Rischio meccanico Dott.ssa Simona Repetto 1 Definizione: macchine e componenti di sicurezza Macchina: insieme di pezzi o organi, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro per ottenere una ben determinata applicazione Componente di sicurezza: organo accessorio con funzione di sicurezza e il cui guasto pregiudica la sicurezza o la salute delle persone esposte 2 Altre definizioni Zona pericolosa: all’interno o in prossimità di una macchina tale che l’esposizione di una persona ne configuri un rischio per la sua salute o la sicurezza Persona esposta: persona che si trovi interamente o in parte in zona pericolosa Operatore: la o le persone incaricate di installare, regolare, manutenere, pulire e trasportare una macchina 3 D.P.R. 459/96 La macchina, o il componente di sicurezza, può essere immesso sul mercato dell’UE con la marcatura CE solo se corredato da: •dichiarazione di conformità (nella lingua dello stato utilizzatore) •libretto di uso e manutenzione (nella lingua dello stato utilizzatore) 4 Manuali d’uso e manutenzione E’ un documento a corredo della macchina che contiene: Modalità di trasporto e installazione Modalità di utilizzo Norme di ordinaria e straordinaria manutenzione Qualifica del personale preposto alle manutenzioni Norme per dismissione e alienazione Deve essere redatto nella lingua del paese ove la macchina viene installata e deve essere contemplato nel percorso di addestramento dei lavoratori che usano la macchina 5 Principi della sicurezza Le macchine devono essere progettate e costruite in maniera da eliminare i rischi di infortuni durante tutta la vita prevedibile della macchina Devono essere considerate anche situazioni d’uso anormali prevedibili Le istruzioni d’uso devono riportare i rischi di un utilizzo anomalo Deve essere tenuto conto del principio di ergonomia nell’uso normale della macchina 6 Obblighi del fabbricante Il fabbricante deve applicare nell’ordine i seguenti principi: Eliminare o ridurre i rischi nel miglior modo possibile Adottare misure necessarie e possibili per i rischi residui Informare l’utilizzatore sui rischi residui ed eventualmente prescrivere l’uso di DPI Deve tenere conto anche della necessità di fare manutenzione 7 Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria attrezzature di lavoro deve attestare, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria. 8 Art.71 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1. Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere, ovvero adattate a tali scopi e idonee ai fini della sicurezza e della salute. 2. Le attrezzature devono essere oggetto di idonea manutenzione periodica con relativo REGISTRO DI CONTROLLO. I controlli vanno conservati per 3 anni. 3. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro si assicura che: l'uso dell'attrezzatura di lavoro sia riservato a lavoratori appositamente incaricati (addestrati all’uso); in caso di riparazione e/o manutenzione, il lavoratore interessato sia qualificato in maniera specifica per svolgere tali compiti. 9 Formazione, informazione ed addestramento Il datore di lavoro provvede affinché per ogni attrezzatura di lavoro a disposizione, i lavoratori incaricati dispongano di ogni informazione e di ogni istruzione d'uso necessaria in rapporto alla sicurezza. i lavoratori incaricati di usare le attrezzature di lavoro ricevono una formazione adeguata sull'uso delle attrezzature di lavoro; i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ricevono un addestramento adeguato e specifico che li metta in grado di usare tali attrezzature in modo idoneo e sicuro anche in relazione ai rischi causati ad altre persone. 10 Obblighi dei lavoratori I lavoratori utilizzano le attrezzature di lavoro messe a loro disposizione conformemente all'informazione, alla formazione ed all'addestramento ricevuti. Hanno cura delle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione; Non vi apportano modifiche di propria iniziativa; Segnalano immediatamente al datore di lavoro o al preposto qualsiasi difetto od inconveniente da essi rilevato nelle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione. 11 Requisiti di sicurezza Sistemi e dispositivi di comando devono essere chiaramente visibili, individuabili ed eventualmente contrassegnati in maniera appropriata. devono essere ubicati al di fuori delle zone pericolose, eccettuati, se necessario, taluni dispositivi di comando, quali ad es. gli arresti d emergenza, ecc. Devono essere disposti in modo che la loro manovra non possa causare rischi supplementari. Essi non devono comportare rischi derivanti da una manovra accidentale. 12 Messa in moto La messa in moto di un'attrezzatura deve poter essere effettuata soltanto mediante un'azione volontaria su un organo di comando concepito a tal fine. Lo stesso vale per la rimessa in moto dopo un arresto, indipendentemente dalla sua origine. 13 Sistema di arresto Ogni posto di lavoro deve essere munito di un comando che arresti tutti gli organi in movimento della macchina e la ponga in Condizioni di sicurezza. l'arresto d’emergenza 14 Rischi meccanici schiacciamento quando si hanno, in zone accessibili, parti in movimento che si avvicinano a parti fisse o dotate di moto opposto; cesoiamento quando un elemento in moto chiude un’apertura in cui è possibile che venga a trovarsi una parte del corpo dell’operatore; afferramento quando parti rotanti presentano sporgenze sulla loro superficie oppure tratti di alberi, anche lisci, sporgono dalle macchine o dai supporti; trascinamento quando ci sono parti rotanti in senso opposto, oppure una parte in moto rotatorio e l’altra in moto traslatorio; taglio quando le macchine operano con utensili taglienti; proiezione quando si verifica la rottura di parti meccaniche, oppure l’espulsione di residui della lavorazione; 15 Emissioni di gas, vapori, liquidi, polvere, ecc Un'attrezzatura di lavoro che comporti pericoli dovuti ad emanazioni di gas, vapori o liquidi o ad emissioni di polveri, fumi o altre sostanze prodotte, usate o depositate nell'attrezzatura di lavoro deve essere munita di appropriati dispositivi di ritenuta e/o di estrazione vicino alla fonte corrispondente a tali pericoli. 16 Stabilità Qualora ciò risulti necessario ai fini della sicurezza o della salute dei lavoratori, le attrezzature di lavoro ed i loro elementi debbono essere resi stabili mediante fissazione o con altri mezzi. 17 Sicurezza durante le fasi di manutenzione Le fasi di manutenzione comportano spesso l’esclusione o la rimozione di dispositivi di sicurezza e l’accesso a parti pericolose normalmente protette. I punti di regolazione, lubrificazione e di manutenzione devono essere situati fuori dalle zone pericolose Gli interventi devono poter essere eseguiti a macchina ferma Se per motivi tecnici ciò non fosse possibile, dette operazioni devono poter essere eseguite in condizioni di sicurezza migliorate (ad es. a velocità ridotta) Gli elementi delle macchine automatizzate che vanno sostituiti frequentemente, devono essere facilmente smontabili e rimontabili in condizioni di sicurezza 18 Gli elementi delle macchine come gli alberi, le pulegge, le cinghie, le funi, le catene di trasmissione, i cilindri e i coni di frizione, gli ingranaggi e tutti gli altri organi o elementi di trasmissione , quando costituiscono un pericolo, devono essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza delle macchine non devono essere rimossi se non per necessità di lavoro. Qualora essi debbano essere rimossi, dovranno essere immediatamente adottate misure atte a mettere in evidenza e ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. 19 è vietato compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione è vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto delle macchine. Il ripristino delle protezioni deve avvenire non appena siano cessate le ragioni che avevano reso necessaria la rimozione temporanea. 20 IMPORTANTE! Si ricorda che è assolutamente vietato l’uso dei guanti protettivi o indossare indumenti i cui lembi siano liberi o altri oggetti (braccialetti, collanine, ecc.) quando gli organi in movimento possano provocare impigliamento e trascinamento. 21 Protezioni degli organi lavoratori Le macchine che durante il funzionamento possono dar luogo a proiezioni di materiali o particelle di qualsiasi fattura o dimensione devono, per quanto possibile, essere provviste di chiusura, schermi o altri mezzi di intercettazione atti ad evitare che i lavoratori siano colpiti. - RIPARI MOBILI - RIPARI FISSI 22 Caratteristiche dei ripari Essere sufficientemente robusti Non devono provocare rischi supplementari, es: schiacciamento, taglio Non essere facilmente neutralizzabili o resi inefficaci. Un riparo neutralizzabile senza l’ausilio di utensili (cacciavite), non è accettato Collocati ad una idonea distanza dalla zona pericolosa Permettere gli interventi limitando l’accesso soltanto ai settori in cui deve essere effettuato il lavoro e se possibile senza smontare la protezione o disattivare il dispositivi di sicurezza associato 23 Dispositivi di protezione fissi: requisiti particolari Devono essere fissati solidamente La loro apertura deve richiedere uso di utensili Non devono poter rimanere la loro posto in mancanza dei mezzi di fissaggio 24 Caratteristiche delle protezioni mobili Le protezioni mobili degli organi lavoratori, delle zone di operazione e degli altri organi pericolosi delle attrezzature di lavoro, devono essere provvisti di un dispositivo di blocco collegato con gli organi di messa in moto e di movimento della attrezzatura di lavoro. 25 Devono impedire di rimuovere o di aprire il riparo quando l’attrezzatura di lavoro è in moto o provocano l’arresto dell’attrezzatura di lavoro all’atto della rimozione o dell’apertura del riparo; Non devono consentire l’avviamento dell’attrezzatura di lavoro se il riparo non è nella posizione di chiusura. 26 Esempi ripari RIPARO MOBILE Riparo collegato meccanicamente alla struttura della macchina (es. con cerniere); può essere aperto senza l’uso di attrezzi; per quanto possibile deve rimanere unito alla macchina quando è aperto IMPIEGO: protezione contro schizzi d’acqua, sfridi, … RIPARO REGOLABILE Riparo fisso o mobile regolabile allo scopo di limitare l’accesso alle parti di elementi mobili indispensabili per la lavorazione. La regolazione: rimane fissa durante la lavorazione si deve effettuare facilmente e senza attrezzi 27 Esempi ripari RIPARO INTERBLOCCATO riparo associato ad un dispositivo di interblocco in modo che: non sia possibile l’avviamento della macchina finché il riparo non è chiuso; l’apertura del riparo arresti la macchina; la chiusura del riparo consenta l’esecuzione delle funzioni pericolose ma non ne comandi l’avvio. RIPARO A SEGREGAZIONE TOTALE Riparo che impedisce l’accesso alla zona pericolosa da tutti i lati. Usato soprattutto per la protezione degli organi di trasmissione 28 29 30 Le troncatrici devono essere munite di ripari fissi e mobili registrabili atti ad evitare che le mani o altre parti del corpo dei lavoratori addetti possano essere offese dall’utensile (disco di taglio). Il dispositivo di comando della troncatrice deve essere di tipo “a uomo presente” e dotato di dispositivo (anello di guardia) contro gli azionamenti accidentali. Il riparo mobile deve coprire il disco di taglio anche quando il gruppo disco/motore si trova sollevato Il carter di tipo mobile deve essere collegato ad un sistema di leverismi o molle in modo tale da scoprire unicamente la parte della lama interessata al taglio e proteggere la rimanente parte del disco. 31 Il riparo regolabile (generalmente fissato al guida-lama) deve ricoprire la parte non attiva del nastro; la parte scoperta deve coincidere con le dimensioni del pezzo da tagliare. Il dispositivo di comando delle seghe a nastro di tipo orizzontale deve essere di tipo “a uomo presente” e dotato di dispositivo (anello di guardia) contro gli azionamenti accidentali. I Volani di rinvio del nastro devono essere completamente protetti in modo da eliminare sia i pericoli di contatti accidentali diretti che i pericoli derivanti dalla rottura del nastro durante la lavorazione. I ripari possono essere di tipo fisso per mezzo di elementi di fissaggio (viti, dadi etc.) che ne rendano impossibile l’apertura senza l’ausilio di utensili oppure di tipo interbloccato cioè associati ad un dispositivo di interblocco in modo che: - le funzioni della macchina “assoggettate” al riparo non possano essere svolte finchè il riparo non sia stato chiuso; - se il riparo viene aperto durante lo svolgimento delle funzioni della macchina, venga dato un ordine di arresto; - la chiusura del riparo consenta l’esecuzione delle funzioni pericolose della macchina 32 assoggettate” al riparo, ma non ne comandino l’avvio. 33 34 35 Per quanto possibile, la zona di imbocco dei cilindri deve essere resa inaccessibile a mezzo di riparo di protezione fisso. Se per necessità di lavorazione non fosse possibile installare il riparo fisso frontale ai cilindri lavoratori, la calandra deve essere dotata di un dispositivo di sicurezza (fune di guardia o barra sensibile) interbloccato e contornante la zona pericolosa. Il dispositivo deve essere attivabile da qualsiasi posizione e con una facile manovra. Il dispositivo di sicurezza può essere installato a livello della pavimentazione (per il dispositivo a barra, arti inferiori del lavoratore o arti superiori). La zona operativa del sistema di sgancio dei cilindri deve essere protetta a mezzo di barriera distanziatrice. Oltre ai sistemi di sicurezza sopraindicati può essere adottato il comando a due mani come definito a pag. 3 del presente fascicolo. Le calandre dotate del solo dispositivo di sicurezza con comando a due mani, ai fini della sicurezza, non possono essere dotate anche del comando a pedale alternativo al comando a due mani, in quanto, in questo caso, l’operatore usando il pedale per il comando, non 36 sarebbe protetto da nessun dispositivo di sicurezza. Il pericolo maggiore del macchinario è rappresentato dall’elemento mobile di piegatura che deve essere opportunamente difeso con l’adozione di barriere immateriali (fotocellule) che arrestino immediatamente la macchina se viene interrotto il fascio luminoso e che rendano impossibile l’introduzione delle mani tra gli stessi fasci (distanza eccessiva tra i fasci). Le barriere possono essere disattivate solo quando l’utensile si trova a 6 mm dalla lamiera. In questa posizione la piegatrice è in condizioni di sicurezza perchè le mani non possono entrare nella zona di schiacciamento. A questo punto può essere disattivato il fascio luminoso delle fotocellule, consentendo l’uso del comando a pedale rendendo possibile all’operatore le operazioni di posizionamento e accompagnamento del pezzo durante la piegatura. In alternativa, sempre a condizione che all’utilizzo del macchinario sia addetto un unico lavoratore, possono essere impiegati il comando a due mani, sempre ad azione mantenuta, oppure il comando a pedale a pressione continua vincolato e posizionato a distanza di sicurezza dagli organi pericolosi Come per la cesoia anche per la piegatrice si richiede che nella parte posteriore della macchina, quando liberamente accessibile, sia presente una barra distanziatrice alta almeno 1 m e distante almeno 70 cm dalla lama. Inoltre, deve essere presente un pulsante per l’arresto d’emergenza ed un cartello indicante 37 il divieto di accesso all’interno della zona delimitata. In alternativa al riparo fisso potranno essere adottati i seguenti dispositivi di protezione: Riparo mobile interbloccato: la discesa della lama e del premi lamiera deve avvenire unicamente a riparo chiuso e l’apertura del riparo può essere consentita quando la lama abbia raggiunto il punto morto superiore. Barriere immateriali (cellule fotoelettriche): che arrestino immediatamente la macchina se viene interrotto il fascio luminoso e che rendano impossibile l’introduzione delle mani tra gli stessi fasci (distanza eccessiva tra i fasci). Dispositivo di comando a due mani: in modo che i pulsanti siano azionati contemporaneamente e che debba essere mantenuta su di essi una pressione costante fino a fine ciclo. Alla macchina deve essere addetto un unico lavoratore. La norma UNI 8424/82 richiede che nella parte posteriore della macchina, quando liberamente accessibile, sia presente una barra distanziatrice alta almeno 1 m e distante almeno 70 cm dalla lama. Inoltre, deve essere presente un pulsante per l’arresto d’emergenza ed un cartello indicante il divieto di accesso all’interno della zona delimitata. 38 Se nelle fasi lavorative vi e’ il pericolo di proiezione di materiale (schegge, trucioli o schizzi di liquidi lubrorefrigeranti), il lavoratore deve essere protetto mediante l’installazione di un riparo (mobile o interbloccato) sulla tavola portapezzo. • Se il riparo è conformato come nella foto 2 non occorre dotare la macchina di una protezione contornante la zona di lavoro dell’utensile. • Deve essere inoltre transennata (con barriera distanziatrice) la zona laterale di traslazione della tavola portapezzo. • La barriera distanziatrice dovrà essere posta ad una distanza tale da non creare una zona di pericolo di schiacciamento per il corpo del lavoratore. 39 Le presse meccaniche sono particolarmente pericolose perché il ciclo, una volta avviato, non può essere fermato e prosegue fino al suo completamento Per impedire rischi di schiacciamento delle mani del lavoratore occorre adottare una delle seguenti soluzioni. 1- stampi chiusi: il pressore lavora all’interno dello stampo e le aperture di alimentazione e di scarico nonché le parti mobili esterne non consentono possibilità di schiacciamento 2- schermo fisso: completo su tutti i lati, con un’apertura che consenta il passaggio del pezzo da lavorare ma non delle mani dell’operatore. 3 – schermo mobile: con protezione completa delle zone pericolose, dotato dispositivo interbloccato in modo che il movimento del pressore sia consentito solo quando lo schermo è chiuso e non sia possibile aprirlo fintanto che il pressore non abbia raggiunto il punto morto superiore. Il volano deve essere completamente carterizzato. Utilizzando una delle 3 soluzioni proposte la scelta dell’organo di comando è libera. Deve inoltre essere presente il dispositivo antiripetitore del colpo provvisto di elettrovalvole a doppio corpo, con due circuiti alimentati separatamente. Presse a frizione per quanto concerne i sistemi di protezione da adottare valgono le stesse considerazioni fatte per le presse meccaniche. In alternativa per questa tipologia di presse possono essere adottati altri sistemi quali: - barriere immateriali (fotocellule) che impediscano la discesa del punzone quando le mani o altre parti del corpo del lavoratore si trovino in zone di pericolo. 40 - comando a due mani sempre ad azione mantenuta. Illuminazione La macchina non deve produrre effetti fastidiosi o pericolosi (ombra abbagliamento, strobo) 41 Incendio, temperature estreme Deve essere evitato qualsiasi rischio d'incendio o di surriscaldamento provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori ed altre sostanze, prodotti Devono essere prese opportune disposizioni per evitare qualsiasi pericolo di lesioni dovute a pezzi o materiali a temperatura elevata o molto bassa. Devono essere studiati i rischi di proiezione di materiali caldi o molto freddi. 42 Incendio ed esplosione Tutte le attrezzature di lavoro debbono essere adatte a proteggere i lavoratori contro i rischi d'incendio o di surriscaldamento dell'attrezzatura stessa. Tutte le attrezzature di lavoro devono essere adatte a prevenire i rischi di esplosione dell'attrezzatura stessa e delle sostanze prodotte, usate o depositate nell'attrezzatura di lavoro. 43 Rischi dovuti alla presenza di energia Se la macchina è alimentata con energia elettrica, essa deve essere progettata, costruita ed equipaggiata in modo da prevenire o da consentire di prevenire tutti i rischi dovuti all'energia elettrica. La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare o da ridurre la formazione di cariche elettrostatiche pericolose e/o deve essere munita di mezzi che consentano di scaricarle. Se la macchina è alimentata con energia diversa da quella elettrica, essa deve essere progettata, costruita ed equipaggiata in modo da prevenire tutti i rischi che possono derivare da questi tipi di energia. 44 Rumore La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti all'emissione di rumore aereo siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a limitare il rumore, in particolare alla fonte 45 Vibrazioni La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte 46 Il posto di lavoro Le macchine devono consentire di evitare ad una persona esposta di restarvi chiusa dentro o, in caso di impossibilità, di chiedere aiuto Le parti della macchina sulle quali è previsto lo spostamento o lo stazionamento delle persone devono essere progettate e costruite in modo da evitare che esse scivolino, inciampino o cadano su tali parti o fuori di esse 47 Attrezzature Portatili 48 TRAPANO PORTATILE A FUNZIONAMENTO ELETTRICO Controlli preliminari e periodici E' necessario controllare che: la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione e che comunque non ci siano impianti tecnologici attivi; il posizionamento e serraggio dell'impugnatura laterale sia corretto; il trapano sia dotato di motore di potenza e numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere; le aperture di raffreddamento piazzate sulla carcassa motore e sull'impugnatura siano pulite e libere. E' necessario ricordare: di non sostituire la punta con l'utensile sotto tensione; di non fissare al trapano le chiavi del mandrino con catene, cordicelle o simili; di fissare, registrare o misurare il pezzo in lavorazione soltanto quando l'utensile non è in movimento ed in particolare che i pezzi da forare con il trapano, che possono essere trascinati in rotazione dalla punta dell'utensile, devono essere trattenuti mediante morsetti od altri mezzi appropriati; che una pressione eccessiva sull'utensile non permette una lavorazione più veloce, ma produce invece danneggiamenti alla punta e al trapano e riducendo, di conseguenza, la possibilità di lavorazione; che al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una notevole forza per cui è necessario tenere ben fermo il trapano con entrambe le mani, tenendole lontano da organi in movimento, avere i piedi al sicuro, ben fissi e appoggiati al pavimento e mantenere la giusta concentrazione; di assicurarsi che non ci sia nessuno sotto quando si fanno lavori in postazioni alte. 49 SMERIGLIATRICI ANGOLARI A DISCO PROCEDURE OPERATIVE E DI SICUREZZA il lavoro deve iniziare progressivamente per permettere al disco freddo della smerigliatrice di raggiungere gradualmente la temperatura di regime; deve essere evitato di far esercitare al disco della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo; durante la lavorazione ci si deve assicurare che l’usura del disco della smerigliatrice avvenga in modo uniforme; in caso contrario verificare l’esatto montaggio; nell’appoggiare la smerigliatrice su piani o pezzi deve essere fatta attenzione a che il disco non sia più in rotazione e si deve evitare di fargli subire degli urti; garantire ove possibile la stabilità del pezzo in lavorazione, mediante il fissaggio con morsetti od altri mezzi meccanici; non usare smerigliatrici in luoghi con pericolo di esplosione od incendio; evitare l’utilizzo di smerigliatrici per lavorazioni che ne richiedono un impiego continuo e prolungato o per lavorazioni su recipienti che contengono od hanno contenuto sostanze infiammabili che possono dar luogo ad esplosioni od altre reazioni pericolose; non usare mai dischi da “sgrosso” per tagliare ne dischi da “taglio” per sgrossare. Prima di cambiare il disco assicurarsi di scollegare il cavo di alimentazione elettrica dell’apparecchio; 50