesi, la band inglese arriva in Italia
e «beffa» la Ventura. «Con la nostra musica facciamo protesta»
po convinta di avere di fronte il
leader, Matthew Bellamy, con
tanto di domande sulla fidanzata italiana.
ANTONINO MORICI
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSono entrati direttamente
al numero uno nella classifica delle vendite in Italia,
Olanda, Australia, Belgio e Irlanda. Il loro quinto album,
The Resistance — uscito l’11
settembre — è anche al top
dei download da iTunes in
ventuno Paesi. Eppure ai Muse (nella foto a destra) è successo di non essere riconosciuti.
L’esibizione del trio inglese a
Quelli che... il calcio — trasmessa domenica da Rai Due — è diventata in poche ore uno dei video più visti su YouTube. E il
motivo è la «gaffe» di Simona Ventura, che ha intervistato il batterista del grup-
41
R
Sulle rive del lago Non potendo
suonare dal vivo i tre si sono
scambiati i ruoli: Bellamy in
un’improbabile e divertita
versione alla batteria, Dominic Howard al basso e Christopher Wolstenholme alla
chitarra. Un gioco irriverente,
non una polemica anti-playback, anticipato peraltro nelle
prove del programma. E una
«gag» già di culto per i fan italiani, che attendono il trio del
Devonshire a Bologna (21 novembre) e Torino (4 dicembre) per le due date del
tour mondiale dell’album
registrato tra Milano e il Lago di
Sinfonia rock In The Resistance i
Muse non si discostano dal marchio di fabbrica consolidato dal
1999 ad oggi: il tratto apocalittico, solenne e al tempo stesso
liberatorio della loro musica,
unito alla mescolanza di vari generi. «Ci sono brani influenzati
dall’R&B, ritmi pesanti, altri
melodici — spiega Bellamy —.
Ma sul finale c’è una svolta verso la musica classica». Che sfocia nella sinfonia conclusiva di
Exogenesis, registrata con un’orchestra di 40 elementi.
Twilight e 007 Gli orizzonti dei
Muse si allargano anche al cinema. Dopo aver partecipato alla
colonna sonora di Twilight con
Supermassive Black Hole, la
band ha già annunciato il bis
per il nuovo capitolo della saga
dei vampiri, New Moon, in uscita a novembre. Ma c’è anche un
altro traguardo: firmare le musiche di 007. «Ci piacerebbe
molto», conferma il batterista
Dominic Howard. Cantante e
leader per un giorno.
RUGBY E STORIA L’AUTORE: «OGGI IL PAESE È UNA VERA DEMOCRAZIA». EASTWOOD NE HA TRATTO UN FILM
Quel gesto che sconfisse l’apartheid
s
Mandela indossò la
maglia degli Springboks:
così il Sud Africa
si riappacificò
IL LIBRO
CARLO ANNESE
per lo sviluppo della storia».
Che cos’è rimasto dello spirito
di quei giorni?
«Nulla. Il Sud Africa era una tirannia razziale, ora è la migliore democrazia in Africa: ha
avuto 4 elezioni regolari e il sistema giudiziario funziona».
Michael Emerson, di Lost REUTERS
s
BEATLES
SUPER
superato la concorrenza di Entourage e The Office e ha vinto
altre quattro statuette.
Attori I due super telefilm, però, hanno conquistato solo le
briciole nelle categorie riservate agli attori: l’unico premio è
andato ad Alec Baldwin alias
Jack Donaghy, strepitoso boss
di una divisione della General
Electric in 30 Rock; a secco è
rimasta Tina Fey (sempre 30
Rock), battuta nella gara comica da Toni Collette (The United States of Tara, inedita in Italia); tra i vincitori, anche
Glenn Close, avvocato in Damages, Jon Cryer, fratello di
Charlie Sheen in Due uomini e
mezzo (Fox, canale 110 di
Sky), e Michael Emerson, il
cattivo Benjamin Linus di Lost.
IL NUOVO FILM DAL 2 OTTOBRE
Tarantino: «I miei
Bastardi, soldati
con i maccheroni»
S
Una mania
mondiale
I Muse sono le
star musicali del
momento, ma
dietro ci sono i
Beatles: i 16
album dei Fab
Four usciti in
versione
rimasterizzata il
9 settembre
sono tutti nei
primi 100 posti
della classifica
italiana; negli
Usa, 5 cd sono
nella top ten, in
Inghilterra 4.
L’opera omnia
del gruppo di
Liverpool ha già
superato il
milione
di copie
Brad Pitt e Quentin Tarantino, protagonista e regista
di «Bastardi senza gloria», al cinema dal 2 ottobre AFP
GABRIELE NIOLA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dQuentin Tarantino è come il sole, e at-
torno a lui orbitano altre stelle. Una di queste è
Eli Roth, regista dei due Hostel, nonché amico e
collaboratore di Quentin da attore. Ha un piccolo ruolo in A prova di morte e uno maggiore nel
nuovo film del regista di Pulp Fiction, Bastardi
senza gloria. Che esce da noi il 2 ottobre e in
molte sale sarà in versione originale sottotitolata, perché è infarcito di tante lingue diverse e
una versione doppiata non gli renderebbe giustizia. Nel film capita quindi di sentire il protagonista Brad Pitt parlare in italiano, come lo stesso
Eli Roth, che rivela: «Per imparare mi sono affidato a Bombolo, Alvaro Vitali e Buzzanca! Con
Quentin ho un’altra passione in comune: i film
italiani di serie B».
Fantasia Italiano stentato a parte, però, Bastardi
senza gloria presenta una versione più dura,
grottesca e fantasiosa della Seconda guerra
mondiale, in cui gli ebrei perseguitano i nazisti:
«Sono ebreo, ed è stata un’esperienza particolare interpretarne uno con tanto potere» racconta
Eli, mentre Tarantino, della sua ultima fatica,
dice: «Bastardi lo considero un po’ come un maccaroni combat, come chiamano i giapponesi i
film italiani di guerra». E ancora: «Sono una specie di aspirapolvere: prendo materiale da ogni
cinematografia, pretendo che tutti i miei attori
diventino i loro personaggi e poi li interrogo».
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
È l’eredità di Mandela?
dLa storia di una nazione si
può spiegare anche attraverso
lo sport. Tanto più se la nazione è il Sud Africa e se lo sport
ha riconciliato bianchi e neri
in un Paese che era vicino alla
guerra civile. L’artefice del miracolo fu Nelson Mandela, primo presidente nero e Nobel
per la pace nel 1993: dopo la
finale di coppa del Mondo di
rugby del ’95 vinta sugli All
Blacks, andò in campo con la
maglia degli Springboks —
simbolo dell’apartheid — e
strinse la mano al capitano Pienaar, un gesto pieno di significati. Lo racconta John Carlin,
giornalista inglese, in Ama il
S
Nelson Mandela
stringe la mano
a François
Pienaar,
capitano del
Sud Africa,
iridato di rugby
nel 1995 GETTY
tuo nemico, libro indispensabile in vista del Mondiale di calcio del 2010 che si giocherà lì,
e dal quale Clint Eastwood ha
tratto un film con Morgan Freeman in uscita a fine anno.
«Sto per riceverne una prima
versione — dice Carlin —. Ho
partecipato alla sceneggiatura, che contiene due o tre situazioni inventate ma necessarie
John Carlin,
Ama il tuo
nemico.
(Sperling &
Kupfer.
Pagine 300.
Euro 18,50)
«Sì. Mandela ha disarmato la
destra bianca evitando una
possibile controrivoluzione: il
Sud Africa poteva essere un altro Afghanistan. Ha fatto cambiare opinione alla gente: per i
bianchi era un terrorista; dopo quella stretta di mano, tutto il Paese era ai suoi piedi».
Perché ha usato lo sport?
«Perché contiene qualcosa di
primitivo. Consegnando un
premio a Pelè, Mandela disse:
"Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di unire le persone come poco altro. È più potente dei governi nell’abbattere le barriere razziali"».
GLI SCENEGGIATI RAI IN DVD
Pinocchio e Sandokan
sbarcano in edicola
ROMA (grei) Contengono invenzione, scoperta,
sentimenti. Riguardarli fa venire una certa
nostalgia. Sono le avventure di Pinocchio, del
libro Cuore, del Giornalino di Gian Burrasca,
ma anche L’Isola del tesoro o Sandokan. Questi
sceneggiati per ragazzi prodotti dalla Rai ora
sbarcano in edicola, in dvd, grazie all’iniziativa di
Rai Trade e Fabbri Editore. «Andrebbero proiettati
nelle scuole per l’elevato valore educativo. Se
sono troppo lenti per la società moderna? Sono i
tempi nevrotici di oggi ad essere sbagliati», spiega
Alba Calia, vicepresidente di Rai Trade.
42
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
dite la vostra
Tempi supplementari
LETTERE
INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano.
Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected]
A cura di Alberto Cerruti
Milan nei guai
senza Pippo
Quei solisti
dell’Inter
e Mourinho:
più espulsioni
che tituli (3-2)
Dopo le gare con Livorno e Bologna, Huntelaar farebbe bene a sedersi in panchina, perché fino a ora ha giocato peggio di Borriello che appena sarà guarito potrà ripetere l'anno di Genova. E poi non dimentichiamo l'eterno Inzaghi, salvatore della patria in Champions: anche lui viene prima
di Huntelaar.
Caro Cerruti,
non riesco a capire i paragoni
riferiti alla partita di Cagliari
tra Milito e l'Ibra della scorsa
della stagione, per la serie «la
solita Inter dei solisti».
Fatemi capire, ma un
attaccante per cosa è pagato?
E in secondo luogo, Milito
salta mezza difesa e segna in
solitudine, o è aiutato dai
compagni? Se segna Iaquinta
è un fatto normale, se
segnano Eto'o o Milito (i due
nella foto Afp, ndr) si parla di
solisti che risolvono una
partita. Solisti veri e propri
erano Ronaldo, Ibra
probabilmente. Avete sempre
scritto che Eto'o e Milito
devono essere assistiti e
riforniti in un certo modo, ed
è quello che succede, mentre
da quello che scrivete sembra
che vincano le partite da soli.
Giovanni Del Gaudio (Napoli)
(conseguenza meno
scontata) le dimissioni di
Mourinho. La
contemporanea, fortunosa,
disponibilità di Spalletti
essere una straordinaria
opportunità: allenatore
italiano, bravo, umile, l'esatto
contrario del portoghese. Che
ne pensa?
Andrea Fregonese (Venezia)
L’Inter non è ancora in testa
alla classifica, come l’anno
scorso a quest’ora, ma è già
sola al comando nelle
discussioni. E direttamente, o
indirettamente, al centro di
ogni discorso c’è Sua Certezza
Mourinho. Capace di dare
spettacolo con le parole, prima
e dopo le partite, il portoghese
non è ancora riuscito a fare
altrettanto, durante i 90’, con
la sua squadra. E se contro il
Barcellona l’Inter aveva
Andrea Leo (Trieste)
Dopo Cagliari-Inter è
ufficiale: per il secondo anno
consecutivo i nerazzurri sono
la squadra che gioca il
peggior calcio d'Europa.
Dovrebbe conseguirne la
consueta eliminazione agli
ottavi di Champions e
IL TEMPO
«controllato il gioco senza
palla» (Mourinho dixit), a
Cagliari non è stata altrettanto
brava, almeno fino alla
doppietta di Milito che ha
nascosto, con le sue prodezze
isolate, la mancanza di gioco
dei campioni d’Italia, proprio
come faceva Ibrahimovic,
anche se è evidente che i due
hanno caratteristiche diverse.
Se cambiando gli interpreti
l’Inter non convince quasi mai,
di chi è la responsabilità se
non del suo allenatore? Ecco
perché un eventuale fallimento
in Champions non salverebbe
più Mourinho, strapagato
proprio per fare meglio di
Mancini. Ma al di là delle
qualità di Spalletti, non è il
caso di andare troppo in là con
la fantasia. E’ giusto concedere
a Mourinho il tempo di
migliorare l’Inter. Anche se, fin
qui, ha collezionato più
espulsioni (3) che tituli (2).
Non è giusto bocciare, dopo
due partite, un giocatore appena arrivato in Italia. Al di là delle
diverse caratteristiche tra i
due, soltanto gli infortuni hanno
frenato il decollo di Borriello,
che rimane in ogni caso un punto interrogativo perché, in carriera, ha giocato soltanto una
stagione intera ad alti livelli. Inzaghi, invece, è un punto esclamativo permanente. E quando
manca lui, raramente il Milan
vince.
Tuteliamo
Giovinco
namento nel finale, malgrado l’
ottima gara contro il Bologna
(voto (8) alla nona di ritorno. Dopo altre 2 partite (6,5 contro la
Roma, 6 contro il Chievo) è tornato in panchina e così la Juventus non ha potuto capire il suo
valore in prospettiva. Quest’anno dopo l’infortunio di Diego,
Giovinco ha giocato bene contro la Lazio (voto 7), ma poi Ferrara lo ha sostituito nelle due gare successive (5,5) contro Bordeaux e Livorno. Purtroppo da
noi non c’è pazienza, almeno
con i giovani italiani, mentre
spesso ce n’è troppa con gli
strapagati stranieri.
Arbitri, non sono
tutti uguali...
Accontentarsi
di Juve e Inter?
Questa estate Collina ha chiesto agli arbitri di spezzettare
meno il gioco. Ma come ha sottolineato il grande ex Casarin, dovrebbero essere i giocatori a
non comportarsi in un certo modo, evitando di commettere falli
inutili o antisportivi. Anche così
si spiega la meraviglia dei nostri
giocatori per il diverso comportamento degli arbitri in campo
internazionale. E anche così si
spiega il fatto che i nostri arbitri
dirigono meglio all’estero.
Gentilissimo Cerruti,
ci risiamo: come mettiamo il
naso fuori dal Belpaese sono
dolori. Alla Juve è bastata una
squadra di semplici palleggiatori per andare in difficoltà.
L'Inter aveva il Barça, ma si è
accorta di quanto è ancora distante. Dovremo accontentarci del duello tra i due «carrarmati» Juve e Inter?
Ugo Fidanzi
Walter Agnello
Demonte (Cuneo)
Vorrei esprimere il mio disdegno per l'uso sbagliato di Giovinco. Non è possibile che non
riesca mai a giocare per gli interi 90’ di una partita. Quando
esce Sebastian guardare le partite per me non ha più senso.
Che cosa ne pensa?
Renato Sica (Napoli)
Giovinco non ha avuto fin qui lo
spazio che meritava. Tra i pochi
errori di Ranieri l’anno scorso,
c’è stato proprio il suo accanto-
Temo di sì. A parte la Fiorentina,
che rischia grosso dopo la sconfitta a Lione e la squalifica di Gilardino, le altre tre nostre squadre hanno i mezzi per superare
la prima fase. Ma questo è il traguardo minimo e guardando anche ciò che stanno facendo nei
rispettivi campionati, Chelsea e
Barcellona, favoriti per il successo finale, sono molto più
avanti. Senza scordare Manchester United e Real Madrid.
Fischia
DANIELE
TU diTOMBOLINI
LA RISPOSTA
Con la corda prendi la
misura del lato corto
dell'area piccola (che misura
5,5 m) e la ripeti due volte
dal centro della porta: a 11 m
puoi tracciare il dischetto.
www.meteo.it
a cura del Col. Giuliacci
LEGENDA
Oggi
Domani
Il Sole oggi
In Europa
Milano
Sole
Sorge
15 26
Aosta
Rovesci
11 24
Coperto
17 27
Londra
Berlino
14 27
Neve
Firenze
Perugia
14 27
16 27
Sorge
Tramonta
6.58
19.08
Milano
Roma
Sorge
Tramonta
7.11
19.19
Sorge
Tramonta
6.59
19.06
La luna
16 25
Madrid
Istanbul
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
19.21
Parigi
Ancona
16 26
Roma
Tramonta
Il Sole domani
Mosca
Bologna
Genova
Temporali
Stoccolma
19 28
Venezia
14 27
13 25
Pioggia
Trieste
Milano
Torino
7.10
Oslo
Trento
Nuvoloso
Te
Tra i mali del nostro campionato ci sono le direzioni arbitrali: basta un piccolo contatto e i
giocatori stramazzano al suolo. Questi spezzettamenti continui del gioco, vengono pagati in campo internazionale con
la mancata assuefazione a ritmi più alti. Senza considerare
lo spettacolo di alcune gare di
serie A dove più che su un campo di calcio sembra di essere
in piscina ai mondiali di tuffi!
Atene
Ultimo
quarto
Nuova
11 Ottobre
18 Ottobre
Primo
quarto
Piena
26 Settembre 4 Ottobre
13 22
ROMA
VENTI:
17 25
Deboli
Moderati
Dopodomani
Campobasso
Bari
14 20
16 25
Napoli
Potenza
18 27
16 18
Forti
Molto forti
Cagliari
Catanzaro
17 24
Le temperature
ieri in Italia
Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Cagliari
min
max
16
18
13
16
16
18
25
22
20
26
21
25
Campobasso
Catania
Firenze
Genova
L’Aquila
Milano
Napoli
Palermo
min
max
15
20
11
18
13
16
18
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26
24
18
26
22
24
Perugia
Potenza
Reggio Calabria
Roma
Torino
Trento
Trieste
Venezia
min
max
16
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17
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26
17 21
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
19 24
17 24
Catania
Mossi
18 25
Agitati
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CARLO VERDELLI
VICEDIRETTORI
Franco Arturi
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ISSN 1120-5067
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COLLATERALI
* Con Sergio Leone e il Grande Western all’italiana N.
31 e 10,99 - con Supereroi N. 27 e 10,99 - con Ferrari
F1 Collection N. 26 e 10,99 - con GazzaMusic Card N.4
e 10,99 - con Il Grande Cinema di Clint Eastwood N. 15
e 10,99 - con Cofanetto Repliche Gazzette Storiche
Italia e 15,99 - con Transformers N. 10 e 10,99 - con
Magic Campionato Card e 20,99 - con Magic Libro e
8,99 - con Magic Manager 9.0 e 10,99 - con Il Grande
Cinema di Verdone N. 4 e 10,99 - con Motomondiale
Story N. 3 e 11,99 - con Megaposter N. 1-2 e 10,99
PROMOZIONI
Non vendibili separatamente in Sardegna, nel Lazio
(esclusa provincia di Roma), in Puglia, in Friuli Venezia Giulia, in Liguria ed in Emilia Romagna (solo nelle
province di Modena, Reggio Emilia e Parma), in Sicilia, nelle Marche, in Trentino Alto Adige: La Gazzetta
dello Sport e 0,50 + Corriere della Sera e 0,50.
ARRETRATI
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prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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Israele e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 1,85; Nigeria e 2,50; Norvegia Kr. 20; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,00; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 1,85; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 22; Svizzera Fr. 2,60;
Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 495; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00.
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
R
TV E RADIO
I FILM DI STASERA
Belly of the Beast
Gomorra
Ocean’s Twelve
Tutti pazzi per...
C’era una volta...
Matador
sDi S. T. Ching, con Steven Sea-
sDi M. Garrone, con T. Servillo
sDi S. Soderbergh, con C. Z. Jo-
sDi A. Tennant, con Kate Hudson
sdi S. Leone, con C. Cardinale
sdi P. Almodóvar, con A. Bande-
gal (Canada/Gb, 2003) Ex agente Cia torna attivo quando la figlia è sequestrata dai terroristi
(Ita, 2008) Un ritratto sconvolgente del potere della camorra
tratto dal bestseller di Saviano
nes (Usa, 2004) Danny Ocean
riunisce la squadra per colpi a
Roma, Londra e Amsterdam...
(Usa, 2008) Ben vuole ritrovare
il leggendario tesoro detto «dote
della regina», perso nel 1715
(Ita, 1968) Alla fine dell’epoca
del West, cinque personaggi in
lotta per una sorgente d’acqua
ras (Spa, 1986) Un torero in ritiro e un’avvocatessa s’incontrano ma quando infine si amano...
AZIONE Rete 4, alle 21.10
DRAMMATICO Sky Cinema 1, alle 21.45
AZIONE Premium Cinema, alle 20.50
COMMEDIA Mya, alle 20.55
WESTERN Sky Cinema Italia, alle 21
DRAMMATICO Sky Mania, alle 23.20
RADIO
IN CHIARO
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
UNOMATTINA
TG1
VERDETTO FINALE
OCCHIO ALLA SPESA
TG1
LA PROVA DEL CUOCO
TG1 - TG1 ECONOMIA
FESTA ITALIANA
LA VITA IN DIRETTA
TG PARLAMENTO - TG1
L'EREDITÀ
TG1
AFFARI TUOI
TUTTI PAZZI
PER LA TELE Varietà
23.25 TG1
23.30 PORTA A PORTA
1.05 TG1 - NOTTE
1.45 SOTTOVOCE
2.45 RAINOTTE
CARTOON FLAKES
TRACY & POLPETTA
TG2 MOTORI
I FATTI VOSTRI
TG2 - GIORNO
IL FATTO DEL GIORNO
ITALIA SU DUE
SCALO 76 TALENT
TG2 - RAI TG SPORT
X FACTOR
SQUADRA SPECIALE...
ESTRAZIONI DEL LOTTO
TG2 - 20.30
L'ISPETTORE
COLIANDRO Fiction
23.00 TG2
23.15 LAW & ORDER
0.00 90° MINUTO SERIE B
0.50 X FACTOR
1.30 LAS VEGAS
8.05
8.15
9.05
10.55
12.00
12.25
13.05
14.00
15.25
17.00
19.00
20.00
20.10
21.10
CULT BOOK
LA STORIA SIAMO NOI
LA RAGAZZA DI BUBE
COMINCIAMO BENE
TG3 - RAI SPORT
COMINCIAMO BENE
TERRA NOSTRA
TG REGIONE - TG3
MELEVISIONE
COSE DELL'ALTRO GEO
TG3 - TG REGIONE
BLOB
SOAP
BALLARÒ
Attualità
23.25 TG REGIONE
23.30 TG3 LINEA NOTTE
23.55 STRADE BLU...
1.05 GAP
1.35 FUORI ORARIO
7.55
8.00
8.40
11.00
13.00
13.40
14.45
16.20
6.45
7.00
10.00
11.00
11.30
12.00
13.30
14.10
16.15
16.50
18.50
20.00
20.30
21.10
7.00
9.45
10.00
11.00
13.00
14.00
14.45
16.40
18.05
19.00
19.35
20.25
20.30
21.05
18.50
20.00
20.30
21.10
23.30
1.30
2.00
2.45
3.40
TRAFFICO
TG5 - MATTINA
MATTINO CINQUE
FORUM
TG5
SOAP
UOMINI E DONNE
POMERIGGIO
CINQUE
CHI VUOL ESSERE
MILIONARIO
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
L' ONORE
E IL RISPETTO Fiction
MATRIX
TG5 - NOTTE
STRISCIA LA NOTIZIA
PROVIDENCE
TG5-NOTTE-REPLICA
ITALIA 1
6.30
8.55
12.15
12.25
13.00
13.40
15.00
17.25
18.30
19.00
19.25
19.50
20.30
21.10
0.00
1.45
2.00
3.00
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
SECONDO VOI
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
CARTONI ANIMATI
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
I SIMPSON
LOVE BUGS II
IL COLORE DEI SOLDI
LE IENE SHOW
Varietà
CHIAMBRETTI NIGHT
SOLO PER NUMERI UNO
STUDIO APERTO
TALENT 1 PLAYER
DARK ANGEL
CALCIO
20.00 SIVIGLIA - MAIORCA
20.45 TORINO - PADOVA
Serie B.
Sky Calcio 4 e Dahlia 3 Calcio
20.45 TRIESTINA - LECCE
Serie B.
Sky Calcio 7 e Dahlia 4 Calcio
Liga. Sky Calcio 1 e Sky SuperCalcio
20.45 LEEDS - LIVERPOOL
Carling Cup. Sky Sport Extra
20.45 ASCOLI - CESENA
22.00 RACING SANTANDER BARCELLONA
Liga. Sky Sport 3, Sky Calcio 1
e Sky SuperCalcio
Serie B. Sky Calcio 9
20.45 BRESCIA - SASSUOLO
11.30 CALCIO:
MILAN - BOLOGNA.
Serie A.
15.00
15.30
16.00
16.30
17.00
17.30
FAN CLUB ROMA.
FAN CLUB NAPOLI.
FAN CLUB FIORENTINA.
FAN CLUB JUVENTUS.
FAN CLUB MILAN.
FAN CLUB INTER.
17.00 BASKET:
MONTEPASCHI SIENA EFES PILSEN ISTANBUL.
Serie B.
Sky Calcio 5 e Dahlia 2 Calcio
SKY SPORT 3
20.45 GALLIPOLI - ANCONA
Serie B. Sky Calcio 11
19.20 MONDIALI
Categoria 60/84/120 Kg.
Raisport Più
20.45 MANTOVA ALBINOLEFFE
Serie B. Sky Calcio 14 e 15
20.45 MODENA - EMPOLI
Serie B.
Sky Sport 1 e Sky Calcio 8
20.45 PIACENZA SALERNITANA
Serie B. Sky Calcio 10
AUTOMOBILISMO:
GP2 DEL PORTOGALLO.
SKY SPORT 1
10.30 CALCIO: JUVENTUS LIVORNO. Serie A.
OROSCOPO
10.45 RUGBY:
NUOVA ZELANDA AUSTRALIA.
Pga Eurorean Tour.
13.00 RUGBY: NUOVA
ZELANDA AUSTRALIA.
Tri Nations.
Tri Nations.
14.00 FOOTBALL: OREGON
STATE - UTAH. NCAA.
16.00 RUGBY: LEICESTER
TIGERS - NEWCASTLE
FALCONS.
EUROSPORT
9.30
10.00 GOLF: AUSTRIAN
GOLF OPEN.
Gara 2. Da Portimao, Portogallo.
LOTTA
RUGBY:
LEICESTER TIGERS NEWCASTLE
FALCONS.
Guinness Premiership.
9.45
Liga.
21.00 RUGBY: NUOVA
ZELANDA AUSTRALIA.
Tri Nations.
9.00
SKY SPORT 2
MLB. ESPN America
18.30 CALCIO:
BARCELLONA ATLETICO MADRID.
Amichevole.
Serie B. Sky Calcio 6 e Dahlia 1 Calcio
20.45 CITTADELLA - VICENZA BASEBALL
20.00 SEMIFINALE
Serie B. Sky Calcio 13
Mondiali. Eurosport 2
20.45 CROTONE - GROSSETO
1.00 CLEVELAND INDIANS Serie B. Sky Calcio 12
DETROIT TIGERS
20.45 FROSINONE - REGGINA
LA 7
TELEFILM
SOAP
TG4 - TELEGIORNALE
WOLFF UN POLIZIOTTO...
DETECTIVE IN CORSIA
TG4 - TELEGIORNALE
FORUM
HAMBURG DISTRETTO 21
LA' DOVE SCENDE...
VIE D'ITALIA NOTIZIE...
TG4 - TELEGIORNALE
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS RANGER
BELLY OF THE BEAST
Film
23.20 PALMETTO
UN TORBIDO INGANNO
1.50 CLIP PARADE 26
2.30 L'IMPORTANTE
È AMARE
7.00
10.25
11.30
12.30
13.00
7.05
9.45
11.30
11.40
12.30
13.30
14.05
15.10
16.55
17.35
18.55
19.35
20.30
21.10
14.00
16.05
17.05
19.00
20.00
20.30
21.10
23.40
0.45
1.05
3.35
4.15
OMNIBUS
MATLOCK
ISPETTORE TIBBS
TG LA7 - SPORT 7
HARDCASTLE AND
MCCORMICK
IL CERVELLO DA UN
MILIARDO DI DOLLARI
STAR TREK CLASSIC
ATLANTIDE
MURDER CALL
TG LA7
OTTO E MEZZO
THE DISTRICT
Telefilm
VICTOR VICTORIA
TG LA7
MOVIE FLASH
OTTO E MEZZO
2' UN LIBRO
DIGITALE
TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE
IN DIRETTA
RETE 4
14.00 CALCIO: WEST HAM LIVERPOOL.
Premier League.
16.30 FOOTBALL: OREGON
STATE - UTAH.
Guinness Premiership.
ATLETICA:
GOLDEN GRAND PRIX.
Da Shanghai, Cina.
11.00 BILIARDO:
MASTERS
SHANGHAI.
Finale.
12.30 CICLISMO: VUELTA.
Tappa 21.
14.30 ATLETICA:
GOLDEN GRAND PRIX.
Da Shanghai, Cina.
16.15 CICLISMO: VUELTA.
NCAA.
Tappa 21.
PREMIUM
15.26 COLD CASE. Joi
15.55 4400 2. Steel
16.14 ER-MEDICI IN PRIMA
LINEA V. Joi
16.40 FRINGE. Steel
16.58 PETITS POIS
CAROTTES. Joi
17.11 IN AMORE NIENTE
REGOLE. Joi
17.30 WEST WING. Steel
18.15 R.I.S. Steel
19.04 DUE UOMINI E 1/2 III. Joi
19.05 R.I.S. Steel
19.29 DR. HOUSE. Joi
20.05 FRINGE. Steel
20.15 THE MENTALIST. Joi
21.00 AUSTIN POWERS. Steel
21.00 LAW & ORDER: UNITA'
SPECIALE X. Joi
21.45 LAW & ORDER: UNITA'
SPECIALE X. Joi
22.30 QUICKSAND. Joi
22.45 THE FAST AND THE
FURIOUS 3. Steel
Radio 105
105 Friends
Oggi alle 11 Tony e Ross ospitano la discografica Mara Maionchi (nella foto), uno dei giudici del programma X Factor
Rmc
Alfonso Signorini Show
Dalle 9 il re dei salotti tv (nella
foto), autore della biografia di
Coco Chanel, regala agli ascoltatori un’ora di spensieratezza
Un Conte per la Dea
Su Gazzetta.it, Antonio Conte:
«Così salverò l’Atalanta»
Antonio Conte, neo mister atalantino
Palla in Rete
Il commento di Alberto Cerruti
dopo la 4ª giornata di A
Motori in vetrina
Bellezze mozzafiato al Salone
di Francoforte
Virgin Radio
Revolver
Oggi dalle 9 con Revolver si
vince un cofanetto The Legend
of the Doors, contenente 6 cd e
3 dvd della band (nella foto)
Sport Tg
Le ultime notizie del mondo
dello sport nel telegiornale di
Gazzetta.it
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
20/2 - 20/3
Ariete 6
Toro 5,5
Gemelli 7
Cancro 7,5
Leone 5,5
Pesci 8
Qualche pensiero
finanziario. E qualche
sfigoparanoia
soverchia. State su.
L’attenzione per il
dettaglio premia,
anche fornicando…
Gli altri sono piacevoli
come una chicchera
sugli zebedei, inflitta
con il dito anulare. Ahia!
Ci vogliono disponibilità
al compromesso e
furbizia.
Con questa Luna oggi
«spaccherete» nel
lavoro. Ma siete
malleabili come i
pittbul. E il
sudombelico è troppo
«tecnico». Rimediate…
La fortuna
v’occhieggia. Così i
consensi arrivano, la
creatività cresce, il
prestigio aumenta. In
fatto di sex dimostrate
vent’anni di meno…
Casa e famiglia
richiedono attenzione
e tempo. Niente sbotti
da matti, meglio
ascoltare e cooperare.
Spaventi economici
causano la stipsi.
IL MIGLIORE.
L’umore finalmente
migliora. E voi
organizzate viaggi,
emergete nel vostro
lavoro, brillate negli
studi. Forma fisica
super, ormone
euforico…
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
Vergine 7 +
Bilancia 6,5
Scorpione 7,5
Sagittario 5,5
Capricorno 7
Acquario 6 -
TAISMARY AGÜERO
Luna ottima per
colloqui, viaggi,
pubbliche relazioni. Le
idee sono attuabili, chi
vi vuole male schiatta
miseramente. Sex
lillero e giulivo…
Provengono segnali
confortanti
dall’economia. E
qualche lusso ci sta
pure, oggi… Concessa
anche un po’ di pigrizia,
tanto non si fornica…
Luna nel segno, che
accresce la vostra
buona fama e vi fa
varare iniziative di
successo. Intuito
affidabile, sudombelico
ispiratissimo…
Un consiglio: non
credete di essere i più
sfigati del globo
terracqueo, perché
non è vero. È un
periodaccio, per tanti
di voi, ma passa presto
Il vostro apporto
gioverà molto al lavoro
dello staff in cui
operate. E voi
ricaverete
punti-immagine a iosa.
Sudombelico spento…
Ussignùr, al vostro
confronto Belfagor
sembrerà un
chierichetto. Ma che
avete? State su, perché
la fortuna è più vicina di
quanto pensiate!
La pallavolista
italo-cubana è nata a
Sancti-Spiritus il 5
marzo 1977 (Pesci).
Nel nuovo campionato
di A1 giocherà a Villa
Cortese
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
44
R
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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