Valle di Núria. Festa 8 settembre.
Santuario della Madonna di Núria
Domenica 23
Tempo ordinario
9 settembre 2007
Canto dei pellegrini:
“vox nostra resonet”
Anno C
Sa 9,13-18 Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può
immaginare che cosa vuole il Signore?
I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre
riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la
tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri.
A stento ci raffiguriamo le cose terrestri, scopriamo con fatica
quelle a portata di mano; ma chi può rintracciare le cose del
cielo?
Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai concesso la
sapienza e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini
furono ammaestrati in ciò che ti è gradito; essi furono salvati per
mezzo della sapienza.
Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai concesso la
sapienza e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
Salmo
89
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere, Signore,
e dici: “Ritornate, figli dell'uomo”.
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Li annienti: li sommergi nel sonno;
sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia,
alla sera; è falciata e dissecca.
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando?
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Donaci, o Dio, la sapienza del cuore.
Saziaci al mattino con la tua grazia:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio:
rafforza per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rafforza.
Fil 9b-10, 12-17 Carissimo, io Paolo, vecchio, e ora anche
prigioniero per Cristo Gesù, ti prego per il mio figlio, che ho
generato in catene. Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore.
Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece
tua. nelle catene che porto per il vangelo. Ma non ho voluto far
nulla senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di
costrizione, ma fosse spontaneo. Forse per questo è stato
separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre;
non più però come schiavo, ma molto di più che schiavo, come un
fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia
come uomo, sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi
consideri come amico, accoglilo come me stesso.
Accoglilo non più come schiavo,
ma come un fratello carissimo.
ALLELUIA
Lc 14, 27
Chi non porta la propria croce e non viene dietro a me,
dice il Signore,
non può essere mio discepolo.
( Dal vangelo secondo Luca ) Lc 14, 25-33
In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e
disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la
moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può
essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene
dietro di me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a
calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per
evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti
coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha
iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede
prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli
viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora
lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. Così chiunque di voi
non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.
Cammino dalla Galilea alla Giudea lungo il fiume Giordano.
PREMERE
INIZIO
… un giorno abbiamo trovato una piccola icona della
Vergine con il Bambino. Quella immagine ci portò tanti
suggerimenti. Era il segno di una accoglienza materna.
Potevamo capire che quella madre, come tutte le madri
che sono giunte alla vita eterna, continua ad accoglierci
con Maria, la madre di Gesù.
Roger de Taizé
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XXIII Domenica t.o - C - Letture (9 settembre 2007)