SOTTO: ILLUSTRAZIONE DAL LOGO
DELLA PRODUZIONE ORIGINALE
Per costruire una trama credibile e avvincente,
David S. Ward aveva studiato a fondo le vite
degli artisti della truffa dei primi del novecento.
Nonostante fosse soltanto alla sua seconda sceneggiatura, vinse un
Oscar che segnò un punto di svolta nella sua carriera.
E la cosa non stupisce. Il pubblico si era innamorato della coppia Newman-Redford in Butch Cassidy nel
1969. Legati da profonde affinità, erano un’accoppiata vincente sul grande schermo. Così, quando il regista
George Roy Hill accettò di dirigere La Stangata, tutti sperarono che il miracolo si compisse di nuovo.
La colonna sonora del film ha riproposto all’attenzione del
pubblico internazionale il ragtime di Scott Joplin, restituendo la
fama che meritava a un grande compositore quasi dimenticato.
I due divi erano affiancati da un cast eccezionale, guidato da Robert Shaw (due anni prima del suo
memorabile ruolo in Lo squalo), Charles Durning, Ray Walston, Eileen Brennan e Harold Gould.
La Stangata è un meccanismo perfetto in cui ogni parte funziona
in assoluta armonia con le altre. Forse per questo, ancora oggi è
uno dei film più amati e popolari della storia del cinema.
Ma anche dietro alla macchina da presa c’erano mani esperte: dalla costumista Edith Head, al direttore
della fotografia Robert Surtees, allo scenografo Henry Bumstead. Fu proprio Bumstead, sembra, a
convincere regista e produzione che sarebbe stato meglio girare negli stabilimenti della Universal,
anziché ricostruire la Chicago degli anni Trenta nella Città del vento. E così fecero, con la sola eccezione
di alcuni giorni di riprese in esterni. Infine, il disegnatore di mascherini e fondali Albert Whitlock
contribuì con i suoi trompe l’oeil a rendere l’atmosfera dell’epoca, quando la computer grafica era
ancora lontana all’orizzonte.
COURTESY OF THE ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES
A
lcuni film riscuotono un enorme successo commerciale, ma non di critica. Altri
ottengono recensioni entusiastiche, ma il pubblico non va a vederli. È raro che un
film piaccia a tutti, ma è proprio il caso de La Stangata, il film che vinse sette dei
dieci Oscar® ai quali era stato candidato dall’Academy of Motion Picture Arts and
Sciences, incluso il premio per il Miglior Film.
I GIOCATORI
Paul Newman è Henry “Shaw” Gondorff
Harold Gould è “Kid Twist” alias Les Harmon
È la mente del piano. In fuga dall’FBI, questo truffatore leggendario e
impassibile esce dall’ombra per dirigere la “grande truffa” e insegnare a
Hooker tutto quello che sa.
Elegante e raffinato, Harmon è un abile truffatore che aiuta Gondroff a
mettere insieme la squadra che annienterà Lonnegan.
Robert Redford è Johnny “Kelly” Hooker
Jack Kehoe è Joe Erie
Hooker è un ragazzo impulsivo, impetuoso e fin troppo spericolato, il tipo
che non dice mai di no a una truffa, a una donna o a una scommessa. Ancora
inesperto ma pronto a imparare, farebbe qualsiasi cosa per vendicare la morte
del suo socio e amico Luther.
Vecchio amico e compare di Hooker, come lui vuole vendicare la morte
di Luther ed è uno dei principali protagonisti della “stangata”.
Robert Shaw è Doyle Lonnegan
John Heffernan è Eddie Niles
Lonnegan è il pericoloso gangster a capo di un’organizzazione criminale che
controlla Chicago. Giocatore di carte accanito, fa sparire i suoi problemi - e i
suoi nemici - senza lasciare traccia.
Un tranquillo impiegato di banca con la passione per le truffe. Quando
Gondorff gli propone di partecipare al colpo, Eddie lascia il lavoro
d’ufficio senza pensarci due volte.
Charles Durning è il Tenente William Snyder
Dana Elcar è l’agente Polk dell’FBI, alias “Hickey”
È lo sbirro che dà la caccia a Hooker. Dopo averlo seguito fino a Chicago, è
disposto a tutto pur di prenderlo - anche a infrangere la legge.
Agente dell’FBI sotto copertura, Polk è un duro di poche parole.
Il suo lavoro è ricostruire il meccanismo della truffa e individuare i
responsabili. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze…
Ray Walston è J.J. Singleton
Sally Kirkland è Crystal
È uno degli uomini più fidati di Gondroff. Meticoloso e attento, esegue
sempre in modo impeccabile gli ordini del capo ed è una figura centrale
nell’organizzazione del colpo.
Crystal è la ragazza di Hooker, e fa la “ballerina”. Per passare una serata
con lui in città, si prende un giorno di vacanza…
Eileen Brennan è Billie
Robert Earl Jones è Luther Coleman
Una madame che si fa rispettare: dura con tutti tranne che con Gondroff, al
quale resterà fedele fino alla fine.
Amico e mentore di Johnny Hooker, Luther viene ucciso da Lonnegan a
cui Hooker ha truffato dei soldi.
Trovò presto lavoro a Broadway e in diverse
serie televisive. Anche se il suo primo film, The
Silver Chalice, uscito nel 1954, fu per sua stessa
ammissione un vero disastro.
Nel corso dei successivi
cinquant’anni, Newman ha
interpretato una lunga serie di
film di successo, che ne hanno
messo in luce la versatilità,
l’ironia e lo straordinario
carisma. Dieci volte candidato
agli Oscar®, ne ha vinti due:
uno come Miglior attore per
Il colore dei soldi, l’altro alla
carriera.
24 ore di Daytona.
Forse, però, i traguardi più importanti li ha
raggiunti con la sua attività filantropica: la sua
linea di prodotti alimentari
“Newman’s Own” ha
guadagnato e devoluto in
beneficienza oltre 30 milioni di
dollari. “La cosa imbarazzante
è che la mia salsa incassa più
dei miei film”, ha commentato
scherzosamente una volta.
Inoltre, i suoi campeggi “Hole
in the Wall” per bambini affetti
da gravi malattie e in pericolo di
vita, hanno regalato a migliaia
di piccoli malati una vacanza
all’insegna del divertimento e
della spensieratezza.
Oltre ad essere stato interprete
e regista di una lunga serie di
film di successo, Newman è
In occasione dell’uscita di La Stangata Paul
stato anche un apprezzato pilota Newman rilasciò un’intervista a Rolling
Alla morte di Paul Newman,
automobilistico, proprietario di Stone, annunciata in copertina col titolo:
l’attrice Sally Fields – interprete
una sua scuderia. Come pilota, “Il formidabile signor Newman. Ritratto
con lui del film di Sydney
d’artista: attore, regista e… presenza fisica”.
ha vinto diversi campionati
Pollack Diritto di cronaca - ha
PHOTO BY STEPHEN SHUGRUE. COURTESY OF ROLLING STONE.
© ROLLING STONE LLC 1973. ALL RIGHTS RESERVED. REPRINTED BY PERMISSION.
nazionali nelle gare della Sports
dichiarato: “Ha reso migliore il
Car Club of America, mentre il suo team ha vinto
mondo. A volte, Dio crea persone perfette e Paul
diversi campionati IndyCar®. Ha festeggiato il
Newman era una di quelle”.
suo settantesimo compleanno partecipando alla
amoso per le sue indimenticabili interpretazioni,
per il suo impegno filantropico e per i suoi occhi
azzurri, Paul Newman è stato il divo per eccellenza.
Cresciuto nei sobborghi di Cleveland, Paul Newman già recitava alle medie e al liceo, negli allestimenti teatrali scolastici.
Dopo aver prestato servizio in Marina, frequentò per alcuni mesi la Yale Drama School, prima di approdare a New York.
Paul Newman era un attore
fantastico, ma non un giocatore
di poker. Il consulente
tecnico John Scarne fece da
controfigura alle sue mani nelle
scene in cui l’attore doveva
maneggiare le carte.
Cresciuto in California, Redford era un giovane
irrequieto. Lasciato il college, viaggiò molto e per
qualche tempo accarezzò l’idea di fare il pittore,
finché non decise di dedicarsi alla recitazione.
Dopo essere approdato a New York, ebbe il suo
primo successo a Broadway interpretando la
fortunata commedia di Neil Simon A piedi nudi
nel parco, a cui seguirono le
sue partecipazioni a popolari
serie tv come Perry Mason,
Route 66, Ai confini della
realtà e altre ancora.
Fu Paul Newman a volerlo
come co-protagonista
in Butch Cassidy, il film
campione d’incassi e premio
Oscar® che gli regalò
un’immediata popolarità. Lui
e Newman divennero grandi
amici e non molto tempo
dopo tornarono a lavorare
insieme in La Stangata.
del film Gente comune, il drammatico ritratto di
una famiglia che si sta lentamente sgretolando.
Da allora, ha diretto molti altri film apprezzati dal
pubblico e dalla critica, tra cui In mezzo scorre
il fiume, Quiz Show e L’uomo che sussurrava ai
cavalli.
Tra le tante iniziative intraprese
da Redford con successo,
ci sono anche il Sundance
Institute e il Sundance Film
Festival. Fin dall’inizio, queste
due istituzioni sono state un
punto di riferimento essenziale
per registi, sceneggiatori e
attori esordienti, a cui offrono
formazione e uno spazio per
presentare i loro lavori. “Chi
racconta storie allarga la nostra
–Robert Redford
mente”, ha detto Redford,
spiegando perché sostiene
con tanta passione i giovani
cineasti, “ci coinvolge, ci provoca e ci ispira, ma
soprattutto ci unisce”.
“CHI RACCONTA
STORIE ALLARGA
LA NOSTRA MENTE:
CI COINVOLGE, CI
PROVOCA E CI ISPIRA,
MA SOPRATTUTTO CI
UNISCE”.
Dopo aver interpretato una serie di film di
successo tra cui Come eravamo, I tre giorni
del Condor e Tutti gli uomini del presidente,
Redford si è rivelato anche un regista di grande
talento. Nel 1980 ha vinto un Oscar® per la regia
on la sua bellezza regolare e tipicamente americana, il
sorriso smagliante e uno stile di recitazione pulito ed
essenziale, Robert Redofrd è diventato uno dei divi
più amati della storia di Hollywood.
Sembra che lo
sceneggiatore David S. Ward
abbia scritto il personaggio
di Hooker pensando a
Robert Redford.
Charles Durning è un uomo che ha vissuto molte vite e
carriere. Nato nel 1923, prima di diventare attore è stato
pugile professionista, maestro di danza, operaio, ascensorista,
tassista, cameriere e reduce decorato della seconda guerra mondiale.
ttore, commediografo, romanziere
e sceneggiatore di successo, Robert
Archibald Shaw è stato un artista
straordinario capace come nessun’altro
di rendere i suoi personaggi inquietanti
e infidi.
Aveva una quarantina d’anni quando esordì nel cinema. Poi, il regista George Roy Hill lo vide in uno
spettacolo a Broadway e lo volle per La Stangata. Dopo la sua memorabile interpretazione del Tenente
Snyder, Durning non restò più senza lavoro. Apparso in più di cento film, è stato due volte candidato
agli Oscar® come Miglior attore non protagonista (Il più bel casino del texas, 1982; Essere o non essere,
1983), e nove volte ai Primetime Emmy. Ha vinto un Tony Award per il suo ruolo nella versione teatrale
di La gatta sul tetto che scotta, ed è apparso nei panni di Babbo Natale in ben cinque film per la tv!
Reduce della Battaglia di Bulge e dello sbarco in Normandia, fu insignito di una Stella d’argento
di encomio e di un Purple Heart (un’altra importante onoreficenza militare americana) per i servizi
resi al suo paese.
Formatosi in Inghilterra come attore di teatro, si dice che
una volta il leggendario Sir John Guilgud, che lo dirigeva,
gli disse: “Ti ammiro e credo che tu sia molto dotato, e
vorrei aiutarti: ma mi metti troppa paura”.
Veterano del teatro in Inghilterra e a Broadway, Shaw
è ricordato per i suoi oltre 40 film, ma soprattutto per i
suoi ruoli in La Stangata, Dalla Russia con amore, Un
uomo per tutte le stagioni (per cui fu candidato all’Oscar®
come Miglior attore non protagonista), Il colpo della
metropolitana (un ostaggio al minuto), Black sunday,
Abissi e Lo squalo, in cui interpretava Quint, il famigerato
cacciatore di squali. Per quest’ultimo ruolo Premiere
Magazine gli assegnò il ventottesimo posto nella lista dei
100 Grandi personaggi del cinema di tutti i tempi.
Eileen Brennan è diventata famosa interpretando ruoli di
donne dure, intraprendenti, smaliziate… e con il senso
dell’umorismo. Nata Verla Eileen Regina Brennen, la
Brennan è sempre stata un’attrice eclettica, a suo agio nei generi più diversi, dal comico al
drammatico, al musical. Dotata di una bellissima voce, prima di esordire nel cinema ha avuto
un’intensa e fortunata carriera teatrale, a Broadway e off-Broadway. Per il grande schermo
ha interpretato moltissimi film di grande successo, tra cui L’ultimo spettacolo e Soldato Giulia agli
ordini, per cui è stata candidata all’Oscar® come Migliore attrice non protagonista.
In seguito, è diventata una stella della televisione interpretando serie di successo come Private
Benjamin, per cui ha anche vinto un Primetime Emmy
E
x pilota dei Marine, forte, ostinato e dotato di
uno straordinario talento, George Roy Hill affinò
le sue doti di attore, sceneggiatore e regista nella
cosiddetta “età dell’oro” della televisione americana, gli
anni cinquanta, quando fu candidato ben quattro volte
ai Primetime Emmy per la regia di alcuni episodi della
Kraft Television Series (drammi in diretta).
In seguito, girò diversi film per il cinema, distinguendosi per il suo spirito indipendente e la sua
intransigenza, e essere un regista che amava le sfide più impegnative. Ma il grande successo arrivò
quando diresse Paul Newman e Robert Redford in Butch Cassidy, il film che lo rese un regista di
fama internazionale. Premiato con quattro Oscar®, Butch Cassidy reinventò e rilanciò il buddy
picture, il film incentrato su una grande amicizia virile, aprendo la strada a quello che sarebbe
diventato un classico del genere: La Stangata.
La sera del 2 aprile 1974, accettando l’Oscar® per La Stangata, Hill consigliò ai colleghi registi di
scritturare gli stessi attori che avevano lavorato con lui al film premiato. “Aiuta, credetemi”, dichiarò.
Molti anni dopo seguì il suo stesso consiglio e tornò a lavorare con i due protagonisti, dirigendo
Redford in Il temerario (1975) e Newman in Colpo secco (1977). Dopo L’allegra fattoria del 1988,
lasciò Hollywood e si mise a insegnare teatro a Yale.
LA PRIMA STESURA DELLA
SCENEGGIATURA
con gli appunti del regista
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OSCAR®
1949 Migliori costumi,
B/N, L’eredititiera
(con Gile Steele)
1950 Migliori costumi,
B/N, Eva contro Eva
(con Charles LeMaire)
Migliori costumi,
Colore, Sansone e Dalila
(con Dorothy Jeakins,
Elois Jenssen, Gile Steele,
Gwen Wakeling)
L
a leggendaria costumista Edith Head ha lasciato un segno indelebile nel cinema
e nella cultura popolare. Con oltre mille film al suo attivo, è stata candidata a 35
premi Oscar® e ne ha vinti otto; ha una stella sulla Walk of Fame di Hollywood;
è apparsa su un francobollo commemorativo americano; e ha ispirato la canzone
“She Thinks She’s Edith Head” della band They Might Be Giants.
1951 Migliori costumi,
B/N, Un posto al sole
Nella sua lunga carriera ha vestito tutti i più grandi divi di Hollywood, tra cui Carmen Miranda, Mae
West, Frances Farmer, Veronica Lake, Barbara Stanwyck, Ginger Rogers, Ingrid Bergman, Doris
Day, Gloria Swanson, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Shirley MacLaine, Marlene Dietrich,
Rita Hayworth, Sophia Loren, Natalie Wood, Grace Kelly, Tippi Hedren, Katherine Hepburn, Jerry
Lewis, Danny Kaye, Bing Crosby, Gary Cooper, Carl Reiner e Steve Martin.
1960 Migliori costumi,
B/N, Un adulterio difficile
(con Edward Stevenson)
1953 Migliori costumi,
B/N, Vacanze romane
1954 Migliori costumi,
B/N, Sabrina
1973 Migliori costumi,
La Stangata
“Il lavoro del costumista è a metà tra la magia e il travestimento”, diceva. “Noi creiamo l’illusione di
trasformare gli attori in ciò che non sono. Ogni volta che un attore appare sullo schermo, chiediamo al
pubblico di credere che sia diventato una persona diversa”.
Quello per i costumi del film La Stangata, fu l’ottavo e ultimo Oscar® vinto da Edith Head.
Si dice che gli autori del film
di animazione Gli Incredibili
si siano ispirati proprio ad
Edith Head per realizzare
l’indimenticabile personaggio
di Edna Mode.
IN QUESTA PAGINA E LE SEGUENTI: BOZZETTI
ORIGINALI DEI COSTUMI PER IL FILM “LA STANGATA”
GRAMMY® AWARDS
1974 Canzone dell’anno
“Come eravamo” eseguita da Barbra Streisand
1974 Miglior album tratto da colonna sonora originale
per cinema o televisione
“Come eravamo”
1974 Miglior esecuzione pop
“The Entertainer”
1974 Miglior Artista
“A questo punto, siamo già vecchi amici”, disse
Marvin Hamlish la sera del 2 aprile 1974, accettando
il suo terzo Oscar® della serata.
Quella sera, Hamlish aveva vinto un Oscar® per la Migliore colonna sonora non originale (La
Stangata), uno per la Migliore colonna sonora originale (Come eravamo) e un altro per la
Migliore canzone (Come eravamo), con i parolieri Alan e Marilyn Bergman.
Gli arrangiamenti di Hamlish dei ragtime di Scott Joplin per La Stangata divennero un
album di grande successo, e risvegliarono l’interesse per un genio musicale quasi dimenticato,
restituendogli la fama che meritava.
Bambino prodigio, dotato di uno straordinario talento musicale e di grande determinazione,
Hamlish entrò alla famosa Juilliard School of Music a soli sette anni. A 21 pubblicò il suo
primo singolo di successo, “Sunshine, Lollipops and Rainbows” cantato da Lesley Gore.
Qualche anno dopo, scrisse la colonna sonora del film Un uomo a nudo, con Burt Lancaster.
Oltre agli arrangiamenti di Scott Joplin per La Stangata, Hamlisch ha composto più di 40
colonne sonore di film di grande successo, come La scelta di Sophie, Gente comune, Tre
scapoli e un bebè, Salvate la tigre e The Informant!.
La versatilità di Hamlish fu premiata nel 1976 quando vinse - con i suoi collaboratori Michael
Bennett, James Kirkwood, Nicholas Dante e Edward Kleban - il premio Pulitzer per A Chorus
Line, il musical che divenne uno straordinario successo di pubblico e di critica.
Hamlish è il tipo che non sa stare fermo, e negli ultimi anni si è costruito un’altra carriera di
esecutore e direttore d’orchestra con la New York Philharmonic Orchestra, la Minneapolis
Symphony Orchestra, la Cleveland Orchestra e la Royal Philarmonic Orchestra londinese, per
citarne alcune.
PREMI OSCAR®
1973 Miglior colonna sonora originale
“Come eravamo”
1973 Miglior canzone originale
“Come eravamo”
1973 Miglior canzone non originale
“La Stangata”
GOLDEN GLOBE®
1972 Miglior canzone originale
“Life Is What You Make It ”
1974 Miglior canzone originale
“Come eravamo” eseguita da Barbra Streisand
PRIMETIME EMMY® AWARDS
1995 Migliore direzione musicale
“Barbra Streisand: The Concert”
1974 Miglior musica e testi
“Barbra Streisand: The Concert”
1999 Miglior musica e testi
“AFI’s 100 Years… 100 Movies”
2001 Migliore direzione musicale
“Timeless: Live in Concert”
TONY AWARDS
1976 Miglior spettacolo
“A Chorus Line”
PULITZER PRIZE
1976 Migliori musiche originali per il teatro
“A Chorus Line”
POSTER U.S.A
POSTER U.S.A
LA CAMPAGNA DEI PREMI
SOPRA: CARTOLINE PUBBLICITARIE U.S.A
SOPRA: CAMPAGNA PUBBLICITARIA TRADE “FOR YOUR CONSIDERATION”
COURTESY OF THE ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES
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CAMPAGNA PUBBLICITARIA TRADE “FOR YOUR CONSIDERATION”
CAMPAGNA PUBBLICITARIA TRADE “FOR YOUR CONSIDERATION”
A DESTRA: UN
TELEGRAMMA DELLO
SCRITTORE KURT VONNEGUT
La serata della 46ma edizione degli Oscar® fu un’occasione memorabile per gli autori
del film. Candidato a dieci statuette, La Stangata ne vinse sette, tra cui l’Oscar® per il
Miglior film, assegnato per la prima volta a una produttrice donna, Julia Philips.
MIGLIOR FILM
(Tony Bill, Michael Phillips, Julia Phillips)
MIGLIOR REGIA
(George Roy Hill)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
(David S. Ward)
MIGLIORI SCENOGRAFIE
(Henry Bumstead, James W. Payne)
MIGLIORI COSTUMI
COURTESY OF THE ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES
(Edith Head)
MIGLIOR MONTAGGIO
(William Reynolds)
MIGLIOR COLONNA SONORA NON ORIGINALE
(Marvin Hamlisch)
Candidature: Miglior attore (Robert Redford),
Miglior fotografia (Robert Surtees)
e Miglior suono (Ronald Pierce, Robert R. Bertrand)
Dopo l’Oscar® per La Stangata, il regista George Roy Hill fu inondato di felicitazioni da colleghi e grandi
personalità del mondo della cultura, come vediamo qui e nelle pagine seguenti.
SOPRA: TELEGRAMMA DAL PRESIDENTE DELLA COLUMBIA PICTURES DAVID BEGELMAN
E LA RISPOSTA DI GEORGE ROY HILL
TELEGRAMMA DEL REGISTA WILLIAM FRIEDKIN
BIGLIETTO DELL’ATTORE EDGAR BERGEN
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LA RISPOSTA DI GEORGE ROY HILL ALL’ATTORE EDGAR BERGEN
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ANNUNCIO PUBBLICITARIO DI CONGRATULAZIONI DELLA ZANUCK/BROWN COMPANY
ANNUNCIO PUBBLICITARIO DI CONGRATULAZIONI DI TONY BILL, MICHAEL E JULIA PHILLIPS
S
i dice che il film La
Stangata sia basato
in parte sulla storia
vera di due fratelli truffatori
dei primi del Novecento,
Charley e Fred Gondorf, e
al colpo grosso che misero a
segno nel 1914.
La differenza con il personaggio del film fu che il
suo “pollo” testimoniò contro di lui, e Gondorf
dovette passare un bel po’ di tempo in carcere.
Era un periodo di illegalità in cui prosperavano
bische, rivendite clandestine di alcolici e criminali
come “Baby Face” Nelson, “Bugsy” Siegel,
“Pretty boy” Floyd e Bonnie e Clyde. In piena
Grande Depressione, i gangster venuti dalla strada
diventavano delle vere e proprie celebrità.
Durante il proibizionismo la malavita controllava
la distribuzione illegale di alcolici, corrompendo
polizia e politici per tenere in piedi il giro d’affari
legato alla vendita di alcolici e al gioco d’azzardo
clandestini, che prosperavano.
I giornali erano pieni delle imprese efferate
di questi gangster, che diventavano figure
leggendarie per un pubblico affamato di
distrazioni.
I nomi dei personaggi del film La Stangata
(Henry Gondorff, Eddie Niles, Kid Twist e JJ
Singleton) sono ispirati ai veri nomi di alcuni
dei più noti truffatori dell’epoca, come Charles
Gondorf, raccontati nel libro di David W.
Maurer, The Big Con.
Nessuno di loro manteneva a lungo la supremazia
conquistata: di solito venivano eliminati da bande
rivali, incarcerati o uccisi dalla polizia. Eppure,
nonostante i delitti di cui si sono macchiati, il
pubblico è ancora affascinato da questi coloriti
criminali a sangue freddo.
S
i chiama truffa, imbroglio, raggiro, bidone, pacco e, naturalmente, “stangata”.
È l’atto di ingannare un “pollo”, spennandolo senza che lui se ne accorga. Il
trucco sta nel finire la recita e sparire prima che il pollo si renda conto di essere
stato truffato.
Un artista della truffa deve prima conquistarsi la fiducia o l’amicizia della sua vittima,
facendo leva sulla sua ingenuità, vanità, avidità o disonestà. Una volta ottenuta la sua
fiducia, poi, cercherà di portargli via quello che ha.
La sceneggiatura premio Oscar® de La Stangata, scritta da David S. Ward, era ispirata alle
truffe e ai truffatori meticolosamente descritti nell’ottimo libro di David W. Maurer The
Big Con: The Story of the Confidence Man. Maurer aveva intervistato centinaia di uomini
che si guadagnavano da vivere sfruttando la disattenzione e la credulità altrui.
Come la storia ha dimostrato, si può mettere a segno una truffa all’angolo di una strada,
spillando qualche spicciolo ai passanti con il gioco delle tre carte, oppure nel mondo
dell’alta finanza rubando milioni di dollari ai clienti con uno schema di Ponzi.
Nel film, il personaggio di Doyle
Lonnegan è claudicante perché
Robert Shaw si era fatto male a
una gamba poco prima dell’inizio
delle riprese. Una scelta obbligata
che si rivelò molto efficace.
P
aul Newman e Robert Redford avevano molte cose
in comune: il carisma, la filantropia, la bellezza, il
talento e l’enorme successo internazionale. La loro
è stata una grande amicizia, tra due personaggi straordinari
e al tempo stesso concreti e coi piedi per terra.
Quando si incontrarono la prima volta, Newman era già un divo e Redford un attore ancora
relativamente sconosciuto, con alle spalle solo tre film. Newman sapeva che Redford era
l’uomo giusto per interpretare con lui Butch Cassidy. Il regista del film e la produzione
volevano affidare il ruolo a un attore già affermato, ma Newman non sentì ragioni: così
nacquero una stella del cinema e un’amicizia.
Sempre considerato uno dei migliori
film di Hollywood, osannato dalla
critica e premiato dal pubblico, La
Stangata ha avuto l’onore di essere
scelto per essere preservato nel
National Film Registry degli Stati Uniti
nel 2005.
“Interpretare quei due personaggi è stato
divertente. E’ così che è nata la nostra amicizia”,
ha raccontato Redford in una intervista concessa
ad ABC News. “Nel corso della lavorazione
del film, abbiamo scoperto di avere molte cose
e interessi in comune, che col tempo si sono
moltiplicati. Pur essendo diversi, in qualche
modo ci somigliavamo…”.
I due attori adoravano farsi degli scherzi.
Sapendo che Newman era un appassionato
di corse automobilistiche, il giorno del suo
compleanno Redford gli fece recapitare
una Porsche accartocciata, impacchettata e
infiocchettata, con un biglietto di auguri in cui
era scritto: “Buon compleanno”.
Sembra che Jack Nicholson avesse
rifiutato il ruolo di Johnny Hooker.
Lo stesso Robert Redford accettò
solo dopo molte insistenze il
ruolo che gli valse la candidatura
all’Oscar® come Miglior attore
protagonista.
Qualche giorno dopo, Redford trovò un pacco
regalo nel suo soggiorno: quella stessa Porsche
compressa in forma di cubo. Lui la rispedì a
Newman, che a quel punto la usò come scultura
nel suo giardino. La cosa che rende lo scherzo
ancora più divertente è che nessuno dei due
nominò mai quell’auto all’altro.
Il loro secondo e ultimo film insieme fu La
Stangata, che si rivelò un successo ancora più
clamoroso della prima collaborazione. Per i
successivi trent’anni, gli appassionati di cinema
di tutto il mondo hanno aspettato che la coppia si
riunisse, ma i due divi non hanno mai trovato una
sceneggiatura all’altezza delle loro aspettative.
“Arriva un momento in cui i sentimenti vanno
oltre le parole”, ha dichiarato Redford dopo
l’annuncio della morte di Paul Newman. “Ho
perso un amico. La mia vita - e questo paese sono migliori perché lui ne ha fatto parte”.
Film © 1973 Universal Studios. All Rights Reserved. Renewed 2001 by Universal Studios. All Rights Reserved.
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