StudioKlain le basi della grafica StudioKlain [ [ Indice le basi della grafica le basi della grafica Tipografia Immagine introduzione il corpo del carattere/unità di misura crenatura e legatura giustezza interlinea giustificazione e spaziatura modernismo rivista fuse neville brody anatomia del carattere capacità espressive del carattere carattere come immagine formattazione del testo classificazione dei caratteri testo e immagini i caratteri speciali adrian frutiger/la nascita di univers famiglie di caratteri/helvetica/officina caratteri in dettaglio 2 3 4 6 7 8 10 17 21 22 24 26 30 31 45 47 49 51 53 introduzione copertina dell' independent magazine immagini a colori andy potts varie gradazioni del nero trapping colors magazine johnson banks faydherbe-de vringer elaborare un'immagine/thomas ruff 56 57 59 61 64 65 66 69 70 73 StudioKlain [ [ Indice le basi della grafica le basi della grafica Layout introduzione 2wice glow 2wice car 2wice spring il formato di un progetto la posizione di un'intestazione combinazione di titolo immagine e blocco di testo le gabbie la scelta del font 77 78 79 82 83 86 90 93 97 StudioKlain tipografia [ [ le basi della grafica un’immaginaria composizione con tipi in legno, che riproduce la matrice per la stampa della scritta “caratteri tipografici”. i venti caratteri utilizzati sono tratti da serie famose, talvolta rielaborazioni moderne di tipi antichi: è il caso ad esempio del garamond itc, ispirato ai caratteri ideati verso il 1530 dal francese claude garamond (1480 ca.1561); del didot linotype, riedizione del carattere disegnato dal tipografo francese firmin didot (1764-1836); del bodoni, che riprende la forma dei punzoni fusi attorno al 1788 dello stampatore e tipografo italiano giovan battista bodoni (1740-1813); del baskerville, che ricalca il tipo disegnato a partire dal 1750 dal calligrafo inglese john baskerville (1706-1775). 1 StudioKlain introduzione [ [ le basi della grafica la tipografia, la cui origine risale all'invenzione dei caratteri tipografici mobili, avvenuta verso la metà del xv secolo, è rimasta per ben cinquecento anni l'unico metodo di stampa in grado di consentire grandi tirature. originariamente le superfici per la stampa a rilievo venivano preparate componendo i caratteri mobili delle singole lettere in modo da formare pagine di testo, le cosiddette forme tipografiche. l'inchiostro veniva applicato sulle zone in rilievo della forma per essere poi trasferito su carta o pergamena. Il significato del termine viene oggi comunemente esteso fino a comprendere, in generale, l'arte della realizzazione di testi stampati (libri, giornali, periodici, poster, annunci pubblicitari), attraverso la scelta del tipo, della dimensione e dello stile di carattere appropriato. 2 StudioKlain le basi della grafica tipografia_il corpo del carattere/unità di misura il corpo del carattere la parola "font" è difficilmente traducibile in italiano. potrebbe essere resa con “disegno del carattere". un font può assumere diverse dimensioni che vengono scelte sulla base del "corpo". il corpo è la misura della distanza verticale tra il punto più alto e il punto più basso di un gruppo di caratteri. da questa osservazione deriva che il “corpo” fornisce un’idea molto approssimativa delle dimensioni vere e proprie di un carattere ed è molto approssimativo anche per quel che riguarda la leggibilità; infatti font diversi ma con lo stesso corpo possono avere livelli di leggibilità molto diversi. unità di misura il corpo si esprime in punti tipografici. punti sono misure molto complicate, vi sono diversi tipi di "punti" si parla infatti di "punto cicero", "didot", "pica"... essi non sono basati sul sistema metrico decimale. il punto tipografico è un dodicesimo della riga tipografica. il sistema anglosassone prevede una riga tipografica di circa 4,2 mm, per cui un “punto” è circa 0.35; che sarebbe il punto pica. la riga nella trazione europea è di 4,512 mm e quindi il "punto didot" è di 0,376 mm. la dimensione in punti di un carattere va dal punto più basso dei caratteri che hanno un'asta discendente (come la q o la g) al punto più alto di un carattere che ha un'asta che sale (ad esempio, la d). per misurare un font nel senso orizzontale in molti casi si usano i punti “em” o “n”. sono espressi in percentuale rispetto alla larghezza della lettera m e alla larghezza della lettera n che cambiano al cambiare del font. questa unità di misura relativa al font viene usata con profitto per la spaziatura tra i caratteri e per altre spaziature orizzontali. 3 StudioKlain le basi della grafica tipografia_crenatura e legatura crenatura con il termine crenatura o kerning si indica la riduzione dello spazio in eccesso fra due caratteri, attuata al fine di eliminare spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo. le distanze fra lettera e lettera non devono ritenersi necessariamente uguali. di fatti potrebbe darsi il caso che tutte o gran parte delle lettere che formano una parola vengano ad avere la medesima distanza fra le singole lettere: questo tuttavia sarebbe un caso dovuto agli aspetti costruttivi delle lettere stesse e per nulla dovuto al preconcetto che tali distanze debbano calcolarsi uguali. la crenatura nelle lettere di stile lineare sarà differente da quella nelle lettere di stile graziato; nelle prime lo spazio fra due aste verticali supera, di solito, lo spessore dell’asta stessa, eccetto nel caso in cui lo spessore dell’asta sia molto largo. ciò è determinato dal fatto che il bianco interno alla lettera esige un corrispondente bianco esterno.quando bisogna affiancare lettere particolari (con molto spazio bianco al loro interno) la crenatura diventa la correzione ottica della spaziatura tra lettera e lettera. legatura nei font graziati l'ascendente della lettera "f" e la grazia dell'ascendente della lettera che la segue possono sembrare fastidiose alla vista per questo spesso vengono unite da una legatura. allo stesso modo il puntino della "j" può essere eliminato e unito alla lettera "f". 4 StudioKlain le basi della grafica tipografia_crenatura e legatura AT AT AY AY AV AV AW AW Ay Ay Av A v Aw Aw FA F A TO T O TA TA Ta T a Te To T o Ti T i Tr T r Tu T u Ty T y Tw T w Ts T s Tc LT LT VA VA Va Va Ve Ve PA PA Vi V i Vr V r Vu V u Vy Vy RT R T RV RV RW R W Te Tc RY R Y Ry R y WA WA Wa Wa We We Wo Wo Wi W i Wr W r WU W U WY W Y YA YA Ya Ya Ye Ye Yq Yq Yp Yp YV Y V Yo Yo Yu Yu Yi Y i Yv Yv 5 StudioKlain le basi della grafica tipografia_giustezza giustezza colonna di 3 cm la giustezza definisce la larghezza di una colonna di testo, si regola in base all'interlinea e viceversa, ciò vuol dire che due blocchi di testo aventi stesso carattere, stessa interlinea e stessa dimensione del carattere avranno leggibilità diversa se distribuiti su colonne di diversa dimensione. la giustezza si misura in righe tipografiche o in centimetri. la giustezza stabilisce la lunghezza massima delle righe tipografiche. ciò non vuol dire che la riga di testo debba essere lunga come la giustezza, cosa che si verifica solo nella composizione a blocchetto; la riga può essere di differente lunghezza, stabilendo appunto, per la giustezza il massimo della lunghezza delle righe sulla quale è centrato o allineato, a sinistra o a destra, il testo. la sproporzione fra un corpo del carattere e la lunghezza delle linee può nuocere alla leggibilità, nel senso che, se il corpo è troppo grande l’effetto risulterà sgradevole, mentre se è troppo piccolo renderà faticosa la lettura. poiché l’occhio legge per gruppi di parole anziché per parole singole, il loro numero sulla riga è molto importante. per una corretta giustezza, bisogna ricordare che: • i caratteri con grazie danno i migliori risultati con 9-12 parole per riga. • i caratteri senza grazie hanno bisogno di righe da 7 a 10 parole. • i caratteri con occhio grande accettano righe più lunghe, mentre quelli con l’occhio piccolo impongono meno parole per riga. • il numero di parole contenute in una riga può essere modificato aumentando o diminuendo il corpo, cambiando carattere o modificando la giustezza. • la lunghezza di una linea di testo dovrebbe contenere circa da 1 a 2 volte le lettere dell’alfabeto minuscolo di un carattere tondo, neretto, normale. • quando si lavorara su giustezze più lunghe bisogna aumentare lo spazio interlineare ed evitare confusione ed inciampi nel passaggio della lettura da una linea a quella sottostante. lorem ipsum dolor sit am tempore incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 3 cm colonna di 7 cm lorem ipsum dolor sit am tempore incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 7 cm colonna di 8 cm lorem ipsum dolor sit am tempore incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 8 cm 6 StudioKlain le basi della grafica tipografia_interlinea interlinea interlinea di 14 punti l’interlinea è lo spazio inserito fra due righe di testo per favorire il movimento dell’occhio dall’una all’altra; si calcola in punti o righe tipografiche prendendo come riferimento le linee di base (baseline) delle righe di testo. come il corpo, anche l’interlinea è una misura che ha un rilievo solo ed escluivamente in senso verticale. l'interlinea non ha delle regole fisse, poiché si definisce in relazione al carattere e al formato della pagina. aumentando l’interlineatura in modo eccessivo (3 punti) si crea una forte orizzontabilità nella pagina, che, solo in casi particolari, può costituire un fatto positivo. una maggiore interlineatura è consentita alla grande giustezza, mentre la giustezza inferiore non sopporta spazi eccessivi fra le righe. l’inverso dell’interlineatura è la sterlineatura (spazio in meno fra le righe di testo) e deve essere usata con le righe corte (5-6 parole), nei testi e titoli in maiuscolo, con i caratteri con occhio piccolo e con quelli chiari e dalle aste sottili; negli elenchi e negli indici. quando un testo sterlineato risulta ben leggibile, non stanca la vista e il quadro della pagina ë ben compatto, ci si trova di fronte ad un carattere davvero ben disegnato. nel fissare l’interlinea durante la composizione tipografica, bisogna ricordare che: • come regola generale, lo spazio fra due righe deve essere il 120% del corpo utilizzato. se, ad esempio, si usa il corpo 10, si sceglierà un’interlinea 12. • l’interlineatura va aumentata con le righe lunghe (12-15 o più parole), con i caratteri con occhio grande, con grossezze elevate (caratteri neri e nerissimi) e quando i caratteri si toccano con gli ascendenti, i discendenti o gli accenti. lorem ipsum dolor sit am tempore incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 14 punti interlinea di 18 punti lorem ipsum dolor sit am tempore incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 18 punti interlinea di 20 punti lorem ipsum dolor sit am tempore 20 punti incidunt ut labore et dolore. atque ut odia, invidia despicatione et adver antur luptabib 7 StudioKlain le basi della grafica tipografia_giustificazione e spaziatura giustificazione si parla di allineamento a sinistra quando tutte le righe iniziano sotto la stessa colonna; allineamento a destra quando ciascuna riga termina sulla stessa colonna; allineamento centrato quando ciascuna riga è posta al centro. e’ chiaro che le varie righe sono composte da parole diverse, e quindi le varie righe avranno ciascuna un numero di lettere differente. le righe saranno dunque un po’ più lunghe o un po’ più corte. se iniziano o terminano sulla stessa colonna, dalla parte opposta (alla fine o all’inizio) si avrà una certa irregolarità del testo. giustificando il testo invece si inserisce o si comprime una piccola quantità di spazio qua e là lungo la riga, in modo che ciascuna riga sia allineata alle altre. questo significa che viene alterato il rapporto tra “nero” e “bianco” e la regolarità che si crea a livello di riga può essere sacrificata a livello di “colpo d’occhio” sul testo; cioè un testo con parole molto lunghe a cui si applica una giustificazione può presentare molti spazi vuoti e risultare visivamente imperfetto.quando si parla di “testo giustificato” si intende che tutte le righe vengono pareggiate in larghezza orizzontale, eccetto quelle in cui termina il paragrafo, che restano allineate a bandiera. quindi, nel caso in cui c'è una riga corta, un punto e un a-capo, il programma di giustificazione non tocca quella riga, che viene resa come fosse allineata a sinistra. l’opzione (presente solo su alcuni programmi) che consente di giustificare tutte le righe si chiama “giustificato forzato” . spaziatura per rendere i caratteri distinguibili è possibile regolare la spaziatura fra tutte le lettere. una spaziatura minore permette l'inserimento di più lettere in un'area ma una riduzione esagerata della spaziatura può provocare una sovrapposizione delle lettere mentre un'eccessiva spaziatura rende le lettere troppo distanti l'una dall'altra. spaziatura eccessiva spaziatura normale sapziatura ridotta spaziatura molto ridotta spaziatura troppo ridotta 8 StudioKlain le basi della grafica tipografia_giustificazione e spaziatura minimo: 50 ottimo: 80 massimo: 120 minimo: 80 ottimo: 100 massimo: 150 nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. minimo: 100 ottimo: 140 massimo: 200 minimo: 140 ottimo: 170 massimo: 250 nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. minimo: 170 ottimo: 200 massimo: 300 minimo: 200 ottimo: 250 massimo: 350 nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. nulla potest mulier tantum se dicere amatam vere, quantum a me lesbia amata mea est. nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta, quanta in amore tuo ex parte reperta mea est. 9 StudioKlain le basi della grafica tipografia_modernismo l’istituzione tardo-modernista per eccellenza si ebbe negli anni immediatamente successivi alla mostra “the international style” al moma di new york nel 1932. la scelta di dedicare il proprio programma sull’architettura all’introduzione del pubblico americano al movimento moderno, segna la genesi del linguaggio stilistico e internazionalista del modernismo. tale gesto intese circoscrivere diverse scuole in più paesi in conformità a un credo formale e materiale condiviso. de stijl i contenuti del movimento de stijl vengono messi a punto da mondrian, mentre van doesburg li diffonde viaggiando e tenendo conferenze. costruttivismo è una corrente astrattogeometrica che nasce in russia come movimento d'avanguardia. il costruttivismo s'inserisce nei fermenti della rivoluzione russa con un ritmo d'intensa s p e r i m e n ta z i o n e c h e terminerà nel 1933 circa per l'avversione del g o v e r n o . è s ta t o u n movimento di forte influenza per la nascita del modernismo. bauhaus partendo da una radicale decontestualizzazione degli oggetti e degli ambienti, il bauhaus si attuò nella tendenza a ridurre la struttura a pura essenzialità tecnologica. le forme elementari divennero i "mattoni" di base di queste costruzioni. 10 StudioKlain le basi della grafica tipografia_modernismo 13 StudioKlain le basi della grafica tipografia_modernismo 14 StudioKlain le basi della grafica tipografia_modernismo/faydherbe-de vringer manifesti per il festival estivo dell'aia: de haagse zomer design: faydherbe/de vringer questi manifesti sono ispirati al costruttivismo russo, ad artisti come el lissitzki e rodchenko. sono caratterizzati da vivaci colori e da un collage che rispecchia lo stile di fayedherbe/de vringer. 15 StudioKlain le basi della grafica tipografia_modernismo/faydherbe-de vringer 16 StudioKlain le basi della grafica tipografia_rivista fuse 17 StudioKlain le basi della grafica tipografia_rivista fuse copertine per la rivista "fuse" design: research studios london fuse: mitica rivista digitale con uscita quadrimestrale. fuse rappresenta gli originali, esacerbati, destrutturati fonts della fine del xx secolo. la rivista fuse viene fondata da neville brody e jon wozencroft nel 1991 e ad essa è allegato un disco contenente caratteri tipografici sperimentali e poster disegnati appositamente per esplorare le potenzialità dei caratteri stessi. l’obiettivo non era tanto quello di creare caratteri utilizzabili, ma di portare avanti una ricerca “all’interno della struttura dell’alfabeto e di accentuare le forme che sono più vicine al linguaggio scritto… io vorrei togliere la tipografia dalla condizione di puro servizio, e portarla verso una posizione potenzialmente più espressiva e visivamente dinamica“, dichiarava lo stesso brody. ad ogni emissione della rivista venivano riuniti quattro progettisti o tipografi ognuno incaricato per generare un manifesto con un carattere sperimentale basato su un tema centrale. fuse rappresenta un punto d'incontro per il disegno e la tipografia sperimentale. dopo la fondazione di questa rivista si aprono nuovi orizzonti per la tiopografia che specializzerà nell'uso del computer. 18 StudioKlain le basi della grafica tipografia_rivista fuse 19 StudioKlain le basi della grafica tipografia_rivista fuse 20 StudioKlain le basi della grafica tipografia_neville brody brody neville (1957) si tratta di uno dei designer che hanno rivoluzionato l'arte tipografica e il graphic design. formatosi al london college of printing, appena diplomato diviene autore della grafica di cabaret voltaire e art director della fetish record, curando l'artwork degli album di sconosciuti gruppi musicali punk. nei primi anni '80 come art director cura l'immagine delle riviste the face, city limit, arena, rinnovando la grafica inglese non solo underground. nell'87 fonda un suo studio, il research studio, che in breve tempo diviene un punto di riferimento obbligato per chiunque si occupi di grafica. nei 10 anni successivi, disegna i loghi della tv via cavo tedesca première, della orf, delle poste olandesi, della haus der kulturen der welt di berlino, del parco in giappone e di greenpeace. in italia cura la veste grafica di alcune riviste tra cui il mensile fondato da flavio lucchini, lei. col titolo the graphic language of neville brody, nell'88 viene allestita una mostra sul suo lavoro che gira le principali capitali facendolo conoscere in tutto il mondo. il materiale dell'esposizione costituirà la base di un volume monografico. è in questi anni che fonda fuse (font works und font shop international), l'associazione che nell'ultimo decennio del secolo ha dominato la scena grafica internazionale. nel '94 esce the graphic language of neville brody 2, che raccoglie tutti i lavori prodotti dopo l'88. con l'avvento della computer graphics, amplia il suo campo di interessi e di esperienze professionali creando i più diffusi e versatili linguaggi visuali usati nel mondo delle comunicazioni elettroniche. 21 StudioKlain le basi della grafica tipografia_anatomia del carattere anatomia del carattere un carattere può essere classificato in base alle sua caratteristiche. per poter classificare i caratteri esiste una terminologia che ne descrive gli elementi. esitono diverse versioni di un carattere: roman: è la forma grafica di base, l'aspetto delle lettere è stato copiato dalle iscrizioni trovate sui reperti romani. light: è una versione più leggera del roman. boldface: ha uno spessore maggiore delle lettere rispetto al roman. italic: è la versione corsivo del roman. condensed: versione condensata del roman. extended: versione estesa del roman. 22 StudioKlain apice le basi della grafica tipografia_anatomia del carattere/times new roman braccio asta curva C DE G I J K LM P R ST V W XYZ bc e f h ij no p r s uvw x yz barra montante arco ispessimento coda ascendente occhiello asta retta linea curva orecchio collo gancio altezza delle aste ascendenti altezza delle aste discendenti grazia times new roman; 1932 discendente altezza delle minuscole tratto terminale carattere tipografico di larghissima fortuna, disegnato nel 1931 per il quotidiano britannico "the times" da un'équipe di grafici coordinata da stanley morison. contraddistinto da notevole differenza di spessore nello sviluppo del tratto, decisamente assottigliato in prossimità dei raccordi e nelle parti finali dei bracci delle lettere aperte, ha uncini tondeggianti e contenute grazie appuntite. ne esistono varie versioni, che si differenziano tuttavia poco da quella originaria realizzata dalla fonderia monotype. 23 StudioKlain le basi della grafica tipografia_capacità espressive del carattere c a pa c i t à e s p r e s s i v e d e l c a r a t t e r e il valore delle parole scritte può essere espresso anche dalla forma del carattere, questo perchè vi sono caratteri delicati e potenti, maschili e femminili, eleganti e rigidi, gravi, seri. sono questi accorgimenti che sovente danno alla stampa un potere che altrimenti non avrebbe quindi la grandezza e lo spessore di un carattere, considerati come tono e suono di voce, possono costituire di per se elementi di espressione. ciò che agevola l'espressione tipografica di uno stato d'animo è anche la disposizione e non solo la forma del carattere che, qualora sia eccentrica, gioca un brutto tiro alla leggibilità. 24 StudioKlain le basi della grafica tipografia_capacità espressive del carattere/faydherbe-de vringer copertine per i rapporti del ministero della sanità design: faydherbe/de vringer i grafici fydherbe e de vringer utilizzano diversi tipi di caratteri per esprimere dei significati che sarebbero troppo espliciti se espressi con la fotografia. 25 StudioKlain le basi della grafica tipografia_carattere come immagine/lewis moberly bottiglia per il vino portoghese herdade do peso design: lewis moberly lewis moberly ha inciso direttamente sulla bottiglia l'etichetta del vino portoghese, "herdade do peso". inoltre sul collo della bottiglia sono collocate immagini che rappresentano i paesaggi di alentejo, la terra di produzione del vino, ogni paesaggio cambia con il cambiare della stagione. 26 StudioKlain le basi della grafica tipografia_carattere come immagine/studio sagmeister trying to look good limits my life design: studio sagmeister stefan sagmeister: "mio nonno è stato educato nell'arte dell'incisione ed io sono cresciuto con la saggezza delle sue opere. ricordo ancora il pannello appeso nel nostro ingresso in austria, dove si legge: questa casa è mia e non lo è, neppure il prossimo ragazzo la possederà, porteranno via anche il terzo. dunque, dimmi amico mio, di chi è questa casa? sto solo seguendo la tradizione, il titolo di quest'opera (e il suo contenuto) è una delle poche cose che ho imparato finora nella mia vita". 27 StudioKlain le basi della grafica tipografia_carattere come immagine/studio sagmeister AIGA detroit design: studio sagmeister per questo manifesto di conferenza per AIGA di detroit lo studio sagmeister ha cecato di comunicare la sensazione di dolore che accompagna la maggior parte dei progetti di design; proponendo ad uno stagista di farsi incidere la grafica direttamente sulla pelle così come aveva fatto richie manic dei manic street preachers. 28 StudioKlain le basi della grafica tipografia_carattere come immagine/studio sagmeister poster di lou reed design: studio sagmeister poster che annuncia l'uscita del nuovo album di lou reed "set the twilight reeling". lo studio sagmeister ha scelto di scrivere le parole dei testi direttamente sul volto del cantante poichè hanno dei significati strettamente personali. la canzone dell'album dal titolo set the twilight reeling ha generato colloqui annaspanti sulla penombra di una stella che recentemente emerge. lo studio sagmeister ha illustrato la metamorfosi di questa stella che come il carattere del cantante dapprima cupo poi riemerge per dare spazio ad un nuovo uomo. è stata utilizzata una scatola di colore blu notte combinata con un ritratto luminoso di lou stampato sulla copertina del libretto. la parte posteriore del libretto e la progettazione del cd in se formano insieme uno schema di un'eclissi. lo stile della parte grafica interna riflette invece il contenuto delle parole dei testi. 29 StudioKlain le basi della grafica tipografia_formattazione del testo testo giustificato. dimensione 11. testo giustificato. rientro per la prima riga. dimensione 12. divisione in tre paragrafi. per "formattazione del testo" si intende la scelta delle dimensioni e della forma dei caratteri. ma significa anche dare un aspetto chiaro e gradevole al testo assegnando determinate caratteristiche a parole e periodi. il fine è quello di mettere più o meno in evidenza i termini, in relazione all'importanza che devono assumere all'interno del documento. in un libro, ad esempio, i caratteri usati per il titolo di un paragrafo sono sicuramente più grandi di quelli usati per il resto del testo, ma più piccoli di quelli che compongono il nome del capitolo. Per "formattazione del testo" si intende la scelta delle dimensioni e della forma dei caratteri. ma significa anche dare un aspetto chiaro e gradevole al testo assegnando determinate caratteristiche a parole e periodi. testo allineato a sinistra. dimensione 11. interlinea 12. linea di separazione per ogni paragrafo. testo al centro. dimensione 11. interlinea al 120%. lettera iniziale di dimensione 28. per "formattazione del testo" si intende la scelta delle dimensioni e della forma dei caratteri. ma significa anche dare un aspetto chiaro e gradevole al testo assegnando determinate caratteristiche a parole e periodi. il fine è quello di mettere più o meno in evidenza i termini, in relazione all'importanza che devono assumere all'interno del documento. in un libro, ad esempio, i caratteri usati per il titolo di un paragrafo sono sicuramente più grandi di quelli usati per il resto del testo, ma più piccoli di quelli che compongono il nome del capitolo. Il fine è quello di mettere più o meno in evidenza i termini, in relazione all'importanza che devono assumere all'interno del documento. In un libro, ad esempio, i caratteri usati per il titolo di un paragrafo sono sicuramente più grandi di quelli usati per il resto del testo, ma più piccoli di quelli che compongono il nome del capitolo. p er "formattazione del testo" si intende la scelta delle dimensioni e della forma dei caratteri. ma significa anche dare un aspetto chiaro e gradevole al testo assegnando determinate caratteristiche a parole e periodi. il fine è quello di mettere più o meno in evidenza i termini, in relazione all'importanza che devono assumere all'interno del documento. in un libro, ad esempio, i caratteri usati per il titolo di un paragrafo sono sicuramente più grandi di quelli usati per il resto del testo, ma più piccoli di quelli che compongono il nome del capitolo. 30 StudioKlain classificazione dei caratteri i caratteri possono essere classificati basando si sul loro aspetto visivo ciò è importante per poter utilizzare al meglio i caratteri. principalmente si distinguono quattro categorie di font: roman: comprende tutti i font con grazie. gothic: comprende tutti i font senza grazie. sono dei caratteri che di solito vengono usati per titoli e intestazioni per via della loro chiarezza nelle linee. script: comprende tutti i font che imitano la scrittura a mano questo per far si che le lettere siano tutte unite. ce ne sono di vari tipi, quelli che ad esempio imitano l'effetto di una penna stilografica o quello di un pennello. vengono per la maggior parte utilizzati per testi brevi come un invito o un biglietto da visita. blackletter: comprende i font che si ispirano ai manoscritti germanici antichi. si tratta di una calligrafia che si usava soprattutto nel medioevo, è un carattere difficoltoso da leggere per questo solitamente viene usato come ornamento, ad esempio per una capolettera. le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri BLACKLETTER, GOTHIC , OLD E N G L I S H , BLOCK. SERIF, ROMAN old style venetian/humanist old style aldine/garaldes old style dutch old style revival transitional didone slab serif o egyptian clarendon glyphic SANS-SERIF, GOTHIC O LINEARE grotesque neo grotesque geometric humanistic square SCRIPT d e c o r at i v e graphic type 31 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri blackletter, gothic, old english, block. 32 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 33 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 34 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 35 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 36 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 37 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 38 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 39 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 40 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri OCRA font ideato nel 1968 dalla ATE 41 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 42 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 43 StudioKlain le basi della grafica tipografia_classificazione dei caratteri 44 StudioKlain le basi della grafica tipografia_testo e immagini/faydherbe-de vringer manifesti cinematografici design: faydherbe/de vringer questi manifesti sono stati realizzati negli anni novanta prima che lo studio adottasse il computer. i caratteri sono degli esempi realizzati a mano negli anni venti. de vringer afferma che i caratteri tipografici non sono essenziali per determinare lo stile di un lavoro, lo sono invece le immagini. come si può vedere dagli esempi è molto utilizzata la sovrastampa poichè si cercava di dare il massimo da due soli colori dato che l'uso della quadricromia era molto meno diffuso rispetto ai nostri giorni. 45 StudioKlain le basi della grafica tipografia_testo e immagini/faydherbe-de vringer 46 StudioKlain le basi della grafica tipografia_i caratteri speciali i caratteri speciali un alfabeto tipografico non è solamente composto da lettere maiuscole, minuscole e numeri; ma anche da segni ortografici. una buona font, per ogni tipo di piattaforma, è composta da circa 200 caratteri utilizzabili. i segni non alfabetici vengono definiti caratteri speciali. i caratteri speciali sono ad esempio: i segni di interpunizione o la punteggiatura che non è altro che un insieme di segni convenzionali che servono a regolare o a scandire, nella pagina scritta, il flusso dele parole e della frase, in modo da riprodurre il più fedelmente possibile le intonazioni espressive del parlato. gli accenti definiscono invece un aumento di intensità di suono conferito a una vocale nella pronuncia di una parola; a tale intensità, detta accento tonico, può corrispondere nella lingua scritta un segno, detto accento grafico, che diventa ortografico quando è richiesto dalle regole grammaticali di una lingua. non bisogna confondere l'accento con altri segni diacritici come la tilde (ã, ñ, õ ), la dieresi o umlaut (ü, ö) e la cediglia (ç), che modificano il valore fonetico di una consonante o di una vocale. infine esistono i pittogrammi che sono delle abbrreviazioni sui simboli delle valute. 47 StudioKlain le basi della grafica tipografia_i caratteri speciali 48 StudioKlain le basi della grafica tipografia_adrian frutiger/la nascita di univers adrian frutiger a sessant’anni di distanza, la passione di frutiger per i segni in generale e per i caratteri tipografici in particolare è rimasta inalterata. nel suo atelier nel canton berna, dove è tornato a vivere dopo un soggiorno parigino durato decenni, le testimonianze di un’esistenza passata tra i segni sono onnipresenti. una delle più celebri famiglie di caratteri da lui create è univers. la nascita di univers città natale di univers fu parigi, dove frutiger si era trasferito dopo gli studi alla scuola di arti applicate di zurigo, all’inizio degli anni cinquanta. nella capitale francese il giovane designer aveva trovato impiego presso la grande fonderia di caratteri deberny & peignot. nel 1952 charles peignot, proprietario della fonderia, acquistò negli usa una licenza per costruire il primo apparecchio per la fotocomposizione in europa. a frutiger fu assegnato il compito di ridisegnare una decina di scritture classiche con le grazie, quali la garamond, la bodoni o la baskerville, per adattarle alla nuova tecnologia. ben presto si pose il problema di rendere compatibile con la fotocomposizione anche una scrittura lineare. la più diffusa all’epoca in francia era la futura, progettata da paul renner. “coerentemente alla filosofia del bauhaus, si trattava di una scrittura completamente 'costruita'”, osserva frutiger. “le o erano tracciate con il compasso, le linee con la riga, le a avevano le due gambe dello stesso spessore”. “a zurigo ero stato allievo di un ottimo insegnante, appassionato della scrittura capitale romana”, aggiunge. “le maiuscole romane hanno proporzioni precise: i tratti ascendenti delle a sono più sottili di quelli discendenti, le linee orizzontali delle o più sottili di quelle verticali”. frutiger propose perciò a peignot di creare una nuova scrittura, muovendo dalle caratteristiche delle maiuscole romane, ma reinterpretandole in senso moderno. la proposta avrebbe condotto a univers, una scrittura che per la prima volta comprendeva un’intera gamma di caratteri, con vari gradi di grassetto e con le rispettive versioni in corsivo. 49 StudioKlain le basi della grafica tipografia_adrian frutiger/la nascita di univers 50 StudioKlain le basi della grafica tipografia_famiglie di caratteri/helvetica famiglie di caratteri il font, la fonte o la font indica una famiglia di caratteri dello stesso stile, ma con delle variabili ed esempio quella del grassetto (bold) e del corsivo (italic). delle famiglie di caratteri possono essere ad esmpio: bodoni, futura, officina, helvetica, garamond... helvetica carattere bastone disegnato nel 1957 da edward hoffman e max miedinger per la fonderia haas. si distingue per le forme leggermente ovoidali delle chiusure interne, sviluppate in altezza, che gli conferiscono particolare eleganza, insieme alle equilibrate soluzioni per i raccordi e i tratti onduati. 51 StudioKlain le basi della grafica tipografia_famiglie di caratteri/officina 52 StudioKlain le basi della grafica tipografia_caratteri in dettaglio caratteri in dettaglio nella definizione di un caratere tipografico alcune volte è di fondamentale importanza la spaziatura delle lettere. lo spazio occupato da una lettera viene definito con il nome di letterspacing. il letter-spacing si misura in em, si tratta di un'unità di misura pari alla grandezza della lettera m. un carattere tipografico può anche essere monospaziato o avere una larghezza propozionata. caratteri monospaziato: i caratteri monospaziati avevano degli stili che di solito venivano usati per le macchine da scrivere. un carattere monospaziato può essere ad esempio courier. caratteri con larghezza proporzionata: in questo caso ogni carattere occupa uno spazio proporzionato alla sua dimensione. è un sistema che veniva usato dalle fonderie monotype e linotype. numeri allineati: in genere i caratteri tipografici non consentono l'allineamento verticale dei numeri. questa caratteristica è importante per le informazioni tabulari, e si verifica nei caratteri monospaziati. numerali old style: alcuni caratteri hanno la caratteristica di avere i numerali di altezze diverse. questo fa si che su una stessa riga i numeri appaiono non allinati orizzontalmente, per questo motivo la lettura è difficoltosa. numerali non allineati: si tratta di caratteri che hanno una larghezza proporzionata alle loro dimensioni pertanto i numerali risultano non allineati verticalmente. il corsivo e l'obliquo: generalmente nei caratteri tipografici il corsivo viene generato con un'opzione del computer cioè inclinando il font a destra. in realta il corsivo vero e proprio è un carattere ridisegnato con le caratteristiche del corsivo. 53 StudioKlain le basi della grafica tipografia_caratteri in dettaglio 54 StudioKlain immagine [ [ le basi della grafica uno dei lavori dello studio "frost design" in questo caso si tratta di un manifesto dedicato a keith haring, è chiara anche in questo lavoro la passione di frost design per i manifesti a fisarmonica. la foto di keith haring viene utilizzata a fianco di una delle sue opere. design: frost design 55 StudioKlain introduzione [ [ le basi della grafica l'immagine può essere interpretata come un messaggio costituito da segni iconici. in termini semiotici, l'immagine è un vero e proprio testo, un oggetto semiotico da interpretare come qualsiasi altro testo indipendentemente dal suo supporto materiale specifico, che è caratterizzato dalla bidimensionalità del suo significante. la nostra cultura e il sapere delegano gran parte delle informazioni alle immagini e alla comunicazione visiva. soprattutto i mass media come la televisione e il cinema, fanno ampio uso di immagini e, in particolare, di immagini in movimento. un'immagine rappresenta oggetti figurati o astratti attraverso segni iconici il cui grado di somiglianza con ciò che è raffigurato (il "referente") è sempre relativo a un sistema culturale specifico. esistono infatti gradi differenti di iconicità, ossia i segni assomigliano agli oggetti rappresentati in modo maggiore o minore a seconda dei vari sistemi di convenzioni culturali. la rappresentazione "per immagini", in questi termini, richiede alcune operazioni di selezione e di "pertinentizzazione"; in altre parole si scelgono, di volta in volta, soltanto determinati caratteri da riprodurre. il rapporto tra immagine e oggetto rivela gli elementi e i tratti che, a scapito di altri, sono stati considerati funzionali a un certo scopo comunicativo. 56 StudioKlain le basi della grafica immagine_copertina dell' independent magazine design per la copertina dell'independent magazine design: frost design per la copertina dell'independent magazine, frost design ha optato per una pagina bianca e pulita dove il testo si riduce all'essenziale, ciò che conta è solo il messaggio lanciato dall'immagine. il risultato è una copertina originale che non ha niente a che fare con quelle attuali. 57 StudioKlain le basi della grafica immagine_copertina dell' independent magazine 58 StudioKlain le basi della grafica immagine_immagini a colori immagini a colori l'immagine a colori si ottiene attraverso un procedimento basato sui principi della sintesi cromatica sottrattiva. la stampa cmyk, conosciuta come "stampa a colori", è il metodo standard usato per stampare immagini a colori. cmyk deriva dal termine inglese dei quattro colori. c è cyan, m è magenta, y è yellow, e k è 'key" di black. teoricamente, quando si mescola assieme il 100% di ciascuno dei tre colori sottrattivi ciano, magenta e giallo, il risultato è il nero. tuttavia, impurità nell'inchiostro rendono impossibile ottenere un nero puro. per questa ragione, il settore della stampa aggiunge un inchiostro nero (k) separato, che determina un sistema a quattro colori. per poter riprodurre immagini naturali con sfumature continue, un'immagine a colori deve essere scomposta in quattro lastre di stampa, per ognuno dei quattro colori con diverse percenuali di retino. quando i quattro retini sono sovrapposti il risultato è l'immagine a colori originale. ciano (c) ciano e magenta (c+m) ciano, magenta e giallo (c+m+y) ciano, magenta, giallo e nero (c+m+y+k) 59 StudioKlain le basi della grafica immagine_immagini a colori ciano, magenta, giallo e nero (c, m, y, k) ciano (c) magenta (m) nero (k) giallo (g) 60 StudioKlain le basi della grafica immagine_andy potts healthy on the inside design: andy potts sono molto particolari le immagini ispirate a scene di vita quotidiana di andy potts. immagini imperfette, curiose, graffiti, manifesti o cartoline. un esempio è quest'immagine creata per guardian guide sull'esercizio fisico in carcere del detenuto charles bronson il famoso attore statunitense di origine lituana. il personaggio dell'immagine è stato realizzato utilizzando le foto di due persone modificate con elementi di disegno. relationships design: andy potts immagine per guardian weekend magazine, dove potts ha cercato di illustrare lo stress delle coppie in viaggio elaborando due foto di un uomo e una donna a cui è stato aggiunto un effetto movimento e macchie di colore sulla pelle. l'immagine è stata concepita nel formato di una lettera, munita anche di timbro postale. 61 StudioKlain le basi della grafica immagine_andy potts end of the road design: andy potts trovata geniale quella di potts che in occasione dell'ultima uscita della rivista online "beast" ha utilizzato la foto danneggiata di una strada per evocare il tema dell'addio. me and bobby design: andy potts in occorrenza del concerto di un suo amico potts ha creato una foto astratta in cui si riconosce una somiglianza umana e un leggero movimento. la sagoma umana e le fiamme sono elementi aggiunti a mano. in una solo foto sono stati aggiunti elementi grafici e tipografici. 62 StudioKlain le basi della grafica immagine_andy potts big brother design: andy potts per l'articolo sul commercio elettronico per the guide in occasione del reality "grande fratello", potts crea un immagine in cui si vede una figura umana munita di cuffie e telefonino che rappresenta il pubbluco a cui si rivolge il reality. la figura è stata disegnata al computer. vari elementi fanno da sfondo su cui si vede l'occhio del grande fratello. 63 StudioKlain le basi della grafica immagine_varie gradazioni del nero varie gradazioni del nero molte volte quando in un progetto sono presenti più aree di nero può essere utile rafforzare il nero con altri colori, questo perchè visto da solo il nero potrebbe apparire slavato. inoltre la condivisione di un colore con gli oggetti adiacenti rende il distacco meno eccessivo in pratica basta aggiungere al nero una percentuale al 50% di ciano che è il colore più adatto per questa operazione. 100% K 100% K, 60% C 100% C, 100% Y, 100% M, 100% K 64 StudioKlain le basi della grafica tipografia_trapping trapping il trapping detto anche abbondanza è una lieve sovrapposizione di inchiostri con cui si coprono eventuali fessure tra i colori dell'immagine stampata, dovute a errori di registro. il trapping consente di correggere quindi problemi di registro nei colori a tinta unita. in genere, non occorre applicare l'abbondanza nelle immagini a toni continui, quali le fotografie. un uso eccessivo dell'abbondanza può produrre dei bordi evidenti. questi problemi potrebbero non essere visibili a monitor. solitamente il trapping viene usato per colori molto scuri come il nero, per far si che il cambiamento di tono sia meno evidente. nel caso in cui si sceglie un numero negativo per il trapping si ha come risultato la riduzione; nel caso contrario invece cioè se il numero è positivo il risultato è chiamato diffusione. per sovrastampa si intende invece la fusione dei colori. riduzione diffusione sovrastampa 65 StudioKlain le basi della grafica immagine_colors magazine colors magazine colors è una rivista che si esprime soprattutto attraverso il linguaggio visivo: un metodo universale che raggiunge il maggior numero di persone con un impatto forte ed immediato. utilizzando le immaginin i temi di colors variano dalla guerra, all'aids, all'ecologia fino ad arrivare alla moda allo shopping, e ai giocattoli, ma sempre con un punto di vista anticonvenzionale. venduto in oltre 40 paesi, pubblicato in 3 edizioni e 4 lingue colors è un magazine trimestrale che raggiunge i giovani di tutto il mondo. frutto della creatività di luciano benetton ed oliviero toscano, colors nasce nel 1991, sotto la guida di tibor kalman, con l'idea che: "la diversità è positiva e che tutte le culture hanno lo stesso valore". a partire dal numero 41, sotto la guida di fernando gutierrez e con una nuova veste grafica, colors ha spostato la sua attenzione sul tema delle diverse comunità che abitano il pianeta usando foto ed interviste per raccontare con immediatezza e semplicità le intime bellezze dell’essere umano. 66 StudioKlain le basi della grafica immagine_colors magazine 67 StudioKlain le basi della grafica immagine_colors magazine REFUGEES ROMA ELDERLY PUBLIC HOUSING VOLUNTEER MADNESS SCHOOL PRISON THE ROAD ROLANDO TRUJILLO SLAVERY FOOD 68 StudioKlain le basi della grafica immagine_johnson banks poster per il british council design: johnson banks johnson banks spiega che quando il consiglio britannico gli ha chiesto di dimostrare che la gran-bretagna non è solo birra tiepida e cricket, ha pensato che tutte le vecchie icone della gran-bretagna dovevano essere gettate. per fare questa dimostrazione viene da pensare dunque ad una bretagna interamente nuova senza alcun riferimento al passato. ma gli abitanti non la pensano allo stesso modo c'è infatti un legame intrinseco tra il passato e il presente per cui ogni cosa è profondamente legata alla storia e alla tradizione. il cambiamento della gran bretagna va evolvendosi mostrando quindi sia il vecchio che il nuovo. 69 StudioKlain le basi della grafica immagine_faydherbe-de vringer zoo agenda design: faydherbe-de vringer per la realizzazione di questo lavoro i grafici faydherbe-de vringer hanno utilizzato diverse immagini e più colori sovrapposti per creare composizioni davvero originali. 70 StudioKlain le basi della grafica immagine_faydherbe-de vringer manifesti per nederlands dans theater design: faydherbe sono immagini molto forti quelle che hanno utilizzato i due grafici faydherbe-de vringer. per evocare l'immagine del ballerino fanno uso di braccia, gambe, busti, abbracci, capelli ma comunque tutti soggetti relativi al corpo. con inquadrature particolari queste immagini riescono a riproporre il tema della danza. 71 StudioKlain le basi della grafica immagine_faydherbe-de vringer 72 StudioKlain le basi della grafica immagine_elaborare un'immagine/thomas ruff elaborare un'immagine per elaborazione di un'immagine s'intende il ritocco, gli scontorni, la modifica della forma e delle dimensioni. con l'aiuto di strumenti sia software che hardware. elaborando le immagini è possibile attuare delle modifiche che rendano l'immagine irriconoscibile così come fa l'rtista thoams ruff. le sue opere sono il risultato di elaborazioni sistematiche che danno come risultato un'immagine psichedelica così come è possibile vedere in quest'opera: "substrate". la manipolazione digitale a cui ruff sottopone le immagini comporta alcune scelte interpretative : effetti di sfocatura, variazioni del colore, ma anche un' integrazione automatica dei dati mancanti per ottenere forti ingrandimenti in alta risoluzione. L'opera così ottenuta può essere ora esposta in un contesto ben diverso da quello originario, pur mantenendo un indice critico puntato sul reale. 73 StudioKlain le basi della grafica immagine_elaborare un'immagine/thomas ruff 74 StudioKlain le basi della grafica immagine_elaborare un'immagine/franke w. herbert digitaler einstein design: franke herbert un esempio esaustivo di un' elaborazione di un'immagine può essere il volto di einstein digitalizzato da franke herbert fino a fargli assumere una forma del tutto irriconoscibile da quella precedente. 75 StudioKlain layout [ [ le basi della grafica l'uscita di 2wice "animal" ha presentato un'opportunità per illustrare la prevalenza del linguaggio figurato animale nel ballo, nella moda e nella fotografia. il design e l' editoria in generale danno la sensazione di una favola di esopo, di un qualcosa di fanciullesco ma non esattamente per bambini. c'è molta semplicità nella tipografia, che è chiara ma elegante. inoltre, la fotografia è tutta molto diretta e semplice, e varia dai ritratti dei cuccioli fino alle tavole tassidermiche. design: pentagram 76 StudioKlain introduzione [ [ le basi della grafica per layout si intende la gestione e la forma dello spazio grafico, il modo in cui vengono disposti su una pagina i vari elementi che la compongono, quali testo, immagini, grafica, sfondi, bordi, margini e cosi via; con lo scopo di rendere la comprensione degli elementi grafici e testuali più semplice possibile. i problemi pratici ed estetici di un sito internet, di un magazine o di una rete televisiva fanno parte del layout. il layout è dunque l'aspetto grafico, il legante che amalgama contenuti, servizi ed estetica in un mix capace di attrarre il visitatore di un sito o il lettore di una rivista. il layout deve sempre attenersi a delle semplici ma basilari regole: la grafica, base della comunicazione visiva, deve ammaliare il lettore senza disturbarlo nella lettura dei contenuti, trasmettendo al contempo l' immagine dell'azienda. solitamente il layout si definisce in base ad una griglia, nella quale vengono collocate le immagini e il testo in modo rapido e coerente con il resto delle pagine. 77 StudioKlain le basi della grafica layout_2wice glow 2wice glow design: pentagram per dare spazio alla creatività il nome della rivista "2wice" è stato progettato adottando il numero due al posto della lettera "t" come per tradurre "numeralmente" il significato della parola che è: due volte. si tratta di una rivista semestrale e interdisciplinare con un tema specifico per ogni edizione. l'edizione di "2wice glow" esplora il fenomeno della luminosità, soprattutto la sovrapposizione dell'illuminazione nelle città e le fasi. 78 StudioKlain le basi della grafica layout_2wice car 79 StudioKlain le basi della grafica layout_2wice car 80 StudioKlain le basi della grafica layout_2wice car 2wice car design: pentagram questa edizione di 2wice car si concentra sugli interni delle automobili invitando un numero di p r o d u t t o r i a c o n s i d e r a r e l o s pa z i o dell'automobile in una serie di saggi provocatori. la conversazione e lo svago sono gli attributi tipici della vita domestica, di conseguenza lo spazio domestico diventa sempre più un punto di riferimento per il design dei nuovi interni delle automobili. il layout non si sbilancia e rimane comunque coerente con il tema trattato a partire dalla copertina, che è un esempio un pò buffo di guanti per automobilisti. 81 StudioKlain le basi della grafica layout_2wice spring 82 StudioKlain le basi della grafica layout_il formato di un progetto il formato di un progetto ogni progetto ha un formato diverso, che è vincolato dal suo fine. che si tratti di un poster pubblicitario, di una locandina, di una pagina di un libro, di una brochure, della copertina di un cd, o di un packaging il formato è sempre differente. ovviamente esistono delle regole che stabiliscono il formato adatto per ogni tipo di lavoro. esistono anche dei fattori economici che regolano il tipo di formato ad esempio una forma insolita per un progetto potrebbe causare sprechi inutili di carta. nel caso in cui si utilizza solo testo, occorre scegliere un formato verticale poichè sarebbe faticoso leggere delle righe troppo lunghe. è quindi importante considerare anche la comprensione del contenuto di un progetto così come il target al quale è indirizzato il progetto. se si tratta di una rivista per ragazzi è possibile anche esagerare un pò con la fantasia, ed inserire nel progetto delle forme particolari che attirino l'attenzione, se invece ad essere pubblicizzata è una famosa etichetta di moda il pubblico a cui si rivolge è sicuramente più adulto, quindi il progetto dovrà contenere delle forme eleganti ma che siano comunque originali. è possibile adattare anche le immagini al formato del progetto, scegliendo le opportune dimensioni. 83 StudioKlain le basi della grafica layout_il formato di un progetto/spunk design machine tank goodness box design: spunk design machine tank goodness ha pensato di portare i suoi biscotti nelle sedi casalinghe come appena sfornati. per questo ha avuto bisogno di un'identità visiva e letterale. spunk design machine ha progettato fin nei minimi dettagli l'identità di questo prodotto pensando ad un packaging nel quale sia abbinata la qualità e la raffinatezza del prodotto; tenendo presente la possibilità che potrebbe essere dato come regalo. il formato del packaging è dettato dall'esigenza di contenere il prodotto. 84 StudioKlain le basi della grafica layout_il formato di un progetto/matsumoto incorporated sugimoto invitation matsumoto incorporated matsumoto incorporated ha progettato l'invito per una mostra d'arte di hiroshi sugimoto aperta in un college di arte e design. poiché le opere che venivano esibite erano di grandi dimensioni hanno pensato di stampare le opere scelte per l'invito in un formato di grande effetto. questo però sarebbe stato difficile da fare con un invito standardizzato. la soluzione era quella di stampare l'invito con il formato di un foglio da pressa: 24 x 36'', ma usare comunque una carta leggera che poteva essere piegata e spedita. è stata scelta una carta da giornale leggera; tutte le informazioni riguardanti la mostra sono state stampate sulla parte esterna dell'invito, in modo tale che una volta che l'invito viene piegato può essere usato anche come manifesto. questa soluzione ha concesso una certa flessibilità l'invito poteva infatti essere spedito, distribuito a mano, e appeso intorno al college per promuovere la mostra. 85 StudioKlain le basi della grafica layout_la posizione di un'intestazione INDICE la posizione di un'intestazione INDICE il posizionamento dei vari elementi su una pagina è fondamentale nella realizzazione di un progetto, una parola in base a come viene posizionata su una pagina è in grado di suscitare sensazioni differenti. il testo può essere appoggiato al bordo superiore della pagina creando però un effetto insolito, in questo caso dovranno essere gli altri elementi a dare al progetto un certo equilibrio. un orientamento diverso del testo può invece creare tensione. il testo può anche espandersi su tutta la pagina dando una sensazione di dominanza. una diversa angolazione del testo può portare dei problemi nella lettura e contrasti visivi. IN D IC E INDICE 86 StudioKlain le basi della grafica layout_la posizione di un'intestazione premessa P R E M E S S A PREMESSA PREMESSA 87 StudioKlain le basi della grafica layout_la posizione di un'intestazione lexmark style guide design: leo burnett usa, inc. lexmark è un'azienda internazionale che aveva bisogno di solidità attraverso il loro marchio. leo burnett ha progettato per loro una guida di stile. in primo piano è stato inserita la parola "hi", con un corpo che occupa quasi tutto il formato. visibilmente minore è invece il corpo del pay-off "i'm your style guide", allineato a destra e sottostante alla parola hi. occupa solo un piccolo spazio. il marchio dell'azienda è centrato orizzontalmente nel formato della guida ed è posizionato in basso a tutto. 88 StudioKlain le basi della grafica layout_la posizione di un'intestazione am pm design identity system am pm design lo scopo di questo progetto era quello di aggiornare un'identità attuale abbracciando una nuova filosofia della transizione, della mobilità e del pensiero progressista mantenendo il nome dell' azienda. il nuovo contrassegno consiste in tre diversi cerchi che illustrano la transizione dal sole alla luna in allineamento verticale. nella carta intestata il marchio è disposto isolatamente a sinistra del foglio come per evidenziare la nuova immagine dell'azienda, in modo che esso sia la prima cosa che salta all'occhio, mentre tutte le altre informazioni riguardanti l'azienda sono state collocate a destra del foglio. 89 StudioKlain le basi della grafica layout_combinazione di titolo, immagine e blocco di testo combinazione di titolo, immagine e blocco di testo quando si hanno a disposizione diversi elementi da inserire in una pagina è possibile modificarne gli attributi cercando di creare un certo equilibrio. è possibile pensare a diverse composizioni mettendo in evidenza l' elemento più importante e scegliere alla fine quella più adatta. integrare l'immagine con il testo è visivamente la soluzione più corretta, ma è possibile anche orientare il titolo in modo diverso dal testo, oppure far seguire al testo la forma dell'immagine. il primo passo da seguire è quello di stabilire il valore degli elementi. dopodichè è necessario selezionare il tipo di carattere e le dimensioni per il titolo, il sottotitolo e il testo. per quanto riguarda il testo bisogna stabilire anche la sua giustezza, il rapporto tra il titolo e il numero delle colonne e quante dovranno essere le colonne. si avranno diversi tipi di risultati: composizioni simmetriche o asimmetriche, un dominio dell' immagine o un dominio del testo, colonne singole o multiple. in molti casi la soluzione dipende anche dalla forma dell'immagine, dalla lunghezza del testo da inserire, dal formato della pagina ma il più delle volte tutto è affidato all'abilità del progettista. in questo caso specifico, c'è un forte contrasto tra il testo e l'immagine, che date le sue dimensioni ha un effetto di dominanza sul testo. IL PANDA il panda il ruolo dell'immagine in questo caso è più informativo per cui il lettore è visivamente portato a concentrarsi sul testo. ciò è dovuto al fatto che le dimensioni dell' immagine sono state ridotte, e il testo è stato aumentato. il panda molte volte per enfatizzare il testo può essere utile ritagliare l'immagine eliminando i particolari che non sono utili per la comprensione dei contenuti. questo espediente permette di evidenziare comunque il testo e al contempo ottenere un'immagine dalle discrete dimensioni. 90 StudioKlain le basi della grafica layout_combinazione di titolo, immagine e blocco di testo intestazione in questo caso si tratta di una composizione simmetrica, dove il testo giustificato e la stessa dimensione per l'immagine e il testo non fa sì che l'attenzione sia concentrata su un elemento in particolare ma si ha una sensazione di staticità e di equilibrio. anche il titolo contribuisce a dare pari enfasi al testo e all'immagine poichè esso è centrato su entrambi . l'inserimento di uno sfondo all'immagine riduce l'attenzione sulla barca. 91 StudioKlain le basi della grafica layout_combinazione di titolo, immagine e blocco di testo apv j sh lox i font m i font è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. I FONT è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. apv j sh lox m è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio,questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. apv j sh lox m è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. i font apv j sh lox i font apv j sh apv j sh lox i font l o x m m i f o n t m è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. 92 apv j sh lox è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. i fo nt è utile conoscere vari tipi di font disponibili e saperli utilizzare al meglio, questo perchè per ogni tipo di testo: titolo, sottotitolo, didascalie... esistono dei font appropriati che ne valorizzano il fine. m StudioKlain le basi della grafica layout_le gabbie le gabbie la base sulla quale creare un progetto grafico per la maggior parte dei progettisti è una griglia nella quale è possibile posizionare con precisione tutti gli elementi. la griglie o le gabbie variano in base al materiale da inserire nel progetto, possono essere semplici con divisioni uguali, o complesse con dimensioni variabili. quanto più complesso è il contenuto da inserire nella gabbia, tanto più essa dovrà essere versatile. solitamente quando si progetta una gabbia si deve tener conto anche degli spazi tra le varie unità e tra la pagina e la gabbia stessa. con le griglie è possibile creare spazi di forma originale, e posizionare gli elementi nel modo più idoneo tenendo conto anche dei blocchetti di testo e delle didascalie delle immagini. 93 StudioKlain le basi della grafica layout_le gabbie 94 StudioKlain le basi della grafica layout_le gabbie è un esempio di simmetria e staticità, infatti in questa gabbia c'è un certo equilibrio per cui le immagini sono disposte in modo ordinato. TITOLO si tratta in questo caso di una gabbia molto versatile. infatti può accogliere immagini di diverse dimensioni e blocchetti di testo di diversa lunghezza. 95 StudioKlain le basi della grafica layout_le gabbie/the guardian the guardian design: pentagram il quotidiano the guardian è stato rilanciato nel 1988 con una nuova grafica da pentagram, le innovazioni furono di grande successo. il titolo del quotidiano è stato riprogettato con un carattere lineare e uno graziato, con una diversa dimensione. per l' interno è stata usata una griglia a ventiquattro colonne, mentre per gli annunci pubblicitari è stata comunque mantenuta la griglia standard a otto colonne. 96 StudioKlain le basi della grafica layout_la scelta del font la scelta del font i fattori da considerare nella scelta di un carattere sono diversi. innanzitutto è necessario scegliere la sensazione visiva che dovrà comunicare il carattere, quindi optare per un font delicato o per un aggressivo. dopodichè stabilire se il titolo dovrà essere in contrasto o in armonia col testo e quindi utilizzare due font diversi per il titolo e il testo, ad esempio uno graziato e uno lineare o lo stesso font. il "times new roman" è uno dei classici font graziati, "l'avantgarde" è invece un font lineare e moderno in contrasto con il tradizionale times new roman. il "bodoni" è un carattere con grazie ma filiformi, il "century" invece ha delle grazie raccordate. times new roman: il tradizionale font graziato, assottigliato in prossimità dei raccordi, uncini tondeggianti e contenute grazie appuntite. 97 StudioKlain le basi della grafica layout_la scelta del font 98