Progetto ORMA
Ufficio di Piano – 22.09.10
Perché all’Ufficio di Piano…
• Il progetto sta per concludersi e tutte le
ricchezze e le contraddizioni che ha
fatto nascere chiedono di trovare un luogo
dove essere sviluppate e risolte per
migliorare il sistema di risposte che
possiamo dare alle famiglie di persone
autistiche e alle famiglie di persone disabili
in generale.
Perché all’Ufficio di Piano…
• Se i tavoli di confronto progettuale hanno
lavorato per risolvere i problemi operativi e
sollevare le questioni strategiche di fondo,
l’Ufficio di Piano, nel suo ruolo
programmatorio, è chiamato a esprimersi
e a suggerire all’ambito politico delle
decisioni di carattere strategico
a
partire dai risultati e dall’esperienza del
progetto ORMA.
SEI RAMI E…
• Protocollo sulla continuità assistenziale in
età giovane adulta
• Attività diurne per il tempo libero presso
Villa Laura (voucher ORMA)
• Attività residenziali per la Scuola di Vita
presso Villa Laura (buoni ORMA)
• Centro provinciale di documentazione
presso Villa Laura
…DUE INNESTI
• Associazione provinciale di famiglie
“Accendi il buio”
• Progetto SIBLINGS
Ricchezze: il protocollo
“La tela del ragno”: sistema sensibile e
flessibile di presa in carico;
“Le tre colonne pubbliche”: nucleo stabile di
confronto sui casi tra Comune, Azienda
Ospedaliera e ASL, garanzia per il cittadino;
“La borsa degli attrezzi”: strumenti di lavoro e
know-how specifici, disponibili per gli operatori,
specialmente per situazioni particolari (come
l’autismo).
Contraddizioni: il protocollo
“La trappola tuttologica”: frammentazione delle
competenze e delle conoscenze in capo all’assistente
sociale comunale;
“Non chiudete quella porta”: disponibilità al dialogo da
parte della NPIA e del CPS con i servizi sociali e tra di
loro, nei delicati passaggi all’età adulta;
“Continuità e investimento”: continuità e
potenziamento del servizio disabili all’interno del
Consultorio familiare integrato pubblico.
Ricchezze: la sperimentazione a
Villa Laura
“Il ponte tibetano”: prova a riempire un vuoto
profondo tra l’età adolescenziale e l’età adulta;
“La mente e il cuore”: forte coinvolgimento
umano e investimento formativo sia per gli
operatori sia per i volontari;
“In scienza e coscienza”: utilizzo di un metodo
rigoroso di lavoro e di valutazione del lavoro.
Contraddizioni: la sperimentazione
a Villa Laura
“L’eredità del servizio”: chi i occuperà di proseguire il
servizio? L’Ufficio di Piano/CSC? L’ASL? Il terzo
settore? Le famiglie?...;
“La supervisione tecnica”: dopo il 31.12.2010 chi
continuerà la supervisione del servizio? Un
professionista o un ente (Sospiro)?;
“I cordoni della borsa”: quali risorse possono essere
utilizzate per la prosecuzione del servizio? Regionali,
Piano di Zona, Privati, Famiglie…
Scelte strategiche: il protocollo
“Individuare
un referente distrettuale
”
sulla disabilità
“Siglare un accordo con ASL e AO”
“Sviluppare la Cartella sociale come
strumento flessibile di presa in carico
”
integrata e di controllo per il cittadino
Scelte strategiche: la
sperimentazione a Villa Laura
“Siglare un accordo tra terzo settore, CSC e Caritas
sulla gestione del servizio”
“Decidere a chi affidare la supervisione tecnica”
“Presentare istanza alla Regione per avere risorse
sulla prosecuzione della sperimentazione nel 2011 e
2012 (DGR relativa al fondo straordinario sulle
”
sperimentazioni sociali)
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