NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 Periodico gratuito di informazione sulle eccellenze delle Marche tra mare, territorio e cultura 02 001 N C O N A • M A 07 PAGINA A Jesi l'estro di Peppe il liutaio Natale, viaggio nelle vie dello shopping Gli Onafifetti Il ritorno di Federico Arrivato dalla Basilicata 28 anni fa, quando hanno visto come lavorava... Itinerario in cerca di regali e atmosfere di festa nel cuore della città... Il gruppo di cabarettisti jesino il 20 dicembre, nella sede della Fondazione ... 05 ANNO A PAGINA 10/11 PAGINA 12 PAGINA PAGINA A palazzo Parisani sulle orme del Corso Ora il profumo diventa un'arte Nello storico palazzo di Tolentino dove fu firmata la Pace soggiornò Napoleone... L'evoluzione del settore dal commerciale, di nicchia, al progetto in atelier... R C H E • A D R I A T I C O Arriva comunque Foto di Corrado Maggi / www.corradomaggi.it e Natale Suggestione, Ancona si fa presepe tra l’abside romanico di Santa Maria della piazza e le luci del porto E cco il nostro presepe, una bella immagine di Ancona, di uno dei suoi angoli più suggestivi e mistici. Stiamo vivendo momenti molto duri, fatti di paura e di orrore per quello che accade. E mentre si avvicina la festività religiosa più importante per noi cattolici, ci troviamo davanti ad una ridda di sentimenti contrastanti. Difficile pensare a luminarie e feste, anche se, come si dice, la vita va avanti. E allora abbiamo scelto questa foto per la nostra copertina di Natale, che evoca senza dire, le parole spesso sono superflue. Un’inquadratura che parte con l’abside romanico di Santa Maria della piazza e si proietta verso le luci del porto, dove una nave salpa per altre sponde. La rivista naturalmente parlerà anche dello shopping, della festa, perché questa nostra città ha bisogno di ripartire, di ritrovare fiducia e voglia di guardare oltre. Da bambini era magia, fatta di doni, profumi e dolci speciali, da grandi le cose cambiano ma luci e carte colorate accendono comunque la fantasia, e il desiderio di dividere un’atmosfera diversa dal solito con gli altri. m.r. • 02 ARTI & ARTIGIANI NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Alcune immagini di Giuseppe Quagliano nel suo laboratorio straordinario a Jesi Dalle sue mani nascono violini, viole e violoncelli che girano il mondo Con lui nelle foto Giuditta Canuto da anni sua abile collaboratrice Nel suo laboratorio a Jesi, ai confini col centro storico, crea pezzi unici che girano il mondo L’estro di Peppe liutaio straordinario Nelle Marche da 28 anni quando hanno visto come lavorava non l’hanno più lasciato andare di Giovanni Filosa L PERIODICO DI INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Marina Roscani PROGETTO GRAFICO Sergio Giantomassi IMPAGINAZIONE Icselle Design Studio S.a.s EDITORE Cristina Cognini ANNO 001 STAMPA Gruppo Manservigi Registrazione presso il Tribunale di Ancona N. 3638/2015 RCC del 28 agosto 2015 Per informazioni commerciali Cristina Cognini Cell. 392.2049761 [email protected] a mano scende delicatamente sulla curva, la accarezza con passione, poi risale e tocca, con una pressione sempre più costante, le parti più delicate, dove si perdono gli occhi e la mente. Lo sguardo dell’uomo sembra voler dire alle mani, che operano, di fare piano, ché quell’essere che giace sulle sue gambe si potrebbe rompere perché il tormento interno non ha limiti. Cosa dite? No, tranquilli, non è l’incipit di “Cinquanta sfumature” o di qualche romanzetto pruriginoso. Ma è che, vedendo Giuseppe Quagliano, liutaio, lavorare su di un violoncello, su di un violino o, comunque, su di uno strumento a pizzico, ti procura queste sensazioni. Peppe, così lo chiameremo come dicono i notari, è un personaggio straordinario, che vive la sua quotidianità in un laboratorio straordinario, proprio al confine dello straordinario centro storico di Jesi. Ci capita di venire spesso a far chiacchiere con il nostro liutaio preferito ed incontri sguardi curvi su vari pezzi che un giorno diventeranno uno strumento unico. Ti salutano dei giovani che prima di usare sgorbie o piallette, chiedono scusa al legno. Giuditta Canuto, per esempio, da alcuni anni collaboratrice di Peppe, sembra voler cullare la sua creatura. E la ammira, con quel bellissimo sguardo che le fugge dal viso. Peppe è capitato nelle Marche, a Jesi, quasi ventotto anni fa, per fare il servizio civile presso la ludoteca. Veniva da Cancellara, vicino Potenza, quando hanno visto come lavorava e si ingegnava, non l’hanno fatto più partire. Sembra che al suo paese d’origine gridino, ancora, di un cervello in fuga. “Giuro che non ho mai suonato strumenti a corda, ma non esiste nulla di eguale alle sensazioni che si provano costruendone uno. E’ come se ti mettessi a chiacchiera col legno e gli dicessi: adesso tu stai lì, buono, che ti faccio diventare un capolavoro”. Un pezzo unico, che gira il mondo. “I musicisti esigenti vogliono sentire uscire, dal proprio strumento un suono particolare. Io cerco di darglielo, ma ci vuole tempo, perché il legno ha un’anima. Vedi questo violino? E’ una perfetta copia di un violino Amati di fine Seicento. Due anni di lavoro per farlo non simile ma uguale, se possibile, ed ora ce l’ho qui, in revisione, è appena tornato da una tournée in Giappone, dove ha avuto un grande successo, con un violinista, Ettore Pellegrino, ed il gruppo musicale cui appartiene”. Dice che queste sono le soddisfazioni, ci crediamo. “Il legno, caro mio, parla. E soprattutto ha paura di essere violentato, non è che sia scorbutico, no, ma va preso per il verso giusto. Figurati, per far vedere la luce ad un violino, ci vogliono circa trecento ore. Sempre lì, chino a lavorarlo. Il legno non se la prende, se lo ami”. Costerà un capitale, allora? “Se vuoi un violino esclusivo, servono circa diecimila euro. Ma qui facciamo tutto a mano, la tecnologia non entra, giusto una piccola sega elettrica”. Quattro allievi, per una scuola che fa scuola. Unica nel suo genere. Dove il profumo del legno e della colla ti fanno ripensare ai “trip” degli anni dei figli dei fiori. Entra una signora, chiede un consiglio. “Finalmente sono in Paradiso”, dice con occhi ridenti. E noi andiamo a chiudere a chiave la porta, non si sa mai se ne accorgessero quelli di fuori… • Per dare la vita a un violino ci vogliono 300 ore di lavoro, il legno ha un’anima e va trattato con amore NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 03 VISTI DA NOI PAGINA L'8 marzo nasce Mom & Pop, il negozio che sfida gli iperstore a colpi di unicità e colore L'eleganza pop è questione di stile Nel cuore di Ancona la boutique per lei, capi bon ton e chic, tra qualità e dettagli esclusivi di Alessandra Bruno “L a moda passa, lo stile resta”. Un celebre aforisma di Coco Chanel è la chiave per provare a tratteggiare la filosofia che ispira Martina Mazzarini, titolare di “Mom&Pop” una «piccola boutique», come ama definirla, nel centro di Ancona, in corso Amendola. L’insegna del delizioso locale, così particolare, la dice lunga: «Stavo scegliendo il nome- ricorda Martina- quando ho letto su Repubblica l’articolo riferito ai centri commerciali americani, chiamati shopping mall, stabilimenti quasi spettrali dove si girano serial su Dracula. Si parlava del riscatto delle micro imprese, denominate “Mom and Popular”. Ecco io volevo essere proprio una piccola entità, agli antipodi della grande distribuzione». Per questo, esclusività, ricercatezza e estrema cura dei materiali, sono i punti di forza del negozio di abbigliamento declinato al femminile e nato- non a caso- lo scorso 8 marzo: «Le mie clienti - racconta Martinahanno dai 25 ai 60 anni, la forbice è molto ampia. Mi piace instaurare un clima di confidenza e fiducia, chi viene nel mio negozio diventa anche un’amica. Do consigli sul look, aiuto a scegliere l’articolo giusto in base alla persona che ho davanti». Una “consulente di immagine”, quindi, per vocazione: «La città non è molto grande- spiega Martina- così cerco di avere accortezze nel sug- La titolare Martina Mazzarini: le clienti sono amiche, con loro festeggio i 40, il blu? È il nuovo nero Nelle foto di Angelica Muzzi, l'interno della boutique femminile Mom & Pop di Martina Mazzarini che ha aperto i battenti nel marzo di quest'anno Le proposte bon ton tra qualità e dettagli originali gerire il look giusto per creare alle clienti outfit esclusivi, quasi unici. Sobri, ma ricercati. L’offerta è multi brand, tengo molto al made in Italy e preferisco nutrire le nostre piccole aziende. Marchi di ricerca come “Rame” che si trova alla Rinascente o altri più conosciuti come “Manila Grace”, di cui l’anno prossimo avrò il total look in esclusiva per Ancona e Naf Naf che permette una linea basic da abbinare facilmente. In negozio ho anche Imperfect, linea casual chic che ha tra le sue fan anche Belen Rodriguez. Guardo etichette e composizione dei capi, seleziono il puro cotone o la pura seta naturale, non amo l’acrilico e tutto ciò che è finto». Gli accostamenti da “Mom & Pop” accendono la fantasia e i giochi cromatici. Da mixare in camerino blazer, jeans, gonne, gilet o abiti con un tocco di originalità, per essere notate sì. Ma sempre “inchinandosi” a sua maestà bon ton: «L’idea è che un blazer basico o una giacca- prosegue Martina- possano diventare moda se con taglio e colori alternativi: a proposito di colori, nero a piccole dosi, magari accostato al blu navy, il nuovo black. L’autunno offre una vasta gamma di sfumature dal verde al marrone, dall’aranciato, al beige fino alle fantasie flower power. Dobbiamo ritrovare un po’ di colore e freschezza, stemperando i toni grigi del quotidiano. Il jeans è sempre un cult, veste anche di sera, noi donne non ne possediamo mai abbastanza». L’aria natalizia si riflette anche sulle mise: «Per le feste la tendenza propone le gonne a palloncino, retrò e in fibra elastica, rigorosamente chic. Sopra t-shirt minimal anche nelle tonalità». Poi conclude: «Sui social ricevo tanti consensi, lo shopping ha reso soddisfatti anche i mariti. Festeggerò i miei 40 anni, l’8 dicembre, in negozio con le mie clienti- amiche». • 04 FATTI & PERSONAGGI NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Nelle immagini un caracco, palazzo Benincasa in via della Loggia l’Annunciazione del Crivelli commissionata da Grazioso e lo stemma di famiglia GRAZIOSO BENINCASA Ai miei tempi Ancona era crocevia di culture polis rinascimentale una repubblica marinara ricca e potente Di origine dalmata nacque nel 1410 a Montesicuro il fratello fece costruire il celebre palazzo di Claudio Desideri G razioso Benincasa, cartografo, comandante di navi, mercante, amministratore. Uno degli uomini più illustri dell’Ancona del XV Secolo. Messer Grazioso, ci parli del suo casato. Nacqui a Montesicuro, nella nostra residenza di campagna, nel 1410. La nostra famiglia era originaria della Dalmazia e si era trasferita ad Ancona per svolgere al meglio la sua attività legata alla mercatura. Ai quei tempi per una famiglia straniera aggregarsi alla nobiltà anconetana costava moltissimo, circa mille scudi e così il nostro titolo, di marchesi di Wiagrodek, fu concesso molto più tardi da Giovanni II, Re di Polonia. I Benincasa hanno dato alla città grandi uomini come Luciano, grazie al quale oggi esiste la vostra importante Biblioteca comunale. Dove viveva la sua famiglia? Inizialmente avevamo una piccola proprietà in via della Loggia poi Dionisio, mio fratello, comprò tutte quelle vicine che furono abbattute per costruire il palazzo su disegno di Giorgio da Sebenico. L’architetto era stato chiamato dal Comune di Ancona per realizzare la Loggia dei Mercanti. I Benincasa ne approfittarono e fecero erigere lo splendido palazzo che ancora oggi potete ammirare. Lei era mercante e comandante di nave? Sì la mia famiglia possedeva caracche e galeazze ed io già da giovanissimo avevo preso la via del mare. L’esperienza marinara era considerata vera- • • • Grazioso Benincasa, cartografo, mercante e comandante di navi, racconta anche la storia della sua amata città “Trascorsi la mia vita più in mare che sulla terra ferma” mente formativa. Talmente dura da forgiare al meglio il carattere di una persona. Pensi che a bordo non vi erano posti riservati all’equipaggio. Solo il comandante aveva una sua cabina e le merci stavano nella stiva per essere protette e portate integre a destinazione. I marinai dormivano sotto le stelle con qualsiasi tempo. Quando pioveva, non si poteva ne- anche accendere il fuoco sul ponte così il pasto era pane duro o gallette. Lei è conosciuto soprattutto come cartografo e padre della moderna geografia. Nel 400’ la navigazione si basava sulla conoscenza dei venti, delle correnti, dei profili delle coste, sul sole di giorno e sulle stelle di notte. In pratica era la stessa dei romani. • Con l’avvento delle carte nautiche tutto cambiò. Erano grandi pergamene, riccamente decorate, basate sull’orientamento della bussola e pur mancando di latitudine e longitudine, fornivano un preciso disegno dei mari e una ricostruzione esatta della costa. I miei portolani e le mie carte sono conservati nei musei di tutto il mondo: Firenze, Vicenza, Parigi, Londra, Palma de Mallorca, Milano, Ancona, Roma, Città del Vaticano, Nagent sur Marne, Vienna e Bologna. Ebbi un figlio, Andrea che divenne anche lui cartografo. Io vissi più in mare che in terra ferma. Ancona, Genova, Venezia e Roma furono le città in cui svolsi il mio lavoro di cartografo. Le carte erano molto preziose ed erano accessibili solo ai mercanti o capitani più facoltosi che vivevano in città grandi e prosperose. A Londra c’è un famoso quadro del Crivelli in qualche modo legato a lei? Penso si riferisca alla famosa Annunciazione di Carlo Crivelli oggi conservata alla National Gallery di Londra. Si tratta di una delle opere più celebri del pittore veneto che io chiamai quando ero Cancelliere della città di Ascoli Piceno. In quegli anni riuscii ad ottenere da Papa Sisto IV la Libertà Ecclesiastica per quella città che volle celebrare, con la splendida pala, l’acquisita indipendenza. E la sua Ancona? Come potevo tornavo nella mia casa sul porto. La città viveva in quegli anni un periodo splendido sotto l’aspetto politico, economico e culturale. Libero comune e repubblica marinara, grazie a questa autonomia riuscii a sviluppare un percorso di crescita urbana al pari delle grandi città interne, dove i Signori cercavano, anche con l’arte, un modo per distinguersi. Ancona era un crocevia di culture. Vivevano e prosperavano importanti comunità da quella Ebraica a quella Albanese, dalla Greca all’Armena, dalla Slava alla Spagnola. Anche Fiorentini, Veneti, Genovesi e Umbri si erano trasferiti in questa bella città che allora era considerata, a tutti gli effetti, città rinascimentale. • • • NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 05 GIOIELLI DA VEDERE PAGINA Il generale Bonaparte soggiornò nella sala rossa nel 1797, quando firmò la Pace di Tolentino L'eco di Napoleone a palazzo Parisani La splendida dimora tolentinate conserva le sale napoleoniche con mobili e suppellettili d'epoca di Alessandra Bruno T olentino caput mundi? Una provocazione giocosa lanciata di recente dal quotidiano nazionale La Stampa consiglierebbe di spostare il centro della politica nella tranquilla e virtuosa città nel cuore del Maceratese, così lontana dagli scandali che hanno colpito Roma. Un assist da cogliere al volo per un viaggio che profuma di passato, spiritualità ed arte. A Tolentino è custodito un gioiello come Palazzo Parisani- Bezzi, di proprietà del Comune, dagli anni ’70 del secolo scorso. Qui le storiche sale raccontano del giovane Napoleone Bonaparte che dal 16 al 19 febbraio del 1797, al termine della Campagna d’Italia, sottoscrisse, nella “sala gialla”(dove il damasco giallo colora le pareti), con i delegati della Santa Sede inviati da Papa Pio VI, il Trattato della Pace di Tolentino. Un dipinto ancora esistente raffigura l’accordo siglato. Il percorso museale, allestito dall’amministrazione comunale, consente di visitare le stanze occupate da Napoleone, con i mobili e le suppellettili dell’epoca. Suggestiva la sala che conserva le sedie, le consolle, le specchiere ed il piccolo tavolo dove fu sottoscritto e firmato il Trattato di Pace: permangono ancora le macchie di inchiostro del calamaio più volte rovesciato durante le trattative da Napoleone e la “sala rossa” (per via delle pareti tappezzate di damasco rosso) con il letto a baldacchino dove ha dormito il giovane generale corso. Questa è una delle camere più belle del palazzo, arricchita da due consolle e dal fregio che presenta una decorazione naturalistica. Dalla camera da letto si accede al Gabinetto di Toletta , una stanza dalla pianta irregolare, dal soffitto con volta a crociera affrescato con decorazioni floreali: le pareti sono dipinte con immagini allegoriche e paesaggi naturali. «Ironia della sorte - spiega il sindaco Giuseppe Pezzanesi - il Palazzo nel maggio del 1815 ha ospitato il Barone Federico Bianchi, che sconfisse, poche settimane prima di Waterloo, Gioacchino Murat, cognato di Bonaparte, nei pressi del Castello della Rancia, in quella che è conosciuta come la Battaglia di Tolentino». Lasciando alle spalle le Sale Napoleoniche del piano nobile si aprono gli ambienti riservati alla vita quotidiana: proseguendo nel percorso i si entra in una grande cucina, che serba ancora il camino e il piano cottura, e in altre sale affrescate in stile pompeiano. Il secondo piano del palazzo è costituito da una serie di locali che negli ultimi anni hanno ospitato mostre ed eventi correlati alla vita culturale di tutto il territorio. Da metà dicembre una novità per i turisti, che arrivano anche dall’estero. Le Sale Lucatelli: «Verranno esposti i parapetti ad opera dell’architetto Giuseppe Lucatelli - conclude Pezzanesi - che ha realizzato il Teatro Nicola Vaccaj alla fine del ‘700. Per abbellire i palchi del primo ordine aveva composto trentatrè tele con soggetti mitologici. Oggi dopo molti secoli trovano una nuova e prestigiosa sede all’interno di Palazzo Parisani. E’ stata restaurata anche la stanza da “Stiro e lavoro”, completamente decorata, situata al piano nobile del palazzo con teli attribuiti allo stesso Lucatelli». • Il palazzo piace all'estero, il sindaco Pezzanesi: a dicembre in mostra le tele dell'architetto Lucatelli I preziosi interni dello storico palazzo Parisani-Bezzi a Tolentino, nel cuore del Maceratese. Vi soggiornò Napoleone quando firmò la Pace di Tolentino nel 1797. La dimora piace molto all’estero e presto verranno messe in mostra le teli dell’architetto Giuseppe Lucatelli Auguri ai lettori Si ringrazia in particolar modo per l'amichevole collaborazione e il fattivo sostegno Marina Roscani, direttore responsabile, Claudio Desideri, Giovanni Filosa e Corrado Maggi 06 LUPI DI MARE NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Lo scalo nel 2016 ospiterà il Farr 40 con i campioni della Coppa America Marina Dorica, perla dell'Adriatico Il porto turistico risplende d'estate, è cantiere di idee, d'inverno coccole beauty per gli yacht di Alessandra Bruno • «L e barche le ho costruite, le ho navigate, le ho raccontate e adesso le metto a dormire». Leonardo Zuccaro, direttore di Marina Dorica, classe ’54, svela curiosità e segni distintivi del suggestivo porto turistico di Ancona, a nordovest del Monte Conero, il primo per grandezza nell’Adriatico e il quarto nel Belpaese. In oltre 200mila metri quadrati sono ormeggiate in acqua 1300 barche, 260 riposano a terra. Una chiacchierata a tu per tu con chi è approdato al sogno di una vita, regalandosi uno spicchio di mare ogni mattino. Quando ha sentito il richiamo del mare? «Ho iniziato a navigare da piccolo. Un amore ereditato da mio padre Ugo, appassionato di mare e di pesca. A vent’anni di questa passione ne ho fatto un mestiere. In mare ho vestito il ruolo di “skipper”, che preferisco chiamare all’italiana comandante. Ho collaborato come project manager alla realizzazione di alcune imbarcazioni e ho scritto per oltre vent’anni per la principale rivista di settore, il Giornale della Vela, spaziando dai reportage di viaggio fino alle prove tecniche». In quali acque ha navigato? «Ho partecipato a molte regate nel Mediterraneo, dalla Giraglia alla Middle Sea Race, e poi l’Antigua Sailing Week e diverse traversate atlantiche. Mi manca di navigare l’Oceano Pacifico, è il mio sogno nel cassetto che spero di realizzare in futuro». L’arrivo a Marina Dorica era già scritto nel suo destino. • • • «Sono entrato nel 2010, chiamato dal Consiglio d’amministrazione allora in carica. Avevo già fatto una consulenza per Marina Dorica nel 1995 quando ancora era in fase di progettazione, per me è stato un piacevole ritorno». Come è la vita di un porto turistico? «Si divide in due grandi stagioni: quella invernale e quella estiva. Nella prima il porto turistico non ha un grande appeal, sono pochissime le eccezioni. Penso ad esempio a quello di Barcellona che è dentro la città. Da ottobre a marzo ci si occupa prevalentemente di manutenzioni, il porto ha bisogno di cure costanti. Poi c’è la fase estiva - operativa in cui il porto vive la massima intensità con presenza costante di diportisti e di ospiti esterni. Le regate e le gare di pesca, che sono la peculiarità di un porto turistico, quest’anno si sono miscelate agli eventi culturali: 12 appuntamenti tra spettacoli teatrali, musicali, di magia, di cabaret. La piazza di Marina Dorica era quasi sempre piena di gente, oltre ai diportisti anche molti comuni cittadini per i quali il porto turistico è diventato un luogo di incontro anche grazie alla fioritura delle attività commerciali, ristoranti in primis». Un momento cruciale per Marina Dorica? «Il volano è stato il campionato del mondo di vela nel 2013, prima non avevamo un palmares di questo tipo, ha costituito un track record. Marina Dorica ha una funzione logistica, i quattro circoli affiliati (Assonautica, Lega navale, Ancona yacht, Sef Stamura) hanno candidato il porto come sede per i campionati del mondo. Dal 18 al 21 maggio 2016 ospiteremo una tappa del circuito Farr 40 con i migliori campioni di vela internazionali, già protagonisti dell’America’s Cup». Il direttore Leonardo Zuccaro, velista e project manager cura la logistica: amo il mare, come mio padre Alcune suggestive immagini di Marina Dorica Foto di Sergio Giantomassi • • NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 07 CABARET D'AUTORE PAGINA Alcune immagini tratte dagli spettacoli degli Onafifetti, il gruppo di cabarettisti jesini che calca la scena dal lontano 1968 Quasi nozze d’oro con la satira e la voglia di prendere in giro la politica locale e nazionale A dicembre un appuntamento dedicato a Federico II Di scena il 20 dicembre nella sede della Fondazione Onafifetti, immaginando il ritorno di Federico II Filosa, Memè e Sardella cabarettisti dal 1968 sulla cresta dell'onda anomala dei teatri di Marina Roscani G iovanni Filosa, Piergiorgio Memè, Mario Sardella. Satirici cabarettistici musicanti jesini...dal 1968 sulla cresta dell'onda anomala dei teatri nostrani. È quanto si legge sotto la voce informazioni della pagina Fb degli Onafifetti. Gruppo che da quasi mezzo secolo sberleffa, canta e suona il mondo che vede intorno, in chiave strettamente locale, ma anche nazionale. Ogni ambito che presta il fianco alla satira, gli Onafifetti l’hanno praticato, e declinato a modo loro. Con gli spettacoli hanno girato l’Italia e non solo, anche in Germania hanno portato la loro leggerezza, introdotti da un libretto di scena con traduzione. “Ma spesso capire le parole non serve, la mimica basta e avanza”, ci raccontano in un’intervista piena di battute. E come poteva essere altrimenti. Giovanni Filosa lo conosciamo da una vita, non diciamo quanto, per rispetto a noi, non a lui. Il cabaret c'è l’ha nel sangue, anche nella vita di tutti i giorni è un Onafifetto, non c’è storia. Piergiorgio Meme’ che dice di essere nato giù ‘l Prado, tra i cordari ed essere cresciuto sano tra foglie e maragnano, mette a disposizione la sua taverna in zona stadio, per dar vita agli spettacoli. E Mario Sardella, nato cinto d’edera in novembre quando Paci’ già era presidente, racconta cosa ha messo in cantiere il gruppo di giovani attempati, per debuttare in primavera. “Sarà una rappresentazione divisa in due scene diverse. Una parte cantata e una recitata, in cui si parlerà di politica locale e nazionale, ma anche della realtà jesina”. “Abbiamo architettato questo lavoro in modo diverso – interviene Giovanni – una commedia in cui ci immaginiamo, noi Onafifetti, delusi e disgustati del mondo che ci circon- da, decidere di rottamarci, ritirandoci in una casa di riposo per artisti. Da una parte rappresentiamo una giornata tipo nella struttura, i pasti, le visite dei parenti, l’attesa, del famoso Godot che non arriverà mai. Dall’altra il cabaret, che parla e sparla del mondo fuori. E ci sarà un finale a sorpresa”. Dopo quasi 50 anni gli emuli de “I gufi”, loro storico gruppo di riferimento, hanno deciso di raccogliere la sfida e introdurre la prosa: “Scri- In primavera gli jesini in una commedia in cui si immaginano rottamati in una casa di riposo per artisti viamo a sei mani, anzi a cinque e mezzo, perché Giovanni ha il braccino corto – chiosano i compagni – poi al pianoforte c’è Marta Tacconi, un validissimo apporto per il gruppo”. Il difficile, raccontano, è fare cabaret in un momento come questo, dove non ci sono personaggi politici di grande caratura e soprattutto la gente è molto lontana dalla politica. Sono periodi bui, in cui strappare una risata serve ad esorcizzare paure e insicurezze. “Alla satira – dice Piergiorgio - non si mette il mordacchio , guardando il portafoglio pieno di tessere di Simply, Coal e Sidis, mi sono accorto che manca quella dell’Isis...” . Al gusto della battuta, non resistono. E così il 20 dicembre gli Onafifetti hanno preparato “Il ritorno di Federico”, che proporranno nella sede della Fondazione, nella bella piazza con l’obelisco. In cui si immagina il rientro dell’imperatore nella città che gli dette i natali, e si fantastica sulla reazione dello “stupor mundi” alla vista della Jesi di oggi. • 08 09 LE COSE DA FARE NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINE 29 novembre tratto dal racconto di Sepulveda, a cura della compagnia Instabile. ANCONA | ore 17,30 Concerti Animati Salone delle Feste Teatro delle Muse Munari, Rodari e altri suoni Arpa Lucia Galli Violino Silvia Badaloni Flauto Beatrice Petrocchi. 9 | 10 DICEMBRE SAN MARCELLO 32^ Stagione Teatro Ragazzi Teatro P. Ferrari “Le avventure di Pulcino” dell’ ATGTP, teatro d’attore, pupazzi e magiche scenografie con protagonista un tenero pulcino alla ricerca della sua mamma. MACERATA Stagione teatrale Amat 2015/2016 Khora.teatro-Teatro Stabile d'Abruzzo “DON GIOVANNI” di Moliére con Alessandro Preziosi per la regia di Alessandro Preziosi. CIVITANOVA Teatro Rossini Compagnia Molière LEI È RICCA, LA SPOSO, L'AMMAZZO! Con GIANFRANCO JANNUZZO, DEBORA CAPRIOGLIO Di Mario Scaletta regia Patrick Rossi Gastaldi. 3/6 dicembre 13 dicembre 5 | 6 dicembre SERRA DE' CONTI 32^ Stagione Teatro Ragazzi Sala Italia “Storie con le gambe per orecchie in partenza” Appuntamento con un incontro intimo, dolce e divertente con la magia del teatro. 6 dicembre MAIOLATI SPONTINI 32^ Stagione Teatro Ragazzi Teatro G.Spontini “Zorba il gatto” Storia di amicizia e maturità tra un gatto e una gabbianella 20 dicembre ANCONA ore 16,30 | 18,30 Concerti Animati Ridotto del Teatro delle Muse Natale nella città dei suoni Ensemble Giovanile La città dei suoni. FINO AL 13 DICEMBRE ANCONA Stagione teatrale 2015/2016 Teatro delle Muse “ENRICO IV” di Luigi Pirandello Regia di Franco Branciaroli con Franco Branciaroli. Cbt Centro Teatrale Bresciano. ANCONA | ore 17,30 Concerti Animati Salone delle Feste Teatro delle Muse MAMMA MUSICA Concerto AIGAM Per bambini 0-36 mesi. 9 | 11 | 13 dicembre SENIGALLIA Stagione Teatrale Senigallia Amat e Compagnia della Rancia Teatro La Fenice “Sister Act” Residenza di allestimento musiche di Alan Menken, liriche di Glenn Slater per la regia di Saverio Marconi. ANCONA | ore 21 Instore Tour Palarossini Concerto di Antonello Venditti Circuito Ticketone. JESI Stagione lirica di Tradizione Teatro G.B.Pergolesi MOSTRA FOTOGRAFICA “SCORCI D'OPERA. LO SMARTPHONE” A cura di Armando Ariostini; l’esposizione sarà visitabile durante l’apertura del Teatro in occasione delle recite della 48^ Stagione Lirica di Tradizione. In mostra, le meravigliose sale teatrali dell’Opéra Garnier di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Filarmonico e Sala Maffeiana di Verona, Teatro Pergolesi di Jesi. 4 DICEMBRE FABRIANO Stagione di prosa Amat 2015/2016 Teatro Gentile “PENSO CHE UN SOGNO COSI...” di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni (regista e sceneggiatore) con Giuseppe Fiorello, straordinario one man show per la direzione della regia di Giampiero Solari. 19 dicembre SENIGALLIA Stagione teatrale Senigallia, Amat e Compagnia della Rancia Teatro La Fenice “Rapunzel Il musical” - residenza di riallestimento con Lorella Cuccarini liberamente tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm; musiche originali di Magnabosco, Procacci, Barillari con Alessandra Ferrari e Giulio Corso per la regia di Maurizio Colombi. JESI Stagione lirica di Tradizione Teatro G.B.Pergolesi “LA VEDOVA ALLEGRA” Direttore Antonio Pirolli, regia di Vittorio Sgarbi, produzione Fondazione Pergolesi Spontini dall’allestimento del Teatro Verdi di Salerno. 12 | 13 DICEMBRE ASCOLI PICENO Stagione teatrale Amat 2015/2016 Teatro Ventidio Basso “DON GIOVANNI” di Moliére con Alessandro Preziosi. RECANATI Rassegna teatro prosa/Amat Teatro Persiani “Romeo e Giulietta” Compagnia Junior Balletto di Toscana Davide Bombana. 14/15 dicembre JESI Stagione lirica di Tradizione Teatro G.B.Pergolesi “CHI E' DI SCENA: STORIE E SEGRETI DEL TEATRO PERGOLESI” Visita teatrale peer le scuole di ogni ordine e grado per esplorare i luoghi più noti e il dietro le quinte del teatro con impertinenti irruzioni di Proserpina, la protagonista della Serva Padrona di Pergolesi. FABRIANO Stagione di prosa Amat 2015/2016 Teatro Gentile “QUALCOSA RIMANE” commedia inedita in Italia del drammaturgo Donald Margulies, vincitore del Premio Pulitzer nel 2000 con Monica Guerritore e Alice Spisa. 28/31 gennaio 2016 ANCONA Stagione teatrale 2015/2016 Teatro delle Muse “QUELLO CHE NON HO” con Neri Marcorè Liberamente ispirato all'opera di Pier Paolo Pasolini con canzoni di Fabrizio De André; drammaturgia e regia di Giorgio Gallione Teatro dell'Archivolto. MACERATA Stagione teatrale Amat 2015/2016 Teatro Lauro Rossi Residenza di riallestimento Compagnia Gli Ipocriti - REP/ Gruppo Danny Rose “Servo per due” di Richard Bean tratto da “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni tradotto e adattato da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder musiche eseguite dal vivo dall'Orchestra Musica da Ripostiglio. Regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Il cantautore al Palarossini, mentre a Fabriano Beppe Fiorello e Monica Guerritore Dalla pelle al cuore di Venditti Prosa, concerti, balletti spettacoli per i piccoli e musical: in scena due mesi di grandi emozioni stadi delle Marche. Al Teatro Gentile di Fabriano su il sipario per uno straordinario one man show: Giuseppe Fiorello attende il pubblico il 5 e 6 dicembre con “Penso che un sogno così…” uno spettacolo capace di mostrarne tutte le sue qualità, diretto dalla regia di Giampiero Solari. Mentre due attrici di grande talento, Monica Guerritore e Alice Spisa danno vita il 15 gennaio a “Qualcosa rimane”, commedia inedita in Italia dell’acclamato drammaturgo Donald Margulies, vincitore del Premio Pulitzer nel 2000. La danza è la protagonista il 31 gennaio con “Romeo e Giulietta” per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto di Toscana. Colpo di coda per la Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi dove andrà in scena l'ultimo titolo in cartellone, “Vedova Allegra”, nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Antonio Pirolli per la regia di Vittorio Sgarbi rappresentato in tre date (9,11 e 13 dicembre). Prosegue la stagione di prosa firma- di Talita Frezzi D alla pelle al cuore di Ancona per ospitare una delle tappe del nuovo “Instore Tour” in cui l'ottavo re di Roma, Antonello Venditti, presenterà il suo nuovo album “Tortuga”. Il disco contiene tutti i successi della sua lunga carriera oltre a 9 brani inediti “Cosa avevi in mente”, “Non so dirti quando”, “Tienimi dentro te”, “Nel mio infinito cielo di canzoni”, “I ragazzi del Tortuga”, “Ti amo inutilmente”, “Attento a lei”, “L'ultimo giorno rubato” e “Tortuga”. Il tour, partito dallo Stadio Olimpico di Roma, approda al Palarossini di Ancona (19 dicembre ore 21) con un grande concerto live. L'appuntamento con il popolare cantautore romano è solo uno dei tantissimi eventi che rendono caldo questo mese di dicembre nei teatri e Via F. Filzi, 2 Ancona Tel. 071.2074660 Fax 071.2084580 Chiuso il lunedì Giardino all’aperto | 15 gennaio 2016 4 | 5 gennaio 2016 Buone Feste a tutti i nostri affezionati clienti w w w. r i s t o r a n t e g i a rd i n o a n c o n a . i t re di due padroni di Carlo Goldoni, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. [email protected] ta Amat con il bellissimo Alessandro Preziosi, protagonista a Macerata al teatro Lauro Rossi (9 e 10 dicembre) e poi al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (12 e 13 dicembre) con il suo ultimo successo, “Don Giovanni” di Moliere, di cui firma anche la regia. Sempre al Ventidio Basso è attesissimo il fascino indiscutibile di Michele Placido ne “Tradimenti” di Harold Pinter (5 e 6 gennaio) spettacolo in cui lo vedremo recitare al fianco di Ambra Angiolini. Il palcoscenico del massimo ascolano accoglie anche Stefano Accorsi (30 e 31 gennaio 2016) con il “Decamerone” di Giovanni Boccaccio portato in scena per la regia di Marco Baliani. Mentre Senigallia attende due musical d'eccezione portati in scena da Amat: “Sister Act” del Teatro Brancaccio e Compagnia della Rancia per la regia di Giampiero Solari su musiche di Alan Menken (5 e 6 dicembre) e “Rapunzel” liberamente tratta dalla fiaba dei fratelli Grimm con Lorella Cuccarini per la regia di Maurizio Colombi. • 30 | 31 GENNAIO 2016 ASCOLI PICENO Stagione teatrale Amat 2015/2016 Teatro Ventidio Basso “DECAMERONE, VIZI, VIRTU', PASSIONI” di Giovanni Boccaccio con Marco Baliani e Stefano Accorsi. 5 | 6 GENNAIO 2016 ASCOLI PICENO Stagione teatrale Amat 2015/2016 Teatro Ventidio Basso “TRADIMENTI” di Harold Pinter e Michele Placido con Ambra Angiolini e Fabrizio Scianna. 23 gennaio 2016 31 gennaio 2016 RECANATI Stagione teatrale Amat Teatro Persiani “Aggiungi un posto a tavola” Compagnia dell'Alba Garinei & Giovannini con Iaia Fiastri e Fabrizio Angelini. FABRIANO Stagione di prosa Amat 2015/2016 Teatro Gentile “ROMEO E GIULIETTA” coreografia di Davide Bombana per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto di Toscana. 24 gennaio 2016 ANCONA ORE 16,30 | 18,30 Ridotto del Teatro delle Muse Esopo tra favola e Musica Quintetto di Fiati Millenium Ensemble Voce recitante Roberta Granci. 27 | 28 gennaio 2016 7/10 gennaio 2016 ANCONA Stagione teatrale 2015/2016 Teatro delle Muse “SERVO PER DUE” di Richard Bean Con Pierfrancesco Favino, liberamente tratto da Il servito- MACERATA Stagione teatrale Amat 2015/2016 Teatro Lauro Rossi Nuovo Teatro “Decamerone. Vizi, virtù, passioni” Liberamente tratto dal “Decamerone” di Boccaccio con Stefano Accorsi, Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia e Mariano Nieddu. Adattamento teatrale e regia di Marco Baliani. CIVITANOVA Teatro Annibal Caro Compagnia degli Incamminati OTELLO di William Shakespeare regia Carlo Sciaccaluga Con Filippo Dini, Antonio Zavatteri. 10 NATALE IN CITTÀ NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA BONTA' DELLE MARCHE Serviti con gioia Tra sorrisi e cibi di qualità S arà un Natale gustoso e allegro quello servito all'enogastronomia La Bontà delle Marche, dove l'eccellenza della tavola si sposa a un ottimo servizio, alla cortesia e a una buona dose di ottimismo, ingredienti essenziali di festività serene. “Tutti sanno che abbiamo prodotti di qualità, perciò parliamo dei nostri sorrisi!”. Così risponde candidamente La brigata di "Raval" al completo Viaggio nelle vie dello shopping ad Ancona: tra promozioni, vetrine addobbate e aperture extra, tutti i suggerimenti per il regalo giusto Sia griffato o no logo il regalo è regalo Gabriele Capannelli, proprietario e gestore de 'La Bontà delle Marche', se chiedi delle proposte e gli eventi di Natale. “Quali sorrisi? I nostri: il mio e quello dei banconieri, dei camerieri, della cassiera! Per noi la qualità è importante: la ricerca del prodotto enologico e alimentare, la coniugazione della tradizione con l'innovazione, la promozione delle aziende del nostro territorio e non solo... sono tutte cose fondamentali in un ristorante-gastronomia, ma ancora più importanti sono il sorriso e l'allegria che riserviamo ai nostri clienti. È proprio per questo che, in tutti gli anni che sono trascorsi dall'inizio dell'attività ad oggi, abbiamo scelto il meglio non solo della qualità e della competenza, ma anche dell'accoglienza”. t.a. • Da Bags a Maison Lingerie o Maison Galerie fino alla Vineria e Raval per trovare idee e brindisi di Tommaso Aveta L a passeggiata è splendida e il consiglio è di partire dall'alto, percorrere strade e stradine, vivere e sentirsi partecipi della storia millenaria e del presente della nostra città. Partiamo dal Duomo, attraversiamo l'anfiteatro, dedichiamo un minuto al panorama di piazza del Senato, un altro a piazza san Francesco e alla sua magnifica scalinata. Scendiamo via Pizzecolli fino al Teatro delle Muse, poi imbocchiamo corso Mazzini o corso Garibaldi. Appena imboccata la strada ci fer- miamo di fronte a Bags di Marina Mariani. “Abbiamo tantissime idee regalo - dice la proprietaria - dalle borse ai portafogli ai portachiavi. Siamo diventati il negozio di riferimento per la pelletteria ad Ancona e abbiamo selezionato per i nostri clienti gli accessori delle migliori marche: Furla, Piquadro, Coccinelle, Armani, Moschino, Gherardini. Abbiamo anche predisposto un angolo per confezionare i pacchetti a regola d'arte: dedichiamo da sempre particolare attenzione alla presentazione dei regali e vogliamo che i nostri clienti escano soddisfatti, senza dover pensare a niente, saremo aperti tutte le domeniche pomeriggio e martedì 8 dicembre, e dal 18 al 24 faremo orario continuato”. Risalendo il corso arriviamo alla PATRIZIA BORIONI Abbiamo inserito l'oggettistica natalizia Si va da piccole cose fino al dono più importante Galleria Dorica da Maison Lingerie, Patrizia Borioni la proprietaria dice: “Da un paio d'anni a questa parte abbiamo inserito l'oggettistica natalizia fra i nostri articoli e da quest'anno anche da mio padre, il negozio di fronte, Maison Galerie, abbiamo scelto oggetti e arredamenti per Natale. Andiamo dal pensierino da una quindicina di euro, lo slip natalizio, ad esempio, fino al regalo più importante. Da Maison Galerie sono già disponibili gli articoli per l'allestimento della tavola: dalle tovaglie ai piatti, ai bicchieri, posate e portatovaglioli, tutto in stile natalizio. Per chi ordina entro la prima settimana di dicembre, inoltre, saranno disponibili le tovaglie fuori misura, cioè dalle misure personalizzabili a seconda delle dimensio- 11 NATALE IN CITTÀ NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA STEFANIA MAX E GIOVANNA Si brinda con Verdicchio, Prosecco di Valdobbiadene Franciacorta Bellavista oppure con i nostri rossi Mirco, Patrizia, Samantha di "Maison Galerie" e di "Maison Lingerie" Massimo, Giovanna, Stefania e Filippo de "La Vineria" Nelle immagini di Corrado Maggi le vie dello shopping si preparano alle feste La curiosità Sigaretta elettronica E-smoke: libertà, salute e piacere Dalla cucina alla e-cigarette Fabio Cipriani lancia la nuova sfida ni della tavola. Dopo l'8 dicembre apriremo tutte le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, oltre che tutti i lunedì mattina dalle 10 alle 12,45”. Saliti in via Matteotti ci fermiamo al civico 104 dagli amici della Vineria, un locale di rivendita e mescita di vini. Troviamo Giovanna, Filippo il padre Max e la madre Stefania. “Abbiamo una grande varietà di vini locali e nazionali: dalle migliori cantine di Verdicchio, come la Coroncino, la Gaiospino, la Fattoria delle oche, ai prosecchi di Valdobbiadene, al Franciacorta Bellavista. Siamo forti anche sui rossi: sia locali, come il Rosso Conero e il Rosso Piceno Superiore, sia toscani, delle cantine Castello di Ama e Ormellaia, sia veneti, come il Cabernet e l'Amarone MARINA MARIANI Siamo il riferimento per la pelletteria in città con Furla Piquadro, Coccinelle Armani, Moschino di Valpolicella”. Mentre sorseggiamo un calice Max ci racconta dei suoi viaggi nell'alto maceratese, e in Umbria, a Norcia e Gubbio alla ricerca dei migliori prodotti di salumeria. Muoviamo in direzione contraria e scendiamo in piazza del Plebiscito. La troviamo piena di gente: locali affollati di giovani e musica di sottofondo. Ci fermiamo da Raval, dove c'è Sebastian: “La nostra brigata di cucina, Ivano, Salem e Raul, prepara tapas, mentre la brigata bar, composta da Timmy, Simone e Francesco e me, prepara cocktails speciali. Accomodatevi, dentro o nel dehors, vi raggiungerà una delle ragazze della brigata sala: Federica, Bianca o Martina”. • D alla cucina per solleticare il palato all'e-cigarette per risvegliarlo aiutando a smettere di fumare. Un salto a piedi pari in un settore commerciale nuovo per l'imprenditore Fabio Cipriani, che tuttavia non abbandona la sua passione primaria. Dopo quasi trent'anni di lavoro nel settore alberghiero Fabio Cipriani decide di investire il suo tempo e mettere a frutto la sua esperienza professionale nel commercio dell'e-cigarette, la cosiddetta sigaretta elettronica. Il perchè di questo cambiamento è presto detto. “In realtà continuo a lavorare, anche se saltuariamente, nel settore alberghiero, ma da quando ho sco- perto questa nuova categoria merceologica, nel febbraio 2013, ho deciso di aprire 'E-Smoke'. La soddisfazione più grande è il cliente che smette di fumare, ma di fatto passa alla sigaretta elettronica. Lavoro esclusivamente con prodotti made in Italy che garantiscono l'eccellenza sia nei liquidi che nelle parti meccaniche: ogni liquido che vendo nel mio negozio è certificato con le avvertenze tecniche, le specifiche di composizione e tutte le varie indicazioni, come del resto le parti meccaniche della sigaretta elettronica sono prodotte e garantite dalle case più t.a. importanti”. • 12 professioni da scoprire NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Maurizio Magnoni e i segreti di un universo di essenze preziose Basta molecole chimiche largo alla natura Settore importante che si è evoluto nel tempo, dal commerciale ai laboratori come atelier Il profumo diventa progetto artistico STUDIARE DA “naso” può essere una valida possibilità lavorativa per i giovani oggi in difficoltà che possono essere usati anche sotto il sole, direttamente sulla pelle, senza pericoli di eritemi e macchie. “Diventare un naso - dice Maurizio Magnoni, esperto del settore - sta diventando una nuova possibilità per i giovani. Frequentando la scuola per creatori di fragranze a Castelletto Ticino con Maria Grazia Fornasier, ho di Marina Roscani L ’olfatto è l’unico dei cinque sensi a rimanere attivo 24 ore su 24 e per tutta la vita. E’ capace infatti, anche di influenzare i nostri sogni, se mentre dormiamo ci arriva qualche odore che viene percepito dal sistema limbico. Sarà per questo che i profumi e le essenze sono diventati così importanti nella nostra società, ci vestono, mettendo in risalto la personalità di ognuno, rendono più accoglienti gli ambienti dove viviamo, grazie a candele ed emanatori. L’aromaterapia, anche se non accettata dalla medicina tradizionale, è un ramo della fitoterapia che usa olii essenziali per il mantenimento della salute. Sia al maschile che al femminile il profumo ci identifica, racconta di noi, per questo la scelta è spesso lunga e difficile. La combinazione delle varie essenze deve essere capace di provocarci delle emozioni, di evocarci ricordi piacevoli, per avere il desiderio di portarla indosso tutto il giorno. Così nella profumeria c’è stata una evoluzione dei gusti e delle richieste, il mercato è cambiato nel volgere di poco più di un decennio. Da quella commerciale, soggetta alle griffe e modaiola, a quella di nicchia o selettiva, basata sulla scelta di componenti solo naturali, bandendo le molecole chimiche e proponendo una vasta gamma di profumi deterpenati, a cui cioè vengono tolti tutti gli allergeni. Si tratta di prodotti Nelle immagini i fiori di lavanda, rosa e bergamotto, i laboratori di Grasse in Provenza e antiche bottiglie di profumo nella bottega di un antiquario scoperto quanto questo settore stia evolvendo anche in Italia. Si studia per quattro anni, e poi si può ambire ad entrare in qualche laboratorio importante. Oggi - aggiunge Maurizio che gestisce una profumeria ad Ancona - siamo infatti passati ad una nuova fase in questo campo. Si parla di laboratori artistici. Scompaiono infatti i nomi dei produttori, per far largo al progetto, artistico appunto. Ed ecco The Mythos, che ricostruisce in chiave olfattiva il mito greco, con ogni personaggio evocato da una combinazione di essenze, o ancora The Tarots, che scompone i tarocchi e li reinterpreta con la mescola dei vari olii essenziali”. Naturalmente il costo di questi profu- mi non è popolare, ma è dedicato ad un mercato ristretto, che apprezza il lavoro che c’è dietro. Infatti, i costi di queste piccole produzioni sono elevati, se si considera che per confezionare una fraganza si parte da essenze che vanno lavorate, lasciate macerare e alcune hanno prezzi proibitivi. Ad esempio, cinque chili di concreta di rosa bulgara arrivano a costare 50 mila euro. Dunque, via la firma anche in questo campo, un’evoluzione in chiave no logo, come succede nel mondo della moda, dove la griffe cede il passo alla scelta dei materiali e alla ricerca dell’artigianalità, che è poi la forza del made in Italy. Ma quali sono le essenze che attraggono di più questo pubblico esperto, ce lo rivela Maurizio Magnoni. “Piacciono molto i legni macerati o oud, l’ambra che è di origine animale, goduriosa come una crema pasticcera, o quelle carnali, miscellanee di resine e muschi, e il cuoio che viene estratto dalle cortecce degli alberi”. E a questo punto, come può non venire alla mente il celebre libro di Patrick Suskind, Il profumo, che ci racconta la storia terribile di Jean-Baptiste Grenouille, nato nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, che scansato da tutti, a cominciare dalla madre, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, di quest'unica qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo, creando una fragranza capace di dominare il cuore degli uomini, ingenerando l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla. • NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 13 BENESSERE IN CORPO PAGINA Da Beauty Venus la possibilità di pacchetti integrati, costruiti su misura per ogni esigenza Estetica e medicina fermano il tempo Successo per l’incontro dei giorni scorsi, organizzato dal centro su bellezza ed alimentazione di Marina Roscani Il medico della struttura propone filler botulino e trattamento dell’adipe, da associare ai macchinari A ffollato incontro, organizzato dal centro medico-estetico Beauty Venus di Ancona, per parlare di bellezza ed alimentazione. Un binomio inscindibile per mantenersi in forma e in buona salute. La dottoressa Deborah Subissati ha infatti illustrato le linee guida per il benessere e la cura di noi stesse, che passa per un corretto regime alimentare, ma non prescinde dal mantenere il nostro aspetto sempre piacevole. Infatti, il viso, il fisico, sono i biglietti da visita nell’approccio con il prossimo. Il sentirsi sicure, deriva principalmente dal piacersi. Sappiamo tutti come sia difficile ottenere tale risultato. Spesso ci nascondiamo sotto abiti coprenti per cercare di mascherare inestetismi, o dietro lenti scure per schermare rughe e occhiaie. Sapersi nutrire nel modo giusto, seguendo un regime equilibrato e scegliendo gli alimenti che ci aiutano a combattere i radicali liberi, che sono responsabili dell’invecchiamento, è il primo passo. Anche una buona attività fisica ci mantiene in forma, rafforzando la massa magra, i muscoli, ed eliminando la massa grassa. Ma serve un aiutino per la pelle, che è l’organo più esteso del corpo. Il rilassamento e la disidratazione dei tessuti, vanno arginati con dei validi Nel servizio di Angelica Muzzi l'evento organizzato da Beauty Venus per parlare di bellezza e benessere Il centro propone pacchetti combinati tra medicina estetica e trattamenti su misura per ogni esigenza trattamenti. È qui che occorre l’intervento dell’estetista, meglio se in grado di proporci un percorso a lungo termine, e non trattamenti spot che lasciano il tempo che trovano. Da Beauty Venus esiste questa possibilità, con una sinergia efficace di medicina estetica e trattamenti, eseguiti attraverso macchinari di ultima generazione. “Nel nostro istituto – raccontano le titolari Mirella e Barbara – abbiamo messo a punto un pacchetto che Un bel ritratto di Barbara Petrini, una delle titolari del centro estetico dura alcuni mesi, e che traghetta le clienti verso la bella stagione in perfetta forma. Un percorso formulato sui bisogni di ognuna, quindi personalizzato, in cui si possono alternare medicina estetica ed estetica, e in cui vengono usati principi attivi di efficacia testata”. Il chirurgo plastico Massimiliano Astolfi, nel centro di via Tiraboschi, esegue sedute per l’attenuazione delle rughe, mediante filler di acido ialuronico o botulino. Si possono ritoccare le labbra, dando più turgo- re, ma in modo naturale, con l’acido ialuronico, che si riassorbe in alcuni mesi. Possibile anche trattare l’adipe localizzato, senza ricorrere alla chirurgia, parliamo della intralipoterapia, efficace e non invasiva. Di successo anche l’uso dei cosiddetti “fili”, per attenuare il rilassamento in viso e corpo. I trattamenti estetici, vanno poi a “rifinire” l’azione del medico, per rendere l’azione più durevole nel tempo. Viso e corpo saranno curati con l’obiettivo di migliorare l’aspet- to, restituendo tonicita all’epidermite e attenuando i segni dell’invecchiamento. Ma la cura di noi stesse deve continuare anche a casa, ed ecco che Mirella e Barbara propongono una linea cosmetica di nuova generazione, che usa le nanotecnologie per veicolare i principi attivi contenuti in creme, sieri e prodotti per la pulizia della pelle. Dunque, visto che arriva Natale, perché non regalarsi o farsi regalare un prezioso pacchetto per essere più belle e felici? • 14 la bellezza IN TESTA NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Volumi e ciprie magiche sulla chioma come dame moderne, cambiare è di moda per Natale e Capodanno di Alessandra Bruno I n testa c’è un remake di “My fair lady”. Questa volta, però, non si tratta del celebre musical che ha segnato un’epoca. Il “set” è il salone del parrucchiere Silvio Forini, che si prende cura dell’hair look delle sue clienti da ben tre decadi. Il coiffeur di Ancona invita il gentil sesso a riscoprire il gusto di una bellezza evocativa: «Cosa c’è di più bello che giocare con la propria immagine? Proprio come si faceva da piccoli, facciamo uscire il bambino che è in noi» , consiglia l’artista della chioma. Il rilancio di una tendenza in via d’estinzione è partito dalla realizzazione di un servizio fotografico. Posate per un attimo le preziosi forbici, Silvio si è concentrato su uno strumento di seduzione, la pettinatura, creata su misura e studiata nei minimi particolari. Gli scatti immortalano una giovane dai capelli lunghi, una perfetta incarnazione di contemporaneità e fascino retrò: «La ragazza è entrata nel locale per uno stage- racconta il coiffeur- con i rasta e i piercing. Appena l’ho vista ho pensato di renderla modella per un giorno. L'hair stylist dorico invita a riscoprire il gusto di trasformarsi Silvio: ti acconcio per le feste La novità in testa Bye bye doppie punte La sauna del capello è nettare P Seguendo l’istinto ho immaginato una dama di classe, a metà tra le geisha e la donna bambola. Pochi gli ingredienti: la cotonatura, l’aggiunta di postiche inseriti ad arte, un tocco di rosa nel colore e la composizione delle ciocche». L’opera è semplice e divertente, se dietro le quinte c’è la mano di un esperto. L’acconciatura è un lusso femminile intramontabile, non passa mai di moda: «Viene richiesta sempre meno- ammette Silvio- il mio è un invito a trasformarsi, a cambiare la scenografia, lasciandosi trasportare dalle sensazioni del momento. Si avvicinano il Natale e il Capodanno, è un’occasione ideale». La regola è che non ci sono regole: «No limits- il motto di Silvio- non c’è niente di out, tutto si riscopre e tutto si trasforma. I volumi si sono evoluti, sono meno regolari e spostati sul lato del capo. Oggi si usano prodotti che fingono la cotonatura come la Powder Puff, una cipria che dona ai capelli l’effetto “cuscino” come appena sveglie. Aprite il baule della nonna e tirate fuori un abito, una spilla, un cappello. Rispolveriamo il passato e rivisitiamolo». SILVIO HAIR STYLIST Il parrucchiere da 30 anni nel settore Prendete il baule della nonna e tornate bambini, niente è out Nel servizio fotografico di Luigi Sauro un nuovo modo di interpretare la bellezza al femminile • Vi augura Buone Feste erfetta dalla radice alle punte in soli quindici minuti. Sembra una magia, ma è solo “Liquid Hair Wella”, l’ultima novità in circolazione per la cura della chioma. Silvio Coiffeur ha reso il trattamento un must per le signore più esigenti e attente al look. Un siero ristrutturante chemutatis mutandis- equivale ad una vera e propria “sauna del capello”. La formula del prodotto si avvale della tecnologia Molecular Hair Refilling: contiene aminoacidi essenziali e cheratina idrolizzata che servono per ricostituire in modo istantaneo le fibre capillari, riempiendo le zone indebolite: «Migliora la struttura del capello a prescindere da eventuali danneggiamenti subìtiriferisce il team dell’hair stylist dorico- è una purificazione del capello vera e propria . Durante il trattamento, poi, la cliente viene inondata da un piacevole aroma che la pervade. Il prodotto non contiene né parabeni né silicone. Si compone di tante sostanze rigeneranti in grado di riparare la superficie a.b. del capello». • 15 PAROLE NELLO SCAFFALE NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA IL LIBRO Un romanzo DIDATTICO sociale “Corto circuito” Le patologie dell'evoluzione Il tempo necessario per materializzare i sogni “L Illustrazione di Sergio Giantomassi 'essere umano ha il grande dono della creatività. Meno abbiamo bisogno di pensare alla sopravvivenza e più tempo abbiamo per materializzare i nostri sogni e assecondare la nostra pigrizia...nessuno però ci ha avvertiti che avremmo cambiato il mondo al ritmo dei nostri desideri e che l'evoluzione umana non sarebbe mai riuscita a stare al passo”. La giovane scrittrice ed editrice Elettra Groppo, nata nei Paesi Bassi ma cresciuta in molte città europee ed italiane, affronta nel suo romanzo un viaggio nell'animo umano per cercare di comprendere le dinamiche sociali e personali, attraverso esperienze dirette o fantasiosi voli pindarici intrecciati ta.fre. con la realtà. • Ammaniti, Magris e Catani: diverse storie di speranza Rinascita, le istruzioni per cavarsela dopo ogni guerra “Corto circuito” Il romanzo sulle patologie di una società in evoluzione dove il mondo... “Anna” Niccolò Ammaniti EINAUDI 380 pagine € 19,00 Quando gli adulti non ci sono più, i bambini giocano combattono e amano per sopravvivere da soli di Talita Frezzi L a vera guerra è sopravvivere, riuscire a volare ancora dopo le brutte esperienze, dopo la morte, il dolore, la distruzione. Che sia di una terra o di un'anima. E sotto alle luci intermittenti del Natale ormai alle porte, parlare di guerra e di rinascita appare quantomeno legittimo, perchè nelle penne dei grandi scrittori di fama nazionale così come in quelle più modeste degli autori di casa nostra, l'inchiostro essenziale di ogni storia è quello della speranza. Nel suo ultimo romanzo “Anna” edito da Einaudi, Niccolò Ammaniti ci porta in una Sicilia misteriosa come un continente dimenticato dove un virus spietato ha sterminato gli adulti e lasciato in vita i ragazzini. In questo mondo di cadaveri e oggetti inutili, i bambini giocano, combattono e amano. Ci sono anche Anna 13 anni e suo fratello Astor di 8, con una voglia prepotente di sopravvivere e un quaderno dove la mamma ha lasciato le istruzioni per farcela. L'ossessione della guerra - di ogni tempo e paese - è anche al centro del nuovo romanzo di Claudio Magris “Non luogo a procedere” (edito da Garzanti). Magris ci racconta una guerra universale, rossa di sangue, nera come le stive delle navi negriere, blu come il mare che inghiotte tesori e destini, grigia come il fumo dei corpi bruciati, bianca come la calce che copre il sepolcro. “Non luogo a procedere” è la storia di un grottesco museo della violenza, ricco di sfaccettature e storie che si intrecciano. Un uomo che sacrifica Il giornale è anche disponibile in digitale nel sito: www.d-mare.it Seguici anche su Facebook: D.Mare Per info commerciali contattare: Cristina Cognini [email protected] phone 392.2049761 D.mare è disponibile anche gratuitamente presso la libreria Feltrinelli di Ancona Elettra Groppo Editrice Emmi's world € 13,00 “Non luogo a procedere” L'autore si confronta con l'ossessione della guerra di ogni tempo e paese, quasi indistinguibile dalla vita stessa: una guerra universale... “Verba volant scripta manent” Una storia di sentimento, emozioni, lacrime, dolore, gioia, un invito a non arrendersi. Una preghiera a coloro che non sanno... Claudio Magris GARZANTI EDITORE 386 PAGINE € 20,00 Chiara Catani ALBERTI EDITORI AREZZO 128 PAGINE € 13,50 la vita alla sua maniacale costruzione; una donna erede dell'esilio ebraico e della schiavitù dei neri; il mistero di un delitto rimosso tra le mura del forno crematorio nazista della Risiera di San Sabba a Trieste. Ed è la guerra personale di un giovane, Emiliano, che cerca di prendere in mano le redini della propria vita, magari con decisioni coraggiose, dolorose, quella raccontata dalla giovanissima scrittrice jesina Chiara Catani - classe 1986 - nel suo libro “Verba volant scripta manent”. La studentessa jesina, vincitrice di un concorso per giovani autori, racconta nel suo primo volume di successo la storia di una ribellione personale, una vicenda intrisa di sentimento, emozioni, lacrime, dolori, gioia. Un invito a non arrendersi, una preghiera a coloro che non sanno, non vogliono più avvicinare le mani, una tentazione a essere coraggiosi. • 16 NUMERO 05 | DICEMBRE 2015 PAGINA Informazione pubblicitaria NUOVA ASTRA = SPUDORATAMENTE DI LUSSO SEMPRE CONNESSA PIÙ TECNOLOGIA, MENO PESO PREZZI RIDOTTI C osa chiedere ancora ad un'auto davvero bellissima e dal passato leggendario (ha venduto 12 milioni di esemplari). Ben fatta e ricca di dispositivi da ammiraglia Luxury Brand, efficaci ed affidabili, non semplici gadgets. Guidabilità ai vertici assoluti, ottima aereodinamica, linea compatta. Le forme scolpite con nervature pronunciate che si alternano a superfici concave e convesse, unitamente al tetto ad arco ad effetto sospeso, le conferiscono un aspetto molto sportivo pur avendo aumentato spazio interno e comfort. L’uso più esteso di acciai ad altissima resistenza formati a caldo, oltre che elevarne la sicurezza ha permesso di ridurre il peso della vettura fino a 200Kg. della vettura, il blocco della stessa in caso di furto, l’assistenza immediata per qualunque emergenza inclusa la chiamata ai soccorsi in caso di sinistro e qualunque tipo di informazioni su negozi, ristoranti, percorsi, scaricando direttamente le indicazioni stradali sul navigatore! Tutto cio h24 365 giorni l’anno anche senza copertura del segnale telefonico, pertanto ovunque e sempre! Non dimentichiamo poi i super fari INTELLILUX a matrice di LED/BIXENO indescrivibili (sarà sempre giorno!) • • I motori sono tutti turbo ad iniezione diret- • ta EURO 6 con cambi manuali e automatici. Bagagliaio tra i più ampi della categoria. • Plancia molto bella e moderna dotata di schermo 8 pollici con connettività avanzatissima. Straordinario il debutto dI ON-STAR che collega tramite satellite la vettura ad Opel consentendo: Hot Spot wifi ad alta velocità fino a sette dispositivi, la diagnosi da remoto, così come l’apertura o chiusura La ripetizione dei segnali stradali sul cruscotto il mantenimento automatico della corsia di marcia l’allarme in caso di scarsa distanza di sicurezza la frenata automatica in caso di collisione imminente. Tocca con mano un sogno che si realizza. Nessuna vettura può vantare una dotazione così avveniristica e tecnologicamente avanzata. Solo una vera prova su strada potrà rendere merito a così tante meraviglie. Provare per credere … ! ANCONA Zona Baraccola - Tel. 071.2868755 | FALCONARA Zona Industriale - Tel. 071.9156004 | SENIGALLIA Borgo Bicchia - Tel. 071.7927001