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HOBBY & TENDENZE
2 settembre 2004, Giovedì
a zonzo fra i
l’angolo dei
LA MODA NEI RITRATTI
LIBRI
L’apocrifo bestemmiatore
dello Stradone genovese
a si descrive ma non la si riporta. Al massimo
“L
si mostra, con indolente riluttanza e scandalismo bigotto, il labiale dei calciatori. Molti dicono
di lei... non ho nulla contro di lei, ma non mi piace,
è volgare”.
Prelevo queste parole da un libretto edito or non
è molto a Genova. Il tema è quello della bestemmia
ed Elogio della bestemmia ne è il titolo. L’autore
risulta essere Cristoforo Scanello, ma si tratta palesemente di un apocrifo celato dietro il racconto
del casuale ritrovamento di alcune pagine dattiloscritte. A pubblicarlo è una piccola libreria “di movimento” (non saprei quale altra denominazione
usare) ubicata nel centro storico genovese, in una
via che in una città di vicoli poteva meritare, unica,
l’epiteto di “Stradone”.
Devo dire che trovo scoraggiante l’idea stessa
di questo genere di libreria, eppure so di sbagliare
ed ogni volta trovo conferma al mio errore. E’ in
questi luoghi solitamente confusi e, di primo acchito, privi di attrattive che si può accedere a dei materiali altrimenti irraggiungibili. La fresca attività
editoriale di questa Libreria Annexia di Stradone
Sant’Agostino a Genova può poi farmi storcere il
naso sul piano della presentazione (ancorché mi
faccia assaporare delle quasi dimenticate sensazioni di spensieratezza) ma mi induce al rispetto per
le sue primissime scelte.
Il breve libello che ho citato - molto ben scritto
- mi fa rimpiangere un tempo, non poi così lontano,
in cui l’apocrifo (attribuito sovente a grandi nomi,
da Duchamp a Sartre e persino a Berlinguer) era
un modo per trasformare la fuga dai conformismi
di parte in una critica dura e puntuale (non si doveva aspettare alcun “crollo” per mettere a punto un
finto numero di “Rinascita, settimanale fondato da
Palmiro Togliatti” con su i nomi dei militanti italiani scomparsi nelle purghe sovietiche).
L’altro volume appena uscito (che per formato
e gabbia tipografica è assolutamente diverso dall’altro) risulta essere la pubblicazione della tesi di
laurea di E. Anna Marsilii dedicata a Il movimento
anarchico a Genova fra il 1943 e il 1950. Sull’argomento non c’era molto. Ricordo i cenni che ne fece
Italino Rossi nel suo libro dedicato a La ripresa del
movimento anarchico in Italia (Pistoia 1981) e, soprattutto, il saggio di Guido Barroero su Anarchismo
e Resistenza in Liguria pubblicato dalla “Rivista storica dell’Anarchismo” nel 1998 (anno 5, n. 2). Ho trovato interessante, nel libro della Marsilii, la ricostruzione dei dibattiti del dopoguerra, specialmente quelli che portarono alcuni “comunisti-libertari”
ad abbracciare il leninismo (si tratta di coloro che
diedero in seguito vita all’arcinoto gruppo di “Lotta
comunista”). Buona è anche la parte documentaria,
fra le cui pagine si trovano una lettera di Carlo
Levi scritta in solidarietà degli anarchici che nel
1949 assaltarono a Genova il Consolato della Spagna franchista e la deposizione di Aldo Garosci al
processo che ne seguì.
Segnalo al lettore “foresto” che lo Stradone di
cui sopra conduce all’ “antica piazza dei Tornei”
celebrata da Dino Campana e, ad ogni buon conto,
aggiungo il numero di telefono della libreria:
0102534237.
Carlo Romano
[email protected]
Il conte e la consorte
nel paesaggio agreste
MARTIN VAN MYTENS IL GIOVANE
Ritratto del conte Giacomo Durazzo
e di sua moglie Ernestine
New York, Metropolitan Museum
Elegantissimi e sorridenti, il conte Giacomo Durazzo e la moglie Ernestine sono
deliziosamente ritratti intorno al 1760,
probabilmente a Vienna, dal pittore svedese Martin von Mytens il Giovane, seduti in un’idilliaca scena agreste, in cui il
fucile e il cane con selvaggina richiamano l’idea della caccia.
La gonna a cerchi di lei si allarga a corolla attorno alla vita di vespa, stretta nel
corpino a stecche guarnito di trine, che
lascia vedere i pizzi della camicia attorno
alla scollatura e ai gomiti, terminando a
punta sulla doppia gonna: quella di sopra, in seta lavanda tenue come il corpino, si apre a forma di V capovolta sulla
gonna di sotto, color avorio, splendidamente ricamata. Uno scialle leggero avvolge le spalle. I capelli incipriati sono
raccolti in una semplice acconciatura
adorna di fiori; il cappello di paglia ha fodera e nastro rosa.
Lui indossa un giustacuore rosso decorato da galloni dorati, presenti anche sui risvolti delle maniche, da cui spuntano i
volants della camicia. Dal lungo gilè
esce lo jabot, mentre la sottile striscia di
tela annodata attorno al collo precorre la
cravatta moderna. I calzoni - su cui spicca il muso del cagnolino - sono neri e
aderenti, come i lunghi stivali chiusi da
bottoncini. Si intravede il fiocco che trattiene la coda della sobria parrucca bianca.
Giacomo è nel 1749 rappresentante diplomatico della Repubblica di Genova a
Vienna, dove l’anno dopo sposa la bella
Ernestine, figlia del presidente del governo dell’Alta Austria. Appassionato di tea-
GIOCHI
Labirinti e rompicapo
per tutte le età e stagioni
dam è lo pseudonimo della disegnatrice IsaA
bella Riedler. Nata a Linz in Austria, ha studiato design e grafica all’Università d’arte della
tro musicale, dirige i Teatri di corte per
un decennio, fino al 1764, quando diventa ambasciatore d’Austria a Venezia.
Colto, raffinato e anche troppo galante,
mecenate e collezionista di libri e opere
d’arte, conduce con la moglie una brillantissima vita mondana prima di ritrovarsi,
cinema in
DVD
Ricomincio da tre
Columbia Tristar
Home Entertainment
Disponibile in un’edizione restaurata l’acclamato esordio
alla regia dell’indimenticabile
Massimo Troisi, che nel 1981
scrisse, diresse e interpretò
quest’esilarante commedia con
cui vinse il Davide di Donatello
per il Miglior Film e per il Miglior Attore.
La trama narra del viaggio a Firenze del giovane napoletano
Gaetano (Troisi), che lascia la
sua città in cerca di nuovi stimoli e finisce col trovare l’amore. Nel cast anche Lello Arena.
Audio italiano monofonico con
sottotitoli in napoletano o in
italiano. Tra gli extra: uno spassoso speciale sul film con Troisi, Arena e perfino Alberto Sordi, un’intervista al produttore
Fulvio Lucisano sui retroscena
della pellicola, un servizio in
memoria di Troisi, le migliori
battute del film, il dizionario
napoletano e la galleria fotografica.
Nevada Smith
Paramount
Home Entertainment
Steve McQueen è il protagonista di quest’avvincente western dai toni crudi (il film è
v.m. 14) del 1965, diretto da
uno specialista del genere,
in vecchiaia, in difficoltà economiche e in
amaro contrasto con il fratello Marcellino.
(Fino al 3 ottobre alla mostra “Da Tintoretto a Rubens. Capolavori della Collezione Durazzo”, Genova, Palazzo Reale.)
Carla Valentino
[email protected]
Henry Hathaway (lo stesso regista de “I quattro figli di Katie
Elder”, “Il Grinta”, “La conquista del West” e “Poker di sangue”), e che annovera nel cast
anche Raf Vallone, Martin Landau e Brian Keith.
Figlio di un bianco e di un’indiana, Nevada Smith (McQueen) è un cowboy che vive con
lo scopo di vendicare a tutti i
costi l’assassinio dei genitori,
arrivando a divenire un pistolero provetto e a fingersi fuorilegge per rintracciare i tre banditi responsabili del barbaro
delitto.
La versione DVD è dotata di audio monofonico (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo),
con sottotitoli in ben ventiquattro lingue.
Getta la mamma dal treno
Cecchi Gori Home Video
Divertente commedia nera del
1987 interpretata da Billy Cry-
stal e Danny DeVito (che ne firma pure la regia), e ispirata al
famoso giallo di Hitchcock “Delitto per delitto”. Larry Donner
(Crystal), scrittore in crisi creativa e professore di letteratura
in un piccolo college, si vede
rubare dall’ex-moglie un manoscritto che la donna riesce a
pubblicare spacciandolo per
proprio. Sarà uno dei suoi allievi al corso di scrittura, Owen
Lift (DeVito) a proporgli una
diabolica soluzione per vendicarsi: lui gli ucciderà l’exmoglie se in cambio Larry assassinerà l’insopportabile madre di Owen...
Audio Dolby Digital 2.0 (italiano o inglese) con sottotitoli in
italiano per non udenti. Nei
contenuti speciali sono da segnalare le biografie di DeVito e
Crystal, il trailer.
Piermarco Rosa
sua città. Ha lavorato in diversi campi della grafica: ha fatto pubblicità per il cinema, caricature,
fumetti ed altro. Si è specializzata negli indovinelli disegnati per ragazzi e adulti e oggi lavora
e vive a Vienna. Due sono i titoli usciti nel nostro
paese, entrambi pubblicati da Sonda
(www.sonda.it) e valorizzati dalla prefazione di
Ennio Peres. Di autentico valore la squadra che
ne ha curato l’edizione italiana, Corinna Angiolino ha senz’altro fatto un ottimo lavoro nel rendere fruibili anche al di qua delle Alpi i tanti (e
vari) giochi che compongono “Giochi per tutte
le stagioni” e “Giochi bestiali”.
Si tratta di labirinti, differenze, crucinterni,
puzzle, tasselli, unisci i puntini e molti generi di
rompicapo e giochi a tema enigmistico. Il costo
contenuto del volume trasforma queste opere
in valide alternative alla Settimana Enigmistica,
con il vantaggio di poter coinvolgere negli esercizi di soluzione anche i bambini che, in questo
modo, possono essere sollecitati in un clima ludico che agevola la fruizione di stimoli culturali.
Ennio Peres, nella prefazione, domanda: «Vi
siete mai chiesti come mai i bambini, che mostrano viva curiosità per tutto l’ambiente circostante e che, attraverso un continuo gioco di
esplorazioni e di domande, incamerano nozioni,
affinano capacità, imparano a comunicare con
velocità stupefacente, quando giungono a sedersi sui banchi di scuola, in genere raffreddano i
loro entusiasmi e cominciano a mostrarsi svogliati e disattenti?». La risposta sta tutta nell’approccio al sapere e nell’efficacia dello stile ludico.
Kasparov a Roma: il 16 agosto, l’ex Campione
del Mondo di scacchi, dai più ritenuto ancora
oggi il numero uno mondiale, è stato ospite di
“Invito alla lettura” e ha presentato e autografato
“I miei grandi predecessori”. Nel 2004 il campione russo è già stato in Italia a Torino e a Bologna e i rumors lo annunciano a Milano entro la
fine dell’anno. Il testo, dato alle stampe da Edizioni Ediscere, si è aggiudicato un riconoscimento lo scorso fine settimana in occasione del Festival di Bratto. Il premio Alvise Zichichi per il
migliore libro dell’anno è andato al testo di Kasparov, mentre Oscar Bonivento ha vinto la sezione per il migliore autore italiano. Il migliore
articolo di ambito scacchistico apparso su un
quotidiano è stato scritto da Paolo Salom de Il
Corriere della Sera.
Scacchi ad Imperia. Non solo il capoluogo ligure è noto internazionalmente per i suoi tornei
prestigiosi di scacchi. Il 5 settembre parte l’evento che vanta la più lunga tradizione nella nostra
regione e che ogni anno miete sempre meritati
successi: il 46mo Festival Internazionale di Imperia (www.liguriascacchi.it/calendario.asp).
Terminerà il 12 settembre e darà l’opportunità
a scacchisti e famiglie al seguito di seguire il raduno delle vele d’epoca il cui avvio è previsto
per il giorno 8.
Paolo Fasce
[email protected]
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