sport venerdì 25 luglio 2014 25 Pastrona Conclusa la kermesse della “FabrizII Race” Kintana, il Parco che unisce casale monferrato Si è conclusa domenica scorsa, con la camminata “A Spasso nel Parco”, la kermesse di eventi organizzata dall’a.s.d. FabrizII Race per promuovere la conoscenza del Bosco della Pastrona. Dopo il Rally del Po di mountain bike - che ha richiamato corridori provenienti da Torino giunti in città con una decina di camper - e la corsa podistica campestre in notturna, l’appuntamento di “A Spasso nel Parco” è nato per far conoscere il Bosco ai casalesi. Una ventina le persone incuriosite dall’iniziativa che, non intimorite dalla pioggia, hanno seguito le guide del Parco del Po in una passeggiata naturalistica lungo i sentieri del Bosco della Pastrona. Seguendo il percorso Kintana si è andati alla scoperta di angoli naturalistici nascosti tra la vegetazione del bosco come scenari fiabeschi, ritornati alla luce grazie al grande lavoro di pulizia e bonifica fatto da Fabrizio Novikov e dai suoi ragazzi del FabrizII Race. Dalle spiaggette lungo le sponde del fiume, nuovi e caratteristici scorci della nostra in cantiere... Un evento speciale in autunno e un ricco programma per il 2015 città si sono presentati agli occhi di quanti hanno preso parte all’iniziativa. «La partecipazione ai nostri appuntamenti ha fortemente gratificato i ragazzi che hanno lavorato alla realizzazione del percorso e all’organizzazione degli eventi. Tutto questo è pensato nell’ottica di promuovere ai fini turistici il nostro territorio da poco entrato a far parte del patrimonio dell’Unesco - spiega Novikov - “Kintana il Parco Che Unisce”, nasce per collegare la città di Casale e le colline che la circondano. Stiamo già lavorando per realizzare altri 80 km di tracciati da percorrere sia in bicicletta che a piedi. Lo scopo, come detto, è quello di promuovere il settore turistico permettendo ai nostri visitatori Nella foto il momento della partenza del “Rally del Po” di mountain bike che si è svolto lungo i sentieri del Bosco della Pastrona di potersi spostare liberamente tra un parco e l’altro, tra i quali quello del Sacro Monte di Crea e il Bosco della Partecipanza di Trino partendo proprio dal centro cittadino, informati sui posti da visitare direttamente dalle nostre guide di mtb. Una collaborazione, quindi, con vari enti di promozione del territorio monferrino e non solo. In ultimo una recente collaborazione con la Regione Liguria ci porterà ad espandere il nostro ambito». La kermesse di eventi non finisce qui: la FabrizII Race sta già programmando un evento speciale per l’autunno e un ricco programma per il 2015 per far divertire adulti e bambini. «Con piacere abbiamo avuto il sostegno alle nostre iniziative da parte dell’assessore comunale all’Ambiente, Luca Gioanola e del presidente del Parco fluviale del Po e dell’Orba, Ettore Broveglio che ringraziamo fortemente», conclude Novikov. Il percorso Kintana (che si snoda nel Bosco fino alla diga) è ora raggiungibile direttamente dalla città, svoltando a sinistra e costeggiando il fiume con partenza dall’imbarcadero nei pressi del Circolo Canottieri. Storia In seno alla scuola si formò una società ginnico-atletica che aveva anche ad una sezione calcistica Podismo: venerdì 25 a Grazzano si corre la “StraBarbera.Doc 2014” (c.g.) – Oggi, venerdì 25, è in programma l’edizione 2014 della “StraBarbera.Doc”, corsa podistica tra vigne, campi e colline di Grazzano Badoglio. La partenza è per le ore 19 e la partecipazione è aperta a quanti vorranno cimentarsi sul percorso della lunghezza di circa 7 km. Lunedì 4 agosto toccherà invece alla “StraOttiglio”, corsa podistica non competitiva tra le colline. Il ritrovo dei partecipanti alla gara (che è collegata con la precedente podistica denominata “StraFicca”, a Castelletto Merli) è previsto per le ore 19; partenza alle ore 20 dall’impianto sportivo del paese. Podismo: 27ª “Camminata Alpina” domenica 27 luglio a Tricerro (val.go.) - Domenica 27 luglio il Gruppo Alpini di Tricerro e il Gruppo Podistico Trinese organizzano la 27ª “Camminata Alpina” nel comune di Tricerro valida per il campionato AICS alessandrino. Partenza alle ore 8,45 con la corsa dei bambini divisi in due categorie, Esordienti su un percorso di 500 metri e Ragazzi-Cadetti sui 1000 metri; a seguire, alle ore 9, la gara competitiva di 9 km per gli adulti, sia per gli iscritti nelle relative squadre podistiche e per tutti quelli in possesso del certificato medico. Partenza e arrivo da piazza San Giorgio con un percorso misto asfalto-sterrato nella campagna vercellese e un rettilineo finale di circa 1 km. che porterà i podisti ad attraversare il paese fino alla piazza. Saranno riconosciuti premi ai primi tre classificati delle categorie maschile, femminile e ai primi tre alpini. Doppia vittoria per Silvio Gambetta I valenzani vanno forte a Frugarolo : A Pozzol Groppo (km 6) 1° Silvio Gambetta, 2° Gianluca Atzori, 3° Marco Zuccarin. Tra le donne, invece, 1ª Roberta Scabini, 2ª Clara Nobile, 3ª Mariuccia Li Perni, 4ª Loredana Ferrara. A Sartirana 1° Silvio Gambetta, 2° Marco Zuccarin, 3° Pietro Marzano. Tra le donne 1ª Mariucia Li Perni, 2ª Loredana Ferrara, 3ª Luisa Doro. Lunedì Maria Rita Torino quinta nella prova AICS di Predosa. Vincono Corrado Ramorino e Iris Baretto. Martedì a Frugarolo (AICS+GP Fraschetta) 1° Vincenzo Scuro, 2° Corrado Pronzati, 3° Alex Zulian, 4° Antonio Pantaleone, 5° Gabriele Astorino. Nella categoria femminile 1ª Elehanna Silvani, 2ª Loretta Giarda, 3ª Ilaria Bergaglio, 4ª Simona Viola, 5ª Loredana Fausone. Domenic 27 la medio fondo turistica e la “Cicloturistica del Monferrato” : (c.g.) – Il Gruppo Ciclistico Terre di Vignale Monferrato organizza la medio fondo turistica di 100 km (andatura libera) e la “Cicloturistica del Monferrato” (65 km, gruppo compatto). I due appuntamenti si svolgeranno domenica 27 luglio; le gare sono valevoli come 11ª prova del Campionato Provinciale Cicloturismo. Partenza alle ore 8,15 dalla cantina Buzio (per la medio fondo) e alle ore 8,30, dallo stesso luogo, per la Cicloturistica del Monferrato. I premi in palio andranno, in particolare, alle società più numerose provenienti dal territorio provinciale ed extra-provinciale. Ciclismo: il progetto maglia etica ha coinvolto Giovanissimi e Juniores : (a. cros.) - Mercoledì scorso si è svolta una nuova tappa del progetto maglia etica, che ha promosso la partecipazione di un centinaio di baby ciclisti, tra giovanissimi e juniores, per educarli sul tema dell’antidopping. Ideata dall’Asd Sapientiae Motusque e sviluppata in collaborazione con l’Unione Nazionale Veterani dello Sport (Unvs) di Casale, la casacca etica prevede l’accettazione a fine gara di controlli volontari, per chi arriva nei traguardi volanti. Nel corso della giornata, al velodromo “Pietro Francone” di San Francesco al Campo (Torino), tutti gli atleti sono stati omaggiati con la t-shirt dai loghi etici, per ricordarsi che lo sport “pulito” aiuta ad affrontare anche le sfide e le responsabilità più dure: quelle della vita. Ciclismo: Stefano Rizza al 9° posto nel “Trofeo Terre della Croatina” : (m.c.) - Gli Esordienti sono stati impegnati a Santa Cristina di Borgomanero nel 5° “Trofeo Terre della Croatina”, circuito di 4 Km da percorrere 8 volte per un totale di 32 Km, e completato alla media dei 35,5. Stefano Rizza, della Ciclistica Valenza, ha terminato al 9° posto. Per i Giovanissimi appuntamento sulle strade di Fausto e Serse Coppi per il 10° “Trofeo Comune di Villaromagnano” organizzato dal V.C. Tortonese 1887 S. Coppi: per il team di Valenza Dario Pavan si classificato 4° nella cat. G1 e Riccardo Longo 9° nella G4. La “Robur” prima del “Casale” Da Farina a Occoferri la promozione del calcio all’Istituto Leardi Casale Monferrato Nel 1902, proveniente da Maddaloni (Caserta) arrivò all’Istituto Leardi di Casale l’insegnante governativo di ginnastica Federico Pio Ferdinando Farina nato il 12 febbraio 1848 da don Felice e da donna Pia Carmela Calzolaio come da anagrafe del comune di Maddaloni. Da un suo Memoriale indirizzato al Ministro della Pubblica Istruzione onorevole Nunzio Nasi ho appreso quanto segue: «Maddalonese puro, di famiglia possidente, orfano di padre, seguì l’insegnamento politico del fratello Luigi, che dopo essere stato sotto i Borboni cospiratore, prese le armi nella rivoluzione a sostegno del principio unitario. Consigliere Comunale, Assessore, per alcun tempo prosindaco era entrato giovanissimo (1865) al servizio militare che prestò per 16 anni, distinguendosi come sott’ufficiale durante le fazioni guerresche miranti la repressione del brigantaggio; frequentò (1871) la Scuola centrale di Tiro, Scherma e Ginnastica per la Fanteria a Parma, la R. Scuola Magistrale di Ginnastica Educativa a Catania dimostrandosi abilissimo nella Scherma di bastone, la R. Scuola Magistrale di Ginnastica in Torino (1880) dove ottenne la Patente di Maestro di Ginnastica e di Scherma per le Scuole Secondarie. Congedatosi nel 1881 dopo aver rifiutato il posto d’insegnante di Ginnastica all’Accademia Militare di Torino ottenne per l’anno successivo dal Ministero della Pubblica Istruzione il posto d’insegnante di ginnastica nel Regio Liceo Ginnasio e Convitto Giordano Bruno di Maddaloni dove si guadagnò largo ascendente tra i suoi concittadini per l abnegazione dimostrata nella lotta contro il Colera (1884) e contro l’invasione dell’Influenza (1889) che lo videro cacciarsi nei tuguri degli infelici colpiti prodigando loro soccorsi ed esponendo la propria vita al pericolo». Dal giornale “La Bertuccia” edito a Maddaloni dal 1880 ho saputo inoltre che Farina con lettera datata Napoli, 2 settembre 1889 lanciò un guanto di sfida al Conte Victor Henry di Rochefort direttore del giornale parigino l’Intransigeant, che sul suo foglio aveva espresso villanie all’indirizzo dell’Augusto Re d’Italia Umberto I. Ecco il testo integrale dello scritto: “Conte di Rochefort, il nostro Re non può essere offeso da un vostro pari; se non che, se ne offendono i suoi sudditi. Vi serviste della penna per insultare; mi servo delle armi per lavare l’insulto. Sebbene villano, non posso credere che siate vile; e però dovete battervi con me; sta a Voi la scelta delle armi. Vi ripeto che, sebben villano, non vi posso credere vile”. Alla lettera non seguì mai risposta. Il conte forse ebbe paura? Aperto a tutte le novità ginniche fu inevitabile un suo forte interessamento verso questo gioco; già nei primi mesi della sua permanenza a Casale Monferrato il giornale Il Risveglio (edizioni datate 11 maggio e 8 giugno 1902) segnala lo svolgimento, per sua iniziativa, di due gare di foot-ball, la prima tra studenti del Leardi e del Trevisio e la seconda tra allievi del Leardi e del Regio Liceo Balbo. Chi vinse non lo sappiamo (suppongo il Leardi) ma stando così le cose la qua- del Leardi. Come potete vedere senza un riscontro di date e senza la possibilità di testimonianze incrociate è impossibile ricostruire esattamente la storia di un avvenimento. Questa volta il mio pensiero collima con quello di Gianni Turino che scrive: “anche i giornali locali dell’epoca sono avari di notizie sportive, forse perché un giornale serio rifuggiva a quei tempi da cose Il professore Federico Pio Ferdinando Farina lifica di antesignano del calcio monferrino spetta sicuramente a questo “figlio del Sud” celebre fra gli studenti per il suo stentoreo meridionalesco “attenti” subito seguito dal super comando “statue” e da un insoddisfatto “veggo muovere” che soleva sempre rivolgere agli allievi schierati nel giardino di fronte all’orologio. Correva l’anno 1904... Su “Il Monferrato” di venerdì 11 febbraio 1955, titolo “Il Casale ha 50 anni” il direttore Mario Verda riportava senza data di riscontro la seguente notizia: “...per poter parlare di una vera e propria partita... bisogna però arrivare, sempre nel 1904 ad un incontro che la “Ginnastica” di Torino e la “Robur” di Casale disputarono a Casale; e precisamente (udite! udite!) sulla pista in terra battuta... e che i casalesi furono sconfitti 3-1!». Vero? Falso? Non lo sapremo mai perché anche in questo caso, fornendo notizie solo “per sentito dire”, si sono verificate imprecisioni come quella di anticipare la nascita della “Robur” di due anni e quella di non specificare quale fosse la società di “Ginnastica” perché a Torino ne esistevano diverse. Se fosse stata la famosa Reale Società Ginnastica Torino fondata nel 1844 questa sarebbe venuta a Casale solo perché invitata dal duo Occoferri/Farina, entrambi molto stimati e ben conosciuti e pertanto il match si potrebbe collocare in una data posteriore 31 luglio 1904, giorno, mese e anno della nomina dell’Occoferri a preside che potevano apparire frivole”. Per anni i nostri settimanali ignorarono il foot-ball; troppo scarso era l’interesse per questa novità sportiva in una zona come il Monferrato dove da circa un secolo imperava il “pallone”. Inoltre questo football, giocato sulle piazze, nei cortili e nei prati in una forma più esibizionistica che agonistica, praticato quasi esclusivamente da studenti sempre amanti delle novità, appariva come un giuoco di loro esclusiva prerogativa. Non attirava, non entusiasmava e non eccitava casalaschi e casalesi! In Piazza del Popolo Questa realtà si protrasse per quasi sei lungi anni, quando sfogliando “L’Avvenire”, sul numero di martedì 23 marzo 1906 leggo: “Domenica nella vasta Piazza del Popolo (per vari decenni chiamata Piazza Sant’Anna a ricordo del Bastione difensivo militare dedicato alla Santa che un tempo li s’ergeva - ora Piazza San Francesco) ebbe luogo una gara di Foot-Ball tra una squadra della Pro Vercelli e una nostra formazione di studenti. La squadra casalese giocò con molto impegno ed abilità, ma fu superata dalla squadra dei vercellesi, valenti giocatori, ai quali toccò la medaglia del Municipio. Un bravo a tutti e un grazie alla Pro Vercelli.” Chi erano questi studenti che avevano sfidato senza timore reverenziale una rappresentativa che se pur composta da “riserve delle riserve”, era pur sempre una selezione di soci della S.G. Pro Vercelli? Cosa era accaduto di particolare a Casale Monferrato perché, in un lasso di tempo di soli pochi anni, una tale sfida fosse stata prima pensata poi preparata ed infine attuata? Chi fu l’ideatore e l’organizzatore di questo avvenimento? La risposta è semplice per chi conosce la storia del calcio locale, lo è di meno per chi l’ignora e per questo ve la riassumo in una decina di righe. Quando arrivò il torinese Gli studenti “footballers” appartenevano per la quasi totalità all’Istituto Leardi che dal 1904 al 1912 ebbe la gran fortuna di avere come preside un “certo” professore: Gerolamo Occoferri. Torinese classe 1864, insegnante di lettere in scuole italiane all’estero con cattedre a Costantinopoli, Tunisi, Salonicco, rettore del collegio Toppo Wassermann di Udine. Nel volume “Primo centenario dell’istituto 18581958” pubblicato dall’Associazione ex Allievi Istituto Tecnico Leardi, il diplomato 1913 Emilio Aliprandi descriveva l’Occoferri, “carducciano al punto di dare, quando temporaneamente gli capitava di supplire il docente di storia, il voto in storia a chi sapeva ripetere a memoria una intera poesia del grande maremmano”. Il professore Andrea Testa in “Leardi 1858-2008” dopo aver precisato che l’Occoferri risultava essere stato il primo dirigente “non ingegnere” nella tradizione del Leardi, aggiunge “Vi fu, senza dubbio, col suo arrivo una ventata di grandi novità in tutti i campi: organizzativo, didattico e culturale. Egli diede grande impulso all’attività sportiva e soprattutto al gioco del calcio, di cui può essere considerato un grande pioniere per quello sport considerato da tutti brutale e pericoloso; li fece allenare nell’ampio cortile della scuola, li coinvolse sempre di più tanto da creare dalla fusione e dalla selezione delle solite due squadrette studentesche, una nuova squadra, la “Robur” (Forza) e per battezzarla al cimento sportivo organizzò quella prima partita. Nella sua dotta ed interessante pubblicazione “L’Istituto Leardi dal 1858 al 1909” riguardante il primo cinquantennio il Cav. Dott. Prof. Occoferri ancora nel 1908 così si lamentava: “Speriamo anche, fra l’altro, che nell’istituto sia presto completata la palestra scoperta e costrutta ex novo quella coperta per l’insegnamento della ginnastica... al danno derivante dall’assenza di questi spazi abbiamo rimediato tuttavia coll’istituzione di un’associazione di alunni che pratichino liberamente fuori della scuola gli esercizi ed i giochi ginnici. Di questa associazione, intitolata “Robur”, si fecero promotori nell’aprile dell’anno 1906 gli instancabili maestri Farina ed il loro Preside”. Unione Sportiva Casalese Si formò in tal modo in seno al Leardi una società ginnico-atletica che, come già avvenuto in altre simili italiane, allargò il suo programma anche ad una sezione calcistica che vedremo l’anno seguente venire incorporata nella “U. S. Casalese” (Unione Sportiva Casalese) fondata il 9 gennaio 1887. Questa sezione calcio “Robur”, aveva come divisa una semplice camicetta nera con piccolo colletto bianco e stretta abbottonatura frontale sempre di color bianco (cose ben visibili in due fotografie della Il professore Gerolamo Occoferri a livello nazionale, come si vedrà più nel dettaglio in seguito”. Aiutato dalla sinergia creatasi con i maestri di ginnastica Federico Farina e il di lui figlio Felice nato dal matrimonio con donna Teresa Crossetti, l’Occoferri non soltanto tollerò, ma incoraggiò nei suoi allievi la nascente passione mia collezione che ho messo a disposizione del giornale) con l’aggiunta di due cordelline una rossa l’altra verde entrambe attorcigliate sulle maniche. Della esistenza di queste due cordelline personalmente non mi pronuncio limitandomi a riferire quel che scrisse Sandro Zaio in un articolo apparso il 22 luglio 1980 su “Il Monferrato” intitolato “L’angolo del vecchio Casale come nacquero maglia e stella”; l’articolo indica come fonte certa dell’esistenza di queste cordicelle l’ex difensore nerostellato anni trenta Piero Cavasonza, figlio d’arte del solito “pioniere” Luigi, lo studente che le avrebbe tolte per sostituirle con la stella e che diverse volte raccontò il fatto ai famigliari. Dopo una lunga paziente ricerca sono finalmente riuscito a risalire, consultando i registri molto ben dettagliati delle spese sostenute dal Leardi nel periodo compreso tra il 1899 (anno in cui il foot-ball apparve a Casale) e il dicembre 1909 (mese e anno in cui venne fondato il F. B. C. Casale), quando furono comprate, quante erano, quanto costarono e dove furono acquistate queste camicette per ginnastica adoperate dalla “Robur” sezione calcio. L’unica nota esistente a tal riguardo, in tutti questi anni, si rifà al saldo avvenuto in data 12 giugno 1906 di una fattura della ditta “Nosenzo Cesare” di via Roma per la fornitura di 16 maglie da ginnastica al costo complessivo lire 150 e centesimi 25, come da faldone n.328 del “Fondo Leardi”. Com’è logico supporre di questa “Robur” vennero nominati come Direttore il maestro Federico Pio Farina, come Vice direttore il figlio Felice e come Presidente onorario il professor Gerolamo Occoferri. La Robur premiata a Tortona Sul volumetto “Anno Goal 1905-1906” autore Carlo Fontanelli trovo che il 14 maggio 1906 una squadra di Casale Monferrato di nome “Robur” si sarebbe aggiudicata il “Premio Tortona” sconfiggendo per 5-1 la locale Società Ginnica; quattro delle cinque reti, indica il libretto, erano state messe a segno nel corso del secondo tempo dall’ala destra Giovanni Dario, sconosciuto studente che si diplomerà ragioniere proprio in quell’anno. La conferma che questa notizia era vera la trovai su L’Avvenire del 18 maggio 1906 nell’articolo “La squadra ginnastica Robur premiata a Tortona” in cui si leggeva: “Lunedì scorso i giovani componenti la novella squadra di ginnastica “Robur” accompagnata dal suo vice direttore signor Felice Farina, fu a Tortona per misurarsi in una partita al foot-ball con quella Società di Ginnastica. La “Robur” riportò una brillante vittoria guadagnandosi un premio di lire 100. Al suo ritorno nella sera si trovarono alla stazione a ricevere i baldi giovani, l’on. Battaglieri, presidente onorario; il prof. Occoferri, preside del Leardi e presidente effettivo, ed il prof. Farina direttore della squadra. Nel buffet della stazione l’on. Battaglieri, offrì a tutti un rinfresco, pronunciando calde parole d’elogio ai bravi giovani della “Robur” ed augurando alla medesima nuovi allori e nuovi trionfi”. Giancarlo Ramezzana - 2