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TEMPO-LIBERO
sabato 14 gennaio 2012
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MI
Onomastico
Anniversario
Compleanno
Significato e storia del tuo nome
I nati oggi
La personalità di chi è nato oggi
SAN FELICE Ô Ha origine latina con evidente significato. Ben
quattro papi portarono il nome Felice e anche i Santi con
questo nome sono numerosi. Viene festeggiato oggi in memoria
di San Felice di Nola, prete imprigionato durante le persecuzioni di Diocleziano e liberato da un angelo. Lo si invoca contro
le distorsioni degli arti, le malattie contagiose, la guerra.
A MILANO Ô Araldo Pirola, ex calciatore (1928).
A MONZA Ô Walter Allievi, ex calciatore (1960).
IN ITALIA Ô Cesare Bovo, calciatore (1983); Laura Bono, cantautrice
(1979); Giancarlo Fisichella, pilota automobilistico (1973); Luca Altomare,
ex calciatore (1972); Gianluca Petrachi, dirigente sportivo (1969); Oliviero
Beha, giornalista (1949); Giampiero Ventura, allenatore di calcio (1948).
INFORMATA Ô Chi è nato oggi è socievole, pratico ed efficiente, dotato di buon senso e di un carattere gradevole e affettuoso. Oltre a questo è deciso e ambizioso, portato al comando e
a gestire in modo autonomo le situazioni. Gli piace tenersi
informato e mostra grande interesse per la musica e per l’arte.
Non è molto fortunato in amore.
TRE GIORNI DI MUSICA
Con Pharoah Sanders
non c’è solo jazz
al Teatro Manzoni
Si apre con una prima europea il 2012 di “Aperitivo in
Concerto”, rassegna del Teatro Manzoni che dopo una
lunga assenza riporta a Milano Pharoah Sanders (foto).
Il 71enne sassofonista americano considerato fra i principali eredi di John Coltrane si esibirà con una formazione
guidata dal compositore Rob Mazurek e composta da
musicisti di Chicago e di San Paolo. Il risultato è un avvolgente mix di jazz, sonorità afrobrasiliane, be bop, neo bop
ed elettronica. In via Manzoni 42 domattina alle 11 si
sborsano dagli 8 ai 12 euro.
Venendo a oggi segnaliamo una ghiotta occasione di
ascoltare gratis una
delle più interessanti voci del panorama pop-soul,
quella di Parisse; la
cantautrice italocanadese di “My
baby’s gone”, contenuta nell’album
d’esordio “Va gabond”, sarà alle 17
al Parco Sempione
per proporre un set
acustico nell’ambito di “Race in the city”, gara di sci di
fondo.
Ingresso a inviti dalle 19.30 alla Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera per l’esibizione di Mauro Ermanno
Giovanardi e di Violante Placido, l’attrice-cantante affiancherà il leader dei La Crus in capolavori dei Velvet
Underground come “Bang bang” e “Femme fatale”.
L’Arci Metromondo organizza un omaggio a Fabrizio De
Andrè da parte del Passante Trio e dei Baxaicò, che in
genovese significa basilico; in scaletta brani in dialetto
ligure come “Creuza de Ma” e “A dumenega”, “Bocca di
rosa” nella versione napoletana di Peppe Barra, “Don
Raffaè” e tanti altri capolavori. Ingresso a 5 euro dalle
21.30 al Teatro Unitre in via Daniele Crespi 9.
Alle 17 alla Fnac di via della Palla 2 un simbolo del jazz
come Giorgio Gaslini e Luca Conti, direttore di “Musica
Jazz”, ripercorrono la storia del genere con Nicola Gaeta,
critico musicale e autore del libro “Una preghiera tra due
bicchieri di gin”. E alle 17.30 all’Auditorium della Camera
del Lavoro il pianista Michele Di Torosi dividerà “Tra due
mondi” improvvisando su sue composizioni originali e su
brani di Ravel, Debussy, Prokofiev, Bartok e Skriabin.
In corso di Porta Vittoria 43 si entra con la tessera di socio
da 5 euro più un biglietto da 10.
ISursumcorda sbarcano questa sera alla Scighera di via
Candiani 131 per riproporre la loro miscela di canzone
d’autore, world music, jazz e musica colta. Info su
www.lascighera.org.
Torniamo alla Fnac dove lunedì alle 18 Andrea Giops
presenterà l’album di debutto “Io non sono Giuseppe
Verdi”; il cd del 31enne di Melzo è prodotto da Nuvole
Production, etichetta fondata nel ‘90 da Fabrizio De André
e diretta da Dori Ghezzi che per la prima volta in 22 anni
incide un disco non direttamente legato al grande Faber.
Vittorio Negrini
FONDAZIONE THEODORA
Luca Benedetti
L’INTERVISTA Esce martedì il nuovo album della coppia Pelù-Renzulli
«
«Il rock è critica sociale»
Torna la rabbia dei Litfiba
All’estero ci considerano il bordello
d’Europa, ma l’Italia è una grande
nazione. Ha una grande storia e potrebbe avere un grande presente nonostante la crisi. Per far nascere davvero la
terza Repubblica, però, il premier Monti
deve toglierci dai piedi i corrotti, i mafiosi
e tutti quei politici che hanno portato il
nostro Paese in questo stato economico e
sociale preoccupante».
Undici anni di separazione non hanno
scalfito la grinta e la rabbia di Piero Pelù e
Ghigo Renzulli, che dal 2010 sono tornati
a pensare musica non più individualmente ma come Litfiba. Il nuovo album “Grande Nazione”, nei negozi da martedì prossimo anticipato dal secondo singolo “La esperienze umane e musicali».
mia valigia” in radio da ieri, è una tempe- Venerdì 20 gennaio Piero e Ghigo saranno
sta elettrica che vorrebbe spazzare via alla Fnac di Milano per incontrare i fan,
definitivamente una classe politica che che nel nuovo disco ritroveranno la rabbia
secondo Piero e Ghigo non si è ancora rock delle origini dei Litfiba. «Il singolo
arresa definitivamente.
“Squalo” è la canzone peggiore dell’intero
«Le canzoni sono state scritte un anno fa, disco, ma l’abbiamo proposta per prima
quando nessuno pensava che Berlusconi per far capire l’impronta fortemente rock
se ne andasse così velocemente, ma il voto di questo album, nel quale abbiamo recudel Parlamento sull’arresto di Cosentino e perato lo spirito di nostri brani storici
la bocciatura del referendum sul Porcel- come “El diablo” e “Cangaceiro”, cercanlum e il Mattarellum dimostrano che aleg- do di uscire dal nichilismo post punk di
gia ancora l’ombra lunga del berlusconi- “Terremoto” aggiungendo ai testi un pizsmo. La seconda Repubblica si è rivelata zico di ironia in più, che è necessaria
peggiore della prima, perché Tangentopo- quando si ha la nostra età e si vive un
li ha creato gli anticorpi che hanno per- periodo storico difficile come questo».
messo alla corruzione
Torneranno a Milano il
di espandersi. Il primo
6 marzo al Forum per
singolo “Lo squalo”
l’anteprima del tour che
Saremo il 6 marzo al Fospiega che il potere
li porterà in tutta Eurocambia faccia e look,
pa. «Suoneremo quasi
rum, suoneremo quasi
ma non lascia mai queltutto il nuovo disco, i
tutto
il
nuovo
disco,
i
pezlo che è riuscito a conpezzi più famosi, e una
zi più famosi, e una sequistare».
bella selezione di matePelù preferisce essere
riale molto vecchio colezione di mate«un ottimo pessimista
me “La preda” e “Cariale vecchio
piuttosto che un pessine”. Sarà un live sudato
mo ottimista», quindi
e senza la mediazione
mantiene alto il livello
di proiezioni e maxi
di guardia sull’operato del nuovo premier. schermi che tolgono autenticità al concer«Mi viene la pelle d’oca quando sento to».
Monti in tv da Fazio prendere le parti dei Lunedì in alcuni cinema andrà in scena il
politici: speravo che avesse una pelle di- “Litfiba Day” (info su www.iovadoalcineversa, però mi viene da pensare che sia un ma.it) con la proiezione del documentario
trucco. Mi auguro che ci porti fuori dalla “Cervelli in fuga - Europa Live 2011”
crisi e che alle prossime elezioni nessuna girato da Pelù durante le tappe europee
voglia più votare i vecchi politici; però dello scorso tour, aperte dalla lettura della
Monti deve dimostrare di essere realmen- lista delle famiglie mafiose locali.
te estraneo a qualsiasi gioco politico».
La tempesta elettrica dei Litfiba viene
Da Fazio a Raitre andranno anche loro provocatoriamente annunciata come un
domani sera a presentare “Grande Nazio- toccasana per l’apatia e il bolso conformine”, il secondo capitolo della “Trilogia smo del panorama rock-pop italiano uffidegli Stati” iniziata con il disco della ciale. «Le rockstar nazionali si sgolano per
reunion “Stato libero di Litfiba”. «La no- stabilire chi è la più bella del reame, ma il
stra tradizione è fare progetti di ampio rock è critica sociale». Sembra chiaro il
respiro, non album isolati. Siamo tornati riferimento ai continui battibecchi fra Vaper restare: non ripeteremo l’errore fatto sco e Ligabue. «Non vorremmo che facesnel ’99 quando ci siamo divisi perché fra sero finta. Come i Beatles e i Rolling
noi non c’era più un buon livello di comu- Stones, che poi si frequentavano. Comunnicazione. Gli 11 anni di separazione non que sono affari loro. Noi pensiamo al
sono passati invano: l’album “Grande Na- nostro disco: un atto d’amore verso la vita
zione” è la somma del passato remoto dei in generale e la democrazia, che da troppi
Litfiba e del passato prossimo delle nostre anni sembra latitare in Italia».
Il disco d’inediti si chiama “Grande Nazione”
Lunedì al cinema il documentario “Cervelli in fuga”
L’appuntamento con la
solidarietà è per domani
alle 10.30 in Galleria del
Corso quando i Podisti da
Marte, critical mass di
runner che ogni mese si
attiva per una diversa
causa, correrà a sostegno di Fondazione Theodora, l’associazione che
si occupa di portare un
sorriso ai bimbi in ospedale attraverso la visita dei Dottor Sogni. L’obiettivo della Red
Nose Running, così ribattezzata per il naso rosso che caratterizza i clown e che sarà il dress code della manifestazione,
è quello di richiamare cinquecento partecipanti per correre
insieme tra le principali vie del centro di Milano e realizzare
divertenti flash mob per sensibilizzare circa l’attività della
Fondazione. La manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio
del Comune di Milano, sarà inoltre l’occasione per raccogliere fondi per Un sorriso per i bambini in ospedale”, il progetto
di Fondazione Theodora che porta sostegno personalizzato
attraverso la visita dei Dottor Sogni agli oltre 10.000 bambini
ricoverati nei reparti oncologici e cardiologici di tutta Italia. La
corsa non è una gara, ciascuno può correre col proprio passo, è gratuita e aperta a tutti. Info su www.theodora.it.
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I COPAROOM DOMENICA AL BLUE NOTE
«Lo swing è la declinazione orecchiabile del jazz classico»
Se cercate emozioni alternative all’adrenalina del derby
Milan-Inter, domenica il Blue Note propone un’immersione nell’elegante atmosfera dello swing americano degli
anni ’50. Il gruppo milanese CopaRoom, che ha mutuato
il nome dal celebre locale all’interno del Sands Hotel di
Los Angeles, palcoscenico dei più grandi interpreti jazz,
porta in scena lo spettacolo “Swinging In Blue” (ore 21,
biglietti a 18/23 euro compresa consumazione; infoline
02/69016888) nel quale rivisita classici di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Dean Martin, allargando l’orizzonte anche a cover italiane da Mina a Modugno.
«Lo swing è la declinazione orecchiabile del jazz classico: c’è anche mambo e cha cha cha», spiega il cantante
Angelo D’Alessandro. «Alcuni amici mi definiscono vintage per la mia passione, ma questo genere musicale
non scomparirà mai. La prova della sua immortalità è il
pubblico che abbiamo visto in più di 200 concerti: persone mature mischiate a ventenni e studenti universitari».
L’hanno scorso avete pubblicato l’EP “Let Us Entertain You”...
«È disponibile solo sul mercato digitale e stiamo pensando a un nuovo album. Abbiamo formato i CopaRoom
senza l’intenzione di diventare famosi o vendere dischi:
la nostra ambizione è arrivare a fare un intrattenimento di
altissimo livello».
Com’è strutturato lo show “Swinging In Blue”?
«Rendiamo omaggio ai grandi autori cantati da Sinatra,
dalla Fitzgerald, da Sammy Davis Junior, ma abbiamo
italianizzato il progetto inserendo canzoni italiane come
“Nel blu dipinto di blu” di Modugno e “Una zebra a pois”
di Mina. Il pubblico di tutto il mondo si esalta quando
parte “Volare”. Ci sono tante band di alto livello che fanno
swing in inglese, ma pochissime hanno il nostro repertorio italoamericano».
Fate molti concerti all’estero?
«Ci siamo esibiti in tutta Europa e pure a Dubai. Stiamo
organizzando un tour in Cina, Giappone e Filippine. Il
sogno è fare dei live negli Stati Uniti, nella patria dello
swing. Chissà che non si avveri. Per noi era un sogno
anche il Blue Note di Milano».
Infatti il sogno si è avverato...
«Domenica debuttiamo al Blue Note, che è la consacrazione per ogni musicista. È un’emozione incredibile, perché qui sono passati i più grandi jazzisti del mondo. Il
Blue Note è un momento cruciale della nostra carriera:
avremo ospiti a sorpresa e speriamo che il pubblico si
diverta. Le prevendite stanno andando bene nonostante
il derby».
Luca Benedetti
«La gente deve andare a teatro
In televisione non c’è nulla»
Nicole Cavazzuti
S
Dal vivo
“
DA DOMANI “LES CONTES D’HOFFMANN”
Carsen torna alla Scala
Il secondo titolo della stagione della Scala riporta al
Piermarini il regista canadese Robert Carsen(foto). È sua infatti la firma dell’allestimento del nuovo
“Les contes d’Hoffmann” di Offenbach in scena
da domani (ore 19.30, tel. 02/72003744., 187/12
euro, repliche fino al 5 febbraio). Lo spettacolo è
una produzione dell’Opéra National de Paris con
scene e costumi di Michael Levine ed è affidato
all’esecuzione del direttore Marko Letonjae di un
cast dominato da Ramón Vargas (l’inquieto Hoffmann) circondato da voci di rango come quella di
Ekaterina Gubanova (nel doppio ruolo di Nicklausse e della Musa), di Rachele Gilmore (nel
virtuosistico ruolo di Olympia), Genia Kühmeier
(Antonia), Veronica Simeoni (Giulietta) e Ildar
Abdrazakov (alle prese, in alternanza con Laurent Naouri, con lo sfaccettato ruolo di Lindorf,
Coppelius, Miracle & Dapertutto).
Come nel “Don Giovanni”inaugurale, Carsen torna a “giocare”con l’illusione di un teatro nel teatro
che contrassegna tutta la complessa vicenda di
quest’unica opera composta da Jacques Offenbach (all’epoca considerato il “re” dell’operetta
francese) su libretto di Jules Barbier tratto dai
racconti orrorifico-fantastici di E.T.A. Hoffmann.
Emilia Frosi
D’Angiò a “Ritratti d’Autore”: «La mia musica è legata alla tradizione, ma guarda anche al futuro»
«Le canzoni sono tutte come figli. Si va dalla poetica popolare
con canzoni d’amore, come “Canzone per Yorick”, fino a brani
più moderni, come “Non pensammo più a domani”, che racconta la mancanza di speranza dei giovani. Ma parlo anche di
immigrazione, con l’obiettivo di ridare dignità a queste persone spesso trattate come “cose”».
Quali sono le sonorità?
«Un misto, ci sono molte contaminazioni. Nella mia carriera mi
sono avvicinato al blues, al rock. La mia musica è legata alla
tradizione, ma guarda anche al futuro».
Come si è evoluta la musica popolare napoletana in questi
anni?
«Il discorso portato avanti da me e altri, come Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello, ha avviato un percorso. C’è una
fetta di mercato che continua a seguire la musica popolare.
Diciamo che un’evoluzione in positivo c’è stata, anche se in
molti casi si abbandona il dialetto. Credo invece sia importante
sabato 14 gennaio 2012
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L’INTERVISTA Marco Maccarini è tra i presentatori di “Beati i comici” al Villa Spettacolando
SPAZIO TEATRO NO’HMA TERESA POMODORO.
Carlo D’Angiò, storico fondatore della Compagnia di Canto
Popolare e Musicanova nonché pioniere della musica popolare napoletana e italiana, sarà il primo protagonista, domani
alle 16, del ciclo di incontri “Ritratto d’autore” organizzati allo
Spazio Teatro No’HMA Teresa Pomodoro. Ideati e diretti da
Charlie Owens, questi appuntamenti saranno dedicati ai protagonisti del nostro tempo, uomini e donne che possono davvero vantarsi di aver firmato “il mutamento”. Un’occasione
per Carlo D’Angiò per presentare a Milano il suo ultimo disco
“Viva il Sud”, che segna il suo ritorno nella ribalta musicale
dopo quasi trent’anni. «Un racconto, un affresco del Sud spiega il cantautore partenopeo -. Questa mia ultima produzione comprende due dischi, uno con i brani storici e l’altro con
undici canzoni inedite. Questo incontro servirà a raccontare la
mia storia, a illustrare le motivazioni del mio fare musica».
A quali canzoni del suo nuovo album è più legato e quali
temi vengono trattati?
TEMPO-LIBERO
MI
non perdere certi suoni».
Il suo è un ritorno dopo un lungo silenzio...
«Non è stato un silenzio totale. Ho continuato a fare musica per
il teatro e a portare avanti la mia passione».
Cosa rappresenta per lei Milano?
«Rappresenta quello che ho scritto nella canzone del ’79 “Te
saluto Milano”, un pezzo di Musicanova che racconta la sensazione di smarrimento di un uomo che arriva in questa città
“scura”, che da una parte ti accoglie e ti dà lavoro, ma dall’altra ti toglie la gioia del ballo e della tua gente, della tua cultura.
Il mio con Milano è un rapporto conflittuale. Il fenomeno della
Lega Nord, poi, ha complicato un po’ i nostri rapporti con il
settentrione. C’è un’ostilità in certi casi preoccupante. Il loro è
un discorso pericoloso fatto solo per trovare consenso».
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti a sedere. Si
consiglia la prenotazione al numero 02/45485085.
Silvia Legnani
i chiama “Beati i comici” ed è
una rassegna in quattro serate
ospitata dal Teatro Villa e curata
dall’Associazione Culturale Teatribù,
con protagonisti i migliori attori di
improvvisazione teatrale. Si parte stasera e si prosegue il 28 gennaio, l’11
febbraio e il 3 marzo con la conduzione
di Federico Basso, La Marisa e Marco
Maccarini. E proprio a Maccarini tocca
aprire i giochi stasera, quando Mari
Rinaldi (presidente dell’Associazione
Culturale Teatribù e autrice di Zelig),
Davide Arcuri, Antonio Contartese,
Daniele Mazzacurati sfideranno Claudia Gafà, Andy Ferrari, Andrea Gaetani e Luca Gnerucci.
Cosa dobbiamo attenderci da “Beati
i comici”?
«Una serata di grande divertimento, in
cui il pubblico sarà protagonista. Per
questo, più gli spettatori saranno fantasiosi, più saranno divertenti le improvvisazioni».
Perché consiglia di non perdersi la
serata?
«Perché è uno spettacolo divertente,
coinvolgente, che obbliga a socializzare. Sarebbe un peccato stare in casa, poi
in tv non c’è nulla di interessante».
Cosa pensa della tv?
«Che è ferma da dieci anni, le mancano
originalità e innovazione».
Non trova innovativo nemmeno un
canale come Real Time?
«No, propone un intrattenimento piacevole e divertente, ma non lo trovo
particolarmente innovativo».
Veniamo a lei, prossimi progetti?
CREBERG
Happy Days
Ô[lar.ang.] Domani, alle 21, il CrebergTeatro
di Bergamo (via Pizzo della Presolana)
ospita “Happy Days”, il nuovo musical
della Compagnia della Rancia che andrà in scena con la regia di Saverio
Marconi. Lo spettacolo riporta alla ribalta i Cunningham e tutti i personaggi
che hanno fatto la storia del telefilm. I
biglietti si possono acquistare presso la
biglietteria del teatro da martedì a sabato
dalle 13 alle 19, oppure sul sito
www.greenticket.it.
Info
allo
035/343434.
FORUM DI ASSAGO
Bladna Festival
«Ho appena finito di condurre “Sfide
di condominio” su Cielo e ora sto
lavorando a un progetto sperimentale,
la tv popolare, ovvero una televisione
partecipata che diventerà una cooperativa e sarà trasmessa sul web, sul satellite e sul digitale. Non ci sarà un consiglio di amministrazione né un socio di
maggioranza, ma sarà la collettività a
decidere il palinsesto».
A 24 anni ha condotto il “Festivalbar”, oggi lavora per una Rete di
nicchia come Cielo. È soddisfatto
della sua carriera o si aspettava di
più?
«Decisamente soddisfatto: anche se
non rifarei tutto, non rinnego nulla.
Tirando un bilancio, mi sono divertito
parecchio. Non sono mai stato interessato all’enorme popolarità. Preferisco
dedicarmi a progetti di nicchia perché
amo vivere nella realtà. Vivere bene per
me significa ritagliarmi del tempo libero per i miei due figli, di 4 e 2 anni».
Vive a Milano dal 1999. Che rapporto ha con la nostra città?
«Mi sono divertito da giovane, ora che
sono padre la trovo faticosa. Mancano
il verde, le piste ciclabili e i servizi per
i bambini. Quanto alle notti milanesi,
sono ancora abbastanza frizzanti. Ma
hanno perso di originalità rispetto a
una decina di anni fa».
Via Fortezza 28, ore 21.15, biglietti
10 euro, prenotazioni al
345/2795744, www.teatribu.it.
Ô[lar.ang.] Stasera, dalle 19, presso il MediolanumForum va in scena la prima
edizione del “Bladna Festival”, dedicato alla musica e alla cultura araba a
ingresso libero. Sul palco la star Nancy
Ajram, Nour Eddine e Amir. Inoltre,
parteciperanno all’evento Air Arabia
Maroc e Air Arabia Egypt, con un proprio stand, per presentare e fornire informazioni sulle migliori offerte per volare in Marocco e in Egitto, promuovendo il nuovo collegamento da Orio Al
Serio ad Alessandria d’Egitto.
LIBRERIA FELTRINELLI
Romanzo storico
Ô[lar.ang.] Oggi Alle 17, presso la Libreria
Feltrinelli di via Manzoni 12, saranno
svelati i misteri de “Il mercante di libri
maledetti” (edizione Newton & Compton). Il romanzo storico di Marcello
Simoni sarà presentato dall’Associazione Culturale Italia Medievale. Con l’autore interverrà anche Luca Crovi, conduttore su Radio Rai 2 di “Tutti i colori
del giallo”, popolare programma che ha
preso il nome da un suo saggio di successo.
Gardi Hutter diventa “La sarta” LUNEDI’ ALLO SMERALDO
“Mistero buffo” si aggiorna
Al Verdi tra ironia e sarcasmo
Ô Questa sera alle 21 e domani alle 16.30,
arriva sul palco del Teatro Verdi (via Pastrengo 18), “La sarta”, il nuovo spettacolo
dell’artista internazionale
Gardi Hutter, ideato in collaborazione con il regista Michael Vogel. La piéce surreale, che apre il secondo appuntamento della V edizione
di IF Festival Internazionale
di Immagine e Figura, trasformerà la scena in una sartoria strampalata in cui la
clown svizzera intesserà mille racconti ironici e sarcastici
pronti a lasciare spazio a momenti di
riflessione. Tra bambole di pezza e manichini danzanti, la Hutter cucirà, senza
risparmiare sforbiciate e cattiverie, un abito di comicità simbolica per parlare del
destino. Facendo riferimento all’immagine mitologica delle Parche
che tessono le file del fato, la
performance costruisce una
dimensione transitoria tra il
mondo della vita e della morte, attraverso il linguaggio del
teatro clownesco. Un universo di personaggi assurdi che
si muoverà invano alla ricerca della felicità. Biglietto intero 20 euro, ridotto 14/10.
Vendita on line su www.vivaticket.it. Info allo 02/27002476 o visitando il sito www.teatrodelburatto.it.
Lara Angelillo
A 43 anni dal debutto di “Mistero
buffo”, avvenuto a Milano nel
1969 in un capannone di una
piccola fabbrica dismessa in zona Porta Romana, Franca Rame
e Dario Fo ripresentano a teatro
una selezione di testi del loro celebre spettacolo. Ecco “Mistero
buffo”, ospite lunedì al Teatro
Smeradlo. L’idea di ripresentare
lo show è nata quasi per caso,
come spiega il premio Nobel per
la letteratura: «Nel riordinare il
nostro archivio, Franca e io ci
siamo resi conto che avevamo abbandonato troppo a lungo nel cassetto molti testi interessanti.
Alcuni, addirittura, non venivano proposti a teatro
da oltre trent’anni: era un vero
peccato». Cosa aspettarsi, quindi? Un mix di brani non solo italiani, ma di tutta Europa, di tradizione popolare provenienti da
epoche diverse, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo. E
contaminati dall’attualità. «Cercheremo di riproporre lo spettacolo nella versione originale, ma
sarà inevitabile introdurre qualche riferimento alla cronaca»,
garantisce Dario Fo.
Serata unica lunedì, piazza XXV
Aprile, ore 20.45, biglietti da 22 a 33 euro, tel.
02/29006767, www.teatrosmeraldo.it.
[nic.cav.]
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