SPETTACOLO 17 APRILE 2015 www.leggimionline.it IX Musiche, balletti, piume e paillettes degli anni ruggenti del Charleston sul palco del Metropolitan di Catania Che spettacolo “No, No, Nanette” U no spettacolo brillante e pieno di energia capace di immergere il pubblico in un’atmosfera estremamente fedele agli anni ruggenti del Charleston, tra paillettes, piume e abiti coloratissimi che fanno prevedere due ore di spensierato divertimento tra scenette comiche e balletti elettrizzanti. È stato fondamentalmente questo il musical "No, No, Nanette" che la Compagnia Teatro Zappalà ha messo in scena al Metropolitan di Catania. Splendida la performance artistica dei principali interpreti: Anita Venturi, Mimmo Ghegghi, Silvia Felisetti e Alessandro Brachetti. Sapiente la regia di Franco Zappalà. Uno spettacolo coinvolgente e quasi scoppiettante, che ha lasciato il pubblico quasi senza fiato. Costumi e scenografie impeccabili, luci eccellenti. "No, No, Nanette" è un musical con liriche di Irving Caesar e Otto Harbach musicate da Vincent Youmans su libretto di Otto Harbach e Frank Mandel. Fra le canzoni ci sono le famose Tea for Two e I Want to Be Happy. Venne messo in scena l'11 marzo 1925 al Palace Theatre di Londra interpretato da Binnie Hale e George Grossmith, Jr. ed ebbe 665 rappresentazioni. Jimmy Smith, un milionario arricchitosi con la pubblicazione della Bibbia, sposò la parsimoniosa Sue. Jimmy e Sue vogliono insegnare alla loro pupilla, Nanette, a essere una giovane signora rispettabile ma la ragazza ha un carattere indipendente e vuole divertirsi ad Atlantic City, incoraggiata da Tom Trainor. Con tanti soldi a disposizione, Jimmy decide di divenire il benefattore di tre belle donne (Betty di Boston, Winnie di Washington e Flora di San Francisco); presto comprende però che le sue buone intenzioni lo stanno mettendo nei guai, in quanto le donne lo stanno ricattando per ottenere più soldi. Egli consulta il suo avvocato amico e lo zio di Tom, Billy, affinché lo aiuti a far uscire le ragazze dalla sua vita. Guglielmo è d'accordo, e suggerisce che Jimmy si rifugi a Filadelfia. Egli decide di prendere Tom ed incontrare le tre signore nella casa di Atlantic City di Smith, il Chickadee Cottage. Sue e Lucille, la moglie di Guglielmo, udendo che entrambi i loro mariti erano fuori per affari, decidono di prendersi una vacanza recandosi al Cottage. Saputo del desiderio di Nanette di vedere Atlantic City, Jimmy decide di non andare a Filadelfia, e portare Nanette al Cottage di Chickadee, utilizzando la burbera domestica Paulene, come guida di Nanet- te. Ad Atlantic City avvengono molteplici incontri. Tom e Nanette fantasticano circa un loro felice matrimonio. Sue ode per caso Billy parlare alle donne e pensa che abbia una relazione con loro; seguono grossi problemi. Sue dice a Lucille dell'infedeltà supposta di Billy e quest'ultimo non nega la cosa per sviare i sospetti da Jimmy. Sue scopre anche che Nanette è venuta ad Atlantic City andando contro i suoi consigli. Ciò causa discussioni fra Tom e Nanette e porta Pauline e Nanette a partire per New York. Jimmy paga le signore ed essendo dispiaciuto nei confronti di Lucille, le spiega ogni cosa: Billy non la stava tradendo e nemmeno Jimmy lo stava facendo nei confronti di Sue. Nanette e Pauline, non riuscendo a partire per New York, ritornano al Cottage dove Tom e Nanette decidono di sposarsi. Lo spettacolo finisce con una festa e uno splendido numero di danza. Un momento dello spettacolo Anita Venturi Una produzione Motomimetico 2015 in collaborazione con ZO Opening Night Scratch #1 Preludi notturni in danza e poesia so musicale e discorso coreografico ruotano e s’intersecano attorno a una scelta di testi di poesia contemporanea in lingua originale, letti dalle voci dei poeti stessi. Le parole, i corpi in azione dei danzatori, il montaggio video-sonoro, costruiscono a una deliberata situazione d’esperienza in cui lo spettatore è immerso percettivamente, in modo emotivo. Lavorando sull'espressione dei corpi, sui suoni e sul ritmo mentre, con la sua forza semantica, la poesia colpisce e suggestiona, si cerca di raggiungere una compenetrazione raffinata delle passioni in atto. L'idea è moltiplicare, o condurre alla estrema rarefazione, i contenuti di senso, quelli testuali e quelli non verbali, in un’unità estetica chiaramente determinata: come nella poe- È stato un vero e proprio evento la prima nazionale “Opening night scratch #1- preludi notturni in danza e poesia una produzione Motomimetico 2015 in collaborazione e in residenza con Zo, penultimo spettacolo della rassegna Altrescene. Uno spettacolo che segna il ritorno in scena dopo sei anni di Emma Scialfa che firma anche la coreografia, mentre la realizzazione video/sound/concept è di Claudio Fausti, con lei in scena assieme ai danzatori Alessandro Caruso e Gloria Pergalani. L’allestimento di Salvo Pappalardo, luci Aldo Ciulla, costumi e scene di Deborah Privitera. A raccontare lo spettacolo, anche gli scatti della fotografa Anna Scialfa. In Opening night scratch, percor- sia dove la moltiplicazione dei sensi semantici (narrativi e/o lirici) dà vita a un complesso di emozioni (anche tra, dentro o oltre i singoli versi) e significati, non facilmente riducibili ad unico senso o contenuto. Se le performance di danza contemporanea offrono uno studio iconografico ed interpretazioni specifiche sui contenuti testuali/musicali agiti, l’intento non è dimostrativo o illustrativo, non si tratta di una interpretazione musicale e danzata di testi di poesia, né utilizzo di questi come semplice materiale per un discorso musicale o coreografico: l'idea è di offrire più un “happening” che una “scena”. Ascoltare, commuoversi, capire, ricordare: questo il motivo semplice e complesso di Opening night scratch. Per uno spettacolo che assolutamente non andava perso. Paternò - I laboratori di musica e teatro coordinati dal maestro cuntista Mimmo Cuticchio Al via il progetto “il Posto dei racconti” Al via a Paternò il progetto il Posto dei racconti, i laboratori di musica e teatro coordinati dal maestro cuntista Mimmo Cuticchio presente all’apertura del convegno “Dai cantori medievali al teatro”, il primo momento dell’iniziativa che ha appena iniziato la sua attività che si snoderà fino a ottobre prossimi (https://youtu.be/NI0hoohbyM8). All’incontro hanno parteciperanno, tra gli altri, il sindaco di Paternò Mauro Mangano e l’assessore alla Cultura Valentina Campisano. I lavori sono stati aperti dall’attore Giovanni Calcagno, che ha dato avvio al primo, dei cinque laboratori in programma di formazione teatrale, che si è svolto lo scorso fine settimana e proseguirà il 23, il 26 aprile e il 30 aprile e poi il 3 maggio. «Questa sessione di sessanta ore a cui hanno aderito oltre venti ragazzi “sarà dedicata ad un primo sviluppo delle tecniche del racconto - ha spiegato Calcagno - attraverso un programma di lavoro basato sul training fisico e vocale, sull’improvvisazione e sulla capacità di interpretare lo spazio, ogni spazio, come luogo scenico». I testi di lavoro saranno tratti dall’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, e daranno ai partecipanti la possibilità di attivare, oltre a quella propriamente artistica e attoriale, una ricerca, da condividere, delle fonti storiche e del contesto sociale e antropologico dell’opera. Tra gli interventi, coordinati dalla docente di francese Muriel Travaillard, quelli di Mimmo Cuticchio; Stefania Rimini, docente di storia del teatro e dello spettacolo; Gioacchino Palumbo, regista, docente teatrale e del maestro liutaio Giuseppe Severini. Il progetto, promosso dall’amministrazione comunale di Paternò, nasce da un’idea di giovani attori, musicisti e ricercatori della casa-museo “La casa del cantastorie” a cominciare da Giovanni Calcagno, Eleonora Bordonaro, Salvatore Ragusa, Librante Costa, i quali condurranno i singoli laboratori, e si avvale della collaborazione dell’Università di Catania e della proloco paternese. «Ogni comunità ha bisogno di raccontare e raccontarsi - ha detto il sindaco di Paternò Mauro Mangano - ed è per questo che abbia- mo promosso un progetto che speriamo possa far riscoprire a Paternò la narrazione per ricostruire la propria identità comunitaria». «Un progetto ambizioso - ha aggiunto Valentina Campisano, assessore alla Cultura che rappresenta il naturale evolversi del percorso di valorizzazione della cultura e di riscoperta della tradizione dei cantastorie». «Lavoreremo alla scoperta degli scorci medievali che offre la città, scenografie naturali di un teatro che vuole far scoprire la sua parte più poetica, i nostri saranno delle botteghe artigianali del teatro», ha dichiarato Cuticchio, regalando un primo assaggio di quello che sarà “il Posto dei racconti”. Il progetto proseguirà a maggio con il laboratorio dedicato alla “Ricerca d’archivio e la documentazione”; dal 16 al 28 giugno “Scenotecnica e oggetti di Scena”; dal 20 al 26 luglio “Canto e sperimentazioni teatrali” e infine dal 25 settembre al 2 ottobre il laboratorio condotto dallo stesso Cuticchio, “Drammaturgia e messa in scena”. I laboratori saranno tutti gratuiti, la metà dei posti sarà riservata ai paternesi (per iscriversi, il- Il ministro per le Riforme Costituzionali del Governo Renzi ha visitato il Castello Ursino Maria Elena Boschi incantata da Picasso «Una mostra per la quale vale la pena venire apposta a Catania nonostante la città abbia tantissime altre bellezze», lo ha detto il ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, che sabato scorso si è recata al Castello Ursino dove ha visitato la mostra “Picasso e le sue passioni”. Con lei c'erano il deputato nazionale Giovanni Burtone, il tesoriere nazionale del Pd Francesco Bonifazi, il deputato toscano Marco Dona- ti, l'assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro, quello al Bilancio Giuseppe Girlando e alle Politiche Scolastiche Valentina Scialfa; l'esperto del sindaco Enzo Bianco per i rapporti istituzionali Francesco Marano e quello per il marketing territoriale Livio Gigliuto. A fare da cornice alla visita le decine di visitatori che in quel momento affollavano le sale del maniero federiciano. Il ministro Boschi è stata anche salutata dall'organizzatore della mostra Gianni Filippini. «Qui c'è l'imbarazzo della scelta - ha commentato il ministro Boschi -: non si sa se concentrarsi sulle opere di Picasso, che sono davvero bellissime, o sul contesto in cui essa è inserita. Il dialogo tra la mostra di Picasso e le bellezze che qui si trovano in maniera permanente e lo stesso Castello Ursino, sicuramente arricchisce ancora di più tutto l'insieme. Complimenti quindi agli organizzatori della mostra, che hanno avuto la sensibilità, l'idea e la capa- l ministro Boschi al Castello Ursino [email protected]). A conclusione dei laboratori si terrà il 3 e 4 ottobre prossimi lo spettacolo “l’Orlando innamorato” nell’adattamento del maestro Cuticchio, rappresentato all’imbrunire, sulla collina storica di Paternò. La messa in scena itinerante accompagnerà gli spettatori tra gli squarci più suggestivi della rocca normanna e gli spazi ampi e accoglienti sotto il castello favoriranno la celebrazione di un vero e proprio evento dedicato al teatro popolare e alla narrazione. cità di realizzare tutto questo». La mostra del grande artista spagnolo, che è stata inaugurata lo scorso 4 aprile, rimarrà al Castello Ursino fino al 28 giugno 2015. Organizzata dal Comune di Catania e da Comediarting & EXA Mondi Nuovi, a cura di Lola Duran e Stefano Cecchetto, è composta da circa 300 opere tra vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, due oli e l'autoritratto di Picasso "gouache" cioè con la tecnica "guazzo". Si tratta di opere provenienti per la maggior parte da prestigiose raccolte private di tutto il mondo e dal museo di Mija di Malaga, noto per la ceramica.