14 TEMPO-LIBERO sabato 14 gennaio 2012 [email protected] MI Onomastico Anniversario Compleanno Significato e storia del tuo nome I nati oggi La personalità di chi è nato oggi SAN FELICE Ô Ha origine latina con evidente significato. Ben quattro papi portarono il nome Felice e anche i Santi con questo nome sono numerosi. Viene festeggiato oggi in memoria di San Felice di Nola, prete imprigionato durante le persecuzioni di Diocleziano e liberato da un angelo. Lo si invoca contro le distorsioni degli arti, le malattie contagiose, la guerra. A MILANO Ô Araldo Pirola, ex calciatore (1928). A MONZA Ô Walter Allievi, ex calciatore (1960). IN ITALIA Ô Cesare Bovo, calciatore (1983); Laura Bono, cantautrice (1979); Giancarlo Fisichella, pilota automobilistico (1973); Luca Altomare, ex calciatore (1972); Gianluca Petrachi, dirigente sportivo (1969); Oliviero Beha, giornalista (1949); Giampiero Ventura, allenatore di calcio (1948). INFORMATA Ô Chi è nato oggi è socievole, pratico ed efficiente, dotato di buon senso e di un carattere gradevole e affettuoso. Oltre a questo è deciso e ambizioso, portato al comando e a gestire in modo autonomo le situazioni. Gli piace tenersi informato e mostra grande interesse per la musica e per l’arte. Non è molto fortunato in amore. TRE GIORNI DI MUSICA Con Pharoah Sanders non c’è solo jazz al Teatro Manzoni Si apre con una prima europea il 2012 di “Aperitivo in Concerto”, rassegna del Teatro Manzoni che dopo una lunga assenza riporta a Milano Pharoah Sanders (foto). Il 71enne sassofonista americano considerato fra i principali eredi di John Coltrane si esibirà con una formazione guidata dal compositore Rob Mazurek e composta da musicisti di Chicago e di San Paolo. Il risultato è un avvolgente mix di jazz, sonorità afrobrasiliane, be bop, neo bop ed elettronica. In via Manzoni 42 domattina alle 11 si sborsano dagli 8 ai 12 euro. Venendo a oggi segnaliamo una ghiotta occasione di ascoltare gratis una delle più interessanti voci del panorama pop-soul, quella di Parisse; la cantautrice italocanadese di “My baby’s gone”, contenuta nell’album d’esordio “Va gabond”, sarà alle 17 al Parco Sempione per proporre un set acustico nell’ambito di “Race in the city”, gara di sci di fondo. Ingresso a inviti dalle 19.30 alla Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera per l’esibizione di Mauro Ermanno Giovanardi e di Violante Placido, l’attrice-cantante affiancherà il leader dei La Crus in capolavori dei Velvet Underground come “Bang bang” e “Femme fatale”. L’Arci Metromondo organizza un omaggio a Fabrizio De Andrè da parte del Passante Trio e dei Baxaicò, che in genovese significa basilico; in scaletta brani in dialetto ligure come “Creuza de Ma” e “A dumenega”, “Bocca di rosa” nella versione napoletana di Peppe Barra, “Don Raffaè” e tanti altri capolavori. Ingresso a 5 euro dalle 21.30 al Teatro Unitre in via Daniele Crespi 9. Alle 17 alla Fnac di via della Palla 2 un simbolo del jazz come Giorgio Gaslini e Luca Conti, direttore di “Musica Jazz”, ripercorrono la storia del genere con Nicola Gaeta, critico musicale e autore del libro “Una preghiera tra due bicchieri di gin”. E alle 17.30 all’Auditorium della Camera del Lavoro il pianista Michele Di Torosi dividerà “Tra due mondi” improvvisando su sue composizioni originali e su brani di Ravel, Debussy, Prokofiev, Bartok e Skriabin. In corso di Porta Vittoria 43 si entra con la tessera di socio da 5 euro più un biglietto da 10. ISursumcorda sbarcano questa sera alla Scighera di via Candiani 131 per riproporre la loro miscela di canzone d’autore, world music, jazz e musica colta. Info su www.lascighera.org. Torniamo alla Fnac dove lunedì alle 18 Andrea Giops presenterà l’album di debutto “Io non sono Giuseppe Verdi”; il cd del 31enne di Melzo è prodotto da Nuvole Production, etichetta fondata nel ‘90 da Fabrizio De André e diretta da Dori Ghezzi che per la prima volta in 22 anni incide un disco non direttamente legato al grande Faber. Vittorio Negrini FONDAZIONE THEODORA Luca Benedetti L’INTERVISTA Esce martedì il nuovo album della coppia Pelù-Renzulli « «Il rock è critica sociale» Torna la rabbia dei Litfiba All’estero ci considerano il bordello d’Europa, ma l’Italia è una grande nazione. Ha una grande storia e potrebbe avere un grande presente nonostante la crisi. Per far nascere davvero la terza Repubblica, però, il premier Monti deve toglierci dai piedi i corrotti, i mafiosi e tutti quei politici che hanno portato il nostro Paese in questo stato economico e sociale preoccupante». Undici anni di separazione non hanno scalfito la grinta e la rabbia di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, che dal 2010 sono tornati a pensare musica non più individualmente ma come Litfiba. Il nuovo album “Grande Nazione”, nei negozi da martedì prossimo anticipato dal secondo singolo “La esperienze umane e musicali». mia valigia” in radio da ieri, è una tempe- Venerdì 20 gennaio Piero e Ghigo saranno sta elettrica che vorrebbe spazzare via alla Fnac di Milano per incontrare i fan, definitivamente una classe politica che che nel nuovo disco ritroveranno la rabbia secondo Piero e Ghigo non si è ancora rock delle origini dei Litfiba. «Il singolo arresa definitivamente. “Squalo” è la canzone peggiore dell’intero «Le canzoni sono state scritte un anno fa, disco, ma l’abbiamo proposta per prima quando nessuno pensava che Berlusconi per far capire l’impronta fortemente rock se ne andasse così velocemente, ma il voto di questo album, nel quale abbiamo recudel Parlamento sull’arresto di Cosentino e perato lo spirito di nostri brani storici la bocciatura del referendum sul Porcel- come “El diablo” e “Cangaceiro”, cercanlum e il Mattarellum dimostrano che aleg- do di uscire dal nichilismo post punk di gia ancora l’ombra lunga del berlusconi- “Terremoto” aggiungendo ai testi un pizsmo. La seconda Repubblica si è rivelata zico di ironia in più, che è necessaria peggiore della prima, perché Tangentopo- quando si ha la nostra età e si vive un li ha creato gli anticorpi che hanno per- periodo storico difficile come questo». messo alla corruzione Torneranno a Milano il di espandersi. Il primo 6 marzo al Forum per singolo “Lo squalo” l’anteprima del tour che Saremo il 6 marzo al Fospiega che il potere li porterà in tutta Eurocambia faccia e look, pa. «Suoneremo quasi rum, suoneremo quasi ma non lascia mai queltutto il nuovo disco, i tutto il nuovo disco, i pezlo che è riuscito a conpezzi più famosi, e una zi più famosi, e una sequistare». bella selezione di matePelù preferisce essere riale molto vecchio colezione di mate«un ottimo pessimista me “La preda” e “Cariale vecchio piuttosto che un pessine”. Sarà un live sudato mo ottimista», quindi e senza la mediazione mantiene alto il livello di proiezioni e maxi di guardia sull’operato del nuovo premier. schermi che tolgono autenticità al concer«Mi viene la pelle d’oca quando sento to». Monti in tv da Fazio prendere le parti dei Lunedì in alcuni cinema andrà in scena il politici: speravo che avesse una pelle di- “Litfiba Day” (info su www.iovadoalcineversa, però mi viene da pensare che sia un ma.it) con la proiezione del documentario trucco. Mi auguro che ci porti fuori dalla “Cervelli in fuga - Europa Live 2011” crisi e che alle prossime elezioni nessuna girato da Pelù durante le tappe europee voglia più votare i vecchi politici; però dello scorso tour, aperte dalla lettura della Monti deve dimostrare di essere realmen- lista delle famiglie mafiose locali. te estraneo a qualsiasi gioco politico». La tempesta elettrica dei Litfiba viene Da Fazio a Raitre andranno anche loro provocatoriamente annunciata come un domani sera a presentare “Grande Nazio- toccasana per l’apatia e il bolso conformine”, il secondo capitolo della “Trilogia smo del panorama rock-pop italiano uffidegli Stati” iniziata con il disco della ciale. «Le rockstar nazionali si sgolano per reunion “Stato libero di Litfiba”. «La no- stabilire chi è la più bella del reame, ma il stra tradizione è fare progetti di ampio rock è critica sociale». Sembra chiaro il respiro, non album isolati. Siamo tornati riferimento ai continui battibecchi fra Vaper restare: non ripeteremo l’errore fatto sco e Ligabue. «Non vorremmo che facesnel ’99 quando ci siamo divisi perché fra sero finta. Come i Beatles e i Rolling noi non c’era più un buon livello di comu- Stones, che poi si frequentavano. Comunnicazione. Gli 11 anni di separazione non que sono affari loro. Noi pensiamo al sono passati invano: l’album “Grande Na- nostro disco: un atto d’amore verso la vita zione” è la somma del passato remoto dei in generale e la democrazia, che da troppi Litfiba e del passato prossimo delle nostre anni sembra latitare in Italia». Il disco d’inediti si chiama “Grande Nazione” Lunedì al cinema il documentario “Cervelli in fuga” L’appuntamento con la solidarietà è per domani alle 10.30 in Galleria del Corso quando i Podisti da Marte, critical mass di runner che ogni mese si attiva per una diversa causa, correrà a sostegno di Fondazione Theodora, l’associazione che si occupa di portare un sorriso ai bimbi in ospedale attraverso la visita dei Dottor Sogni. L’obiettivo della Red Nose Running, così ribattezzata per il naso rosso che caratterizza i clown e che sarà il dress code della manifestazione, è quello di richiamare cinquecento partecipanti per correre insieme tra le principali vie del centro di Milano e realizzare divertenti flash mob per sensibilizzare circa l’attività della Fondazione. La manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano, sarà inoltre l’occasione per raccogliere fondi per Un sorriso per i bambini in ospedale”, il progetto di Fondazione Theodora che porta sostegno personalizzato attraverso la visita dei Dottor Sogni agli oltre 10.000 bambini ricoverati nei reparti oncologici e cardiologici di tutta Italia. La corsa non è una gara, ciascuno può correre col proprio passo, è gratuita e aperta a tutti. Info su www.theodora.it. 15 I COPAROOM DOMENICA AL BLUE NOTE «Lo swing è la declinazione orecchiabile del jazz classico» Se cercate emozioni alternative all’adrenalina del derby Milan-Inter, domenica il Blue Note propone un’immersione nell’elegante atmosfera dello swing americano degli anni ’50. Il gruppo milanese CopaRoom, che ha mutuato il nome dal celebre locale all’interno del Sands Hotel di Los Angeles, palcoscenico dei più grandi interpreti jazz, porta in scena lo spettacolo “Swinging In Blue” (ore 21, biglietti a 18/23 euro compresa consumazione; infoline 02/69016888) nel quale rivisita classici di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Dean Martin, allargando l’orizzonte anche a cover italiane da Mina a Modugno. «Lo swing è la declinazione orecchiabile del jazz classico: c’è anche mambo e cha cha cha», spiega il cantante Angelo D’Alessandro. «Alcuni amici mi definiscono vintage per la mia passione, ma questo genere musicale non scomparirà mai. La prova della sua immortalità è il pubblico che abbiamo visto in più di 200 concerti: persone mature mischiate a ventenni e studenti universitari». L’hanno scorso avete pubblicato l’EP “Let Us Entertain You”... «È disponibile solo sul mercato digitale e stiamo pensando a un nuovo album. Abbiamo formato i CopaRoom senza l’intenzione di diventare famosi o vendere dischi: la nostra ambizione è arrivare a fare un intrattenimento di altissimo livello». Com’è strutturato lo show “Swinging In Blue”? «Rendiamo omaggio ai grandi autori cantati da Sinatra, dalla Fitzgerald, da Sammy Davis Junior, ma abbiamo italianizzato il progetto inserendo canzoni italiane come “Nel blu dipinto di blu” di Modugno e “Una zebra a pois” di Mina. Il pubblico di tutto il mondo si esalta quando parte “Volare”. Ci sono tante band di alto livello che fanno swing in inglese, ma pochissime hanno il nostro repertorio italoamericano». Fate molti concerti all’estero? «Ci siamo esibiti in tutta Europa e pure a Dubai. Stiamo organizzando un tour in Cina, Giappone e Filippine. Il sogno è fare dei live negli Stati Uniti, nella patria dello swing. Chissà che non si avveri. Per noi era un sogno anche il Blue Note di Milano». Infatti il sogno si è avverato... «Domenica debuttiamo al Blue Note, che è la consacrazione per ogni musicista. È un’emozione incredibile, perché qui sono passati i più grandi jazzisti del mondo. Il Blue Note è un momento cruciale della nostra carriera: avremo ospiti a sorpresa e speriamo che il pubblico si diverta. Le prevendite stanno andando bene nonostante il derby». Luca Benedetti «La gente deve andare a teatro In televisione non c’è nulla» Nicole Cavazzuti S Dal vivo “ DA DOMANI “LES CONTES D’HOFFMANN” Carsen torna alla Scala Il secondo titolo della stagione della Scala riporta al Piermarini il regista canadese Robert Carsen(foto). È sua infatti la firma dell’allestimento del nuovo “Les contes d’Hoffmann” di Offenbach in scena da domani (ore 19.30, tel. 02/72003744., 187/12 euro, repliche fino al 5 febbraio). Lo spettacolo è una produzione dell’Opéra National de Paris con scene e costumi di Michael Levine ed è affidato all’esecuzione del direttore Marko Letonjae di un cast dominato da Ramón Vargas (l’inquieto Hoffmann) circondato da voci di rango come quella di Ekaterina Gubanova (nel doppio ruolo di Nicklausse e della Musa), di Rachele Gilmore (nel virtuosistico ruolo di Olympia), Genia Kühmeier (Antonia), Veronica Simeoni (Giulietta) e Ildar Abdrazakov (alle prese, in alternanza con Laurent Naouri, con lo sfaccettato ruolo di Lindorf, Coppelius, Miracle & Dapertutto). Come nel “Don Giovanni”inaugurale, Carsen torna a “giocare”con l’illusione di un teatro nel teatro che contrassegna tutta la complessa vicenda di quest’unica opera composta da Jacques Offenbach (all’epoca considerato il “re” dell’operetta francese) su libretto di Jules Barbier tratto dai racconti orrorifico-fantastici di E.T.A. Hoffmann. Emilia Frosi D’Angiò a “Ritratti d’Autore”: «La mia musica è legata alla tradizione, ma guarda anche al futuro» «Le canzoni sono tutte come figli. Si va dalla poetica popolare con canzoni d’amore, come “Canzone per Yorick”, fino a brani più moderni, come “Non pensammo più a domani”, che racconta la mancanza di speranza dei giovani. Ma parlo anche di immigrazione, con l’obiettivo di ridare dignità a queste persone spesso trattate come “cose”». Quali sono le sonorità? «Un misto, ci sono molte contaminazioni. Nella mia carriera mi sono avvicinato al blues, al rock. La mia musica è legata alla tradizione, ma guarda anche al futuro». Come si è evoluta la musica popolare napoletana in questi anni? «Il discorso portato avanti da me e altri, come Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello, ha avviato un percorso. C’è una fetta di mercato che continua a seguire la musica popolare. Diciamo che un’evoluzione in positivo c’è stata, anche se in molti casi si abbandona il dialetto. Credo invece sia importante sabato 14 gennaio 2012 [email protected] L’INTERVISTA Marco Maccarini è tra i presentatori di “Beati i comici” al Villa Spettacolando SPAZIO TEATRO NO’HMA TERESA POMODORO. Carlo D’Angiò, storico fondatore della Compagnia di Canto Popolare e Musicanova nonché pioniere della musica popolare napoletana e italiana, sarà il primo protagonista, domani alle 16, del ciclo di incontri “Ritratto d’autore” organizzati allo Spazio Teatro No’HMA Teresa Pomodoro. Ideati e diretti da Charlie Owens, questi appuntamenti saranno dedicati ai protagonisti del nostro tempo, uomini e donne che possono davvero vantarsi di aver firmato “il mutamento”. Un’occasione per Carlo D’Angiò per presentare a Milano il suo ultimo disco “Viva il Sud”, che segna il suo ritorno nella ribalta musicale dopo quasi trent’anni. «Un racconto, un affresco del Sud spiega il cantautore partenopeo -. Questa mia ultima produzione comprende due dischi, uno con i brani storici e l’altro con undici canzoni inedite. Questo incontro servirà a raccontare la mia storia, a illustrare le motivazioni del mio fare musica». A quali canzoni del suo nuovo album è più legato e quali temi vengono trattati? TEMPO-LIBERO MI non perdere certi suoni». Il suo è un ritorno dopo un lungo silenzio... «Non è stato un silenzio totale. Ho continuato a fare musica per il teatro e a portare avanti la mia passione». Cosa rappresenta per lei Milano? «Rappresenta quello che ho scritto nella canzone del ’79 “Te saluto Milano”, un pezzo di Musicanova che racconta la sensazione di smarrimento di un uomo che arriva in questa città “scura”, che da una parte ti accoglie e ti dà lavoro, ma dall’altra ti toglie la gioia del ballo e della tua gente, della tua cultura. Il mio con Milano è un rapporto conflittuale. Il fenomeno della Lega Nord, poi, ha complicato un po’ i nostri rapporti con il settentrione. C’è un’ostilità in certi casi preoccupante. Il loro è un discorso pericoloso fatto solo per trovare consenso». L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti a sedere. Si consiglia la prenotazione al numero 02/45485085. Silvia Legnani i chiama “Beati i comici” ed è una rassegna in quattro serate ospitata dal Teatro Villa e curata dall’Associazione Culturale Teatribù, con protagonisti i migliori attori di improvvisazione teatrale. Si parte stasera e si prosegue il 28 gennaio, l’11 febbraio e il 3 marzo con la conduzione di Federico Basso, La Marisa e Marco Maccarini. E proprio a Maccarini tocca aprire i giochi stasera, quando Mari Rinaldi (presidente dell’Associazione Culturale Teatribù e autrice di Zelig), Davide Arcuri, Antonio Contartese, Daniele Mazzacurati sfideranno Claudia Gafà, Andy Ferrari, Andrea Gaetani e Luca Gnerucci. Cosa dobbiamo attenderci da “Beati i comici”? «Una serata di grande divertimento, in cui il pubblico sarà protagonista. Per questo, più gli spettatori saranno fantasiosi, più saranno divertenti le improvvisazioni». Perché consiglia di non perdersi la serata? «Perché è uno spettacolo divertente, coinvolgente, che obbliga a socializzare. Sarebbe un peccato stare in casa, poi in tv non c’è nulla di interessante». Cosa pensa della tv? «Che è ferma da dieci anni, le mancano originalità e innovazione». Non trova innovativo nemmeno un canale come Real Time? «No, propone un intrattenimento piacevole e divertente, ma non lo trovo particolarmente innovativo». Veniamo a lei, prossimi progetti? CREBERG Happy Days Ô[lar.ang.] Domani, alle 21, il CrebergTeatro di Bergamo (via Pizzo della Presolana) ospita “Happy Days”, il nuovo musical della Compagnia della Rancia che andrà in scena con la regia di Saverio Marconi. Lo spettacolo riporta alla ribalta i Cunningham e tutti i personaggi che hanno fatto la storia del telefilm. I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del teatro da martedì a sabato dalle 13 alle 19, oppure sul sito www.greenticket.it. Info allo 035/343434. FORUM DI ASSAGO Bladna Festival «Ho appena finito di condurre “Sfide di condominio” su Cielo e ora sto lavorando a un progetto sperimentale, la tv popolare, ovvero una televisione partecipata che diventerà una cooperativa e sarà trasmessa sul web, sul satellite e sul digitale. Non ci sarà un consiglio di amministrazione né un socio di maggioranza, ma sarà la collettività a decidere il palinsesto». A 24 anni ha condotto il “Festivalbar”, oggi lavora per una Rete di nicchia come Cielo. È soddisfatto della sua carriera o si aspettava di più? «Decisamente soddisfatto: anche se non rifarei tutto, non rinnego nulla. Tirando un bilancio, mi sono divertito parecchio. Non sono mai stato interessato all’enorme popolarità. Preferisco dedicarmi a progetti di nicchia perché amo vivere nella realtà. Vivere bene per me significa ritagliarmi del tempo libero per i miei due figli, di 4 e 2 anni». Vive a Milano dal 1999. Che rapporto ha con la nostra città? «Mi sono divertito da giovane, ora che sono padre la trovo faticosa. Mancano il verde, le piste ciclabili e i servizi per i bambini. Quanto alle notti milanesi, sono ancora abbastanza frizzanti. Ma hanno perso di originalità rispetto a una decina di anni fa». Via Fortezza 28, ore 21.15, biglietti 10 euro, prenotazioni al 345/2795744, www.teatribu.it. Ô[lar.ang.] Stasera, dalle 19, presso il MediolanumForum va in scena la prima edizione del “Bladna Festival”, dedicato alla musica e alla cultura araba a ingresso libero. Sul palco la star Nancy Ajram, Nour Eddine e Amir. Inoltre, parteciperanno all’evento Air Arabia Maroc e Air Arabia Egypt, con un proprio stand, per presentare e fornire informazioni sulle migliori offerte per volare in Marocco e in Egitto, promuovendo il nuovo collegamento da Orio Al Serio ad Alessandria d’Egitto. LIBRERIA FELTRINELLI Romanzo storico Ô[lar.ang.] Oggi Alle 17, presso la Libreria Feltrinelli di via Manzoni 12, saranno svelati i misteri de “Il mercante di libri maledetti” (edizione Newton & Compton). Il romanzo storico di Marcello Simoni sarà presentato dall’Associazione Culturale Italia Medievale. Con l’autore interverrà anche Luca Crovi, conduttore su Radio Rai 2 di “Tutti i colori del giallo”, popolare programma che ha preso il nome da un suo saggio di successo. Gardi Hutter diventa “La sarta” LUNEDI’ ALLO SMERALDO “Mistero buffo” si aggiorna Al Verdi tra ironia e sarcasmo Ô Questa sera alle 21 e domani alle 16.30, arriva sul palco del Teatro Verdi (via Pastrengo 18), “La sarta”, il nuovo spettacolo dell’artista internazionale Gardi Hutter, ideato in collaborazione con il regista Michael Vogel. La piéce surreale, che apre il secondo appuntamento della V edizione di IF Festival Internazionale di Immagine e Figura, trasformerà la scena in una sartoria strampalata in cui la clown svizzera intesserà mille racconti ironici e sarcastici pronti a lasciare spazio a momenti di riflessione. Tra bambole di pezza e manichini danzanti, la Hutter cucirà, senza risparmiare sforbiciate e cattiverie, un abito di comicità simbolica per parlare del destino. Facendo riferimento all’immagine mitologica delle Parche che tessono le file del fato, la performance costruisce una dimensione transitoria tra il mondo della vita e della morte, attraverso il linguaggio del teatro clownesco. Un universo di personaggi assurdi che si muoverà invano alla ricerca della felicità. Biglietto intero 20 euro, ridotto 14/10. Vendita on line su www.vivaticket.it. Info allo 02/27002476 o visitando il sito www.teatrodelburatto.it. Lara Angelillo A 43 anni dal debutto di “Mistero buffo”, avvenuto a Milano nel 1969 in un capannone di una piccola fabbrica dismessa in zona Porta Romana, Franca Rame e Dario Fo ripresentano a teatro una selezione di testi del loro celebre spettacolo. Ecco “Mistero buffo”, ospite lunedì al Teatro Smeradlo. L’idea di ripresentare lo show è nata quasi per caso, come spiega il premio Nobel per la letteratura: «Nel riordinare il nostro archivio, Franca e io ci siamo resi conto che avevamo abbandonato troppo a lungo nel cassetto molti testi interessanti. Alcuni, addirittura, non venivano proposti a teatro da oltre trent’anni: era un vero peccato». Cosa aspettarsi, quindi? Un mix di brani non solo italiani, ma di tutta Europa, di tradizione popolare provenienti da epoche diverse, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo. E contaminati dall’attualità. «Cercheremo di riproporre lo spettacolo nella versione originale, ma sarà inevitabile introdurre qualche riferimento alla cronaca», garantisce Dario Fo. Serata unica lunedì, piazza XXV Aprile, ore 20.45, biglietti da 22 a 33 euro, tel. 02/29006767, www.teatrosmeraldo.it. [nic.cav.]