(GU n.194 del 20-8-2013 - Suppl. Ordinario n. 63)
conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69
TESTO AGGIORNATO DEL DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69
Testo del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (in S.O. n. 50/L
alla
Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 144 del 21 giugno
2013),
coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98
(in
questo stesso S.O. alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti
per
il rilancio dell'economia». (13A07086)
Art. 42
Soppressione certificazioni sanitarie
1. Fermi restando gli obblighi di certificazione previsti ((dal
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81)), per i lavoratori soggetti
a sorveglianza sanitaria, sono abrogate le disposizioni concernenti
l'obbligo
dei
seguenti
certificati
attestanti
l'idoneita'
psico-fisica al lavoro:
a) certificato di sana e robusta costituzione, di cui:
1) all'articolo 2 del regolamento di cui al regio decreto 4 maggio
1925, n. 653;
2) all'articolo 17, secondo comma, del regolamento di cui al regio
decreto 21 novembre 1929, n. 2330;
3) all'articolo 3, secondo comma, lettera f), del regolamento di
cui al regio decreto 12 ottobre 1933, n. 1364;
4) all'articolo 8, comma 2, del regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 23 novembre 2000, n. 402;
b) limitatamente alle lavorazioni non a rischio, certificato di
idoneita' per l'assunzione di cui all'articolo 9 del regolamento di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1956, n.
1668, e all'articolo 8 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, e
successive modificazioni;
c) certificato medico comprovante la sana costituzione fisica per i
farmacisti, di cui:
1) all'articolo 4, primo comma, lettera e), del regolamento di cui
al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1706;
2) all'articolo 31, quinto comma, del regolamento di cui al regio
decreto 30 settembre 1938, n. 1706;
3) all'articolo 5, secondo comma, numero 3), del regolamento di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 21 agosto 1971, n. 1275;
d) certificato di idoneita' fisica per l'assunzione nel pubblico
impiego, di cui:
1) all'articolo 2, primo comma, numero 4), del testo unico delle
disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello
Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3;
2) all'articolo 11, secondo comma, lettera c), del decreto del
Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686;
3) all'articolo 2, comma 1, numero 3), del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487;
4) all'articolo 1, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente
della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 483;
5) all'articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente
della Repubblica 27 marzo 2001, n. 220;
e) certificato di idoneita' psico-fisica all'attivita' di maestro
di sci, di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), della legge 8
marzo 1991, n. 81.
2. ((All'articolo 32 del regolamento per il servizio farmaceutico,
di cui al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1706, e successive
modificazioni)), sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, le parole: «ed esibire tanti certificati medici
quanti sono i dipendenti medesimi per comprovare che essi siano
esenti da difetti ed imperfezioni che impediscano
l'esercizio
professionale della farmacia e da malattie contagiose in atto che
rendano pericoloso l'esercizio stesso» sono soppresse;
b) al terzo comma, le parole: «Le suddette comunicazioni devono
essere trascritte» sono sostituite dalle seguenti: «La suddetta
comunicazione deve essere trascritta».
3. Per i lavoratori che rientrano nell'ambito della disciplina di
cui al decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive
modificazioni, ((non si applicano le
disposizioni
concernenti
l'obbligo della certificazione)) attestante l'idoneita' psico-fisica
relativa all'esecuzione di operazioni relative all'impiego di gas
tossici, di cui all'articolo 27, primo comma, numero 4°, del
regolamento di cui al regio decreto 9 gennaio 1927, n. 147.
4. Sono abrogate le disposizioni relative all'obbligatorieta' del
certificato per la vendita dei generi di monopolio,
di
cui
all'articolo 6, primo comma, numero 5), della legge 22 dicembre 1957,
n. 1293.
5. All'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002,
n. 77, le parole: «, muniti di idoneita' fisica,» sono soppresse.
6. La lettera e) del comma 1, dell'articolo 5 della legge 21
novembre 1991, n. 374, e successive modificazioni, e la lettera e)
del comma 1 dell'articolo 2, della legge 22 luglio 1997, n. 276, sono
abrogate.
((7-bis. L'articolo 14 della legge 30 aprile 1962, n. 283, e
l'articolo 37 del regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, sono abrogati.))
((7-ter. All'articolo 240, comma 1, del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, la
lettera ))(( f) e' abrogata.))
Riferimenti normativi
- il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 recante
"Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.
123, in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro", e' stato pubblicato nella Gazz. Uff.
30 aprile 2008, n. 101, S.O.
-si riporta l'articolo 2 del regio decreto 4 maggio
1925, n. 653, recante "Regolamento sugli alunni, gli esami
e le tasse negli istituti medi di istruzione", pubblicato
nella Gazz. Uff. 25 maggio 1925, n. 120:
"Art. 2. Coloro che chiedono di essere inscritti, per
la prima volta, in un istituto debbono presentare al
preside,
entro
il
termine
indicato
nell'articolo
precedente, domanda in carta legale corredata dei seguenti
documenti, debitamente legalizzati ove occorra:
1° certificato di nascita;
2° certificato di rivaccinazione o di sofferto vaiuolo;
3° titolo di studio rispettivamente prescritto;
4° attestato d'identita' personale
costituito
da
tessera postale di riconoscimento o da altri documenti o
garanzie che il preside riconosca equivalenti.
Per la inscrizione al corso superiore dell'istituto
magistrale, oltre i documenti predetti,
deve
essere
allegato alla domanda un certificato medico, dal quale
risultino la sana e robusta costituzione fisica e l'assenza
di imperfezioni tali da diminuire il prestigio di un
insegnante o da impedirgli il pieno adempimento dei suoi
doveri.
Il preside, non
accettando
le
conclusioni
del
certificato medico, puo' ordinare la visita medica fiscale
a spese dell'interessato.
Ai ciechi e' concessa l'inscrizione anche al corso
superiore dell'istituto magistrale, nonostante il disposto
del secondo comma del presente articolo, soltanto ai fini
del conseguimento del diploma di abilitazione di cui
all'ultimo comma dell'art. 102."
- si riporta l'articolo 17 del Regio Decreto del 21
novembre 1929, n.
2330,
recante
"Approvazione
del
regolamento per l'esecuzione del R. decreto-legge 15 agosto
1925, n. 1832, riguardante le scuole-convitto professionali
per infermiere e le scuole specializzate di medicina,
pubblica igiene ed assistenza sociale per
assistenti
sanitarie visitatrici, pubblicato nella Gazz. Uff. 1°
febbraio 1930, n. 26:
"17. Coloro che desiderano di essere ammesse in una
scuola-convitto professionale per infermiere debbono farne
domanda alla direttrice della
scuola
stessa,
prima
dell'inizio dell'anno scolastico e nel termine fissato dal
regolamento speciale.
Alla domanda d'ammissione debbono essere uniti:
- il certificato di nascita;
- il certificato attestante la cittadinanza della
richiedente;
- il certificato di stato civile della richiedente;
- il certificato di buona condotta, di data recente;
- il certificato penale, di data egualmente recente;
una
dichiarazione
firmata
da
due
persone
rispettabili, conosciute dall'amministrazione della scuola,
che attestino la indiscussa moralita' dell'aspirante;
- il certificato medico di sana e robusta costituzione
fisica
o
di
perfetto
stato
mentale,
debitamente
legalizzato;
- il certificato di subita rivaccinazione rilasciato
dal competente ufficio sanitario comunale, debitamente
legalizzato;
- la
fotografia
della
richiedente,
debitamente
vidimata;
- il certificato degli studi compiuti, a norma del
successivo art. 20 (14).
Le aspiranti di nazionalita' estera devono comprovare
di conoscere bene la lingua italiana.
Coloro che desiderano di essere ammesse in una scuola
specializzata per assistenti sanitarie visitatrici, debbono
farne domanda alla direttrice o al direttore della scuola
stessa, prima dell'inizio dell'anno scolastico e
nel
termine fissato dal regolamento speciale, e unire alla
domanda i documenti di cui al secondo comma del presente
articolo, sostituendo solo, al certificato degli studi
compiuti, il diploma di Stato di infermiera professionale.
Sull'ammissione delle aspiranti decide il consiglio di
amministrazione della scuola."
-si riporta l'articolo 3 del R.D. 12/10/1933, n. 1364,
recante "Approvazione del regolamento per la carriera e la
disciplina del personale della Corte dei conti", pubblicato
nella Gazz. Uff. 31 ottobre 1933, n. 253:
"3. Gli aspiranti ad impieghi negli uffici della Corte
dei conti debbono far pervenire, al segretariato generale,
la domanda di ammissione al concorso nel termine stabilito
dal relativo bando.
La domanda, rivolta al presidente della Corte, deve
essere firmata dal candidato, con l'indicazione della
paternita' e del domicilio o della residenza e corredata
dei seguenti documenti:
a) estratto dell'atto di nascita;
b) certificato della competente autorita' comunale dal
quale risulti che il candidato sia cittadino italiano,
salvo il disposto del penultimo comma dell'art. 1° del
regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2960 , e non sia privo
del godimento dei diritti politici;
c) certificato del podesta' del Comune di residenza
attestante che il candidato ha sempre tenuto regolare
condotta morale, civile e politica;
d) certificato generale rilasciato dall'ufficio del
casellario giudiziale;
e) certificato comprovante l'inscrizione del candidato,
a seconda della eta', al partito nazionale fascista o ai
fasci giovanili di
combattimento,
nonche'
la
data
dell'inscrizione ;
f) certificato rilasciato o da un medico militare o da
un medico provinciale o da un
ufficiale
sanitario,
comprovante che il candidato e' di sana
e
robusta
costituzione ed esente da difetti ed imperfezioni che
possano influire
sul
rendimento
del
servizio.
Al
certificato predetto deve essere unita la fotografia del
candidato munita del visto dell'autorita' comunale e di
quella sanitaria che ha rilasciato il certificato stesso
(9);
g) foglio di
congedo
illimitato
o
certificato
dell'esito di leva o di inscrizione nelle liste di leva;
h) titolo di studio prescritto;
i) i documenti necessari a comprovare l'eventuale
diritto alla protrazione del limite massimo di eta' e alla
preferenza nell'ordine di nomina.
Il candidato deve dare inoltre notizia dei servizi
eventualmente prestati presso amministrazioni pubbliche.
Sono dispensati dal produrre i documenti di cui alle
lettere a), b), c), d), f) e g) gli aspiranti che siano
gia' impiegati dello Stato.
La domanda e i documenti debbono essere conformi alle
prescrizioni della legge sul bollo.
I certificati di cui alle lettere b), c), d), e) e f),
debbono essere di data non anteriore di oltre tre mesi a
quella del decreto che indice il concorso e quelli di cui
alle lettere a), b), c) e f) debbono essere debitamente
legalizzati."
- si riporta l'articolo 8 del D.P.R. del 23 novembre
2000, n. 402, recante "Regolamento concernente modalita'
per il conseguimento della idoneita' alle funzioni di
ufficiale esattoriale in sostituzione di quelle previste
dalla L. 11 gennaio 1951, n. 56, da emanarsi ai sensi
dell'articolo 31 della L. 8 maggio 1998,
n.
146",
pubblicato nella Gazz. Uff. 8 gennaio 2001, n. 5:
"Art. 8 (Conseguimento dell'abilitazione)
1. Ai fini del conseguimento dell'abilitazione alle
funzioni di ufficiale della riscossione i candidati idonei
producono al prefetto competente per territorio, entro
trenta giorni dal colloquio, dichiarazioni sostitutive ai
sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15 , e successive
integrazioni e modificazioni, nonche' del regolamento di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, attestanti i seguenti stati, fatti e qualita'
personali:
a) il possesso del titolo di studio di cui all'articolo
2;
b) il luogo e la data di nascita;
c) la cittadinanza italiana;
d) il godimento dei diritti politici;
e) di non aver riportato condanne penali;
f) per gli idonei di sesso maschile: la posizione nei
riguardi del servizio militare, con l'indicazione del tipo
di servizio prestato ossia come ufficiale ovvero come
sottufficiale o militare di truppa oppure se sia stato
esonerato dal servizio.
2. I candidati idonei devono produrre, entro lo stesso
termine, un certificato medico rilasciato
dall'A.S.L.
competente per residenza o domicilio ovvero,
se
il
candidato risiede o si trova temporaneamente all'estero, da
un medico di
fiducia
dell'autorita'
diplomatica
o
consolare, cui spetta di autenticarlo ed eventualmente
tradurlo, attestante la sana e robusta costituzione e
l'idoneita' psico-fisica all'impiego.
3. In luogo delle dichiarazioni sostitutive di cui al
comma 1, possono essere prodotti altrettanti certificati
rilasciati dagli uffici competenti."
-si riporta l'articolo 9 del D.P.R. del 30 dicembre
1956, n. 1668, recante "Approvazione del regolamento per
l'esecuzione
della
disciplina
legislativa
sull'apprendistato", pubblicato nella Gazz. Uff. 16 marzo
1957, n. 70:
"Art. 9. Gli aspiranti apprendisti non possono essere
avviati in imprese non artigiane, ne' possono essere
adibiti al lavoro in quelle artigiane, prima di essere
sottoposti alla visita sanitaria prescritta dall'art. 4
della legge per l'accertamento della idoneita' delle loro
condizioni fisiche al particolare lavoro per il quale
devono essere assunti.
Per gli apprendisti dipendenti da imprese artigiane, la
visita sanitaria ha luogo dopo la
comunicazione
di
assunzione.
L'accertamento e' eseguito gratuitamente dall'autorita'
sanitaria comunale a seguito della richiesta dell'Ufficio
di collocamento.
Nel caso in cui la visita si concluda con un giudizio
di non idoneita' temporanea al mestiere prescelto, il
sanitario dispone una ulteriore visita, decorso un congruo
periodo di tempo, senza dar luogo ad alcuna trascrizione
nel libretto individuale di lavoro."
- si riporta l'articolo 8 della Legge del 17 ottobre
1967, n. 977, recante "Tutela del lavoro dei bambini e
degli adolescenti", pubblicata nella Gazz. Uff. 6 novembre
1967, n. 276:
"Art. 8
1. I bambini nei casi di cui all'articolo 4, comma 2, e
gli adolescenti, possono essere ammessi al lavoro purche'
siano riconosciuti idonei all'attivita' lavorativa cui
saranno adibiti a seguito di visita medica.
2. L'idoneita' dei minori indicati
al
comma
1
all'attivita' lavorativa cui sono addetti deve essere
accertata mediante visite periodiche da effettuare ad
intervalli non superiori ad un anno.
3. Le visite mediche di cui al presente articolo sono
effettuate, a cura e spese del datore di lavoro, presso un
medico del Servizio sanitario nazionale.
4. L'esito delle visite mediche di cui ai commi 1 e 2
deve essere comprovato da apposito certificato.
5. Qualora il medico ritenga che un adolescente non sia
idoneo a tutti o ad alcuni dei lavori di cui all'articolo
6, comma 2, deve specificare nel certificato i lavori ai
quali lo stesso non puo' essere adibito.
6. Il giudizio sull'idoneita'
o
sull'inidoneita'
parziale o temporanea o totale del minore al lavoro deve
essere comunicato per iscritto al datore di lavoro, al
lavoratore e ai titolari della potesta' genitoriale. Questi
ultimi
hanno
facolta'
di
richiedere
copia
della
documentazione sanitaria.
7. I minori che, a seguito di visita medica, risultano
non idonei ad un determinato lavoro non possono essere
ulteriormente adibiti allo stesso.
8. Agli adolescenti adibiti alle attivita' lavorative
soggette alle norme sulla sorveglianza sanitaria
dei
lavoratori di cui al titolo I, capo IV, del decreto
legislativo n. 626 del 1994 , non si applicano
le
disposizioni dei commi da 1 a 7.
9. Il controllo sanitario di cui all' articolo 44,
comma 1, del decreto legislativo n. 277 del 1991, si
applica agli adolescenti la cui esposizione personale al
rumore sia compresa fra 80 e 85 decibel. In tale caso il
controllo sanitario ha periodicita' almeno biennale.
10. In deroga all' articolo 44, comma 3, del decreto
legislativo n. 277 del 1991, per gli adolescenti la cui
esposizione personale al rumore sia compresa fra 85 e 90
decibel, gli intervalli del controllo sanitario non possono
essere superiori all'anno."
- si riportano l'articolo 4, primo comma, lettera e) e
l'articolo 31 del Regio Decreto del 30 settembre 1938, n.
1706, recante "Approvazione del regolamento per il servizio
farmaceutico, pubblicato nella Gazz. Uff. 14 novembre 1938,
n. 259:
"Art. 4.
Gli aspiranti all'autorizzazione all'esercizio delle
farmacie, debbono far pervenire entro il termine fissato
dal bando, al Prefetto che ha indetto il concorso, la
domanda contenente l'indicazione del domicilio, corredata
dei seguenti documenti:
a) - d) (omissis);
e) certificato medico comprovante che il concorrente e'
esente da
difetti
o
imperfezioni
che
impediscano
l'esercizio personale della farmacia
e
da
malattie
contagiose in atto che non abbiano carattere temporaneo e
che rendono pericoloso l'esercizio medesimo. E' in facolta'
del Prefetto di disporre che i concorrenti siano sottoposti
a visita medica per accertarne lo stato di salute ;"
"Art. 31
Il titolare autorizzato di una farmacia puo' farsi
sostituire nell'esercizio della medesima.
La sostituzione temporanea non puo' avere
durata
superiore a due mesi.
La sostituzione per motivi di famiglia puo' avere
durata fino a due anni. Quella dovuta a motivi di salute o
per obblighi di leva o per richiamo alle armi od anche per
comprovata e riconosciuta necessita' di pubblico servizio
di carattere non permanente, dura finche' dura la causa che
l'ha determinata. Di ogni sostituzione il titolare della
farmacia deve dare avviso al Prefetto, indicando
il
farmacista diplomato o laureato che lo sostituisce.
Questi deve essere un farmacista regolarmente iscritto
all'albo professionale e possedere i requisiti prescritti
dalle lettere a), b), c), d), e), h), dell'art. 4.
Quando il titolare o il direttore di una farmacia si
assenti per motivi di salute, per oltre 15 giorni, non puo'
riprendere servizio, se non dimostri con certificato medico
che e' esente da difetti o imperfezioni che impediscano
l'esercizio personale della farmacia
e
da
malattie
contagiose in atto che rendano pericoloso l'esercizio
medesimo."
-si riporta l'articolo 5 del D.P.R. del 21 agosto 1971,
n. 1275: recante "Regolamento per l'esecuzione della Legge
2 aprile 1968, n. 475, recante norme concernenti il
servizio farmaceutico, pubblicato nella Gazz. Uff.
3
febbraio 1972, n. 31:
"Art. 5.
Gli aspiranti per l'autorizzazione all'esercizio della
farmacia devono far pervenire, entro il termine fissato dal
bando, al medico provinciale che ha indetto il concorso la
domanda in carta legale contenente l'indicazione
del
domicilio, l'ordine di preferenza delle sedi messe a
concorso e la dichiarazione di non partecipare a piu' di
tre concorsi provinciali, nonche' l'eventuale indicazione
dei concorsi ai quali abbiamo gia' presentato la domanda in
relazione a quanto disposto dall'ultimo comma dell' art. 3
della legge 2 aprile 1968, numero 475.
La domanda, entro il termine di presentazione, deve
essere corredata come segue:
1) certificato, rilasciato dal comune di residenza a
norma dell' art. 11 della legge 4 gennaio 1968, n. 15,
attestante:
a) data e luogo di nascita;
b) la residenza;
c) lo stato di famiglia;
d) il godimento dei diritti politici;
2) certificato generale del casellario giudiziario;
3) certificato medico comprovante che il concorrente e'
di sana costituzione fisica, esente
da
difetti
ed
imperfezioni che possono impedirgli l'esercizio personale
della farmacia e da malattie contagiose in atto che non
abbiano carattere temporaneo e che rendano pericoloso
l'esercizio stesso.
I concorrenti potranno essere sottoposti a visita
medica di controllo per accertare lo stato di salute ;
4) certificato rilasciato
dal
competente
ordine
professionale, indicante:
a) data di iscrizione all'albo;
b) il titolo di studio posseduto con data, luogo ed
universita' presso la quale e' stato conseguito;
c) data e luogo
in
cui
e'
stata
conseguita
l'abilitazione professionale, ovvero estremi del decreto
ministeriale di abilitazione definitiva ai sensi dell' art.
7 della legge 8 dicembre 1956, n. 1378;
5) documenti, pubblicazioni e titoli di servizio che
l'aspirante ritenga utile produrre nel proprio interesse.
I servizi di direttore di farmacia e di collaboratore
in farmacia devono risultare da certificati rilasciati
dagli uffici dei medici provinciali, dai sindaci competenti
o dagli ordini provinciali dei farmacisti. Gli altri
certificati relativi alla pratica
professionale
sono
rilasciati a seconda dei casi dalle autorita' competenti o
dagli ordini provinciali dei farmacisti.
I documenti devono essere in regola con le disposizioni
della legge sul bollo.
I documenti indicati ai numeri 1), 2), 3) e 4) devono
essere di data con anteriore ai tre mesi dalla data di
pubblicazione del bando nel Foglio annunzi legali della
provincia."
-si riporta l'articolo 2 del D.P.R. del 10 gennaio
1957, n. 3, recante "Testo unico delle
disposizioni
concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato",
pubblicato nella Gazz. Uff. 25 gennaio 1957, n. 22, S.O.:
"Art. 2. (Requisiti generali)
Possono accedere agli impieghi civili dello Stato
coloro che posseggono i seguenti requisiti generali:
1) cittadinanza italiana;
2) eta' non inferiore agli anni 18 e non superiore ai
40. Per i candidati appartenenti a categorie per le quali
leggi speciali prevedono deroghe, il limite massimo non
puo' superare, anche in caso di cumulo di benefici, i
quarantacinque anni di eta';3) buona condotta ;
4) idoneita' fisica all'impiego.
L'Amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita
medica di controllo i vincitori del concorso.
Per
l'ammissione
a
particolari
carriere,
gli
ordinamenti
delle
singole
amministrazioni
possono
prescrivere anche altri requisiti.
Il titolo di studio per l'accesso a ciascuna carriera
e' stabilito dagli articoli seguenti.
Non possono accedere agli impieghi coloro che siano
esclusi dall'elettorato attivo politico e coloro che siano
stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una
pubblica amministrazione.
Salvo che i singoli
ordinamenti
non
dispongano
diversamente, sono equiparati ai cittadini gli italiani non
appartenenti alla Repubblica.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla
data di scadenza del termine stabilito nel bando di
concorso per la presentazione della domanda di ammissione."
- si riporta l'articolo 11 del D.P.R. del 3 maggio
1957, n. 686, recante " Norme di esecuzione del testo unico
delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili
dello Stato", approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, Pubblicato nella Gazz.
Uff. 12 agosto 1957, n. 200, S.O.:
"Art. 11 (Presentazione dei documenti)
I concorrenti che abbiano superato la prova orale
debbono far pervenire all'Amministrazione nel
termine
stabilito dal bando di concorso i documenti prescritti per
dimostrare i titoli di precedenza e di preferenza nella
nomina.
La graduatoria prevista dall'art. 7 del T.U. approvato
con D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, e' approvato con decreto
Ministeriale
sotto
condizione
dell'accertamento
dei
requisiti per l'ammissione all'impiego. A tal fine i
concorrenti utilmente collocati nella graduatoria sono
inviati dalla Amministrazione a presentare nel termine e
con le modalita' stabilite nel bando di concorso, a pena di
decadenza:
a) l'originale diploma del titolo di studio o una copia
autentica, ovvero il documento rilasciato dalla competente
autorita' scolastica in sostituzione del diploma;
b) il certificato generale del casellario giudiziale;
c) il certificato medico attestante l'idoneita' fisica
al servizio continuativo ed incondizionato nell'impiego al
quale si riferisce il concorso (3);
d) gli altri documenti necessari per dimostrare il
possesso dei requisiti prescritti.
Il personale statale di ruolo deve presentare, nel
termine di cui al precedente comma, una copia integrale
dello stato matricolare il titolo di studio
ed
il
certificato medico, ed e' esonerato dalla presentazione
degli altri documenti occorrenti per dimostrare il possesso
degli altri requisiti indicati dal primo comma dell'art.
2."
- si riporta l'articolo 2, comma 1, del D.P.R. del 9
maggio
1994,
n.
487,
"Regolamento
recante
norme
sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni
e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi
unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici
impieghi", pubblicato nella Gazz. Uff. 9 agosto 1994, n.
185, S.O.:
"Art. 2. Requisiti generali
1. Possono accedere agli
impieghi
civili
delle
pubbliche amministrazioni i soggetti che posseggono i
seguenti requisiti generali:
1) cittadinanza italiana. Tale requisito
non
e'
richiesto per i soggetti appartenenti alla Unione europea,
fatte salve le eccezioni di cui al D.P.C.M. 7 febbraio 1994
, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 1994,
serie generale n. 61;
2) eta' non inferiore agli anni 18 e non superiore ai
40. Per i candidati appartenenti a categorie per le quali
leggi speciali prevedono deroghe, il limite massimo non
puo' superare, anche in caso di cumulo di benefici, i 45
anni di eta' (3). Il limite di eta' di 40 anni e' elevato:
a) di un anno per gli aspiranti coniugati;
b) di un anno per ogni figlio vivente;
c) di cinque anni per coloro che sono compresi fra le
categorie elencate nella legge 2 aprile 1968, n. 482 , e
successive modifiche ed integrazioni, e per coloro ai quali
e' esteso lo stesso
beneficio.
Per
le
assunzioni
obbligatorie di personale appartenente a tali categorie, il
limite massimo non puo' superare i 55 anni. Per le
assunzioni obbligatorie dei centralinisti ciechi il limite
massimo di eta' e' di 50 anni;
d) di un periodo pari all'effettivo servizio prestato,
comunque non superiore a tre anni, a favore dei cittadini
che hanno prestato servizio militare volontario di leva e
di leva prolungata, ai sensi della legge 24 dicembre 1986,
n. 958 . Si prescinde dal limite di eta' per i candidati
che siano dipendenti civili di ruolo delle pubbliche
amministrazioni, per
gli
ufficiali
e
sottufficiali
dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica cessati
d'autorita' o a domanda; per gli ufficiali, ispettori,
sovrintendenti, appuntati, carabinieri e finanzieri in
servizio permanente dell'Arma dei carabinieri e del Corpo
della guardia di finanza, nonche' delle corrispondenti
qualifiche degli altri Corpi di polizia. Si prescinde
parimenti dal limite di eta' per i dipendenti collocati a
riposo ai sensi dell' art. 3, comma 51, della legge 24
dicembre 1993, n. 537;
3) idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione ha
facolta' di sottoporre a visita medica di controllo i
vincitori di concorso, in base alla normativa vigente."
- si riporta l'articolo 1 del D.P.R. del 10 dicembre
1997, n.
483,
"Regolamento
recante
la
disciplina
concorsuale per il personale dirigenziale del Servizio
sanitario nazionale", pubblicato nella Gazz. Uff.
17
gennaio 1998, n. 13, S.O.:
"Art. 1. (Requisiti generali di ammissione)
1. Ai sensi dell' articolo 18, comma 1, del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 , e successive
modificazioni e integrazioni, possono
partecipare
ai
concorsi coloro che possiedono i
seguenti
requisiti
generali:
a) cittadinanza italiana, salve
le
equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei
Paesi dell'Unione europea;
b) idoneita' fisica all'impiego:
1) l'accertamento della idoneita' fisica all'impiego con la osservanza delle norme in tema di categorie protette
- e' effettuato, a cura dell'Unita' sanitaria locale
(U.s.l.) o dell'azienda ospedaliera, prima dell'immissione
in servizio;
2) il personale dipendente da pubbliche amministrazioni
ed il personale dipendente dagli istituti, ospedali ed enti
di cui agli articoli 25 e 26 comma 1, del decreto del
Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979, n. 761, e'
dispensato dalla visita medica (2);
c) titolo di studio per l'accesso alle rispettive
carriere;
d) iscrizione all'albo professionale, ove richiesta,
per
l'esercizio
professionale.
L'iscrizione
al
corrispondente albo professionale di
uno
dei
Paesi
dell'Unione europea consente la partecipazione ai concorsi,
fermo restando l'obbligo dell'iscrizione all'albo in Italia
prima dell'assunzione in servizio.
2. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano
stati esclusi dall'elettorato attivo nonche' coloro che
siano stati dispensati dall'impiego presso una pubblica
amministrazione per aver conseguito
l'impiego
stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da
invalidita' non sanabile."
- si riporta l'articolo 2 del D.P.R. 27 marzo 2001, n.
220, "Regolamento recante disciplina
concorsuale
del
personale
non
dirigenziale
del
Servizio
sanitario
nazionale", pubblicato nella Gazz. Uff. 12 giugno 2001, n.
134, S.O.:
"Art. 2. (Requisiti generali di ammissione)
1. Ai sensi dell' art. 18, comma 1, del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 502,
e
successive
modificazioni, possono partecipare ai concorsi coloro che
possiedono i seguenti requisiti generali:
a) cittadinanza italiana, salve
le
equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei
Paesi dell'Unione europea;
b) idoneita' fisica all'impiego:
1) l'accertamento dell'idoneita' fisica all'impiego,
con l'osservanza delle norme in tema di categorie protette,
e' effettuato da una struttura pubblica del Servizio
sanitario nazionale, prima della immissione in servizio;
2) il personale dipendente dalle amministrazioni ed
enti di cui al n. 1 della presente lettera e' dispensato
dalla visita medica;
c) titolo di studio previsto per l'accesso
alle
rispettive carriere;
d) iscrizione all'albo professionale, ove richiesto per
l'esercizio professionale. L'iscrizione al corrispondente
albo professionale di uno dei Paesi dell'Unione europea,
ove prevista, consente la partecipazione ai concorsi, fermo
restando l'obbligo dell'iscrizione all'albo in Italia prima
dell'assunzione in servizio.
2. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano
esclusi dall'elettorato attivo e coloro che siano stati
destituiti o dispensati dall'impiego presso
pubbliche
amministrazioni ovvero licenziati a decorrere dalla data di
entrata in vigore del primo contratto collettivo.
3. I requisiti di cui al presente articolo devono
essere posseduti alla data di scadenza
del
termine
stabilito nel bando di concorso per la presentazione delle
domande di ammissione."
- si riporta l'articolo 4 della Legge dell'8 marzo
1991, n. 81, recante "Legge-quadro per la professione di
maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di
ordinamento della professione di guida alpina", pubblicata
nella Gazz. Uff. 16 marzo 1991, n. 64:
"Art. 4 (Condizioni per l'iscrizione all'albo)
1. Possono essere iscritti all'albo dei maestri di sci
coloro che siano in possesso della relativa abilitazione,
conseguita con le modalita' di cui all'articolo 6, nonche'
dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana o di altro Stato appartenente
alla Comunita' economica europea;
b) maggiore eta';
c) idoneita' psico-fisica attestata da certificato
rilasciato dalla unita' sanitaria locale del comune di
residenza;
d) possesso del diploma di scuola dell'obbligo;
e) non aver riportato condanne penali che comportino
l'interdizione, anche temporanea, dall'esercizio
della
professione,
salvo
che
non
sia
intervenuta
la
riabilitazione."
- si riporta l'articolo 32 del Regio Decreto del 30
settembre 1938, n. 1706,
recante
"Approvazione
del
regolamento per il servizio farmaceutico", pubblicato nella
Gazz. Uff. 14 novembre 1938, n. 259, come modificato dalla
presente legge:
"Art. 32
Il titolare di
un
esercizio
farmaceutico
deve
comunicare al medico provinciale il nome e cognome e la
data di assunzione degli addetti all'esercizio stesso.
Ugualmente deve comunicare la data di cessazione degli
stessi dal servizio.
La suddetta comunicazione deve essere trascritta in
apposito
registro
tenuto
dall'ufficio
del
medico
provinciale."
- il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81,
recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro", e' stato pubblicato nella
Gazz. Uff. 30 aprile 2008, n. 101, S.O.
- si riporta l'articolo 27 del Regio Decreto del 9
gennaio 1927, n. 147, recante "Approvazione del regolamento
speciale per l'impiego dei gas tossici", pubblicato nella
Gazz. Uff. 1° marzo 1927, n. 49:
"Art. 27. Certificato d'idoneita'.
Coloro
che
intendono
ottenere
il
certificato
d'idoneita', di cui all'articolo precedente, sottostanno ad
esame facendone domanda al prefetto della Provincia nella
cui circoscrizione e' compreso il Comune di residenza del
richiedente. La domanda
e'
corredata
dai
seguenti
documenti:
1° Atto di nascita, dal quale
risulti
che
il
richiedente ha compiuto gli anni ventuno. Qualora non abbia
compiuto tale eta', ma abbia compiuto gli anni diciotto,
occorre il consenso dei genitori o di chi ne fa le veci.
2° Certificato di studi elementari inferiori (alla fine
della terza classe) corrispondente all'antico certificato
di compimento.
3° Certificato generale del casellario giudiziario al
nome del richiedente di data non anteriore a due mesi, e
certificato, della stessa data, comprovante la
buona
condotta morale e politica.
4° Certificato di un medico militare o di un ufficiale
sanitario comunale, con firma legalizzata e di data non
anteriore ad un mese, dal quale risulti che il richiedente:
non e' affetto da malattie fisiche o psichiche e non
presenta deficienze organiche di qualsiasi specie, che gli
impediscano di eseguire con sicurezza
le
operazioni
relative all'impiego dei gas tossici;
non presenta segni d'intossicazione alcoolica o da
sostanze stupefacenti;
ha integri il senso olfattorio e la pervieta' nasale;
percepisce la voce afona ad almeno otto metri di
distanza da ciascun orecchio;
possiede il visus complessivamente non inferiore a
14/10 (tavola di Snellen), purche' da un occhio non
inferiore a 5/10.
5° Fotografia di data recente, firmata e applicata ad
un libretto di patente in bianco."
- si riporta l'articolo 6, primo comma della Legge del
22 dicembre 1957, n. 1293, recante "Organizzazione dei
servizi di distribuzione e
vendita
dei
generi
di
monopolio", pubblicata nella Gazz. Uff. 13 gennaio 1958, n.
9:
"Art. 6 (Cause di esclusione dalla gestione
dei
magazzini di vendita)
Non puo' gestire un magazzino chi:
1) sia minore di eta', salvo che non sia autorizzato
all'esercizio di impresa commerciale;
2) non abbia la cittadinanza di uno degli Stati membri
delle Comunita' europee (19);
3) sia inabilitato o interdetto;
4) sia stato dichiarato fallito fino a che non ottenga
la cancellazione dal registro dei falliti;
5) non sia immune da malattie infettive o contagiose
(20);
6) abbia riportato condanne:
a) per offese alla persona del Presidente
della
Repubblica ed alle Assemblee legislative;
b) per delitto punibile con la reclusione non inferiore
nel minimo ad anni tre, ancorche', per
effetto
di
circostanze attenuanti, sia stata inflitta una pena di
minore durata ovvero per delitto per cui sia stata irrogata
una pena che comporta l'interdizione perpetua dai pubblici
uffici;
c) per delitto contro il patrimonio, la moralita'
pubblica, il buon costume, la fede pubblica, la pubblica
Amministrazione, l'industria ed il commercio, tanto se
previsto dal Codice penale quanto da leggi speciali ove la
pena inflitta sia superiore a trenta giorni di reclusione
ovvero ad una multa commutabile, a norma del Codice penale,
nella reclusione non inferiore a trenta giorni a meno che,
in entrambi i casi, il condannato
non
goda
della
sospensione condizionale della pena;
d) per contrabbando, qualunque sia la pena inflitta;
7) abbia nei precedenti cinque anni rinunciato alla
gestione di un magazzino;
8) abbia definito in sede amministrativa procedimento
per contrabbando di generi di monopolio a suo carico. E' in
facolta' dell'Amministrazione consentire la gestione quando
siano trascorsi almeno cinque anni dall'avvenuta estinzione
del reato;
9) sia stato rimosso dalla qualifica di gestore,
coadiutore o commesso di un magazzino o di una rivendita,
ovvero da altre mansioni
inerenti
a
rapporti
con
l'Amministrazione dei monopoli di Stato, se non siano
trascorsi almeno cinque anni dal giorno della rimozione;
9- bis) non abbia
conseguito,
entro
sei
mesi
dall'assegnazione, l'idoneita' professionale all'esercizio
dell'attivita' di rivenditore di generi di
monopolio
all'esito di appositi corsi di formazione disciplinati
sulla base di convenzione stipulata tra l'Amministrazione
autonoma dei monopoli di Stato e l'organizzazione di
categoria maggiormente rappresentativa."
- si riporta l'articolo 3 del Decreto Legislativo del 5
aprile 2002, n. 77, recante "Disciplina del Servizio civile
nazionale a norma dell'articolo 2 della Legge 6 marzo 2001,
n. 64", pubblicato nella Gazz. Uff. 29 aprile 2002, n. 99,
come modificato dalla presente legge:
"Art. 3 (Requisiti di ammissione e durata del servizio)
1. Sono ammessi a svolgere il servizio civile, a loro
domanda, senza distinzioni di sesso i cittadini italiani
che, alla data di presentazione della domanda, abbiano
compiuto il diciottesimo anno di eta' e non superato il
ventottesimo.
2. Costituisce causa di esclusione dal servizio civile
l'aver riportato condanna anche non definitiva alla pena
della reclusione superiore ad un anno per delitto non
colposo ovvero ad una pena anche di entita' inferiore per
un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso,
porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di
armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti
l'appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi,
terroristici, o di criminalita' organizzata.
3. Il servizio civile ha la durata complessiva di
dodici mesi. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri,
sentite
le
Amministrazioni
dello
Stato
interessate, la durata del servizio puo' essere prevista o
articolata per un periodo maggiore o minore in relazione
agli specifici ambiti e progetti di impiego.
4. L'orario di svolgimento del servizio e' stabilito in
relazione alla natura del progetto e prevede comunque un
impegno settimanale complessivo di trenta ore, ovvero di un
monte ore annuo minimo corrispondente a millequattrocento
ore. I criteri
per
l'articolazione
dell'orario
di
svolgimento del servizio sono definiti con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri .
5. Al servizio civile non possono essere ammessi gli
appartenenti a corpi militari o alle forze di polizia.
6. [Con il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri di cui al comma 3, di concerto con i Ministri per
gli affari regionali, per le pari opportunita', sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, di
seguito
denominata
«Conferenza
Stato-regioni»,
sono
individuati gli incarichi pericolosi, faticosi o insalubri
ai quali non
puo'
essere
destinato
il
personale
femminile]."
- si riporta il testo dell'articolo 5, comma 1, della
Legge 21 novembre 1991, n. 374, recante "Istituzione del
giudice di pace", pubblicata nella Gazz. Uff. 27 novembre
1991, n. 278, S.O. , come modificato dalla presente legge:
"Art. 5 (Requisiti per la nomina)
1. Per la nomina a giudice di pace sono richiesti i
seguenti requisiti:
a) essere cittadino italiano;
b) avere l'esercizio dei diritti civili e politici;
c) non avere riportato condanne per delitti non colposi
o a pena detentiva per contravvenzione e non essere
sottoposto a misure di prevenzione o di sicurezza;
d) avere conseguito la laurea in giurisprudenza;
e) (abrogata);
f) avere eta' non inferiore a 30 anni e non superiore a
70 anni;
g) avere cessato, o impegnarsi a
cessare
prima
dell'assunzione delle funzioni di
giudice
di
pace,
l'esercizio di qualsiasi attivita' lavorativa dipendente,
pubblica o privata;
h) avere superato l'esame di abilitazione all'esercizio
della professione forense."
- si riporta il testo dell'articolo 2, comma 1 della
Legge del 22 luglio 1997, n. 276, recante "Disposizioni per
la definizione del contenzioso civile pendente: nomina di
giudici onorari aggregati e istituzione delle sezioni
stralcio nei tribunali ordinari", pubblicata nella Gazz.
Uff. 19 agosto 1997, n. 192, come modificato dalla presente
legge:
"Art. 2 (Requisiti per la nomina
e
titoli
di
preferenza)
1. Per la nomina a giudice onorario aggregato sono
richiesti i seguenti requisiti:
a) essere cittadino italiano;
b) avere l'esercizio dei diritti civili e politici;
c) non aver riportato condanne per delitti non colposi
o a pena detentiva per contravvenzione;
d) non essere sottoposto a misura di prevenzione o di
sicurezza;
e) (abrogata);
f) non aver compiuto i sessantasette anni di eta';
g) essere capace di assolvere, per
indipendenza,
prestigio ed esperienza acquisiti, le funzioni giudiziarie;
h) non avere precedenti disciplinari, anche se non
definitivi;
h-bis) i notai, i professori
universitari
e
i
ricercatori confermati devono aver compiuto i trentacinque
anni di eta'."
- La Legge del 30 aprile 1962, n. 283, recante
"Modifica degli articoli 242, 243, 247, 250 e 262 del T.U.
delle leggi sanitarie approvato con R.D. 27 luglio 1934, n.
1265: Disciplina igienica della produzione e della vendita
delle sostanze alimentari e delle bevande" e' pubblicata
nella Gazz. Uff. 4 giugno 1962, n. 139.
- l'articolo 37 del D.P.R. del 26 marzo 1980, n. 327,
recante "Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile
1962, n. 283, e successive modificazioni, in materia di
disciplina igienica della produzione e della vendita delle
sostanze alimentari e delle bevande", pubblicato nella
Gazz. Uff. 16 luglio 1980, n. 193, abrogato dalla presente
legge, recava: «Art. 37. Libretto di idoneita' sanitaria.».
- si riporta l'articolo 240, comma 1 del D.P.R. del 16
dicembre 1992, n. 495, recante "Regolamento di esecuzione e
di attuazione del nuovo codice della strada", pubblicato
nella Gazz. Uff. 28 dicembre 1992, n. 303, S.O., come
modificato dalla presente legge:
"Art. 240. (Art. 80 Cod. Str.) Requisiti dei titolari
delle imprese e dei responsabili tecnici.
1. I requisiti personali e professionali del titolare
dell'impresa individuale, quando questa si avvalga di una
sola sede operativa, o in sua vece e negli altri casi, ivi
compresi i consorzi, del responsabile tecnico, sono i
seguenti:
a) avere raggiunto la maggiore eta';
b) non essere e non essere stato sottoposto a misure
restrittive di sicurezza personale
o
a
misure
di
prevenzione;
c) non essere e non essere stato
interdetto
o
inabilitato o dichiarato fallito ovvero non avere in corso
procedimento per dichiarazione di fallimento;
d) essere cittadino italiano o di altro stato membro
della Comunita' Europea, ovvero di uno Stato anche non
appartenente alla Comunita' Europea, con cui sia operante
specifica condizione di reciprocita';
e) non avere riportato condanne per delitti, anche
colposi e non essere stato ammesso a godere dei benefici
previsti dall'articolo 444 del codice di procedura penale e
non essere sottoposto a procedimenti penali;
f) (abrogata)
g) aver conseguito un diploma di perito industriale, di
geometra o di maturita' scientifica ovvero un diploma di
laurea o di laurea breve in ingegneria ;
h) aver superato un apposito corso di formazione
organizzato secondo le modalita' stabilite dal Dipartimento
dei trasporti terrestri;"
(( Art. 42-bis
Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria ))
((1. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo
la pratica sportiva, per non gravare cittadini e Servizio sanitario
nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, e'
soppresso l'obbligo di certificazione per l'attivita' ludico-motoria
e amatoriale previsto dall'articolo 7, comma 11, del decreto-legge 13
settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8
novembre 2012, n. 189, e dal decreto del Ministro della salute 24
aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio
2013.))
((2. Rimane l'obbligo di certificazione presso il medico o pediatra
di base per l'attivita' sportiva non agonistica. Sono i medici o
pediatri di base annualmente a stabilire, dopo anamnesi e visita, se
i
pazienti
necessitano
di
ulteriori
accertamenti
come
l'elettrocardiogramma)).
Riferimenti normativi
- si riporta l'articolo 7, comma 11, del decreto-legge
13 settembre 2012, n. 158 convertito, con modificazioni,
dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, recante "Disposizioni
urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un
piu' alto livello di tutela della salute", pubblicato nella
Gazz. Uff. 13 settembre 2012, n. 214:
"Art. 7 (Disposizioni in materia di vendita di prodotti
del tabacco, misure di prevenzione per contrastare la
ludopatia e per l'attivita' sportiva non agonistica)
(omissis)
11. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini
che praticano un'attivita' sportiva non agonistica
o
amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto,
adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e
allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l'obbligo
di idonea certificazione medica, nonche' linee guida per
l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per
la dotazione e l'impiego, da parte di societa' sportive sia
professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori
semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita."
- il D.M. del Ministro della Salute 24 aprile 2013,
recante "Disciplina della certificazione dell'attivita'
sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla
dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e
di eventuali altri dispositivi salvavita",
e'
stato
pubblicato nella Gazz. Uff. 20 luglio 2013, n. 169.
(( Art. 42-ter
Semplificazione in merito alle verifiche dell'Istituto nazionale
della previdenza sociale sull'accertamento dell'invalidita' ))
((1. I soggetti per i quali e' gia' stata accertata da parte degli
uffici competenti una menomazione o una patologia stabilizzate o
ingravescenti di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze 2 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 225 del
27 settembre 2007, inclusi i soggetti affetti da sindrome da
talidomide o da sindrome di
Down,
che
hanno
ottenuto
il
riconoscimento dell'indennita' di accompagnamento o di comunicazione
sono esclusi dalle visite di controllo sulla permanenza dello stato
invalidante da parte degli uffici dell'Istituto nazionale della
previdenza sociale (INPS).))
((2.
Il
soggetto
chiamato
dall'INPS
per
la
verifica
sull'accertamento del suo stato invalidante effettua la verifica
limitatamente alle situazioni incerte.))
((3.
Il
soggetto
chiamato
dall'INPS
per
la
verifica
sull'accertamento del suo stato invalidante non perde il diritto a
percepire l'emolumento economico di cui e' titolare anche se i
verbali di visita non sono immediatamente vidimati dal responsabile
preposto.))
Riferimenti normativi
- il D.M. del Ministro dell'economia e delle finanze 2
agosto 2007, recante "Individuazione
delle
patologie
rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla
permanenza dello stato invalidante", e' stato pubblicato
nella Gazz. Uff. 27 settembre 2007, n. 225.
(( Art. 42-quater
Modifica all'articolo 7-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 ))
((1. Dopo il comma 14-bis dell'articolo 7-ter del decreto-legge 10
febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9
aprile 2009, n. 33, e' inserito il seguente:))
((«14-ter. Ai fini della determinazione del diritto e della misura
del trattamento pensionistico, nei casi di lavoratori che risultino,
alla data del 22 giugno 2013, cessati per mobilita', oppure titolari
di prestazioni straordinarie a carico dei fondi di solidarieta' o
autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione, restano
validi ed efficaci i provvedimenti di certificazione di esposizione
all'amianto rilasciati dall'Istituto nazionale per l'assicurazione
contro gli infortuni sul lavoro, ai fini del conseguimento dei
benefici di cui all'articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992,
n. 257, e successive modificazioni. I provvedimenti di revoca delle
certificazioni rilasciate sono privi di effetto, salvo il caso di
dolo dell'interessato accertato in via giudiziale con sentenza
definitiva».))
Riferimenti normativi
-si riporta l'articolo 7-ter del decreto-legge 10
febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla
legge 9 aprile 2009, n. 33, recante "Misure urgenti a
sostegno dei settori industriali
in
crisi,
nonche'
disposizioni in
materia
di
produzione
lattiera
e
rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario",
pubblicato nella Gazz. Uff. 11 febbraio 2009, n. 34, come
modificato dalla presente legge:
"Art. 7-ter (Misure urgenti a tutela dell'occupazione)
1. All' articolo 2, comma 6, della legge 23 luglio
1991, n. 223, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo:
«Il
pagamento
diretto
ai
lavoratori
e'
disposto
contestualmente all'autorizzazione del
trattamento
di
integrazione salariale straordinaria, fatta
salva
la
successiva revoca nel caso in cui il servizio competente
accerti l'assenza di difficolta' di ordine finanziario
dell'impresa».
2. Le imprese, in caso di
richiesta
di
cassa
integrazione straordinaria e di cassa integrazione in
deroga, con pagamento diretto, e con riferimento alle
sospensioni successive alla data del 1° aprile 2009,
presentano o inviano la relativa domanda entro venti giorni
dall'inizio della sospensione o della riduzione dell'orario
di lavoro.
3. In via sperimentale per il periodo 2009-2012, in
attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione
dei trattamenti di integrazione salariale in deroga con
richiesta di pagamento diretto, l'Istituto nazionale della
previdenza sociale (INPS) e' autorizzato ad anticipare i
relativi trattamenti sulla base della domanda corredata
dagli accordi conclusi dalle parti sociali e dell'elenco
dei beneficiari, conformi agli accordi quadro regionali e
comunque entro gli specifici limiti di spesa previsti, con
riserva di ripetizione nei confronti del datore di lavoro
delle somme indebitamente erogate ai lavoratori. La domanda
deve essere presentata all'INPS dai datori di lavoro in via
telematica, secondo le modalita' stabilite dal medesimo
Istituto. Le regioni trasmettono in via telematica all'INPS
le informazioni relative ai provvedimenti autorizzatori dei
trattamenti in deroga e l'elenco dei lavoratori, sulla base
di apposita convenzione con la quale sono definite le
modalita' di attuazione, di gestione dei flussi informativi
e di rendicontazione della spesa.
4. Il primo periodo del comma 36 dell'articolo 2 della
legge 22 dicembre 2008, n. 203, e' sostituito dal seguente:
«In attesa della riforma degli ammortizzatori sociali e nel
limite complessivo di spesa di 600 milioni di euro per
l'anno 2009 a carico del Fondo per l'occupazione di cui
all' articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993,
n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19
luglio 1993, n. 236, di seguito denominato "Fondo per
l'occupazione", il Ministro del lavoro, della salute e
delle politiche sociali, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, puo' disporre, sulla base di
specifici accordi governativi e per periodi non superiori a
dodici mesi, in deroga alla
vigente
normativa,
la
concessione, anche senza soluzione di continuita', di
trattamenti di cassa integrazione guadagni, di mobilita' e
di disoccupazione speciale, anche con riferimento a settori
produttivi e ad aree regionali».
5. Il primo periodo del comma 9 dell'articolo 19 del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e'
sostituito dal seguente:
«Nell'ambito
delle
risorse
finanziarie destinate per l'anno 2009 alla concessione in
deroga alla vigente normativa, anche senza soluzione di
continuita', di trattamenti di cassa integrazione guadagni,
di mobilita' e di disoccupazione speciale, i trattamenti
concessi ai sensi dell' articolo 2, comma 521, della legge
24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni,
possono essere prorogati, sulla base di specifici accordi
governativi e per periodi non superiori a dodici mesi, con
decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle
politiche
sociali,
di
concerto
con
il
Ministro
dell'economia e delle finanze».
6. Al fine di garantire criteri omogenei di accesso a
tutte le forme di integrazione del reddito, si applicano
anche ai lavoratori destinatari della cassa integrazione
guadagni in deroga
e
della
mobilita'
in
deroga,
rispettivamente, le disposizioni di cui all' articolo 8,
comma 3, del decreto-legge 21 marzo
1988,
n.
86,
convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988,
n. 160, e di cui all' articolo 16, comma 1, della legge 23
luglio 1991, n. 223. Con riferimento ai lavoratori di cui
al primo periodo, ai fini del calcolo del requisito di cui
all' articolo 16, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n.
223, si considerano valide anche eventuali mensilita'
accreditate dalla medesima impresa presso la Gestione
separata di cui all' articolo 2, comma 26, della legge 8
agosto 1995, n. 335,
con
esclusione
dei
soggetti
individuati all' articolo 1, comma 212, della legge 23
dicembre 1996, n. 662, per i soggetti
che
abbiano
conseguito in regime di
monocommittenza
un
reddito
superiore a 5.000 euro complessivamente riferito a dette
mensilita'.
7. Ai datori di lavoro, che non abbiano sospensioni dal
lavoro in atto ai sensi dell' articolo 1 della legge 23
luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, che senza
esservi tenuti assumono lavoratori destinatari per gli anni
2009, 2010, 2011 e 2012 di ammortizzatori sociali in
deroga, licenziati o sospesi per cessazione totale o
parziale dell'attivita' o per intervento di procedura
concorsuale da imprese non rientranti nella disciplina di
cui alla medesima legge n. 223 del 1991, e' concesso
dall'INPS un incentivo pari all'indennita' spettante al
lavoratore, nel limite di spesa
autorizzato
e
con
esclusione di quanto dovuto a titolo di contribuzione
figurativa, per il numero di mensilita' di trattamento di
sostegno al reddito non erogate. Tale incentivo e' erogato
attraverso il conguaglio con le somme dovute dai datori di
lavoro
a
titolo
di
contributi
previdenziali
e
assistenziali, fermo restando
quanto
previsto
dall'
articolo 8, comma 4-bis, della citata legge n. 223 del
1991. L'incentivo di cui al primo periodo e' erogato al
lavoratore destinatario del trattamento di sostegno al
reddito nel caso in cui il medesimo ne faccia richiesta per
intraprendere un'attivita' di lavoro autonomo, avviare
un'attivita' autoimprenditoriale o una micro impresa, o per
associarsi in cooperativa in conformita'
alle
norme
vigenti. In caso di cassa integrazione in deroga, o di
sospensione ai sensi dell' articolo 19, comma 1, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e
successive modificazioni, il lavoratore, successivamente
all'ammissione al beneficio e prima dell'erogazione del
medesimo, deve dimettersi dall'impresa di appartenenza. Le
somme corrisposte sono cumulabili con il beneficio di cui
all'articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49.
8. All' articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008,
n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
gennaio 2009, n. 2, dopo il comma 2 e' inserito il
seguente:
«2-bis. Per l'anno 2009 ai
fini
dell'attuazione
dell'istituto sperimentale di tutela del reddito di cui al
comma 2 nella misura del 20 per cento, in via aggiuntiva
alla somma destinata al finanziamento del medesimo ai sensi
del presente articolo, determinata in 100 milioni di euro,
e' destinata l'ulteriore somma di 100 milioni di euro a
valere sulle risorse preordinate allo scopo sul Fondo di
cui all' articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845,
come rideterminato dall' articolo 9,
comma
5,
del
decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, fermo
restando per il medesimo anno 2009 il limite dell'ammontare
complessivo dei pagamenti a carico del predetto Fondo come
stabilito dall' articolo 2, comma 36, ultimo periodo, della
legge 22 dicembre 2008, n. 203».
9. All' articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008,
n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
gennaio 2009,
n.
2,
sono
apportate
le
seguenti
modificazioni:
a) al comma 1, lettere a) e b), le parole: «Tale
indennita', fino alla data di entrata in vigore del decreto
di cui al comma 3 del presente articolo, puo' essere
concessa anche senza necessita' dell'intervento integrativo
degli enti bilaterali» sono soppresse;
b) al comma 1-bis, le parole: «secondo quando precisato
dal decreto di cui al comma 3 del presente articolo» sono
sostituite dalle seguenti: «, fermo restando che, nelle
ipotesi in cui manchi l'intervento integrativo degli enti
bilaterali, i predetti periodi di tutela si considerano
esauriti e
i
lavoratori
accedono
direttamente
ai
trattamenti in deroga alla normativa vigente»;
c) dopo il comma 1-bis e' inserito il seguente:
«1-ter. In via transitoria, e per il solo biennio
2009-2010, le risorse di cui al comma 1 sono utilizzate
anche per garantire ai lavoratori beneficiari delle misure
di cui al medesimo comma 1, lettere a), b) e c), un
trattamento equivalente a quello di cui al comma 8»;
d) al comma 14, il secondo periodo e' sostituito dai
seguenti: «Ai fini dell'attuazione del presente comma, e'
autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di 35 milioni di
euro, di cui 5 milioni di euro a valere sul Fondo per
l'occupazione e 30 milioni di euro mediante corrispondente
riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all' articolo
1, comma 1161, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Le
somme di cui al precedente periodo, non utilizzate al
termine dell'esercizio finanziario 2009, sono conservate
nel conto residui per essere utilizzate nell'esercizio
successivo. All' articolo 5, comma 5, del decreto-legge 20
maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla
legge 19 luglio 1993, n. 236, dopo le parole: "al fine di
evitare o ridurre le eccedenze di personale nel corso della
procedura di cui all' articolo 24 della legge 23 luglio
1991, n. 223," sono inserite le seguenti: "o al fine di
evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato
motivo oggettivo,"».
10. All' articolo 19, comma 7-bis, primo periodo, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, dopo le
parole: «presso il fondo di provenienza» sono inserite le
seguenti: «nel triennio precedente» e dopo le parole: «pari
a 3.000 euro» sono aggiunte le seguenti: «e che tali
posizioni non siano riferite ad aziende o datori di lavoro
le cui strutture, in ciascuno dei tre anni precedenti,
rispondano alla definizione comunitaria di micro e piccole
imprese di cui alla raccomandazione n. 2003/361/CE della
Commissione, del 6 maggio 2003. Sono comunque esclusi dalle
quote da trasferire i versamenti del datore di lavoro
riversati dall'INPS al fondo di provenienza prima del 1°
gennaio 2009».
11. I servizi competenti al lavoro di cui all' articolo
1, comma 2, lettera g), del decreto legislativo 21 aprile
2000, n. 181, e successive modificazioni, sono tenuti, con
periodicita' almeno settimanale e senza oneri per la
finanza pubblica, a rendere note le opportunita' di lavoro
disponibili mediante adeguate forme di promozione della
pubblicazione o diffusione sugli organi di comunicazione di
massa locali. Le comunicazioni di cui al presente comma
rilevano ai fini della concessione e del mantenimento dei
requisiti di autorizzazione e di accreditamento di cui agli
articoli 5 e 7 del decreto legislativo 10 settembre 2003,
n. 276, e successive modificazioni.
12. All'articolo 70 del
decreto
legislativo
10
settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, la lettera d) e' sostituita dalla
seguente:
«d) di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche
o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarieta'
anche in caso di committente pubblico»;
b) al comma 1, la lettera e) e' sostituita dalla
seguente:
«e) di qualsiasi settore produttivo il sabato e la
domenica e durante i periodi di vacanza da parte di giovani
con meno di venticinque anni di eta', regolarmente iscritti
a un ciclo di studi presso l'universita' o un istituto
scolastico di ogni ordine e grado e compatibilmente con gli
impegni scolastici»;
c) al comma 1, lettera f), dopo le parole: «di
attivita' agricole di carattere stagionale effettuate da
pensionati», sono inserite le seguenti: «, da casalinghe»;
d) al comma 1 e' aggiunta, in fine, la seguente
lettera:
«h-bis) di qualsiasi settore produttivo da parte di
pensionati»;
e) dopo il comma 1 e' inserito il seguente:
«1-bis. In via sperimentale per il 2009, prestazioni di
lavoro accessorio possono essere rese, in tutti i settori
produttivi e nel limite massimo di 3.000 euro per anno
solare, da percettori di prestazioni integrative
del
salario o di sostegno al reddito compatibilmente con quanto
stabilito dall' articolo 19, comma 10, del decreto-legge 29
novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 gennaio 2009, n. 2. L'INPS provvede a sottrarre
dalla contribuzione figurativa relativa alle prestazioni
integrative del salario o di sostegno al reddito gli
accrediti contributivi derivanti dalle prestazioni
di
lavoro accessorio».
13. All' articolo 74, comma 1, del decreto legislativo
10 settembre 2003, n. 276, le parole: «parenti e affini
sino al terzo grado» sono sostituite dalle seguenti:
«parenti e affini sino al quarto grado».
14. Restano
validi
ed
efficaci
i
trattamenti
pensionistici erogati antecedentemente alla data di entrata
in vigore della legge di conversione del presente decreto a
seguito degli accertamenti compiuti dall'Istituto nazionale
per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ai fini
del conseguimento dei benefici di cui all' articolo 13,
comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive
modificazioni, sulla base dei curricula presentati dal
datore di lavoro e della documentazione integrativa, salvo
il caso di dolo dell'interessato
accertato
in
via
giudiziale con sentenza definitiva. All'onere derivante dal
presente comma, valutato in 700.000 euro per ciascuno degli
anni 2009, 2010 e 2011, in 600.000 euro per ciascuno degli
anni 2012, 2013 e 2014, in 500.000 euro per l'anno 2015, in
400.000 euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 e in
200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2018, si provvede
a valere sul Fondo per l'occupazione di cui all' articolo
1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148,
convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993,
n. 236, con pari riduzione dell'autorizzazione di spesa di
cui all' articolo 6, comma 4, della legge 8 marzo 2000, n.
53.
14-bis. Gli effetti della disposizione di cui al comma
14, primo periodo, sono prorogati con riferimento ai
trattamenti pensionistici erogati fino alla data di entrata
in vigore della presente disposizione, senza corresponsione
di arretrati per le eventuali rate di pensione sospese fino
alla predetta data. I benefici in questione decadono, con
obbligo di integrale restituzione delle somme percepite,
laddove gli stessi siano stati conseguiti in base ad atti
costituenti reato, accertati con sentenza
definitiva.
All'onere derivante dal presente comma, valutato in 602.000
euro per gli anni 2012 e 2013, 322.000 euro per l'anno
2014, 42.000 euro per gli anni dal 2015 al 2020 e 42.000
euro a decorrere dall'anno 2021, si provvede a valere sul
Fondo sociale per occupazione e
formazione
di
cui
all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29
novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 gennaio 2009, n. 2.
14-ter. Ai fini della determinazione del diritto e
della misura del trattamento pensionistico, nei casi di
lavoratori che risultino, alla data del 22 giugno 2013,
cessati per mobilita', oppure titolari di prestazioni
straordinarie a carico dei fondi di
solidarieta'
o
autorizzati
alla
prosecuzione
volontaria
della
contribuzione, restano validi ed efficaci i provvedimenti
di certificazione di esposizione all'amianto rilasciati
dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro, ai fini del conseguimento
dei
benefici di cui all'articolo 13, comma 8, della legge 27
marzo 1992, n. 257, e
successive
modificazioni.
I
provvedimenti di revoca delle certificazioni rilasciate
sono privi
di
effetto,
salvo
il
caso
di
dolo
dell'interessato accertato in via giudiziale con sentenza
definitiva.
15. All' articolo 7-bis del decreto-legge 30 dicembre
2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27
febbraio 2009, n. 14, dopo il comma 1 e' aggiunto il
seguente:
«1-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri, da adottare entro il 30 giugno 2009, su proposta
del
Ministro
per
la
pubblica
amministrazione
e
l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, ferma restando la disapplicazione prevista
dall' articolo 67, comma 2, del decreto-legge 25 giugno
2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133, delle disposizioni di cui all'allegato
B relativamente alle risorse considerate ai fini del
miglioramento dei saldi
di
finanza
pubblica,
sono
individuati, per l'anno 2009, i criteri, i tempi e le
modalita' volti a utilizzare
per
la
contrattazione
integrativa nonche' per le finalita' di cui al comma 1 del
citato articolo 67, in correlazione con l'impegno e le
maggiori prestazioni lavorative, le risorse derivanti dal
processo attuativo delle leggi elencate nel citato allegato
B eccedenti rispetto a quelle finalizzate al miglioramento
dei saldi di finanza pubblica, valutando a tal fine anche
la possibilita' di utilizzare le maggiori entrate proprie
rispetto a quelle del triennio 2005-2007 conseguite per
effetto dello svolgimento di attivita' aggiuntive rispetto
a quelle istituzionali, nonche' le risorse disponibili il
cui utilizzo sia neutrale sui saldi di finanza pubblica».
16. All' articolo 18 del decreto-legge 29 novembre
2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
gennaio 2009, n. 2, dopo il comma 3 e' inserito il
seguente:
«3-bis.
Le
risorse
del
Fondo
per
le
aree
sottoutilizzate derivanti dall'applicazione dell' articolo
6-quater del decreto-legge 25 giugno 2008,
n.
112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133, assegnate dal CIPE al Fondo di cui al comma 1,
lettera a), del presente articolo, sono ripartite, in forza
dell'accordo del 12 febbraio 2009 tra il Governo, le
regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in
base ai principi stabiliti all'esito della seduta del 12
marzo 2009 della Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano,
avuto
riguardo
alle
contingenti
esigenze
territoriali derivanti dalla crisi occupazionale, senza il
vincolo di cui al comma 3 del presente articolo».
17. Alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 37 della
legge 5 agosto 1981, n. 416, come da ultimo modificata
dall' articolo 41-bis, comma 6, del decreto-legge 30
dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 2009, n. 14, dopo le parole: «Ministero
del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di
concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze,»
sono inserite le seguenti: «a seguito di accordi recepiti
in sede di Ministero del lavoro, della salute e delle
politiche sociali,».
18. Sono escluse dal patto di stabilita' interno delle
regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano
per gli anni 2009 e 2010 le maggiori spese correnti
realizzate con la quota di cofinanziamento nazionale e
riconducibili alle
finalita'
degli
assi
prioritari
«Adattabilita'» e «Occupabilita'» conseguenti all'accordo
riguardante gli interventi e le misure anticrisi con
riferimento al sostegno del reddito e alle competenze, al
Fondo per le aree sottoutilizzate e alla nettizzazione dei
fondi strutturali comunitari sancito nella seduta della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del
26 febbraio 2009.
19. Ai fini di cui al comma 18, per maggiori spese
degli anni 2009 e 2010 si intende, per la gestione di
competenza finanziaria, la differenza tra gli impegni
effettivi e gli importi indicati per i corrispondenti
esercizi nella programmazione finanziaria prevista dal
piano operativo regionale (POR) gia' approvato
dalla
Commissione europea alla data dell'accordo di cui al citato
comma 18 e, per la gestione di cassa, la differenza tra i
pagamenti
effettuati
e
gli
importi
indicati,
rispettivamente, per gli esercizi 2007 e 2008
nella
programmazione finanziaria prevista dal POR.
20. Al fine di assicurare l'integrale utilizzo delle
risorse comunitarie e nazionali destinate agli interventi
di sostegno al reddito e alle
competenze,
di
cui
all'accordo tra il Governo, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano del 12 febbraio 2009,
individuate nell'ambito dei programmi operativi del Fondo
sociale europeo 2007/2013 - assi prioritari «Adattabilita'»
e «Occupabilita'», il Fondo di rotazione di cui alla legge
16 aprile 1987, n. 183, e' autorizzato ad anticipare, nei
limiti delle proprie disponibilita', su richiesta delle
regioni e delle province autonome interessate, le quote dei
contributi
comunitari
e
statali
previste
fino
all'annualita' 2010 per i predetti assi prioritari. Le
risorse anticipate dal citato Fondo di rotazione ai sensi
del presente comma sono imputate, per la parte comunitaria,
agli accrediti disposti dall'Unione europea a titolo di
rimborso delle spese effettivamente sostenute e, per la
parte statale, agli stanziamenti previsti in favore dei
medesimi programmi, ai sensi della citata legge n. 183 del
1987.
21.
Al
fine
di
evitare
la
possibilita'
di
un'applicazione estesa anche ad altri enti, e per garantire
conseguentemente
anche
l'effettivo
rispetto
delle
disponibilita' finanziarie gia' previste, l' articolo 41,
comma 16-terdecies, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n.
207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio
2009, n. 14, si interpreta nel senso che si applica
esclusivamente ai soggetti di cui all' articolo 2, comma
550, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per le finalita'
di cui al comma 551 del medesimo articolo 2. Resta
confermato che alla
relativa
spesa
si
fa
fronte
esclusivamente nei limiti delle risorse preordinate nel
bilancio dello Stato con il citato articolo 41, comma
16-terdecies, del
decreto-legge
n.
207
del
2008,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2009."
Scarica

GU n. 194 del 20-8-2013 LG 98 del 9 agosto 2013(Certificati Medici).