Consiglio comunale
Montopoli, 24 luglio 2014
Appello del segretario
Punto n. 1. Comunicazioni del sindaco
Sindaco
C’è una sola comunicazione che fa riferimento alla nomina di un rappresentante
in un’amministrazione che non fa parte dell’amministrazione comunale; vi leggo
quanto stabilito: in riferimento alla richiesta di designazione di un rappresentante
del comune di Montopoli da nominare nell’assemblea del consorzio tra i comuni
per la gestione di attività e servizi relativi alla realizzazione di strutture e servizi
avanzati per l’impresa, con la presente si comunica che l’amministrazione comunale designa il signor Samuele Fiorentini assessore con delega found reasing,
gemellaggi, innovazione e semplificazione amministrativa a servizio del cittadino,
aziende partecipate, raccolta differenziata, nominato come rappresentante del
comune all'interno di questa struttura.
Intervento f.m.
Sindaco
I criteri per le nomine li facciamo stasera, però la nomina andava fatta prima
perché scadeva.
Intervento
Magari se si faceva prima il consiglio comunale, visto che è passato un mese
dall’ultimo si potevano trovare i criteri in maniera partecipativa; l'assessore
chiamava i capigruppo a partecipare, anche le minoranze perché è bene che tutti
prendano parte all’azione politica, poi si viene in consiglio comunale a scegliere i
criteri; quanto meno bisognava prima parlare e discutere i criteri; si arriva qui ed
è stato già deciso, comunque va bene.
Punto n. 2. Nomina scrutatori
Potì per il M5S, Cristiani e Vitali per i democratici.
Sindaco
Prima di passare al punto 3 comunico che mi è stata presentata dalla lista Progetto insieme Damiani Carlo lista civica, una mozione d’ordine relativa al punto 7
del nostro O.d.G., alla mozione per l’avvio delle procedure e adozione della carta
di Pisa sul codice etico dell’amministratore presentata dal gruppo consiliare centro sinistra democratici per Montopoli, Capecchi sindaco che tratteremo prima di
questo punto all’O.d.G.
Siccome ci sono alcune interrogazioni e un’interpellanza, visto che è la prima volta che questo consiglio comunale tratta le interrogazioni e le interpellanze volevo
ricordarvi alcuni punti del regolamento che disciplinano questa materia.
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Art. 16. L’interpellanza deve essere formulata per iscritto e firmata dai proponenti a pena di irricevibilità. Le interpellanze vengono trattate all’inizio della seduta, di norma dopo le interrogazioni. Il Presidente dà o fa dare lettura delle interpellanze iscritte all’ordine del giorno.
Su proposta del Sindaco o dei consiglieri proponenti, se nessun consigliere vi faccia opposizione, interrogazioni ed interpellanze relative a fatti ed argomenti identici o strettamente connessi sono trattate contemporaneamente, ed alle stesse
può essere data un’unica risposta. Alle interpellanze si applicano le norme del vigente regolamento in tema di interrogazioni, purché compatibili.
Art. 52. L’esame delle interrogazioni viene effettuato nell’ordine cronologico di
presentazione nel quale sono iscritte all’ordine del giorno dell’adunanza. Se il
consigliere proponente non è presente al momento in cui deve illustrare la sua
interrogazione, questa s’intende ritirata, salvo che il presentatore non ne abbia
chiesto il rinvio ad altra adunanza.
L’interrogazione è sinteticamente illustrata al Consiglio dal presentatore, con riferimento al testo della stessa depositato entro i termini prescritti per tutti gli argomenti negli atti dell’adunanza. Conclusa l’illustrazione il Sindaco può dare direttamente risposta alla interrogazione o demandare all’Assessore incaricato di
provvedervi. L’illustrazione e la risposta devono essere contenute complessivamente nel tempo di dieci minuti.
Alla risposta può replicare solo il consigliere interrogante, per dichiarare se sia
soddisfatto o meno e per quali ragioni, contenendo il suo intervento entro il tempo di cinque minuti. Alla replica del consigliere può seguire, a chiusura, un breve
intervento del Sindaco o dell’Assessore.
Nel caso che l’interrogazione sia stata presentata da più consiglieri il diritto di illustrazione e di replica spetta ad uno solo di essi, di regola al primo firmatario.
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Punto n. 3. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare progetto Insieme Damiano Carli. Prot. n. 9981 del 16.7.14
Sindaco
Leggo: Visto l’avvenuto trasferimento dell’istituto Falchi da Montopoli al polo di
San Donato in questo anno scolastico, visto il carente spazio disponibile appreso
dai mezzi di informazione della sede di San Donato ubicato nel comune di San
Miniato, considerato che il trasferimento è ipotizzato per ampliare gli spazi a disposizione del plesso scolastico.
Chiediamo di fornire chiarimenti in merito all’effettiva disponibilità di spazi del
nuovo polo, di rendere noti gli accordi intercorsi fra provincia e comuni in merito
alle procedure di trasferimento, di fornire gli atti e/o documentazione scritta di
quanto sopra.
Consigliera Vanni
L’interrogazione è molto sintetica nello scritto però credo sia doveroso che il consiglio comunale di recente nomina faccia una sintesi su perché viene presentata
questa interrogazione; è una materia che è rimasta di competenza delle province, la scuola secondaria di secondo grado, però per le vicende che ha visto coinvolgere il nostro territorio da quest'anno Montopoli non avrà più la scuola secondaria di secondo grado; quindi una vicenda che ci tocca da vicino e su cui
l’amministrazione deve fare pressione sull’amministrazione provinciale.
Nell’ottobre 2013 la provincia rompe i rapporti con una delibera con l’istituto Divino amore che da 20 anni, da quando c’è la scuola secondaria a Montopoli, ha
un comodato con le istituzioni perché sede della scuola secondaria di secondo
grado. Questo fatto si viene a sapere dopo l’interrogazione di un gruppo di minoranza che pone all’attenzione questa decisione della provincia e chiede spiegazioni.
La provincia illustra diverse soluzioni per la collocazione della nuova sede
dell’istituto Falchi e alla fine ne viene adottata una; nel frattempo mentre un comitato di cittadini si mobilita perché la scuola rimanga a Montopoli e perché comunque il territorio abbia riconosciuta la sua tradizione e identità culturale per
quanto riguarda la formazione.
Si viene a sapere che il 5 marzo la provincia ha presentato alla regione Toscana,
cosa che non era stata richiesta dalla conferenza zonale per la scuola, il depennamento e la cancellazione dell’istituto Falchi, quindi non si perde più la sede storica ma anche l’istituto viene depennato dai codici meccanografici della scuola;
l’istituto Falchi viene accorpato integrato con l’istituto Marconi; la provincia dice
che la scelta della nuova sede è a San Donato e lì verranno collocate le classi
dell’istituto Falchi.
Si viene poi ad apprendere che si fa un accordo con un privato, come era
l’istituto Divino amore, per reperire gli spazi idonei per il trasferimento della sede
del’ex istituto Falchi; dai giornali si apprende che questi spazi non sono sufficienti
per ospitare gli alunni della scuola secondaria dell’istituto Falchi; poi mancano
alcuni servizi, la palestra e alcuni laboratori sono sotto dimensionanti.
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C’è stato di rendere nota l’organizzazione perché è importante la didattica, la
programmazione e l’offerta formativa ma sono importanti anche gli spazi e le
strutture che occorrono perché i ragazzi vadano a scuola e abbiano al loro area
dove ascoltare le lezioni e fare le loro attività.
Questa è una vicenda paradossale che denota scelte non ponderate, non si capisce quali siano le conseguenze di certe scelte per il territorio; poi vogliamo capire
attraverso una commissione zonale, una conferenza legata all’organizzazione del
comprensorio della scuola secondaria di secondo grado quali siano gli atti di queste sedute, perché non sono stati mai forniti, e quindi quali prospettive di pianificazione il territorio si è dato perché alla luce di quanto emerge non c’è una pianificazione strategica, si crea una sede provvisoria a San Donato incapiente rispetto alle esigenze attuali, attraverso la stipula di un accordo con un privato.
E non si è mai capito se dal punto di vista economico e finanziario avere una sede provvisoria con gli accorgimenti che le suore e l’istituto Divino amore chiedevano per la sicurezza dei locali, questo è stato il contenzioso, perché il 6 marzo
hanno scritto alla provincia riaprendo le trattative per la possibilità di un accordo
che è stato però ignorato.
Chiediamo di capire la cifra stanziata per fare i lavori, se i locali che sono stati
presi a San Donato non sono idonei e devono essere fatti dei lavori per ospitare
queste classi, per lo più sono incapienti, se si poteva trovare un accordo con una
sede diversa pur sempre provvisoria; siccome sui giornali sembra sia una cifra di
150 mila euro di bando di gara per i lavori verso una provvisorietà della scuola
secondaria di secondo grado, si fanno delle comparazioni e si capisce se sono
convenienti dal punto di vista economico certe scelte.
Sindaco
Penso sia necessario fare un po' di cronistoria perché mi pare che su quanto affermato finora ci siano delle cose inesatte. Ripartiamo da capo quindi. Nel mese
di novembre 2013 in occasione di una riunione della provincia di Pisa furono illustrate le problematiche relative all’istituto superiore di Montopoli che potevano
riassumersi nel fatto che la provincia aveva ricevuto uno sfratto dalla proprietà
per quanto riguarda l’immobile dove era ubicato il liceo Falchi; uno sfratto con
conseguenze penali se i locali non fossero stati liberati entro la fine dell’anno scolastico.
Nell’occasione il comune di Montopoli fu sollecitato a reperire e proporre siti alternativi idonei a ospitare la scuola; in un primo tempo fu proposto dal comune il
distretto sanitario
che fu quasi scartato subito dalla provincia, vista
l’insufficienza di superficie a disposizione, perché la conseguenza sarebbe stata
dover realizzare aule troppo piccole.
Fu fatta una seconda ipotesi, l’ampliamento dell’istituto comprensivo, preso in
seria considerazione dalla provincia tanto che furono sviluppate ben tre ipotesi di
utilizzo con relative planimetrie.
Una riflessione più approfondita portò la provincia a ritenere che il costo
dell’operazione era però troppo oneroso rispetto ai benefici ottenuti. Quindi sia
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per questo motivo che perché in un’ottica di unione dei comuni era stata elaborata una proposta di creazione di un polo scolastico all’altezza dei tempi che corrispondesse alle dimensioni sempre più urbane del nostro territorio e alle esigenze
di qualificazione e diversificazione dell’apparato produttivo, alla necessità di competere con l’offerta formativa delle aree limitrofe e anche perché gli studenti, le
famiglie, gli insegnanti e il consiglio di istituto si erano espressi in modo favorevole al trasferimento della scuola a San Donato.
Per questi motivi la provincia decise di individuare nuovi locali per l’istituto Falchi
a San Donato nella zona dell’interporto. La provincia ha acquisito altri spazi, affittandoli e adesso sta lavorando per reperire le aule sufficienti per le classi che
frequenteranno il polo scolastico nel 2014 e 2015 e alla riapertura delle scuole
queste aule saranno pronte.
Io non sono a conoscenza di documenti formali riguardanti accordi fra provincia e
comune per il trasferimento della scuola; l’unica documentazione che esiste è
rappresentata da quelle tre ipotesi di ristrutturazione dell’istituto comprensivo
corredate di planimetrie inviate dalla provincia al comune, che chiunque può richiedere e constatare che l’unico carteggio intercorso fra provincia comune è
questo.
La proposta di creazione di un polo scolastico di dimensioni comprensoriali era
nell’aria ed è tuttora esistente; infatti stiamo andando verso l’unione dei comuni
e dobbiamo pensare a unificare le nostre strutture in modo funzionale in modo
che diano i servizi necessari per cittadini e ragazzi.
Questo è quanto posso dirvi in merito; il comune di Montopoli nell’occasione di
questo trasferimento si è adoperato per reperire gli immobili necessari per poter
sopperire a questo inconveniente, purtroppo ci sono state da parte degli studenti,
professori, di chi solitamente ci aveva aiutato in questa battaglia per mantenere
l’istituto sul nostro territorio, questa volta non sono stati di questo intendimento;
siamo rimasti soli in questa battaglia ed era impensabile andare contro coloro
che dovevano frequentare la scuola che fato questa scelta.
Vi chiedo se per questa risposta potete considerarvi soddisfatti.
Consigliere Vanni
Non siamo soddisfatti della risposta anche perché hai affermato che si sta lavorando per reperire gli spazi, siamo a fine luglio e la scuola inizia a settembre, gli
spazi quindi non ci sono; poi dite che non
siete a conoscenza, ma
l’amministrazione deve essere certa che non ci sono atti per cui si sono fatte alcune cose, non si può solo dire che non ne siete a conoscenza.
Poi si mettono in causa i docenti; io vi chiedo di istituire un tavolo di lavoro mettendo insieme provincia, l’istituto Falchi, le suore del Divino amore dopo, la riapertura, per capire la possibilità di queste trattative da parte delle suore; vedere
se quei soldi che erano stati dati dalla provincia potevano essere destinati altrove; lo stesso poteva essere fatto per una sede storica su cui il comodato non era
stato fatto a caso ma perché la provincia aveva investito milioni e si era fatto un
comodato gratuito a scapito di un affitto, mentre a San Donato si vanno a paga-
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re affitto, lavori e non ci sono gli spazi. Non possiamo essere soddisfatti, è un
problema del comprensorio che è incapace di trovare una definitiva programmazione per la propria attività formativa.
Sindaco
La provincia ha acquisito in affitto ulteriori spazi e le aule le stanno sistemando
quindi ci saranno le aule per l’inizio del prossimo anno scolastico. La seconda ipotesi per l’ampliamento dell’istituto comprensivo l’abbiamo recepita dalla provincia
e l’abbiamo caldeggiata; solo che provincia ha ritenuto opportuno, visto il costo
oneroso dell’intervento, non effettuarlo.
Non è vero che non abbiamo un’ottica di unione dei comuni perché noi una proposta l’abbiamo e corrisponde a un polo scolastico all’altezza dei tempi che corrisponda al nostro territorio rappresentato come se fosse una città, alle esigenze di
qualificazione e diversificazione dell’apparato produttivo e alla necessità di ottemperare con le offerte formative delle zone limitrofe. Questa pianificazione di
zona ce l’abbiamo; il liceo Falchi è stato trasferito prima che noi potessimo mettere questo in piedi perché non avevamo ancora l’unione dei comuni; ora invece
c’è e lì dentro pianificheremo tutto quanto è stato per ora pensato.
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Punto n. 4. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare Progetto insieme Damiano Carli. Prot. n. 9982 del 16.7.14.
Sindaco
Visto il movimento franoso avvenuto all'inizio di marzo 2014 che ha interessato
via Immaginetta a valle di Marti, visti gli innumerevoli disagi causati alla viabilità
della frazione e dal comune verso di essa, considerato che Marti è raggiungibile
adesso solo dal collegamento stradale passante Musciano, preso atto che a settembre in occasione della manifestazione Martin fiera aumenterà il traffico veicolare e in mancanza del doppio collegamento la parte a monte della frazione risulterà isolata e non raggiungibile da alcun mezzo veicolare.
Chiediamo le iniziative previste per il consolidamento del terreno
dell’amministratore franosa, i tempi di ripristino della condizione viaria, la messa
a norma della pavimentazione dell’assetto stradale.
Consigliere Carli
Non c’è molto da aggiungere rispetto all’interrogazione presentata perché così
come il nostro presidente, nonché sindaco, facendo riferimento al treno delle nostre interrogazioni, ha richiamato gli articoli che fanno riferimento al regolamento
del comune per quanto riguarda la presentazione di questi documenti; noi
l’abbiamo fatto ai sensi del regolamento e ti rispettiamo per il richiamo che hai
fatto al regolamento ai sensi della normativa vigente.
Molti cittadini che ci incontrano non solo di Marti, a noi che non siamo gruppo di
maggioranza chiedono cosa succederà all’Immaginetta alla luce di questo perdurante stato di incertezza strutturale della sede stradale che inibisce il centro storico del borgo di Marti alla fruizione di veicoli provenienti da Montopoli.
Quindi qui si nasconde un problema più grave che viene regolato a livello nazionale con leggi precise perché qui stiamo andando verso una inadempienza riguardante una parte di territorio a rischio di sicurezza per la viabilità in funzione
di una via che inibisce nel caso di interruzione del collegamento passante per
Musciano, il raggiungimento di Marti al traffico veicolare.
In caso si emergenza sanitaria, con dispiegamento di mezzi e strutture inerenti la
protezione civile in quel caso la protezione civile e il 118 non potrebbero raggiungere Marti nel caso in cui dove anche la strada di Musciano si interrompesse
per altri motivi.
A noi ha fatto piacere che dopo la nostra presentazione...
... interruzione...
... si prende atto dei provvedimenti ad hoc dello stato di via Immaginetta ponendo uno studio di fattibilità e un capitolo di bilancio ad hoc relativo a una somma
da impiegare per il suo ripristino; ringraziamo di questo e del fatto che oggi il segretario ha depositato la delibera e l’ha resa esecutiva perché è vero che quando
la minoranza riesce a presentare i bisogni dei cittadini, se presenta una interrogazione il giorno 16 e il 24 spunta una delibera di due mesi prima mi verrebbe
voglia di dire presentiamole tutte almeno spunteranno fior di delibere.
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Nonostante questo crediamo che quella delibera non sia più valida ai sensi di una
realtà di fatto che da maggio si è ancora aggravata per via Immaginetta, la frana
di martedì scorso anche se piccola ha inibito ancora di più il passaggio, e poi una
strada non trafficata da mesi è una strada che diventa potenzialmente pericoloso.
A questo punto si rende necessario un reimpiego di fondi più massiccio, di urgenza, per arrivare quanto prima a operare su via Immaginetta con lo stesso sistema legislativo che è stato utilizzato in caso di opere di pubblica utilità da Ferrovie
sulla frana di Ventimiglia a febbraio 2014 quando a seguito della rovina di un terrazzo di una privata abitazione sui binari, le Ferrovie hanno anticipato la somma
che serviva per riaprire la sede ferroviaria in tempi molto rapidi con l’ausilio della
protezione civile e si è rivalsa poi sul proprietario dell’area.
Chiediamo al sindaco e alla giunta comunale di prendere atto di questa situazione, che si è ancora più aggravata e di indicare a questo consiglio quali sono i
tempi certi di riapertura, e se l’amministrazione comunale è in grado di affermare
che questa riapertura potrà avvenire in tempo per lo svolgimento della manifestazione a settembre.
In caso di mancato svolgimento di questa manifestazione, mancando le più elementari norme di sicurezza, noi come gruppo di minoranza saremo costretti rivolgersi alla provincia e al genio civile per chiedere una parere preventivo rispetto a questa forzatura su un’apertura che in quel caso per la manifestazione non
sarebbe però idonea al rispetto delle normative sull’emergenza territoriale e sulla
protezione civile.
Sindaco
Io non so cosa abbiano fatto le Ferrovie a Genova, io so cosa fa il comune di
Montopoli per quanto riguarda la frana di via Immaginetta; le iniziative da attuare sono due, una deve essere fatta da parte del privato perché è una frana nel
terreno di un privato, e una da parte del comune; il privato deve fare un intervento di messa in sicurezza del tratto della frana che comprende la rimozione del
materiale, il taglio degli alberi in equilibrio precario, la profilatura del versante
per regolarizzarne la superficie, la realizzazione di un fosso di guardia in sommità
per la raccolta delle acque piovane, l‘installazione di una biostuoia anti erosiva
fissata la terreno per evitare l’erosione e il distacco di terra.
Il comune deve fare un intervento aggiuntivo di messa in opera di una barriera di
protezione a margine della strada per evitare il rischio residuo di cadute accidentali di terra e contenere l'acqua che scende dalla scarpata perché non attraversi
la strada.
Entro la fine del mese il proprietario deve iniziare il suo intervento; sappiamo che
il cantiere sarà installato all'inizio della prossima settimana, la durata dei lavori
ammonta a 10 giorni; il comune sta affidando i lavori ad una ditta e effettuerà il
proprio intervento in una settimana; quindi procederemo alla pulizia della strada
e alla rimozione di situazioni che potrebbe creare pericolo e intralcio.
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Devo dire che la tempistica sembrerebbe molto dilatata dall’evento calamitoso,
ma questo tipo di interventi che sono da fare su terreni privati per non incorrere
in contestazioni e ricorsi da parte di privati devono essere trattati con cautela,
prima si devono fare accurati accertamenti tecnici sui luoghi per determinare
l’ambito dei doveri dei proprietari, e prima di questo è necessario individuare di
quale tipo di effetti i comportamenti omissivi del proprietario possono costituire
causa a concausa.
Sarebbe a dire che occorre capire le inadempienze del proprietario se sono state
veramente oggetto e causa dell’evento calamitoso verificatosi. Questo mi pare
che noi l’abbiamo fatto in questo tempo; sul Tirreno del 15 luglio è comparsa la
notizia di un comune limitrofo che ha fatto un intervento di urgenza e l’ordinanza
che obbligava i privati a riprestare la frana è risultata illegittima e contestata dal
TAR per cui il comune ha avuto torto. A noi questo non potrà succedere.
Vi chiedo se siete soddisfatti della mia risposta.
Consigliere Carli
Ripetiamo la questione per essere soddisfatti o no; a noi non interessa essere
soddisfatti o meno rispetto a un’interrogazione che la gente ci ha sollecitato e
che abbiamo presentato; saranno soddisfatti se verranno mantenuti gli impegni e
il crono programma dei tempi i cittadini di Marti nel caso in cui la via verrà riaperta al traffico veicolare.
Visto quanto viene dichiarato nella delibera di maggio scorso al punto 4 dove si
dice di dare atto che per la realizzazione dell’intervento occorre provvedere
all’occupazione di sedime privato per cui la signora Gambale ha già dato il suo
assenso e disponibilità per l’eventuale cessione gratuita a questa amministrazione comunale, non vorrei che oltre alla frana ci fosse anche un certo smottamento
delle decisioni della giunta rispetto a come trattare la questione; perché se è vero che la signora Gambali ha dato l’assenso occupate e lavorate, dove è il problema?
E visto che siamo a luglio e che la festa è a settembre e visto che le condizioni
strutturali dell’intera sede stradale dal punto di valle a quello di monte sono peggiorate per mancanza di traffico e anche a causa di eventi naturali fuori stagione
che compromettono i cigli e i dossi che stanno ai fianchi della sede stradale, noi ti
rifacciamo la stessa domanda: sei in grado oggi come amministrazione comunale
di affermare che ce la farete a riaprire questa strada a settembre nonostante il
peggioramento delle condizioni e nonostante il fatto che il cantiere ancora non ci
sia?
Sindaco
La signora Gambale ci ha dato la disponibilità del terreno, è quella porzione di
terreno che serve a costruire quella barriera a bordo strada; e quella per forza
dovevamo acquisirla in modo gratuito, altrimenti non sarebbe stata realizzabile
l’opera.
Per quanto riguarda l’apertura della strada non solo credo sia riaperta a settembre ma sono convinto che sarà riaperta anche prima, perché l’intervento da parte
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del privato sarà fatto la prossima settimana, poi interverremo noi ma anche se
non dovessimo intervenire per qualsiasi motivo, una volta fatto l’intervento del
privato la strada può essere considerata fruibile perché il pericolo rappresentato
dal pendio ripido sulla strada è stato rimosso dagli interventi fatti dal privato
stesso.
Consigliere Carli
Sono per avere una risposta affermativa da mettere a verbale; i tempi
dell’amministrazione oggi sul garantire la riapertura di via Immaginetta a settembre non sono legati alla capacità di rispettare il crono programma da parte
della pubblica amministrazione ma più che altro alla buona volontà della signora
Gambale a incentivare la realizzazione di questo intervento.
Sindaco
L’intervento della signora Gambale non è dettato da buona volontà, l’intervento
lo deve fare perché è suo dovere farlo; noi abbiamo messo in campo tutte le regole per cui non può rifiutarsi di farlo; successivamente dobbiamo fare
l’intervento di costruzione di questa barriera che sarà fatto a fine lavori, dopo
una settimana.
La strada, una volta fatto l’intervento di messa in sicurezza del pendio può essere
considerata transitabile.
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Punto n. 5. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare Progetto Insieme Damiano Carli. Prot. n. 9983 del 16.7.14
Sindaco
Vista la necessità di aumentare la fruibilità dei cittadini verso il comune, vista la
necessità di favorire ai cittadini l’accesso agli uffici del comune, considerate le
necessità di conciliazione dei tempi di vita e lavoro chiediamo di fornire chiarimenti circa la non disponibilità del comune di prevedere l’ottimizzazione degli
orari di fruibilità degli uffici in termini di giorni e orari.
Consigliere Gronchi
Buona sera a tutti; abbiamo presentato questa interrogazione perché in campagna elettorale ci hanno detto che il comune non è fruibile da tutti, o lo è in parte
o attingendo a richiesta di permessi; il comune è aperto da lunedì a venerdì la
mattina e il pomeriggio il martedì e giovedì; purtroppo la maggior parte dei nostri cittadini, io compreso, svolge lavori di 8 ore da lunedì a venerdì; per cui per
fluire di un servizio del rilascio di un certificato o per avere chiarimenti di altro
genere, devo prendere un permesso, toglierlo a quelli che ho da dedicare alle attività familiari per venire in comune a discutere di una cosa che potrei, siccome
in passato era possibile, fruire in maniera diversa.
Noi siamo molto contenti di affrontare il confronto politico, è importante il confronto e la partecipazione e l’ascolto per andare incontro alle esigenze dei cittadini, non dico della minoranza soltanto; io penso che 53 persone o esigenze di
queste persone non devono andare contro le esigenze di una cittadinanza intera;
andando su internet e sul sito che mi auguro venga rivisto perché ci si trovano
male le cose, ci si presenta anche male anche a livello turistico, ma tornando a
noi mi pare di aver trovato che è una decisione in vigore dal 1.1.11 quella di aver
chiuso alcuni uffici il sabato mattina. Ricordo che prima era aperto anche il sabato mattina.
Perché l’amministrazione precedente di cui lei sindaco era vice sindaco ha permesso che fosse tolta alla cittadinanza un’agevolazione del genere? Se era prevista nel contratto, immagino che non sia una questione di costi ma solo di benefici
dei dipendenti.
Chiedo a favore della cittadinanza di rivedere gli orari di apertura degli uffici
pubblici specie quelli con la relazione con il pubblico; nel momento in cui voi assessori e sindaco ricevete i cittadini, anche quelli seguono gli orari di apertura
degli uffici con le stesse carenze e problematiche che dicevo prima, fatta eccezione per Samuele che fino alle 7.30 si trattiene in comune.
Chiediamo di rivedere l’orario; faccio un piccolo appunto perché ho un’esperienza
negativa personale; i dipendenti pubblici sono al servizio della collettività che non
è supina alle esigenze e agli umori di chi sta aldilà dello sportello; siccome personalmente ho avuto uno scontro con un dipendente, e anche un altro mio conoscente con lo stesso dipendente, auspico che tra i dipendenti del nostro comune
passi questo messaggio, il dipendente pubblico ha uno stipendio con i soldi che i
contribuenti versano allo stato e al comune quindi gradiremmo come cittadini di
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riappropriarci dei servizi del comune, allora le persone prenderanno parte alle
consulte, alla discussione di quanto decidiamo.
La partecipazione dei cittadini parte dall’amministrazione che va incontro al cittadino che allora si sente considerato e non solo qualcosa da spremere e sicuramente si sentirà messo al centro.
È un messaggio da far passare nell’amministrazione in primis da parte nostra
cercando di andare incontro nelle scelte che prendiamo mettendo al centro del
nostro operato politico il cittadino perché noi siamo qui non per interessi personali o di parte, ma siamo qui per l’interesse del cittadino e tutto quanto diciamo e
facciamo è nell’interesse del cittadino; penso che tutti voi siate d'accordo con
me, noi siamo qui a fare l’interesse dei cittadini, siamo eletti perché loro vogliono
che noi portiamo la loro voce in questa sede.
Assessore Marsini
Sfondi una porta aperta perché il mio primo obiettivo è stato quello di aprire il
più possibile al pubblico, anche il sabato; abbiamo avuto degli incontri con i responsabili del servizio; capite che dobbiamo fare i conti con gli orari dei dipendenti dobbiamo analizzare bene il quadro generale di riferimento. ..reg. difettosa, testo non intelligibile.
Ci sono stati dei passaggi con le RSU e sicuramente qualcosa cambierà. O si tolgono i due rientri pomeridiani e si apre il sabato, perché se no non ce la facciamo
con le 36 ore. Quando avremo un quadro più generale sarò lieto di comunicarvelo.
Sindaco
Dobbiamo fare anche alcune considerazioni, abbiamo un numero di dipendenti
che è circa la metà dei comuni limitrofi con la stessa popolazione; non possiamo
corrispondere uno straordinario ma solo in modo limitato perché abbiamo un
budget di 5 mila euro per tutti i dipendenti; consideriamo anche che agli uffici è
necessario avere il tempo materiale per espletare le pratiche e soddisfare le esigenze dei citi richiedenti, quindi occorre che ci sia anche un po' di back office altrimenti se teniamo sempre aperto al pubblico quando si presentano i cittadini le
cose non sono pronte.
Inoltre l’amministrazione oltre a avere in mente di rivedere gli orari sta cercando
di migliorare la comunicazione con i cittadini con i mezzi moderni di comunicazione, anche la riforma della pubblica amministrazione va in questa direzione,
quindi dobbiamo allinearci ma dobbiamo tener presente che ci sono alcune difficoltà, quindi non so se sarà possibile una soluzione immediata, ma sarà necessario ottenerla gradualmente.
Vi chiediamo la soddisfazione o meno sulla risposta.
Consigliere
Siccome prima abbiamo letto bene il regolamento in riferimento alle interrogazioni vorrei precisare che lei signor sindaco non poteva rispondere.
Sindaco
Ho fatto solo un’aggiunta...
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Consigliere Gronchi
In parte sono soddisfatto del fatto che si cominci a pensare a aprire gli uffici
pubblici in altri orari; non sono per niente soddisfatto della non risposta alla mia
richiesta di fare una verifica del personale; sono anch'io con dei dipendenti a capo di personale e quando un cliente telefona o viene in azienda, il cliente è quello
che mi porta il pane quindi dobbiamo considerarlo; secondo me qui manca questa cultura, anche se non in tutti; io ho avuto esperienze negative, lì non era solo
mancanza di cultura, lì gli mancava solo la frusta; chi mi guarda ha assistito alla
scena; spero ci sia un impegno in tal senso.
Poi, signor sindaco, mi sembrano tanti discorsi, il fatto che vedremo, capiremo,
faremo, una cosa o si vuole fare, io sono abituato a essere pragmatico, o si fa o
non si fa, è molto semplice; in una cosa del genere, si chiude il mercoledì mattina e il giovedì sera e si apre il sabato, e il back office si fa il mercoledì mattina e
la gente sa che il mercoledì mattina non di può venire ma è contenta che possa
vernici di sabato; comunque a questo dovete pensarci voi.
Sindaco
Credo che codeste affermazioni sul personale siano molto riduttive e anche un
po' ingiuste; noi abbiamo un personale molto ridotto rispetto ad altri comuni e
riusciamo a sopperire a tutti i servizi con un personale molto ridotto; dobbiamo
non dico complimentarci ma almeno essere consapevoli che queste difficoltà esistono e se vogliamo cambiare qualcosa nell’orario dobbiamo tener conto di queste difficoltà.
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Punto n. 6. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare Progetto Insieme Damiano Carli. Prot. n. 9984 del 16.7.14
Sindaco
Do lettura. Egregio signor sindaco in sede di stampa e in merito alla composizione della giunta comunale ci rifacciamo a quanto da lei dichiarato: “Questa è una
squadra di lavoro che risponderà alle tante attese di questo tempo, fortemente
motivata e competente, che si avvale oltre che dei 5 assessori anche dei consiglieri comunali a cui sono previste specifiche deleghe. C’è bisogno dell’impegno e
delle competenze di tutta la squadra perché sono tante le cose da fare, inizieremo da subito l’intenso lavoro.”
A quanto comunicato dalla stampa che ha vasta eco sull’opinione pubblica le nomine in giunta da parte di Giovanni Capecchi provocano una vera bufera all'interno del Partito democratico di Montopoli; oltre alle scelte di Capecchi ci sarebbe
anche una questione di metodo; ben 22 membri su 31 del direttivo del partito
hanno infatti rassegnato le dimissioni, un nuovo atto di forza schierato contro le
scelte di giunta nel del primo cittadino Giovanni Capecchi.
Tra le firme, come si può notare, spiccano anche le presenze del vicesindaco Linda Vanni, dell’assessore Matteo Fiorentini e dell’altro sfidante alle primarie,
... interruzione
Questo è il testo della lettera inviato alla segreteria provinciale del PD.
Con la presente comunichiamo le nostre dimissioni dal Direttivo comunale del PD
di Montopoli. La scelta è motivata da una serie di fattori. Riteniamo la scelta della
Giunta Comunale da parte del Sindaco Capecchi inaccettabile come metodo e
sbagliata nel merito; rappresenta per noi una forzatura inaccettabile. Assume un
senso compiuto nel momento della partecipazione alle scelte politiche.
Ci teniamo a precisare che quel disagio è reale; quello che non abbiamo condiviso il metodo e il merito con cui il sindaco ha composto la giunta. Sappiamo bene
quello che la legge dispone in merito alle scelte della giunta ma sappiamo che la
politica e il governo di una comunità richiedono uno sforzo ulteriore che al rispetto del dettato normativo sappia affiancare la disponibilità al dialogo e alla mediazione.
Non essendo interesse né intendiamo del gruppo consiliare Progetto insieme Lista
civica Damiano Carli non essendo interesse né intendimento del Gruppo Consiliare “Progetto Insieme Lista Civica Damiano Carli”, occuparsi, discutere, od entrare
nelle dinamiche interne ad un partito che per questa legislatura siede a governare questo Comune, ha presentato questa interpellanza.
Vista la dichiarazione del sindaco circa la giunta di governo che è fortemente motivata, vista la diretta e palese opposizione di autorevoli esponenti della giunta di
governo alle scelte del sindaco con le dichiarazioni rilasciate e non smentite del
vice sindaco Vanni, dell’assessore Fiorentini e del capo gruppo Fabio Bartoli, un
nuovo atto di forza dichiaratamente schierato contro le scelte di giunta del neo
primo cittadino Giovanni Capecchi.
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Vista la presa di posizione per gli stessi motivi del consigliere con delega di governo Jonathan Rimicci, considerata l’affermazione rilasciata e non smentita del
vice sindaco Linda Vanni e dell’assessore Fiorentini, ci teniamo a precisare che
quel disagio è reale.
Preso atto soprattutto dell’affermazione rilasciata e non smentita dal vice sindaco
Vanni e assessore Fiorentini che le scelte del sindaco Capecchi e l’azione di governo della giunta assume un senso compiuto nel momento della partecipazione
alle scelte politiche.
Rilevata la non serenità di alcuni componenti la giunta e del consiglio comunale
con delega ci teniamo a precisare che quel disagio è reale nel ratificare, scegliere, condividere con il sindaco e con il consiglio comunale l’azione di governo come ha posto nella presa d'atto.
Chiediamo di fornire chiarimenti in merito al mantenimento della composizione
dell’attuale giunta comunale e del consigliere con delega, di illustrare al consiglio
comunale con che motivazione dichiarata dal sindaco continui lo spirito di lavoro
della giunta e del consigliere con delega, di dichiarare al consiglio comunale nella
persona di chi fa il garante dell’imparzialità e universalità delle scelte prese, già
sono state comunicate ai capogruppo alcune delibere di giunta, cosa andrà a
prendere la giunta comunale per quel disagio reale. Di dichiarare in che modo si
assume un senso compiuto nel momento della partecipazione alle scelte politiche.
Prego l’interpellante di illustrare.
Consigliere Carli
La illustro volentieri a nome del gruppo e dei cittadini che ci hanno chiesto e che
noi abbiamo specificato come gruppo di Progetto insieme non ci riguardano perché investono dinamiche, rapporti personali e l’andamento politico di un gruppo e
di un partito che comunque sia non fa parte di noi tre e dei cittadini che ci hanno
votato; quindi non possiamo far altro che attenerci alle dichiarazioni di stampa,
perché tutta le cose che sono avvenute da quando ci siamo insediati sono venute dappertutto e per bocca di tutti senza investire l’organo istituzionale che è il
consiglio comunale che verifica la tenuta di un governo e di un’azione di governo
in base al gioco e ai voti che gli stanno in campo all'interno di quello stesso organismo riconosciuto dallo statuto, dalla Costituzione e dalle vigenti leggi.
Noi come consiglieri siamo rimasti stupiti che certe dichiarazioni pervenissero via
stampa senza che il consiglio comunale venisse né convocato, né investito con
comunicazioni o O.d.G. o convocazione di urgenza riguardo la posizione degli assessori e del vice sindaco che hanno dichiarato un evidente stato di disagio.
Con il segretario prima abbiamo intrattenuto una conversazione costruttiva oltre
che simpatica sul funzionamento delle regole che stanno a capo di una governance, e ci auguriamo che il comune di Montopoli non abbia in questo caso la certificazione di qualità; se ce l’avesse, per quanto avvenuto in questo mese che è
stupefacente, il comune avrebbe perso la certificazione di qualità perché le dinamiche interne al personale, che si tratti di dipendenti o di eletti all’organismo che
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governano la comunità, quando due esponenti dichiarano che queste dinamiche
attuano e generano una situazione di disagio all'interno dei lavori della giunta
comunale che mette a repentaglio la sua tenuta, se ci trovassimo di fronte a un
sistema di qualità si aprirebbe un audit che andrebbe a misurare la consistenza
della squadra di governo che sta a capo del nostro comune e che è stata votata
con 2.600 voti.
Io non credo che questi voti intendessero sostenere uno spettacolo di questo tipo perché è vero che la minoranza di Progetto insieme e le altre minoranze si sono dimostrate attive tanto che anche dal comune di Empoli assessori di nostra
conoscenza ci hanno fatto i componenti perché siamo l’unica opposizione viva in
tutta l’unione dei comuni e quindi faremo anche interpellanze interrogazioni sul
funzionamento dell’unione dei comuni, dato che ci hanno detto che siamo così attivi, però ci hanno anche detto di stare attenti perché se ci fanno l’opposizione in
casa voi cosa ci fate in comune? Di fronte a questo ci siamo guardati e abbiamo
detto di non tollerare che qualcuno ci dica che ci tolgono il lavoro perché se lo
fanno in casa.
Il concetto di disagio va espresso analizzato e alla fine votato a livello istituzionale; se il disagio c’è si misura all'interno di questo consiglio comunale e si apre
una discussione altrimenti se sono vere le dichiarazioni rilasciate il 25 giugno dal
vice sindaco e da un assessore che di fatto mettono in dubbio la tua capacità di
essere democraticamente riconosciuto nello scegliere la tua squadra, allora ti devi fare garante anche di quelle persone che al tuo interno ostacolano con un disagio l’operato della giunta e della governance della macchina comunale; tutto ci
possiamo permettere meno che una partita a scacchi all'interno del palazzo dove
il palazzo è rappresentato da persone che poi abitano negli stessi paesi che sono
quelli dei cittadini che ci hanno votato.
Pur non entrando nella questione politica interna ad un partito entriamo ben volentieri nell’aspetto istituzionale perché trattandosi di persone che a livello politico a seguito delle tue nomine hanno determinato delle scelte, le stesse persone
essendo membri della tua squadra ora cosa rappresentano, un assessorato sotto
tua tutela? Oppure un assessorato che tu lasci andare in vista di un congresso
che vi riguarda? E tutto questo ai cittadini cosa interessa? Quindi quali sono le
ricadute sulla macchina comunale, sull’andamento della giunta, sui comportamenti all'interno della giunta?
Di tutto questo abbiamo letto solo qualche articolo su Gonews, una forma poco
leggera e di poco rispetto nei confronti dell’elettorato; chiediamo quindi chiarimenti su questo, una posizione da sindaco; qualcuno di sinistra qualche anno fa
disse a D’Alema: per piacere di’ qualcosa di sinistra. Su questa cosa ci aspettiamo qualcosa di forte, Giovanni dì qualcosa da sindaco.
Sindaco
Ringrazio Carli per l’illustrazione; vorrei presentare qualcosa che possa fugare
queste illazioni fatte nell’interpellanza dall’immaginario collettivo; aldilà di
espressioni colorite apparse sulla stampa ritengo che la giunta comunale e
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l’amministrazione comunale debbano essere giudicati sulla base di fatti concreti;
al consiglio comunale di insediamento non c’è stata alcuna eccezione in merito
alla composizione della giunta stessa né alle deleghe consegnate ai vari consiglieri.
Le riunioni di giunta che si sono tenute successivamente hanno prodotto deliberazioni votate all'unanimità senza eccezione, pertanto non vedo perché dovrei ripensare una composizione che riconfermo con forza e ne ribadisco la competenza
e la motivazione.
Le scelte che la giunta assume si traducono in deliberazioni che essendo state
adottate all'unanimità racchiudono un’unità di intenti sia politica che amministrativa; credo che il garante dell’operatività della giunta stessa debba essere configurato nella persona del sindaco; chi meglio di lui può rispondere di un gruppo di
persone che ha fortemente voluto?
Inoltre le scelte politiche che la giunta assume non sono il frutto di convinzioni
momentanee o convenienze specifiche ma scaturiscono da un programma elettorale di legislatura redatto dalla forza politica che sostiene questa maggioranza,
discusso e condiviso con i cittadini, e noi di questo programma abbiamo già iniziato a mettere in campo le priorità.
Mi sorprende solo un fatto, che ci si preoccupi di guardare a casa altrui le piccolezze che non possono in alcun modo rallentare l’operatività dell’amministrazione
senza minimamente avere la consapevolezza di ciò che veramente provoca oggi
giorno la paralisi operativa della maggioranza dei comuni italiani.
Consigliere Carli
Sei andato bene fino all’ultima frase, mi tocca replicare sull’ultima frase perché
non so a chi ti riferisci, se ai tuoi o a noi; noi nell’interpellanza abbiamo fatto riferimento a dichiarazioni rilasciate alla stampa e pubblicate da assessori di tua
scelta che sono uscite su Gonews in data 25.6, quindi le illazioni sono quelle della
tua squadra, la messa in discussione è quella sulla tua squadra contro di territorio.
Pertanto se l’unità politica è presente si potrebbe anche impugnare il regolamento e dire che qualcuno sta attuando contro di te un’azione personale sancita dal
regolamento, perché se è vero che non si condivide la scelta, ma c’è la politica, e
a meno che non ci si trovi di fronte a uno sdoppiamento della personalità sono le
stesse persone che hai di fianco.
Poi sulle delibere si può dire che c’è l'unanimità ma non è la votazione unanime
a sancire il buon clima di una squadra, il buon clima è sancito da una serie di indicatori e il primo è il fatto che il sindaco non venga messo in discussione dalla
sua stessa squadra in sede istituzionale e alla berlina sui giornali; è questa
l’azione istituzionale su cui noi ci rivaliamo, ed è questa l’azione istituzionale che
ci vede coinvolti obbligatoriamente in un discorso di questo tipo; le nostre non
sono illazioni; sono citazioni riprese da organi di stampa di persone che fanno
parte della tua squadra.
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Va bene tutto, basta che se tu garantisci che questa cosa non investe il piano
istituzionale, può andare bene, ma siccome le dichiarazioni sono state fatte non
sul piano politico ma istituzionale in quanto assessori della tua stessa maggioranza è chiaro che ci vuole un chiarimento; quindi di fronte a questa tua risposta
non ci possiamo ritenere soddisfatti e non ci possiamo assolutamente riconoscere
nell’ultima frase che hai detto; le nostre non sono illazioni, non è pensare a casa
di altri ma pensare a casa nostra perché quando parliamo di piano istituzionale è
quello riconosciuto dallo statuto, dalle leggi e dalla Costituzione, in casa tua farai
come ti pare, in comune vige un discorso di trasparenza e quindi quelle dichiarazioni sulla stampa configurano un aspetto di non trasparenza e non coesione
all'interno dell’organismo istituzionale.
Sindaco
Io non credo sia una questione di trasparenza, mi pare di essere stato chiaro, ritengo che questa giunta sia operante in comune quando siamo presenti in consiglio comunale e quando espletiamo le nostre funzioni in giunta, i componenti,
assessori e consiglieri hanno fatto il loro dovere e sono stati molto corretti, e in
base a questo loro comportamento mi sento di dichiararmi garante del loro operato.
Credo che questo sia una garanzia per tutti, perché al nostro interno le decisioni
vengono prese con tranquillità tanto è vero che se guardate quanto abbiamo deciso in questo breve tempo, tutte le decisioni sono state prese tutte all'unanimità, nessuna a maggioranza, quindi è evidente che l’unità di intenti c’è stata e ci
sarà.
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Sindaco
Prima di passare al punto 7 presento la mozione presentata dal gruppo Progetto
insieme lista civica Damiano Carli.
Il gruppo consiliare progetto insieme, vista la motivazione presentata dal gruppo
consiliare centro sinistra democratici per Montopoli Capecchi sindaco per l’avvio
delle procedure per l’adozione della carta di Pisa, vista la necessità di dotarsi di
strumenti idonei al contrasto della prevenzione della corruzione, vista la necessità di dotarsi di strumenti idonei a potenziare la trasparenza della pubblica amministrazione, vista la necessità di dotarsi di strumenti idonei per adeguarsi al nuovo codice sugli appalti pubblici.
Preso atto dell’obbligatorietà di adempimento a quando disposto dalla legge
6.11.12 n. 190, preso atto dell’obbligatorietà di adempimento quando disposto
dal DPR 16.4.12, N. 62, regolamento recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici a norma dell’art. 54 del decreto legge 30.3.01,n. 165.
Considerata l’obbligatorietà degli enti pubblici territoriali di terzo livello di adeguarsi ai dettami di legge per i punti 1, 2, 3 del presente documento, considerata l’obbligatorietà degli enti pubblici territoriali di terzo livello di adeguarsi ai dettami del DPR 62.
Rilevata l’inadempienza del comune di Montopoli all’obbligatorietà per gli enti
pubblici territoriali di terzo livello di adeguarsi ai dettami della legge 6.1.12, n.
190, rilevata l’inadempienza del comune di Montopoli all’obbligatorietà per gli
enti pubblici territoriali di terzo livello di adeguarsi ai dettami del DPR n. 62.
Presenta mozione d’ordine e questione pregiudiziale, art. 18 regolamento del
funzionamento del consiglio, etc. per il carattere di urgenza che rappresenta
l’adeguamento ai dettami di legge sopra citati richiamandosi al comma 3 dell’art.
18 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, dato il richiamo in
esso contenuto che nell’approvazione delle deliberazioni siano osservati la legge
il regolamento consiliare.
Per il fatto che la carta di Pisa presa come esempio non sia adottata in toto, dato
che in virtù dell’ottemperanza alle normative contenute nella legge 190/12 del
DPR 6213 è obbligo stilare all'interno dell’ente il sistema di prevenzione e contrasto alla corruzione.
Per il rispetto dell’art. 48Cm2 del regolamento sul funzionamento del consiglio
comunale verso il quale vanno in contrasto alcune citazioni della mozione del
centro sinistra democratici per Montopoli.
Il consiglio comunale di Montopoli impegna il sindaco e la giunta comunale a ricercare all'interno dell’ente le risorse umane e strumentali che non comportano
impegno di spesa aggiuntiva per dare adempimento alla legge 190/12 costruendo il sistema dell’ente di prevenzione per il contrasto alla corruzione.
Il sindaco e la giunta a ricercare all'interno dell’ente le risorse umane e strumentali che non comportano impegno di spesa aggiuntiva per dare adempimento al
DPR 62/13 per l’attuazione del decreto e la messa in essere del codice di comportamento dei dipendenti dell’ente.
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Il sindaco e la giunta a far ritirare la mozione presentata dal gruppo consiliare
centro sinistra democratici per Montopoli per l’avvio delle procedure per
l’adozione della carta di Pisa.
Il sindaco e la giunta a far dissociare i consiglieri da affermazioni contenute nella
mozione presentata dal gruppo consiliare centro sinistra democratici per Montopoli che vanno contro l’art. 48CM2 e comunque qualora non si dissociassero richiamare e far dichiarare i consiglieri comunali che sottoscrivono tali dichiarazioni
che le medesime sono espresse sotto la loro responsabilità.
Questione pregiudiziale, art. 55, comma 1, regolamento sul funzionamento del
consiglio comunale decreto legge 4/2005. Come progetto insieme nelle persone
dei consiglieri Carli, Gronchi, Vanni esprimiamo formale dissociazione da affermazioni contenute nella mozione presentata dal gruppo consiliare del centro sinistra che diviene parte integrante del presente documento esprimendo questione
pregiudiziale per quanto all’art. 55, comma 1, del regolamento sulla funzione del
consiglio comunale.
Pregherei il segretario di darci delucidazioni sul fatto che è stata rilevata inadempienza del comune di Montopoli per la legge 190 e per il DPR 62.
Segretario
Con riferimento alla legge 190 del 2012 che è quella che nei tratti salienti disciplina l’anti corruzione che ha dato vita poi al DPR 62 del 2013, l’amministrazione
fin dallo stesso 2013 aveva approvato un piano della prevenzione dell’anti corruzione ritenendo che pur non essendo obbligatoria l’approvazione dello stesso piano fosse comunque opportuna in quanto pur non essendo a conoscenza, perché i
fenomeni corruttivi non è che siano sempre ben visibili, di ipotesi concrete di corruzione, aveva comunque ritenuto di dare particolare attenzione al tema.
Successivamente l’approvazione del piano è diventata obbligatoria e attraverso
un percorso, così come per il DPR 62 del 2013 che è una emanazione della 190
del 2012, creò anche un percorso aperto ai soggetti portatori di interesse e quindi una consultazione sia sul sito, sia con le maggiori categorie di rappresentanti
sindacali al fine di individuare le più corrette forme di contrasto alla corruzione;
poi ha proceduto alla nomina di un responsabile dell’anti corruzione attraverso
decreto sindacale, prima con l’indicazione al sindaco da parte della giunta e poi
con decreto anti sindacale.
Abbiamo svolto attività di formazione al personale dipendente attraverso la gestione associata ritenendo che se svolta in forma associata l'impegno di spesa sarebbe stato di carattere minore rispetto a farlo come singolo ente in quanto ci sarebbe stata un’economia di scala.
Per quanto riguarda il DPR, altrettanto il percorso è stato seguito; il DPR prevede
l’adeguamento all'interno del comune delle norme inerenti il codice di comportamento nazionale dei pubblici dipendenti.
Lo spazio di manovra ai fini dell’adeguamento, essendo già nei tratti salienti disciplinato dallo stesso DPR, è stato relativamente marginale ma in sede di gestione associata di personale è stato creato un codice di comportamento che pre-
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vede al suo interno delle differenziazioni in quanto non tutti i comuni sono dotati
di dirigenza, per quanto riguarda la zona di riferimento San Miniato e Santa Croce, per cui all'interno del codice di comportamento si distingue tra comuni con o
senza dirigenza. Montopoli e Castelfranco sono privi di dirigenza ad eccezione
del segretario comunale.
Questo codice di comportamento è stato portato a conoscenza di tutti i dipendenti, è stato discusso con i dipendenti e sono state date per adesso indicazioni formali, ed è evidente che al nostro interno si sta puntando più sul codice di comportamento a livello di attenzione che non rispetto alla 190 non perché non esista
la problematica per entrambi gli aspetti ma perché livello di applicazione concreta
si è cominciato in questa fase a fare richiami di carattere verbale non formalizzato per quanto riguarda eventuali comportamenti non conformi al codice.
Sostanzialmente il percorso è lungo e complesso perché è sempre in itinere; la
norma prevede che sia aggiornato ogni anno il piano anti corruzione perché
dall’esperienza corrente è possibile individuare eventuali correttivi rispetto a
quanto individuato in una prima fase.
Sindaco
Ho avuto piacere che il segretario desse una spiegazione relativa all’affermazione
che il comune di Montopoli era inadempiente in merito a queste due disposizioni
di legge; noi abbiamo fatto quando dovevamo, stiamo facendo quanto dobbiamo
fare; a questo punto do la parola a chi vuole parlare in merito a questa mozione.
Consigliere Carli
Il documento è abbastanza chiaro ed è nelle rime di legge sia per quanto riguarda la conformità al regolamento, sia per quanto riguarda l’adozione della legge
190 e del decreto conseguente come ha definito in maniera corretta il segretario.
Facendo riferimento a una mozione dove ci viene presentata l’opportunità di avviare un percorso relativo all’adozione in itinere della carta di Pisa che si configura non come un adempimento di legge ma come l’adozione di un codice etico aggiuntivo e non obbligatorio rispetto all’attività di trasparenza del comune, redatto
ai sensi della 190 perché spostando la questione più su temi di carattere morale,
a noi di Progetto insieme è venuto il dubbio di chi è....
... interruzione...
... ma poi la legge parla chiaro, è il singolo comune che deve adottare il principio
della legge e i decreti di principio della legge, quindi non si dà in delega
all’unione dei comuni la formazione e la responsabilità sulla trasparenza, anti corruzione, anti concussione, codice degli appalti etc., ma è l’ente comunale a predisporre secondo il suo organico e le sue procedure interne un piano ad hoc su
questo punto.
Quando noi definiamo il comune di Montopoli inadempiente non lo facciamo per
dare un’accusa nei confronti dell’istituzione ma per due motivi, se il segretario ha
dichiarato che si tratta di un working in progress che ha già raggiunto un buon
lavoro e un buon coefficiente di copertura rispetto agli obblighi di legge, però a
noi piacerebbe vedere gli atti che portano a questo, le procedure, le persone, le
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figure interessate e come è stato adottato in funzione di tutta le delibere e di tutte le decisioni prese dall’ente locale perché la 190 funziona come una lavatrice,
lava, analizza e vede se ci sono state inadempienze nell’adozione di provvedimenti anteriori rispetto all’adozione del piano, ma è chiaro che deve essere un
piano comunale.
Allora prima di arrivare alla carta di Pisa sarebbe stato quanto meno auspicabile
vedere anche il piano di appoggio su cui si va a innestare la carta di Pisa che è
nelle more della legge nazionale, quindi fornitura di atti e di stato dell’arte rispetto all’adozione della legge.
Punto secondo, non da niente, noi non siamo contro l’adozione della carta di Pisa,
figuriamoci, altrimenti si potrebbe scatenare un dibattito qui in consiglio comunale su chi è più sporco o meno, chi è meno degno o più degno di stare il consiglio,
noi non intendiamo farci trascinare in una discussione e una provocazione di questo tipo, la carta di Pisa sono pronto a sottoscriverla anche da domani.
La sottoscrivo personalmente perché ha dei principi etici condivisibili e da diffondere però detto questo chiedo a Giovanni, viste le formulazioni narrative su cui è
stata costruita la mozione che porta all’introduzione della carta di Pisa come nuovo percorso di trasparenza all'interno del comune, di sospendere l’adozione della
mozione, di rivedere il testo in alcuni suoi punti di rilevanza anche circostanziale
che potrebbero indurre a azioni terze rispetto a questo consiglio, e di ripresentare la mozione con la carta di Pisa alla prossima seduta con una formulazione più
attinente e ripulita di fatti e circostanze che riguardano il nostro comune.
Perché se è vero che l’adozione del criterio della 190 porta a individuare bene
eventuali fenomeni di corruzione mafiosa all'interno del comune, non si capisce
come mai nella stessa mozione in tutto questo working in progress si fa riferimento ad un evento che è dichiarato come si dice al bar, una cosa sopita, dico
non dico; su questo noi ci dissociamo e presentiamo una mozione per dissociarsi
da quel passo e nel caso si procedesse a una votazione favorevole rispetto alla
mozione presentata dal consigliere Bartoli potremmo individuare anche forme alternative di interpellanza ei di autorità per quanto riguarda l’analisi del documento in oggetto.
Quindi suggeriamo come Progetto insieme una sospensione della mozione e una
ripresentazione più idonea rispetto al carattere istituzionale di questo consiglio
comunale accompagnata alla carta di Pisa.
Consigliere Bartoli
Appurato che questo discorso della mozione della carta di Pisa non era un escamotage per saltare la 190, il segretario ha risposto perfettamente, un po' di storia della carta di Pisa di cui questo è l’avvio della procedura e di cui io ne vado
orgoglioso; prima delle norme anti corruzione esisteva la carta di Pisa che raccoglie tutte le norme di trasparenza, un codice etico di condotta degli amministratori pubblici; è stata depositata da parte di Avviso pubblico nel febbraio 2012; le
norme anti corruzione sono arrivate dopo.
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È rivolta agli amministratori pubblici, per quanto riguarda trasparenza, redditi,
patrimoni, finanziamenti politici, criteri di nomina, conflitti di interesse, rapporti
con i mezzi di comunicazione, divieto di accettare regali o cumulare cariche che
creano commistioni incestuose tra controllori e controllati; queste sono regole di
sana politica.
Le sanzioni applicate essendo per politici sono politiche nel senso che vanno da
un richiamo formale fino alla revoca del mandato, l’obbligo di dimissioni; non è
che si voleva fare il gioco delle tre carte, il percorso c’era, era solo da avviare
questo iter per l’adozione della carta di Pisa, uno strumento troppo disatteso da
altre amministrazioni, piuttosto complesso che raccoglie situazioni difficili anche
da gestire, che prevede la massima trasparenza e integrità di buon governo da
parte degli amministratori.
Consigliere Vanni
Credo che Bartoli sia andato su un altro tema rispetto a quello che Progetto insieme ha voluto sottolineare con questa mozione d’ordine perché nessuno mette
in dubbio i principi della carta di Pisa, chiunque può farvi l’adesione, non c’è nessuna contrarietà a quanto c’è scritto dentro, dovrebbe essere una buona norma
quella di un amministratore onesto fare quanto c’è scritto.
Il nostro è un altro disappunto rispetto a questo, è il documento che accompagna
la carta che non va bene, è una mozione che all'interno ha degli elementi e delle
frasi che sono impugnabili e possono dare ricorso a enti esterni in base al nostro
art. 48 del consiglio comunale e non solo a intraprendere cosa e chi fa l’adozione
di questa mozione.
Non è il discorso della carta di Pisa quindi, noi richiediamo la sospensione, la ripresentazione della mozione anche unita perché nessuno di noi qui ha difficoltà
ad adottarla, ma senza quella mozione perché se si cita che c’è bisogno di adottare la carta di Pisa e, visti gli enti, viste le infiltrazioni mafiose sul territorio, e si
cita un caso Conad, le cose sono due, o c’è la magistratura che sta facendo il suo
corso, oppure c’è una sentenza, oppure ci raccontate cosa è successo.
Noi chiediamo al sindaco di far presente a tutti e per garanzia di tutti che quando
si approva una cosa siamo compartecipi di quello che si approva; questa non è
una discussione sulla carta di Pisa che nessuno discute, è la modalità della mozione e per come è stata scritta.
Non è che crediamo che questo sia un escamotage perché l’amministrazione non
ha le norme per l’anti corruzione, ci mancherebbe, noi non eravamo a conoscenza e ora lo siamo che c’è un percorso in progress di alcune situazioni, abbiamo
quindi colmato una nostra lacuna ma ci viene spontaneo quando si legge una
mozione così chiederci: ma è stato fatto ciò che la legge prevede? Perché la carta
Pisa si viene a innescare in un processo legislativo coerente e legittimo; questo
non è mettere in dubbio che noi siamo contrari, ma le mozioni vanno scritte con
un ragionamento di fondo corretto e legittimo.
Consigliere Bartoli
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Spiego alla consigliera Vanni il caso Conad, è una nota di merito
dell’amministrazione e del Partito democratico, siamo stati soli ad affrontare questo grosso problema, non c’era nessuno insieme a noi; era un caso, poi con
l’intervento della magistratura e l’arresto di alcune persone, è il livello della gestione delle cooperative all'interno della Conad di immigrati, etc.; ma questa cosa
è stata resa nota, ci sono stati articoli sui giornali, quindi il fatto di aver raggiunto
questa opzione e avere una nota di merito da parte dell’amministrazione e del
partito di maggioranza che è riuscito a capire e evitare questo queste infiltrazioni, certificata dalla magistratura con condanne e arresti degli amministratori di
questa cooperativa con sede a Milano che aveva ramificazioni su altri territori,
questo è il caso Conad; il discorso della carta di Pisa è l’avvio dell’adozione di
una carta sotto questo aspetto.
Consigliere Potì
Sono meno formale perché mi piace parlare diversamente; noi come gruppo appoggiamo l’adozione della carta di Pisa; mi pare paradossale che uno debba andare a cercare su internet quanto è accaduto, che uno sappia del percorso che è
stato fatto dall’amministrazione precedente per quanto riguarda l’anti mafia; arriviamo a un punto, studiamolo, lo dico per me e per gli altri, perché mi pare
doveroso verso i cittadini che ci hanno votato, diamoci da fare e analizziamo le
cose con senso critico e coerenza.
Noi come M5S appoggiamo fortemente però voglio leggere un articolo 18, nomine in enti consorzi e società pubbliche a partecipazione pubblica.
L’amministratore deve condizionare qualsiasi nomina, effettuata singolarmente o
collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente
Codice. L’amministratore deve altresì vigilare sulla successiva adesione a tali disposizioni da parte dei soggetti nominati e, in caso di mancato rispetto, porre in
essere tutte le iniziative necessarie al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero
sanzionarne l’inadempimento, conformemente a quanto previsto dall’art. 21 del
presente Codice. L’amministratore deve altresì procedere a tali nomine, qualora
queste richiedano competenze di natura tecnica, a seguito di un bando di valutazione comparativa dei candidati, mediante provvedimento motivato in base al parere ovvero alla designazione di un comitato di garanzia.
Questo mi pare interessante, dovremmo fare una seduta per leggerlo e capirne il
senso.
Vice sindaco Vanni Linda
Visto che è il mio primo intervento dopo l’insediamento auguro buon lavoro a tutti i consiglieri di questo comune, assessori e sindaco; ringrazio i presenti che anche stasera sono tanti; solitamente negli altri consigli eravamo solo due o tre.
Quindi ringrazio tutti i cittadini.
Per quanto riguarda la carta di Pisa ne parleremo al punto successivo, ma come
si vede dalla mozione qui non si va a adottare la carta di Pisa ma si va a dire che
questa carta, a cui io ho già aderito, i miei dati sono pubblici sul sito internet
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della provincia di Pisa, credo di essere l’unica consigliera ad avere pubblicato i
dati richiesti dalla carta di Pisa, e credo sia opportuno partire dalla conoscenza di
questa carta non solo per noi amministratori ma anche da parte di tutti cittadini.
Quanto è scritto nella mozione è avere un percorso di ascolto, di conoscenza, abbiamo il professor Vannucci del dipartimento di scienze che ha attuato questa
carta con la provincia di cui io facevo parte in quella legislatura quando abbiamo
adottato la carta di Pisa al comune di Pisa; potrei dirvi gli incontri che abbiamo
fatto per arrivare alla stesura di questa carta.
Se il problema è rinvitare la mozione solo per quelle due parole, si emendano,
l’importante è partire altrimenti come sta facendo Carli che ci vuole dare degli insegnamenti ma per quanto vendiamo nei fatti possiamo discutere e andare avanti e portare a conoscenza di tutti cosa è la carta di Pisa e adottarla, nessuno ha
da nascondere nulla; la carta di Pisa non è per nascondere qualcosa, bensì è per
avere un comune più trasparente, più virtuoso, un comune non corruttibile.
Le due parole scritte lì sono tanti casi che succedono nelle nostre amministrazioni, non solo della Toscana e del sud Italia ma in tutte le regioni, quindi dobbiamo
attivarci tutti per essere presenti politicamente nel rispetto di chi ci ha votato, di
essere dei politici amministratori modello perché non possiamo prendere in giro i
cittadini che ci hanno votato per poi essere qui ad essere corrotti. Noi questo non
lo vogliamo.
Quindi se il problema, lo chiedo a Carli, sono quelle due parole, quelle parole si
emendano, l’importante è avviare l’iter della carta che oggi non si va ad adottare, oggi si dice solo che ne dobbiamo parlare.
Sindaco
Grazie a Linda per l’accorato intervento.
Consigliere Carli
Cali non insegna niente a nessuno ma vi riporta all’O.d.G., sarò anche uno che
ha la pretesa di insegnare ma so bene quanto dico come tutti voi; qui non si discute la carta di Pisa, si discute la mozione; si adotta o no?
La mozione è pregiudiziale e ben precisa, l’abbiamo detto, non c’è bisogno si dire
che la carta di Pisa va bene, questo lo sappiamo, poi sul linguaggio e su chi accusa di leggere poco, di leggere alle 20.30 prima di venire qui, o invece per qualcuno che dice che io voglio insegnare agli altri, dico che al punto 13 della carta di
Pisa c’è scritto di evitare toni e linguaggio. Andatelo a leggere se non l’avete fatto alle 20.30 e vi rinvio alla mozione che noi abbiamo discusso.
Si vota la mozione non la carta di Pisa perché noi l’abbiamo specificato all'inizio e
in quanto al linguaggio e il rispetto del confronto democratico, dato che abbiamo
parlato per il 95% della seduta, e abbiamo dettato noi l’O.d.G., siamo stati molto
democratici e rispettosi del ruolo della giunta, del consiglio comunale e di ogni
singolo consigliere, quindi le battutine fatele fuori dalla porta e andiamo discutere
sul merito.
Il comune è chiamato non a rispondere sulla carta di Pisa ma sul rispetto della
legge; quando abbiamo messo in evidenza il dettato legislativo della 190 giusta-
Consiglio comunale del 24 luglio 2014
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mente il segretario ci ha detto che il percorso è partito e non è ancora completato; qualcuno lo sapeva stasera? E ora l’abbiamo imparato; abbiamo chiesto degli
atti per vedere a che punto siamo, poi andiamo a votare la carta di Pisa.
Linda non è il passaggio con le due parole famose, soggetto e complemento, è il
concetto. Possiamo riformulare la mozione, ci i riunisce e poi si vota.
Sindaco
Devo passare la parola a Potì che ha chiesto di parlare.
Consigliere Potì
Io ho detto quella cosa perché sono il primo, e ti ricordo che quando abbiamo
fatto il primo incontro sulla partecipazione dovevamo discutere in merito a come
far partecipare alle consulte etc., in quella circostanza abbiamo fatto insieme delle proposte che erano già contenute nel documento perché tutti quanti non avevamo letto attentamente; quindi non era una critica diretta la mia; per cui prima
di dire che stiamo dicendo cose che hanno implicazioni e poi si scopre gli atti che
ci sono stati, prepariamoci.
Consigliere Gronchi
Volevo tornare sul merito della mozione, siccome non ho studiato volevo sapere
da chi ne sa più di me, procedere con l’avvio dell’adesione della carta di Pisa e
quindi poi all’adozione, non si fa menzione, comporta una spesa per
l’amministrazione? E’ totalmente free? Siccome si parla di votare una mozione
che dà l’avvio alla pratica; è gratis totalmente sotto qualsiasi aspetto? Se implicasse qualche costo, magari questi costi mettiamoli a potenziare sul fatto che bisogna sempre completare quel percorso di legalità.
Sindaco
Se decidiamo di riunirci e condividere la mozione prima di votarla, spiegheremo il
funzionamento della carta di Pisa.
Consigliere Vanni
La proposta è, o il sindaco ritiene di doverla ritirare perché va riscritta, oppure ci
si riunisce e si rielabora una mozione condivisa da tutti i gruppi per l’avvio del
procedimento della carta di Pisa; non so se i tempi lo consentono.
Sindaco
Noi possiamo anche votare la vostra mozione oppure possiamo presentare
emendamenti alla nostra mozione, oppure possiamo votare la vostra mozione e
poi decidere cosa fare della seconda.
Allora procediamo in questo modo, sospendiamo 5 minuti, presentiamo gli
emendamenti necessari e poi procediamo alla votazione della vostra mozione, dei
successivi emendamenti e poi della mozione emendata. È una proposta, se qualcuno non è d'accordo lo dica altrimenti procediamo.
Sospensione
Sindaco
Dobbiamo rifare l’appello.,
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Appello del segretario.
Sindaco
Visto che è stato presentato un emendamento al punto n. 7 mozione per l’avvio
delle procedure per l’adozione della carta di Pisa quale codice etico
dell’amministrazione presentata dal gruppo consiliare centro sinistra democratici
per Montopoli, Capecchi sindaco e visto che era stata presentata prima una mozione d’ordine dalla lista Progetto insieme, dobbiamo innanzitutto procedere alla
votazione di questa mozione presentata dalla minoranza.
... interruzione...
.. si prega coloro che sono d'accordo di alzare la mano.
3 favorevoli..
Prima dobbiamo votare questa mozione che deve essere votata da tutti e che
quindi non deve avere più efficacia, per cui sarà tolta; dopo discutiamo la mozione emendata e poi procediamo alla votazione dell’emendamento e della mozione
emendata.
Segretario
In questo momento c’è una mozione d’ordine che non essendo formalmente ritirata è ancora in essere, per cui il regolamento prevede all’art. 63, comma 6,
questa scaletta di esame e trattazione degli argomenti.
Su ogni argomento l’ordine delle votazione è il seguente: la votazione sulla questione pregiudiziale si effettua prima di iniziare la trattazione dell’argomento o di
adottare la deliberazione allo stesso relativa, a seconda del momento in cui la
questione stessa viene sollevata; perché potrebbe essere anche nel corso della
discussione, quindi essendo la mozione stata presentata prima, prima di trattare
la mozione originariamente depositata dobbiamo votare la questione pregiudiziale, poi lo stesso articolo prevede che nell’ipotesi, come mi pare si possa prefigurare, se qualcuno presenta un emendamento perché ancora formalmente non
c’è.
Le proposte di emendamento si votano nell’ordine di cui appresso: emendamenti
soppressivi; emendamenti modificativi; emendamenti aggiuntivi; poi viene votata la mozione così come nel testo risultante nell’ipotesi di approvazione di un
emendamento.
Ora siamo agli atti con una mozione d’ordine presentata, per adesso non è stato
presentato un emendamento, verrà votato l’emendamento se ci sarà la mozione
come emendata nell’ipotesi in cui l’emendamento sia accolto.
Sindaco
Prego votare la mozione presentata dalla minoranza.
La mozione non è passata.
Do la parola al consigliere Bartoli che presenterà l’emendamento e poi ci illustrerà la mozione emendata, dopo passeremo alla votazione dell’emendamento e
della mozione emendata, se siamo tutti d'accordo.
Consigliere Bartoli
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L’emendamento è questo, avvio procedure nell’adozione carta di Pisa, quale codice etico dell’amministrazione.
Avviso Pubblico è un’associazione di enti locali e regioni per la formazione civile
contro le mafie, nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della
legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori
da essi governati.
È stata predisposta dall’associazione Avviso Pubblico ed è stata promossa e pubblicizzata dalla Camera dei Deputati, la Carta di Pisa, un codice etico destinato
agli enti e agli amministratori locali che intendono rafforzare la trasparenza e la
legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e
l’infiltrazione mafiosa.
La Carta di Pisa è un codice che fornisce alcune precise indicazioni agli amministratori locali su una serie di questioni specifiche, tra le quali: la trasparenza, il
conflitto d’interessi, il finanziamento dell’attività politica, le nomine in enti e società pubbliche e i rapporti con l’autorità giudiziaria.
La Carta di Pisa può considerarsi un primo tentativo di formulazione di una politica anticorruzione proveniente dal basso, il tentativo di rispondere ad un bisogno
espresso da diversi amministratori locali di dotarsi di uno strumento che rafforzi
il rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà, onestà, trasparenza,
correttezza e imparzialità.
Considerato che le dinamiche socio economiche che hanno cominciato da qualche
anno ad investire anche la nostra Regione, sono spesso contraddistinte dal manifestarsi di fenomeni criminosi legati alle attività delle mafie che minacciano sempre più gravemente e frequentemente la sicurezza della collettiva ed il sereno
agire delle amministrazioni.
È quanto mai opportuna una risposta unitaria e chiara della politica locale, prescindendo dalle appartenenze e nella sola ottica di affermazione di valori civili
condivisi.
L’adozione della Carta di Pisa rappresenta da un lato una valida misura di prevenzione rispetto ad alcune frequenti degenerazioni della politica dall’altro una
chiara e netta presa di posizione dell’intero Consiglio Comunale di ferma reazione
ed opposizione ad ogni possibile aggressione della criminalità al territorio.
Questo tipo di autoregolamentazione trova già applicazione nelle strutture territoriali di molte amministrazioni locali, provinciali e regionali.
Il consiglio comunale di Montopoli alla luce di quanto premesso esprime la propria adesione all’avvio delle procedure per l’adozione della Carta di Pisa e ai principi ad essa tutelati e pertanto a finire l’operatività delle disposizioni nel contenuto della stessa.
Impegna sindaco e giunta ad avviare l’iter procedurale per l’adozione della carta
di Pisa quale codice regolamentare dell’amministrazione comunale del comune di
Montopoli e a promuovere iniziative necessarie alla sua divulgazione al rispetto
dei dettami in essa espressi e aggiunge preso atto dell’obbligatorietà di adempi-
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mento a quanto disposto dalla legge 6.1.12 n. 190, disposizioni per la prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
Sindaco
Ringraziamo il consigliere Bartoli che ci ha letto la mozione emendata e
l’emendamento.
Consigliere [?]
Permesso che siamo convinti che la carta di Pisa sia un valore aggiunto
all’operato di un’amministrazione dal punto di vista istituzionale vorrei fare una
richiesta di informazioni, vorrei sapere siccome si parla dell’avvio delle procedure, vorrei qualche precisazione su quali siano queste procedure, se sono previsti
dei tempi per l’adozione e poi vorrei sapere siccome nella mozione vengono nominati sindaco e giunta comunale se in quale misura i consiglieri verranno coinvolti nella decisione.
Poi vorrei sottolineare che non si tratta solo di adottare un documento ma dobbiamo metterlo in pratica, perché la coerenza si vede negli atti pratici, quindi
chiedo, visto che siamo tutti d'accordo che sia un documento valido, chiedo da
subito di dare dei segnali per cui si vada nella direzione della carta di Pisa; spero
che chi ha presentato la mozione l’abbia ben letta e sia a conoscenza del contenuto della carta di Pisa e che stasera si inizi nella direzione di quanto richiesto
dalla carta.
Vice sindaco Linda Vanni
La carta di Pisa è voluta dal nostro gruppo di cui sono consigliere eletto prima di
essere assessore, è voluta perché voluta dal Partito democratico che è uno dei
partiti, anzi è il partito che sta portando avanti la carta di Pisa in tante amministrazioni comunali e regionali.
Possiamo approfondire stasera su cosa è la carta di Pisa, per quanto possiamo
conoscere, ma i presupposti della mozione sono di avviare tutti insieme un percorso di conoscenza di cosa è la carta di Pisa non per noi consiglieri ma per tutti i
cittadini; perciò chiedo al sindaco di iniziare un percorso che può essere anche un
primo incontro con chi ha steso la carta di Pisa, un incontro aperto con la cittadinanza, non dico un consiglio comunale aperto perché si rischia di mettere in atto
processi più lenti, però di fare un incontro aperto dove si va a spiegare cosa è la
carta di Pisa.
Tu dici se abbiamo letto che cosa è la carta di Pisa, spero proprio di sì, perché
con la carta di Pisa gli amministratori si vanno a spogliare di quanto hanno, dal
730, da quanto si riscuote, dalle proprietà, dai beni mobili e immobili, è questo
che vuole la carta di Pisa, vuol mettere a nudo l’amministratore perché
l’amministratore deve essere corretto e dimostrare perché il suo conto corrente,
o il suo 730 è aumentato, e se sì perché; poi ci sono anche tante altre parti che
riguardano la presenza in associazioni, che ce ne sono tante validissime, ma ce
ne sono anche altre che spesso non sono riconosciute come associazioni, quindi
vediamo anche gli amministratori a quali associazioni fanno parte.
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Nella carta di Pisa si legge che tutti dobbiamo dire chi siamo perché chi non lo fa
può essere richiamato verbalmente e formalmente fino ad arrivare alla richiesta
di dimissioni; se per esempio io che non dichiaro i miei beni mobili e immobili, il
sindaco può chiedere anche le mie dimissioni. Chiedo a voi e al sindaco di approfondire in una seduta dove potrà intervenire anche chi ha redatto la carta.
Sovrapposizioni non registrate...
Consigliere Carli
Di questo lavoro iniziato stasera con la presentazione di una mozione emendata
e quindi modificata vorrei fare una proposta operativa come Progetto insieme su
questo; la proposta operativa è che dato che si va verso l’adozione della carta di
Pisa è di impegnare il sindaco a creare un gruppo di lavoro finalizzato a accelerare il compimento del sistema anti corruzione della 190 quindi dell’applicazione al
suo interno della carta di Pisa come valore aggiunto.
Su questo inserirei, dato che il segretario prima ha fatto riferimento ai portatori
di interesse, a questo punto potremmo considerare il consiglio comunale come
portatore di interesse rispetto al sistema che lo stesso ente comune andrà a predisporre e a completare sulla 190, quindi allargherei il lavoro al consiglio, a chi ci
vuol restare creando una commissione ad hoc su questo.
Sindaco
È vero che dobbiamo parlarne anche con qualcuno che è esperto che ci spiega
bene come è il funzionamento, che ci spiega bene cosa ci impegniamo a fare perché è bene che ognuno di noi sia consapevole...
Consigliere Vanni
È chiaro che sono favorevole al fatto che si facciano delle giornate in cui si entra
nel merito ma io voto con consapevolezza... non registrato... perché stasera se
no c’è qualcuno che non consapevole..
Sindaco
Ma infatti dobbiamo fare degli incontri per capire se c’è qualcosa che ci è sfuggito; cosa è la carta di Pisa lo sappiamo tutti, con la carta di Pisa diventiamo più
trasparenti per cui siamo amministratori pubblici e dobbiamo per il ruolo che abbiamo avere un atteggiamento al di sopra di ogni sospetto; di questo siamo consapevoli.
Però siccome nella vita c’è sempre da imparare, non facciamo male a confrontarci con qualcuno che è più dentro la materia di noi che ci possa spiegare cosa andiamo ad adottare, cosa gli amministratori di Montopoli stanno facendo perché
sono consapevoli di svolgere un ruolo importante che non deve destare sospetti.
Consigliere Gronchi
Siamo sicuri che non si spende nulla? Ci sarà da fare un libretto, dei volantini,
etc, e questi sono costi, se viene un consulente dobbiamo pagarlo; io voglio capire, voglio che le cose siano trasparenti fino in fondo e quindi dire ora che questo
non comporta nulla; se poi li comporta ce li mettete di tasca vostra.
Sindaco
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Se non facciamo nulla non comporta nulla, se devi fare qualcosa dobbiamo vedere se lo facciamo a carattere oneroso o no; cercheremo di fare le cose che non
sono a carattere oneroso.
Consigliere Gronchi
Dire cercheremo non va bene..
Vice sindaco
Noi possiamo adottare la carta di Pisa come singoli consiglieri e assessori, il sindaco può domattina dire di adottare la carta di Pisa anche senza passare dalla
giunta; quindi si adotta, non c’è nessuna spesa, è un foglio da compilare, questo
è un modo politico per avviare un percorso dove tutti i cittadini sono consapevoli
di questa materia; posso capire che a lei non interessi.. ma non mi deve interrompere mentre parlo...
sovrapposizioni...
Vice sindaco
Parlare di politica non significa fare politica nel senso che gli schieramenti si
scontrano, fare politica significa attuare le linee programmatiche con tutti i cittadini, fare politica si fa quotidianamente, noi siamo un organo politico eletto da
una lista civica che non si sa di che colore sia, un movimento che si sa come è
schierato, un partito che sappiamo come è schierato, ma se noi avviamo un percorso è un percorso politico e io sono fiera di avere un percorso politico su questo
tema.
Se poi il consiglio comunale decide che deve essere il sindaco a prendersi la responsabilità e far calare dall’alto, anche a lei che può presentare i suoi dati e attenersi a quanto dice la carta di Pisa, compreso i regali per natale; perciò cosa
vogliamo? Vogliamo che domattina il sindaco faccia un’ordinanza? Non credo,
credo sia meglio per noi, soprattutto per la politica che qui rappresentiamo, portarla fra i cittadini, che vuol dire far conoscere la materia, di cosa stiamo parlando, perché molti non sanno di cosa si sta parlando.
Consigliere Vanni
L’avvio del procedimento in cosa consiste? Quali sono le modalità, gli atti e i costi? Cosa comporta questo avvio del procedimento? quale è il percorso? Ci sono
dei costi? Per essere trasparenti in virtù della carta di Pisa, se avete chiaro cosa è
l’avvio del procedimento ce lo spiegate.
Sovrapposizioni non registrate...
Consigliere Gronchi
Se al comune non costa niente, bene, se costa dieci va bene lo stesso, però dobbiamo saperlo ora.
Sovrapposizioni non registrate...
Consigliere Potì
Ho chiesto prima, il percorso che in parte condivido, condivido la parte relativa a
far conoscere alla cittadinanza, volevo però capire se questo percorso secondo
voi deve essere utile anche noi per decidere perché altrimenti le due cose possono essere disgiunte, noi abbiamo la possibilità di scegliere se adottarla o no; poi
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il fatto che venga divulgata e partecipate, spero di sì, ma le due cose possono
essere disgiunte; a noi è sufficiente leggere queste pagine per capirlo; così si
elimina il discorso dei soldi, etc, si legge, si approva se siamo d'accordo, e poi la
divulgazione può venire in modalità diverse.
Consigliere Bartoli
La carta di Pisa non è uno strumento giustizialista, ma garantista dei cittadini.
Sindaco
Credo che la discussione sia stata fatta in modo esauriente; l’adesione non è obbligatoria, ognuno aderisce spontaneamente, una volta che abbiamo deciso che
questa adozione va fatta la portiamo in consiglio e approviamo la delibera di approvazione della carta di Pisa.
Direi di passare alla votazione dell’emendamento su questo documento che è
stato letto prima dal capogruppo.
Chi è d'accordo sull’emendamento?
Approvato all'unanimità.
Passiamo alla votazione della mozione relativa all’avvio del procedimento della
carta di Pisa, così emendata.
Due contrari, 1 astenuto, il resto favorevole.
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Punto n. 8. Determinazione scadenza conto TARI anno 2014.
Sindaco
Con questa delibera noi stasera andiamo, non abbiamo ancora approvato il bilancio e quindi non abbiamo ancora approvato le tariffe, per cui materialmente non
possono essere inviate le scadenze col relativo punteggio puntuale. Verrà inviato
un acconto della tassa sui rifiuti che è un quarto dell’importo totale dell’anno precedente, cioè il 25%, anche perché noi come l’anno scorso vogliamo che le scadenze della tassa sui rifiuti siano 4. Se non inviamo la prima rata anche come acconto al 30 settembre, le altre poi vengono divise in modo molto ravvicinato e si
accavallano con le scadenze di fine anno della Tasi.
Proponiamo la prima rata in acconto al 30 settembre e poi quando andremo ad
approvare il bilancio approveremo le altre 3 scadenze che sono il 30 novembre, il
31 gennaio e il 31 marzo. Queste sono le 4 che presumibilmente saranno istituite
per la tassazione sui rifiuti.
E’ necessario anche incassare la prima rata al 30 settembre anche per un fatto di
liquidità perché come amministrazione stiamo pagando le fatture di Geofor dal
primo gennaio senza aver incassato un euro e siamo già a fine luglio; perlomeno
la prima rata al 30 settembre la dobbiamo incassare, non avendo possibilità di
fare il conteggio la incassiamo come acconto. Questa è la motivazione della deliberazione di stasera.
Consigliere Vanni
Questa determina ci lascia perplessi. Innanzitutto bilancio e Tari non sono strettamente collegati, perché si può approvare il piano finanziario per la Tari e le relative scadenze senza bisogno del bilancio preventivo.
Se non sbaglio la Tares aveva in sé anche i servizi indivisibili mentre la Tari è la
tassa sui rifiuti, quindi un servizio che dovremo già sapere quanto ci costa. E
sappiamo anche che essendo una tassa deve essere pagata il 100% dai cittadini.
Poi le modalità di pagamento, le fasce, etc. sono un’altra questione, ma doveva
essere recuperata almeno al 100%
Ma le due cose sono collegate, si poteva fare il piano finanziario, le relative tassazioni, portarle in consiglio comunale, così i cittadini invece di avere un acconto
su una cifra ipotetica sapevano quanto avrebbero speso quest’anno per la tassa
rifiuti, non si ricominciava con gli acconti e si aveva chiaro quale era il piano finanziario che ogni famiglia doveva affrontare, anche perché i tempi sono questi,
anche se le scadenze sono dilazionate, ma credo che qualsiasi investimento, il
servizio rifiuto è un servizio che i cittadini acquistano anche tramite
l’amministrazione comunale, devono sapere quanto costa e quanto io devo pagare, così mi do una modalità anche per far fronte alle mie spese. Le due cose non
sono collegate e quindi si poteva fare separata.
Domando all’assessore alla raccolta differenziata e ai rifiuti: lui è d'accordo che si
paghi un acconto, visto che è stato assente alcune volte all'interno della giunta, è
d'accordo che si vada a un acconto? Ora c’è un contratto di servizio con Geofor
che gestisce i rifiuti? Si è fatto senza contratto? Si dovrebbe sapere qual è il pia-
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no finanziario, quanto ci costa quest’anno, e quindi si dovrebbe sapere esattamente quanto i cittadini dovrebbero pagare. le due cose non sono collegate e agganciarle al bilancio non è corretto.
Un’amministrazione dove c’è una continuità, il sindaco attuale era l'assessore al
bilancio, quindi c’erano dei motivi per cui si poteva ad approvare un bilancio senza avere un rallentamento della macchina comunale di due mesi, al 30 luglio.
Quali sono i problemi per cui non si arriva a presentare un bilancio comunale entro il 30 luglio? Ci sono comuni della zona che l’hanno approvato.
Assessore Varallo
Sono assessore all’ambiente mi occupo dell’ambiente a 360 gradi; Samuele Fiorentini avendo le deleghe nei rapporti con le partecipate, e visto che la raccolta
differenziata nell’obiettivo e nella prospettiva di arrivare a un miglioramento della
raccolta differenziata, avere una delega su quello ci unisce per migliorare la prospettiva futura. Queste sono nostre scelte sulle deleghe per lavorare in squadra.
Geofor. E’ una cosa che viene da lontano e non dipende dal comune di Montopoli
ma dalla normativa, quindi dal decreto legislativo 152 del 2006 più volte modificato, anche ultimamente, dove sono stati creati vari Ato, e ora siamo arrivati a 3
Ato. Noi siamo in Ato costa. Ad oggi siamo senza il piano interprovinciale rifiuti
ed è in discussione attualmente il piano straordinario rifiuti.
Non avendo ancora la gestione unica che prevede la normativa che Ato costa ha
previsto come soggetto rete ambiente spa, e che dovrebbe quindi gestire la parte
rifiuti come gestore unico, la normativa nazionale prevede il mantenimento dei
contratti in essere coi gestori che c’erano negli altri comuni.
Quindi ad oggi avevamo Geofor e continua ad esserci Geofor a gestire la questione rifiuti. Questo per spiegare come mai Geofor continua ad essere sul nostro
territorio, così come ci sono altri servizi su altre province ed altri comuni delle varie province appartenenti ad Ato costa.
E’ stata rimandata l’approvazione del piano straordinario rifiuti, quindi ancora
non è andata avanti la gara, perché il piano è un elemento fondamentale per andare avanti per la gara, e quindi per il 2014 ci sarà ancora Geofor perché il piano
straordinario rifiuti che deve approvare Ato ancora non è stato approvato.
Geofor come tutti gli anni ha presentato il suo piano tecnico economico che non è
stato approvato perché per approvarlo ci vuole il bilancio per sostenerlo. Quindi è
stato approvato in linea tecnica, anche perché non avendo il bilancio approvato si
va in dodicesimi, quindi di volta in volta vengono fatti degli impegni mensili come
prevede la normativa.
Consigliere Potì
Geofor sta riscuotendo senza avere un contratto?
Sindaco
Per quanto riguarda i rifiuti il piano finanziario c’è e non è legato all’approvazione
del bilancio ma delle tariffe. Il conteggio della Tari è diverso da quello della Tasi,
ci sono da applicare dei coefficienti diversi che se si applicano in un modo viene
fuori una cosa, se si applicano in un altro viene fuori un’altra, quindi bisogna ca-
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pire cosa applicare e poi approvarli insieme alle tariffe che approveremo prima di
approvare il bilancio. Questo è il motivo per cui andiamo in acconto per il momento.
L’approvazione del bilancio l’hanno prorogata al 30 settembre, noi l’approveremo
nei primi giorni di settembre perché ora ci sono le ferie e quindi non sarebbe una
bella immagine approvare un bilancio in un periodo festivo dove la gente non c’è.
Non l’abbiamo approvato al 30 luglio perché non c’è ancora certezza
nell’’entrata; il fondo di solidarietà comunale non si sa quantitativamente di
quanto sarà. Chi ha approvato il bilancio l’ha approvato con un fondo di solidarietà comunale presunto. Questo fondo è quello che lo stato ridà ai comuni dopo
aver ricevuto la parte sua spettante delle tasse sulla casa dell’Imu che preleviamo dai cittadini.
Noi mandiamo una cifra allo stato, lo stato fa il conto su quanto abbiamo avuto
d’entrata l’anno precedente e per differenza ci rimanda i soldi. Questo non è ancora stato stabilito. Mi auguro di avere questo dato prima di approvare il bilancio
altrimenti dovremo approvarlo come hanno fatto gli altri con un dato presunto, il
che mi sembra abbastanza insolito e sconveniente.
Il piano tecnico economico di Geofor ce l’abbastanza o, è all’ufficio ambiente, se
uno vuole fa un accesso agli atti e se lo fa dare. Mi pare di aver risposto alle domande.
Consigliere Potì
Non ho avuto tempo di approfondire la questione e mi scuso. Ma i giorni sono
stati pochi prima del consiglio comunale. Noi abbiamo il piano finanziario di Geofor, sappiamo quanto dobbiamo pagare e dobbiamo pagare questa tassa per coprire quella spesa, o no?
Sindaco
Noi abbiamo un piano finanziario dove ci sono i costi e dobbiamo coprirli interamente. I costi però non sono divisi fra i cittadini in modo uguale; secondo come
applichiamo i coefficienti sia per le attività produttive che per le utenze domestiche l’importo viene di più o di meno.
Dobbiamo stabilire in fase di approvazione di tariffe come conviene di più ai cittadini applicare questi coefficienti. Dobbiamo solo decidere e lo decideremo in fase di approvazione di tariffe.
Consigliere Vanni
Stai confermando quanto io dicevo; c’era il piano tecnico finanziario; se l’ufficio
aveva studiato le modalità di distribuzione delle tariffe nelle varie fasce, visto che
il piano tecnico c’era non si poteva chiedere l’acconto ma si andava dai cittadini
con un piano chiaro come sta facendo Pontedera e si chiedeva ai cittadini non un
acconto ma la TARES, visto che è sui rifiuti e che si basa tutto sul coprire il piano
tecnico. Bastava fare le tariffe..
Sindaco
L’importo totale della Tari che dovrà essere pagata nel 2014 arriva alla seconda
rata del 30 novembre, quindi basta che uno faccia la differenza tra quello che ha
Consiglio comunale del 24 luglio 2014
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pagato sulla seconda rata e quello che gli viene fuori e gli viene la differenza da
pagare.
Consigliere Vanni
È un principio di gestione, son sto dicendo che pagheranno di più o meno, pagheranno quanto dovuto, però è un metodo scorretto e non chiaro di gestione delle
cose. Si poteva farlo in una volta sola e i cittadini avevano chiara la situazione.
Se a Geofor non è stato approvato il piano tecnico come fate a pagarlo? Il contratto di servizio deve essere affidato anche se la legge ti dice che deve essere
loro; ci deve essere un incarico di affidamento, perché sennò a chi lo hai dato, a
un fantasma? Non torna.
Assessore Varallo
L’incarico di affidamento c’è perché Geofor, e non solo, perché comuni che hanno
fatto cose diverse hanno preso un ricorso e l’hanno perso; l’unica cosa che prevede la normativa è la possibilità di mantenere in essere i contratti che già esistevano. Il contratto è un contratto di servizi, poi di volta in volta è stato approvato il piano tecnico economico che prevede costi divisi per fasce ed è stato approvato in linea tecnica.
… interventi …f.m….
Sindaco
Non faccio i calcoli in tasca a nessuno. Non è intenzione dell’amministrazione nascondere niente a nessuno. Abbiamo semplicemente inviato la prima rata in acconto solamente perché dobbiamo ancora capire come applicare la Tari. Il piano
finanziario è stato fatto però deve essere approvato prima di mandar via le tariffe.
Mentre la Tares non ti consentiva manovre sui coefficienti, e infatti l’anno scorso
per riportare gli aumenti ad un importo accettabile abbiamo dovuto prendere 60
mila euro dal bilancio e buttarceli dentro perché altrimenti non si riusciva a ristabilire un certo equilibrio tra i vari importi che gli utenti pagavano.
C’erano degli aumenti che arrivavano fino al 300% e c’erano delle situazioni in
cui si pagava meno di quello che uno aveva pagato con la Tarsu. Quest’anno con
la Tari questo non è più consentito ma si può agire sui coefficienti che vanno da
un minimo a un massimo, va visto come applicarli bene perché per i cittadini ci
sia un’applicazione della tassazione giusta.
Consigliere Vanni
Si paga l’acconto perché o l’ufficio non è stato in grado di fare una valutazione in
base ai coefficienti o non c’è un accordo interno su come distribuire queste fasce.
Si è deciso allora di sospendere [....] la realtà è questa, non è legata al bilancio
e nemmeno alle necessità dei cittadini.
Presidente
Non sono d'accordo. Secondo me tutto questo viene fatto nell’interesse dei cittadini perché vadano a pagare una cifra, che la distribuzione di questo importo da
pagare sia distribuito equamente sui contribuenti in modo che rispecchi lo spirito
della legge. Noi stiamo facendo solo questo.
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Mettiamo in votazione il punto n. 8.
Favorevoli? Contrari?
Votiamo l'immediata esecutività. Favorevoli? Contrari?
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Punto n. 9. Costituzione commissioni consiliari permanenti.
Sindaco
Sono d'accordo con voi rispetto all’ora tardi, però i punti all’O.d.G. non sono così
numerosi, sono solo 10. Se ci contenessimo di più negli interventi faremmo anche prima. Fra l’altro le interpellanze hanno anche un tempo contingentato sia
nell’esposizione che nelle risposte. Non sono stato attento ai tempi per cui può
darsi che abbiamo sforato.
Per il momento stiamo nominando i membri della prima commissione consiliare
permanente per affari istituzionali. Prego i capigruppo di fornire i nominativi.
Consigliere Bartoli
Commissione affari istituzionali: Remorini, Bonfanti, Vitali.
Consigliere Carli
Affari istituzionali: Carli.
Presidente
Procediamo alla votazione della composizione della commissione consiliare permanente affari istituzionali.
Favorevoli?
Ora stiamo nominando i membri della commissione consiliare permanente affari
del territorio.
Consigliere Bartoli
Bartoli, Bellofatto, Cristiani.
Consigliere Potì
Raffaelli. .. n.c.
Sindaco
Poniamo in votazione i membri della commissione consiliare permanente affari
del territorio.
Favorevoli?
Nominiamo i componenti della commissione educazione e cultura.
Consigliere Bartoli
Remorini, Freschi, Rinicci.
Consigliere Potì
Potì
Sindaco
Poniamo in votazione i componenti della commissione educazione e cultura.
Ora nominiamo i componenti della commissione permanente affari sociali.
Consigliere Bartoli
Bonfanti, Moscillo, Bellofatto.
Sindaco
Poniamo in votazione i componenti della commissione affari sociali.
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Punto n 10. Indirizzi e criteri per la nomina, designazione e revoca da
parate del sindaco dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed
istituzioni. Approvazione.
Sindaco
La delibera stabilisce i criteri per la nomina da parte del sindaco di rappresentanti
del comune presso enti, aziende e istituzioni.
Consigliere Potì
Una precisazione, c’è un’incongruenza fra le regole degli enti locali e il regolamento interno sulle commissioni che specifica che le sedute non sono pubbliche,
mentre il TUEL dice che devono essere pubbliche; porteremo la modifica non so
in quali modi, ma sollevo questo punto. Art. 5 del regolamento sul funzionamento delle commissioni consiliari dice al punto 3 che le sedute delle commissioni
non sono pubbliche metnre l’articolo 38 del TUEL dice che le sedute del consiglio
comunale e delle commissioni sono pubbliche salvo i casi previsti dal regolamento. Poniamo questa mozione e presenteremo una mozione al prossimo consiglio
comunale.
Sindaco
Se sul punto 10 qualcuno vuole intervenire?
Sovrapposizioni non registrate
Sindaco
Non possiamo sospendere questo punto, poi sono gli stessi criteri che abbiamo
adottato la legislatura precedente, non vedo perché dobbiamo rinviarlo. Non sono d'accordo di rinviare questo punto all’O.d.G.; è stato chiesto un rinvio perché i
criteri relativi alle nomine dei rappresentanti del comune nelle associazioni o società esterne non sono secondo loro condivisibili. Io non sono d'accordo per rinviare l’argomento.
Sovrapposizioni non registrate...
Consigliere Carli
... f.m.. riterrei opportuna una sospensione e rimandare al prossimo consiglio
comunale.
Sindaco
Non sono d'accordo di fare così; ci sono interventi?
Consigliere Potì
Noi abbiamo parlato prima della carta di Pisa e vi ho letto un articolo inerente a
questo; io vorrei rileggere tutti i punti degli articoli posti in questo documento
per vedere se è congruente, perché se è abbiamo capito che siamo d'accordo con
quello, poi andiamo a proporre un documento che è in controtendenza rispetto
all’altro; per questo secondo me c’è bisogno di meditazione sul documento, confrontarlo con la carta di Pisa che detta delle leggi che ho già detto prima che sono importanti; sono d'accordo con Damiano non lo possiamo ignorare perché è
l’una e mezzo e siamo stanchi; se non volete prendere in considerazione la sospensione vi leggo le cose per cui non sono d'accordo e i punti della carta di Pisa
che sono in disaccordo con quanto dice il documento.
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Intanto sui vari articoli c’è una questione che credo sia scorretta che è una flessibilità totale, in quasi tutti i punti c’è scritto “ove possibile”, capisco che uno possa
immaginare che ci sono dei vincoli, però in tutti quei “ove possibile” si nasconde
qualsiasi possibilità e alla fine i criteri sono talmente vaghi che viene nomina una
persona qualsiasi.
C’è un punto fondamentale sulla carta di Pisa per quanto riguarda le competenze
dove vengono trascurate, art. 18, nomine in enti consorzi e società pubbliche o a
partecipazione pubblica. L’amministratore deve altresì procedere a tali nomine,
qualora queste richiedano competenze di natura tecnica, a seguito di un bando,
che non è previsto nel documento, di valutazione comparativa dei candidati, mediante provvedimento motivato in base al parere ovvero alla designazione di un
comitato di garanzia. Non è previsto un comitato di garanzia.
Questo è un documento importante e secondo me ha un suo senso. Io ci credo e
credo che sia opportuno seguire dei consigli e direttive che la carta di Pisa per un
motivo sostanziale impone e che qui noi dovremmo seguire.
Vado a leggervi quanto dice il documento che avete: i rappresentanti del comune
dovranno essere scelti previa verifica del possesso di specifiche competenze non
necessariamente specifiche o professionali ma fondate anche sulle capacita personali di esperienze vissute. E chi lo decide questo? C’è un comitato? Una valutazione comparativa sarebbe opportuna perché vanno a fare cose importanti per la
comunità.
Poi si dice che la designazione o nomina dei rappresentanti dovrà avvenire “ove
possibile”; “ove possibile” che vuol dire? L’amministrazione deve condizionare
qualsiasi nomina effettuata singolarmente o collegialmente presso enti consorzi e
società pubbliche o a partecipazione pubblica alla preliminare decisione dei soggetti da nominare al presente codice.
L’amministrazione deve vigilare sulla successiva adesione a tali disposizioni da
parte dei soggetti nominati e in caso di mancato rispetto porre in essere tutte le
iniziative necessarie al fine di assicurare l’ottemperanza, ovvero sanzionarne
l’adempimento conformemente a quanto previsto dall’art. 21 del presente codice.
Qui siamo in uno spazio di movimento che è sostanzialmente diverso da questo
qua. Per questo crediamo che la discussione sia importante e vada approfondita.
Consigliere Vanni (fuori micr..)
L’analisi del documento per essere sintetica è quello che Luca ha detto; su questi
articoli 1, 3, 7 ci sono contrasti con un codice di comportamento che
l’amministrazione sta adottando e poi si fa un documento che contrasta anche
perché “ove possibile” mi pare un modo di dire che poi si fa come ci pare; allora
la trasparenza dov’è?
Inoltre la modalità con cui si decide se questo fa bene il proprio compito, deve
essere stabilito dai criteri con cui ho modo di controllare se il sindaco ha controllato questa persona che mi rappresenta in un organo. Altrimenti si parla di carta
e basta.
Consigliere Carli
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Io non pongo questioni di principio sul regolamento e attinenza rispetto agli argomenti che alcuni colleghi hanno sollevato su alcuni articoli, io solleverei a questo punto una questione di metodo, perché dato che siamo andati avanti e che
un’ora fa è stata adottata ufficialmente la carta di Pisa, troverei giusto sospendere questa bozza di regolamento e ripresentarlo alla prossima seduta con un passaggio informale fra i capogruppo e rendendolo modificato ai sensi della carta
adottata un’ora fa.
Infatti si evince bene che questo è un documento costruito prima dell’adozione
della carta e di conseguenza a questo punto non più valido in alcuni punti, e non
possiamo alle due di notte stare qui a discuterne; quindi a maggior ragione chiedo che la discussione si sospenda per andare a rivisitare il regolamento ai sensi
del codice etico appena adottato.
Consigliere Bartoli
Innanzitutto quello era l’avvio delle procedure dell’adozione per la carta di Pisa,
non è l’adozione, c’è una certa differenza, di conseguenza siccome si dice che è
stata adottata la carta di Pisa, c’è una sostanziale differenza, si parla di avvio
delle procedure per l’adozione della carta di Pisa, che è complessa, etc.
Per quanto riguarda le nomine è logico il caso in cui è stato nominato Samuele
era una sua delega e ed è stato nominato in un’assemblea dove ha attinenza con
la sua delega; in qualunque azienda è così, se io ho un’azienda, se ho capacità
del commerciale faccio il commerciale non il contabile; le nomine sono attinenti a
questo.
Poi ci sarà l’adozione della carta di Pisa, arriveremo a quel problema, troveremo
una soluzione, agiremo in quel senso e seguiremo le procedure che sono imposte.
Consigliere Vanni
Dobbiamo essere coerenti non è che prima si può fare ciò che ci pare e dopo 5
minuti si fa in altro modo; noi abbiamo avviato un procedimento che sappiamo
tutti a cosa porta e a cui io domani potrei aderire personalmente; in un procedimento la discussione politica si doveva essere trasparenti e comportarsi in un
certo modo, quindi secondo me bisognerebbe che chi porta queste cose e ci crede fermamente, che il suo comportamento sia coerente anche prima nelle azioni;
io non ci arrivo dopo perché qualcuno me lo ha detto, io anche prima facevo in
modo che le cose fossero trasparenti; poi lo adotto, ma l’avvio del procedimento
mi comporta già, anzi doveva comportarlo anche prima senza la carta di Pisa,
che io agisco in un certo modo. reg. difettosa..n.c.
Consigliere
Vorrei ribadire quanto ha detto Maria, penso che se come dite avendo presentato
una mozione quindi suppongo che tutto il gruppo consiliare sia d'accordo sulla
carta di Pisa, se lo proponente, almeno una lettura l’avete data; secondo me è
grave trovare come ultimo atto da approvare un documento che contrasta con i
principi che sono stati detti stasera, se non ci si trovava d'accordo ci sarebbero
stati calati dall’alto, significa cioè che il sindaco è convinto che la carta vada
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adottata e se va adottata secondo me questo documento è da ritirare e di riscrivere nella direzione della carta di Pisa.
Noi l’abbiamo già studiata indipendentemente dal consiglio comunale e pensavamo di portarla poi come mozione; avendola studiata concordiamo con tutti i
punti e non capiamo come voi presentandola come mozione possiate approvare
un documento che è assolutamente in contrasto; un minimo di coerenza dovrebbe esserci ma qui non la vedo.
Consigliere Bartoli
Si continua a fare l’errore adozione e avvio di procedura..
Consigliere
Io parlo di coerenza personale dei consiglieri perché se sei convinto dell’adozione
della carta di Pisa, vuol dire che personalmente anche se non è adottata consideri quei principi importanti e allora non puoi approvare questo documento.
Consigliere Potì
Per questo ho chiesto anche quale fosse il pensiero degli altri consiglieri, perché
sono veramente desideroso di conoscerlo, perché siamo una comunità che deve
riflettere su cose importanti come questa.
L’esempio di Samuele che io poi ho detto all'inizio non ha senso nominarlo se poi
dobbiamo affrontare questo problema, perché è il modo operativo che non è rigoroso; il discorso che possa avere le competenze nelle questioni per cui è stato
designato mi va bene, ma noi siamo di fronte a una amministrazione che decide
in modo logico che lui ha quelle competenze.
Questo non vuol dire che questo regolamento in cui non ci sono scritte queste
cose sia un buon regolamento perché c’è un’amministrazione che ha fatto una
cosa giusta; questo deve porre delle condizioni per cui anche un’amministrazione
che non ha questo spirito critico e non manda un competente, lo deve fare; il
principio è che noi dobbiamo condividere delle regole che ci migliorano, non che
si possano avere via alternative in ogni punto che non ci portano nella direzione
ottimale del governo del paese.
Facciamo un testo che poi fra un mese quando speriamo di aver adottato con un
procedimento veloce e aver concluso l’iter della carta andiamo a modificarlo?
Facciamolo allora direttamente, in 4 ore lo facciamo; sono curioso di sapere ciascuno cosa ne pensa su questa questione, dico questo da cittadino non tanto da
consigliere.
Consigliere Carli
Porterei la discussione su un piano pratico; siccome tra poco vedo il sole sorgere
e siamo qui a parlare di un documento; Samuele può rivendicare il fatto di essere
stato l’ultimo nominato prima dell’adozione della carta di Pisa; per quanto riguarda la questione di questa bozza di testo vogliamo dire che l’inizio della procedura
parte dalla revisione di questa bozza di testo? Su questo sono d'accordo.
Non si può tirare fuori, prima Giovanni ha tirato fuori una cosa non da niente,
siete consapevoli cosa vuol dire adottare la carta di Pisa? Il primo principio della
carta da quando l’hai adottata non è che puoi far finta che non ci sia perché ti fa
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comodo, perché il problema è quello delle nomine già pronte; vogliamo fare un
percorso trasparente dove si arriva a nomine condivise? Se no Giovanni al prossimo consiglio comunale ci porti tutta l’infornata, ma ora è inutile stare qui a ragionare, perché adottare la carta di Pisa sottintende un principio di democrazia,
trasparenza e democraticità non solo nell’adozione dei criteri ma anche nella
scelta delle persone che devono rappresentare tutti e non solo una parte.
Sindaco
Non ho chiesto se siete consapevoli ma ho detto che bisognerebbe trovare il modo di essere più consapevoli di quando andiamo a fare, io non ho chiesto niente a
nessuno; siccome noi abbiamo avviato il procedimento e non abbiamo ancora
adottato la carta di Pisa, possiamo approvare questo documento, poi una volta
adottata al carta, dobbiamo fare delle modifiche e le faremo; io non ho da fare
nomine, e la prossima volta non ne porto, perché al momento non ne ho; quindi
lo approviamo e poi lo modifichiamo.
Io sono per approvarlo; se poi andremo all’approvazione della carta di Pisa, se ci
sono incongruenze, le valuteremo, le porteremo nelle commissioni dove potremo
modificare i criteri.
Consigliere Potì
Siete d'accordo sul fatto che questa sia incongruente rispetto alla carta di Pisa?
Vorrei sapere questo; perché se lo pensate non ha senso questo metodo; dobbiamo approvare una cosa che sappiamo dover modificare fra 20 giorni? Se poi
non dobbiamo fare anche delle nomine non ha senso. Certe volte mi sbalordisco,
stiamo discutendo su un documento che sappiamo che dobbiamo modificare a
meno che non crediate tutti voi che non ci sia questa incongruenza; vorrei sapere
da voi cosa ne pensate.
Vice sindaco Linda Vanni
Dal momento che andremo ad approvare la carta di Pisa, ma non so i tempi, modificheremo questo attuale regolamento di indirizzi e criteri. Come singolo ho
aderito; io stavo intervenendo e Maria Vanni mi ha interrotto e poi mi ha interrotto lei, consigliere Gronchi. Devo andare avanti ancora a parlare con persone
maleducate che mi interrompono?
Sovrapposizioni
Consigliere Gronchi
Voi avete detto che volete iniziare, ma state andando contro a quanto avete detto finora, questo è un atto di forza e basta.
Sindaco
Quando uno vuole intervenire deve chiedere la parola...
La mia proposta l’ho fatta; noi stasera dobbiamo approvare questo documento e
poi quando avremo approvato la carta di Pisa se ci saranno incongruenze addiverremo alla modifica di questo documento, lo porteremo in commissione e lo
modificheremo.
Consigliere Potì
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Stavo ascoltando volentieri quanto diceva Linda, lei ha detto che se per caso ci
dovessero essere delle incongruenze; voi le vedete queste incongruenze? Se le
vedete approviamo pure ugualmente, ma se non la vedete mi preoccupo; è una
modalità che non ha senso approvare un documento da cambiare.. reg difettosa..
Prendiamo un po' di tempo per sistemarlo e poi si approva.
Sindaco
Non credo che perché ci sia scritto “ove possibile” in tre posti questo possa impedire l’approvazione di questo documento, lo approviamo, se poi questo “ove
possibile” andrà tolto lo cancelleremo.
Consigliere Potì
Ma ci sono anche altre cose che ho detto prima; se poi mi dite che non vi interessano si prende atto e basta; non voglio fra un mese tornare qua con una mozione e spiegare le stesse cose perché abbiamo l’opportunità di farlo desso; perché dobbiamo rifarlo fra un mese quando è chiaro che potrebbe essere fatto subito tranquillamente?
Consigliere Vanni
Mi scuso se prima sono intervenuta in quel modo, però chiedo al sindaco e agli
altri componenti della maggioranza di esprimersi; voglio credere che tutti noi
abbiamo letto la carta, ci sono stati letti da Luca alcuni punti per richiamare le incongruenze che sono evidenti. Chiedo espressamente al sindaco e alla maggioranza se ravvisano le incongruenze fra questo documento e la carta di Pisa di cui
abbiamo avviato le procedure; poi il sindaco ci spiega quale è il motivo tecnico
per cui il rinvio non può essere fatto.
Sindaco
L’ho già detto 14 volte, se ci sono incongruenze correggeremo il documento;
perché devo fare il contrario?
Sovrapposizioni fuori micr..
Consigliere Bartoli
Vista l’ora e l’empasse, visto che queste nomine non sono fondamentali e necessarie, chiedo al sindaco di rinviare al prossimo consiglio comunale e di valutare
bene tutta la cosa.
Consigliere Gronchi
Volevo chiedere scusa a Linda per prima.
Sindaco
La proposta del Bartoli è rinviare il punto all’O.d.G.... sovrapposizioni..
Visto che ci sono richieste in questo senso, spero che non ci siano nomine da fare
in questo periodo, rinviamo al prossimo consiglio comunale il punto all’O.d.G.; il
prossimo consiglio comunale sarà certamente ai primi di settembre.
Dobbiamo votare il rinvio dell’O.d.G.
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2014-07-24 - Movimento 5 Stelle Montopoli