Università degli Studi di Bari
Progetto ARIANNA – Ore 04
Attività Formative Trasversali
Moduli
“Regolazione delle Emozioni”
“Gestione dello stress”
Dott.ssa Tiziana Lanciano
LE ABILITA’ TRASVERSALI
 Espressione usata per denominare un insieme di abilità
di ampio spessore che sono implicate in numerosi tipi di
compiti, trasferibili a più ambiti.
 Sono presenti in tutte le esperienze dell’individuo, non
solo in quelle scolastiche e lavorative, ed entrano in
gioco in diverse situazioni.
 Possono sempre essere potenziate con appositi
percorsi formativi. Hanno un ruolo fondamentale nel
plasmare il comportamento dell’individuo e nell'’influire
in modo significativo sulle sue azioni.
ALCUNE ABILITA’TRASVERSALI
Regolazione delle
emozioni
Gestione dello
stress
EMOZIONI

Un tempo paragonata al concetto di sensazione, l’emozione
è attualmente considerata un processo di reazione
dell’organismo ad eventi significativi.

E’ un costrutto psicologico complesso che include diverse
componenti:
a)
attivazione fisiologica
b)
valutazione dell’evento emotivo
c)
espressione motoria
d)
tendenza all’azione
e)
sensazioni soggettive
LE COMPONENTI DEL
SISTEMA EMOZIONALE
Emozioni =
Pensieri e valutazioni cognitive (hard disk)
Cambiamenti fisiologici (monitor)
Comportamenti (stampante)
LA REGOLAZIONE DELLE
EMOZIONI
 Emozioni contrapposte a ragione (perturbazioni da reprimere e
governare, minaccia per gli aspetti cognitivi).
 Soggette a controllo, regolazione ed inibizione a favore delle
componenti più razionali.
LA REGOLAZIONE DELLE
EMOZIONI
 Benché l’emozione sia stata rappresentata come un
fenomeno fondamentalmente automatico e
inarrestabile, la sua regolazione (o gestione) è una
caratteristica normalmente presente nella vita
quotidiana.
 Gross (1998) definisce la regolazione come un
fenomeno onnipresente.
LA REGOLAZIONE DELLE
EMOZIONI
 E’ intesa come capacità di mantenere l’attivazione emozionale
entro una certa soglia.
 Comporta l’evocazione di pensieri o comportamenti in grado di
influenzare quali emozioni avere, quando e come le persone
sperimentano ed esprimono le proprie emozioni (Gross, 1998b;
1999).
ATTENZIONE!!!
Gestire le emozioni è diverso da
soffocarle!!
Significa affrontare gli eventi emotivi in
maniera emozionalmente intelligente
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
- STRATEGIE -
Gratz e Roemer (2004) distinguono:
strategie adattive: includono il monitoraggio, la
valutazione e la modificazione, ovvero la
riduzione dell’impatto emotivo generato
dall’evento.
strategie non adattive: contraddistinte dalla
inabilità a gestire, regolare ed attenuare
emozioni fortemente negative.
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
- LA SOPPRESSIONE -
 La soppressione è una modalità di regolazione focalizzata sulla
risposta ed è definita come l’inibizione conscia del
comportamento espressivo- emozionale in corso.
 Essa compare tardi nel processo generativo dell’emozione e
modifica aspetti comportamentali delle reazioni emozionali.
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
- LA RUMINAZIONE -
 Una possibile forma di gestione delle emozioni consiste nel
fenomeno della ruminazione mentale.
 Solitamente, in seguito ad un episodio emozionale, i ricordi
tornano alla mente delle persone e si intromettono nei
pensieri in maniera ripetitiva e intrusiva (Martin e Tesser,
1996; Rimé, Mesquita, Philippot e Boca, 1991).
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
- LA CONDIVISONE SOCIALE -
 Una fondamentale strategia che può aiutare gli individui nel
processo di gestione e regolazione delle emozioni è condividere
con gli altri l’evento emozionale (Hunt (1998) Rimé e Philippot,
1998).
CONSIGLI E
SUGGERIMENTI
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
I PENSIERI
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Fatti carico dei tuoi pensieri
 La sgridata del tuo professore scatena una serie di
pensieri e un dialogo interiore: “Vorrei ucciderlo”,
“So che la mia idea è buona”, “Non lo sopporto più”.
 Frase come “Vorrei ucciderlo” perpetua la rabbia,
mentre frasi come “Ne parlerò domani con calma e
spiegherò le mie ragioni” riesce a diminuirla.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Sintonizzati sui pensieri automatici
 Sono spesso irrazionali: si dice “Vorrei ucciderlo” anche se in realtà non
si è mai pensato di farlo.
 Di solito ci crediamo.
 Sono spesso ermetici:“Buffone”, “Bugiardo”, “Pazzo”.
 Fanno scattare altri pensieri automatici “E’ talmente presuntuoso, non
mi da mai retta, non ha il minimo rispetto, spero lo boccino”. Questo
non solo perpetua la rabbia ma rende difficile escludere questi pensieri.
 Portano a conclusioni distorte: “Sono in un mare di guai, lei mi boccerà,
non potrò completare gli studi, non riuscirò a trovare un lavoro, la mia
famiglia ce l’avrà per sempre con me”.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Suggerimenti per evitare conclusioni illogiche
 Non generalizzare all’eccesso: dichiarazioni come
“Sono sempre molto lento ad afferrare il concetto” e
“Non mi da mai retta” vengono fatte in circostanze
specifiche. Generalizzandole, crei la falsa impressione
che questi concetti siano sempre validi, conducendo a
sentimenti di falsa autostima.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Suggerimenti per evitare conclusioni illogiche
 Non affibbiare etichette distruttive: “E’ una stupida”,
“Non ha il minimo rispetto” sono interpretazioni
basate su situazioni specifiche. Facendo invece
ricorso ad una etichetta distruttiva, suggerisci a te
stesso che la situazione è irrevocabilmente negativa e
che non esiste nulla che tu possa fare per migliorarla.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Suggerimenti per evitare conclusioni illogiche
 Evitare di interpretare il pensiero altrui: spesso non
sappiamo quali siano i motivi e le interpretazioni degli
altri, quindi trattieniti dal trarre conclusioni fino a che
non avrei ottenuto ulteriori informazioni. La domanda
diretta è talvolta un buon metodo per ottenerle.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Suggerimenti per evitare conclusioni illogiche
 Non stabilire regole per il comportamento altrui:
questo porta inevitabilmente a delusione e rabbia
perché le nostre aspettative vengono deluse. Evita
parole come “avrebbe dovuto”, “dovrebbe”, etc…
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Suggerimenti per evitare conclusioni illogiche
 Non gonfiare il significato di un avvenimento:
trasformare le conseguenze di un evento negativo in
una catastrofe significa ingigantirne molte volte la sua
reale intensità. Evita di usare parole come “Disastro” o
“Catastrofe” e se senti te stesso pronunciarle pensa
che stai ingigantendo più del dovuto. Non dire “Non
riesco a sopportarlo” perchè invece ci riesci
senz’altro.
- Le componenti dell’emozione: i pensieri -
 Sviluppa dialoghi interiori costruttivi e
affermazioni guida
 Evitare il più possibile pensieri automatici,
allontanandoli appena si presentano e imparando ad
avere pensieri efficaci e costruttivi riuscirai a
sdrammatizzare gli effetti di situazioni penose.
- Le componenti dell’emozione: i mutamenti fisiologici -
MUTAMENTI
FISIOLOGICI
- Le componenti dell’emozione: i mutamenti fisiologici -
 Gestisci il tuo stato di eccitazione:
 Le emozioni tendono ad essere associate a specifiche
sensazioni fisiche, il nervosismo con lo stomaco in
subbuglio, la rabbia con le gote infiammate etc …
- Le componenti dell’emozione: i mutamenti fisiologici -
 Identifica i cambiamenti nello stato di eccitazione:
 Accelerazione del battito cardiaco, aumento della
pressione del sangue e della frequenza del respiro e la
sudorazione sono segni di mutamenti fisiologici.
Possono essere associati ad un gran numero di diverse
emozioni. Il primo passo non è tanto quello di
identificarle ma di riconoscere che c’è stato
effettivamente un cambiamento nel tuo livello di
eccitazione.
- Le componenti dell’emozione: i mutamenti fisiologici -
 Usa il rilassamento per diminuire lo stato di
eccitazione
 Il rilassamento è il modo migliore per gestire lo stress
 Meditazione, yoga, autoipnosi, etc ....
 Fondamentale è l’associazione del rilassamento stesso a
immagini e pensieri specifici.
 In situazioni stressanti si richiama poi quella immagine.
- Le componenti dell’emozione -
COMPORTAMENTO
- Le componenti dell’emozione: il comportamento-
 Prendi il controllo dei tuoi modelli
comportamentali:
 I modelli comportamentali sono azioni che si tende a
ripetere in risposta ad una particolare situazione.
Es.: quando sei ansioso tamburelli con la matita,
quando sei arrabbiato urli, quando sei contento
sorridi.
- Le componenti dell’emozione: il comportamento-
 Impara a riconoscere i tuoi comportamenti:
 Anche il modo di comportarsi enfatizza e perpetua
l’emozione. Bisogna imparare a sintonizzarsi sul
proprio comportamento.
- Le componenti dell’emozione: il comportamento-
 Non dare spazio a comportamenti controproducenti:
 Alcuni comportamenti possono avere poi effetti
controproducenti nelle relazioni interpersonali. Devi
evitare comportamenti che possono creare inimicizie.
LO STRESS
 Situazione che va aldilà delle risorse adattive di un individuo a
causa delle richieste dell’ambiente esterno o interne
all’individuo stesso.
 Lo stress si affronta con uno stato emotivo caratterizzato da
stanchezza, tensione e irritabilità.
SINDROME DI
ADATTAMENTO
GENERALE
 Reazione d’allarme: è il corpo il primo indicatore di una
situazione debilitante. Chiara discrepanza tra risorse
dell’individuo e richiesta ambientale.
 Resistenza: fase più lunga in cui l’individuo oppone tutta la
propria forza all’emergere delle sensazioni negative, in un
continuo e precario equilibrio.
 Esaurimento: la pressione è tale per cui l’individuo non può
adattarsi ma è in balia delle sensazioni dolorose e devastanti
dello stress.
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LO STRESS
Stimoli
fisici
Adattamento
Stimoli
chimici
Organismo
Stimoli
biologici
Stimoli
sociali
Attivazione
biologica
Stress
Difesa
Malattia
LA GESTIONE DELLO STRESS
– IL COPING –
 Dall’inglese “to cope” = far fronte, fronteggiare.
 E’ un processo: è ciò che la persona pensa e fa effettivamente in
una situazione stressante.
 E’ dipendente dal contesto: il coping è influenzato dalla valutazione
particolare che lo mette in moto e dalle risorse disponibili per
padroneggiare la situazione.
LA GESTIONE DELLO STRESS
– IL COPING –
 Il coping focalizzato sul problema consiste in attività
(cognitive o comportamentali) direttamente mirate ad
affrontare la fonte dello stress.
 Il coping focalizzato sulle emozioni ha come
fondamento strategie cognitive che mirano ad
attenuare l’esperienza emozionale associata allo stress
o al trauma (Lazarus e Folkman, 1998).
COPING REATTIVO vs
PROATTIVO
 Coping reattivo: insieme di
strategie cognitive e
comportamentali che
l’individuo mette in atto per
compensare, eliminare,
ridurre o modificare gli
eventi stressanti
incombenti.
Coping proattivo
(Greenglass, 2000): possibilità
di eliminare
una notevole quantità di stress
prima ancora che si verifichi.
LA GESTIONE DELLE EMOZIONI E DELLO STRESS:
L’INTELLIGENZA EMOTIVA (IE)
“… Si riferisce all’abilità di riconoscere il
significato delle emozioni e delle loro relazioni,
e di ragionare e risolvere i problemi grazie ad esse. Comprende la
capacità di percepire le emozioni,
di assimilare i sentimenti legati alle emozioni,
capire l’informazione di tali emozioni, e gestirle …”
(Mayer, Caruso e Salovey, 2000b)
EMOZIONI &
INTELLIGENZA
… si può pensare con intelligenza alle proprie emozioni …
 
… l’emozione aiuta a pensare in maniera intelligente …
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
IE: STRUTTURA AD ALBERO
Intelligenza Emotiva
Area Esperenziale
Valutare,
Esprimere
e Riconoscere
le emozioni
Utilizzare
le emozioni
per facilitare
il pensiero
Area Strategica
Comprendere
le emozioni
Gestire
le emozioni
GESTIONE DELLE EMOZIONI
E DELLO STRESS
1.
2.
3.
4.
Capacita’ di
mantenere aperta
la possibilita’ di
provare emozioni,
sia quelle che
sono piacevoli sia
quelle che sono
spiacevoli.
Capacita’ di
rimanere
coinvolti (o
prendere le
distanze) da
un’emozione, in
modo
consapevole,
sulla base di
quanto si ritenga
che essa possa
essere utile o
apporti
informazioni.
Capacita’ di
monitorare
riflessivamente
le emozioni
riguardanti se
stessi e gli altri
in modo tale da
riconoscere
quanto esse siano
chiare, tipiche,
influenti o
ragionevoli
Capacita’ di
gestire le emozioni
in se stessi e negli
altri, moderando
quelle negative e
mantenendo quelle
positive senza
reprimere o
esagerare
l’importanza delle
informazioni che
esse sono in grado
di veicolare.
COMPLIMENTI!!
… hai saputo
“gestire emotivamente”
lo “stress”
di questa lettura!
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Gestione dello stress - Università degli Studi di Bari