CON IL PATROCINIO DI
Sala Verdi del Conservatorio - Via Conservatorio, 12 – Milano
Lunedì 1 febbraio 2016 - ore 21.00
SERIE «A» 2015/2016
Pianista
ROBERTO CAPPELLO
PIOTR ILIC CIAIKOVSKI (1840 - 1893)
«LE STAGIONI» - Dodici pezzi caratteristici per pianoforte su epigrafi liriche di vari autori
JANVIER:
FÉVRIER:
MARS:
AVRIL:
MAI:
JUIN:
JUILLET:
AOUT:
SEPTEMBRE:
OCTOBRE:
NOVEMBRE:
DÉCEMBRE:
Au coin du feu (A.S. Puskin) - Moderato semplice ma espressivo
Carnaval (P.S. Vjazemkij) - Allegro giusto
Chant de l’alouette (A.N. Majkov) - Andantino espressivo
Perce-neige (A.N. Majkov) - Allegro con moto e un poco rubato
Les nuits de mai (A.A. Fet) - Andantino
Barcarolle (A.N. Plesceev) - Andante cantabile
Chant du faucheur (A.V. Kol’zov) - Allegro moderato con moto
La moisson (A.V. Kol’zov) - Scherzo. Allegro vivace
La chasse (A.S. Puskin) - Allegro non troppo
Chant d'automne (A.K. Tolstoj) - Andante dolorose e molto cantabile
Troika (N.A. Nekrasov) - Allegro moderato
Noël (V.A. Zukovskij) - Tempo di valse
GEORGE GERSHWIN (1898 - 1937)
«UN AMERICANO A PARIGI» PER PIANOFORTE
«RAPSODIA IN BLU» PER PIANOFORTE
ROBERTO CAPPELLO
Tecnica trascendentale, raffinatissima sensibilità artistica e spirituale, costante impegno
culturale e intellettuale nella scelta del repertorio volto a esaltarne i più alti contenuti, pongono
l’arte interpretativa di Roberto Cappello ai vertici del concertismo contemporaneo. Dopo la
vittoria del Premio Busoni (1976), ha iniziato una grande e nobile carriera che lo ha visto
acclamato protagonista nelle sale più prestigiose di tutto il mondo, sia nelle vesti di solista, che
con orchestra e formazioni da camera.
All’intensa attività concertistica, affianca con esemplare rigore e impegno quella didattica, che
prevede numerose master-class, seminari e corsi di perfezionamento.
É costantemente invitato a presiedere le giurie di concorsi pianistici nazionali e internazionali.
Attualmente ricopre la carica di Direttore del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di
Parma. Cappello è stato uno dei tre pianisti a inaugurare l’attività di Serate Musicali dopo la
sua vincita al Concorso Busoni, nel lontano autunno 1976 e da allora è tornato regolarmente a
suonare per la nostra Società, di cui è uno degli Amici più fedeli.
PIOTR ILIC CIAIKOVSKI - LE STAGIONI
Nel passato i giornali e le riviste fornivano maggiori servizi sul piano culturale, basti pensare
alla nascita delle Stagioni di Ciaikovski! Nikolaj Bernard, caporedattore di un mensile dal
nome squisitamente letterario, «Nuvellist», diede incarico al compositore di scrivere 12 pezzi
per pianoforte, con l'impegno di diffonderli in edicola a ogni numero della pubblicazione. Fu
così che i lettori di San Pietroburgo, acquistando una copia della rivista fra il gennaio e il
dicembre del 1876, potevano trovarsi fra le mani uno spartito e alla fine dell'anno far rilegare
il tutto, ottenendo un curioso esempio di almanacco musicale o di calendario per tastiera,
secondo i gusti della musica da salotto. La leggenda, secondo la quale Ciaikovski avrebbe dato
poca importanza al tipo di commissione, dando addirittura incarico al proprio domestico
(l’amato Alexis Sofronov) di ricordargli puntualmente l'incombenza, sembra assolutamente
destituita di ogni fondamento. Lo testimonia il fatto che gli ultimi sette numeri furono
composti simultaneamente, nel maggio di quell’anno, prima della partenza per un viaggio
all'estero. Logico che con un titolo del genere, su ogni pezzo incombesse una moltitudine di
riferimenti bozzettistici, legati al periodo dell'anno, al tipo di festività e ai vari, ciclici,
accadimenti stagionali: lo scoppiettare della legna sul fuoco (Gennaio), l'atmosfera festosa del
Carnevale (Febbraio), il verso melodioso delle allodole (Aprile), la piena luminosità delle notti
bianche d’estate (Maggio), via via fino al risuonare dei corni da caccia (Settembre) e alle
sfumature ingiallite dei giardini autunnali (Ottobre). Ciascuno di questi brani, con un
trattamento squisito dei parametri armonici e un profilo unico della melodia, recava in testa
una breve citazione letteraria tratta da scrittori russi più o meno noti (Pushkin, Vjazemskij,
Majkov, Nekrasov), oltre a uno specifico riferimento-guida. Un simile accostamento retorico
si verifica anche nei pezzi estratti questa sera dalla raccolta. Gennaio, Accanto al fuoco, in la
maggiore, è un idillio schumanniano, un benessere lirico e pacifico - ravvivato nel mezzo da
ghirlande di arpeggi, come dei guizzi di fiamme. Febbraio, Carnevale - Allegro giusto in re
maggiore - scena di massa popolare, sonora, esuberante, piena di vita. Marzo, Canto d’allodola Andantino espressivo in sol minore - il più breve dei dodici pezzi, la melodia è ornata, la
stilizzazione volutamente ingenua. Aprile, Bucaneve - Allegretto con moto e un poco rubato in si
bemolle maggiore - di un lirismo ingenuo; dialogo melodico tra la parte superiore e il mezzo su
SI RACCOMANDA VIVAMENTE DI SPEGNERE I TELEFONI CELLULARI !!!
É VIETATO REGISTRARE SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELL’ARTISTA E DELL’ORGANIZZAZIONE
figure di accordi, con alcuni ornamenti dai tratti importanti. Maggio, Le notti bianche Andantino in sol maggiore -oppone una parte A serena e maestosa, con una melodia sostenuta da
accordi arpeggiati, a una parte B febbrilmente agitata. Giugno, Barcarola- Andante cantabile in sol
minore, è il più noto brano della raccolta, un capolavoro che fece il giro del mondo,
testimonianza d’un impagabile genio melodico e di una mai smentita melanconia; Più che
Barcarola è Elegia, con effetti di eco e di controcanto soprattutto nella ripresa. Luglio,
Canzone dei falciatori - Allegro moderato con moto in mi bemolle maggiore; Agosto, La messe, Allegro
vivace in si minore: questi due brani costituiscono un dittico, il primo sano e positivo, è un
quadretto di vita e un ritratto psicologico; il secondo rievoca piuttosto il riposo dei falciatori
nel caldo del mezzogiorno. Settembre, La caccia, Allegro ma non troppo in sol maggiore. Sonoro,
dinamico, ma molto esteriore con una scrittura armonica privata delle sottigliezze
contrappuntistiche proprie degli altri brani. Ottobre, Canto d’autunno - Andante doloroso e molto
cantabile in re minore - una melodia quasi “chanson triste”. Novembre, Troika, Allegro moderato in
mi maggiore - una corsa sulla slitta che si fa largo fra nugoli di neve, immortalata dalle
impareggiabili dita di Rachmaninov. Dicembre, Natale, Tempo di valzer in la bemolle maggiore. La
raccolta termina in tempo di valzer, con eleganza e serenità, in una scena di interni della
buona società.
GEORGE GERSHWIN - «UN AMERICANO A PARIGI» PER PIANOFORTE
La struttura musicale di «Un Americano a Parigi», per ammissione dello stesso autore, era stata
influenzata dalla moderna musica europea che, a sua volta, era pregna di impulsi, stimoli e
ritmi dell’America dell’era della macchina. Dice infatti Gershwin: «È mia intenzione ritrarre le
impressioni di un visitatore americano a Parigi, come cammina attraverso la città, ascolta i vari
rumori della strada e assorbe l’atmosfera francese. L’allegra sezione iniziale è seguita da un
blues molto intenso con un forte sottofondo ritmico. Il nostro amico americano, forse dopo
essere entrato in un caffè e aver bevuto, improvvisamente soccombe alle fitte della nostalgia
di casa e si mette a osservare attentamente lo spettacolo della vita parigina. Alla fine i rumori
della strada e l’atmosfera francese trionfano su tutto».
Un arrangiamento per pianoforte solo fu eseguito da William Daly e pubblicato nel 1929.
GEORGE GERSHWIN - «RAPSODIA IN BLU» PER PIANOFORTE
Composta nel 1924 ed eseguita per la prima volta il 12 febbraio dello stesso anno all’Aeolian
Hall di New York, «Rhapsody in Blue» rappresentava il tentativo di creare una sintesi tra
elementi della musica colta occidentale ed elementi jazzistici, con il fine ultimo di ottenere un
autentico e originale prodotto musicale americano, la cui base culturale di partenza, all’epoca,
Gershwin individuò potenzialmente proprio nella musica afroamericana, nel jazz.
Commissionatagli da Paul Whiteman e orchestrata da Fred Grofé, questa composizione
nacque originariamente dal nucleo di un brano intitolato «American Rhapsody» e, concepita
prima per soli due pianoforti, fu poi orchestrata per pianoforte e big band e solo un anno
dopo il suo debutto fu ritrascritta per pianoforte e orchestra. La prima esecuzione vide lo
stesso Gershwin al pianoforte e rappresentò una vera e propria novità, una sorta di
esperimento che mirava a offrire la parte più genuina della moderna musica americana. Si dice
che fossero presenti al debutto importanti compositori come Igor Stravinsky e Sergej
Rachmaninov. La composizione, come si deduce dal titolo, è una rapsodia, ovvero una forma
musicale generalmente libera, in un unico movimento, che non segue uno schema fisso, ma si
articola piuttosto in una successione di episodi il cui legame reciproco è costituito da alcuni
temi ricorrenti, progressivamente arricchiti e resi più complessi nel corso dello svolgimento
musicale. È proprio quanto accade nella rapsodia gershwiniana: il tema principale, introdotto
in apertura dal clarinetto, viene poi rielaborato dal pianoforte, successivamente affidato
all’orchestra, destinato a cedere il passo ad altri temi, altre melodie, ma comunque ricorrente.
Questo tema riemerge, a volte mascherato, trasformato, in vari punti della composizione,
alternandosi con altri temi, subendo variazioni ritmiche e dinamiche,elaborazioni armoniche,
per riproporsi, quasi parola definitiva e unificante, nel finale. Elaborazione tematica a vari
livelli dunque, a cui l’aggettivo “blue” conferisce il colore e il linguaggio di uno dei più
autentici prodotti della cultura americana: il blues appunto. Gershwin definì in prima persona
la sua “rhapsody”: «una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America,
col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra
pazzia metropolitana e basta ascoltare la sua musica per sentire quanto vera sia questa
definizione. In questa musica c’è tutta l’America, con i suoi umori contrastanti, con i rumori
delle sue città, con quell’energia e quel senso concreto del fare che la connotano da sempre».
«… GLI AMICI PROPONGONO …»
Mercoledì 3 febbraio 2016 - ore 18.00 (GAM - Galleria d’Arte Moderna - via Palestro, 16)
(FUORI ABBONAMENTO)
«MUSICA E SCULTIRA» In occasione della mostra “Adolfo Wildt. L’ultimo simbolista”.
Pianista ALFONSO ALBERTI
F. COUPERIN Le Réveil-matin (dal IV Ordre, 1713); Le Carillon de Cythère (dal XIV Ordre, 1722); Le Tic-TocChoc (dal XVIII Ordre, 1722) - R. SCHUMANN Gesänge der Frühe [Canti dell’alba] (1853): n. 1 F. GARDELLA Tre studi sulla notte (2008) - R. SCHUMANN Gesänge der Frühe [Canti dell’alba] (1853): nn.
2,3,4 - F. GARDELLA Tre studi per riscoprire l’alba (2008) - R. SCHUMANN Gesänge der Frühe [Canti
dell’alba] (1853): n. 5 - O. MESSIAEN Dal Catalogue d’oiseaux [Catalogo d’uccelli] (1956–1958): La rousserolle
effarvatte [La cannaiola]
INGRESSO LIBERO - PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - tel. 335 1257347
ETERNE ARMONIE 2016 /DE LA MUSIQUE AVANT TOUTE CHOSE
In collaborazione con l’Institut français Milano - C.so Magenta 63
Giovedì 11 febbraio 2016 - ore 19.30
- TOUS LES MATINS DU MONDE
Regia di Alain Corneau, Francia, 1991, 120’, v.o. francese con sott. inglese
Con Gérard Depardieu, Jean-Pierre Marielle, Anne Brochet
Ormai anziano, Martin Marais, prima allievo di Jean-Baptiste Lully e poi compositore al servizio del re Luigi XIV,
ripercorre con la memoria il suo itinerario umano e artistico, legato alla figura del suo maestro, il signore di Sainte Colombe,
originale figura di musicista austero e schivo, appassionato dall'amore per la sua arte, che egli vuole tener lontana dal fasto
della corte e dalle false lusinghe della mondanità.
Giovedì 18 febbraio 2016 - ore 19.30
- DIVA
Regia di Jean-Jacques Beineix, Francia, 1982, 120’, v.o. francese con sott. italiano
Con Richard Bohringer, Roland Bertin, Frederic Andrei
Un postino di Parigi innamorato di una cantante lirica ha registrato la voce della sua diva. Una ragazza, prima di venire
assassinata, ha registrato una denuncia in cui un'alta personalità della polizia è accusata di sfruttamento della prostituzione.
Tutto il film è giocato sulla folle corsa del postino che è in possesso di entrambe le registrazioni: nonostante la caccia dei cattivi,
ne uscirà vivo.
INGRESSO LIBERO
Institut français Milano: ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
PRENOTAZIONI: [email protected] | Tel. +39 02 29408039
PROSSIMI CONCERTI
«SERIE FESTIVAL OMAGGIO A MILANO» 2016
Lunedì 8 febbraio 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 1; ORFEO 1; F1)
«Il Genio è Donna»
Pianista ANGELA HEWITT
D. SCARLATTI Sonata in re min. K. 9; Sonata in do magg. K. 159; Sonata in si min. K. 87; Sonata in la magg.
K. 24; Sonata in si min. K. 377; Sonata in re magg. K. 96 - J. S. BACH Partita n.2 in do min. BWV 826 - D.
SCARLATTI Sonata in do magg. K. 513; Sonata in fa magg. K. 82; Sonata in la min. K. 109; Sonata in re min.
K. 141; Sonata in fa min. K. 481 - L. V. BEETHOVEN Sonata n. 26 in mi bem. magg. op. 81a “Les Adieux”
Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00
Lunedì 15 febbraio 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 1; ORFEO 1; F1)
KREMERATA BALTICA – Direttore e Solista GIDON KREMER
R. SCHUMANN Bilder aus Osten, op. 66 per orchestra d’archi (arr. Fr. Hermann) - F. MENDELSSOHN
Concerto per violino in re minore MWV O3 - M. WEINBERG Quintetto per pianoforte op. 18 (arr. per orchestra
di G. Kremer/A. Pushkarev) (Juliana Avdeeva al pianoforte)
Biglietti: Intero € 35,00 - Ridotto € 30,00
Lunedì 22 febbraio 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 2; ORFEO 2; F2)
Violoncellista STEVEN ISSERLIS
J. S. BACH Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009 - G. KURTÁG Souvenir de Balatonboglár; In Memoriam
Ferenc Wilhelm - J. S. BACH Suite n. 2 in re minore BWV 1008 - G. KURTÁG Schatten; In Memoriam
Gyorgy Kroó - J. S. BACH Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012
Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00
Venerdì 26 febbraio 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 1; F1)
Pianista EMILIO AVERSANO
D. SCARLATTI Sonata in fa minore L 281; Sonata in mi maggiore L 430 - W. A. MOZART Fantasia in re
minore K396; Fantasia in do minore K 475 - L. V. BEETHOVEN Sonata in re minore op. 31 n. 2 “La
tempesta”; Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata”
Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00
Lunedì 29 febbraio 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 2; ORFEO 2; F2)
Violinista LEONIDAS KAVAKOS - Pianista ENRICO PACE
K. SZYMANOWSKI Mythes, op.30 - R. STRAUSS Sonata per violino e pianoforte in mi bemolle maggiore
TrV.151, op.18
Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00
PER INFO E PRENOTAZIONI: SERATE MUSICALI
tel. 02 29409724 | e.mail: [email protected] |sito: www.seratemusicali.it
ASSOCIAZIONE «AMICI DELLE SERATE MUSICALI»
2014/2015201 2022001122013/2014ICALI»
Presidente Onorario
Roberto Fedi
Ugo Friedmann
***
Camilla Guarneri
Soci Fondatori
Miriam Lanzani
Carla Biancardi
Mario Lodigiani
Franco Cesa Bianchi
Paolo Lodigiani
Giuseppe Ferreri
Amelia Mazzeo
Emilia Lodigiani
Maria Candida Morosini
Enrico Lodigiani
Rainera e Mario Morpurgo
Luisa Longhi
Ede Palmieri
Stefania Montani
Tinetta Piontelli
Gianfelice Rocca
Adriana Ragazzi Ferrari
Luca Valtolina
Giovanna e Antonio Riva
Amici Benemeriti
Elisabetta Riva
Alvise Braga Illa
Luisa Robba
Pepi Cima
Alessandro Silva
Fondazione Rocca
Maria Giacinta Talluto
Thierry le Tourneur d’Ison Roberto Tremi
Società del Giardino
Maria Luisa Vaccari
Amici
Marco Valtolina
Giovanni Astrua Testori Beatrice Wehrlin
Maria Enrica Bonatti
Soci
Luigi Bordoni
Antonio Belloni
Luigi Crosti
Beatrice Bergamasco
Hans Fazzari
Eugenio Bergamasco
Umberto e Giovanna
Bertelè
Elisabetta Biancardi
Mimma Bianchi
Valeria Bonfante
Isabella Bossi Fedrigotti
Maria Brambilla Marmont
Giuliana Carabelli
Giancarlo Cason
Piera Cattaneo
Egle Da Prat
Maya Eisner
Federico ed Elisabetta
Falck
Carlo e Anna Ferrari
Luisa Ferrario
Anna Ferrelli
Maria Teresa Fontana
Matilde Garelli
Felicia Giagnotti
Giuseppe Gislon
Maria Clotilde Gislon
Fernanda Giulini
Marcello e Michela
Gustapane
Ferruccio Hurle
Vincenzo Jorio
Giuliana e Vittorio Leoni
Giuseppe Lipari
Maria Giovanna Lodigiani
Eva Malchiodi
Lucia ed Enrico Morbelli
Luisa Consuelo Motolese
Josef Oskar
Denise Petriccione
Rosemarie Pfaffli
Raffaella Quadri
Anna Maria Ravagnan
Giustiniana Schweinberger
Paola e Angelo Sganzerla
Franca Soavi
Andrea Susmel
Giuseppe Tedone
Adelia Torti
Graziella Villa
«SERATE MUSICALI» AMICI STORICI
Fedele Confalonieri
Mediaset
Giuseppe Barbiano di
Belgiojoso
Ugo Carnevali
Roberto De Silva
Roberto Formigoni
Gaetano Galeone
Società del Giardino
Gianni Letta
Mario Lodigiani
Roberto Mazzotta
Francesco Micheli
Arnoldo Mosca
Mondadori
Silvio Garattini
Robert Parienti
Paolo Pillitteri
Fulvio Pravadelli
Quirino Principe
Gianfelice Rocca
Fondazione Rocca
Carlo Sangalli
Fondazione Cariplo
Luigi Venegoni
Giuseppe Ferreri
Banca Popolare di Milano
Camera di Commercio di
Milano
Publitalia
*****
Diana Bracco
Martha Argerich
Marina Berlusconi
Cecilia Falck
Vera e Fernanda Giulini
Emilia Lodigiani
Maria Grazia Mazzocchi
Conservatorio G. Verdi Milano
Francesca Colombo
Stefania Montani
Cristina Muti
Simonetta Puccini
Rosanna Sangalli
Elisso Virsaladze
Juana Zayas
Flavia De Zigno
Bianca Hoepli
*****
Carlo Maria Badini
Alberto Falck
Oscar Luigi Scalfaro
Giovanni Spadolini
Leonardo Mondadori
Giuseppe Lodigiani
Giancarlo Dal Verme
Tino Buazzelli
Peter Ustinov
Franco Ferrara
Franco Mannino
Carlo Zecchi
Shura Cherkassky
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Pianista ROBERTO CAPPELLO