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CanoaClub Milano
Via al Ponte 5
Castelletto di Cuggiono
tel: 029746964
web: www.canoaclubmilano.it
mail:[email protected]
ASSEMBLEA ELETTIVA 20 GENNAIO 2008
“ L’Assemblea è il massimo organo del Club ed è composta da tutti i soci che siano in regola con i doveri
derivanti dalla iscrizione al Club”.
Così recita l’articolo 5 del nostro Statuto.
“ Il Consiglio Direttivo si compone di non meno di sette e non più di undici membri Soci del Club eletti a
scrutinio segreto dall’Assemblea, è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione... Il
Consiglio Direttivo dura in carica circa due anni e i suoi membri sono rieleggibili.”
Così recita l’articolo 9 del nostro Statuto.
DOMENICA 20 GENNAIO 2008 si convoca l’Assemblea elettiva del Canoa Club di Milano per eleggere e
dare la propria fiducia al nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica per due anni . Vi ricordiamo che tutti i
soci hanno il diritto di candidarsi apportando così nuove forze, nuove idee e progetti che aiutano a migliorare la
vita associativa del nostro Club.
L’ Assemblea è il momento centrale della vita annuale dell’Associazione: un’occasione per prendere atto di tutte
le attività, di conoscere la forza organizzativa e la situazione economica, la sede dove ogni gruppo può far sentire
la propria voce, esprimere liberamente le proprie idee.
Ed è con questo spirito che vi aspettiamo numerosi !
Consiglio direttivo
RISULTATI GARA SOCIALE – 23 Settembre 2007
3°
4°
Marco Garti
24
4°
5°
Massimo Mascheroni
20
5°
6°
Gianvito Noceti
23
6°
8°
Pierluigi Reguzzoni
04
7°
9°
Emanuele Passoni
15
15 ° Giovanni Volpi
9°
16 ° Gerardo Addonizio
21
11 ° Elisabetta Garti
10
K2 Junior
1°
2°
1°
7°
Nome
De Dionigi - Bagatta
Sesana - Marino
1°
10 °
Trenta - De Nittis
69
2°
12 °
Pradin & son
22
3°
13 °
Giamba & C
08
4°
14 °
Zacchi -Sassi
29
5°
18 °
Luoni & C
02
09
01
C2
arrivo
categoria
arrivo
assoluto
8°
16
1°
Pettorale
05
Nome
1°
17 °
Nome
Pettorale
Max Milani
arrivo
categoria
Ordine di
arrivo
assoluto
Daniele Parini
3°
Pettorale
2°
2°
Nome
C2 Open
Pettorale
1°
06
arrivo
categoria
arrivo
assoluto
Nome
arrivo
categoria
arrivo
assoluto
K1 femminile
Pettorale
arrivo
assoluto
arrivo
categoria
K1 maschile
Fantin - Colella
19
Anche quest’anno torna l’appuntamento con l’ “Eskimo in piscina ”
Per tutti gli amanti della canoa, il Canoa Club Milano dà avvio ai CORSI autunnali e invernali di
ESKIMO che si terranno presso la
Piscina Comunale di Legnano,
in Viale Gorizia 28/A
dalle ore 21.30 alle ore 22.30 a partire da giovedi 26 ottobre.
Per ulteriori informazioni e per prenotazioni :
Max, E-mail: [email protected] - Cell. 338-2629111
3/2007
24^ DISCESA DEL RENO ANTERIORE
Non so proprio come spiegarmi l'incredibile successo
partecipativo della 24^ Discesa del Reno Anteriore.
Sarà stata la splendida giornata di sole (previsioni
azzeccate), saranno stati i passaparola (fondamentali tra i
soci dei club di canoa), saranno stati i mezzi informatici
(ammettiamolo, il telefono è un cimelio in questi casi), sarà
stato il Promokayak (che splendida iniziativa per i nuovi
soci dei club lombardi), sarà stata la mancanza di acqua in
Italia (cronico problema degli ultimi anni), sarà stata la
maestosa bellezza del fiume e delle sue gole (uno dei
pochissimi Grand Canyon d'Europa), sarà che prendere un
trenino per il recupero è davvero originale (unico caso in
Europa anche qui) sarà stato che 20 Km di "avventura"
fluviale riportano in mente tempi ormai passati di
pionierismo in kayak (che si voglia tornare alle vecchie
concezioni esplorative?), sarà stato il livello dell'acqua
davvero perfetto (medio - alto), sarà stata la scelta della data
perfetta da parte del CCM (non troppo presto e non troppo
tardi dopo le ferie), sarà che la discesa non costa nulla a
nessuno per l' organizzazione (caso quasi unico in Italia in
rapporto ai partecipanti) e sarà stato che il CCM e,
soprattutto , il sottoscritto non ha mancato "quasi" un colpo
nelle sue presenze sul Vorderrhein dall '83 (uno solo nel
'90..), ma 121 partecipanti, ripeto 121(centoventuno)
proprio superano qualsiasi previsione ed immaginazione.
Anzi, erano almeno 8 o 9 in più che mi devono essere
scappati all'atto della conta iniziale ( totale statistico finale:
129 persone con una pagaia in mano su acqua che scorre).
Vittorio Pongolini.
E’ ORA DI RINNOVARE
L’ISCRIZIONE!
La quota per l'anno 2008 può essere pagata
tramite bollettino di c/c postale n° 62108709
intestato a: “Associazione Sportiva Canoa Club
Milano” per un importo di € 140,00.
“Ennesimo grande risultato per PROMOKAYAK
alla penultima tappa in Svizzera sul Vorderrhain…
La domenica invece all' imbarco, il pienone, festa di
colori e poi giù nelle magnifiche gole di Flims,
spettacolari, sembra di essere nel giurassico, con il
Tirannosauro che ti può uscire dalla curva da un
momento all' altro.”
Da CKI – L’Incredibile Nunz
“Complimenti a tutti gli organizzatori e i
partecipanti della tappa svizzera Promokayak! Un
successo con infinite canoe, un fiume spettacolare,
per paesaggio e per le rapide divertenti ma mai
pericolose!
Da CKI - Susanna
INIZIATIVE E APPUNTAMENTI
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INIZIATIVE E APPUNTAMENTI
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WEEK END SUL NOCE
Il fine settimana del 21 e 22 luglio ho avuto la fortunata idea di
partecipare all’indimenticabile uscita del club in Val di Sole, sul
Noce, due splendidi giorni di kayak lontano da lavoro, caldo,
umido e zanzare e sopratutto in un posto splendido lungo un
fiume pieno d’acqua!
Sabato mattina c’è un bellissimo sole sulle nostre teste a scaldare
l’acqua del Noce, il ghiaccio del Brenta e del Tonale arriva a
questo punto del fiume a temperatura quasi mite, prima
dell’imbarco riesco a fare un tuffo. Gli anziani decidono di
percorrere un bel tratto lungo 11 km circa e progressivo per
difficoltà, da Cusiano sino giù al Camping di Dimaro. Max
Milani mi anticipa che questo primo approccio con il Noce è
permissivo e non sembrerebbe avere sorprese. Subito dopo la
confluenza del Noce con il torrente Vermigliana, si trova il punto
ideale per iniziare l'escursione canoistica della Val di Sole. La
corrente non è troppo impetuosa, la strada statale corre a fianco
del fiume, i passaggi ondosi non sono superiori al secondo grado.
In questo tratto il Noce è incanalato da sponde artificiali e così
prosegue, con notevole velocità, il fiume per alcuni km non
presenta grosse difficoltà, passaggi al massimo di terzo grado
fino all'arrivo al paese di Mezzana, dove la corrente aumenta di
velocità formando passaggi di terzo e quarto grado con rapide
continue ed ininterrotte per circa 2 km.
Prima di imbarcarmi monto la mia nuova Wave Sport Diesel 75,
provo a regolare altezza e inclinazione premi cosce, sicuramente
inaugurare un kayak nuovo su un fiume mai visto non è il
massimo dell’intelligenza ma non potevo lasciarla a casa.
I più esperti aprono il gruppo e accompagnano in coppia i
corsisti. Giorgio Raimondi guida Paola inseguendola, Loretta
accompagna Bea, Paolo Trenta segue da vicino Monica, Filippo
gioca non le onde del fiume, io scendo cercando di prendere
confidenza con il nuovo kayak. Dopo circa un ora e mezza di
discesa il ritmo aumenta, i quasi 61 mc dell’idrometro di Male’
all’ora dell’imbarco assicurano un buon livello di divertimento.
Il letto del fiume si stinge e si abbassa bruscamente, la velocità
della corrente sale, allora comincia a prender corpo lingue
d’acqua sempre più potenti e veloci. Un’ampia curva a destra
sotto un ponte automobilistico a Mezzana segnano l’inizio della
parte più impegnativa del percorso. Il tratto a seguire sono circa
3 km di rapide continue con piccole e rare morte che lasciano
poco tempo al canoista meditativo.
Su queste rapide, per il tratto iniziale di circa 800 metri, è in
funzione l’impianto di canoa slalom che ogni anno ospita la
coppa del mondo e nel 1993 ha ospitato i campionati Mondiali di
Kayak Slalom. Qui il percorso richiede, come del resto buona
parte del tratto percorribile del Noce, una tecnica più che sicura
ed una notevole esperienza o, in alternativa, come nel mio caso
una totale incoscienza e assoluta fiducia nel volume della nuova
canoa e nelle sicure dei miei compagni. Scendo guardando bene
il fiume e il gruppo d’avanti. Ripenso velocemente
all’insegnamento di Giamba durante il corso dell’estate scorsa e
resto centrale seguendo sempre la lingua d’acqua più potente.
Prendo una morta a destra e guardo cosa fanno più avanti. Paolo
rientra nella lingua centrale del fiume e scende deciso, lo seguo,
primo buco, un gran buco, non più lungo della canoa ma
profondo. Entro pagaio ed esco a destra, prendo la morta, alzo la
testa e guardo in alto e vedo il cavo d’acciaio che regge la porta
da slalom. Su quel buco c’è l’attacco della paline di una porta da
affrontare credo in risalita!
Alla fine della rapida finale dello Slalom il buco finale mi tira
giù la coda, do l’appoggio basso come ho appena visto, mi si
impenna il kayak e ne esco illeso! Guardo a riva con aria
soddisfatta e da bravo sbadato mi distraggo, salto la morta dello
sbarco e mi infilo diritto, in totale solitaria, nella successiva
temibile rapida lunga almeno mezzo chilometro! Mi giro, provo
il traghetto verso destra in piena corrente, sbatto sui massi di
destra e mi rovescio sulle rocce di sinistra uscendo dal fiume dal
fiume con il più brutto degli sbarchi, ma senza mollare per un
solo istante la mia Diesel da quasi 1000 euro!
“Un fiore tra le labbra”
Questo è il titolo dell’articolo che avevo promesso di scrivere; articolo che avrebbe dovuto parlare dell’ambiente Ticino e
dell’avifauna presente. Ma questo articolo non lo scriverò, ed ora vi dico il perché.
Dovete sapere che lo scorso agosto ho compiuto 60 anni e a tutt’oggi mi è ancora difficile accettare questo traguardo. Quando sono
in crisi ripenso ad un racconto che lessi anni fa e che mi aiutò allora e che mi conforta ora. Questo racconto lo voglio regalare agli amici
del mio Club ed in particolar modo ad Ester ed Emanuele.
Il racconto s’intitola:
Il viaggiatore
Questa è la storia di un uomo che definirei “colui che cerca”; un viaggiatore che non sa cosa sta cercando né dove andrà, né chi
incontrerà.
Un giorno il viaggiatore sentì che doveva mettersi in cammino verso una meta sconosciuta.
Dopo due giorni di cammino vide, alla destra del sentiero, una collina che richiamò la sua attenzione. Questa collina era ricoperta
da un meraviglioso prato verde, vi erano alberi, uccelli e fiori incantatori ed era circondata da una piccola recinzione di legno lucido.
Una porticina di bronzo lo invitava ad entrare.
Appena giunto in cima alla collina sentì il desiderio di riposarsi. I suoi occhi, come farfalle, si posarono sui fiori che lo
circondavano. Guardando meglio tra quei fiori vide delle piccole pietre bianche e su quelle pietre vi erano delle iscrizioni………..
Abdul Tareg visse 8 anni, 6 mesi, 2 settimane e 3 giorni.
Capì che quelle pietre non erano semplicemente delle pietre, ma erano lapidi. Guardandosi ancora intorno vide altre pietre e lesse.
Jamir Kalib visse 5 anni, 8 mesi, 3 settimane e 6 giorni.
Il viaggiatore si sentì fortemente commosso. Questo luogo bellissimo era un cimitero e, ogni pietra, una tomba.
Tutte le lapidi avevano un’iscrizione simile: un nome, e il tempo di vita esatto del morto.
Quello che spaventò il viaggiatore era di constatare che il tempo più lungo vissuto superava appena gli undici anni………
Preso dal dolore si sedette e pianse.
Il custode del cimitero, che passava lì vicino, vedendolo piangere si avvicinò e gli chiese se piangeva per qualche suo familiare.
“No, nessun familiare” disse il viaggiatore “ Che cosa succede in questo villaggio? Perché tanti bambini morti? Qual è l’orribile
maledizione che pesa su questa gente che ha dovuto costruire un cimitero per bambini?”
Il vecchio custode rispose:
“Puoi rasserenarti. Non c’è alcuna maledizione. Il fatto è che noi abbiamo una vecchia usanza. Quando un giovane compie 15 anni
i suoi genitori gli donano un libretto che terrà sempre appeso al collo. Da quel momento, ogni volta che uno gode intensamente per
qualche avvenimento, apre il libretto ed annota in esso:
alla sinistra, quale fu la gioia………
alla destra, il tempo che durò il piacere.
Conobbe la sua fidanzata e s’innamorò di lei? Quanto tempo durò questa passione e il piacere di conoscerla? Una settimana? Due?
Tre settimane?
E poi l’emozione del primo bacio. Quanto durò? Un minuto e mezzo? Due giorni? Una settimana?
E la nascita del suo primo figlio?
Il matrimonio degli amici?
Il viaggio tanto desiderato?
L’incontro del fratello che ritorna dopo molto tempo?
La domenica mattina il fiume si presenta con un livello molto
più basso del giorno prima, ci imbarchiamo a Monclassico a
valle dello sbarramento artificiale. La discesa è qui in acque
meno difficili, pur mantenendo per circa quattro chilometri
difficoltà sul secondo grado All'altezza di Malè, proprio sono
un'alta passerella di cemento, iniziano le "gole boschive"
caratterizzate da rapide susseguenti e difficili, mediamente di
terzo e quarto grado. Alla confluenza con il torrente Rabbies la
portata e la velocità del fiume possono aumentare
considerevolmente. Passando sono ai paesi di Caldes, Cavizzana,
Tozzaga e Bordiana la valle si è ristretta, la strada statale si è
allontanata ed il torrente alterna difficoltà di terzo e quarto grado
in una suggestiva cornice naturale, la Val di Sole è splendida.
Mario
Quanto tempo durò il piacere di queste situazioni? Ore? Giorni?
Così andiamo annotando nel libretto ogni momento di piacere, di gioia, ogni momento.
Quando qualcuno muore,
è nostra usanza
aprire il suo libretto
sommare il tempo del piacere
per scriverlo sopra la tomba
perché questo, per noi,
è l’unico e vero tempo vissuto.”
Racconto tratto dal libro di Jorge Bucay “Quentos para pensar” (racconti per pensare) e molto liberamente tradotto e adattato da
Aurelio
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Numero 3