m odding agazine m o d d i n g & s t y l e fanzine digitale sul modding - by italiamodding.it [EDITORIALE] Ed eccomi qua, davanti (come al solito) alla tastiera a scrivere le prime righe di questo editoriale. Come tutti gli Zero, questo numero è il primo di una lunga serie, una serie da leggere con la stessa spensieratezza con la quale ci siamo fatti coinvolgere da quello che a parer mio, è una delle passioni più sane, creative e coinvolgenti degli ultimi anni. L’idea quindi di una Fanzine dedicata al nostro hobby preferito mi ha da subito entusiasmato e convinto. Potrebbe essere un altra via per far conoscere questa passione che nasce sul web, si sviluppa nelle community e nei forum, e spesso attraverso l’Italia Modding Club, riusciamo a portarlo tra la gente. Ma perchè una fanzine e soprattutto cosa è una fanzine? Lo dice il nome stesso, FAN MAGAZINE, ovvero un magazine fatto dagli appassionati, per gli appassionati, ed ecco infatti che in questo numero zero, hanno scritto modder e amici di community diverse, ma tutti accumunati da un unico grande filo conduttore, il modding e tutto il mondo che gli gira intorno. Con il tempo, vedrete, altri autori si uniranno per rendere sempre più ricca ed avvincente questa fanzine, e potresti perchè no farne parte attivamente anche tu, magari come protagonista dei nostri articoli, oppure direttamente come autore, basta un po di fantasia e voglia di fare. Permettetemi di ringraziare il nostro Marco (G4dual) Fechino che ha elaborato graficamente questa fantastica FANZINE, e Gianluca Umiliacchi Fanzinotecario di www.fanzinoteca.it che mi ha aiutato e rassicurato non poco nel far partire questo progetto. Ma adesso godetevi le pagine che verranno, perchè saranno ricche di curiosità e di spunti per le nostre creazioni. Buona lettura. Fabio Lenzini amministratore m odding [CONTRIBUTORS] [REDAZIONE] agazine m o d d i n g & s t y l e la rivista digitale sul modding - by italiamodding.it www.italiamodding.it Rivista aperiodica digitale Anno I • Numero 0 • Dicembre 2011 Fabio Lenzini Pietro Parini @ moddingmeeting.it @ moddingmeeting.it Manuel Moggio Francesco De Florio @ italiamodding.it @ moddingmeeting.it fabio.lenzini manuel.moggio pietro.parini fabio.lenzini Alessandro D’Oronzo @ italiamodding.it manuel.moggio hanno scritto: Fabio Lenzini [_FAX_] Pietro Parini [Picio] Manuel Moggio [M81] Francesco De Florio [WeisseS] Fabio Forni [rankine] Alessandro D’Oronzo [dagored] Manuela Alessio De Luca Amedeo in copertina: Cybernetic di Manuel [M81] Moggio Modding Magazine. Webzine amatoriale ed aperiodica distribuita gratuitamente via internet, in numero di copie variabile e non iscritta alla F.I.E.G. Tutte le immagini ed i marchi qui riprodotti, appartengono ai legittimi proprietari. Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero Cosa è il modding Definirlo, per chi lo pratica è piuttosto difficile. Letteralmente significa “Modificare”, ma molto spesso ed erroneamente si indicano come “moddati” (passatemi il termine) quei pc bellissimi con le finestre trasparenti e le ventole colorate che potete trovare nei negozi di computer. Ma non è così, comprare un case già colorato, gia intagliato, già illuminato, è paragonabile all’acquisto di una cover per il nostro telefonino, in pratica abbiamo comprato solo un bell’oggetto. Fare modding è sporcarsi le mani, creare e portare avanti un progetto più complesso e performante, a volte meno bello, ma sicuramente più appagante. Modding significa spesso imparare dai nostri e dagli errori degli altri, significa dare e ricevere consigli, significa liberare la nostra creatività in qualunque campo, che sia riferito ad un PC, ad un lettore MP3 o ad una scrivania, questo è sempre Modding. La creatività non ha limiti se spinta da una buona dose di fantasia, e la razza umana è dedita a superare i propri limiti, quindi si è passati dalla semplice finestra su paratia con ventola colorata, a veri capolavori unici per tecnica di realizzazione e resa estetica. “Il modding è personalizzazione del proprio pc, secondo gusti, capacità e necessità personali. L’obiettivo è uscire dallo standard, il veicolo è il divertimento, il movente, una sfida con noi stessi e con gli altri. Il modding vive sui forum, nelle nostre menti, sui siti che ne trattano. Il modding cresce e si esprime nelle comunità che sanno apprezzarlo, criticarlo, lodarlo. Il modding è un movimento, una corrente di pensiero, che attua una sovversione degli standard produttivi, una rivoluzione dei canoni progettuali. È linfa vitale del grigiore informatico, il punto di fuga di chi è stufo di vedersi circondare di codici a barre e PIN. Nessun pc potrà essere uguale ad un altro, e finalmente tutti potremo avere un elettrodomestico bello anche da spento.” (Jimmy3dita) Pietro Parini redazione [SOMMARIO] 08 MODDING 08 | modding e cinema MODDING 14 14 | modding e steampunk GUIDE 18 | guida alla marmorizzazione 18 STRUMENTI 24 | l’amico dremel INTERVISTE 24 30 | intervista a dagored INTERVISTE 36 | intervista a weisses 30 46 RECENSIONI 46 | noctua nh-c14 36 25 | TITOLO 35 | TITOLO 26 | TITOLO 36 | TITOLO 28 | TITOLO 38 | TITOLO 30 | TITOLO 40 | TITOLO 32 | TITOLO 34 | TITOLO MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING MATERIALE ED IMMATERIALE modding e cinema Quando nel ormai lontano 1895 i fratelli Lumière inventarono il primo proiettore, non potevano immaginare come questo strumento si sarebbe evoluto nel tempo. Magari nei loro sogni più ambiziosi fantasticavano su come aggiungere il suono a quelle immagini o magari renderle colorate , ma dubito che avrebbero mai immaginato le attuali risoluzioni in full HD o gli occhialini per le tre dimensioni. In ogni caso, quando per la prima volta mostrarono al pubblico lo storico rientro in stazione del treno a vapore e videro gli spettatori terrorizzati lanciarsi in direzione dell’uscita per paura di essere investiti, di certo capirono che avevano inventato un’arte dallo straordinario potenziale evocativo; un potere evocativo che negli anni seguenti si sarebbe affinato e perfezionato, creando storie, ambientazioni e personaggi indimenticabili, capaci d’influenzare DI ALESSANDRO D’ORONZO usi e costumi del mondo intero e in grado di’imporsi ed ispirare anche arti più antiche e “nobili”. Il mondo del modding non poteva quindi rimanere indifferente di fronte al grande fascino della settima arte, che grazie all’infinità di generi che abbraccia a dato modo ad ognuno di trovare il proprio contesto ideale. Il risultato di questo splendido connubio sono i numerosissimi mod a tema cinematografico rintracciabili sulla rete e di cui andiamo a mostrare qualche riuscito esempio. Remeber the modern time by Mic L’ispirazione di questo progetto nasce da una storica pellicola risalente al 1936 intitolata “The modern time”, in cui l’interprete principale (nonché produttore e regista) è una vera icona del cinema stesso: Charlie Chaplin. Gli ingranaggi del diabolico macchinario in cui il protagonista del film veniva letteralmente risucchiato, 08 09 ] Alien vs predator by _FAX_ Le due razze aliene più pericolose del cinema, non solo hanno avuto modo di fronteggiarsi sul grande schermo ma anche in questo storico Alien vs predator, realizzato da _FAX_, uno dei protagonisti del modding made in Italy. L’opera realizzata nel 2006 partendo da un Cooler Master Centurion, rappresenta un grande esempio di case modding a 360° in cui le modifiche e le soluzioni attuate coinvolgono svariate tecniche di lavorazione, come l’ aerografia che incornicia la paratia sinistra o la riproduzione del “Face Hugger” posto sul frontale e realizzata con un composto a base di das colla vinilica e acqua. A completare l’opera e dare la giusta atmosfera, ci pensano un indovinato gioco di luci e un buon impianto liquid cooling dai colori decisamente azzeccati. TIE Fighter by David Barry Star wars non è solo la saga cinematografica più famosa di tutti i tempi, è l’esempio più riuscito di come il cinema riesca a dilagare oltre lo schermo, e diventate un vera mania collettiva. Nel modding, sono innumerevoli i progetti che si sono ispirati ai protagonisti o le astronavi della saga e basta una veloce ricerca sulla rete per imbattersi in decine di mod ispirate a questo fantastico universo. Fra i tanti, uno dei più curiosi resta di sicuro questa stravagante soluzione in bilico fra modding e design d’arredo… un’idea a dir poco originale! MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING [ “Il mondo del modding non poteva rimanere indifferente di fornte al grande fascino della settima arte...” sono stati sapientemente riprodotti sulla paratia destra, il frontale e la parte superiore del case e un motore passo passo arduino, gestisce e dà vita ai meccanismi. Un mod per veri palati fini del cinema, che in occasione del Lucca Modding Contest 2009 si è aggiudicato il primo posto nella categoria case modding. Nella pagina d’apertura: Modding ispirato alla serie televisiva “Battlestar Galactica” realizzato dall’autore Boddaker. Worklog e gallery finale pubblicati sul portale “www.bit-tech.net”. A fianco dall’alto: “Remember the modern time”. Modding realizzato da mic ispirandosi all’omonimo film del 1936. “TIE fighter”. Modding realizzato da David Berry ispirando alla famosa saga cinematografica. link ITALIAMODDING http://www.italiamodding.it MODDINGMEETING http://www.moddingmeeting.it BIT TECH http://www.bit-tech.net Dall’alto: “Alien vs Predator”, realizzato da _FAX_. Fotografie di particolari dell’opera finita. Questo modding, come molti, è composto da particolari costruiti interamente a mano. Luci e raffreddamento ad acqua completano l’opera. 10 11 Sopra: “Terminator” di Frenkie. Realizzato in gran parte assemblando bulloni, viti e spezzoni di tubi in alluminio. Nel modding non si scarta nulla, ogni oggetto, anche insignificante della vita quotidiana può diventare fondamentale per completare la nostra opera. Skeleton. Impressionante in particolar modo la realizzazione del teschio, ma soprattutto degli avambracci e delle mani, ricavati da un paziente collage di bulloni, viti e spezzoni di tubi in alluminio. Lord of The Rings by Defcon Tecniche magistralmente sottratte al modellismo, smoking machine, luci tremolanti, trovate geniali… La trilogia per eccellenza del genere fantasy, dopo essere approdata trionfalmente sul grande schermo, trova la sua giusta rappresentazione in questa mod pazzesca, che ha richiesto ben tre anni di lavorazione e ha tenuto incollati al worklog centinaia di utenti, rapiti dalla cura per ogni dettaglio e la grande ricchezza di particolari. Un lavoro decisamente epico che in occasione del Lucca Modding Contest 2010 è riuscito a conquistarsi l’ambito primo posto, nella categoria case modding. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING Terminator By Frenkie Anche la saga inaugurata da James Cameron ha ispirato numerosi mod e fra i tanti bei lavori presenti sulla rete la scelta è ricaduta su questo originale lavoro realizzato su un banchetto Antec Dall’alto: “Lord of the rings”, modding realizzato da Defcon, attivissimo membro della community di Italiamodding.it. Questa opera ha partecipato e vinto nell’edizione del 2010 del “Modding Contest” al Lucca Comics & Games, nella categoria “Case Modding”. 12 13 MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING INGRANAGGI, VALVOLE, LEGNO, VAPORE... SIETE PRONTI? modding e steampunk Bene perché oggi si parla di Steampunk! Cos’è lo Steampunk? Ispirato alle opere di autori come Jules Verne (“Il giro del mondo in 80 giorni”, “Viaggio al centro della Terra”, ecc…), H.G. Wells (“L’uomo invisibile”, “La macchina del tempo”, “La guerra dei mondi”, ecc… ), lo steampunk nasce negli anni ’80 rappresentando un genere di narrativa fantascientifica ambientata nell’Ottocento, come ad esempio la Londra Vittoriana. Questo genere punta su più aspetti fondamentali: la presenza di meccanismi, ingranaggi e macchine alimentati a vapore proiettati in un tempo passato. Inizialmente lo Steampunk era esclusivo delle opere letterarie, ma assumendo sempre più curiosità e popolarità, divenne un punto d’approccio per cinema, fumetti, DI MANUELA ALESSIO E MANUEL MOGGIO videogames e tanto altro ancora fino ad uno stile di vita vero e proprio. “Ritorno al Futuro III”, “Wild Wild West” ed “Ember” sono tra i più conosciuti esempi di rappresentazione Steampunk nel mondo del cinema, senza dimenticare film d’animazione come “Steamboy” ed Il “Castello Errante di Howl”. Potremmo parlare per ore dell’intero panorama Steampunk, ma vi starete chiedendo cosa centra con il modding… giudicate voi dalle immagini! Questo è “Victorian Organ Command Desk” costruito da Bruce e Melanie Rosenbaum con pezzi di recupero del periodo vittoriano, incluso anche un organo del diciannovesimo secolo. I coniugi Rosenbaum non hanno moddato solo il loro PC, ma anche tutta la casa! Quest’altro mod è stato creato da Jake Hildebrandt per l’uscita del videogioco “Damnation”. 14 15 A fianco dall’alto: Il “damnation” di Jake Hildebrandè. Il tipico esempio di steampunk applicato al modding. La PS3 inspirata sempre al famoso videogioco. con neon verdi per renderlo ancora più frankensteiniano. E non poteva mancare anche una rappresentazione steampunk su notebook: dai dettagli in pelle, alla tastiera in rame anticato, questo modding racchiude in sé l’epoca vittoriana, in particolare per il metodo di accensione: l’autore ha utilizzato un interruttore meccanico auto-costruito azionato per mezzo di una chiave recuperata da un antico orologio. Il mondo steampunk rimane di difficile interpretazione avendo diverse sfumature, ma il suo vero significato può essere racchiuso in questa frase: “come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima”. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING Per questo gioco è stata moddata anche una PS3 sempre rispettando le regole steampunk. “Victorian All-inOne PC” di Jake von Slatt è un altro dei più completi mod steampunk. Usando un semplicissimo monitor l’autore ha aggiunto i vari componenti creando un pc all-in-one, costruendolo però in stile Vittoriano: tutti i pezzi sono stati recuperati da vecchi mobili creando qualcosa di unico! Questo modding riportato in foto è una rappresentazione del laboratorio di Frankenstein, creato da D. Mattocks, che appena dopo averlo completato ha urlato: “E’ vivo!”. Tutti i tubi sono in rame, i vari particolari vintage, le spie provengono da una vecchia nave della marina, ed è tutto retroilluminato “Victorian all in one” di Jack Von Slatt. 16 17 Per concludere, lo steampunk oltre ad essere un input nel mondo del cinema e della letteratura, è anche uno stile applicato in tante forme d’arte, tra cui il modding. Il mondo steampunk rimane di difficile interpretazione avendo diverse sfumature, ma il suo vero significato può essere racchiuso in questa frase: “come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima”. Nella pagina a lato e in apertura: “Victorian organ command desk” di Bruce e Melanie Rosembaum. A fianco dall’alto: D.Mattocks con il suo mod ispirato al laboratorio di Frankenstein. Altri esempi di modding steampunk. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | STRUMENTI LO STRUMENTO PIÚ UTILIZZATO DAI MODDER l’amico dremel A cosa non può rinunciare un Modder? Al Dremel ovviamente, ma come è natà l’idea del multiutensile più usato al mondo? Cerchiamo di conoscere un pò meglio, il miglior amico del Modder. Nel 1906, un giovane immigrante austriaco chiamato Albert J. Dremel arrivò negli States in cerca di fortuna, portando con se la sua spiccata creatività e tanta ambizione, tanto da divenire in breve tempo un progettista per numerosi colossi industriali. La sua spiccata creatività fece si che in pochi anni Albert J.Dremel riuscì a brevettare un numero considerevole di sue invenzioni, dal raschietto elettrico, al primo prototipo di rasaerba, fino ad arrivare ad un particolare sistema di gestione automatizzata per la raccolta delle uova in DI FABIO LENZINI allevamento. Nel 1932, geniale Signor Dremel, fondò nel Wisconsin, la “DREMEL”, una società di produzione di utensili elettronici, con già 55 brevetti in carico. Due anni dopo Albert J Dremel presentò forse la più importante delle sue invenzioni, il primo multiutensile ad alta velocità, chiamato MOTO-TOOL. Questo estremamente compatto e versatile, fu subito un successo, tanto che ancora adesso DREMEL è sinonimo di multiutensile e tuttora a distanza di oltre 70 anni la linea DREMEL rispetta i principi dettati da A. J. DREMEL mantenendo e migliorando la versatilità e la compatezza di ogni prodotto. Il Dremel Oggi è prodotto in molti modelli, tutti caratterizzati da una elevatissima qualità costruttiva, concepiti principalmente per l’hobbistica ed il fai da te. 20 21 [ “Nel 1934 dalla geniale mente dell’austriaco Albert J. Dremel nasce quello che ancora oggi è lo strumento più utilizzato dai modders di tutto il mondo.” ] potenza, ma di estrema versatilità e leggerezza, troverà nel classico DREMEL 300 il compagno ideale. Per chi invece ha bisogno di un compagno fedele ed instancabile, troviamo nella consolle Fortiflex, o nel nuovo DREMEL trio quanto di meglio per effettuare i nostri lavori di modding e bricolage. Per concludere, oltre 150 tra accessori e complementi sono disponibili per offrire ai Modder, meno limiti alla loro fantasia. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | STRUMENTI La caratteristica principale, che caratterizza i multiutensili DREMEL, è il numero impressionante di accessori utilizzabili, dai nostri dischi da taglio 309, al nuovo disco da taglio ad aggancio rapido “Speed Clic” per poi passare alla serie di frese di precisione, o alla testa ad angolo, utilissima per effettuare i lavori nelle posizioni più difficili. La vasta scelta di utensili, ci permette di scegliere il multiutensile più adatto alle nostre esigenze. Per chi vuole lavorare in assoluta libertà, DREMEL ha creato i multiutensili a batteria 7700 e 8200, per chi non necessita di particolare A fianco dall’alto: Multiutensile Dremel 4000 e sotto il primo modello “vintage” di questo straordinario strumento da lavoro. Nella pagina d’apertura: Modder alle prese con l’intaglio di una paratia di case. A fianco dall’alto: Vari accessori e punte DREMEL. Dall’alto: Albero flessibile, impugnatura di dettaglio, due dischi da taglio, e varie frese. Sopra: Un modder alle prese con la rifinitura di un pezzo in plexiglas sfruttando l’albero flessibile ed una fresetta a pasta fine, immancabili i guanti, per proteggersi le mani da eventuali schegge di materiale asportato durante la lavorazione. 22 23 MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE SEMPLICE TECNICA PER MARMORIZZARE OGNI SUPERFICIE guida alla marmorizzazione Come marmorizzare qualunque oggetto voi desideriate, carta, legno, plastica, ecc. Lunico limite sarà solo la vostra fantasia. Partiamo con conoscere le origini di questa speciale tecnica decorativa. Nella storia quando si parla di marmorizazzione viene subito in mente la carta, e si fa riferimento all’estremo oriente. Gli esempi più antichi mi marmorizazzione decorativa sono stati rintracciati in giappone e risalgono all’VIII secolo. La carta dai motivi più delicati, detta “suminagashi”, veniva usata per la calligrafia. Verso il XVI secolo la tecnica si estese alla persia e alla turchia, dove venne impiegata nella decorazione delle miniature e dei manoscritti. Quando i mercanti occidentali iniziarono i loro traffici con il medio oriente, la produzione di carta marmorizzata si intensificò. A quel tempo la carta marmorizzata veniva usata sopratutto per foderare DI DE LUCA AMEDEO l’interno di scatole destinate ai mercati europei; in questo modo la tecnica si diffuse in tutto l’occidente. Gli ingredienti principali 1)Contenitore per l’acqua. 2)Colori a olio. 3)Fiele di bue, o in alternativa colla da parati. 4)Acquaragia, o in alternativa olietto diluente per colori a olio. 5)Bicchieri di carta . 6)Carta, stracci. 7)Pennelli. 8)Pettine e ferretto da calza. Per la grandezza del contenitore tutto dipenderà dall’oggetto che vorrete marmorizzare. Riguardo i colori a olio non ci sono limiti nella marmorizzazione, potrete usare qualunque soluzione voi vogliate anche con molti colori, la scelta spetta solo a voi. 24 25 Il colore base Nel caso del mio modding ho scelto una base di nero,quindi ho dovuto usare dei colori che risaltassero i motivi marmorizzanti, alla fine il bianco è stato l’unico colore che ho usato. Fate sempre delle prove prima di prendere una decisione,non ci sono limiti nelle scelte dei colori di base da marmorizzare, l’unica cosa da tenere conto sarà l’aspetto finale che dovrà essere il più sobrio possibile. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE In questo caso ho usato tre colori, bianco,nero,oro solo per farvi vedere i test. L’importante e che usiate delle sostanze che sciolgono bene il colore, l’acquaragia, o diluente per colori a olio sono entrambi ottimi. Il fiele di bue non si trova facilmente, quindi consiglio la comunissima colla da parati che è l’alternativa migliore per addensare l’acqua. Ogni colore deve avere il suo bicchiere, e se possibile il proprio pennellino per non inquinare i colori. Carta, e stracci serviranno per non sporcare la postazione di lavoro durante la fase di marmorizzazione e asciugatura. Il pettine, e il ferretto da calze servono principalmente per disegnare il motivo sull’acqua. Nella pagina d’apertura: Il risultato finale della tecnica di colorazione spiegata in questa ottima guida. A fianco dall’alto: Pellicola di colori “spalmati” sull’acqua. I vari tubetti di colore ad olio utilizzati. La vaschetta utilizzata per la “stesura” della pellicola dei colori. 26 27 Sopra: Si inizia a vedere il risultato delle nostre fatiche. Ecco come si presenta il nostro pezzo subito dopo la marmorizzazione, ora non ci resta che aspettare che asciughi per poter applicare qualche mano leggera di vernice protettiva lucida. Colori e tecnica Come potete vedere dalla foto, il nostro preparato e già pronto per immersione dell’oggetto da marmorizzare. Ora è il momento dei colori che devono essere sciolti bene con il diluente apposito. Ho diviso i tre colori in bicchieri separati, ma potrete anche mischiarli per creare una tonalità a vostro piacimento. Riguardo ai motivi da disegnare non c’è una vera e propria tecnica a riguardo, io ho frustato alcune gocce di colore nell’acqua con il pennellino e con un ferretto ho disegnato la mia fantasia. L’importante quando andrete a immergere l’oggetto e cercate di essere veloci, e di ricoprire tutta l’aria interessata. Se vorrete ripetere l’operazione di marmorizzazione pulite i colori residui su l’acqua passando un foglio di giornale sulla superficie. Cosa molto importante e che lasciate asciugare l’oggetto marmorizzato almeno 24 ore prima di fermare con il trasparente i motivi impressi sull’oggetto. Fate sempre delle prove con dei piccoli oggetti per prendete sempre più confidenza con questa tecnica decorativa, sopratutto nel disegnare i motivi da imprimere poi sull’oggetto. Non è sicuramente una tecnica difficile, ma ci vorrà un po’ di tempo per perfezionarla. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE Preparazione acqua Riempito il contenitore per 3/4 d’acqua, è l’ora di usare la colla da parati. Dopo molte prove la quantità secondo me più giusta per addensare il preparato è di 7 cucchiai da cucina di colla, per 5 litri d’acqua. In pratica quasi un cucchiaio e mezzo per ogni litro di acqua. Dopo aver mischiato il preparato i tempi di attesa per l’addensamento saranno di almeno trenta minuti. Dall’alto: Varie fasi della lavorazione. Con il pennello si diluisce il colore. Successivamente lo si distribuirà delicatamente sulla superficie dell’acqua creando i motivi marmorizzati. Si possono utilizzare più colori contemporaneamente. Per movimentare la “trama” si può utilizzare una spatola seghettata. 28 29 DI FABIO LENZINI QUATTRO CHIACCHIERE CON ALESSANDRO D’ORONZO Eccoci qua ad aprire la prima di una lunga serie di interviste ai principali protagonisti che fanno modding in italia e non solo. Conosciamo meglio Alessandro D’Oronzo (DAGORED) moderatore della sezione modding della comunity techarena.it. Ciao Alessandro iniziamo con una domanda di rito per conoscerti un po meglio, parlaci di te, e cosa fai quando non moddi. Sai bene che per moddare, spesso siamo costretti a sottrarre un pizzico di tempo alla famiglia e quindi quando non ho progetti “in cantiere”, mi dedico completamente alla mia ragazza Mara e a mio figlio Pietro, nato da pochi mesi. Insieme a loro condivido il piacere di visitare spesso posti nuovi, ci piacciono soprattutto gli zoo safari, gli acquari, i parchi acquatici e i meravigliosi borghi medievali di cui la nostra bella Italia è piena. ll resto del tempo libero, lo divido fra cinema, letteratura e una buona compagnia di amici, con i quali mi piace organizzare spaghettate e serate in allegria. Infine quando riesco, cerco anche di tenermi un minimo in forma andando a correre, visto che la mia compagna è decisamente una brava cuoca e che io a tavola sono una bella fogna! Spesso, Molti Modders arrivano al conosciuto lo staff di Italiamodding e altra gente straordinaria. Come vedi dunque, l’ overclock per me non è mai stato un vero “motivo potante”, anche se buona parte dei mod che ho realizzato, prevedevano modifiche per attuarlo. Anche io, ho fatto tutto un altro percorso per arrivare al modding, ma ve lo racconterò magari in altra sede. Ma continuiamo con Alessandro. Il tuo progetto Ybris interceptor, ha avuto un grande successo, a Lucca comics and Games 2009, aggiudicandosi il Premio del pubblico, ed il secondo premio case modding, pensi che portare il modding tra le persone, sia una buona cosa? E’ un’ottima cosa, sotto numerosi punti di vista e non mi stancherò mai di ringraziare te e tutto lo staff di Italiamodding, per aver avviato questo genere d’ iniziative. Nella pagina d’apertura: Il nostro amico Alessandro ripreso durante gli ultimi atti del “Lucca Comics & Games del 2009”. In basso: Un particolare delle vaschette dell’acqua realizzate interamente da Alessandro per il suo mod “Interceptor”. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE intervista a dagored aspettative e nonostante si trattasse di semplicissime modifiche, mi sembrava il case più bello del mondo. Negli anni successivi, per via del mio lavoro non ebbi più modo di rimettermi all’opera, ma ogni tanto mi recavo in qualche internet point, e ogni volta mi meravigliavo sull’evoluzione qualitativa di questa passione, e delle prodezze dei modder di tutto il mondo. Quando poi nel 2007, la mia situazione lavorativa si è stabilizzata, sono tornato ad impugnare il dremel realizzando alcuni mod per amici e colleghi ed infine l’anno successivo, spinto dalla curiosità sulle tecniche di raffreddamento a liquido, sono approdato nella sezione Tuner/WB di PcTuner, dove grazie ai consigli esperti degli utenti, ho iniziato a lavorare al mio Ybris Interceptor con il quale ho partecipato all’edizione 2009 del Lucca Modding Contest e dove ho modding dopo anni di overclock, o come inevitabile conseguenza, è stata anche per te la stessa cosa, o hai fatto tutto un altro percorso? A dire il vero, ho fatto un percorso ben diverso. Nel 2002 girovagando sulla rete, per puro caso scovai i primi lavori di case modding e rimasi affascinato come un bambino davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli; il giorno dopo andai in ferramenta e dando fondo ai tutti i miei risparmi, acquistai un dremel, un seghetto alternativo e delle bombolette di vernice, con la ferma intenzione di trasformare il mio anonimo miditower in qualcosa di unico. Il risultato fu superiore alle mie 30 31 Pianifichi sempre i tuoi progetti, oppure ti fai prendere come me dall’estro del momento? Sono un vero maniaco della progettazione, una delle fasi che ritengo più divertenti del modding. Cerco di pianificare ogni dettaglio mesi prima di accendere il dremel, inizialmente fermando le idee su appositi block notes, e in un secondo momento rielaborando tutto sul computer, con programmi di fotoritocco e progettazione 3d. In ogni caso, quando poi inizio realmente a lavorare sul mod, non resto mai veramente fedele al progetto e lascio sempre spazio a modifiche “fuori programma” che possono svilupparsi durante la lavorazione, o derivare dai preziosi suggerimenti degli utenti che seguono il worklog. Sopra: “L’Interceptor” in tutto il suo splendore. Questo case ha riscosso un notevole successo al “Lucca Comics & Games” del 2009, attirando a se, per tutta la durata della manifestazione, moltissimi sguardi curiosi e affascinati. Quanto tempo dedichi al modding? Ovviamente dipende dal tempo libero di cui dispongo, ma quando non ho progetti in corso, almeno un’ora al giorno cerco di ritagliarla per seguire il forum; nei fine settimana poi magari le ore diventano due, e allora esco un po’ dal forum e gironzolo per la rete, in cerca di lavori interessanti o magari di delucidazioni su specifici argomenti che potrebbero tornare utili nel modding. Il giorno libero della settimana invece, il computer praticamente non lo accendo, preferisco dedicarlo interamente alla famiglia. Le cose cambiano parecchio quando inizio a lavorare su un mod, mi appassiono così tanto che a volte arrivo a trascorrere anche 4 o 5 ore al giorno, immerso nel progetto. I tuoi attrezzi del mestiere? Praticamente qualsiasi oggetto mi permetta di raggiungere il risultato voluto. Una volta ho usato perfino un cavatappi! Nella mia borsa degli attrezzi, puoi trovare pinzette per le sopracciglia, tagliaunghie, spille da balia, mollette per il bucato e altre numerosi attrezzi “impropri”. A parte questo, ho tutta una serie di normali utensili, come il trapano, il seghetto alternativo, il flessibile, ecc.. ultimamente ho anche costruito un pantografo cnc con un mio collega e spero presto di metterlo all’opera. In ogni caso, il mio strumento principale resta il dremel, l’attrezzo icona del modding. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Questi eventi danno la possibilità ai modder’s di conoscersi dal vivo, di scambiarsi idee e diventare amici, inoltre contribuiscono a divulgare questa bella e sana passione. A questi importanti aspetti, va aggiunta anche la grande soddisfazione di vedere la propria opera esposta al pubblico e la gioia di guardare le gli spettatori stupirsi ed emozionarsi davanti al proprio operato. Un particolare delle vaschette dell’acqua e del sistema di raffreddamento impiegato su questo case. Data la particolare configurazione hardware impiegata, è stato necessario implementare un doppio sistema di raffreddamento. 32 33 di mettermi all’opera su un degno successore dell’Interceptor, di cui al momento ho deciso in maniera definitiva solo il nome: Ybris Destroyer. Attendiamo con ansia allora il nuovo Destroyer, ma senti, sei Amministratore di una nuova community emergente sul modding e hardware in Italia, e stai facendo un egregio lavoro per riscoprire l’identità del vero modding. Cosa ti spinge a farlo? Innanzi tutto grazie! Sentir giudicato il proprio lavoro in questo modo, da un modder veterano del tuo calibro è una grandissima soddisfazione. Ma tornando al quesito, ti rispondo che ci sono numerosi motivi che incentivano il mio “lavoro” e uno dei più importanti è di certo la voglia di condividere questa bella passione e di farla conoscere nelle sue mille interpretazioni. Inoltre spero in qualche modo far capire che non si tratta del classico fenomeno passeggero o dell’ultima stramba moda del momento, il modding ormai è una “pratica” che persiste da ben 10 anni e che viene praticato in mezzo mondo. Ha una sua storia, una sua evoluzione e una propria identità, che merita di essere messa in risalto. Un’altra veduta del complesso sistema di raffreddamento di questo magnifico case. Un consiglio per chi si avvicina per la prima volta al modding? Siate pazienti, chiedete consiglio a tutti e perseverate. Cercare il vostro stile e cercate di essere innovativi, uscire dal coro non è facile, ma riuscirci è una soddisfazione immensa. Andate sulla rete e leggete i vecchi worklog, ci sono centinaia di lavori stupendi che sapranno accendere la vostra immaginazione e dai quali potrete apprendere tanto. L’ambizione fa bene, ma ricordate che solo con la modestia e l’umiltà si apprezza in pieno questa passione. E per finire aggiungo la cosa più importante: divertitevi! Il nostro amico Dagored accanto alla sua “creatura” al Lucca Comics & Games del 2009. Come non concordare. In ultimo una domanda che farò a tutti i colleghi che di volta in volta passeranno su queste pagine. Che cosa è per te il modding? Bè, qui servirebbero almeno tre pagine per rispondere in maniera completa, ma cercherò di “arginarmi”. Obbiettivamente il modding è un MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Adesso che è nato Pietro, hai ancora tempo per il modding, se si qualche anticipazione? L’arrivo del piccolo Pietro, per me e la mia compagna Mara è stato la coronazione di un sogno e di un progetto di vita insieme, ma come ben saprai è anche un grande impegno che giustamente sottrae ad entrambi i genitori un po’ della propria vita. Da quando è arrivato ovviamente il tempo da dedicare al modding si è ridotto, ma proprio in previsione del suo arrivo, sono stato costretto a liberare la sua cameretta da tutto il materiale e gli strumenti destinati al modding, ed è quindi nato il mio progetto più ambizioso, ovvero trasformare il mio box auto in un vero laboratorio di modding. Una volta che sarà completo, spero hobby, che mescola in un creativo cocktail, decine e decine di passioni, ma non si limita solo a questo… Il modding è fantasia, divertimento, ingegno, espressione, arte (anche di arrangiarsi), collaborazione, amicizia, sacrificio e appagamento. Il modding è apprendere, praticare e insegnare al tempo stesso. Il modding è l’emozione di dare forma alla propria immaginazione, che parte dalla mente, arriva alle mani e si sviluppa sotto lo sguardo e il consiglio di altri. Il risultato finale è, e resta solo una macchina, un oggetto… ma è il frutto del proprio impegno, dei propri gusti e delle proprie capacità, quindi in qualche modo rappresenta l’unicità del suo creatore. Grazie Alessandro, a presto. 34 35 intervista a weisses DI FABIO LENZINI QUATTRO CHIACCHIERE CON FRANCESCO DE FLORIO Weisses alias Francesco de Florio, è senza dubbio, uno dei più attivi e bravi modders italiani, e noi cercheremo di conoscerlo meglio... e non solo dal punto di vista tecnico. Ciao Francesco, iniziamo a parlare di te, raccontaci cosa fai nella vita, passioni ed interessi oltre al modding. In pratica vogliamo farci gli affari tuoi.. E facciamoceli fino in fondo allora :) Sono un giovanotto di 36 anni, Livornese ma di adozione Milanese. Sono un tecnico TLC e lavoro per una compagnia di telecomunicazioni qui a Milano, precedentemente ho sempre lavorato come tecnico hardware, volente o nolente il settore è sempre il medesimo. Passioni e interessi tanti, tempo per poter fare tutto meno :( Sono una persona vitale, pertanto se qualcosa mi incuriosisce, devo per forza provarla, se poi vedo che mi piace davvero proseguo. Amo le moto e il motociclismo, ho sempre avuto la moto e sto ponderando di ricomprarla ora che non la ho più. Amo le auto ma non più la formula 1, detesto il calcio e amo lo sci, da quest’ anno però, ho appeso gli sci al chiodo ed ho iniziato con la tavola, l’esperienza mi ha entusiasmato, pertanto, complice la fortuna di avere una compagna che ha la casa Bhe! ogni nickname ha una sua storia, spesso particolare, fantasiosa, ma dimmi, come sei arrivato al modding? Penso di essere nato modder, il primo regalo interessante che ricordo di aver ricevuto da piccolo, è stato il meccano, ci ho fatto di tutto con quell’ ammasso di ferraglia, poi son passato al lego technics. Mio padre a sua volta è sempre stato uno smanettone, mi ha insegnato a saldare, metter mano ai motori e così via. Come molti miei coetanei, verso i 14 anni ho iniziato a truccare i motorini ma io avevo qualcosa in più, forse li mi sono veramente reso conto di essere un modder. Tutti elaboravano il motore, io no, ricordo che comprai un Piaggio “Sì” completamente bruciato (aveva preso fuoco), lo portai a ferro con lo sverniciatore e chiedendo qualche consiglio ai carrozzieri del mio paese (all’epoca internet non esisteva) lo riverniciai, ma lo feci figo, tutto blu cobalto con rifiniture bianche, mi feci rifare la sella in pelle bianca dal tappezziere e montai anche un distanziale sull’ammortizzatore posteriore per dargli un postura più aggressiva. Il tocco finale? da 50 cc, lo portai a 90 ma ... raffreddato a liquido con un kit della Malossi se non ricordo male. Bene, avevo appena realizzato il mio primo mod, nonchè il mio primo raffreddamento a liquido :). Nella pagina d’apertura: Lo Schwarz Mirror v. 2.10. in tutto il suo splendore in mostra al Lucca Comics & Games dell’edizione 2010. In basso: Un particolare dello Schwarz Mirror v. 2.10 illuminato. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Una sera nevicava di brutto ed io avevo tracannato non so quanta birra Weisse, che a fine serata ero a mezze maniche che ballavo su una sogliola di bronzo posta al centro di una piazza, nel frattempo, i miei amici se la ridevano e mi urlavano dietro: WeisseS :) (che bella reputazione mi sto facendo :) ). in montagna, anche lo snowboard è entrato a far parte delle discipline di WeisseS :). Ovviamente le origini marittime non si dimenticano e appena ne ho l’occasione faccio sempre una capatina dai miei per godermi un pò di mare in Toscana, dove abbiamo una splendida costa piena di bandierine blu ;). Già che ci siamo, spieghiamo anche l’origine del nick? Nasce in Germania, per la precisione a Willelmshawen, nel 1998. Ero li per lavoro e avevo una cerchia di amici tedeschi, con i quali andavo spesso in birreria (una sera si e l’altra anche). 36 37 ventola della cpu. Decisi quindi di mettere ordine a quei cavi e li fascettai tutti in vari gruppi in maniera molto ordinata. Non ricordo onestamente come, ma decisi di usare le reti delle teste d’aglio per sagomare infine i cavi. Il risultato mi piaceva, tanto da voler lasciare tutto in vista, quindi, con la smerigliatrice angolare intagliai una forma triangolare sul dorso del case e piazzai dietro una lastra di poliver. Se ci penso ora mi vien da ridere per quel catorcio ma... avevo fatto lo sleeving nel ‘95 e quello era il mio primo mod, quando nemmeno sapevo il significato di quella parola, anzi, noi Modder, non eravamo ancora consapevoli di essere Modder, esistevamo, ma non avevamo un’ identità. La spettacolare paratia del case appena terminata e con un plexi specchiato dietro, veramente un bel vedere! Ecco lo scheletro che reggerà tutto, una struttura realizzata in profilati a L e rivettati fra loro. Tra i tuoi progetti, lo Schwarz Mirror v 2.10 è sicuramente il progetto più impegnativo, ma credo anche quello che ti ha dato le maggiori soddisfazioni, tanto da aver vinto il premio come miglior case autocostruito al “Lucca Modding Contest 2010”. Parlaci di come è nata l’idea di questo case così particolare. Più che il mio progetto più impegnativo, lo definirei il mio primo progetto serio, ovvero, prima progettato e poi creato e grazie a ciò è stato “facile” da realizzare rispetto ai precedenti. Lo Schwarz Mirror V2.10 nasce per puro caso, mai avrei pensato di arrivare a vincere un contest all’inizio. Nel 2007, avevo realizzato sulla base di un case Thermaltake Soprano il primo Le due paratie affiancate. intagliate Sotto: La scritta incisa illuminata. Schwarz Mirror, un case che a me è piaciuto molto realizzare da un design molto sobrio ed elegante. Dopo 3 anni di onorata carriera, la pompa dello Schwarz Mirror è passata a miglior vita e in occasione della sostituzione della stessa, ho deciso di dare anche qualche sistematina estetica, iniziando col montare 3 ventole Apollish di Enermax. Ecco tutto nasce da lì, provo a fare il grande passo, esco dalla timidezza e busso alla porta di Enermax e chiedo una sponsorizzazione, accettano, a patto di fornirgli un progetto da presentare a Taiwan. La cosa si faceva grande e ambiziosa, un briciolo di egocentrismo mi spingeva ad osare e farmi conoscere, nel giro di 2 settimane, aiutato dalla mia compagna che è un grafico, elaboro un progetto di un case autocostruito MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Crescendo mi sono dedicato al car stereo, è stato li che ho iniziato a familiarizzare con l’ elettoronica e a guadagnare qualche soldino, intanto gli ingredienti si mescolavano: verniciatura, elaborazioni, meccanica ... cosa mancava? Mancavano i computer, benchè in casa lo abbia sempre avuto, dai tempi del commodore 16, non avevo ancora visto quei cassoni da una prospettiva differente da quella che era l’utilizzo, li aprivo, pulivo ecc. ma mai mi era saltato in mente di metterci mano seriamente ma, nel 1995, dopo aver finito il militare, tornai a casa e il mio caro Pentium 133 mmx non si accendeva più, lo aprii per pulirlo e capire che problema avesse e scoprii che un cavo dell’alimentatore bloccava la di sana pianta. Sarò lungo ma questo progetto per me rappresenta un pò il mio debutto in società, benché, prima di allora avevo già realizzato altri 8 case, pertanto penso sia un orgoglio per me parlarne e un’occasione per conoscere alcune curiosità per chi legge. Il progetto prevedeva un telaio autoportante realizzato con angolari in allumino cromato, di cui il profilo superiore e inferiore restavano a vista. L’esterno del case invece era in alluminio nero spazzolato con l’incisione del logo su una paratia realizzato a getto d’ acqua. Le particolarità del case però, erano all’ interno, penso che il plus sia la vaschetta a semisfera in plexy adagiata sul piatto mainboard posizionato in diagonale, giusto per evadere dal solito schema della mainboard verticale. 38 39 qualcosa che preveda l’ utilizzo di quel componente. Ci studi su un pò e inizi a pensare ad altri elementi da aggiungere, alche contatti tu gli altri sponsor per avere il resto del materiale e li.... sei pronto per partire con un nuovo progetto. Ecco vedo gli sponsor come dei motivatori, piuttosto che benefattori. L’ultimo progetto a cui stai lavorando, è lo Spinerex, ce ne vuoi parlare un po? Lo Spine Rex è un progetto a due mani fra me e Michelangelo di Art Station (altro nostro fedele partner). A Dicembre mi telefona Davide Martucci di Enermax, vuol farmi vedere un nuovo case che vogliono importare. Vado a Gessate ed ho l’onore di toccare con mano quello che era uno dei primi sample di preproduzione e Davide mi chiede se posso moddarglielo per la presentazione ufficiale. Mi trasformo quindi in sponsor e decido di fare un omaggio al mio sponsor di sempre e poi, essere il primo al mondo a moddare un case che ancora non esiste ti fa sentire troppo figo. I criteri di realizzazione richiesti erano quelli di fare qualcosa di Jurassico per via del nome del case stesso. Per prima cosa, ho inciso col dremel, la sagoma di un dinosauro su una paratia ed aperto una finestra sul lato hardware ma volevo che il case avesse una finitura tipo pietra, pertanto ho spalmato sull’intera struttura, della stabilitura per intonaci e l’ ho lasciata seccare, fino ad ottenere l’ effetto pietra che volevo. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Sono solo alcune delle soluzioni innovative che ho usato. Enermax accoglie la richiesta e mi sponsorizza senza limiti di richieste. Il progetto riscuote successo sui vari forum del settore ma quello che mi ha indotto a iscriverlo al concorso è stato il consenso ricevuto su Bit tech, il sito di riferimento mondiale dei modder. A Lucca lo Schwarz si classifica primo negli autocostruiti con mio immenso orgoglio e da li tutto è venuto da se. Enermax è ormai il mio sponsor tecnico ufficiale al quale si sono aggiunti Dremel e ultimamente anche lamptron. Lo Schwarz penso anche che sia stato il primo progetto italiano con più sponsor: Enermax, Asus, Amd, IDP, Transcend, Digital News Channel, Sapphire, Plexishop e Antec. Wow che dire grandi nomi hanno appoggiato questo progetto, sono quindi importanti nel modding le sponsorizzazioni esterne? Eh se lo sono, sono importanti si, ma non solo per il fatto che ti regalano i componenti. Si, all’ inizio è così, ti gasi perché sai di poter realizzare il tuo mod a costo quasi zero ma poi, gli sponsor diventato anche motivo per fare altri lavori di qualità. Il caso più frequente, è lo sponsor che ti chiama per farti vedere un nuovo prodotto e ti chiede di realizzare Sopra: L’interno dello Schwarz Mirror v. 2.10 in via di realizzazione. Si può notare all’interno la particolare disposizione inclinata che avrà la scheda madre una volta completato il progetto. Varie fasi della lavorazione del mod. Si può notare la disposizione particolare dei componenti, soprattutto della scheda madre, che verrà disposta in obliquo rispetto al resto dell’hardware. 40 41 Bene Bene, questo è lo spirito giusto, Resto sintonizzato per vedere a questo punto lo spinerex finito e gli sviluppi del nuovo progetto. Nella borsa del modder di weisses, cosa non deve mai mancare? Vorrei portarmi dietro il laboratorio ogni volta ma non si può. Durante le varie live session che facciamo con Italiamodding, portale di cui sono fiero moderatore (TOFA Super Mod per la precisione) porto sempre con me un trolley che contiene il fido Dremel con albero flessibile, una pistola termica, una pistola per colla a caldo, una boccetta di colla acetilenica, un trapano e qualche lastra di plexiglass, sono questi gli attrezzi che utilizzo più spesso. Il modding viene considerato un hobby non per tutti, un hobby di nicchia, e spesso veniamo considerati dei nerd, sei d’accordo con questa definizione? E’ un Hobby di nicchia, questo si ma non siamo dei nerd, siamo dei fighi. Il modder è un animale da compagnia, gli piace divertirsi e far divertire, non ci si prende mai troppo sul serio e si da sfogo alla fantasia. No, no, non siamo proprio dei nerd, siamo dei simpaticoni di nicchia. C’è un progetto di un altro modder che avresti voluto realizzare ? No, mi piace realizzare i miei progetti ed ammirare quelli degli altri. Magari carpisco qualche idea, ma non ho mai desiderato realizzare qualcosa di un altro. Questa è la risposta che volevo sentire, siamo quasi alla fine di queste quattro chiacchiere in serenità, tra modder, almeno in italia non esistono particolari rivalità, chi apprezzi e stimi, e perchè? Non esistono per fortuna rivalità, anzi, ogni volta che organizziamo qualche live session, nel nostro stand, ci sono sempre membri dello staff di altri portali e i loro utenti, moddiamo spesso tutti insieme e questo è esaltante. Modder che ammiro ce ne sono tanti, primo di tutti Mino Ganzerli che mi ha fatto conoscere e mi ha trascinato nella famiglia di Italiamodding ma oltre questo è stato autore di grandi lavori e si è portato a casa un bel mod of the month su Bit tech. Restando sempre in casa mia non posso evitare di citare anche Fabio Lenzini (aka _Fax_) che oltre ad essere un gran modder, è anche un bravo aerografista. Manuel Moggio (aka M81) lui realizza sempre progetti strani con ispirazione futuristica. Michele Epifanio (aka Mic), Fabio Forni (aka Rankine). Altri due Modder che ammiro sono Alessandro Doronzo (aka Dagored) Moderatore della sezione Modding di Pctuner. Alessandro è l’autore dell’interceptor, case vincitore del premio del pubblico a Lucca 2009, progetto che presentava fra le altre cose, un potente ed innovativo sistema di integrazione a liquido. Ermanno (aka Corsaro nero333), Ermanno si è portato a casa il secondo posto in case modding e il premio del pubblico a Lucca 2010. Ermanno ha più o meno il mio stesso stile di moddare, per questo andiamo molto d’ accordo. La lista è però lunga, abbiamo utenti come Defcon (Emilio Cecchetto) autore di uno dei progetti più ambiziosi fino ad ora, chi non conosce il suo Castle Lord of The Ring? Emilio si è classificato primo in case modding a Lucca 2010. Dialmo Monchieri (aka Dia777)l’ uomo col compasso al posto del polso ;). Abbiamo anche Hobbista, un ragazzo Partenopeo dotato di grande manualità e voglia di fare, ha stupito tutti per aver imparato ad aerografare in meno di un mese. In basso: Il mastodontico radiatore impiegato per raffreddare i bollenti spiriti dell’hardware di questo interessante progetto. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE Consultandomi con Michelangelo, salta fuori l’ idea di trasformare quella pietra in lava. Ecco che il maestro (Michelangelo Scamardi) e il suo aerografo, riproducono fedelmente quell’ effetto lava. Al momento in cui scrivo, non posso svelare altro in quanto il progetto non è ancora ultimato, ma penso che lo iscriverò a Lucca quest’ Anno, nella categoria case modding, insieme ad un autocostruito che inizierò a breve... E si, non riesco a fermarmi, sono una fucineria di mod. Un’immagine del waterblock dedicato al raffreddamento della CPU, stiamo parlando del famoso Ybris ACS. Una prima veduta della disposizione dei componenti all’interno del case. 42 43 Ultima domanda, la domanda più difficile, cosa è per te il modding? Dovrei fare un riassunto di quanto detto prima, ma in sostanza, non sto li a menarla sulla solita storia de: Il modding è o non è una forma d’ arte? Il modding è un’ hobby che da modo di dare materia alle proprie idee, tenere la mente allenata e coinvolgere Sopra: Ecco le ultime fasi di lavorazione di questo sorprendente mod. tanta gente. Siamo artigiani, ci piace realizzare qualcosa semplicemente prendendo spunto da un particolare su cui ci cade l’ occhio. Il Modding è divertimento puro allo stato dell’ arte. Non posso che condividere e darvi appuntamento alla prossima. noctua nh-c14 Bundle e confezione La confezione si presenta solida e ben fatta, subito si può intuire con quale professionalità sia stato studiato il dissipatore e il suo packaging, sul top della confezione è riportata una tabella molto dettagliata riguardante le specifiche del dissipatore e delle due ventole NF-P14 in dotazione. DI FABIO FORNI •Il bundle comprende: •Dissipatore Noctua NH-C14; •2 ventole Noctua NF-P14; •2 riduttori L.N.A. •2 riduttori U.L.N.A. •Staffe di montaggio per ventole •Kit di montaggio socket Intel •Kit di montaggio socket AMD •Manuale d’istruzione •Pasta termo-conduttiva NT-H1 •Cacciavite •Logo adesivo della casa costruttrice Aprendo la confezione, troviamo una prima scatola contenente gli accessori per il montaggio, istruzioni (in inglese) e il cacciavite. La presenza del cacciavite e della pasta termo conduttiva di ottima qualità conferiscono una nota sicuramente positiva alla casa austriaca: in questo modo, l’utente che vorrà installare questo prodotto, non dovrà fare altro che procurarselo, visto che al suo interno c’è davvero tutto il necessario, utensili compresi. Nella pagina d’apertura: particolare del dissipatore a lamelle del Noctua. In basso: Ecco cosa troviamo all’interno della confezione una volta aperta. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI tutti i sistemi in commercio. In bundle troviamo la pluripremiata pasta termica NT-H1 e il sistema di montaggio multi socket SecuFirm2 ™: Noctua garantisce piena compatibilità con i socket LGA 1366,LGA 1156, LGA 775, AM2, AM2+ e AM3. NUOVO DISSIPATORE PER CPU DELLA Quello che oggi andremo a recensire è il nuovo dissipatore per cpu NOCTUA NH-C14: un dissipatore dalle dimensioni importanti, ma in grado di trovare posto anche nei case di classe economica, in quanto è stato progettato e sviluppato con uno sviluppo verticale compatto. Nonostante questo, l’NH-C14 non teme il confronto con altri dissipatori concorrenti, ben più imponenti e, spesso, esosi in termini di spazio all’interno dei nostri pc. Il marchio Noctua nasce dalla cooperazione tra due aziende, l’austriaca Rascom Computerdistibution e l’azienda taiwanese Kolink International Corporation (che commercializza anche prodotti con marchio Coolink). La Rascom è da qualche tempo specializzata nella distribuzione di prodotti per il raffreddamento e nello sviluppo di case e alimentatori. La sua conoscenza delle tendenze del mercato e delle necessità dell’utente è coadiuvata dalle capacità produttive all’avanguardia dell’azienda taiwanese. Inoltre, per garantire prodotti di ultima generazione le due aziende si avvalgono della partnership con l’Austrian Institute of Heat Transmission and Fan Technology, elemento chiave nella progettazione, simulazione e misurazione di prodotti tecnologicamente avanzati. L’NH-C14 è caratterizzato da una interessante modularità, grazie alla possibilità di configurare secondo le proprie esigenze il sistema a doppia ventola da 140 millimetri: le due ventole NF-P14 possono essere installate sopra e sotto il blocco di dissipazione per configurare il dispositivo di raffreddamento in modo da ottenere le prestazioni più spinte, oppure in una configurazione a basso profilo (105mm), utilizzando solamente la ventola inferiore. Nel caso in cui dovessero essere montate sulla scheda madre dei moduli ram con un dissipatore ad alto profilo, può essere utilizzata la sola ventola sul lato superiore del dissipatore. In sostanza: sono possibili ben 3 configurazioni di montaggio, in modo da garantire la compatibilità con quasi 46 47 Istruzioni per l’installazione diversificate a seconda del socket (intel Da sinistra verso destra: Kit per socket Intel LGA 1366, LGA 1156, LGA 775. Kit per socket AMD AMD2, AMD2+ e AM3. Componenti vari quali pasta termoconduttiva, logo e adesivo Noctua. o AMD), inserite in un gradevole libretto. Unica pecca: le istruzioni sono solo in lingua inglese, ma anche un perfetto sconosciuto della lingua può abilmente destreggiarsi nel montaggio del kit, a testimonianza del fatto che le immagini per il montaggio passo a passo sono molto esplicative ed esaustive. Descrizione e foto del dissipatore Caratteristiche tecniche del dissipatore •Dimensioni (HxWxD): 166x140x130 mm •Peso: 700 g; Peso con 2 ventole Noctua NF-P14: 1000 g •Materiale: Rame / Alluminio (placcato Nickel) •Compatibilità socket: Intel LGA1366, LGA1156, LGA775, AMD AM2,AM2+, AM3 A fianco: Libretto di istruzioni (manca però la lingua inglese). Ecco come si presenta il dissipatore una volta rimosso dalla sua confezione Caratteristiche tecniche delle ventole Noctua NF-P14 •Cuscinetti: SSO-Bearing •Max RPM (± 10%): 1200 RPM •Max RPM con L.N.A. (± 10%): 900 RPM •Max RPM con U.L.N.A. (± 10%): 750 RPM •Portata d’aria: 110.3 m3/h •Portata d’aria con L.N.A.: 83.7 m3/h •Portata d’aria con U.L.N.A.: 71.2 m3/h •Rumore: 19.6 dB/A •Rumore con L.N.A.: 13.2 dB/A •Rumore con U.L.N.A.: 10.1 dB/A •Assorbimento: 1.2W •Tempo di vita >150000 ore RAM con corpi dissipanti sviluppati verso l’alto, oppure in case a basso profilo. La confezione è molto ben curata e, su un lato, possiamo vedere i disegni tecnici del dissipatore e le sue quote, per renderci conto già a priori delle sue dimensioni. Ecco come si presenta il dissipatore appena fuori dall’imballo: Si capisce subito l’importanza di questo dissipatore dal momento in cui lo si ha in mano: E’ pesante, davvero pesante, massiccio, ben costruito e senza fronzoli. Nel primo caso, la soluzione proposta dal costruttore è quella di rinunciare alla ventola inferiore per poter guadagnare spazio nella zona memorie. Nel secondo caso, invece, si può fare a meno della ventola superiore: in questa maniera si va ad abbassare lo sviluppo in altezza del dissipatore. Con la configurazione a ventola alta, il dissipatore ha un’altezza di 130mm e uno spazio dalla base al lato inferiore del corpo dissipante di 65mm; con la configurazione a ventola bassa si ha uno sviluppo in altezza di soli 105mm e un’altezza di 38mm tra la base del noctua e il bordo inferiore della ventola. La presenza delle molle di fissaggio rapido delle ventole permette una buona modularità del dissipatore, che si sposa bene in sistemi in cui si hanno montati moduli di memoria MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI Il backplate ha la peculiarità di poter essere adattato a seconda che vi sia o meno un backplate inamovibile sulla scheda madre, come nel caso dei socket LGA1156 e LGA1366: questa semplice modifica consiste nel rimuovere la guarnizione in gomma che ricopre la zona centrale del supporto. Si possono notare i cavi per variare la tensione di alimentazione delle due ventole del dissipatore, in modo da installare il dissipatore adattandolo alle proprie esigenze in fatto di rumore. Viene, inoltre, fornito a corredo un tubetto di pasta termo conduttiva Noctua NT-H1, dalle prestazioni elevate. 48 49 Sopra: Il dissipatore in tutto il suo splendore. Corpo dissipante •Case: Cooler Master Gladiator 600 •Scheda madre: Gigabyte GA-H55M-USB3 •Processore: Intel i3 530, clock frequency a 3.53 GHz, auto set voltage •Memoria RAM: 2x2GB G. Skill Ripjaws 1333MHZ CL7 •VGA: Asus 4890 TOP 1 GB DDR5 •Hard Disk: Seagate Barracuta 7200.12 500 GB •Alimentatore: Cooler Master Super Silent 700W Al montaggio, la pecca maggiore è stata quella di riscontrare il contatto tra il pcb della scheda video, posizionata nel primo slot PCI-E della scheda madre, e la molla di sostegno della ventola. Questo inconveniente ci ha portati a dover affrontare la prova senza scheda video dedicata, utilizzando quella integrata sulla scheda madre. La prova è stata eseguita con due run di Prime95 per un’ora, confrontando i risultati con quelli ottenuti ripetendo la prova stessa utilizzando il dissipatore stock Intel. Dalle prove effettuate, si può notare come il già grande divario di prestazioni tra i due dissipatori in idle si rafforzi in fase di stress test, dove l’NH-C14 fa registrare ben 28 gradi in meno rispetto alla soluzione di Intel. MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI Corpo dissipante Il corpo radiante è formato da 67 alette di alluminio da 0.5mm di spessore e circa 1.8mm di spazio tra due alette adiacenti. Sono presenti 6 heatpipes da 6mm di diametro esterno. Sulle due facce a contatto con le ventole, Noctua ha pensato bene di inserie dei tamponi in silicone per assorbire le vibrazioni e, così, minimizzare il rumore prodotto dalle ventole in funzione. Si notano,inoltre, due fori quadrati: questi sono utilissimi in fase di montaggio del dissipatore in quanto permettono di farci raggiungere le viti di fissaggio del dissipatore con un cacciavite a stella, il tutto senza nessun bisogno di smontare le ventole dall’elemento dissipante. La superficie di contatto con il processore non è lappata a specchio, ma è stata lavorata a CNC e, successivamente, nickelata. Tuttavia, come mostra la prova della moneta, la superficie è regolare e garantisce un ottimo contatto su tutta l’area interessata. Lo sleeving dei cavi delle due ventole è stato realizzato in modo impeccabile, utilizzando della guaina nera gommata. Unica pecca, perdonabilissima, è stato l’utilizzo di connettori in plastica bianca. Se fossero stati neri avrebbero strizzato un occhio all’utente esigente in fatto di modding. Ecco come si presenta il lato che andrà a contatto con il “lato caldo” della nostra amata CPU. Come potete notare è perfettamente lappata per un’ottima trasmissione del calore. 50 51 più ricercata silenziosità da parte dell’utente medio. Le grandi ventole da 140mm garantiscono una portata d’aria che ben poche altre ventole di pari dimensioni possono garantire. Sarebbe stato, tuttavia, interessante valutare le prestazioni con una interfaccia dissipatore-processore lappata. Sicuramente si sarebbero ottenute prestazioni ancora più spinte. PREGI •Ottima fattura del dissipatore •Robustezza •Silenziosità •Sleeving ben riuscito DIFETTI •Possibile contatto dissipatore-vga se inserita nel primo slot PCI-E •Connettori ventole bianchi •Peso non irrisorio (1000g con entrambe le ventole montate) •Istruzioni di montaggio solo in inglese •Costo medio-alto Sopra in senso orario: - Particolare dell’attacco ventola alla scheda madre; - Dissipatore assemblato in sede; - Particolare; - Dissipatore in sede, non adatto a tutti i tipi di chassis. Particolare delle raffreddamento. numerose alette MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI Conclusioni L’NH-C14 proposto da Noctua si presenta come una valida alternativa ai sistemi a liquido di fascia entry level, garantendo prestazioni brillanti, abbinate a una sempre di 52 53 Italia Modding Club Sede Sociale Via dei Mille, 111 - 58100 Grosseto - C.F. 92062280539 - Tel. 320 46 75 498 - [email protected] - Web - http://www.moddingmeeting.it