BIBLIOTECA BIBLIOTECA APOSTOLICA APOSTOLICA VATICANA VATICANA SCUOLA SCUOLA VATICANA VATICANA DI DI BIBLIOTECONOMIA BIBLIOTECONOMIA MATERIE E PROGRAMMI DI INSEGNAMENTO per l’anno accademico 2012-2013 2011-2012 BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA SCUOLA VATICANA DI BIBLIOTECONOMIA MATERIE E PROGRAMMI D’INSEGNAMENTO per l’anno accademico 2012-2013 CITTÀ DEL VATICANO 2012 BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA SCUOLA VATICANA DI BIBLIOTECONOMIA ANNO ACCADEMICO 2012-2013 DIRETTORE Mons. Cesare Pasini VICE DIRETTORE Antonio Manfredi DOCENTI Raffaella Vincenti Bibliografia e documentazione Andreina Rita Bibliologia Paul Gabriele Weston Biblioteca digitale Francesco D’Aiuto Il libro manoscritto antico, medievale e moderno Giuseppe Ciminello Ordinamento generale e servizi di biblioteca Carlo Federici Principi e metodi di conservazione e restauro del libro Antonio Manfredi Storia delle biblioteche Agnese Galeffi Teoria e tecniche della catalogazione e della classificazione SEGRETARIA Ilaria Biondi DIPLOMATI NELL’ANNO ACCADEMICO 2010-2011 1. Aceto Giustina 22. Maggio Agata 2. Anastasi Francesca 23. Mancini Tiziana 3. Barone Francesco 24. Marcelli Livia 4. Bellomo Caterina 25. Meloni Paola 5. Berardini Valentina 26. Molino Paola 6. Briganti Alessandra 27. Papi Barbara 7. Cardillo Maria 28. Patriarca Milena 8. Ciambriello Giuseppina 29. Petitti Eleonora 9. Colabello Anna Maria 30. Pisotta Carmen 10. Costa Roberta 31. Porpora Antonio 11. Czarnowski Robert 32. Scarpato Agnese 12. D’Ascoli Anna 33. Scarpelli Loris 13. D’Atri Annalisa 34. Sorrentino Antonella 14. Desideri Margherita 35. Taliani Mauro 15. Di Gioia Francesca 36. Tonielli Michele 16. Do Carmo Seffrin Adriana 37. Trerotola Annalisa 17. Fioretti Francesca 38. Troiano Federica 18. Garbini Annarita 39. Vagnoli Valeria 19. Garro Jose Angel 40. Valenti Daniela 20. Giachino Libera 41. Varrà Agnese 21. Guerra Elena 42. Zorzi Luana 4 ORIGINI, SVILUPPO, FINALITÀ 1. Fondazione e finalità La Scuola Vaticana di Biblioteconomia fu istituita per volontà di Pio XI1, che con profonda esperienza personale di bibliotecario le riservò «lo scopo di iniziare nel modo più largo, nel modo migliore, ad una tenuta, un governo, una cura dei libri che non si arresta ai libri stessi e non ha questi soltanto per oggetto, ma va anche a quello, che i libri rappresentano, cioè la scienza, il culto della scienza, e della nobile fatica intorno alla scienza»2. Il primo corso iniziò alle ore 10 di giovedì 13 novembre 1934, con la prolusione di Eugène Tisserant, allora Pro-prefetto della Biblioteca Apostolica e futuro Cardinale Bibliotecario. Chiari nelle sue parole, da subito, finalità e contenuti3: «Aver cura dei libri, essere bibliotecari, è un dovere speciale al fine di curare quel che resta delle antiche biblioteche annesse a monasteri e chiese, al fine di conservare il materiale rimasto, di accrescerlo, ordinarlo, metterlo in valore. […] Le biblioteche ben tenute contribuiscono molto a fare sacerdoti amanti dello studio e, non temo di dire, più capaci, in conseguenza, di far del bene alle anime. […] La Scuola intende precisamente insegnare a servir meglio i confratelli o gli alunni dei seminari, ad organizzare biblioteche per le opere che necessitano, oppure ad insegnare ad altri come organizzarle». Felice anche la sintesi su tutti gli elementi che contraddistinguono e motivano una biblioteca moderna: «Curare quel che resta delle antiche biblioteche, conservare il materiale, accrescerlo, ordinarlo, metterlo in valore», significa infatti stabilire procedure di tutela e restauro del patrimonio librario, di politica delle acqui- 1 Le notizie sulla storia dell’istituzione sono tratte da A. PERNIGOTTI - P.G. WESTON, La Scuola Vaticana di Biblioteconomia in Formazione e aggiornamento di archivisti e bibliotecari. Problemi e prospettive. Atti del Convegno, Roma, Università degli studi “La Sapienza”, 2-4 marzo 1989, a cura di A. Pratesi, [Roma] [c1991], pp. 121-126. 2 A. ALECCI, Le origini della Scuola Vaticana di Biblioteconomia, in Dimensione Biblioteca I, 1, (1983), p. 16. 3 L’inizio dei corsi di biblioteconomia alla Biblioteca Vaticana, in L’Osservatore Romano 16 novembre 1934, p. 2. 5 sizioni, di applicazione di rigorose normative catalografiche e di efficienti servizi di prestito e informazione bibliografica. Di tutto ciò si sarebbe dovuta occupare la Scuola di Biblioteconomia. La Scuola ha sempre cercato di ispirarsi a questi obiettivi, proponendoli a livello didattico. La sua istituzione si collegò infatti al profondo rinnovamento della catalogazione e della gestione dei volumi in Vaticano promosso in quegli stessi anni sotto il pontificato di papa Pio XI Ratti (1927-1939). 2. La catalogazione degli stampati della Vaticana e la Scuola di Biblioteconomia Dalla seconda metà degli Anni Venti alla seconda metà degli Anni Trenta si registra un decennio fecondo per la Biblioteca Vaticana e per l’impostazione biblioteconomica che tuttora la caratterizza, grazie soprattutto all’assunzione delle Norme e, di conseguenza, all’allestimento del grande schedario a dizionario, ancor oggi strumento utilissimo di consultazione con cui dovrà confrontarsi qualsiasi sistema informatizzato di catalogazione. Per la redazione delle schede furono studiate, stabilite e pubblicate nel 1931 le Norme per il catalogo degli stampati, opera di un gruppo internazionale di lavoro, appositamente costituito e coordinato da John Ansteinsson, bibliotecario della Norges Tekniske Hòiskole di Trondhjem. Gli autori si erano ispirati alle contemporanee regole anglo-americane, senza però proporne la semplice traduzione, ma intervenendo con opportuni cambiamenti, in particolar modo per il trattamento del materiale di carattere religioso: tutto ciò costituì per la Biblioteca Vaticana una novità rivoluzionaria, con l’effetto di consentire il reperimento di un libro non in una giornata, come era avvenuto sino ad allora, ma nel giro mediamente di mezz’ora4. Questa svolta fu impressa in particolare dalla volontà di Pio XI, già prefetto della Vaticana e prima ancora dell’Ambrosiana di Milano, ove fu allievo, insieme al giovane Giovanni Mercati, dell’espertissimo Antonio Maria Ceriani. Eletto papa, l’ex prefetto Ratti sostenne la Vaticana in ogni modo ed ebbe, fra gli altri, il merito di affidarne la cura a uomini prepa- 4 E. ROBERTSON, Igino Giordani, Roma 1986, p. 79. 6 Biblioteca Apostolica Vaticana: schedario cartaceo degli stampati nella Sala Leonina Maggiore rati ed aperti, come Eugène Tisserant5. Tisserant guidò la riorganizzazione della sezione stampati e fu per sei anni, dal 1930 al 1936, pro-prefetto accanto al Mercati, a sua volta nominato prefetto dal 1919. Era allora cardinale bibliotecario l’ormai anziano gesuita Franz Ehrle (1929-1934), primo prefetto moderno della Biblioteca Apostolica, fulcro del rinnovamento dell’istituzione a cavallo dei secoli XIX e XX6. Grazie anche al coinvolgimento, dal 1927 al 1947, della Carnegie Endowment for international Peace, una fondazione americana nata nel 1910 per promuovere la pace e la cooperazione fra le nazioni, per la sezione degli stampati della Vaticana ci si avvalse della collaborazione di alcuni assistenti: Igino Giordani, Gerardo Bruni, Carmelo Scalia ed Enrico Benedetti, e qualche anno più tardi anche di Riccardo Matta, Giuseppe Graglia e Nello Vian, i quali tutti avevano trascorso un periodo di tirocinio presso le migliori biblioteche degli Stati Uniti. In missione dagli Stati Uniti giunse frattanto in Vaticano il gruppo di lavoro incaricato di redigere una normativa catalografica; ne facevano parte: William W. Bishop, bibliotecario dell’Università del Michigan, James C. Hanson, dell’Università di Chicago, e Charles Martel, capo della divisione del catalogo della Library of Congress di Washington. Ad essi si aggiunsero John Ansteinsson, Milton E. Lord e William M. Randall, nonché gli assistenti della Vaticana di ritorno dagli Stati Uniti7. 3. L’articolazione della Scuola nei primi anni Definite le Norme di catalogazione, occorreva formare catalogatori che le applicassero e le diffondessero; catalogatori che in quel momento non erano in numero sufficiente neppure in Vaticana, ove fino ad allora le energie erano state dedicate soprattutto alla cura dei manoscritti. Su questi presupposti nacque la Scuola, come moderna istituzione scientifica. Nei 5 N. VIAN, Il leone nello scrittoio, Reggio Emilia 1980, p. 207. C. PASINI, Achille Ratti bibliotecario, in 1929-2009. Ottanta anni dello Stato della Città del Vaticano, a cura di B. JATTA, Città del Vaticano 2009 (Studi e documenti per la storia del Palazzo Apostolico Vaticano, 7), pp. 49-62. 6 J. BIGNAMI ODIER, La bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI. Recherches sur l’histoire des collections de manuscrits, avec la collaboration de J. RUYSSCHAERT, Città del Vaticano 1973, p. 346. Uno splendido profilo di Mercati studioso e bibliotecario ha dato A. CAMPANA, Giovanni Mercati, in Profili e ricordi, Padova 1996, pp. 48-77. 7 N. MATTIOLI HÁRY, The Vatican Library and the Carnegie Endowment for International Peace. The History, Impact, and Influence of their Collanoration (1827-1947), Città del Vaticano 2009 (Studi e testi, 455). 9 primi anni di vita gli insegnamenti impartiti erano due: Catalogazione e classificazione dei libri e Bibliografia e ordinamento generale dei servizi di biblioteca. Il primo, affidato a Igino Giordani, si svolgeva secondo la materia contenuta nelle Norme e trattava i vari generi di cataloghi e i loro principi ordinativi, la redazione dei cataloghi per materie, la definizione dei soggetti propri per ciascuna opera e i diversi sistemi di classificazione dei libri. L’altro insegnamento, affidato a Nello Vian, comprendeva quanto si riferisce agli altri compiti del bibliotecario, cioè alla scelta, all’acquisto e alla conservazione del materiale librario nonché ai servizi per rendere questo accessibile al pubblico degli studiosi. Il corso, stabilito fin dall’inizio della durata di un anno, si svolgeva tutti i giovedì da novembre a giugno, per un totale di cinquanta lezioni, ed era preceduto da una introduzione alla conoscenza dei principali repertori bibliografici e opere di consultazione8. Per garantire alla Scuola un carattere eminentemente pratico, le lezioni mattutine furono affiancate da esercitazioni pomeridiane che gli allievi erano tenuti a svolgere per un totale minimo di venti giornate lavorative. All’inizio del quinto anno accademico, 1938-1939, il numero degli insegnamenti fu aumentato, pur svolgendosi tutte le lezioni, come era stato fatto dal principio, nella sola mattinata del giovedì di ogni settimana. La Bibliografia diventava insegnamento a sé stante e fu aggiunto il corso di Storia del libro. Il totale delle ore saliva a settantacinque, le esercitazioni venivano raddoppiate: al turno del giovedì si aggiungeva quello del sabato. La Scuola suscitò interesse vivissimo, fin dall’inizio, come dimostra il numero delle richieste di iscrizione, sempre superiore ai posti disponibili. Fu quindi necessario elevare man mano il numero degli allievi. Dai 33 iscritti del primo anno si passò ai 68 del terzo e addirittura agli 82 del quinto anno: nei primi sette anni gli allievi iscritti risultarono 424. A fronte di una affluenza così numerosa si mantenne una rigorosa selezione: nei primi sette anni i diplomati risultano solo 200, meno della metà degli iscritti. Un’analisi statistica sulla provenienza degli allievi dimostra una frequenza largamente internazionale ed interconfessionale. Dalla stessa sta- 8 E. TISSERANT, Cité du Vatican. Institution d’une école de bibliothéconomie auprès de la Bibliothèque Vaticane, in Rôle et formation du bibliothécaire, étude comparative sur la formation professionnelle du bibliothécaire, Paris 1933, pp. 346-347. 10 tistica si deduce che, sebbene il corso sia stato inteso in primo luogo a utilità degli ecclesiastici, non è trascorso anno in cui non sia stato ammesso un numero relativamente ampio di laici, uomini e donne; tale numero è andato crescendo e oggi costituisce la maggioranza degli iscritti. Per il proprio carattere di laboratorio, la Scuola nei primi anni non teneva lezioni in un’aula vera e propria; gli allievi venivano ospitati negli uffici della Biblioteca ad apprendere direttamente le procedure di lavoro ed era loro permesso di utilizzare i repertori bibliografici disponibili in consultazione. Crescendo però il numero degli studenti, fu giocoforza rinunciare ad un metodo pur così valido: si allestì dunque un ambiente apposito, ove ospitare le lezioni. Agli allievi fu però consentito di svolgere le proprie ricerche bibliografiche servendosi del ricco patrimonio della Biblioteca. 4. Le sedi e le riforme recenti La prima sede della Scuola fu inaugurata da Pio XII nel 1941, come ricorda un’epigrafe marmorea collocata poi nella seconda sede, aperta dall’anno accademico 1977-1978, nel Cortile del Belvedere fra l’ingresso della Biblioteca e quello dell’Archivio Segreto. In questa seconda aula, dotata di 100 posti, era collocata una selezione di letteratura professionale e altra attrezzatura più adatta ai nuovi sistemi di catalogazione e alle esigenze di studio biblioteconomico: una vetrina per l’esposizione del materiale prezioso, utile alla didattica (manoscritti, incunaboli e rari, repertori bibliografici e oggetti museali), la predisposizione per terminali collegati al sistema informatico della Biblioteca, le apparecchiature per la proiezione di filmati, videocassette, diapositive e lucidi. A questo rinnovamento esterno corrispose un allargamento delle materie insegnate, anche per la notevole attenzione prestata da Paul Canart, a lungo direttore, e poi da Leonard E. Boyle che da prefetto ne assunse direttamente la direzione: la Scuola si apriva così ad una preparazione più articolata e più adatta all’esperienza della Vaticana, comprendendo anche un approccio alla catalogazione del manoscritto antico e moderno. Negli anni Novanta essa fu così coinvolta in progetti importanti e di avanguardia nella catalogazione informatica, proprio come era accaduto molti anni prima in rapporto alla catalogazione a schede. Dal 1999 il consiglio dei docenti ha deciso di ammettere alla frequenza solo candidati in possesso di diploma di laurea o di licenza canonica e, insieme, di ridurre da cento a cinquanta, quindi a quarantotto il nume11 ro annuale degli studenti, e ciò per migliorare ulteriormente la qualità degli studi e il grado di specializzazione della Scuola. Dall’anno accademico 2002-2003, grazie ad un intervento dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, alla Scuola è stata assegnata una nuova sede, la terza della sua storia. Collocata al piano terreno nel Palazzo San Paolo in Via della Conciliazione, essa dispone di spazi più ampi e meglio attrezzati per gli studi. Un’aula informatizzata di quarantotto posti, uno per ciascun allievo, permette di svolgere lezioni secondo i metodi più recenti, profondamente rinnovati dall’uso dell’informatica, uso al quale la Vaticana ha offerto negli ultimi anni contributi decisivi con importanti sperimentazioni nel campo della catalogazione di manoscritti e stampati e della gestione dei dati. L’aula informatica è la sede principale delle lezioni e delle esercitazioni ed è collegata con il sistema centrale della Vaticana. Sono anche disponibili due aule minori: una per accogliere la biblioteca professionale, che si intende accrescere e migliorare, l’altra destinata alla ricca raccolta di tesi bibliografiche, frutto del lavoro degli studenti. 12 ISCRIZIONE Alla Scuola, che è a numero chiuso di 48 posti, sono ammessi ecclesiastici e laici con titolo di studio non inferiore alla laurea (vecchio ordinamento o specialistica quinquennale), licenza canonica o ad altro titolo equipollente, di cui presenteranno regolare attestato alla richiesta dell’iscrizione, unitamente alla ricognizione degli esami svolti. Le richieste avanzate da quanti fossero in possesso della laurea triennale o del baccalaureato non potranno essere prese in considerazione. I requisiti richiesti per l’ammissione si intendono posseduti alla data di scadenza delle iscrizioni. La Scuola si riserverà di verificare opportunamente l’equipollenza dei titoli in Italia e all’estero. Le iscrizioni per l’anno a venire si aprono - salvo deroghe motivate il 15 febbraio e si chiudono il 15 maggio, termine ultimo entro il quale dovranno pervenire le domande (farà fede il timbro postale). Per l’ammissione occorre presentare: • Modulo d’iscrizione debitamente compilato e sottoscritto in originale (disponibile sul sito WEB della Scuola, in Segreteria o presso la portineria della Biblioteca); • Curriculum vitae con elenco di eventuali pubblicazioni; • Lettera di presentazione rilasciata da una istituzione accademica, ecclesiastica, dal datore di lavoro o da persona autorevole; • Fotocopia del titolo di studio (laurea o licenza canonica) e certificazione degli esami sostenuti; • Fotocopia di un documento d’identità in corso di validità; • Due fotografie formato tessera aggiornate. La documentazione andrà consegnata alla Segreteria della Scuola (Via della Conciliazione, 1) o spedita in busta chiusa per raccomandata A/R al seguente indirizzo: Scuola Vaticana di Biblioteconomia - Cortile del Belvedere 00120 Città del Vaticano L’ammissione, sottoposta al vaglio di una commissione interna, è stabilita per insindacabile giudizio della Direzione con lista pubblicata all’albo della Scuola e sul sito WEB a partire dal 15 luglio di ogni anno. Sarà cura degli ammessi dare conferma con apposito modulo della propria partecipazione al corso, regolarizzando in un secondo tempo la propria posizione. 13 ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Il corso si svolge da ottobre a maggio di ogni anno e si articola nei seguenti insegnamenti: 1. Bibliografia e documentazione: 16 ore 2. Bibliologia: 16 ore 3. Biblioteca digitale: 23 ore 4. Il libro manoscritto antico, medievale e moderno: 23 ore 5. Ordinamento generale e servizi di biblioteca: 23 ore 6. Principi e metodi di conservazione e restauro del libro: 10 ore 7. Storia delle biblioteche: 23 ore 8. Teoria e tecniche della catalogazione e della classificazione: 25 ore Tutte le materie prevedono esercitazioni obbligatorie guidate dal docente e specificate in calendario. Lezioni ed esami, previsti per tutte le materie, sono tenuti generalmente in lingua italiana, ma la bibliografia dei singoli insegnamenti può comprendere testi in lingua diversa dall’italiano. LEZIONI Le lezioni si svolgono il lunedì dalle ore 9:00 alle ore 15:00 nei locali della Scuola, in via della Conciliazione, 1. È previsto un intervallo di 30 minuti fra la terza e la quarta ora (11:15 - 11:45) e un intervallo di un’ora per il pranzo (13:15 - 14:15). ESERCITAZIONI OBBLIGATORIE Fanno parte integrante del corso tutte le esercitazioni che si svolgono il lunedì pomeriggio come da calendario. Hanno luogo nell’aula della Scuola, salvo diversa indicazione, dalle ore 15:00 alle 17:30. Fra le esercitazioni sono previste visite di studio. ESERCITAZIONI VOLONTARIE Due cicli di esercitazini volontarie si terranno il martedì con calendario apposito, che verrà pubblicato all’inizio dell’anno accademico: un ciclo di catalogazione informatica (prof. A. Galeffi), un altro di bibliografia dei manoscritti vaticani (prof. A. Rita), al termine dei quali la direzione rila14 scerà specifici attestati di frequenza per gli allievi che vi avranno partecipato con costanza e profitto. Tali esercitazioni sono vivamente consigliate, soprattutto a chi si accosta per la prima volta alla catalogazione libraria. Sono previste anche esercitazioni volontarie sui manoscritti, riservate a quegli allievi che abbiano già una minima conoscenza in merito. Tali esercitazioni verranno guidate dai professori F. D’Aiuto e A. Manfredi. SEMINARI E VISITE A completamento del corso sono previsti seminari di argomento attinente, tenuti da specialisti appositamente invitati dalla Scuola: si svolgono il martedì come da calendario. Sono inoltre previste visite ad enti e istituzioni significative per lo studio delle varie discipline. FREQUENZA È obbligatoria la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni, vivamente consigliata quella alle esercitazioni volontarie. Non sono ammessi più di cinque giorni interi di assenza, pena l’immediata esclusione dal corso e l’interdizione a sostenere gli esami. Si raccomanda infine agli allievi la massima puntualità alle lezioni: non è consentito l’ingresso in aula dopo l’inizio delle lezioni. ESAMI E CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA Per conseguire il diploma gli allievi devono sostenere una serie di esami, articolati in prove scritte e colloqui orali. Gli esami si svolgono al termine dell’anno di corso in due sessioni, a giugno e ad ottobre. È possibile sostenere la totalità delle prove in una sola sessione o dividerli a propria scelta, usufruendo al massimo di quattro sessioni consecutive. Ogni deroga, motivata con richiesta scritta, dovrà essere sottoposta alla Direzione. Il diploma è riconosciuto dallo Stato Italiano a norma dell’art. 10, comma 2, dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana del 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato Lateranense. L’elenco dei diplomati nell’anno viene esposto all’albo della Scuola e pubblicato sull’Osservatore Romano attorno alla data di conferimento, sul sito WEB e stampato nel libretto dell’anno successivo. 15 ACCESSO I locali della Scuola in via della Conciliazione, 1, sono extraterritoriali rispetto allo Stato Italiano e soggetti alle leggi della Città del Vaticano. La tessera rilasciata dalla Scuola al momento dell’iscrizione è necessaria sia per essere ammessi alla Scuola che per ottenere la tessera di frequenza alle sale di consultazione della Biblioteca. Chi desiderasse accedere alla Biblioteca Apostolica Vaticana, esclusivamente per motivi di studio attinenti al corso, dovrà presentarsi alla Segreteria della Biblioteca, con la tessera della Scuola, a partire dal mese di gennaio (lunedì - venerdì ore 9.00-12.00). SITO WEB E POSTA ELETTRONICA La Scuola dispone di un sito web, al seguente indirizzo: http://www.vaticanlibrary.va/home.php?pag=scuola Il sito contiene informazioni aggiornate sulle varie attività, su programmi e bibliografie degli insegnamenti, sul calendario delle lezioni e delle esercitazioni, sulle visite, le conferenze e gli esami. Ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] Per prendere contatti con i singoli docenti, è possibile utilizzare i contatti alla pagina web: http://www.vaticanlibrary.va/home.php?pag=sc_avvisidirecorpodoc LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA La Scuola dispone di una raccolta professionale di pubblicazioni che può essere consultata nei giorni di lezione e di esercitazione. I libri non possono essere portati fuori dalla sede della Scuola, pena l’espulsione. La Scuola dispone anche di una sezione di libri adatti alle esercitazioni, che sono parte del patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana, come lo sono le tesine bibliografiche, conservate nei locali della Scuola. Ad esse pure gli studenti possono accedere, compatibilmente con le esigenze di conservazione dei fascicoli e di schedatura del materiale. 16 SEGRETERIA Alla segreteria della Scuola (tel. 06.698.79.526) ci si rivolge per iscriversi agli esami, per il rilascio dei certificati e per qualsiasi tipo di informazione, secondo il seguente orario: Lunedì ore 9:00-13:00, 15:00-17:00 / Martedì ore 9:00-13:00 Chiunque avesse necessità di informazioni telefoniche è pregato di non rivolgersi genericamente alla Biblioteca Vaticana, ma di fare appello alla segreteria della Scuola, secondo gli orari indicati; si raccomanda, soprattutto agli studenti in corso, e in ogni caso per le esigenze di emissione di certificati o di documentazione da parte della Scuola, di formulare richieste scritte, privilegiando l’indirizzo di posta elettronica. Alla segreteria è fatto carico di sorvegliare la struttura elettronica e informatica della Scuola. Alla segreteria è pure affidato l’archivio della Scuola, in via di informatizzazione; il trattamento dei dati personali ottempera, compatibilmente con le leggi vigenti, le norme di riservatezza. DIREZIONE La direzione della Scuola è disponibile al ricevimento studenti durante gli orari di apertura (tel. 06.698.79.525). Per comunicazioni urgenti è possibile prendere contatto con il vice direttore anche al numero telefonico 06.698.79.492. È comunque preferibile l’utilizzo della posta elettronica ([email protected]). ALTRE INDICAZIONI Le fotocopie devono essere richieste alla segreteria della Scuola. Le riproduzioni sono consentite nei limiti di legge. Per ragioni di igiene e sicurezza, è vietato consumare cibi e bevande nell’aula informatica e fumare in qualsiasi ambiente della Scuola. Durante le lezioni i telefoni cellulari devono essere tenuti spenti. 17 CALENDARIO a.a. 201 LEZION 9:00-9:45 9:45-10:30 10:30-11:15 11 8 ottobre Prol. Pres. BD 15 ottobre BD BD M 22 ottobre BD BD R 29 ottobre BD BD M 5 novembre BD BD M 12 novembre C C O 19 novembre M M O 26 novembre M M BD 3 dicembre M M BD 10 dicembre BD C C 17 dicembre M M O 7 gennaio O C C 14 gennaio M M O 21 gennaio M O BD 28 gennaio S Conf. Conf. 4 febbraio S S R 18 febbraio S S O 25 febbraio S BL BL 4 marzo Conf. Conf. BL 11 marzo S S O 18 marzo S S BG 25 marzo S S O 8 aprile S O BL 15 aprile Visit 22 aprile S BL BL 29 aprile S R R 6 maggio S S BG 13 maggio S S O 20 maggio S S BL 27 maggio S S O LEZIONI 12/2013 DELLE NI ESERCIT. :45-12:30 12:30-13:15 14:15-15:00 15:00-17:30 M M Pres. = M C C R R = M C C M O C O BD BD C C BD BD O C C R C C BD BD C C M BD M C C C R C C BG BG O BG O BD C C O M M C C BD BD M M BD C C BD C C BD O C R R = BG BG C BG O C O BG BG BL BL BG BL O = BL BL BG BG BG = ta di studio BG O = R R BL BL O = BG BL BL BG O = BG BG = O BL O BL O S Legenda: BD = Biblioteca digitale BG = Bibliografia BL = Bibliologia C = Catalogazione M = Manoscritti O = Ordinamento R = Restauro S = Storia delle biblioteche Conf = Conferenza Conferenze del martedì 18 dicembre 2012 22 gennaio 2013 19 febbraio 2013 19 marzo 2013 PROGRAMMI DEI CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2012-2013 BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE (Prof.ssa Raffaella Vincenti) Obiettivo del corso è presentare una panoramica storica della disciplina, orientando, al contempo, i candidati alla conoscenza dei principali strumenti bibliografici che caratterizzano l’attuale universo dell’informazione. Sarà discussa la fisionomia del Reference Librarian, sia nell’aspetto teorico ed etico del rapporto con l’utente, che in quello pratico, con esercitazioni rivolte al trattamento, alla ricerca, alla soluzione e alla presentazione dei quesiti. Sul versante dell’indicizzazione, saranno offerte nozioni relative alla compilazione di abstracts di testi, oggetto di prova di valutazione, e verranno svolte esercitazioni in merito. Sarà poi trattata la compilazione e la stesura di un lavoro bibliografico che, preparato nel corso dell’anno accademico dagli studenti, verrà esaminato e discusso in sede d’esame. Bibliografia R. PENSATO, Manuale di bibliografia. Redazione e uso dei repertori bibliografici, Milano, Editrice Bibliografica, 2007 G. DEL BONO, La bibliografia. Un’introduzione, Roma, Carocci, 2000. F. METITIERI, R. RIDI, Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, Bari, Laterza, 2005, Capitolo 1, Le ricerche bibliografiche, consultabile all’indirizzo: http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap01/Cap01_01.htm Ulteriori segnalazioni bibliografiche saranno indicate durante le lezioni, insieme ad articoli e materiali essenziali, che i candidati sono pregati di raccogliere, conservare e utilizzare per la preparazione degli esami. Durata del corso: 16 ore di lezione, 3 turni di esercitazione. È previsto per l’a.a. 2012/2013 un ciclo di esercitazioni volontarie di Bibliografia dei manoscritti vaticani tenute dalla prof. Andreina Rita, rivolte a studenti che vorranno cimentarsi in questo aspetto della bibliografia curato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Tali esercitazioni, previste sulla base di 15 incontri, avranno luogo se si raggiungerà un numero sufficiente di adesioni. La partecipazione verrà valutata e certificata al momento della consegna del diploma. Il ciclo di esercitazioni è dedicato all’inserimento di citazioni bibliografiche nel catalogo elettronico dei manoscritti vaticani nel sistema InForMa (Informatics for Manuscripts and Archives), secondo la sintassi XML e lo standard TEI-MS. Tale ciclo è propedeutico a eventuali tirocini post-diploma per gli spogli delle riviste correnti e delle miscellanee, volti al reperimento di citazioni di manoscritti vaticani e alla creazione di records relativi. 23 BIBLIOLOGIA (Prof.ssa Andreina Rita) Il corso intende fornire i primi strumenti per introdurre alla conoscenza storica e alla catalogazione del libro a stampa antico. Saranno inoltre presentati alcuni fondamentali strumenti bibliografici. La bibliologia: definizione nel tempo Il libro a stampa come manufatto La carta La tecnica tipografica: nascita ed evoluzione Le professioni del libro a stampa Alcuni protagonisti e le loro produzioni editoriali Il paratesto La struttura e la sintassi del libro L’esemplare e la sua storia Strumenti bibliografici cartacei e online Bibliografia E. BARBIERI, Guida al libro antico. Conoscere e descrivere il libro tipografico, premessa di L. BALSAMO, Firenze, 2006. V. ROMANI, Bibliologia. Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano, 2004. Altre indicazioni bibliografiche ed eventuali precisazioni saranno fornite durante il corso. Durata del corso: 16 ore di lezione, 1 turno di esercitazione. 24 BIBLIOTECA DIGITALE (Prof. invitato Paul G. Weston) Il programma intende fornire una serie di nozioni riguardanti tre aspetti della biblioteca digitale: • Gli strumenti e gli standard della biblioteca digitale - I metadati (origine, definizione, struttura, tipologie, finalità) - Dublin Core Metadata Initiative (compiti e finalità, sviluppo dello schema, rapporti con il web semantico) - L’interoperabilità (profili applicativi, mappature, identificativi persistenti, protocolli) • La progettazione e la realizzazione di una biblioteca digitale - Le procedure preliminari (contesto, risorse, destinatari, scelta dei materiali) - La documentazione tecnica (standard e buone pratiche) - La proprietà intellettuale - La digitalizzazione dei documenti analogici (tecnologie, metadati, qualità dei prodotti) - La conservazione del digitale - La pubblicazione delle risorse (accessibilità, navigazione, funzionalità e servizi) • L’information literacy - Processi di ricerca di informazioni in rapporto ai bisogni informativi - Strumenti per la formazione dell’utente Nel corso delle lezioni verranno presentati alcuni esempi di biblioteca digitale ritenuti particolarmente significativi e ai frequentanti sarà richiesto di analizzarne e di valutarne le caratteristiche. Ai fini dell’esame i frequentanti dovranno produrre un elaborato secondo indicazioni che verranno fornite nel corso delle esercitazioni. Bibliografia La bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni. Durata del corso: 23 ore di lezione, 3 turni di esercitazione. 25 IL LIBRO MANOSCRITTO ANTICO, MEDIEVALE E MODERNO (Prof. invitato Francesco D’Aiuto) Il corso intende fornire prime nozioni sulla natura del libro manoscritto, sulle problematiche del suo trattamento bibliotecario e della sua catalogazione, sui più usati strumenti bibliografici e di supporto allo studio del manoscritto. Argomento delle lezioni 1. Nozioni sulla natura e la confezione del libro manoscritto. Elementi di codicologia (con particolare attenzione all’ambito greco-latino, dalla Tarda Antichità all’età moderna). Specificità del manoscritto archivistico e moderno. 2. Conservazione e ordinamento del materiale manoscritto. Il manoscritto in Biblioteca: tipologie di fondi manoscritti; esigenze conservative e trattamento del manoscritto. 3. La catalogazione del manoscritto. Cenni di storia della catalogazione dei manoscritti. Tipologie di cataloghi di manoscritti. 4. Gli elementi della descrizione: il modello analitico e le Leges vaticane. 5. Manoscritti e bibliografia: catalogi catalogorum, bibliografie speciali. Bibliografia A. PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1984 (2a ed.: Roma, Carocci, 2001). Un utile strumento di consultazione è: M. MANIACI, Terminologia del libro manoscritto, Roma, Istituto Centrale per la Patologia del Libro Milano, Ed. Bibliografica, 1996 (2a ed.: 1998)vocabulaire.irht.cnrs.fr/ Durata del corso: 23 ore di lezione, 2 turni di esercitazione. 26 ORDINAMENTO GENERALE E SERVIZI DI BIBLIOTECA (Prof. Giuseppe Ciminello) • • • • • • • • • La biblioteca e le sue componenti Struttura fisica della biblioteca Progettazione e realizzazione di una biblioteca Il libro in biblioteca Il servizio di consultazione ed informazione La biblioteca e l’informatica La cooperazione tra le biblioteche Il bibliotecario L’utente Il corso sarà completato da visite pomeridiane a biblioteche di differente tipologia: biblioteca scolastica, universitaria, storica, di pubblica lettura, nazionale, ecc. ed il calendario sarà fornito durante le lezioni. Bibliografia Biblioteconomia: principi e questioni, a cura di G. SOLIMINE e P.G. WESTON, Roma, Carocci, 2007. E. COEN PIRANI, Nuovo manuale del bibliotecario, Modena, Mucchi, 1982. Nuova ristampa. (Parte II: La biblioteca e la sua organizzazione). Documentazione e biblioteconomia: manuale per i servizi di informazione e le biblioteche speciali italiane, a cura di M. P. CAROSELLI e M. VALENTI, Milano, Franco Angeli, 2000. G. MONTECCHI - F. VENUDA, Manuale di biblioteconomia, Milano, Editrice Bibliografica, 2006. G. SOLIMINE, Introduzione allo studio della biblioteconomia. Riflessioni e documenti, Manziana, Vecchiarelli, 1999. (Parte I: la biblioteca; Parte II: l’organizzazione). G. SOLIMINE, Le raccolte delle biblioteche. Progetto e gestione, Milano, Editrice Bibliografica, 2001. G. SOLIMINE, La biblioteca. Scenari, culture, pratiche di servizio, Roma - Bari, Laterza, 2004. Durata del corso: 23 ore di lezione, 5 turni di esercitazione. 27 PRINCIPI E METODI DI CONSERVAZIONE E RESTAURO DEL LIBRO (Prof. invitato Carlo Federici) La conservazione del libro come bene culturale: definizioni e articolazioni. Il testo e la materia: la salvaguardia delle informazioni storiche. Biblioteche pubbliche e biblioteche di conservazione. Fattori e agenti di rischio: danni meccanici e danni chimici. Prevenzione, manutenzione e restauro. Le caratteristiche degli ambienti per la conservazione. Il controllo dei parametri ambientali. Le scelte per il restauro: quando restaurare. La progettazione del restauro. Bibliografia C. BRANDI, Teoria del restauro, Torino, Einaudi, 1977 (e successive ristampe). C. FEDERICI, A, B e C. Dialogo sulla conservazione di carte vecchie e nuove, Roma, Carocci, 2005. C. FEDERICI - L. ROSSI, Manuale di conservazione e restauro del libro, Roma, Carocci, 1993 (I Manuali, 11) (più volte ristamp.). P. FURIA, Storia del restauro librario, Roma-Milano, ICPL-Bibliografica, 1992. M. MANIACI, Archeologia del manoscritto, Roma, Viella, 2002. PRINCIPI DELL’IFLA per la cura e il trattamento dei materiali di biblioteca, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 2005. J. A. SZIRMAI, The Archeology of Medieval Bookbinding, Aldershot Brookfield (Vermont), 1999. Durata del corso: 10 ore di lezione, 3 turni di esercitazione. 28 Biblioteca Apostolica Vaticana, prima aula didattica Scuola Vaticana di Biblioteconomia (1942) STORIA DELLE BIBLIOTECHE (Prof. Antonio Manfredi) Il corso intende tracciare per grandi linee una storia delle biblioteche in relazione a trasmissione, conservazione e studio dei testi tra Antichità, Medioevo e Umanesimo, fino all’invenzione della stampa e alla nascita delle collezioni moderne. Attenzione particolare sarà riservata ai fenomeni italiani, in particolare alla storia della biblioteca papale, secondo i seguenti lineamenti generali: A. Antichità: nascita di collezioni e trasmissione di testi I. In Oriente: le biblioteche tra continuità e discontinuità 1. Mesopotamia-Egitto 2. Mondo ebraico II. Nel mondo greco: le biblioteche tra oralità e scrittura III. A Roma: le biblioteche tra privato e pubblico B. Medioevo e Umanesimo. Alle origini della biblioteca moderna IV. Dal tardo antico all’età carolingia V. L’età romanica tra X e XII secolo: le biblioteche di conservazione VI. L’età gotica e le biblioteche di consultazione VII. L’età umanistica e la nascita della biblioteca pubblica moderna. Bibliografia 1. Sviluppo delle istituzioni Le biblioteche nel mondo antico e medievale, a cura di G. CAVALLO, Bari, Laterza, 1988. G. CAVALLO, Dallo scriptorium senza biblioteca alla biblioteca senza scriptorium, in Dall’eremo al cenobio, a cura di G. PUGLIESE CARRATELLI, Milano, 1987, p. 331421. 2. Storia degli studi L.D. REYNOLDS - N.G. WILSON, Copisti e filologi, vers. It., Padova, Antenore, 1974. G. BILLANOVICH, I primi umanisti e i classici latini, in Il Petrarca e il primo Umanesimo, Padova, Antenore, 1996, pp. 117-141. Qualche altra indicazione bibliografica più specifica potrà essere indicata durante il corso, per chi vorrà approfondire gli argomenti proposti. Durata del corso: 23 ore di lezione, 1 turno di esercitazione. 31 TEORIA E TECNICA DELLA CATALOGAZIONE E DELLA CLASSIFICAZIONE (Prof.ssa invitata Agnese Galeffi) Cenni storici Struttura e funzioni del catalogo Principi di catalogazione e modelli logici Norme e standard: ISBD, REICAT e RDA Cenni di descrizione semantica: L’analisi concettuale Il Nuovo soggettario La Classificazione Decimale Dewey Bibliografia M. GUERRINI, Catalogazione, in Biblioteconomia: principi e questioni, a cura di G. SOLIMINE e P.G. WESTON, Roma, Carocci, 2007, p. 185-220. P.G. WESTON, Il catalogo elettronico, Roma, Carocci, 2002, p. 69-133. ISBD : International standard bibliographic description. Consolidated ed., Berlin - München, De Gruyter - Saur, 2011. Regole italiane di catalogazione: REICAT, a cura della Commissione permanente per la revisione delle regole italiane di catalogazione, Roma, ICCU, 2009. RDA Resource description and access, Chicago, ALA, 2010. Nuovo soggettario: guida al sistema italiano di indicizzazione per soggetto, prototipo del Thesaurus, Milano, Editrice Bibliografica, 2006, p. 101-134. L.M. CHAN - J.S. MITCHELL, Classificazione decimale Dewey: teoria e pratica, ed. it. a cura di F. PARADISI, Roma, AIB, 20093. Altra bibliografia e testi, anche in lingua inglese, verranno segnalati e distribuiti nel corso delle lezioni. Durata del corso: 25 ore di lezione, 10 turni di esercitazione. 32 INDICE Diplomati nell’Anno Accademico 2010-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Origini, Sviluppo, Finalità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 1. Fondazione e finalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 2. La catalogazione degli stampati della Vaticana e la Scuola di Biblioteconomia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 3. L’articolazione della Scuola nei primi anni . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 4. Le sedi e le recenti riforme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Iscrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Organizzazione del corso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Lezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Esercitazioni obbligatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Esercitazioni volontarie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Seminari e visite. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Esami e conseguimento del diploma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Accesso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Sito web e posta elettronica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 La biblioteca della Scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Segreteria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Direzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Altre indicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Calendario delle lezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Bibliografia e documentazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Bibliologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Biblioteca digitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Il Libro manoscritto antico, medievale e moderno . . . . . . . . . . . . . 26 Ordinamento generale e servizi di biblioteca . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Principi e metodi di conservazione e restauro del libro . . . . . . . . . 28 Storia delle biblioteche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Teoria e tecnica della catalogazione e della classificazione . . . . . . 32 33 Tipografia Cardoni s.a.s. Via degli Scipioni, 35/b - Roma [email protected]