m
odding
agazine
m o d d i n g
&
s t y l e
fanzine digitale sul modding - by italiamodding.it
[EDITORIALE]
Ed eccomi qua, davanti (come al solito) alla tastiera
a scrivere le prime righe di questo editoriale.
Come tutti gli Zero, questo numero è il primo
di una lunga serie, una serie da leggere con la
stessa spensieratezza con la quale ci siamo fatti
coinvolgere da quello che a parer mio, è una delle
passioni più sane, creative e coinvolgenti degli
ultimi anni.
L’idea quindi di una Fanzine dedicata al nostro
hobby preferito mi ha da subito entusiasmato
e convinto. Potrebbe essere un altra via per far
conoscere questa passione che nasce sul web, si
sviluppa nelle community e nei forum, e spesso
attraverso l’Italia Modding Club, riusciamo a
portarlo tra la gente.
Ma perchè una fanzine e soprattutto cosa è
una fanzine? Lo dice il nome stesso, FAN MAGAZINE, ovvero un magazine fatto dagli
appassionati, per gli appassionati, ed ecco infatti
che in questo numero zero, hanno scritto modder e
amici di community diverse, ma tutti accumunati
da un unico grande filo conduttore, il modding e
tutto il mondo che gli gira intorno.
Con il tempo, vedrete, altri autori si uniranno
per rendere sempre più ricca ed avvincente
questa fanzine, e potresti perchè no farne parte
attivamente anche tu, magari come protagonista
dei nostri articoli, oppure direttamente come
autore, basta un po di fantasia e voglia di fare.
Permettetemi di ringraziare il nostro Marco
(G4dual) Fechino che ha elaborato graficamente
questa fantastica FANZINE, e Gianluca Umiliacchi
Fanzinotecario di www.fanzinoteca.it che mi
ha aiutato e rassicurato non poco nel far partire
questo progetto. Ma adesso godetevi le pagine che
verranno, perchè saranno ricche di curiosità e di
spunti per le nostre creazioni.
Buona lettura.
Fabio Lenzini
amministratore
m
odding [CONTRIBUTORS]
[REDAZIONE]
agazine
m o d d i n g
&
s t y l e
la rivista digitale sul modding - by italiamodding.it
www.italiamodding.it
Rivista aperiodica digitale
Anno I • Numero 0 • Dicembre 2011
Fabio
Lenzini
Pietro
Parini
@
moddingmeeting.it
@
moddingmeeting.it
Manuel
Moggio
Francesco
De Florio
@
italiamodding.it
@
moddingmeeting.it
fabio.lenzini
manuel.moggio
pietro.parini
fabio.lenzini
Alessandro
D’Oronzo
@
italiamodding.it
manuel.moggio
hanno scritto:
Fabio Lenzini [_FAX_]
Pietro Parini [Picio]
Manuel Moggio [M81]
Francesco De Florio [WeisseS]
Fabio Forni [rankine]
Alessandro D’Oronzo [dagored]
Manuela Alessio
De Luca Amedeo
in copertina:
Cybernetic
di Manuel [M81] Moggio
Modding Magazine.
Webzine amatoriale ed aperiodica distribuita gratuitamente via internet, in numero di
copie variabile e non iscritta alla F.I.E.G.
Tutte le immagini ed i marchi qui riprodotti, appartengono ai legittimi proprietari.
Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero
Cosa è il modding
Definirlo, per chi lo pratica è piuttosto
difficile. Letteralmente significa “Modificare”,
ma molto spesso ed erroneamente si
indicano come “moddati” (passatemi il
termine) quei pc bellissimi con le finestre
trasparenti e le ventole colorate che potete trovare
nei negozi di computer. Ma non è così, comprare un
case già colorato, gia intagliato, già illuminato, è
paragonabile all’acquisto di una cover per il nostro
telefonino, in pratica abbiamo comprato solo un
bell’oggetto. Fare modding è sporcarsi le mani,
creare e portare avanti un progetto più complesso
e performante, a volte meno bello, ma sicuramente
più appagante.
Modding significa spesso imparare dai nostri e dagli
errori degli altri, significa dare e ricevere consigli,
significa liberare la nostra creatività in qualunque
campo, che sia riferito ad un PC, ad un lettore MP3
o ad una scrivania, questo è sempre Modding.
La creatività non ha limiti se spinta da una buona
dose di fantasia, e la razza umana è dedita a
superare i propri limiti, quindi si è passati dalla
semplice finestra su paratia con ventola colorata,
a veri capolavori unici per tecnica di realizzazione
e resa estetica.
“Il modding è personalizzazione del proprio pc, secondo gusti, capacità e necessità
personali. L’obiettivo è uscire dallo standard, il veicolo è il divertimento, il movente, una
sfida con noi stessi e con gli altri. Il modding vive sui forum, nelle nostre menti, sui siti
che ne trattano. Il modding cresce e si esprime nelle comunità che sanno apprezzarlo,
criticarlo, lodarlo. Il modding è un movimento, una corrente di pensiero, che attua una
sovversione degli standard produttivi, una rivoluzione dei canoni progettuali. È linfa vitale
del grigiore informatico, il punto di fuga di chi è stufo di vedersi circondare di codici a
barre e PIN. Nessun pc potrà essere uguale ad un altro, e finalmente tutti potremo avere un
elettrodomestico bello anche da spento.”
(Jimmy3dita)
Pietro Parini
redazione
[SOMMARIO]
08
MODDING
08 | modding e cinema
MODDING
14
14 | modding e steampunk
GUIDE
18 | guida alla marmorizzazione
18
STRUMENTI
24 | l’amico dremel
INTERVISTE
24
30 | intervista a dagored
INTERVISTE
36 | intervista a weisses
30
46
RECENSIONI
46 | noctua nh-c14
36
25 | TITOLO
35 | TITOLO
26 | TITOLO
36 | TITOLO
28 | TITOLO
38 | TITOLO
30 | TITOLO
40 | TITOLO
32 | TITOLO
34 | TITOLO
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING
MATERIALE ED
IMMATERIALE
modding
e cinema
Quando nel ormai lontano 1895 i
fratelli Lumière inventarono il primo
proiettore, non potevano immaginare
come questo strumento si sarebbe
evoluto nel tempo.
Magari nei loro sogni più ambiziosi
fantasticavano su come aggiungere
il suono a quelle immagini o magari
renderle colorate , ma dubito che
avrebbero mai immaginato le attuali
risoluzioni in full HD o gli occhialini
per le tre dimensioni.
In ogni caso, quando per la prima
volta mostrarono al pubblico lo storico
rientro in stazione del treno a vapore
e videro gli spettatori terrorizzati
lanciarsi in direzione dell’uscita per
paura di essere investiti, di certo
capirono che avevano inventato
un’arte dallo straordinario potenziale
evocativo; un potere evocativo
che negli anni seguenti si sarebbe
affinato e perfezionato, creando
storie, ambientazioni e personaggi
indimenticabili, capaci d’influenzare
DI ALESSANDRO D’ORONZO
usi e costumi del mondo intero e in
grado di’imporsi ed ispirare anche arti
più antiche e “nobili”.
Il mondo del modding non poteva
quindi rimanere indifferente di fronte
al grande fascino della settima arte,
che grazie all’infinità di generi che
abbraccia a dato modo ad ognuno di
trovare il proprio contesto ideale.
Il risultato di questo splendido
connubio sono i numerosissimi mod
a tema cinematografico rintracciabili
sulla rete e di cui andiamo a mostrare
qualche riuscito esempio.
Remeber the modern time by Mic
L’ispirazione di questo progetto nasce
da una storica pellicola risalente al
1936 intitolata “The modern time”,
in cui l’interprete principale (nonché
produttore e regista) è una vera icona
del cinema stesso: Charlie Chaplin.
Gli
ingranaggi
del
diabolico
macchinario in cui il protagonista del
film veniva letteralmente risucchiato,
08 09
]
Alien vs predator by _FAX_
Le due razze aliene più pericolose del
cinema, non solo hanno avuto modo
di fronteggiarsi sul grande schermo
ma anche in questo storico Alien
vs predator, realizzato da _FAX_,
uno dei protagonisti del modding
made in Italy. L’opera realizzata nel
2006 partendo da un Cooler Master
Centurion, rappresenta un grande
esempio di case modding a 360°
in cui le modifiche e le soluzioni
attuate coinvolgono svariate tecniche
di lavorazione, come l’ aerografia
che incornicia la paratia sinistra o
la riproduzione del “Face Hugger”
posto sul frontale e realizzata con un
composto a base di das colla vinilica
e acqua. A completare l’opera e dare
la giusta atmosfera, ci pensano un
indovinato gioco di luci e un buon
impianto liquid cooling dai colori
decisamente azzeccati.
TIE Fighter by David Barry
Star wars non è solo la saga
cinematografica più famosa di tutti
i tempi, è l’esempio più riuscito di
come il cinema riesca a dilagare oltre
lo schermo, e diventate un vera mania
collettiva.
Nel modding, sono innumerevoli
i progetti che si sono ispirati ai
protagonisti o le astronavi della saga e
basta una veloce ricerca sulla rete per
imbattersi in decine di mod ispirate a
questo fantastico universo.
Fra i tanti, uno dei più curiosi resta di
sicuro questa stravagante soluzione in
bilico fra modding e design d’arredo…
un’idea a dir poco originale!
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING
[
“Il mondo del modding non poteva
rimanere indifferente di fornte al
grande fascino della settima arte...”
sono stati sapientemente riprodotti
sulla paratia destra, il frontale e la
parte superiore del case e un motore
passo passo arduino, gestisce e dà vita
ai meccanismi.
Un mod per veri palati fini del cinema,
che in occasione del Lucca Modding
Contest 2009 si è aggiudicato il primo
posto nella categoria case modding.
Nella pagina d’apertura:
Modding ispirato alla serie televisiva
“Battlestar Galactica” realizzato dall’autore
Boddaker. Worklog e gallery finale
pubblicati sul portale “www.bit-tech.net”.
A fianco dall’alto:
“Remember the modern time”. Modding
realizzato da mic ispirandosi all’omonimo
film del 1936.
“TIE fighter”. Modding realizzato da
David Berry ispirando alla famosa saga
cinematografica.
link
ITALIAMODDING
http://www.italiamodding.it
MODDINGMEETING
http://www.moddingmeeting.it
BIT TECH
http://www.bit-tech.net
Dall’alto:
“Alien vs Predator”, realizzato da _FAX_.
Fotografie di particolari dell’opera finita.
Questo modding, come molti, è composto
da particolari costruiti interamente a mano.
Luci e raffreddamento ad acqua completano
l’opera.
10 11
Sopra:
“Terminator” di Frenkie. Realizzato in
gran parte assemblando bulloni, viti e
spezzoni di tubi in alluminio. Nel modding
non si scarta nulla, ogni oggetto, anche
insignificante della vita quotidiana può
diventare fondamentale per completare la
nostra opera.
Skeleton. Impressionante in particolar
modo la realizzazione del teschio, ma
soprattutto degli avambracci e delle
mani, ricavati da un paziente collage
di bulloni, viti e spezzoni di tubi in
alluminio.
Lord of The Rings by Defcon
Tecniche magistralmente sottratte al
modellismo, smoking machine, luci
tremolanti, trovate geniali…
La trilogia per eccellenza del genere
fantasy, dopo essere approdata
trionfalmente sul grande schermo,
trova la sua giusta rappresentazione in
questa mod pazzesca, che ha richiesto
ben tre anni di lavorazione e ha tenuto
incollati al worklog centinaia di utenti,
rapiti dalla cura per ogni dettaglio e la
grande ricchezza di particolari.
Un lavoro decisamente epico che
in occasione del Lucca Modding
Contest 2010 è riuscito a conquistarsi
l’ambito primo posto, nella categoria
case modding.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING
Terminator By Frenkie
Anche la saga inaugurata da James
Cameron ha ispirato numerosi mod e
fra i tanti bei lavori presenti sulla rete
la scelta è ricaduta su questo originale
lavoro realizzato su un banchetto Antec
Dall’alto:
“Lord of the rings”, modding realizzato
da Defcon, attivissimo membro della
community di Italiamodding.it. Questa
opera ha partecipato e vinto nell’edizione
del 2010 del “Modding Contest” al Lucca
Comics & Games, nella categoria “Case
Modding”.
12 13
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING
INGRANAGGI, VALVOLE, LEGNO,
VAPORE... SIETE PRONTI?
modding
e steampunk
Bene perché oggi si parla di
Steampunk!
Cos’è lo Steampunk?
Ispirato alle opere di autori come
Jules Verne (“Il giro del mondo
in 80 giorni”, “Viaggio al centro
della Terra”, ecc…), H.G. Wells
(“L’uomo invisibile”, “La macchina
del tempo”, “La guerra dei mondi”,
ecc… ), lo steampunk nasce negli
anni ’80 rappresentando un genere di
narrativa fantascientifica ambientata
nell’Ottocento, come ad esempio la
Londra Vittoriana.
Questo genere punta su più aspetti
fondamentali: la presenza di
meccanismi, ingranaggi e macchine
alimentati a vapore proiettati in un
tempo passato.
Inizialmente lo Steampunk era
esclusivo delle opere letterarie, ma
assumendo sempre più curiosità
e popolarità, divenne un punto
d’approccio per cinema, fumetti,
DI MANUELA ALESSIO
E MANUEL MOGGIO
videogames e tanto altro ancora fino
ad uno stile di vita vero e proprio.
“Ritorno al Futuro III”, “Wild Wild
West” ed “Ember” sono tra i più
conosciuti esempi di rappresentazione
Steampunk nel mondo del cinema,
senza dimenticare film d’animazione
come “Steamboy” ed Il “Castello
Errante di Howl”.
Potremmo parlare per ore dell’intero
panorama Steampunk, ma vi
starete chiedendo cosa centra con
il modding… giudicate voi dalle
immagini!
Questo è “Victorian Organ Command
Desk” costruito da Bruce e Melanie
Rosenbaum con pezzi di recupero del
periodo vittoriano, incluso anche un
organo del diciannovesimo secolo.
I coniugi Rosenbaum non hanno
moddato solo il loro PC, ma anche
tutta la casa!
Quest’altro mod è stato creato da
Jake Hildebrandt per l’uscita del
videogioco “Damnation”.
14 15
A fianco dall’alto:
Il “damnation” di Jake Hildebrandè. Il
tipico esempio di steampunk applicato al
modding.
La PS3 inspirata sempre al famoso
videogioco.
con neon verdi per renderlo ancora
più frankensteiniano. E non poteva
mancare anche una rappresentazione
steampunk su notebook: dai dettagli
in pelle, alla tastiera in rame anticato,
questo modding racchiude in sé
l’epoca vittoriana, in particolare per
il metodo di accensione: l’autore ha
utilizzato un interruttore meccanico
auto-costruito azionato per mezzo di
una chiave recuperata da un antico
orologio.
Il mondo steampunk rimane di difficile interpretazione
avendo diverse sfumature, ma il suo vero significato
può essere racchiuso in questa frase: “come sarebbe
stato il passato se il futuro fosse accaduto prima”.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | MODDING
Per questo gioco è stata moddata
anche una PS3 sempre rispettando le
regole steampunk. “Victorian All-inOne PC” di Jake von Slatt è un altro
dei più completi mod steampunk.
Usando un semplicissimo monitor
l’autore ha aggiunto i vari
componenti creando un pc all-in-one,
costruendolo però in stile Vittoriano:
tutti i pezzi sono stati recuperati da
vecchi mobili creando qualcosa di
unico!
Questo modding riportato in foto è
una rappresentazione del laboratorio
di Frankenstein, creato da D.
Mattocks, che appena dopo averlo
completato ha urlato: “E’ vivo!”.
Tutti i tubi sono in rame, i
vari particolari vintage, le spie
provengono da una vecchia nave della
marina, ed è tutto retroilluminato
“Victorian all in one” di Jack Von Slatt.
16 17
Per concludere, lo steampunk oltre
ad essere un input nel mondo del
cinema e della letteratura, è anche
uno stile applicato in tante forme
d’arte, tra cui il modding.
Il mondo steampunk rimane di
difficile interpretazione avendo
diverse sfumature, ma il suo vero
significato può essere racchiuso in
questa frase: “come sarebbe stato il
passato se il futuro fosse accaduto
prima”.
Nella pagina a lato e in apertura:
“Victorian organ command desk” di Bruce
e Melanie Rosembaum.
A fianco dall’alto:
D.Mattocks con il suo mod ispirato al
laboratorio di Frankenstein.
Altri esempi di modding steampunk.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | STRUMENTI
LO STRUMENTO PIÚ
UTILIZZATO DAI MODDER
l’amico
dremel
A cosa non può rinunciare un
Modder?
Al Dremel ovviamente, ma come
è natà l’idea del multiutensile più
usato al mondo?
Cerchiamo di conoscere un pò
meglio, il miglior amico del
Modder.
Nel 1906, un giovane immigrante
austriaco chiamato Albert J.
Dremel arrivò negli States in
cerca di fortuna, portando con se
la sua spiccata creatività e tanta
ambizione, tanto da divenire in
breve tempo un progettista per
numerosi colossi industriali.
La sua spiccata creatività fece si
che in pochi anni Albert J.Dremel
riuscì a brevettare un numero
considerevole di sue invenzioni,
dal raschietto elettrico, al primo
prototipo di
rasaerba, fino
ad arrivare ad un particolare
sistema di gestione automatizzata
per la raccolta delle uova in
DI FABIO LENZINI
allevamento.
Nel
1932,
geniale
Signor
Dremel, fondò nel Wisconsin,
la “DREMEL”, una società di
produzione di utensili elettronici,
con già 55 brevetti in carico.
Due anni dopo Albert J Dremel
presentò forse la più importante
delle sue invenzioni, il primo
multiutensile ad alta velocità,
chiamato MOTO-TOOL.
Questo estremamente compatto e
versatile, fu subito un successo,
tanto che ancora adesso DREMEL
è sinonimo di multiutensile e tuttora
a distanza di oltre 70 anni la linea
DREMEL rispetta i principi dettati
da A. J. DREMEL mantenendo
e migliorando la versatilità e la
compatezza di ogni prodotto.
Il Dremel Oggi è prodotto in molti
modelli, tutti caratterizzati da una
elevatissima qualità costruttiva,
concepiti
principalmente
per
l’hobbistica ed il fai da te.
20 21
[
“Nel 1934 dalla geniale mente
dell’austriaco Albert J. Dremel nasce
quello che ancora oggi è lo strumento più
utilizzato dai modders di tutto il mondo.”
]
potenza, ma di estrema versatilità
e leggerezza, troverà nel classico
DREMEL 300 il compagno ideale.
Per chi invece ha bisogno di un
compagno fedele ed instancabile,
troviamo nella consolle Fortiflex,
o nel nuovo DREMEL trio quanto
di meglio per effettuare i nostri
lavori di modding e bricolage. Per
concludere, oltre 150 tra accessori
e complementi sono disponibili per
offrire ai Modder, meno limiti alla
loro fantasia.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | STRUMENTI
La caratteristica principale, che
caratterizza i multiutensili DREMEL,
è il numero impressionante di
accessori utilizzabili, dai nostri
dischi da taglio 309, al nuovo disco
da taglio ad aggancio rapido “Speed
Clic” per poi passare alla serie di
frese di precisione, o alla testa ad
angolo, utilissima per effettuare i
lavori nelle posizioni più difficili.
La vasta scelta di utensili, ci
permette di scegliere il multiutensile
più adatto alle nostre esigenze.
Per chi vuole lavorare in assoluta
libertà, DREMEL ha creato i
multiutensili a batteria 7700 e 8200,
per chi non necessita di particolare
A fianco dall’alto:
Multiutensile Dremel 4000 e sotto il primo
modello “vintage” di questo straordinario
strumento da lavoro.
Nella pagina d’apertura:
Modder alle prese con l’intaglio di una
paratia di case.
A fianco dall’alto:
Vari accessori e punte DREMEL. Dall’alto:
Albero flessibile, impugnatura di dettaglio,
due dischi da taglio, e varie frese.
Sopra:
Un modder alle prese con la rifinitura di
un pezzo in plexiglas sfruttando l’albero
flessibile ed una fresetta a pasta fine,
immancabili i guanti, per proteggersi le
mani da eventuali schegge di materiale
asportato durante la lavorazione.
22 23
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE
SEMPLICE TECNICA
PER MARMORIZZARE OGNI SUPERFICIE
guida alla
marmorizzazione
Come marmorizzare
qualunque
oggetto voi desideriate, carta, legno,
plastica, ecc. Lunico limite sarà solo
la vostra fantasia.
Partiamo con conoscere le origini di
questa speciale tecnica decorativa.
Nella storia quando si parla di
marmorizazzione viene subito in
mente la carta, e si fa riferimento
all’estremo oriente. Gli esempi
più antichi mi marmorizazzione
decorativa sono stati rintracciati in
giappone e risalgono all’VIII secolo.
La carta dai motivi più delicati, detta
“suminagashi”, veniva usata per
la calligrafia. Verso il XVI secolo
la tecnica si estese alla persia e
alla turchia, dove venne impiegata
nella decorazione delle miniature e
dei manoscritti. Quando i mercanti
occidentali iniziarono i loro traffici
con il medio oriente, la produzione
di carta marmorizzata si intensificò.
A quel tempo la carta marmorizzata
veniva usata sopratutto per foderare
DI DE LUCA AMEDEO
l’interno di scatole destinate ai
mercati europei; in questo modo
la tecnica si diffuse in tutto
l’occidente.
Gli ingredienti principali
1)Contenitore per l’acqua.
2)Colori a olio.
3)Fiele di bue, o in alternativa colla
da parati.
4)Acquaragia, o in alternativa olietto
diluente per colori a olio.
5)Bicchieri di carta .
6)Carta, stracci.
7)Pennelli.
8)Pettine e ferretto da calza.
Per la grandezza del contenitore
tutto dipenderà dall’oggetto che
vorrete marmorizzare.
Riguardo i colori a olio non ci
sono limiti nella marmorizzazione,
potrete usare qualunque soluzione
voi vogliate anche con molti colori,
la scelta spetta solo a voi.
24 25
Il colore base
Nel caso del mio modding ho scelto
una base di nero,quindi ho dovuto
usare dei colori che risaltassero i
motivi marmorizzanti, alla fine il
bianco è stato l’unico colore che ho
usato. Fate sempre delle prove prima
di prendere una decisione,non ci sono
limiti nelle scelte dei colori di base da
marmorizzare, l’unica cosa da tenere
conto sarà l’aspetto finale che dovrà
essere il più sobrio possibile.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE
In questo caso ho usato tre colori,
bianco,nero,oro solo per farvi vedere
i test. L’importante e che usiate
delle sostanze che sciolgono bene il
colore, l’acquaragia, o diluente per
colori a olio sono entrambi ottimi.
Il fiele di bue non si trova facilmente,
quindi consiglio la comunissima
colla da parati che è l’alternativa
migliore per addensare l’acqua.
Ogni colore deve avere il suo
bicchiere, e se possibile il proprio
pennellino per non inquinare i
colori.
Carta, e stracci serviranno per non
sporcare la postazione di lavoro
durante la fase di marmorizzazione
e asciugatura.
Il pettine, e il ferretto da calze servono
principalmente per disegnare il
motivo sull’acqua.
Nella pagina d’apertura:
Il risultato finale della tecnica di colorazione
spiegata in questa ottima guida.
A fianco dall’alto:
Pellicola di colori “spalmati” sull’acqua.
I vari tubetti di colore ad olio utilizzati.
La vaschetta utilizzata per la “stesura” della
pellicola dei colori.
26 27
Sopra:
Si inizia a vedere il risultato delle nostre
fatiche. Ecco come si presenta il nostro
pezzo subito dopo la marmorizzazione, ora
non ci resta che aspettare che asciughi per
poter applicare qualche mano leggera di
vernice protettiva lucida.
Colori e tecnica
Come potete vedere dalla foto,
il nostro preparato e già pronto
per immersione dell’oggetto da
marmorizzare. Ora è il momento
dei colori che devono essere
sciolti bene con il diluente
apposito. Ho diviso i tre colori
in bicchieri separati, ma potrete
anche mischiarli per creare una
tonalità a vostro piacimento.
Riguardo ai motivi da disegnare
non c’è una vera e propria tecnica
a riguardo, io ho frustato alcune
gocce di colore nell’acqua con il
pennellino e con un ferretto ho
disegnato la mia fantasia.
L’importante quando andrete a
immergere l’oggetto e cercate di
essere veloci, e di ricoprire tutta
l’aria interessata.
Se vorrete ripetere l’operazione
di
marmorizzazione
pulite
i colori residui su l’acqua
passando un foglio di giornale
sulla superficie.
Cosa molto importante e che lasciate
asciugare l’oggetto marmorizzato
almeno 24 ore prima di fermare
con il trasparente i motivi impressi
sull’oggetto.
Fate sempre delle prove con
dei piccoli oggetti per prendete
sempre più confidenza con questa
tecnica decorativa, sopratutto nel
disegnare i motivi da imprimere poi
sull’oggetto.
Non è sicuramente una tecnica
difficile, ma ci vorrà un po’ di tempo
per perfezionarla.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | GUIDE
Preparazione acqua
Riempito il contenitore per 3/4
d’acqua, è l’ora di usare la colla
da parati. Dopo molte prove la
quantità secondo me più giusta
per addensare il preparato è di 7
cucchiai da cucina di colla, per 5
litri d’acqua.
In pratica quasi un cucchiaio e
mezzo per ogni litro di acqua.
Dopo aver mischiato il preparato i
tempi di attesa per l’addensamento
saranno di almeno trenta minuti.
Dall’alto:
Varie fasi della lavorazione. Con il pennello
si diluisce il colore. Successivamente lo si
distribuirà delicatamente sulla superficie
dell’acqua creando i motivi marmorizzati.
Si possono utilizzare più colori
contemporaneamente. Per movimentare
la “trama” si può utilizzare una spatola
seghettata.
28 29
DI FABIO LENZINI
QUATTRO CHIACCHIERE
CON ALESSANDRO D’ORONZO
Eccoci qua ad aprire la prima di una
lunga serie di interviste ai principali
protagonisti che fanno modding in
italia e non solo.
Conosciamo meglio Alessandro
D’Oronzo (DAGORED) moderatore
della sezione modding della
comunity techarena.it.
Ciao Alessandro iniziamo con una
domanda di rito per conoscerti un
po meglio, parlaci di te, e cosa fai
quando non moddi.
Sai bene che per moddare, spesso
siamo costretti a sottrarre un
pizzico di tempo alla famiglia e
quindi quando non ho progetti “in
cantiere”, mi dedico completamente
alla mia ragazza Mara e a mio figlio
Pietro, nato da pochi mesi.
Insieme a loro condivido il piacere
di visitare spesso posti nuovi, ci
piacciono soprattutto gli zoo safari,
gli acquari, i parchi acquatici e i
meravigliosi borghi medievali di cui
la nostra bella Italia è piena.
ll resto del tempo libero, lo divido
fra cinema, letteratura e una buona
compagnia di amici, con i quali
mi piace organizzare spaghettate
e serate in allegria. Infine quando
riesco, cerco anche di tenermi un
minimo in forma andando a correre,
visto che la mia compagna è
decisamente una brava cuoca e che
io a tavola sono una bella fogna!
Spesso, Molti Modders arrivano al
conosciuto lo staff di Italiamodding
e altra gente straordinaria. Come
vedi dunque, l’ overclock per me
non è mai stato un vero “motivo
potante”, anche se buona parte dei
mod che ho realizzato, prevedevano
modifiche per attuarlo.
Anche io, ho fatto tutto un altro
percorso per arrivare al modding,
ma ve lo racconterò magari in
altra sede. Ma continuiamo con
Alessandro. Il tuo progetto Ybris
interceptor, ha avuto un grande
successo, a Lucca comics and Games
2009, aggiudicandosi il Premio
del pubblico, ed il secondo premio
case modding, pensi che portare
il modding tra le persone, sia una
buona cosa?
E’ un’ottima cosa, sotto numerosi
punti di vista e non mi stancherò
mai di ringraziare te e tutto lo staff
di Italiamodding, per aver avviato
questo genere d’ iniziative.
Nella pagina d’apertura:
Il nostro amico Alessandro
ripreso durante gli ultimi atti
del “Lucca Comics & Games
del 2009”.
In basso:
Un particolare delle vaschette
dell’acqua realizzate interamente
da Alessandro per il suo mod
“Interceptor”.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
intervista
a dagored
aspettative e nonostante si trattasse
di semplicissime modifiche, mi
sembrava il case più bello del
mondo. Negli anni successivi, per
via del mio lavoro non ebbi più modo
di rimettermi all’opera, ma ogni
tanto mi recavo in qualche internet
point, e ogni volta mi meravigliavo
sull’evoluzione qualitativa di questa
passione, e delle prodezze dei
modder di tutto il mondo.
Quando poi nel 2007, la mia
situazione lavorativa si è stabilizzata,
sono tornato ad impugnare il
dremel realizzando alcuni mod per
amici e colleghi ed infine l’anno
successivo, spinto dalla curiosità
sulle tecniche di raffreddamento
a liquido, sono approdato nella
sezione Tuner/WB di PcTuner, dove
grazie ai consigli esperti degli
utenti, ho iniziato a lavorare al mio
Ybris Interceptor con il quale ho
partecipato all’edizione 2009 del
Lucca Modding Contest e dove ho
modding dopo anni di overclock,
o come inevitabile conseguenza, è
stata anche per te la stessa cosa, o
hai fatto tutto un altro percorso?
A dire il vero, ho fatto un percorso
ben diverso.
Nel 2002 girovagando sulla rete,
per puro caso scovai i primi lavori
di case modding e rimasi affascinato
come un bambino davanti alla
vetrina di un negozio di giocattoli;
il giorno dopo andai in ferramenta e
dando fondo ai tutti i miei risparmi,
acquistai un dremel, un seghetto
alternativo e delle bombolette di
vernice, con la ferma intenzione
di trasformare il mio anonimo
miditower in qualcosa di unico.
Il risultato fu superiore alle mie
30 31
Pianifichi sempre i tuoi progetti,
oppure ti fai prendere come
me dall’estro del momento?
Sono un vero maniaco della
progettazione, una delle fasi che
ritengo più divertenti del modding.
Cerco di pianificare ogni dettaglio
mesi prima di accendere il dremel,
inizialmente fermando le idee
su appositi block notes, e in un
secondo momento rielaborando
tutto sul computer, con programmi
di fotoritocco e progettazione 3d.
In ogni caso, quando poi inizio
realmente a lavorare sul mod,
non resto mai veramente fedele al
progetto e lascio sempre spazio a
modifiche “fuori programma” che
possono svilupparsi durante la
lavorazione, o derivare dai preziosi
suggerimenti degli utenti che
seguono il worklog.
Sopra:
“L’Interceptor” in tutto il suo splendore. Questo case ha
riscosso un notevole successo al “Lucca Comics & Games” del
2009, attirando a se, per tutta la durata della manifestazione,
moltissimi sguardi curiosi e affascinati.
Quanto tempo dedichi al modding?
Ovviamente dipende dal tempo
libero di cui dispongo, ma
quando non ho progetti in corso,
almeno un’ora al giorno cerco di
ritagliarla per seguire il forum; nei
fine settimana poi magari le ore
diventano due, e allora esco un po’
dal forum e gironzolo per la rete,
in cerca di lavori interessanti o
magari di delucidazioni su specifici
argomenti che potrebbero tornare
utili nel modding. Il giorno libero
della settimana invece, il computer
praticamente non lo accendo,
preferisco dedicarlo interamente
alla famiglia.
Le cose cambiano parecchio quando
inizio a lavorare su un mod, mi
appassiono così tanto che a volte
arrivo a trascorrere anche 4 o 5 ore
al giorno, immerso nel progetto.
I tuoi attrezzi del mestiere?
Praticamente qualsiasi oggetto mi
permetta di raggiungere il risultato
voluto. Una volta ho usato perfino
un cavatappi!
Nella mia borsa degli attrezzi, puoi
trovare pinzette per le sopracciglia,
tagliaunghie, spille da balia, mollette
per il bucato e altre numerosi attrezzi
“impropri”. A parte questo, ho tutta
una serie di normali utensili, come
il trapano, il seghetto alternativo,
il flessibile, ecc.. ultimamente ho
anche costruito un pantografo cnc
con un mio collega e spero presto di
metterlo all’opera.
In ogni caso, il mio strumento
principale resta il dremel, l’attrezzo
icona del modding.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Questi eventi danno la possibilità ai
modder’s di conoscersi dal vivo, di
scambiarsi idee e diventare amici,
inoltre contribuiscono a divulgare
questa bella e sana passione.
A questi importanti aspetti,
va aggiunta anche la grande
soddisfazione di vedere la propria
opera esposta al pubblico e la gioia
di guardare le gli spettatori stupirsi
ed emozionarsi davanti al proprio
operato.
Un particolare delle vaschette dell’acqua e del
sistema di raffreddamento impiegato su questo
case. Data la particolare configurazione hardware
impiegata, è stato necessario implementare un
doppio sistema di raffreddamento.
32 33
di mettermi all’opera su un degno
successore dell’Interceptor, di cui
al momento ho deciso in maniera
definitiva solo il nome: Ybris
Destroyer.
Attendiamo con ansia allora il
nuovo Destroyer, ma senti, sei
Amministratore di una nuova
community emergente sul modding
e hardware in Italia, e stai facendo
un egregio lavoro per riscoprire
l’identità del vero modding. Cosa ti
spinge a farlo?
Innanzi tutto grazie! Sentir giudicato
il proprio lavoro in questo modo, da
un modder veterano del tuo calibro
è una grandissima soddisfazione.
Ma tornando al quesito, ti rispondo
che ci sono numerosi motivi che
incentivano il mio “lavoro” e uno
dei più importanti è di certo la
voglia di condividere questa bella
passione e di farla conoscere nelle
sue mille interpretazioni. Inoltre
spero in qualche modo far capire che
non si tratta del classico fenomeno
passeggero o dell’ultima stramba
moda del momento, il modding ormai
è una “pratica” che persiste da ben
10 anni e che viene praticato in mezzo
mondo. Ha una sua storia, una sua
evoluzione e una propria identità,
che merita di essere messa in risalto.
Un’altra veduta del complesso
sistema di raffreddamento di
questo magnifico case.
Un consiglio per chi si avvicina per
la prima volta al modding?
Siate pazienti, chiedete consiglio a
tutti e perseverate.
Cercare il vostro stile e cercate di
essere innovativi, uscire dal coro
non è facile, ma riuscirci è una
soddisfazione immensa.
Andate sulla rete e leggete i vecchi
worklog, ci sono centinaia di lavori
stupendi che sapranno accendere la
vostra immaginazione e dai quali
potrete apprendere tanto.
L’ambizione fa bene, ma ricordate
che solo con la modestia e l’umiltà si
apprezza in pieno questa passione.
E per finire aggiungo la cosa più
importante: divertitevi!
Il nostro amico Dagored accanto alla sua
“creatura” al Lucca Comics & Games del 2009.
Come non concordare. In ultimo una
domanda che farò a tutti i colleghi
che di volta in volta passeranno su
queste pagine. Che cosa è per te il
modding?
Bè, qui servirebbero almeno
tre pagine per rispondere in
maniera completa, ma cercherò di
“arginarmi”.
Obbiettivamente il modding è un
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Adesso che è nato Pietro, hai
ancora tempo per il modding,
se si qualche anticipazione?
L’arrivo del piccolo Pietro, per me
e la mia compagna Mara è stato
la coronazione di un sogno e di un
progetto di vita insieme, ma come
ben saprai è anche un grande
impegno che giustamente sottrae
ad entrambi i genitori un po’ della
propria vita. Da quando è arrivato
ovviamente il tempo da dedicare al
modding si è ridotto, ma proprio in
previsione del suo arrivo, sono stato
costretto a liberare la sua cameretta
da tutto il materiale e gli strumenti
destinati al modding, ed è quindi
nato il mio progetto più ambizioso,
ovvero trasformare il mio box auto
in un vero laboratorio di modding.
Una volta che sarà completo, spero
hobby, che mescola in un creativo
cocktail, decine e decine di passioni,
ma non si limita solo a questo…
Il modding è fantasia, divertimento,
ingegno, espressione, arte (anche
di arrangiarsi), collaborazione,
amicizia, sacrificio e appagamento.
Il modding è apprendere, praticare e
insegnare al tempo stesso.
Il modding è l’emozione di dare
forma alla propria immaginazione,
che parte dalla mente, arriva alle
mani e si sviluppa sotto lo sguardo
e il consiglio di altri.
Il risultato finale è, e resta solo una
macchina, un oggetto… ma è il frutto
del proprio impegno, dei propri gusti
e delle proprie capacità, quindi in
qualche modo rappresenta l’unicità
del suo creatore.
Grazie Alessandro, a presto.
34 35
intervista
a weisses
DI FABIO LENZINI
QUATTRO CHIACCHIERE
CON FRANCESCO DE FLORIO
Weisses alias Francesco de Florio,
è senza dubbio, uno dei più attivi
e bravi modders italiani, e noi
cercheremo di conoscerlo meglio... e
non solo dal punto di vista tecnico.
Ciao Francesco, iniziamo a parlare
di te, raccontaci cosa fai nella
vita, passioni ed interessi oltre al
modding. In pratica vogliamo farci
gli affari tuoi..
E facciamoceli fino in fondo allora
:)
Sono un giovanotto di 36 anni,
Livornese ma di adozione Milanese.
Sono un tecnico TLC e lavoro per
una compagnia di telecomunicazioni
qui a Milano, precedentemente
ho sempre lavorato come tecnico
hardware, volente o nolente il settore
è sempre il medesimo.
Passioni e interessi tanti, tempo per
poter fare tutto meno :(
Sono una persona vitale, pertanto se
qualcosa mi incuriosisce, devo per
forza provarla, se poi vedo che mi
piace davvero proseguo.
Amo le moto e il motociclismo,
ho sempre avuto la moto e sto
ponderando di ricomprarla ora che
non la ho più.
Amo le auto ma non più la formula
1, detesto il calcio e amo lo sci, da
quest’ anno però, ho appeso gli sci al
chiodo ed ho iniziato con la tavola,
l’esperienza mi ha entusiasmato,
pertanto, complice la fortuna di
avere una compagna che ha la casa
Bhe! ogni nickname ha una sua
storia, spesso particolare, fantasiosa,
ma dimmi, come sei arrivato al
modding?
Penso di essere nato modder, il
primo regalo interessante che
ricordo di aver ricevuto da piccolo,
è stato il meccano, ci ho fatto di tutto
con quell’ ammasso di ferraglia, poi
son passato al lego technics. Mio
padre a sua volta è sempre stato
uno smanettone, mi ha insegnato
a saldare, metter mano ai motori e
così via.
Come molti miei coetanei, verso i 14
anni ho iniziato a truccare i motorini
ma io avevo qualcosa in più, forse
li mi sono veramente reso conto di
essere un modder.
Tutti elaboravano il motore, io no,
ricordo che comprai un Piaggio
“Sì” completamente bruciato (aveva
preso fuoco), lo portai a ferro con lo
sverniciatore e chiedendo qualche
consiglio ai carrozzieri del mio paese
(all’epoca internet non esisteva) lo
riverniciai, ma lo feci figo, tutto blu
cobalto con rifiniture bianche, mi
feci rifare la sella in pelle bianca
dal tappezziere e montai anche un
distanziale
sull’ammortizzatore
posteriore per dargli un postura più
aggressiva.
Il tocco finale? da 50 cc, lo portai a
90 ma ... raffreddato a liquido con
un kit della Malossi se non ricordo
male.
Bene, avevo appena realizzato il
mio primo mod, nonchè il mio primo
raffreddamento a liquido :).
Nella pagina d’apertura:
Lo Schwarz Mirror v. 2.10. in
tutto il suo splendore in mostra
al Lucca Comics & Games
dell’edizione 2010.
In basso:
Un particolare dello Schwarz
Mirror v. 2.10 illuminato.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Una sera nevicava di brutto ed io
avevo tracannato non so quanta birra
Weisse, che a fine serata ero a mezze
maniche che ballavo su una sogliola
di bronzo posta al centro di una
piazza, nel frattempo, i miei amici
se la ridevano e mi urlavano dietro:
WeisseS :) (che bella reputazione mi
sto facendo :) ).
in montagna, anche lo snowboard è
entrato a far parte delle discipline di
WeisseS :).
Ovviamente le origini marittime
non si dimenticano e appena ne
ho l’occasione faccio sempre una
capatina dai miei per godermi un pò
di mare in Toscana, dove abbiamo
una splendida costa piena di
bandierine blu ;).
Già che ci siamo, spieghiamo anche
l’origine del nick?
Nasce in Germania, per la precisione
a Willelmshawen, nel 1998.
Ero li per lavoro e avevo una cerchia
di amici tedeschi, con i quali andavo
spesso in birreria (una sera si e
l’altra anche).
36 37
ventola della cpu.
Decisi quindi di mettere ordine a
quei cavi e li fascettai tutti in vari
gruppi in maniera molto ordinata.
Non ricordo onestamente come,
ma decisi di usare le reti delle teste
d’aglio per sagomare infine i cavi.
Il risultato mi piaceva, tanto da voler
lasciare tutto in vista, quindi, con
la smerigliatrice angolare intagliai
una forma triangolare sul dorso
del case e piazzai dietro una lastra
di poliver. Se ci penso ora mi vien
da ridere per quel catorcio ma...
avevo fatto lo sleeving nel ‘95 e
quello era il mio primo mod, quando
nemmeno sapevo il significato di
quella parola, anzi, noi Modder,
non eravamo ancora consapevoli di
essere Modder, esistevamo, ma non
avevamo un’ identità.
La spettacolare paratia del case appena terminata e con un plexi specchiato dietro, veramente
un bel vedere!
Ecco lo scheletro che reggerà tutto, una struttura realizzata in profilati a L e rivettati fra loro.
Tra i tuoi progetti, lo Schwarz Mirror
v 2.10 è sicuramente il progetto
più impegnativo, ma credo anche
quello che ti ha dato le maggiori
soddisfazioni, tanto da aver vinto
il premio come miglior case
autocostruito al “Lucca Modding
Contest 2010”.
Parlaci di come è nata l’idea di
questo case così particolare.
Più che il mio progetto più
impegnativo, lo definirei il mio
primo progetto serio, ovvero, prima
progettato e poi creato e grazie a ciò
è stato “facile” da realizzare rispetto
ai precedenti. Lo Schwarz Mirror
V2.10 nasce per puro caso, mai
avrei pensato di arrivare a vincere
un contest all’inizio. Nel 2007,
avevo realizzato sulla base di un
case Thermaltake Soprano il primo
Le due paratie
affiancate.
intagliate
Sotto:
La scritta incisa illuminata.
Schwarz Mirror, un case che a me è
piaciuto molto realizzare da un design
molto sobrio ed elegante. Dopo 3
anni di onorata carriera, la pompa
dello Schwarz Mirror è passata a
miglior vita e in occasione della
sostituzione della stessa, ho deciso
di dare anche qualche sistematina
estetica, iniziando col montare 3
ventole Apollish di Enermax. Ecco
tutto nasce da lì, provo a fare il
grande passo, esco dalla timidezza e
busso alla porta di Enermax e chiedo
una sponsorizzazione, accettano,
a patto di fornirgli un progetto
da presentare a Taiwan. La cosa
si faceva grande e ambiziosa, un
briciolo di egocentrismo mi spingeva
ad osare e farmi conoscere, nel giro
di 2 settimane, aiutato dalla mia
compagna che è un grafico, elaboro
un progetto di un case autocostruito
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Crescendo mi sono dedicato al car
stereo, è stato li che ho iniziato a
familiarizzare con l’ elettoronica e a
guadagnare qualche soldino, intanto
gli ingredienti si mescolavano:
verniciatura, elaborazioni, meccanica
... cosa mancava?
Mancavano i computer, benchè in
casa lo abbia sempre avuto, dai
tempi del commodore 16, non avevo
ancora visto quei cassoni da una
prospettiva differente da quella che
era l’utilizzo, li aprivo, pulivo ecc.
ma mai mi era saltato in mente di
metterci mano seriamente ma, nel
1995, dopo aver finito il militare,
tornai a casa e il mio caro Pentium
133 mmx non si accendeva più,
lo aprii per pulirlo e capire che
problema avesse e scoprii che un
cavo dell’alimentatore bloccava la
di sana pianta. Sarò lungo ma questo
progetto per me rappresenta un pò
il mio debutto in società, benché,
prima di allora avevo già realizzato
altri 8 case, pertanto penso sia
un orgoglio per me parlarne e
un’occasione per conoscere alcune
curiosità per chi legge. Il progetto
prevedeva un telaio autoportante
realizzato con angolari in allumino
cromato, di cui il profilo superiore e
inferiore restavano a vista. L’esterno
del case invece era in alluminio nero
spazzolato con l’incisione del logo
su una paratia realizzato a getto
d’ acqua. Le particolarità del case
però, erano all’ interno, penso che
il plus sia la vaschetta a semisfera in
plexy adagiata sul piatto mainboard
posizionato in diagonale, giusto
per evadere dal solito schema della
mainboard verticale.
38 39
qualcosa che preveda l’ utilizzo di
quel componente. Ci studi su un pò
e inizi a pensare ad altri elementi
da aggiungere, alche contatti tu gli
altri sponsor per avere il resto del
materiale e li.... sei pronto per partire
con un nuovo progetto. Ecco vedo
gli sponsor come dei motivatori,
piuttosto che benefattori.
L’ultimo progetto a cui stai
lavorando, è lo Spinerex, ce ne vuoi
parlare un po?
Lo Spine Rex è un progetto a due
mani fra me e Michelangelo di Art
Station (altro nostro fedele partner).
A Dicembre mi telefona Davide
Martucci di Enermax, vuol farmi
vedere un nuovo case che vogliono
importare. Vado a Gessate ed ho
l’onore di toccare con mano quello
che era uno dei primi sample di
preproduzione e Davide mi chiede
se posso moddarglielo per la
presentazione ufficiale. Mi trasformo
quindi in sponsor e decido di fare un
omaggio al mio sponsor di sempre
e poi, essere il primo al mondo a
moddare un case che ancora non
esiste ti fa sentire troppo figo. I criteri
di realizzazione richiesti erano quelli
di fare qualcosa di Jurassico per via
del nome del case stesso. Per prima
cosa, ho inciso col dremel, la sagoma
di un dinosauro su una paratia ed
aperto una finestra sul lato hardware
ma volevo che il case avesse una
finitura tipo pietra, pertanto ho
spalmato
sull’intera
struttura,
della stabilitura per intonaci e l’ ho
lasciata seccare, fino ad ottenere l’
effetto pietra che volevo.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Sono solo alcune delle soluzioni
innovative che ho usato. Enermax
accoglie la richiesta e mi sponsorizza
senza limiti di richieste. Il progetto
riscuote successo sui vari forum del
settore ma quello che mi ha indotto
a iscriverlo al concorso è stato il
consenso ricevuto su Bit tech, il sito
di riferimento mondiale dei modder.
A Lucca lo Schwarz si classifica
primo negli autocostruiti con mio
immenso orgoglio e da li tutto è
venuto da se. Enermax è ormai il mio
sponsor tecnico ufficiale al quale si
sono aggiunti Dremel e ultimamente
anche lamptron.
Lo Schwarz penso anche che sia stato
il primo progetto italiano con più
sponsor: Enermax, Asus, Amd, IDP,
Transcend, Digital News Channel,
Sapphire, Plexishop e Antec.
Wow che dire grandi nomi hanno
appoggiato questo progetto, sono
quindi importanti nel modding le
sponsorizzazioni esterne?
Eh se lo sono, sono importanti si, ma
non solo per il fatto che ti regalano
i componenti. Si, all’ inizio è così, ti
gasi perché sai di poter realizzare il
tuo mod a costo quasi zero ma poi,
gli sponsor diventato anche motivo
per fare altri lavori di qualità.
Il caso più frequente, è lo sponsor che
ti chiama per farti vedere un nuovo
prodotto e ti chiede di realizzare
Sopra:
L’interno dello Schwarz Mirror v. 2.10 in via di realizzazione. Si
può notare all’interno la particolare disposizione inclinata che
avrà la scheda madre una volta completato il progetto.
Varie fasi della lavorazione del mod. Si può notare
la disposizione particolare dei componenti,
soprattutto della scheda madre, che verrà disposta
in obliquo rispetto al resto dell’hardware.
40 41
Bene Bene, questo è lo spirito giusto,
Resto sintonizzato per vedere a
questo punto lo spinerex finito e gli
sviluppi del nuovo progetto.
Nella borsa del modder di weisses,
cosa non deve mai mancare?
Vorrei portarmi dietro il laboratorio
ogni volta ma non si può.
Durante le varie live session che
facciamo con Italiamodding, portale
di cui sono fiero moderatore (TOFA
Super Mod per la precisione) porto
sempre con me un trolley che contiene
il fido Dremel con albero flessibile,
una pistola termica, una pistola per
colla a caldo, una boccetta di colla
acetilenica, un trapano e qualche
lastra di plexiglass, sono questi gli
attrezzi che utilizzo più spesso.
Il modding viene considerato un
hobby non per tutti, un hobby
di nicchia, e
spesso veniamo
considerati dei nerd, sei d’accordo
con questa definizione?
E’ un Hobby di nicchia, questo si ma
non siamo dei nerd, siamo dei fighi.
Il modder è un animale da
compagnia, gli piace divertirsi e far
divertire, non ci si prende mai troppo
sul serio e si da sfogo alla fantasia.
No, no, non siamo proprio dei nerd,
siamo dei simpaticoni di nicchia.
C’è un progetto di un altro modder
che avresti voluto realizzare ?
No, mi piace realizzare i miei progetti
ed ammirare quelli degli altri.
Magari carpisco qualche idea, ma
non ho mai desiderato realizzare
qualcosa di un altro.
Questa è la risposta che volevo
sentire, siamo quasi alla fine di
queste quattro chiacchiere in
serenità, tra modder, almeno in italia
non esistono particolari rivalità, chi
apprezzi e stimi, e perchè?
Non esistono per fortuna rivalità,
anzi, ogni volta che organizziamo
qualche live session, nel nostro
stand, ci sono sempre membri dello
staff di altri portali e i loro utenti,
moddiamo spesso tutti insieme e
questo è esaltante. Modder che
ammiro ce ne sono tanti, primo
di tutti Mino Ganzerli che mi ha
fatto conoscere e mi ha trascinato
nella famiglia di Italiamodding
ma oltre questo è stato autore di
grandi lavori e si è portato a casa
un bel mod of the month su Bit tech.
Restando sempre in casa mia non
posso evitare di citare anche Fabio
Lenzini (aka _Fax_) che oltre ad
essere un gran modder, è anche un
bravo aerografista.
Manuel Moggio (aka M81) lui realizza
sempre progetti strani con ispirazione
futuristica. Michele Epifanio (aka
Mic), Fabio Forni (aka Rankine).
Altri due Modder che ammiro sono
Alessandro Doronzo (aka Dagored)
Moderatore della sezione Modding
di Pctuner. Alessandro è l’autore
dell’interceptor, case vincitore del
premio del pubblico a Lucca 2009,
progetto che presentava fra le altre
cose, un potente ed innovativo
sistema di integrazione a liquido.
Ermanno (aka Corsaro nero333),
Ermanno si è portato a casa il
secondo posto in case modding e il
premio del pubblico a Lucca 2010.
Ermanno ha più o meno il mio
stesso stile di moddare, per questo
andiamo molto d’ accordo. La lista
è però lunga, abbiamo utenti come
Defcon (Emilio Cecchetto) autore
di uno dei progetti più ambiziosi
fino ad ora, chi non conosce il suo
Castle Lord of The Ring? Emilio si
è classificato primo in case modding
a Lucca 2010. Dialmo Monchieri
(aka Dia777)l’ uomo col compasso
al posto del polso ;).
Abbiamo anche Hobbista, un
ragazzo Partenopeo dotato di
grande manualità e voglia di fare,
ha stupito tutti per aver imparato ad
aerografare in meno di un mese.
In basso:
Il mastodontico radiatore
impiegato per raffreddare i
bollenti spiriti dell’hardware di
questo interessante progetto.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | INTERVISTE
Consultandomi con Michelangelo,
salta fuori l’ idea di trasformare
quella pietra in lava. Ecco che il
maestro (Michelangelo Scamardi)
e il suo aerografo, riproducono
fedelmente quell’ effetto lava. Al
momento in cui scrivo, non posso
svelare altro in quanto il progetto non
è ancora ultimato, ma penso che lo
iscriverò a Lucca quest’ Anno, nella
categoria case modding, insieme
ad un autocostruito che inizierò a
breve... E si, non riesco a fermarmi,
sono una fucineria di mod.
Un’immagine del waterblock dedicato al raffreddamento della CPU, stiamo parlando del
famoso Ybris ACS.
Una prima veduta della disposizione dei componenti all’interno del case.
42 43
Ultima domanda, la domanda più
difficile, cosa è per te il modding?
Dovrei fare un riassunto di quanto
detto prima, ma in sostanza, non sto
li a menarla sulla solita storia de: Il
modding è o non è una forma d’ arte?
Il modding è un’ hobby che da modo
di dare materia alle proprie idee,
tenere la mente allenata e coinvolgere
Sopra:
Ecco le ultime fasi di lavorazione di questo
sorprendente mod.
tanta gente. Siamo artigiani, ci piace
realizzare qualcosa semplicemente
prendendo spunto da un particolare
su cui ci cade l’ occhio. Il Modding
è divertimento puro allo stato dell’
arte.
Non posso che condividere e darvi
appuntamento alla prossima.
noctua
nh-c14
Bundle e confezione
La confezione si presenta solida e
ben fatta, subito si può intuire con
quale professionalità sia stato studiato il dissipatore e il suo packaging,
sul top della confezione è riportata
una tabella molto dettagliata riguardante le specifiche del dissipatore e
delle due ventole NF-P14 in dotazione.
DI FABIO FORNI
•Il bundle comprende:
•Dissipatore Noctua NH-C14;
•2 ventole Noctua NF-P14;
•2 riduttori L.N.A.
•2 riduttori U.L.N.A.
•Staffe di montaggio per ventole
•Kit di montaggio socket Intel
•Kit di montaggio socket AMD
•Manuale d’istruzione
•Pasta termo-conduttiva NT-H1
•Cacciavite
•Logo adesivo della casa costruttrice
Aprendo la confezione, troviamo
una prima scatola contenente gli accessori per il montaggio, istruzioni
(in inglese) e il cacciavite.
La presenza del cacciavite e della
pasta termo conduttiva di ottima
qualità conferiscono una nota sicuramente positiva alla casa austriaca: in
questo modo, l’utente che vorrà installare questo prodotto, non dovrà
fare altro che procurarselo, visto che
al suo interno c’è davvero tutto il
necessario, utensili compresi.
Nella pagina d’apertura:
particolare del dissipatore a
lamelle del Noctua.
In basso:
Ecco cosa troviamo all’interno
della confezione una volta
aperta.
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI
tutti i sistemi in commercio.
In bundle troviamo la pluripremiata pasta termica NT-H1 e il
sistema di montaggio multi socket
SecuFirm2 ™: Noctua garantisce piena compatibilità con i socket LGA
1366,LGA 1156, LGA 775, AM2,
AM2+ e AM3.
NUOVO DISSIPATORE
PER CPU DELLA
Quello che oggi andremo a recensire è il nuovo dissipatore per cpu
NOCTUA NH-C14: un dissipatore
dalle dimensioni importanti, ma in
grado di trovare posto anche nei
case di classe economica, in quanto
è stato progettato e sviluppato con
uno sviluppo verticale compatto.
Nonostante questo, l’NH-C14 non
teme il confronto con altri dissipatori concorrenti, ben più imponenti
e, spesso, esosi in termini di spazio
all’interno dei nostri pc.
Il marchio Noctua nasce dalla cooperazione tra due aziende, l’austriaca
Rascom Computerdistibution e
l’azienda taiwanese Kolink International Corporation (che commercializza anche prodotti con marchio
Coolink). La Rascom è da qualche
tempo specializzata nella distribuzione di prodotti per il raffreddamento
e nello sviluppo di case e alimentatori. La sua conoscenza delle tendenze del mercato e delle necessità
dell’utente è coadiuvata dalle capacità produttive all’avanguardia
dell’azienda taiwanese. Inoltre, per
garantire prodotti di ultima generazione le due aziende si avvalgono
della partnership con l’Austrian
Institute of Heat Transmission and
Fan Technology, elemento chiave
nella progettazione, simulazione
e misurazione di prodotti tecnologicamente avanzati. L’NH-C14
è caratterizzato da una interessante
modularità, grazie alla possibilità
di configurare secondo le proprie
esigenze il sistema a doppia ventola
da 140 millimetri: le due ventole
NF-P14 possono essere installate
sopra e sotto il blocco di dissipazione per configurare il dispositivo di
raffreddamento in modo da ottenere
le prestazioni più spinte, oppure in
una configurazione a basso profilo
(105mm), utilizzando solamente
la ventola inferiore. Nel caso in
cui dovessero essere montate sulla
scheda madre dei moduli ram con
un dissipatore ad alto profilo, può
essere utilizzata la sola ventola sul
lato superiore del dissipatore.
In sostanza: sono possibili ben 3 configurazioni di montaggio, in modo da
garantire la compatibilità con quasi
46 47
Istruzioni per l’installazione diversificate a seconda del socket (intel
Da sinistra verso destra:
Kit per socket Intel LGA 1366, LGA 1156,
LGA 775.
Kit per socket AMD AMD2, AMD2+ e AM3.
Componenti vari quali pasta termoconduttiva,
logo e adesivo Noctua.
o AMD), inserite in un gradevole
libretto.
Unica pecca: le istruzioni sono solo
in lingua inglese, ma anche un perfetto sconosciuto della lingua può
abilmente destreggiarsi nel montaggio del kit, a testimonianza del fatto
che le immagini per il montaggio
passo a passo sono molto esplicative
ed esaustive.
Descrizione e foto del dissipatore
Caratteristiche tecniche del dissipatore
•Dimensioni (HxWxD):
166x140x130 mm
•Peso: 700 g; Peso con 2 ventole Noctua NF-P14: 1000 g
•Materiale: Rame / Alluminio (placcato Nickel)
•Compatibilità socket:
Intel LGA1366, LGA1156, LGA775, AMD AM2,AM2+,
AM3
A fianco:
Libretto di istruzioni (manca
però la lingua inglese).
Ecco come si presenta il
dissipatore una volta rimosso
dalla sua confezione
Caratteristiche tecniche delle ventole Noctua NF-P14
•Cuscinetti: SSO-Bearing
•Max RPM (± 10%): 1200 RPM
•Max RPM con L.N.A. (± 10%):
900 RPM
•Max RPM con U.L.N.A.
(± 10%): 750 RPM
•Portata d’aria: 110.3 m3/h
•Portata d’aria con L.N.A.:
83.7 m3/h
•Portata d’aria con U.L.N.A.:
71.2 m3/h
•Rumore: 19.6 dB/A
•Rumore con L.N.A.: 13.2 dB/A
•Rumore con U.L.N.A.: 10.1 dB/A
•Assorbimento: 1.2W
•Tempo di vita >150000 ore
RAM con corpi dissipanti sviluppati
verso l’alto, oppure in case a basso
profilo.
La confezione è molto ben curata e,
su un lato, possiamo vedere i disegni
tecnici del dissipatore e le sue quote,
per renderci conto già a priori delle
sue dimensioni.
Ecco come si presenta il dissipatore
appena fuori dall’imballo:
Si capisce subito l’importanza di
questo dissipatore dal momento in
cui lo si ha in mano: E’ pesante, davvero pesante, massiccio, ben costruito e senza fronzoli.
Nel primo caso, la soluzione proposta dal costruttore è quella di rinunciare alla ventola inferiore per
poter guadagnare spazio nella zona
memorie. Nel secondo caso, invece,
si può fare a meno della ventola superiore: in questa maniera si va ad
abbassare lo sviluppo in altezza del
dissipatore.
Con la configurazione a ventola
alta, il dissipatore ha un’altezza di
130mm e uno spazio dalla base al
lato inferiore del corpo dissipante
di 65mm; con la configurazione a
ventola bassa si ha uno sviluppo in
altezza di soli 105mm e un’altezza
di 38mm tra la base del noctua e il
bordo inferiore della ventola.
La presenza delle molle di fissaggio
rapido delle ventole permette una
buona modularità del dissipatore,
che si sposa bene in sistemi in cui
si hanno montati moduli di memoria
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI
Il backplate ha la peculiarità di poter
essere adattato a seconda che vi sia
o meno un backplate inamovibile
sulla scheda madre, come nel caso
dei socket LGA1156 e LGA1366:
questa semplice modifica consiste
nel rimuovere la guarnizione in
gomma che ricopre la zona centrale
del supporto.
Si possono notare i cavi per variare la tensione di alimentazione
delle due ventole del dissipatore,
in modo da installare il dissipatore
adattandolo alle proprie esigenze in
fatto di rumore. Viene, inoltre, fornito a corredo un tubetto di pasta termo conduttiva Noctua NT-H1, dalle
prestazioni elevate.
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Sopra:
Il dissipatore in tutto il suo splendore.
Corpo dissipante
•Case:
Cooler Master Gladiator 600
•Scheda madre:
Gigabyte GA-H55M-USB3
•Processore:
Intel i3 530, clock frequency
a 3.53 GHz, auto set voltage
•Memoria RAM:
2x2GB G. Skill Ripjaws 1333MHZ CL7
•VGA:
Asus 4890 TOP 1 GB DDR5
•Hard Disk:
Seagate Barracuta
7200.12 500 GB
•Alimentatore:
Cooler Master Super Silent 700W
Al montaggio, la pecca maggiore è
stata quella di riscontrare il contatto
tra il pcb della scheda video, posizionata nel primo slot PCI-E della
scheda madre, e la molla di sostegno
della ventola.
Questo inconveniente ci ha portati a
dover affrontare la prova senza scheda video dedicata, utilizzando quella
integrata sulla scheda madre.
La prova è stata eseguita con due run
di Prime95 per un’ora, confrontando
i risultati con quelli ottenuti ripetendo la prova stessa utilizzando il dissipatore stock Intel.
Dalle prove effettuate, si può notare come il già grande divario di
prestazioni tra i due dissipatori in
idle si rafforzi in fase di stress test,
dove l’NH-C14 fa registrare ben 28
gradi in meno rispetto alla soluzione
di Intel.
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Corpo dissipante
Il corpo radiante è formato da 67 alette di alluminio da 0.5mm di spessore e circa 1.8mm di spazio tra
due alette adiacenti. Sono presenti
6 heatpipes da 6mm di diametro esterno.
Sulle due facce a contatto con le
ventole, Noctua ha pensato bene di
inserie dei tamponi in silicone per
assorbire le vibrazioni e, così, minimizzare il rumore prodotto dalle
ventole in funzione.
Si notano,inoltre, due fori quadrati:
questi sono utilissimi in fase di montaggio del dissipatore in quanto permettono di farci raggiungere le viti
di fissaggio del dissipatore con un
cacciavite a stella, il tutto senza nessun bisogno di smontare le ventole
dall’elemento dissipante.
La superficie di contatto con il processore non è lappata a specchio,
ma è stata lavorata a CNC e, successivamente, nickelata. Tuttavia,
come mostra la prova della moneta,
la superficie è regolare e garantisce
un ottimo contatto su tutta l’area interessata.
Lo sleeving dei cavi delle due ventole è stato realizzato in modo impeccabile, utilizzando della guaina
nera gommata. Unica pecca, perdonabilissima, è stato l’utilizzo di
connettori in plastica bianca. Se fossero stati neri avrebbero strizzato un
occhio all’utente esigente in fatto di
modding.
Ecco come si presenta il lato che andrà a contatto
con il “lato caldo” della nostra amata CPU.
Come potete notare è perfettamente lappata per
un’ottima trasmissione del calore.
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più ricercata silenziosità da parte
dell’utente medio. Le grandi ventole
da 140mm garantiscono una portata
d’aria che ben poche altre ventole di
pari dimensioni possono garantire.
Sarebbe stato, tuttavia, interessante
valutare le prestazioni con una interfaccia dissipatore-processore lappata. Sicuramente si sarebbero ottenute prestazioni ancora più spinte.
PREGI
•Ottima fattura del
dissipatore
•Robustezza
•Silenziosità
•Sleeving ben riuscito
DIFETTI
•Possibile contatto dissipatore-vga se inserita nel primo slot PCI-E
•Connettori ventole bianchi
•Peso non irrisorio (1000g con entrambe le ventole montate)
•Istruzioni di montaggio solo in
inglese
•Costo medio-alto
Sopra in senso orario:
- Particolare dell’attacco ventola alla scheda
madre;
- Dissipatore assemblato in sede;
- Particolare;
- Dissipatore in sede, non adatto a tutti i
tipi di chassis.
Particolare delle
raffreddamento.
numerose
alette
MODDING MAGAZINE 00 | DICEMBRE 2011 | RECENSIONI
Conclusioni
L’NH-C14 proposto da Noctua si
presenta come una valida alternativa ai sistemi a liquido di fascia
entry level, garantendo prestazioni
brillanti, abbinate a una sempre
di
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Italia
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Numero Zero: Dicembre 2011