PALAZZETTO BRU ZANE 2015-2016 CONCERTI CONFERENZE ATTIVITÀ DIDATTICHE Stagione concertistica 2015 - 2016 5 Festival Édouard Lalo tra folklore e wagnerismo 15 Concerti fuori festival 25 Festival Benjamin Godard nei salotti parigini Altre attività 37 Concerti per le famiglie 40 Conferenze 44 Visite guidate gratuite 45 Concerti nel Veneto 46 Calendario 48 Informazioni Con spirito di meraviglia e voglia di raccontare un repertorio musicale inedito, il Palazzetto Bru Zane presenta la settima stagione a Venezia. Due compositori, entrambi della seconda metà dell'Ottocento, con personalità e stili diversi, sono i protagonisti dei festival monografici: Édouard Lalo e Benjamin Godard. Si inizia a settembre con Édouard Lalo, compositore-violinista dallo stile sorprendente, tra note di folklore e richiami wagneriani. I trii, il quartetto, le rare mélodies e il quintetto di Lalo sono alcune tra le partiture che saranno portate alla ribalta. Tra i festival di autunno e primavera, due recital pianistici celebrano Paul Dukas - in occasione dei 150 anni dalla nascita - e la compositrice-didatta Marie Jaëll, insieme a due concerti che arricchiscono la tavolozza di colori con un quintetto per strumenti a fiato e le musiche per violoncello e pianoforte di Charles Kœchlin. Per chiudere il 2015 in modo originale, un programma di chitarra romantica, strumento ideale per l'acustica del Palazzetto Bru Zane. Durante il carnevale due nuove produzioni: C'era una volta, spettacolo lirico sulle fiabe in epoca romantica e Les Chevaliers de la Table ronde, operetta di Hervé, compositore considerato l'inventore del genere. Grazie alla rinnovata collaborazione con il Teatro La Fenice, le avventure di Lancillotto e Merlino in chiave comica sono allestite al Teatro Malibran, costituendo la prima produzione scenica firmata dal Palazzetto Bru Zane. Il festival primaverile punta i riflettori su Benjamin Godard, raffinato autore romantico il cui stile, equilibrato e discreto, evoca un'intimità tipica dei salotti romantici che ben si adatta al salotto musicale veneziano. A corredo dei concerti, un ciclo di conferenze in cui musicologi e critici musicali dispiegano le loro arti affabulatorie raccontando i temi legati alla vita musicale dell'Ottocento, in relazione alle attualità della stagione. Infine, appuntamenti ormai immancabili, sono i concerti per le famiglie: bambini dai 4 anni in su, insieme ai loro genitori, s'illuminano giocando e si appassionano alle musiche di Lalo, Godard, Dubois e molti altri compositori. Una stagione ricca di sorprese e proposte, resa possibile grazie alla fiducia del pubblico curioso che si affeziona sempre di più alla musica romantica francese e ai suoi compositori. 3 festival ÉDOUARD LALO TRA FOLKLORE E WAGNERISMO 26 SETTEMBRE – 10 NOVEMBRE 2015 giovEDÌ 17 settembrE 2015 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL Obiettivo puntato su un germanofilo dallo stile visionario e ricco di contrasti. Estratti da opere di Édouard LALO: Trio n. 2, Sonata per violoncello e pianoforte, Fantaisie norvégienne SOLISTI DELLA CHAPELLE MUSICALE REINE ELISABETH Vladyslava Luchenko violino Ori Epstein violoncello Nathanaël Gouin pianoforte Édouard Lalo, da A. Boileau e P. Mathey, Bibliothèque nationale de France Finale con brindisi 4 Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Un temperamento rivoluzionario e un gusto considerato eccessivamente «tedesco» per l’accademismo francese costarono a édouard Lalo (1823-1892) l’esclusione da molti ambienti ufficiali. Oggi è conosciuto quasi esclusivamente per la sua Symphonie espagnole, ma questo festival vuole dare nuova voce a gran parte delle sue partiture. Il suo stile eterogeneo, spesso sorprendente, è il filo conduttore dei concerti che offrono una panoramica della sua musica da camera. In programma i suoi trii, il suo unico quartetto, i quintetti, le sonate e molte delle sue trentadue mélodies, oggi quasi sconosciute. Uno stile caratterizzato da un’idea forte di «energia» in musica, di vigore ritmico e di «attacchi» spesso sorprendenti. Coetaneo di Franck, e a lui affine anche nello spirito, contribuisce ad aprire la strada alla generazione di Vincent d’Indy, Ernest Chausson e Louis Vierne. Rompendo con la tradizione militare familiare, Lalo manifesta presto la sua passione per la musica. Iscritto dal 1832 al Conservatorio di Lilla, sette anni dopo si trasferisce a Parigi, per completare la propria formazione sotto la guida del violinista François Habeneck. La sua difficile carriera, spesso ai margini dei percorsi ufficiali, lo vede tuttavia aderire nel 1850 alla Grande Société Philharmonique, dove conoscerà Berlioz. Nel 1856 è tra i fondatori del Quatuor Armingaud (per il quale scriverà tra l’altro, nel 1859, il Quartetto op. 19); si concentra allora soprattutto sulla mélodie e sulla musica da camera. Nonostante l’appoggio di personalità come Gounod, otterrà un relativo riconoscimento soltanto partecipando alla fondazione della Société nationale de musique (1871), creando allora la maggior parte della sua importante produzione. La Germania è la mia vera patria musicale. Édouard Lalo 5 sabato 26 settembrE ore 20 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA INTORNO AL PIANOFORTE Édouard LALO Trio con pianoforte in la minore n. 3 Sonata per violoncello e pianoforte Guitare (per violino e pianoforte) Romance per violino e pianoforte Trio Dali © Felix Broede TRIO DALI Jack Liebeck violino Christian-Pierre La Marca violoncello Amandine Savary pianoforte Per quanto il suo nome sia spesso legato a famose opere concertanti dedicate al violino (Symphonie espagnole) o al violoncello (Concerto per violoncello), Édouard Lalo fu anche l’autore di alcune pagine di musica da camera di autentica qualità, che questo concerto permette di riscoprire attraverso un programma costruito intorno al pianoforte. Il Trio n. 3, l’ultimo da lui scritto, unisce i due strumenti prediletti di Lalo. Gli stessi continueranno a dialogare con il pianoforte nell’intensa Sonata per violoncello, nella pittoresca Guitare per violino, d’ispirazione spagnola, infine nella Romance-sérénade per violino e orchestra, qui trascritta per violino e pianoforte. 6 Il loro nome trae ispirazione da Dali, città cinese famosa per la lavorazione minuziosa del marmo. Lo spirito riflessivo e creativo, simbolo dei marmi di Dali, riflette i valori musicali essenziali del trio. Vincitori del primo premio all’Internationaler Kammermusikpreis di Francoforte e al Concorso di musica da camera di Osaka, incidono un primo CD con musiche di Ravel che ottiene molti riconoscimenti: Diapason d’Or, Choc de l’Année di Classica, Choix de France Inter e Selection Bbc Music Magazine. Nel 2015 è uscito il loro ultimo CD con trii di Mendelssohn e trascrizioni di Bach. domenica 27 settembrE ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE SE I MIEI VERSI AVESSERO LE ALI… Mélodies a una e due voci di LALO, FAURÉ, WIDOR, BIZET, CHAUSSON… Marion Tassou soprano Thomas Dolié baritono Antoine Palloc pianoforte «Vietato disporre musica lungo i miei versi»: Hugo non avrebbe in realtà mai pronunciato questa celebre frase, che gli viene invece attribuita. In ogni caso, i musicisti non hanno atteso la sua approvazione per prendere ispirazione dalle sue poesie, né per attingere ai grandi autori (Lamartine, Musset, Gautier, Leconte de Lisle, poi Baudelaire o Verlaine) a fianco di altri meno celebri. Se alla fine dell’Ottocento la mélodie francese giunge a un tale livello di raffinatezza, questo probabilmente dipende dal fatto che musica e poesia si uniscono intimamente per permetterne il volo. «I miei versi fuggirebbero, dolci e fragili,/ Verso il vostro giardino così bello,/ Se i miei versi avessero le ali,/ Delle ali come l’uccello»: Hugo l’avrebbe forse presentito, in questa poesia tratta da Contemplations e spesso messa in musica? Diplomatasi al Conservatorio di Lione, Marion Tassou s'interessa a tutti i repertori, dal barocco alla musica contemporanea. Ha cantato sotto la direzione di François-Xavier Roth e Jean-Christophe Spinosi e ha partecipato all'Académie dell'Opéra Comique di Parigi (2013). Dopo una laurea in geografia, Thomas Dolié studia al Conservatorio di Bordeaux, debuttando a Montpellier come Papageno, sotto la direzione di Marc Minkowski. Nominato Révélation artiste lyrique delle Victoires de la musique (2008), si esibisce sui palcoscenici internazionali collaborando con Hervé Niquet, il Concert Spirituel e la compagnia americana Opéra Lafayette. Specializzato nell’accompagnamento della voce, Antoine Palloc unisce passione e rigore nell’esecuzione del repertorio per canto e pianoforte. Accompagna artisti quali Jennifer Larmore, Patricia Petibon e Hedwig Fassbender. 7 martedì 6 ottobre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE L’ARTE DELLA MÉLODIE martedì 13 ottobre ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE FANTAISIE-QUINTETTE Mélodies di Édouard LALO Édouard LALO Fantaisie-Quintette César FRANCK Quintetto per pianoforte e archi Studia al Conservatorio di Atene canto, pianoforte, direzione d’orchestra e composizione. Si specializza con Aldo Protti a Cremona, vincendo nel 1995 il Concorso Maria Callas. Grazie alle sue qualità musicali e sceniche, Tassis Christoyannis può affrontare un repertorio molto ampio, da Monteverdi a Debussy. Dopo aver inciso le mélodies di Félicien David nel 2014, nel 2015 registra un CD con le rare mélodies di Lalo. Nato a Baltimora, Jeff Coehn è professore di Lied e mélodie al Conservatorio nazionale di Parigi. Ha accompagnato artisti quali June Anderson, Véronique Gens e Angela Gheorghiu. Molto attivo nella registrazione discografica, tra cui si annovera l’integrale delle mélodies di Duparc e Fauré. 8 A lungo trascurate, le mélodies di Lalo occupano tuttavia una posizione storica importante, tra la romanza narrativa di taglio strofico e la mélodie francese propriamente detta, di fattura più sofisticata. Ascoltarle è rivivere la fioritura di un genere che, nei primi tempi, confessa il suo debito verso la romanza come verso l’opera (Le Novice, sottotitolato «scène pour baryton»), prima di dispiegarsi nell’unione con i maggiori poeti dell’epoca. Perché, se Lalo elegge qualche autore minore, egli mette anche in musica Lamartine, Hugo, Musset e Silvestre. Confidenza amorosa, serena o malinconica, truculenta chanson à boire, edificazione religiosa, facondia popolare: ovunque dimostra un’ispirazione melodica ammirevole. Tassis Christoyannis © Nikoleri Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto Jeff Cohen © Headphoto_Tuna Tassis Christoyannis baritono Jeff Cohen pianoforte SOLISTI DELLA CHAPELLE MUSICALE REINE ELISABETH Vladyslava Luchenko, Hyeonjin Cho violini Marie Chilemme viola Ori Epstein violoncello Nathanaël Gouin pianoforte Il Quintetto di César Franck, vasta forma ciclica dalla scrittura focosa, costituisce uno dei capolavori della musica da camera francese. Al suo fianco, questo concerto permetterà di scoprire una pagina completamente dimenticata del repertorio per pianoforte e quartetto d’archi. Nel corso dei due movimenti, dalla scrittura mutevole, ora affannosa, ora di una tenerezza infinita, Édouard Lalo rivela, più di quindici anni prima di Franck, il potenziale drammatico di un genere considerato giustamente uno dei mezzi privilegiati dell’espressione romantica, nel quale, inoltre, la scuola francese continuerà a distinguersi, in particolare attraverso i due quintetti appassionati composti da Gabriel Fauré nel primo Novecento. La Chapelle Reine Elisabeth è una vera e propria scuderia di giovani enfant prodige. Dopo il debutto a soli 11 anni a Kiev, Vladyslava Luchenko si esibisce in tutta Europa con le più importanti orchestre. La giovane Hyeonjin Cho di 18 anni ha già vinto numerosi concorsi in Corea e studiato con i migliori maestri, mentre Marie Chilemme, di Tolosa, nel 2012 costituisce insieme al fratello il Quatuor Cavatine vincendo due premi al Concorso di musica da camera di Amburgo. Nato a Tel Aviv, Ori Epstein nel 2014 vince il Concorso di Tunbridge Wells, mentre tra i molti riconoscimenti ottenuti da Nathanaël Gouin, si ricorda il premio al Concorso di musica da camera di Lione e al Concorso per duo in Svezia. 9 SABATO 17 ottobre ore 17 palazzetto bru zane VIOLINO ROMANTICO GIOVEDÌ 29 ottobre ore 20 palazzetto bru zane IL CREPUSCOLO DEL ROMANTICISMO Édouard LALO Sonata per violino e pianoforte op. 12 Romance-Sérénade per violino e pianoforte Arlequin per violino e pianoforte Gabriel PIERNÉ Sonate per violino e pianoforte Édouard LALO Trio con pianoforte n. 1 Ernest CHAUSSON Trio con pianoforte Lili BOULANGER D’un soir triste TRIO CÉRÈS Noémi Boutin violoncello Julien Dieudegard violino Jonas Vitaud pianoforte Trio Cérès © H. Bozzi Diana Tishchenko violino Joachim Carr pianoforte Parigi, capitale del violino: la città poteva inorgoglirsi di questo titolo, nell’Ottocento, quando i musicisti vi giungevano da tutta Europa per studiare con i celebri Baillot, Rode o Kreutzer, poi con i loro successori Habeneck e Alard. Cosa si cerca da questi eminenti professori del Conservatorio? La musicalità, che non doveva scalfire il gusto per il virtuosismo. Quindi, non ci stupirà l’importanza della musica da camera in un compositore-violinista come Lalo, la cui Sonata op. 12 (1853) raccolse numerosi successi. Una sonata per violino costituisce inoltre la composizione cameristica più importante di Pierné che, nel 1900, subisce l’influenza di Debussy, raccogliendo l’eredità dei fratelli maggiori: un passaggio di testimone con la svolta del nuovo secolo. Vincitori del premio Palazzetto Bru Zane al Concorso internazionale di musica da camera di Lione 2014 Finalista al Concorso di musica da camera ARD del 2013, la violinista ucraina Diana Tishchenko ha vinto numerosi premi, tra cui il Concorso di Mosca Oistrakh, mentre nel 2014 ha ottenuto il primo premio al Concorso di musica da camera di Lione, insieme al pianista Joachim Carr. Quest'ultimo, nato in Norvegia, viene proclamato dalla critica «uno story teller del pianoforte»: ha studiato a Oslo e alla Hochschule für Musik Eisler di Berlino. Ottiene il primo premio della Filarmonica di Bergen e al Concorso di pianoforte Grieg nel 2014. Diana Tishechenko suona un violino Camilli del 1731. 10 Dedicato al trio con pianoforte, questo concerto invita a scoprire tre momenti del Romanticismo musicale francese, attraverso altrettanti lavori di giovani compositori. Titolo poco conosciuto dell’opera del violinista Lalo, il Trio n. 1 rivela già le qualità di scrittura del compositore per i due strumenti che occuperanno un posto predominante del suo catalogo. Manifestamente in debito verso l’insegnamento del suo maestro, César Franck, il brano di Ernest Chausson ne certifica già il genio personale. Infine, il brano di Lili Boulanger è doppiamente crepuscolare: opera di una giovane compositrice appena premiata con il prix de Rome, questa pagina sembra già preannunciare, con la sua malinconia, la prematura scomparsa dell’autrice. Provenienti tutti dal Conservatorio nazionale di Parigi, i musicisti del Trio Cérès s'incontrano per la prima volta nel 1999 all’Académie Ravel di Saint-Jean-de-Luz. Si costituiscono qualche anno dopo, nel 2006, trovando in Roland Pidoux e Jean-Claude Pennetier un sostegno caloroso e un insegnamento prezioso. Vincono il terzo premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera nel 2007, mentre con la casa discografica tedesca Oehms Classics incidono il loro primo CD con musiche di Fauré, Ravel ed Hersant. 11 GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE ore 20 palazzetto bru zane PARIGI 1900 MARTEDÌ 10 NOVEMBRE ORE 20 palazzetto bru zane TRII ROMANTICI Édouard LALO Quartetto per archi op. 45 Namouna (serenata arrangiata per quartetto) Gabriel FAURÉ Quartetto per archi Édouard LALO Trio con pianoforte n. 2 Cécile CHAMINADE Trio con pianoforte n. 2 «Uno dei più raffinati, giovani quartetti» così Alfred Brendel definisce il Quatuor Hermès. Costituitosi nel 2008 e sostenuto da storici mentori quali i quartetti Ravel, Ysaÿe e Artemis, vince nel 2009 il primo premio al Concorso di musica da camera di Lione. Nel 2011 ottiene il primo premio al Concorso internazionale di Ginevra, mentre nel 2012 conquista il primo premio allo Young Concert Artists Award di New York, trampolino che lancia il quartetto sui più importanti palcoscenici americani. 12 TRIO ATOS Annette von Hehn violino Stefan Heinemeyer violoncello Thomas Hoppe pianoforte Genere a favore del quale i due autori danno libero sfogo a un lirismo eminentemente romantico, i trii in programma per questo concerto rappresentano la seconda prova per questo organico, sia per il violinista Lalo che per la pianista Chaminade. Questi trii sono entrambi caratterizzati, oltre che da un’indole febbrile, da una forte densità contrappuntistica, da una tensione armonica estrema – che confina con la rudezza, nell’ultimo movimento del trio di Chaminade –, così come dal trattamento propriamente orchestrale della scrittura strumentale. Anche la potenza sonora notevole, così come alcuni tratti che non possono non ricordare la scrittura di Brahms, fanno parte delle prerogative dei due lavori che, inoltre, non rinunciano mai a una forma di chiarezza e di eleganza tutte francesi. «Tre voci, un suono: è questa unità assolutamente perfetta nel fraseggio, nel suono, nel sentimento e nell'interpretazione a distinguere le formazioni di alto livello da tutte le altre». Così la Detroit Free Press descrive il Trio Atos. Fondato nel 2003, riceve il primo premio al Concorso Schubert di Graz; nel 2010 partecipa al programma New Generation Artists della BBC Radio3, con esecuzioni per la BBC e numerosi concerti in festival inglesi. Il trio Atos si reca regolarmente nelle scuole tedesche per trasmettere alle nuove generazioni un’immagine vitale della musica classica e degli artisti che la eseguono. Atos Trio © Steven Haberland QUATUOR HERMÈS Omer Bouchez, Elise Liu violini Yung-Hsin Chang viola Anthony Kondo violoncello Il programma di questo concerto invita il pubblico nella Parigi musicale fin-de-siècle attraverso due lavori dello stesso compositore, qui riuniti benché di due generi tra loro lontani e associati a contesti distinti. Cominciata nel 1855, la composizione del Quartetto op. 45 fu completata nel 1884. Violinista, Lalo fu tra i fondatori di uno dei primi quartetti d’archi francesi, il Quatuor Armingaud, al quale dedicò la sua produzione per questa formazione. Il balletto Namouna fu invece oggetto di numerose trascrizioni per diversi effettivi da camera, tra cui quello della «Sérénade» – secondo numero della suite per orchestra – per quartetto d’archi, pur non ottenendo un particolare successo alla sua prima rappresentazione, avvenuta all’Opéra di Parigi nel 1882. 13 MARTEDÌ 24 NOVEMBRE ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE OMAGGIO A PAUL DUKAS concerti fuori festival In occasione del 150° anniversario della nascita di Paul Dukas (1865-1935) Théodore DUBOIS Le Banc de mousse La Source enchantée (estratti dai Poèmes sylvestres) Mel BONIS Écho Narcisse Paul DUKAS Sonata per pianoforte Nel momento in cui la ricerca di nuovi colori armonici diventa la preoccupazione maggiore dell’avanguardia musicale francese, il pianoforte a sua volta appare come il primo strumento di sperimentazione compositiva. Seguendo per questo una tradizione antica, il suo repertorio si arricchisce allora contemporaneamente di pezzi di genere – illustrati nel corso di questo concerto dai Poèmes sylvestres di Dubois e Écho e Narcisse di Mel Bonis – e di forme classiche, quali la sonata per pianoforte, rivalutata in modo particolare da Paul Dukas. Dalla libertà totale dei primi, fino alle audacie stilistiche dei secondi, questi due tipi di lavori sono dei laboratori, dove si cerca senza sosta di catturare il sentimento di una fin de siècle sul limite del baratro. Il «Giornale della musica» lo ritrae come un «pianista dotato di un tocco luminoso, un giovane francese dai tratti e dalla giovialità mediterranea: unisce una tecnica virtuosistica ad una ricchezza d'intenzioni che continuamente si rinnova». David Violi si diploma al Conservatorio di Lione; lavora con Anne Queffélec e Billy Eidi, ricevendo preziosi insegnamenti da Aldo Ciccolini. Vincitore nel 2005 del Concorso Yamaha, consegue il primo premio al Concorso di Sakai in Giappone. Suoi partner di musica da camera sono il Quatuor Ardeo, Loïc Schneider e Gaspar Hoyos. È membro del Quatuor Giardini, dell’Ensemble Anagrammes e di Le Salon de Musique. 14 David Violi © S. Alleaume David Violi pianoforte 15 GIOVEDÌ 3 DICEMBRE ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE LA CHITARRA ROMANTICA VENERDÌ 15 GENNAIO ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE KŒCHLIN INTIMISTA Fernando SOR Fantasie élégiaque op. 59 Antoine DE LHOYER Grande Sonate op. 12 Napoléon COSTE Le Tournoi (fantaisie chevaleresque per chitarra) op. 15 François DE FOSSA Recuerdo Cinquième Fantaisie Matteo CARCASSI Aria « Au Clair de la lune » dalle Voitures versées varié op. 7 Charles KŒCHLIN Les Heures persanes op. 65 per pianoforte solo (estratti) Chansons bretonnes op. 115 per violoncello e pianoforte (estratti) Paysages et Marines per pianoforte solo (estratto) Sonata per violoncello e pianoforte op. 66 Luigi Attademo chitarra Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto Considerato uno dei più importanti chitarristi della sua generazione, Luigi Attademo inizia la sua parabola artistica ottenendo il terzo premio al Concorso di Ginevra nel 1995. Ha registrato dieci CD tra cui le monografie dedicate alle sonate di Scarlatti, alle opere inedite ritrovate nell’Archivio Segovia e ai quintetti di Boccherini. Ha inciso inoltre l'integrale delle opere di Paganini per chitarra sola, per la prima volta eseguite con uno strumento storico. 16 ORE 19 «Guitaromanie»: la chitarra nella Parigi del XIX secolo Luigi Attademo presenta la chitarra nell’Ottocento Nell’Ottocento, nelle classi medie e popolari la chitarra svolge la stessa funzione del pianoforte – ben più oneroso – nei salotti aristocratici e borghesi: casse di risonanza di produzioni liriche del tempo (arrangiate come fantasie o variazioni sui temi delle opere), i chitarristi vedono i loro repertori aumentare contemporaneamente nell'ambito della musica popolare e in quello del virtuosismo dimostrativo. Se all'epoca la scuola francese brilla, in particolare sotto le dita di Napoléon Coste, l’influenza della Spagna (di François de Fossa o Ferdinando Sor) o dell’Italia (soprattutto di Matteo Carcassi) traspare nella musica per chitarra destinata ai piccoli concerti parigini. Silvia Chiesa violoncello Maurizio Baglini pianoforte Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto Allievo del Politecnico di Parigi, teorico dall’erudizione impressionante (autore tra l’altro di uno Traité d’orchestration che conserva ancor oggi tutta la sua validità), critico musicale, pedagogo di fama (Poulenc fu suo allievo), autore di più di duecento partiture: Charles Kœchlin può intimidire. Ma è sufficiente avvicinarlo per scoprire l’affascinante poesia della sua ricca tavolozza. Questo colorista sa dipingere degli ampi affreschi come cesellare delicate miniature. Il programma di Silvia Chiesa e Maurizio Baglini ne esplora il versante intimista, nutrito di visioni interiori (Sonate pour violoncelle), ispirato dalle tradizioni popolari (Chansons bretonnes), dall’Oriente dei racconti di Pierre Loti (Les Heures persanes) o dalla contemplazione della natura (Paysages et Marines). Silvia Chiesa vanta una brillante carriera internazionale e le sue interpretazioni esplorano repertori poco noti. Dopo l'incisione dei due concerti per violoncello di Rota (2014), è la volta del CD con la prima registrazione assoluta del Concerto in do minore di Pizzetti. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697. Costituisce dal 2005 un duo stabile con Maurizio Baglini, pianista che ha al suo attivo un’intensa carriera concertistica in Europa, America e Asia. Baglini ha inciso, in esclusiva per Decca/ Universal, CD dedicati a Liszt, Brahms e Schubert. È inoltre direttore artistico dell'Amiata Piano festival in Toscana. 17 Spettacolo lirico sulle fiabe all’epoca romantica Arie e duetti da MASSENET, OFFENBACH, ISOUARD, SILVER, SERPETTE, LECOCQ, VIARDOT… Jodie Devos soprano Isabelle Druet mezzosoprano QUATUOR GIARDINI Pascal Monlong violino Caroline Donin viola Pauline Buet violoncello David Violi pianoforte Arte dell’illusione, terreno d’elezione del meraviglioso, l’opera non poteva ignorare la fiaba. Nell’Ottocento, questa trae ispirazione da Perrault e dai fratelli Grimm (Le Petit Chaperon rouge di Serpette, La Belle au bois dormant di Lecocq, Barbe-Bleue di Offenbach, Cendrillon adattata da Isouard, Massenet e Viardot), così come dall’esotismo delle Mille e una notte (Aladin d’Isouard, Ali Baba di Lecocq). Questi contes lyriques confidano spesso nei vocalizzi pirotecnici delle loro eroine, introducono all’occasione colori arcaicizzanti e privilegiano un tono leggero, non esitando a scivolare nella buffoneria. Possono però guardare anche verso l’inquietante estraneità germanica, come Offenbach nei Contes d’Hoffmann. Mademoiselle Emelen e mademoiselle Guiraudon in Cendrillon di Massenet, Le Théâtre GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO ORE 20 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA C'ERA UNA VOLTA… Jodie Devos, dopo aver vinto il secondo premio al Concorso Reine Elisabeth, partecipa all’Académie dell’Opéra Comique di Parigi. Tra i suoi ruoli si ricordano Serpina (La Serva padrona) e Blondchen (Die Entführung aus dem Serail). Isabelle Druet è stata Révélation classique de l’ADAMi (2007) e Révélation lyrique des Victoires de la Musique (2010). Le due cantanti si esibiranno con il Quatuor Giardini, formazione nata grazie all'affinità di giovani musicisti che, accanto all'esecuzione di brani celebri, riscoprono costantemente pagine meno note, collaborando spesso con il Palazzetto Bru Zane, per il quale hanno interpretato e registrato compositori quali Félicien David, Théodore Dubois e Marie Jaëll. 18 19 HERVÉ Les Chevaliers de la Table ronde (1866) è la prima delle quattro grandi operette di Hervé (alle COMPAGNIE LES BRIGANDS quali si aggiungono L’Œil crevé, Chilpéric e Le Christophe Grapperon petit Faust). In realtà, narra le note avventure direzione musicale di Lancillotto o Merlino meno di quanto non Pierre-André Weitz regia attinga al mondo immaginario e incantato delle féeries medievali. Vi si incontrano i quattro con Damien Bigourdan, elementi privilegiati del comico in musica: Antoine Philippot, la parodia, l’energia ritmica, un virtuosismo Arnaud Marzorati, Mathias inusuale e la melodia popolare. L’azione Vidal, Ingrid Perruche, Lara – spostata ai tempi cavallereschi – confida nelle Neumann, Chantal Santon dame un peso particolare: Melusina, Totoche Jeffery, Clémentine Bourgoin, e Angelica condividono la scena, mettendo Rémy Mathieu, David Ghilardi, in caricatura i caratteri cosiddetti femminili Théophile Alexandre, dell’amore, della gelosia, della cupidigia e della Jérémie Delvert, Pierre Lebon sensualità. Da parte loro, Rodomonte, Rolando e Merlino danno del coraggio cavalleresco In collaborazione un’immagine piuttosto sbiadita. con la Fondazione Teatro La Fenice Manifesto per Les Chevaliers de la Table ronde, disegno di Pierre-André Weitz DOMENICA 7 ORE 15.30, MARTEDÌ 9, GIOVEDÌ 11, VENERDÌ 12 ORE 19, SABATO 13 FEBBRAIO ORE 15.30 TEATRO MALIBRAN LES CHEVALIERS DE LA TABLE RONDE Produzione delegata Palazzetto Bru Zane Produzione esecutiva Compagnie Les Brigands Coproduzione Opéra de Reims / Le Centre des Bords de Marne – Le Perreux / La Coursive – Scène nationale La Rochelle Con il sostegno di Arcadi Île-de-France SPEDIDAM e ADAMI In collaborazione con Angers-Nantes Opéra Con il sostegno di DRAC Île-de-France 20 21 SABATO 20 FEBBRAIO ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE QUINTETTO PER FIATI MARTEDÌ 8 MARZO ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE ALLA SCOPERTA DI MARIE JAËLL George ONSLOW Quintetto per fiati Paul TAFFANEL Quintetto per fiati Jacques IBERT Trois Pièces brèves In occasione della Giornata internazionale della donna Klarthe Quintet © Daniel Delang KLARTHE QUINTET Clément Dufour flauto Marc Lachat oboe Julien Chabod clarinetto Pierre Rémondière corno Guillaume Bidar fagotto Vincitori del premio Palazzetto Bru Zane al Concorso di musica da camera ARD di Monaco di Baviera 2014 La sfida di partecipare al Concorso per quintetto a fiati dell’ARD di Monaco, in nome della quale il Klarthe Quintet si costituisce, è pienamente vinta con il conseguimento del terzo premio nel 2014, cui seguono il premio della Bayerischer Rundfunk Classic online e il premio speciale del Palazzetto Bru Zane per la migliore interpretazione del Quintetto di Onslow. A questa messe di distinzioni si aggiungono quelle individuali, tanto da rendere questo giovane ensemble uno dei più premiati della sua generazione. 22 A. JAËLL / F. MENDELSSOHN Marche nuptiale Marie JAËLL Les Beaux Jours (estratti) Camille SAINT-SAËNS Valse nonchalante op. 110 Valse gaie op. 139 Danse macabre (trascrizione di Franz Liszt) Marie JAËLL Jours pluvieux Franz LISZT Mephisto Valse n. 3 (completato da Marie Jaëll) Mephisto Valse n. 1 ORE 19 Come essere la musica prima di suonarla: Marie Jaëll Olga Visentini presenta la figura della compositrice «Non è amore, è frenesia che ho per la mia arte… Questa passione travolge ogni ostacolo», dichiarava Marie Jaëll. La brillante musicista d’origine alsaziana, sposa del pianista e compositore Alfred Jaëll, dimostrava un temperamento focoso. Non stupisce perciò che abbia impressionato Liszt e Saint-Saëns, di cui divenne amica e segretaria. I due uomini eseguirono del resto le sue Douze Valses et finale op. 8, a quattro mani, a Bayreuth nel 1876. Marie Jaëll contribuì alla diffusione della tradizione germanica a Parigi, organizzando serie di concerti in cui interpretò l’integrale delle sonate di Beethoven, tutta la musica per pianoforte di Liszt e di Schumann. Prodezze, accanto alle quali una maratona sembrerebbe una salutare passeggiata. Dana Ciocarlie pianoforte Flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno: il quintetto di fiati nacque sul limitare del Romanticismo, visto che i musicisti del Settecento preferivano ensemble senza flauti. L’evoluzione, tanto della fattura strumentale quanto dell’insegnamento, contribuì all’affermazione di questo organico, la cui ricca tavolozza Onslow esplorò in una delle sue ultime opere (1850), benché fino a quel momento si fosse interessato agli archi. Questo lavoro sedusse completamente Taffanel, uno dei più importanti flautisti dell’epoca, autore nel 1876 di una pagina brillante e raffinata nel contempo. Qualche decennio più tardi, i Trois Pièces brèves di Ibert (1930) confermano che il quintetto di fiati si è imposto come uno dei principali effettivi da camera e che dispone di risorse sonore inesauribili. In collaborazione con l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Dana Ciocarlie nasce a Bucarest e si forma alla scuola pianistica romena; studia in seguito a Parigi, vincendo il premio internazionale Pro Musicis e il Concorso Ferruccio Busoni in Italia. Esegue musica da camera insieme a musicisti quali Gilles Apap, Jean-Marc Philips, Nicolas Dautricourt e il Quatuor Psophos. Affianca l’attività di concertista a quella di docente, insegnando al Conservatorio di Lione e all’École Normale de Musique Alfred Cortot di Parigi. Ha registrato per il Palazzetto Bru Zane brani rari di Marie Jaëll per il CD con libro della collana «Portraits» dedicato alla compositrice. 23 9 APRILE – 15 MAGGIO 2016 festival BENJAMIN GODARD NEI SALOTTI PARIGINI Riscoperta di un compositore in perfetta sintonia con la sua epoca, creatore di musiche seducenti. GIOVEDÌ 31 marzo 2016 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL Estratti di opere per pianoforte di Benjamin GODARD David Lively pianoforte Finale con brindisi Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Virtuoso sia come violinista che come pianista, eccellente autore di mélodies perfettamente in sintonia con la sua epoca, oggi Godard (1849-1895) è ricordato principalmente per la Berceuse tratta dall’opera Jocelyn (1888). Appassionato di musica strumentale, Godard privilegia lo slancio del cuore sul ragionamento della mente, rivelandosi accessibile e invitante per chi oggi cerchi di riscoprirne lo spirito raffinato. È questo stile equilibrato e discreto che il Palazzetto Bru Zane metterà in primo piano, proponendo una rassegna della sua produzione (mélodies, quartetti, trii, sonate, musica per pianoforte). Nato nel 1849, enfant prodige del violino, allievo di Richard Hammer e di Henri Vieuxtemps, Benjamin Godard svolge un ruolo attivo nella vita musicale francese all’inizio della Terza Repubblica: suona in un quartetto, mentre i suoi pezzi per pianoforte e le mélodies ottengono notevole successo nei salotti. È anche direttore d’orchestra, veste nella quale fonda la Société des concerts modernes. Il suo stile, alla maniera del classicismo romantico di Mendelssohn, rimane tradizionale, oltre che lontano dal contrappunto scolastico. Non affascinato dalla scrittura wagneriana, alcune sue pagine fanno vibrare l’intimo sentimentalismo dell’ascoltatore (Rêve vécu e Solitude per pianoforte, o Les Larmes e Veux-tu? per voce e tastiera), mentre altrove rilegge il colore pittoresco o gli arcaismi del passato attraverso uno stile alla portata del grande pubblico (Nouvelles Chansons du vieux temps, Symphonie «gothique», Suite de danses anciennes et modernes per pianoforte). Muore prematuramente nel 1895 a soli 46 anni. Era un sognatore, emotivo nell’intimo. Eugène de Solenière 25 SABATO 9 APRILE ORE 20 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA GODARD E LA VOCE DOMENICA 10 APRILE ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE QUARTETTI DIMENTICATI Benjamin GODARD Mélodies, arie e duetti d’opera Benjamin GODARD Quartetto per archi n. 2 op. 37 Charles GOUNOD Quartetto per archi n. 2 Olivia Doray soprano Cyrille Dubois tenore Tristan Raes pianoforte « Oh ! ne t’éveille pas encor Pour qu’un bel ange de ton rêve / en déroulant son long fil d’or / Enfant, permette qu’il s’achève ! » 26 «Oh ! non svegliarti ancora / perché un bell’angelo del tuo sogno / srotolando il suo lungo filo d’oro / Bambino, permetta che finisca!»: chi ricorda oggi questi versi e la loro melodia dal fascino frastornante? Molto conosciuti alla fine dell’Ottocento, si tratta dei versi della «Berceuse» dall’opera Jocelyn di Godard, del 1888. Ecco cosa invita a un ulteriore ascolto. Le opere liriche non mancano, ispirate alla Spagna di Calderon (Pedro de Zalamea), alla storia (Les Guelfes, Dante, Jeanne d’Arc, La Vivandière), o al conflitto tra amore profano e spirituale (Jocelyn). Le mélodies meritano a loro volta di uscire dall’oblio. Si scommette che toccheranno gli ascoltatori di questo concerto, oggi come nei salotti di allora. Olivia Doray studia al Royal College di Londra, al Conservatorio di Marsiglia e all’Atelier Lyrique dell’Opéra National di Parigi. Ha interpretato diversi ruoli mozartiani, tra cui Pamina nel Flauto Magico e Sandrina ne La finta giardiniera. Premiato per le Victoires de la Musique nel 2015, Cyrille Dubois è particolarmente dedito alla mélodie francese. Ha partecipato a diversi progetti discografici del Palazzetto Bru Zane tra cui Renaud di Sacchini, Le Paradis Perdu di Dubois e Le Désert di David. Tristan Raes lavora tra l’altro con Pierre Boulez in occasione dell’esecuzione di una sua composizione. Registra nel 2004 un CD con l'integrale della musica per due pianoforti di Poulenc. QUATUOR MOSAÏQUES Erich Höbarth, Andrea Bischof violini Anita Mitterer viola Christophe Coin violoncello Territorio forse riservato ai musicisti tedeschi, il quartetto per archi? L’idea ha avuto un certo seguito. Quando si pensa che i vincitori del prix de Rome dovevano scrivere un quartetto nel loro soggiorno a Villa Medici, o che la Società di compositori di musica (fondata nel 1862) impose più volte questa formazione per il suo concorso annuale, si può allora immaginare la quantità di partiture prodotte nel corso dell’Ottocento in Francia. Per molti esecutori di strumenti ad arco, come Godard (violinista virtuoso), il genere fu un luogo di passaggio naturale e quasi obbligato. Quanto a Gounod, i manoscritti di tre dei suoi cinque quartetti (tra cui il n. 2) furono riscoperti e acquistati dalla Biblioteca nazionale di Francia solo nel 1993. La caccia al tesoro è appena cominciata! «Nel mosaico, ogni dettaglio sembra essere magnificamente concepito [...]. In musica, è la stessa cosa, bisogna lavorare i dettagli, fare ricerche in organologia, in musicologia, riflettere sulle articolazioni, sulle frasi, le dinamiche. Forgiare le migliori condizioni d’ascolto»: è la dichiarazione di intenti di Christophe Coin. Costituitosi a Vienna nel 1987, il Quatuor Mosaïques nasce con la volontà di condividere una lunga esperienza interpretativa su strumenti d’epoca, con l’obiettivo di perpetuare un legame vitale con la tradizione europea del quartetto per archi. Oggi considerato uno dei più importanti ensemble, il Quatuor Mosaïques presenta una ricca discografia al suo attivo. 27 GIOVEDÌ 14 APRILE ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE GODARD E IL VIOLINO MARTEDÌ 26 APRILE ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE SCENE ITALIANE E NON SOLO… Benjamin GODARD Sonata per violino n. 1 Sonata per violino n. 2 Sonata per violino solo n. 2 Sonata per violino n. 4 Benjamin GODARD Barcarolle op. 80 Barcarolle op. 105 Scènes italiennes op. 126 Vingt Pièces op. 58 Nicolas Dautricourt violino Dana Ciocarlie pianoforte In collaborazione con l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia Enfant prodige del violino, Benjamin Godard fu allievo di Richard Hammer e di Henri Vieuxtemps. Entrato al Conservatorio nel 1863, studiò anche composizione con Henri Reber. Compositore prolifico per il pianoforte come per il violino, con le sue quattro sonate per violino e pianoforte – le cui prime due sono significativamente dedicate rispettivamente al suo maestro Hammer e al pianista Krüger –, Godard dà alla stampa alcune pagine sotto il segno di una scrupolosa uguaglianza e di un dialogo caloroso tra i due strumenti. Con le due sonate per violino solo, egli prosegue il virtuosismo strumentale solista d’Ancien Régime, come attesta in particolare il prestito da forme per suite di danza – sarabande, rigaudon, bourrée, ecc. Premio Enesco della SACEM e Rivelazione classica dell’ADAMI, Nicolas Dautricourt è invitato nel 2012 a far parte della Chamber Music Society del Lincoln Center a New York. Vincitore di concorsi internazionali (Wieniawski, Lipizer, Belgrado), suona uno Stradivari del 1713. Artista curioso, percorre nei suoi concerti anche repertori insoliti con incursioni nel jazz e nel tango. Ha registrato un CD con le sonate di Benjamin Godard in occasione del ciclo monografico del Palazzetto Bru Zane. Dana Ciocarlie si forma alla scuola pianistica romena e si perfeziona a Parigi, vincendo il premio speciale Sandor Vegh al Concorso Geza Anda di Zurigo e il Concorso Ferruccio Busoni in Italia. Partecipa a vari progetti di musica da camera insieme a musicisti quali Gilles Apap, Jean-Marc Philips e il Quatuor Psophos. Sta registrando l’integrale della musica per pianoforte di Schumann con la casa discografica La Dolce Volta. 28 Alessandro Deljavan pianoforte Secondo una tendenza tipicamente romantica, una parte del catalogo di Benjamin Godard mette in evidenza un tipo di pittoresco sviluppato in alcune pièces musicali, brevi e descrittive. Imitando con un ritmo ternario il movimento delle gondole di Venezia, il genere della barcarola costituisce un esempio tipico di questo gusto per la rappresentazione di un altrove vicino o lontano. Le Scènes dell’op. 126 si addicono a un viaggio attraverso un’Italia popolare, trasportando l’ascoltatore da Firenze alla Sicilia e al Sud della penisola («Tarentelle»). Infine, con le Pièces dell’op. 58, Godard fa scorrere una serie di miniature davanti alle orecchie del pubblico; ognuna dedicata a un suo allievo. Alessandro Deljavan è uno degli interpreti più interessanti del nuovo pianismo italiano. Dotato di grande carisma, appassionato interprete del repertorio contemporaneo e apprezzato esecutore di Chopin e di Alkan. Vincitore di importanti premi internazionali, è invitato a esibirsi in Europa, Stati Uniti, Canada e Corea. Ha inciso oltre 30 dischi per varie case discografiche, da solista e in formazioni da camera, dal duo al quintetto. Insegna pianoforte principale presso il Conservatorio di Bari. 29 SABATO 30 APRILE ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE VIOLONCELLO ROMANTICO MARTEDÌ 3 MAGGIO ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE GODARD E LA MÉLODIE Benjamin GODARD Sonata per violoncello Rita STROHL Titus et Bérénice Benjamin GODARD Mélodies Gary Hoffman violoncello David Selig pianoforte Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto Con due opere di mirabile intensità espressiva, il programma di questo concerto dà risalto a un aspetto non conosciuto del repertorio romantico per violoncello. Nel momento in cui la scuola francese forgiata dalla generazione del violoncellista Duport si diffonde, la scrittura di volta in volta cantante, lirica, ritmica e declamatoria di questi pezzi rivela tutto il potenziale drammatico dello strumento più vicino alla voce umana. Combinando al genere classico della sonata un contenuto narrativo tipico dei poemi e altre forme romantiche, l’opera singolare di Rita Strohl prefigura le grandi pagine programmatiche dedicate allo strumento dai compositori del Novecento, dall’epico Don Quichotte di Strauss all’onirico Tout un monde lointain di Dutilleux. Tassis Christoyannis baritono Jeff Cohen pianoforte «La sua parte migliore probabilmente fu espressa dalle opere di piccole dimensioni, mélodies e pièces per pianoforte», osservò il critico inglese Arthur Hervey. Non fu il solo a percepire il talento di Godard per la miniatura, dove il senso della caratterizzazione e l’attitudine a sedurre dalle prime note diventano elementi fondamentali. Un centinaio di mélodies testimonia un senso per la letteratura tanto eclettico quanto affinato: autori minori, certo, ma anche Lamartine, Hugo, Musset, Gautier, così come dei poeti antichi quali La Fontaine, il poeta cinquecentesco Jean-Antoine de Baïf e perfino quello del Trecento Eustache Deschamps. La diversità musicale si dimostra in armonia, perché Godard eccelle nello stilizzare una canzone popolare come nel dipingere una vasta scena che guarda al teatro lirico. Sfrutta la vena nostalgica della vecchia Francia e coltiva il concerto in uno spirito cavalleresco. France-Yvonne Bril Dopo aver vinto il primo premio al concorso Rostropovich di Parigi nel 1986, Gary Hoffman avvia una brillante carriera internazionale. Professore alla Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Bruxelles, suona un Nicolò Amati del 1662. David Selig, dopo gli studi al Conservatorio di Parigi con Aldo Ciccolini, si esibisce nei più importanti teatri di tutto il mondo. È inoltre direttore artistico del festival Les Journées Romantiques e dal 2011 è professore di accompagnamento al Conservatorio di Lione. 30 Studia al Conservatorio di Atene canto, pianoforte, direzione d’orchestra e composizione. Si specializza con Aldo Protti a Cremona, vincendo nel 1995 il Concorso Maria Callas. Grazie alle sue qualità musicali e sceniche, Tassis Christoyannis affronta un repertorio molto ampio, da Monteverdi a Debussy. Dopo aver inciso le mélodies di David (2014) e Lalo (2015), registra le rarissime mélodies di Godard. Nato a Baltimora, Jeff Cohen è professore di Lied e mélodie al Conservatorio nazionale di Parigi. Ha accompagnato artisti quali June Anderson, Véronique Gens e Angela Gheorghiu. Molto attivo nella registrazione discografica, in modo particolare ha inciso l’integrale delle mélodies di Duparc e Fauré. 31 SABATO 7 MAGGIO ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE ROMANTICISMO E MODERNITÀ GIOVEDÌ 12 MAGGIO ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE SOGNO VISSUTO Benjamin GODARD Trio con pianoforte n. 2 Aubade per violino e violoncello op. 133 Gabriel FAURÉ Trio con pianoforte Lili BOULANGER D’un matin de printemps Benjamin GODARD Sonata per pianoforte n. 2 Trois Pièces op. 16 Nocturne n. 3 op. 139 Nocturne n. 4 op. 150 Rêve vécu op. 140 Trio Talweg © Sonja Werner Eliane Reyes pianoforte TRIO TALWEG Juliana Steinbach pianoforte Sébastien Surel violino Éric-Maria Couturier violoncello Nel programma di questo concerto si potranno apprezzare le due estremità di un periodo cerniera nella storia della musica francese. Dalle opere di Godard, con la loro ispirazione romantica, volentieri nostalgica, si passa a due opere che, seppure ben radicate in questo stesso romanticismo musicale francese, aprono la strada a una modernità più sfumata e sospesa, tanto dal punto di vista del linguaggio che del carattere. Creato nel 1923, il trio di Fauré si segnala per una notevole economia di mezzi e per un’espressione intima, sostenuta da armonie audaci. Di un tono insolitamente leggero, per non dire gioioso, l’opera di Lili Boulanger dischiude orizzonti armonici inascoltati e allo stesso tempo un lirismo contenuto, «in sordina», lontano dalle effusioni romantiche. 32 Tal (valle) – weg (sentiero): il termine di origine tedesca Talweg – letteralmente «sentiero della valle» – indica la confluenza delle correnti che, scese dalle vette, scorrono insieme. L’insaziabile curiosità di questo ensemble, fondato nel 2004 a Parigi, lo rende ideale interprete di opere rare e riscoperte originali. Il CD con musiche di Cajkovskij e Šostakovic uscito nel 2008 ha ottenuto il Diapason d’Or ed è del 2014 il CD con l’integrale dei trii per pianoforte e archi di Brahms. I Nocturnes n. 3 e 4, Rêve vécu o i Trois morceaux op. 16 di Benjamin Godard testimoniano una produzione per pianoforte legata all’intimità del salotto, così come all’estetica della notte. Se queste composizioni si avvicinano dunque alla produzione francese contemporanea – si pensa in particolare ai notturni o alle barcarole di Fauré – esse rivelano allo stesso tempo una nostalgia di cui il compositore si fa carico; Rêve vécu è così sottotitolato «pièce romantique», mentre due lavori dell’op. 16 evocano il minuetto e la gavotta, antiche danze francesi. Questo gusto per la pièce caratteristica, l’effetto sonoro, il virtuosismo o ancora la soavità delle mélodies non deve mascherare l’ambizione di un giovane compositore che osa ricollegarsi alla sonata per pianoforte, genere complesso poco affrontato dai suoi contemporanei francesi. «Negli ultimi anni, nessuno mi ha impressionato così tanto come questa giovane pianista, è già una vera artista.» Così Vladimir Ashkenazy descrive il talento di Eliane Reyes dopo averla sentita suonare ancora bambina. Studia al Conservatorio di Bruxelles e ottiene il primo premio a Ettlingen in Germania. Si esibisce con artisti di fama mondiale come Misha Maisky, José van Dam o Augustin Dumay. È stata per due volte la pianista ufficiale del Concorso Reine Elisabeth e recentemente ha registrato due CD dedicati a Benjamin Godard, in occasione del ciclo programmato dal Palazzetto Bru Zane. 33 DOMENICA 15 MAGGIO ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE POESIA SABATO 18 GIUGNO DALLE 17 PALAZZETTO BRU ZANE ART NIGHT Benjamin GODARD Sonata per violino e pianoforte n. 3 Berceuse Ernest CHAUSSON Poème Gabriel FAURÉ Sonata per violino e pianoforte n. 1 Ore 17-18 Laboratorio di costruzione di uno strumento musicale con materiali di riciclo. Per adulti e bambini tra i 6 e i 12 anni. A cura di Sestante di Venezia DISPONIBILITà LIMITATA prenotazione consigliata +39 041 52 11 005 [email protected] Maria Milstein violino Nathalia Milstein pianoforte ore 18.00 Visita guidata per bambini e famiglie Come ogni anno, Art Night sarà l’occasione per una giornata di «porte aperte» veneziana, con un evento speciale dedicato ai bambini, visite guidate al Palazzetto Bru Zane e concerti di musica romantica francese affidati a giovani e promettenti interpreti. Nel giugno 2016 si esibirà il primo gruppo di partecipanti all’Académie internationale de musique Maurice Ravel. Dopo aver frequentato lezioni individuali e masterclass tenute da insegnanti di fama nel settembre 2015 a Saint-Jean-de-Luz (sede dell’Académie Ravel), i giovani strumentisti presenteranno i frutti del proprio lavoro a Venezia. ore 19 - 23 34 © Palazzetto Bru Zane - ph. Michele Crosera Nata a Mosca, Maria Milstein si perfeziona al Conservatorio di Amsterdam. Dal 2011 è artista in residenza alla Chapelle Musicale Reine Elisabeth. Ha vinto il Concorso ARD di Monaco nel 2013 (secondo premio e premio del pubblico) e il primo premio al Concorso di musica da camera di Lione nel 2011 con il Trio Van Baerle, del quale fa parte dal 2004. La violinista Nathalia Milstein ha vinto il primo premio ai concorsi organizzati dal conservatorio di Ginevra (2010, 2011 e 2012). Da molti anni forma un duo con la sorella violinista. Genere tipicamente romantico, il «poème» si riallaccia alla concezione estetica secondo la quale i suoni rivestono un potere evocativo infinitamente superiore a quello delle parole. Senza dar troppa importanza a questo filone – come fa invece l’opera di Chausson, vasta elegia dell’espressione funebre, di rara intensità –, le sonate di Godard e di Fauré conferiscono agli strumentisti lo stesso potere drammatico o poetico che distingue queste pagine da semplici «sonate» nel senso classico del termine. Nella trascrizione della celebre «Berceuse» presa dall’opera Jocelyn di Godard, la musica si trova privata del soccorso delle parole che le erano inizialmente associate, aprendo il senso della musica, aldilà delle parole del libretto, all’espressione dell’ineffabile. Visite guidate alternate a concerti dei giovani musicisti dell’Académie internationale de musique Maurice Ravel 35 CONCERTI PER LE FAMIGLIE altre attività per genitori e bambini A PARTIRE DAI 3 anni DOMENICA 4 OTTOBRE 2015 DALLE 15 ALLE 17 Famiglie con bambini dai 3 agli 11 anni In occasione della giornata nazionale Famiglie al museo Caccia al suono Una caccia al “tesoro” per tutta la famiglia che vede coinvolti sia genitori che bambini alla scoperta del Palazzetto Bru Zane. Attraverso un file audio in onda su YouTube, con l’aiuto di un semplice smartphone, ogni famiglia sarà coinvolta per riconoscere e scovare i suoni antichi e attuali che si nascondono tra le mura del Palazzetto. Un quiz “educativo” per adulti accompagnerà l’attività che sarà supportata da immagini e schede didattiche sulla storia dell’edificio. A cura di Macacotour Ingresso gratuito prenotazione consigliata (posti limitati) +39 041 52 11 005 | [email protected] DOMENICA 13 marzo 2016 ore 15.30–16.30 Famiglie con bambini dai 4 ai 6 anni Raccontami una musica! La musica è uno scrigno da cui estrarre spunti preziosi per imparare ad ascoltare, giocare, cantare. Genitori e bambini potranno scoprire la magia dei suoni accompagnati da Diana D’Alessio e dai musicisti dell’Ensemble Musagète. La musica regalerà a tutti la sua storia più bella. Il concerto sarà seguito da una merenda. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA posti limitati adulti: 10 euro | bambini: ingresso gratuito +39 041 52 11 005 | [email protected] 36 37 per genitori e bambini a partire dai 6 anni Prezzi adulti: 10 euro | bambini fino ai 12 anni: ingresso gratuito Info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005 Per bambini e ragazzi e per le loro famiglie sono in programma quattro concerti la domenica pomeriggio, preceduti da un laboratorio della durata di un’ora circa. Grazie alle attività proposte da un mediatore bambini e genitori insieme avranno la possibilità di trascorrere un pomeriggio di alfabetizzazione musicale per giocare con la voce e con i suoni, alla scoperta di quanto facile e naturale possa essere avvicinarsi alla musica. Come si svolge il laboratorio Partendo dal vissuto di ciascuno, bambini e genitori vengono guidati a un'analisi consapevole dei brani proposti, attraverso un approccio attivo e creativo, collegando sempre l’ascolto a un’esperienza concreta. Il mediatore farà ricorso: • alla capacità canora (esecuzione di canzoni inventate sui temi principali dei pezzi); • alla trasmissione verbale (rumori e produzioni sonore per capire intensità, timbro e agogica nel pezzo); • alla riproduzione di ritmi con il corpo o con piccoli oggetti (matite, carta o altro); • all’espressione fantasiosa con il movimento (danza e movimenti di fantasia pura sul ritmo dei brani ascoltati); • all’uso della propria immaginazione con la costruzione di facili testi e storie o con un’attività di riposo attento per favorire lo svuotamento della mente affinché la musica possa finalmente essere ascoltata. Il Palazzetto Bru Zane ha ottenuto il riconoscimento «Venezia sostenibile» per l’area Famiglie 38 La domenica, dalle 15.30 alle 17.30, un pomeriggio dedicato alla musica con laboratorio, merenda e concerto 18 ottobre 2015 ORE 15.30 sonata sviolinata Musiche di Lalo, Pierné Diana Tishchenko, Joachim Carr Strumenti: violino e pianoforte Laboratorio a cura di Piero Maestri 29 novembre 2015 ORE 15.30 l'arpa fantastica di viaggi e racconti Musiche di Cras, Caplet EX NOVO ENSEMBLE Strumenti: flauto, violini, viola, violoncello e arpa Laboratorio a cura di Diana D'Alessio 21 febbraio 2016 ORE 15.30 col piffero! Musiche di Onslow, Taffanel KlarthE Quintet Strumenti: flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto Laboratorio a cura di Piero Maestri 8 maggio 2016 ORE 15.30 do, mi, re, suoniamo in tre Musiche di Godard, Boulanger Trio Talweg Strumenti: violino, violoncello e pianoforte Laboratorio a cura di Diana D’Alessio 39 conferenze Ingresso libero info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005 giovedì 22 ottobre 2015 - ORE 18 giovedì 19 NOVEMBRE 2015 - ORE 18 giovedì 3 dicembre 2015 - ORE 19 MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2016 - ORE 18 Paolo Isotta Il Deserto alle pendici del Vesuvio Félicien David (1810-1876) è considerato, per l’«ode-symphonie» Le Désert (1844) l’iniziatore dell’esotismo musicale. Vero conoscitore dell’Oriente, ove risiedette per molti anni, questo compositore aderente al sansimonianesimo, che fu il successore di Berlioz quale bibliotecario del Conservatorio di Parigi, è figura affascinante in ispecie per la vastità dei suoi orizzonti culturali. Con Herculanum (1859) la sua ricerca dell’Altrove si sposta dallo spazio al tempo; e anche in questo David è un precursore. Marco Rapetti Paul Dukas a 150 anni dalla nascita «J'appartiens au passé qu'on liquide...» Noto al grande pubblico soltanto grazie al poema sinfonico L'Apprendista stregone (immortalato nel 1940 da Walt Disney in Fantasia), Paul Dukas resta uno dei compositori più enigmatici di inizio Novecento. Di padre ebreo e madre cattolica, profondamente francese ma di cultura anche germanica, epigono romantico e nel contempo impressionista e neoclassico, intellettuale progressista ma ugualmente conservatore, Dukas (pronunciato con la S finale, secondo la sua volontà) sembra incarnare i paradossi di epoche e di mondi culturali contigui ma in evidente contrasto. Musicista-filosofo nonché grande pedagogo, Dukas fu un vero «maestro che offriva generosamente i preziosi doni della sua abilità e della sua amicizia» (Gustave Samazeuilh). Luigi Attademo «Guitaromanie»: la chitarra nella Parigi del XIX secolo Alla fine del Settecento la chitarra conosce un’epoca di grandi trasformazioni, prime fra tutte quelle legate all'organologia. Con l’introduzione della sesta corda e il passaggio da corde doppie a semplici si impose un modello detto «chitarra francese» (che si contrapponeva a quella spagnola) che conquistò i più importanti chitarristi compositori spagnoli dell’epoca – Aguado e Sor tra tutti, entrambi attivi a Parigi – e fu motivo d’interesse per Boccherini che scrisse due serie di quintetti dedicati allo strumento. Contemporaneamente, in Italia, la grande tradizione strumentale diede vita a una scuola chitarristica che migrò agli inizi dell’Ottocento principalmente in Francia. La capitale francese diventa teatro di un significativo sviluppo della chitarra, che si diffonde nei salotti e nelle sale da concerto arrivando a creare un vero e proprio fenomeno di moda: «la Guitaromanie» immortalata nella celebre incisione di Charles de Marescot. Emilio Sala Tra «comique absolu» ed «esprit fumiste»: il caso di Hervé, «compositeur toqué» Che l’operetta di Hervé e di Offenbach abbia a che fare con la comicità «moderna», dalle teorizzazioni di Baudelaire (De l’essence du rire, 1855) all’emersione della scuola «fumista» (anni ’80), è l’assunto fondamentale di questa conferenza. In essa verrà presentata l’operetta Les Chevaliers de la Table ronde di Hervé (1866), in cui la parodia e la satira convivono con l’assurdo e l’humour noir. Un Hervé pre-patafisico? Tornare ad ascoltare le operette del «compositeur toqué» (come veniva soprannominato dal titolo di uno dei suoi atti unici) significa anche riscoprire la fervida humus che nutrì il sarcasmo irresistibile del Père Ubu di Jarry. 40 41 Tutte le registrazioni delle conferenze sono disponibili per l’ascolto su bru-zane.com MARTEDÌ 8 marzo 2016 - ORE 19 Olga Visentini Come essere la musica prima di suonarla: Marie Jaëll L’arte deve essere vera, ma deve essere libera; solo riunendo queste due condizioni potrà essere divina. Marie Jaëll Nella seconda metà dell’Ottocento uno sciame di virtuosi del pianoforte invase le sale concertistiche europee. Tra di loro, sulle orme di Clara Schumann, vi furono alcune donne. Molte dovettero limitarsi a suonare nei salotti privati perché in certi ambienti era considerato «indecoroso» per una donna esibirsi in pubblico. Marie Jaëll Trautmann, forse in ragione della sua estrazione sociale, non incontrò invece alcun ostacolo alla sua vocazione di musicista e fu tra le poche appartenenti al sesso femminile a raccogliere l’unanime applauso del pubblico e dei più grandi musicisti per il suo virtuosismo. 42 mercoledì 16 marzo 2016 - ORE 18 MARTEDÌ 19 APRILE 2016 - ORE 18 Mercoledì 24 MAGGIO 2016 - ORE 18 Maria Ida Biggi L’illusione scenica e la pratica teatrale a Parigi alla fine dell’Ottocento La scenografia a Parigi, dagli anni '80 dell’Ottocento fino ai primi del Novecento, assume caratteristiche peculiari che mostrano la grande importanza della componente visiva dello spettacolo musicale. In particolare, l’allestimento scenico realizzato al teatro dell’Opéra è significativo dell’alto grado di qualificazione artistica raggiunto dai pittori, ma tutta la produzione parigina è basata sulla richiesta di favolosi impianti scenici e propone soggetti scenografici spettacolari e fantastici. Auguste-Alfred Rubé, Philippe-Marie Chaperon, Eugène-Louis Carpezat, Jean-Louis Chéret, Jean-Emil Daran, Marcel Jambon, Alexandre Bailly, Delphin Petit Amable, Joseph-Antoine e il fratello Jean Baptiste Lavaste sono alcuni nomi dei principali pittori attivi all’Opéra di Parigi, ma anche altri artisti sono stati importanti come Luciene Jusseaume, attivo soprattutto all’Opéra-Comique, e ancora tutto da scoprire e studiare. Andrea Penna Storie di rivoluzioni in musica La Rivoluzione Francese, momento di passaggio epocale nella storia moderna, ha coinvolto anche il mondo musicale del tempo, con importanti conseguenze a breve e lungo termine. Dopo aver tracciato un panorama delle conseguenze della Rivoluzione in campo culturale e musicale in Francia e in Europa, sarà interessante seguire l'evoluzione di queste situazioni nei decenni della Restaurazione e in quelli successivi. Il tema della Rivoluzione sarà così rintracciato nella produzione musicale e operistica europea, evidenziando la sua evoluzione da momento esecrabile a epoca di germinazione delle libertà fondamentali, passando per il puro espediente drammaturgico. Alcuni esempi permetteranno di ascoltare l'emergere molto lento dei temi rivoluzionari nell’opera francese, i richiami alla Rivoluzione francese nella chanson e nella musica da camera, fino al Secondo Impero. Lorenzo Mattei Il musicista di Joséphine: note sullo Spontini francese Dopo un secolo di impermeabilità dell’Opéra alle influenze italiane, il melodramma a Parigi fu segnato da processi di ibridazione tra musica italiana e francese che interessarono la generazione di Piccinni, Sacchini, Salieri prima, quella di Cherubini e Spontini poi. L’incontro si propone di tracciare un quadro del gusto e delle abitudini fruitive del pubblico parigino negli anni del regime napoleonico e di seguire il modo in cui l’italiano Spontini seppe conquistarne il plauso. Oltre agli opéras-comique spontiniani, osservati alla luce dei suoi esordi italiani nel campo dell’opera buffa, ci si soffermerà su Olympie inquadrandone il peso che esercitò nella definizione di un melodramma ‘bifronte’, neoclassico in quanto statuario ma neobarocco per forza allegorica. 43 visite guidate gratuite concerti IN VENETO Tutti i giovedì pomeriggio (tranne 24, 31 dicembre 2015 e 2 giugno 2016) DOMENICA 11 OTTOBRE 2015 ORE 20 SALE APOLLINEE TEATRO LA FENICE VENEZIA «COLORE FRANCESE» NELLA MUSICA DEL PRIMO NOVECENTO 14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese Prenotazione obbligatoria per gruppi di oltre 10 persone Informazioni: [email protected] |+39 041 52 11 005 La storia del Casino Zane inizia nel 1695 quando Marino Zane decide di far erigere una «piccola casa» destinata allo svago a pochi metri da Palazzo Zane, abitazione della famiglia. Per la decorazione degli interni, vengono coinvolti i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci, pittore attivo in ambito europeo e amato dai patrizi veneziani per il suo raffinato gusto del Barocchetto, è l’autore dei due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la verità, nella scalinata d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sul soffitto della sala principale; opera di Ricci anche i medaglioni a monocromo ai quattro angoli, rappresentanti le figure mitologiche simbolo dei quattro elementi: Mercurio e Diana (terra), Anfitrite e Nettuno (acqua), Giunone e Pan (aria), Ercole e Giove (fuoco). La decorazione pittorica viene quindi arricchita dagli affreschi del quadraturista bolognese, Ferdinando Fochi: architetture trompe-l’oeil, colonne, vasi di fiori e in particolare nel vano della scala, due statue, personificazioni della Giustizia e della Prudenza. I ricchi stucchi sono opera dell’artista ticinese Abbondio Stazio e del suo allievo Andrea Pelli. La balaustra in legno del salone principale, decorata esternamente con inserti floreali, è opera del bellunese Andrea Brustolon o di un artista della sua bottega. Il giardino del Palazzetto Bru Zane è un tipico giardino d'ombra con un disegno volutamente semplice. Il colore predominante è il bianco e la vegetazione scelta costituisce una sorta di «mise en scène» dello spirito «romantico» del luogo. Ecco dunque festoni di edera che ricoprono i muretti del giardino e ricadono dagli antichi muri, grandi allori e un cipresso che vegliano dall'alto sul giardino. Sulla facciata, i rami di un glicine vengono guidati su tiranti d'acciaio, in modo da creare colonne verdi tra le finestre. Louise FARRENC Trio in si minore per flauto, violoncello e pianoforte Charles-Marie WIDOR Suite per flauto e pianoforte op. 34 Raphaèle BISTON Figure & Profile per flauto, clarinetto, violoncello pianoforte (prima esecuzione) Gabriel PIERNÉ Sonata da camera per flauto, violoncello e pianoforte op. 48 Gabriel FAURÉ Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 120 EX NOVO ENSEMBLE Daniele Ruggieri flauto Davide Teodoro clarinetto Carlo Teodoro violoncello Aldo Orvieto pianoforte In collaborazione con Ex Novo Ensemble teatrolafenice.it | 041786511 44 MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE 2015 ORE 20.15 AUDITORIUM POLLINI PADOVA Édouard LALO Quartetto per archi op. 45 Henri DUTILLEUX Ainsi la nuit Robert SCHUMANN Quartetto n. 1 QUATUOR HERMÈS In collaborazione con gli Amici della Musica di Padova amicimusicapadova.org 0498756763 MARTEDÌ 1° DICEMBRE 2015 ORE 20 SALE APOLLINEE TEATRO LA FENICE VENEZIA LE MASQUE DE LA MORT ROUGE André CAPLET Conte fantastique per arpa e quartetto d’archi EX NOVO ENSEMBLE Daniele Ruggieri flauto Carlo Lazari, Annamaria Pellegrino violini Mario Paladin viola Carlo Teodoro violoncello Nicoletta Sanzin arpa In collaborazione con Ex Novo Ensemble teatrolafenice.it | 041786511 LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2015 ORE 20.45 TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO TREVISO AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE Opere di BONIS, OFFENBACH, CHAMINADE, FAURÉ, HAHN, GODARD, DUPARC, DUBOIS… Maurice RAVEL Quartetto per archi Philippe HERSANT Isabelle Druet mezzosoprano Usher per arpa e quartetto QUATUOR GIARDINI d’archi Produzione Palazzetto Bru Zane Commissione di Jakez François, In collaborazione con Teatri e Umanesimo Latino direttore delle «Arpe Camac» S.p.A. - Società strumentale della (prima esecuzione) Fondazione Cassamarca Jean CRAS fondazionecassamarca.it 0422410130 Quintetto per flauto, violino, viola, violoncello e arpa 45 calendario 2015-2016 FEBBRAIO Martedì 2 ore 18 Palazzetto Bru Zane SETTEMBRE Giovedì 17 ore 18 Palazzetto Bru Zane Presentazione del festival Édouard Lalo Solisti della Chapelle Musicale Reine Elisabeth p. 5 Sabato 26 ore 20 Lalo Scuola G. S. Giovanni Evangelista Trio Dali p. 6 Domenica 27 ore 17 Palazzetto Bru Zane Lalo, Fauré, Widor, Bizet, Chausson Tassou soprano / Dolié baritono / Palloc pianoforte p. 7 Famiglie al museo Caccia al suono p. 37 OTTOBRE Domenica 4 ore 15 Palazzetto Bru Zane Martedì 6 ore 20 LaloChristoyannis baritono Palazzetto Bru Zane Cohen pianoforte Martedì 13 ore 20 Lalo, Franck Solisti della Chapelle Palazzetto Bru Zane Musicale Reine Elisabeth p. 8 p. 9 Sabato 17 ore 17 Lalo, Pierné Palazzetto Bru Zane Tishchenko violino Carr pianoforte p. 10 Domenica 18 ore 15.30 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane Tishchenko violino Carr pianoforte p. 39 Conferenza di Emilio Sala Tra «comique absolu» ed «esprit fumiste» il caso Hervé, «compositeur toqué» p. 41 Giovedì 4 ore 20 C'era una volta… Quatuor Giardini / Devos p. 18 Scuola G. S. Giovanni Evangelista soprano / Druet mezzosoprano Domenica 7 ore 15.30 Les Chevaliers de la Table ronde Compagnie Les Brigands p. 20 Martedì 9, gio 11, ven 12 ore 19 Sabato 13 ore 15.30 Teatro Malibran Sabato 20 ore 17 Onslow, Taffanel, Ibert Klarthe Quintet p. 22 Palazzetto Bru Zane Domenica 21 ore 15.30 Concerto per le famiglie Klarthe Quintet p. 39 Palazzetto Bru Zane MARZO Martedì 8 ore 19 Palazzetto Bru Zane Incontro prima del concerto con Olga Visentini Come essere la musica prima di suonare: Marie Jaëll p. 42 Martedì 8 ore 20 Palazzetto Bru Zane Alfred Jaëll, Mendelssohn, Marie Jaëll, Saint-Saëns, Liszt Ciocarlie pianoforte p. 23 Domenica 13 ore 15.30 Palazzetto Bru Zane Concerto per le famiglie Raccontami una musica! Ensemble Musagète p. 37 Mercoledì 16 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza di Maria Ida Biggi L’illusione scenica e la pratica teatrale a Parigi alla fine dell’Ottocento p. 42 Giovedì 31 ore 18 Palazzetto Bru Zane Presentazione del festival Benjamin Godard p. 25 Lively pianoforte APRILE Giovedì 22 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza di Paolo Isotta Il Deserto alle pendici del Vesuvio p. 40 Sabato 9 ore 20 GodardDoray soprano / Dubois Scuola G. S. Giovanni Evangelista tenore / Raes pianoforte p. 26 Giovedì 29 ore 20 Palazzetto Bru Zane Lalo, Chausson, Boulanger p. 11 Domenica 10 ore 17 Palazzetto Bru Zane Quatuor Mosaïques p. 27 Giovedì 14 ore 20 GodardDautricourt violino Palazzetto Bru Zane Ciocarlie pianoforte p. 28 Martedì 19 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza di Andrea Penna Storie di rivoluzioni in musica p. 43 Martedì 26 ore 20 Palazzetto Bru Zane GodardDeljavan pianoforte Trio Cérès NOVEMBRE Giovedì 5 ore 20 Lalo, Fauré Palazzetto Bru Zane Quatuor Hermès p. 12 Martedì 10 ore 20 Palazzetto Bru Zane Lalo, Chaminade Trio Atos p. 13 Giovedì 19 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza di Marco Rapetti Paul Dukas a 150 anni dalla nascita p. 40 Martedì 24 ore 20 Dubois, Bonis, Dukas Palazzetto Bru Zane Violi pianoforte p. 15 Domenica 29 ore 15.30 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane Ex Novo Ensemble p. 39 DICEMBRE Giovedì 3 ore 19 Palazzetto Bru Zane Incontro prima del concerto con Luigi Attademo «Guitaromanie»: la chitarra nella Parigi del XIX secolo p. 41 Giovedì 3 ore 20 Palazzetto Bru Zane Sor, De Lhoyer, Coste, De Fossa, Carcassi Attademo chitarra p. 16 Venerdì 15 ore 20 KœchlinChiesa violoncello Palazzetto Bru Zane Baglini pianoforte p. 17 GENNAIO Godard, Gounod Sabato 30 ore 17 Godard, Strohl Palazzetto Bru Zane Hoffman violoncello Selig pianoforte p. 29 p. 30 MAGGIO Martedì 3 ore 20 GodardChristoyannis baritono Palazzetto Bru Zane Cohen pianoforte p. 31 Sabato 7 ore 17 Godard, Fauré, Boulanger Palazzetto Bru Zane Trio Talweg p. 32 Domenica 8 ore 15.30 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane Trio Talweg p. 39 Giovedì 12 ore 20 GodardReyes pianoforte Palazzetto Bru Zane p. 33 Domenica 15 ore 17 Godard, Chausson, Fauré Palazzetto Bru Zane p. 34 Martedì 24 ore 18 M. Milstein violino N. Milstein pianoforte Conferenza di Lorenzo Mattei Il musicista di Joséphine: note sullo Spontini francese GIUGNO 46 Sabato 18 ore 17 Art Night Visite guidate, evento Palazzetto Bru Zane per le famiglie e concerti p. 35 47 abbonamenti Informazioni Si possono acquistare in ogni momento della stagione, a partire da 3 a 6 concerti e danno la possibilità di beneficiare di uno sconto del 25%. La scelta dei concerti va fatta al momento della sottoscrizione dell’abbonamento. Scopri la formula più adatta a te! 3 concerti 34 euro 4 concerti 45 euro 5 concerti 56 euro 6 concerti 67.50 euro Tutti i vantaggi acquistando l'abbonamento: •possibilità di acquistare concerti fuori abbonamento con il 25% di riduzione •10% di riduzione sull’acquisto delle pubblicazioni del Palazzetto Bru Zane •priorità di prenotazione per gli eventi gratuiti •un CD in omaggio al momento della sottoscrizione dell’abbonamento •possibilità di effettuare cambi in abbonamento senza costi aggiuntivi •riduzioni presso altre istituzioni culturali •biglietto ridotto a 20 euro per Les Chevaliers de la Table ronde al Teatro Malibran 48 49 Il Palazzetto Bru Zane è a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconogrfiche non individuate per telefono Palazzetto Bru Zane: +39 041 52 11 005 Call Center Vivaticket: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14 (non attivo la domenica) Dall'Italia: 892 234 Dall'estero: +39 041 27 19 035 F.T A PIAZZALE ROMA M AR PALAZZETTO BRU ZANE E DE CAL LE D ELLE LA L ANE EZ CALL ACA CHIO V SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA C.LE NÀ O CA’ D CAMPO SAN STIN CAMPO SAN POLO ERE CAMPO DEI FRARI CAMPO SAN TOMÀ BRU-ZANE.COM BRUZANEmediabase.COM 50 O CAMPO DEI TOLENTINI seguiteci su Teatro Malibran Les Chevaliers de la Table ronde Biglietteria del Teatro La Fenice Prezzi da 10 a 130 euro Prenotazioni teatrolafenice.it Hellovenezia +39 041 24 24 CAL L CAMPO DE LA LANA ’ AMAI DE CA CALLE Dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30 e in ciascuna sede dei vari spettacoli, un’ora prima dell’inizio del concerto. RI IN PIAZZALE ROMA al palazzetto bru zane CAMPO S. GIACOMO DA L’ORIO RÀ bru-zane.com | [email protected] | vivaticket.it FERROVIA GA via internet P.TE SCALZI P.TE N LO prenotazioni STAZIONE SANTA LUCIA E LL CA *prezzo ridotto per studenti e minori di 28 anni SAN STAE RIVA DE BIASIO TE Palazzetto Bru Zane 15 euro | 5 euro* Scuola Grande San Giovanni Evangelista TRONCHETTO 20 euro | 5 euro* RIO prezzi SE CO ND O informazioni SAN TOMÀ A ART S. M Palazzetto Bru Zane San Polo, 2368 vaporetto da piazzale Roma o Ferrovia n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae n. 2 fermata San Tomà Scuola Grande San Giovanni Evangelista San Polo, 2454 vaporetto da piazzale Roma o Ferrovia n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae n. 2 fermata San Tomà 51 Palazzetto Bru Zane Centre de musique romantique française San Polo 2368, 30125 Venezia +39 041 52 11 005 [email protected] bru-zane.com BRUZANEMEDIABASE.COM