«I would like to dedicate my concert to the great composer/pianist, arranger, Mr. Billy Strayhorn.
He remains a primary inspiration for my approach to performance and composition».
DAVE BURRELL
FILARMONICA
LAUDAMO
29 Novembre 1915 - 29 Novembre 2015 centenario della nascita di Billy Strayhorn
MESSINA
ente morale onlus
PRogRAmmA
domenica 29 novembre 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Selezione di composizioni di Dave Burrell tratte dalle opere
Windward Passages
American Civil War: 1861-1865
DAVE BURRELL
pianoforte
Songs from the Great American SongBook
Musiche di Billy Strayhorn, John Coltrane, George Gershwin,
Duke Ellington, Irving Berlin, Thelonious Monk
accordiacorde - i giovedì alla Sala Laudamo - ore 19
giovedì 3 dicembre 2015 ore 19 • Sala Laudamo
ALESSANDRO NOBILE QUARTET
Stefano Maltese saxello, clarinetto basso, flauti, tambourine, bells
Alessandro Nobile contrabbasso Paolo Sorge chitarra elettrica, live electronics
Antonio Moncada batteria, marimba box
«21st Century Approach to
Jazz, Blues and Contemporary Compositions»
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
Amministrazione Comunale di Messina
Provincia Regionale di Messina
E.A.R. Teatro di Messina
Fondazione Bonino Pulejo - Messina
“Southern of my Dreams”
musiche di Alessandro Nobile
I CONCERTI AL PALACULTURA
le domeniche al Palacultura - ore 18
domenica 6 novembre 2015 ore 18 • Palacultura “Antonello da Messina”
95
MYTHOS TRIO
Giuliano Cavaliere violino
Rina You violoncello
Marios Panteliadis pianoforte
ˇ
ˇ Tailleferr
musiche di Honegger, Higdon, Nyman, Sostakovic,
www.filarmonicalaudamo.it
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stagione concertistica 2015-2016
7º concerto • 2069º dalla fondazione
DAvE BURRELL, nato nel 1940, ha attraversato la storia del jazz e della musica americana contemporanea, apportando egli stesso un grande contributo alla sua evoluzione.
Le sue radici blues e gospel richiamano la tradizione di Jelly Roll Morton, James P.
Johnson e Duke Ellington, ma anche l’avanguardia di Thelonious Monk e John Coltrane.
Dave e i suoi genitori, si trasferirono da New York alle Hawaii nel 1946. Dopo la specializzazione in musica presso l’Università delle Hawaii, ha frequentato il Berklee College of Music di Boston, laureandosi in pianoforte, composizione e arrangiamento nel
1965. Trasferitosi a New York City, si affermò rapidamente come uno dei pianisti più
innovativi e originali, collaborando con i massimi rappresentanti del jazz contemporaneo fra cui Marion Brown, Pharoah Sanders e Archie Shepp.
Burrell si è esibito in tutto il mondo con le più formazioni più innovative, nei festival e
jazz-club più prestigiosi, fra cui: Le Mans Jazz Festival, Berlin Brandenburg Jazz Festival, Berlin Jazz Festival, Bimhuis, Amsterdam, Sons d’Iver Festival Le Kremlin-Bicetre, Duc des Lombardes, Paris; Casa di Popolo Jazz Festival, Montreal; Poisson Rouge
e Vision Jazz Festival a New York.
Ha pubblicato più di 40 album a suo nome, partecipando a oltre 130 registrazioni. È stato
il pianista di alcune incisioni destinate a rimanere per sempre nella storia del jazz con
Archie Shepp (Blasé, Kwanza, Attica Blues, Montreux One -Two), con Pharoah Sanders
(Tauhid), con Marion Brown (Jubalee, Three For Shepp); con David Murray (Hope
Scope, Lovers, Deep River, Ballads, Spirituals, Remembrances, Picasso, Windward Passages); con Sunny Murray (New Africa) con William Parker (The Inside Songs of Curtis Mayfield e Essence of Ellington).
Ha scritto la colonna sonora del pluripremiato documentario Du Bois: A Biography in
Four Voices (1996), e ha musicato il film muto del 1925 Body and Soul di Oscar
Micheaux. Inoltre, insieme alla cantante Leena Conquest, è apparso nel film del 2012
Billie Holiday Forever.
È il compositore dell’opera Windward Passages, realizzata in collaborazione con la poetessa svedese Monika Larsson, ed è composer in-residence presso il Rosenbach Museum
and Library di Philadelphia, da cui ha ricevuto numerose commissioni fra cui Look
Again - African-American History is American History: Bill of Sale for a Slave. (2007),
Syllables of the Poetry of Marianne Moore (2008), Western Extension of the United States of America 1811 (2009) e American Civil War: 1861-1865. Portraits of Civil War
Heroes (2011), Civilians During War Time (2012) e Turning Point.
Dave Burrell è regolarmente ospite della radio nazionale americana (NPR) in occasione
degli eventi e tributi legati ai grandi personaggi della musica, in occasione del centenario di Duke Ellington, di Jelly Roll Morton, per The Wonderful World of Louis Armstrong, e per Leonard Bernstein: An American Life. Inoltre, presso la Library of Congress di Washington, ha partecipato al simposio The Lomax Legacy: Folklore in a Globalizing Century.
In Italia, per la RAI, ha pubblicato Dave Burrell Plays His Songs per RaiTrade.
È spesso chiamato a tenere conferenze presso prestigiose istituzioni europee (Strasbourg
Conservatory, Conservatorio di Parigi, Guildhall School of Music and Dance di Londra) e americane (Columbia University, New York University, University of Pennsylvania, Brandeis University, Library of Congress and Kennedy Center, Whitney Museum).
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi: dal National
Endowment for the Arts; dalla Philadelphia Music Foundation; dalla William J. Cooper
Foundation; dal Consiglio di Stato di New York per le Arti; dal Consiglio di Stato della
Pennsylvania per le Arti; dalla MidAtlantic Foundation. Ha inoltre ricevuto il John Garcia Gensel Award, e il Pew Fellowship in Jazz Composition.
Heroes (2011), Civilians During War Time (2012) e Turning Point che ha visto quale
ospite il trombonista Steve Swell (2013), e dalla cui live performance è stato tratto un cd
molto apprezzato. Sono seguiti quindi Listening to Lincoln (2014) e Ode to a Prairie
Lawyer con special guest la soprano Veronica Chapman-Smith, con libretto di Monika
Larsson (2015).
Il progetto quinquennale The American Civil War, commissionato in occasione del 150º
della Guerra Civile Americana, è stato presentato il 9 luglio scorso al XXº Vision Festival di New York.
Per la Filarmonica Laudamo, Burrell eseguirà alcune composizioni tratte da questo possente lavoro, per il quale si è ispirato a documenti e scritti storici di quel periodo custoditi al Rosenbach Museum di Philadelphia.
DALL’oPERA AL gREAt AmERiCAn SongBook
The Great American Songbook.
La seconda parte del concerto il pianista affronta il repertorio legato al songbook americano, che comprende sia la letteratura musicale degli scrittori di canzoni, come Gershwin e Berlin, sia compositori per il jazz, come Monk e Coltrane e, soprattutto, Strayhorn.
E proprio a Billy Strayhorn che il pianista dedica il concerto per la Filarmonica Laudamo, in un giorno speciale: infatti proprio oggi, 29 novembre 2015, è il centenario della
nascita del grande compositore americano.
Definito da Francis Davis, critico del Village Voice di New York come «un tesoro vivente», il pianismo di Dave Burrell è realmente enciclopedico.
Attraverso l’American Songbook emerge ancor più chiaramente la importanza del suo
pianismo per la evoluzione del linguaggio afro-americano: una sintesi di ragtime, boogie woogie, stride, bop e avanguardia.
Si parla spesso della ricerca di un nuovo linguaggio nel jazz, e da decenni si dice spesso che è difficile individuare figure che possano indicare nuovi percorsi. Tuttavia, come
osserva il critico Sam Charters, «Dave Burrell è un tipo di talento poliedrico che caratterizza un nuovo idioma dellla musica afro-americana».
Egli si completa in duo con David Murray, oppure con l’ensemble di William Parker, o
in altre straordinarie collaborazioni o anche presso la Rosenbach Foundation, dove compone opere.
Tuttavia, quando si confronta al pianoforte, da solo, con la grande tradizione americana,
da Strayhorn a Coltrane, da Jelly Roll Morton a Monk, la narrazione è incredibilmente
completa, enciclopedica, multiforme, nel suo passare dallo spanish-tinge, all’avanguardia più estrema, in cui invece i singoli eventi sono sempre rigorosamente in uno stretto
rapporto di causalità esclusivamente musicale.
Infatti, la musica di Burrell non vuole essere un trattato di storia della musica.
Anzi, egli sembra dirci che la musica altro non è che un flusso costante di energia in
movimento ed in continua trasformazione.
Windward Passages.
Dave Burrell è un artista che riassume lo spirito della musica americana a 360 gradi.
Pochi sono i musicisti, soprattutto nel jazz, che posseggono una visione così completa,
complessa, lucida, multiforme, e al contempo connessa alla tradizione, all’avanguardia,
ma anche all’approfondimento minuzioso delle radici americane, per di più filtrato dalla
tradizione europea.
Non è un caso, quindi, che un protagonista così eminente della destrutturazione/ricomposizione sul campo dei linguaggi acquisiti, sia stato anche così fortemente interessato
e influenzato anche dall’opera.
Basti pensare che già nel 1965 Burrell ha pubblicato l’album a suo nome “La Vie de la
Boheme”, attraverso cui le arie di Giacomo Puccini, sono diventate la grande fonte di
ispirazione e la strada maestra per una storica sessione in cui Burrell svelava punti di
contatto insospettabili fra il free jazz e le melodie pucciniane.
Nel 1978 Burrell inizia a comporre insieme a sua moglie, la poetessa e librettista svedese Monika Larsson, Windward Passages, un’opera maestosa per orchestra, ballerini e
coro, che fonde voci liriche con strumentisti jazz. Raramente la componente classica ha
avuto un tale ruolo in una strutturata architettura jazzistica, come in questo innovativa
formula.
Nell’attesa di una sua naturale realizzazione, Burrell ha registrato le composizioni di
Windward Passages in un memorabile album per pianoforte solo, pubblicato nel 1980
dalla HatArt, acclamato dalla critica, che ha visto in questa sintesi dell’opera, una profonda testimonianza del compositore e del pianista.
American Civil War:1861-1865.
Burrell quale composer in-residence presso il Rosenbach Museum and Library nel 2010
ha avviato un progetto di 5 anni: American Civil War: 1861-1865. Portraits of Civil War
Luciano Troja
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