CONSIGLIO PROVINCIALE
Seduta del 20 gennaio 2005
PUNTO N. 1
COMUNICAZIONI
a) CRISI DEL SETTORE DELLA COMPONENTISTICA AUTO CHE
INVESTE LE AZIENDE DELLA NOSTRA PROVINCIA
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Se i consiglieri prendono posto possiamo dare inizio al Consiglio Provinciale. Prima di
passare all'esame dell'ordine del giorno corre l'obbligo di dare una triste notizia, è morto
questa notte Nicola Badaloni, uomo di grande prestigio, di grande spessore culturale, è
stato sindaco di Livorno in anni difficili dal '54 al 1966 avviando questa città alla
ricostruzione allo sviluppo, ad essere una città preparata anche a vivere in una società
moderna, una societa' multietnica, una città solidale, una citta' aperta appunto ai bisogni
dei cittadini del mondo, un contributo il suo essenziale all'elaborazione storica di questa
città, la cultura di questa citta' e la sua opera sicuramente andrà oltre la sua morte, una
persona di grande prestigio, che ha goduto della stima, indipendentemente dalle
collocazioni politiche, che ci lascia una grande eredita'. Do la parola al Presidente della
provincia dottor Giorgio Kutufà per la breve commemorazione.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Mi associo alle parole del Presidente Franchini, nel ricordo del professor Nicola Badaloni
storico, filosofo e politico di grandissimo prestigio della nostra citta, uno dei figli migliori
del secolo appena terminato. Aveva compiuto da poco 80 anni e come qui è stato
ricordato, è stato sindaco di Livorno dal '54 al 1966 anni caratterizzati da un grande
impegno nella ricostruzione morale e fisica della nostra città. Oltre che politico è stato un
lucido intellettuale, uno studioso, professore di storia e filosofia presso la facolta' di lingue
dell'Universita' di Pisa, autore di opere estremamente significative nella materia da lui
insegnata. E' stato insignito della nomina di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con cui aveva fraterni rapporti. Indubbiamente una
grande perdita grande per Livorno, per la sua provincia, un insegnamento, quello della sua
opera, a cui tutti facciamo riferimento. Io credo quindi di proporre a tutto il consiglio un
minuto di raccoglimento in memoria di questo illustre cittadino della citta' di Livorno.
- Minuto di silenzio Ovviamente l'Amministrazione parteciperà alle iniziative che il Comune di Livorno
sicuramente assumerà, sulla notizia ancora non posso dare ancora elementi, perche' la
morte è avvenuta questa mattina, nelle prime ore della mattinata e conseguentemente
1
penso che siamo i primi ad ufficializzarla in un contesto pubblico e conseguentemente non
ci sono ancora... ovviamente i consiglieri saranno informati delle iniziative che
l'Amministrazione assumerà ed a cui noi ci assoceremo.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Presidente, diamo inizio ai lavori del consiglio con la prima comunicazione
dell'ordine del giorno, che è: "crisi del settore della componentistica auto che investe le
aziende della nostra Provincia", la comunicazione è svolta dall'assessore Canovaro.
ASSESSORE - MARCELLO CANOVARO
Il settore della componentistica, di cui discutiamo stamani in Consiglio Provinciale,
giungiamo all'illustrazione degli elementi che hanno caratterizzato quest'ultimo periodo, a
seguito di vicende e di passaggi che hanno interessato il tessuto produttivo livornese, le
istituzione in generale, ed hanno coinvolto anche la Provincia come ente competente
istituzionalmente di alcuni passaggi fondamentali. Quindi io mi limiterò a tratteggiare
brevemente, cercando di essere il più sintetico possibile, queste ultime vicende delineando
anche alcune possibili iniziative che la Provincia, insieme agli altri enti territoriali, in
particolare il comune di Livorno, il comune di Collesalvetti, la Provincia di Pisa e la
Regione Toscana intendono promuovere e portare avanti.
Il consiglio sa che il settore della componentistica auto rappresenta uno dei principali
settori industriali della nostra provincia, in particolare nel comune di Livorno, nel comune
di Collesalvetti sono presenti numerose aziende sia medio grandi, di queste 5 sono
presenti nel territorio in comuni della provincia di Livorno, uno nel comune di Fauglia, 6,
ed alcune altre di minori dimensioni che in qualche maniera partecipano al processo,
all'insieme del settore produttivo. Complessivamente nel comune di Livorno, il comune di
Collesalvetti e nel comune di Fauglia sono presenti circa 2400 occupati in aziende medio
grandi facenti capo alla componentistica automobilistica, quindi complessivamente
rappresenta uno dei principali settori produttivi del nostro territorio. Questo tessuto si è
sviluppato negli anni a seguito di un processo di scomposizione delle principali aziende che
esistevano sul territorio, principalmente la realta' FIAT, che era presente sia a Livorno, sia
a Pisa, e che per i noti processi di riorganizzazione e di scomposizione ha
progressivamente ceduto ad altri l'intero settore della componentistica, la riorganizzazione
del sistema produttivo automobilistico nel nostro paese che ha visto la scomparsa, come
entità autonome, di alcune importanti marche, come l'Alfa Romeo, confluite nel settore
FIAT, ed anch'esso è stato vissuto nel nostro territorio, quindi la situazione attuale nostra
è l'esito di un processo storico economico di lunga data che è stato seguito, a cui hanno
partecipato sempre non solo le rappresentanze sindacali ed imprenditoriali, ma anche in
maniera partecipata ed attiva, anche la comunita' locale, il comune, gli enti rappresentativi,
la Regione, quindi un settore, quello della componentistica auto, che è stato
2
permanentemente oggetto di attenzione e di partecipazione, perchè tutti siamo
consapevoli che rappresenta un elemento importantissimo nella nostra economia e nel
nostro bilancio occupazionale.
Negli ultimi mesi, come tutti sanno, il mercato automobilistico europeo e mondiale è stato
attraversato da un processo di trasformazione piuttosto accelerato e che ha visto
sostanzialmente un forte progresso della capacità produttiva delle nazioni asiatiche, in
particolar modo la Cina, ma anche l'India, anche le più piccole nazioni del sud est
asiatico, che hanno visto quindi aumentare fortemente nell'ordine del 50, 60% negli ultimi
due anni la loro capacità produttiva ed anche la loro capacità di assorbimento del
mercato.
Quindi stiamo vivendo in particolare la creazione di un nuovo mercato all'interno del
sistema mondiale, nuovo mercato, una parte, un settore nuovo del mercato automobilistico
in cui l'Asia, le nazioni asiatiche, stanno iniziando a svolgere una funzione incisiva, molto
forte e questo fatto, come tutti sanno apre naturalmente delle conseguenze, apre la
necessità di un confronto serio, approfondito, che vada al di là delle semplici, come si può
dire, del semplice paventare il pericolo, ma rende necessario misurarsi concretamente sui
processi produttivi. Di contro a questo sviluppo che si è avuto negli ultimi due anni, il
mercato europeo, soprattutto quello italiano, presenta una fase abbastanza stagnante, per
quanto riguarda l'Italia il mercato automobilistico, possiamo dirlo francamente, se dal
punto di vista degli acquisti di automobili rappresenta tuttora un grosso mercato, molto
meno comincia ad esserlo dal punto di vista della produzione degli autoveicoli, in quanto
per esempio, la produzione automobilistica dell'ultimo anno del 2003 rispetto al 2002 è
calata nell'ordine del 7 - 8%, quindi siamo di fronte ad un processo di riflessione, come
minimo, se non di crisi aperta, in cui il principale produttore italiano che è il gruppo FIAT,
conosce la situazione di difficoltà che tutti sappiamo e naturalmente ripercuote poi su tutto
il tessuto produttivo che ad esso è legato, le sue difficoltà. Quindi queste difficoltà, per il
nostro territorio, esistono, si inquadrano in un contesto mondiale che vede questo
dinamismo di altri mercati, in più conta una difficoltà propria dell'Italia che è tutta
ricompresa nella difficoltà del gruppo FIAT.
Questa è sostanzialmente l'analisi che viene fatta dai principali osservatori del sistema
produttivo automobilistico e di questo da alcune settimane, da alcuni mesi, si sta
discutendo a Livorno, una discussione che coinvolge tutti i soggetti interessati al settore
dell'auto-motiv, della componentistica ed anche le istituzioni, di questo si tratta, non si
tratta, credo tutti lo abbiamo capito, tutte le forze politiche, tutti i gruppi interessati a
questa fase, si tratta di affrontare in termini estremamente seri un passaggio difficile in
termini costruttivi per il futuro per scongiurare possibili pericoli di delocalizzazione di
trasferimento di ulteriori importanti settori industriali dal nostro territorio in altri territori,
scongiurare questo pericolo ed al contempo favorire invece il radicamento di questo
importante settore del nostro territorio, dando la possibilità di un ulteriore sviluppo con
caratteri anche innovativi, escogitando anche, insieme ai responsabili delle industrie, al
sindacato, ai soggetti che sono primariamente interessati, escogitando anche soluzioni
innovative. Di questo in queste settimane si è discusso ed io credo che le parti sociali dal
loro punto di vista abbiamo fatto, abbiano svolto il loro compito in maniera attenta,
pagando anche qualche prezzo, dobbiamo dirlo, e prezzi anche pesanti dal punto di vista
3
sindacale e dal punto di vista dei lavoratori, ma garantendo, questa è una valutazione che
credo sia comune a tutti, garantendo il mantenimento delle unità produttive sul nostro
territorio, con l'impegno concreto dei responsabili delle aziende di garantire la continuità
produttiva ed anzi l'impegno su settori innovativi.
Questa è una notizia che posso dare al consiglio: vengo adesso, e per questo sono giunto
in ritardo, dalla riunione delle delegazioni di parte privata e di parte sindacale per la stipula
dell'accordo che ha chiuso la vertenza TRW a cui la Provincia, come ente
istituzionalmente competente, deve partecipare, un accordo che proprio per la sua natura
di accordo contiene elementi di sacrificio da parte dei lavoratori, vi ricordo che 85
lavoratori andranno in cassa integrazione speciale per 12 mesi e quindi a rotazione,
quindi c'è l'accordo per la rotazione, però sicuramente questo significa sacrifici non
indifferenti per li lavoratori, a fronte di un impegno della azienda TRW a volgere, ad
investire, a rinnovare le linee produttive per garantire un futuro attestato su processi
produttivi più aggiornati, quindi è una fase anche quella di stamani, che si inquadra nel
processo che è iniziato alcune settimane fa, e che è inserito nel quadro piu' generale che vi
dicevo.
L'impegno che noi vorremmo portare avanti, quello che a noi spetta e cercheremo in
questo di coinvolgere tutti i soggetti interessati, come del resto fino ad ora è avvenuto, sta
in questo: nella ricerca di un potenziamento degli strumenti che attualmente ci sono e che ci
consentono di monitorare in continuum la situazione della componentistica auto. Noi
deteniamo,
come Provincia, l'osservatorio permanente sulla componentistica,
l'osservatorio si è già riunito in questa nuova Amministrazione una volta, a seguito degli
accordi di cui l'ultimo c'è stato proprio stamani, come vi dicevo, si riunirà nei primi giorni
di febbraio, per fare il punto sulle iniziative da svolgere, sinteticamente queste potrebbero
tratteggiarsi in questi elementi: una ricerca forte di un coinvolgimento del Governo dal
punto di vista della politica industriale, questo è un elemento che parrebbe scontato, il
coinvolgimento del governo sul sostegno in qualche maniera, naturalmente nei limiti delle
regole comunitarie di questo importante settore, ma questo non è così, dobbiamo
riscontrare che se il difetto c'è, ce ne saranno molti, ma se questo esiste c'è una difficoltà
del governo nazionale di misurarsi concretamente, certo le scusanti ci sono, ci sono
difficolta' dal punto di vista della applicazione delle regole comunitarie, dei finanziamenti,
eccetera, ma dobbiamo dire che manca fino ad ora un quadro di politica industriale tale da
garantire o perlomeno da consentire anche quelle innovazioni di processo e di prodotto
che sarebbero necessarie per radicare ancora di più il settore industriale della
componentistica.
In secondo luogo, altra questione importante: coinvolgere ancora di più il ruolo della
Regione in questo settore. La Regione ha prodotto, insieme agli enti locali, un progetto
sulla componentistica nei mesi scorsi, negli anni scorsi, si sta sviluppando, si sta
completando, è un progetto che riguarda l'intera componentistica regionale e quindi
comprende anche quella per le due ruote, questo è un fatto positivo perchè spesso la
componentistica e la subfornitura, si muove su tutta l'intera gamma dei veicoli. Noi
abbiamo chiesto, anche nella audizione che c'è stata con la commissione regionale, di
riconoscere una specificità al settore livornese e pisano della componentistica a 4 ruote,
4
questo significa anche trovare canali di incentivazione, di promozione che riguardino in
maniera principale la componentistica automobilistica e quindi la nostra zona.
Infine alcune linee, e mi avvio alla conclusione, di indirizzo che vadano a qualificare quello
che in parte è già stato fatto, ma che c'è necessità, come dire, di approfondire e di
sviluppare meglio. Innanzitutto una iniziativa forte riguardo al radicamento della sub
fornitura, queste sono parole un po' di gergo tecnico sub fornitura significa la creazione di
una rete di aziende piccole o medio piccole che si mettono in relazione con queste aziende
più grandi per fornire dei sub componenti, che poi assemblati costituiscono i componenti
che queste aziende più grandi forniscono alla FIAT, alla BMW, alla Peugeot e così via,
manca nel nostro territorio questo tessuto, noi dobbiamo sforzarci di contribuire, di
favorirne la creazione, in questo senso qualcosa è già stato fatto, si tratta di continuare con
impegno anche richiedendo un impegno straordinario alle associazioni imprenditoriali che,
io dico, debbono svolgere un ruolo di promozione, di iniziativa, di conoscenza nei
confronti dei loro associati e di chi potrebbe essere interessato a localizzarsi ex novo nel
nostro territorio.
Altro punto molto importante: la ricerca applicata, la ricerca precompetitiva, che cosa
significa? Significa un tipo di ricerca che non è finalizzata esclusivamente alla produzione,
ma è finalizzata alla creazione di prototipi, alla creazione di nuovi processi che poi un
pochino piu' in là dovranno diventare oggetto del processo produttivo. Questa ricerca la
possiamo fare nel nostro territorio grazie alla presenza delle Universita' di Pisa del sistema
formativo e di ricerca che esiste e che è, ripetiamo, di massimo livello a livello nazionale.
Su questo aspetto si tratta di procedere, anche qui con l'azione dell'osservatorio, con
l'azione dei soggetti interessati, a portare avanti questa iniziativa. Infine un lavoro di
qualificazione del patrimonio umano, della risorsa umana, che è già presente nelle aziende,
ma che potrebbe essere il futuro, la futura occupazione in queste aziende e che dipende
anche dalla qualità del tessuto formativo della nostra provincia, dalla capacità di
rispondere ad esigenze produttive che si presentano, anche di innovazione, ed anche, io
dico, dalla capacità di mettere a disposizione pacchetti formativi, anche singoli, anche a
disposizione del singolo lavoratore, che sia interessato a qualificare il proprio patrimonio
professionale. Quindi concludo: un insieme di iniziative, di proposte che l'osservatorio
Provinciale della componentistica porterà avanti, tenendo conto che da un certo punto di
vista questa fase è estremamente delicata, estremamente difficile, ma che abbiamo
superato il pericolo, almeno in queste fase, delle delocalizzazioni e della chiusura di interi
settori produttivi, si tratta adesso di impegnarsi per qualificare l'esistente e dare la
possibilità di uno sviluppo innovativo all'intero settore.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie all'assessore Canovaro per la puntuale comunicazione, devo ricordare che questa
comunicazione era stata sollecitata anche dal Capo gruppo di Forza Italia, Maurizio
Zingoni, a dimostrazione di quanto interesse per questo settore ci sia da parte della Giunta
e del Consiglio Provinciale tutto.
E` aperta la discussione.
Ci sono richieste di intervento? Prego Zingoni.
5
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Volevo ringraziare l'assessore per la comunicazione, puntuale e precisa, riscontro pero'
alcuni aspetti ed alcune difformità nella relazione dell'assessore. Il primo aspetto: io credo
che tra i compiti assegnati alle province ci sia un compito molto importante, che è quello
della programmazione economica. Alcuni anni fa, non tanti, tre anni fa, dai banchi della
Giunta si sosteneva che la scelta strategica per il rilascio dell'economia Livornese era
quella della cantieristica navale, questa scelta purtroppo è stata smentita dai fatti con il
crac del Cantiere Navale Luigi Orlando, con tutte le ripercussioni che ha avuto nella
società Livornese. Solo dopo pochi anni, mi riferisco al '98, '97 - '98, con l'introduzione
dell'incentivo per la rottamazione da parte del governo di Centro Sinistra la strategia
sembrava essere trovata nella componentistica auto, non tenendo conto che le vendite di
auto erano completamente difformi alle richieste di acquisto, perchè c'era il Governo che
interveniva pesantemente e copiosamente con l'incentivo sulla rottamazione, quindi la
miopia, a mio avvisto, di cui si è resa colpevole la maggioranza che governa il territorio, è
quella di correre dietro ad un settore che si sapeva benissimo che era drogato dagli
incentivi del governo, per cui l'esplosione delle vendite che c'e' stata in quegli anni non
corrispondeva alle richieste del mercato, ma solo ed unicamente all'incentivazione che
veniva fatta per la rottamazione.
Io credo che manchi a questo punto, ed ho chiesto questo dibattito perchè ritengo
opportuno che le forze politiche si confrontino anche su questo, che manchi una strategia
di fondo per il nostro territorio. La Regione Toscana gioca e funziona a fasi alterne perchè
anche la Regione Toscana ha seguito quelli che erano gli indirizzi degli enti locali, ma la
disattenzione che la Regione Toscana ha avuto per il nostro territorio credo che sia
veramente macroscopica. L'ultima prova della disattenzione per la nostra regione è
proprio di questi giorni, mi sembra di averlo letto oggi sul tirreno, il rifiuto di partecipare
all'assemblea dell'associazione industriale da parte del Presidente della Regione, ecco io
credo che si debba fare una riflessione sull'economia della nostra provincia, la si debba
fare non rincorrendo quelle che sono le ultime analisi o quello che ci fa più comodo, ma
capire bene se la provincia di Livorno, e qui ci sono sistemi differenziati, una parte che ha
vocazione turistica, una parte che ha vocazione siderurgica, ma capire bene che cosa si
vuol fare di questa provincia. Io credo che negli ultimi anni si è data una dimostrazione che
si improvvisa molto, si cerca di correre dietro ad un settore perche' lo si ritiene strategico,
non si ha una visione complessiva di quella che e' la richiesta dell'economia, e credo che a
questo punto solo alcuni fattori potranno fare sì di attrarre sul nostro territorio nuove
imprese, o far si' che quelle che sono presenti crescano, cercare di fare una politica
favorevole per l'industria, perche' le industrie portano lavoro, occupazione, risolvono i
problemi che attanagliano questa provincia ormai da troppi anni.
Lo dico perche' una politica fiscale attente, anche di finanza locale, perche' gran parte
della finanza adesso non è piu', non ci si può solo ed esclusivamente attaccare le colpe al
governo, ormai non ci crede più nessuno a questa cosa qua. Il decentramento, il
6
federalismo, fanno si' che diventano competitivi solo i territori che offrono alle aziende, ed
il nostro territorio, guarda caso, una recente statistica dell'ISTAT, lo dà come il più
infrastrutturato d'Italia, ora se nel nostro territorio ci sono le infrastrutture che sono le
prime necessità delle imprese per allocarsi, se ci sono le possibilita' di sviluppo, credo che
l'unica colpa, a questo punto, non possa essere addossata al governo, la colpa sta qui, sta
in questi palazzi, se le aziende come la Siemens nel '96 decisero di andare altrove, se
tante aziende vengono qui solo per pochi anni e poi come annusano l'aria prendono e si
trasferiscono. Dicevo questo e mi avvio alla conclusione perche' credo che la riflessione
sia da fare veramente in maniera serena, non in maniera di parte, ho sentito molto spesso
cercare di strumentalizzare queste cose per addossare le colpe al Governo, credo che la
mancanza di aree per insediamenti industriali sia un fattore determinante, perchè non
possono venire ad insediarsi aziende qua a Livorno se mancano le aree; una finanza locale
incentivante per le aziende che vengono ad investire qui a Livorno, manca completamente,
credo che su questi aspetti gli enti locali livornesi potrebbero veramente fare molto e
purtroppo rilevo anche che la politica fa sempre meno per questo, ho visto recentemente
sul Tirreno che l'unica azione fatta dall'unico parlamentare locale che c'è, perche' la
signora Pennacchi credo che sia impegnata altrove, Natale D'Amico non so dove sia
andato a finire, ma il povero Susini corre da una parte all'altra a portare solidarietà, ecco,
credo che la politica delle pacche sulle spalle e della solidarieta' debba finire, anche i
parlamentari, ripeto, di tutte le parti politiche, noi purtroppo localmente non ne abbiamo,
debbano impegnarsi su questa vicenda, non possono interessarsi solo del calcio, solo di
Protti, solo delle DASPO, oppure interessatamente per la vicenda dell'Autorità Portuale,
credo che una riflessione debba essere fatta anche su questi aspetti, e credo che la politica
debba giocare una parte importante, ripeto, questa e' una provincia dove la
programmazione e' stata sostituita dall'emergenza, bisogna riportare la programmazione a
lungo termine, solo così si puo' impostare una politica economica seria e che dà risposte
in termini di occupazione.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Zingoni. Ha chiesto di parlare la consigliera Pierfederici.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Mi pare proprio strano che Zingoni si preoccupi così caldamente di quelli che sono gli
effetti classici del capitalismo liberista. Quello che sta accadendo è sintomatico del capitale
che segue i suoi interessi senza rispettare assolutamente, né le istituzioni, né i diritti dei
lavoratori, nè gli interessi del territorio. Le dichiarazioni che ha fatto Zingoni, mi perdoni
Maurizio, ma sono un moralismo d'accatto, molto strumentali alla coreografia politica di
questi nostri tempi che vedono come il mercato ed il liberismo sfrenato e senza regole che
7
sottopone alle sue regole sia la politica urbanistica dei territori, che i contratti di lavoro,
che lo statuto dei lavoratori, tutti strumentali e funzionali al profitto delle imprese; profitto
delle imprese che salvano il nostro Paese, salvo poi, quando si scopre che nei paesi del
terzo mondo si produce con costi del lavoro più bassi, si produce facendo lavorare i
bambini e le donne ad orari assolutamente da noi inconcepibili, quando non si rispetta
l'ambiente, quando si sfrutta il territorio, salvo poi spostarsi dall'Italia, chiudendo le
fabbriche ed andando ad aprirle in questi paesi, abbandonando completamente quella che
era l'etica liberale e non liberista di un imprenditore che ha delle regole, perche' anche se
siamo comunisti comprendiamo che l'imprenditore puo' avere delle regole, che persegue il
suo profitto, pero' restituisce al territorio anche della ricchezza, questo non è piu' con
l'abbattimento, la legge Biagi né un esempio, con gli incentivi e le riforme fiscali che il
Governo Berlusconi ha, in questi anni, sfornato impoverendo il paese, impoverendo i
lavoratori, a tutto beneficio delle imprese, delle industrie che lui rappresenta, quindi quella
che Zingoni ha presentato è uno scenario apocalittico che non corrisponde minimamente,
a nostro parere, alla realtà.
La crisi che sta attraversando la componentistica nel territorio provinciale livornese,
purtroppo, è una crisi che è uno specchio, uno spaccato di quello che significa la
globalizzazione, che significa una impresa le cui sorti sono decise da una famiglia, come
quella della FIAT, la FIAT in tutti questi anni, è noto a tutti, ha vissuto non incentivi che i
governi, liberisti, non comunisti, comunque, hanno concesso....
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
(fuori microfono)
C'eravate anche voi...
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
No davvero, al Governo? Non ci siamo mai stati al Governo, noi comunisti, Rifondazione
Comunista non è stata... cioe' si', be', e' stata al Governo per un breve periodo e poi ne
siamo usciti.
INTERVENTI FUORI MICROFONO - NON COMPRENSIBILI
CONSIGLIERE - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Appunto, avevamo fatto un accordo di resistenza, non partecipavamo al governo
direttamente e comunque la FIAT ha avuto sovvenzioni in epoche ben precedenti,
8
stabilendo le sue politiche attraverso delle decisioni familiari, gli errori, oppure le decisioni
di questa famiglia di soggetti in carne ed ossa, hanno fatto sì che i cambiamenti di indirizzo
della produzione della FIAT, legati anche al mercato mondiale dell'automobile, siano state
scaricate da sempre sulle spalle dei lavoratori, perche' questo succede! Anche ora i
problemi di una industria vengono scaricati non certo dai portafogli dei signori FIAT, dei
signori Agnelli, ma dalle spalle e sulle spalle dei lavoratori che sono costretti a fare cassa
integrazione, anche con rotazioni di solidarieta', che hanno assolutamente incerto il loro
futuro. All'Ente Locale va rimproverato, Assessore Canovaro, il fatto che come noi
diciamo da tempo, l'ente locale non può correre a rimorchio delle politiche economiche
che cambiano volta, volta, anche nel nostro territorio. La provincia ha una competenza,
oltre che di programmazione economica, ha una competenza specifica sul lavoro, quindi
una competenza specifica sul lavoro non si può limitare ad affannarsi, a rincorrere le varie
crisi industriali che si susseguono a ritmi ormai molto veloci sul nostro territorio, vedi
Richard Ginori, vedi Cantiere, vedi TRW, vedi Carbochimica, vedi LIPS, e chi piu' ne ha
piu' ne metta, senza che si faccia carico la Provincia di svolgere un ruolo di previsione, non
solo di gestione dell'esistente, come io sento dire spesso da questi assessori, anche in
altre occasioni, il politico non puo' fare il gestore dell'esistente, non puo' fare solo
l'amministratore, deve avere anche un ruolo di previsione, di tutela di questi danni, di
questi eventi che possono accadere, perche' la crisi economica, la globalizzazione porta a
questi problemi, ora è stata la cantieristica, oggi e' la componentistica, domani puo' essere
la chimica e cosi' via, ma dobbiamo avere la capacita' di prevedere, di avere un ruolo
attivo, di comprendere che l'economia non e' solo economia perche' ci sono dei
plusvalori, perche' si gioca in borsa, perche' le imprese hanno dei profitti, economia
significa lavoro, perche' l'imprenditore, senza lavoratore non e' nulla, l'impresa senza chi
lavora, senza chi produce ricchezza e mette la ricchezza in circolo, che ne pensi
Berlusconi, non funziona, c'è bisogno dell'imprenditore, serio, etico e corretto, ma c'è
bisogno anche di lavoratori che sono sicuri, che guadagnano il giusto, che sono protetti e
che sono sindacalmente forti, perche' solo da questo equilibrio si può trovare una qualità,
quella qualita' che consente al nostro paese di essere competitivo con gli altri paesi, non
possiamo rincorrere la Cina, la Korea o il Vietnam, perche' significa la fine, non solo
dell'Italia, ma anche dell’Europa.
ASSESSORE - FRANCO FRANCHINI
La parola a Marco Ruggeri.
CONSIGLIERE - MARCO RUGGERI
Io ringrazio l'assessore Canovaro che ci ha fatto un quadro debbo dire abbastanza
esauriente di quelle che sono le problematiche che ci troviamo ad affrontare, e lo ringrazio
9
anche perchè in questi mesi in cui si è susseguita questa situazione di crisi che ora sta
toccando la TRW ma che poi in realta' e' una questione con la quale ci dovremo misurare,
perche' congiunturalmente il settore dell'auto è in crisi, il dato di ripresa del 2005 sarà
sostanzialmente paragonabile a quello del 2004, quindi fisiologico, + 1 e qualcosa per
cento sulle vendite delle auto e quindi ovviamente anche tutto il settore della
componentistica subira', a livello mondiale, questo tipo di stallo. Noi abbiamo alcuni
strumenti di Governo, che abbiamo creato e che dobbiamo a questo punto far funzionare
fino in fondo. Il famoso osservatorio sulla componentistica secondo me ora è necessario
che diventi uno strumento più attivo ed anche interattivo con le problematiche che ci sono,
cosa voglio dire? Voglio dire che non ci possiamo limitare a fotografare la crisi per poi
fare un'ottima discussione, che può essere anche interessate, ma che di sicuro risolve
poco. Credo debba essere messo a frutto questo strumento di concertazione e di
governo, di cui siamo dotati, in maniera lungimirante, questo è un atto importante, per
mettere da subito in campo tutto quello che noi possiamo fare con i poteri che ci vengono,
che ci sono consentiti, con le risorse che abbiamo a disposizione, per indirizzare in quel
settore l'azione di governo e l'azione politica dell'Amministrazione Provinciale. Dopodichè
pero', non è sufficiente questo; questo è quello che possiamo fare con gli strumenti dati,
dopodiche' è necessario, a mio modo di vedere, incominciare a spingere fino anche alle
estreme conseguenze quelli che sono i deficit strutturali del settore della componentistica
nella nostra provincia. Noi siamo in una realtà in cui, tra l'altro poi è stato pubblicato quel
bel libretto l'anno scorso, durante la conferenza sul lavoro da parte della Giunta
Provinciale, noi abbiamo un problema strutturale che è quello delle subforniture,
dell'indotto, mettiamola come si vuole mettere, e qui scontiamo uno dei deficit strutturale
di questo territorio, che e' l'incapacità imprenditoriale, questo è il punto vero! Noi non
abbiamo nessuno che pensa nel mondo, nel panorama imprenditoriale, di investire capitale
di rischio per stare nel settore della componentistica o della sub fornitura alla
componentistica, tutto cioe' che c'è lo prendiamo da fuori o addirittura con prezzi enormi
per le aziende della componentistica, sono loro che prestano manodopera e capire
affinche' abbiamo vicino gli strumenti che gli servono per completare la filiera. Su questo
noi dobbiamo fare una riflessione, perche' noi possiamo avere diverse ipotesi, che queste
aziende che sono venute, hanno chiesto loro di venire, perche' ritengono il territorio
appetibile, la Intier*, io ho seguito la vicenda da consigliere comunale a Collesalvetti, è
venuta a Collesalvetti perchè riteneva quel territorio appetibile per l'insediamento, la
consigliera Mazzelli era con me in consiglio, penso che si ricordi anche le discussioni,
perche' riteneva quegli insediamenti appetibili per le loro esigenze nel quadro che loro
individuano, hanno una serie di range per dislocare le aziende, non è che si alzano una
mattina e fanno una scelta. O queste sono dislocazioni ed allora ci possono stare due anni,
tre anni, 10 anni, una volta ammortizzati gli investimenti possono anche chiudere da un
giorno ad un altro perchè gli costa molto meno chiudere che non fare qualunque tipo di
intervento, oppure si radicano sul territorio all'interno di un sistema e quindi si chiude la
filiera.
Ora noi abbiamo tutte le condizioni per fare questo, abbiamo la TRW e Delphi* nel
comune di Livorno, nel comune di Collesalvetti c'è l'Intiar* che è uno dei più grandi
insediamenti, come presenza di lavoratori. A 20 metri dal confine del comune di
10
Collesalvetti c'è la Siemens da una parte e poi c'è anche dall'altra parte, perche' c'e' sia a
Fauglia che a San Piero. Ci sono un'altra marea di piccole strutture che a grande fatica
cercano di stare sul mercato della componentistica, qualcuna sta chiudendo, c'era la
questione della Resurgo che era presente, ce ne sono altre, o noi si riesce a mettere ad
un tavolo di concertazione, anche con le associazioni degli industriali, che bisogna che si
impegni un po' di più su questo ed un po' meno sulle cose che non gli competono, tipo le
questioni del commissario dell'Autorità Portuale e dei troiai con il Ministro Matteoli, ma
comunque a prescindere da questo sarebbe bene che riuscissimo a lanciare con forza
questo tavolo di concertazione, perche' la concertazione è l'unico modo per uscire da
queste crisi, e che noi affrontassimo fino in fondo, anche con il mondo imprenditoriale, per
dare quello che noi possiamo mettere a disposizione, ci dicano di cosa hanno bisogno per
sviluppare il settore della filiera alla componentistica, e l'amministrazione pubblica mettera'
a disposizione cio' che puo' mettere a disposizione.
Credo che francamente su questo vorrei un attimino interloquire, se mi e' consentito, con il
consigliere Zingoni, io non concordo ovviamente con alcuna delle sue affermazioni, per
ragioni abbastanza oggettive, vede consigliere, non è che noi si siamo dimenticati di questo
territorio e neppure la Regione Toscana, anche perche' senno' le citerei che il governo si è
dimenticato in Finanziaria di finanziare le Autorita' Portuali, e le direi che siamo
veramente... di chi si dimentica di piu' si potrebbe fare la lista, di sicuro il Governo e'
sempre in cima, ma detto questo, il problema è che noi non possiamo pensare di costruire
strategie oltre una certa misura, perchè la situazione mondiale con la quale noi facciamo i
conti ci dice che noi possiamo dare risposte e possiamo vedere fin dove ci è consentito di
vedere; la questione della componentistica era una grande opportunita' che il territorio ha
raccolto, dopodiche' dovremo fare i conti con quello che significa averla colta e con tutti i
passaggi, era noto che la componentistica auto aveva, secondo il mercato dell'auto degli
andamenti oscillanti, la cosa da non fare, e su questo dobbiamo insistere, anche nei
programmi di sviluppo, non possiamo pensare di essere passati, qui abuso di un termine e
spero mi perdonerete, dalla monocultura delle partecipazioni statali, che non era poi una
monocultura produttiva, vorrei che fosse chiaro questo, ma comunque era una diffusa
presenza delle partecipazioni statali, ad altre monoculture che mettono in ginocchio il
territorio, questo è l'altro punto di fondo che dobbiamo avere. Concludo per dire che
cosa? Per dire che le istituzioni possono e debbono fare molto, non tutto, perchè le sedi di
decisione sono altrove, ma credo che noi dobbiamo insistere mettendo a disposizione tutti
quelli che sono gli strumenti di governo e facendo lavorare fino in fondo l'osservatorio ma
anche come dire gli strumenti di concertazione sullo sviluppo, si sta discutendo del patto
per lo sviluppo credo che sia necessario tenere questi elementi di novità all'interno della
discussione sugli incentivi che noi mettiamo nel patto per lo sviluppo. Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Ruggeri, la parola a Graziani
11
CONSIGLIERE - CARIDDI GRAZIANI
Come gruppo consiliare Margherita, abbiamo parlato molto della situazione economica e
delle ciclicità dell'andamento ciclico che certi tipi di produzione che sono presenti sul
territorio causano al benessere dei cittadini, cicli negativi e soprattutto su un fatto
fondamentale, sulla presenza di una impresa o attività di lavoro tecnologicamente poco
avanzata. E` un problema che anche nel programma del Presidente ed anche del Sindaco
di Livorno è in evidenza il collegamento tra ricerca e lavoro. Uno dei fattori principali, poi
ce ne sono anche altri, ma il qualificare la produzione di una Provincia che fino ad ora ha
avuto più che altro un non arricchimento della produzione, arricchimento intellettuale di
formazione, quindi ha fatto bene a puntare ad un rapporto con la ricerca fattivo
l'assessore Canovaro quando ha esposto queste cose e giustamente si rifletteva anche
prima, chi mi ha preceduto che non può essere una Epifania che succede della Provincia
di Livorno, se il Governo Italiano non investe in ricerca, anche il territorio ne subirà le
conseguenze, il Governo francese quello inglese hanno puntato sulla formazione
universitaria e sulla ricerca applicata sul territorio ingentissime somme, finanziamenti e
programmi e vantano una tradizione statale di estrema serietà su questo settore nazionale,
ricordo che il sistema Italia è uno degli ultimi nell'accesso ai brevetti, come fornitori di
brevetti a livello internazionale, io credo che questo sia un fatto molto importante che la
Margherita esprime, mi dispiace che rimango ad essere l'unico rappresentante della
Margherita in consiglio, però credo che sia molto importante questo aspetto di ... ma io
accorcio a questo punto il tema perchè essendo ovviamente non interessante per il mio
Presidente quello che dico mi pare abbastanza inutile proseguire. Grazie
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Non ci sono altri? Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Io vorrei animare la discussione perche' la vedo abbastanza appiattita e quando sentivo il
consigliere Ruggeri di parlare della responsabilità del governo come ho sentito altri certo.
E' facile dare colpa al governo per la incapacità di questa provincia e di questa Regione di
fare una politica industriale,
quando dice il consigliere Ruggeri "incapacita'
imprenditoriale" alla faccia della incapacità imprenditoriale, non so se sapete gli enti locali
qui a Livorno tra la Provincia ed il Comune gestiscono mi sembra oltre 50 società, sono
quasi tutti fallimentari, non so se questa è l'imprenditoria che volete portare avanti,
andiamo avanti cosi', avete sponsorizzato il cantiere fino ad ieri ed e' fallito miseramente,
volete ora mettete la mano anche dentro la Port Authority perche la scusa di questa
provincia perchè non ha sviluppo è colpa della Port Authority, qualcuno poi darà colpa
anche al commissario Barbetti perchè il Parco dell'Arcipelago frena lo sviluppo, queste
sono le responsabilità, assumetevi le vostre, cominciate ad assumervi le vostre, avete una
gestione ma guardate quello che gestite qui s Livorno, sono 50 anni che gestite e non
avete il coraggio di vedere più avanti, non cominciate a deviate le responsabilità verso il
12
governo, e' solo questo, io non volevo intervenire ma quando sento dire "i troiai del
Ministro Matteoli" ma questo mi indigna, "i troiai" mi sembra che vengono fatte in
questa Provincia ed in questa Regione altro che il Ministro Matteoli. Il Ministro Matteoli
dopo 3 anni che e' al Governo ha fatto tutti i troiai, voi in 50 anni non avete fatto mai
troiai! Ma smettiamola, ma smettiamola!
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Chi l'ha detto "troiai"
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Voglio rispondere anche a Rifondazione Comunista alla consigliera Pierfederici dove dice:
"noi c'eravamo e se c'eravamo dormivamo" questa e' la risposta che hai dato, perche' eri
al Governo, avete dato gli incentivi ad una ditta privata ed a quello tempo li' il governo
dell'Ulivo si vantava di aver raggiunto il P.I.L. del 3 % , l'1 % lo dava gia' da se' la
F.I.A.T. se ve lo ricordate bene, pero' che cosa faceva la F.I.A.T. privatizzava i profitti e
dava al pubblico i debiti questo è il problema! Questo è il problema, allora volete che il
Governo Italiano continui su questo, ha detto bene l'assessore ci sono degli impegni a
livello comunitario non possiamo, dobbiamo stare attenti, c'è qualcuno che dice "entriamo
dentro la componente societaria F.I.A.T." ma per cosa? E' una ditta che non si è evoluta,
non è colpa del Governo, è una ditta privata non è colpa del Governo se non ha fatto
miglioramenti, non vi ricordate, fanno menzione alla Renault, alla Renault il Governo
francese ci e' entrato oltre 10 anni fa, se vi ricordate bene, ma io sento delle discussioni
inutili guardate, qui è solo di non assumersi le responsabilità del territorio che voi avete
devastato per 50 anni. Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Quello di Gragnoli era l'ultimo intervento. Credo che non sia entrato nel merito delle
questioni, io darei la parola a Canovaro per un una breve conclusione degli interventi che
ci sono stati.
ASSESSORE - MARCELLO CANOVARO
Ringrazio il consiglio e riguardo a quello che è stato detto confermo che l'impegno nostro
sarà quello di valorizzare e potenziare gli strumenti a disposizione, riguardo alle
argomentazioni che sono state svolte questa mattina, quando io mi sono riferito alla
necessita' di un ruolo del governo non avevo certo intenzione di dare le colpe a qualcuno,
sottolineavo un aspetto, che ci può essere una responsabilizzazione dei territori ma se
manca una regia complessiva nazionale che si faccia carico delle esigenze di un settore
industriale diventa difficile poi per un settore industriale che deve fare fronte a necessità di
investimento sulla ricerca etc. poter rimanere competitivo, vorrei dire che molte non
13
significa questo incentivare semplicemente la vendita di prodotti, ma significa anche
mettere in campo politiche diverse. Basta fare le leggi giuste come si sono fatte per la
comunicazione della televisione, basta fare delle leggi giuste basta capire il ruolo che un
settore ha in un paese. Quindi quando c'è il richiamo al governo ha questo significato,
significato di richiesta di intervento come avviene in altri Paesi Europei in Francia in primo
luogo. Concludo dicendo che riguardo alle innovazioni, alle innovazione necessarie, io
credo che ci sia lo spazio e su questo lavorerà anche l'osservatorio provinciale per riuscire
a coniugare altre potenzialità presenti nel nostro territorio, veniva citato nei giorni la
questione della logistica, la realta' delle infrastrutture, la disponibilita' del contesto sociale,
del sindacato a discutere, a fare accordi con le imprese, insomma il nostro territorio ha
un livello elevato, elevatissimo di potenzialità, questo viene riconosciuto a livello dei
principali osservatori quello che manca ed è paradossale dobbiamo riconoscerlo che
manca il riconoscimento di queste potenzialità a livello centrale, cioe' io credo che
sarebbe compito di chi ci governa riuscire a vedere le potenzialità di un territorio,
coglierne le disponibilità presenti e riuscire in qualche maniera a favorire lo sviluppo di
politiche che tendano ad assecondare queste potenzialità. Questo dobbiamo riconoscerlo
non c'e' ma non è escluso che ci potrà essere, noi ci batteremo perchè questa presenza si
sviluppi e nel futuro ci sia a partire anche dal prossimo incontro che la città di Livorno avrà
con il Presidente della Confindustria Montezemolo e quindi ricordo questi impegni e
queste valutazioni e ringrazio di nuovo il consiglio.
14
PUNTO N.1
COMUNICAZIONI
INIZIATIVA DI SOLIDARIETA' DELLA PROVINCIA A FAVORE DELLE
ZONE DEL SUD-EST ASIASTICO COLPITE DAL MAREMOTO
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Passiamo alla seconda comunicazione all'ordine del giorno che riguarda l'iniziativa di
solidarieta' della Provincia a favore delle zone del sud-est Asiatico colpite dal maremoto,
voglio ricordare che da questo punto di vista c'è stata una iniziativa congiunta della
presidenza del consiglio e del Presidente della Provincia e anche dei singoli gruppi
consiliari che a fronte di questa immane tragedia si sono immediatamente mobilitati con
iniziate di solidarietà che cerchiamo ora di riassumere in atti concreti. Prego Presidente.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Come diceva il Presidente Franchini, subito dopo il tragico evento ci siamo consultati
anche con la Presidente della commissione Pari Opportunità per adottare una serie di
provvedimenti che testimoniassero concretamente la solidarietà dell'Ente nei confronti di
tutte le popolazioni colpite da questo straordinario evento. E le iniziate di cui del resto
abbiamo già fatto notizia della quinta commissione il giorno 13 di questo mese sono state
quelle di proporre all'ANCI e al UPI l'adozione a distanza degli orfani del maremoto
ritenendo appunto i bambini come le vittime ancora più indifese di questa gravissima
tragedia, nello stesso tempo abbiamo aperto l'ufficio relazioni al Pubblico per ricevere
anche noi e destinare alle popolazione maremotate le offerte dei cittadini Livornesi in più
abbiamo stabilito come Giunta l'apertura straordinaria delle Museo di Storia Naturale per
la domenica 2 e per il giorno della Epifania ad un prezzo simbolico di 1 euro raccogliendo
appunto anche in quel caso i biglietti di ingresso a favore delle popolazioni terremotate.
Questa iniziata ha portato 620 visitatori delle due giornate e 1489 euro di raccolta. Nello
stesso tempo a latere della nostra mobilitazione chiamiamola istituzionale, oltre
ovviamente le decisioni assunte come Giunta e come Consiglio riguardano appunto gli
interventi diretti dei consiglieri e degli amministratori, lo stesso personale dell'Ente
ovviamente coordinato con le proprie organizzazioni sindacali anche lui ha operato in
risposta a queste esigenze. Il problema che si è posto all'amministrazione è stato quello se
privilegiare interventi diciamo diretti nel territorio dell’Ente o partecipare ad iniziative
coordinate da altre strutture dello Stato che si sono come voi sapete tutte mosse a favore
delle popolazioni. La decisione che io ho riportato in commissione e che qui trasferisco
nella discussione consiliare è quella di compartecipare alle iniziative che la Regione ha
assunto, la Regione Toscana ha assunto a guida di tutto il territorio. Nello stesso tempo la
nostra proposta della adozione era fatta nello stesso 2004 dei giorni immediatamente
successivi al maremoto, successivamente il 12 gennaio di quest'anno la stessa UPI l'ha
ripresa e rilasciata preponendo a tutte le Province Italiane l'adozione di 50 bimbi per 5
15
anni con il sistema dell'adozione a distanza. Da parte della polizia Provinciale e delle
guardie le GAV che ringrazio per essersi prestate insieme a tutto il nostro personale
anche per l'apertura straordinaria del Museo hanno sottoposto a noi un progetto di
intervento a favore delle popolazioni di pescatori delle zone proponendo di destinare le
risorse raccolte alla fornitura degli strumenti di lavoro andati perduti delle zone di pesca a
seguito dell'evento catastrofico. Questo tipo di iniziativa assolutamente apprezzabile
abbiamo ritenuto di riprenderla all'interno di quella più complessiva della stessa Regione
proponendo appunto alla Regione l'adozione di iniziative di questo tipo anche perchè
condividiamo quella che è stata l'opinione della quinta commissione, quella cioe' di
operare attraverso anche l'invio non esclusivamente di denaro, ma anche di beni, di beni
ovviamente adatti a quel tipo di intervento che in queste zone si fa soprattutto nel campo
del lavoro.
La discussione in quinta commissione è stata molto ampia e partecipata, ha trovato una
condivisione delle iniziative fino allora assunte dalla giunta ed ovviamente sono state fatte
alcune considerazioni che io riporto al dibattito di questa aula che condivido
completamente e che riguardano in primis il problema che qui è emerso in tutta la sua
drammaticità collegato appunto all'evento naturale, ma che è un problema più
complessivo, quello dei rapporti tra il mondo sviluppato e gran parte dell'altro mondo e
che riguarda l'ingente debito pubblico che questi stati hanno assunto per finanziare il
proprio sviluppo e comunque se non la propria sopravvivenza. Anche in questa occasione
è apparso necessario l'intervento da parte di paesi maggiormente sviluppati perchè nei
confronti dei paesi più deboli si proceda attraverso l'abbattimento e la cancellazione del
debito.
Oltre a questo ovviamente mi pare che sia di queste ore la notizia, che le organizzazioni
internazionali dall'O.N.U. alle sue affiliazioni debbano dotare tutti i Paesi di un sistema di
allarme che contenta di ridurre se non di annullare gli effetti di simili catastrofi che appunto
hanno avuto anche questi effetti così disastrosi proprio per la incapacità di avere azioni
preventive che appunto ne potessero attenuare le conseguenze.
Mi pare chiaro è condiviso l'impegno soprattutto a favore delle fasce più deboli, sia pure
in una situazione complessiva di tragedia che sono state colpite a favore dei bambini e
conseguentemente l'impegno all'adozione che previsto dall'U.P.I. per 5 anni si propone di
poter continuare fino al raggiungimento della maggiore età dei ragazzi che verranno
appunto aiutati attraverso questa iniziativa. La stessa Regione come voi avete visto
proporrà in una apposita legge anche lei una adozione a distanza in forma ovviamente
molto più massiccia di quella che noi possiamo fare e proporre in questa sede. Ecco gli
elementi principali appunto delle iniziative sono quelle che sia pure in maniera molto
sintetica ho qui raccolto ed anch'io ho ovviamente constatato e del resto anche lo stesso
dibattito in commissione e anche in consiglio è stato preceduto da una serie di richieste
che sono più o meno pervenute da tutti i gruppi a dimostrazione di una unanime sensibilità
di questo consiglio nei confronti di una tragedia di questa portata, ripeto che
l'Amministrazione Provinciale si è mossa ecco le iniziative che concretizzeremo in maniera
formale ripeto è stato deciso di operarle all'interno di una più ampia gamma di interventi
che abbiamo proposto e qui comunque oggi c'è una ulteriore sede di confronto nell'aula
16
consiliare, di riportare all'interno delle competenze complessive che vengono gestite nel
settore e nelle zone dalla regione Toscana.
VICEPRESIDENTE - LUCIANO GIANNONI
Ci sono interventi? Gentili.
CONSIGLIERE - GIANLUCA GENTILI
Dunque, io credo che questo tragico evento sia anche l'opportunità per rilasciare con
forza quelle che sono le secondo noi le principali cause della povertà del Terzo Mondo,
quindi come diceva il Presidente giustamente prima, la prima di tutte è senz'altro la
cancellazione del debito, quindi questo tragedia non fa altro in un certo senso che
rafforzare la posizione che noi sosteniamo da sempre quindi la semplice sospensione del
debito non è più a questo punto sufficiente e quindi la sola moratoria che anche il Ministro
Fini purtroppo ha proposto non serve in maniera strutturale ad aiutare le popolazioni, ma
appunto occorre intervenire in maniera strutturale e quindi si tratta di una occasione in un
certo senso che noi non possiamo perdere, il numero delle vittime che è stato causato da
questo tragico evento è aumentato in maniera enorme anche per le condizioni di povertà
in cui queste popolazione si trovano, povertà e sottosviluppo, quindi l'obiettivo proprio
strategico dal nostro punto di vista è quello anche di cercare di sostenere un futuro di pace
e appunto più sostenibile per queste popolazioni. In questi punti molte associazioni
ambientaliste hanno espresso anche delle raccomandazioni per quanto riguarda appunto
la ricostituzione sociale e ambientale del territorio, un territorio che molto spesso è stato
distrutto anche da uno sviluppo incontrollato per esempio della industria turistica, molte
popolazioni appunto a causa di questo sviluppo si sono riversate sulle coste con una
cementificazione eccessiva che ha distrutto le barriere di mangrovia che sono una barriera
naturale anzi sarebbero state una barriera naturale verso un evento di questo tipo. Infatti
la dove queste barriere, queste foreste di mangrovia sono state conservate l'impatto che
ha avuto sulla popolazione è stato molto minore, quindi nell'aiutare la ricostruzione di
questi territori occorre appunto anche da parte nostra, dei paesi occidentali cioè cercare
di ricostruire in un certo senso, di riformare quella armonia tra uomo e ambiente che
purtroppo troppo spesso è andata distrutta, ci vorranno molti fondi per ricostruire e
ridare vivibilità a queste popolazioni per i prossimi sei mesi, una forma formalizzata anche
dall'O.N.U. è stata di circa di 700 milioni di dollari e l'Italia purtroppo, il Governo Italiano
anche per questa occasione nello stanziare i propri fondi ha fatto una pessima figura,
come al solito, perche' i fondi che sono stati destinati da parte del governo Italiano, sono
stati sottratti dal fondo della cooperazione e quindi in un certo senso è stato come se
abbiamo tolto delle risorse che appunto erano destina te a paesi comunque del Terzo
Mondo, quindi veramente abbiamo fatto una pessima figura da questo punto di vista qui,
la nostra proposta era quella invece di diminuire le ingenti spese militari, una parte delle
ingenti spese militari e destinarle a questa emergenza e non toglierle appunto dai
finanziamenti già distribuiti per i fondi dalla cooperazione. L'ultima cosa, credo che
17
appunto necessario anche da parte di chi voglio dire finanzia oppure contribuisce o vuole
contribuire in qualche modo siano essi privati o enti locali anche alla trasparenza e a un
minimo di garanzia per capire questi fondi come vengono impiegati perchè è chiaro che i
Paesi del Sud Est Asiatico nonostante apparentemente siano delle democrazie in realta'
molto spesso sono governate da, ci sono delle burocrazie corrotte, mafie locali, per cui
non è difficile immaginare che una parte ingente di questi fondi purtroppo vadino in queste
mani e quindi occorrerà vigilare anche per evitare questo. Poi dal nostro punto di vista
anche un aiuto sostanzioso noi come vedi lo abbiamo dato a questa ONG che e' Medici
senza Frontiere e che una delle organizzazioni maggiormente impegnate sul territorio.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Gentili, se non ci sono altri interventi. Prego Petri.
CONSIGLIERE - PIERLUIGI PETRI
L'occasione che ha aperto questa discussione normalmente si presta a tutte le
osservazioni a tutte le riflessioni possibili, ma una in particolare di riflessione va fatta, cioe'
dire che tutte le parole, lavoro, insomma la riflessione, il desiderio, l'auspicio che tutte le
parole, tutte le iniziative, tutto quelle che si dice, che è stato detto fino ad oggi non
rimangono solo delle pie intenzioni, non rimangono solo delle esercitazioni verbali che
oltre modo acquisterebbero un sapore estremamente tragico vista la dimensione del
dramma che ha colpito l'unanimità intera. Non c'è bisogno quindi di tanti discorsi, come
non c'è bisogno di tanti impegni per esportare democrazie, modelli di sviluppo o modelli di
vita, c'è bisogno solo di un impegno personale di ciascuno di noi credo, degli Stati e delle
istituzioni affinche' il dramma che non è sostenibile dalla razionalita' umana a queste
dimensioni sempre più limitate. Ed e' possibile questo, nel Giappone sappiamo che a
intervalli frequentissimi si sviluppa il dramma del terremoto è le vittime sono sempre meno,
e sempre meno ci sono tragedie da piangere ed ecco quindi la necessità di una
collaborazione piuttosto che una esportazione di modelli, perchè io non so quando noi
avessimo allevato un figliolo secondo le nostre regole quanto bene gli faremmo nel
momento in cui questo figliolo torna nel paese di origine è una osservazione in astratto
questa, non vuole essere espressa contro l'adozione a distanza sia chiaro il discorso, ma
c'è bisogno di attivarsi affinchè le tecnologie e le conoscenze riducano sempre di più la
portata di questi drammi e abbiamo letto tra le righe c'è stato detto e non tanto
frequentemente che se l'informazione fosse stata più attenta, più precisa, meno paurosa
molto probabilmente quelle due ore che sono trascorse da quando l'onda anomala si è
creata al momento in cui si e' abbattuta sulle spiagge avrebbe potuto salvare innumerevoli
vite, ma ci sono i governi che non sono sensibili, che non sanno valutare bene oppure chi
ha paura di lanciare allarmi perche' altrimenti scappano e ci sarebbero lo stesso problemi
purtroppo. Quindi c'è bisogno di interventi terra, terra, c'è bisogno di assunzione di
responsabilità concrete nei confronti di questo terzo, quarto, quinto mondo che è servito
solo come serbatoio di materie prime da portare via, al di là dunque di tutte le
18
disquisizioni, le esercitazioni verbali io voglio stringere il mio intervento dicendo che ci
sentiamo perfettamente in linea con le intenzioni, con le proposte, con le iniziative adottate
dalla Amministrazione Provinciale. Che abbiamo accolto con favore la proposta in
commissione, la proposta del consigliere Fuligni che esortava ciascuno di noi a destinare
una parte del budget mensile per l'adozione a distanza che ognuno di noi deve decidere
per conto proprio, ci sentiamo di caldeggiare sopra ogni cosa l'impegno affinche gli Stati
si muovano verso la cancellazione del debito pubblico di questi Paesi, perchè insomma
voglio dire sarebbe una presa per il bavero sperare che questa gente che ha accumulato
debiti perchè non aveva quattrini da qui in avanti dopo il maremoto trovi le risorse per
poter pagare questi debiti che precedentemente aveva contratto e poi esportare le
conoscenze, esportare le conoscenze, le tecnologie affinché esse servano veramente per
il futuro a limitare il più possibile i danni che la natura a volte provoca.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Consigliere Mazzi, grazie Petri.
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
Intervengo intanto per esprimere a nome del gruppo l'apprezzamento per il tempestivo
intervento di Provincia di Livorno su queste cose, siamo stati presenti come ente nella
organizzazione delle iniziative di solidarietà sin dai primi momenti nonostante il periodo tra
l'altro in cui si è verificato l'evento, veramente un grazie vero di questo punto di vista
quello che i consiglieri esprimono al Presidente, alla Giunta complessivamente ed
all'apparato che si e' reso disponibile, perche' Provincia di Livorno fosse presente su
questa tragedia.
Sono intervenuto per una considerazione sola che scusatemi in questi cinque anni faro'
ogni volta che si parla di situazioni e disastri che riguardano i paesi del sud del Mondo,
c'e' una certa ipocrisia nella discussione che si è aperta nell'arco di questi mesi, sono
inorridito davanti alle notizie della televisione quando il problema era tutto quello delle boe
galleggianti con cui si poteva segnare o meno i maremoti. Problema certamente
importante perchè nessuno di noi sottovaluta le centinaia di migliaia di vite andate perse
per quell'evento. Sono andato inorridito perche' applicando qualsiasi tabella attuariale che
e' per verificare la frequenza degli eventi e rapportandola al numero dei morti, il numero
dei morti che si ottiene è enormemente inferiore al numero dei morti che ogni anno
avvengono in quei Paesi per questioni legate alla indigenza di quei Paesi, per il non
aspetto all'utilizzo di antibiotici, per il non accesso al sistema delle vaccinazioni, per la fame
vera e propria e non possiamo permetti di fare gli inclusivi, perchè siamo nati nel nord del
mondo a fronte di una situazione del sud del mondo dove magari vogliamo magari anche
applicare i parametri tutti nostri il problema era tutto di questi governi che non hanno
messo le boe. Io francamente se i Governi dell'India avessero perso tempo a mettere le
boe rispetto alla situazione che esiste, una serie di cose, fossi stato l'India mi sarei
19
"incazzato" scusate il termine perchè la graduatoria dei problemi è una graduatoria dei
problemi da questo punto di vista e credo che sia una riflessione che tutti noi dobbiamo
avere per evitare che le iniziate di solidarietà dove ognuno di noi spende anche la propria
individualità e che sono importanti, io non sottovaluto, sono stato vicino al cattolicesimo,
mi ha sempre affascinato il cattolicesimo ambrosiano delle opere legato all'intervento
diretto a cosa si mette in campo direttamente, pero' dico questo perchè abbia una dignità
l'apporto e l'iniziativa individuale che ognuno di noi vuol fare. Altrimenti è veramente, una
serie di dichiarazioni che ci sono state nei giorni successivi al maremoto è stato questo,
altrimenti siamo veramente di fronte al tentativo di pulirci le coscienze il giorno di Natale di
fronte ai problemi, io parlo in generale e mi mente qualche racconto di Dickens* da
questo punto di vista, rispetto a cosa successe, credo che le iniziative di solidarietà che
questo ente porta avanti abbiano il segno e la caratteristica diversa rispetto a questo, ed
allora in misura maggiore ringrazio questa amministrazione, perche' con questo governo o
con un governo che comunque avesse segno diverso nei prossimi anni ponga con
centralita' la questione di una societa' che vuole vivere di inclusione per i cittadini di questo
Stato e dell'Europa, ma per tutti coloro che vivono nel mondo e che quindi ponga in
discussione il rapporto con la FMI, il rapporto con la banca mondiale internazionale, il
rapporto con le questioni che stanno tra nord e sud del mondo. Il Presidente lo ha
segnalato nel suo programma di mandato, le iniziative messe in campo ci sembra vadano
in questa direzione.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Mazzi. La parola al consigliere Cioni.
CONSIGLIERE - RENZO CIONI
Il consiglio aveva due possibilità: la possibilità, come dire, di associarsi alle
iniziative del Presidente della Giunta e del Consiglio, decidere magari di destinare agli
interventi il proprio gettone di presenza di questa giornata e chiudere la partita oppure
avviare un dibattito serio rispetto a questioni di grande rilievo. E' stata scelta questa
seconda opportunità, io ne sono soddisfatto perchè concordo con i colleghi sul fatto che
la tragicità degli avvenimenti, dei fatti 26 dicembre, le centinaia da migliaia di morti che si
sono stati, pongono un problema che va ben al di là della pura e semplice, pur importante
solidarietà, che va ben al di là della importantissima volontà di intervento in quelle aree
espressa direi da tutti i governi del mondo.
Noi dobbiamo fare uno sforzo perchè si colga l'occasione, questa tragica occasione, per
comprendere quanto sia fondata, quanto sia giusta l'idea, la proposta, che in un primo
tempo i movimenti hanno posto, perchè io ricordo queste cose della cancellazione del
debito che venivano poste dai movimenti, dai disubbidienti e così via, forse magari
20
l'approccio per noi, "se hanno fatto un debito bisogna pagarlo", insomma, oggi bisogna
ragionare in termini diversi.
Dobbiamo avere la consapevolezza che può passare questa giusta idea della cancellazione
del debito rispetto a questi popoli sfruttati dal primo mondo, e questo passerà solamente
se ed in quanto ci sarà un forte movimento nel nostro Paese, in Europa e nel mondo.
Perchè ha ragione Gentili, qui siamo di fronte a diverse proposte, la proposta della
moratoria che fa il Governo italiano per conto del suo Ministro Fini, non me ne volere
Gragnoli, non ho parlato di Matteoli, ho parlato di Fini perchè Matteoli è un'altra cosa, è
una proposta che è fuori da ogni logica, come si può pensare che questi popoli disastrati,
nella loro economia, ulteriormente disastrati da questa catastrofe naturale, possono pagare
fra 10 anni il debito, ma come è possibile? Quindi tutti insieme dobbiamo chiedere che il
debito sia cancellato, ha ragione Mazzi "Tsunami", che è una parola che conosciamo, io
perlomeno ho conosciuto per la prima volta con questo tragico avvenimento, è un
fenomeno che si registra quotidianamente, ogni giorno, nel mondo, perche' per esempio i
morti per AIDS nel sud Africa sono pari a tre volte i morti dello Tsunami, in un anno, i
bambini che muoiono di fame, di sete, per le vaccinazioni, in Africa, sono in numero
maggiore dei morti dello Tsunami, e cosi' via. Quindi noi dobbiamo dare ai bambini che
nascono in questi paesi, dobbiamo operare perchè abbiano le stesse opportunità di vita
dei nostri figli, altrimenti il problema non si risolve, perchè ha ragione Petri, con la
tecnologica con la scienza, queste cose possono essere prevenute, previste, possono
essere ridotte enormemente il numero delle vittime, perchè un terremoto che c'è in Algeria
che provoca 3 mila morti non è la stessa cosa di un terremoto che viene in Giappone, che
non provoca nessuna vittima, questo è il punto! Noi dobbiamo cogliere questa tragica
occasione per fare delle riflessioni che ci fanno andare in avanti, ma se lo Tsunami si era
verificato nell'Oceano Pacifico pensavate voi che ci fossero state le stesse vittime? Perchè
quell'isoletta che si chiama Diego Garcia, che è nell'Oceano Indiano, l'ho detto e lo ripeto,
che e' una base americana, non ha avuto nessun problema? Non ha avuto nessun
problema perchè lì ha funzionato il sistema di allarme. Perchè lì ha funzionato il sistema di
allarme! Allora, quando si prone il problema della cancellazione del debito si pone in
questi termini, con la consapevolezza che e' necessario partire per una battaglia politica,
perche' ci sono governi come il nostro non vogliono sentir parlare della attuazione della
legge 209, per esempio, che è uno dei pochi paesi al mondo che ha una legge che
prevede la cancellazione del debito è l'Italia, la legge 209 del 2000 non è mai stata
approvata, non è mai stata attuata! Questo è il punto e per quale motivo, per esempio,
all’Iraq è consentita la cancellazione del debito, perche' lo sostengono gli Stati Uniti
d'America, che e' un paese tra l'altro ricco di risorse naturali e di materie prime, ed altri
paesi come quelli sciagurati dell'Africa, dell'Asia e così via, a cui non viene cancellato il
debito. Deve essere molto chiaro anche qui, mi è venuto in mente il dibattito che c'è stato
prima sulla componentistica, deve essere chiaro che questi paesi non possono piu' essere
assoggettati allo sfruttamento di processi produttivi che sono propri della globalizzazione,
perchè i bambini di quei paese non possono piu' continuare a fare scarpe per la Nike, per
la Rebook o cucire i palloni per il nostro calcio, non e' possibile, devono avere le stesse
opportunita'. Ora io dico queste cose consapevole anche del fatto che qualcuno potrebbe
dire: ma come, tu poi il problema dell'ugualitarismo? Ci sono partiti che non ne vogliono
21
sentire parlare di egualitarismo, cosa ci combina? No, io invece ci credo sull'egualitarismo
ed il bambino che nasce in Italia deve avere le stesse opportunità del bambino che nasce
in Asia, che nasce in sud Africa, questo significa per noi, per me, egualitarismo, ed è una
parola che è carica di significato e secondo me dovrebbe caratterizzare, orientare la
battaglia politica che su queste questioni dobbiamo portare avanti insieme.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Cioni, ci sono altri interventi? Allora si passa alla terza comunicazione.
22
PUNTO N. 1
COMUNICAZIONI
RIORGANIZZAZIONE MACROSTRUTTURA DELLA PROVINCIA
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Passiamo alla terza comunicazione, la parola al presidente per la riorganizzazione della
macrostruttura.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Se mi consenti una piccolissima coda: io sono perfettamente d'accordo con quello che è
stato qui detto, ricordo così al consiglio che l'impegno di questa Amministrazione nei
confronti dei problemi del mondo meno sviluppato, si concretizza anche in una missione
che appunto oggi porta Luciano Guerrieri, l'assessore alla Cooperazione, come avete letto
dalla stampa, in uno dei paesi a minor tasso di sviluppo ed a maggiore tasso di povertà e
sono d'accordo con quello che e' stato detto, lo Tsunami è un evento che non può
assolutamente nascondere i drammi diffusi a cui si è fatto qui riferimento che vanno
affrontati che sono endemici e non straordinari come lo Tsunami, e quindi ci deve essere
un impegno forte anche nelle autonomie locali di questo paese, per una Cooperazione
decentrata che affronti questi problemi.
Detto questo io passo ora alla illustrazione per alcuni elementi più salienti della
organizzazione della macrostruttura, è qui con me l'assessore Scelza che poi entrerà negli
elementi specifici e risponderà alle sollecitazioni che verranno da questo dibattito. Ricordo
che questo dibattito comunque avviene dopo che sull'argomento e' stata per due volte
riunita la conferenza dei capi gruppi, che la commissione competente ha affrontato
l'argomento con l'assessore Scelza che ci sono stati incontri sia con il sindacato dei
dirigenti sia con le RSU, da tutti questi contatti sono scaturite gia' osservazioni e
proposte e raccoglieremo anche i lavori di questa mattina e porteremo, io penso, al
prossimo consiglio, il provvedimento definito, che e' stato anche partecipato attraverso
tutti i passaggi che qui richiamavo. Quali sono stati i principi ispiratori che hanno portato a
questa proposta di riorganizzazione della macrostruttura in Provincia, Fondamentalmente
quella che, ripeto, è senz'altro una iniziativa ritengo incisiva e che entra appunto nella
struttura dell'Amministrazione, volendola rendere sempre piu' rispondente alle esigenze dei
cittadini. Gli elementi che hanno portando a questa proposta sono la valutazione di un
23
eccessivo frazionamento dei settori, così come è attualmente strutturata l'Amministrazione
Provinciale e conseguentemente la necessità di creare delle strutture omogenee che creino
una maggiore interazione tra i settori ed inglobino quelle nuove funzioni che nel tempo,
soprattutto nei tempi piu' recenti, sono stati delegati all'Amministrazione Provinciale. La
creazione di queste strutture omogenee è stata individuata nei settori e quindi la proposta è
di operare attraverso 4 settori ed attraverso uno staff centrale di coordinamento per le
materie trasversali. Questo è l'elemento di maggior significato della ristrutturazione e che
porta appunto ad uno scambio sicuramente molto più forte tra gli uffici e ad una
collaborazione sempre più stretta degli uffici, governare insieme e per primo governare
insieme all'interno della stessa struttura amministrativa dell'ente, che un qualche elemento
di separatezza nella attuale organizzazione lo mostrava. Un altro elemento che intendiamo
superare e che approfondiremo in itinere perche' è un elemento molto delicato, è quello
che l'attuale struttura ha un elemento, io ho detto, un collo di bottiglia, una strozzatura,
nella ragioneria centrale; la ragioneria centrale ha attualmente, ovviamente oltre tutte le
disposizioni che attengono al proprio ruolo, ha anche un grande impegno che è quello
appunto di dover rispettare il patto di stabilità e tutti i condizionamenti che di Finanziaria in
Finanziaria, vengono portati a carico degli enti locali e quindi anche quelle province, e la
proposta che vi viene formulata è quella di un decentramento parziale di queste funzioni,
attraverso le ragionerie dipartimentali, che dovrebbero appunto consentire di superare le
strozzature e consentire una autonomia ai dipartimenti, sia nel settore, ovviamente delle
stesse previste dal PEG, ma anche con una attenzione particolare alla tempestività della
raccolta delle entrate che e' elemento essenziale per evitare appunto quelle strozzature e
quei rinvii nei pagamenti che attualmente penalizzano la funzionalita' di questo ente.
Appunto proprio perchè questi elementi di ritardo, di non funzionalità, e penso anche tutti
i consiglieri abbiano avuto modo di constatare, verranno fortemente rafforzate le funzioni
di programmazione e di controllo e di modernizzazione che appunto, come voi sapete,
sono affidate specificatamene all'assessore Scelza. Come ulteriore elemento di
innovazione è il passaggio, così come è in gran parte delle altre Amministrazioni
Provinciali, della polizia Provinciale, accogliendo anche una richiesta che viene dallo stesso
settore, essendo ormai le sue competenze trasversali, ad un rapporto diretto con la
Presidenza, quindi superando una settorializzazione della Polizia Provinciale. Tutto questo,
di cui diffusamente parlerà l'assessore Scelza, tutta questa struttura però tiene sempre di
conto ed in grande considerazione il ruolo del consiglio Provinciale che ha una propria
struttura di supporto, rapportata con il segretario generale e che ha un elemento di
coordinamento sia con la Consigliera di Parità e soprattutto con la commissione delle Pari
Opportunità.
Ci sono altri elementi specifici, la materia è stata ampiamente dibattuta nelle commissioni,
io a questo punto cederei la parola all'assessore Scelza ricordando comunque la grande
importanza che questa giunta annette ad una rapida, a questo punto, conclusione dell'iter
ed approvazione di questo, volendo superare quella fase di incertezza prolungata, che
porta ad elementi di operatività
ridotta dell'amministrazione che non possiamo
ulteriormente sopportare, riconfermando quella che è stata sempre la linea di questa
giunta, di essere particolarmente attenta a qualsiasi suggerimento che all'interno di questa
filosofia, che comunque è sperimentale e potrà essere rivista in corso d'opera, comunque
24
vuole appunto portare una risposta di partecipazione e di efficienza alle azioni di questa
Amministrazione.
ASSESSORE - FRANCESCO SCELZA
Io aggiungerò alcune osservazioni un pochino piu' particolari all'esposizione che il
Presidente ha gia' fatto in maniera abbastanza esauriente di questa proposta di
ristrutturazione. Intanto vorrei dire che questa proposta, come diceva il Presidente, nasce
fondamentalmente da una esigenza di integrazione e di maggiore collegialità, questo non
significa che naturalmente, da questa esigenza, nasce, come dire, anche un giudizio
negativo sull'attività dell'apparato negli anni precedenti, non è che non funzionava
l'apparato, l'apparato funzionava, funziona, anzi devo dire anche una esperienza personale,
io sono a contatto con il personale della Provincia, con i suoi dirigenti, con i suoi quadri da
poco più di sei mesi, intanto ho potuto constatare che il livello medio di qualita' e di
professionalita' di questo personale è molto alto, anche per me che vengo, ad esempio, da
una attività privata, non solo è molto alto, ma direi così, che è in qualche modo, anche ho
trovato in molti di loro, non soltanto nei dirigenti, ma anche nei quadri intermedi, nel
personale normale, una sorta di passione civile che, diciamo cosi', non avevo riscontrato in
altri enti pubblici, una passione civile che è il segno di uno spirito pubblico che in qualche
modo pervade queste persone ed io sono molto ottimista che con questo personale che
con questi dirigenti, con questi impiegati, con tutto coloro che lavorano qui, si possa
realmente fare un discorso di progresso e di migliore organizzazione, perchè sono
convinto che ci seguiranno, che capiranno la specificità delle nostre richieste.
Dicevo che questa proposta nasce da una esigenza di coordinamento e di maggiore
collegialità: in una visione un po' schematica noi potremmo, come dire, vedere tutto
l'impianto dell'organizzazione della provincia, con al vertice ovviamente la presidenza e le
attività ed i servizi connessi specificatamente alla presidenza, e cioé dire il capo di
gabinetto, l'ufficio stampa, il portavoce, la polizia provinciale come derivazione, tutte
quelle attività che sono tipiche dell'attività della presidenza. Diciamo al di sotto o accanto a
queste c'è uno schema tripartito, in funzione delle funzioni essenziali che l'ente deve
svolgere. Diciamo da una parte la funzione cosiddetta legislativa, cioè dire il consiglio, la
funzione normativa, il consiglio e quindi tutta l'organizzazione connessa al consiglio, che ha
una propria dirigenza ed a cui sono connessi anche altri ruoli istituzionali come la
Presidenza della Commissione Pari Opportunità e la consigliera di parità, questa struttura
è completamente autonoma, non dipende da nessun altra entità o dirigenza della Provincia,
è autonoma come deve essere autonoma una funzione legislativa ed ha soltanto un legame
funzionale con la segretaria generale, come è ovvio, come avviene naturalmente da tutte le
altre parti. Poi c'è la funzione esecutiva, cioè dire: le funzioni operative, che è la parte più
corposa, quelle funzioni nelle quali si estrinseca l'attività della Regione nell'erogazione dei
servizi e così via. Qui l'intervento è stato l'interno più incisivo, nella formulazione di questa
proposta, perchè proprio per questa esigenza di integrazione, per questa esigenza di
maggiore collegialità, per questa esigenza di maggiore coordinamento soprattutto, tra le
25
varie attività della provincia, visto e considerato che i compiti della provincia sono via, via,
aumentati, e probabilmente aumenteranno e questa soluzione deve essere vista in senso
dinamico, nel senso che può aggiornarsi anche nel tempo, in funzione di tutto questo i
vecchi settori, come si chiamavano, i settori che erano 10, mi pare, e che in qualche modo
avevano una loro struttura autonoma, indipendentemente l'una dall'altra con scarse
capacità di coordinamento, per stessa ammissione della dirigenza e dei dirigenti, si
trasformano ora in 4 o 5 dipartimenti, i quali nascono dalla fusione di alcuni di questi
settori, fusione che avviene sulla base di criteri di affinità di materia, poi all'interno, quando
si va proprio a specificare, questo lo fara' la giunta, la direzione generale, il Presidente, si
può anche correggere qualcosina nei contenuti di ognuno di questo settore, e dei
dipartimenti, ma fondamentalmente i dipartimenti nascono dalla integrazione di alcuni
settori precedenti, sulla base di un criterio di affinità di materia, Ovviamente mantenendo
però all'interno dei vari dipartimenti, naturalmente le autonomie direzionali e dirigenziali che
esistevano già nei vecchi settori, per cui all'interno dei vari dipartimenti ci sarà un dirigente
coordinatore che verrà individuato con dei criteri e così via, ma che non ha una prevalenza
gerarchica sugli altri dirigenti che mantengono la loro autonomia operativa nell'ambito del
dipartimento, dei dirigenti che prima dirigevano i vari settori, quindi è una torta i primus
inter pares, ed ha funzioni di coordinamento, ma il coordinamento poi si realizza non
soltanto attraverso il coordinatore, ma anche attraverso il consiglio di dipartimento che è
l'organismo permanente di coordinamento a cui partecipano i dirigenti di questa area e di
volta in volta possono partecipare anche delle posizioni organizzative particolarmente
impegnative e così via, quindi diciamo così ce il dipartimento è così strutturato: un
coordinatore, i dirigenti con autonomia funzionale ed il consiglio di dipartimento che è lo
strumento di coordinamento permanente di questa struttura. Questa struttura poi ha un
elemento innovativo che ha destato anche discussione e che probabilmente, al di là forse
del dovuto, nel senso che poi chiarendosi le cose si capiscono bene, forse diciamo tutti la
stessa cosa, ci sono le cosiddette ragionerie dipartimentali. Le ragionerie dipartimentali
sono ognuna, non è che ci sia, diciamo cosi', la longa manus della ragioneria con le forbici
in mano per tagliare le spese viene proiettata in tutti i dipartimenti, qui si tratta
praticamente di dare un sussidio in più ai dirigenti che hanno la prevalenza gerarchica sulle
ragionerie dipartimentali le quali sono uno strumento a servizio del dirigente affinchè gli atti
che devono essere compiuti dai vari dirigenti abbiamo una preventiva analisi, diciamo così,
di correttezza contabile e quindi ci sia naturalmente tutta una serie, siano fatti tutti gli atti
preliminari di controllo sulla validità contabile degli atti, eccetera, che consentirà, che
potrebbe consentire naturalmente al dirigente di poter poi emanare l'atto e questo atto è
già in qualche modo completo, anche di questa fase, per cui non rischia più di
interrompersi nella ragioneria generale ma ci arriva gia' con una istruttoria già compiuta, già
completa, per cui si dovrebbe sveltire tutta questa attività, questa è la ragione delle
ragionerie dipartimentali, cioè non una invadenza della ragioneria nei dipartimenti, ma un
aiuto dato dai dipartimenti ed ai loro dirigenti, perchè gli atti siano formulati in maniera
corretta.
Quindi questa è la parte centrale, è il ruolo esecutivo, il ruolo operativo, poi c'è una terza
sezione che è la funzione di controllo degli atti generali, nella quale funzione di controllo
degli atti generali, sono ricomprese tutte quelle attività di controllo dell'ente, per esempio
26
c'è l'ufficio degli affari legali, c'è l'ufficio della programmazione e del controllo di gestione,
altro elemento che va rafforzato, il controllo di gestione è un controllo che consente di
verificare di volta in volta lo stato di attuazione del PEG, con una analisi progetto, per
progetto, che non è consentita oggi da una analisi sulla contabilità ordinaria, la quale
ordina le varie spese per capitoli più generali, ma non li va ad ordinare per progetti, quindi
non consente una lettura efficace dell'operativita' e della coerenza della operatività della
Provincia rispetto ai propri programmi.
poi c'è l'organizzazione, in questo settore, del controllo e del coordinamento, gli affari
legali, il controllo della gestione e la programmazione e l'innovazione tecnologica, che è
diciamo connessa più direttamente con il mio assessorato e che si avvarrà di uno staff
interdisciplinare che verrà creato, cioe' dire, poichè riguarda un po' tutte le attività della
provincia, verrà creato una staff interdisciplinare in cui varie competenze, varie persone,
vari dipendenti, parteciperanno ogni volta che si tratterà di decidere e di elaborare
programmi che riguardino la modernizzazione e l'informatizzazione. In piu' poi c'è l'URP e
la comunicazione, la ragioneria generale, e qui devo fare un riferimento, e l'ufficio centrale
di statistica. Nelle riunioni che abbiamo avuto, in particolare quella con i capi gruppo, si è
parlato anche dell'opportunità che la ragionera generale diventi essa stessa dipartimento, è
una ipotesi aperta che vi prego di valutare anche voi, che valuterete. Questo è un po'
l'aspetto generale di questa proposta, che è una proposta che ha già una sua definizione,
ma che è aperta naturalmente ai contributi che sono stati intanto già dati dalla commissione
consiliare, dalla conferenza dei capi gruppo e dal confronto con le organizzazioni sindacali
dalle quali si attende anche un giudizio un pochin più complessivo, sulla base di tutte
queste opinioni e di tutte queste osservazioni, verrà poi naturalmente tenuto conto di tutto
questo e verrà alla fine elaborata una proposta definitiva che il Presidente, la giunta, con la
collaborazione del direttore generale, naturalmente sulla base di queste cose preparerà per
prossimo consiglio.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie all'assessore Scelza, e' aperta la discussione, voglio ricordare ai consiglieri, anche
se non ce n'e' bisogno, che si tratta di una comunicazione, l'atto definitivo verrà portato in
un prossimo consiglio, è aperta la discussione con preghiera di contenere gli interventi
perche' tra un quarto d'ora avremmo finito il tempo a disposizione per le comunicazioni e
le deliberazioni e bisogna passare all'esame degli atti.
E' aperta la discussione, ha chiesto di parlare Giannoni.
CONSIGLIERE - LUCIANO GIANNONI
E` chiaro che come chiariva il Presidente Franchini si tratta di una informazione preliminare
e quindi dico subito che da parte nostra un giudizio definitivo verrà quando avremo anche
27
acquisito quelli che sono i pareri, i dubbi e le perplessità che in maniera ufficiosa mi
risultano esserci da parte di quelli che poi dovranno portare avanti questa ristrutturazione,
cioè i dipendenti. Detto questo, anche per un minimo di esperienza personale, visto che
lavoro in un ente locale molto simile ad una Provincia, ci sono alcune cose in questa
proposta che risultano, a mio avviso, non solo eccessivamente macchinose, ma
presentano anche delle eccezioni di regolarità, essendo probabilmente in contrasto con il
testo unico degli enti locali, non a caso, non a caso, la conferenza capi gruppo, proprio
ieri, ha prodotto una nota che però mi è parso nella illustrazione dell'assessore Scelza non
essere stata colta in quella che era la sostanza, che mi permetto un attimo di riproporre, si
dice: "si osserva che la creazione delle ragionerie dipartimentali che dovrebbero
servire a semplificare le procedure nei rapporti con l'ufficio ragioneria, appare non
realizzabile si moltiplicano i controlli di regolarita' contabile, e questo risulta poco
appropriato perchè contravviene a quanto stabilito dal TUEL, l'articolo 107..."
eccetera, eccetera, quindi mi sembra che in realtà si vogliono, con questa proposta di
ristrutturazione, di macrostruttura, si calca molto la mano su tutta una serie di controlli,
controlli preventivi, senza avere, a mio avviso, pienamente presente che ci sono delle
regole, dei funzionamenti, dei meccanismi precisati dalla legge che sono abbastanza chiari
per quanto riguarda le responsabilità degli atti, ma ripeto, mi sembra giusto che dopo
avere sentito il commento e la proposta dell'amministrazione, della giunta, si debba anche
un momento, e noi lo faremo, capire quelli che sono le valutazioni che fanno i dipendenti.
C'è una cosa però che mi torna strana, cioè, da un lato si fa una proposta che dovrebbe
razionalizzare, che dovrebbe ottimizzare, poi pero' quando si va a leggere la composizione
dei dipartimenti, si nota subito una cosa che questi dipartimenti hanno poi collocazioni
nella topografia cittadina, abbastanza strane, nel senso che il dipartimento Economia ha
una parte dei propri uffici al Sant'Anna, una parte alla Gherardesca, questo si ripete un po'
per tutti i dipartimenti, non solo, alcuni dipartimenti hanno uffici qui, un po' al Sant'Anna,
un po' al Museo, un po' in via Marradi, cioe' mi sembra che questa costruzione
abbastanza complicata, forse anche un po' farraginosa, poi nella pratica si perda in una
dispersione del personale e degli uffici che è tutto tranne che funzionale. A questo poi si
aggiunge un altro aspetto, che gli assessori nell'ambito di tutta una ristrutturazione che
viene proposta, avranno la testa al Palazzo Granducale, la testa si fa per dire, ovviamente,
ed avranno le varie membra sparse a giro per Livorno, anche qui sparse in varie sedi, in
vari uffici, con problemi di collegamenti, di coordinamento che certamente sono e
diventeranno così complicati da vanificare ogni volontà di sistemazione o di
razionalizzazione che invece sembrerebbe essere la base di questa proposta.
Un'ultima osservazione, che chi dovrebbe competere maggiormente come esponente di
una forza politica, è una osservazione che già in conferenza capi gruppo avevo esplicitato,
perchè sarebbe una offesa alle capacità di chi ha lavorato a questa proposta e di chi l'ha
presentata, parlo in termini politici, ovviamente, nessun atto viene prodotto da una
Amministrazione in maniera anodina, in maniera tecnicistica, astratta, dietro a tutti gli atti
c'è una volontà politica. La volontà che mi pare di cogliere dietro a questa proposta, non
sono un esperto di dietrologie e quindi potrei facilmente sbagliarmi, mi sembra quella di
accentuare il controllo della macchina amministrativa della Provincia, dell'apparato
burocratico della provincia, da parte di una particolare parte politica, non c'è nulla di male,
28
specie se le altre parti politiche che avevano il controllo, magari precedente un po' più
stretto, forse loro potrebbero avere qualcosa da ridire, se non hanno da ridire nulla loro a
me va bene così, nel senso che non mi andava il controllo eccessivo prima, non mi va
nemmeno ora, ecco questo pero' mi sembra una nota che mi sentivo in dovere di fare,
perche' effettivamente sarebbe strano e poco comprensibile che un atto così importante,
proposto da una giunta e da una amministrazione, non avesse la propria giusta valenza ed
il giusto valore di fatto politico che poi si traduce in tutta una serie di atti amministrativi.
Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Io credo che dietro ogni atto politico ci sia una volontà, la volonta' sicuramente politica
non deve essere quella di dare una parte della struttura ad una parte politica, la volonta'
politica dovrebbe essere quella di far funzionare meglio l'Ente.
Ha chiesto di parlare Mazzi.
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
Io ringrazio innanzitutto la giunta, il Presidente, l'Assessore, il direttore generale per il
lavoro svolto, la avevamo posta tutti la necessita' di completare in tempi rapidi la revisione
della macchina amministrativa rispetto ad una situazione che va trasformando le possibilità
operative di un ente come questo e che va trasformano i compiti e le attribuzioni
assegnate; è del 21 dicembre la nuova legge regionale sull'assetto del territorio che
ricambia tutto su molti aspetti, rispetto al quadro precedente. Sono contento anche del
metodo, perchè è il metodo di un confronto in consiglio è un metodo dove la giunta e la
maggioranza dimostrano la foro forza, affrontando alla luce del sole e non nei corridoi, i
problemi e le opzioni legate alla riorganizzazione di un ente, questo si fa quando si sa che
c'e' una condivisione di fondo del percorso di questi 5 anni e non ci si esime il confronto
anche su questioni dove possono esserci, legate anche ai punti di vista di chi sta in
consiglio e di chi siede in giunta, posizioni diverse.
Mi soffermo per questo senza problemi ed infingimenti sulle cose dette in conferenza dei
capi gruppo, perchè colgo la logica di contributo della premessa del Presidente
all'intervento dell'assessore Scelza, ovvero abbiamo avuto un incontro con le parti
interessate alla riorganizzazione dell'ente, RSU da una parte, organizzazione dirigenti
sindacali dall'altra, attendiamo le risposte e chiediamo rispetto alla logica su cui vogliamo
costruire un atto, chiediamo delle opinioni e delle osservazioni da questo punto di vista. La
scelta delle aree dipartimentali omogenee può essere una soluzione rispetto alla questione
che veniva posta della esigenza di un maggiore lavoro di coordinamento
e di
compenetrazione dell'azione amministrativa di ogni pezzo di questa Amministrazione che
rimane un'unica Amministrazione. E' una scelta che introduce, e dobbiamo averlo
29
presente, ma mi sembra che nell'intervento dell'assessore Scelza fosse esplicitata,
introduce anche alcune rigidità rispetto a formule diverse, e ad un quadro normativo che,
purtroppo o meno male, non è questa la sede di valutazione, stiamo valutando uno schema
organizzatorio, che spesso ci introduce delle novità rispetto al passato, ma indubbiamente
ha l'aspetto positivo di costringere a lavorare insieme, spezzoni dell'Amministrazione.
Dobbiamo stare attenzione allora nel disegnare l'organizzazione complessiva, a non
mettere in contraddizione la scelta fondamentale delle aree dipartimentali con una
realizzazione di una miriade di punti di staff che non vengono ricondotti ad unita' dentro
una riflessione per servizi generali, perchè diventa una contraddizione che rischia di
inficiare il pezzo di ragionamento su cui si fa correttamente la scelta delle aree
dipartimentali. Dobbiamo riflettere su alcune delle scelta per materia così come sono state
poste. Io sono affascinato al welfare dei saperi, credo che sia una delle opzioni che
caratterizzeranno i prossimi anni della Sinistra europea, come una delle condizioni di
avanguardia, di misurazione, della parità di accesso e della parita' di opportunita' per i
cittadini. Noi abbiamo pero' sulla filiera della gestione dei finanziamenti comunitari, legati
alla formazione professionale, legati al mercato del lavoro, noi abbiamo purtroppo, cioe' ci
stiamo avviando, c'era il dibattito anche di stamattina, a situazioni che dovranno prevedere
un possibile svolgimento di azioni pubbliche in questo campo, per affrontare il
mantenimento di presenze industriali nel nostro territorio, ed allora va valutato per bene se
è questo il momento dove uscire dal modello che ci ha permesso, per esempio, di gestire
la partita cantiere, o se invece ci sia un momento di tipo diverso, da questo punto di vista
dove gestirlo. C'è una affermazione su cui bisogna fare attenzione: è vero che la Pubblica
Amministrazione viene spesso presentata come Pubblica Amministrazione, ma chi ci vive
da tanto tempo sa che l'Amministrazione dello Stato è una cosa e l'amministrazione degli
enti locali e' un'altra ed addirittura a volte che l'amministrazione delle Province,
organizzazione e l'Amministrazione delle Province è diversa rispetto a quella dei Comuni,
per storia, per sedimentazione, spesso anche per strumenti normativi che, usciti dalle
contrattazioni che si sono sedimentate negli anni e nel tempo, allora dobbiamo avere
come riferimento, nella predisposizione dello schema organizzativo, in maniera rigida
questo, nemmeno rigorosa, rigida, i punti fermi di organizzazione così come previsti dal
recente testo unico sugli enti locali, non si può confondere il controllo di gestione, che va
indubbiamente potenziato,
anche perchè introdotto recentemente nella vita delle
Amministrazioni locali, e che sicuramente richiede soprattutto per noi che crediamo
necessaria la messa in campo di azioni pubbliche, richiede una misurazione dell'efficacia,
dell'efficienza, della adeguatezza della risposta che viene data rispetto al problema che su
cui si compie la scelta, rispetto alla gestione dei servizi economici e finanziari, che è
tutt'altra cosa, lo dice il TUEL, che è tutt'altra cosa ha una sua unicita', da questo punto
di vista l'articolo 153 è chiaro, c'e' uno ed un unico servizio economico finanziario,
all'interno di ogni ente, che poi ogni ente puo' scegliere di organizzare come gli pare, al
suo interno, ma c'e' uno ed un unico servizio economico finanziario all'interno di ogni
ente, e questo costituisce una discriminante e chiarisce fortemente, e potenzia la scelta
di potenziamento dei momenti di controllo di gestione che questa Amministrazione va
facendo, e che è importante, perche' se ci diminuiscono le risorse abbiamo più di prima,
lo avevamo anche prima, ma piu' di prima bisogno di essere certi che quell'euro speso è
30
un euro che è stato speso in maniera congrua nei risultati rispetto agli obiettivi che ci
eravamo posti nel momento in cui abbiamo assunto la decisione.
L'altra questione e' quella legata alla autonomia dirigenziale: La scelta dell'articolo 107 del
testo unico degli enti locali e' una scelta che caratterizza la nascita del ruolo della dirigenza
negli enti locali, diversa da quella dello Stato, diversa per percorsi contrattuali, negli enti
locali si prende notoriamente di meno che nelle amministrazioni dello Stato, i dipendenti, i
dirigenti fino all'ultimo contratto degli enti locali prendevano di più, ora io non ho mai
creduto al destino cinico e baro quando era vivo colui che usava spesso questa
affermazione, figuriamoci se ci credo oggi, c'è una ragione per cui si sceglieva questo tipo
di strada nelle due contrattazioni fatte dal Ministero e dal... Occorre quindi, e cosi' vado
velocemente a chiudere, occorre essere molto attenti su questo punto della responsabilita'
dirigenziale, che è una garanzia per tutti noi, che è una garanzia per chi fa le scelte di
indirizzo politico ed è una garanzia per tutti noi. Sull'utilizzo del personale che chiaramente
non sta dentro l'organigramma, ma che e' una preoccupazione politica forte che noi
abbiamo da questo punto di vista, noi crediamo che rispetto alle novità, anche in
previsione della prossima contrattazione decentrata, che vedra' impegnata questa
Amministrazione con le organizzazioni sindacali, debba essere messa in campo fino in
fondo la disponibilità dell'amministrazione ad una valorizzazione della risorsa umana che ha
a disposizione, non sto parlando di salari, sto parlando soprattutto di formazione per una
ricollocazione più dignitosa rispetto ai compiti nuovi dell'ente, del personale di questa
amministrazione, per una ottimizzazione della spesa che facciamo sul personale
dell’amministrazione, che tenda a valorizzarne il ruolo e l'azione, e che il ricorso da questo
punto di vista, salvo la' dove la legge ci imponga il ricorso a collaborazioni esterne e che
l'avvio politico di un percorso di questo tipo costituisca premessa che renda, oltre ai vicoli
previsti dal comma 42 dell'Art. 1 della finanziaria, che diventa discriminante per accedere
a collaborazioni esterne. Noi abbiamo bisogno di sapere e di difendere rispetto a chi ci
accusa di sprechi, tipo il dibattito sulla manovra di luglio, di difendere, di poter difendere a
testa alta le scelte che facciamo e la scelta che facciamo e' quella della valorizzazione della
spesa del personale che abbiamo a disposizione, senza nasconderci dietro ad un filo, per
cui la' dove emerga l'esigenza di collaborazioni professionali la facciamo, ma partendo
dalla difesa e dall'assunto rispetto a questa cosa.
Un'ultima nota rispetto alla informazione che c'e' stata fatta: il Presidente e l'assessore ci
informano che stiamo attendendo le osservazioni del RSU dei lavoratori e delle
organizzazioni sindacali dei dirigenti, apprezziamo questo metodo della giunta con cui si
presenta in consiglio da questo punto di vista, perche' abbiamo affermato nel programma
del presidente che la concertazione, che non vuol dire ritirarsi dal dovere di decidere,
laddove abbiamo la responsabilita' di dover decidere noi, la concertazione diventa un
elemento discriminante del nostro modo di operare come una Amministrazione diversa
all'interno di questo territorio e quindi abbiamo bisogno di chiudere questo quadro con le
osservazioni che riceveremo, non sposandole, su questo dovremo leggerle, dovremo
vedere, ma in un confronto concertativo vero, dove la decisione passa anche attraverso il
confronto con le organizzazioni dei lavoratori. Mi sembra che i dati del confronto e del
dibattito di oggi siano questi, se qualcuno ci vuole per forza introdurre qualche cosa di
altro, pur provenendo io da una discussione dove ripeto, mi ricordo tutti i giorni che il
31
manuale Cencelli ci ha dato Mattei e con le cose di cui abbiamo parlato prima, averci
Mattei o qualcun altro non e' la stessa cosa, non e' la stessa cosa politicamente, pur
ricordandomi di quello, il livello di discussione è un altro quello su cui ci affrontiamo oggi,
è quello di essere solidali tutti insieme per garantire le condizioni di maggiore efficienza,
perchè il programma del Presidente possa essere attuato alla fine di questo quinquennio.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Mazzi, ha chiesto di parlare Pierfederici. E' previsto un intervento per gruppo, la
consigliera Pierfederici essendo occasionalmente anche presidente della commissione Pari
Opportunita', con raccomandazione...
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Occasionalmente cosa vuol dire? Che fra poco non sarò...
Nella vita e' tutto precario, quindi figuriamoci... pro tempore...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Occasionalmente nel senso che non e' obbligatorio che la consigliera di parita' sia anche
consigliera provinciale.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Ah...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Zingoni chiede...
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Chiedo che venga rispettato il regolamento.
32
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Io sono presidente della pari opportunita' e devo esprimere, a parte il fatto che sono
consigliera, ma devo anche esprimere una posizione nei confronti della collocazione della
commissione pari opportunita' della struttura, e chi ne deve parlare? Al momento solo io.
Qualcuno ne deve parlare, senno' che Presidente sono? Devo tutelare, o meglio devo
esprimere per il momento l'interesse delle pari opportunita'.
Volevo fare questa domanda...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Richiamo la brevità.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Saro' brevissima. Volevo capire a chi mi devo rivolgere perche' mi pare di capire che la
delega sul personale ce l'hanno un po' per uno, sia il Presidente che l'assessore Scelza,
lavorate su un tandem? Andiamo su un tandem sul personale?
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Questa pero' Graziella non e' una domanda da commissione Pari Opportunita'.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Devo sapere a chi mi devo riferire, perche' la delega chi ce l'ha? Non sa a chi rivolgermi.
Allora prima di tutto volevo chiarire ad uno dei due, non so a chi, a tutti e due, che nella
macroscruttura c'è scritto "Commissaria di Pari Opportunità" io non sono commissaria,
non sono questurina, non ho questa visione così reazionaria di un ruolo, io Presidente della
commissione pari opportunità che spero sia velocemente nominata. Poi l'assessore
Scelza, anche in commissione, ci ha illustrato ed anche oggi lo ha ripetuto che la
commissione pari opportunità e la consigliera di parità fanno riferimento alla struttura del
Consiglio Provinciale, va benissimo, prima eravamo del gabinetto del Presidente, va
33
benissimo, quello che continuo a non capire perche' voi lo avete ripetuto che c'è in
qualche modo una dipendenza funzionale....
ASSESSORE - FRANCESCO SCELZA
Non dipendenza
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
E che cosa e'? Al segretario generale, a prescindere dalla figura del segretario generale
Rocco Lauletta, ma il ragionamento è questo: noi come Pari Opportunità facciamo
riferimento alla struttura del consiglio ed il segretario generale, questo lo dice il testo unico,
ha una competenza di supporto di carattere, per la congruità di rispetto delle normative
esistenti, su tutti i dipartimenti, su tutto il personale, su tutta la struttura della Provincia,
non solo per la pari opportunità o per il consiglio provinciale, qualsiasi dipartimento, per
determinati aspetti, si avvale del segretario generale ed il segretario generale ha
chiaramente il dovere di dire: "vediamo", su tutti gli atti, non capisco perchè si deve fare
riferimento al collegamento con il segretario generale della pari opportunità, che secondo
me e' assolutamente improprio, noi come tutti gli altri, noi, io sono politica, quindi diciamo
l'ufficio o il dirigente che ha la firma di regolarità tecnica sugli atti delle pari opportunità.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Grazie Consigliera su questo aspetto, la parola a Cioni.
CONSIGLIERE - RENZO CIONI
Io sarò breve perchè come ho sempre visto fare, chi è d'accordo sulle cose non parla
tanto. Io sono d'accordo sulla impostazione che la giunta dà alla ristrutturazione della
macrostruttura, è ovvio che tutte le filosofie possono portare poi a soluzioni diverse, si
possono fare 5 dipartimenti, 7, 12, 4, qui si potrebbe perdere molto tempo a discutere su
queste cose, ma quello che a me soddisfa è che dietro a questa proposta, c'e' una filosofia
che è quella di rendere maggiormente operativi questi dipartimenti rispetto ai settori
attualmente esistenti, e quindi è una filosofia che condivido. Solamente due o tre cose che
pongo alla attenzione, poi farò quando ci sarà il dibattito, ci ritroveremo in commissione, in
modo più puntuale: intanto rispetto ai tempi di attuazione: alcuni colleghi lo hanno
sottolineato, lo voglio riprendere, perche' a me sembra di assistere ad un ritardo
34
veramente preoccupante, sono trascorsi 7 mesi ormai dall'insediamento di questa
Amministrazione, di questa assemblea e noi ogni giorno che perdiamo per dare certezze
alla macchina organizzativa, è una nostra grave responsbilita', non possiamo piu' perdere
altro tempo, dobbiamo rapidamente andare alla definizione di questa organizzazione. Mi
posso permettere di dare una scadenza, di dare una data da scadenza: 31 gennaio,
potrebbe essere, non credo si possa andare oltre, perche' oggettivamente i lavoratori non
sanno cosa fare, la macchina amministrativa ne risente, perche' poi concretamente gli atti
che si vanno a proporre o sui quali si lavora diventano stringenti. L'altra questione: sono
d'accordo sul fatto che oggi ci troviamo di fronte ad un imbuto, lo avete chiamato
benevolmente, rappresentato dalla ragioneria, sarei un pochino più drastico su questo
giudizio, ma diciamo per convezione, assessore, chiamiamolo "imbuto". Ora se noi
sostituiamo l'imbuto con 5 imbutini che vanno a finire in un imbutone più grosso, diventa
problematica la cosa. Io da un punto di vista della logica, ripeto, sono d'accordo sul fatto
che ogni dipartimento possa avere la sua ragioneria, per... eccetera, eccetera, ma ripeto,
la mia preoccupazione la esterno: mi preoccuperebbe non poco se queste 5 ragionerie
diventassero altrettanti imbuti che confluiscono in un imbutone, quindi dobbiamo mettere
in condizioni la macchina di funzionare bene nel rispetto di quello che prevede il testo
unico.
Ultima considerazione, e chiudo, rispetto alla dislocazione topografica, la chiamava il
collega Giannoni, degli uffici: il dibattito si è svolto alla luce del sole, per carità, non ne
parliamo, ma siccome quando il bimbo parla vuol dire che babbo ha detto qualcosa, o ha
sentito che in casa c'è qualcosa, anche io mi permetto di sottolineare il fatto che ove nel
caso si andasse alla dislocazione sul territorio in modo sconsiderato di attività che invece
devono essere riferite, voglio dire, il dipartimento uno, deve essere al palazzo Granducale,
tutto in palazzo Granducale, dipartimento 4, tutto a Sant'Anna, tutto a Sant'Anna, non si
può consentire una dislocazione per dire: noi abbiamo il palazzo di rappresentanza, tanto
suite qui credo che non ce ne siano, sono uffici e tali rimarranno, per cui una attenzione,
una attenzione rispetto a questo problema che può sembrare di secondo piano, ma che, a
mio modo di vedere, rientra in quella logica di rendere più efficienti, efficaci, i rapporti tra i
vari dipartimenti, tra gli assessori ed i dipartimenti e così via.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Gragnoli. Aspetta l'ultimo tuffo Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Grazie Presidente, anche dell'ultimo minuto.
Io vorrei fare una discussione politica su questo atto, perchè politica? Perchè nell'organo
tecnico il gruppo di Alleanza Nazionale ne discuterà insieme e poi faremo le nostre
35
proposte. Io ho assistito ad una discussione da parte della Maggioranza, quando il Cioni
dice che quando uno è d'accordo parla poco, allora mi sembra che Mazzi d'accordo non
sia, se questo e' quello che dici, mi risulta che Mazzi sia poco... infatti non è che non ce ne
eravamo accorti, non c'era bisogno che lo dicessi, ma insomma, lo ha voluto far capire
velatamente e politicamente, ma l'ho capito, era normale, noi avevamo già assistito ad una
discussione del Capo gruppo Mazzi in riunione dei capi gruppo in cui diceva che era
d'accordo, però demoliva in pieno la struttura organizzativa dell’ente, la nuova
ristrutturazione, la demoliva in toto.
Certo Mazzi ha questa diciamo facoltà, quando fa le sue esposizioni, che di ogni necessità
ne fa una virtù, è bravissimo su questo, è un buon politico, infatti io lo considero un buon
politico e di questo lo ringrazio perchè deve imparare di questo.
Tornando al discorso della ristrutturazione non è che noi non siamo, noi siamo
favorevolissimi, perche' come ha funzionato nella vecchia legislatura, come sentivo, non ha
funzionato per niente, pertanto allora dovrebbe la Giunta cancellare le premesse che
accompagnano la ristrutturazione, perchè le premesse dicono una cosa e la ristrutturazione
ne dice un'altra. E' per quello che il Capo gruppo dei DS si è arrabbiato, perche' le
premesse dicono una cosa e poi la ristrutturazione cambia letteralmente le premesse.
Questa è la mia considerazione politica di questo atto. Vorrei anche intervenire in merito
alla discussione che voleva aprire lo Zingoni o perlomeno all'appunto che faceva Zingoni in
merito alla consigliera di Pari Opportunità: la consigliera di Pari Opportunita' è giusto che
intervenga, ma che intervenga nei temi di pari opportunità, perche' non dico in questo
caso, ma anche in altri casi non è che la pari opportunità deve intervenire sempre, ed ha
quegli spazi che gli altri gruppi non hanno, e questo non mi sembra giusto, per regolarità,
questo lo chiedo nel rispetto, al Presidente Franchini, di questo.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
(FUORI MICROFONO - NON COMPRENSIBILE)
Vorrei sapere che allora quali spazi ho, perche' uno spazio lo voglio avere anche io (...)
nel consiglio provinciale, senno' allora è razzista...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Ha chiesto di parlare Fuligni.
CONSIGLIERE - IVO FULIGNI
36
Brevemente su questo punto, dove siamo gia' intervenuti in commissione, per ribadire
innanzitutto il ritardo con cui si arriva alla organizzazione della macchina amministrativa che
solo oggi viene presentata e certamente, come sottolineava Cioni, i tempi di realizzazione
saranno necessariamente più lunghi. A nostro giudizio si tratta di una timida modifica della
macchina amministrativa, questo ente ha necessità di una macchina amministrativa che sia
efficiente, non solo per il raggiungimento della propria attività, dei propri obiettivi, ma
anche per svolgere un ruolo efficace di assistenza amministrativa agli enti locali, una attività
che è prevista dal testo unico degli enti locali che noi ritroviamo tra quelle qui indicate in
questa ipotesi di macrostruttura tra le attivita' dell'ente, una attività' che fino ad ora non è
stata svolta e che invece nel futuro sarà preponderante, anche alla luce del "governiamo
insieme" che è il programma, la sintesi del programma di questa Amministrazione
Provinciale.
Due appunti, poi anche noi ne discuteremo più approfondimento come gruppo consiliare:
la mancanza del legame della struttura relativa al consiglio provinciale con la struttura
relativa agli affari legali, e che ha l'ufficio stampa, a meno che non si prevedeva di creare
una autonoma struttura, ma che ritengo una assurdità. L'altro aspetto é che naturalmente
questa ipotesi dovrà trovare ed avere una parte dei soggetti che la attueranno una
capacità di saperla far condividere da parte del personale, ma soprattutto la autorità di
guardarsi in maniera obiettiva all'interno, perchè questo ente certamente ha punte di
eccellenza nelle proprie strutture, però ha anche delle notevoli carenze non dal punto di
vista dei soggetti, ma per il fatto che alcune funzioni sono state trasferite senza
trasferimento di risorse e quindi per non conoscenza delle materie e quindi una attività, un
investimento fatto nella formazione del personale, ma anche un adeguato monitoraggio dei
risultati ottenuti e quindi anche di saper puntualmente intervenire perchè si raggiunga una
effettiva organizzazione e razionalizzazione dell'attività dell'Ente ed anche dei risultati
concreti. In questo ruolo, in questo aspetto riteniamo importante l'innovazione tecnologica
che serve in maniera pressante a questo ente perche' anche dove è stata fatta poi i risultati
sono quelli che si ritorna... dicevo l'innovazione tecnologica attraverso la quale si otterra'
un risparmio di spesa e si eviteranno quegli sprechi, richiamati anche da Mazzi, ad
esempio nell'utilizzo internet per i collegamenti telefonici evitando quindi di aggravare le
spese telefonico.
Chiudo brevemente perche' il dibattito è gia' stato lungo.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Abbiamo esaurito il tempo a disposizione per le comunicazioni e le interpellanze,
ovviamente le repliche del Presidente e degli assessori agli interventi puntuali che ci sono
stati da parte dei consiglieri verranno fatte in sede di presentazione dell'atto definitivo di
riorganizzazione appunto della macrostruttura raccogliendo ovviamente le sollecitazioni
che vengono dal consiglio, di portare questo atto al piu' presto all'esame dello stesso.
37
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Si passa al punto numero successivo e si nominano gli scrutatori, per gli scrutatori
propongo che siano nominati Valerio Campione, Galli e Martorella.
Chi approva? Chi si astiene? Unanimita'.
38
PUNTO N. 8
APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Dobbiamo approvare i verbali della seduta precedente. Si mette in approvazione i verbali
della seduta precedente, chi approva? Chi si astiene? Chi e' contrario? Un voto contrario.
(Danesin).
39
PUNTO N. 9
COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EX ART. 166
T.U.E.L.
267/2000
DELLA
DELIBERAZIONE
DELLA
GIUNTA
PROVINCIALE N. 351 DEL 28.12.2004 AVENTE PER OGGETTO "5°
VARIAZIONE DI P.E.G."
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Il Punto numero 9 è una comunicazione del Presidente del consiglio della deliberazione
della giunta provinciale numero 351 del 28 dicembre 2000. E' una comunicazione che
illustra il Presidente.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Si tratta esclusivamente, perche' ne abbiate contezza, del fatto che per un problema di
piccola differenza contabile, rispetto alle decisioni già passate ovviamente da questo
consiglio e così via, per l'acquisto delle quote EALP, si preleva del fondo di riserva di
1.395 euro, se si vuole e' un piccolissimo aggiustamento contabile, il prelevamento dal
fondo di riserva di 1.395 euro.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Il Consiglio non ha ancora approvato l'aumento del capitale sociale?
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Ma qui non è l'aumento di capitale, e` che la Provincia ha acquistato... l'aumento di
capitale e' un'altra cosa, questo e' l'acquisto che è stato fatto da tutti quei piccoli privati,
che erano presenti prima nell'EALP, le associazione e così via e che questo consiglio,
credo gia'...
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
No, non ha approvato!
40
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Si', ma non è l'aumento di capitale, è l'acquisto che avevano, credo gia' con la giunta
Frontera, non lo ha approvato nemmeno questo consiglio, perche' noi abbiamo dato
esecuzione ad una delibera assunta dalla precedente Amministrazione e dal precedente
consiglio che prevedeva che l'uscita, per dire, della CNA, ora non mi ricordo, c'erano una
serie di piccolissime quote in mano ad associazioni di categoria, la provincia ha acquisito
da tutti questi enti, da tutte queste associazioni, le loro quote rimanendo ora la proprieta'
soltanto divisa tra provincia, comune, vado un po' a memoria, scusate, comune di
Livorno, comune di Piombino, comune di Castagneto e comune di Rosignano, tutte le
piccole proprieta' che non avevano privati, persone fisiche, ma che avevano la CNA, la
Confesercenti, dico una serie di enti, tutte queste sono state acquisite, ma con delibera del
vecchio consiglio provinciale dalla provincia. Probabilmente a conclusione di tutto questo
iter, tra spese legali, bolli, una cosa ed un'altra, è venuto fuori che la spesa complessiva
aveva superato quella indicata negli atti di 1395 euro, conseguentemente abbiamo tolto
dal fondo di riserva questi 1.395 euro, si parla di milioni e 600 mila lire, per chiudere
questa partita deliberata a suo tempo dal vecchio consiglio, quindi non è l'aumento di
capitale, è la fuori uscita dei privai, che pero' erano privati, non persone, ma privati
associazioni, dell’azionariato dell'EALP, e l’acquisizione da parte della provincia. Questa
acquisizione ha dato, rispetto al preventivato, probabilmente per ragioni di bolli, di spese e
così via, una piccola spesa in più che qui copriamo per il fondo di riserva di 1.365 euro.
L'aumento di capitale è poi ulteriore questione, qui e' l'uscita, ribadisco, questa è
l'acquisizione dai privati delle piccole quote che gli stessi detenevano all'interno dell'EALP
dal momento della sua costituzione, privati, pero' organizzazione non privati.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
(FUORI MICROFONO - NON COMPRENSIBILE)
Si può approvare una cosa della precedente amministrazione (...)?
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Se si puo' rinviare io in questo momento non sono in grado di fornirtelo, ma certamente.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Vorrei precisare che non si tratta di una deliberazione, tant'e' che non è previsto il voto, e'
una mera comunicazione di una variazione di un prelevamento dal fondo di bilancio che il
41
Presidente è tenuto a comunicare al consiglio, per questo non è passato in commissione,
se non ci sono richieste di interventi su questa comunicazione si passa al punto successivo.
42
PUNTO N. 10
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Passiamo al punto successivo che riguarda il regolamento del consiglio Provinciale. Come
è noto a tutti i componenti, i consiglieri, è stato un lavoro che ha coinvolto sia il precedente
consiglio che quello attuale, un lavoro molto impegnativo che ha portato ad una stesura
finale che crediamo possa avere raccolto nel suo complesso, salvo dei distinguo su
determinati punti e regolamenti, ha raccolto nel suo complesso la condivisione da parte di
tutto il Consiglio Provinciale. Devo dire che nella presentazione di stamani, così come è
previsto nel regolamento e cosi' come
invito a fare, i singoli consiglieri possono
presentare degli emendamenti per scritto che devono essere votati prima della votazione
del regolamento del consiglio. Gli emendamenti sono stati presentati, sono tre, uno da
parte del gruppo di Rifondazione Comunista che riguarda l'articolo 53 primo comma, si
propone di sostituire la frase "ammessa ad assistere" con la frase "che assista" e si
propone di eliminare tutto il periodo che va da "non possono in ogni caso" fino al punto
finale del comma che appunto riguarda il comportamento del pubblico quando assiste ai
Consigli Provinciali, il periodo che si propone di eliminare è questo: "non possono essere
in ogni caso esibiti cartelli, striscioni o altri messaggi che possono in alcun modo
distogliere il consigliere dallo svolgimento dei propri compiti" ovviamente questo è
un comma preceduto da un'altra garanzia per il consiglio, che e' quella di non usare
striscioni, parole, ed altri comportamenti che siano lesivi della dignità del consiglio e dei
singoli consiglieri.
Poi c'è un altro emendamento presentato dal gruppo della Casa della Casa delle Libertà
nel suo complesso che propone di modificare l'articolo 41 comma 5: "il Presidente
della Provincia, il Segretario Generale ed i Presidenti delle Commissioni, possono
partecipare senza voto, alle riunioni di tutte le commissione; gli assessori ed i
dirigenti solo se espressamente richiesti. I capi gruppo partecipano alle stesse con
convocazione dei rispettivi presidenti, con diritto di parola e senza diritto di voto" .
La variazione che si propone, se sbaglio correggetemi, e' quella che prima la
partecipazione dei capi gruppo era riservata soltanto ai capi gruppo che non avevamo
rappresentati in seno alla commissione, ora invece è allargata in questo modo a tutti i capi
gruppo.
L'altra proposta di emendamento riguarda l'articolo 36 della bozza di regolamento del
consiglio provinciale, si chiede che dall'articolo 36 sia eliminata l'espressione "per quanto
possibile" del punto 1;
43
Il Punto n. 1 dell'articolo 36 recita in questo modo: "Per l'esercizio delle loro funzioni ai
gruppi, per quanto possibile, è assicurata tenuto conto della consistenza numerica
dei gruppi stessi, la disponibilita' di locali ed attrezzature" per quanto possibile,
ovviamente, perchè le strutture a disposizione degli enti, sono quelle che sono, non è che
si possono inventare da un momento all'altro, comunque io credo che sarebbe auspicabile
che questa... quindi i tre emendamenti proposti sono questi, è aperto il dibattito, ha chiesto
di parlare la consigliera Danesin.
CONSIGLIERA - VALENTINA DANESIN
Vorrei che si scorporasse il tempo che utilizzo per questa precisazione da una eventuale
richiesta di intervento di carattere generale nel dibattito sul regolamento perchè volevo
semplicemente precisare alla assemblea, anzi volevo chiedere al Presidente, perchè
presentava in maniera assolutamente neutra, senza nessun commento le altre proposte di
emendamento e replicava alla mia proposta di emendamento. Questo farà parte di un
dibattito, ognuno la valuterà, lei come consigliere, ovviamente, come componente di
questo consiglio dirà la sua, ma...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Si fa prima la discussione sugli emendamenti. Avete avuto tutti gli emendamenti presentati?
Il primo emendamento è quello presentato da Rifondazione Comunista, c'è qualcuno che
su questo emendamento chiede di parlare? Zingoni.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Unicamente per esprimere il voto contrario su questo emendamento per un principio:
qualcuno 60 anni fa entrando in un'aula disse: "avrei potuto trasformare questa aula sorda
e grigia in un bivacco per i miei manipoli" non per emulare questo, ma per dare dignità e
serenità ai lavori del consiglio, ritengo opportuno e tutti i capi gruppi nel precedente
mandato, ma mi sembra anche in questo, ritenevano opportuno che quando si viene in
consiglio provinciale lo si fa per seguire con attenzione i lavori del Consiglio Provinciale,
non si tratta di un palio, il consiglio provinciale, dove si viene dentro con i cartelli, con i
pon- pon, ma si tratta di cose serie, che vanno discusse con adeguata serietà e serenità.
Pertanto il divieto di portare in consiglio striscioni, manifesti, bandiere e campagnia bella
era unicamente, ma come avviene in tutte le assemblee elettive, dal parlamento a venire in
giu', avviene solo ed esclusivamente per garantire tranquillità, serenità e concentrazione ai
consiglieri che in questo momento stanno lavorando. Credo che togliere questo divieto
44
non sia un rendere libero il consiglio, ma ingenerare confusione a quella che già c'è spesso
in questo consiglio, confusione ed elementi di distrazione.
Il consiglio come tutte le istituzioni sono cose serie, e meritano rispetto, credo che un
consiglio dove si popola e ci vorrebbe poco, tutte le volte basterebbe chiamare i militanti
di quel partito, dell'altro partito, con le bandiere, ma non credo che sia conveniente, è solo
folklore e non credo che sia utile alla politica, fare manifestazioni. Le manifestazioni sono
libere e si possono fare nelle piazze, durante i comizi elettorali, in tutte le sedi che uno
ritiene opportune, ma non nelle istruzioni. Ripeto le istituzioni meritano, credo, rispetto.
Coloro che non hanno dimostrato questo rispetto verso le istituzioni e pronunciavano
quelle frasi, ripeto, non sono state premiate da questo, per cui nel rivendicare il rispetto
per le istituzioni credo che l'abolizione di questo articolo e l'abrogazione di questo articolo
ne mini sostanzialmente la credibilità ed il rispetto che devono avere.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Ha chiesto di parlare la consigliera Pierfederici.
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI
Chi si riferiva all'aula sorda e grigia era un illustre predecessore di un compagno di
coalizione... dico il compagno di coalizione perchè in occasione del delitto Matteotti fu
questo che Mussolini minacciò al Parlamento, quindi inviterei il consigliere Zingoni di
riferire queste ammonizioni e questi consigli ai suoi alleati, Fini, all'alleato Fini, perchè è lui
il suo alleato che è l'erede di colui che si espresse in questo modo.
Mi fa piacere che Zingoni sia intervenuto su questo punto, perchè significa benissimo il
senso che la Destra ha delle istituzioni, un luogo dove si prendono delle decisioni in
maniera autoritaria, senza tenere conto dell'importanza della partecipazione popolare,
perchè per noi Comunisti l'idea della istituzione è quella che definisce il diritto pubblico nel
nostro Paese, è un ente territoriale, un ente che rappresenta la comunità territoriale, un
ente, lo dice sempre la Costituzione, nel quale il territorio, le persone, i cittadini, gli
amministrati sono parte essenziale dell'ente, una provincia senza il territorio non è un ente
locale, non e' un ente locale territoriale, quindi è inconcepibile, in un sistema democratico,
che l'ente territoriale, di cui il territorio e' parte fondante, non possa liberamente
partecipare alle sedute del nostro consiglio. E stata chiesta da Rifondazione questa
modifica perche' esprimersi nel senso che il pubblico è ammesso alla seduta
significherebbe quasi una concessione da parte dell'ente rispetto al pubblico oppure che
il concetto di ammissione significhi ad escludendum, il concetto che qualcuno ne e'
escluso, il pubblico ne fa parte integrante, purtroppo per noi il pubblico non c'è mai,
purtroppo per noi, noi ci parliamo addosso, purtroppo per noi qui non ci sono sempre
ragazzi, giovani, persone che ascoltano quello che noi facciamo, da una parte per certi
45
versi è meglio che non ci siano perche' gli risparmiamo certi sproloqui, delle volte
dimostriamo che la politica fa spettacolo e molte volte la Destra ci insegna in questo
senso.
Il fatto che il pubblico non possa partecipare, esporre in maniera corretta, in silenzio, degli
striscioni, che nell'articolo prima viene detto "purchè non siamo offensivi", cioe' degli
striscioni, dei manifesti e dei cartelli, io lo trovo allucinante, da sempre persone che sono in
difficoltà, che hanno perso il lavoro, che non hanno la casa, che dimostrano che hanno
bisogno di essere visibili dai politici, vengono in questi luoghi, da sempre, perche' sono gia'
accadute queste cose, ed hanno manifestato pacificamente su dei manifesti il loro bisogno
di ascolto, la loro necessita'. Il fatto che secondo Zingoni questo fatto possa
rappresentare un dispregio delle istituzioni, un luogo di... oppure un luogo dove viene
distratto il lavoro, è distratto il lavoro del politico, quando il politico non fa attenzione al
cittadino, anzi io ringrazio chi viene e ci pone dei problemi e mi lamento del fatto che non
vengono tutte le volte, che siano presenti, perchè noi dovremmo interrogarci su questo,
magari vedere tutti i giorni i manifesti e li striscioni, vorrebbe dire che noi abbiamo
indovinato la nostra missione e siamo utili a qualcuno!
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Prego Mazzi.
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
Solo per esprimere, per consuetudine, sulla seconda parte dell'emendamento, sulla prima
è chiaro che assiste perchè le sedute, è il solito discorso di prima, sono pubbliche, salvo
eccezioni, sulla seconda parte per una consuetudine che è di questi territori, che è vero
che non è dell'Ente Provincia, ma che è di questi territori, che ha sempre visto nei comuni
la casa di tutti, e nell'ente locale in generale la casa di tutti, per se cui se c'e' un problema,
nelle dovute forme, chiaramente, perchè non può essere ammesso alcun tipo di
prevaricazione se qualcuno avesse delle strane idee, l'ho gia' detto e lo ripeto, ci sono due
compagnie di multinazionali che hanno riscelto la linea rossa per le pompe di benzina, e
quindi ce ne sono ancora di pompe di benzina rosse in questo paese, se qualcuno avesse
altre idee.
Dico soltanto che mi sembrerebbe congruo, con una tradizione delle assemblee di questo
territorio, è vero che per la provincia non è stato cosi', ma non vedo elementi, una volta
che e' specificato nella parte precedente quello che possono vietare a chi viene con un
cartello, parlo anche della persona, chi viene con un cartello semplice dicendo: "sono
senza casa", il fatto di stare fuori dal consiglio, se è in questa forma.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
46
Ha chiesto di parlare il Presidente.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Qui bisogna distinguere: il discorso della partecipazione che anche io francamente
considero estremamente opportuna e da invogliare e così via, dalle forme di
partecipazione con protesta più o meno organizzata. Qui francamente io i toni che ha
usato la Presidente Pierfederici li capisco relativamente, ho una esperienza di consigliere
comunale al comune di Livorno, ho una esperienza di consigliere regionale, in tutti e due i
consessi queste forme di manifestazione sono escluse, e si parla del consiglio regionale
della Toscana e si parla del consiglio comunale di Livorno. Ho una esperienza diretta: il
parlamento ed il senato della Repubblica Italiana lo escludono nella maniera più tassativa,
piu' tassativa! Io sono stato in consiglio, sono stato alla camera dei deputati richiamato per
avere accavallato le gambe! Non per avere... Quindi quando si dice... il Parlamento
italiano è nato dalla resistenza e tutto, il senato lo stesso, il Consiglio regionale... poi qui
abbiamo una tradizione, come dire, più aperta, è vero che i Presidenti spesso interpretano
con giudizio queste cose, perche' se è una forma di protesta qui non ci sono ne' i
commessi, e così via, però prevedere, non avere elementi che chiedono degli elementi di
fermezza, a tutela, io ho l'esperienza diretta, a parte che da spettatore lasciamola perdere,
di consigliere comunale al comune di Livorno e di consigliere regionale, ed in quei consessi
le manifestazioni erano poi ovviamente la partecipazione è apertissima anche lì, però la
partecipazione organizzata, di protesta e così non era nel consesso stesso, non era
prevista dai regolamenti; poi qui si può fare una scelta di tipo diverso, di dare per una
apertura piu' ampia e cosi' via, pero' questo noi incrina concessioni di democrazia, è
soltanto rispetto all'istituzione ed al decoro dell'istituzione. Io comunque mi rimetto al
giudizio e sottolineo che qui non si puo' fare... l'eccezione sarebbe questa qui, ecco, non e'
che l'eccezione sono gli altri, l'eccezione e' quella che si vuole prevedere qui a Livorno,
non e' che il testo originario era l'eccezione, il testo originario riportava quella che è la
prassi dal Parlamento, che è l'organo massimo dove si esprima la sovranita' popolare, a
tutti gli altri consessi nei quali io ho avuto l'onere di appartenere.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Altre richieste di intervento? Consigliere Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
47
La ringrazio Presidente per la posizione che ha preso, la ringrazio, una posizione
abbastanza decisa e la ringrazio di questo. Quando la Pierfederici dice che la destra fa
spettacolo, siamo tre gatti, voi siete 50, siete voi che fare spettacolo! Io non lo so, sei
sempre offensiva su questo, mi fa piacere.
Vorrei ricordare una cosa (non ti ho mai interrotto io, grazie) vorrei ricordare che Alleanza
Nazionale ha avuto il suo percorso di legittimazione, anche il Movimento Sociale era
legittimato, pertanto non abbiamo niente da nascondere, noi eravamo al 5 %, ora siamo al
14 per cento, non credo che siamo antidemocratici, come si richiamano sempre gli stessi
comunisti in altri paesi europei e fuori dall'Europa, che sono antidemocratici, basta andare
a vedere, basta andare a vedere dove le proteste non le possono fare, non possono
nemmeno manifestare. Allora io direi che la Pierfederici qualche volta si dovrebbe
guardare dentro prima di esternare questo, è un percorso che hanno fatto anche i DS, con
la caduta del muro, noi non abbiamo avuto la caduta del muro, voi avete avuto la caduta
del muro come ho detto....
INTERVENTI
INCOMPRENSIBILI
FUORI
MICROFONO
-
SOVRAPPOSTI
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Chiedo la cortesia di ascoltare con attenzione il consigliere Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Io non capisco mai come mai quando parla Gragnoli viene sempre interrotto, io non
interrompo mai.
Comunque mi fa piacere perche' vuol dire che stimolo e tocco qualche corda che è in
fibrillazione di qualche consigliere, io lo capisco, per carita'.
D'altronde i DS fanno un'altra volta di necessita' virtù, perche' stanno prendendo posizioni
diverse, non riesco a capirlo. Noi siamo per il rispetto delle istituzioni, se poi c'è qualcuno
che non vuole il rispetto delle istituzioni, ben venga, noi siamo contrari a questo
emendamento. Mi fa piacere, e lo ripeto, che il Presidente, anche se poi deciderà
l'assemblea, mi fa piacere che abbia preso una posizione, che abbia chiarito che in altri
consessi le stesse cose vengono riportate, pertanto non riesco a capire dove sta il
problema. Ora non ho capito bene il discorso di Mazzi, delle pompe, di bruciare, non
riesco a capirlo, io molte volte non ti seguo?
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
48
(FUORI MICROFONO - NON COMPRENSIBILE)
Rispetto alla cosa che diceva Zingoni, se qualcuno volesse andare a fare in questa aula
(...) due multinazionali hanno riadottato il colore rosso delle pompe di benzina, ci sono
ancora rosse pompe di benzina in questo paese se qualcuno volesse fare questo...
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Ho capito, comunque anche il gruppo di Alleanza Nazionale non approva questa
modifica, la seconda parte, tanto è capibile dalla discussione quello che viene fuori.
CONSIGLIERE - LUCIANO GIANNONI
Grazie Gragnoli. Ha chiesto di parlare Giannoni.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Io volevo semplicemente ribadire il nostro sostegno come gruppo, alla proposta, anche
perchè tra l'altro, se si confronta l'ipotesi di regolamento che stiamo esaminando, con il
regolamento precedente, era scritto esattamente il contrario, è previsto, è possibile, cioè
c'era nel vecchio, nell'attuale regolamento la possibilità, articolo 51 comma secondo, era
espressamente prevista la possibilità di esporre cartelli ed altro, purchè ovviamente non
fossero offensivi. Francamente questa nuova dizione ha un po' il sapore di una torsione
autoritaria in questo senso, mi dispiace che il Presidente la colga in maniera
eccessivamente rigida, io sarei il primo ad appormi all'esposizione di cartelli che
offendessero qualunque dei gruppi o dei consiglieri presenti in questa aula, altra cosa è la
possibilità per cittadini che hanno la necessità spesso di esporre, di portare problemi, di
poter in qualche modo evidenziare, di dare una voce fisica alle loro istanze attraverso
l'esposizione di cartelli che potrebbero essere "no allo smog in centro" che non è nulla
di rivoluzionario, "no alle discariche" come è stato fatto, è una opinione se si dovesse
discutere, come è già successo delle discariche, sapere che ci sono i cittadini che la
pensano diversamente e che lo dimostrano, credo che non mi convincerebbero
automaticamente a cambiare idea, ma giustamente mi potrebbero anche porre un attimo
delle riflessioni e quindi non ci vedo nulla di male, fermo restando che i cartelli ovviamente
non devono essere ne' offensivi, ne' lesivi della dignità e della onorabilita' di chiunque
presente in consiglio, ecco perchè noi sosteniamo questa proposta di emendamento.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
49
Altri gruppi? Prego consigliera Danesin.
CONSIGLIERA - VALENTINA DANESIN
Vorrei semplicemente spiegare e chiedere ovviamente di sostenere l'emendamento che ho
proposto semplicemente perchè è riscontrabile da chiunque nella lettura, nella stessa frase
di utilizzo del verbo "si assicura" e subito dopo con un inciso "per quanto possibile", mi
sembra proprio...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Scusami, siamo alla discussione del primo emendamento.
CONSIGLIERA - VALENTINA DANESIN
Allora scusate, pensavo di tutti.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Non ci sono altri interventi? Prego Presidente.
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Una breve replica in questo senso: io ovviamente come voi sapete, sono nuovo a questo
consesso e non facevo riferimento quindi al precedente regolamento della Provincia ho
fatto riferimento ai due dove sono stato e così via, comunque questo è un precedente
comunque che va tenuto di conto, questo è chiaro, non vedo comunque nella logica dei
regolamenti a cui facevo riferimento io, alcuna coartazione, questi stessi elementi, come
dire, di impegno e così via, lo fanno all'esterno delle aule, non è che le persone all'esterno
non possono dimostrare, e così via, vengono fatte all'esterno e l'aula rimane al di fuori di
questi elementi. Io non sapevo di questo precedente di cui tengo conto, pero' torno a
dire, fa eccezione con quegli elementi che riferivo della mia esperienza diretta.
50
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Zingoni.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Per dichiarazione di voto, credo che leggendo attentamente la parte quella proposta dalla
consigliera Pierfederici sull'ammissione in aula sono d'accordo con te, nessuno deve
ammettere nessun altro, la seduta è pubblica a meno che non venga dichiarata segreta ed
allora segue tutto l'iter per le sedute segrete, ma il fatto che ponevo io, e sono d'accordo
con il presidente su questo aspetto qui, e' sul rispetto del ruolo e della istituzione. Fuori
dell'aula ci possono essere cartelli, cartelli pubblicitari, fischietti, pagliacciate, quello che vi
pare, ma dentro l'aula io credo che un minimo di rispetto nei confronti del lavoro che viene
svolto e nel rispetto degli elettori debba essere garantito, quindi sulla prima parte nulla
questio, siamo perfettamente d'accordo, anzi, ben vengano persone ad assistere al
consiglio, pero' sulla seconda parte credo ho citato quell'episodio del bivacco per i
manipoli, per dire che non è giusta quella parte, ma nemmeno fare le feste di carnevale qui
con striscioni, con cose che tra l'altro potrebbero essere benissimo organizzate, ci pensate
se si fa una riunione sui consorzi di bonifica cosa ci vuole a portare qui dentro centinaia di
persone con i cartelli, allora evitiamo le strumentalizzazioni di carattere politico, facciamo
politica veramente, ma la politica deve alta e nobile, non può confondersi con questo
genere di "gazzarrate" che francamente non condivido. Quindi il nostro voto è contrario,
pur accogliendo favorevolmente la prima parte.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Altre dichiarazioni? Si mette in votazione il primo punto, siccome i punti sono due e c'è
unanimità di consensi sul primo punto si mette in votazione. Il primo punto, chi approva?
Chi si astiene? Chi e' contrario? UNANIMITA'
Si mette in votazione invece il secondo punto, quello invece che dà la possibilità di esporre
nell'aula anche cartelli, sempre che non siano offensivi, siano corretti, rispettosi delle leggi
e cosi' via, anche se veniva fatto sottolineare è la prima assemblea della Provincia di
Livorno della regione Toscana che introdurrebbe una norma di questo tipo, in sintonia con
una tradizione che nella provincia di Livorno....
CONSIGLIERA - GRAZIELLA PIERFEDERICI (FUORI MICROFONO - NON COMPRENSIBILE)
51
(...) c'è scritto nel regolamento attuale (...)
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Io sostengo che negli altri regolamenti questa possibilità non e prevista, mentre in questo
regolamento verrebbe prevista, verrebbe ribadita una disponibilita' che c'è già in sintonia
con una tradizione della provincia di Livorno. Ovviamente sempre che questi
comportamenti siano corretti. Si mette in votazione questa seconda parte, ci sono
dichiarazioni di voto? Chi approva? Chi si astiene? Chi e' contrario?
VOTAZIONE: FAVOREVOLI: 16 CONTRARI:8
ASTENUTI: 0
APPROVATO
INTERVENTI SOVRAPPOSTI FUORI MICROFONO NON
COMPRENSIBILI
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Evitiamo di polemizzare tra di noi. allora il primo punto dello emendamento è stato accolto
il secondo punto è stato accolto con 16 sì ed 8 no, Quindi questo emendamento è
approvato
Si passa all’emendamento presentato dalla casa delle libertà che riguarda l’articolo 41
comma quinto: “Il Presidente della Provincia, il segretario generale e i presidente
delle commissioni possono partecipare senza voto alle riunioni di tutte le
commissioni, gli assessori ed i dirigenti solo se espressamente richiesti. I capi gruppi
partecipano alle stesse con convocazione dei rispettivi Presidente con diritto di
parola e senza diritto di voto”.
Ci sono richieste di intervento su questo punto? Giannoni.
CONSIGLIERE - LUCIANO GIANNONI
Su questo emendamento io non so se l’ho capito o interpretato male, ma mi sembra che
estenda a tutti i capi gruppo la possibilità di partecipare alle riunioni di commissione sic et
simpliciter, ora non ho molto chiaro un aspetto perchè comunque un capo gruppo può
partecipare ed assistere ad una riunione di commissione, non vorrei rispetto alla
formulazione originale che si propone di modificare che questa modifica implicasse poi
ulteriori problemi laddove si dovesse come previsto nella ipotesi di regolamento che
stiamo approvando la introduzione della opzione per i consiglieri tra gettone di presenza
ed identità, a mio avviso questa formulazione potrebbe rivelarsi controproducente e
negativa nel caso un capo gruppo optasse per l’indennità perchè allora in questo caso
essendo tutti convocati anche quelli di gruppi che sono già presenti nella commissione la
52
loro assenza di fatto dovrebbe e potrebbe essere computata tra le assenza complessive e
quindi incidere poi sulla quantificazione finale di indennità, quindi credo che se se
mantiene questo formulazione credo che francamente dovrebbe essere da respingere
perchè pur capendo il motivo che ha spinto a questa formulazione mi sembra che sia una
cura peggiore del male e quindi come gruppo noi votiamo contro.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
(FUORI MICROFONO)
Scusate per gli emendamenti è stato espresso un parere di regolarità contabile?
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
No, sono stati presentati questa mattina in consiglio e quindi il parere di regolarita’ non ci
poteva essere.
CONSIGLIERA - VALENTINA DANESIN
(FUORI MICROFONO)
No il parere chi deve essere, eventualmente se il consiglio la ritiene si puo’ acquisire
pero’ il parere di regolarita’ ci deve essere
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Scusate, il parere di regolarità contabile è necessario e sicuramente sarebbe richiesto se gli
emendamenti fossero ritenuti rilevanti anche da questo punto di vista, allora questi
emendamenti sono rilevanti, visto che sono stati presentati stamani dal punto di vista
contabile e finanziario? Mazzi
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
Io non ho minimamente intenzione di fare il Pierino, ma è soltanto per una giustificazione
rispetto ad un comportamento su un emendamento che viene proposto dai consiglieri della
casa della libertà che è un emendamento che torna con il testo licenziato dalla
commissione Affari Istituzionali e dalla conferenza dei capi gruppo in una stesura due
settimane fa, correggetemi sulle date se sbaglio, su cui poi in sede di conferenza dei capi
gruppo ieri sulla base di osservazioni mosse al fine di rilascio del parere di regolarità
contabile e tecnica sull’atto sono stati sollevati dei problemi, allora è vero che documento
vien, si conferma il documento oggi, ma l’acquisizione, il sapere se ci sono state modifiche
rispetto alle obiezioni mosse sul testo scritto dalla conferenza dei capi gruppo e dalla...
53
cioe’ ci sono o meno dei termini al comportamento, perche’ io votare no senza sapere se
c'è una illegittimità contraddirei il mio comportamento e dei consiglieri del gruppo presenti
in commissione affari istituzionali quando lo abbiamo scritto praticamente nella stessa
maniera, se c'è invece un parere di regolarità contabile e regolarita’ tecnica di difformità è
chiaro che con le motivazioni con cui ieri abbiamo modificato il testo ob torto collo
rispetto a questa questione voteremo contro l’emendamento, ma per questo problema,
non per la non condivisione delle emendamento che in quanto se stante, mi sembra che di
questa cosa base bisogna darne contezza al consiglio perche’ deve sapere perchè ci si
comporta una certa maniera
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Bene Mazzi. Zingoni.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Non per fare il Pierino Mazzi, ma come tu hai detto che il testo è quello licenziato ieri in
commissione oggi non può pervenire in consiglio, perchè di questo testo licenziato ieri i
consiglieri che non hanno partecipato alla commissione non sono stati informati. Quindi se
ieri è stato licenziato un testo, non per fare il Pierino, ma per attenersi ai regolamenti
questo testo qui oggi non può essere discusso, per cui se sollevi quella obiezione anch’io
sollevo questa, perche’ di fatto tutti i consiglieri che non erano nella commissione affari
istituzionali, il testo che e’ stato modificato nella precedente riunione è stato modificato ieri
e quindi non e ne possono avere conoscenza
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Io voglio intervenire per una ulteriore precisazione, perchè queste osservazioni credo che
dopo aver discusso per tanti mesi su questo testo potremmo evitare di farLe e devo dire
che il testo licenziato dalla commissione nella precedente riunione sottoposto poi com’è
d’obbligo al parere del segretario e del ragioniere Capo per il visto di regolarità
contabile è stato trasmesso a tutti i capi gruppo in data precedente alla riunione della
commissione di ieri, è stato trasmesso per e-mail diversi giorni prima e quindi tutti i
consiglieri hanno avuto modo di apprezzarlo, è anche vero che questa discussione
sull’emendamento proposto dalla Casa delle Libertà oggi, è stato oggetto di dibattito in
sede di commissione più di una volta con argomentazioni da ambo le parti che avevano
ovviamente un loro fondamento che poi hanno fatto approdare dopo un parere chiesto
all’Unione Province Italiane ad una stesura definiva che oggi in consiglio si propone che
venga emendata.
Il consiglio è sovrano non c'è niente di strano in questa richiesta, pero’ mi sembrano
anche pertinenti le domande di chi dice “hanno influenza o meno sull’impianto
complessivo e sulla contabilità dell’ente? Perchè se questo è bisogna ovviamente che
siano corredate del parere degli organi competenti per essere approvati”. Al contrario di
quanto abbiamo fatto con l’articolo precedente in quanto non avendo nessuna influenza
54
ovviamente questa richiesta non è stata fatta ed il consiglio ha avuto modo di approvare gli
emendamenti così come erano stati presentati. Zingoni ha chiesto di parlare.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Ribadisco quanto è scritto sul regolamento 24 prima della riunione gli atti che vanno in
votazione devono essere disponibili se l’atto è stato modificato ieri alle 10.00 le 24 erano
non sono state rispettate. Cioe’ Mazzi se si deve giocare sull'equivoco sono bravo
anch’io a giocare sugli equivoci, sono campione del mondo, pero’ mi duole a questo
punto constatare che l’impegno che tu avevi presi per modificare quella norma che tutti
dicevamo inapplicabile, che prevedeva la partecipazione dei capi gruppo non presenti in
commissione con l’erogazione del gettone a questo punto si cerca una fogli di fico per
nasconderci, non lo ritengo un comportamento corretto, poi ripeto, siamo tutti qui a fare
politica, siamo tutti maggiorenni, pero’ il tuo impegno prevedeva il superamento con
l’introduzione della indennità, indennità che a qualcuno a questo punto non sta bene
perchè come risulta dai verbali di ieri qualcuno ha già bello e dichiarato che rimane sul
gettone. Allora lo si chiarisca bene per tutti. Qui non c’e’ l’approvazione di un
regolamento, qui c’e’ la ricerca degli emolumenti. Allora sulla ricerca degli emolumenti e di
farsi uno stipendio sulle spese del Consiglio Provinciale noi non siamo d'accordo, lo
ribadisco questo perchè mi sembrava che noi volassimo un pochino più alto cercando di
salvaguardare gli interessi del consiglio, mi sembra che ora con questa norma scritta in
questa maniera lo si complichi, anche perche’ si crea disparità tra i consiglieri, tra i capi
gruppi ed altri e ti spiego, così come è stata scritta questa formulazione i capi gruppi dei
gruppi non rappresentati in consiglio per mantenere l’indennità stabilita sono obbligati a
partecipare a tutte le riunioni dove non sono presenti. Cosa che non avviene per i capi
gruppi che non ne fanno parte, quindi e’ questo l’inghippo che sollevavo prima, se si
vuole dare una interpretazione per cui l’indennita’ viene decurtata alla riunioni a cui non si
partecipa, se viene data l’interpretazione diversa, cioe’ che costituiscono decurtazione le
riunioni a cui non si partecipa i capi gruppo che non hanno membri nelle commissioni,
l’anno successivo gli viene conteggiata unicamente sulle commissioni dove sono presenti,
e’ questa l’anomalia, questo credo che fosse lo spirito dell’accordo a cui addivenimmo 4
mesi fa quando tutti d’accordo ci accorgemmo di aver scritto delle cose completamente
sbagliate e tutti d’accordo si disse: “cerchiamo di riparare” qui si ritorna indietro di 4
mesi fa, si riporta pari, pari quella che era la soluzione pasticciata e sulla soluzione
pasticciata noi non ci stiamo ad approvarla, per cui ripeto se questo elemento che avevi
detto te può essere una pausa di riflessione per riprendere in mano l’argomento ma entro
7 giorni riportarlo in forma definitiva mi va bene, se si deve giocare sugli equivoci in
questa maniera qui noi non siamo disponibili a farlo. Ripeto oltre a questo elemento c’e’
una disparita’ di composizione ed una palese illegittimita’ ora non vorrei costringere il
Presidente a votare nuovamente con noi, pero’ fortunatamente abbiamo un Presidente
della Provincia ...
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA’
55
A me non mi convince nessuno! Io voto come penso.
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
.... che il suo mestiere lo sa fare e vorrei sottoporre anche a lui questo aspetto, il fatto che
le commissioni così come escono dalla formulazione che si dovrebbe approvare vengono
costituite di 7 membri con il diritto di voti a cui si aggiungono altri 3 membri senza diritto
di voto, le commissioni a questo punto sono formate da 10 membri, guarda caso, non si
sa per quale alchimia, qualche campione di democrazia ha fatto si’ che nelle commissioni
di 10 persone ci sono 8 componenti del Centro Sinistra e due soli componenti del
Centro Destra, mi sembra che l’elezione che le ha consegnato la guida di questa
Amministrazione, di questa Provincia le la conferito un mandato dagli elettori con un
rapporto di 60 a 40 qui si assiste ad un rapporti di 70 a 30, quindi qualcuno ci sta
giocando sopra, qui si sta parlando di regole di democrazia, non di giochetti, attenzione,
qui non si sta parlando di cartelli, questa e’ democrazia, giocare sulla democrazia, certo
che qualcuno... Pierfederici sbuffi perche’ forse parlo di cose a cui non sei abituata, pero’
i rapporti di maggioranza e minoranza devono essere rispettati
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA’
(Fuori Microfono)
Ma i conti li sai fare?
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
I conti li so fare bene, perche’ la 267...
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA’
(Fuori Microfono)
I conti tu non li sai fare
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
lo li so fare benino Presidente, certo non li faccio a pro mio come vorrebbe fare
qualcuno, pero’ leggendo quello che dice la 267 parla che le commissioni devono essere
costituite con il criterio proporzionale, ora se sono di 10 persone ed 8 sono del centro
sinistra e 2 del centro destra
56
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
(fuori microfono)
Ma dove sono?
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
8 persone Presidente, perche’ ce ne sono 7 piu’ altri tre che sono il rappresentante del
gruppo dello SDI, dei Verdi, e dei Comunisti Italiani che partecipano a tutte le
commissioni, allora siccome hanno diritto di parola
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
(Fuori Microfono)
C'è anche Rifondazione che partecipa
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
E Rifondazione, hanno diritto di parola ma non diritto di voto, anche la parole è un
elemento per un influenzare più o meno il voto, senno’ i comizi elettorali per cosa vengono
fatti? Allora rovesciamo la situazione mettiamone 8 del Centro Destro e due del Centro
Sinistra e si guarda se vi sta bene
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
(Fuori Microfono)
scusate chiedo di intervenire per fatto personale
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Scusate, non dialoghiamo fra.. Zingoni hai finito? Ha chiesto di parlare Mazzi, scusate, non
facciamo dialoghi fra di noi, perche’ poi bisogna deliberare.
CONSIGLIERE - MARCO MAZZI
Scusate per fatto personale, perche’ le falsità in giro non si possono andare a dire,
sicuramente rispetto questo tipo di situazione e rispetto ad eventuali adesioni alla
indennita’ dei consiglieri si determina una situazione dove c’e’ un gruppo che si trova in
difficolta' perchè fortunatamente invece alle elezioni ha avuto il risultato che ha avuto
57
oggettivamente è il gruppo ed il capo gruppo che presiede quel gruppo, perchè
fortunatamente siamo in tutte, cioe’ i consiglieri sono ognuno di noi in un’unica
commissione perchè siamo 14 consiglieri fortunatamente, gradirei anche che qualcuno
fosse fuori se si fosse più di 14 figuriamoci, per cui questo ragionamento sui regolamenti,
le indennità, attenzione, attenzione! Va bene? Attenzione, perchè ci sono anche le
rendicontazione sugli anni precedenti di cosa i consiglieri dei diversi hanno preso è chiaro
che noi abbiamo proposto l’altra volta una formulazione che teneva conto del pubblico
interesse della conoscenza della discussione delle commissioni da parte dei gruppi che non
avevano consiglieri dentro quelle commissioni, abbiamo cercato perchè appunto si partiva
dal presupposto che la commissione era comunque di 7 composta da una maggioranza di
4 minoranze e da minoranze per 3, abbiamo ritenuto che non creava nessuno problema la
possibilità di allargamento tutti i presidente di gruppi alla partecipazione alle commissione
purche’ non con diritto di voto, le nostre sono commissioni esclusivamente referenti e
quindi tra l’altro non c'è nemmeno da influenzare il voto dentro le nostre commissioni
per quanto riguarda l’eventuale discussione, l’unica discriminante e’ se c'è un atto che
ottiene il visto di regolarità contabile e tecnica perche’ se voto qualcosa che ha un
proseguo lo voto, se voto qualcosa su cui mi si dice “sai, puo’ anche essere una bella
idea ma non ci si appone le firme di regolarita’ tecnica e contabile non vedo per quale
motivo debba farlo” dovrei dire “si fa ma non è consentito per serietà nei confronti
dell’assemblea” dovrei dire “si fa due votazioni è quella che e’ esclusa poi dopo si
applica” sarebbe veramente sfiorare il ridicolo da questo punto di vista, non ce ne sono
mistificazioni, se l’interpretazione dell’articolo 41 è una interpretazione fatta in questa
maniera, una interpretazione legittima, come eravamo d'accordo, perche’ non ero
d’accordo io e basta, si era in commissione affari istituzionali e c'era anche il Presidente
Franchini in veste di consigliere, c’era il consigliere Garufo come commissione affari
istituzionali, se è in questo termini qui figuriamoci se ci sono problemi, per quanto riguarda,
non si attua la composizione delle commissioni e quindi va piu’ che bene, ma c’e’ da
sapere se si può fare o non si puo’ fare.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Ci sono altri interventi? Io proprio per dovere di chiarezza voglio riferire su questa
presunta alterazione della proporzione fra maggioranza e minoranza, la filosofia che ha
ispirato il nuovo regolamento era quello di dare maggiore efficacia ed efficienza al
consiglio e di considerare diciamo cosi’ “inadeguate” delle commissione permanenti
sproporzionate rispetto al numero dell’assemblea. C’erano commissioni di 14 membri e
abbiamo ridotte, le commissioni a 7, i 7 membri di commissione sono 4 di maggioranza
e 3 di minoranza, viene quindi rispetto il rapporto proporzionale, si era poi ragionato
sul fatto che essendoci dei gruppi composti di una sola persona, i gruppi composti da una
sola persona avevamo diritto ad una informazione del lavoro delle commissioni che non
avrebbero potuto avere non essendo presenti in tutte le commissioni ed allora abbiamo
considerato come poter ovviare a questo inconveniente facendo partecipare anche i
gruppi composti da una sola persona al lavoro della commissione. La proposta che fa
Zingoni, ma lontano da me la polemica non e’ tesa come invece è tesa questa proposta
58
ad un risparmio anche nella convocazione delle commissioni e nella erogazione del
gettone di presenza o della indennita’ di funzione è caso mai rivolta ad un aumento,
perchè estende questo diritto a tutti i capi gruppi anche a quelli che hanno dei
rappresentati in seno alla commissione. Proposta legittima ma non si può dire che l'altra
si rivolge unicamente alla ricerca del gettone o alla ricerca della indennità di funzione e
questa altra invece guarda solo alla funzionalità delle istituzioni perche’ è semplicemente
non vero, la questione è posta nei termini appunto che ho detto, quindi la proporzione
viene mantenuta, l’informazione che e’ un fatto fondamentale a tutti i gruppi presenti nel
consiglio provinciale viene mantenuta risponde ad un criterio di efficacia e di efficienza
perche’ c'è un rapporto tra la commissione e l’assemblea consiliare, c’e’ il diritto di
informazione da parte di tutti anche dei gruppi singoli, questa è la filosofia che ha ispirato
questo, dopodiche’ sono legittime tutte le altre proposte pero’ rappresentiamole per
quelle che sono e non per altro. Fuligni.
CONSIGLIERE - IVO FULIGNI
Non per contraddire quello che ha detto il Presidente ma la nostra proposta va verso il
risparmio, perchè allarga la partecipazioni a tutti i capi gruppo senza però la percezione
del gettone di presenza, quindi va verso il risparmio, ed è in sintonia con la normativa
sulla indennità dove è prevista una maggiore indennità per i capi gruppo al di là del fatto
che siano mono gruppo di altro gruppo, perchè a questo punto si hanno dei capi gruppo
che avendo solo loro il gettone di presenza nelle commissioni dove non sono diritto di
voto non sceglieranno l’indennità perchè naturalmente in quel caso solo a loro verrà tolto
il gettone di presenza, dall'altra parte gli altri capi gruppo i quali non hanno questo gettone
di presenza in questo partecipazione dove non sono rappresentati i quali possono
tranquillamente scegliere per il loro lavoro in piu’ fatto la maggiore indennità che nel
regolamento oggi viene prevista, quindi non è vero che con noi c’e’ un aggravio, la nostra
proposta va proprio nel senso del risparmio consentendo a tutti i capi gruppo di
partecipare pero’ senza la percezione delle gettone di presenza
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Consiglieri allora prima di passare del voto voglio dire soltanto che la questione relativa
alla indennità di funzione verso la quale al di là delle ultime posizioni che comunque
demandiamo ad un atto successivo che regola sia l’erogazione del gettone di presenza sa
l’indennità di funzione, la scelta della indennità di funzione rende di fatto inoperoso questo
articolo e quindi supera anche eventuali perplessità, lasciando a tutti la possibilità di
partecipare. Io credo che quando un componente del consiglio viene convocato in una
commissione questo abbia diritto al gettone di presenza ed ovviamente al rimborso al
datore di lavoro perchè fa in quel momento svolge una funzione istituzionale in una
commissione in cui è convocato. In questo senso pare andare anche il parere delle stesso
U.P.I. che dice: “l’unico limite previsto della legge è che l’indennità del consigliere
o gettone di presenza non superi un terzo della indennità percepita dal Presidente
59
della Provincia” non essendovi altri limiti il resto lo demanda al regolamento e nel
regolamento noi abbiamo stabilito queste cose e non ripeto le motivazioni per cui le
abbiamo stabilite, questa è la filosofia che ci ha ispirato con posizione legittime da ambo le
parti. Credo che si possa passare alla votazione di questo emendamento. Pierulivo per
dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE - GIULIO PIERULIVO
Noi francamente siamo contrari su questo ...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
E’ un emendamento
CONSIGLIERE - GIULIO PIERULIVO
Scusate, allora si’...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
se i consiglieri prendono posto si procede alla votazione. Prego Graziani per
dichiarazione di voto su questo emendamento
CONSIGLIERE - CARIDDI GRAZIANI
Abbiamo presentato all’attenzione del Presidente del consiglio, un gruppo di consiglieri un
documento che è raccolto da tutti i consiglieri che volevo che tu esaminassi. perchè
rappresenta quelle che è sostanziale della vita dei consiglio stesso, che sarebbe una
iniziativa che il Consiglio dovrebbe...
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Graziani si sta discutendo dell’emendamento presentato dal gruppo della casa delle libertà
che riguarda il regolamento, codesta e’ un’altra questione, la discuteremo in una fase
successiva, non e’ un punto all’ordine del giorno, ora stiamo sull’emendamento presentato
dalla Casa della Libertà riguardo alla modifica dell’articolo 41 comma quinto del
regolamento del consiglio, su questo bisogna fare la dichiarazione di voto.
60
CONSIGLIERE - CARIDDI GRAZIANI
Non ti volevo fare arrabbiare, ma ti volevo ricordare che era importante per noi questo
più del gettone capito, la qualita’ della vita. Ti ringrazio, non ti volevo fare arrabbiato.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Io non sono assolutamente arrabbiato, specifico l’argomento su cui stiamo discutendo
che è diverso da quello che tu hai proposto. Ci sono altri interventi? Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Alleanza Nazionale dato che ha presentato l’emendamento e’ a favore dell’emendamento,
ma il Presidente Franchini quando fa riferimento all’U.P.I. dovrebbe riportare per intero la
lettera che scrive, altrimenti e’ inutile, non si puo’ estrapolare solo quello che fa comodo e
quello che non fa comodo, bisognerebbe anche chiarire le cose, perche’ il consiglio caro
Franchini deve sapere quello che vota, non mi sembra giusto nemmeno dire una cosa che
dice l’U.P.I. ha detto una cosa, ma ha detto tante altre cose, che non e’ molto chiaro,
pertanto e’ per quello che noi abbiamo le perplessita’ di votare questo punto. Qui ci vuole
chiarezza, io lo dico nei confronti dei miei consiglieri che non hanno lettera dell’U.P.I.
anche. Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi si mette a votazione. Chi approva
l’emendamento presentato all’articolo 41 comma quinto dalla Casa delle Liberta?
VOTAZIONE: FAVOREVOLI: 7 CONTRARI: 14 ASTENUTI: 3
RESPINTO
Ultimo emendamento e poi si passa al regolamento e’ quello presentato dalla Consigliera
Valentina Danesin che propone di togliere dall’articolo 36 per quanto possibile.
La parola alla consigliera Danesin
CONSIGLIERA - VALENTINA DANESIN
La mia proposta nasce dalla osservazione che apporre una postilla del genere per quanto
possibile ad un verbo, ad una regola che dice “si assicura” è negare la regola, tanto
valeva non scrivere niente o scrivere “non si assicura” perche’ se uno scrive “si assicura
per quanto possibile” è ovvio che non assicura, mi sembra che un regolamento di un
Ente queste illogicità nella migliore delle ipotesi se le possa anche evitare
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
61
Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi si mette in votazione. Chi approva di
togliere dall’articolo 36 il punto “per quanto possibile”
APPROVATO ALLA UNANIMITA’
Si mette ora in votazione il regolamento ci sono richieste di intervento? Se non sono
richieste di intervento si mette in votazione. Chi approva? Prego Zingoni per
dichiarazione di voto, anzi Pierulivo
CONSIGLIERE - GIULIO PIERULIVO
Noi con ogni probabilità valuteremo attentamente la possibilità di proporre nelle sedi più
opportune un eventuale ricorso che dovrà poi sicuramente decidere la magistratura
amministrativa, quindi questo è solo un cenno, valuteremo meglio la situazione
approfondimento bene il testo del regolamento e poi si procederà probabilmente alla
stesura di una richiesta da inoltrare alla magistratura amministrativa per illegittimità
dell’articolo in contestazione. Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Altre dichiarazioni di voto.? Cioni
CONSIGLIERE - RENZO CIONI
Io volevo sottolineare questo comportamento della Casa delle Libertà che è quanto mai
singolare, perchè io credo che ognuno di noi, perlomeno i capi gruppo hanno avuto
questa possibilità di apprezzare il comportamento della Casa delle Libertà in modo di
estrema contradditorieta', da una parte si sollecitava in modo come dire pressante il fatto
bisogna andare rapidamente all’approvazione del regolamento richiamando ritardi,
richiamando inadempienze e poi tra l’altro ieri in conferenza capi gruppo ulteriore rinvio
per verificare come etc. etc., consideriamo che il parere del quale parlava Gragnoli nel
suo intervento è stato richiesto all’U.P.I. sulla base di una decisione unanime della
conferenza dei capigruppo. Perche’ altrimenti potevamo decidere di chiedere un parere
che so io allo Lessona, allo studio Morbidelli e qualsiasi altro studio legale. Abbiamo
chiesto di fare questo quesito all’U.P.I. il quale ha risposto nei termini che il Presidente
diceva. Stamani mattina sentiamo dal rappresentante della Casa della Liberta che non
solo c'è questa diversità di veduta su di un punto, per carita’, voglio dire, ma che ora
vedremo che valuteremo se poi fare ricorso alla magistratura etc. etc., collega Pierulivo è
veramente un modo singolare di rapportarsi ai problemi, è veramente un modo singolare,
io capisco il dibattito politico, le discussioni etc.. ma veramente avere un comportamento
di questo genere significa sconfinare dal dibattito politico corretto ed intraprendere una
strada che i Comunisti Italiani certamente non condividono, ma sono sicuro e che anche
la maggioranza nel suo insieme non condivide.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
62
Pierulivo per fatto personale
CONSIGLIERE - GIULIO PIERULIVO
Io credo che i miei riferimento siano riferiti alla legittimità dell’atto che secondo noi
sottoposto a una valutazione ancorche’ diciamo non approfondita, ma che come ho detto
ci riserviamo di approfondire meglio la illegittimità che secondo noi abbiamo riscontrato,
quindi se ci muoviamo ci muoviamo con attenzione, con fermezza e con una certa
sicurezza che quel cammino che si vuole intraprendere sia veramente legale e non
avventuriero tutto qui
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Giannoni ha chiesto di parlare
CONSIGLIERE - LUCIANO GIANNONI
Dichiarazione di voto sintetica perchè avrei anche un po' fame e poi ho ancora un’ora e
qualcosa per andare a casa, allora io i capi gruppo lo sanno perche si è discusso a lungo
in conferenza, io ho qualche perplessità personale sull’articolo quelle famoso di cui si è
discusso anche prima, detto questo e mantenendo questo personale perplessità, do però
a nome del gruppo un giudizio complessivamente positivo sul regolamento perche’
secondo me porta degli elementi di snellimento puo’ agevolare il lavoro delle commissione
e del consiglio e quindi è un elemento diciamo di positività. se poi si dovessero riscontrare
problemi siamo sempre in tempo ovviamente autorizzati a fare delle modifiche, per
questo motivo il Gruppo di Rifondazione Comunista vota a favore della proposta di nuovo
regolamento.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Non ci sono altre richieste di intervento si mette in votazione, anzi Gragnoli.
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Grazie Presidente, noi abbiamo sollevato il problema di illegittimità su questo articolo, ma
non da ora, ma da circa 4 mesi caro Cioni, non è che siamo andati avanti e poi indietro
ma siamo sempre stati fermi lì e questo lo sapevi. Allora dove sta il problema? Il
problema ce l’avete voi, come ha detto lo Zingoni ce l’avete voi e siccome dovete
sistemare le vostre cose, noi non ce la sentiamo, anche dietro il parere dell’.U.P.I. che
come dici tu che è scritto ambiguamente se voi lo leggete, molto ambiguo, che non da’
63
chiarezza, siccome chi ne risponde, poi sara’ il singolo consigliere io non me ne assumo la
responsabilità, pertanto io non partecipero’ sicuramente alle commissioni e non percepiro’
il gettone di presenza e pertanto io voterò contro questo punto a prescindere dal discorso
del regolamento che noi abbiamo costruito insieme e nessuno mette in discussione il
regolamento, ma mettiamo in discussione questo problema di illegittimità in questo punto,
che la maggioranza e la minoranza si erano impegnati a cercare perlomeno di diradare
questo nuvolone, perche’ da un momento all’altro potrebbe piovere, perche’ questo è
nuvolone da cui potrebbe venire un temporale allora per eliminare il temporale senza fare
le minacce, perche’ le minacce caro Cioni le ha fatte anche il consigliere Mazzi, perche’ il
Mazzi ha detto “stati attenti consiglieri perche’ nella passata legislatura..” non riesce capire
io queste cose, io non riesco, e poi se il consigliere Pierulivo dice che noi ricorreremo alla
magistratura contabile che problema c'è ? Se tu sei a posto che problemi hai? Non e’ una
minaccia!
CONSIGLIERE - RENZO CIONI
(Fuori Microfono)
io non minaccio sono per la pace !
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Cerchiamo di capire perche’ senno quello che dite voi è tutto legittimato, quello che
diciamo noi no, io non riesco a capirlo questo tipo di posizione, me la devi spiegare caro
Cioni
CONSIGLIERE - RENZO CIONI
(Fuori Microfono)
te le spiego strada facendo mentre andiamo a casa
CONSIGLIERE - BENITO GRAGNOLI
Ecco, siccome andiamo verso sud allora me le devi spiegare, comunque continuo a dire
che la costruzione di questo regolamento e’ stata fatta insieme e non è che noi non siamo
in disaccordo sul discorso globale del regolamento, questo mi sembra che fosse
nell’ambito costruttivo, ma certo noi non possiamo avallare una cosa che noi riteniamo a
nostro parere a nostro piccolo parere, perchè siamo brutti, sporchi e cattivi, la riteniamo
illegittima
64
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Ho capito bene Gragnoli? Gragnoli condivide tutto il regolamento tranne l’articolo in
questione?
CONSIGLIERE BENITO GRAGNOLI
Si’, perche’ l’abbiamo costruito insieme facendo dietro front su alcune posizioni e ci sono
state delle concessioni da parte della maggioranza su alcune posizione e noi abbiamo
concesso, ma è normale, è normale! Grazie.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Zingoni
CONSIGLIERE - MAURIZIO ZINGONI
Chiudendo questo parentesi solo per ricordare che la lettera di Antonelli, di Piero
Antonelli diceva che la norma non chiarisce se il gettone di presenza debba essere
corrisposto soli ai componenti degli organi collegiali e poi che successivamente dice “al un
file di limitare questa lacuna” cioe’ non è un parere che da’ certezze, purtroppo un
parere che lascia molte incertezze e secondo noi, anche con i pareri che abbiamo
acquisito, secondo noi la norma è illegittima, ora siccome in fumuns di illegittimità noi
preferiamo non avere responsabilità in questo senso, siccome il mandato di pubblici
ufficiali lo vogliamo esercitare il meglio perchè riscontriamo che qui ci sia una illegittimità,
il discorso che la fatto il consigliere Pierulivo è solo per rimanere nella legalità e nella
legalità faremo bene a rimanerci tutti per evitare sorprese successive, purtroppo
dobbiamo constatare caro Presidente e qui glielo dico, che qui si sta viaggiando nella
illegalità perche’ abbiamo chiesto con una lettera della documentazione, sono trascorsi i
termini di legge e questa risposta non l’abbiamo ricevuta, allora per porre fine a questo
sistema di illegalità diffusa, noi da oggi dalla tramissione di questo regolamento e di questo
esposto alla Corte dei Conti e su tutto quello che e’ illegittimo, saremo attenti sorvegliati
della Democrazia, su questi aspetti ci dispiace differenziarci da chi vota ad occhi chiuso,
purtroppo noi lo faremo su tutto, su questo, sulla esposizione e la trasmissione di questo
regolamento per quanto riguarda le composizioni delle commissioni al Prefetto di Livorno
ed al Ministero dell’Interno dovete constatare che se su questi aspetti saremo attenti,
vigili delle illegittimità commesse da questo ente.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
65
Zingoni è nelle tue facoltà. Mettiamo a votazione chi approva? Chi si astiene? Chi e’
contrario:
VOTAZIONE: FAVOREVOLI: 19 CONTRARI: 7 ASTENUTI: 0
APPROVATO
La parola al Presidente per una breve comunicazione
PRESIDENTE - GIORGIO KUTUFA'
Per la consigliera Pierfederici, riguardo alla acquisizione delle quote dello EALP allora la
delibera è stata assunta nel consiglio provinciale del 18 aprile 2004 assente vedo qui, ed
e’ per questo che non lo ricordava la consigliera Pierfederici, pero’ era della Giunta
precedente e prevedeva una spesa di 16.407 che e’ stata superata per notai, bolli e cosi’
via, comunque noi abbiamo dato corso a questa delibera con una piccola spesa in più e
chiudiamo con questo, pero’ la delibera è consiliare
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Se mi e’ consentito, un attimo di pazienza c'è il punto numero 11 che viene rinviato per
approfondimento in commissione , il punto 12 e’ una deliberazione approvata alla
unanimita’ in sede di commissione, diamo la facolta’ all’assessore Penco di illustrarla in un
minuto, poi si vota e si chiude il consiglio. Possiamo
ASSESSORE - MAURO PENCO
Approvata senza voti contrari con tre 3 astenuti.
PRESIDENTE - FRANCO FRANCHINI
Siete d’accordo di discuterla? No. Allora si rinvia al prossimo consiglio.
66
Scarica

CONSIGLIO PROVINCIALE Seduta del 20 gennaio 2005 PUNTO N