Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Apollinare”
- Forlì -
Metodi e strumenti
per la didattica
e
l’animazione dei gruppi
Bibliografia
I – Testi con esercizi e giochi
- Grom B., Metodi per l’insegnamento della religione, la pastorale giovanile e la
formazione degli adulti, LDC, Leumann (Torino) 1981.
- Vopel W.K, Giochi di interazione per adolescenti e giovani, Vol. 1: valori, obiettivi e
interessi, scuola e apprendimento, lavoro e tempo libero, LDC, Leumann (Torino) 1991.
- Vopel W.K, Giochi di interazione per adolescenti e giovani. Vol. 2: identità, pregi e
capacità, corpo, LDC, Leumann (Torino) 1991.
- Vopel W.K, Giochi di interazione per adolescenti e giovani. Vol. 3: distacco dalla famiglia
d’infanzia, amore e amicizia, sessualità, LDC, Leumann (Torino) 1991.
-Vopel W.K, Giochi di interazione per adolescenti e giovani. Vol. 4: programmazione di
vita, soluzione dei problemi, cooperazione, LDC, Leumann (Torino) 1991.
- Bianco E., Migliorate le vostre riunioni. Guida pratica per le comunità e i gruppi
ecclesiali, LDC, Leumann (Torino) 1990.
- Mahr F., A confronto. Materiali e idee per il lavoro di gruppo, LDC, Leumann (Torino)
1991.
- Bourdoncle P. (a cura), Tecniche di animazione con gruppi dagli 11 ai 15 anni. Per
riunioni, ritiri spirituali, campiscuola, LDC, Leumann (Torino) 1990.
- Jelfs m., Tecniche di animazione. Per la coesione nel gruppo e un’azione sociale nonviolenta, LDC, Leumann (Torino) 1991.
- ACR (a cura), Giochiamo a un gioco? 200 idee per animare gruppi di ragazzi, AVE,
Roma 1991.
- Borgato R., Un’arancia per due. Giochi d’aula ed esercitazioni per formare alla
negoziazione, Franco Angeli, Milano 2004.
- Manes S., 68 nuovi giochi per la conduzione dei gruppi. Sul treno della vita per
scoprire il nostro sé di ieri, di oggi e di domani, Franco Angeli, Milano2003.
- Manes S., 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi. Un manuale per
psicologi, insegnanti, operatori sociali, animatori…, Franco Angeli, Milano2004.
- Montesarchio G. – Marzella E., 99 giochi per la scuola, il teatro, l’azienda… il gruppo,
Franco Angeli, Milano 2004.
- Spaltro E. – Righi U., Giochi psicologici, CELUC libri, Milano 1980.
- Ferrero B., Tutte storie per la catechesi, le omelie e la scuola di religione, LDC,
Leumann (Torino) 1992.
- Ferrero B., Altre storie per la scuola e la catechesi, LDC, Leumann (Torino) 1991.
II – Studi e saggi
- Grom B., Metodi per l’insegnamento della religione, la pastorale giovanile e la formazione
degli adulti, LDC, Leumann (Torino) 1981.
- Vopel W.K, Manuale per animatori di gruppo. Teoria e prassi dei giochi di
interazione, LDC, Leumann (Torino) 1991.
- Comoglio M., Il ciclo vitale del gruppo di animazione. In appendice: Come preparare un
“sussidio” per il gruppo giovanile, LDC, Leumann (Torino), 1987.
- Comoglio M., Abilitare l’aimazione. Riflessioni teorico-pratiche sulle competenze dell’animatore, LDC, Leumann (Torino)1989.
- Milanesi G., I giovani nella società complessa. Una lettura educativa della condizione
giovanile, LDC, Leumann (Torino) 1989.
- Mucchielli R., Come condurre le riunioni. Teoria e pratica, LDC, Leumann (Torino) 1986.
- Mucchielli R., La dinamica di gruppo, LDC, Leumann (Torino) 1980.
- Villata G. – Berruti F., In gruppo per credere, PIEMME, Casale Monferrato 1987.
- Pollo M., Il gruppo come luogo di comunicazione educativa, LDC, Leumann (Torino) 1988.
- Quaglino G.P. – Casagrande S. _ Castellano A., Gruppo di lavoro. Lavoro di gruppo. Un
modello di lettura della dinamica di gruppo, una proposta di intervento nelle organizzazioni,
Raffaello Cortina Editore, Milano 1992.
COSA CI PROPONIAMO
• Imparare a lavorare con i “giochi” e le
“tecniche” di animazione in e per un
gruppo …
• … che permettono di “mettere in moto”
apprendimenti e cambiamenti nei singoli e
nel gruppo
Tre temi
• Strumenti: come
funzionano? Perché
sono importanti?
• Singoli: quali bisogni
affettivi?
• Gruppo: cosa è?
Come lavora?
DUE importanti premesse
1 . Si impara “sperimentando” cosa prova chi
“gioca”: mettersi nei panni di un altro!!
2. Primato dei CONTENUTI
sui METODI
“La metodologia e i mezzi si possono
adottare proficuamente come mutevoli
strumenti di lavoro solo quando si
sintonizzano esattamente con le
premesse, le intenzioni e i contenuti del
processo di apprendimento progettato”
(B. Grom)
Gli strumenti
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE
ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE
ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
CLIMA
INTERPERSONALE
POSITIVO
REGOLE
SPERIMENTAZIONE
ATTIVA
ELABORAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NUOVE ACQUISIZIONI
CAMBIAMENTO
La persona nel gruppo
…occorre sapere che:
• i giovani di una classe scolastica (e ancor
più di un gruppo etra-scolastico)
possiedono bisogni non solo culturali e
scientifici, ma anche socio-emotivi
• Che tali bisogni, se soddisfatti,
predispongono ad un lavoro comunitario
efficace.
I bisogni socio emotivi
- poter esprimere (verbalizzare) i loro pensieri e sentimenti;
- decidere liberamente le singole fasi dell'apprendimento e provare la
soddisfazione connessa al buon esito delle loro iniziative;
- essere riconosciuti dall'insegnante e dai compagni di classe nelle loro
realizzazioni e nell'intera persona (rinforzo secondario: apprendi-mento
attraverso il successo e il riconoscimento);
- appartenere ad un gruppo in cui si conta e si può attuare di più che non da
soli (identità, esperienza di gruppo, calore, forza e un miglior rendimento
attraverso il lavoro d'insieme);
- confrontarsi, essere sostenuti, stimolati, guidati (anche attraverso norme di
gruppo stabilite da loro stesi):
- imparare attraverso l'imitazione e l’identificazione (riferendosi ad altri
modelli oltre che a quello dell'insegnante);
- imparare attraverso la immedesimazione e la simpatia;
-soddisfazione mediante la padronanza dell’ambizione, socialmente più
difficile da integrare, e della eccitazione erotica
(B. Grom)
Le “tappe” dei giochi di
interazione
Prima tappa:
analisi della situazione del gruppo.1
• Anzitutto l’analisi del gruppo/classe come
si presenta:
- la leaderschip,
- i sottogruppi,
- le alleanze
- ………..
Prima tappa:
analisi della situazione del gruppo.2
In secondo luogo una analisi riferita al momento in cui si propone il gioco. Le
domande da porsi:
1. Cosa nel gruppo facilita o intralcia il gioco?
2. Quale contenuto voglio trasmettere o di quale valore desidero che faccia
esperienza?
3. Quale gioco più appropriato posso proporre?
4. Come incuriosire (motivare) il gruppo al gioco?
5. Quali sentimenti sono coinvolti nel gioco?
6. Quale materiale mi serve per questo gioco?
7. Quali le condizioni perché il gioco riesca?
Seconda tappa:
introduzione al gioco
• Informare sugli obiettivi del gioco: dire ai
partecipanti perché si fa!
• Spiegare bene il gioco e le regole alle
quali attenersi: non lasciare nulla alla
interpretazione del gruppo.
Terza tappa:
“giocare”
Chi guida il gioco:
- spiega di nuovo le regole se qualcuno
non le ha capite
- ricorda lo scadere del tempo: ogni gioco
ha una durata precisa e va rispettata!
Meglio che il professore/animatore NON giochi
Quarta tappa:
valutazione/approfondimento
• Momento assolutamente
non tralasciabile
• Inizio del processo di
interiorizzazione del
valore e di fissazione
della conoscenza
COME PROCEDERE?
- Lasciare SILENZIO
- Mettere IN COMUNE
- Mettere per scritto ciò che
ognuno “si porta via”
E chi guida?
- Raccoglie TUTTE le risposte… Sottolinea QUELLE che sono subito attinenti
al raggiungimento dell’obiettivo..
- Sintetizza quanto detto da chi interviene e rilancia la riflessione, anche con
domande poste al gruppo…
… e adesso GIOCHIAMO??
Ambientazione:
ci conosciamo, certo. MA forse non tutti così
bene… Vi propongo due giochi per conoscervi
un po’ di più..
Obiettivi:
- Conoscere ciò che gli altri dicono di noi e
aumentare la nostra conoscenza di loro
- Accogliere senza giudicare ciò che gli altri dicono
di se stessi, facendoli sentire accolti
Faremo due giochi….
1. Colloquio a due
- Ciascuno di voi avrà un partner da intervistare secondo le domandde
che poi vi darò;
- A turno vi farete tutte le domande che troverete scritte sulla slide
successiva.
- NON potete prendere appunti su quello che vi verrà detto dal partner
- Avete esattamente due minuti a testa per l’intervista. Vi avviserò
quando mancano 15 sec alla fine. Scaduto il tempo si interrompe
subito e la parola passa all’altro.
Per formare le coppie: scrivete su un pezzo di carta il vostro nome e cognome. A caso io estrarrò due
nominativi: quelli faranno una coppia
Le domande dell’intervista
1. Quali sono i tuoi hobbies?
2. Quale autore (e suo libro) e musica (quali cantanti) preferisci?
3. Sei interessato/a alla politica?
4. Quali responsabilità hai nel tuo lavoro?
5. Quali i tuoi desideri e progetti per il futuro?
6. Sei contento/a del tuo lavoro (della tua scuola)?
7. Dove ti piacerebbe vivere?
8. Cosa c’è di più superfluo al mondo?
9. Cosa ti inquieta di più?
10. Hai molti amici o preferisci stare da solo/a?
Ricordate: avete DUE minuti a testa per l’intervista.
VIA al gioco!
secondo gioco: descrizione dell’altro
1 . Mettete le sedie due a due con lo schienale uno contro l’altro (in alternativa:
mettetevi in piedi l’uno di spalle all’altro)
2. NON potete guardavi indietro. Se vi aiuta chiudete gli occhi. NON potete
assolutamente vedere chi vi sta di spalle, neppure riflesso nella finestra della
classe!!!
3. Ora comincia il gioco: dovete descrivere come è vestito l’altro che vi è alle
spalle, che colore ha gli occhi, che scarpe porta.. Insomma il suo abbigliamento
e caratteristiche. Ad ogni “capo” indovinato, segnate un punto!)
4. Avete un minuto a testa. Vi avvertirò quando mancano 10 sec.
… e per finire
Anzitutto torniamo al primo
gioco.
a) Ciascuno presenta
l’altro…
b) chi è presentato, poi,
farà lo stesso con il
partner. Ma prima
risponderà a questa
domanda: sono stato/a
presentato/a
correttamente?
APPROFONDIMENTO:
1.
2.
3.
4.
5.
Come ho vissuto questi due giochi?
Cosa ho provato?
Quale il momento più difficile? E quello più bello?
Cosa ho imparato da questi giochi?
Mi sono sentito/a accettato/a dagli altri?
(la risposta a queste domande sarà solo vostra:
NON dovete dirla in gruppo!)
Ora, INSIEME, rispondiamo a queste domande:
a.
Come vi sono sembrati questi giochi?
b.
Li avreste fatti diversamente? Come?
c.
Secondo voi c’è un rapporto stretto tra gli obiettivi
che ci eravamo prefissati e i giochi proposti?
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