Treviso 5 Ottobre 2009
ANATOMIA E ISTOLOGIA DELL’APPARATO
LOCOMOTORE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
OSSA
Caratteristiche macroscopiche
Le ossa si distinguono in:
1.ossa lunghe
2.ossa brevi
3.ossa piatte
1.Ossa lunghe
(femore, radio, ulna, falangi dita…):
comprendono una diafisi e due epifisi.
Le epifisi sono rivestite di
cartilagine articolare e si articolano
con l’osso adiacente. Tra diafisi ed
epifisi è compresa la metafisi.
2.Ossa brevi
(vertebre, ossa del carpo
e del tarso):
tre dimensioni quasi uguali.
3.Ossa piatte
(coste, sterno, scapola,
ossa del bacino):
modesto spessore
la dimensione maggiore
è la lunghezza o la
larghezza.
Costituzione delle ossa
L’osso è costituito da:
1. Tessuto osseo compatto
- macroscopicamente si
presenta come struttura
omogenea
- forma la parete diafisaria
delle ossa lunghe e lo strato
periferico delle epifisi delle
ossa brevi e delle ossa piatte
2. Tessuto osseo
spongioso
macroscopicamente si
presenta costituito
da trabecole ossee
forma metafisi ed epifisi
delle ossa lunghe e
la parte interna delle ossa brevi
ISTOLOGIA DEL TESSUTO OSSEO
Nell’ osso compatto: le lamelle si aggregano
concentricamente intorno al canale di Havers
contenente vasi e rami nervosi: questa struttura
rappresenta l’ osteone.
Ogni osteone è delimitato dalla linea cementante
(sostanza amorfa calcificata)
I canali di Havers sono
interconnessi tra loro
tramite i canali di Volkmann.
Gli spazi tra gli osteoni sono occupati da
LAMELLE ossee (“interstiziali”) di
forma irregolare (sistemi interstiziali)
Ogni lamella è costituita da:
1) CELLULE:
- osteoblasti, osteociti, osteoclasti
2) SOSTANZA INTERCELLULARE:
- matrice organica (fibre collagene,
glicoproteine, proteoglicani)
- matrice inorganica (fosfato e
carbonato di calcio)
Nell’osso spongioso: le lamelle
formano trabecole ossee; non sono
presenti sistemi di Havers.
INFLUENZA DELLE FORZE SULLA
STRUTTURA OSSEA
Legge di Wolf: l’architettura interna dell’osso è
condizionata dal carico che esso deve
sopportare.
Le trabecole ossee si orientano a seconda della
direzione delle forze che agiscono sull’osso.
La variazione della direzione del carico porta alla
modificazione dell’orientamento delle trabecole
ossee e degli osteoni.
MIDOLLO OSSEO
è presente all’interno del canale midollare e, a
seconda dell’età e della sede, presenta
diverse caratteristiche :
- Midollo Osseo Rosso: in tutto lo scheletro
del bambino; nell’adulto solo in alcune ossa
spongiose (vertebre, sterno).
- Midollo Osseo Giallo: meno emopoietico di
quello rosso, tipico dell’età adulta.
- Midollo Osseo Gelatinoso: proviene dalla
trasformazione del midollo osseo giallo,
presente nell’anziano.
PERIOSTIO (morfologia)
- Lamina Fibrosa che riveste la superficie esterna
delle ossa ad eccezione di alcune inserzioni di
legamenti e tendini e nelle aree coperte di
cartilagine articolare.
- presenta vario spessore (1-3 mm): più spesso
nelle ossa brevi che in quelle piatte o lunghe. Più
spesso nell’epifisi che nella diafisi
- ricco di vasi e nervi, rappresenta la membrana
nutritizia dell’osso
- svolge importante ruolo nel processo di
ossificazione e nella riparazione della
frattura
PERIOSTIO (aspetti istologici)
E’ costituito da:
1) STRATO SUPERFICIALE
- ricco di fasci di fibre collagene
- povero di cellule (fibroblasti)
2) STRATO PROFONDO (DI OLLIER)
- sostanza intercellulare più lassa
- cellule numerose (osteoblasti in quiescenza
funzionale): è in grado di apporre osso in accrescimento o
durante processi riparativi.
Il periostio aderisce all’osso mediante fasci di fibre collagene
(fibre di Sharpey)
ENDOSTIO (morfologia)
- riveste la superficie interna di tutte le cavità
presenti nell’osso compresi i canali di Havers e di
Volkmann
- struttura simile al periostio, ma di minor spessore
ARTICOLAZIONI
Ci sono 2 tipi di articolazioni:
a) SINARTROSI:
-suture (articolazioni immobili, capi uniti da
uno strato di tessuto connettivo)
-sincondrosi (articolazioni immobili, capi uniti
da uno strato di cartilagine)
-sinfisi (mobilità limitata, capi rivestiti di
cartilagine ialina. Tra i due capi è
interposto un disco fibroso o
fibrocartilagineo)
b) DIARTROSI:
Sono articolazioni mobili, l’ampiezza di
movimento varia a seconda dell’ articolazione.
Le articolazioni
comprendono:
-
superfici articolari ossee
cartilagine articolare
capsula articolare
membrana sinoviale
legamenti
SUPERFICI ARTICOLARI :
di forma variabile (concordanti o discordanti). La
concordanza può essere aumentata dalla
presenza di menischi, labbri o cercini.
CARTILAGINE ARTICOLARE :
riveste le porzioni delle superfici articolari che si
affrontano nel movimento.
Tra le superfici articolari si trova la CAVITÀ
ARTICOLARE che contiene il liquido sinoviale
necessario per la nutrizione della cartilagine
articolare e la diminuzione dell’attrito durante
il movimento.
CAPSULA ARTICOLARE :
è un manicotto fibroso, rivestito internamente
dalla membrana sinoviale; mantiene uniti i capi
ossei. Si inserisce dove finisce la cartilagine
articolare o a breve distanza da questa.
MEMBRANA SINOVIALE :
riveste internamente la capsula fibrosa e la
porzione ossea inclusa nell’articolazione. E’
costituita da sinoviociti che producono le varie
componenti del liquido sinoviale
LEGAMENTI
Possono essere:
ispessimenti localizzati della
capsula articolare
indipendenti dalla capsula
articolare (cordoni fibrosi intraarticolari o legamenti extraarticolari).
Sono formati da fibroblasti, fibre
collagene e fibre elastiche
orientate parallelamente.
Contengono vasi e fibre nervose.
MUSCOLO SCHELETRICO
(morfologia)
È costituito da:
- un ventre muscolare
- due estremità che si inseriscono all’osso in modo
diretto oppure con l’interposizione di un tendine.
Il ventre muscolare è circondato dall’epimisio. Il perimisio
deriva dall’epimisio ed avvolge fasci di fibre muscolari.
L’endomisio avvolge infine ogni singola cellula muscolare.
Nell’ endomisio decorrono vasi e nervi.
MUSCOLO
(aspetti istologici)
Il muscolo è costituito da
fibrocellule muscolari
striate che contengono
miofibrille costituite da
filamenti di actina e di
miosina.
TENDINI
Sono formazioni nastriformi
Costituiti da:
- ventre tendineo (tenociti e fibre collagene
paralleli all’asse maggiore del tendine)
- giunzione muscolo-tendinea
- giunzione osteo-tendinea
VENTRE TENDINEO:
è rivestito da una sottile lamina fibrosa
(peritenonio) da cui dipartono setti che
penetrano nel tendine (endotenonio) nel quale
decorrono i vasi ed i nervi
altri tendini (mano piede) sono circondati da guaina
sinoviale all’interno della quale scorrono. Tra
guaina e ventre c’è sottile spazio occupato da
liquido sinoviale.
GIUNZIONE MUSCOLO-TENDINEA
Compenetrazione del tessuto tendineo con
fasci muscolari e continuazione
dell’endotenonio con l’endomisio.
GIUNZIONE OSTEO-TENDINEA
Le fibre di collagene del tendine penetrano
nell’osso e si continuano gradualmente
con quelle calcificate del tessuto osseo.
Alla giunzione il tessuto tendineo si
trasforma in fibrocartilagine.
BORSE SIEROSE
Sono formate da una sottile
membrana di connettivo lasso
rivestita da cellule simili ai
sinoviociti di tipo B, che
secernono il liquido sinoviale
contenuto nella borsa.
Funzione: ridurre gli attriti tra due
strutture anatomiche
(tendine - osso, cute - osso
sottostante).
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ventre tendineo