Banca Amica Periodico d’Informazione della Banca di Credito Cooperativo del Metauro Aut. Trib. Pesaro n. 566 del 4.12.2009 Direttore Responsabile Roberto Giungi - 2° Semestre 2013 Spedizione in abbonamento postale 70% - Div. Corr. D.C.I Ancona
Periodico di finanza, cultura, società e informazione
della Banca di Credito Cooperativo del Metauro
numero
11
SPECIALE
Urbania
INDICE
IL PRESIDENTE
3
TERRITORIO
4
Il valore della Cooperazione
Urbania: il senso del luogo
Da visitare
Intervista al sindaco Giuseppe Lucarini
BCC PROPONE
16
SOCI
18
EVENTI
20
COOPERAZIONE
22
VIAGGI
28
Il web e i nuovi servizi per giovani
Festa del Socio
Inaugurazione
“Sala del Centenario - Bcc Metauro”
Parlano di noi...
Viaggi 2013
Programma 2014
ATTUALITÀ
36
SCUOLA E FORMAZIONE
38
CULTURA
42
SALUTE
44
AMBIENTE
45
BCC PROPONE
46
Banche del territorio e famiglie
Tirocini Formativi
Cent’anni della Banda di Montefelcino
Tavernelle - Presentazione Volume
Consegna del defibrillatore
Premiazione “Comune ricicloni”
Coperture assicurative - C.P.I.
In Copertina:
Paesaggio di Urbania
Fotografia:
Factory snc
Direttore Editoriale: Prof. Bruno Fiorelli
Direttore Responsabile: Roberto Giungi
Redazione:
Peppino Bernabucci
Oscar Buoncompagni
Federica Montoni
Ivan Luchetti
Grafica e impaginazione: Elisabetta Saraga
Stampa: Ideostampa s.r.l.
Fotografia: Baci Ettore, Riccardo Bucci,
Conti Camillo, Roberto Giungi, Factory snc
Finito di stampare dicembre 2013
[email protected]
Questo è l’indirizzo e-mail per scrivere alla redazione del
giornale Banca Amica. Aspettiamo lettere, suggerimenti, idee
e proposte che la nostra redazione valuterà volentieri, in modo
da creare uno strumento sempre più vicino ai lettori, Soci e
Clienti del nostro istituto di credito. Il materiale pervenuto
sarà conservato negli archivi della redazione.
LATA
CARTA RICIC
U
S
O
T
A
P
M
STA
SET
CYCLUS OFF
Per le fotografie di cui, nonostante le ricerche eseguite,
non è stato possibile rintracciare gli aventi diritto,
la redazione si dichiara pienamente disponibile ad
adempiere i propri doveri.
IL PRESIDENTE
“IL SENTIMENTO
DEL BENE COMUNE.”
Leone Wollemborg
FONDATORE DELLA PRIMA CASSA RURALE ITALIANA
LOREGGIA (PADOVA) 1883.
Il valore della Cooperazione
Il 2013 è l’anno in cui ricorrono i
130 anni di fondazione della prima
Cassa Rurale del nostro Paese, costituita nel 1883 su iniziativa di Leone
Wollemborg a Loreggia in provincia
di Padova. Una ricorrenza chiave
per riaffermare il senso e il valore
dell’esperienza ultracentenaria del
movimento delle banche di credito
cooperativo.
Banche che finanziano l’economia reale e non operano secondo
fini speculativi, che sostengono il
territorio e i bisogni che esso esprime per creare sviluppo. Nel 2013
la Bcc del Metauro, come il resto
del sistema bancario, si è trovata ad
operare in un contesto economico
ancora molto debole dove un numero crescente di aziende, sia produttive sia commerciali, manifesta una
consistente flessione nel fatturato
costringendo in alcuni casi a prendere decisioni drastiche come cessare
definitivamente l’attività.
La banca, in linea con i propri principi ispiratori, non ha fatto comunque
mancare il proprio sostegno finanziario alle imprese ed alle famiglie
continuando ad erogare credito e, al
contempo, sostenendo la comunità
locale attraverso contributi e sponsorizzazioni.
Tutto ciò è stato fatto nella consapevolezza che il Credito Cooperativo,
come “banca del territorio” non
può disattendere il proprio impegno
in favore della collettività nei mo-
menti come questi dove particolarmente
incisiva può essere l’attività benefica di
una banca “controcorrente”.
Particolarmente attenzione è stata posta
nel coniugare le esigenze del territorio con
la necessità di ”far quadrare i conti” contenendo le spese e rafforzando il patrimonio che salirà a quota 46 mln. Oggi, giunti alla chiusura dell’anno, possiamo
affermare con soddisfazione di aver
raggiunto obiettivi economici e patrimoniali lusinghieri. Il conto economico
chiuderà in utile nonostante gli importanti accantonamenti ai fondi svalutazione.
La raccolta è cresciuta in modo più che
soddisfacente, segno di fiducia di soci e
clienti verso la nostra banca. Anche la
compagine sociale si è ulteriormente
ampliata, raggiungendo quota 4.116
soci. Nel corso dell’anno sono stati erogati oltre 30 mila euro ai ragazzi soci e figli di soci assegnatari di borse di studio e
sono proseguite le iniziative a favore
della compagine sociale che si intensificheranno nel corso del 2014.
Come banca cooperativa, siamo
consapevoli che la costruzione
del bene comune passi attraverso un maggiore coinvolgimento
dei soci.
Proprio in questa direzione vanno gli
appuntamenti fissati con i soci per il
prossimo mese di marzo.
Una serie di incontri, distribuita
nel territorio, con l’obiettivo di affrontare tematiche attuali, di discutere insieme di nuove idee e progetti
e soprattutto, per condividere valori
ed esperienze.
Con l’organizzazione di queste assemblee locali, vogliamo far emergere le esigenze dei nostri soci e del
territorio puntando in particolare ad
avvicinare e coinvolgere i giovani
soci, in crescente aumento in questi ultimi anni. Siamo convinti che il
futuro passi attraverso una crescita
dell’intensità delle relazioni con la
compagine sociale e con l’intera comunità locale.
Nell’invitarvi fin da ora a partecipare
numerosi a questi incontri, chiudo
inviando un messaggio di sinceri auguri a voi e a tutte le vostre famiglie.
Il Presidente
Prof. Bruno Fiorelli
3
TERRITORIO
Urbania: il senso del luogo
Urbania è un luogo che ha un senso forse più di molti altri. Un senso
che, però, nel corso dei secoli, ha
rischiato più volte di smarrirsi.
Il senso di Urbania, quello attuale,
non è proprio lo stesso che ebbe
in passato, ma s’innesta comunque su quello in maniera perfetta ed osmotica. Mai altra città,
nella storia della provincia, ha
cambiato più nomi e sensi…più
destinazioni d’uso e vocazioni.
Nel primo basso medioevo
il suo nome fu Castel Delle
Ripe, un centro guelfo per niente benvoluto dalla vicina Urbino
ghibellina dei Montefeltro, che
lo distrussero due volte nel corso
del ‘200. Tra il XIII ed il XIV secolo si dovette ricostruire ex novo il
castello. La popolazione superstite trovò rifugio poco più a valle,
tra le mura della potente abbazia
benedettina di San Cristoforo del
Ponte (sec. VIII), situata nel luogo
esatto dove si trova oggi il duomo
di Urbania. Attorno all’abbazia,
intorno al 1284, fu fatta costruire
la nuova città, la cui fondazione
fu affidata, da Papa Martino IV, al
prelato provenzale Guglielmo Durand, all’epoca governatore della
Romagna e della città e distretto
di Urbino. Durand affidò l’incarico di costruire la città a tecnici
bolognesi ai quali fu forse dovuta
la soluzione con due strade por-
4
ticate che fa di Urbania una sorta
di Bologna in miniatura. In onore
di Guglielmo Durand la città prese
il nome di Casteldurante. L’insediamento divenne poi, nella seconda metà
del XIV secolo, la città di riferimento
della Massa Trabaria, il cantone forestale posto tra Umbria e Marche di
proprietà della Santa Sede. Il momento
avvincente della storia di questa comunità può dirsi concluso con l’elevazione dell’Abbazia di San Cristoforo a
Diocesi e del Castello in città nel 1636
quando, abbandonato l’antico nome
di Casteldurante, il centro acquisì il
nome di Urbania in onore del Papa
Urbano VIII.
Alla morte di Francesco Maria II
Della Rovere, con la devoluzione
del Ducato di Urbino alla Santa
Sede (1631), la città si allineò con
i restanti centri dell’ex Ducato.
Il senso di Urbania fu quello di città ribelle ai duchi, poi mutato in
luogo di delizia dei duchi stessi.
Piccola città d’arte al pari della vicina Fossombrone o di Cagli.
Oggi questo senso di luogo di
delizia ed arte è in parte riaffiorato grazie ad un contesto
culturale vivace ed attivo che
caratterizza la città.
Urbania possiede ancor oggi,
piantata nella sua gente, quella
dignità di Città Ducale cara ai Duchi, ai Papi e culla di artisti.
Le mura circondano un centro storico che, malgrado le ferite dell’ultimo conflitto mondiale, conserva
scrigni di bellezza. La mole del
palazzo Ducale occhieggia in
riva al Metauro, vero e proprio
simbolo di una comunità dai
tanti nomi e dal passato non
certo tranquillo.
Ma il simbolo di questa cittadina è sicuramente quella colorata “granata” chiamata maiolica
che, nel ’500, esplose dal centro
di Casteldurante spandendo le
sue schegge di terracotta smaltata
in giro per il mondo.
Casteldurante, tra il XV e XVII
secolo divenne nota in tutta Ita-
lia proprio per le sue botteghe di
artigiani che lavoravano la ceramica. Venne creato vasellame degno
delle tavole dei Duchi di Urbino e
non solo…
Urbania oggi va assaporata a
piedi, lentamente, passeggiando sotto i portici, scoprendo
gli scorci antichi, i portali delle
sue chiese e le vie che, improvvisamente, sbucano sul parapetto
della cinta muraria svelando i gorghi impetuosi del Metauro.
Fonte: Comune di Urbania
Le ceramiche di Urbania
“ ...e la piccola tavola del tè era
pronta con tazze e sottocoppe in
maiolica di Castel Durante, antiche forme d’inimitabile grazia...”
Gabriele D’Annunzio
(Il Piacere - libro I)
Nel ‘500 Casteldurante insieme
a Urbino e Pesaro, produsse tra
le più belle maioliche del Rinascimento. Nella cittadina metaurense ardevano all’epoca oltre 40
forni per una committenza italiana ed europea e spesso i maestri
durantini lasciavano la patria per
diffondere la loro arte.
Il durantino Cipriano Piccolpasso scrive,
nel 1548, “Li tre libri dell’arte del vasaio”, dettando le regole e i segreti del
far ceramica. Casteldurante nel 1636
divenne Urbania; nel ‘600 e ‘700 valenti plasticatori e pittori proseguono
la gloriosa tradizione, rinnovando
l’arte con «l’eleganza delle sagome
e la gentilezza dell’impasto».
In Urbania, ancor oggi, nelle nuove
botteghe rivivono i colori e la ricchezza
straordinaria dei vasi e dei piatti istoriati. Urbania è stata riconosciuta, nel
1994, “zona di produzione di cera-
mica artistica e tradizionale”
dall’AICC (Associazione Italiana
delle Città Ceramiche), primo comune delle Marche.
Le ceramiche durantine sono state
esposte nel 1996 al Parlamento Europeo a Strasburgo, nel
1997 alla Fiera del Turismo di
Lipsia (Germania), nel 2007 a
Praga, e tutt’oggi sono presenti
in importanti gallerie d’arte e nelle
più note fiere, italiane ed estere,
del settore turismo e cultura.
Tratto dal sito
http://www.urbania-casteldurante.it
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TERRITORIO
Da visitare
raccolte di ceramiche e terrecotte, incisioni tra cui la meravigliosa stampa del Trionfo di
Carlo V e disegni di artisti quali
Raffaellino del Colle e Federico
Barocci. I visitatori avranno il piacere di ammirare una Commedia
di Dante Alighieri edita nel 1491;
un volume del 1528 del Cortegiano di Baldassar Castiglione; i Sonetti di Torquato Tasso del 1583
e il Testamento dell’ultimo Duca
di Urbino Francesco Maria II Della
Rovere, morto a Casteldurante nel
1631.
Il Barco Ducale
Il Palazzo Ducale
e il Museo Civico
Il grande complesso fu progettato dall’architetto Francesco Di
Giorgio Martini nel 1470 con
la committenza dei Montefeltro,
quindi dei Della Rovere, e successivamente fu completato dal geniale architetto Girolamo Genga.
L’entrata a Palazzo vuol essere
l’invito a una piacevole visita per
scoprire i tesori delle sue collezioni
e la biblioteca con 40.000 preziosi volumi. Le sue sale, sede del
Museo Civico, ospitano dipinti,
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Questo era un parco venatorio ed
offriva al Duca una possibilità di
ristoro spirituale oltre che di svago
fisico. Il sito è collegato al Palazzo
Ducale da un miglio di fiume che
cavalieri e dame risalivano in barca. All’interno vi si trovava un
piccolo convento trecentesco
di frati francescani minori, detti
Zoccolanti, costruito a ridosso del
fiume Metauro. Venne ampliato
successivamente (1594 - 96) per
volere dell’ultimo duca, Francesco Maria II Della Rovere che, a
volte vi si fermava a desinare o a
dormire - forse è per questo che,
erroneamente, si identifica il Barco con la residenza estiva ducale.
Durante i recenti lavori di restau-
ro sono stati riportati alla luce nella
stanza del refettorio dei frati francescani, affreschi risalenti al ‘700, tra
cui una “Ultima cena” del pergolese Gianfrancesco Ferri. Il Barco è
oggi sede delle attività e dei laboratori di ceramica e di artigianato artistico del Museo Civico,
tenuti in collaborazione con l’Associazione Amici della Ceramica. I laboratori del Museo al Barco Ducale
fanno parte del circuito “Museo del
Metauro” della Comunità Montana Alto e Medio Metauro, assieme
al Museo della Città di Urbino e al
Museo di San Francesco di Mercatello sul Metauro.
Il Museo Diocesano
Il museo ha sede nell’ex Palazzo vescovile, solenne edificio che trova origine
nell’abbazia benedettina di San Cristoforo del Ponte. Qui è conservata
una rara e documentata raccolta di
ceramiche che, grazie alle donazioni
del compianto ceramologo don Corrado Leonardi, comprende numerosi
esemplari della tradizione durantinaurbaniese dal Medioevo alle epoche
recenti. Non mancano nel percorso
museale importanti testimonianze della storia della città, dai reperti archeologici a partire dall’epoca romana, alle
argenterie, ai parati sacri, ai dipinti, agli affreschi. Il Museo ospita le
sezioni di archeologia, argenteria,
pinacoteca e ceramica di Castel
delle Ripe, Casteldurante e Urbania. La sezione ceramica illustra
tecniche e stili locali dal ‘200 al
‘900, esemplificati da vasi, piatti
da pompa, brocche e catini, manufatti destinati al decoro architettonico, anfore, acquasantiere e
altre opere d’arte.
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TERRITORIO
Il Teatro Bramante
Il teatro di Urbania, a tre ordini di
palchi con loggione, è uno dei
gioielli delle Marche: venne realizzato sulle basi di un’antica
fortezza trecentesca.
Nel 1855, grazie all’Accademia
Teatrale costituita da cittadini facoltosi, si iniziò la nuova fabbrica,
su progetto dell’architetto Ercole
Salmi. Poco dopo l’Unità d’Italia,
con il Trovatore di Giuseppe Verdi,
nel 1864, fu inaugurato il nuovo teatro che si volle intitolare
all’illustre concittadino Donato Bramante. Il faentino Romolo
Liverani, di sensibilità romantica,
dipinse le scene delle quinte e il
sipario con la veduta di piazza
San Cristoforo. Il pittore Lancisi
da Sant’Arcangelo realizzò i medaglioni nel soffitto che riportano i quattro elementi (aria, terra,
acqua e fuoco) rivissuti attraverso
un’elegante mitologia. Il pesarese
Pietro Gai modellò i busti di Donato Bramante e di quel Girolamo
Crescentini che con la sua voce
deliziò le platee dell’Europa napoleonica. Sempre del Gai sono i
fregi dorati attorno ai medaglioni, raffiguranti personaggi del
Rinascimento e del Risorgimento collegati alla storia della città:
Francesco Maria II Della Rovere,
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Bramante, Raffaello, Girolamo Crescentini, Filippo Ugolini, Rossini e Verdi.
Il Cimitero
delle Mummie
Una silenziosa cripta dove i corpi di
comuni mortali dimorano da più di
quattro secoli. La Chiesa dei Morti, già
Cappella Cola fino al 1836, ornata da
uno splendido portale gotico, conserva
al suo interno il Cimitero delle Mummie, noto per il curioso fenomeno della
mummificazione naturale.
Tratto dal sito
http://www.urbania-casteldurante.it
Intervista al sindaco Giuseppe Lucarini
Quali sono stati i principali impegni e progetti di quest’amministrazione comunale?
Il primo impegno, cioè quello di
sostenere le famiglie, non poteva essere inserito nel nostro programma, semplicemente perché
nel 2009 nessuno si immaginava
che la crisi finanziaria sarebbe stata così forte. Abbiamo cercato di
salvare, nonostante i tagli, il complesso di servizi offerti ai cittadini
di Urbania e che fanno la qualità
della nostra città, per tradizione,
per vocazione e per scelta. Soprattutto in periodo di crisi, la
solidarietà si sostanzia con servizi
solo parzialmente mantenuti dalle
famiglie. I tagli di 840.000 euro
in tre anni, non si sono mai visti
nella storia del comune di Urbania
e nemmeno nella storia di tanti
enti locali. Purtroppo è accaduto
che il disavanzo pubblico sia stato messo in carica principalmente
sugli enti locali e lo Stato non ha
distinto molto fra i virtuosi e i non
virtuosi. E non è finita qui.
Noi ci sentiamo una città di servizi,
lo abbiamo sempre detto. Siamo
ai primi posti nella provincia per le
spese socioculturali mentre siamo
agli ultimi posti per le spese burocratiche e per quelle del personale. Contemporaneamente non
siamo ai primi posti per l’entità
dell’imposizione sui cittadini e di
questo sono orgoglioso. Inoltre, come
amministrazione, siamo riusciti ad attuare un’attenta politica di razionalizzazione della spesa senza rinunciare
alla realizzazione di nuovi progetti.
Per adesso ce l’abbiamo fatta. Il prossimo anno sarà ancora durissimo, ma
Urbania se la caverà.
I restauri del ponte della Badia, della chiesa del SS. Crocifisso, quelli del
Barco, del Palazzo Ducale, del monumento di San Cristoforo, della facciata
del Comune e, per finire, della Chiesa
del Carmine, delle mura storiche, così
come i costi per la realizzazione degli
impianti fotovoltaici sulla piscina e sulla tribuna del campo sportivo, hanno
pesato pochissimo sul bilancio comunale poiché sono stati realizzati grazie a contributi europei e di
altri enti.
Abbiamo dovuto fare delle scelte:
mantenere il sociale e consentire
la realizzazione dei progetti cofinanziati e rinunciare alle manutenzioni. In tempo di crisi bisogna
scegliere e le scelte di oggi segnano anche il futuro che verrà.
Quali sono i progetti di prossima realizzazione?
Sono in corso i restauri nel Palazzo Ducale. Stiamo intervenendo
sull’efficientamento
energetico
delle scuole elementari e medie
con un progetto di 1,6 milioni di
euro. Stiamo intervenendo sull’illuminazione pubblica, con un
intervento di 1 ml di euro. Dal
dopoguerra, non sono stati più
realizzati in interventi di questo
genere in un unico blocco.
Stanno per iniziare gli ultimi lavori
di restauro del Barco. Completeremo un iter ormai quindicennale
di recuperi quasi esclusivamente
estranei al bilancio comunale. Partiranno presto i lavori per l’ufficio
turistico. Abbiamo inoltre ottenuto finanziamenti per il sentiero
ducale (fra il Barco ed il Palazzo
Ducale) e per le mura storiche della Piazza San Cristoforo.
Diciamo che, in carenza generale
di finanziamenti pubblici e priva-
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TERRITORIO
ti, siamo riusciti a non perdere i
treni che passavano. E ad Urbania
l’intervento pubblico si è visto nonostante le difficoltà ed i vincoli
imposti dal patto di stabilità.
Quadro economico del Comune. Quali sono le difficoltà e
le misure adottate? Il tessuto
industriale esistente, le opportunità, i punti di forza e le criticità esistenti legate anche a
viabilità e trasporti?
Non siamo un’isola. L’economia di
Urbania è in crisi. Sono in difficoltà
i settori tradizionali, il commercio,
la distribuzione, l’edilizia e l’agricoltura, come in ogni altra parte
dell’Italia. Anche se devo dire che
nonostante tutto, qualche segnale
in controtendenza ad Urbania c’è
stato. Alcune imprese storiche del
tessile e della meccanica hanno
retto. Il commercio, grazie anche
agli investimenti privati del decennio precedente, ha mantenuto un
ruolo di rilievo. E poi ci sono iniziative locali che meritano di essere
citate: fra queste le esperienze di
collaborazione fra i commercianti di Urbania che hanno deciso di
fare squadra nell’organizzazione
degli eventi estivi e natalizi.
Forse sarà il mio ottimismo da
sindaco ma, nonostante la crisi,
regge la storica volontà della città
di intraprendere. Stanno nascendo piccole attività commerciali, i
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cittadini di Urbania, come tutti i
marchigiani, sono persone tenaci
che scommettono sul futuro e ai
quali deve andare il nostro plauso.
Abbiamo apportato modifiche
nel Piano Regolatore inserendo
norme più avanzate che sostengono l’efficienza energetica e che
consentono più flessibilità nelle
ristrutturazioni del patrimonio
rurale. Siamo intervenuti dove si
poteva per non mettere in crisi definitiva i protagonisti del mercato
edilizio.
Quanto al capitolo turismo?
Noi da anni puntiamo sul turismo ed abbiamo ottenuto anche
risultati concreti. Abbiamo uno
IAT comunale, un ufficio che si
occupa del turismo a tempo pieno. Lo sosteniamo con i nostri
fondi, non siamo stati ad aspettare risorse esterne. Partecipiamo
ai progetti territoriali, sosteniamo
le manifestazioni, ci inventiamo
nuovi progetti. La scelta più importante è stata quella di organizzarci per dare accoglienza ai
tanti turisti, che anche per caso,
passano nella città: 27.000 sono
i contatti dello IAT, censiti ad uno
ad uno, e sono in costante aumento. Quando arrivi ad Urbania
c’è sempre l’ufficio turistico aper-
to ed i musei seguono gli orari di quelli
nazionali. Si è sviluppato poi il turismo
dei camper, soprattutto nel corso di
certe manifestazioni, nelle festività e
nel corso di ponti delle feste tradizionali (Pasqua, Natale, 1° maggio). E’ un
turismo culturale, di nicchia ma ricco
di contenuti. Non passa un anno senza che venga realizzata una mostra o
promossa una pubblicazione. Le nostre
istituzioni culturali hanno mantenuto la
qualità dell’accoglienza, si pensi al museo, alla biblioteca, alle scuole di musica, al teatro, ai laboratori di ceramica.
Come comune abbiamo puntato molto sull’accoglienza lavorando per far sì
che Urbania sia sempre presente negli
itinerari provinciali o regionali. Da
evidenziare l’ottima qualità della
cucina e la cortesia dei nostri operatori che sicuramente fanno la
differenza.
Eventi particolari?
L’evento più importante che si
svolge a Urbania è la Festa della
Befana.
Un’occasione per aprire la città
alle famiglie provenienti da tutta
Italia. L’organizzazione è della Pro
Loco. Noi collaboriamo.
Abbiano inventato anche altre
manifestazioni come il “Lumachef” e la “Sagra del crostolo”,
che si sono aggiunte alle mostre,
alle fiere e agli eventi tradizionali.
Negli anni la collaborazione con i
commercianti è migliorata.
L’attività culturale si è arricchita
anche con le giornate del contemporaneo, coinvolgendo tantissimi
giovani artisti e la città stessa.
Come funziona la raccolta differenziata?
Siamo in testa alle classifiche del
territorio sulla differenziata, ma
siamo stati promotori di un documento che chiede all’azienda di
gestione di sviluppare il “porta a
porta” perché per noi il 54% non
è sufficiente.
I problemi sollevati spesso dai
Comitati sul fiume e su altri temi
vedono comunque il Comune di
Urbania fra i più attivi nel pro-
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TERRITORIO
muovere confronti ed incontri e nel
chiedere agli enti preposti una maggiore attenzione. Nella valle del Metauro
siamo forse la piazza in cui si discute
di più, ma anche quella dove l’Amministrazione mette in campo una sensibilità maggiore.
Sul fiume ritengo che la sperimentazione del Contratto di Fiume, la prima a
livello regionale, possa essere utile per
invertire l’andamento dello stato ambientale del Metauro, ma anche degli
altri fiumi delle Marche.
Le esigenze del territorio, delle famiglie, della popolazione. Che cosa
dovrebbe cambiare?
La prima cosa che dovrebbe cambiare
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è la collaborazione fra i Comuni.
Non che non ci sia, ma ritengo
che non sia più sufficiente. Bisogna associare i servizi e, anche le
programmazioni, dovranno trovare una omogeneità territoriale.
La stessa cosa vale per il mondo
economico, per l’associazionismo imprenditoriale. C’è ancora
troppa frammentazione. Servono nuove strategie e soprattutto
sistemi per far circolare le buone
idee e ridare speranza ai giovani.
Serve anche più coesione e solidarietà. In periodi di crisi cambiano le priorità, la quantità degli
acquisti, delle scelte personali. Il
commercio si sta riadeguando.
Purtroppo ci sono sempre più persone che non riescono ad arrivare
a fine mese.
Aiutare le famiglie serve anche a
restituire la speranza per il futuro.
Il Comune ha lanciato un appello
per incrementare il fondo di solidarietà. Allo stesso tempo ha avviato, con i fondi del 5 per mille,
un progetto “Ti aiuti se mi aiuti”.
In pratica la solidarietà diventa opportunità per fare dei lavori utili,
tramite voucher. Un altro progetto, “Alimenta la solidarietà”, è
stato lanciato in collaborazione
con i supermercati. L’iniziativa ha
visto una buona partecipazione
della gente di Urbania ed ha permesso di raccogliere generi di pri-
ma necessità.
Dobbiamo lavorare sull’identità di
questa valle, molto orgogliosa del
proprio paesaggio e della propria
storia. Ma l’orgoglio non basta:
non bisogna chiudersi in un atteggiamento di nostalgia, bisogna
immaginarsi un futuro diverso,
cercare di costruirlo, non aspettare passivamente. Probabilmente è
utile anche una riflessione generale sul modello di sviluppo. La manifattura ha bisogna della qualità
ma senza manifattura, non ci saranno servizi e ritornerà l’emigrazione per i nostri giovani.
Un cenno sul ruolo della Banca
di Credito Cooperativo del Metauro?
La Banca di Credito Cooperativo del Metauro è molto attiva e
svolge un ruolo fondamentale di
sostegno del territorio sia dal punto di vista economico ma anche
sotto il profilo sociale. In tempi
di crisi e di difficoltà è molto importante la presenza di istituti in
grado di sostenere le famiglie e
il tessuto produttivo composto
da tante piccole e medie imprese
artigiane e operanti nel settore
dell’agricoltura, perno dell’economia del nostro Paese.
Un progetto eccellente: la ricostruzione della libreria di Francesco Maria II Della Rovere.
Ovvero?
Si tratta di un progetto complessivo.
Tutta la storia di Urbania racconta della
presenza dell’ultimo, amatissimo Duca
di Urbino, Francesco della Rovere. Egli
soggiornò prevalentemente a Casteldurante (il nome che aveva la città allora),
tanto che qui costruì una villa, sistemò
la residenza nel Barco Ducale, ingrandì
e restaurò il Palazzo che, ancora oggi,
si affaccia sul fiume Metauro.
Francesco Maria II era un Principe che
amava più le letture che le armi. Visse a lungo e purtroppo, in seguito alla
morte dell’unico erede maschio, passò
gli ultimi dieci anni della sua vita cercando un altro erede tentando di cambiare il corso della storia che sembrava
ineluttabile, poiché senza eredi il
Ducato di Urbino sarebbe tornato allo Stato della Chiesa. Lo fece
promettendo la nipote Livia Feltra
Della Rovere al Granduca di Toscana. Ma il destino del Ducato era
scritto e, alla sua morte, il Ducato
si estinse e i suoi palazzi furono
spogliati di tutte le opere d’arte.
Per segnare questo passaggio in
seguito alla sua morte avvenuta
nel 1631, Papa Urbano VIII cambiò il nome della città da Casteldurante a Urbania. Non fece una
fine migliore l’adorata libreria
di Francesco della Rovere per la
quale aveva fatto costruire una
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TERRITORIO
palazzina. Tutte le opere vennero
trasferite a Roma nel 1667 ed andarono a formare il nucleo principale della Biblioteca Alessandrina.
Oggi i volumi sono conservati nella biblioteca storica dell’Università
La Sapienza.
La Palazzina, invece, fu abbattuta
non dagli eventi naturali o dalla
guerra, ma per decisione infausta
delle amministrazioni nell’immediato dopoguerra.
Ciò che rimase della libreria, grazie al piccolo fondo residuo e alle
donazioni delle famiglie nobili di
allora, divenne una libreria pubblica, affidata al comune di Urbania
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e, con i disegni, le stampe, i mappamondi del Mercatore, diventò il primo
nucleo del Museo e della Biblioteca che
oggi sono ospitati nelle stanze del Palazzo Ducale.
Negli ultimi due anni si sono verificati, anche casualmente, degli eventi
che hanno permesso di dare giustizia
a questa pagina non felice della storia
di Urbania.
La chiesa del SS. Crocefisso, comunemente conosciuta come Chiesa
dell’Ospedale, dove è conservata la
tomba del Duca, è in fase di restauro,
in seguito al crollo del tetto provocato
dalla storica nevicata del 2012. I dipinti principali che vi erano conservati (il
crocefisso del Cristo spirante e la
famosa Madonna della neve), attribuiti da alcuni al Barrocci o alla
bottega, molto cari al Duca, sono
conservati in una mostra permanente nel Museo Civico. Il muro
che collegava la libreria ducale
agli appartamenti del Duca, che
era cadente dal dopoguerra, è
stato restaurato e gli spazi sono
stati rifunzionalizzati nella recente
primavera.
Chiude questa serie di restauri il
progetto più significativo: la “ricostruzione della biblioteca di
Francesco Maria II della Rovere”.
Il progetto, curato dal Prof. Alfredo Serrai, uno dei massimi esperti
di storia delle biblioteche e della
bibliografia in Italia, è stato lanciato nel 2007, anno del centenario
della libreria ducale. Ricostruire
oggi quella libreria, sotto il profilo
catalografico, critico e filologico,
significa ricollocare una tessera
fondamentale nel mai concluso
mosaico delle Marche disperse,
ovvero quella moltitudine di opere
che le vicende storiche portarono
altrove.
Il progetto è arrivato a metà viaggio con la pubblicazione dei primi cinque volumi: il primo che
introduce il progetto ed illustra la
libreria storica, anche con la disposizione dei volumi nelle scansie
della libreria originale e poi i volu-
mi dedicati alla poesia, alla geografia, alla storia ed alle artes. Affianca questa iniziativa il progetto
di scannerizzazione di 400 volumi
in corso di realizzazione da parte
della Biblioteca della Sapienza.
Ci sono progetti di restauro che
rimangono perché riguardano i
mattoni e ci sono progetti, ben
più resistenti dei mattoni, che lasciano segni indelebili nel tempo,
nella cultura della città e del territorio. Questi ”mattoni” furono
pazientemente messi insieme da
Francesco Maria II che si donò una
delle librerie più ricche e prestigiose del mondo di allora. A noi
spetta il compito di ricostruirla e
metterla a bene comune.
15
BCC PROPONE
Il web e i nuovi servizi per giovani
CartaBcc
TascaConto
Da una recente indagine realizzata da Audiweb Database, sono
29 milioni gli italiani che si
sono collegati a internet almeno una volta da PC nel mese di
aprile 2013 e 14 milioni in media gli utenti online ogni giorno.
L’83% degli italiani che accedono
ad internet utilizza motori di ricerca per trovare informazioni in previsione di un acquisto. Ad aprile si
registrano 71,6 milioni di stream
views (video fruiti) mensili, con
una media di 51 minuti di tempo
speso per persona.
Questo lo scenario attuale del web
in Italia. La rete cresce in maniera
esponenziale e si evolve con rapidità. Pur nella consapevolezza che
le tecnologie e le funzionalità disponibili su internet continueranno a mutare, c’è una costante
che rimarrà invariata, ovvero
l’esigenza di trovare informazioni. La quantità di contenuti
digitali continua ad aumentare e il
web, con i suoi strumenti di ricerca, ha acquisito una forte importanza, trasformandosi in potente
e versatili mezzo di comunicazione e pubblicità online.
Dati che evidenziano la, ormai
consolidata, tendenza degli ita-
16
liani ad utilizzare pc e smartphone
nella vita di tutti i giorno anche per
svolgere le operazioni bancarie di
pagamento, disposizione bonifico,
ricariche telefoniche e consultazione di estratti conto che fino a qualche
anno fa si svolgevano necessariamente
entrando in banca.
Una prassi che sta spopolando e che
dimostra come le abitudini degli italiani
siano in forte e continua trasformazione. E’ per questo che anche la Bcc del
Metauro da alcuni anni sta investendo
nelle comunicazioni on line, nel potenziare il proprio sito internet per renderlo sempre più fruibile.
In linea con questi processi e con i nuo-
vi bisogni dei clienti, in particolare dei giovani, è stato realizzato il Conto Met@click un conto
corrente on line completamente
gratuito per chi effettua operazioni dai canali informatici e
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17
SOCI
Festa del Socio 2013
Una bella serata quella che si è
svolta giovedì 12 dicembre presso
i locali della discoteca Tris di Orciano di Pesaro.
Tanta musica e divertimento
per gli oltre 1000 soci e clienti
presenti.
L’evento, organizzato per chiudere le celebrazioni del centenario
della banca, è stato allietato
dalle note dell’Orchestra Mario Riccardi, dallo spettacolo di
Samuel Barletti, il ventriloquo
vincitore di Italia’s Got Talent
e dalla voce del presentatore
Luigi Pansino.
In prima serata, il Presidente Bruno Fiorelli, dopo un breve saluto
di benvenuto, ha illustrato i risulti
conseguiti nell’anno e le iniziative
che l’istituto avvierà nel 2014 per
incrementare la partecipazione ed
il coinvolgimento della compagine
sociale.
La volontà è quella di essere,
sempre più, una banca vicina al
territorio per favorire, in questo
modo, lo sviluppo di una stretta
rete di relazioni sociali ed economiche che vadano oltre il tradizionale servizio banca-cliente.
In questa direzione va il ciclo
di incontri con i soci, fissati
per il prossimo mese di marzo.
L’obiettivo di queste assemblee locali è quello di creare occasioni di
confronto su tematiche sociali ed
economiche e, al contempo, di fa-
18
vorire la conoscenza dei soci e di creare
momenti di convivialità.
Durante la serata di festa è stato
illustrato il volume “Cento anni di
cooperazione e sviluppo” realizzato in occasione del centenario della
banca.
L’opera ripercorre i momenti significativi dello sviluppo del credito cooperativo del Metauro, dalla fondazione delle
Casse Rurali di Orciano e Sant’Ippolito, rispettivamente nel 1911 e 1912,
all’apertura dei suoi tredici sportelli
lungo il bacino del Metauro.
Dietro al volume, il grande lavoro di
ricerca e di sintesi di Padre Silvano
Bracci e di Enrico Principi, che hanno
recuperato notizie e dati attinenti i fondatori e il quadro storico,
economico e sociale dei due paesi dall’inizio del ‘900. Una ricca
raccolta di documenti e fotografie
d’epoca che danno lustro al territorio ed al volume stesso.
Nel corso della serata sono stati
premiati ventuno soci della banca.
Consegnate nove targhe - Premio Fedeltà ai soci Azzaroni Alfio, Bellagamba Rino, Fiorelli Tonino, Fiorini Valentino, Gasparini
Flavio, Michelini Don Livio, Ottaviani Giuseppe e Saudelli Marino,
entrati nella compagine sociale prima del 1960.
A seguire sono stati chiamati sul
palco i soci Fabiani Michele, Fabiani Mauro, Fabiani Gloria, Ciaroni Ilaria, Aiudi Alice, Cesarini
Francesca Maria, Baci Mattia,
Bordoni Jennifer, Giacci Gloria,
Malvagi Lorenza e Montoni Ilaria,
i più giovani soci della banca
entrati nella compagine sociale nell’ultimo triennio. Consegnati undici tablet - Premio
Giovani.
A tutti i soci presenti è stata consegnata una “spilla” con il simbolo del credito cooperativo ed una
copia del volume.
Un grande brindisi, accompagnato dallo scambio di auguri,
ha concluso la splendida serata.
Foto relative alla presentazione del volume del centenario - 2 agosto 2013
19
EVENTI
Inaugurazione “Sala del Centenario - Bcc Metauro”
In occasione del centenario appena trascorso, la Bcc del Metauro
ha potenziato il suo intervento
sociale nell’ambito territoriale,
prendendo in carico il patrocinio
e il sostegno economico di opere
edili di grande interesse pubblico
e architettonico.
Proprio per questo, durante i lavori di restauro della canonica di
S. Agostino, la banca ha deciso
di apportare il suo contributo economico per la realizzazione degli interventi edili ed
impiantistici di una delle sale
retrostanti la chiesa.
La canonica medievale, situata
lungo il corso Garibaldi di Fossombrone, fu costruita nel 1258. Nel
corso dei secoli ha subito radicali
trasformazioni ma la sua attuale
configurazione architettonica risale in gran parte alla fine del ‘700,
occasione in cui si ritiene sia stata
modificata anche l’originaria facciata gotica, di cui oggi rimane il
portale.
L’intervento di restauro dell’intero complesso è iniziato da
oltre cinque anni, ed ha, come
obiettivo, il consolidamento dei
muri perimetrali e portanti, dei
servizi igienici e degli impianti di
riscaldamento, elettrico e idraulico degli stessi, indispensabili per
poter aprire i locali al pubblico e
destinarli anche ad uso oratorio.
20
Fossombrone - 21 dicembre 2013
La ristrutturazione di questi locali
ha assunto per la Bcc del Metauro un forte significato sociale: la
chiesa ed il suo chiostro, di particolare bellezza architettonica
e storica, si trovano in pieno centro storico in una delle cittadine
di riferimento della banca, quella
di Fossombrone. Il complesso di
S.Agostino rappresenta uno
dei simboli storici e religiosi
delle nostre zone, e dopo l’intervento di ristrutturazione, i vari
locali potranno essere messi a disposizione della collettività per attività di aggregazione giovanile e
per varie iniziative socio-culturali.
L’inaugurazione dei locali del
chiostro è fissata per il 21 dicembre 2013, alle 16:30, in piena atmosfera natalizia e nell’ambito dell’iniziativa Forum Shopping
di Fossombrone organizzata dal
Comune e dall’unione degli esercenti commerciali del corso cittadino. La celebrazione si aprirà con
un breve saluto del presidente della banca, Prof. Bruno Fiorelli, un
intervento dello studioso Gori
Giancarlo che fornirà una cornice storica del complesso e illustrerà le migliorie dell’intervento.
A seguire la benedizione dei
locali a cura del Vescovo Mons.
Armando Trasarti e taglio del
nastro. All’ingresso del chiostro
e all’interno della sala restaurata
grazie al sostegno economico della banca e per questo, rinominata
“Sala del Centenario - Bcc Metauro”, verranno apposte delle
targhe commemorative dedicate
all’istituto.
L’evento si chiuderà con un aperitivo che verrà offerto ai presenti.
TUTTI I SOCI E I CLIENTI SONO
INVITATI A PARTECIPARE
21
COOPERAZIONE
Parlano di noi...
La rivista nazionale “Credito Cooperativo” è una pubblicazione settoriale del movimento del
credito cooperativo realizzata da
Federcasse - Federazione Italiana
delle Banche di Credito Cooperativo e distribuita in tutta Italia.
La rivista tratta ogni mese tematiche varie: mondo creditizio, normative vigenti che disciplinano il
settore, politiche per lo sviluppo
e la cooperazione, attività e regolamentazione delle Istituzioni
che collaborano con le Bcc, nuovi
prodotti e strumenti utilizzati dai
diversi istituti del Paese e iniziative
locali di particolare rilievo.
Il numero di ottobre 2013, per
la prima volta, vede la pubblicazione di un editoriale di sei
pagine dedicato interamente
alla Bcc del Metauro.
Di seguito riportiamo la versione
integrale dell’articolo contenente informazioni sul nostro territorio, l’orientamento e l’operato
omia dell’istituto, le interviste al Unione
Presi- bancaria
europea
DIZIONEdente Fiorelli e al Direttore geneREGOLE SEVERE
rale della Banca, Furiassi Marco.
E GIORNATE
PER LA VIGILANZA
1883-2013
SEMINIAMO IL FUTURO.
DA 130 ANNI
RTINORO
22
UNIFICATA
Confidi
ALLEATI PER
LA PROTEZIONE
DEL CREDITO
ALLE PMI
Mercato ret
UNA SOCIET
UNICA
A SUPPORTO
DELLE BCC
tail
TA’
O
COOPERAZIONE
COOPERAZIONE
VIAGGI
Viaggi 2013
Week-end sulla
neve a Moena
Dal 30 gennaio al 3 febbraio 2013
il gruppo di appassionati della
montagna, sciatori e non, si sono
potuti divertire e anche rilassare a
Moena, la Fata delle Dolomiti,
il cuore pulsante della ski area
Trevalli. Bel tempo e piste perfettamente preparate hanno atteso
i nostri sciatori di sci alpino e sci
di fondo mentre, gli amanti delle
passeggiate, hanno potuto gustare l’offerta che la Val di Fassa mette a disposizione dei turisti.
28
Viaggio
in Portogallo
Grande partecipazione di soci
e clienti per il Tour del Portogallo organizzato dalla banca
nel mese di giugno 2013.
Un viaggio nell’antica provincia
romana della Lusitania che ci ha
visti presenti a Porto, con i suoi
scorci medioevali, a seguire a Guimaraes, la prima capitale del regno portoghese.
Poi Coimbra e Aveiro con i pittoreschi canali. Infine il gruppo, prima
di giungere a Lisbona, ha visitato
Fatima con il suo noto Santuario Mariano e la Cappellina
delle Apparizioni.
Ultimi giorni a Lisbona con i suoi
famosi quartieri tra i quali il Bairro
Alto, la Baixa e l’Alfama, il quartiere eterno.
29
VIAGGI
Gita Sociale
a Perugia & Assisi
Oltre 80 partecipanti alla gita sociale, che è stata organizzata per
soci e clienti, a Perugia e Assisi.
Nella giornata il gruppo ha visitato
la Rocca Paolina, Porta Marzia,
la Fontana Maggiore, il Palazzo dei Priori e l’Arco Etrusco.
Al termine della visita, prima di
spostarsi ad Assisi, il gruppo ha
30
fatto una sosta al ristorante Dalla Bianca a Perugia, dove ha gustato ottimi
piatti della tradizione umbra.
Al termine del pranzo visita di Assisi, la città in pietra rosa posta alle
pendici del Monte Subasio, la patria
della spiritualità umbra con successiva
visita della Basilica di Santa Chiara e di
San Francesco.
Programma 2014
Come ogni fine anno, in questo
numero del Banca Amica presentiamo le nostre proposte di
viaggio per il 2014, con una serie di interessanti destinazioni
per l’Italia e per l’estero.
Per i viaggi all’estero è richiesta
l’iscrizione in tempi relativamente
brevi, necessari per una corretta
organizzazione del viaggio.
Di seguito sono riportate una serie
di notizie preliminari su ogni singolo itinerario.
Maggiori informazioni presso
le nostre filiali e sul sito internet
www.metauro.bcc.it.
Long Week-end a
Cortina d’Ampezzo
29 Gennaio - 2 Febbraio
Per gli appassionati della neve,
dello sci e del relax quest’anno l’appuntamento è a Cortina
d’Ampezzo presso l’hotel Villa Argentina. Cortina, la Regina
delle Dolomiti, montagne uniche
al mondo, dichiarate Patrimonio
dell’Umanità UNESCO e unica
località italiana che fa parte
del Best of the Alps, l’Associazione che riunisce le 12 località di
montagna più raffinate delle Alpi.
Con le sue tre aree sciistiche: Lagazuoi 5 Torri, Faloria Cristallo
Mietres, e la famosa ski area Tofa-
ne per un totale complessivo di 66 piste
di ogni grado e ordine di difficoltà e di
115 km di puro divertimento, è la meta
ideale per trascorrere le proprie vacanze invernali tra sport, natura e panorami mozzafiato.
L’hotel Villa Argentina, vincitore
del Certificato di Eccellenza 2013
di TripAdvisor, ci aspetta per un trattamento di mezza pensione con cucina tradizionale familiare composta da
tre menù, ciascuno di tre portate, più
buffet di insalate, antipasti e acqua ai
pasti. L’utilizzo gratuito del centro benessere, della sala ping-pong, dell’area
giochi, il deposito sci e la scuola di sci
con vendita direttamente in hotel dello
skipass rendono l’offerta davvero
unica.
La quota di adesione per i soci
è di 345,00 euro e di 365,00
euro per i clienti.
Gratis per i neonati 0 - 2 anni,
200,00 euro per i bambini 3 - 7
anni e 250,00 euro per i bambini
8 - 12 anni.
ISCRIZIONI
ENTRO IL 20.12.2013
31
VIAGGI
Tour della Sicilia
Orientale
30 Aprile - 4 Maggio
Un viaggio pieno di storia, arte e
bellezze naturali senza eguali. La
visita parte da Siracusa, dove la
classicità greco-romana si respira
in ogni dove, le vestigia di queste due civiltà sono numerose ed
hanno sfidato i millenni, i terremoti e le ingiurie dell’uomo. Poi
si prosegue per Noto, tra i più
famosi centri barocchi della
Sicilia con la visita del centro
storico e le suggestive facciate convesse delle chiese di San
32
Carlo Borromeo e di San Domenico.
Il giorno seguente visita di Taormina,
città ricca di verde, profumi e di storia, meta preferita da artisti di tutto il
mondo e di tutti i tempi. Da visitare il
teatro greco e il Teatro Antico, principale monumento della città, il Duomo
dedicato a San Nicola che fu edificato
nel XIII secolo. Successivamente escursione sull’Etna e al termine rientro ad
Acireale. Il giorno successivo visita di
Catania, antica città in cui spiccano
vestigia medioevali e barocche; testimonianze settecentesche si trovano un
po’ ovunque. Proseguimento poi per
Piazza Armerina e visita guidata della
Villa Romana del Casale, straordinaria per le decorazioni a mosaico, in per-
fetto stato di conservazione, iscritta dall’Unesco nel Patrimonio
Mondiale dell’Umanità. Ultimo
giorno a disposizione per visite
libere e per shopping individuale.
I voli di linea, particolarmente favorevoli negli orari, consentono di
sfruttare a pieno i cinque giorni di
viaggio. Il viaggio prevede il volo
in aereo da Bologna, eventualmente, se disponibile, anche da
Ancona e soggiorno in hotel 4*.
La quota di adesione per i soci
è di 750,00 euro mentre per i
clienti di 780,00 euro. Previste
riduzioni per i bambini fino a 12
anni. Le quotazioni potranno su-
bire variazioni in funzione di modifiche sul prezzo del volo.
ISCRIZIONI
ENTRO IL 31.01.2014
Parigi & i Castelli
della Loira
3 - 8 Giugno
Parigi non ha bisogno di presentazioni vantando un patrimonio
artistico, storico e culturale di
primissimo livello. Il tour parte
con la visita della “Parigi Moderna” percorrendo l’itinerario
che dalla Torre Eiffel conduce ai
Giardini del Trocadero, al Palazzo
Chaillot, all’Arco di Trionfo, al Viale degli Champs Elysées, Place della Concorde e alla salita alla Collina di Montmartre. Poi il giorno
seguente visita di due castelli della
Valle della Loira, prima la residenza Fontainebleau, grandiosa residenza reale in stile rinascimentale circondata da splendidi
giardini e designata da Napoleone
Bonaparte come solenne “prima
residenza imperiale” e, a seguire,
il Castello di Vaux le Vicomte, castello barocco riccamente ammobiliato e decorato comprendente
il primo giardino alla francese
creato dal famoso architetto André Le Notre. Il giorno seguente
visita al Louvre con pomeriggio
libero per continuazione della vi-
sita individuale della città e tempo libero a disposizione. Il quarto
giorno escursione al Castello di
Versailles con visita guidata degli
interni della reggia e degli splendidi giardini che la circondano. Penultimo giorno dedicato alla visita
della “Parigi Storica”. Il cuore di
Parigi sull’Ile de la Cité, visita della
Cattedrale di Notre Dame e della
Rive Gauche con il Quartiere Latino e il Quartiere di Saint Germain
des Près. Nel pomeriggio spostamento nella zona est di Parigi e visita della Piazza della Bastiglia, del
romantico Quartiere del Marais e,
infine, dello spettacolare Place des
Vosges. Ultimo giorno a disposi-
33
VIAGGI
zione del gruppo per visite libere
e shopping. Il viaggio prevede il
trasferimento in aereo da Bologna
ed il soggiorno in hotel 4*.
La quota di adesione per i soci
è di euro 875,00 e per i clienti
di 920,00 euro. Previste riduzioni
per i bambini fino a 12 anni. Le
quotazioni potranno subire variazioni in funzione di modifiche sul
prezzo del volo.
ISCRIZIONI
ENTRO IL 28.02.2014
Tour
San Pietroburgo
e Mosca
24 - 29 Giugno
Il tour partirà da San Pietroburgo con la visita del Piazzale delle
Colonne Rostrate, la Prospettiva Nevskij, il Campo di Marte, la
Piazza del Palazzo con la famosa
Colonna di Granito, l’Ammiragliato e infine la Piazza di S. Isacco,
poi ci si tufferà al Museo Hermitage, uno dei musei più grandi
del mondo. Le collezioni esposte
comprendono oltre 2.700.000
pezzi, fra questi: Leonardo, Raffaello, Rembrandt, Rubens, Rodin
e capolavori da Matisse a Picasso.
Poi visita della Fortezza di Pietro e Paolo, la cui costruzione
coincide con la nascita di San
34
Pietroburgo e per questo considerata simbolo della città. Successivo trasferimento a Mosca in treno.
Arrivati nella capitale moscovita, visita
panoramica della città e visita del monastero Novodevici e, dopo il pranzo in
ristorante, pomeriggio libero. Il giorno
seguente visita del territorio del Cremlino con ingresso in due cattedrali e al
famoso Museo dell’Armeria che racchiude le famose Uova di Fabergé
e i tesori degli Zar. Giorno seguente
dedicato alla visita alla cattedrale del
Cristo Salvatore e passeggiata sulla via
Stary Arbat. Il viaggio prevede il trasferimento con volo Lufthansa da Bologna
ed il soggiorno in hotel 4*. La quo-
ta di adesione per i soci è di
euro 1.270,00 e per i clienti di
1.320,00 euro e comprende, oltre
alle tasse aeroportuali di 170,00
euro, anche la tassa consolare (visto russo) di 75,00 euro. Previste
riduzioni per i bambini fino a 12
anni. Le quotazioni potranno subire variazioni in funzione di modifiche sul prezzo del volo.
ISCRIZIONI
ENTRO IL 28.02.2014
Gita sociale
Mantova
21 Settembre
Mantova, città Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco,
saprà stupirvi con il suo ricco patrimonio artistico, culturale e naturalistico. Una città unica, dove
la storia e l’arte antica dialogano
costantemente con la modernità.
La visita inizia dal Palazzo d’Arco, appartenuto ad una nobile
famiglia trentina, famoso in quanto, tutti gli arredi originali che si
trovano al suo interno, risalgono
al periodo che va dal ‘600 all’800
e sono tutti di fattura italiana e inglese. Successiva visita agli attigui Giardini ed al bellissimo salone dipinto dal falconetto detto
dello Zodiaco. Visita successiva del
settecentesco Teatro Scientifico,
all’interno della prestigiosa sede
dell’Accademia Virgiliana, uno dei
più importanti istituti culturali italiani. Al termine della mattinata,
pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio visita al Santuario delle
Grazie e della punta del lago.
La quota di partecipazione
(comprensiva di pranzo in ristorante) e ingressi è di 62,00 euro
per i Soci e 67,00 euro per i
clienti.
ISCRIZIONI
ENTRO IL 12.09.2014
35
ATTUALITÀ
Banche del territorio e famiglie
“La famiglia per la banca può
essere un soggetto passivo, un
semplice consumatore, oppure
un soggetto attivo, un soggetto
su cui scommettere perché essa
produce quel capitale sociale e
relazionale senza il quale nessuna istituzione economica e
finanziaria può stare in piedi.
Con queste parole Mons. Arrigo
Miglio, presidente del comitato
scientifico delle settimane sociali
dei cattolici italiani, ha introdotto
il tema “Banche del territorio e
famiglie”. L’incontro si è tenuto
presso l’Aula Rossa della facoltà di Economia dell’Università
degli Studi di Urbino il 25 ottobre 2013 ed è stato organizzato dalla federazione marchigiana
delle banche di credito cooperativo e dalla cattedra di storia della
cooperazione di credito dell’Università.
Dopo i saluti del vicepresidente
della federazione regionale Luigi
Silvestri, ha introdotto i lavori il
Prof. Piergiorgio Grassi, sostenendo come la storia delle Bcc sia un
continuo tentativo di coniugare
l’aspetto valoriale con le regole
della gestione di impresa.
Mons. Miglio, nel corso del suo
intervento, ha ricordato che le Bcc
nascono nei primi del ‘900 con
una grande missione, quella di
dare dignità economica alle fami-
36
glie più bisognose. Grazie a parroci e a
padri di famiglia che avevano il problema di dar da mangiare ai figli queste
banche sono state caratterizzate, fin
dalle origini, dalla ricerca del bene comune.
“Nessuna persona e istituzione privata sia essa impresa profit o noprofit - ha continuato il relatore
- può sottrarsi alla responsabilità
nei confronti del bene comune del
proprio territorio o Paese, perché se
l’impegno sociale e politico è proprio di
alcuni laici, l’impegno per il bene comune è di tutti, sottrarsi alla sua continua costruzione porta alla crisi di una
nazione”.
Il vescovo ha messo in evidenza come
la famiglia sia la prima cellula della società e della Chiesa, tuttavia nonostan-
te sia il fondamento della socialità, anche le settimane sociali dei
cattolici italiani, dalla loro nascita
hanno messo a tema solo quattro
volte questo soggetto, per cui abbiamo un debito di riconoscenza
verso questa istituzione.
“Essa invece - ha sostenuto il presule - è luogo di cooperazione stabile dove si imparano gli habitus
fondamentali per vivere in società quali quelli della fiducia fra le
persone, della gratuità, della laboriosità e dell’intrapresa, della comprensione e del sostegno reciproco. Valori non finanziari ma che
hanno una profonda influenza sul
modo di fare finanza e di vivere
in società. In questo senso le Bcc,
proprio perché sono nate per
sostenere le attività dei padri
di famiglia, sono un esempio
di buona finanza”.
Questa cellula della società ha una
valenza pubblica per la sua capacità di creare capitale umano e
sociale, e quindi di rigenerare la
società.
Il paese deve tornare a ruotare
intorno alle famiglie, corpi intermedi e associazioni che possano
rompere finalmente una cultura
statalista, che, pur continuando a
creare tanti danni all’Italia, è dura
a morire. Pensiamo solo alla pretesa radicale dello Stato di essere
l’unico artefice dell’educazione,
togliendo la libertà educativa alle
famiglie.
Alcuni economisti hanno evidenziato il legame fra crisi economico-finanziarie e crisi demografica.
Una economia che per svilupparsi
punta sull’indebitamento piuttosto che sulla crescita della popolazione e quindi, sull’ampliamento
dei consumatori, è una società destinata ad impoverirsi.
La famiglia diventa essenziale per
preservare la nostra identità di Paese, essa deve diventare il criterio
delle scelte politiche sia a livello
locale sia nazionale.
L’impegno per la famiglia - ha
continuato il vescovo - misura la capacità di una classe dirigente di impegnarsi per il bene comune, essendo
esso, così come definito dal catechismo
della Chiesa cattolica, ”l’insieme delle condizioni della vita sociale che
permettono sia alla collettività sia
ai singoli membri di raggiungere la
propria perfezione più pienamente
e celermente”.
Le Banche cooperative hanno un compito importante nel sostenere le famiglie e i relativi territori: perché è dal
ruolo pubblico della famiglia e dai territori che può rinascere il riscatto del
Paese. Inoltre esiste un circolo virtuoso
fra benessere delle banche e benessere
delle zone di riferimento.
“Se l’amore è intelligente, sa
trovare anche i modi per operare secondo una previdente
e giusta convenienza, come
indicano, in maniera significativa,
molte esperienze nel campo della cooperazione di credito”, con
queste parole dell’enciclica Caritas in Veritate il relatore ha concluso il suo intervento.
37
SCUOLA E
FORMAZIONE
Tirocini Formativi
Nel 2013 è proseguito l’interesse della Bcc del Metauro per la
formazione dei giovani in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio.
L’esperienza dei tirocini formativi,
che viene reiterata, con vasto consenso dei ragazzi, delle famiglie e
delle scuole ormai da diversi anni,
è stata riproposta anche quest’anno.
Sono stati premiati numerosi ragazzi dei comuni di Orciano di
Pesaro, Barchi, Sant’Ippolito,
Montefelcino, Montemaggiore al
Metauro e Serrungarina che, nel-
la pausa estiva, hanno sperimentato
un’esperienza di studio-lavoro presso
gli operatori economici territoriali.
Scopo dell’iniziativa è quella di supportare e agevolare il rapporto tra
gli studenti e il mondo del lavoro.
Nei mesi di settembre, ottobre e novembre i Comuni e la banca si sono
poi attivati per organizzare momenti
di incontro con i giovani partecipanti
al progetto “Tirocini di Formazione e
Orientamento” per la consegna dell’attestato di partecipazione e del contributo economico.
Elenco beneficiari
Sant’Ippolito
Badei Elisa
Bucchi Ilaria
Bucci Caterina
Gambini Margherita
Giacomoni Giada
Gornati Giorgio
Martini Alice
Morico Erica
Morigi Martina
Paradisi Lara
Paradisi Thomas
38
Montemaggiore al Metauro
Petroni Fabio
Pierpaoli Lisa
Pierucci Nicolò
Pietrucci Davide
Radi Omar
Signoracci Riccardo
Tomassini Luca
Vago Alessandro
Vigilante Elisa
Cerisoli Martina
Cocci Martina
Danzi Silvia
Fonsatti Alessandro
Gaitan Alexandru
Marini Eros
Melfi Sophia
Nisi Alessia
Paci Gloria
Pedini Andrea
Pedini Filippo
Pedini Luca
Racchini Melissa
Romagnoli Ilaria
Sanchioni Alessandro
Sani Jessica
Tontini Edoardo
Montefelcino
Orciano
Barchi
Serrungarina
Bonazzoli Martina
Conti Nicole
De Angeli Melissa
Giombani Ilenia
Guidi Davide
Roani Veronica
Tarini Elia
Trif Stefan
Vagni Nicolas
Vagnini Samuele
Baldini Alessandra
Chariai Sokaina
Donnini Debora
Orciari Mattia
Passeri Luca
Scarpetti Davide
Tanfani Giorgia
Tantalo Tamara
Borgacci Michela
Diotallevi Anna
Miucci Melissa
Racchini Lorenzo
Agoud Ishak
Agoud Yaakoub
Donnini Matteo
Garbuglia Gessica
Gabbianelli Alessia
Manna Simona
Percetti Angelica
39
SCUOLA E
FORMAZIONE
In affiancamento a questa iniziativa della banca, che ha comunque
lo scopo principale di supportare
e incentivare il rapporto tra gli
studenti e il mondo del lavoro,
avvicinandoli ad aziende e servizi
del settore pubblico o privato del
nostro territorio, l’istituto poi
mette in campo tutta una serie
di prodotti per incontrare, nel
miglior modo possibile, le esigenze di giovani e studenti.
LINEA DIAMANTI
Un libretto di risparmio intestato direttamente ai giovani minorenni che permette di
effettuare dei versamenti liberi fino al raggiungimento della maggiore età. Tasso di rendimento annuo lordo 2,70%.
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Fino a 1.000,00 euro per l’acquisto di testi scolastici e spese abbonamento autobus riservato ai Soci e Figli di Soci.
40
CULTURA
Cent’Anni della Banda di Montefelcino
La Banda Musicale Cittadina di
Montefelcino festeggerà nel 2014
il suo primo centenario.
La sua prima esibizione risale
allo spettacolo tenuto a San
Severo (Montefelcino) il 24
gennaio 1914 in occasione della festa del patrono del comune
e della Parrocchia dei SS. Pietro e
Paolo, Marco e Severo. I festeggiamenti proseguiranno per tutto il
2014 con alcuni momenti salienti
tra cui: a maggio, la premiazione
del concorso per gli alunni delle
scuole di ogni ordine e grado del
comune di Montefelcino e Isola
del Piano e tre giorni di festa, dal
18 al 20 luglio in cui si prevedono
concerti di varie bande, una festa
paesana, una mostra fotografica
su 100 anni di storia, riconoscimenti ai musicisti veterani.
Venerdì 22 novembre alle ore
21 nel palazzo del Feudatario,
come anticipazione dell’anno del
centenario, è stato presentato
il libro, curato da Vincenzino
Giulietti e il cd musicale dal titolo “100 anni di musica”, alla
presenza delle autorità, dei musicisti attuali, di quelli che hanno
fatto parte della banda in passato
e dei familiari di quelli deceduti.
La Bcc del Metauro ha erogato un
contributo per finanziare la stampa del volume.
42
Tavernelle - Presentazione Volume
La parrocchia di Tavernelle, in occasione dei festeggiamenti del
Giubileo Parrocchiale ( 19432013) ha presentato il volume
di Storia Locale “Serrungarina
e i suoi castelli”. L’opera, nella
terza edizione riveduta e ampliata, per un totale di 243 pagine,
con oltre 100 foto a colori e tanti documenti, è stata presentata
dalla professoressa Valeria Purcaro
dell’Università di Urbino.
La pubblicazione dell’opera è
stata possibile grazie alla collaborazione e all’intervento
della Bcc del Metauro che ha
ricevuto i ringraziamenti non solo
degli autori Michele Pierboni e
Piergiorgio Sanchioni ma di tutta
la comunità.
Questo libro è prezioso perché è
come l’album di famiglia che –
come scrive Marta Falcioni nell’introduzione – “ci spinge a guardare
con occhi nuovi luoghi e monumenti che spesso guardiamo ma
non vediamo…per ritrovare in essi
quelle origini su cui costruire la
nostra storia futura”.
La cerimonia si è svolta il lo
scorso 14 aprile. Nella mattinata
S. Messa con la presenza dell’Arcivescovo di Loreto Mons. Giovanni
Tonucci, e di tanti fedeli e gruppi
del territorio fra questi Pro Loco,
Avis, Bocciofila, Società sportiva
di Pesca, la Vecchia Cantina, la
Comitiva e naturalmente l’Amministrazione Comunale con la presenza del
Sindaco e del Vicesindaco.
Nel pomeriggio, presso il centro ricreativo “La Barca”, presentazione
del libro e mostra fotografica con
due sezioni: Robinson 2012 (attività
estive dei ragazzi) curata dall’insegnante Silvana Vitali ed una Retrospettiva di
vari momenti religiosi e culturali della
comunità parrocchiale curata da Giancarlo Baffioni con più di 200 foto a colori.
Le manifestazioni civili e religiose sono
proseguite fino allo scorso 6 ottobre.
43
SALUTE
Consegna defibrillatore
Durante la Festa dello Sport di
quest’estate, organizzata dalla
Bocciofila di Fossombrone, la Bcc
del Metauro ha donato al locale Circolo Tennis un defibrillatore. Uno strumento di primaria
importanza su cui l’associazione
potrà contare in caso di emergenze. L’apparecchiatura è stata
consegnata dal direttore della
filiale di Fossombrone Fabrizio
Angelini al presidente del Circolo Tennis Loris Lustrissimini.
Presenti anche il presidente della
banca prof. Bruno Fiorelli, il direttore generale Marco Furiassi e
il consigliere Peppino Bernabucci.
Il presidente Fiorelli ha colto l’occasione per ribadire che la Bcc
del Metauro é sempre sensibile
e pronta a cogliere i bisogni e le
esigenze che il territorio manifesta. In tale occasione è stata celebrata anche la lieta ricorrenza
del ventennale della filiale di
Fossombrone che fu aperta nel
lontano 1993.
Da allora la filiale di Fossombrone
ha acquisito un’importante quota
di mercato ed è diventata uno dei
maggiori sportelli della banca, per
numero di soci e di volumi gestiti, grazie alla fiducia ricevuta dalle
famiglie e dai locali imprenditori.
A loro va sicuramente il nostro
ringraziamento.
44
AMBIENTE
Premiazione “Comuni ricicloni”
ro. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Regione
Marche e Legambiente Marche, che
ha premiato, fino ad ora, 74 Comuni
marchigiani.
Anche la Bcc del Metauro, impegnata
da anni nel sostenere iniziative volte
alla tutela dell’ambiente, ha proseguito anche quest’anno su questa linea
attraverso il rinnovo della Convenzione Legambiente per l’erogazione
di finanziamenti agevolati per interventi di risparmio energetico e
produzione di energie alternative
e stanziando un plafond di cinque mln di euro per sostenere
gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica che beneficeranno anche
degli incentivi fiscali del 50% e
del 65%.
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ENERGETICA
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di istruttoria pari allo 0,50% dell'importo finanziato e 1,55 euro di spese per incasso rata. Offerta valida fino al 31.12.2013.
L’impegno nella raccolta differenziata nella nostra provincia sta
proseguendo. Una recente nota
di Legambiente Marche ha segnalato che sono stati numerosi i comuni che, nel corso
del 2012, hanno raggiunto il
traguardo del 65% di raccolta
differenziata e che, per questo,
si sono aggiudicati la maglia di
“ricicloni”.
Nello specifico i comuni sono
dodici: San Costanzo (80,21%),
Cartoceto (76,59%), Sant’Ippolito
(75,89%), Mondavio (73,59%),
Serrungarina(71,84%),
Piagge
(71,55%), San Lorenzo in Campo (71,46%), San Giorgio di Pesaro (71,82%), Orciano di Pesaro
(70,89%), Barchi (70%), Pesaro
(67,69%) e Montecalvo in Foglia
(65,24%). Per l’occasione e auspicando, che i risultati siano ancora
più soddisfacenti nel 2013, questi
comuni sono stati premiati a Pesa-
BCC
PROPONE
Coperture assicurative – C.P.I.
Il contesto in cui viviamo è caratterizzato da continui mutamenti
economici, politici e sociali e risulta sempre più difficile avere
certezze e ancore di salvezza. Gli
attuali percorsi di vita sono molto più accidentati e imprevedibili
rispetto a quelli più lineari che caratterizzavano le generazioni vissute negli anni ottanta e novanta.
La disgregazione della famiglia
tradizionale, la difficoltà da parte
dei giovani ad entrare nel mondo
del lavoro e la riduzione del perimetro di intervento dello Stato
assistenzialista, obbligano le persone a trovare soluzioni alternative per evitare l’insorgere di stati di
degenza. L’educazione assicurati-
va e una corretta pianificazione diventano, in questo scenario, fondamentali
per affrontare serenamente le esigenze che si presentano in ogni fase della
vita. Valutare i bisogni del singolo individuo o della famiglia di appartenenza
per individuare una gamma di soluzioni adeguate e performanti è invece
l’obiettivo e la ragione di esistere di un
buon consulente. La banca, insieme ai
suoi partner assicurativi, ha studiato
un variegato portafoglio di strumenti modulabili ed adattabili alle singole
esigenze. In questo ambito, un’attenzione del tutto particolare viene
riposta alla protezione del credito.
La persistente crisi economica che ha
determinato una crescita esponenziale della disoccupazione e compresso i
C.P.I. CARDIF
fatturati di molte aziende, unita
ai possibili eventi naturali della
vita, tra i quali infortuni, inabilità
temporanee o totali, creano, oggi
più che mai, la necessità di proteggere i singoli componenti
della famiglia, in particolare i
percettori di reddito, con coperture assicurative adeguate
per consentirgli di far fronte agli
impegni finanziari assunti anche
quando si verificano eventi imprevisti.
Rientrano tra le polizze a copertura del credito le coperture C.P.I Creditor Protection Insurance.
Di seguito schematizziamo le caratteristiche delle tre tipologie di
polizze.
C.P.I. ASSIMOCO RATE PROTETTE
C.P.I. FORMULA REDDITO
Quale prestito assicura? Copertura Mutui Ipotecari
fino a 520.000,00 euro.
Coperura Mutui Chirografari fino a
50.000,00 euro
Copertura Fidi di conto o sostegno al reddito fino a 300.000,00 euro
Per quanto tempo
mi posso assicurare?
Durata fissa copertura 10 anni
Durata massima 6 anni
Durata massima 10 anni
Chi posso assicurare?
Possibilità di assicurate 2 soggetti con
età massima al momento della stipula
di 65 anni
Possibilità di assicurate 2 soggetti con
età massima al momento della stipula
di 65 anni
Possibilità di asscurare diversi soggetti
con età massima al momento della stipula di 65 anni
Cosa assicura, nel
ramo vita?
Copertura Morte e Invalidità permanente
per tutti e per i non lavoratori anche la
Malattia Grave. In caso di sinistro rimborsa il debito residuo.
Copertura Morte e Invalidità Permanente
per tutte le attività. In caso di sinistro rimborsa il debito residuo.
Copertura Morte e Invalidità Permanente
per tutte le attività. In caso di sinistro rimborsa il debito residuo.
Cosa assicura, nel
ramo danni?
Se il lavoratore dipendente privato
perde il lavoro, la società rimborsa le
rate del mutuo. Se lavoratore autonomo o dipendenti pubblici copre l’Inabilità Temporanea totale o parziale. La
copertura è prestata per 12 mesi per
sinistro e per 36 mesi totali.
Se il lavoratore dipendente privato
perde il lavoro, la società rimborsa le
rate del mutuo. Se disoccupato copre
il ricovero ospedaliero. Se lavoratore
autonomo o dipendenti pubblici copre
l’Inabilità Temporanea totale o parziale.
La copertura è prestata per 12 mesi
per sinistro e per 36 mesi totali.
Se il lavoratore dipendente privato
perde il lavoro, la società rimborsa le
rate del mutuo. Se disoccupato copre
il ricovero ospedaliero. Se lavoratore
autonomo o dipendenti pubblici copre
l’Inabilità Temporanea totale o parziale.
La copertura è prestata per 12 mesi
per sinistro e per 24 mesi totali.
46
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Una linea di prodotti
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Auguri
di Buone Feste
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Banca Amica – Dicembre 2013