NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
Periodico gratuito di informazione sulle eccellenze
delle Marche tra mare, territorio e cultura
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A Jesi l'estro
di Peppe il liutaio
Natale, viaggio nelle
vie dello shopping
Gli Onafifetti
Il ritorno di Federico
Arrivato dalla Basilicata 28
anni fa, quando hanno visto
come lavorava...
Itinerario in cerca di regali e
atmosfere di festa nel cuore
della città...
Il gruppo di cabarettisti jesino
il 20 dicembre, nella sede della
Fondazione ...
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ANNO
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10/11
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12
PAGINA
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A palazzo Parisani
sulle orme del Corso
Ora il profumo
diventa un'arte
Nello storico palazzo di Tolentino dove fu firmata la Pace
soggiornò Napoleone...
L'evoluzione del settore dal
commerciale, di nicchia, al
progetto in atelier...
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Arriva
comunque
Foto di Corrado Maggi / www.corradomaggi.it
e
Natale
Suggestione, Ancona
si fa presepe tra l’abside
romanico di Santa Maria
della piazza e le luci
del porto
E
cco il nostro presepe, una
bella immagine di Ancona,
di uno dei suoi angoli più
suggestivi e mistici.
Stiamo vivendo momenti molto
duri, fatti di paura e di orrore per
quello che accade. E mentre si
avvicina la festività religiosa più
importante per noi cattolici, ci
troviamo davanti ad una ridda
di sentimenti contrastanti.
Difficile pensare a luminarie e feste, anche se, come
si dice, la vita va avanti.
E allora abbiamo scelto
questa foto per la nostra
copertina di Natale, che
evoca senza dire, le parole spesso sono superflue.
Un’inquadratura che parte
con l’abside romanico di Santa
Maria della piazza e si proietta verso le luci del porto,
dove una nave salpa per altre
sponde.
La rivista naturalmente parlerà
anche dello shopping, della
festa, perché questa nostra
città ha bisogno di ripartire, di
ritrovare fiducia e voglia di
guardare oltre.
Da bambini era magia,
fatta di doni, profumi e
dolci speciali, da grandi le
cose cambiano ma luci e
carte colorate accendono
comunque la fantasia, e il
desiderio di dividere un’atmosfera diversa dal solito
con gli altri.
m.r.
•
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ARTI & ARTIGIANI
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
Alcune immagini di Giuseppe Quagliano nel suo laboratorio straordinario a Jesi
Dalle sue mani nascono violini, viole e violoncelli che girano il mondo
Con lui nelle foto Giuditta Canuto da anni sua abile collaboratrice
Nel suo laboratorio a Jesi, ai confini col centro storico, crea pezzi unici che girano il mondo
L’estro di Peppe liutaio straordinario
Nelle Marche da 28 anni
quando hanno visto come
lavorava non l’hanno più
lasciato andare
di Giovanni Filosa
L
PERIODICO
DI INFORMAZIONE
DIRETTORE
RESPONSABILE
Marina Roscani
PROGETTO
GRAFICO
Sergio Giantomassi
IMPAGINAZIONE
Icselle Design
Studio S.a.s
EDITORE
Cristina Cognini
ANNO
001
STAMPA
Gruppo Manservigi
Registrazione presso
il Tribunale di Ancona
N. 3638/2015 RCC
del 28 agosto 2015
Per informazioni commerciali
Cristina Cognini
Cell. 392.2049761
[email protected]
a mano scende delicatamente
sulla curva, la accarezza con
passione, poi risale e tocca, con
una pressione sempre più costante,
le parti più delicate, dove si perdono
gli occhi e la mente.
Lo sguardo dell’uomo sembra voler
dire alle mani, che operano, di fare
piano, ché quell’essere che giace sulle sue gambe si potrebbe rompere
perché il tormento interno non ha
limiti.
Cosa dite? No, tranquilli, non è l’incipit di “Cinquanta sfumature” o di
qualche romanzetto pruriginoso.
Ma è che, vedendo Giuseppe Quagliano, liutaio, lavorare su di un violoncello, su di un violino o, comunque, su di uno strumento a pizzico,
ti procura queste sensazioni.
Peppe, così lo chiameremo come
dicono i notari, è un personaggio
straordinario, che vive la sua quotidianità in un laboratorio straordinario, proprio al confine dello straordinario centro storico di Jesi. Ci
capita di venire spesso a far chiacchiere con il nostro liutaio preferito
ed incontri sguardi curvi su vari pezzi che un giorno diventeranno uno
strumento unico. Ti salutano dei
giovani che prima di usare sgorbie
o piallette, chiedono scusa al legno.
Giuditta Canuto, per esempio, da
alcuni anni collaboratrice di Peppe,
sembra voler cullare la sua creatura.
E la ammira, con quel bellissimo
sguardo che le fugge dal viso. Peppe
è capitato nelle Marche, a Jesi, quasi
ventotto anni fa, per fare il servizio
civile presso la ludoteca. Veniva da
Cancellara, vicino Potenza, quando
hanno visto come lavorava e si ingegnava, non l’hanno fatto più partire.
Sembra che al suo paese d’origine
gridino, ancora, di un cervello in
fuga. “Giuro che non ho mai suonato strumenti a corda, ma non
esiste nulla di eguale alle sensazioni
che si provano costruendone uno.
E’ come se ti mettessi a chiacchiera
col legno e gli dicessi: adesso tu stai
lì, buono, che ti faccio diventare un
capolavoro”. Un pezzo unico, che
gira il mondo. “I musicisti esigenti
vogliono sentire uscire, dal proprio
strumento un suono particolare.
Io cerco di darglielo, ma ci vuole
tempo, perché il legno ha un’anima.
Vedi questo violino? E’ una perfetta copia di un violino Amati di fine
Seicento. Due anni di lavoro per
farlo non simile ma uguale, se possibile, ed ora ce l’ho qui, in revisione,
è appena tornato da una tournée in
Giappone, dove ha avuto un grande
successo, con un violinista, Ettore
Pellegrino, ed il gruppo musicale cui
appartiene”. Dice che queste sono le
soddisfazioni, ci crediamo. “Il legno,
caro mio, parla. E soprattutto ha
paura di essere violentato, non è che
sia scorbutico, no, ma va preso per il
verso giusto. Figurati, per far vedere la luce ad un violino, ci vogliono
circa trecento ore. Sempre lì, chino
a lavorarlo. Il legno non se la prende, se lo ami”. Costerà un capitale,
allora? “Se vuoi un violino esclusivo, servono circa diecimila euro. Ma
qui facciamo tutto a mano, la tecnologia non entra, giusto una piccola
sega elettrica”.
Quattro allievi, per una scuola che
fa scuola. Unica nel suo genere.
Dove il profumo del legno e della
colla ti fanno ripensare ai “trip” degli anni dei figli dei fiori. Entra una
signora, chiede un consiglio. “Finalmente sono in Paradiso”, dice con
occhi ridenti.
E noi andiamo a chiudere a chiave
la porta, non si sa mai se ne accorgessero quelli di fuori…
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Per dare la vita a un
violino ci vogliono 300
ore di lavoro, il legno
ha un’anima e va
trattato con amore
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VISTI DA NOI
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L'8 marzo nasce Mom & Pop, il negozio che sfida gli iperstore a colpi di unicità e colore
L'eleganza pop è questione di stile
Nel cuore di Ancona la
boutique per lei, capi bon
ton e chic, tra qualità
e dettagli esclusivi
di Alessandra Bruno
“L
a moda passa, lo stile
resta”. Un celebre aforisma di Coco Chanel è la
chiave per provare a tratteggiare la
filosofia che ispira Martina Mazzarini, titolare di “Mom&Pop” una
«piccola boutique», come ama definirla, nel centro di Ancona, in corso
Amendola. L’insegna del delizioso
locale, così particolare, la dice lunga: «Stavo scegliendo il nome- ricorda Martina- quando ho letto su
Repubblica l’articolo riferito ai centri commerciali americani, chiamati
shopping mall, stabilimenti quasi spettrali dove si girano serial su
Dracula. Si parlava del riscatto delle
micro imprese, denominate “Mom
and Popular”. Ecco io volevo essere
proprio una piccola entità, agli antipodi della grande distribuzione».
Per questo, esclusività, ricercatezza
e estrema cura dei materiali, sono i
punti di forza del negozio di abbigliamento declinato al femminile e
nato- non a caso- lo scorso 8 marzo:
«Le mie clienti - racconta Martinahanno dai 25 ai 60 anni, la forbice
è molto ampia. Mi piace instaurare
un clima di confidenza e fiducia, chi
viene nel mio negozio diventa anche
un’amica. Do consigli sul look, aiuto a scegliere l’articolo giusto in base
alla persona che ho davanti». Una
“consulente di immagine”, quindi, per vocazione: «La città non è
molto grande- spiega Martina- così
cerco di avere accortezze nel sug-
La titolare Martina
Mazzarini: le clienti
sono amiche, con loro
festeggio i 40, il blu?
È il nuovo nero
Nelle foto di Angelica Muzzi, l'interno
della boutique femminile Mom & Pop
di Martina Mazzarini che ha aperto
i battenti nel marzo di quest'anno
Le proposte bon ton tra qualità
e dettagli originali
gerire il look giusto per creare alle
clienti outfit esclusivi, quasi unici.
Sobri, ma ricercati. L’offerta è multi
brand, tengo molto al made in Italy
e preferisco nutrire le nostre piccole aziende. Marchi di ricerca come
“Rame” che si trova alla Rinascente
o altri più conosciuti come “Manila
Grace”, di cui l’anno prossimo avrò
il total look in esclusiva per Ancona
e Naf Naf che permette una linea
basic da abbinare facilmente. In negozio ho anche Imperfect, linea casual chic che ha tra le sue fan anche
Belen Rodriguez. Guardo etichette
e composizione dei capi, seleziono il
puro cotone o la pura seta naturale,
non amo l’acrilico e tutto ciò che è
finto».
Gli accostamenti da “Mom & Pop”
accendono la fantasia e i giochi cromatici. Da mixare in camerino blazer, jeans, gonne, gilet o abiti con un
tocco di originalità, per essere notate sì. Ma sempre “inchinandosi” a
sua maestà bon ton: «L’idea è che un
blazer basico o una giacca- prosegue
Martina- possano diventare moda
se con taglio e colori alternativi: a
proposito di colori, nero a piccole
dosi, magari accostato al blu navy,
il nuovo black. L’autunno offre una
vasta gamma di sfumature dal verde
al marrone, dall’aranciato, al beige
fino alle fantasie flower power. Dobbiamo ritrovare un po’ di colore e
freschezza, stemperando i toni grigi
del quotidiano. Il jeans è sempre un
cult, veste anche di sera, noi donne
non ne possediamo mai abbastanza». L’aria natalizia si riflette anche
sulle mise: «Per le feste la tendenza
propone le gonne a palloncino, retrò e in fibra elastica, rigorosamente
chic. Sopra t-shirt minimal anche
nelle tonalità».
Poi conclude: «Sui social ricevo tanti consensi, lo shopping ha reso soddisfatti anche i mariti. Festeggerò i
miei 40 anni, l’8 dicembre, in negozio con le mie clienti- amiche».
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FATTI & PERSONAGGI
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Nelle immagini un caracco, palazzo
Benincasa in via della Loggia
l’Annunciazione del Crivelli
commissionata da Grazioso
e lo stemma di famiglia
GRAZIOSO
BENINCASA
Ai miei tempi Ancona
era crocevia di culture
polis rinascimentale una
repubblica marinara
ricca e potente
Di origine dalmata nacque
nel 1410 a Montesicuro
il fratello fece costruire
il celebre palazzo
di Claudio Desideri
G
razioso Benincasa, cartografo, comandante di navi, mercante, amministratore. Uno
degli uomini più illustri dell’Ancona
del XV Secolo.
Messer Grazioso, ci parli del suo
casato.
Nacqui a Montesicuro, nella nostra
residenza di campagna, nel 1410.
La nostra famiglia era originaria
della Dalmazia e si era trasferita ad
Ancona per svolgere al meglio la
sua attività legata alla mercatura. Ai
quei tempi per una famiglia straniera aggregarsi alla nobiltà anconetana
costava moltissimo, circa mille scudi
e così il nostro titolo, di marchesi di
Wiagrodek, fu concesso molto più
tardi da Giovanni II, Re di Polonia. I
Benincasa hanno dato alla città grandi uomini come Luciano, grazie al
quale oggi esiste la vostra importante
Biblioteca comunale.
Dove viveva la sua famiglia?
Inizialmente avevamo una piccola proprietà in via della Loggia poi
Dionisio, mio fratello, comprò tutte
quelle vicine che furono abbattute
per costruire il palazzo su disegno di
Giorgio da Sebenico. L’architetto era
stato chiamato dal Comune di Ancona per realizzare la Loggia dei Mercanti. I Benincasa ne approfittarono
e fecero erigere lo splendido palazzo
che ancora oggi potete ammirare.
Lei era mercante e comandante
di nave?
Sì la mia famiglia possedeva caracche
e galeazze ed io già da giovanissimo
avevo preso la via del mare. L’esperienza marinara era considerata vera-
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Grazioso Benincasa, cartografo, mercante e comandante
di navi, racconta anche la storia della sua amata città
“Trascorsi la mia vita
più in mare che
sulla terra ferma”
mente formativa. Talmente dura da
forgiare al meglio il carattere di una
persona. Pensi che a bordo non vi
erano posti riservati all’equipaggio.
Solo il comandante aveva una sua
cabina e le merci stavano nella stiva
per essere protette e portate integre
a destinazione. I marinai dormivano
sotto le stelle con qualsiasi tempo.
Quando pioveva, non si poteva ne-
anche accendere il fuoco sul ponte
così il pasto era pane duro o gallette.
Lei è conosciuto soprattutto
come cartografo e padre della moderna geografia.
Nel 400’ la navigazione si basava
sulla conoscenza dei venti, delle
correnti, dei profili delle coste, sul
sole di giorno e sulle stelle di notte.
In pratica era la stessa dei romani.
•
Con l’avvento delle carte nautiche
tutto cambiò. Erano grandi pergamene, riccamente decorate, basate
sull’orientamento della bussola e pur
mancando di latitudine e longitudine, fornivano un preciso disegno dei
mari e una ricostruzione esatta della
costa. I miei portolani e le mie carte
sono conservati nei musei di tutto
il mondo: Firenze, Vicenza, Parigi,
Londra, Palma de Mallorca, Milano,
Ancona, Roma, Città del Vaticano,
Nagent sur Marne, Vienna e Bologna. Ebbi un figlio, Andrea che divenne anche lui cartografo.
Io vissi più in mare che in terra ferma. Ancona, Genova, Venezia e
Roma furono le città in cui svolsi il
mio lavoro di cartografo. Le carte
erano molto preziose ed erano accessibili solo ai mercanti o capitani più
facoltosi che vivevano in città grandi
e prosperose.
A Londra c’è un famoso quadro
del Crivelli in qualche modo legato
a lei?
Penso si riferisca alla famosa Annunciazione di Carlo Crivelli oggi
conservata alla National Gallery di
Londra. Si tratta di una delle opere
più celebri del pittore veneto che io
chiamai quando ero Cancelliere della
città di Ascoli Piceno. In quegli anni
riuscii ad ottenere da Papa Sisto IV la
Libertà Ecclesiastica per quella città
che volle celebrare, con la splendida
pala, l’acquisita indipendenza.
E la sua Ancona?
Come potevo tornavo nella mia casa
sul porto. La città viveva in quegli
anni un periodo splendido sotto
l’aspetto politico, economico e culturale. Libero comune e repubblica
marinara, grazie a questa autonomia
riuscii a sviluppare un percorso di
crescita urbana al pari delle grandi
città interne, dove i Signori cercavano, anche con l’arte, un modo per
distinguersi. Ancona era un crocevia
di culture. Vivevano e prosperavano importanti comunità da quella Ebraica a quella Albanese, dalla
Greca all’Armena, dalla Slava alla
Spagnola. Anche Fiorentini, Veneti,
Genovesi e Umbri si erano trasferiti in questa bella città che allora era
considerata, a tutti gli effetti, città
rinascimentale.
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NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
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GIOIELLI DA VEDERE
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Il generale Bonaparte soggiornò nella sala rossa nel 1797, quando firmò la Pace di Tolentino
L'eco di Napoleone a palazzo Parisani
La splendida dimora
tolentinate conserva le sale
napoleoniche con mobili
e suppellettili d'epoca
di Alessandra Bruno
T
olentino caput mundi? Una
provocazione giocosa lanciata
di recente dal quotidiano nazionale La Stampa consiglierebbe di
spostare il centro della politica nella
tranquilla e virtuosa città nel cuore
del Maceratese, così lontana dagli
scandali che hanno colpito Roma.
Un assist da cogliere al volo per
un viaggio che profuma di passato,
spiritualità ed arte. A Tolentino è
custodito un gioiello come Palazzo
Parisani- Bezzi, di proprietà del Comune, dagli anni ’70 del secolo scorso. Qui le storiche sale raccontano
del giovane Napoleone Bonaparte
che dal 16 al 19 febbraio del 1797,
al termine della Campagna d’Italia,
sottoscrisse, nella “sala gialla”(dove il
damasco giallo colora le pareti), con
i delegati della Santa Sede inviati da
Papa Pio VI, il Trattato della Pace di
Tolentino. Un dipinto ancora esistente raffigura l’accordo siglato. Il
percorso museale, allestito dall’amministrazione comunale, consente di visitare le stanze occupate da
Napoleone, con i mobili e le suppellettili dell’epoca. Suggestiva la sala
che conserva le sedie, le consolle, le
specchiere ed il piccolo tavolo dove
fu sottoscritto e firmato il Trattato
di Pace: permangono ancora le macchie di inchiostro del calamaio più
volte rovesciato durante le trattative
da Napoleone e la “sala rossa” (per
via delle pareti tappezzate di damasco rosso) con il letto a baldacchino
dove ha dormito il giovane generale corso. Questa è una delle camere
più belle del palazzo, arricchita da
due consolle e dal fregio che presenta una decorazione naturalistica. Dalla camera da letto si accede
al Gabinetto di Toletta , una stanza
dalla pianta irregolare, dal soffitto
con volta a crociera affrescato con
decorazioni floreali: le pareti sono
dipinte con immagini allegoriche
e paesaggi naturali. «Ironia della
sorte - spiega il sindaco Giuseppe
Pezzanesi - il Palazzo nel maggio del
1815 ha ospitato il Barone Federico
Bianchi, che sconfisse, poche settimane prima di Waterloo, Gioacchino Murat, cognato di Bonaparte,
nei pressi del Castello della Rancia,
in quella che è conosciuta come la
Battaglia di Tolentino». Lasciando
alle spalle le Sale Napoleoniche del
piano nobile si aprono gli ambienti
riservati alla vita quotidiana: proseguendo nel percorso i si entra in una
grande cucina, che serba ancora il
camino e il piano cottura, e in altre
sale affrescate in stile pompeiano. Il
secondo piano del palazzo è costituito da una serie di locali che negli
ultimi anni hanno ospitato mostre
ed eventi correlati alla vita culturale
di tutto il territorio.
Da metà dicembre una novità per i
turisti, che arrivano anche dall’estero.
Le Sale Lucatelli: «Verranno esposti
i parapetti ad opera dell’architetto
Giuseppe Lucatelli - conclude Pezzanesi - che ha realizzato il Teatro
Nicola Vaccaj alla fine del ‘700. Per
abbellire i palchi del primo ordine
aveva composto trentatrè tele con
soggetti mitologici. Oggi dopo molti secoli trovano una nuova e prestigiosa sede all’interno di Palazzo
Parisani. E’ stata restaurata anche la
stanza da “Stiro e lavoro”, completamente decorata, situata al piano
nobile del palazzo con teli attribuiti
allo stesso Lucatelli».
•
Il palazzo piace
all'estero, il sindaco
Pezzanesi: a dicembre
in mostra le tele
dell'architetto Lucatelli
I preziosi interni dello storico palazzo
Parisani-Bezzi a Tolentino, nel cuore
del Maceratese. Vi soggiornò
Napoleone quando firmò la Pace
di Tolentino nel 1797. La dimora piace
molto all’estero e presto verranno
messe in mostra le teli dell’architetto
Giuseppe Lucatelli
Auguri
ai lettori
Si ringrazia in particolar modo per l'amichevole collaborazione e il fattivo sostegno
Marina Roscani, direttore responsabile, Claudio Desideri, Giovanni Filosa e Corrado Maggi
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LUPI DI MARE
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PAGINA
Lo scalo nel 2016 ospiterà il Farr 40 con i campioni della Coppa America
Marina Dorica, perla dell'Adriatico
Il porto turistico risplende
d'estate, è cantiere di idee,
d'inverno coccole beauty
per gli yacht
di Alessandra Bruno
•
«L
e barche le ho costruite, le
ho navigate, le ho raccontate
e adesso le metto a dormire». Leonardo Zuccaro, direttore di
Marina Dorica, classe ’54, svela curiosità e segni distintivi del suggestivo
porto turistico di Ancona, a nordovest del Monte Conero, il primo per
grandezza nell’Adriatico e il quarto
nel Belpaese. In oltre 200mila metri
quadrati sono ormeggiate in acqua
1300 barche, 260 riposano a terra.
Una chiacchierata a tu per tu con chi
è approdato al sogno di una vita, regalandosi uno spicchio di mare ogni
mattino.
Quando ha sentito il richiamo
del mare?
«Ho iniziato a navigare da piccolo.
Un amore ereditato da mio padre
Ugo, appassionato di mare e di pesca.
A vent’anni di questa passione ne ho
fatto un mestiere. In mare ho vestito
il ruolo di “skipper”, che preferisco
chiamare all’italiana comandante. Ho
collaborato come project manager alla
realizzazione di alcune imbarcazioni e
ho scritto per oltre vent’anni per la
principale rivista di settore, il Giornale della Vela, spaziando dai reportage
di viaggio fino alle prove tecniche».
In quali acque ha navigato?
«Ho partecipato a molte regate nel
Mediterraneo, dalla Giraglia alla Middle Sea Race, e poi l’Antigua Sailing
Week e diverse traversate atlantiche.
Mi manca di navigare l’Oceano Pacifico, è il mio sogno nel cassetto che
spero di realizzare in futuro».
L’arrivo a Marina Dorica era già
scritto nel suo destino.
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«Sono entrato nel 2010, chiamato dal
Consiglio d’amministrazione allora in
carica. Avevo già fatto una consulenza
per Marina Dorica nel 1995 quando
ancora era in fase di progettazione,
per me è stato un piacevole ritorno».
Come è la vita di un porto turistico?
«Si divide in due grandi stagioni:
quella invernale e quella estiva. Nella prima il porto turistico non ha un
grande appeal, sono pochissime le
eccezioni. Penso ad esempio a quello
di Barcellona che è dentro la città. Da
ottobre a marzo ci si occupa prevalentemente di manutenzioni, il porto
ha bisogno di cure costanti. Poi c’è la
fase estiva - operativa in cui il porto
vive la massima intensità con presenza
costante di diportisti e di ospiti esterni. Le regate e le gare di pesca, che
sono la peculiarità di un porto turistico, quest’anno si sono miscelate agli
eventi culturali: 12 appuntamenti tra
spettacoli teatrali, musicali, di magia,
di cabaret. La piazza di Marina Dorica era quasi sempre piena di gente,
oltre ai diportisti anche molti comuni
cittadini per i quali il porto turistico è
diventato un luogo di incontro anche
grazie alla fioritura delle attività commerciali, ristoranti in primis».
Un momento cruciale per Marina Dorica?
«Il volano è stato il campionato del
mondo di vela nel 2013, prima non
avevamo un palmares di questo tipo,
ha costituito un track record. Marina
Dorica ha una funzione logistica, i
quattro circoli affiliati (Assonautica,
Lega navale, Ancona yacht, Sef Stamura) hanno candidato il porto come
sede per i campionati del mondo. Dal
18 al 21 maggio 2016 ospiteremo
una tappa del circuito Farr 40 con i
migliori campioni di vela internazionali, già protagonisti dell’America’s
Cup».
Il direttore Leonardo
Zuccaro, velista e
project manager cura
la logistica: amo il
mare, come mio padre
Alcune suggestive immagini
di Marina Dorica
Foto di Sergio Giantomassi
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NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
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CABARET D'AUTORE
PAGINA
Alcune immagini tratte dagli spettacoli
degli Onafifetti, il gruppo di cabarettisti
jesini che calca la scena
dal lontano 1968
Quasi nozze d’oro con la satira
e la voglia di prendere
in giro la politica locale
e nazionale
A dicembre
un appuntamento
dedicato a Federico II
Di scena il 20 dicembre nella sede della Fondazione
Onafifetti, immaginando
il ritorno di Federico II
Filosa, Memè e Sardella
cabarettisti dal 1968 sulla
cresta dell'onda
anomala dei teatri
di Marina Roscani
G
iovanni Filosa, Piergiorgio
Memè, Mario Sardella. Satirici cabarettistici musicanti
jesini...dal 1968 sulla cresta dell'onda anomala dei teatri nostrani.
È quanto si legge sotto la voce informazioni della pagina Fb degli Onafifetti. Gruppo che da quasi mezzo
secolo sberleffa, canta e suona il
mondo che vede intorno, in chiave
strettamente locale, ma anche nazionale. Ogni ambito che presta il fianco alla satira, gli Onafifetti l’hanno
praticato, e declinato a modo loro.
Con gli spettacoli hanno girato l’Italia e non solo, anche in Germania
hanno portato la loro leggerezza, introdotti da un libretto di scena con
traduzione.
“Ma spesso capire le parole non
serve, la mimica basta e avanza”, ci
raccontano in un’intervista piena di
battute. E come poteva essere altrimenti.
Giovanni Filosa lo conosciamo da
una vita, non diciamo quanto, per
rispetto a noi, non a lui.
Il cabaret c'è l’ha nel sangue, anche
nella vita di tutti i giorni è un Onafifetto, non c’è storia.
Piergiorgio Meme’ che dice di essere nato giù ‘l Prado, tra i cordari
ed essere cresciuto sano tra foglie e
maragnano, mette a disposizione la
sua taverna in zona stadio, per dar
vita agli spettacoli. E Mario Sardella, nato cinto d’edera in novembre
quando Paci’ già era presidente,
racconta cosa ha messo in cantiere
il gruppo di giovani attempati, per
debuttare in primavera. “Sarà una
rappresentazione divisa in due scene diverse. Una parte cantata e una
recitata, in cui si parlerà di politica
locale e nazionale, ma anche della
realtà jesina”.
“Abbiamo architettato questo lavoro
in modo diverso – interviene Giovanni – una commedia in cui ci immaginiamo, noi Onafifetti, delusi e
disgustati del mondo che ci circon-
da, decidere di rottamarci, ritirandoci in una casa di riposo per artisti.
Da una parte rappresentiamo una
giornata tipo nella struttura, i pasti,
le visite dei parenti, l’attesa, del famoso Godot che non arriverà mai.
Dall’altra il cabaret, che parla e sparla del mondo fuori. E ci sarà un finale a sorpresa”.
Dopo quasi 50 anni gli emuli de “I
gufi”, loro storico gruppo di riferimento, hanno deciso di raccogliere
la sfida e introdurre la prosa: “Scri-
In primavera gli jesini
in una commedia
in cui si immaginano
rottamati in una casa
di riposo per artisti
viamo a sei mani, anzi a cinque e
mezzo, perché Giovanni ha il braccino corto – chiosano i compagni –
poi al pianoforte c’è Marta Tacconi,
un validissimo apporto per il gruppo”.
Il difficile, raccontano, è fare cabaret in un momento come questo,
dove non ci sono personaggi politici
di grande caratura e soprattutto la
gente è molto lontana dalla politica.
Sono periodi bui, in cui strappare
una risata serve ad esorcizzare paure
e insicurezze.
“Alla satira – dice Piergiorgio - non
si mette il mordacchio , guardando il portafoglio pieno di tessere di
Simply, Coal e Sidis, mi sono accorto che manca quella dell’Isis...” . Al
gusto della battuta, non resistono.
E così il 20 dicembre gli Onafifetti
hanno preparato “Il ritorno di Federico”, che proporranno nella sede
della Fondazione, nella bella piazza
con l’obelisco. In cui si immagina
il rientro dell’imperatore nella città
che gli dette i natali, e si fantastica
sulla reazione dello “stupor mundi”
alla vista della Jesi di oggi.
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08 09
LE COSE DA FARE
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINE
29 novembre
tratto dal racconto di Sepulveda, a cura della compagnia
Instabile.
ANCONA | ore 17,30
Concerti Animati
Salone delle Feste
Teatro delle Muse
Munari, Rodari
e altri suoni
Arpa Lucia Galli
Violino Silvia Badaloni
Flauto Beatrice Petrocchi.
9 | 10 DICEMBRE
SAN MARCELLO
32^ Stagione Teatro Ragazzi
Teatro P. Ferrari
“Le avventure
di Pulcino”
dell’ ATGTP, teatro d’attore,
pupazzi e magiche scenografie
con protagonista un tenero
pulcino alla ricerca della sua
mamma.
MACERATA
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Khora.teatro-Teatro Stabile
d'Abruzzo
“DON GIOVANNI”
di Moliére
con Alessandro Preziosi
per la regia di Alessandro
Preziosi.
CIVITANOVA
Teatro Rossini
Compagnia Molière
LEI È RICCA, LA SPOSO,
L'AMMAZZO!
Con GIANFRANCO
JANNUZZO, DEBORA
CAPRIOGLIO
Di Mario Scaletta
regia Patrick Rossi Gastaldi.
3/6 dicembre
13 dicembre
5 | 6 dicembre
SERRA DE' CONTI
32^ Stagione Teatro Ragazzi
Sala Italia
“Storie con le gambe
per orecchie
in partenza”
Appuntamento con un incontro intimo, dolce e divertente
con la magia del teatro.
6 dicembre
MAIOLATI SPONTINI
32^ Stagione Teatro Ragazzi
Teatro G.Spontini
“Zorba il gatto”
Storia di amicizia e maturità
tra un gatto e una gabbianella
20 dicembre
ANCONA
ore 16,30 | 18,30
Concerti Animati
Ridotto del Teatro delle Muse
Natale nella città
dei suoni
Ensemble Giovanile
La città dei suoni.
FINO AL 13 DICEMBRE
ANCONA
Stagione teatrale
2015/2016
Teatro delle Muse
“ENRICO IV”
di Luigi Pirandello
Regia di Franco Branciaroli
con Franco Branciaroli.
Cbt Centro Teatrale Bresciano.
ANCONA | ore 17,30
Concerti Animati
Salone delle Feste
Teatro delle Muse
MAMMA MUSICA
Concerto AIGAM
Per bambini 0-36 mesi.
9 | 11 | 13 dicembre
SENIGALLIA
Stagione Teatrale Senigallia
Amat e Compagnia della
Rancia
Teatro La Fenice
“Sister Act”
Residenza di allestimento
musiche di Alan Menken, liriche di Glenn Slater per la regia
di Saverio Marconi.
ANCONA | ore 21
Instore Tour
Palarossini
Concerto
di Antonello
Venditti
Circuito Ticketone.
JESI
Stagione lirica
di Tradizione
Teatro G.B.Pergolesi
MOSTRA FOTOGRAFICA
“SCORCI D'OPERA.
LO SMARTPHONE”
A cura di Armando Ariostini;
l’esposizione sarà visitabile
durante l’apertura del Teatro
in occasione delle recite della
48^ Stagione Lirica di Tradizione.
In mostra, le meravigliose sale
teatrali dell’Opéra Garnier di
Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Filarmonico e Sala
Maffeiana di Verona, Teatro
Pergolesi di Jesi.
4 DICEMBRE
FABRIANO
Stagione di prosa Amat
2015/2016
Teatro Gentile
“PENSO CHE
UN SOGNO COSI...”
di Giuseppe Fiorello
e Vittorio Moroni
(regista e sceneggiatore)
con Giuseppe Fiorello, straordinario one man show per la
direzione della regia di Giampiero Solari.
19 dicembre
SENIGALLIA
Stagione teatrale Senigallia,
Amat e Compagnia
della Rancia
Teatro La Fenice
“Rapunzel
Il musical”
- residenza di riallestimento con Lorella Cuccarini
liberamente tratto dalla fiaba
dei fratelli Grimm; musiche
originali di Magnabosco, Procacci, Barillari con Alessandra
Ferrari e Giulio Corso per la
regia di Maurizio Colombi.
JESI
Stagione lirica
di Tradizione
Teatro G.B.Pergolesi
“LA VEDOVA
ALLEGRA”
Direttore Antonio Pirolli, regia
di Vittorio Sgarbi, produzione
Fondazione Pergolesi Spontini
dall’allestimento del Teatro
Verdi di Salerno.
12 | 13 DICEMBRE
ASCOLI PICENO
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Teatro Ventidio Basso
“DON GIOVANNI”
di Moliére con Alessandro
Preziosi.
RECANATI
Rassegna teatro prosa/Amat
Teatro Persiani
“Romeo e Giulietta”
Compagnia Junior Balletto
di Toscana Davide Bombana.
14/15 dicembre
JESI
Stagione lirica
di Tradizione
Teatro G.B.Pergolesi
“CHI E' DI SCENA:
STORIE E SEGRETI
DEL TEATRO
PERGOLESI”
Visita teatrale peer le scuole
di ogni ordine e grado per
esplorare i luoghi più noti
e il dietro le quinte del teatro
con impertinenti irruzioni
di Proserpina, la protagonista
della Serva Padrona
di Pergolesi.
FABRIANO
Stagione di prosa Amat
2015/2016
Teatro Gentile
“QUALCOSA RIMANE”
commedia inedita in Italia del
drammaturgo Donald Margulies, vincitore del Premio
Pulitzer nel 2000 con Monica
Guerritore e Alice Spisa.
28/31 gennaio 2016
ANCONA
Stagione teatrale
2015/2016
Teatro delle Muse
“QUELLO CHE NON HO”
con Neri Marcorè
Liberamente ispirato all'opera di Pier Paolo Pasolini con
canzoni di Fabrizio De André;
drammaturgia e regia
di Giorgio Gallione
Teatro dell'Archivolto.
MACERATA
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Teatro Lauro Rossi
Residenza di riallestimento
Compagnia Gli Ipocriti - REP/
Gruppo Danny Rose
“Servo per due”
di Richard Bean
tratto da “Il Servitore di due
padroni” di Carlo Goldoni
tradotto e adattato da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli,
Marit Nissen, Simonetta Solder
musiche eseguite dal vivo
dall'Orchestra Musica
da Ripostiglio.
Regia di Pierfrancesco Favino
e Paolo Sassanelli.
Il cantautore al Palarossini, mentre a Fabriano Beppe Fiorello e Monica Guerritore
Dalla pelle al cuore di Venditti
Prosa, concerti, balletti
spettacoli per i piccoli e
musical: in scena due mesi
di grandi emozioni
stadi delle Marche.
Al Teatro Gentile di Fabriano su il
sipario per uno straordinario one
man show: Giuseppe Fiorello attende il pubblico il 5 e 6 dicembre con
“Penso che un sogno così…” uno
spettacolo capace di mostrarne tutte le sue qualità, diretto dalla regia
di Giampiero Solari. Mentre due
attrici di grande talento, Monica
Guerritore e Alice Spisa danno vita
il 15 gennaio a “Qualcosa rimane”,
commedia inedita in Italia dell’acclamato drammaturgo Donald
Margulies, vincitore del Premio
Pulitzer nel 2000.
La danza è la protagonista il 31 gennaio con “Romeo e Giulietta” per i
giovanissimi e talentuosi danzatori
del Balletto di Toscana.
Colpo di coda per la Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi dove
andrà in scena l'ultimo titolo in
cartellone, “Vedova Allegra”, nuova
produzione della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Antonio
Pirolli per la regia di Vittorio Sgarbi
rappresentato in tre date (9,11 e 13
dicembre).
Prosegue la stagione di prosa firma-
di Talita Frezzi
D
alla pelle al cuore di Ancona
per ospitare una delle tappe
del nuovo “Instore Tour” in
cui l'ottavo re di Roma, Antonello
Venditti, presenterà il suo nuovo album “Tortuga”.
Il disco contiene tutti i successi della sua lunga carriera oltre a 9 brani inediti “Cosa avevi in mente”,
“Non so dirti quando”, “Tienimi
dentro te”, “Nel mio infinito cielo
di canzoni”, “I ragazzi del Tortuga”, “Ti amo inutilmente”, “Attento a lei”, “L'ultimo giorno rubato”
e “Tortuga”. Il tour, partito dallo
Stadio Olimpico di Roma, approda
al Palarossini di Ancona (19 dicembre ore 21) con un grande concerto
live.
L'appuntamento con il popolare
cantautore romano è solo uno dei
tantissimi eventi che rendono caldo
questo mese di dicembre nei teatri e
Via F. Filzi, 2
Ancona
Tel. 071.2074660
Fax 071.2084580
Chiuso il lunedì
Giardino all’aperto
|
15 gennaio 2016
4 | 5 gennaio 2016
Buone Feste
a tutti i nostri
affezionati clienti
w w w. r i s t o r a n t e g i a rd i n o a n c o n a . i t
re di due padroni
di Carlo Goldoni, regia di
Pierfrancesco Favino e Paolo
Sassanelli.
[email protected]
ta Amat con il bellissimo Alessandro Preziosi, protagonista a Macerata al teatro Lauro Rossi (9 e 10
dicembre) e poi al Teatro Ventidio
Basso di Ascoli Piceno (12 e 13 dicembre) con il suo ultimo successo,
“Don Giovanni” di Moliere, di cui
firma anche la regia. Sempre al Ventidio Basso è attesissimo il fascino
indiscutibile di Michele Placido ne
“Tradimenti” di Harold Pinter (5 e
6 gennaio) spettacolo in cui lo vedremo recitare al fianco di Ambra
Angiolini.
Il palcoscenico del massimo ascolano accoglie anche Stefano Accorsi
(30 e 31 gennaio 2016) con il “Decamerone” di Giovanni Boccaccio portato in scena per la regia di
Marco Baliani. Mentre Senigallia
attende due musical d'eccezione
portati in scena da Amat: “Sister
Act” del Teatro Brancaccio e Compagnia della Rancia per la regia di
Giampiero Solari su musiche di
Alan Menken (5 e 6 dicembre) e
“Rapunzel” liberamente tratta dalla
fiaba dei fratelli Grimm con Lorella
Cuccarini per la regia di Maurizio
Colombi.
•
30 | 31 GENNAIO 2016
ASCOLI PICENO
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Teatro Ventidio Basso
“DECAMERONE, VIZI,
VIRTU', PASSIONI”
di Giovanni Boccaccio
con Marco Baliani e Stefano
Accorsi.
5 | 6 GENNAIO 2016
ASCOLI PICENO
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Teatro Ventidio Basso
“TRADIMENTI”
di Harold Pinter e Michele
Placido con Ambra Angiolini e
Fabrizio Scianna.
23 gennaio 2016
31 gennaio 2016
RECANATI
Stagione teatrale Amat
Teatro Persiani
“Aggiungi un posto
a tavola”
Compagnia dell'Alba
Garinei & Giovannini con Iaia
Fiastri e Fabrizio Angelini.
FABRIANO
Stagione di prosa Amat
2015/2016
Teatro Gentile
“ROMEO E GIULIETTA”
coreografia di Davide Bombana per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto di
Toscana.
24 gennaio 2016
ANCONA
ORE 16,30 | 18,30
Ridotto del Teatro delle Muse
Esopo tra favola
e Musica
Quintetto di Fiati
Millenium Ensemble
Voce recitante Roberta Granci.
27 | 28 gennaio 2016
7/10 gennaio 2016
ANCONA
Stagione teatrale
2015/2016
Teatro delle Muse
“SERVO PER DUE”
di Richard Bean
Con Pierfrancesco Favino,
liberamente tratto da Il servito-
MACERATA
Stagione teatrale Amat
2015/2016
Teatro Lauro Rossi
Nuovo Teatro
“Decamerone. Vizi,
virtù, passioni”
Liberamente tratto dal “Decamerone” di Boccaccio con
Stefano Accorsi, Silvia Ajelli,
Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia e Mariano
Nieddu. Adattamento teatrale
e regia di Marco Baliani.
CIVITANOVA
Teatro Annibal Caro
Compagnia degli Incamminati
OTELLO
di William Shakespeare
regia Carlo Sciaccaluga
Con Filippo Dini, Antonio
Zavatteri.
10
NATALE IN CITTÀ
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
BONTA' DELLE MARCHE
Serviti con gioia
Tra sorrisi
e cibi di qualità
S
arà un Natale gustoso
e allegro quello servito
all'enogastronomia La Bontà
delle Marche, dove l'eccellenza della tavola si sposa a un
ottimo servizio, alla cortesia e
a una buona dose di ottimismo,
ingredienti essenziali di festività
serene. “Tutti sanno che abbiamo prodotti di qualità, perciò
parliamo dei nostri sorrisi!”.
Così risponde candidamente
La brigata di "Raval" al completo
Viaggio nelle vie dello shopping ad Ancona: tra promozioni, vetrine
addobbate e aperture extra, tutti i suggerimenti per il regalo giusto
Sia griffato o no logo
il regalo è regalo
Gabriele Capannelli, proprietario e gestore de 'La Bontà
delle Marche', se chiedi delle
proposte e gli eventi di Natale.
“Quali sorrisi? I nostri: il mio e
quello dei banconieri, dei camerieri, della cassiera! Per noi
la qualità è importante: la ricerca del prodotto enologico e alimentare, la coniugazione della
tradizione con l'innovazione, la
promozione delle aziende del
nostro territorio e non solo...
sono tutte cose fondamentali in
un ristorante-gastronomia, ma
ancora più importanti sono il
sorriso e l'allegria che riserviamo ai nostri clienti. È proprio
per questo che, in tutti gli anni
che sono trascorsi dall'inizio
dell'attività ad oggi, abbiamo
scelto il meglio non solo della
qualità e della competenza, ma
anche dell'accoglienza”. t.a.
•
Da Bags a Maison Lingerie
o Maison Galerie fino
alla Vineria e Raval per
trovare idee e brindisi
di Tommaso Aveta
L
a passeggiata è splendida e il
consiglio è di partire dall'alto,
percorrere strade e stradine, vivere e sentirsi partecipi della storia
millenaria e del presente della nostra città. Partiamo dal Duomo, attraversiamo l'anfiteatro, dedichiamo
un minuto al panorama di piazza del
Senato, un altro a piazza san Francesco e alla sua magnifica scalinata.
Scendiamo via Pizzecolli fino al Teatro delle Muse, poi imbocchiamo
corso Mazzini o corso Garibaldi.
Appena imboccata la strada ci fer-
miamo di fronte a Bags di Marina
Mariani. “Abbiamo tantissime idee
regalo - dice la proprietaria - dalle
borse ai portafogli ai portachiavi.
Siamo diventati il negozio di riferimento per la pelletteria ad Ancona
e abbiamo selezionato per i nostri
clienti gli accessori delle migliori
marche: Furla, Piquadro, Coccinelle, Armani, Moschino, Gherardini.
Abbiamo anche predisposto un angolo per confezionare i pacchetti a
regola d'arte: dedichiamo da sempre
particolare attenzione alla presentazione dei regali e vogliamo che i nostri clienti escano soddisfatti, senza
dover pensare a niente, saremo aperti tutte le domeniche pomeriggio e
martedì 8 dicembre, e dal 18 al 24
faremo orario continuato”.
Risalendo il corso arriviamo alla
PATRIZIA
BORIONI
Abbiamo inserito
l'oggettistica natalizia
Si va da piccole cose
fino al dono
più importante
Galleria Dorica da Maison Lingerie, Patrizia Borioni la proprietaria
dice: “Da un paio d'anni a questa
parte abbiamo inserito l'oggettistica natalizia fra i nostri articoli e da
quest'anno anche da mio padre, il
negozio di fronte, Maison Galerie,
abbiamo scelto oggetti e arredamenti per Natale. Andiamo dal pensierino da una quindicina di euro, lo slip
natalizio, ad esempio, fino al regalo
più importante. Da Maison Galerie
sono già disponibili gli articoli per
l'allestimento della tavola: dalle tovaglie ai piatti, ai bicchieri, posate e
portatovaglioli, tutto in stile
natalizio. Per chi ordina entro la prima settimana di dicembre, inoltre,
saranno disponibili le tovaglie fuori
misura, cioè dalle misure personalizzabili a seconda delle dimensio-
11
NATALE IN CITTÀ
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
STEFANIA
MAX E GIOVANNA
Si brinda con
Verdicchio, Prosecco
di Valdobbiadene
Franciacorta Bellavista
oppure con i nostri rossi
Mirco, Patrizia, Samantha di "Maison Galerie" e di "Maison Lingerie"
Massimo, Giovanna, Stefania e Filippo de "La Vineria"
Nelle immagini di Corrado Maggi le vie dello shopping
si preparano alle feste
La curiosità
Sigaretta elettronica E-smoke: libertà, salute e piacere
Dalla cucina alla e-cigarette
Fabio Cipriani lancia la nuova sfida
ni della tavola. Dopo l'8 dicembre
apriremo tutte le domeniche dalle
10 alle 13 e dalle 17 alle 20, oltre
che tutti i lunedì mattina dalle 10
alle 12,45”.
Saliti in via Matteotti ci fermiamo
al civico 104 dagli amici della Vineria, un locale di rivendita e mescita
di vini. Troviamo Giovanna, Filippo
il padre Max e la madre Stefania.
“Abbiamo una grande varietà di vini
locali e nazionali: dalle migliori cantine di Verdicchio, come la Coroncino, la Gaiospino, la Fattoria delle
oche, ai prosecchi di Valdobbiadene, al Franciacorta Bellavista. Siamo
forti anche sui rossi: sia locali, come
il Rosso Conero e il Rosso Piceno
Superiore, sia toscani, delle cantine
Castello di Ama e Ormellaia, sia veneti, come il Cabernet e l'Amarone
MARINA
MARIANI
Siamo il riferimento
per la pelletteria
in città con Furla
Piquadro, Coccinelle
Armani, Moschino
di Valpolicella”. Mentre sorseggiamo un calice Max ci racconta dei
suoi viaggi nell'alto maceratese, e
in Umbria, a Norcia e Gubbio alla
ricerca dei migliori prodotti di salumeria.
Muoviamo in direzione contraria e
scendiamo in piazza del Plebiscito.
La troviamo piena di gente: locali
affollati di giovani e musica di sottofondo.
Ci fermiamo da Raval, dove c'è
Sebastian: “La nostra brigata di cucina, Ivano, Salem e Raul, prepara
tapas, mentre la brigata bar, composta da Timmy, Simone e Francesco e me, prepara cocktails speciali.
Accomodatevi, dentro o nel dehors,
vi raggiungerà una delle ragazze della brigata sala: Federica, Bianca o
Martina”.
•
D
alla cucina per solleticare il palato all'e-cigarette per risvegliarlo aiutando a smettere di fumare. Un
salto a piedi pari in un settore commerciale nuovo per l'imprenditore
Fabio Cipriani, che tuttavia
non abbandona la
sua passione primaria. Dopo quasi
trent'anni di lavoro
nel settore alberghiero Fabio Cipriani decide
di investire il suo tempo e mettere a
frutto la sua esperienza professionale nel commercio dell'e-cigarette, la
cosiddetta sigaretta elettronica. Il perchè di questo cambiamento è presto
detto. “In realtà continuo a lavorare,
anche se saltuariamente, nel settore
alberghiero, ma da quando ho sco-
perto questa nuova categoria merceologica, nel febbraio 2013, ho deciso
di aprire 'E-Smoke'. La soddisfazione
più grande è il cliente che smette
di fumare, ma di fatto passa alla sigaretta elettronica. Lavoro
esclusivamente con
prodotti
made
in Italy che garantiscono l'eccellenza sia nei
liquidi che nelle parti
meccaniche: ogni liquido che vendo
nel mio negozio è certificato con le
avvertenze tecniche, le specifiche di
composizione e tutte le varie indicazioni, come del resto le parti meccaniche della sigaretta elettronica sono
prodotte e garantite dalle case più
t.a.
importanti”.
•
12
professioni da scoprire
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
Maurizio Magnoni
e i segreti di un universo
di essenze preziose
Basta molecole chimiche
largo alla natura
Settore importante che si è evoluto nel tempo, dal commerciale ai laboratori come atelier
Il profumo diventa progetto artistico
STUDIARE DA “naso” può
essere una valida possibilità
lavorativa per i giovani
oggi in difficoltà
che possono essere usati anche sotto il
sole, direttamente sulla pelle, senza pericoli di eritemi e macchie.
“Diventare un naso - dice Maurizio
Magnoni, esperto del settore - sta diventando una nuova possibilità per i
giovani. Frequentando la scuola per
creatori di fragranze a Castelletto Ticino con Maria Grazia Fornasier, ho
di Marina Roscani
L
’olfatto è l’unico dei cinque sensi
a rimanere attivo 24 ore su 24 e
per tutta la vita. E’ capace infatti, anche di influenzare i nostri sogni,
se mentre dormiamo ci arriva qualche
odore che viene percepito dal sistema
limbico.
Sarà per questo che i profumi e le essenze sono diventati così importanti nella
nostra società, ci vestono, mettendo in
risalto la personalità di ognuno, rendono più accoglienti gli ambienti dove
viviamo, grazie a candele ed emanatori.
L’aromaterapia, anche se non accettata
dalla medicina tradizionale, è un ramo
della fitoterapia che usa olii essenziali
per il mantenimento della salute.
Sia al maschile che al femminile il profumo ci identifica, racconta di noi, per
questo la scelta è spesso lunga e difficile.
La combinazione delle varie essenze
deve essere capace di provocarci delle
emozioni, di evocarci ricordi piacevoli,
per avere il desiderio di portarla indosso
tutto il giorno.
Così nella profumeria c’è stata una
evoluzione dei gusti e delle richieste, il
mercato è cambiato nel volgere di poco
più di un decennio. Da quella commerciale, soggetta alle griffe e modaiola, a quella di nicchia o selettiva, basata
sulla scelta di componenti solo naturali,
bandendo le molecole chimiche e proponendo una vasta gamma di profumi
deterpenati, a cui cioè vengono tolti
tutti gli allergeni. Si tratta di prodotti
Nelle immagini i fiori di lavanda, rosa e bergamotto, i laboratori di Grasse
in Provenza e antiche bottiglie di profumo nella bottega di un antiquario
scoperto quanto questo settore stia
evolvendo anche in Italia. Si studia per
quattro anni, e poi si può ambire ad
entrare in qualche laboratorio importante.
Oggi - aggiunge Maurizio che gestisce
una profumeria ad Ancona - siamo infatti passati ad una nuova fase in questo
campo. Si parla di laboratori artistici.
Scompaiono infatti i nomi dei produttori, per far largo al progetto, artistico
appunto. Ed ecco The Mythos, che
ricostruisce in chiave olfattiva il mito
greco, con ogni personaggio evocato da
una combinazione di essenze, o ancora
The Tarots, che scompone i tarocchi e li
reinterpreta con la mescola dei vari olii
essenziali”.
Naturalmente il costo di questi profu-
mi non è popolare, ma è dedicato ad
un mercato ristretto, che apprezza il
lavoro che c’è dietro. Infatti, i costi di
queste piccole produzioni sono elevati,
se si considera che per confezionare una
fraganza si parte da essenze che vanno
lavorate, lasciate macerare e alcune
hanno prezzi proibitivi. Ad esempio,
cinque chili di concreta di rosa bulgara
arrivano a costare 50 mila euro.
Dunque, via la firma anche in questo
campo, un’evoluzione in chiave no
logo, come succede nel mondo della
moda, dove la griffe cede il passo alla
scelta dei materiali e alla ricerca dell’artigianalità, che è poi la forza del made
in Italy. Ma quali sono le essenze che
attraggono di più questo pubblico
esperto, ce lo rivela Maurizio Magnoni. “Piacciono molto i legni macerati o
oud, l’ambra che è di origine animale,
goduriosa come una crema pasticcera,
o quelle carnali, miscellanee di resine
e muschi, e il cuoio che viene estratto
dalle cortecce degli alberi”.
E a questo punto, come può non venire alla mente il celebre libro di Patrick
Suskind, Il profumo, che ci racconta
la storia terribile di Jean-Baptiste Grenouille, nato nel luogo più puzzolente
di Francia, il Cimetière des Innocents
di Parigi, che scansato da tutti, a cominciare dalla madre, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere
gli odori.
Forte di questa facoltà, di quest'unica
qualità, Grenouille decide di diventare
il più grande profumiere del mondo,
creando una fragranza capace di dominare il cuore degli uomini, ingenerando l'amore in chiunque lo fiuti, e pur
di ottenerlo non si fermerà davanti a
nulla.
•
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
13
BENESSERE IN CORPO
PAGINA
Da Beauty Venus la possibilità di pacchetti integrati, costruiti su misura per ogni esigenza
Estetica e medicina fermano il tempo
Successo per l’incontro dei
giorni scorsi, organizzato
dal centro su bellezza
ed alimentazione
di Marina Roscani
Il medico della
struttura propone filler
botulino e trattamento
dell’adipe, da associare
ai macchinari
A
ffollato incontro, organizzato
dal centro medico-estetico
Beauty Venus di Ancona, per
parlare di bellezza ed alimentazione.
Un binomio inscindibile per mantenersi in forma e in buona salute.
La dottoressa Deborah Subissati ha
infatti illustrato le linee guida per
il benessere e la cura di noi stesse,
che passa per un corretto regime
alimentare, ma non prescinde dal
mantenere il nostro aspetto sempre
piacevole.
Infatti, il viso, il fisico, sono i biglietti da visita nell’approccio con
il prossimo. Il sentirsi sicure, deriva
principalmente dal piacersi. Sappiamo tutti come sia difficile ottenere
tale risultato. Spesso ci nascondiamo sotto abiti coprenti per cercare
di mascherare inestetismi, o dietro
lenti scure per schermare rughe e
occhiaie.
Sapersi nutrire nel modo giusto, seguendo un regime equilibrato e scegliendo gli alimenti che ci aiutano a
combattere i radicali liberi, che sono
responsabili dell’invecchiamento, è
il primo passo. Anche una buona
attività fisica ci mantiene in forma,
rafforzando la massa magra, i muscoli, ed eliminando la massa grassa.
Ma serve un aiutino per la pelle, che
è l’organo più esteso del corpo. Il
rilassamento e la disidratazione dei
tessuti, vanno arginati con dei validi
Nel servizio di Angelica Muzzi
l'evento organizzato da Beauty Venus
per parlare di bellezza e benessere
Il centro propone pacchetti
combinati tra medicina estetica
e trattamenti su misura
per ogni esigenza
trattamenti.
È qui che occorre l’intervento
dell’estetista, meglio se in grado di
proporci un percorso a lungo termine, e non trattamenti spot che
lasciano il tempo che trovano.
Da Beauty Venus esiste questa possibilità, con una sinergia efficace di
medicina estetica e trattamenti, eseguiti attraverso macchinari di ultima generazione.
“Nel nostro istituto – raccontano le
titolari Mirella e Barbara – abbiamo
messo a punto un pacchetto che
Un bel ritratto di Barbara Petrini, una delle titolari del centro estetico
dura alcuni mesi, e che traghetta le
clienti verso la bella stagione in perfetta forma. Un percorso formulato
sui bisogni di ognuna, quindi personalizzato, in cui si possono alternare
medicina estetica ed estetica, e in
cui vengono usati principi attivi di
efficacia testata”.
Il chirurgo plastico Massimiliano
Astolfi, nel centro di via Tiraboschi,
esegue sedute per l’attenuazione
delle rughe, mediante filler di acido
ialuronico o botulino. Si possono
ritoccare le labbra, dando più turgo-
re, ma in modo naturale, con l’acido
ialuronico, che si riassorbe in alcuni
mesi. Possibile anche trattare l’adipe localizzato, senza ricorrere alla
chirurgia, parliamo della intralipoterapia, efficace e non invasiva. Di
successo anche l’uso dei cosiddetti
“fili”, per attenuare il rilassamento
in viso e corpo.
I trattamenti estetici, vanno poi a
“rifinire” l’azione del medico, per
rendere l’azione più durevole nel
tempo. Viso e corpo saranno curati
con l’obiettivo di migliorare l’aspet-
to, restituendo tonicita all’epidermite e attenuando i segni dell’invecchiamento. Ma la cura di noi stesse
deve continuare anche a casa, ed
ecco che Mirella e Barbara propongono una linea cosmetica di nuova
generazione, che usa le nanotecnologie per veicolare i principi attivi
contenuti in creme, sieri e prodotti
per la pulizia della pelle.
Dunque, visto che arriva Natale,
perché non regalarsi o farsi regalare
un prezioso pacchetto per essere più
belle e felici?
•
14
la bellezza IN TESTA
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
Volumi e ciprie magiche
sulla chioma come dame
moderne, cambiare è di moda
per Natale e Capodanno
di Alessandra Bruno
I
n testa c’è un remake di “My fair
lady”. Questa volta, però, non si
tratta del celebre musical che ha
segnato un’epoca. Il “set” è il salone
del parrucchiere Silvio Forini, che si
prende cura dell’hair look delle sue
clienti da ben tre decadi.
Il coiffeur di Ancona invita il gentil sesso a riscoprire il gusto di una
bellezza evocativa: «Cosa c’è di più
bello che giocare con la propria immagine? Proprio come si faceva da
piccoli, facciamo uscire il bambino
che è in noi» , consiglia l’artista della chioma. Il rilancio di una tendenza in via d’estinzione è partito dalla
realizzazione di un servizio fotografico.
Posate per un attimo le preziosi forbici, Silvio si è concentrato su uno
strumento di seduzione, la pettinatura, creata su misura e studiata nei
minimi particolari.
Gli scatti immortalano una giovane dai capelli lunghi, una perfetta
incarnazione di contemporaneità e
fascino retrò: «La ragazza è entrata
nel locale per uno stage- racconta
il coiffeur- con i rasta e i piercing.
Appena l’ho vista ho pensato di renderla modella per un giorno.
L'hair stylist dorico invita a riscoprire il gusto
di trasformarsi
Silvio: ti acconcio per le feste
La novità in testa
Bye bye doppie punte
La sauna del
capello è nettare
P
Seguendo l’istinto ho immaginato
una dama di classe, a metà tra le geisha e la donna bambola. Pochi gli
ingredienti: la cotonatura, l’aggiunta
di postiche inseriti ad arte, un tocco
di rosa nel colore e la composizione
delle ciocche».
L’opera è semplice e divertente, se
dietro le quinte c’è la mano di un
esperto. L’acconciatura è un lusso
femminile intramontabile, non passa mai di moda: «Viene richiesta
sempre meno- ammette Silvio- il
mio è un invito a trasformarsi, a
cambiare la scenografia, lasciandosi
trasportare dalle sensazioni del momento. Si avvicinano il Natale e il
Capodanno, è un’occasione ideale».
La regola è che non ci sono regole:
«No limits- il motto di Silvio- non
c’è niente di out, tutto si riscopre e
tutto si trasforma. I volumi si sono
evoluti, sono meno regolari e spostati sul lato del capo. Oggi si usano
prodotti che fingono la cotonatura
come la Powder Puff, una cipria che
dona ai capelli l’effetto “cuscino”
come appena sveglie. Aprite il baule
della nonna e tirate fuori un abito,
una spilla, un cappello. Rispolveriamo il passato e rivisitiamolo».
SILVIO
HAIR STYLIST
Il parrucchiere da 30
anni nel settore
Prendete il baule
della nonna e tornate
bambini, niente è out
Nel servizio fotografico di Luigi Sauro
un nuovo modo di interpretare la
bellezza al femminile
•
Vi augura Buone Feste
erfetta dalla radice alle
punte in soli quindici
minuti. Sembra una magia, ma
è solo “Liquid Hair Wella”,
l’ultima novità in circolazione
per la cura della chioma. Silvio Coiffeur ha reso il trattamento un must per le signore
più esigenti e attente al look.
Un siero ristrutturante chemutatis mutandis- equivale
ad una vera e propria “sauna
del capello”. La formula del
prodotto si avvale della tecnologia Molecular Hair Refilling:
contiene aminoacidi essenziali
e cheratina idrolizzata che servono per ricostituire in modo
istantaneo le fibre capillari,
riempiendo le zone indebolite: «Migliora la struttura del
capello a prescindere da eventuali danneggiamenti subìtiriferisce il team dell’hair stylist
dorico- è una purificazione del
capello vera e propria . Durante il trattamento, poi, la cliente
viene inondata da un piacevole aroma che la pervade. Il
prodotto non contiene né parabeni né silicone. Si compone
di tante sostanze rigeneranti in
grado di riparare la superficie
a.b.
del capello».
•
15
PAROLE NELLO SCAFFALE
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
IL LIBRO
Un
romanzo
DIDATTICO
sociale
“Corto circuito”
Le patologie
dell'evoluzione
Il tempo necessario per
materializzare i sogni
“L
Illustrazione di Sergio Giantomassi
'essere umano ha il grande
dono della creatività.
Meno abbiamo bisogno di
pensare alla sopravvivenza e più
tempo abbiamo per materializzare i nostri sogni e assecondare
la nostra pigrizia...nessuno però
ci ha avvertiti che avremmo
cambiato il mondo al ritmo dei
nostri desideri e che l'evoluzione
umana non sarebbe mai riuscita
a stare al passo”. La giovane scrittrice ed editrice Elettra Groppo,
nata nei Paesi Bassi ma cresciuta
in molte città europee ed italiane, affronta nel suo romanzo
un viaggio nell'animo umano
per cercare di comprendere le
dinamiche sociali e personali,
attraverso esperienze dirette o
fantasiosi voli pindarici intrecciati
ta.fre.
con la realtà.
•
Ammaniti, Magris e Catani: diverse storie di speranza
Rinascita, le istruzioni per
cavarsela dopo ogni guerra
“Corto circuito”
Il romanzo sulle patologie
di una società in evoluzione
dove il mondo...
“Anna”
Niccolò Ammaniti
EINAUDI
380 pagine € 19,00
Quando gli adulti non ci
sono più, i bambini giocano
combattono e amano
per sopravvivere da soli
di Talita Frezzi
L
a vera guerra è sopravvivere, riuscire a volare ancora dopo le
brutte esperienze, dopo la morte, il dolore, la distruzione. Che sia di
una terra o di un'anima. E sotto alle
luci intermittenti del Natale ormai alle
porte, parlare di guerra e di rinascita
appare quantomeno legittimo, perchè nelle penne dei grandi scrittori di
fama nazionale così come in quelle più
modeste degli autori di casa nostra,
l'inchiostro essenziale di ogni storia è
quello della speranza. Nel suo ultimo
romanzo “Anna” edito da Einaudi,
Niccolò Ammaniti ci porta in una
Sicilia misteriosa come un continente
dimenticato dove un virus spietato ha
sterminato gli adulti e lasciato in vita i
ragazzini. In questo mondo di cadaveri e oggetti inutili, i bambini giocano,
combattono e amano. Ci sono anche
Anna 13 anni e suo fratello Astor di 8,
con una voglia prepotente di sopravvivere e un quaderno dove la mamma ha
lasciato le istruzioni per farcela. L'ossessione della guerra - di ogni tempo
e paese - è anche al centro del nuovo
romanzo di Claudio Magris “Non
luogo a procedere” (edito da Garzanti). Magris ci racconta una guerra
universale, rossa di sangue, nera come
le stive delle navi negriere, blu come
il mare che inghiotte tesori e destini,
grigia come il fumo dei corpi bruciati,
bianca come la calce che copre il sepolcro. “Non luogo a procedere” è la
storia di un grottesco museo della violenza, ricco di sfaccettature e storie che
si intrecciano. Un uomo che sacrifica
Il giornale è anche disponibile
in digitale nel sito:
www.d-mare.it
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Cristina Cognini
[email protected]
phone 392.2049761
D.mare è disponibile anche
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la libreria Feltrinelli di Ancona
Elettra Groppo
Editrice Emmi's world
€ 13,00
“Non luogo a procedere”
L'autore si confronta con
l'ossessione della guerra
di ogni tempo e paese, quasi
indistinguibile dalla vita
stessa: una guerra universale...
“Verba volant scripta manent”
Una storia di sentimento,
emozioni, lacrime, dolore,
gioia, un invito a non arrendersi. Una preghiera a coloro
che non sanno...
Claudio Magris
GARZANTI EDITORE
386 PAGINE € 20,00
Chiara Catani
ALBERTI EDITORI AREZZO
128 PAGINE € 13,50
la vita alla sua maniacale costruzione;
una donna erede dell'esilio ebraico
e della schiavitù dei neri; il mistero
di un delitto rimosso tra le mura del
forno crematorio nazista della Risiera
di San Sabba a Trieste. Ed è la guerra personale di un giovane, Emiliano,
che cerca di prendere in mano le redini
della propria vita, magari con decisioni
coraggiose, dolorose, quella raccontata dalla giovanissima scrittrice jesina
Chiara Catani - classe 1986 - nel suo
libro “Verba volant scripta manent”.
La studentessa jesina, vincitrice di un
concorso per giovani autori, racconta
nel suo primo volume di successo la
storia di una ribellione personale, una
vicenda intrisa di sentimento, emozioni, lacrime, dolori, gioia. Un invito a
non arrendersi, una preghiera a coloro
che non sanno, non vogliono più avvicinare le mani, una tentazione a essere
coraggiosi.
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16
NUMERO 05 | DICEMBRE 2015
PAGINA
Informazione pubblicitaria
NUOVA ASTRA =
SPUDORATAMENTE DI LUSSO
SEMPRE CONNESSA
PIÙ TECNOLOGIA, MENO PESO
PREZZI RIDOTTI
C
osa chiedere ancora ad un'auto davvero bellissima e dal passato leggendario
(ha venduto 12 milioni di esemplari).
Ben fatta e ricca di dispositivi da ammiraglia Luxury Brand, efficaci ed affidabili, non
semplici gadgets.
Guidabilità ai vertici assoluti, ottima aereodinamica, linea compatta.
Le forme scolpite con nervature pronunciate che si alternano a superfici concave e convesse, unitamente al tetto ad arco ad effetto
sospeso, le conferiscono un aspetto molto
sportivo pur avendo aumentato spazio interno e comfort.
L’uso più esteso di acciai ad altissima resistenza formati a caldo, oltre che elevarne la
sicurezza ha permesso di ridurre il peso della
vettura fino a 200Kg.
della vettura, il blocco della stessa in caso di
furto, l’assistenza immediata per qualunque
emergenza inclusa la chiamata ai soccorsi in
caso di sinistro e qualunque tipo di informazioni su negozi, ristoranti, percorsi, scaricando direttamente le indicazioni stradali sul
navigatore!
Tutto cio h24 365 giorni l’anno anche senza copertura del segnale telefonico, pertanto
ovunque e sempre!
Non dimentichiamo poi i super fari
INTELLILUX a matrice di LED/BIXENO
indescrivibili (sarà sempre giorno!)
•
•
I motori sono tutti turbo ad iniezione diret- •
ta EURO 6 con cambi manuali e automatici. Bagagliaio tra i più ampi della categoria.
•
Plancia molto bella e moderna dotata di schermo 8 pollici con connettività avanzatissima.
Straordinario il debutto dI
ON-STAR che collega tramite satellite la vettura ad
Opel consentendo: Hot
Spot wifi ad alta velocità
fino a sette dispositivi, la
diagnosi da remoto, così
come l’apertura o chiusura
La ripetizione dei segnali stradali
sul cruscotto
il mantenimento automatico
della corsia di marcia
l’allarme in caso di scarsa distanza
di sicurezza
la frenata automatica in caso
di collisione imminente.
Tocca con mano un sogno che si realizza.
Nessuna vettura può vantare
una dotazione così avveniristica e tecnologicamente
avanzata.
Solo una vera prova su strada potrà rendere merito a
così tante meraviglie.
Provare per credere … !
ANCONA Zona Baraccola - Tel. 071.2868755 | FALCONARA Zona Industriale - Tel. 071.9156004 | SENIGALLIA Borgo Bicchia - Tel. 071.7927001
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