Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Venerdì 15 e Sabato 16 ottobre ore 21.00 CADA DIE TEATRO (Cagliari) Operapè da un’idea di Mauro Mou di Alessandro Lay, Mauro Mou, Silvestro Ziccardi con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi cura e sviluppo del movimento di Alessandro Carboni, Florent Bergal suono, elaborazioni sonore di Giampietro Guttuso musica del minuetto di Matteo Carta costumi e scene in collaborazione con Marcella Ki direzione tecnica di Giovanni Schirru regia di Alessandro Lay Operapè è una produzione cada die teatro, Ogliastra Teatro – Festival dei Tacchi, realizzata in collaborazione con La Stazione dell'Arte Un apicoltore cammina tra le arnie devastate del suo apiario con il vestito della festa, ha una grossa corda fra le mani e invoca la morte. Lei arriva davvero all’appuntamento. Indossa un abito da sposa, un cappello nero con veletta e una chitarra elettrica a tracolla. Dall’incontro prende vita una fiaba nera, una commedia pop, un punk-cabaret-magique, dove l'apicoltore e la morte possono danzare con una corda al collo, dove un cappio può Durata: 1 ora sorreggere altalene per giocare con le leggi che regolano l'universo. Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 23 ottobre ore 21.00 CESAR BRIE (Pontedera) Albero Senza Ombra Dedicato a Miguel Racua e Alberto Brailovsky testo, regia e interpretazione César Brie musiche Pablo Brie e Manuel Estrada progetto scene e costumi Giancarlo Gentilucci e César Brie luci César Brie, Marco Buldrassi tecnico luci Marco Buldrassi, responsabile tecnico Sergio Zagaglia produzione Fondazione Pontedera Teatro, con la collaborazione organizzativa di Associazione Arti e Spettacolo L’11 Settembre 2008 nel Pando, regione della giungla boliviana, si è consumato un massacro di contadini. A fine giornata i morti accertati erano 11, centinaia i feriti da armi da fuoco e decine le persone scomparse alle quali nessuno finora ha restituito un nome, un volto, una storia. Qui, in questa parte del mondo, a chi importa dei contadini boliviani? Ma questa mia pietà che è loro nemica, e che ai più risulta indifferente, è il legame che mi unisce a una terra in cui ho vissuto per vent’anni, e da cui forse mi sto congedando. Dietro il pietoso rossore in cui nemica gli si scopre l’anima c’è l’umano che mi obbliga sempre a guardare le macerie delle guerre combattute altrove, che chiede conto delle private macerie nascoste fra quattro mura, e mi accomuna ai derelitti ai quali sento ogni giorno di più di appartenere. Mi appartiene il dolore degli altri quanto il mio dolore non appartiene a nessuno. Da questa coscienza di assoluta inutilità nasce Alberi senza ombra, che indaga sogni, solitudini, storie ricostruite e reinventate di esseri umani che il sonno pesante del benessere relega in un mondo distante, e che invece sono il rovescio della moneta che tutti consumiamo. Durata: 1 ora e 15’ Attore e regista argentino di origine, ma boliviano di adozione. Tra i fondatori negli anni settanta della Comuna Baires, fondatore nel 1975 del Collettivo teatrale Tupac Amaru presso il Centro Sociale Isola di Milano, nel 1980 César Brie incontra Iben Nagel Rasmussen, con cui fonda il gruppo Farfa confrontandosi con l’esperienza dell’Odin Teatret e di Eugenio Barba. Nel 1991 contribuisce alla nascita in Bolivia del Teatro de Los Andes. Con questo gruppo ha creato e crea spettacoli che partono dalla storia o dai classici, ma calati profondamente nell’attualità: una serie di lavori esemplari destinati a girare il mondo (Romeo e Giulietta, Ubu in Bolivia, Solo gli ingenui muoiono d’amore, Dentro un sole giallo, Fagile, Otra vez Marcelo… l’Iliade) Su L’Iliade hanno scritto “Ci sono spettacoli – pochi, imprevedibili – che incantano e s’imprimono nella memoria come un’esperienza irripetibile. Gli spettatori se li raccontano a distanza di anni alimentandone il mito. L’Iliade del Teatro de Los Andes è uno di questi (….) Presentato in mezzo mondo, ha ovunque trascinato pubblico e critica in un consenso unanime, facendo gridare al capolavoro. Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 30 ottobre ore 21.00 TEATRO DELL’ARGINE (Bologna) Tiergartenstrasse 4 - Un giardino per Ofelia di Pietro Floridia con Micaela Casalboni e Paola Roscioli scenografia Nicola Bruschi costumi Cristina Gamberini regia Pietro Floridia Un’amicizia delicata e struggente, quella tra Ofelia, disabile mentale, e la sua tutrice Gertrud, cerca di sopravvivere all’orrore dei disegni di Hitler. Sullo sfondo Berlino: una delle sue sontuose ville, in Tiergartenstrasse 4, fa da quartier generale al progetto di creazione di una razza ariana attraverso l’eliminazione dei malati mentali. Ofelia ama i fiori e incurante dei bombardamenti si ostina a curare la serra che il padre, prima di partire per la guerra, le ha lasciato. Qui la trova Gertrud, infermiera inviata dall’ospedale di stato che dovrà stabilire la dignità della vita di Ofelia, scoprendo che la salvezza anche di una sola donna rappresenta la sua salvezza. La Storia irrompe nella vita di Ofelia e sconvolge l’affettuoso rapporto tra le due donne. Ofelia è folle e in quanto tale, secondo il regime nazista, rientra tra le “vite non degne di essere vissute”. Durata 1 ora e 20’ La Compagnia del Teatro dell'Argine nasce negli anni novanta col dichiarato intento di lavorare sulla drammaturgia contemporanea e di fare della propria sede un luogo stanziale dove creare e divulgare un progetto di teatro aperto a tutta la comunità. A partire dal 1998, questo intento trova anche una sua "casa" stabile, con l'assegnazione dell'ITC Teatro di San Lazzaro in gestione alla Compagnia. Le produzioni della Compagnia, sempre legate a tematiche civili e storiche, esplorano vari linguaggi e passano indifferentemente dal teatro di narrazione, al teatro fisico al teatro di parola. Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 6 novembre ore 21.00 GIULIO CAVALLI – BOTTEGA DEI MESTIERI TEATRALI (Milano) A cento passi dal Duomo di Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto con Giulio Cavalli musiche di Gaetano Liguori Il lavoro di Cavalli e Barbacetto colpisce l’essenza della mafia, la mette a nudo, mostrandone la collusione con la politica e la sua capacità di infiltrarsi nei gangli di potere. La mafia al Nord non rappresenta solo un pericolo per il corretto svolgimento della libera concorrenza…. a Milano e in Lombardia si uccide, come nel profondo sud, come a Gomorra. Approfondimento di temi scomodi e di attualità raccontati anche con ironia e calati in una drammaturgia originale basata sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica si intrecciano ad un linguaggio teatrale ritmico e musicale. Un percorso narrativo fatto di strette collaborazioni con giornalisti, periti e giudici che hanno messo a disposizione del teatro la propria professionalità. Durata: 1 ora e 30’ Giulio Cavalli, Milano 1977, è autore, regista e attore. Fondatore della compagnia e Direttore artistico del Teatro Nebiolo. Collabora con Il fatto quotidiano. Nel gennaio 2010 riceve il Premio giovani alla memoria di Giuseppe Fava e nello stesso periodo riceve a Milano il Premio Cultura 2010. Giovanni Barbacetto, giornalista, è collaboratore di Repubblica. Ha lavorato al Mondo, Europeo, a diario. Collabora con Micromega. È direttore di OMICRON (Osservatorio Milanese sulla criminalità organizzata al Nord) Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 13 novembre ore 21.00 CADA DIE TEATRO e TOMMASO NOVI (Cagliari-Livorno) Marea, la vita in ogni respiro di e con Giancarlo Biffi e Pierpaolo Piludu musiche di e con Tommaso Novi tecnico del suono Giampietro Guttuso disegno luci Giovanni Schirru in coproduzione con Time in Jazz e Ambria Jazz Festival Marea è una principessa marina in grado di vivere sia nell’acqua, sia fuori di essa: una donna bellissima che ogni notte ritorna bambina. Una sera d'estate due marinai, Feli Peli D’oro e Ben Bum Bum, la incontrano in un vicolo di una città di mare: la donna sembra fatta d’acqua, talmente chiara di carnagione da sembrare azzurra, dello stesso straordinario riflesso azzurro che hanno i blocchi di ghiaccio alla deriva in mezzo al mare. I loro racconti non coincidono perfettamente, forse a causa di qualche bicchiere di troppo. Capita spesso che abbondino col rum, quando, dopo mesi di navigazione, sentono di nuovo la terra sotto i piedi. E quella sera avevano visitato tutte le osterie del porto! Un racconto in stereofonia per due attori, Giancarlo Biffi e Pierpaolo Piludu, accompagnati dal musicista Tommaso Novi. Parole e suoni provenienti direttamente dalle lingue più congeniali ai tre artisti: il logudorese per Piludu, il dialetto lombardo per Biffi, il pianoforte e il fischio musicale per Novi. Durata: 1 ora Jazzista e compositore, Tommaso Novi ha collaborato con numerosi musicisti, componendo musiche originali per il teatro e il cinema. Attualmente sperimenta un proprio progetto di educazione e propedeutica musicale per bambini abili e diversamente abili. Scrive sonetti spiritosi e raccontini in vernacolo pisano sperando umilmente di contribuire in qualche modo alla sopravvivenza della propria antica lingua attualmente sottovalutata, sconosciuta e talvolta maltrattata dalla maggioranza dei propri concittadini. Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 27 novembre ore 21.00 I SACCHI DI SABBIA/COMPAGNIA SANDRO LOMBARDI (Pisa-Napoli) Don Giovanni di W.A.Mozart un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo con Arianna Benvenuti, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi Ein musikalischer Spass zu Don Giovanni è un capriccio per “boccacce e rumorini” che propone, attraverso una partitura rigorosissima di gesti musicali, la struttura essenziale del Don Giovanni di Mozart: una selezione delle arie più significative incastonate in un disegno drammaturgico compiuto e interpretate “rumoristicamente” dagli attori della Compagnia I Sacchi di Sabbia. Un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale. I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart. Dalla recitazione “del suono”, dal tentativo di riprodurre il rumore dello strumento, si arriva – addentrandosi dalla “parte sbagliata”, quella che nessun musicista praticherebbe – ad una pionieristica versione dell’Opera di Mozart: “sgrammaticata”, senza “rappresentazione”, ma che in virtù delle tragicomiche espressioni facciali degli attori chiamati ad imitare le sonorità degli strumenti e l’ausilio della proiezione del libretto sullo sfondo, riesce ad evocare l’essenza del grande personaggio mozartiano. Durata: 50’ I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Già vincitori di due Premi ETI "Il Debutto di Amleto", I Sacchi di Sabbia ricevono una nomination al Premio Ubu 2003 per lo spettacolo Orfeo. Il respiro ("...per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica") e vincono il Premio Speciale Ubu 2008. Stagione 2010 - Teatro La Vetreria Sabato 4 dicembre ore 21.00 TEATRO DELLA COOPERATIVA (Milano) Chicago Boys Produzione Teatro della Cooperativa con il sostegno di Regione Lombardia - Progetto Next in collaborazione con La Corte Ospitale di Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti regia di Renato Sarti con Renato Sarti, Elena Novoselova scene e costumi Carlo Sala video realizzati in collaborazione con Fabio Bettonica e N.A.B.A. - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano “Ad un miracolo economico corrispondono schiavitù e miseria per la popolazione? Sì!” Con questa frase comincia Chicago boys, una specie di conferenza “strampalata, senza lieto fine” che si svolge in un rifugio antiatomico. Un’esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata. I Chicago Boys sono un gruppo di giovani economisti formatosi negli anni ‘70 presso l'Università di Chicago, sotto l'egida del liberista Milton Friedman, che esercitò una profonda influenza sulle politiche economiche di molti Stati, primi fra tutti gli Stati Uniti del presidente Ronald Reagan e l'Inghilterra del primo ministro Margaret Tatcher. Soggetto dello spettacolo è il tema delle privatizzazioni come espressione più deleteria del sistema capitalistico odierno in cui persino le crisi economiche, i disastri e le tragedie più immani sono diventati una buona occasione per fare quattrini e soprattutto per imporre mutamenti strutturali di carattere economico. Il neoliberismo nella sua rincorsa alla mercificazione ha coinvolto anche quei beni inalienabili che da beni di prima necessità sono tragicamente diventati beni di lusso. Tra questi si annovera l'acqua, che proprio per questo motivo ha preso il nome di oro o petrolio blu. Schernendo ed esaltando scelte politiche ed economiche locali ed internazionali, il protagonista svela con lucido cinismo i tragici risvolti di scelte speculative compiute sulla risorsa acqua. Durata: 1 ora e 5’ Attore, regista, docente e drammaturgo rappresentato in Italia e all’estero. Ha recitato con Giorgio Strehler, Gabriele Salvatores, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Ha fatto parte di "Commedians", spettacolo comico con Paolo Rossi, Claudio Bisio, Bebo Storti, Silvio Orlando, Antonio Catania. Diverse le sue partecipazioni come attore di cinema. Come drammaturgo ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti ("Carla Nicoletti" premio I.D.I.; "Ravensbrück" premio Vallecorsi; "Filax Anghelos" e "I me ciamava per nome 44.787" premio Riccione).