non esiste apprendimento
senza qualche meccanismo innato che lo rende
possibile
questo meccanismo innato
è
modificabile e indirizzabile
cervello
=
struttura
anatomica
+
modo
di funzionare
in rapporto
al contesto
in cui si muove
ed agisce
ogni soggetto possiede tutte le intelligenze
ognuna
in diverso
grado
in diversi
usi
in diverse
combinazioni
in diverse
forme
NO
al determinismo genetico
mente umana
=
varietà
dei geni
attività
dei neuroni
modificabilità
dei neuroni
attraverso
l’intervento
dell’ambiente
emozioni
dotazione di 2 sistemi
• il sistema emozionale
• il sistema cognitivo
• il sistema emozionale
regolatore di base
lavora molto lentamente
• il sistema cognitivo
è più veloce
per la massiccia presenza
di fibre completamente mielinizzate
Cognizione ed Emozione
=
attività della mente paritarie
• dal punto di vista dei significati
(funzionale)
• dal punto di vista delle strutture
nervose che le sostengono
(strutturale)
prospettiva embodied
la conoscenza è legata al nostro corpo e
ai processi sensomotori
corpo
in interazione
concezione superata:
sistemi sensoriali
registrano i dati
sistemi cognitivi
comprendono
e interpretano
i dati
sistema motorio
=
strumento
per tradurre in movimenti
le risposte elaborate
dal sistema cognitivo
concezione attuale:
sistema motorio = mosaico
aree frontali
aree parietali
aree uditive
aree visive
aree tattili
Neuroni specchio
in grado di attivarsi
sia
durante lo svolgimento di un’azione
sia
durante l’osservazione di un’azione
non rispondono
al mero stimolo visivo
di un oggetto
l’oggetto
deve essere coinvolto
in un’azione
osservazione
di un’azione
(ri)produzione
di un’azione
unico sistema neurale
artificioso il confine tra processi
percettivi / cognitivi / motori
la percezione
immersa
nella dinamica dell’azione
è
complessa
flessibile
strutturata
cervello che agisce
=
cervello che comprende
per comprendere
è necessario che
il cervello agisca
la stessa logica
vale per l’osservazione di
• azioni
• espressioni di emozioni
Osservare
un’azione / un’emozione / una sensazione
induce nell’osservatore
l’automatica simulazione incarnata
(embodied simulation)
di quella stessa
azione / emozione / sensazione
il sistema specchio
non si limita a codificare
quale tipo di azione viene osservata
ma anche il perché viene eseguita
e cioè
l’intenzione
che ha promosso
l’esecuzione dell’azione
comprensione
implicita ed esperienziale
≈
“empatia”
all’origine
della nostra capacità di agire
come soggetti
non soltanto individuali
ma anche e soprattutto sociali
attivazione
di circuiti
motori e cognitivi
stabili e duraturi
costruzione
di ipotesi
IMITAZIONE
conoscenza
rappresentazione
della realtà
destino di ogni uomo legato
a quello degli altri uomini
(se è vero che
le potenzialità intere del soggetto
possono essere sviluppate
soltanto attraverso
l’interazione e la mediazione sociale)
Fattori negativi
frequenti insuccessi
o relazioni negative
con gruppo dei pari/ insegnanti/ familiari
atteggiamento di “impotenza appresa” / rinuncia
Fattori di positività
• 1. realizzabilità del compito
• 2. sicurezza psicologica e sociale
di non mettere a rischio la propria immagine
.
• 3. assunzione di un
atteggiamento positivo
verso le sfide cognitive
ricercare insieme strade/ aiuti per affrontare e
superare le difficoltà
• 4. successi e relazioni positive
con compagni/ insegnanti/ familiari
contesto favorevole
convinzioni positive
autostima
Le sfide si accettano
se si è convinti di poterle vincere
o di avere molte probabilità di successo.
Ma si accettano ancora più volentieri
se si sa che non si è soli
che c’è qualcuno pronto ad aiutarci.
didattica cooperativa
•
•
crea le condizioni per vivere esperienze di successo
evidenzia all’interno di prestazioni mediamente negative
anche gli aspetti positivi
•
valorizza il contributo di ognuno alla costruzione del
pensiero di gruppo
•
•
abitua a constatare periodicamente
i progressi compiuti
sensibilizza al piacere delle competenze raggiunte
• favorisce l’acquisizione di informazioni e criteri
utili a comprendere le caratteristiche di una buona prestazione
• indirizza consapevolmente il proprio impegno, valuta gli esiti
e monitora i propri apprendimenti
• stimola a considerare l’apprendimento come
un’attività di propria competenza e responsabilità
• favorisce la strutturazione di un controllo interno positivo
“vuole” imparare
ciò che gli “interessa”
aspira a
sapere/
fare/
praticare
Apprendista
≠ allievo:
riconosce l’esperto
come uno da cui
desidera imparare
chiede
di essere
corretto
perché è motivato
ad apprendere
persone dotate
di diversi gradi e diversi tipi
di abilità complementari
lavorano insieme
a progetti che per loro natura
richiedono collaborazione
attività chiare
standard elevati
Motivi di soddisfazione:
1. conoscere la validità
del lavoro svolto
2. venire coinvolti dall’inizio in una
attività significativa e stimolante
3. vedere nell’esito dei propri sforzi
( e di quelli dei coetanei)
un obiettivo per cui vale la pena
impegnarsi.
Opportunità di
1. avvertire in prima persona le conseguenze di
un’analisi/ azione male impostata o male intesa
2. verificare il corretto funzionamento di una
procedura
3. discutere le alternative con coetanei più esperti
4. offrire assistenza a quelli appena arrivati
nel pieno rispetto dei seguenti presupposti:
• soggetti con capacità intellettuali diverse
apprendono in modi diversi
• insegnanti = modelli
delle abilità / degli atteggiamenti / delle pratiche
• progetti
= veicoli di apprendimento
condivisione di
• responsabilità
• difficoltà
• impegno
• carico cognitivo-emotivo
maggiore entusiasmo e facilità
messa in atto di
strategie
risolutive
riduzione
dell’ansia
nei confronti di ciò
che non si sa
risolvere da soli
DIVISIONE
e
CONDIVISIONE
coraggio
di percorrere
vie nuove
non note
non familiari
Incremento
della
motivazione
al compito
nel contesto sociale:
•NECESSITA’ DI ESPLICITAZIONE
• NECESSITA’ DI SPIEGAZIONE
=
► offrire ragioni sufficientemente chiare
per la scelta di un’opzione
piuttosto che di un’altra
=
► giustificare le proprie scelte e preferenze
►giustificare quello che si fa o che si vuole fare
modalità di apprendere
1. imparare PER MEZZO DI altri
2. imparare DAGLI altri
3. imparare CON GLI altri.
Imparare per mezzo di altri
uno o più soggetti si pongono come obiettivo esplicito
di far apprendere qualcosa a qualcuno
controllo del processo didattico nelle mani dell’insegnante
due flussi di informazione
• uno dall’insegnante a chi apprende
• l’altro da chi apprende all’insegnante
feedback da parte di chi apprende
modellarsi della comunicazione didattica
sulla base del feedback
sistema didattico ad anello chiuso
processi risultanti = processi controllati
imparare dagli altri
manca feedback esplicito sull’apprendimento raggiunto
comunicazione monodirezionale
non intenzionalmente rivolta a indurre un apprendimento
processo didattico ad anello aperto
= apprendimento che emerge dall’operare
in una comunità di pratica (situated learning)
conoscenza inglobata in un certo contesto
(es. in una bottega artigiana o in un laboratorio di fisica)
apprendimento individuale = appropriazione furtiva
di parte di questa conoscenza
imparare con gli altri
1.
compiti differenti per ciascuno
importante l’apprendimento collettivo del gruppo
apprendimento individuale di abilità richieste
per l’esecuzione
durante la performance ognuno esegue il proprio compito
sincronizzandosi strettamente con gli altri
sincronizzazione
2. vero e proprio apprendimento collaborativo
gruppo impegnato
nella realizzazione di un compito / prodotto / servizio
o nell’impostazione / soluzione di un problema
apprendimento individuale =
risultato dell’attività svolta dal singolo
all’interno del gruppo
due contesti:
•gruppo di lavoro responsabile del sottocompito
•gruppo di lavoro responsabile dell’esecuzione dell’intero
compito
elaborazione attiva delle informazioni
comprensione-confronto-valutazione-interazione
di più fonti informative
sviluppo di intelligenza critica e capacità di problem
solving
•
•
interdipendenza tra i membri del gruppo
condivisione e ripartizione dei compiti e della
gestione
•
chiara finalità comune delle azioni
•
condivise le motivazioni
incompetenza sociale
correlata a varie forme di disadattamento:
condotte aggressive
comportamenti antisociali nascosti
timidezza eccessiva
difficoltà di apprendimento
difficoltà di apprendimento e deficit in ambito sociale
i soggetti con difficoltà di apprendimento
• hanno scarse competenze sociali
• non sono accettati
• presentano problemi di comunicazione interpersonale
• mantengono per una durata inferiore il contatto oculare
• sorridono meno frequentemente
• non sono altrettanto abili nel cogliere gli aspetti non verbali della
comunicazione
• hanno difficoltà nel capire proverbi, fiabe e perfino barzellette
• si mostrano impacciati nell’espressione orale e compiono molti errori
• sono meno esperti nell’interpretare le emozioni
• fanno + errori nel valutare situazioni sociali e anticiparne le conseguenze
• percepiscono in modo più ostile le relazioni sociali
reali, filmate o descritte verbalmente
• hanno un basso concetto di sé
l’acquisizione delle abilità sociali
condiziona pesantemente il successo formativo
più forti sono i soggetti nelle seguenti abilità
più imparano e hanno successo negli apprendimenti
ricco e articolato repertorio di abilità sociali =
maggiori possibilità di fronteggiare con successo gli eventi
e costruire e mantenere una solida rete di sostegno sociale
esprimere i propri pensieri in modo chiaro
condividere risorse e spazi comuni
gestire positivamente i conflitti
incoraggiare gli altri
rispettare i turni nella comunicazione
parlare a voce bassa e in tono pacato
ABILITA’ SOCIALI
• abilità interattive di base
iniziare/mantenere/chiudere una conversazione
ascoltare
porre domande
• abilità relative al contatto socio-affettivo
autorivelarsi
esprimere affetto
rispondere ai sentimenti degli altri
aiutare
condividere
incoraggiare
manifestare apprezzamenti e critiche
scherzare e stare allo scherzo
• abilità relative al contatto socio-operativo
seguire le istruzioni
rispettare le regole
lavorare autonomamente
cooperare
• abilità di fronteggiamento
negoziare
chiedere informazioni e assistenza
accettare pareri discordi
resistere allo sforzo e alla fatica
rispondere all’aggressività altrui
resistere alla pressione di gruppo
gestire l’insuccesso
ATTUAZIONE di INTARVENTI REGOLATIVI
rinforzi positivi o negativi
•sempre immediati
•espliciti
•Specifici
•attenti più agli sforzi compiuti che agli errori commessi
sanzioni e forme di feedback
•forma comunicativa non direttiva
•riportare i fenomeni osservati in modo descrittivo
•formulare gli appelli come desideri
•fornire supporto nelle situazioni di difficoltà
•insegnare esplicitamente il valore dei rapporti sociali
ciascuno si senta
riconosciuto in quanto persona
e possa sperimentare il senso di appartenenza
•coinvolgere i soggetti nei processi decisionali
•stimolarne la corresponsabilizzazione
•curare la distribuzione del potere all’interno del gruppo
•curare la struttura socio-affettiva di scelte e rifiuti
•curare la struttura delle aspettative/ruoli da espletare
•curare struttura comunicativa e flusso di comunicazione
•usare forme di apprendimento cooperativo
•insegnare come si affrontano difficoltà comunicative
e come si risolvono cooperativamente i conflitti
qualità delle relazioni
≠
assenza di conflitti
=
quantità di conflitti
affrontati e risolti
positivamente
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Centro Risorse16 aprile 2009