L'ANGELO GIRAMONDO PREMESSA Nel mese di febbraio 2005 i bambini della sezione 5 anni delle Scuole dell’Infanzia di “Cibeno” e “Cortile” e i bambini delle classi I e V della Scuola Primaria “Don Milani”, hanno assistito alla drammatizzazione proposta dall’insegnante Ganzerli Antonella dal titolo “Il baule magico”. Successivamente lo spettacolo è stato ripreso dai due ordini di scuola sviluppando in particolare l’aspetto linguistico – espressivo. - - OBIETTIVI GENERALI Favorire la conoscenza e la socializzazione tra i bambini Ascoltare, comprendere, comunicare Stimolare la creatività OBIETTIVI SPECIFICI Comprendere una storia drammatizzata Produrre un racconto utilizzando gli elementi presenti Utilizzare materiale e tecniche grafico – pittoriche – manipolative per esprimersi in modo creativo Realizzare la drammatizzazione del racconto prodotto Favorire le conoscenze e la socializzazione tra i bambini attraverso la condivisione dell’esperienza Rafforzare l’autostima e la sicurezza in se stesso FASI DEL LAVORO I bambini delle scuole coinvolte nel progetto hanno: 1. assistito alla drammatizzazione “Il baule magico” 2. prodotto un racconto utilizzando gli elementi presenti nella drammatizzazione. ( gli elementi, raccolti in un piccolo baule, hanno “viaggiato” via, via in tutte le scuole coinvolte) 3. realizzato i personaggi- burattini protagonisti del racconto 4. illustrato le sequenze del racconto per la realizzazione di un libretto 5. messo in scena uno spettacolo di burattini tratto dal racconto. FASE 1 - MODALITA’ DI LAVORO Numero di interventi: 1 Numero di bambini: 97 Numero d’insegnanti: 9 INTERVENTO L’insegnante Antonella Ganzerli ha proposto a tutti i bambini coinvolti la drammatizzazione “Il baule magico”, nella palestra della scuola primaria “D.Milani” TEMPI Ore: 1 STRUMENTI Baule, oggetti( scopa, cappello, chiave, cuore, bambola, ali, mappamondo), registratore, musiche - PRODOTTO FINALE Rappresentazioni grafiche dello spettacolo “Il baule magico” (Scuola dell’Infanzia) - allegato n. 1 Articoli di cronaca inseriti nell’attività curricolare di italiano (Scuola Primaria) - allegato n.2 CONSIDERAZIONI FINALI Tutti i bambini hanno apprezzato la drammatizzazione Allegato n. 1 Allegato n. 2 Un balletto nella scuola Strano personaggio si esibisce alle Don Milani con successo In una giornata “normale” di lezione, nella Scuola Primaria “DON MILANI”, i ragazzi di prima e di quinta della nostra e i bambini delle Scuole dell’Infanzia di Cibeno e di Cortile si sono riuniti nella palestra. Dopo un po’ di tempo, tutti si erano finalmente sistemati. Causa di tutto questo gran movimento una ragione ben precisa: vedere uno spettacolo. All’improvviso è entrato uno strano personaggio vestito di argento brillante e con un grande baule che ha sistemato in mezzo alla palestra. Ha detto di chiamarsi Antonella e che avrebbe fatto un balletto sul ritmo di alcune musiche e che ogni tanto avrebbe preso dal baule degli oggetti… Tutti, un po’ perplessi, si sono subito chiesti: -Cosa farà un personaggio così bizzarro nella nostra scuola! Ci farà divertire o, al contrario ci annoierà! – Antonella ha comunque poco dopo chiesto il silenzio e ha dato avvio alla musica. Sul ritmo delle note si muoveva come un burattino e, a vederla muoversi così stranamente, ai bambini veniva da ridere e commentare… Se all’inizio si era temuto di annoiarsi, ne è valsa invece davvero la pena seguire l’esibizione di questo personaggio!!! di Giulia Mantovani - FASE 2 MODALITA’ DI LAVORO Numero degli interventi: 5 Numero bambini: 97 Numero insegnanti: 9 INTERVENTO N. 1 I bambini della Scuola dell’Infanzia di Cortile hanno inventato la prima parte di un nuovo racconto utilizzando 2 elementi della drammatizzazione “Il Baule Magico” ( ali e cuore). In seguito l’hanno inviata, chiusa nel “Baule Magico” insieme agli altri elementi, agli amici della Scuola dell’Infanzia di “Cibeno” INTERVENTO N. 2 I bambini della Scuola dell’infanzia di “Cibeno”, dopo aver ascoltato la prima parte del racconto hanno continuato il racconto scegliendo altri 2 elementi ( mappamondo e chiave). Il baule ha proseguito il suo viaggio con destinazione “Scuola Primaria D.Milani” INTERVENTO N. 3 Gli alunni della Prima classe hanno scritto la terza parte del racconto utilizzando 2 elementi ( bambola e cappello a cilindro), passando poi il baule ai ragazzi di V B INTERVENTO N. 4 Gli alunni di V B, per la continuazione del racconto si sono serviti dell’ultimo elemento (scopa). INTERVENTO N. 5 I ragazzi di V A hanno concluso il racconto e lo hanno spedito, ormai completato, via E-mail alle scuole interessate TEMPI Ore 2,00 per ciascun intervento - STRUMENTI Piccolo baule contenente gli oggetti della drammatizzazione (scopa, cappello, chiave, cuore, bambola, ali, mappamondo) Fogli e biro Computer PRODOTTO FINALE Il racconto “L’Angelo Giramondo” – allegato n.1 Conversazione (Scuola dell’Infanzia) – allegato n.2 Disegno (Scuola dell’Infanzia) – allegati n. 3, 4 CONSIDERAZIONI L’attività e stata apprezzata da tutti, tuttavia non sempre è stato facile dare continuità al susseguirsi delle vicende del racconto. I bambini della Scuola dell’Infanzia, inoltre, hanno incontrato qualche difficoltà relativa all’utilizzo degli oggetti nel racconto. Allegato n.1 L'ANGELO GIRAMONDO C'era una volta un angelo con due ali bellissime che svolazzava nel cielo. Era vestito di bianco ed era felice perché guardava giù noi e i nostri amici. Sapeva ballare e cantare, ma non si vedeva il suo cuore perché era chiuso nella sua “pancia”. Noi però sentivamo i suoi battiti perché era allegro e ne “usciva” tanta pace e amore. L'angelo si chiamava GIRAMONDO. Voleva scendere dalle nuvole per conoscere tutti i bambini del mondo. Prese il mappamondo per scegliere il paese da dove cominciare il suo viaggio, lo fece girare e il suo dito si fermò sull'Italia. Preparò la valigia: ci mise dentro il mappamondo, lo spazzolino da denti, il dentifricio, i vestiti e le foto della sua famiglia. Uscì di casa, chiuse la porta con la chiave se la mise in tasca e si recò alla stazione. Salì sul treno e partì. Sul treno c’era una bambina che piangeva. Tutte le persone che erano nel vagone cercavano di consolarla, ma niente. Allora si avvicinò l’angelo travestito da mago con un cilindro in testa. Dal suo grosso cappello a cilindro tirò fuori una bellissima bambola di stoffa e la regalò alla bambina, che smise subito di piangere. Quando la bambina si voltò a ringraziarlo, l’angelo non c’era più. Appena sceso dal treno l'angelo voleva fare nuove amicizie. Girovagando passò vicino ad un ospedale e sentì che c'erano dei bambini che soffrivano. Allora si rese conto che su questo pianeta non tutti erano felici. Decise che voleva aiutarli, ma non sapeva come fare. Entrò nell'ospedale e gli venne incontro uno dei bambini più piccoli, che gli donò una scopa. Il bambino svelò all'angelo Giramondo che quella scopa era magica, infatti era capace di eliminare il male dal mondo: guerre, malattie, ingiustizie, inquinamento... Poteva però usarla soltanto un angelo, cioè qualcuno che in tutta la sua vita non aveva mai fatto del male: un “puro di cuore”. L'angelo Giramondo, per sapere se era davvero un “puro di cuore”, ricordò il suo passato sfogliando l'album delle foto di famiglia che aveva portato con se'. Certo di essere degno di poter usare la scopa, provò subito a verificare l'efficacia dei suoi poteri: -“Ora porto proprio la Pace in Palestina !” Roteò quindi per tre volte la scopa dicendo: -“La Pace sì, la Pace la voglio proprio lì !” Tutto contento, Giramondo salutò il bambino e si allontanò pensando a cosa altro avrebbe potuto fare per portare la serenità nel Mondo. Mentre camminava per le vie della città, passò davanti ad un negozio di elettrodomestici e si fermò incuriosito di fronte ad alcune scatole che trasmettono immagini: non aveva mai visto televisori prima ! Subito però diventò triste: al telegiornale stavano trasmettendo la notizia di un nuovo attentato proprio in Palestina. -“Ma allora la scopa non è magica”- disse deluso fra se'. Serio, serio si allontanò. Mentre continuava a camminare, pensò: -“Per sconfiggere tutti i mali del Mondo la magia non serve. Occorre la volontà degli uomini per vivere nella Pace! Sempre più sconsolato, poco dopo arrivò in un parchetto dove vide un gruppo di bambini che giocava insieme allegramente. Il suo cuore subito si rallegrò: - “Ma qui un po' di Pace c'è già !” - esclamò - “Continuerò a diffonderla nel Mondo cominciando proprio dai bambini, perché da adulti questi possano scegliere la via dell'amore ...” Di nuovo felice, l'angelo girò un'altra volta il mappamondo e il suo dito si fermò sull'Africa: Giramondo allora andò subito alla stazione e salì di nuovo sul treno. Non doveva perdere tempo: tante persone, nel Mondo, hanno voglia di Pace! Allegato n.2 CONVERSAZIONE DI GRUPPO - Scuola dell'Infanzia “Cibeno” Quando è arrivato il finale della storia de “L'Angelo Giramondo” che noi avevamo iniziato e che i bambini della Scuola Primaria dovevano concludere , l'abbiamo letta e ne abbiamo parlato insieme ... Cosa ha fatto l'Angelo Giramondo ? Elena M.: ha fatto girare il mappamondo, ha puntato il dito, è arrivato in Italia Gabriele: prima in Italia, poi in Africa In Italia chi ha incontrato? Alice: ha incontrato un bambino all'ospedale che gli ha regalato la scopa Luca: il bambino ha detto che la scopa era magica Alice: e che solo un angelo poteva usarla, solo chi non aveva fatto niente di male Lorenzo: un “puro di cuore” Gabriele: l'angelo ha visto la televisione e al telegiornale hanno detto... non lo ricordo più Domenico: con la scopa ha fatto la magia Vittoria: ha fatto star bene i bambini, prima ci è riuscito, dopo no Ma l'Angelo era un “puro di cuore”? Alice: sì, perchè vuole bene a tutte le persone del mondo Irene: a tutti i bambini Luca: ha guardato le foto della sua famiglia Ma che magia ha fatto, cosa ha detto ? Domenico: “Scopa, scopa diventa magica!” Lorenzo: “La pace la voglio lì” Lì dove ? Coro: in Palestina E che cos'è la Palestina? Coro: un paese Gabriele: dove c'è la guerra Luca: fa girare tre volte la scopa Andrea: per tre volte Camilla: dopo sente al telegiornale che in Palestina c'era un nuovo attentato Cosa vuol dire “attentato”? Lorenzo: che hanno tentato un omicidio Alice: dove c'è la guerra Yakine: io non vivo dove c'è la guerra Gabriele: dove sparano; ci sono dei macchinoni che non so come si chiamano dove uno guida e l'altro sta in piedi per controllare e poi sparano Alice: si chiamano carriarmati Nicolò: dove c'è la guerra Camilla: ci sono delle persone che si mettono un vestito pieno d'esplosivo e non muoiono solo loro, ma anche le persone che gli sono vicino Gabriele: però ci sono anche quelli buoni in quei paesi lì, che aiutano con l'ambulanze, ce l'hanno anche loro la pistola, ma sparano ai cattivi, quelli che hanno un vestito con le macchie. Andrea: hanno un vestito con le macchie per mimetizzarsi Thomas: allora vuol dire che non è un “puro di cuore” Luca: lui pensa che la scopa non è magica Marco: poi pensa che per vivere senza la guerra ci vuole l'amore Alice: di tutte le persone del mondo Camilla: qui ce ne abbastanza, invece là ce ne vuole Alice: di volontà di tutte le persone del mondo Allora l'Angelo Giramondo cosa pensa ? Alice: pensa che non deve cominciare dagli adulti, ma dai bambini ! Gli adulti che fanno la guerra sanno che cos'è l'amore, il volersi bene ? Camilla: se lo sapessero non farebbero la guerra Alice: farebbero del bene e non del male Camilla: mia nonna ha vissuto la guerra Gabriele: in Italia c'è stata tanti anni fa Marco: ci sono pochi paesi nel modo dove non c'è la guerra; anche il gioco dei bimbi non è bello perché dopo non ci si vuole bene e da grandi si litiga Gabriele: c'è anche il giorno della liberazione e cioè vuol dire che non c'è più la guerra. FASE 3 MODALITA’ DI LAVORO Numero di interventi: 3 Numero di bambini: 18 per ogni intervento Numero di insegnanti: 4-5 (2-3 della Scuola dell’Infanzia, 1 di Prima e 1 di Quinta della Scuola Primaria) INTERVENTI N. 1, 2, 3 Dopo la predisposizione da parte degli insegnanti dei materiali occorrenti, nel laboratorio d’immagine ciascun bambino ha costruito un burattino che rappresentava uno dei personaggi della storia “L’Angelo Giramondo", scegliendo liberamente il materiale da utilizzare. Durante l’attività i bambini hanno fatto merenda insieme. TEMPI Ore 1,30 per ciascun incontro - STRUMENTI Materiale di recupero ( stoffe, bottoni, passamanerie, pizzi, lana, spugna, barattoli vuoti di yogurt) Materiale di facile consumo ( colla, forbici, carta colorata, carta crespa, carta prismatica ) PRODOTTO FINALE Burattini – allegato n.1 CONSIDERAZIONI FINALI Tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia si sono sentiti a proprio agio nel nuovo ambiente, anche grazie ad un clima sereno instauratosi con gli alunni della Scuola Primaria . Questo ha permesso un’attiva collaborazione da parte di tutti nello svolgimento dell’esperienza. Allegato n.1 FASE N. 4 MODALITA’ DI LAVORO Numero di interventi: 2 Numero di bambini: 39 (alunni di Quinta) Numero di insegnanti: 4 ( di Quinta) INTERVENTO N. 1 PROCEDURE Gli alunni hanno trasformato in dialoghi alcune parti del racconto per lo spettacolo con i burattini e scelto alcuni brani musicali di accompagnamento INTERVENTO N. 2 Sono state rappresentate graficamente le sequenze del racconto per la produzione di un libretto illustrato da colorare realizzato con il computer TEMPI Ore 6 STRUMENTI Fogli da disegno Colori, matite, biro, gomme Computer , scanner e stampante Canti e musiche PRODOTTO FINALE Copione per lo spettacolo (Scuola Primaria) – allegato 1 CONSIDERAZIONI Quasi tutti gli alunni hanno contribuito personalmente alle attività proposte; alcuni si sono mostrati più attivi e produttivi nelle attività grafiche. Allegato n. 1 COPIONE DE “L’ANGELO GIRAMONDO” CANTO NARR.: C’era una volta una angelo con due ali bellissime che svolazzava nel cielo. Era vestito di bianco ed era felice perché guardava giù noi e i nostri amici. Sapeva ballare e cantare, ma non si vedeva il suo cuore perché era chiuso nella sua pancia. Noi però sentivamo i suoi battiti perché era allegro e ne usciva tanta pace e amore. ANGELO: Ciao bambini, ciao a tutti! Sono l’angelo Giramondo. Sapete perché mi chiamo così? Mi piace molto girare il mondo. Ora sono stanco di stare quassù, tutto solo su questa nuvola; penso proprio che sia giunto il momento di fare un nuovo viaggio e conoscere nuovi bambini. NARR.: Hai già deciso dove andare? ANGELO: Quando parto per un nuovo viaggio, consulto sempre il mio mappamondo. Fa girare il mappamondo e mette il dito sull’Italia. ANGELO: Ecco, la mia prossima tappa sarà … l’Italia! NARR.: E’ un viaggio molto lungo! Dovrai preparare una grossa valigia. ANGELO: Ah, sì. Non devo dimenticare i vestiti, lo spazzolino da denti e il dentifricio, le foto della mia famiglia e, di sicuro, il mappamondo! NARR.: Uscì di casa, chiuse la porta con la chiave, se la mise in tasca e si recò alla stazione. Salì sul treno e partì. Si sente il fischio del treno. NARR.: Sul treno c’era una bambina che piangeva. Tutte le persone che erano nel vagone cercavano di consolarla. Entra in scena la bambina che piange e un altro burattino. BUR.: Bella bambina, su non piangere. Dov’è la tua mamma? Ti sei persa? Entra in scena l’Angelo travestito da mago ed esce il burattino che consolava la bambina. ANGELO:Guarda, guarda. Adesso scommetto che smetterai di piangere! L’Angelo tira fuori da un cappello a cilindro una bambola e la porge alla bambina che la prende e la accarezza. Intanto l’Angelo esce di scena. BAMBINA: Grazie, grazie… Ma dov’è andato? CANTO NARR.: Appena sceso dal treno l’Angelo voleva fare nuove amicizie. Girovagando passò vicino a un ospedale e sentì che c’erano dei bambini che soffrivano. Allora si rese conto che su questo pianeta non tutti erano felici; così entrò nell’ospedale. ANGELO (tra sé): Senti come soffrono, poverini. Cosa potrei fare per aiutarli? Entra in scena un bambino con una scopa in mano. BAMBINO: Io ho quello che ti potrebbe servire. Prendi questa scopa, è magica! Pensa che riesce a eliminare malattie, guerre, ingiustizie, inquinamento… e tutto quello che c’è di brutto nel mondo! ANGELO: Usala tu! BAMBINO: Questa scopa può usarla solamente un puro di cuore, insomma qualcuno come te, che si sia sempre comportato bene … un angelo! ANGELO (tra sé): ma io sono davvero un puro di cuore? Aspetta che guardo le fotografie di famiglia per ricordarmi quello che ho fatto. NARR.: Certo di essere degno di poter usare la scopa, provò subito a verificare l’efficacia dei suoi poteri. ANGELO: Come prima cosa, porto la pace in Palestina. Sapete, lì c’è la guerra; la gente litiga ancora per la terra in cui abitare; anche i bambini sono sempre in pericolo e ogni giorno rischiano di morire. L’Angelo ruota la scopa. ANGELO: La pace sì, la pace la voglio proprio lì. NARR.: Tutto contento, Giramondo salutò il bambino e si allontanò pensando a cosa altro avrebbe potuto fare per portare la serenità nel Mondo. Mentre camminava per le vie della città, passò davanti a un negozio di elettrodomestici e si fermò incuriosito di fronte ad alcune scatole che trasmettevano immagini: non aveva mai visto televisori prima! GIORNALISTA (voce fuori campo): Ultime notizie! Questa mattina c’è stato un nuovo attentato in Palestina con parecchi feriti. ANGELO: Ma allora la scopa non è magica. Per sconfiggere tutti i mali del mondo la magia non serve. Occorre la volontà degli uomini per vivere nella pace. NARR.: Sempre più sconsolato, poco dopo arrivò in un parchetto dove vide un gruppo di bambini che giocava insieme allegramente. Il suo cuore subito si rallegrò. 3 BAMBINI (in coro): Giro girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra! ANGELO: Ma qui un po’ di pace c’è già. Proverò a diffonderla nel mondo cominciando proprio dai bambini, perché questi da adulti possano scegliere la via dell’amore. NARR.: Di nuovo felice l’angelo girò un’altra volta il mappamondo e il suo dito si fermò sull’Africa: Giramondo allora andò subito alla stazione. ANGELO: Ciao a tutti, ciao bambini! Non devo perdere tempo! Tante persone al Mondo hanno voglia di pace! Ciaooo! CANTO FASE N. 5 MODALITA’ DI LAVORO Numero di interventi: 2 Numero di bambini: 39 alunni di Quinta nel 1° intervento, 97 bambini nel 2° intervento Numero di insegnanti: 4 di Quinta nel 1° intervento, 9 nel 2° intervento INTERVENTO N. 1 PROCEDURE Gli alunni si sono suddivisi i ruoli e hanno effettuato più volte le prove dello spettacolo dei burattini INTERVENTO N. 2 Messa in scena dello spettacolo presentato ai compagni di I e ai bambini delle Scuole dell’Infanzia TEMPI Ore 10 STRUMENTI Teatrino e Burattini e alcuni elementi del racconto Microfoni, registratore, chitarra Basi musicali e testi delle canzoni PRODOTTO FINALE Spettacolo di burattini – allegato n.1 Disegni (Scuola dell’Infanzia) – allegati n. 2, 3 CONSIDERAZIONI La rappresentazione finale è stata preceduta da una merenda condivisa da tutti e organizzata dagli alunni della Scuola Primaria e particolarmente apprezzato dai bambini delle scuole dell’Infanzia. Lo spettacolo ha avuto una discreta realizzazione, causa i tempi ristretti del suo allestimento e la mancanza di esperienza da parte degli alunni nell’animazione dei burattini. Tutti si sono comunque divertiti !!! Allegato n.1 Allegato n.2