Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Motosega a catena
portatile
Marco Pirozzi
[email protected]
Definizione e notizie generali.
Riferimenti normativi.
Descrizione e funzionamento.
Componenti della macchina e fattori da considerare ai fini
della sicurezza – Pericoli connessi.
R.E.S. EN ISO 11681-1 e EN ISO 11681-2.
Manuale d’istruzioni
Marcature, segni grafici
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
SOMMARIO
Motosega a catena portatile: macchina, azionata da un motore
a scoppio o da un motore elettrico, sostenuta manualmente
dall'operatore e utilizzata per effettuare il taglio del legno nelle
operazioni di abbattimento alberi, taglio di rami e di legna da
ardere.
La macchina è sostenuta dall’operatore con entrambe le mani
sulle apposite impugnature.
In commercio sono reperibili motoseghe con motore a due tempi
alimentato con una miscela di benzina ed olio aventi cilindrate
comprese tra 30 e 120 cc..
Le motoseghe azionate da motore elettrico invece possono
arrivare a circa 1500 W di potenza.
Ovviamente il primo tipo, per motivi pratici, è il più impiegato.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
DEFINIZIONE e NOTIZIE GENERALI
RIFERIMENTI NORMATIVI
- UNI EN ISO13732-1: 2009 Ergonomia degli ambienti termici - Metodi per la
valutazione della risposta dell'uomo al contatto con le superfici - Parte 1: Superfici
calde.
- UNI EN ISO 12100-1: 2005 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali,
principi generali di progettazione - Parte 1: Terminologia di base, metodologia.
(Safety of machinery - Basic concepts, general principles for design - Part 1: Basic
terminology, methodology).
- UNI EN ISO 12100-2: 2005 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali,
principi generali di progettazione - Parte 2: Principi tecnici. (Safety of machinery Basic concepts, general principles for design - Part 2: Technical principles).
- UNI EN ISO 11681-1: 2009 Macchine agricole e forestali – Motosega a catena
portatile. Sicurezza
(Machinery for forestry - Portable chain- saw safety
requirements and testing - Part 1: Chain-saws for forest service).
- UNI EN ISO 11681-2: 2009 Macchine forestali. Requisiti di sicurezza e prove.
Motoseghe per potatura. (Machinery for forestry. Portable chain-saws - Safety
requirements and testing – Part 2: Chain-saw for tree service).
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
norme tecniche (elenco non esaustivo):
La motosega è costituita fondamentalmente da un gruppo motore, un
organo di taglio ed un sistema di impugnatura. Il moto è trasmesso
mediante un pignone ad una catena tagliente che scorre su una barra di
guida scanalata.
Il gruppo motore è costituito generalmente da un motore a due tempi
monocilindrico (7-14.000 giri/min); l'alimentazione avviene tramite un
carburatore a membrana che funziona indipendentemente dalla posizione
della macchina.
L’organo di taglio vero e proprio è costituito dalla catena
tagliente che è formata da maglie di guida, di collegamento
e di taglio in successione ed è tenuta tesa da un dispositivo
tenditore.
La barra di guida della catena ha la funzione di supporto e di guida della
catena stessa mantenendola tesa durante il lavoro.
Per limitare l’attrito tra la catena tagliente e la barra di guida e per
facilitare il taglio, è presente un sistema di lubrificazione della catena, in
genere automatico, che permette di erogare le giuste quantità di olio
proporzionalmente alla velocità di scorrimento della catena.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Descrizione e funzionamento
Descrizione e funzionamento
Il corpo della motosega, costituito dal motore, dal serbatoio del carburante e dal
serbatoio del lubrificante, dal carburatore e da altri organi di trasmissione,
collegamento e comando, è sostenuto dalle impugnature le quali sono connesse al
corpo della macchina tramite appositi supporti antivibranti.
In corrispondenza dell'impugnatura posteriore sono di solito posizionati gli organi di
comando quali:
- Il grilletto dell’acceleratore;
- Il bloccaggio-sicurezza del grilletto acceleratore;
- I dispositivi di avviamento (starter);
- il comando marcia arresto-stop;
- il comando per la lubrificazione.
In corrispondenza dell'impugnatura superiore (anteriore), che si estende spesso anche
lateralmente al corpo macchina, si trova il dispositivo di comando a leva del freno
catena.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Tra la ruota dentata e l'albero motore è interposta una frizione centrifuga che si
innesta automaticamente quando il motore viene accelerato.
Figura 1. – Motosega con tutti i dispositivi tecnici di sicurezza:
1
2
3
4
5
6
protezione posteriore della mano
perno ferma catena (spezza catena)
catena
barra
copribarra
arpione (rampone)
7
8
9
10
11
protezione anteriore della mano
impugnatura anteriore
bloccaggio acceleratore
acceleratore
impugnatura posteriore
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Descrizione e funzionamento
Descrizione e funzionamento
interrompere il movimento della catena stessa quando barra di guida e catena di
taglio si impennano in direzione dell'operatore (kick back).
L'intervento del freno catena può essere o comandato dall'azione volontaria o
involontaria della mano che spinge il paramano o scudo di protezione verso la catena
di taglio;
oppure il dispositivo interviene per inerzia della massa dello scudo di protezione se
lo stesso è sollecitato con la motosega da un brusco spostamento nella direzione in
cui si dovrebbe trovare normalmente l’operatore.
L'arresto del movimento della catena è conseguente all'azione di un dispositivo
frenante (nastro o superficie di contrasto) su un tamburo o disco di frizione.
E' indispensabile che lo scudo del freno catena, una volta azionato, mantenga la
posizione di bloccaggio della catena.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Il freno catena è un dispositivo di sicurezza finalizzato principalmente ad
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Descrizione e funzionamento
Intervento del freno catena volontario
Intervento del freno catena per inerzia
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Descrizione e funzionamento
Motosega a catena portatile
impugnature;
bilanciamento;
freno catena;
acceleratore e blocco dell’acceleratore;
comando marcia-stop;
frizione;
silenziatore;
marcatura;
manuale d’istruzioni.
Altri fattori da considerare ai fini della sicurezza:
lavorazioni, manutenzione, movimentazione, rumore e vibrazioni.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Componenti principali della macchina da analizzare ai fini della
sicurezza:
Pericoli
- contatto con la catena in movimento ;
- rottura della catena;
- impuntatura per eccesso d'attrito o taglio mal eseguito;
- proiezione di materiali inerti (schegge o parti della corteccia)
contro l’operatore;
- cadute dall'alto;
- contatto con il tubo di scarico o altre parti surriscaldate;
- esposizione a rumore eccessivo;
- esposizione a vibrazioni;
- disergonomia per posizioni scomode.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
I pericoli connessi all’utilizzo di tali macchine sono principalmente:
Requisiti essenziali di sicurezza (R.E.S.)
EN 11681-1: 2006 (UNI EN ISO 11681-1: 2007)
relativi metodi di verifica per la progettazione e costruzione di
motoseghe a catena portatili a mano, con motore a combustione,
previste per l'uso da parte di un operatore.
Essa descrive i metodi per eliminare o ridurre i rischi che insorgono
durante l'uso. Inoltre, essa specifica il tipo di informazioni che
devono essere fornite dal fabbricante sulle procedure per un impiego
sicuro.
Le macchine devono essere progettate in accordo ai principi di
riduzione del rischio della EN ISO 12100-2: 2003 per i pericoli
rilevanti ma non trattati.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
La norma EN 11681-1 definisce i requisiti di sicurezza specifici ed i
Le motoseghe a catena devono essere dotate di una impugnatura
per ogni mano.
Queste impugnature devono essere progettate in modo da poter
essere afferrate con l'intera mano da un operatore che indossi
guanti protettivi, devono fornire la necessaria sicurezza di presa
tramite la loro forma e le caratteristiche superficiali e devono
corrispondere alle dimensioni e agli spazi liberi dati nella ISO 7914.
La resistenza di entrambe le impugnature deve essere almeno
conforme alla ISO 7915.
L'operatore deve essere in grado di arrestare la motosega in modo
controllato anche nel caso di guasto del sistema di isolamento dalle
vibrazioni.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Impugnature
Protezione impugnatura anteriore
In vicinanza della impugnatura anteriore deve essere disposta una
protezione della mano (fig. 1), per proteggere le dita dell'operatore
da infortunio per contatto con la catena.
Le dimensioni di questa protezione anteriore della mano devono
essere conformi alla ISO 6533. La sua resistenza deve essere
conforme alla ISO 6534.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione delle mani
Protezione impugnatura posteriore
Una protezione della mano deve essere realizzata per tutta la
lunghezza del lato destro della parte inferiore della impugnatura
posteriore. Questa protezione si deve estendere dal profilo destro
della impugnatura per almeno 30 mm dal lato della barra e almeno
100 mm di lunghezza (fig. 2). Questa prescrizione può anche essere
soddisfatta da parti della macchina.
La resistenza della protezione posteriore della mano deve essere
conforme alla ISO 6534.
Figura 2. – Dimensioni della protezione dell’impugnatura anteriore.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione delle mani
Freno Catena
La motosega deve essere equipaggiata con un freno catena. Deve essere
possibile attivare il freno catena manualmente per mezzo della protezione
anteriore della mano.
Deve inoltre esistere un sistema non manuale che attiva il freno catena
quando si verifica il contraccolpo.
L'angolo calcolato di contraccolpo e l'angolo di arresto della catena devono
essere determinati con apparati di taglio come raccomandato dal
costruttore ed in accordo con la ISO 9518.
L'angolo calcolato di contraccolpo o l'angolo di arresto catena, il minore,
non deve essere maggiore di 45°, per motoseghe con cilindrata motore fino
a 80 cm3.
La forza di attivazione del freno catena deve essere compresa tra 20 N e
60 N.
Il valore medio dei tempi di frenata non deve essere maggiore di 0,12 s
ed il valore massimo dei tempi di frenata non deve essere maggiore di
0,15 s.
Le misure della forza di attivazione e dei tempi di frenata devono essere
condotte secondo la ISO 6535.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione da infortunio da
contraccolpo (kick back)
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Kick back
Si fa notare che il fenomeno del contraccolpo (kick back) avviene in tempi
rapidissimi, circa in 2/10 di secondo.
La motosega deve essere provvista di un acceleratore a pressione
costante che ritorna automaticamente nella posizione di minimo ed è
trattenuto in quella posizione dall'inserimento automatico di un
bloccaggio acceleratore.
L'acceleratore deve essere posizionato in modo che possa essere pressato e
rilasciato da una mano munita di guanto che tiene l'impugnatura.
Se è previsto un bloccaggio acceleratore per avviamento a freddo, esso deve
essere in modo tale che debba essere inserito manualmente e disinserito
automaticamente quando viene premuto.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Acceleratore
Le parti calde come il cilindro o parti in diretto contatto con il cilindro o il
silenziatore, devono essere protette contro un contatto non intenzionale
durante il normale utilizzo della macchina.
Ciò si applica alle parti calde che sono ad una distanza minore di 120 mm dal
lato più lontano della impugnatura più prossima (figure 3 e 4) e ad una
distanza minore di 80 mm dai lati della impugnatura anteriore (figura 5).
Il silenziatore montato lateralmente deve essere provvisto di un riparo quale
protezione contro lo scivolamento della mano, cioè le superfici calde non
devono eccedere 10 cm2 se possono essere raggiunte dal cono di prova (figura
6).
Figura 3. Protezione contro il
contatto con il silenziatore
1 Protezione anteriore della mano
2 Silenziatore
3 Impugnatura anteriore
4 Carter della macchina
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione delle parti calde
Figura 4. Distanza necessaria tra
l’impugnatura anteriore ed un
silenziatore non protetto
1 Protezione anteriore della mano
2 Silenziatore
3 Impugnatura anteriore
4 Carter della macchina
Figura 5. Distanza laterale richiesta
tra l’impugnatura anteriore ed un
silenziatore
non
protetto
(vista
dall’alto).
1 Protezione anteriore della mano
2 Silenziatore
3 Carter della macchina
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione delle parti calde
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione delle parti calde:
cono di prova
Figura 6. Cono di prova per le parti calde
Gas di scarico
L'uscita dei gas di scarico deve essere posizionata in modo da dirigere le
emissioni lontano dalla faccia dell'operatore nelle normali posizioni di lavoro.
Lubrificazione della catena
L'utensile di taglio deve essere lubrificato automaticamente. Se viene fornito
in aggiunta un oliatore manuale, esso deve essere posizionato in modo da
poter essere azionato tenendo la motosega nella normale posizione di lavoro.
Bocchettoni dei serbatoi
Il tappo del serbatoio deve avere un ritegno. Il bocchettone del serbatoio del
combustibile deve avere un diametro di almeno 20 mm e il bocchettone del
serbatoio dell'olio un diametro di almeno 15 mm. Ogni bocchettone o tappo
deve essere marcato chiaramente. Se sono marcati solo i tappi, essi non
devono essere intercambiabili. La progettazione del tappo deve essere tale da
impedire perdite mentre la motosega è alla temperatura di funzionamento
normale, in tutte le posizioni di lavoro e quando è trasportata. Il bocchettone
deve essere posizionato in modo tale che il riempimento dei serbatoi con un
idoneo imbuto non sia ostacolato da altri componenti.
Tendicatena
Le motoseghe devono essere fornite con dispositivi di regolazione che
consentano di regolare la tensione della catena in base alle indicazioni del
costruttore.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Altri requisiti
Interruttore di massa
La macchina deve essere dotata di un interruttore di massa, che ne permetta
l'arresto definitivo e per il suo funzionamento non necessiti di una azione manuale
continuata. Questo interruttore deve essere posizionato in modo che possa essere
azionato quando la motosega è tenuta con entrambe le mani da un operatore che
indossi guanti protettivi. Lo scopo ed il metodo di azionamento dell'interruttore
devono essere marcati in modo chiaro e durevole.
Il colore dell'interruttore di accensione deve chiaramente contrastare con il colore
del fondo.
Protezione contro il contatto con parti ad alta tensione
Tutte le parti del motore che sono ad alta tensione devono essere isolate in modo
che queste parti non possano essere toccate.
Frizione
La frizione deve essere progettata in modo che la catena non si metta in movimento
quando il motore ruota a 1,25 volte la velocità di minimo.
Regolazione del carburatore
Gli elementi di regolazione del carburatore devono essere marcati in modo chiaro e
durevole,per esempio con i simboli come riportato nella ISO 3767-5. I simboli
utilizzati devono essere illustrati e spiegati nel manuale di istruzione.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Altri requisiti
Impugnature: 2.2 e
4.1 e 4.2
Protezione contro il
contatto con parti calde:
1.5.5 e 4.16
Protezione dell’impugnatura
anteriore e comando per
l’attivazione del freno catena:
2.3, 4.2 e 4.4
Leva per la messa
in moto: 1.2.3
Comando di blocco
dell’acceleratore: 1.2.3 e
2.2 (c), 4.12
Carter di protezione del Maglie della catena e barra
tamburo di frizione: 1.3.7 di guida idonee allo scarico
e 1.4. Tendicatena 4.20 dei trucioli: 4.7
Identificazione, sicurezza ed
Perno ferma
affidabilità dei comandi: 1.2 e
catena: 1.3.2 e
comando d’arresto: 1.2.4
4.5
Acceleratore: 4.11
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Riepilogo principali R.E.S
La misura dei livelli di pressione sonora medi temporali all'orecchio
dell'operatore deve essere effettuata in conformità alla EN 27182.
La misura dei livelli di potenza sonora emessi dalla motosega deve
essere effettuata in conformità con l'ISO/DIS 9207.
I valori raggiungibili di pressione acustica sono indicati nel prospetto
1.
Questi valori raggiungibili non costituiscono valori limite di esposizione
personale, ma valori di emissione di una macchina in determinate
condizioni di prova (per esempio velocità, carico, materiale da usare,
ecc.) e in conformità alla misura dei livelli di rumore corrispondenti.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Rumore
Rumore
Modo di
funzionamento
≤ 40
>40
fino 80
> 80
Al minimo
85
85
85
Velocità max a
vuoto
102
105
-
Velocità max a
pieno carico
100
103
105
Prospetto 1. Valori raggiungili di pressione sonora.
Nota: I valori di pressione sonora raggiungibili riportati nel prospetto 1 non
sono una barriera alla innovazione e non dovrebbero impedire il
raggiungimento di valori migliori. In questa ottica essi devono essere
revisionati per tener conto dell'evoluzione dello stato dell'arte.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Cilindrata cm3
La misura ed il calcolo della somma ponderata delle accelerazioni
devono essere effettuati secondo la ISO 7505.
I valori raggiungibili sono indicati nel prospetto 2.
Cilindrata
motore
(cm3)
Velocità max
a pieno
carico
Impugnatura
Al minimo
Velocità max
a vuoto
Anteriore
12,5
12,5
12,5
Posteriore
-
12,5
12,5
Anteriore
15,0
15,0
15,0
Posteriore
-
15,0
15,0
≤ 80
> 80
Prospetto 2. Valori raggiungili di accelerazione.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Vibrazioni
Questi valori raggiungibili non costituiscono valori limite di
esposizione personale, ma i valori di emissione di una macchina in
determinate condizioni di prova (per esempio velocità, carico,
materiale da utilizzare, ecc.) e in conformità alla misura dei livelli di
vibrazioni corrispondenti.
Nota
I valori di vibrazioni raggiungibili indicati nel prospetto 2 non sono
una barriera alla innovazione della tecnica e non dovrebbero
impedire il raggiungimento di valori migliori. In questa ottica essi
devono essere revisionati per tener conto dell'evoluzione dello stato
dell'arte.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Vibrazioni
DEFINIZIONE
Motosega di cilindrata limitata, espressamente progettata per essere
utilizzata esclusivamente da utilizzatori addestrati che operano
nella parte alta degli alberi.
Figura 7 – Motosega a catena portatili per potatura
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Motoseghe a catena portatili per potatura
La presente parte della ISO 11681 specifica i requisiti di sicurezza di
verifica per la progettazione e costruzione di motoseghe portatili con
motore a combustione interna destinate alle operazioni di potatura
di alberi e concepite per essere utilizzate da un solo operatore.
Essa si applica alle motoseghe provviste di motore con cilindrata
massima di 40 cm3e progettate unicamente per operazioni di
potatura eseguite da un operatore che lavora sugli alberi.
Essa descrive i metodi per eliminare o ridurre i pericoli che insorgono
durante l'uso. Inoltre, specifica il tipo di informazioni che devono
essere fornite dal fabbricante sulle procedure per un impiego sicuro.
Essa, tuttavia, non fornisce dei requisiti tecnici per ridurre i pericoli
associati al rumore e alle vibrazioni.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Requisiti essenziali di sicurezza (R.E.S.)
UNI EN ISO 11681-2 Motoseghe portatili da potatura
La presente parte della ISO 11681 differisce dalla ISO 11681-1 nei punti seguenti:
- punto 1: la cilindrata massima delle motoseghe per potatura è limitata a 40 cm3;
- punto 3: sono state aggiunte le definizioni di motosega per potatura, punto di attacco e dispositivo
antivibrazione;
- punto 4.1: le dimensioni richieste per le impugnature sono state modificate;
- punto 4.3: è stato aggiunto un requisito relativo al momento massimo ammissibile di
impugnamento;
- punto 4.4: sono stati aggiunti requisiti in base ai quali il freno automatico della catena deve
soddisfare ai requisiti della ISO 13772 e l’angolo di contraccolpo (kickback) ammissibile deve essere
ridotto a 30°;
- punto 4.6: è stato escluso l'impiego di un dente di abbattimento fissato in modo permanente;
-punti 4.9 e 4.10: i valori raggiungibili per il rumore e le vibrazioni sono stati eliminati e sostituiti da
una nota che sottolinea la necessità di un futuro sviluppo di valori corrispondenti allo "stato dell’arte";
- punto 4.12: il requisito è stato modificato per renderlo applicabile al dispositivo di arresto del motore
(al posto dell’interruttore dell'accensione);
- punto 4.13: il requisito relativo alla protezione dal contatto con le parti ad alta tensione è stato
ampliato e comprende un requisito relativo a un dispositivo di interruzione o di messa in corto circuito
dell’accensione sul lato bassa tensione nonché un metodo che consente di verificare, mediante
ispezione e utilizzazione di un dito di prova, che l’operatore sia protetto dal contatto accidentale con
parti ad alta tensione;
- punto 4.16: il requisito relativo alla protezione dal contatto con le parti calde è stato esteso a tutte
le parti della macchina; inoltre, è stato aggiunto un riferimento alla EN 563;
- punto 4.18: è stato precisato che il requisito è valido quando la motosega è impugnata con entrambe
le mani (normale posizione di lavoro);
- punto 4.21: è stato aggiunto un requisito relativo a un punto di attacco;
- punto 6.2: sono richieste informazioni supplementari;
- punto 6.3: sono state aggiunte nuove avvertenze relative alla sicurezza;
- punto 6.4: sono richieste nuove marcature sulla motosega.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Requisiti essenziali di sicurezza (R.E.S.)
UNI EN ISO 11681-2 Motoseghe portatili da potatura
Deve essere prevista una protezione della mano sull’intera lunghezza del lato
destro della parte inferiore dell’impugnatura posteriore. Tale protezione
deve estendersi, partendo dal bordo destro dell’impugnatura, per almeno 30
mm del lato della barra e almeno 100 mm nel senso della lunghezza (vedi
figura).
Tale protezione può essere assicurata ugualmente da parti della motosega.
La resistenza meccanica di tale dispositivo di protezione posteriore deve
essere conforme alla ISO 6534.
Dimensioni
posteriore.
minime
della
protezione
in
corrispondenza
dell'impugnatura
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Protezione in corrispondenza
dell'impugnatura posteriore
Bilanciamento
La motosega deve essere bilanciata quando è munita di barre raccomandate
dal costruttore.
Il bilanciamento deve essere provato conformemente alla ISO 8334. L’angolo
massimo formato dalla barra e dal piano orizzontale non deve essere
superiore a 30°.
Il momento di impugnamento che consente di mantenere la motosega in una
posizione laterale non deve essere superiore a 7 Nm, quando calcolato
conformemente all’appendice C.
Protezione da lesioni dovute al contraccolpo
L'angolo calcolato di contraccolpo o l’angolo di arresto della catena, a
seconda di quale sia inferiore, non deve essere superiore a 30°.
Dispositivo di arresto del motore
La macchina deve essere munita di un dispositivo di arresto del motore che
ne consenta l’arresto completo e il cui azionamento non necessiti un'azione
manuale mantenuta. Il comando di tale dispositivo deve essere posizionato
in modo tale da poter essere azionato con la mano destra quando la
motosega è impugnata da un operatore che indossa guanti protettivi
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Altri Requisiti
Protezione contro il contatto con parti ad alta tensione
Deve essere previsto un dispositivo di interruzione o di messa in corto
circuito dell’accensione installato sul lato bassa tensione.
Tutte le parti del circuito ad alta tensione, ivi inclusi i morsetti delle
candele, devono essere isolate in modo tale da evitare qualsiasi contatto
accidentale da parte dell’operatore. I requisiti devono essere verificati
mediante ispezione e l'impiego di un dito di prova come specificato dalla
CEI 60335-1:1991.
Arpione di abbattimento
La motosega deve essere progettata in modo tale da consentire il
montaggio di un arpione di abbattimento.
Punto di attacco
Le motoseghe per potatura devono essere munite di un dispositivo di
attacco che consenta di fissare l’unità a una fune o a una cinghia, a
seconda dei casi. L’apertura deve avere un diametro di almeno 10 mm e il
dispositivo deve essere in grado di reggere una massa tre volte superiore al
peso complessivo della motosega con serbatoi pieni e munita della barra di
lunghezza massima e di una catena.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Altri Requisiti
Le motoseghe portatili da potatura devono essere accompagnate da un
manuale d’istruzioni contenente istruzioni ed informazioni dettagliate su tutti
gli aspetti di manutenzione da parte dell’operatore/utilizzatore e sull’uso
sicuro della motosega, ivi inclusi i requisiti relativi all’abbigliamento e ai
dispositivi di protezione individuale e la necessità di un addestramento a tutte
le operazioni manuali da eseguire con la motosega, in particolare la potatura di
alberi. Tali istruzioni e informazioni devono essere conformi al punto 5.5 della
ISO/TR 12100-2: 1992.
Nota: Deve essere fatto ampio uso di fotografie e/o rappresentazioni grafiche.
Sulla copertina del manuale d’istruzioni deve essere sottolineata l’importanza
di leggere attentamente il manuale di istruzioni prima di utilizzare la
motosega.
Nel manuale d’istruzioni delle motoseghe per potatura deve inoltre essere
indicato che si tratta di uno speciale tipo di motosega appositamente
progettata per la potatura di alberi e deve essere specificato che la motosega
può essere utilizzata con una sola mano solo da un operatore addestrato che si
avvale di un metodo di lavoro accuratamente ideato e sicuro. Deve infine
essere sottolineato che la motosega è concepita unicamente per la potatura di
alberi in queste precise condizioni e deve essere ugualmente specificato che
per tutte le altre operazioni essa è concepita per essere utilizzata con due
mani, esattamente come una normale motosega.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Manuale d’istruzioni
Il manuale d’istruzioni deve almeno riportare le informazioni riguardanti:
- la messa in funzione (avviamento e arresto);
- l’assemblaggio;
- le condizioni di utilizzazione previste, cioè gli usi previsti specificando le
lavorazioni che possono essere eseguite con la descrizione dettagliata delle
operazioni che devono essere effettuate per ogni fase specifica dell’impiego
della macchina. In particolare deve essere presente un avvertimento
indicante la pericolosità dell’uso della motosega con una sola mano e deve
essere puntualizzata l’importanza dell’addestramento dell’operatore alle
tecniche di arrampicata sicura e all’uso di tutte le attrezzature di sicurezza
supplementari raccomandate o qualsiasi altro sistema che impedisca la caduta
dell’operatore e della motosega;
- la descrizione dei dispositivi di sicurezza e spiegazione del loro
funzionamento;
- il trasporto;
- la regolazione;
- la manutenzione, la riparazione e la sostituzione di parti meccaniche e non;
- i danni alla macchina e all’operatore che possono derivare dall’uso non
corretto;
- i requisiti per i dispositivi di protezione personali e altri dispositivi di
protezione;
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Manuale d’istruzioni
- i dati tecnici: massa (kg), capacità serbatoio combustibile e serbatoio olio
di lubrificazione della catena (cm3), lunghezza di taglio (cm), catena (passo
specificato in mm/inch e spessore del dente di guida della catena in
mm/inch), pignone di guida (numero di denti), cilindrata del motore (cm3),
potenza massima al freno (kW), velocità di rotazione del motore (massima al
taglio e al minimo in min-1), consumo di carburante al regime di potenza
massima del motore kg/h, consumo specifico di carburante al regime di
potenza massima del motore g/kWh, il livello di pressione sonora; il livello di
potenza sonora;
- il freno catena (tempo medio di arresto alla velocità massima in s);
- il livello di vibrazioni (accelerazioni in m/s2);
- le segnalazioni.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Manuale d’istruzioni
Tutte le motoseghe devono essere dotate di una targhetta d’identificazione
che contenga, in maniera leggibile e indelebile, almeno le informazioni
seguenti:
– nome e indirizzo del fabbricante;
– anno di costruzione;
– denominazione della serie o del tipo;
– numero di serie, se esiste;
– marcatura CE (per le motoseghe immesse per la prima volta sul mercato
dopo il 21 settembre 1996).
Inoltre, le motoseghe devono recare (con segnature) le seguenti informazioni
supplementari:
– identificazione del comando di avviamento/arresto, del comando
dell’oliatore, dei tappi dei serbatoi del carburante e/o dell’olio, del comando
dell’aria, del comando del dispositivo di adescamento, dell’interruttore per il
riscaldamento delle impugnature (se presente);
– un simbolo indicante che sono necessari i dispositivi di protezione auricolari
e degli occhi.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Segnature, Marcatura CE e Certificazione
Per le motoseghe portatili da potatura:
– un’etichetta evidente con riportato “ATTENZIONE: QUESTA MOTOSEGA È
DESTINATA UNICAMENTE A OPERATORI ADDESTRATI ALLE OPERAZIONI DI
POTATURA - LEGGERE IL MANUALE DI ISTRUZIONI”;
– un’istruzione relativa al fatto che si deve sempre far uso dell’impugnatura
con due mani quando ciò è possibile.
Nota: Questo testo può essere sostituito da un pittogramma.
Le motoseghe immesse per la prima volta sul mercato dopo il 21 settembre
1996 devono essere contrassegnate con il marchio CE, attestante il rispetto
delle condizioni di sicurezza previste dalle direttive comunitarie recepite in
Italia con il D.P.R. 459/’96 (“Direttiva Macchine”) e devono essere dotate di
dichiarazione di conformità con la quale il fabbricante dichiara che la
macchina rispetta tutti i requisiti essenziali di sicurezza che la riguardano.
La motosega è inserita al punto 8 dell’elenco dell’allegato IV del D.P.R.
459/’96, quindi bisogna applicare la procedura di certificazione di cui
all’art. 4 comma 1, lettere B e C.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Segnature, Marcatura CE e Certificazione
Inoltre, secondo le disposizioni contenute nella Direttiva 2000 14/CE del
8/05/’00 concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed
attrezzature destinate a funzionare all’aperto (recepita dall’Italia con il
D.Lgs n° 262 del 4/09/’02 pubblicato sul S.O. della G.U. n° 273 del
21/11/’02), dal 3 gennaio del 2002 la marcatura CE, anche per le motoseghe
a catena portatili, deve essere accompagnata dall’indicazione sulla
macchina del livello di potenza sonora garantito.
Figura 8. Esempio di indicazione di livello di potenza sonora garantito
Per “livello di potenza sonora garantito”: il livello di potenza sonora
determinato in base ai requisiti di cui all’allegato III della direttiva 2000
14/CE, che include le incertezze legate alle variazioni di produzione e alle
procedure di misurazione ed il cui non superamento sia confermato dal
fabbricante o dal suo mandatario stabilito nella Comunità in base agli
strumenti tecnici applicati e citati nella documentazione tecnica.
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Segnature, Marcatura CE e Certificazione
Scarica

Istruzioni per l`adeguamento delle motoseghe a catena