ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 Il presente Documento di Valutazione dei Rischi è stato realizzato nella sua prima stesura nel 1997, dai Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL)Dipartimento di Prevenzione - dell’Az. USL di Reggio Emilia, nell’ambito del progetto “Prevenzione Scuola Lavoro”. E’ stato rivisto nel 2002, su mandato del M.I.U.R. da un Gruppo di lavoro coordinato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Regione Emilia-Romagna incaricato di realizzare la piattaforma e-learning di formazione per i Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche a livello nazionale, dal titolo “Approfondimenti normativi sulla sicurezza” (attualmente pubblicato su Trampi). Nuovamente rivisto nel Febbraio 2006, dai SPSAL, in occasione della presentazione degli “Indirizzi Interpretativi sull’applicazione del D.Lgs. 626 nella Scuola”, quale naturale compendio e aiuto ai Dirigenti Scolastici per adempiere ai disposti del D.Lgs. 626/94. In ragione dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 81 del 09.04.2008 “Norme generali di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, e del successivo aggiornamento del 03.08.2009 Decreto Legislativo n. 106, i Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Az. USL di Reggio Emilia ne hanno curato l’aggiornamento. Il documento è alla sua quinta revisione. Il Dirigente scolastico, prof. Ugo Neri, ha inteso utilizzare il presente documento in virtù della sua consolidata efficacia nella gestione dei rischi in ambienti scolastici, avendolo già sperimentato nel periodo in cui ha prestato servizio in Emilia Romagna 1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 Revisione n. 5 - Aggiornamento: 14.02.2013 Istituto Tecnico Statale per il settore Economico “Raffaele Piria” Indirizzo: Via Piria n° 2 89127 Reggio Calabria Anno scolastico 2013/2014. Data redazione: 30 dicembre 2013 Prot. n. 9378/A31 Anno scolastico 2014/2015 Data aggiornamento: 17 novembre 2014 2 Prot. n. 10235/A31 Il presente DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art.17 e art. 28 D.Lgs. 81/08) è stato elaborato dal Dirigente scolastico ing. Ugo Neri anche nella qualità di RSPP. Il presente documento è stato aggiornato per l’anno scolastico 2014/2015 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: (firma) Ing. Ugo Neri __________________________ Il Medico Competente (indicare solo se nominato): (Nome e Cognome) ________________________________ (firma) __________________________ Il Documento è stato elaborato previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Per presa visione: il Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza: (firma) Prof. Maria Grazia Sollazzo __________________________ Il Dirigente Scolastico: Ing. Ugo Neri Data: 17 novembre 2014 (data certa di elaborazione - art.28 comma 2 D.Lgs.81/08) SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO Il presente documento si compone di n° 200 pagine ed è corredato dagli allegati planimetrici dell’Istituto, dalle schede di valutazione del rischio, delle documentazioni e certificazioni in possesso della scuola e di pertinenza del proprietario dell’edificio. DOVRÀ ESSERE SOTTOPOSTO A COSTANTE REVISIONE E AGGIORNAMENTO E CUSTODITO PRESSO L’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. 3 A - GENERALITA’ A 1 - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI GENERALI RAPPRESENTANTE LEGALE: Dirigente scolastico ing. Ugo Neri, nato a Reggio Calabria il 19/07/1952, a seguito di accettazione di titolarità dell’attività e di incarico di Dirigenza presso la sede legale dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria”, Via Piria, n° 2, Cap. 89127, Reggio Calabria; (Provincia di Reggio Calabria) SEDI COORDINATE E PLESSI DECENTRATI: 1. Plesso Via Pensilvania n° 6, 89123 Reggio Calabria NOTE 1. l’organizzazione del personale, la formazione delle classi , il numero di insegnanti e di allievi dipende dal dirigente scolastico; 2. la messa a norma dell’immobile, la manutenzione e tutto ciò che riguarda lavori edili, impiantistici dipende dal proprietario Amministrazione provinciale di Reggio Calabria; 3. la dotazione e il reperimento di attrezzature, componenti di arredo, macchinari dipende dalla Amministrazione provinciale e dal Miur; 4. il personale ausiliario dipende da Miur; 4 A.1.1 - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI PER OGNI PLESSO SEDE DEL PLESSO PRINCIPALE Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – SEDE CENTRALE Via Raffaele Piria n° 2 – 89127 Reggio Calabria (RC) Tel. 096528547 – 0965499444. e-mail: [email protected]; [email protected]; SEDE DEL POLO TURISTICO Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – SEDE STACCATA Via Pensilvania n° 6 – 89123 Reggio Calabria (RC) Tel. 0965 25695 ; Fax. 0965 25695 PROPRIETARIO DELL’EDIFICIO Ragione sociale Amministrazione Provinciale Piazza Italia – 89125 Reggio Calabria (RC) Referente per l’edificio scolastico: Ing. Pietro Foti Settore 17 Edilizia e Impiantistica sportiva Via Aschenez n° 239 - 89125 Reggio Calabria (RC) Tel. 0965364445 - Fax. 0965897023 e-mail: [email protected] DATI OCCUPAZIONALI ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 STUDENTI N. Totale Istituto 1390 N. Totale Diurno 1267 N. Totale Serale 123 N. femmine 650 608 42 N. maschi 740 659 81 PERSONALE N. Totale N. femmine 132 100 7 1 10 7 18 6 5 4 172 118 CORPO DOCENTE ASSISTENTI TECNICI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI ALTRO (LSU e PSICOLOGA) TOTALE 5 N. maschi 32 6 3 12 1 54 A 1.2 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO COSTITUZIONE DEL SERVIZIO Il Dirigente scolastico ha provveduto all’organizzazione della sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante la costituzione del un Servizio di Prevenzione e Protezione. Ai componenti sono stati riconosciuti mezzi e tempi adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati. Compiti e funzioni sono definiti nell’Allegato “1”Assetto Organizzativo del Sistema Prevenzionistico. Il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE , è costituito dalle seguenti figure: RSPP Ing. Ugo Neri nato a Reggio Calabria il 19/07/1952 e residente in Via Botteghelle 51- Reggio Calabria, nominato con lettera Prot. n° 6069/A31 del 10 settembre 2013 in possesso del seguente titolo di studio: diploma di istruzione secondaria superiore _____________________________________ laurea in _Ingegneria ______________________________________________________ laurea specifica (esonerato da modulo A e B) alla data 13.08.2003 stava svolgendo tali funzioni ed aveva già maturato 6 mesi di esperienza - dirigente scolastico autonominato (art 34 D.Lgs. 81/08) dopo il 31.12.1996 ha frequentato un corso di 16 ore dopo il 15.05.2008 ha frequentato un corso da 16 a 48 ore ha frequentato il corso di aggiornamento ha frequentato il corso di aggiornamento / n. ore 24 data marzo/aprile 2010 / n. ore 04 data 19/5/2011 / n. ore 04 data 19/5/2012 Mod B ADDETTI AL SPP Obbligo di nomina degli addetti in caso di RSPP esterno (art. 32 comma 10) . E’ opportuno che siano nominati, i Responsabili di laboratori, il coordinatore dell’ufficio tecnico laddove presente, il coordinatore degli insegnanti di sostegno, il coordinatore progetti “stage Scuola-Lavoro” degli studenti e comunque tutti coloro che sono portatori di conoscenze utili all’individuazione di misure di prevenzione e protezione. I sigg. Danila Laganà, incarico svolto: coordinatore ufficio tecnico, designata con lettera Prot. N°7094/FP del 5 ottobre 2013. prof Giuseppe Anamiati, incarico svolto: supporto al dirigente, designato con lettera Prot. N°7082/FP del 5 ottobre 2013. - per ogni addetto nominato devono essere presenti i seguenti requisiti (art.32 D.Lgs. 81/08) diploma di istruzione secondaria superiore ___________________________________________ alla data 13.08.2003 stava svolgendo tali funzioni ed aveva già maturato 6 mesi di esperienza; ha frequentato i corsi di formazione e aggiornamento mod. A (28 ore) esonero mod. B (24 ore) ATECO 8 n. ore ____ data _________ esonero n. ore aggior. (28 ore) 1° anno ____ 2° anno ____ 3° anno ____ 4° anno ____ 5° anno ____ 6 PREPOSTI Possono essere nominati, gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti di area scientifica che operano concretamente in laboratori, il coordinatore del personale ausiliario, il coordinatore dell’ufficio tecnico laddove presente, il coordinatore degli insegnanti di sostegno, il coordinatore progetti “stage Scuola-Lavoro”, ecc… Sono identificati preposti le seguenti figure con indicazione dei corsi specifici al ruolo (art.37 comma 7 D.Lgs. 81/08): I sigg. Stefano Romeo, incarico svolto: assistente tecnico laboratorio informatica polo turistico corso base (12 ore) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data _____ Giuseppe Scopelliti, incarico svolto: coordinatore personale ausiliario corso base (12 ore) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ Diego Geria, incarico svolto: coordinatore progetti alternanza Scuola – Lavoro corso base (8 ore) ) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ Sant’Ambrogio, incarico svolto: coordinatore insegnanti di sostegno. corso base (8 ore) ) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ NB. Si intende preposto identificato colui che viene ascritto nel presente documento DIRIGENTI Possono essere nominati, il Direttore Servizi Generali Amministrativi, il vicario del D.S. , i responsabili o referenti di plesso, i Responsabili di laboratori, ecc… Sono identificati preposti le seguenti figure con indicazione dei corsi specifici al ruolo (art.37 comma 7 D.Lgs. 81/08): I sigg. Maria Pietropaolo ,incarico svolto:Direttore Servizi Generali e Amministrativi corso base (16 ore) data ___________ aggiornamento (6 ore) data ___________ Diego Geria, incarico svolto: collaboratore vicario del dirigente corso base (8 ore) ) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ Francesca Maria Morabito: incarico svolto: collaboratore responsabile corso serale corso base (8 ore) ) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ Catarina Mazzù: incarico svolto: collaboratore responsabile plesso turistico corso base (8 ore) ) Prot. N° 2677 data 09.05.2013 aggiornamento (6 ore) data ____ NB. Si intende dirigente identificato colui che viene ascritto nel presente documento ALTRE FIGURE : Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) sig.ra Maria Grazia Sollazzo, qualifica: docente comunicata la elezione nella riunione sulla sicurezza di cui al verbale n. 1 del 23/9/2013. corso base (32 ore) Prot. 2981 del 22.04.2013 aggiornamento annuale (4 ore o 8 ore) Medico Competente (se nominato) M.C. 7 Dr. (Nome e Cognome)………………………..………… incaricato con lettera n. …………. del……………….. Coordinatore alla Prevenzione Incendi sig. Maria Grazia Sollazzo, qualifica: docente, designato con lettera Prot. n°7175 del 8.10.2013 Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione plesso principale sig. Geria Diego, qualifica: docente collaboratore vicario, designato con Decreto N. 963 del 22.07.2014 Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione polo turistico sig.ra Catarina Mazzù: incarico svolto: collaboratore responsabile plesso turistico, designato con lettera Prot. N.8581/FP del 06.10.2014 Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione corso serale sig.ra Francescamaria Morabito: incarico svolto: collaboratore responsabile corso serale, designato con lettera Prot. N. 8583/FP del 06.10.2014 Coordinatore al Primo Soccorso sede principale sig.ra Maria Fracapane, qualifica: assistente amministrativa, designato con lettera Pr. N. 7170/FP del 7.10.2013. Coordinatore al Primo Soccorso sede polo turistico sig.ra Antonietta Laface, qualifica: collaboratore scolastico, designato con lettera Pr. N. 7171/FP del 7.10.2013 Coordinatore al Primo Soccorso sede corso serale sig. Antonio Marra, qualifica: collaboratore scolastico, designato con lettera Pr. N. 7172/FP del 7.10.2013 Addetto alla Prevenzione Incendi sede principale prof. Caterina Chisari, designato con lettera Pr. N. 7249/FP del 9.10.2013 Addetto alla Prevenzione Incendi polo turistico sig. Demetrio Fulco, qualifica: collaboratore scolastico, designato con lettera Pr. N. 7248/FP del 9.10.2013 Addetti alla Prevenzione Incendi corso serale prof. Giuseppe Calì, designato con lettera Pr. N. 7247/FP del 9.10.2013 Addetti al Primo Soccorso i sigg. Maria Fracapane assistente amministrativa designata con lettera Prot. N° 7170/FP del 7 ottobre 2013, Antonietta Laface collaboratore scolastico designata con lettera Prot N° 7171/FP del 7 ottobre 2013, Antonio Marra collaboratore scolastico designato con lettera Prot. N° 7172/FP del ottobre 2013; E’ stata data informazione a tutto il personale dell’Istituto dell’organizzazione del sistema prevenzionistico (componenti e funzioni SPP) con circolare informativa Prot. n. 7250/A31 del 9.10.2013 e Collegio docenti del 18.10.2013. 8 Sarà data ulteriore informazione con apposito incontro collegiale previsto nel novembre 2014. RIUNIONE PERIODICA DELLA SICUREZZA La riunione, almeno annuale, per la sicurezza è convocata con adeguato preavviso e con ordine del giorno scritto. Oggetto della riunione (art.35 D.Lgs. 81/08): a) analisi del Documento di Valutazione dei Rischi tramite esame dei programmi di verifica e dei risultati, con relativo aggiornamento; b) andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; c) criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei DPI , c) programmi di informazione e formazione dei dirigenti, preposti e lavoratori; Nel corso della riunione posso essere individuati: d) codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e malattie professionali; e) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Si consiglia di integrare gli argomenti con il coordinamento con il proprietario dell’edificio. Ulteriori riunioni sono convocate immediatamente in concomitanza di particolari situazioni di rischio all’interno della scuola o di significative variazioni. I verbali di tali riunioni sono conservati presso l’ufficio di presidenza al fascicolo relativo alla sicurezza COORDINAMENTO PER L’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE I maggiori problemi di gestione della sicurezza nei lavori di manutenzione degli edifici si riscontrano sul coordinamento, collaborazione e comunicazione tra il proprietario dell’immobile, l’impresa esecutrice dei lavori e l’istituto scolastico. Ciò riguarda sia interventi di piccola manutenzione ordinaria (come ad esempio sostituzione di lampade o arredi, tinteggiatura, ecc…), sia di manutenzione straordinaria (come ad esempio rifacimento impianto elettrico, gas, riparazione tetti, ampliamenti per vani ascensori ecc…). L’articolo 26 del D.Lgs. 81/2008 prevede, in caso di tali interventi, l’individuazione e la gestione degli eventuali rischi legati alle interferenze tra le attività svolte dai diversi soggetti operanti, che viene esplicitata nel Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI). La titolarità di stesura del DUVRI è del Datore di Lavoro Committente che nella scuola può essere individuato, a seconda della tipologia di intervento, nell’Ente proprietario dell’edificio oppure nel Dirigente Scolastico. Si precisa che se la durata dei lavori è inferiore ai due giorni, non è necessario elaborare il DUVRI. A titolo esemplificativo si riportano alcune casistiche, tipiche della scuola: 9 - Caso A. Appalti definiti dall’Ente proprietario, come ad esempio: manutenzione ordinaria, riparazioni di guasti (impianto di illuminazione- porte ecc..); servizi di pulizia e/o di mensa. Il DUVRI deve essere elaborato dall’Ente proprietario, dopo aver acquisito dalla scuola le informazioni utili per la redazione del documento. La scuola deve fornire all’Ente proprietario le informazioni utili alla redazione del documento (es: articolazione orario scolastico, attività didattiche particolari, informazioni sulla gestione delle emergenze, ecc.). NB. Per opere di tipo edilizio l’Ente proprietario deve nominare il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, il quale ha il compito di elaborare il Piano di Sicurezza e Coordinamento che tiene conto dei rischi di interferenza tra le attività; in tal caso il PSC sostituisce il DUVRI. Quando le opere edili vengono eseguite da una unica impresa, il D.Lgs. 81/2008 non prevede l’obbligo di nominare il coordinatore; in tal caso non viene elaborato il PSC e diventa necessario redigere il DUVRI. - Caso B. La scuola definisce e gestisce direttamente l’appalto come ad esempio: servizio pulizia, servizio mensa ecc. Il DUVRI deve essere elaborato direttamente dalla scuola sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico in qualità di committente delle opere - Caso C. Lavori eseguiti direttamente da personale dipendente dall’Ente proprietario dell’edificio, come ad esempio piccole manutenzioni su strutture o arredi, indipendenti dalla durata. Non è necessario elaborare il DUVRI ma l’Ente proprietario deve acquisire dalla scuola tutte le informazioni utili ad individuare le misure di prevenzione e protezione dai rischi (es: articolazione orario scolastico, attività didattiche particolari, informazioni sulla gestione delle emergenze, ecc.). - Caso D. La scuola definisce e gestisce direttamente una fornitura come ad esempio Servizio merenda (macchinette ) – forniture materiali vari Non è necessario elaborare il DUVRI ma la scuola fornisce le informazioni utili allo svolgimento in sicurezza dell’attività (es: informazioni sulla gestione delle emergenze, ecc.). 10 A 2 - Caratteristiche generali dell’edificio scolastico Nella documentazione è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si possono desumere le ubicazioni delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori o veri e propri impianti, i corpi tecnici ed in generale i diversi luoghi coperti o all’aperto. Breve descrizione degli edifico scolastici: PLESSO SEDE PRINCIPALE - edificio in cemento armato con muratura in laterizi - n. piani fuori terra: 2 - n. piani interrati o seminterrati: 1 - area esterna complessiva (cortile interno) PLESSO SEDE POLO TURISTICO - edificio in cemento armato con muratura in laterizi - n. piani fuori terra: 3 - n. piani interrati o seminterrati: 0 - area esterna complessiva (cortile interno) Ai fini del procedimento adottato di Valutazione dei Rischi lavorativi (Capitolo B) l’istituto in esame è stato suddiviso nelle seguenti aree operative omogenee per rischio: 1. Area didattica normale (si considerino le aule dove non sono presenti particolari attrezzature) 2. Area tecnica (si considerino i laboratori scientifici, i locali tecnici, i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori linguistici, informatici, centro stampa, ecc.) 3. Area attività collettive (si considerino le aule e gli spazi per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente, aula magna, la mensa, la biblioteca e simili, spazi ricreativi) 4. Area attività sportive (si considerino le palestre e gli spazi attrezzati esterni) 5. Area uffici (locali ufficio, locale fotocopiatrici o stampanti, ecc.). 11 A 3.1 - Documentazione OBBLIGATORIA GENERALE (di pertinenza dell’Istituto scolastico) esistente si no Presidenza Presidenza Presidenza Presidenza nome persona referente Dirigente scol. Dirigente scol. Dirigente scol. Dirigente scol. X Presidenza Dirigente scol. X presidenza Dirigente scol. segreteria DSGA Documento sulla valutazione dei RISCHI Nomina del Responsabile S.P.P. e relativi attestati Designazione Addetti SPP e relativi attestati Designazione Addetti emergenza e relativi attestati (gestione emergenze - primo soccorso) Incarico Medico Competente (l’eventuale incarico sarà definito all’esito della valutazione RLC) Riunione Periodica – convocazione e verbale (comunicazione h, i) Lettera di “richiesta d’intervento” al Proprietario dell’edificio Documento valutazione RISCHIO INCENDIO (v. check list 12- o documento specifico) Piano di Emergenza di ciascun edificio (comprensivo del Piano di Evacuazione) da conservare presso l’edificio di riferimento Piano di Primo Soccorso Registro Infortuni X X X X (di pertinenza del Proprietario dell’edificio) esistente 12 Ufficio/Ente X X X X X si Agibilità . (solo per il plesso principale) Certificato Prevenzione Incendi CPI Nulla Osta Prevenzione Incendi . (solo per il plesso principale) Impianti elettrici: Progetto impianti elettrici installati o modificati dopo 01.03.92 a firma di tecnico abilitato In alternativa (solo per impianti antecedenti). Fino al 27/03/08, atto notorio a firma del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca dell’installazione(D.P.R.392/94) Dopo il 27/03/08, Dichiarazione di rispondenza di cui al D.M. 37/08. dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 46/90, relativi agli impianti elettrici installati o modificati dopo il 01.03.92, od ai sensi D.M.37/08 per i realizzati dopo il 27/03/08 Documenti necessari per lo svolgimento delle verifiche e delle manutenzioni (schemi, reperibile presso no X reperibile presso ente presidenza nome persona referente Dirigente scol. presidenza Dirigente scol. X X X X X X dimensionamenti, classificazioni e valutazione del rischio dovuto al fulmine) Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra ai sensi del D.P.R. 462/01 con data non antecedente a 2 anni o, in alternativa, lettera d’accettazione d’incarico di organismo individuato da Min.Sviluppo Economico con data nell’anno solare Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche: Valutazione del rischio di fulminazione realizzata secondo le Norme CEI 81-1 e 81-4 (relazione di autoprotezione) Solo se l’edificio che ospita la scuola ha più di un piano ed è destinato a contenere più di 500 persone: Verbale di verifica periodica dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche ai sensi del D.P.R. 462/01, con data non antecedente a 2 anni o in alternativa lettera d’accettazione d’incarico di organismo individuato da M.S.E. con data nell’anno solare della richiesta di autorizzazione Impianto di riscaldamento: dichiarazione di conformità ai sensi della L. X 46/90 per impianti costruiti dopo il 5/3/90, ai sensi del D.M. 37/08 per impianti costruiti dopo il 27/03/08. (solo per il plesso principale) Per impianti ad acqua calda o surriscaldata con potenzialità superiore a 35kW (30.000 kCal/h) : progetto secondo D.M. 1.12.75 verbale di omologazione ISPESL inoltre, solo per detti impianti con potenzialità superiore a 116 kW (100.000 kCal/h): Verbali di verifica periodica ai sensi del D.M.1.12.75 eseguiti da AUSL con data non antecedente a 5 anni Analisi del rischio esplosione (ATEX) n.p. Relazione di analisi del rischio esplosione per gli ambienti con presenza di sostanze infiammabili (es., laboratori di chimica, presenza di saldature a fiamma libera ecc) ai sensi dell’art. 290 DLgs 81/08 (centrale termica e cucine sono a carico del proprietario dell’edificio) 13 X X X Presidenza X X X Dirigente scol. (di pertinenza dei lavoratori e loro organizzaz.) esistente si Verbale e comunicazione elezione R.L.S. Circolare informativa su nomine addetti Comunicazione al Dirigente Scolastico dello stato di gravidanza o di post-parto della lavoratrice 14 no reperibile presso Ufficio/Ente nome persona referente X X X Presidenza Presidenza Dirigente scol. Dirigente scol. A 3.2 - Documentazione OBBLIGATORIA SPECIFICA N.B. indicare nella colonna “esistente” se tale documentazione non è pertinente mediante la sigla n.p. (di pertinenza dell’Istituto scolastico) esistente si apparecchi di sollevamento con portata > 200 kg se costruiti prima del 19/9/1996 (DPR 459/96) Libretto matricolare ENPI od ISPESL Verbale di verifica periodica rilasciato da AUSL se costruiti dopo il 19/9/1996 (DPR 459/96) Certificato CE di conformità Verbale di verifica periodica rilasciato da AUSL Istruzioni per l’uso macchine marcate CE Giustificazione Rischio Rumore (allegato 11) Giustificazione Rischio Chimico (allegato 16) Giustificazione Rischio Vibrazioni (allegato 17) Elenco lavoratori soggetti ad Accertamento Sanitario / protocollo sanitario / elenco idoneità / relazione sanitaria annuale Modulo informativo per le lavoratrici madri dell’esito della valutazione dei rischi specifica (comunicazione o) Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza Documentazione vaccinazioni Patentini per acquisto - uso fitosanitari Documentazione di denuncia emissioni in atmosfera Documentazione smaltimento rifiuti speciali 15 no reperibile presso Ufficio/Ente nome persona referente n.p. n.p. X X X Presidenza Presidenza Presidenza X X X X n.p. n.p. n.p. Dirigente scol. Dirigente scol. Dirigente scol. (di pertinenza del Proprietario dell’edificio) esistente si reperibile presso no Ente Impianti Elettrici in luoghi con pericolo di esplosione (se presenti): X Presidenza nome persona referente Dirigente scol. Documentazione di classificazione delle aree X Presidenza Dirigente scol. (centrale termica e cucina sono escluse se rispondenti al DPR 661/96 Verbale di omologazione degli impianti elettrici X installati in luoghi con pericolo d'esplosione rilasciato, ai sensi del D.P.R. 462/01 (ex art. 336 del D.P.R. 547/55), dall'AUSL; dopo 2 anni successivo verbale di verifica periodica, a scelta o Az. USL o di altro Organismo abilitato dal M.S.E., e che ne abbia accettato l’incarico. (N.B. l'obbligo sussiste nel caso siano presenti impianti elettrici in zone di tipo 0,1 oppure 20, 21 ai sensi dell’allegato XLIX del D.Lgs 81/08 e s.m.) Impianti a pressione (se presenti e solo se capacità > 24 l) (autoclavi per acqua e recipienti per aria compressa ) X Se costruiti prima del 29/05/2002: Libretto matricolare ANCC od ISPESL inoltre, se PxV[bar x litri]> 8000 o P bollo>12 bar Richiesta omologazione a INAIL (ex-ISPESL) Verbale di omologazione INAIL (ex-ISPESL) Verbale verifica periodica ASL Se costruiti dopo il 29/05/2002: Certificato CE di conformità (con evidenziato X X rispondenza a direttiva 97/23/CE oppure a 87/404/CE) Comunicazione di messa in servizio a INAIL (exISPESL) e AUSL (art 19 DLgs 93/2000) Verbale installazione primo impianto INAIL (exISPESL) Verbale di verifica periodica rilasciato dall’ASL Impianti Ascensori con portata > 25 kg e corsa > 2 mt. (se presenti): Libretto d’impianto e matricola rilasciata dal comune. Affidamento della manutenzione periodica a Ditta abilitata. Documento comprovante l'accettazione d'incarico, rilasciato dall'ASL o da altro Organismo notificato, per l'espletamento delle verifiche periodiche biennali sugli ascensori e montacarichi. Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza 16 X X X X X A 3.3 - Documentazione NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI (di pertinenza dell’Istituto scolastico) esistente si Organizzazione sistema prevenzione (Allegato 1) X Orario scolastico – Elenco del personale e degli allievi X Planimetria della scuola con destinazione d’uso dei X locali Lay-out dei locali adibiti ad attività di laboratorio Documentazione attività Formativa - Informativa - X Addestramento , programmi e attestati (allegato 2,3) Elenco procedure e istruzioni operative (allegato 4) X Elenco e caratteristiche D.P.I. (+ modulo di consegna) (allegato 5,6) Procedura Organizzazione Pronto Soccorso con X elenco dei presidi sanitari, loro ubicazione e contenuto e modulo di controllo (allegato 7 ,8) Elenco Esposti con obbligo di sorveglianza sanitaria (allegato 9) Elenco dei presidi antincendio, loro ubicazione e X registro controlli (Piano di emergenza allegatiRegistro controlli e manutenzioni allegato PE) Elenco degli agenti chimici utilizzate nei laboratori e n.p. in altre lavorazioni – schede di sicurezza(allegato 12) Elenco dei materiali utilizzati per le pulizie e schede di sicurezza (allegato 12) Elenco delle macchine/attrezzature e VDT (all. 13) Dichiarazione uso VDT (allegato 14) Caratteristiche degli impianti di ventilazione n.p. generale, localizzata e di condizionamento Certificato di conformità Documentazione dei verbali di esercitazioni X (evacuazioni ecc.) 17 no reperibile presso Ufficio/Ente Presidenza Presidenza Presidenza nome persona referente Dirigente scol. Dirigente scol. Dirigente scol. Presidenza Dirigente scol. Presidenza Dirigente scol. Presidenza Dirigente scol. Presidenza Dirigente scol. Presidenza Dirigente scol. X X X X B - METODOLOGIA B 1 - Fattori di RISCHIO Classificazione e definizione dei rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello svolgimento delle attività lavorative, possono essere divisi in tre grandi categorie: Rischi per la sicurezza e la salute dovuti a: (rischi di tipo cosiddetto trasversale) Organizzazione del lavoro Fattori psicologici Fattori ergonomici Condizioni di lavoro difficili Rischi per la salute dovuti a: (rischi di natura igienico ambientale) Agenti chimici Agenti fisici Agenti biologici Rischi per la sicurezza dovuti a : (rischi di natura infortunistica) Strutture Macchine Impianti elettrici Agenti Chimici Incendio - Esplosioni La metodologia seguita nell’analisi dei fattori di rischio ha tenuto conto del contenuto specifico del D. Lgs. 81/2008. L’analisi è stata effettuata utilizzando elenchi già esistenti adattati alle realtà scolastiche, elencando i fattori di rischio di competenza degli Istituti scolastici. Non sono stati elencati i fattori di rischio di stretta competenza degli Enti proprietari degli edifici scolastici. I fattori di rischio sopra riportati sono contenuti, nell’elenco seguente, in un ordinamento di tipologie organizzative e di lavoro più utile alle procedure di valutazione dei rischi. Ciascuno dei punti dell’elenco sarà oggetto di una lista di controllo (check-list) che farà da guida alle persone incaricate della valutazione. 18 B 2 - Criteri utilizzati Nel seguito si descrivono i criteri adottati per la Valutazione dei rischi attraverso una descrizione dei passi da compiere per identificare i mezzi più opportuni per eliminare i rischi, ovvero per controllarli. La valutazione dei rischi deve essere effettuata in collaborazione con il Responsabile del S.P.P., con il Medico Competente se previsto, e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. L’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nel fornire al datore di lavoro gli elementi utili a prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. L’intervento operativo di valutazione dei rischi deve portare a: 1. suddividere le attività in relazione agli ambienti specifici in cui vengono svolte 2. identificare i fattori di rischio (potenziali fonti di pericolo) 3. identificare i lavoratori esposti 4. quantificare i rischi (stima dell’entità dell’esposizione e della gravità degli effetti) 5. definire le priorità degli interventi necessari 6. individuare, programmare e mettere in atto le misure di prevenzione necessarie. B. 2.1 Identificazione dei fattori di rischio (potenziali fonti di pericolo) Tale fase viene eseguita attraverso una breve ma dettagliata descrizione di tutte le attività che vengono svolte in ciascuna tipologia di ambiente di lavoro. La valutazione deve riguardare i rischi che risultino ragionevolmente prevedibili. E’ opportuno fare una prima valutazione complessiva per separare i rischi in due categorie: quelli ben noti per i quali si identificano prontamente le misure di controllo, e i rischi per i quali è necessario un esame più attento e dettagliato. L’identificazione dei fattori di rischio sarà guidata dalle conoscenze disponibili su norme di legge e standard tecnici, dai dati desunti dall’esperienza e dalle informazioni raccolte, dai contributi apportati da quanti, a diverso titolo, concorrono all’effettuazione della stessa valutazione: responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, medico competente, altre figure che possono essere utilmente consultate nel merito (docenti, non docenti, responsabili di laboratorio, ecc.). Questo procedimento consentirà di identificare i pericoli non soltanto in base ai principi generalmente noti, ma anche all’esistenza di fattori di rischio peculiari delle condizioni in cui ha luogo l’attività lavorativa. Si avrà cura di controllare l’influenza che su tale identificazione può esercitare la percezione soggettiva del rischio, che talvolta può portare a sottostimare o sovrastimare un pericolo sulla base dell’abitudine al rischio o dell’eccessiva fiducia concessa alle impressioni sensoriali. B. 2.2 Identificazione dei lavoratori esposti In relazione alle situazioni pericolose messe in luce dalla prima fase della valutazione, si evidenzierà il numero dei lavoratori che è possibilmente esposto ai fattori di rischio, individualmente o come gruppo omogeneo. E’ opportuno che i lavoratori esposti siano identificati nominalmente o come gruppi omogenei per la programmazione dei successivi interventi di informazione/formazione. Tale fase non potrà prescindere da una modalità partecipativa dei lavoratori nella raccolta delle informazioni necessarie. 19 A questo proposito si fa presente come l’uso di check list; se pur di utilità al RSPP, non può essere considerato come l’unico mezzo per la valutazione. La check list infatti: può rivelarsi a volte eccessivamente dettagliata, altre generica a seconda del tipo di lavorazione o attrezzatura utilizzata. non sostituisce la conoscenza e le informazioni pregiate di cui dispongono i lavoratori direttamente interessati sulle specifiche situazioni di rischio. B. 2. 3 Quantificazione dei rischi (stima dell’entità dell’esposizione e della gravità degli effetti) La quantificazione del rischio deriva dalla possibilità di definire il rischio come prodotto della Probabilità (P) di accadimento per la gravità del Danno (D) atteso: R=PxD La definizione della scala di Probabilità fa riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l’evento indesiderato, tenuto conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori: Valore Livello probabilità 3 molto probabile 2 Probabile 1 poco probabile Definizioni/Criteri Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata e il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in aziende simili. Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore. La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico e diretto. E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe sorpresa. La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi o addirittura nessun episodio. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità. Tale giudizio può essere misurato in modo indiretto attraverso il livello di sorpresa che l’evento provocherebbe, secondo una interessante prassi interpretativa in uso nei paesi anglosassoni. 20 La definizione della scala di gravità del Danno fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno: Valore Livello gravità danno 3 Grave 2 Medio 1 Lieve Definizioni/Criteri Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale o addirittura letale. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. L’incidente con rischio di conseguenze mortali, anche se improbabile, va considerato come priorità nella programmazione delle misure di prevenzione. N.B.: Deve essere preso in considerazione il danno più grave che può essere associato al rischio in esame: a tal fine non può essere utilizzato il solo dato statistico aziendale che mostra un basso numero di incidenti di quel tipo: di per sè tale dato non autorizza ad adottare misure di sicurezza meno restrittive. Definiti la Probabilità (P) e la gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato con la formula R = P x D e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in ordinate la Probabilità del suo verificarsi. P 3 3 6 9 2 2 4 6 1 1 2 3 1 2 3 D In tale matrice i rischi maggiori occupano le caselle in alto a destra, quelli minori le posizioni in basso a destra, con tutta la serie disposizioni intermedie. Una tale rappresentazione è un importante punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del livello di rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare, ad es.: 21 R6 Azioni correttive immediate 3R4 Azioni correttive da programmare con urgenza 1R2 Azioni correttive/migliorative da programmare nel breve-medio termine B. 2.4 Definizione delle priorità degli interventi necessari. In base al risultato di classificazione dei rischi e della loro quantificazione con il metodo sopra riportato il Datore di Lavoro avrà semplificato il compito di stabilire un ordine di priorità con il quale attuare le misure di prevenzione/protezione individuate per ciascun rischio. Si nota come tale scala di priorità sia fondamentale in situazioni complesse per poter organizzare la programmazione delle misure necessarie. Il metodo utilizzato è un valido aiuto per cercare di rendere il più oggettivo possibile il giudizio sui vari rischi presenti, in quanto scompone la decisione di priorità in una serie di scelte successive più semplici. All’inevitabile soggettività che sempre rimarrà nella scelta della scala di probabilità e di gravità del danno, si potrà ovviare con il confronto continuo con più operatori, e con coloro che di fatto eseguono le varie operazioni o utilizzano le varie attrezzature. L’ordine di priorità delle misure da attuare dovrebbe prescindere dal discorso economico, ma naturalmente i vincoli economici possono suggerire modifiche all’ordine che deriva dalla pura applicazione del metodo seguito. B.2.5 Individuazione, programmazione e messa in atto delle misure di prevenzione/protezione necessarie. L’individuazione delle misure di prevenzione e protezione rispetterà quanto indicato all’art. 15 del D.Lgs. 81/2008 (Misure generali di tutela) ed in particolare farà riferimento ai principi gerarchici della prevenzione dei rischi in esso indicati: evitare i rischi utilizzare al minimo gli agenti nocivi sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o che lo è meno combattere i rischi alla fonte applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali limitare al minimo il numero di lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio adeguarsi al progresso tecnico cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione integrare le misure di prevenzione/protezione con quelle tecniche e organizzative Il piano di attuazione dovrà contemplare i tempi previsti per la realizzazione degli interventi, la verifica della loro effettiva messa in opera, la verifica della loro efficacia, la revisione periodica in merito ad eventuali variazioni intercorse nelle operazioni svolte o nell’organizzazione del lavoro che possano compromettere o impedire la validità delle azioni intraprese (istituire un registro delle verifiche con relative procedure). 22 B 3 - Obiettivi specifici perseguiti Nel seguito si forniscono alcune indicazioni relative agli argomenti che prevedono l’integrazione tra il D.Lgs.81/08 e altre norme specifiche (es. prevenzione incendi) al fine di facilitare la compilazione delle check-list. Aspetti organizzativi e gestionali ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Esiste l’elenco dettagliato del numero, della qualifica e del profilo professionale dei lavoratori (docenti, non docenti) e degli studenti che fanno uso di laboratori. L’assegnazione dei compiti lavorativi è fatta rispettando i profili professionali d’assunzione, coinvolgendo gli interessati e garantendo l’aggiornamento sull’introduzione di nuove macchine, attrezzature e procedure di lavoro. INFORMAZIONE - FORMAZIONE Tutti i lavoratori ricevono una informazione e formazione sufficiente ed adeguata specificamente incentrata sui rischi relativi alla mansione ricoperta. (art. 4, 37 e 37 D.Lgs. 81/08), con particolare riguardo a preposti e dirigenti È stato definito un programma di formazione per il raggiungimento di obiettivi concreti in tema di prevenzione dei rischi (art. 18 D.Lgs. 81/08). PARTECIPAZIONE Il lavoro è svolto secondo procedure chiare e note ai lavoratori, alla formulazione delle quali gli stessi sono stati chiamati a contribuire (art. 15 D.Lgs. 81/08). STRESS LAVORO-CORRELATO La valutazione del rischio stress lavoro-correlato è da realizzare entro il 01/08/2010; utile riferimento risulta (art. 15 D.Lgs. 81/08). TUTELA LAVORATRICI MADRI Si considerano per l’eventuale cambio mansione, anticipo o prolungamento dell’astensione obbligatoria, sia i rischi presenti nel documento di valutazione che quelli previsti dalla Normativa specifica per la tutela delle lavoratrici madri (Artt. 7, 11 e 12 D.L.gs. 151/01). EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO Esiste un Piano di Emergenza che comprende un Piano antincendio ed un Piano di evacuazione, il cui contenuto è adeguato alle necessità della Scuola, noto ai lavoratori e periodicamente simulato (almeno due volte nel corso dell’anno scolastico) (art. 15, 43 e 44 D.Lgs. 81/08 - D.M. 26.8.92). La popolazione scolastica è stata informata e formata sulle modalità di autoprotezione, di evacuazione, di comportamenti da tenere in caso di emergenza. Esistono accessi all'area per l'intervento agevole dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco. (art. 46 D.Lgs. 81/08). Relativamente alla classificazione prevista dal D.L.gs. 388/03, le scuole sono inserite nelle aziende del gruppo B in ragione del numero di dipendenti superiore a 3 e dell’indice INAIL inferiore a 4; esistono procedure di Pronto Soccorso e di controllo dei presidi sanitari contenuti nelle cassette di PS (art. 45 D.Lgs. 81/08) (D.L.gs.388/2003). SORVEGLIANZA SANITARIA/VACCINAZIONI Solo nel caso sussistano particolari rischi per i quali è prevista una sorveglianza sanitaria, deve essere nominato il Medico Competente e i lavoratori sono da lui sottoposti a specifici controlli sanitari (art. 18 e 25 D.Lgs. 81/08). Le cartelle sanitarie e i dati relativi ai singoli lavoratori sono conservati secondo le modalità previste dalla legge. Gli studenti in alternanza scuola-lavoro sono equiparati ai lavoratori ai sensi dell’Art. 2 D.L.gs. 81/08. Nel caso in cui lo studente sia inserito in una azienda e venga adibito a mansioni a rischio per le quali sussista l’obbligo di Sorveglianza Sanitaria, deve essere sottoposto a visita medica da parte del Medico Competente dell’azienda. 23 E’ prevista la vaccinazione Antitetanica obbligatoria per chi lavora a contatto con metalli ferrosi, legno, terreno ed escrementi di animali, lavori edili (Legge 292/63 e s.m.); è consigliabile, laddove la Valutazione dei rischi l’abbia evidenziata, la vaccinazione antirubeolica (solo personale femminile), anti Epatite B, antitifica per gli insegnanti di sostegno di soggetti disabili non autosufficienti. LAVORI IN APPALTO/FORNITURE Se sono affidati lavori in appalto da parte della scuola, il Committente fornisce agli appaltatori, e viceversa, informazioni relative ai rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui operano, e le procedure a cui dovranno attenersi, alla presenza di eventuali impianti ed attrezzature pericolose. Redigere il Documento Unico di Valutazione dei rischio da Interferenze nei casi previsti (art. 26 D.Lgs. 81/08). Salute e sicurezza di lavoratori e studenti IMPIANTO ELETTRICO L'impianto elettrico interno ai locali è conforme alla normativa, anche se non è presente tutta la relativa documentazione di sicurezza e subisce regolare manutenzione. Non esistono rischi di contatto diretto con parti nude in tensione, normalmente accessibili e nei locali sono previste prese e spine conformi alle Norme CEI. In caso di manutenzione straordinaria o ampliamenti/rifacimenti sostanziali dell’impianto elettrico è stata rilasciata una dichiarazione di conformità alle norme CEI da parte della ditta installatrice. E’ stata effettuata la richiesta agli Enti preposti per le verifiche periodiche obbligatorie per legge. ANTINCENDIO/VIE ED USCITE D’EMERGENZA Le strutture, gli impianti, i mezzi di protezione e di estinzione, le vie di uscita e di emergenza, in generale, sono conformi a quanto indicato negli artt. 43 e 46 del D.Lgs. 81/08 e nel DM 26.8.92 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica - G.U. n. 218 del 16.9.92). E’ stato predisposto il programma per le verifiche periodiche obbligatorie per legge. Nella sottostante tabella vengono riportati, in funzione del numero complessivo di degli edifici scolastici, gli adempimenti minimi obbligatori previsti dalla Normativa. Indicare con una crocetta quale tipo di scuola si sta valutando. Tipo N° CPI Allarme Altoparlante Formazione Esame Scuola persone con per allarme Addetti VVFF campanella audio Antincendio Tipo 0 Fino a 100 NO Sì NO corso 4 ore NO Tipo 1 Da 101 a Sì Sì NO corso 8 ore NO 300 Tipo 2 Da 301 a 500 Sì Sì NO corso 8 ore Tipo 3 Da 501 a 800 Sì Sì Sì corso 8 ore Tipo 4 Da 801 a 1200 Sì Sì Sì corso 16 ore Tipo 5 Oltre 1200 Sì Sì Sì corso 16 ore 24 presenze all’interno Rete di idranti NO Idranti DN 45 o naspi DN25 SI’ Idranti DN 45 o naspi DN25 SI’ Idranti DN 45 o naspi DN25 SI’ (se Solo occupanti idranti > 1000) DN45 SI’ Solo idranti DN45 Scuola in esame (X) X X RISCHIO CHIMICO Devono essere sempre valutati i rischi per la salute e per la sicurezza derivanti dall’utilizzo di agenti chimici pericolosi (art. 223 D.Lgs. 81/08), considerando in particolare: le loro proprietà pericolose; le informazioni contenute nella Scheda di Sicurezza; il livello, il modo, la durata dell’esposizione; le circostanze in cui viene svolto il lavoro, tenuto conto delle quantità degli stessi; i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici; gli effetti delle misure preventive e protettive da adottare; se disponibile le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria. La valutazione dei rischi può includere la giustificazione che la natura e l’entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi rendano non necessaria una ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi (vedi allegato VR16). E’ ad esempio il caso della scuola Primaria laddove le operazioni di pulizia vengano eseguite da personale esterno alla scuola, e/o dove si faccia uso di piccoli quantitativi di agenti chimici (vernici, spray o altro) nei laboratori di scienze o di Educazione Artistica. Una valutazione dettagliata si rende invece necessaria se si effettuano operazioni di pulizia da parte dei collaboratori scolastici e/o in presenza di laboratori (chimica, meccanica, ecc.) Nel caso in cui l’esito della valutazione del rischio ad agenti chimici evidenzi la presenza di rischio Superiore a basso per la sicurezza e irrilevante per la salute, dovrà essere attivata la Sorveglianza Sanitaria ad opera del medico Competente. MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI Il rischio da movimentazione manuale da valutare in ambiente scolastico va riferito a due diverse tipologie di carichi: carichi inanimati (MMC =Movimentazione Manuale dei Carichi), cioè oggetti ed attrezzature di qualsiasi tipo in tutte le scuole di ogni ordine e grado; carichi animati (MMB =Movimentazione manuale Bambini) dovuto alla presenza di ragazzi disabili e/o non in grado di deambulare autonomamente in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le due diverse tipologie di rischio richiedono l’utilizzo di differenti metodiche di analisi. Quella più comunemente utilizzata per valutare il rischio da MMC è la metodica NIOSH, applicata conformemente all’Allegato XXXIII al D.Lgs. 81/08 (ISO 11228-1-2-3). Per la valutazione del rischio da MMB non sono disponibili metodiche altrettanto validate, utile riferimento può essere quello pubblicato in Atti IV congresso Nazionale SIE, 1988. A fronte dell’evidenza di un rischio non trascurabile viene attivata la Sorveglianza Sanitaria degli addetti. MICROCLIMA Condizionamento (pochi ambienti) I lavoratori non sono esposti a correnti d'aria fastidiose e non ci sono lamentele per carenze di ricambi d’aria. In caso di fuori servizio dell’impianto è possibile l’apertura delle finestre. Esiste un programma di manutenzione preventiva dell'impianto di aria condizionata. Riscaldamento Gli ambienti sono provvisti di impianto di riscaldamento funzionante e opportunamente regolato. Il controllo della corretta posa in opera degli impianti di riscaldamento è avvenuto tramite collaudo di cui si conserva la certificazione. La temperatura degli ambienti adibiti ad usi scolastici, in condizioni invernali ed estive non dà luogo a lamentele. La temperatura dei locali di riposo, servizi igienici, palestre e pronto soccorso è confortevole. Le correnti di aria fredda e calda che investono le persone sono opportunamente controllate. È garantita, ai fini di mantenere il livello di purezza dell'aria previsto dalla legge, l'introduzione di portate d'aria esterna, mediante opportuni sistemi (Punto 1.9 Allegato IV D.Lgs. 81/08 e D.M. 18.12.75 e successive modifiche). RISCHIO FUMO Ai sensi dell’art. 51 della Legge 16.01.03, n.3, è vietato fumare in tutti i locali chiusi (DPCM 23.12.03). Nelle Scuole è vietato fumare in qualsiasi locale e non deve essere previsto alcun locale fumatori. Il Dirigente scolastico deve nominare e formare gli agenti accertatori i cui nominativi devono essere riportati nella segnaletica prevista dal Decreto suddetto, affissa nei locali. 25 ILLUMINAZIONE Tutti i locali hanno un livello di illuminazione adeguato e nei luoghi di lavoro è realizzato uno stretto rapporto di integrazione dell'illuminazione naturale con quella artificiale; la luce naturale è sufficiente per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori. In tutti i luoghi di lavoro è garantita la protezione dai fenomeni di abbagliamento sia diretto che indiretto o zone d'ombra. I locali di passaggio, i corridoi e le scale hanno buoni livelli di illuminazione. I luoghi di lavoro sono dotati di illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità. (Punto 1.10 Allegato IV D.Lgs. 81/08 e D.M. 18.12.75 e successive modifiche). ARREDI L'arredamento in generale è previsto di forma e dimensione adeguati alle varie classi di età degli studenti ed al tipo di scuola. I tavoli e le sedie degli studenti rispettano le disposizioni di legge e le norme di buona tecnica (UNI), rettangolari e di dimensioni adatte, combinabili tra loro per consentire attività di gruppo variamente articolate. Le lavagne, i tavoli e le sedie degli insegnanti rispettano le disposizioni di legge e le norme di buona tecnica (UNI). Le superfici di lavoro sono di materiale idoneo con bordi arrotondati e spaziose. (D.M. 18.12.1975) Le superfici trasparenti o traslucide delle porte e dei portoni sono costituite da materiali di sicurezza al fine di evitare lo sfondamento e il ferimento dei lavoratori in caso di rottura. (Punto 1.3 Allegato IV D.Lgs. 81/08) . ATTREZZATURE Macchine. Le macchine acquistate dopo il 21/09/1996 sono dotate di marcatura CE; sono disponibili le Istruzioni per l’uso fornito a corredo della macchina stessa; le macchine già in uso prima del 21/09/1996 devono rispondere ai requisiti dell’Allegato V del D.Lgs. 81/08. Protezioni Gli elementi mobili delle macchine che intervengono nel lavoro sono completamente isolati per progettazione, costruzione e/o ubicazione. Esistono protezioni fisse che impediscono l'accesso ad organi mobili se non in caso di manutenzione, sostituzione, ecc. Se esistono le protezioni mobili delle macchine, esse, in caso di apertura, restano unite alla macchina, eliminano il rischio di proiezioni di oggetti, in caso questo esista, sono associate a meccanismi che controllano l'arresto e la messa in marcia della macchina in sicurezza Comandi Gli organi di azionamento e di arresto di motori e macchine sono chiaramente visibili ed identificabili. Esistono uno o più dispositivi di arresto di emergenza rapidamente accessibili (si escludano le macchine in cui detti dispositivi non riducono il rischio. I comandi delle macchine (esclusi quelli di arresto) sono protetti, al fine di evitare avviamenti accidentali. Manutenzione Esistono attrezzature e dispositivi a corredo della macchina o di sue parti pericolose che garantiscano l'esecuzione in sicurezza di operazioni di riparazione, manutenzione o pulizia. Informazione formazione addestramento L'operatore è stato formato ed addestrato nella conduzione della macchina. Esiste un Manuale di Istruzioni in cui si specifica come realizzare in modo sicuro le distinte operazioni sulla macchina: messa a punto, funzionamento, manutenzione, pulizia ecc. (artt. 37 e 73 D.Lgs. 81/08). Scale Le scale manuali si utilizzano solo in modo occasionale e vengono usate correttamente (per raggiungere la quota o per brevissime operazioni e non per lavori prolungati nel tempo).Per gli acquisti di nuove scale si richiede la corrispondenza alla UNI EN 131. Nessun lavoratore si trova sulla scala quando se ne effettua lo spostamento. Scale semplici portatili Le scale semplici portatili (a mano) sono sufficientemente resistenti nell’insieme e nei singoli elementi e hanno dimensioni appropriate al tipo di uso. Sono provviste di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti, ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. Scale ad elementi innestati 26 Le modalità d'uso delle scale manuali sono corrette ed in particolare è previsto, qualora sussista pericolo di sbandamento, che una persona ne assicuri il piede. Scale doppie Le scale doppie a compasso sono di lunghezza non superiore a 5 m e sono corredate di catena o altro dispositivo che ne impedisca l'apertura oltre il limite di sicurezza. (allegato IV D.Lgs. 81/08). Rischi legati alle attività svolte in ambienti specifici L'atrio e gli spazi per le attività complementari sono opportunamente dimensionati, come gli spazi per gli uffici, l’amministrazione, e le scienze motorie in modo corrispondente alle dimensioni standard previste dalla normativa (D.M. 18.12.75 e successive modifiche). AULE PER ATTIVITA’ DIDATTICHE NORMALI Le aule per le attività didattiche normali hanno caratteristiche tecniche dimensionali conformi alla normativa. L'altezza netta dell'aula non è inferiore a 300 cm nel caso di soffitto piano e a 270 cm in caso di soffitto inclinato. Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale. Le aule per le attività didattiche normali non sono ubicate in locali interrati o seminterrati La disposizione dei banchi all'interno dell'aula non ostacola la via di fuga in caso di emergenza. La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolo, facilmente lavabile. Le porte sono dimensionate in modo conforme a quanto indicato all’allegato IV D.Lgs. 81/08. All'interno dell'aula non vengono depositati attrezzature che possono creare condizioni di pericolo da parte degli studenti professori o che possono impedire la fruizione dello spazio in tutte le sue parti. All'interno degli armadi eventualmente presenti non vengono conservati materiali infiammabili o altri materiali a rischio chimico, biologico o di qualsiasi natura non attinente all'attività didattica. L'aula è dotata di tutti gli impianti ed attrezzature necessarie per la normale sua fruizione (impianto elettrico, climatizzazione, illuminazione). L'impianto elettrico ha un numero sufficiente di punti luce, prese, interruttori da rendere agevole l'utilizzo di attrezzature elettriche. Se i docenti eseguono esperienze scientifiche in aule didattiche, non attrezzate ad uso “laboratorio” tali esperienze sono eseguite in sicurezza, secondo procedure di lavoro idonee al fine di minimizzare i possibili rischi per insegnanti e studenti, usando materiali, sostanze e preparati non pericolosi. AULE PER ATTIVITA’ DIDATTICHE SPECIALI / LABORATORI Il pavimento degli spazi di lavoro è adeguato alle condizioni d'uso (per resistenza, caratteristiche antisdrucciolo, etc.), è regolare, uniforme, pulito e libero di sostanze sdrucciolevoli. Le porte dei locali di lavoro consentono una rapida uscita dei lavoratori (insegnanti, assistenti e studenti) verso l'esterno, sono apribili dall'interno, libere da impedimenti all'apertura e di larghezza adeguata ed in numero sufficiente. La larghezza minima della porta nei locali ove si effettuano lavorazioni a rischio di incendio/esplosione è pari a 1.20 m (con tolleranza in meno del 5%).( Punto 1.6 Allegato IV D.Lgs. 81/08). Se le esercitazioni richiedono l'uso di sostanze chimiche sono presenti e facilmente consultabili tutte le schede di sicurezza rispondenti ai requisiti del Regolamento CE 1907/2006 (REACH). Tutti i recipienti sono a tenuta e i reattivi sono sempre conservati e depositati in modo corretto e in luoghi idonei ed eventualmente separati in ragione della loro incompatibilità chimica. I laboratori sono forniti di cappa aspirante ad espulsione d’aria verso l’esterno, mantenute sempre efficienti e la manipolazione di sostanze pericolose avviene sempre sotto cappa d’aspirazione. (Punto 2.1.4 Allegato IV D.Lgs. 81/08). Sono a disposizione, mantenuti efficienti e sempre indossati tutti i DPI necessari nelle diverse operazioni. Sono presenti tutti i dispositivi di sicurezza e di emergenza necessari e sono rispettate tutte la misure igieniche generali e le corrette procedure di lavoro. AULA MAGNA / AUDITORIUM Esiste un auditorio per attività didattiche di grande gruppo, spettacoli, assemblee, riunioni di genitori. L'auditorio garantisce le condizioni di sicurezza stabilite dalle vigenti norme per la prevenzione incendi ed evacuazione. L'auditorio è dotato di almeno un nucleo di servizi igienici che prevede un bagno accessibile ai portatori di handicap e adeguatamente attrezzato. 27 UFFICI (DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE) I locali per la segreteria permettono un contatto con il pubblico attraverso banconi che risultano a norma per dimensioni, materiali ecc. Ai locali di segreteria è annesso un locale archivio opportunamente attrezzato con arredi a norma. La sala insegnanti è attrezzata per contenere anche gli scaffali dei docenti e consentire le riunioni dei Consiglio d'Istituto. Sono presenti servizi igienici per la presidenza e per gli insegnanti. La distribuzione delle mansioni e dei compiti lavorativi comportanti l'uso di videoterminali evita il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni. Non esistono addetti che lavorano per più di 4 ore consecutive giornaliere al VDT (come definito dalla legge). Il datore di lavoro assicura informazione e formazione adeguata ai lavoratori in ordine alle modalità di svolgimento dell'attività comportante uso di videoterminali, ai rischi connessi e alle misure per evitarli. (art. da 177 D.Lgs. 81/08 e Allegato XXXIV). BIBLIOTECA Esiste una biblioteca e sono rispettate le eventuali prescrizioni dei VV.F. in particolare per il numero necessario dei mezzi estinguenti. Gli scaffali per libri sono disposti in modo da essere facilmente accessibili da parte degli allievi e per limitare l’uso di scale mobili portatili. ATTIVITA’ SPORTIVE (PALESTRA E SPAZI ESTERNI ATTREZZATI) Esiste uno spazio attrezzato esterno per l’attività sportiva. È prevista una zona destinata a depositi per attrezzi e materiali vari necessari e per la manutenzione. Lo spazio per il gioco è opportunamente attrezzato e la pavimentazione è tale da ridurre al minimo i danni conseguenti alle cadute. Le sorgenti di illuminazione sono tali da consentire la installazione degli attrezzi senza compromettere gli indici di illuminazione previsti e sono adeguatamente protette contro gli urti. Le finestre sono in vetro antiurto o provviste di adeguate protezioni. (D.M. 18.12.75 e successive modifiche). SERVIZI E SPOGLIATOI Nei locali per i servizi igienici, il numero di WC per gli studenti è di 0,5 per ogni classe oltre alcuni WC supplementari per servire gli spazi lontani dalle aule. Il locale che contiene i WC è illuminato e aerato direttamente; se tale locale non è illuminato ed aerato direttamente sono stati installati efficienti impianti di aerazione e ventilazione in sostituzione dell'aerazione diretta. I bagni sono separati per sesso, sono costituiti da box sollevati dal pavimento le cui pareti divisorie siano alte non meno di 2,10 m e non più di 2,30 m, con porte apribili verso l'esterno e sono munite di chiusura dall'interno tale però che si possa aprire dall'esterno in caso di emergenza. Almeno un locale igienico (opportunamente attrezzato) per ogni piano è agibile al disabile in carrozzina. (art. 63 D.Lgs. 81/08; DM 18.12.75). BARRIERE ARCHITETTONICHE Caratteristiche esterne e interne. Nell'area esterna di accesso all'edificio scolastico tutti i dislivelli sono opportunamente superati da rampe o scivoli. I marciapiedi sono mantenuti liberi da ostacoli (auto, moto, biciclette in sosta, sacchi spazzatura, ecc.), la fruibilità dei marciapiedi non è ridotta dalla presenza mal localizzata di paletti, pali segnaletici, sono previste aree di sosta regolamentari ed opportunamente segnalate per veicoli per disabili. All'interno dell'edificio scolastico i dislivelli che possono creare intralcio alla fruizione del disabile in carrozzina sono superati per mezzo di rampe dimensionalmente. L'edificio è servito da ascensore o montascale di caratteristiche e dimensioni rispondenti a quanto indicato dal DM 14.6.89 n. 236. Almeno un locale igienico per ogni piano è agibile al disabile in carrozzina (180 x180 e opportunamente attrezzato). I materiali con cui sono realizzate porte e spigoli sono resistenti all'urto e all'usura specialmente entro un'altezza di 0,40 cm dal pavimento. Le porte realizzate con materiali trasparenti sono dotate di accorgimenti atti ad assicurare l'immediata percezione. L'apertura delle porte avviene mediante una leggera pressione ed è accompagnata da apparecchiature per il ritardo della chiusura Nei percorsi aventi caratteristica di continuità, i pavimenti sono realizzati con materiali antisdrucciolo, di superficie omogenea (DM 14.6.89 N. 236). 28 C - Coinvolgimento del personale Nell’individuazione e valutazione dei fattori di rischio, nell’individuazione delle misure preventive e protettive, nell’elaborazione delle procedure di sicurezza, nella stesura dei programmi di informazione e formazione, ci si è avvalsi del Responsabile del SPP e degli altri suoi collaboratori. Nella effettuazione della Valutazione si è tenuto conto dei commenti e delle osservazioni dei lavoratori coinvolti; in particolare è stato consultato il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Prof. Sollazzo Maria Grazia. Prof. Anamiati Giuseppe. Prof. Malavenda Fortunato. Nel corso dei sopralluoghi negli ambienti di lavoro sono stati coinvolti i seguenti lavoratori: Prof. Anamiati Giuseppe insegnante Prof. Malavenda Fortunato insegnante Sig. Giarmoleo Antonino personale ATA Sig. __________ __________ studente Il medico competente, Dott. ____________________, ha comunicato le proprie osservazioni al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. (da compilare solo se necessario). Dai Verbali n° 2 e 3 AS 2013/2014 del Collegio Docenti, risulta che tutti sono stati informati del contenuto del Documento, nonché dei nominativi dei lavoratori designati ai vari incarichi del sistema di prevenzione. Dal Verbale n° 3 AS 2013/2014 del Collegio Docenti, risulta essere stato formalizzato il programma dell’attività di informazione-formazione relativa ai rischi specifici di mansione, di nuova assunzione, di cambio di mansione, prevenzioni incendi e primo soccorso. Dal Verbale n° 3 AS 2014/2015 del Collegio Docenti, risulta che tutti sono stati informati del contenuto del Documento, nonché dei nominativi dei lavoratori designati ai vari incarichi del sistema di prevenzione e risulta essere stato formalizzato il programma dell’attività di informazione-formazione relativa ai rischi specifici di mansione, di nuova assunzione, di cambio di mansione, prevenzioni incendi e primo soccorso. 29 D – Risultati della valutazione – Programma di attuazione Conformemente alla Metodologia di cui al Punto B, è stata effettuata la Valutazione dei Rischi e sono state applicate e compilate le liste di controllo per ambedue gli edifici scolastici di via Piria e di via Pensinvania (Paragrafo G). La compilazione delle liste di controllo ha consentito di individuare e quantificare i rischi, di definire gli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro con un programma di attuazione basato su priorità ben definite. Tali priorità di intervento, definite in base alla metodologia di cui al Capitolo B3, verranno rispettate seguendo un programma di attuazione che associ scadenze più ravvicinate a quelle misure aventi rischio maggiore, secondo il seguente criterio e i seguenti tempi: Livello di rischio R6 3R4 1R2 Tipo di urgenza Azioni correttive immediate Azioni correttive da programmare con urgenza Azioni correttive/migliorative da programmare nel breve-medio termine Data max di attuazione prevista 30 aprile 2015 31 agosto 2015 31 agosto 2016 Pertanto viene stabilito il seguente programma d’attuazione degli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro; tali interventi sono stati individuati durante la Valutazione dei rischi, in un ordine decrescente di livello di rischio e quindi di priorità. All’interno di ogni livello di rischio essi sono stati suddivisi per tipologia di scheda della check list. I tempi indicati per la realizzazione sono commisurati all’entità dei rischi e alla complessità della verifica. Il dettaglio dei tempi di attuazione previsti per i singoli interventi è rilevabile direttamente nell’apposita colonna delle schede della Check List. La realizzazione del programma d’attuazione degli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro definito, con le priorità stabilite, sarà oggetto di verifiche periodiche. Le verifiche dell’efficienza delle misure attuate e di realizzazione di quelle programmate saranno svolte con cadenza almeno annuale, in occasione della riunione del Servizio di Prevenzione e Protezione. L’organizzazione delle suddette verifiche sarà curata dal Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Servizio di Prevenzione e Protezione potrà avvalersi, se necessario, di supporti professionali specifici esterni. 30 PROGRAMMA D’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA E DI IGIENE DEL LAVORO RISCHIO R = 9 LAVORATRICI MADRI Collaboratrice scolastica - Cambio mansione in gravidanza e, nei 7 mesi dopo il parto (punto 6.a.1 divieto di sollevare pesi). RISCHIO R = 6 LAVORATRICI MADRI Collaboratrice scolastica - Cambio mansione in gravidanza e nei 7 mesi dopo il parto (punto 6.a.2 divieto di esposizione ad agenti biologici di gruppo 2,3,4 – punto 6.a.3 divieto di esposizione a sostanze chimiche). Collaboratrice scolastica - Cambio mansione in gravidanza (punto 6.a.11 divieto di svolgere mansioni per cui occorre stare in piedi per più di metà dell’orario di lavoro o in posizioni particolarmente affaticanti – punto 6.a.10 divieto di lavorare su scale o impalcature) Assistente amministrativa – Modifica dell’organizzazione del lavoro (punto 6.a.13 qualora rientra nella categoria dei videoterminalisti, con oltre 20 ore settimanali, verrà ridotto con ordine di servizio il suo lavoro a VDT a meno di 20 ore settimanali) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Scegliere i DPI accertandosi della marcatura CE e della loro idoneità all’uso previsto (punto 7.02). EMERGENZA E PRIMO SOCCORSO DSGA - Organizzare le presenze in modo che personale incaricato e formato per il PS sia sempre presente durante le attività scolastiche (punto 8.03). ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Verificare il contenuto delle cassette di Pronto Soccorso e posizionare in ogni cassetta l’elenco dei presidi sanitari richiesti, ubicare le cassette e verificare la chiusura con serratura e chiave facilmente reperibile (punti 8.04.01 – 8.04.02 ). DSGA – Reperire un locale da adibire ed attrezzare ad infermeria (punti 8.04.03 – 8.04.04 – 8.04.05) SORVEGLIANZA SANITARIA DOCENTE TUTOR - Valutare l’eventuale inserimento in mansioni a rischio per cui vige l’obbligo della Sorveglianza Sanitaria effettuata dal Medico Competente aziendale per gli studenti in alternanza scuola lavoro (punto 9.04). LAVORI IN APPALTO/FORNITURE DIRIGENTE SCOLSTICO - Fornire alla Ditta di fornitura con distributori automatici di bevande ed alimenti ed alla Ditta dei servizi di pulizia le informazioni relative all’organizzazione scolastica e del sistema di prevenzione (vedi comunicazione m). Richiedere documentazione circa le modalità dell’esecuzione del servizio e le procedure seguite. Adottare i provvedimenti necessari ad evitare interferenze con l’attività scolastica o altri lavori in atto (punto 10.03. 31 IMPIANTO ELETTRICO Sostituire i cavi elettrici con parti nude in tensione (punto 11.01). Evitare l’uso continuato di adattatori multipli (prese triple) aumentando il numero di prese al momento della revisione dell’impianto elettrico e in attesa di tali modifiche utilizzando prese multiple in linea (ciabatte, preferibilmente solo di tipo preformate dal costruttore con il relativo cavo) tensione (punto 11.02.02). Alimentare le utenze in modo che i cavi non costituiscano intralcio al lavoro o al passaggio (punto 11.03). Sostituire le prolunghe con alimentazione costituita da cavi fissi di portata idonea. (punto 11.04). Prevedere periodicamente un controllo generale ad esempio del corretto funzionamento dei dispositivi differenziali, dello stato dei cavi, pressacavi, spine, ecc. (punto 11.05). Verificare che gli eventuali controlli e manutenzioni vengano effettuate da personale specializzate dipendenti da ditte qualificate iscritte alla Camera del Commercio (punto 11.05.01). ANTINCENDIO/VIE DI EMERGENZA Acquisire il Certificato di Prevenzione Incendi valido, con relativi disegni e relazioni o un progetto di adeguamento approvato dai VV.F. e la dichiarazione degli Enti Locali di esecuzione entro i termini di legge (punto 12.01). Acquisire il Certificato di Prevenzione Incendi relativo all’attività delle centrali termiche dove vengono usati gas combustibili di potenzialità superiore a 116 kW? (100.000 kcal/h) (punto 12.02). Redigere il Documento di Valutazione del rischio incendio in presenza dei seguenti ambienti: servizi tecnologici: centrale termica; spazi per depositi senza presenza continuativa di personale; spazi per informazione e attività parascolastiche: aule magna (punto 12.03). Rivedere il massimo affollamento ipotizzabile secondo i parametri fissati al punto 5.0 dell'allegato al DM 26.8.92. La capacità di deflusso non deve essere superiore a 60 per ogni piano. Organizzare le vie di uscita e dimensionarle secondo tali parametri. Tale valutazione va fatta con particolare riferimento all’edificio della sede centrale (punto 12.03). Segnalare e mantenere sgombre le vie e le uscite di emergenza (punto 12.03.06). Sede centrale: Nelle aule didattiche dove è superata la presenza massima di 25 persone le porte devono avere una larghezza almeno di 1,2 m e devono essere apribili nel senso dell’esodo (punto 12.03.11). Nel plesso della sede centrale fare redigere ed esporre ad ogni piano il disegno in pianta del piano stesso con la segnalazione evidente delle vie di fuga, della posizione degli estintori/idranti e delle procedure di evacuazione (punto 12.04.02). Richiedere all’Ente provinciale che venga installato un sistema di allarme con comando in luogo costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola. Per le scuole con presenze contemporanee oltre a 500 persone, oltre l’impianto a campanelli usato per le lezioni, deve essere previsto anche un impianto di altoparlanti (punto 12.06.01). Controllare che esistono estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13A, 89B, in numero di almeno uno ogni 200 m2 di pavimento- Nel caso si rilevino estintori mancanti nelle loro postazioni provvedere ad installarli (punto 12.07). Verificare la segnaletica di sicurezza ed ove necessario provvedere a posizionare la segnaletica necessaria come indicato dal titolo V D.Lgs. 81/08 (punto 12.08). Predisporre un registro dei controlli periodici con tutti gli interventi e i controlli dell'efficienza degli impianti e dei presidi antincendio (punto 12.09). RISCHIO FUMO 32 Organizzare il controllo del divieto di fumare in ogni locale della scuola compresa la nomina degli agenti accertatori e la predisposizione degli strumenti per le sanzioni (punto 16.a.01). Collocare in tutti i locali ben visibili cartelli di divieto conformi ai modelli contenuti nel D.P.C.M. 23.12.2003 (punto 16.a.01). ATTREZZATURE Munire le scale semplici portatili di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti (punto 19.01.01). AULE DIDATTICHE PER ATTIVITA’ NORMALI Nella sede centrale modificare le finestre dei piani fuori terra e le parti apribili delle stesse perché l’apertura è pericolosa per rischio urti con il capo delle persone che passano vicino (punto 20.07). Sostituire i vetri dei lucernari con altri di sicurezza infrangibili (punto 20.10). LABORATORIO DI CHIMICA Per le sostanze pericolose usare recipienti a tenuta, muniti di buona chiusura ed etichettati secondo la normativa vigente in modo leggibile ed inequivocabile (punto 21a.07). Evitarne l’uso di sostanze classificate cancerogene o mutagene o se non è possibile rispettare tutti gli adempimenti relativi al Titolo IX del D.Lgs. 81/08 (punto 21a.07.01). In laboratorio detenere esclusivamente la minima indispensabile quantità di reagenti per le correnti esercitazioni e predisporne lo stoccaggio in un locale separato, ed aerato in armadi metallici con scaffali dotati di bacino di contenimento (punto 21a.07.02) . Al fine di tenere conto della incompatibilità delle scorte dei reagenti predisporre lo stoccaggio in armadi metallici chiusi a chiave con scaffali dotati di bacino di contenimento al di fuori del laboratorio (punto 21a.09.01). Per manipolazione di sostanze volatili e infiammabili, le reazioni che sviluppano gas e vapori tossici, infiammabili o maleodoranti devono essere effettuate sempre sotto cappa d’aspirazione. Nel caso non esista installare la cappe di aspirazione mancante (punto 21a.10). Predisporre un sistema di raccolta differenziata. I rifiuti devono essere raccolti in appositi contenitori, secondo le loro caratteristiche chimico – fisiche e chiaramente contrassegnati. Travasare sempre sotto cappa d’aspirazione (punto 21a.11). Neutralizzare, raccogliere, prelevare e smaltire le sostanze tossiche o nocive secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia (punto 21a.11.01). Utilizzare i DPI verificando la corretta scelta tenendo conto della natura delle sostanze impiegate e della tipologia delle operazioni effettuate (punto 21a.12). Ove si faccia uso di sostanze pericolose per gli occhi dotare il laboratorio di dispositivi lavaocchi (punto 21a.24). AULA MAGNA Modificare le finestre e le parti apribili delle stesse perché l’apertura è pericolosa per rischio urti con il capo delle persone che passano vicino (punto 22.01). Sostituire i vetri dei lucernari con altri di sicurezza infrangibili (punto 22.07). UFFICI Modificare le finestre e le parti apribili delle stesse perché l’apertura è pericolosa per rischio urti con il capo delle persone che passano vicino (punto 23.01). Sostituire i vetri dei lucernari con altri di sicurezza infrangibili (punto 23.06). 33 BIBLIOTECA Provvedere alla redazione del Documento di valutazione del rischio incendio (punto 24.01). Distribuire le scaffalature e i volumi in modo da permettere una facile accessibilità con i mezzi messi a disposizione. Utilizzare scale portatili sicure (punto 24.02). Fissare saldamente fissati a terra o a parete gli armadi/scaffali e arredi vari presenti in modo da evitare il loro ribaltamento (punto 24.03). R=4 EMERGENZA E PRIMO SOCCORSO DSGA - Predisporre un PE che contenga il programma degli interventi, le modalità di cessazione delle attività, evacuazione e comportamenti corretti in caso d’emergenza dei lavoratori (punto 8.01.03). ALTRI IMPIANTI TECNOLOGICI Per gli impianti di sollevamento con portata superiore a 200 kg reperire la documentazione tecnica idonea (libretto matricolare ENPI od ISPESL o dichiarazione di conformità CE). Provvedere ad effettuare le opportune comunicazioni di installazione ed eseguire le verifiche periodiche per questo tipo di apparecchi (punto 11.a.03). MICROCLIMA Nelle aule speciali (laboratori) e ad alto affollamento (aula magna) garantire l’introduzione d’aria esterna, mediante opportuni sistemi, con coefficiente di ricambio in funzione di destinazione d’uso dei locali, affollamento, tipo ecc..nel rispetto delle norme UNI. (punto 16.03). ILLUMINAZIONE I locali di lavoro devono essere dotati d’illuminazione di sicurezza che in assenza di energia consente un sicuro deflusso delle persone. L’illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo, deve garantire un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux (punto 17.02). LABORATORIO DI CHIMICA Predisporre un elenco di tutte le sostanze utilizzate aggiornato (punto 21a.05). Raccogliere tutte le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e controllare la rispondenza ai requisiti specifici del Regolamento CE 1907/2006 (punto 21a.06) . Programmare la sostituzione delle cappe a ricircolo d’aria. Predisporre un programma di manutenzione periodica con documentazione scritta dei controlli effettuati secondo quanto previsto dalla norma UNICHIM 192/3 (punto 21a.10.01) AULA MAGNA Garantire l’accesso all’aula magna ai portatori di handicap e dotare di almeno un nucleo di servizi igienici che prevede un bagno accessibile ai portatori di handicap adeguatamente attrezzato (punto 22.06). UFFICI Evitare la necessità d’uso continuato di adattatori multipli (prese triple) aumentando il numero di prese al momento della revisione dell’impianto elettrico e in attesa di tali modifiche utilizzando prese multiple in linea (ciabatte) (punto 23.02). 34 Alimentare le utenze in modo che i cavi mobili non costituiscano intralcio al lavoro o al passaggio (punto 23.02.01) . Sostituire le prolunghe con alimentazione costituita da cavi fissi (punto 23.02.02) . Utilizzare schermi dei VDT orientabili e facilmente inclinabili; orientare gli schermi parallelamente le finestre e leggermente rivolti verso il basso; schermare (veneziane, tende) le finestre (punto 23.03). Rivedere le postazioni di lavoro organizzandole secondo i principi dell’ergonomia (Allegato XXXIV D.Lgs. 81/08) (punto 23.03.01) . ATTIVITA’ SPORTIVE (i campi a servizio della sede di via Pensilvania debbono essere ancora valutati) Sostituire la pavimentazione con altra più idonea (punto 23.06). Se presenti alle pareti parti sporgenti ad altezza d’uomo toglierle o coprirle con materiali antiurto (punto 23.08). Le linee che delimitano il campo da gioco devono essere sufficientemente distanti dai muri perimetrali onde evitare il pericolo di urti (punto 23.09). Le attrezzature mobili devono essere vincolate saldamente alle pareti o al pavimento durante l’utilizzo, in particolare le porte da calcetto, canestri, ecc. (punto 23.10). Sostituire i corpi illuminanti o dotarli di griglie (punto 23.11). SERVIZI E SPOGLIATOI Prevedere la costruzione di altri locali ad uso servizi igienici. In modo che il numero dei WC sia conforme a quanto indicato nel DM 18.12.75 (punto 27.01). BARRIERE ARCHITETTONICHE Negli spazi esterni e sino all’accesso dell’edificio realizzare almeno un percorso utilizzabile direttamente dai parcheggi e con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie ed ai non vedenti conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.1 e 8.2.1 del DM 236/89 (punto 28.01). Nell’area di parcheggio esterno è presente un posto auto riservato ai veicoli di persone disabili ma tale posto non è ubicato sono ubicati correttamente in quanto non, conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.3 e 8.2.3 del DM 236/89 (punto 28.01.02). All’esterno e all’interno dell’edificio scolastico realizzare la segnaletica ed adottare gli accorgimenti previsti dal punto 4.3 del DM 236/89 mediante la presenza di cartelli di indicazione per facilitare l’orientamento e la fruizione degli spazi, per informare sulle modalità previste per l’accessibilità di persone con ridotte o impedite capacità motorie e adottare accorgimenti per facilitare l’orientamento non vedenti (punto 28.03). R=3 MICROCLIMA Rivedere la regolazione dell’impianto di riscaldamento, in modo che siano verificate i valori di temperatura che tengano conto della concomitante umidità e velocità dell’aria (punto 16.01). ARREDI 35 I banchi sono parzialmente adeguati per dimensioni alle varie classi di età degli studenti ed il tipo di scuola Adeguare gli arredi alle norme di legge (D.M. 18.12.75) e alle norme UNI (18.01). Fissare sono saldamente fissati a terra o a parete eventuali armadi/scaffali e arredi vari presenti, in modo da evitare il loro ribaltamento (18.05). LABORATORIO DI CHIMICA Programmare una verifica dell’impianto di ventilazione generale e gli interventi di manutenzione periodica Verificare che gli impianti sono progettati e dimensionati in modo da evitare il ristagno e/o l’accumulo di gas e vapori tossici e/o infiammabili all’interno del laboratori e che siano mantenuti in buona efficienza (punto 21a.17). Prevedere lo spostamento del deposito di bombole di gas compressi liquefatti o disciolti in locale chiuso a chiave e accessibile solo da personale autorizzato posto all’esterno dell’edificio (punto 21a.18). R=2 EMERGENZA E PRIMO SOCCORSO Predisporre un PE che preveda i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di lotta antincendio e gestione delle emergenze (punto 8.01.01). SCALE Definire un programma per la revisione e manutenzione delle scale prevedendone la sostituzione quando usurate (punto19a.01). Munire le scale di appositi dispositivi antisdrucciolevoli (punto19a.02). Rivedere le modalità d’uso ed addestrare il personale all’uso corretto delle scale portatili, prevedendo in particolare, qualora sussista pericolo di sbandamento, che ne sia assicurata la stabilità o la trattenuta al piede da altra persona antisdrucciolevoli (punto19a.04). All’atto dell’acquisto preferire le scale con piedi di appoggio snodabili alle estremità inferiori dei due montanti (punto19a.08). Munire le scale di appositi dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti (punto19a.09). Utilizzare scale doppie a compasso di lunghezza non superiore a 5 m che siano corredate di catena o altro dispositivo che ne impedisca l’apertura oltre il limite di sicurezza (punto19a.10). Preferire le scale dotate di dispositivo guarda corpo che permette al corpo di trovare un migliore appoggio ed equilibrio (punto19a.11). LABORATORIO DI CHIMICA Rivestire le pareti fino ad una altezza di almeno 2 metri di materiale resistente alla corrosione e facilmente lavabile e dotare i pavimenti di materiale simile e antisdrucciolevole (punto 21a.03). Individuare un locale spogliatoio distinto per sesso e adeguatamente arredato (punto 21a.04). Disporre di adeguate scorte di vetreria di ricambio. Evitare operazioni di lavorazione del vetro. Controllare costantemente l’integrità e l’efficienza di tutta la vetreria (punto 21a.14). Maneggiare gli oggetti di vetro con cautela, usando idonei DPI, durante tutte le operazioni che comportano il rischio di improvvisa rottura della vetreria (punto 21a.14.01). Raccogliere i frammenti di vetreria rotta in appositi contenitori con indicazione “contenitori vetri rotti” (punto 21a.14.02). Programmarne la sostituzione ove è possibile, di tubi, canne, tappi e raccordi di vetro con altri in plastica o materiale metallico (punto 21a.14.03). 36 Impartire procedure di lavoro idonee per l’uso di fiamme libere, piastre riscaldanti, ghiaccio secco e azoto liquido seguendo procedure di lavoro corrette e con la massima cautela, usando DPI idonei (punto 21a.15). Impartire procedure di lavoro idonee per le operazioni comportanti l’uso di apparecchiature sotto vuoto (essiccazioni, distillazioni, filtrazioni) e sotto pressione usando DPI idonei (punto 21a.16). AREA CORTILIVA Indicare e mantenere sgombre le aree di raccolta esterne. Disporre apposita segnaletica e controllare che le indicazioni e le procedure date vengano seguite (punto 29.02). Si rileva peraltro che tale scadenziario di massima dovrà essere supportato da successivi programmi attuativi di dettaglio, finalizzati ai singoli interventi. Ogni programma di dettaglio sarà verificato in corso d’opera in funzione della effettiva praticabilità dei singoli interventi. 37 E - Aggiornamenti programmati Aggiornamenti del Documento A Generalità n° revisione data approvazione B C Metodologi Coinvolgim a della ento del valutazione personale D E F Risultati Aggiorname Check List della nti valutazione programma Programma ti di attuazione 1 1 1 1 1 1 30/12/2013 30/12/2013 30/12/2013 30/12/2013 30/11/2014 30/09/2013 firma Dir. Scol. X X X X firma RSPP X X X X firma RLS Lavoratori X X X X 2 2 2 2 firma Medico Comp. n° revisione data approvazione 2 2 30/11/2014 30/11/2014 30/11/2014 30/11/2014 30/11/2015 30/09/2014 firma Dir. Scol. X X X X firma RSPP X X X X firma RLS Lavoratori X X X X firma Medico Comp. Criteri di revisione: I Punti del presente documento, in particolare i Punti A ed E, sono singolarmente passibili di revisione secondo i criteri temporali prescritti dal D.Lgs. 81/2008. In linea generale le revisioni sono richieste: in occasione di modifiche significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori; all’atto della scelta di nuove attrezzature di lavoro, sostanze o preparati chimici 35della attività; impiegati, sistemazione dei luoghi di lavoro, in relazione alla natura 38 in ogni caso ogni tre anni qualora siano presenti agenti cancerogeni o biologici. F - Lista di controllo (Check List) NOTA: LE CHECK-LIST SONO DI DUE TIPI: Quelle generali possono essere compilate un’unica volta per ciascun Istituto: Check-list: 1, 2, 3, 4, 5, 5.a, 6, 6.a, 7, 9, 10 Quelle specifiche devono essere compilate per ogni plesso scolastico (sempre che esse abbiano pertinenza con l’uso dei locali esistenti): Check-list: 8, da 11 a 30. 35 39 1 n. 1.01. 1.01.01. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO oggetto della valutazione E’ stato predisposto l’organigramma dei ruoli e delle funzioni del personale, comprese quelle riguardanti la sicurezza? Tutto il personale è a conoscenza dell’organigramma? 1.02. La preparazione dei lavoratori è adeguata alla natura del lavoro da svolgere? 1.03. Le funzioni svolte da ogni lavoratore sono chiaramente definite? 1.03.01. I lavoratori sono informati sui livelli di sicurezza raggiunti durante il lavoro svolto? 1.04. I lavoratori vengono coinvolti nella definizione degli aspetti di sicurezza riguardanti la loro attività? L’introduzione di nuovi metodi e di nuove apparecchiature è discussa con i lavoratori interessati? L’organizzazione del lavoro comporta definizione di calendario in modo che sia sempre presente personale incaricato della gestione delle emergenze? 1.04.01. 1.05. Aspetti organizzativi e gestionali misure adottabili / note P D R (P x D) Predisporre l’organigramma (vedi allegati 1VR e 1PE) 1 1 1 Dare copia dell’organigramma e organizzare un incontro informativo su di esso. Fornire informazioni e/o addestramento ulteriore al lavoratore Identificare e fornire per iscritto le funzioni svolte da ciascun lavoratore Informare i lavoratori sui risultati raggiunti inerenti agli infortuni, agli incidenti accaduti, a situazioni pericolose verificatesi Predisporre strumenti di partecipazione, indire apposite riunioni, istituire gruppi di lavoro Predisporre meccanismi di consultazione 1 1 1 1 3 3 1 3 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Definire un calendario di lavoro che tenga conto della presenza di personale incaricato della gestione delle emergenze 1 1 1 Pagina 40 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 2 n. 2.01. 2.02. 2.02.01. 2.03. COMPITI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’ Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note Sono stati definiti i principi di attuazione per lo sviluppo della prevenzione dei rischi lavorativi e il miglioramento delle condizioni di lavoro? E’ stato organizzato il SPP della scuola e nominato l’RSPP? P D R (P x D) Definire per iscritto un documento d’intenti e trasmetterlo a tutto il personale 1 1 1 Organizzare all’interno della scuola il SPP e nominarne il Responsabile Il SPP è adeguato sia per il numero dei Adeguare il SPP ai compiti che componenti, sia per la loro preparazione e gli sono assegnati capacità, sia per i mezzi a loro disposizione, al fine di far fronte ai compiti che gli sono assegnati? Sono chiaramente definite le funzioni Coinvolgere tutta la struttura relative alla prevenzione dei rischi sul organizzativa della scuola nella lavoro, per ciascun livello della struttura prevenzione; ad ogni livello gerarchica della scuola? gerarchico competono doveri e responsabilità in merito, secondo la rispettive competenze 1 1 1 1 3 3 1 1 1 Pagina 41 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 3 n. 3.01. 3.01.01. 3.01.02. 3.01.03. 3.01.04. 3.02. ANALISI, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO oggetto della valutazione misure adottabili / note E’ stato stabilito un programma, con priorità ben definite, per la realizzazione degli obiettivi e delle attività di prevenzione necessarie con l’individuazione dei singoli referenti? Stabilire un programma scritto d’interventi di prevenzione, che contempli le priorità delle azioni da intraprendere e la programmazione delle stesse con i tempi necessari. Sono stati forniti al personale incaricato Dotare il SPP e il personale delle varie funzioni i mezzi e le risorse incaricato delle varie funzioni umane adeguati per realizzare il delle risorse adeguate programma di prevenzione? Sono stati stabiliti sistemi di raccolta e Prevedere un flusso adeguato trattamento delle informazioni riguardanti d’informazioni tra le diverse le attività programmate? figure coinvolte Sono stati predisposti mezzi per attuare la Predisporre iniziative di formazione e l’informazione necessarie al formazione e informazione per conseguimento degli obiettivi prefissati di tutti i lavoratori prevenzione? Si effettua periodicamente un controllo sul Predisporre strumenti idonei conseguimento degli obiettivi di controlli periodici prevenzione previsti nel programma? La programmazione delle misure di Stabilire il Programma di prevenzione è stata predisposta in un prevenzione in un documento Documento scritto? scritto, approvato dalla Direzione, previa consultazione dell’RLS e a disposizione di tutti i lavoratori Pagina 42 di 203 Aspetti organizzativi e gestionali osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 3.03. Si svolge regolarmente almeno una volta Prevedere la riunione periodica di l’anno la riunione periodica di prevenzione prevenzione alla presenza di: e protezione dai rischi? capo d’Istituto, RSPP, RLS, e con i rappresentanti dell’Ente proprietario dell’immobile Pagina 43 di 203 1 1 1 4 n. 4.01. 4.02. 4.03. 4.04. INFORMAZIONE-FORMAZIONE Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note I lavoratori (compresi gli studenti se ad essi equiparati) e i RLS ricevono informazioni circa i rischi per la salute e la sicurezza presenti nella scuola e specifici dell’attività svolta e circa le misure e attività di prevenzione e protezione applicate? Sono stati informati tutti i lavoratori circa il Medico Competente, il RSPP, RLS i nominativi degli incaricati del servizio di Pronto Soccorso, di Evacuazione ed Antincendio e circa i contenuti dei relativi piani di sicurezza? Esiste una raccolta, consultabile dai lavoratori, contenente la schede di sicurezza di tutti i prodotti/preparati usati? Tutti i lavoratori e gli studenti ricevono una formazione sufficiente ed adeguata sui metodi di lavoro e la prevenzione dei rischi in occasione dell’assunzione o del cambio di mansioni o quando viene introdotta una nuova tecnologia o dell’inizio dell’attività scolastica? P D R (D x P) Prevedere incontri di informazione e materiale informativo per tutti i lavoratori (compresi gli studenti se ad essi equiparati) e in particolare per gli RLS Prevedere incontri di informazione e materiale informativo per tutti i lavoratori (compresi gli studenti se ad essi equiparati) 1 1 1 1 1 1 Richiedere la schede di sicurezza e raccoglierle in un luogo noto ed accessibile Organizzare all’inizio dell’anno scolastico momenti di formazione a tema indirizzati in particolare ai nuovi lavoratori (compresi gli studenti se ad essi equiparati). Prevedere altri momenti di formazione secondo le necessità 1 1 1 1 1 1 Pagina 44 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 4.04.01. 4.04.02. 4.04.03. 4.04.04. 4.04.05. 4.05. 4.06. 4.07 La formazione dei lavoratori è specificatamente incentrata sui rischi relativi alla mansione che essi ricoprono con particolare attenzione al miglioramento delle loro abitudini nello svolgimento delle mansioni, della loro capacità di far fronte in modo adeguato al rischio? La formazione dei lavoratori viene aggiornata all’evoluzione dei rischi ed all’introduzione di nuovi? La formazione dei lavoratori viene impartita durante l’orario di lavoro? Gli insegnanti sono direttamente coinvolti nella formazione dei lavoratori/studenti? Si dispone di materiale didattico (lucidi, diapositive, video) per facilitare l’azione formativa? I RLS ricevono formazione specifica adeguata? I lavoratori incaricati dell’attività di antincendio ed evacuazione ricevono una formazione adeguata? I lavoratori incaricati dell’attività di Primo Soccorso ricevono una formazione adeguata? una alla 1 1 1 Garantire ai lavoratori una formazione aggiornata che tenga conto di nuove situazioni che influenzano il livello di rischio Impartire la formazione durante l’orario di lavoro Coinvolgere gli insegnanti nella formazione Prevedere un’azione formativa che si appoggi su materiale adeguato Organizzare corsi di formazione appositi per gli RLS Organizzare corsi di formazione appositi per i lavoratori incaricati di tale attività documentando i programmi svolti e la partecipazione dei singoli. Organizzare corsi di formazione di 12 ore (8 teoriche e 4 pratiche) e ripetere la parte pratica ogni 3 anni 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Garantire ai lavoratori formazione specifica mansione Pagina 45 di 203 4.08. 4.09. La formazione comprende i risultati della Nella formazione evidenziare i Valutazione dei Rischi ed i mezzi di rischi, i risultati della Valutazione prevenzione e protezione previsti? e i mezzi di prevenzione e protezione previsti E’ stato definito un programma di Definire annualmente nell’ambito formazione per il raggiungimento di del normale aggiornamento i obiettivi concreti in tema di prevenzione dei programmi di formazione in tema rischi? di sicurezza Pagina 46 di 203 1 1 1 1 1 1 5 n. 5.01. 5.02. 5.03. 5.04. PARTECIPAZIONE Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note Alla riunione periodica (almeno annuale) di prevenzione e protezione dai rischi, partecipano preside, responsabile del SPP, medico competente (ove previsto), consulenti esterni, rappresentante dell’Ente proprietario dell’edificio e RLS? Vengono organizzati incontri con RSPP, RLS, consulenti, medico competente e lavoratori interessati, in occasione di scelte significative, inerenti la sicurezza? Il RLS esercita le attribuzioni previste dalla legge (è consultato in merito alla valutazione dei rischi e collabora con il SPP?)? P D R (P x D) Convocare le riunioni periodiche invitando esplicitamente le figure elencate 1 1 1 Organizzare incontri prima delle scelte significative inerenti la sicurezza invitando esplicitamente le figure elencate Consultare il RLS sui contenuti del documento di valutazione dei rischi, sulle istruzioni in merito la sicurezza e formazione, garantire il diritto ad accedere ai luoghi di lavoro E’ presente un sistema che permette la Prevedere un sistema di partecipazione dei lavoratori nelle questioni partecipazione adeguato di Sicurezza e Salute del lavoro? Consultare i lavoratori interessati relativamente agli aspetti di igiene e sicurezza del lavoro 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Pagina 47 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 5.a STRESS LAVORO-CORRELATO n. 5.a0 5.a1 oggetto della valutazione Aspetti organizzativi e gestionali misure adottabili / note E’stata avviata l’attività di valutazione del rischio stress lavoro correlato secondo i contenuti dell’ACCORDO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004) e nel rispetto delle indicazioni della Commissione consultiva permanente? osservazioni del valutatore Indicare la programmazione Avviata la temporale delle attività di preliminare valutazione e l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse nel documento di valutazione dei rischi (es. tempo necessario per la valutazione preliminare, eventuale monitoraggio, eventuale pianificazione/adozione interventi correttivi, valutazione approfondita) Sono stati presi in esame i “gruppi omogenei” Il criterio di omogeneità da di lavoratori presenti nella scuola (docenti, non rispettare è quello relativo alla docenti)? * natura del problema da analizzare. In alcuni casi potrà riguardare una caratteristica della mansione lavorativa (es. docenti, non docenti), in altri l’omogeneità rispetto al soggetto da cui dipende l’organizzazione del lavoro (una struttura che fa capo ad una figura dirigenziale). Pagina 48 di 203 valutazione P D R (P x D) 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 5.a2 Nella VALUTAZIONE PRELIMINARE (indicatori oggettivi e verificabili) quali eventi sentinella sono stati analizzati? 1 1 1 1 1 1 1 1 1 alto assenteismo elevata rotazione del personale conflitti interpersonali o lamentele frequenti altro__________________________ 5.a3 I predetti eventi sentinella sono stati Gli eventi sentinella andranno valutarti sulla base dell’andamento nel comparati con i propri dati storici tempo? (andamento ogni 3 anni) e, se necessario, con quelli di scuole analoghe del territorio Nella VALUTAZIONE PRELIMINARE Prendere in considerazione i (indicatori oggettivi e verificabili) quali i FATTORI DI RISCHIO Fattori di contenuto del lavoro sono stati “CONTENUTO “DELL’ analizzati? AGENZIA EUROPEA PER LA ambiente di lavoro ed attrezzature SICUREZZA E LA SALUTE pianificazione dei compiti DEL LAVORO. E’ possibile carichi, ritmi di lavoro prendere come riferimento la orario di lavoro, turni check list proposta dal Network Nazionale per la Prevenzione Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro dell’ISPESL Pagina 49 di 203 5.a4 Nella VALUTAZIONE PRELIMINARE (indicatori oggettivi e verificabili) quali i Fattori di contesto del lavoro sono stati analizzati? funzione e cultura organizzativa ruolo nell’ambito dell’organizzazione l’evoluzione e lo sviluppo di carriera autonomia decisionale e controllo rapporti interpersonali al lavoro interfaccia casa-lavoro 5.a5 Dalla VALUTAZIONE Prendere in considerazione i FATTORI DI RISCHIO “CONTESTO” DELL’ AGENZIA EUROPEA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEL LAVORO. E’ possibile prendere come riferimento la check list proposta dal Network Nazionale per la Prevenzione Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro dell’ISPESL PRELIMINARE Occorre ottenere una valutazione EMERGONO elementi di rischio? oggettiva, complessiva e, quando possibile, parametrica (bassomedio-alto) Se NON EMERGONO elementi di rischio: prevedere un piano monitoraggio Se EMERGONO elementi di rischio prevedere la pianificazione/adozione interventi correttivi Pagina 50 di 203 1 1 1 5.a6 Quali azioni sono state intraprese? 5.a7 Quali azioni sono da intraprendere? 5.a8 supporto (anche da esperti) formazione, informazione adozione di regolamenti scolastici/procedure/codici di condotta ricorso ad Accertamento medico in Commissione Medica di Verifica altro_____________________ _____ supporto (anche da esperti) formazione, informazione adozione di regolamenti scolastici/procedure/codici di condotta ricorso ad Accertamento medico in Commissione Medica di Verifica altro_____________________ _____ La pianificazione/adozione interventi correttivi sono SE INEFFICACI: pianificazione stati efficaci? valutazione successiva Pagina 51 di 203 5.a9 Quali strumenti sono stati utilizzati per la VALUTAZIONE APPROFONDITA (percezione soggettiva )? questionari focus group interviste semi-strutturate Lo scopo è quello di individuare con maggior precisione la natura del rischio da stress lavorocorrelato, al fine di definire le priorità ed intraprendere interventi di eliminazione o riduzione del rischio. Per analizzare l’efficacia degli interventi è previsto un monitoraggio nel tempo (valutazione periodica)? Pagina 52 di 203 6 n. 6.01. 6.01.01. 6.01.02. NORME E PROCEDURE DI LAVORO Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note La scuola ha dettato norme scritte sull’esecuzione in sicurezza delle diverse mansioni e/o lavorazioni che possono esporre gli addetti a diversi rischi dovuti ad esempio alla manipolazione di oggetti (ferite schiacciamenti), scivolamenti, cadute dall’alto, esposizione o contatto con agenti chimici quali detergenti disinfettanti ecc.? Le procedure operative di lavoro sono adeguatamente divulgate a tutti gli interessati (personale e studenti)? Esiste un sistema di controllo chiaramente definito sull’adempimento effettivo delle norme e delle procedure? Predisporre procedure scritte per tutte le mansioni/lavorazioni che comportano l’esposizione del personale addetto ai rischi citati. Includere in tutte le procedure di lavoro le norme di sicurezza e divulgarle per iscritto a tutti gli interessati Provvedere affinché lavoratori e studenti conoscano le procedure di lavorazione in sicurezza Predisporre un sistema di controllo chiaramente definito sull’adempimento effettivo delle norme e delle procedure, con particolare riguardo a quelle rivolte agli studenti. Predisporre procedure scritte per tutte le sperimentazioni che comportano l’esposizione del personale addetto o degli studenti a rischi. Adottare la segnaletica di sicurezza prevista dall’apposito Titolo V D.Lgs. 81/2008 6.02. Le attività didattiche effettuate nei laboratori (lavorazioni, sperimentazioni ecc.) avvengono nel rispetto di norme scritte sulla loro esecuzione in sicurezza? 6.03. Viene correttamente applicata la vigente legislazione in materia di segnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro? Pagina 53 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 6.a TUTELA LAVORATRICI MADRI n. 6.a.1 6.a.2 6.a.3 6.a.4 6.a.5 6.a.6 6.a.7 6.a.8 oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note osservazioni del valutatore Esistono carichi (attrezzi, cose, persone) da Cambio mansione in gravidanza e Docenti sollevare, spingere, tirare? nei 7 mesi dopo il parto Coll. scol. Ass. amm. Esiste esposizione ad agenti biologici di Cambio mansione in gravidanza e Docenti gruppo 2,3,4? nei 7 mesi dopo il parto Coll. scol. Ass. amm. Esiste esposizione a sostanze chimiche? Cambio mansione in gravidanza e Docenti nei 7 mesi dopo il parto Coll. scol. Ass. amm. Esiste esposizione a polveri di legno duro? Cambio mansione in gravidanza e Docenti nei 7 mesi dopo il parto Coll. scol. Ass. amm. Si lavora a contatto con fonti di calore o Cambio mansione in gravidanza e Docenti escursioni termiche? nei 7 mesi dopo il parto Coll. scol. Ass. amm. Si utilizzano strumenti vibranti o si lavora Cambio mansione in gravidanza Docenti in postazioni dove si è esposti a vibrazioni Coll. scol. meccaniche? Ass. amm. Si è esposti a rumore? Cambio mansione in gravidanza, Docenti nei 7 mesi dopo il parto qualora Coll. scol. si effettui la sorveglianza Ass. amm. sanitaria obbligatoria Si è esposti a radiazioni non ionizzanti? Cambio mansione in gravidanza Docenti Coll. scol. Ass. amm. Pagina 54 di 203 P D R (P x D) 1 3 1 1 3 1 1 9 1 1 2 1 1 3 1 1 6 1 1 2 1 1 3 1 1 6 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 6.a.9 6.a.10 6.a.11 6.a.12 6.a.13 Vengono effettuate le visite mediche Cambio mansione in gravidanza e preventive e periodiche obbligatorie per nei 7 mesi dopo il parto esposizione a rischi professionali? C’è la necessità di lavorare su scale, o Cambio mansione in gravidanza impalcature? Occorre stare in piedi per più di metà dell’orario di lavoro o in posizioni particolarmente affaticanti? Si utilizza l’auto o un qualsiasi mezzo di trasporto durante il lavoro e per conto dell’azienda? Si lavora a computer per più di 20 ore alla settimana? Docenti Coll. scol. Ass. amm. Docenti Coll. scol. Ass. amm. Cambio mansione in gravidanza Docenti Coll. scol. Ass. amm. Cambio mansione in gravidanza Docenti Coll. scol. Ass. amm. Modifica dell’organizzazione del Docenti lavoro inserendo adeguate pause Coll. scol. in gravidanza e nei 7 mesi dopo il Ass. amm. parto (se non possibile, cambio mansione). Pagina 55 di 203 qualora l’assistente amm. rientrasse nella categoria dei videoterminalisti, con oltre 20 ore settimanali, verrà ridotto con ordine di servizio il suo lavoro a VDT a meno di 20 ore settimanali. 1 1 1 1 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 3 1 1 3 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 6 1 1 6 1 1 1 1 1 1 6 7 n. 7.01. 7.02. 7.03. 7.04. 7.05. 7.06. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE oggetto della valutazione misure adottabili / note Nei laboratori, in altri posti o mansioni di Predisporre l’uso di DPI, ove lavoro è necessario l’uso di DPI? necessario ai sensi della normativa vigente, quando i rischi presenti non possono essere sufficientemente ridotti, con altri mezzi preventivi Nella scelta ed acquisto di DPI si verifica il Scegliere il DPI che soddisfa tutte grado di protezione, le possibili interferenze le esigenze di legge , in con il processo di lavoro e la coesistenza di particolare accertarsi della rischi simultanei? marcatura CE e della loro idoneità all’uso previsto I lavoratori e i loro Rappresentanti Provvedere affinché i lavoratori intervengono nella scelta dei DPI più interessati partecipino idonei? direttamente alla scelta dei DPI. I responsabili verificano il corretto uso dei Promuovere ed incentivare un DPI, da parte degli addetti e degli studenti corretto utilizzo dei DPI quando necessario? I lavoratori sono adeguatamente informati e Prevedere iniziative formati circa la necessità ed addestrati circa d’informazione e formazione al il corretto uso dei DPI? corretto uso dei DPI. Prevedere l’addestramento all’uso dei DPI ove necessario Esiste una normativa interna che regola Prevedere delle procedure interne l’uso di DPI nei posti di lavoro o per le scritte per l’obbligo d’uso dei mansioni ove sono previsti, specificandone DPI e adottare l’idonea l’obbligatorietà? segnaletica Pagina 56 di 203 Aspetti organizzativi e gestionali osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 7.07. 7.08. Esiste un controllo effettivo della messa a disposizione e dell’uso corretto dei DPI da parte del personale interessato? I DPI sono adatti alle caratteristiche anatomiche dei lavoratori/studenti che li utilizzano e ne viene garantita l’efficienza e l’igiene mediante manutenzione, riparazione e sostituzione? 7.09. I DPI sono disponibili in numero sufficiente rispetto al fabbisogno e vengono tempestivamente sostituiti quando necessario? 7.10. Sono state stabilite procedure di riconsegna dei DPI da parte dei lavoratori/studenti al termine dell’utilizzo e tali procedure vengono osservate? Sono state previste le procedure per il lavaggio, la disinfezione e la conservazione ordinata, igienica e sicura dei DPI ad uso comune? 7.11. Predisporre tale controllo. Rilevare eventuali problemi nell’utilizzazione Predisporre DPI adeguati, garantendone l’efficienza, e nel caso le circostanze richiedano l’uso da parte di più lavoratori/studenti, adottare misure atte ad escludere ogni rischio igienico o di sicurezza per gli utilizzatori Predisporre procedure di verifica dei quantitativi di DPI necessari e di quelli disponibili. Attivare procedure per la tempestiva sostituzione dei DPI quando necessario Stabilire adeguate procedure di riconsegna dei DPI da parte dei lavoratori/studenti ed accertarsi che vengano osservate Stabilire le procedure e i referenti per il lavaggio, la disinfezione e la conservazione dei DPI ad uso comune. Pagina 57 di 203 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 8 n. 8.01. 8.01.01. EMERGENZA E PRIMO SOCCORSO Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note Esiste un piano d’emergenza (PE) che comprende un piano antincendio ed un piano d’evacuazione? Il PE comprende i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di lotta antincendio e gestione delle emergenze? Predisporre il PE, comprendente il piano antincendio e d’evacuazione dei lavoratori Predisporre un PE che preveda i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di lotta antincendio e gestione delle emergenze Predisporre un PE che preveda la designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze Predisporre un PE che contenga il programma degli interventi, le modalità di cessazione delle attività, evacuazione e comportamenti corretti in caso d’emergenza dei lavoratori Predisporre per iscritto un idoneo PE al fine di potenziare l’efficienza delle risorse di prevenzione e protezione e divulgarlo a tutti i lavoratori e studenti 8.01.02. Il PE prevede la designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di primo soccorso, prevenzione incendi, lotta antincendio, esodo e gestione delle emergenze? 8.01.03. Il PE contiene il programma degli interventi, le modalità di cessazione delle attività, evacuazione e comportamenti corretti in caso d’emergenza dei lavoratori? 8.01.04. Il contenuto del PE è adeguato in termini generali alle necessità della scuola ed è conosciuto a sufficienza dai lavoratori e dagli studenti? Pagina 58 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 1 1 1 2 2 1 1 1 2 2 4 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 8.01.05. 8.01.06. 8.01.07 8.02. Si realizzano verifiche periodiche del PE mediante simulazioni d’addestramento e comunque all’inizio dell’attività scolastica? Vengono effettuate 2 prove di evacuazione all’anno di cui una a sorpresa, e si tiene registrazione della modalità di effettuazione e dei tempi ottenuti? Il PE prevede accessi all’area scolastica agevoli per i mezzi di soccorso (ambulanze, VV.FF ecc.)? Esiste un Servizio di Primo Soccorso, con presidi sanitari e personale all’uopo formato? 8.03. Il personale incaricato del Primo Soccorso è sempre presente durante le diverse attività scolastiche? 8.04. La cassetta di Pronto Soccorso è posizionata in prossimità dei luoghi a maggior rischio (laboratori, cucine, ecc.?) Realizzare periodiche verifiche del PE e simulazioni almeno all’inizio dell’attività scolastica. Effettuarne una ad inizio anno scolastico e una nelle seconda parte dell’anno. Aggiornare registro Identificare con chiarezza nel PE le vie d’accesso dei mezzi di soccorso. Predisporre il Servizio di PS idoneo, tenuto conto delle dimensioni della scuola, dei rischi presenti e del parere del Medico Competente, se nominato. Organizzare le presenze in modo che personale incaricato e formato per il PS sia sempre presente durante le attività scolastiche. Identificare con chiarezza nel Piano di Emergenza la collocazione della cassette di Pronto Soccorso e divulgare l’informazione a tutto il personale. Pagina 59 di 203 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 6 2 2 4 8.04.01. 8.04.02. 8.04.03 8.04.04. 8.04.05. Ogni cassetta di Pronto Soccorso contiene i Verificare il contenuto e presidi sanitari previsti dal D.Lgs. 388/03? posizionare in ogni cassetta l’elenco dei presidi sanitari richiesti (vedi Documento di Valutazione dei Rischi - Allegato 7). Ogni cassetta è chiusa a chiave? La chiave è Ogni cassetta deve essere dotata facilmente reperibile? di serratura. La chiave deve essere posizionata in modo tale da essere facilmente visibile e raggiungibile dal personale adulto. Sono stati predisposti i punti di Dove presenti verificare il medicazione a contenuto di presidi contenuto dei presidi sanitari semplificato? consigliati (vedi Documento di Valutazione dei Rischi – Procedura PS). La cassetta di pronto soccorso e i punti di - E’ necessario valutare almeno medicazione vengono controllati almeno ogni 3 mesi lo stato di ogni 3 mesi? conservazione, la quantità, la data di scadenza dei singoli presidi sanitari. Esistono nella cassetta di Primo Soccorso Posizionare all’interno della indicazioni scritte sulle principali procedure cassetta di Pronto Soccorso un di Pronto Soccorso ed eventualmente manuale contenente nozioni di indicazioni di comportamento per la Pronto Soccorso e le indicazioni prevenzione delle malattie a trasmissione di comportamento per malattie a ematica (es. epatite B, epatite C, AIDS)? trasmissione ematica (vedi Documento di Valutazione dei Rischi - Allegato 8) Pagina 60 di 203 2 2 4 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 9 n. 9.01. 9.02. 9.03. 9.04. SORVEGLIANZA SANITARIA / VACCINAZIONI Aspetti organizzativi e gestionali oggetto della valutazione misure adottabili / note osservazioni del valutatore P D R (P x D) Dalla valutazione sono emersi rischi di esposizione per cui si rende necessaria la sorveglianza sanitaria (visite mediche preventive e periodiche nonché eventuali esami integrativi) del personale dipendente? Il Medico Competente adempie agli obblighi previsti dalla normativa per quanto di sua competenza? Nominare il Medico Competente In caso di risposta negativa passare al punto 9.03. NON NECESSARIO 1 1 1 NO 1 1 1 2 3 6 Il Medico Competente deve effettuare quanto previsto dall’art. 25 del D.Lgs. 81/08, deve visitare il luogo di lavoro almeno una volta l’anno, deve partecipare alle riunioni periodiche. E’ presente nella scuola personale che Concordare con il Servizio di svolge mansioni particolari per cui sono Igiene Pubblica l’esecuzione dei previste vaccinazioni obbligatorie per legge protocolli vaccinali . (ad es. antitetanica) o consigliabili (antirubeolica, anti-epatite B, antitifica)? Esistono studenti in alternanza scuola- Valutare l’eventuale inserimento lavoro? in mansioni a rischio per cui vige l’obbligo della Sorveglianza Sanitaria effettuata dal Medico Competente aziendale Pagina 61 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 10 n. 10.01. 10.01.01 10.01.02. 10.01.03. 10.02. LAVORI IN APPALTO/FORNITURE oggetto della valutazione Aspetti organizzativi e gestionali misure adottabili / note Sono affidati lavori in appalto di tipo edile? In caso di risposta negativa (vedi Allegato X D.Lgs.81/2008) passare al punto 10.02. Le opere verranno affidate a più imprese? In caso di risposta affermativa: designare il Coordinatore per la Sicurezza per la Progettazione per la redazione del PSC e prima dell’inizio dei lavori il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori In caso di risposta negativa: redigere il DUVRI (vedi ……….) Vengono fornite al Coordinatore Fornire informazioni per iscritto e informazioni relative: ai rischi specifici tenerne documentazione. esistenti nell’ambiente di lavoro in cui operano, a eventuali procedure a cui dovranno attenersi, un estratto del piano di emergenza, l’organizzazione del sistema prevenzionistico interno con i nominativi, modalità di effettuazione ed orario dell’attività scolastica? Vengono verificate le idoneità tecnico- Acquisire la documentazione atta professionali delle imprese appaltatrici ad accertare l’idoneità tecnico(iscrizione camera di commercio)? professionale ai lavori da affidare agli appaltatori. (vedi Allegato XVII del D.Lgs. 81/2008) Sono affidati lavori in appalto che non Redigere il DUVRI (vedi ……) rientrano al punto 10.01? Pagina 62 di 203 osservazioni del valutatore No P D R (P x D) Data/AS 2013/2014 2014/2015 10.03. 10.04. 10.05. Viene affidata a Ditte esterne la fornitura di Fornire alla Ditta informazioni Si – Servizi di pulizia – Distributori servizi? relative all’organizzazione automatici alimenti e bevande scolastica e del sistema di prevenzione (vedi comunicazione m) Richiedere documentazione circa le modalità dell’esecuzione del servizio e le procedure seguite. Adottare i provvedimenti necessari ad evitare interferenze con l’attività scolastica o altri lavori in atto. L’Ente proprietario esegue lavori presso la Fornire all’Ente proprietario NO scuola direttamente con propri dipendenti? informazioni relative all’organizzazione scolastica e del sistema di prevenzione (vedi comunicazione m) Richiedere documentazione circa le modalità dell’esecuzione del servizio e le procedure seguite. Adottare i provvedimenti necessari ad evitare interferenze con l’attività scolastica o altri lavori in atto. Viene compilato il Registro degli interventi NO predisposto secondo le modalità definite con il proprietario dell’edificio? Pagina 63 di 203 3 2 6 11 n. IMPIANTO ELETTRICO Salute e sicurezza di lavoratori e studenti oggetto della valutazione misure adottabili / note 11.01. Esistono rischi di contatto diretto con parti nude in tensione, normalmente accessibili? - I quadri elettrici sono provvisti delle idonee coperture modulari e degli sportelli di chiusura?. Il riarmo dei dispositivi di sezionamento avviene senza aprire alcun sportello che dia accesso alle parti in tensione? 11.02. Le prese e le spine di corrente presenti sono conformi alle norme CEI? Presentano gli alveoli protetti dall’infilaggio accidentale di oggetti? Sono installate ad altezza idonea per evitare influenze esterne (es acqua lavaggio pavimenti) o rischi meccanici Le prese di corrente sono compatibili (stesse caratteristiche strutturali e di portata) con le spine degli utilizzatori? Le spine shuko (spina tedesca rotonda) sono connesse solo a prese idonee e mai infilate in prese a poli allineati (con conseguente perdita del contatto di messa a terra)? 11.02.01. P D R (P x D) Provvedere al corretto isolamento. Gli sportelli dei quadri elettrici devono essere apribili solo dopo aver tolto tensione o chiusi con chiave o attrezzo e tale chiave deve essere disponibile solo al responsabile della conduzione dell’impianto elettrico Tale controllo deve essere effettuato da personale qualificato che provvederà a sostituire il materiale non conforme alle norme. 1 1 1 1 1 1 Rendere compatibili mediante sostituzione le prese e le relative spine o dotare queste ultime degli adattatori previsti dalle norme. 1 1 1 Pagina 64 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 11.02.02. 11.03. 11.04. 11.05. 11.05.01. Il numero di prese di corrente è sufficiente Occorre evitare la necessità d’uso ad alimentare il numero di utenze presenti? continuato di adattatori multipli (prese triple) aumentando il numero di prese al momento della revisione dell’impianto elettrico e in attesa di tali modifiche utilizzando prese multiple in linea (ciabatte, preferibilmente solo di tipo preformate dal costruttore con il relativo cavo). I cavi mobili di alimentazione attraversano Le utenze devono essere pavimenti o luoghi di lavoro o passaggio? alimentate in modo che i cavi non costituiscano intralcio al lavoro o al passaggio. Vengono usate prolunghe in modo stabile? Sostituire le prolunghe con alimentazione costituita da cavi fissi di portata idonea. Esiste un programma di controllo generale e Prevedere periodicamente un di manutenzione delle varie apparecchiature controllo generale ad esempio del elettriche? corretto funzionamento dei dispositivi differenziali, dello stato dei cavi, pressacavi, spine, ecc. I controlli e le manutenzioni vengono Incaricare dei controlli ditte effettuate da personale specializzato? qualificate come da iscrizione alla Camera di Commercio. Pagina 65 di 203 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 11.a ALTRI IMPIANTI TECNOLOGICI n. Salute e sicurezza di lavoratori e studenti oggetto della valutazione misure adottabili / note 11.a.01. Sono presenti compressori o autoclavi con serbatoio di capacità maggiore di 24 lt, serbatoi per gas criogenici , caldaie a vapore, sterilizzatrici a vapore ? 11.a.02. Sono presenti impianti di produzione calore ad acqua calda, sia con camera di combustione sia a scambio termico (da rete teleriscaldamento o da scambiatore vapore /acqua)? Reperire la documentazione tecnica idonea (libretto matricolare ANCC od ISPESL o dichiarazione di conformità CE). Provvedere a eseguire le opportune omologazioni e verifiche periodiche per questo tipo di apparecchi in base alla capacità e pressione di bollo Reperire la documentazione tecnica idonea (dichiarazione di conformità D.M. 37/08 o L 46/90, progetto secondo DM 1.12.75). Provvedere a eseguire le opportune omologazioni e verifiche periodiche per questo tipo di apparecchi in base alla potenzialità termica Pagina 66 di 203 osservazioni del valutatore NO P D R (P x D) 1 1 1 NO 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 11.a.03. 11.a.04. Sono presenti impianti di sollevamento con Reperire la documentazione portata superiore a 200 kg? tecnica idonea (libretto matricolare ENPI od ISPESL o dichiarazione di conformità CE). Provvedere ad effettuare le opportune comunicazioni di installazione ed eseguire le verifiche periodiche per questo tipo di apparecchi Sono presenti ascensori o montacarichi con Reperire la documentazione portata >25 Kg e corsa > 2mt? tecnica idonea (libretto matricolare rilasciato dal comune dove è installato l’impianto). Affidare l’incarico di manutenzione. Provvedere a eseguire le opportune verifiche periodiche per questo tipo di apparecchi Pagina 67 di 203 SI 2 2 4 NO 1 1 1 12 n. 12.01 12.02 12.03 ANTINCENDIO / VIE ED USCITE D’EMERGENZA oggetto della valutazione misure adottabili / note Sono presenti prevedibilmente alunni, Acquisire il Certificato di personale docente e non docente in numero Prevenzione Incendi valido, con complessivamente superiore a 100? relativi disegni e relazioni o un progetto di adeguamento approvato dai VV.F. e la dichiarazione degli Enti Locali di esecuzione entro i termini di legge. Sono presenti impianti dove vengono Acquisire il Certificato di utilizzati gas combustibili di potenzialità Prevenzione Incendi relativo superiore a 116 kW? (100.000 kcal/h) all’attività Sono presenti ambienti a rischio specifico Redigere il Documento di di incendio? Valutazione del rischio incendio in presenza dei seguenti ambienti: spazi per esercitazioni escluso laboratori informatici, di lingua o similari servizi tecnologici: centrale termica spazi per depositi senza presenza continuativa di personale spazi per informazione e attività parascolastiche: auditori, aule magne, sale per rappresentazioni Pagina 68 di 203 Salute e sicurezza di lavoratori e studenti osservazioni del valutatore P D R (P x D) SI – Non si conosce la situazione per il plesso staccato. Per la sede centrale esiste un nulla osta provvisorio dei VV.F 2 3 6 Le attività delle centrali termiche sono in atto gestite dall’Ente Provincia 2 3 6 2 3 6 Data/AS 2013/2014 2014/2015 12.02. 12.03. 12.03.01. Se nella scuola le presenze prevedibili di alunni, personale docente e non docente sono complessivamente inferiori a 100, le strutture orizzontali e verticali, il vano scala e il vano ascensore hanno resistenza la fuoco non inferiore a R/REI 30? L’edificio è provvisto di un sistema organizzato di vie d’uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso? Adottare le protezioni o le modifiche necessarie a garantire la resistenza al fuoco richiesta. Calcolare il massimo Prestare attenzione al piano terra affollamento ipotizzabile secondo della sede centrale i parametri fissati al punto 5.0 dell'allegato al DM 26.8.92. La capacità di deflusso non deve essere superiore a 60 per ogni piano. Organizzare le vie di uscita e dimensionarle secondo tali parametri. La scuola è dotata di almeno 2 uscite verso Individuare luoghi sicuri (spazio luoghi sicuri? scoperto o compartimento antincendio) con caratteristiche idonee a contenere un predeterminato numero di persone o a consentirne il movimento ordinato. Incrementare le uscite. Pagina 69 di 203 1 1 1 2 3 6 1 1 1 12.03.02. 12.03.03 12.03.04 12.03.05. 12.03.06 12.03.07. Se l'edificio si sviluppa su più Le persone disabili sono collocate piani, prevedere ambienti protetti negli ambienti al piano terra degli opportunamente distribuiti ed in edifici scolastici numero adeguato, resistenti al fuoco e facilmente raggiungibili in modo autonomo da parte delle persone disabili, ove attendere i soccorsi. Per i luoghi normalmente frequentati da Prevedere ed indicare le strategie persone disabili è stata individuata una strategia di evacuazione? L'altezza minima delle vie e delle uscite Adeguare le dimensioni che SI verso un luogo sicuro è di m 2 e la risultano inferiori. larghezza è multipla di 0,60 m e non inferiore a 1,20 m? La lunghezza delle vie di uscita, misurata Ridurre i percorsi individuando SI dal luogo sicuro alla porta più vicina di ogni luoghi sicuri a distanze inferiori a locale frequentato, è inferiore a 60 m? 60 m. Le vie e le uscite d’emergenza sono Segnalare e mantenere sgombre Alcune vie non sono segnalate e le vie segnalate e mantenute sgombre da qualsiasi le vie e le uscite di emergenza. sono parzialmente ingombre materiale? Le uscite verso un luogo sicuro sono Adeguare il verso e il sistema di SI apribili nel verso dell'esodo e, se chiuse, apertura.. possono essere aperte facilmente e immediatamente da parte di qualsiasi persona? Sono previsti una adeguata distribuzione degli ambienti e specifici accorgimenti tecnici per contenere i rischi di incendio anche nei confronti delle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale? Pagina 70 di 203 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 6 1 1 1 12.03.08 12.03.09 12.03.10 12.03.11. 12.04. 12.04.01. 12.04.02. Installare scale esterne o adeguare alla normativa vigente le scale esistenti. SI 1 1 1 Adeguare le dimensioni della scala e eliminare ostacoli e restringimenti Se le aule didattiche prevedono una Adeguare la dimensione delle presenza massima di 25 persone la porta ha porte almeno larghezza di 0,8 m? Nelle aule didattiche con più di 25 persone Adeguare la larghezza e il verso è presente una porta ogni 50 persone di di apertura delle porte larghezza almeno 1,2 m apribili nel senso dell’esodo? E’ stato predisposto un piano di emergenza? Predisporre il piano di emergenza tenendo conto dei rischi specifici, delle dimensioni dell'edificio, del numero delle persone presenti. Sono stati designati e debitamente formati i Nominare gli incaricati e lavoratori incaricati di attuare le misure di predisporre per questi specifici prevenzione incendi e lotta antincendio? corsi di formazione. Le planimetrie del piano d’emergenza è Esporre ad ogni piano il disegno esposto ad ogni piano dell’edificio in pianta del piano stesso con la scolastico e indica la vie di fuga? segnalazione evidente delle vie di fuga, della posizione degli estintori/idranti e delle procedure di evacuazione. SI 1 1 1 SEDE Centrale NO SEDE Staccata SI 2 1 3 1 6 1 NO 2 3 6 SI 1 3 3 SI 1 1 1 SEDE Centrale NO SEDE Staccata SI 2 1 3 1 6 1 Se gli spazi frequentati dagli alunni o dal personale docente e non docente sono distribuiti su più piani, è presente, oltre la scala per il normale afflusso, una scala di sicurezza esterna o una scala a prova di fumo o a prova di fumo interna? La larghezza delle scale è almeno di m 1,20 e le rampe non presentano restringimenti? Pagina 71 di 203 12.04.03. 12.05. 12.06. 12.06.01. 12.07. 12.08. Il personale e gli studenti sono stati formati Prevedere momenti di e informati sulle procedure di evacuazione? formazione e di informazione, effettuare prove pratiche di evacuazione almeno due volte nell’anno scolastico. Per il riscaldamento sono utilizzate stufe Eliminare tali stufe e dotarsi di funzionanti a combustibile liquido o impianti di produzione calore gassoso? conformi alle disposizioni di prevenzione incendi. Esiste l’illuminazione di sicurezza Predisporre illuminazione di alimentata da apposita sorgente distinta da sicurezza con autonomia della quella ordinaria? sorgente non inferiore a 30 min. Esiste un sistema di allarme con comando Predisporre un sistema di allarme in luogo presidiato? con comando in luogo costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola. Per le scuole con presenze contemporanee oltre a 500 persone, oltre l’impianto a campanelli usato per le lezioni, deve essere previsto anche un impianto di altoparlanti. Esistono estintori portatili di capacità Provvedere ad installare un estinguente non inferiore 13A, 89B, in numero di estintori adeguato alla numero di almeno uno ogni 200 m2 di superficie con un minimo di 2 pavimento? estintori per piano Esiste un sistema di segnaletica di Provvedere a posizionare tutta la sicurezza, finalizzato alla sicurezza segnaletica necessaria come antincendio? indicato dal titolo V D.Lgs. 81/08. Pagina 72 di 203 SI 1 1 1 NO 1 1 1 SI 1 1 1 NO 2 3 6 NO – Nella sede centrale alcuni estintori sono stati rimossi 2 3 6 NO – Nella sede centrale alcuni segnali sono stati rimossi 2 3 6 12.09 E' stato predisposto un registro dei controlli periodici con tutti gli interventi e i controlli dell'efficienza degli impianti e dei presidi antincendio? Predisporre e tenere NO – Il registro sarà istituito costantemente aggiornato il registro dei controlli e degli interventi effettuati 2 3 6 In caso di risposta affermativa ad una delle domande 12.01, 12.02, 12.03, è necessario procedere alla redazione del documento di valutazione del rischio incendio. Negli altri casi procedere con la sola compilazione della check-list Pagina 73 di 203 13 n. RUMORE E COMFORT ACUSTICO oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note osservazioni del valutatore P D R (P x D) 13.01. E’ presente la valutazione del rumore? Procedere alla Giustificazione (v. allegato 10 VR) per assenza palese di fonti di rumore rilevante che comunque comportano ai lavoratori un livello di esposizione personale fino a 80 Lex dB(A). SI 1 1 1 13.01.01. E’ rispettata la periodicità quadriennale di Programmare per tempo la revisione della valutazione? revisione della valutazione del rischio rumore Sono presenti sorgenti particolarmente Prevedere misure tecniche rumorose? (insonorizzazione) organizzative o procedurali che consentano di ridurre l’esposizione personale a rumore Sono presenti locali o spazi in cui il Prevedere ad effettuare i riverbero è particolarmente fastidioso? necessari interventi sulle superfici delle pareti, dei soffitti e dei pavimenti, in modo da aumentarne l’assorbimento acustico. SI 1 1 1 NO 1 1 1 NO 1 1 1 13.02. 13.03. Pagina 74 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 14 n. 14.1 14.2 14.3 RISCHIO CHIMICO oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note Esiste un elenco di tutte le sostanze/miscele Predisporre un elenco di tutte le e prodotti utilizzati? sostanze/miscele/prodotti utilizzati aggiornato. (Vedi Allegato 12VR) Sono presenti e facilmente consultabili tutte Raccogliere tutte le schede di le schede di sicurezza delle sicurezza e conservarne copia nel sostanze/miscele/prodotti utilizzati? luogo dove vengono utilizzate le sostanze/miscele/prodotti. (Vedi Allegato 12VR) Esistono sostanze / miscele / prodotti Se la risposta è NO, oppure se in classificati pericolosi? base alla natura e all’entità dei Sono noti: il livello, il modo, la durata, le rischi connessi con gli agenti circostanze e le quantità degli agenti chimici non si rende necessaria chimici utilizzati? una valutazione maggiormente dettagliata, procedere alla giustificazione. (vedi Allegato 16VR) Se la risposta è SI procedere alla valutazione dettagliata dei rischi per la salute e per la sicurezza dei lavoratori. Pagina 75 di 203 osservazioni del valutatore R (P x D) Vedi scheda All. 12 Vedi scheda All. 12 Data/AS 2013/2014 2014/2015 14.4 Esistono reazioni/processi/attività che Se la risposta è NO, oppure se in possono generare agenti chimici pericolosi? base alla natura e all’entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi non si rende necessaria una valutazione maggiormente dettagliata, procedere alla giustificazione (vedi Allegato 16VR) Se la risposta è SI: predisporre elenco reazioni/processi/attività che generano agenti chimici pericolosi comprensivo delle quantità giornaliere dei materiali di partenza dai quali si possono generare gli agenti pericolosi e procedere alla valutazione dettagliata dei rischi. Pagina 76 di 203 14.5 Sono state predisposte tutte le misure e i Predisporre le misure generali di principi generali di prevenzione dei rischi? prevenzione dei rischi chimici: - fornire ai lavoratori le attrezzature idonee per il lavoro specifico e i DPI necessari - ridurre al minimo il numero dei lavoratori esposti - ridurre al minimo la durata e l’intensità dell’esposizione dei lavoratori - ridurre al minimo strettamente necessario alla lavorazione la quantità degli agenti chimici presenti sul posto di lavoro - metodi di lavoro per garantire la sicurezza nella manipolazione, immagazzinamento e trasporto degli agenti chimici e dei rifiuti prodotti Pagina 77 di 203 14.6 14.7 Se la risposta è SI’: mantenere attive le misure di prevenzione e protezione e aggiornare la valutazione del rischio in caso di mutamenti delle condizioni di cui al punto 14.3 Se la risposta è NO: attivare la Sorveglianza Sanitaria ad opera del Medico Competente nominato ed effettuare le misurazioni periodiche degli agenti pericolosi, in base alle metodiche standardizzate previste dall’allegato XLI del D.Lgs. 81/08 E’ previsto l’aggiornamento o revisione L’aggiornamento è previsto in della valutazione del rischio per la salute e caso di modifiche delle la sicurezza derivante dalla presenza di condizioni di cui al punto 14.3. agenti chimici pericolosi? In caso di introduzione di agenti chimici nuovi predisporre preventivamente la valutazione dei rischi e le misure di prevenzione Il risultato della valutazione ha dimostrato che in base a tipo, quantità, modalità e frequenza di esposizione agli agenti chimici vi è solo un rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori e le misure di prevenzione sono sufficienti a contenere il rischio? Pagina 78 di 203 14.a RISCHIO AMIANTO n. 14.a.1 oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note Esistono tettoie, pavimenti o rivestimenti in Individuare e segnalare la materiali contenenti amianto? presenza dell’amianto nei locali interni o nell’area esterna della scuola. Richiedere al proprietario dell’edificio il monitoraggio periodico del degrado e la rimozione o il confinamento. 14.b RISCHIO ESPLOSIONE osservazioni del valutatore P D R (P x D) NO 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 Salute e sicurezza di lavoratori e studenti n. oggetto della valutazione misure adottabili / note osservazioni del valutatore P D R (P x D) 14.b.1 Vengono utilizzate sostanze infiammabili quali gas vapori nebbie o polveri che in miscela con l’aria possono formare una “atmosfera esplosiva”? Individuare e segnalare la presenza di tali sostanze tramite idonea cartellonistica. Introdurre procedure scritte per la manipolazione, l’utilizzo e la richiusura dei contenitori. Definire luoghi chiusi e idoneamente areati per l’immagazzinamento di tali sostanze. Eseguire la valutazione del rischio esplosione ai sensi della direttiva ATEX e dell’ art. 290 D.Lgs 81/08. NO 1 1 1 Pagina 79 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 15 n. 15.01. 15.02. 15.03. MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note Esistono carichi inanimati o animati Valutare i rischi con metodica (attrezzi, cose, bambini/ragazzi) gravosi da NIOSH per i carichi inanimati e sollevare non occasionalmente? altri riferimenti per carichi animati La valutazione ha evidenziato la presenza di Adottare ogni misura tecnica, un rischio? organizzativa, procedurale, di informazione e formazione, che possa eliminare o ridurre lo sforzo fisico. A seguito delle misure tecniche, Nominare il Medico Competente organizzative, procedurali adottate e attivare la Sorveglianza permane un rischio non trascurabile? Sanitaria per monitorare i rischi per la salute Pagina 80 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) NO 1 1 1 NO 1 1 1 NO 1 1 1 Data AS 2013/2014 16 n. 16.01. 16.02. 16.03. 16.04. 16.04.01. MICROCLIMA oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note Gli ambienti sono provvisti di impianto di Rivedere la regolazione riscaldamento opportunamente regolato e la dell’impianto di riscaldamento, in temperatura non dà luogo a lamentele? modo che siano verificate i valori di temperatura che tengano conto della concomitante umidità e velocità dell’aria. Le correnti di aria fredda e calda Adottare provvedimenti atti a provenienti da impianti di controllare velocità e direzione riscaldamento/raffrescamento che incidono delle correnti d’aria in ingresso. sulle persone sono opportunamente Velocità indicataive v=0,15-0,25 controllate? m/s. Sono previsti ricambi d’aria forzata nelle Garantire l’introduzione d’aria aule speciali (laboratori) e ad alto esterna, mediante opportuni affollamento (aula magna)? sistemi, con coefficiente di ricambio in funzione di destinazione d’uso dei locali, affollamento, tipo ecc..nel rispetto delle norme UNI. Esiste un programma di manutenzione Prevedere idoneo programma di preventiva dell’impianto di aria manutenzione da parte di una condizionata eventualmente presente? ditta specializzata. Il programma di manutenzione comprende Prevedere procedure di pulizia le operazioni di pulizia periodica di tutti gli tali da evitare la formazione di apparecchi? (eliminazione della sporcizia, focolai di contaminazione e da sostituzione o lavaggio dei filtri dei mantenere l’efficienza del ventilconvettori, raccolta della condensa) sistema. Pagina 81 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 3 3 2 2 4 N.P. N.P. N.P. Data/AS 2013/2014 2014/2015 16a RISCHIO FUMO n. 16a.01 16a.01 oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note Sono state definite le procedure per l’accertamento delle infrazioni, la relativa modulistica, nominati gli agenti accertatori abilitati ad emettere sanzioni? Organizzare il controllo del divieto di fumare in ogni locale della scuola compresa la nomina degli agenti accertatori e la predisposizione degli strumenti per le sanzioni. Sono stati affissi in tutti i locali della Collocare in tutti I locali ben Scuola appositi cartelli, adeguatamente visibili cartelli di divieto visibili, che evidenziano il divieto di conformi ai modelli contenuti nel fumare? D.P.C.M. 23.12.2003 Pagina 82 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 2 3 6 2 3 6 Data/AS 2013/2014 2014/2015 17 n. ILLUMINAZIONE Salute e sicurezza di lavoratori e studenti oggetto della valutazione misure adottabili / note P D R (P x D) 17.01. osservazioni del valutatore sistema Diversi corpi illuminanti sono modo da parzialmente efficienti I locali della scuola sono dotati di corpi illuminanti che consentono un’illuminazione artificiale sufficiente? (Aule, sale riunioni, palestre, corridoi, scale, servizi, ecc.) 1 2 2 17.02. I locali di lavoro sono dotati d’illuminazione di sicurezza (che in assenza di energia consente un sicuro deflusso delle persone) di sufficiente intensità? Adeguare il d’illuminazione in garantire un’illuminazione sufficiente per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori (valori minimi: D.M. 18.12.75). L’illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo, deve garantire un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux 2 2 4 Pagina 83 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 18 n. 18.01. 18.02. 18.03. 18.04. 18.05. ARREDI oggetto della valutazione Salute e sicurezza di lavoratori e studenti osservazioni del valutatore L’arredamento è previsto di forma e Adeguare gli arredi alle norme di I banchi sono parzialmente dimensioni adeguati alle varie classi di età legge (D.M. 18.12.75) e alle adeguati per dimensioni degli studenti ed il tipo di scuola? Sono presenti negli spogliatoi armadietti individuali per il personale che utilizza abiti da lavoro? Le superfici di lavoro sono di materiale idoneo con bordi arrotondati? Le pareti (anche esterne) e le porte trasparenti o traslucide sono chiaramente segnalate e costituite da materiale di sicurezza? Gli eventuali armadi/scaffali e arredi vari presenti sono saldamente fissati a terra o a parete, in modo da evitare il loro ribaltamento? misure adottabili / note norme UNI. Nel caso essi effettuino lavorazioni insudicianti o in presenza di olii, polveri, agenti chimici o biologici gli armadietti dovranno essere del tipo a doppio scomparto. Sostituire gli arredi con altri conformi.. Segnalarne la presenza e sostituirle, in caso non siano di materiale di sicurezza, fino all’altezza di 1 m. Ciò vale in particolare per le pareti completamente vetrate che devono essere costituite di vetri di sicurezza (Norme UNI 7697) Segnalarne la presenza e fissare saldamente. Pagina 84 di 203 P D R (P x D) 1 3 3 1 1 1 1 3 3 N.P. N.P. Data/AS 2013/2014 2014/2015 19 n. 19.01 19.02 ATTREZZATURE oggetto della valutazione Le macchine marcate CE (acquistate dopo il 21.9.96) sono dotate di istruzioni per l’uso per la installazione, messa a punto, regolazione, funzionamento, manutenzione, pulizia, dismissione? Gli elementi mobili delle macchine sono dotati di ripari o dispositivi di sicurezza che non consentano il contatto con gli organi pericolosi? 19.03 I dispositivi di comando delle macchine sono chiaramente identificabili e protetti contro gli azionamenti accidentali? 19.04 Le macchine sono dotate di dispositivi di arresto di emergenza immediatamente azionabili? 19.05 Coloro che lavorano alle macchine sono stati formati e addestrati al loro utilizzo? Salute e sicurezza di lavoratori e studenti misure adottabili / note osservazioni del valutatore le N.P. Dotare le macchine di ripari fissi oppure mobili interbloccati o installare idonei dispositivi di sicurezza tali da non consentire l’accesso dei lavoratori alle zone pericolose. Apporre la chiara indicazione della funzione comandata da ciascun dispositivo e dotarli di protezioni contro gli azionamenti accidentali. Dotare le macchine di dispositivi di arresto di emergenza conformi ai requisiti previsti dall’Allegato V (macchine “vecchie”) o alle norme UNI EN ISO 13850 - CEI EN 60204 (macchine marcate CE) Prevedere appositi momenti formativi specifici per l’uso delle diverse macchine. N.P. Richiedere al costruttore istruzioni per l’uso. Pagina 85 di 203 N.P. N.P. N.P. P D R (P x D) Data/AS 2013/2014 2014/2015 19a SCALE Salute e sicurezza di lavoratori e studenti Piedino snodabile con denti o in gomma zigrinata. SM 8.1.1 n. 19a.01. 19a.02 19a.03 oggetto della valutazione misure adottabili / note Le scale portatili in legno o in alluminio Definire un programma per la sono in buono stato, con pioli integri e del revisione e manutenzione delle tipo ad incastro sui montanti? scale prevedendone la sostituzione quando usurate. Le scale semplici portatili sono dotate di Munire le scale di appositi dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità dispositivi antisdrucciolevoli. inferiori dei due montanti? Le scale portatili ad innesto sono dotate di Munire le scale di idonei appositi adattatori di raccordo? adattatori o sostituirle con scale a norma (UNI EN 131). Pagina 86 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 2 2 1 2 2 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 19a.04 19a.05 19a.06 19a .07 19a.08 19a.09 19a.10 19 a.11 Le modalità d’uso delle scale portatili sono corrette ed in particolare è previsto, qualora sussista pericolo di sbandamento, che ne sia assicurata la stabilità o la trattenuta al piede da altra persona? Le scale di lunghezza superiore a 8 m. sono munite di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione? E' espressamente vietata la presenza di lavoratori sulle scale quando se ne effettua lo spostamento? Marchi di omologazione Le scale sono dotate di piedi di appoggio snodabili alle estremità inferiori dei due montanti? Le scale sono dotate di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti? Le scale doppie a compasso sono di lunghezza non superiore a 5 m ? Sono corredate di catena o altro dispositivo che ne impedisca l’apertura oltre il limite di sicurezza? Dispositivo guarda corpo Rivedere le modalità d’uso ed addestrare il personale all’uso corretto. 1 1 1 1 1 1 Regolamentare l’uso delle scale, formare ed informare i lavoratori 1 1 1 Per le scale portatili è preferibile scegliere quelle dotate di marchio apposto dal costruttore che certifica la rispondenza delle stesse alla norma UNI EN 131. All’atto dell’acquisto preferire le scale con piedi di appoggio snodabili.. Munire le scale di appositi dispositivi antisdrucciolevoli. 1 1 1 1 2 2 1 2 2 Munire la scale di catena o dispositivo contro la apertura o sostituirle con altre a norma. 1 2 2 Preferire le scale dotate di dispositivo guarda corpo che permette al corpo di trovare un migliore appoggio ed equilibrio. 1 2 2 Munire di rompitratta le scale di lunghezza superiore a 8 m. Pagina 87 di 203 NON ESISTONO 20 n. AULE DIDATTICHE PER ATTIVITA’ NORMALI oggetto della valutazione misure adottabili / note 20.01. Il pavimento delle aule dei corridoi/passaggi è realizzato con materiali idonei (non infiammabili, lavabili, antisdrucciolo, impermeabili, ecc.), è regolare ed uniforme, è mantenuto pulito? 20.02. Gli spazi destinati a corridoi di disimpegno ad uso degli allievi hanno una larghezza non inferiore a 2 m, al netto degli arredi? La larghezza dei corridoi ove sono ubicati gli appendiabiti/armadietti per il vestiario è di almeno 2,50 m al netto degli arredi? Sostituire le pavimentazioni non qualitativamente idonee. Rendere uniformi le superfici delle aree di transito, levigando i materiali di pavimentazione, addolcendo i passaggi da un pavimento all’altro, adottando scivoli e non gradini, coprendo buchi / sporgenze pericolose. Migliorare le condizioni di pulizia. Delimitare gli spazi destinati agli arredi ed adeguare le dimensioni dei corridoi. Adeguare i corridoi alle dimensioni o rimuovere gli arredi, destinando altri locali o vani a tale uso specifico. Dotare le scale e i pianerottoli di parapetti alti almeno 1 m, di corrimano, NON SCALABILI e dispositivi antiscivolamento se necessari. Se le altezze sono inferiori destinare il locale ad altro uso. 20.03. 20.04. Le scale e i pianerottoli sono provvisti di ogni possibile accorgimento al fine di evitare incidenti (parapetto di altezza adeguata, corrimano, ecc.)? 20.05. L’altezza netta dell’aula è almeno 3 m e, se il soffitto è inclinato, l’altezza minore è almeno 2,70 m? Pagina 88 di 203 Rischi in ambienti specifici osservazioni del valutatore P D R (P x D) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 20.06 20.07. 20.08. 20.09. 20.10. Sono soddisfatti gli indici standard di Scuole dell’infanzia, scuole superficie? primarie, scuole secondarie di primo grado: 1,8 mq/alunno scuole secondarie di secondo grado: 1,96 mq/alunno Le dimensioni e la disposizione delle Modificare le finestre e le parti L’apertura delle finestre è finestre è tale da garantire una sufficiente apribili delle stesse. pericolosa per rischio urti con il illuminazione e aerazione naturale? capo 1 1 1 2 3 6 Le aule per le attività didattiche sono Modificare la destinazione d’uso ubicate in locali interrati o seminterrati? e trasferire le aule nei piani fuori terra. La disposizione dei banchi all’interno Disporre i banchi in modo da non dell’aula ostacola la via di fuga in caso ostacolare l’esodo. d’emergenza? I lucernari sopra le porte sono realizzate con Sostituire i vetri con altri vetro di sicurezza infrangibile? infrangibili 1 1 1 1 1 1 2 3 6 Pagina 89 di 203 NO 21 n. 21.01. 21.02. 21.03. 21.04. 21.05. 21.06. 21.07. AULE DIDATTICHE PER ATTIVITA’ SPECIALI oggetto della valutazione Rischi in ambienti specifici misure adottabili / note osservazioni del valutatore Le dimensioni e la disposizione delle Modificare le finestrature e le L’apertura delle finestre è pericolosa finestre è tale da garantire una sufficiente parti apribili delle stesse. per rischio urti con il capo illuminazione e aerazione naturale? Le aule sono ubicate in locali interrati o Modificare la destinazione d’uso seminterrati? e trasferire le aule nei piani fuori terra. La disposizione dei banchi all’interno Disporre i banchi in modo da non dell’aula non ostacola la via di fuga in caso ostacolare l’esodo. d’emergenza? La pavimentazione è realizzata con Sostituire la pavimentazione con materiali antisdrucciolo, facilmente altra più idonea o applicare lavabili? strisce adesive antisdrucciolo. All’interno dell’aula vengono depositati Sgombrare qualsiasi deposito macchinari o cose che possono creare anche momentaneo di materiale. condizioni di pericolo per gli alunni/docenti o che possono impedire la fruizione dello spazio in tutte le sue parti? All’interno degli armadi eventualmente Eliminare qualsiasi materiale e presenti vengono conservati materiali conservarlo in appositi infiammabili o altri materiali a rischio spazi/armadi al di fuori dell’aula. chimico, biologico? Il docente compie tutte le operazioni in Seguire idonee procedure di sicurezza, usa attrezzature sicure, seguendo lavoro. idonee procedure di lavoro, al fine di Accertarsi che tutte le limitare tutti i possibili rischi, sia per sè che attrezzature siano sicure ed usate per gli studenti? in modo specifico. Pagina 90 di 203 P D R (P x D) 2 3 6 1 1 1 1 1 1 1 1 1 NO 1 1 1 NO 1 1 1 SI 1 1 1 Data/AS 2013/2014 2014/2015 21.08. 21.09. Sono presenti tutte le schede di sicurezza Recuperare tutte le schede dei prodotti in uso dai lavoratori? relative presso i fornitori ed attenersi alle istruzioni. Tutte le esperienze implicano l’uso di Accertarsi della non pericolosità materiali biologici, sostanze o miscele di materiali, sostanze o miscele. pericolose per la salute di insegnanti e Sostituire possibilmente le studenti? sostanze e le miscele pericolose con altre non pericolose o meno pericolose. Seguire idonee procedure di lavoro, eventualmente contattare un esperto. Pagina 91 di 203 NO 1 1 1 1 1 1 21a LABORATORI DI CHIMICA Rischi in ambienti specifici n. oggetto della valutazione misure adottabili / note 21a.01. Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale? La disposizione dei banchi all’interno del laboratorio non ostacola la via di fuga in caso d’emergenza? Le pareti sono rivestite fino ad una altezza di almeno 2 metri di materiale resistente alla corrosione e facilmente lavabile ed i pavimenti sono di materiale simile e antisdrucciolevole? Sono presenti spogliatoi per gli addetti con armadietti a doppio scomparto? 21a.02. 21a.03. 21a.04. osservazioni del valutatore P D R (P x D) Modificare le finestrature e le parti apribili delle stesse. 1 1 1 Disporre i banchi in modo da non ostacolare l’esodo. 1 1 1 Programmare la sostituzione degli elementi non rispondenti ai requisiti richiesti 1 2 2 Individuare un locale spogliatoio distinto per sesso e adeguatamente arredato 1 2 2 Predisporre un elenco di tutte le sostanze utilizzate aggiornato. Raccogliere tutte le schede di sicurezza. Controllare la presenza dei requisiti specifici. Usare recipienti a tenuta. Etichettare tutti i recipienti in modo sempre leggibile e inequivocabile. 2 2 4 2 2 4 2 3 6 Rischi derivanti dall’uso di sostanze chimiche 21a.05. 21a.06. 21a.07. Esiste un elenco di tutte le sostanze utilizzate? Sono presenti e facilmente consultabili tutte le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate rispondenti ai requisiti del Regolamento CE 1907/2006? Tutti i recipienti contenenti sostanze pericolose sono a tenuta, muniti di buona chiusura ed etichettati secondo la normativa vigente? Pagina 92 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 21a.07.01. 21a.07.02. 21a.08. 21a.09. 21a.09.01. 21a.10. Esistono sostanze in uso classificate Evitarne l’uso o se non è cancerogene o mutagene? possibile rispettare tutti gli adempimenti relativi al Titolo IX del D.Lgs. 81/08. In laboratorio è presente esclusivamente la Predisporre lo stoccaggio in un minima indispensabile quantità di reagenti locale separato, ed aerato in per le correnti esercitazioni? armadi metallici con scaffali dotati di bacino di contenimento Le scorte di sostanze liquide infiammabili Se sì, predisporre il CPI superano i 0,200 m3 complessivi? Le scorte di sostanze liquide infiammabili Predisporre lo stoccaggio in un superano i 20 litri complessivi? locale separato, ed aerato in armadi metallici con scaffali dotati di bacino di contenimento Le scorte dei reagenti tengono conto della Predisporre lo stoccaggio in loro incompatibilità? armadi metallici chiusi a chiave con scaffali dotati di bacino di contenimento possibilmente al di fuori del laboratorio. La manipolazione di sostanze volatili e Installare le cappe di aspirazioni infiammabili, le reazioni che sviluppano mancanti. gas e vapori tossici, infiammabili o Impartire procedure di lavoro maleodoranti sono effettuate sempre sotto conseguenti. cappa d’aspirazione? Pagina 93 di 203 2 3 6 2 3 6 NO 1 1 1 NO 1 1 1 2 3 6 2 3 6 21a.10.01. 21a.10.02 21a.10.03. 21a.11. 21a.11.01. 21a.11.02 Le cappe d’aspirazione sono ad espulsione Programmare la sostituzione d’aria e mantenute sempre efficienti? delle cappe a ricircolo d’aria. Predisporre un programma di manutenzione periodica con documentazione scritta dei controlli effettuati secondo quanto previsto dalla norma UNICHIM 192/3 La velocità frontale dell’aria in ingresso Predisporre una manutenzione alla cappa a saliscendi sollevato di 40 cm straordinaria alla cappa per dal piano di lavoro è compresa tra 0,4 e l’adeguamento alle velocità 0,85 m/sec? richieste dalla norma UNICHIM 192/3 Le cappe d’aspirazione sono tenute Provvedere, impartendo costantemente in funzione, durante lo opportuni ordini di servizio. svolgimento delle esercitazioni? I rifiuti sono raccolti in appositi Predisporre un sistema di contenitori, secondo le loro caratteristiche raccolta differenziata. chimico – fisiche e chiaramente Travasare sempre sotto cappa contrassegnati? d’aspirazione. Le sostanze tossiche o nocive sono Predisporre un piano di raccolta, neutralizzate, raccolte, prelevate e smaltite, smaltimento secondo quanto secondo quanto previsto dalle normative previsto dalle norme vigenti. vigenti in materia? Sono presenti materiali radioattivi? Predisporre lo smaltimento o la conservazione secondo la Normativa vigente in appositi contenitori debitamente segnalati Pagina 94 di 203 NO 2 2 4 1 1 1 1 1 1 2 3 6 2 3 6 1 1 1 21a.12. 21a.13. 21a.14. La scelta dei DPI è stata effettuata tenendo conto della natura delle sostanze impiegate e della tipologia delle operazioni effettuate? Rischi di tipo infortunistico I cristalli dei saliscendi delle cappe di aspirazione sono di vetro temperato di sicurezza? E’ tenuta sotto controllo costante l’integrità e l’efficienza di tutta la vetreria? 21a.14.01. 21a.14.02. 21a.14.03. 21a.15. - Verificare la corretta scelta ed utilizzo dei DPI. 2 3 6 Programmarne la sostituzione 1 1 1 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 Disporre di adeguate scorte di vetreria di ricambio Evitare operazioni di lavorazione del vetro Gli oggetti di vetro sono maneggiati con Predisporre idonee procedure di cautela, usando idonei DPI, durante tutte le lavoro operazioni che comportano il rischio di Verificare l’uso corretto dei DPI improvvisa rottura della vetreria? I frammenti di vetro sono raccolti in un Raccogliere i frammenti di apposito contenitore di metallo? vetreria rotta in appositi contenitori con indicazione “contenitori vetri rotti” Sono sostituiti, ove è possibile, tubi, canne, Programmarne la sostituzione tappi e raccordi di vetro con altri in plastica o materiale metallico? Tutte le operazioni comportanti l’uso di Impartire procedure di lavoro fiamme libere, piastre riscaldanti, ghiaccio idonee secco, e azoto liquido sono eseguite con la Verificare l’uso corretto dei DPI massima cautela, seguendo procedure di lavoro corrette, usando DPI idonei? Pagina 95 di 203 21a.16. Tutte le operazioni comportanti l’uso di Impartire procedure di lavoro apparecchiature sotto vuoto (essiccazioni, idonee distillazioni, filtrazioni) e sotto pressione, Verificare l’uso corretto dei DPI sono eseguite in modo corretto, usando DPI idonei? 1 2 2 Programmare una verifica dell’impianto e interventi di manutenzione periodica 1 3 3 Prevederne lo spostamento in locale chiuso a chiave e accessibile solo da personale autorizzato Dotare le tubazioni di opportune fascette e provvedere alla colorazione dei tubi e delle maniglie d’apertura secondo le colorazioni previste dalla normativa vigente Prevedere un controllo periodico 1 3 3 NON ESISTONO 1 1 1 NON ESISTONO 1 1 1 NON ESISTONO 1 1 1 Rischi connessi agli impianti di sicurezza 21a.17. 21a.18. Gli impianti di ventilazione generale sono progettati e dimensionati in modo da evitare il ristagno e/o l’accumulo di gas e vapori tossici e/o infiammabili all’interno del laboratori e mantenuti in buona efficienza? Il deposito di bombole di gas compressi liquefatti o disciolti è posto all’esterno dell’edificio? 21a.18.01. Le reti di adduzione dei diversi gas si differenziano per colore e sono costruite a norma UNI-CIG comprese le tubazioni flessibili? 21a.19. E’ controllata periodicamente l’efficienza delle condutture metalliche di gas combustibile? I tubi in gomma d’adduzione del gas Sostituire i tubi in gomma prima combustibile sono muniti di data di della data di scadenza con tubi a scadenza e vengono periodicamente norma UNI-CIG sostituiti? 21a.19.01. Pagina 96 di 203 21a.20. 21a.21. Tutti gli apparecchi utilizzatori di gas di Munire tali apparecchi di rete (bunsen, stufe, ecc..)sono muniti di dispositivi di rilevazione della dispositivi di sicurezza? fiamma ed intercettazione del gas. L’impianto elettrico è dotato delle Adeguare l’impianto elettrico necessarie caratteristiche previste per verificando nel contempo la l’attività specifica del laboratorio e in presenza della dichiarazione di particolare le apparecchiature elettriche conformità rilasciata da hanno i requisiti atti a prevenire il pericolo impiantista abilitato di contatti diretti (contatto con parti Di seguito sono indicate le normalmente in tensione) e indiretti misure di protezione più comuni, (contatto con masse metalliche in tensione che dovranno essere scelte anche a seguito di un guasto)? in base al tipo di attività svolta: misura di protezione per separazione elettrica su ogni banco (trasformatore di isolamento); circuiti alimentati a bassissima tensione di sicurezza (circuiti SELV); protezione dei circuiti con dispositivi differenziali con Idn 30 mA; Pagina 97 di 203 NON ESISTONO 1 1 1 1 1 1 Prevedere l’installazione di apparecchiature con idoneo grado di protezione IP per i banchi di lavoro che ne necessitano. I cavi elettrici devono essere protetti meccanicamente dallo schiacciamento, dall’usura meccanica e dalle temperature elevate. Sostituire prese e spine non conformi alle norme CEI Limitare l’uso degli adattatori multipli 21a.21.01. I quadri elettrici, gli accessori elettrici e le prese per i banchi sono: 1) adeguatamente protette dalle influenze esterne (polveri, umidità, spruzzi)? 2) alimentate tramite cavi elettrici ubicati e protetti in modo da non essere soggetti a danni e danneggiamenti? 21a.21.02. Le prese e le spine sono del tipo idoneo per l’ambiente d’installazione e per l’assorbimento delle apparecchiature collegate ed è stato verificato che non siano in uso prese e/o riduzioni che non garantiscono il collegamento a terra? E’ presente un dispositivo per il Programmarne l’installazione sezionamento in caso di emergenza della evidenziandone la funzione e linea di alimentazione elettrica, collocato l’ubicazione in zona facilmente raggiungibile e opportunamente segnalato? 21a.21.03. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Dispositivi di sicurezza ed emergenza 21a.22. 21a.23. E’ stato valutato il rischio specifico di Provvedere alla redazione del incendio? Documento di valutazione del rischio incendio Sono presenti idonee sostanze Disporre di idonee sostanze neutralizzanti, materiali assorbenti e/o neutralizzanti e materiali adeguati sistemi di contenimento da assorbenti utilizzare nel caso di spandimento di Predisporre adeguati sistemi di sostanze pericolose? contenimento Pagina 98 di 203 21a.24. 21a.25. 21a.26. 21a.27. 21a.28. 21a.29. 21a.30. Sono presenti dispositivi lavaocchi, in ogni Dotare ogni laboratorio di locale laboratorio ove si faccia uso di dispositivi lavaocchi sostanze pericolose per gli occhi? E’ presente un dispositivo per Programmarne l’installazione l’intercettazione generale a monte della rete di distribuzione del gas, collocato all’esterno del laboratorio? E’ presente un dispositivo per il Programmarne l’installazione disinserimento istantaneo della linea di alimentazione elettrica, collocato all’ingresso del laboratorio, presso il quadro generale? Misure igieniche generali e principali aspetti organizzativi E’ presente e visibile a tutti un estratto Affiggere un manifesto con delle norme di sicurezza comprendente i pittogrammi e indicazioni di pittogrammi , le indicazioni di pericolo e i pericolo, consigli di prudenza e consigli di prudenza S? azioni di primo intervento in caso di piccoli incidenti Tutti gli elementi costituenti l’arredo sono Programmare la sostituzione prodotti con materiale, inattaccabili da degli elementi non rispondenti ai acidi, facilmente lavabile ispezionabili in requisiti richiesti ogni loro parte? I piani di lavoro sono dotati di margini Adeguare i piani e i posti di sagomati antidebordamento e costituiti di lavoro materiale idoneo alle esperienze che Puntualizzare l’organizzazione vengono eseguite? delle esperienze di laboratorio E’ assicurata una sistematica e regolare Formulare procedure scritte pulizia dei locali, impianti ed attrezzature, Controllare costantemente la loro nonché di DPI ed indumenti protettivi? applicazione Pagina 99 di 203 2 3 6 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 21a.31. 21a.32. 21a.33. Tutti gli operatori interessati sono adeguatamente informati sui rischi derivanti dall’attività di laboratorio? Sono rispettate le norme di sicurezza, vengono adottati comportamenti adeguati in relazione all’ambiente, alle sostanze impiegate, agli strumenti e macchinari utilizzati? All’interno dell’aula sono previsti luoghi di deposito di cartelle ed altri materiali non utilizzati durante le esercitazioni che non pregiudichino la fruizione dello spazio in tutte le sue parti? Informare e formare gli studenti e il personale addetto sui tutti rischi specifici Formulare procedure scritte Controllare costantemente la loro applicazione 1 1 1 1 1 1 Individuare le modalità deposito di tali materiali. 1 1 1 Pagina 100 di 203 di 21b LABORATORI DI INFORMATICA n. 21b.01. 21b.02. 21b.03. 21b.04. 21b.05. Rischi in ambienti specifici oggetto della valutazione misure adottabili / note Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale? Le finestre sono dotate di tende od altri sistemi che ne consentano l’oscuramento atto ad evitare riflessi od illuminazione indebita sulle postazioni VDT La disposizione dei banchi all’interno del laboratorio non ostacola la via di fuga in caso d’emergenza? La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolo, facilmente lavabili? L’impianto elettrico è dotato delle necessarie caratteristiche previste per l’attività specifica del laboratorio (numero e tipologia prese, ubicazione, ecc.)? 21b.06. Tutti gli schermi dei VDT sono orientabili e facilmente inclinabili e nessuno schermo presenta riflessi (sia da luce naturale che artificiale) tali da causare fastidio agli utilizzatori? 21b.07. Esistono prese elettriche a pavimento nell’area sottostante o circostante i tavoli da lavoro a VDT? P D R (P x D) Modificare le finestrature e le parti apribili delle stesse. 1 1 1 Dotare le finestre le di tende od altri sistemi per l’oscuramento 1 1 1 Disporre i banchi in modo da non ostacolare l’esodo. 1 1 1 Sostituire la pavimentazione con altra più idonea o applicare strisce adesive antisdrucciolo. Adeguare l’impianto elettrico verificando nel contempo la presenza della dichiarazione di conformità rilasciata da impiantista abilitato Utilizzare schermi orientabili e facilmente inclinabili; orientare gli schermi parallelamente le finestre e leggermente rivolti verso il basso; schermare (veneziane, tende) le finestre. Limitarne l’uso e programmarne la sostituzione con altre calate da soffitto. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Pagina 101 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 21b.08. 21b.09. Esistono cavi d’alimentazione volanti sul pavimento o sulle pareti? Sono utilizzate prese/riduzioni (triple e “grappoli”) che non garantiscono il collegamento a terra? Programmarne l’eliminazione a breve termine. Occorre evitare la necessità d’uso continuato di adattatori multipli (prese triple) aumentando il numero di prese al momento della revisione dell’impianto elettrico e in attesa di tali modifiche utilizzando prese multiple in linea (ciabatte). Pagina 102 di 203 1 1 1 1 1 1 21.f LABORATORIO DI FISICA n. 21f.01. 21f.02. 21f.03. 21f.04. 21.f.05. Rischi in ambienti specifici oggetto della valutazione misure adottabili / note Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale? La disposizione dei banchi all’interno del laboratorio non ostacola la via di fuga in caso d’emergenza? La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolo, facilmente lavabili? E’ stato valutato il rischio specifico di incendio? P D R (P x D) Modificare le finestrature e le parti apribili delle stesse. 1 1 1 Disporre i banchi in modo da non ostacolare l’esodo. 1 1 1 Sostituire la pavimentazione con altra più idonea o applicare strisce adesive antisdrucciolo. Provvedere alla redazione del Documento di valutazione del rischio incendio L’impianto elettrico è dotato delle Adeguare l’impianto elettrico necessarie caratteristiche previste per verificando nel contempo la l’attività specifica del laboratorio ? presenza della dichiarazione di conformità rilasciata da installatore abilitato 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Pagina 103 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 21.f.05.01 21.f.05.02 21.f.06. 21.f.07. Sui banchi e pannelli per prove elettriche ed elettroniche, sono state adottate misure per prevenire il pericolo di contatti diretti e indiretti? Di seguito sono indicate le misure di protezione più comuni , che dovranno essere scelte anche in base al tipo di attività svolta: misura di protezione per separazione elettrica su ogni banco (trasformatore di isolamento); circuiti alimentati a bassissima tensione di sicurezza (circuiti SELV); protezione dei circuiti con dispositivi differenziali ad altissima sensibilità Idn 30 mA; Gli spinotti, le boccole ed i morsetti, Utilizzare spinotti, boccole e impiegati nei collegamenti, sono costruiti morsetti isolati correttamente con accorgimenti tali da evitare il contatto cosiddetti di sicurezza. delle dita con le parti attive a tensione pericolosa? L’allievo ha conoscenze tecniche e Fornire sufficienti conoscenze ricevuto le istruzioni specifiche che gli tecniche per prevenire i rischi permettono di prevenire i pericoli dell’elettricità in relazione al tipo dell'elettricità, in relazione alle operazioni di operazione. che deve compiere? Sono presenti materiali radioattivi? Predisporre lo smaltimento immediato della sostanza, verificando che il contenitore sia di piombo e sigillato. Pagina 104 di 203 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 21.f.08. L’allievo opera sotto sorveglianza da parte del docente e tecnico? adeguata Provvedere alla sorveglianza da personale parte dei docenti e dei tecnici di tutte le operazioni svolte dagli studenti Pagina 105 di 203 1 1 1 22 n. 22.01. 22.02. 22.03. 22.04. 22.05. 22.06. 22.07. AULA MAGNA oggetto della valutazione Rischi in ambienti specifici osservazioni del valutatore Le dimensioni e la disposizione delle Modificare le finestre e le parti L’apertura delle finestre è pericolosa finestre è tale da garantire una sufficiente apribili delle stesse. per rischio urti con il capo illuminazione e aerazione naturale? La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolo, facilmente lavabili? E’ stato valutato il rischio specifico di incendio? Esiste un auditorio per attività didattiche a scala di grande gruppo, spettacoli, assemblee, riunioni di genitori che garantisca le condizioni di sicurezza stabilite dalle vigenti norme per la protezione civile e antincendio? L’aula magna o l’auditorio sono ubicati in locale fuori terra o se nel piano 1° interrato la quota minima è superiore a -7,50 m? E’ garantito l’accesso all’auditorio ai portatori di handicap ed esso è dotato di almeno un nucleo di servizi igienici che prevede un bagno accessibile ai portatori di handicap e adeguatamente attrezzato? I lucernari sopra le porte sono realizzate con vetro di sicurezza infrangibile? misure adottabili / note Sostituire la pavimentazione con altra più idonea o applicare strisce adesive antisdrucciolo. Provvedere alla redazione del Documento di valutazione del rischio incendio -Verificare tutti i parametri di sicurezza, richiedere la certificazione VV.F, contattando l’amministrazione di competenza. vetri con altri Pagina 106 di 203 D R (P x D) 2 3 6 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 4 2 3 6 NO Il locale non può essere utilizzato Piano primo a questi scopi; destinarlo ad altri usi. Modificare un servizio igienico Servizio igienico per portatori di ampliandolo alle misure stabilite handicap al piano dalla normativa e dotandolo degli accessori necessari.. Sostituire i infrangibili P NO Data/AS 2013/2014 2014/2015 23 n. 23.01. 23.02. 23.02.01. 23.02.02. 23.03. UFFICI oggetto della valutazione Rischi in ambienti specifici misure adottabili / note osservazioni del valutatore Le dimensioni e la disposizione delle Modificare le finestre e le parti L’apertura delle finestre è pericolosa finestre è tale da garantire una sufficiente apribili delle stesse. per rischio urti con il capo illuminazione e aerazione naturale? Il numero di prese di corrente è sufficiente Occorre evitare la necessità d’uso ad alimentare il numero di utenze presenti? continuato di adattatori multipli (prese triple) aumentando il numero di prese al momento della revisione dell’impianto elettrico e in attesa di tali modifiche utilizzando prese multiple in linea (ciabatte). I cavi mobili di alimentazione attraversano Le utenze devono essere pavimenti o luoghi di lavoro o passaggio? alimentate in modo che i cavi non costituiscano intralcio al lavoro o al passaggio. Vengono usate prolunghe in modo stabile? Sostituire le prolunghe con alimentazione costituita da cavi fissi. Tutti gli schermi dei VDT sono orientabili e Utilizzare schermi orientabili e facilmente inclinabili e nessuno schermo facilmente inclinabili; orientare presenta riflessi (sia da luce naturale che gli schermi parallelamente le artificiale) tali da causare fastidio agli finestre e leggermente rivolti utilizzatori? verso il basso; schermare (veneziane, tende) le finestre. Pagina 107 di 203 P D R (P x D) 2 3 6 2 2 4 2 2 4 2 2 4 2 2 4 Data AS 2013/2014 23.03.01 23.04. 23.05. 23.06. Le postazioni di lavoro al VDT utilizzate dai “lavoratori” sono dotate dei necessari requisiti ergonomici (schermo, tastiera, sedia, piano di lavoro, posizionamento rispetto a superfici illuminanti, ecc.)? Il datore di lavoro assicura informazione e formazione adeguata ai lavoratori in ordine alle modalità di svolgimento dell’attività comportante uso di VDT, ai rischi connessi e alle misure per evitarli? I lavoratori che operano al VDT per più di 20 ore settimanali, in modo sistematico e abituale sono sottoposti a sorveglianza sanitaria? I lucernari sopra le porte sono realizzate con vetro di sicurezza infrangibile? Rivedere le postazioni di lavoro organizzandole secondo i principi dell’ergonomia (Allegato XXXIV D.Lgs. 81/08). 2 2 4 Procedere ad opportuna informazione e formazione dei lavoratori. 1 1 1 Consultare il medico competente e organizzare la sorveglianza sanitaria. NO 1 1 1 Sostituire i infrangibili NO 2 3 6 vetri con altri Pagina 108 di 203 24 n. 24.01. 24.02. 24.03. BIBLIOTECA oggetto della valutazione Rischi in ambienti specifici misure adottabili / note E’ stato valutato il rischio specifico di Provvedere alla redazione del incendio? Documento di valutazione del rischio incendio Gli scaffali per i libri sono disposti in modo Distribuire le scaffalature e i da essere facilmente accessibili da parte volumi in modo da permettere degli allievi e per limitare l’uso di scale una facile accessibilità con i mobili portatili? mezzi messi a disposizione. Utilizzare scale portatili sicure. Gli armadi/scaffali e arredi vari presenti Segnalarne la presenza e fissare sono saldamente fissati a terra o a parete, in saldamente. modo da evitare il loro ribaltamento? Pagina 109 di 203 osservazioni del valutatore P D R (P x D) 2 3 6 2 3 6 2 3 6 Data/AS 2013/2014 2014/2015 26 n. 26.01. 26.02. 26.03 26.04. 26.05. 26.06. 26.07. 26.08. ATTIVITA’ SPORTIVE Rischi in ambienti specifici oggetto della valutazione misure adottabili / note Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale? La pavimentazione è realizzata con materiali antisdrucciolo, facilmente lavabili? E’ prevista una zona destinata agli insegnanti costituita da uno o più ambienti e corredata da servizi igienico-sanitari e da una doccia? La zona di servizi per gli studenti è costituita da spogliatoi, locali per servizi igienici e docce separati per sesso? E’ prevista una zona destinata a depositi per attrezzi e materiali vari? La pavimentazione è tale da ridurre al minimo i danni conseguenti alle cadute? Le finestre e le porte vetrate sono in vetro di sicurezza o dotate di adeguate protezioni? P D R (P x D) Modificare le finestrature e le parti apribili delle stesse. 1 1 1 Sostituire la pavimentazione con altra più idonea o applicare strisce adesive antisdrucciolo. Destinare una zona opportunamente corredata di tutti i servizi necessari, destinata agli insegnanti. Attrezzare la zone di servizi per gli allievi in conformità alla normativa vigente Destinare una zona al deposito degli attrezzi e materiali vari. Sostituire la pavimentazione con altra più idonea. Sostituirle, in caso non siano di materiale di sicurezza. Ciò vale in particolare per le porte completamente vetrate che devono essere costituite di vetri di sicurezza (Norme UNI 7697). Apporre adeguate protezioni se mancanti. Alle pareti ci sono parti sporgenti ad altezza Se presenti toglierle o coprirle d’uomo? con materiali antiurto. 1 1 1 1 1 1 2 2 4 1 1 1 2 2 4 Pagina 110 di 203 osservazioni del valutatore NO NO verificare Data/AS 2013/2014 2014/2015 26.09. 26.10. 26.11. Le linee che delimitano il campo da gioco sono sufficientemente distanti dai muri perimetrali? Le attrezzature mobili sono ancorate stabilmente durante l’utilizzo? (in particolare le porte da calcetto, canestri, ecc.) I corpi illuminanti sono dotati di griglie di protezione? Se esiste il pericolo di urto, valutare la possibilità di rivestirle in materiali antiurto. Devono essere vincolate saldamente alle pareti o al pavimento Sostituire i corpi illuminanti o dotarli di griglie Pagina 111 di 203 SI 2 2 4 2 2 4 2 2 4 27 SERVIZI E SPOGLIATOI n. oggetto della valutazione misure adottabili / note Nei locali per i servizi igienici, il numero dei WC è conforme a quanto indicato nel DM 18.12.75? I locali che contengono i servizi igienici e gli spogliatoi sono illuminati e aerati direttamente dall’esterno? Se il locale dell’antibagno non è illuminato ed aerato direttamente, sono stati installati efficienti impianti d’aerazione e ventilazione? Gli spogliatoi hanno una larghezza minima di 1,60 m e sono dotati di arredi e attrezzature adeguati per numero e caratteristiche? 27.01. 27.02. 27.03. 27.04. 27.05. Rischi in ambienti specifici P D R (P x D) Prevedere la costruzione di altri locali ad uso servizi igienici. 2 2 4 Adeguare il locale alla normativa o trasferire i servizi igienici in luogo più idoneo. Installare efficienti impianti d’aerazione ed illuminazione. 1 1 1 2 3 6 Spostare lo spogliatoio in un locale idoneo e dotarlo di panche, appendiabiti, armadietti in caso si faccia uso di materiali insudicianti per i quali si faccia uso di appositi indumenti. Le porte dei WC sono apribili verso Modificare l’apertura. l’esterno? 1 1 1 1 1 1 Pagina 112 di 203 osservazioni del valutatore Data/AS 2013/2014 2014/2015 28 n. 28.01. 28.01.01. 28.01.02. 28.02. BARRIERE ARCHITETTONICHE Rischi in ambienti specifici oggetto della valutazione misure adottabili / note osservazioni del valutatore P D R (P x D) Negli spazi esterni e sino all’accesso dell’edificio è previsto almeno un percorso utilizzabile direttamente dai parcheggi e con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie ed ai non vedenti? La pavimentazione del percorso esterno pedonale è antisdrucciolevole e gli elementi che la costituiscono sono tali da non impedire il transito di una persona su sedia a ruote o determinare ostacolo o pericolo rispetto a ruote, bastoni di sostegno o simili? Nell’area di parcheggio sono presenti posti auto riservati ai veicoli di persone disabili e tali posti sono ubicati correttamente, complanari o raccordati ai percorsi pedonali, in numero sufficiente e con dimensioni tali da consentire il movimento del disabile nelle fasi di trasferimento? La porta di accesso all’edificio ha dimensioni, posizionamento, manovrabilità e spazi antistanti e retrostanti tali da consentire un agevole transito anche da parte di una persona su sedia a ruote? Realizzare un percorso di accesso all’edificio conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.1 e 8.2.1 del DM 236/89. Realizzare una pavimentazione conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.2 e 8.2.2 del DM 236/89. NO 2 2 4 1 1 1 Realizzare posti auto riservati Esiste parcheggio esterno (su strada conformi ai criteri di comunale) progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.3 e 8.2.3 del DM 236/89. 2 2 4 -Realizzare porta di accesso e spazi antistanti e retrostanti conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.1 e 8.1.1 del DM 236/89. 1 1 1 Pagina 113 di 203 Data/AS 2013/2014 2014/2015 28.02.01. I pavimenti dell’edificio sono antisdrucciolevoli, complanari tra loro o raccordati e privi di ostacoli o pericoli per il transito di una persona su sedia a ruote? 28.02.02. Ad ogni livello utile dell’edificio ed in ogni nucleo di servizi igienici sono presenti servizi igienici distinti per sesso e con dimensioni ed apparecchi sanitari tali da garantire le manovre e l’utilizzo degli apparecchi anche alle persone su sedie a ruote? I corridoi ed i passaggi hanno larghezza ed allargamenti tali da garantire il facile accesso ai locali e l’inversione di direzione ad una persona su sedie a ruote? 28.02.03. 28.02.04. 28.02.05 Le scale hanno andamento regolare e le rampe hanno gradini, larghezza, lunghezza, protezioni verso il vuoto, corrimani ed accorgimenti tali permetterne la sicura e comoda utilizzazione da parte di chiunque ed anche ai non vedenti? Le rampe per superare differenze di livello hanno caratteristiche tali da poter essere percorse senza affaticamento, ostacoli o pericoli da una persona su sedia a ruote? Realizzare pavimenti conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti ai punti 4.1.2 e 8.1.2 del DM 236/89. Predisporre servizi igienici distinti per sesso ad ogni piano conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.6 e 8.1.6 del DM 236/89. Realizzare corridoi e passaggi conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.9 e 8.1.9 del DM 236/89. Realizzare scale conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.10 e 8.1.10 del DM 236/89. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 -Realizzare rampe conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.11, 8.1.10 e 8.1.11 del DM 236/89. 1 1 1 Pagina 114 di 203 28.02.06. L’ascensore e lo spazio antistante hanno caratteristiche tali da permetterne l’uso ad una persona su sedia a ruote ed ai non vedenti? 28.02.07. Se, in alternativa ad ascensore o a rampe, sono installati servoscala o piattaforme elevatrici, questi sono tali da garantire l’agevole accesso e stazionamento della persona in piedi, seduta o su sedia a ruote e la sicurezza sia delle persone trasportate che di quelle che possono venire in contatto con l’apparecchiatura in movimento? Se l’edificio scolastico è a più piani senza ascensore e non sono installati servoscala o piattaforma elevatrice, la classe frequentata da un alunno non deambulante è situata in un’aula al piano terra e questa è raggiungibile mediante un percorso continuo orizzontale o raccordato con rampe? L'arredamento, i sussidi didattici e le attrezzature necessarie per assicurare lo svolgimento delle attività didattiche hanno le caratteristiche particolari per ogni caso di invalidità? 28.02.08. 28.02.09. Realizzare una ascensore conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.12 e 8.1.12 del DM 236/89. Realizzare servoscala o piattaforme elevatrici conformi ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.13 e 8.1.13 del DM 236/89. 1 1 1 1 1 1 1 1 N.P. - Collocare al piano terra l’aula Le classi frequentate da alunni frequentata dall’alunno e portatori di handicap sono collocate realizzare percorsi conformi ai a piano terra criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.1.2, 8.1.2, 4.1.9, 8.1.9, 4.1.11, 8.1.10 e 8.1.11 del DM 236/89. Dotarsi di arredamenti, sussidi ed attrezzature (banchi, sedie, macchine da scrivere, materiale Braille, spogliatoi, ecc.) adeguate all’invalidità dell’alunno. Pagina 115 di 203 1 28.03. All’esterno e all’interno dell’edificio Realizzare la segnaletica ed scolastico sono presenti cartelli di adottare gli accorgimenti previsti indicazione per facilitare l’orientamento e la dal punto 4.3 del DM 236/89. fruizione degli spazi, per informare sulle modalità previste per l’accessibilità di persone con ridotte o impedite capacità motorie e sono adottati accorgimenti per facilitare l’orientamento non vedenti? Pagina 116 di 203 NO 2 2 4 9 n. 29.01 29.02 29.03. 29.04. AREA CORTILIVA Rischi in ambienti specifici oggetto della valutazione misure adottabili / note osservazioni del valutatore P D R (P x D) Sono individuati con idonea segnaletica i percorsi preferenziali delle auto e motocicli separati da quelli pedonali? Sono indicate e mantenute sgombre le aree di raccolta esterne? delimitare e segnalare i percorsi pedonali e/o le aree destinate solamente ai pedoni. Disporre apposita segnaletica e controllare che le indicazioni e le procedure date vengano seguite. Realizzare un percorso di accesso all’edificio conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.1 e 8.2.1 del DM 236/89. Realizzare una pavimentazione conforme ai criteri di progettazione ed alle specifiche funzionali e dimensionali previsti dai punti 4.2.2 e 8.2.2 del DM 236/89. Non esistono parcheggi interni nei cortili 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 Negli spazi esterni e sino all’accesso dell’edificio è previsto almeno un percorso utilizzabile direttamente dai parcheggi e con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie ed ai non vedenti? La pavimentazione del percorso esterno pedonale è antisdrucciolevole e gli elementi che la costituiscono sono tali da non impedire il transito di una persona su sedia a ruote o determinare ostacolo o pericolo rispetto a ruote, bastoni di sostegno o simili? Pagina 117 di 203 Non esistono parcheggi interni nei cortili Data/AS 2013/2014 2014/2015 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 Revisione n. 5 - Aggiornamento: 14.02.2013 Indice – capitolo H del documento di valutazione dei rischi H - Elenco Allegati 1. Assetto organizzazione prevenzione 2. Programma annuale di Formazione Informazione Addestramento 3. Ricognizione corsi di formazione con allegati programmi e attestati 4. Elenco procedure e istruzioni operative 5. Elenco Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 6. Modulo di consegna di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 7. Procedura Organizzazione Pronto Soccorso con elenco Presidi Sanitari per la cassetta di Pronto Soccorso,ubicazione e modulo di controllo 8. Istruzione operativa per "Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica” 9. Elenco Esposti con obbligo di Sorveglianza Sanitaria 10.Elenco Presidi Antincendio e loro ubicazione (inserito nel Piano di emergenza) 11.Giustificazione Rischio Rumore 12.Elenco Agenti chimici pericolosi 13. Elenco Attrezzature 14. Dichiarazione datore di lavoro e lavoratore sulle modalità d'uso dei VDT 14bis. Dichiarazione datore di lavoro e lavoratore sulle modalità d'uso dei VDT 16. Giustificazione Rischio Chimico 17. Giustificazione Rischio Vibrazioni Pagina 118 di 203 (Allegato n°1 ) CHECK LIST N.1 ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Protezione civile: Prefettura di Reggio Calabria Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Proprietario edificio: Amministrazione Provinciale - Referente: Ing. Pietro Foti Vicario Prof. Diego Geria RSPP Medico competente (se nominato) (Nome e Cognome) Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione D.S. ing. Ugo Neri Cognome) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Prof. Maria G. Sollazzo Servizio Prevenzione e Protezione Addetti S.P.P. Coordinatore al Primo Soccorso Addetti S.P.P. Coordinatori alla Prevenzione Incendi – Gestione Emergenze v. Organigramma Piano Emergenza v. Organigramma Piano Emergenza Addetti Servizio Prevenzione e Protezione Arch. Anamiati, A.T. Laganà Pagina 119 di 203 Lavoratori dipendenti Studenti RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO a.s. 2014/2015 QUALIFICA RUOLO DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO ----- DIRIGENTE VICARIO DOCENTE DOCENTI ITP UFFICIO TECNICO ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE SUPPORTO AL DS ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE FUNZIONI Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo ai problemi della didattica della gestione e della sicurezza nella scuola. Prerogative del Dirigente Scolastico sono: Designare il Responsabile e gli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione. Designare gli addetti alla gestione delle emergenze (prevenzione incendi e pronto soccorso). Incaricare il Medico Competente. Individuare i rischi presenti nelle attività scolastiche. Elaborare un Documento di Valutazione dei Rischi. Elaborare il Piano di Emergenza. Elaborare il Documento di Valutazione del Rischio Incendio Assicurare al personale una idonea formazione in ragione dell’attività svolta. Fornire a lavoratori, ed agli studenti equiparati, ove necessario, i D.P.I. Consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Assume tutte le funzioni del Dirigente Scolastico in sua assenza. Collabora con il Dirigente Scolastico in relazione ai problemi di sicurezza nella scuola. Individua e valuta i rischi Elabora misure di prevenzione e protezione e procedure di sicurezza Progetta e fornisce formazione e informazione ai lavoratori Collaborano con l’RSPP per la individuazione e gestione delle misure di prevenzione collettive ed individuali, la manutenzione, il controllo, la riparazione d’attrezzature, strutture e parti specifiche in accordo con i docenti preposti. Pagina 120 di 203 RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO a.s. 2014 /2015 QUALIFICA RUOLO RESPONSABILI LABORATORI PREPOSTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE FUNZIONI Collaborano con l’R.S.P.P. per i problemi di sicurezza relativi ai laboratori al fine di: Conoscere le norme di sicurezza e le segnaletiche presenti in laboratorio, Essere presente in laboratorio per tutta la durata degli esperimenti. Fornire agli studenti i necessari Dispositivi di Protezione Individuali (DPI). Istruire gli studenti all’uso di strumenti di sicurezza e D.P.I. Informare gli studenti sulle metodologie operative. Vigilare sulla idoneità, efficienza delle misure di sicurezza. Attuare le misure di sicurezza e di igiene del lavoro. Disporre ed esigere che gli studenti osservino le norme di sicurezza e d’igiene ed usino i D.P.I Custodire le sostanze nocive o pericolose in armadi con chiusura a chiave. Mantenere sempre libero l’accesso ai mezzi d’emergenza del locale. Controlla che nel laboratorio siano garantite le condizioni di sicurezza, e non avvengano manomissioni ad apparecchi e attrezzature. Conoscere le misure di prevenzione e protezione. DOCENTI RAPPRESENTANTE Interpreta le esigenze dei lavoratori in relazione alla sicurezza: DEI LAVORATORI Si confronta con RSPP e con il Dirigente Scolastico per proporre lavori e verificarne l’esito. PER LA SICUREZZA Ha il diritto di ricevere informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi, misure di prevenzione, sostanze pericolose, le macchine, gli impianti, l’organizzazione del lavoro e la certificazione relativa all’agibilità degli edifici Ha la facoltà, nell’ambito della consultazione, di formulare proposte sulle tematiche in oggetto da verbalizzare con apposizione della firma. Partecipa alle Riunioni Periodiche DOCENTI Tutti coloro che a vario titolo operano nella scuola devono: ITP LAVORATORI Prendersi cura della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro ASSIS. AMM. Osservare le disposizioni impartite dal RSPP e dai preposti. COLL. SCOLAS. Utilizzare correttamente macchine, apparecchi, dispositivi di sicurezza e protezione STUDENTI Segnalare al RSPP, preposti, i guasti o i difetti di funzionamento di macchine e impianti. Non manomettere dispositivi di sicurezza, segnalazioni ecc. Non compiere di propria iniziativa operazioni non di loro competenza.. Pagina 121 di 203 PROGRAMMAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE a.s. 2014/2015 ATTIVITA’ DEFINIZIONE DELL’ATTIVITA ESECUTORE VERIFICA DELLA DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI NEGLI EDIFICI. VERIFICA DEL PERSONALE IN SERVIZIO PERMANENTE. Valutazione del numero d’alunni per classe in rapporto alla superficie dell’aula. Presenza d’alunni portatori di handicap. Dirigente Scolastico o suo rappresentante Controllo dei ruoli svolti dal personale nelle attività di prevenzione e protezione. RSPP NOMINE DEL PERSONALE E CONTROLLO FORMAZIONE DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE NELL’EDIFICIO. RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI AGGIORNAMENTI DOCUMENTAZIONE Nomine dal personale delle attività di prevenzione e protezione vacanti. Dirigente Scolastico RSPP Addetti SPP Responsabili dei laboratori / preposti Coordinatori gestione emergenze (Prev. Incendi – Primo Soccorso) Controllo della formazione obbligatoria. Distribuzione del personale addetto alle emergenze secondo esigenze di sicurezza (antincendio e primo soccorso). Almeno una volta all’anno scolastico, nei primi 3 mesi Documento di programmazione delle misure di prevenzione A inizio dell’anno scolastico aggiornamento dei documenti: Valutazione dei rischi Check-list Programma degli interventi Piano d’emergenza Valutazione rischio incendio Pagina 122 di 203 Dirigente Scolastico o suo rappresentante Dirigente Scolastico o suo rappresentante Dirigente Scolastico, RSPP, RLS, MC ove nominato Dirigente Scolastico RSPP PROGRAMMAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE a.s. 2014/2015 ATTIVITA’ DEFINIZIONE DELL’ATTIVITA VERIFICA DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DI STRUMENTI E ATTREZZATURE Verifica della funzionalità delle attrezzature in relazione alle norme di sicurezza: Controllo dei regolamenti specifici. Revisione procedure specifiche Verifica dei presidi di prevenzione e protezione. Programmazione dell’attività di formazione specifica. AGGIORNAMENTO DEGLI A inizio dell’anno scolastico invio di una nuova notifica al Proprietario dell’Edificio ADEMPIMENTI A CARICO contenente delle ulteriori misure di prevenzione a suo carico: DEL PROPRIETARIO Valutazione dei rischi – programma degli interventi DELL’EDIFICIO ATTIVITÀ’ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE ATTIVITÀ’ DI FORMAZIONE ATTIVITÀ’ DI INFORMAZIONE Stesura e formalizzazione del programma di formazione e informazione: Controllo della formazione dei lavoratori Controllo della formazione dei preposti Controllo della formazione dei dirigenti Controllo della formazione degli addetti alle emergenze Controllo programmi formativi per gli studenti equiparati Controllo informazione a tutti gli studenti Programmazione con enti esterni di attività da sviluppare nell’anno scolastico (Protezione Civile,Az.USL ecc…): Programmazione per tutto il personale e gli studenti: nuovo lay-out scolastico variazioni e modifiche del piano d’emergenza documento di programmazione delle misure di prevenzione procedure di sicurezza relative alle varie attività Nelle classi prime all’interno del progetto accoglienza: diritti e doveri lay-out scolastico regolamenti e comportamento illustrazione del piano d’emergenza Pagina 123 di 203 ESECUTORE RSPP Ai responsabili dei lab.di Chimica, Fisica, Informatica, ecc… Dirigente Scolastico o suo rappresentante RSPP RSPP POOL ACCOGLIENZA (Allegato n°2 ) CHECK LIST N.4 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIOE DELLE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Legenda: I: Informazione F: Formazione DATA Da 01/09/14 a 31/10/14 Da 01/11/14 a 30/11/14 Da 01/11/14 a 30/11/14 Da 15/09/14 a 31/10/14 DESCRIZIONE dell’ATTIVITA’ IMPEGNO ORARIO L’attività di informazione rivolta al personale docente e non docente illustrata dal RSPP è relativa a: nuovo lay-out scolastico variazioni e modifiche del piano di emergenza (attività rivolta al personale in servizio) L’attività di formazione rivolta al personale docente e non docente illustrata dal RSPP è relativa a: formazione base sicurezza sul lavoro procedure di emergenza (attività rivolta al personale in servizio di nuova nomina) L’attività di formazione rivolta ai preposti identificati ruolo e responsabilità L’attività di formazione e informazione rivolta agli studenti delle prime classi da docenti incaricati e dal RSPP è relativa a: lay-out scolastico regolamenti e comportamento illustrazione del piano di emergenza organizzazione del sistema prevenzionistico Parte dell’attività sarà effettuata nell’ambito del progetto accoglienza durante la prima settimana di lezione. Pagina 124 di 203 MATERIALI UTILIZZATI E CONSEGNATI ATTIVITA ESECUZIONE SI - NO 2h I SI 10 h F SI F Video “SCUOLA SICURA” consegna “LIBRETTO F DATA Da 20/09/14 a 10/10/14 Da 10/10/14 al 20/10/14 Da 10/10/14 a 10/11/14 Da 01/11/14 a 10/11/14 DESCRIZIONE dell’ATTIVITA’ IMPEGNO ORARIO L’attività di formazione e informazione rivolta agli Intervento sul studenti delle classi che affrontano specifiche attività di gruppo classe: laboratorio per la prima volta è relativa a: Da 1h a 2 h la sicurezza nei laboratori: rischi, danni, prevenzione Procedure di sicurezza: utilizzo di macchine, impianti, attrezzature, sostanze Utilizzo DPI L’attività è stabilita dai singoli docenti a seconda delle necessita e della specificità del lavoro programmato durante l’anno. L’attività di informazione rivolta al nuovo personale docente e non docente illustrata dal RSPP lay-out scolastico regolamenti e comportamento illustrazione del piano di emergenza organizzazione del sistema prevenzionistico (attività rivolta al personale che non era in servizio all’inizio dell’anno scolastico in servizio) L’attività di formazione e informazione rivolta agli studenti delle classi 2°, 3°, 4°, 5° è relativa a: prove di evacuazione:la conoscenza delle modalità di comportamento individuali che garantiscono la sicurezza collettiva L’attività di formazione rivolta al personale addetto alla gestione delle emergenze effettuata dal RSPP è relativa a: valutazione delle funzioni individuali nell’evacuazione (prima prova) Pagina 125 di 203 4h MATERIALI UTILIZZATI E CONSEGNATI ATTIVITA N.B.: I programmi svolti sono indicati sul registro di classe. F I N.B.: in collaborazione possibilmente con la Protezione Civile F F ESECUZIONE SI - NO SI DATA DESCRIZIONE dell’ATTIVITA’ Da 01/11/14 a 10/11/14 L’attività di formazione rivolta al personale (studenti o ausiliari) addetti all’assistenza ai disabili dal RSPP è relativa a: Comportamenti specifici durante l’evacuazione Da 10/10/14 a 10/11/14 L’attività di formazione rivolta a tutti i presenti nei locali della scuola è relativa a: Prova di evacuazione L’attività d’informazione rivolta a tutti i docenti durante il collegio è relativa a: Presentazione assetto Sistema Prevenzionistico Risultati della prova di evacuazione Elezione e/o funzione del RLS Da 25/11/14 a 30/11/14 Da 10/12/14 a 31/08/15 Data da definire __/02/15 Data da definire __/05/15 IMPEGNO ORARIO MATERIALI UTILIZZATI E CONSEGNATI ATTIVITA N.B.:attività concordata con il coordinatore degli insegnanti di sostegno F F N.B.: attività verbalizzata I L’attività di formazione rivolta al personale nominato alla gestione emergenze in corsi specifici è relativa a: Formazione di base Prevenzione incendi Esami da sostenere presso i VVF Primo soccorso L’attività d’informazione rivolta a tutti i docenti durante il collegio è relativa a: Comunicazioni sulla sicurezza Attuazione interventi programmati N.B.: v. programmi e attestati F N.B.: attività verbalizzata I L’attività d’informazione rivolta a tutti i docenti durante il collegio è relativa a: Comunicazioni sulla sicurezza Attuazione interventi programmati N.B.: attività verbalizzata I Pagina 126 di 203 ESECUZIONE SI - NO DATA DESCRIZIONE dell’ATTIVITA’ IMPEGNO ORARIO MATERIALI UTILIZZATI E CONSEGNATI ATTIVITA N.B.:attività concordata con il coordinatore degli insegnanti di sostegno F 10/05/15 al 20/05/15 L’attività di formazione rivolta al personale addetto alla gestione delle emergenze effettuata dal RSPP è relativa a: valutazione delle funzioni individuali nell’evacuazione (seconda prova) 10/05/15 al 20/05/15 L’attività di formazione rivolta al personale (studenti o ausiliari) addetti all’assistenza ai disabili dal RSPP è relativa a: Comportamenti specifici durante l’evacuazione F 20/05/15 al 30/05/15 L’attività di formazione rivolta a tutti i presenti nei locali della scuola e monitorata dalla protezione civile è relativa a: Prova di evacuazione L’attività d’informazione rivolta a tutti i docenti durante il collegio è relativa a: Comunicazioni sulla sicurezza Attuazione interventi programmati F 14/06/15 Pagina 127 di 203 N.B.: attività verbalizzata I ESECUZIONE SI - NO RICOGNIZIONE PERSONALE FORMATO PROGRAMMI– ATTESTATI (Allegato n° 3 ) CHECK LIST N.4 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Ricognizione effettuata da DSGA dott.ssa Pietropaolo Maria in data settembre 2013 con la collaborazione della assistente amministrativa Fracapane Maria Legenda: Per il personale formato mettere nelle caselle il n. di ore di formazione effettuate - Inserire se esiste il programma del corso di formazione e se il personale è in possesso dell’attestato. Per il personale da formare indicare con una X nella casella corrispondente la formazione necessaria – Inserire nell’ultima colonna le informazioni relative alla formazione. N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI NERI UGO RSPP ANAMIATI GIUSEPPE ASPP X SI 13 FEBBRAIO 2013 LAGANÀ DANILA ASPP X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI SI 14.02.2013 15.04.2003 X SI SI SI SI 13.02.2013 15.04.2003 08.05.2008 15 APRILE 2003 X SI SI 13.02.2013 15.04.2013 SOLLAZZO MARIA GRAZIA X X X X CHISARI CATERINA X X CALÌ GIUSEPPE X FULCO DEMETRIO X FRACAPANE MARIA X X SI 13 FEBBRAIO 2013 LAFACE ANTONIETTA X X SI 13 FEBBRAIO 2013 Pagina 128 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI MARRA ANTONINO RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI X 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI X SI 13 FEBBRAIO 2013 GERIA DIEGO X X SI 14 FEBBRAIO 2013 MAZZU’ CATARINA X X SI 14 FEBBRAIO 2013 MORABITO FRANCESCA MARIA X X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI SI 13.02.2013 15.04.2013 X SI SI 13.02.2013 15.04.2013 CALABRESE GIUSEPPE X SI 13 FEBBRAIO 2013 CALABRÒ ANTONINO X SI 13 FEBBRAIO 2013 CAVALIERI LOREDANA X SI 13 FEBBRAIO 2013 CREA ANNUNZIATA X SI 13 FEBBRAIO 2013 D'ANGELO GIOVANNA CARMELA X SI 13 FEBBRAIO 2013 DODDIS SALVATORE X SI 13 FEBBRAIO 2013 GATTUSO PAOLA X SI 13 FEBBRAIO 2013 GIARMOLEO ANTONIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 LABATE MORO GIUSEPPINA X SI 13 FEBBRAIO 2013 LAGANA' DANILA X SI 13 FEBBRAIO 2013 ARCO PASQUALE X AZZARA' AURELIO X FOTIA VINCENZA IMPALA’ ROMANO Pagina 129 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI LEGATO MARIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 LO GIUDICE VITTORIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 MALLAMACI GIUSEPPE X SI 13 FEBBRAIO 2013 MARRA ANTONINO X SI 13 FEBBRAIO 2013 MOTTA MARIO GIOVANNI X SI 13 FEBBRAIO 2013 PAVIGLIANITI CONSOLATO PELLICANO’ MARIA ANTONIETTA X SI 13 FEBBRAIO 2013 PENNESTRI' SALVATORE X SI 13 FEBBRAIO 2013 PIETROPAOLO MARIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 POLIMENO SERGIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 ROMEO STEFANO X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI 7 GIUGNO 1999 X SI SI 13.02.2013 15.04.2013 TRIPODO MARIA ANGELA X SI 13 FEBBRAIO 2013 VERDUCI MARIA ANTONIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 AMADEO ANTONIETTA X SI 13 FEBBRAIO 2013 AMEDEO GIROLAMA X SI 13 FEBBRAIO 2013 X PUTORTI’ ROSALBA SCOPELLITI GIUSEPPE X SGRO' ANTONIETTA ABBAGNATO EMILIA Pagina 130 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI AMODEO FELICIA GIUSEPPINA ARIENTI CESIRA X SI 13 FEBBRAIO 2013 AROMATO MARIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 ARTUSO ANTONIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 ASCRIZZI DANIELA X SI 13 FEBBRAIO 2013 ATTANASI FRANCESCO X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI SI 13.02.2013 17.03.2008 BARRECA ROBERTA MANUELA X SI 13 FEBBRAIO 2013 BENEDETTO ANNA ANGELINA X SI 13 FEBBRAIO 2013 BRANCA MARIA CONCETTA X SI 13 FEBBRAIO 2013 SI 15 APRILE 2003 BAEZ CLARA ELIZABETH X BARBARO SAVERIA BARILLA' FRANCESCA BARILLA’ PAOLA BRANCATI ANNA MARIA CALI' GIUSEPPE X CANALE ANTONIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 CANTARELLA GIUSEPPE X SI 13 FEBBRAIO 2013 CARDO SANTA X SI 13 FEBBRAIO 2013 CARNEVALE MARIA X SI 13 FEBBRAIO 2013 Pagina 131 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE X CARTELLA GRAZIA X CATANOSO ANNA MARIA CHISARI CATERINA X STUDENTI EQUIPARATI SI 13 FEBBRAIO 2013 SI 15 APRILE 2003 18 APRILE 2003 09 MAGGIO 2013 08 MAGGIO 2008 13 FEBBRAIO 2013 CIANCIA MARIA LETIZIA X SI SI SI SI CICALA CATERINA X SI 13 FEBBRAIO 2013 CITRO GIOVANNI X SI 13 FEBBRAIO 2013 COLISTRA MONICA X SI 13 FEBBRAIO 2013 COMO PAOLO X NO CONDELLO GAETANA X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI SI 13 FEBBRAIO CONDEMI MARIA GIULIA X SI 20132006 13 FEBBRAIO 2013 CORDOVA ANGELICA X SI 13 FEBBRAIO 2013 CORSARO GIUSEPPE X SI 13 FEBBRAIO 2013 SI AS 2008-2009 X X CONDELLO GRAZIA MARIA X CREA VINCENZINA CREACO DEMETRIO X CRIACO FABIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 CRUPI ORAZIO CLAUDIO X SI 13 FEBBRAIO 2013 DE ROSA ANNA Pagina 132 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI ERRIGO MARIANNA FARALDI EMISIA FAVA CATERINA X SI 13 FEBBRAIO 2013 FAVA CARMELA X SI 13 FEBBRAIO 2013 FORTUGNO FRANCESCA X SI 13 FEBBRAIO 2013 FRENO GIOVANNA X SI 13 FEBBRAIO 2013 FUCA' GIOVANNI X SI 13 FEBBRAIO 2013 GERIA DIEGO X SI 13 FEBBRAIO 2013 GIORDANO ANNUNZIATA X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI SI 13.02.2013 15.04.2003 IRACA' GIULIA X NO LA FRONTE ROSA ANTONIA VERA X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI 13 FEBBRAIO 2013 X SI SI 13.02.2013 15.04.2003 GRECO MARIANO IACOPINO MARIA CARMEN IERECITANO GIUSEPPA INTERDONATO GABRIELLA X LA GATTUTA FRANCESCA LA VALVA GIUSEPPE LAGANA’ FRANCESCA LAMPANTE ANNA MARIA X Pagina 133 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI LEONE RACHELE X SI 13 FEBBRAIO 2013 LEOTTA VINCENZO X SI 13 FEBBRAIO 2013 LIGATO DOMENICO X SI 14 FEBBRAIO 2013 LUCA' VINCENZO X SI 14 FEBBRAIO 2013 LUPOLI ANTONINA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MAGGIO VINCENZA RITA X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 MAZZEO ADALGISA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MINNITI MATTIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MORACE MARIANGELA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MORICCA GIUSEPPE X SI 14 FEBBRAIO 2013 MORISANO IOLANDA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MUSOLINO FRANCESCA X SI 14 FEBBRAIO 2013 MALARA GIOVANNI MALAVENDA FORTUNATO MANTI DOMENICO MARRARA GIUSEPPINA MARTINO ANGELA NASONE DOMENICO NERI GRAZIA Pagina 134 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 PALMISANO LILIANA AUSILIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PARRA ANNALISA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PELUSO RITA MARIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PENSABENE FRANCESCA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PIZZIMENTI ANNA TERESA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PLUTINO ELISABETTA X SI 14 FEBBRAIO 2013 POLIMENO ANTONIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 PRATICO' FRANCESCO PRATICÒ PATRIZIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 PROVAZZA ROSA X SI 14 FEBBRAIO 2013 RIPOLI TIZIANA GIOVANNA X SI 14 FEBBRAIO 2013 ROMEO ANNA MARIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 NERI TIZIANA LUCIA NESTICO’ FILOMENA NETO GIULIA FORTUNATA PALAMARA FRANCESCO PENSABENE ANTONINO EMANUELE PLUTINO CARMELA PRINCI IMMACOLATA Pagina 135 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI ROMEO FRANCESCO GIUSEPPE ROMEO FEDERICA MARIA PIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 ROMEO MARIA PIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 ROSSOMANDO ROSSANA X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI SI 14.02.2013 15.04.2003 SCALI ROSANNA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SCAMBELLURI ROSALBA X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 SCRIVO PAOLA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SCUNCIA CARMELA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SIRIO ELVIRA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SMORTO LAURA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SPADARO ASSUNTA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SPATARO ANNA MARIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SPINA MARIA ANTONIETTA X SI 14 FEBBRAIO 2013 SANT'AMBROGIO CARLO YURI SANTORO FORTUNATA X SCARCELLA VINCENZO SCIARRONE MARIANTONELLA SCORDO ANNAMARIA SPINELLA FRANCESCA Pagina 136 di 203 N. NOMINATIVO PERSONALE ESISTENZA ATTESTATO SI - NO FORMAZIONE OBBLIGATORIA DATA FORMAZIONE LAVORATORI RSPP ASPP DIRIGENTI PREPOSTI RLS PRIMO SOCCORSO PREVENZIONE INCENDI 81 BASE 4 ORE 81 SPEC. 4-8 ORE STUDENTI EQUIPARATI SURACE MARIA SVELO CLAUDIA SANTA TAVERRITI MARIA PIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 X SI 14 FEBBRAIO 2013 VOLLARO MARINA X SI SI SI SI 05.10.2013 08.10.2012 03.10.2013 14 FEBBRAIO 2013 ZAFFIRO ANNAMARIA X SI 14 FEBBRAIO 2013 TRIOLO CARMELA GIOVANNA TRIPODI GRAZIA TURANO DOMENICA TURRISI GIUSEPPINA TUSCANO MONICA X VICARI NICOLA X X ZUMBO LUIGI FRANCESCA Allegati: Attestati di partecipazione di ogni corso Pagina 137 di 203 (Allegato n° 4 ) CHECK LIST N.6 ELENCO PROCEDURE – ISTRUZIONI OPERATIVE AUTORIZZATE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 po Legenda: PO procedura operativa; PG procedura gestionale; IO istruzione operativa ARGOMENTO Tipo Data Es. DPI – scelta e utilizzo Lista di distribuzione Luogo di affissione Conservazione Archiviazione Elenco del Indicare il tipo di locale in Devono essere personale a cui sono affisse. indicati i tempi cui è stata insieme alla distribuita per persona che ne ha tipo di la responsabilità mansione ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PO 5/12/2013 ADDETTI PRIMO SOCCORSO BACHECA ALBO UFFICIO PRESIDENZA PO 5/12/2013 BACHECA ALBO PREVENZIONE TRASMISSIONE MALATTIE EMATICHE PULIZIA E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI PIANO DI EMERGENZA IO 5/12/2013 DOCENTI TUTOR ADDETTI PRIMO SOCCORSO UFFICIO PRESIDENZA UFFICIO PRESIDENZA PO 3/01/2014 PO 20/11/2013 TUTTO IL COLLAB.RI SCOLASTICI LSU PERSONALE ELENCO DI ALCUNE PROCEDURE OPPORTUNE: Istruzione Procedura “Prevenzione trasmissione malattie ematiche” nelle cassette di Pronto Soccorso Procedure “Emergenze” previste nel Piano di Emergenza Procedura “Infortuni” Procedura “Acquisti” Procedura “Appalti” CASSETTE PRONTO SOCCORSO BACHECA ALBO UFFICIO PRESIDENZA SITO ISTITUZIONALE ALBO PLESSO CENTRALE E SEDE STACCATA UFFICIO PRESIDENZA Procedure - Regolamenti “Laboratori – uso struttura, macchine, impianti e DPI” Procedura “Smaltimento rifiuti” Procedure “Gestione progetto alternanza Scuola-Lavoro” Procedure “Lavoratrici Madri” Procedura “Verifica Divieto di fumo” Pagina 138 di 203 (Allegato n°5 ) CHECK LIST N.7 ELENCO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (Titolo III D. Lgs. 81/2008) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Legenda: Da fotocopiare e compilare per ogni LABORATORIO – LAVORAZIONE Da tenere allegato al modulo di consegna dei DPI LABORATORIO di CHIMICA NB.: indicare il tipo di DPI necessario PARTI DEL CORPO Docente Ass.Tecnico cranio MANSIONI Ass. Amministrativo udito occhi vie respiratorie volto mani braccia piedi gambe pelle tronco addome Pagina 139 di 203 Studente Altro (Allegato n° 6) MODULO DI CONSEGNA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Prot. n. OGGETTO: Consegna D.P.I. – dispositivi di protezione individuale (titolo III D. Lgs. 81/2008) Dichiarazione di accettazione del lavoratore Il sottoscritto in servizio presso l'Istituto, dichiara di aver ricevuto in data , i dispositivi di protezione individuali oltre alle note informative specifiche per il proprio mansionario e per il loro utilizzo, indicate nel libretto personale. Dichiara altresì di essere a conoscenza di quanto il D.Lgs. 81/2008, prevedono in merito all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, essendo stato informato e formato sul loro impiego. Si impegna pertanto a farne uso, in base alla formazione ricevuta e in relazione alle disposizioni di servizio, in materia di sicurezza. Dichiara quindi di conservare e utilizzare con cura i dispositivi di protezione individuale presi in consegna e a segnalare tempestivamente al Datore di Lavoro, eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti delle stesse. Luogo e data ………………………….. Per accettazione: (Nome e Cognome) Allegati Tabella caratteristiche DPI consegnati. Pagina 140 di 203 (Allegato n°7. ) CHECK LIST N.8 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 1 ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO Data 5/12/2013 Pagina 1 di 5 INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI RESPONSABILITÀ DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ RIFERIMENTI ARCHIVIAZIONE ALLEGATI LISTA DI DISTRIBUZIONE Agli Addetti designati alla gestione dell’emergenza – Pronto Soccorso Al personale docente e non docente interessato NOME NERI UGO REDAZIONE DATA FIRMA APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE AGGIORNAMENTO VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA EMISSIONI Pagina 141 di 203 VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 1 ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO Data 5/12/2013 Pagina 2 di 5 1.scopo Definire le responsabilità e i compiti per la corretta organizzazione del Primo Soccorso e del Pronto Soccorso all’interno della Scuola/Istituto. Garantire una corretta modalità di gestione della cassetta di pronto soccorso e dei punti di medicazione. 2. campo di applicazione A tutto il personale che, all’interno della scuola, può svolgere a vario titolo un intervento di primo e pronto soccorso, sia sul personale sia sugli allievi. 3. terminologia e abbreviazioni - D.S.: Dirigente Scolastico; - PS : Pronto Soccorso; - RSPP : Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; - RLS: Rappresentante Lavoratori Sicurezza; - PRIMO SOCCORSO: Semplici manovre orientate a mantenere in vita l’infortunato e a prevenire complicazioni; - CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO: contenitore conforme per posizionamento, custodia, accessibilità, etichettatura, contenuto, completezza e corretto stato d’uso dei presidi all’art.2 Decreto 388/03; - PUNTI DI MEDICAZIONE: contenitori con presidi di primo soccorso a tipologia e quantità semplificata, rispetto a quelli della Cassetta di Pronto Soccorso di cui all’art. 2 Decreto 388/03; - PIANO DI PRONTO SOCCORSO: Indica cosa fare in caso di interventi di pronto soccorso. E’ definito dal D.S. in collaborazione con il RSPP e deve essere portato a conoscenza degli addetti al PS e al RLS .Contiene le informazioni su chi, come e quando attivare il 118. Tale piano è parte integrante del piano di emergenza. 4 .responsabilità Vedi paragrafo seguente. 5. descrizione delle attività Compiti e responsabilità dei vari dei soggetti Il D.S. secondo quanto previsto dalle norme vigenti (D.Lgs. 81/2008 e dal Decreto 388/2003), ha la responsabilità di: - designare gli addetti all’emergenza per le misure di PS, in numero sufficiente; - garantire la formazione specifica; - assicurare la presenza di adeguate attrezzature; - prendere i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso tenendo conto anche di altre eventuali persone presenti sul luogo di lavoro. I lavoratori nominati non possono rifiutare la designazione se non per giustificato motivo. Pagina 142 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 1 ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO Data 5/12/2013 Pagina 3 di 5 Compiti dell’addetto al PS Conoscere il piano di Pronto Soccorso previsto all’interno del piano di emergenza e i regolamenti dell’istituto. Attuare tempestivamente e correttamente, secondo la formazione avuta, le procedure di intervento e soccorso. Tenere un elenco delle attrezzature e del materiale di medicazione, controllandone efficienza e scadenza. Tenersi aggiornato sulla tipologia degli infortuni che accadono, confrontandosi con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della scuola. Essere di esempio per il personale lavorando in sicurezza e segnalando le condizioni di pericolo. Cassetta di Pronto Soccorso e punti di medicazione Il DS deve mettere a disposizione dei lavoratori e dei soggetti ad essi equiparati la Cassetta di Pronto Soccorso, custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata, in cui siano costantemente assicurati la completezza ed il corretto stato d’uso dei presidi in essa contenuti, per garantire un primo soccorso rapido ed efficace. Al fine di raggiungere il medesimo obiettivo è opportuno che il DS renda inoltre disponibili, all’interno della scuola, contenitori dotati di presidi di pronto soccorso analoghi a quelli contenuti nella Cassetta di PS, definibili Punti di Medicazione. Ciò si rende necessario per la presenza costante di persone “non lavoratori”, ad es. gli allievi, e la complessità logistico-organizzativa delle strutture scolastiche. Per rendere più semplice l’individuazione delle aree in cui collocare la cassetta di Pronto Soccorso ed i Punti di Medicazione il DS deve operare una disamina riguardo: - n. di lavoratori presenti o ad essi equiparati (Decreto 388/2003); - le aree (aule scolastiche, corridoi, palestre, laboratori) dell’edificio scolastico nelle quali si sono verificati eventi infortunistici; - n. di allievi presenti; - dislocazione delle aule su più piani e/o in diversi edifici; - aule con attività “a rischio”; - particolari condizioni sanitarie di allievi o personale presenti all’interno dell’istituto. I Punti di Medicazione devono essere dotati come minimo di: sapone, guanti non sterili, disinfettante clorato, garze, cerotti. Solo a titolo esemplificativo si suggerisce: - il posizionamento della Cassetta di PS presso l’Ambulatorio (ove presente), o presso l’aula insegnanti o presso il magazzino delle pulizie - il posizionamento dei punti di medicazione ad ogni piano della scuola, in Palestra, nelle adiacenze dei laboratori. Pagina 143 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 1 ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO Data 5/12/2013 Pagina 4 di 5 Risulta inoltre utile dotare le classi e/o sezioni, di un pacco di guanti non sterili da indossare durante il soccorso ad un bambino nel caso di possibile contatto con fluidi biologici. Caratteristica della cassetta di PS Ogni cassetta di Pronto Soccorso deve essere: - segnalata con cartello di salvataggio quadrato: croce bianca in campo verde; - dotata di chiusura, ma non chiusa a chiave; - posizionata a muro, in luogo protetto, possibilmente vicino ad un lavandino per potersi lavare le mani prima e dopo l’intervento; - contrassegnata con un numero o con etichetta specifica, in modo da agevolare le operazioni di reintegro dei presidi; - facilmente asportabile in caso di bisogno. Il contenuto della cassetta di PS viene presentato in allegato con alcune integrazioni proposte dal sistema di emergenza sanitario locale e dai servizi AUSL. Gestione della cassetta di PS e dei punti di medicazione a) utilizzo corrente La cassetta di PS e i punti di medicazione sono utilizzabili, oltre che dall’addetto al PS, anche dal resto del personale. In tal caso è importante che in un momento successivo sia data informazione all’addetto dell’utilizzo del contenuto della cassetta di PS o del punto di medicazione, al fine di ripristinare i presidi usati. b) controllo periodico E’ fondamentale da parte dell’addetto PS, definito responsabile della tenuta di quella determinata cassetta di ps o punto di medicazione, il controllo periodico per mantenerne il contenuto in quantità e stato di conservazione adeguati. Il controllo deve essere eseguito : - una volta al mese; - successivamente in occasione di un infortunio per il quale si possa pensare o si ha la certezza che il contenuto della cassetta sia significativamente alterato. Si suggerisce quindi di verificare: - la presenza dei presidi per tipologia e quantitativo; - la integrità; - le date di scadenza del presidio integro; - le indicazioni specifiche di conservazione e di durata del presidio aperto. Se al termine del controllo emerge la necessità di acquistare dei presidi, l’addetto al PS informerà il RSPP, che vi provvederà. Il reintegro deve avvenire nel minore tempo possibile. Il DS valuta l’opportunità di tenere una scorta di presidi. Pagina 144 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 1 ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO SCOLASTICO Data 5/12/2013 Pagina 5 di 5 6.riferimenti D.Lgs. 81/2008 Ministero della sanità- ISS- Ministero della Pubblica istruzione “Linee guida per gli interventi di educazione alla salute e di prevenzione delle infezioni da HIV nelle scuole” 1992 Decreto 388 del 15 luglio 2003 7.archiviazione La presente procedura viene consegnata agli operatori in indirizzo. E’ custodita in originale nell’ufficio dal RSPP nel contenitore Procedure. Sarà responsabilità dello stesso sottoporla al Dirigente Scolastico per gli aggiornamenti ogni due anni. Le procedure precedenti sono archiviate e conservate nel medesimo luogo. 8.allegati Allegato 1 “Elenco dei presidi sanitari contenuti nella cassetta di pronto soccorso” Allegato 1 bis “Modulo di controllo presidi sanitari cassetta di pronto soccorso” Allegato 2 Istruzione Operativa “Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica” Pagina 145 di 203 Allegato n°1 ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO L’elenco dei presidi è quello previsto dall’allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO AZIENDALE”, integrato con alcuni presidi (in corsivo nel testo) ritenuti utili dal Sistema di Emergenza Sanitaria Locale e dai Servizi AUSL. Ogni cassetta di Pronto Soccorso, (opportunamente segnalata e dotata di chiusura) deve essere posizionata a muro. Deve essere inoltre facilmente asportabile in caso di intervento; deve contenere almeno: N. 1 confezione di sapone liquido (integrato) N. 5 paia di guanti sterili monouso N. 1 confezione di guanti monouso in vinile o in lattice (integrato) N. 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro N. 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – 0,9%) da 500 ml N. 1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 vol. da 100 g (integrato) N. 1 confezione di clorossidante elettrolitico al 10% pronto ferita (ad es. Amuchina o altri prodotti analoghi) (integrato) N. 1 rotolo benda orlata alta 10 cm (integrato) N. 2 rotoli di cerotto alto 2,5 cm N. 2 confezione di cerotti di varie misure. N. 1 confezione di cotone idrofilo da 100 g. N. 10 compresse di garze sterili 10x10 in buste singole. N. 2 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole . N. 1 confezione di rete elastica di misura media. N. 2 confezioni di ghiaccio pronto uso. N. 3 lacci emostatici. N. 2 teli sterili monouso N. 1 coperta isotermica monouso (integrato) N. 1 termometro. N. 1 paio di forbici con punta arrotondata (integrato) N. 2 paia di pinzette da medicazione sterili monouso. N. 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari. N. 1 Visiera Paraschizzi N. 1 Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa N. 1 Pocket Mask (integrato) Libretto con nozioni di Pronto Soccorso Elenco dei presidi contenuti Istruzione “Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica” Istruzioni sull’uso dei presidi e dei dispositivi di protezione individuale contenuti NOTA BENE PUNTI DI MEDICAZIONE: contenitori con presidi di primo soccorso a tipologia e quantità semplificata, rispetto a quelli della Cassetta di Pronto Soccorso di cui all’art. 2 Decreto 388/03. I Punti di Medicazione devono essere dotati come minimo di: sapone, guanti non sterili, disinfettante clorato (es. Amuchina o altri analoghi), garze, cerotti. Pagina 146 di 203 Allegato n°1 bis MODULO CONTROLLO PRESIDI SANITARI CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO N.______ ) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Legenda Firma addetto: Firma leggibile dell’addetto che esegue il controllo. Data controllo: Scrivere la data Compilazione tabella: indicare con una X Conform eSostituir e/ integrare Conform eSostituir e/ integrare Conform eSostituir e/ integrare Conform eSostituir e/ integrare Firma addetto __________________________________________________________________ Data controllo --/--/---- --/--/---- --/--/-----/--/---N. Stato del presidio Contenuto 1 5 1 1 3 1 1 1 2 2 1 10 2 1 2 3 2 1 1 1 2 2 1 1 Confezione di sapone liquido Paia di Guanti sterili monouso Confezione di guanti monouso in vinile o in lattice Flac. di soluz. cutanea iodopovidone al 10% di iodio 1 l Flac. di soluz. fisiologica (sodio cloruro – 0,9%) 500 ml Confezione di acqua ossigenata F.U. 10 vol. 100 g. Conf. di clorossidante elettrolitico al 10% (Amuchina o altri prodotti analoghi) Rotolo di benda orlata alta 10 cm Rotolo di cerotto alto 2,5 cm Confezione di cerotti di varie misure Confezione di cotone idrofilo da 100 g Compresse di garze sterili 10x10 in buste singole Compresse di garza sterile 18x40 in buste singole Confezione di rete elastica di misura media Confezione di ghiaccio pronto uso istantaneo Lacci emostatici Teli sterili monouso Coperta isotermica monouso Termometro Paio di forbici con punta arrotondata Paio di pinzette in confezione sterile monouso Sacchetti monouso per raccolta dei rifiuti sanitari Visiera Paraschizzi Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa E’ presente 1’apparecchio nella CASSETTA PS posizionata nel ________________________________ Pagina 147 di 203 1 Pocket Mask 1 1 1 1 Libretto con nozioni di Pronto Soccorso Elenco dei presidi contenuti modulo per la verifica del controllo Istruzione “Prevenzione malattie a trasmissione ematica” 1 Istruzioni sull’uso dei presidi e dei D.P.I. Alla data del controllo la cassetta è risultata: conforme con necessità di reintegro dei presidi indicati. Per l’acquisto una copia del presente modulo è stata consegnato in data ___________________ a (Nome Cognome) __________________________. All’arrivo del materiale richiesto consegnare all’addetto di PS (Nome Cognome) _______________ Pagina 148 di 203 Allegato n° 2 Istruzione Operativa “PREVENZIONE DELLE MALATTIE A TRASMISSIONE EMATICA” LISTA DI DISTRIBUZIONE Da affiggere all’interno della cassetta di Pronto Soccorso A tutti i collaboratori scolastici A tutti gli addetti al Pronto soccorso NOME DATA FIRMA REDAZIONE APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE AGGIORNAMENTO VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA EMISSIONI 1. SCOPO Procedura Operativa utile ad evitare rischi di trasmissione di malattie ematiche durante le operazioni di soccorso, disinfezione di ferite. 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Al fine di evitare la trasmissione di malattie che si trasmettono con liquidi organici infetti, in particolare sangue (epatite B - epatite C - AIDS etc.), si danno le seguenti indicazioni: E’ necessario indossare guanti monouso ogni volta si preveda di venire in contatto con liquidi organici di altre persone (es. per medicazioni, igiene ambientale) Gli strumenti didattici taglienti (forbici, punteruoli, cacciaviti ecc.) devono essere preferibilmente personali e comunque, qualora si imbrattino di sangue, devono essere opportunamente disinfettati. Il disinfettante da utilizzare per le superfici e/o i materiali imbrattati di sangue o altri liquidi organici è una soluzione di cloro attivo allo 0,5% che si ottiene diluendo 1 parte di candeggina in 9 parti di acqua (es 1 bicchiere di candeggina in 9 di acqua) Per la disinfezione delle superfici e delle attrezzature si procede come indicato di seguito: - indossare guanti monouso - allontanare il liquido organico dalla superficie con carta assorbente - detergere la superficie con soluzione detergente - disinfettare con una soluzione di cloro attivo allo 0,5% preparata come detto sopra e lasciare agire la soluzione per un tempo minimo di 10 minuti - sciacquare con acqua - allontanare tutto il materiale utilizzato direttamente nel sacchetto apposito per la raccolta dei rifiuti sanitari togliere i guanti, gettarli nel sacchetto porta-rifiuti, chiudere il sacchetto contenente i rifiuti e smaltirlo lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone N.B.: è necessario controllare la composizione del prodotto a base di Ipoclorito di sodio a disposizione, ed assicurarsi che abbia una concentrazione di cloro attivo al 5-6%. Pagina 149 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 Data 5/12/2013 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Pagina 1 di 6 LISTA DI DISTRIBUZIONE Docenti impegnati nei progetti alternanza scuola lavoro NOME DS Ugo NERI REDAZIONE DATA 5/12/2013 FIRMA APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE AGGIORNAMENTO VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA EMISSIONI Pagina 150 di 203 VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Data 5/12/2013 Pagina 2 di 6 1. scopo A norma dell’art.1 del D. Lgs n. 77/2005 l’Alternanza Scuola-Lavoro è disciplinata come modalità di realizzazione di corsi del secondo ciclo, nel sistema dell’istruzione, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base le competenze spendibili nel mercato del lavoro. 2. campo di applicazione Stage in Azienda – Alternanza scuola lavoro. L’alternanza scuola lavoro è una modalità didattica, pertanto non costituisce RAPPORTO DI LAVORO. 3. terminologia e abbreviazioni Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati ai lavoratori gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Studente = Lavoratore 4. responsabilità SCUOLA Dirigente Scolastico: responsabile istituzione scolastica Tutor interno docente: (Art. 5 comma 2 D. Lgs. 77/05) svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la collaborazione del tutor esterno, il corretto svolgimento del percorso di alternanza AZIENDA Datore di lavoro : responsabile azienda Tutor esterno aziendale: (Art. 5 comma 3 D. Lgs. 77/05) favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all’istituzione scolastica ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi Pagina 151 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 Data 5/12/2013 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO FIGURA CHE SVOLGE L’ATTIVITÀ DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ Valutazione rischi Coordinamento interno Formazione Dispositivi di protezione individuale Sorveglianza sanitaria Pagina 3 di 6 Dirigente Scolastico Tutor interno Responsabile Azienda Tutor esterno ® © ® © © © ® © ® © © © ® ® ® ® ® ® ® = Responsabile © = Coinvolto 5. Descrizione delle attività La scuola progetta percorsi per l’acquisizione di competenze in situazioni lavorative, da parte degli studenti. Vengono individuate le aziende che aderiscono al progetto di alternanza scuola lavoro. Il progetto educativo è oggetto di una convenzione tra SCUOLA e AZIENDA, che regola i rapporti e la responsabilità dei soggetti coinvolti. Durante la realizzazione del progetto lo STUDENTE entra fisicamente in un luogo di lavoro e la sua equiparazione a lavoratore diviene completa. Pertanto l’applicazione delle leggi di tutela della SALUTE E SICUREZZA diviene un obbligo preciso a carico della Scuola e dell’Azienda Pertanto preliminarmente all’avvio degli stage in azienda la SCUOLA prevede una FORMAZIONE GENERALE tenuta per gli studenti, partecipanti al progetto, in ambiente scolastico dal TUTOR interno e/o dal RSSP per n° 4 ore. Inoltre preliminarmente all’avvio degli stage l’Azienda è tenuta realizzare una FORMAZIONE SPECIFICA ed un ADDESTRAMENTO per gli studenti, partecipanti al progetto, in ambiente di lavoro tenuta dal TUTOR aziendale per n° X di ore da concordare secondo eventuali accordi locali. SCUOLA – FORMAZIONE GENERALE Contenuti 1. Quadro normativo in materia di igiene e sicurezza: Obblighi e responsabilità del datore di lavoro e dei lavoratori Organizzazione del sistema prevenzionistico aziendale Valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione Pagina 152 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Data 5/12/2013 Pagina 4 di 6 2. Concetti generali di Rischio, Danno e Prevenzione: Rischi chimici, fisici, biologici, infortuni, organizzazione del lavoro Misure di prevenzione collettiva Misure di protezione individuale – DPI Norme generali – segnaletica di sicurezza Modalità Corso: “L’ABC della sicurezza e igiene sul lavoro” . Lezioni da 4 ore . Sussidio didattico CD L’ABC della sicurezza e igiene sul lavoro AZIENDA – FORMAZIONE SPECIFICA Contenuti Caratteristiche del luogo di lavoro Organizzazione del sistema prevenzionistico aziendale Rischi presenti Misure di prevenzione collettiva e individuale adottate Procedure operative di sicurezza (pronto soccorso e emergenza Modalità N. di ore da definire (secondo gli accordi locali) CRITICITA’ Disponibilità delle AZIENDE Elenco Aziende “SICURE” Disagio degli studenti al primo approccio lavorativo Studente equiparato a lavoratore a tutti gli effetti ma più vulnerabile Studente spesso utilizzato per sostituire altri Tutor assenti Scarsa attenzione alla formazione alla SICUREZZA Infortuni durante l’ALTERNANZA Pagina 153 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Data 5/12/2013 Pagina 5 di 6 SCUOLA Organizzazione Sistema Prevenzionistico Attrezzature Emergenze AZIENDA Organizzazione Sistema Prevenzionistico Attrezzature Misure di prevenzione collettiva Procedure DPI Dispositivi di Protezione Individuali COORDINAMENTO SICUREZZA Il datore di lavoro aziendale fornisce dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. I datori di lavoro: a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori informandosi reciprocamente. COORDINAMENTO ATTIVITA’ FORMATIVA - LE CONVENZIONI A norma dell’ART. 3 COMMA 4 DEL D.Lgs. 77/05 il coordinamento dell’attività formativa è regolata da apposita Convenzione tra l’Istituzione scolastica e le Imprese, in relazione al progetto formativo, disciplinando i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi di alternanza, ivi compresi gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei partecipanti. CONTENUTI DELLE CONVENZIONI La convenzione è lo strumento che definisce compiti e responsabilità. SCUOLA COMPETENZE SPECIFICHE FORMAZIONE GENERALE PROGETTO FORMATIVO VERIFICHE TUTOR SCUOLA Pagina 154 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 2 GESTIONE PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Data 5/12/2013 Pagina 6 di 6 AZIENDA ADEMPIMENTO DELLE NORME DI SICUREZZA INFORMAZIONI SUL SISTEMA PREVENZIONISTICO AZIENDALE FORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI AMBIENTE E MACCHINE FORNITURA DPI E FORMAZIONE ALLO USO PROCEDURE GESTIONE EMERGENZE VISITA MEDICA TUTOR AZIENDALE SORVEGLIANZA SANITARIA Si consiglia che gli studenti in Alternanza Scuola/Lavoro NON siano adibiti a mansioni a rischio. In caso contrario deve essere sottoposto a VISITA MEDICA effettuata dal Medico Competente dell’Azienda. Tale sorveglianza e da considerarsi una visita di idoneità alla mansione specifica tesa ad individuare eventuali controindicazioni. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo NERI Pagina 155 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 1 di 9 3/01/2014 INDICE 1. 2. 3. 4. 6. 6. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI RESPONSABILITÀ DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ RIFERIMENTI LISTA DI DISTRIBUZIONE Collaboratori Scolastici Personale esterno LSU addetto alle pulizie NOME DATA FIRMA REDAZIONE APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE AGGIORNAMENTO VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA EMISSIONI Pagina 156 di 203 VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 2 di 9 3/01/2014 1.scopo Definire le responsabilità e i compiti per la corretta pulizia igienica dei locali scolastici. Quando ci si preoccupa dell’igiene come prevenzione della trasmissione di malattie contagiose si pensa all’igiene ospedaliera, all’igiene nella produzione degli alimenti, ma poca attenzione viene data all’igiene degli ambienti di vita nella trasmissione di infezioni comunitarie. Nella strategia di prevenzione delle malattie contagiose oltre all’utilizzo razionale degli antibiotici e l’importanza dei vaccini, è necessario includere le norme comportamentali igieniche individuali e la “prevenzione attraverso l’igiene degli ambienti di vita”, includendo la vita in collettività. Uno dei punti critici nel raggiungimento della corretta igiene nell’ambiente di vita è l’adeguata formazione del personale coinvolto, affinché vi sia un approccio responsabile all’utilizzo di detergenti e disinfettanti, evitando l’uso indiscriminato di tali prodotti che potrebbe risultare pericoloso e inefficace. Un ambiente visibilmente pulito non significa necessariamente sicuro dal punto di vista igienico. L’obiettivo deve essere quello di pulire “igienicamente” un ambiente al fine di prevenire la trasmissione di germi patogeni attraverso oggetti e superfici contaminate. 2. campo di applicazione Tutto il personale collaboratore scolastico ed al personale LSU addetto alle pulizie. 3. terminologia e abbreviazioni - PULIZIA rimozione meccanica dello sporco e del materiale organico da superfici, oggetti, cute e mucose. E’ eseguita di norma con l’impiego di acqua, con o senza detergenti. - - - DETERGENTI sostanze che modificano la tensione superficiale. Il grasso e lo sporco in genere sono adesi alle superfici con forze di tensione superficiale: il detergente, diminuendo la tensione superficiale fra sporco e superficie, favorisce l’asportazione dello sporco stesso. PRODOTTI DI PULIZIA Per la pulizia degli ambienti si ritengono indispensabili i seguenti prodotti: • Detergente per superfici. • Detergente per pavimenti. • Crema detergente abrasiva per i sanitari. • Disincrostante. • Per la disinfezione di alcuni "punti critici" si utilizza l'ipoclorito di sodio. USO DEI PRODOTTI I prodotti per la pulizia annoverano, fra i loro componenti, un certo numero di sostanze (fragranze, solventi) che, se inalate o manipolate senza guanti, possono causare irritazione alle mucose respiratorie o alla pelle, fino a conseguenze più gravi nelle persone (sia operatori che alunni) allergiche a tali sostanze. Il rischio di raggiungere concentrazioni pericolose per la salute non si può escludere in specifiche condizioni ambientali, quali un inadeguato ricambio dell'aria Pagina 157 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 3 di 9 3/01/2014 sia naturale che artificiale, le ridotte dimensioni degli ambienti, gli utilizzi impropri (dosi eccessive, uso di più prodotti miscelati ecc.). Non bisogna sottovalutare infine, il problema della diffusione di detergenti e disinfettanti che finiscono nell'ambiente con possibili ripercussioni nell'ecosistema. • Evitare dosi eccessive di prodotto. • Evitare usi impropri (simultanei di prodotti diversi). • Seguire le istruzioni del produttore. La diluizione dei prodotti deve essere effettuata seguendo scrupolosamente le indicazioni della scheda tecnica. • Scegliere preferibilmente detergenti privi di cere (per rischio di scivolamento) e prodotti senza solventi e profumi aggiunti. Se queste sostanze sono presenti, è preferibile che, in etichetta o sulla scheda tecnica, siano indicate la tipologia della sostanza e la sua concentrazione, privilegiando l'utilizzo di prodotti alla più bassa concentrazione. • Non eccedere nell'uso dei disincrostanti per evitare una eccessiva esposizione degli operatori a prodotti irritanti e per non incorrere nella corrosione delle superfici trattate che favorirebbe il ristagno della sporcizia al pari della presenza delle incrostazioni. A questo proposito è importante usare acidi tamponati e non mescolare il disincrostante con altri prodotti (detergenti o disinfettanti). Può eventualmente essere preso in considerazione l'adozione di disincrostanti "ecologici", formulati tramite l'impiego di acidi organici deboli (acido acetico, acido citrico). - ATTREZZATURE PER LA PULIZIA Per la pulizia degli ambienti si ritengono indispensabili le seguenti attrezzature: • Panni-spugna differenziati per codice colore e teli monouso per la spolveratura. • Scope trapezoidali e scope tradizionali. • Asta pulivetro, vello lavavetro. • Sistema MOP. Si sottolinea la necessità di utilizzare più sistemi MOP in base alle zone da pulire: uno per i servizi igienici, uno per gli ambienti in genere • Dispositivi di protezione individuale (camice, guanti, scarpe antiscivolo). • Macchina lavapavimenti. • Lavatrice. - MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE Tutto il materiale per la pulizia deve essere regolarmente pulito dopo l'uso in quanto spugne, stracci, telini possono essere importante veicolo di infezioni crociate. • Alla fine delle operazioni di pulizia le frange MOP, le garze, i panni devono essere lavati con acqua calda e disinfettati. • Si consiglia di utilizzare il lavaggio in lavatrice ad alta temperatura (> 60° C) che consente una più efficace pulizia e una adeguata disinfezione a calore. • L'uso della lavatrice presenta alcuni vantaggi: si evita l'uso di disinfettanti chimici, si abbreviano le procedure di pulizia del materiale lavabile, si riduce il ricorso a materiale monouso. Pagina 158 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 4 di 9 3/01/2014 • • • • In alternativa alla lavatrice si deve eseguire la pulizia manuale in un lavandino adibito unicamente a questo scopo, seguita da immersione in soluzione acquosa di cloro allo 0,5% per almeno 10 minuti (cfr. capitolo Disinfezione), avendo cura di eseguire separatamente il lavaggio dei materiali precedentemente usati per la pulizia del bagno. Evitare di lasciare in ammollo gli stracci per periodi superiori a quelli necessari per una corretta disinfezione (l0-20 minuti). Tutti i contenitori (secchi, anche quelli del MOP) usati per le operazioni di pulizia, le scope delle latrine ed altre attrezzature per i servizi igienici devono essere lavati con acqua e detergente e successivamente disinfettati con una soluzione acquosa di cloro allo 0,5% per almeno 10 minuti. L'umidità favorisce la crescita microbica: gli stracci, le spugne, le frange, le scope delle latrine vanno asciugati in ambiente aerato, quando è possibile con l'esposizione diretta al sole. - CONSERVAZIONE DELLE ATTREZZATURE • Individuare un locale, rigorosamente chiuso a chiave, destinato a ripostiglio per la conservazione di tutti i prodotti e le attrezzature. • Mantenere, nei limiti del possibile, le confezioni originali dei prodotti con annesse schede tecniche e di sicurezza facilmente consultabili. Nel caso occorra travasare i prodotti (ad esempio quando la fornitura è in confezioni molto grandi), i nuovi contenitori devono essere chiaramente etichettati, indicando il nome del prodotto ed i rischi associati. • Dopo l'uso, richiudere accuratamente le confezioni del detergente e del disinfettante. • E' fondamentale etichettare e riporre materiale e strumenti a seconda delle aree (materiale separato per bagni, cucine, aule e sezioni) e a seconda dell' utilizzo (per water, lavandino, altre superfici). Questo, oltre a rispondere a esigenze igieniche, faciliterà l'utilizzo delle attrezzature da parte del personale assegnato per le sostituzioni. - TECNICHE DI PULIZIA 1. SPOLVERATURA AD UMIDO/DETERSIONE SUPERFICI • Inumidire il telo/panno-spugna con l'apposito detergente. • Piegare il telo in quattro (non raccoglierlo casualmente). • Passarlo sulla superficie eseguendo movimenti paralleli ed a S. • Girare spesso il telo. • Una volta utilizzate tutte le facce del telo, gettarlo se monouso. • Se si usa un panno riutilizzabile, lavarlo accuratamente in soluzione detergente e sciacquarlo. • Cambiare spesso la soluzione detergente. 2. SCOPATURA AD UMIDO • Non utilizzare la scopa tradizionale perché la polvere viene sollevata e torna a depositarsi. • Avvolgere la frangia dell' aliante con l'apposita garza inumidita. • Si procede sempre avanzando, per non perdere lo sporco, eseguendo movimenti ad S. • Sostituire spesso la garza. Pagina 159 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 5 di 9 3/01/2014 • Al termine delle operazioni di pulizia si devono lavare ed asciugare sia le frange che le garze. 3. DETERSIONE PAVIMENTI E' consigliato il sistema MOP perché: - permette all'operatore di mantenere una posizione eretta; - consente di evitare il contatto con l'acqua sporca; - diminuisce la possibilità di allergie, rendendo superfluo il contatto delle mani con il detergente. • Immergere la frangia nell'apposito secchio con acqua e detergente. • Iniziare dalla parte opposta della porta. • Disporre a ventaglio le frange sul pavimento ed arretrare con movimenti ad S. • Lavare nell'altro secchio il MOP e strizzare. • Ripetere l'immersione del MOP nella soluzione detergente. Per ambienti ampi (corridoi, palestre) si possono utilizzare le macchine lavapavimenti. 4. RISCIACQUO Il risciacquo deve avvenire rispettando le seguenti regole: • secchio e straccio puliti e diversi da quelli utilizzati per il lavaggio; • l'acqua deve essere calda ed abbondante; • in ambienti ampi (palestre, corridoi) è opportuno cambiare più frequentemente l'acqua. - DISINFEZIONE Per disinfezione si intende una procedura che abbassa sino a livelli di sicurezza la concentrazione dei microrganismi patogeni e non patogeni. La disinfezione non elimina tutti i microrganismi, ma solo una percentuale notevolmente variabile, che dipende da vari fattori: • quantità e resistenza dei microrganismi presenti • presenza di materiale organico o sporco, che può inattivare i disinfettanti o proteggere i microrganismi. • presenza di materiale organico o sporco, che può inattivare i disinfettanti o proteggere i microrganismi • concentrazione del disinfettante. Deve essere quella raccomandata perché una concentrazione inferiore può essere inefficace, una concentrazione superiore è inutile o può essere addirittura meno efficace, creando forme di resistenza ai disinfettanti, oltre ad essere svantaggiosa economicamente e tossica per l'ambiente e per l'operatore • tempi di contatto: devono essere quelli raccomandati perché tempi inferiori rendono inefficace la disinfezione • geometria e rugosità della superficie da disinfettare: una superficie irregolare può rendere difficoltoso il contatto con il disinfettante. Pagina 160 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 6 di 9 3/01/2014 I disinfettanti si distinguono in: • Disinfettanti fisici: calore (secco o umido), radiazioni ultraviolette. • Disinfettanti chimici: cloro, iodio, sali di ammonio quaternario, clorexidina, ecc. • La disinfezione ambientale routinaria è consigliata solo per alcuni "punti critici" a rischio infettivo elevato: superfici dei sanitari, pavimenti attigui alla turca e superfici critiche (maniglie delle porte dei bagni, corda/pulsante dello sciacquone, rubinetteria ed erogatori del sapone). • Una disinfezione straordinaria si effettuerà ogni qualvolta lo si renda necessario (ad esempio imbrattamento di superfici con sangue o materiale fecale ). • Normalmente una semplice ma corretta detersione determina una riduzione marcata di tutti i tipi di microrganismi presenti, comprese le spore batteriche, per tutti gli ambienti e le superfici. • Sono idonei da soli a garantire un'azione antimicrobica efficace in situazioni a basso rischio infettivo; • Sono premessa necessaria a garantire il successo delle procedure di disinfezione: con l'allontanamento del materiale organico, si favorisce il necessario contatto tra l'agente biocida ed i microrganismi residui sulla superficie. I prodotti che si ritengono più idonei per efficacia battericida-virucida, sia per facilità d'uso che per il basso costo sono i composti del CLORO. I prodotti a base di cloro sono disponibili in diverse formulazioni e con diverse caratteristiche: • prodotti per la pulizia (candeggina e prodotti ad uso professionale a base di ipoclorito di sodio) • disinfettanti registrati come “presidi medico chirurgici” quali, ad esempio, Amuchina e Milton La candeggina è generalmente più concentrata dei “presidi medico chirurgici” (dal 5% di cloro attivo nei prodotti di uso comune al 10 % in quelli di uso professionale); Un’alternativa alla candeggina è costituita da prodotti solidi che sciolti in acqua liberano cloro attivo. I disinfettanti registrati come “presidi medico chirurgici” sono generalmente più diluiti e presentano caratteristiche di purezza e stabilità superiori. I prodotti a base di cloro, sulla base delle loro differenti caratteristiche, risultano pertanto consigliati per utilizzi diversificati: • Candeggina per la disinfezione di pavimenti, pareti lavabili, sanitari, arredi in genere. • Disinfettanti registrati come “presidi medico chirurgici” per la disinfezione di tettarelle, giocattoli per neonati. Per la disinfezione di superfici e oggetti in situazioni di rischio infettivo è opportuno evitare l'utilizzo di prodotti commerciali che siano associazioni detergente-disinfettante in quanto è fondamentale far precedere l'intervento di pulizia a quello di disinfezione. L'uso eccessivo di questi prodotti può inoltre associarsi alla selezione di ceppi batterici resistenti. Pagina 161 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 7 di 9 3/01/2014 - INDICAZIONI PER L'UTILIZZO DEI DISINFETTANTI Per una ottimale efficacia dei disinfettanti si deve prestare particolare attenzione a: • Concentrazione. Dovrà essere quella indicata sulle istruzioni di uso presenti sulla confezione e sulla scheda tecnica. • Tempo di contatto. Va tenuto conto che il non rispetto dei tempi può inficiare il risultato del processo di disinfezione, dal momento che i tempi non sufficientemente lunghi possono dare luogo ad una minore azione, mentre i tempi troppo lunghi non aumentano l'attività di disinfezione. Per la disinfezione di superfici ed oggetti a maggior rischio la candeggina deve essere utilizzata alla concentrazione di cloro attivo pari allo 0,5 % che si ottiene: • con una candeggina che riporti in etichetta una concentrazione del 5% (come risulta frequentemente nei prodotti per la pulizia) diluendo una parte di disinfettante in 9 parti d'acqua (es: l bicchiere di candeggina in 9 bicchieri d'acqua). • Negli altri casi può essere utilizzata una soluzione più diluita (0,05% che equivale a 500 ppm di cloro attivo) che si ottiene diluendo 0,1 litri di candeggina al 5% di cloro attivo in 10 litri di acqua. E' importante che il prodotto acquistato indichi in etichetta la concentrazione precisa di cloro presente così da permettere di raggiungere la concentrazione dello 0,5%. A questa concentrazione il tempo di contatto minimo consigliato è di 10 minuti. - AVVERTENZE PER L'USO • Usare sempre il prodotto diluito. • Diluire il prodotto poco prima dell'uso perché il disinfettante perde rapidamente efficacia, il prodotto rimanente alla fine della giornata deve essere quindi eliminato. • Non diluire con acqua calda (liberazione vapori tossici). • Non usare in presenza di acidi (liberazione di vapori tossici). • Non mescolare mai i prodotti tra di loro o con detergenti. • Risciacquare abbondantemente le superfici metalliche dopo la disinfezione con cloro per evitarne la corrosione. • Aerare gli ambienti durante l'utilizzo. • Indossare durante l'utilizzo dispositivi individuali di sicurezza (DPI) adeguati per le mani (guanti protettivi). L'utilizzo di DPI per le vie respiratorie (mascherine con filtri specifici per vapori di cloro) va riservato solo al personale addetto che dovesse presentare intolleranza ai vapori di cloro anche a debole concentrazione. • La scheda tecnica va accuratamente conservata a cura del personale e consultata prima dell'utilizzo. - PULIZIA DEI PAVIMENTI Per la pulizia dei pavimenti è necessario procedere inizialmente alla scopatura ad umido, seguita da lavaggio, detersione e risciacquo con dispositivo MOP ed eventuale disinfezione in caso di necessità (imbrattamento con materiale organico). Pagina 162 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 8 di 9 3/01/2014 • • Atrio e corridoi: lavaggio quotidiano con detergente. Aule: lavaggio quotidiano con detergente. - PULIZIA DEGLI ARREDI Spolveratura ad umido a giorni alterni di tutti gli arredi e lavaggio una volta alla settimana. Aule: • Scaffalature aperte e materiale didattico nelle aule: spolveratura ad umido almeno tre volte alla settimana; • Banchi e altri arredi: spolveratura ad umido quotidiana. Lavaggio con acqua e detergente seguito da risciacquo almeno tre volte la settimana per i banchi e almeno una volta la settimana per gli altri arredi. - PULIZIA DI ALTRE SUPERFICI Vetri: lavaggio dei vetri interni ed esterni, davanzali interni ed esterni, intelaiature, tapparelle e cassonetti, con idonei prodotti detergenti. La frequenza dell' intervento dovrà essere in ogni caso idonea a contrastare quelle condizioni ambientali (pioggia, polvere..) che possano favorire l'accumularsi di sporco sui vetri, anche al fine di garantire una buona illuminazione naturale degli ambienti ed in particolare dell'aula scolastica. Sedie, veneziane, caloriferi, lampadari, apparecchiature informatiche: spolveratura a secco con panno antistatico per le apparecchiature elettroniche (computer, lampade…), per tutte le altre spolveratura ad umido o lavaggio ogni qualvolta la presenza di sporco lo renda necessario. Cestini portarifiuti: cambio frequente, accurato lavaggio, detersione e abbondante risciacquo. - PULIZIA DEI SERVIZI IGIENICI Deve avvenire alla fine delle attività ed ogni qual volta si renda necessario. Qualora le attività proseguono anche al pomeriggio si rileva la necessità di effettuare le pulizie sia al termine della mattinata che alla fine del turno pomeridiano. • Le attrezzature per la pulizia dei bagni devono essere utilizzate solo in questi locali. • Le attrezzature (scope, MOP, spugne, tubi di gomma...) non devono essere accessibili agli alunni • Per il lavaggio dei sanitari è opportuno utilizzare panni monouso o panni-spugna diversificati per codice-colore a seconda che vengano utilizzati per lavandini/docce o wc. • I guanti per la pulizia dei wc devono essere riservati solamente a questo uso. • La detersione di wc e lavandini deve essere effettuata con creme abrasive liquide, seguita da un efficace risciacquo possibilmente con acqua calda. • Occorre procedere prima alla pulizia dei vasi e successivamente a quella dei lavandini. • Si consiglia di lavare il pavimento con sistema MOP. • Gli erogatori di sapone liquido vanno lavati con detergente tutte le volte che si esauriscono, evitare quindi di aggiungere sapone prima che sia terminato. • Si consiglia di effettuare periodicamente il lavaggio delle superfici verticali (pareti piastrellate, porte e docce delle palestre). • E' opportuno che la pulizia sia seguita dalla disinfezione, con i prodotti e le modalità precedentemente indicati, per: Pagina 163 di 203 ISTITUTO TECNICO PROCEDURA ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA PULIZIE E DISINFEZIONE AMBIENTI SCOLASTICI NUMERO 3 Data Pagina 9 di 9 3/01/2014 1-pavimenti dei locali wc 2-maniglia della porta 3-pulsante erogatore di sapone. 4-corda/pulsante dello sciacquone 5-sanitari 6-rubinetteria. 4 .responsabilità Vedi paragrafo seguente. 5. descrizione delle attività Compiti e responsabilità dei vari dei soggetti Il D.S. secondo quanto previsto dalle norme vigenti (D.Lgs. 81/2008 e dal Decreto 388/2003), ha la responsabilità di: - sorvegliare affinchè i locali della scuola e i suoi arredi nonché i suppellettili siano mantenuti costantemente in condizioni di pulizia ed adeguata igiene; - garantire la formazione specifica; - assicurare la presenza di adeguate attrezzature; - prendere i provvedimenti necessari in materia di pulizia ed igiene tenendo conto anche delle responsabilità del personale dipendente dalla ditta di pulizia esterna e della stessa ditta. I lavoratori addetti alle pulizie debbono prestare la propria opera con la diligenza e la professionalità adeguate al loro compito prestando la massima premura affinché vengano rimosse le eventuali condizioni di scarsa igiene che dovessero manifestarsi nei locali scolastici e nei suoi arredi. 6.riferimenti D.Lgs. 81/2008 Ministero della sanità- ISS- Ministero della Pubblica istruzione “Linee guida per gli interventi di educazione alla salute e di prevenzione delle infezioni da HIV nelle scuole” 1992 Decreto 388 del 15 luglio 2003 7.archiviazione La presente procedura viene consegnata agli operatori in indirizzo. E’ custodita in originale nell’ufficio dal RSPP nel contenitore Procedure. Sarà responsabilità dello stesso sottoporla al Dirigente Scolastico per gli aggiornamenti ogni due anni. Le procedure precedenti sono archiviate e conservate nel medesimo luogo. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo NERI Pagina 164 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 1 di 10 LISTA DI DISTRIBUZIONE Assistenti amministrativi Addetti primo soccorso DSGA Docenti Collaboratori scolastici Alunni Albo pretorio NOME NERI UGO REDAZIONE DATA FIRMA APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE AGGIORNAMENTO VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA EMISSIONI Pagina 165 di 203 VERS./DATA VERS./DATA VERS./DATA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 2 di 10 1. scopo La procedura di seguito descritta ha lo scopo di: a) indicare le modalità per istruire una pratica di infortunio fino all’archiviazione della stessa, al fine di operare in modo omogeneo, organico, e controllato, rispettando i termini di legge; b) individuare le responsabilità dei soggetti interessati. 2. campo di applicazione Procedura da applicare ogni volta che un dipendente, un tirocinante o un lavoratore parasubordinato subisce un infortunio sul lavoro. Rientrano altresì in detta categoria, quei casi, se riconosciuti dall’Ente Assicuratore, di infortunio occorsi durante il tempo di percorrenza per raggiungere la sede di lavoro dalla propria abitazione (in itinere). 3. terminologia e abbreviazioni Infortuni sul lavoro: rientrano nella categoria di specie tutti i casi avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta e parziale, o una inabilità temporanea assoluta che determini l’astensione dal lavoro per più di tre giorni. Rientrano altresì in detta categoria quei casi di infortunio, se riconosciuti dall’Ente Assicuratore, occorsi durante il tempo di percorrenza per raggiungere la sede di lavoro dalla propria abitazione (in itinere). Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati ai lavoratori gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Studente = Lavoratore 4. modalità operative 4.1 Compiti del dipendente o del soggetto infortunato L’operatore infortunato o un suo delegato deve contattare il Responsabile del Registro Infortuni per: Pagina 166 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 1) comunicargli, immediatamente, con qualsiasi mezzo (telefonicamente, per iscritto, ecc.) l’infortunio occorsogli; Pagina 3 di 10 a disposizione 2) fargli pervenire con tempestività, direttamente o indirettamente, l’apposito modello compilato in ogni sua parte, dettagliando in particolare la descrizione e le modalità di accadimento dell’infortunio stesso; 3) consegnargli direttamente il certificato medico rilasciato sull’apposito modulo, dal Servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera; (Qualora l’infortunato, in casi eccezionali, sia impossibilitato ad effettuare quanto sopra, dovrà provvedere il Responsabile della sede di lavoro, interessando eventuali testimoni). 4.2 Compiti del Responsabile del Registro Infortunio Il Responsabile deve: 1) Far protocollare immediatamente il certificato rilasciato dal Servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, consegnato dall’infortunato o da un suo incaricato; 2) Iscrivere la comunicazione secondo i criteri stabiliti dalla legge sul Registro Infortunio; la registrazione deve essere effettuata secondo le seguenti modalità: a) nome e cognome dell’infortunato b) età c) data dell’infortunio d) data prevista ripresa lavoro e) qualifica professionale f) descrizione delle cause e delle circostanze dell’infortunio g) natura e sede della lesione h) prognosi 3) Verificare che l’apposita modulistica sia stata compilata correttamente e in ogni sua parte dall’infortunato per poi farla pervenire alla U.O. incaricata della gestione della pratica o al DS; 4) Verificare che la prognosi sia superiore a giorni tre , nel qual caso: Pagina 167 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 4 di 10 5) Compilare correttamente ed in ogni sua parte il modello di denuncia di infortunio dell’INAIL, composto da n.5 copie a ricalco, contenente tutti i dati relativi al soggetto infortunato ed all’incidente occorsogli, compresi quelli relativi al trattamento economico; 6) Inviare, entro due giorni dalla data di arrivo, alla sede INAIL di riferimento, esclusivamente per via telematica: a) copia del certificato medico del Servizio di Pronto Soccorso della Struttura Ospedaliera; b) modello di denuncia di infortunio; c) nel caso di infortunio, se mortale o se sia previsto il pericolo di morte, lettera di trasmissione con firma del Responsabile debitamente protocollata, sulla quale deve essere apposto il visto per la ricevuta dell’addetto al ritiro dell’INAIL va inviata anche a mezzo di raccomandata a mano; la lettera deve essere inviata entro 24 ore dal momento; 7) Comunicare l’infortunio, via fax, alla Sede dell’Autorità di Pubblica Sicurezza del Comune dove è avvenuto l’infortunio, ed inviare entro 2 giorni una raccomandata contenente: a) copia del certificato medico del Servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera; b) modello di denuncia di infortunio; 8) Trasmettere, secondo i casi, all’addetto al Responsabile Ufficio del Personale o al Responsabile Ufficio Didattica al fine di inserire e conservare nel fascicolo personale dell’infortunato: a) copia delle lettere di trasmissione; b) copia del modello di denuncia; c) originale del certificato medico del Pronto Soccorso della struttura ospedaliera; d) dichiarazione di infortunio, costituita dalla modulistica . 9) Trasmettere al R.S.S.P. e R.L.S. al fine della analisi e valutazione dei dati e relative strategie di intervento: - copia del certificato del Pronto Soccorso 4 - apposita modulistica debitamente compilata (mod. 2, per gli infortuni a potenziale rischio biologico e mod.1 per tutti gli altri infortuni). Pagina 168 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 5 di 10 4.3 Compiti della U.O. Staff Prevenzione e Protezione - RSPP L’U.O. Staff Prevenzione e Protezione dovrà: 1. Effettuare un’analisi e una valutazione degli eventi connessi all’infortunio, eventualmente, fissando delle strategie d’intervento; 2. annualmente, rendere disponibili i dati riepilogativi degli infortuni a tutti i dipendenti aziendali, richiedendone la pubblicazione su sito aziendale. 5. responsabilità SCUOLA Dirigente Scolastico: responsabile istituzione scolastica Responsabile del Registro Infortuni: Il Responsabile del Registro Infortuni ha il dovere di osservare puntualmente quanto previsto nella presente procedura nel caso in cui l’infortunio coinvolga un dipendente, un tirocinante o un lavoratore parasubordinato dell’Azienda, un alunno. Soggetto infortunato: Il soggetto infortunato deve : - Rispettare quanto previsto nella presente procedura; - Comunicare tempestivamente l’infortunio, pena la perdita del diritto alla indennità per inabilità temporanea assoluta per i giorni antecedenti la data della relativa notifica. 6. archiviazione La pratica conclusa viene conservata: - per il periodo di attività lavorativa dell’infortunato nei fascicoli personale/alunni presso l’ufficio competente; - per il periodo successivo alla cessazione dell’attività dell’infortunato, nei medesimi fascicoli, trasferiti presso un apposito archivio. 7. descrizione delle attività Il problema della denuncia degli infortuni del personale e degli studenti assume notevole rilevanza in relazione alle responsabilità del personale della scuola nell’avvio dell’intero procedimento ad essi legato. Pagina 169 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 6 di 10 Il sollecito contributo nel denunciare l’accaduto, anche se di lieve entità, al D.S. o, in sua assenza, a chi ne fa le veci, infatti, consentirà di eseguire correttamente il relativo procedimento amministrativo a beneficio sia dell’infortunato, sia a tutela di tutte le componenti presenti nella scuola. La presente direttiva, pertanto, con il richiamo alla normativa e con la descrizione delle diverse procedure, vuole costituire un utile strumento di lavoro per una corretta applicazione della procedura specifica da seguire, INDEROGABILMENTE 7.1 procedure infortuni in: AULA, ACCOMPAGNAMENTO ALUNNI LABORATORIO, PALESTRA, TRAGITTO 7.1.1. Doveri del docente di classe: a) prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, i suoi collaboratori; b) avvisare i genitori o gli esercenti la patria potestà; c) stilare una relazione dettagliata dell’accaduto entro e non oltre lo stesso giorno dell’evento infortunistico, seguendo gli indirizzi del modulo allegato e consegnarla direttamente in segreteria, acquisendone il protocollo. 7.1.2. Dovere della famiglia: a) far pervenire, con la massima urgenza, in segreteria, il referto medico originale per ogni infortunio a cui sia seguito un accertamento ospedaliero o del medico curante, anche se l’alunno è assente dalle lezioni. 7.1.3. Doveri da parte del Personale ATA: a) Il personale ATA deve stilare, sul modulo predisposto, la descrizione dell’infortunio avvenuto nell’ambito della propria zona di vigilanza e consegnarlo, prima di lasciare la scuola, direttamente in segreteria. 7.1.4. Doveri da parte della segreteria: a) Registrare l’infortunio sull’apposito registro infortuni. Su tale registro vanno annotati, cronologicamente, gli infortuni che comportano un’assenza di almeno un giorno; b) assumere a protocollo il certificato medico prodotto. N.B.: In caso di prognosi minore o uguale a tre giorni, decade l’obbligo di denuncia all’INAIL e all’autorità di Pubblica Sicurezza. Pagina 170 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 7 di 10 In caso di prognosi superiore a tre giorni seguire quanto di seguito indicato: a) b) Compilare l’apposita modulistica per la denuncia d’infortunio (predisposta in quattro copie): le prime 2 copie (A e B) devono essere inviate, entro due giorni dalla data di assunzione al protocollo della certificazione medica, con lettera raccomandata oppure a mano all’INAIL, con richiesta di ricevuta, o per via telematica se abilitata. La terza copia (C) deve essere inviata, entro due giorni dalla data di assunzione al protocollo della certificazione medica, all’autorità di P.S. della zona dov’è accaduto l’infortunio, o a mano con richiesta di ricevuta o tramite raccomandata o per via telematica se abilitata. Allegare alla documentazione copia del: ▪ certificato medico; ▪ quarta copia (D); N. B: - conservare agli atti della scuola: - documentazione originale nel fascicolo personale; - fotocopia della documentazione agli atti. Nel caso in cui l’inabilità per infortunio prognosticato guaribile entro tre giorni, si prolunga al quarto giorno o oltre, il termine per la denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il prolungamento (i giorni di prognosi vanno sommati). In questo caso occorre seguire la procedura già indicata precedentemente. c) Compilare la denuncia per l’assicurazione, secondo le modalità fornite dalla stessa. d) Fornire alla famiglia e/o all’infortunato il foglio informativo dell’assicurazione, richiamando all’attenzione dello stesso che, ai fini della richiesta del rimborso spese, non bisogna far trascorrere più di 1 anno, pena la prescrizione come previsto dall’art. 2592, secondo comma, del Codice Civile. e) Nel caso di richiesta, da parte dell’infortunato, di rimborso spese, trasmettere, secondo le modalità fornite dall’assicurazione ed entro il termine di 1 anno, tutta la documentazione medica e le fatture, in originale. 7.2. procedure infortuni DURANTE LE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE 7.2.1. Doveri del Docente: a) Portare con sé il modello di relazione d’infortunio; Pagina 171 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 8 di 10 c) prestare assistenza allo studente, accompagnare lo stesso in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi; d) trasmettere via fax o mail, con la massima urgenza, all’ufficio di segreteria della scuola la relazione d’infortunio ed il certificato medico con prognosi; e) consegnare, al rientro, in segreteria la relazione, il certificato medico con prognosi, altra documentazione medica ed eventuali ricevute di spese sostenute. 7.2.2. Doveri da parte della segreteria: a) Tutto come prima specificato al punto 7.1.4. 7.3. procedure infortuni OCCORSI IN SERVIZIO A TUTTO IL PERSONALE (DIRIGENTE SCOLASTICO, DOCENTI, PERSONALE ATA) IN QUALSIASI LUOGO DELL’ISTITUTO O NELLE IMMEDIATE VICINANZE O DURANTE LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE. 7.3.1. Doveri dell’infortunato: a) comunicare, immediatamente, qualsiasi infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci; b) stilare il rapporto d’infortunio e consegnarlo direttamente in segreteria prima di lasciare l’Istituto o, in ogni caso, al rientro dal lavoro; c) se l’infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione: · recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi; · trasmettere, con la massima urgenza via fax, al personale di segreteria la relazione d’infortunio ed il certificato medico con prognosi; · consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione, il certificato medico con prognosi, altra documentazione medica ed eventuali ricevute di spese sostenute. 7.3.2 Doveri da parte della segreteria: a) Tutto come previsto dal punto 7.1.4. 7.4. procedure infortuni OCCORSI A PERSONALE NON DIPENDENTE DALL’ISTITUTO, COME DOCENTI O PERSONALE A.T.A. PARTECIPANTI A CORSI DI FORMAZIONE, DITTE ESTERNE, ECC. Pagina 172 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 9 di 10 7.4.1. Doveri da parte della segreteria: Il personale di segreteria dovrà: a) avvisare, immediatamente, il Dirigente Scolastico tramite fonogramma; b) sincerarsi che venga presentata la relativa denuncia d’infortunio, richiedendone copia da tenere agli atti Sono amministrativamente sanzionate: a) l’omessa o ritardata denuncia dell’infortunio alla Pubblica Sicurezza; b) la mancata registrazione sul registro dell’infortunio stesso; c) l’omessa o ritardata denuncia all’INAIL. 7.5. Controllo e mantenimento dell'igiene dei locali I docenti sono tenuti a controllare che l'aula loro assegnata sia mantenuta in condizioni di pulizia e decoro. L'applicazione del D.P.R. 303/56 attribuisce precise responsabilità in materia ai preposti. In caso di condizioni igieniche non accettabili i docenti DEVONO, immediatamente, avvertire la Dirigenza Scolastica per non incorrere nei provvedimenti della citata normativa. 7.6. NORMATIVA Il D.P.R. n. 547 del 27/4/1955 che fissa le norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro recita, all’art. 1, che a tale normativa sono soggette tutte le attività alle quali siano addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati. L’art.3 del D.P.R. 547/55 precisa che agli effetti dell’art. 1 sono equiparati ai lavoratori subordinati gli allievi degli Istituti di istruzione nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, attrezzature e utensili ed apparecchiature in genere. Il D.P.R. 30/6/1965 n. 1124, concernente l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, prevede, al n. 5 dell’art. 4, che fra i soggetti compresi nell’assicurazione vi siano i docenti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado che attendano ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche. Nei casi di infortuni occorsi durante le predette attività con prognosi superiore a 3 giorni, il Dirigente Scolastico è tenuto all’obbligo di denuncia disciplinato dagli artt. 53 e 54 del DPR n. 1124/65. Pagina 173 di 203 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “RAFFAELE PIRIA” REGGIO CALABRIA NUMERO PROCEDURA 5 INFORTUNI IN AMBITO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Data 5/11/2014 Pagina 10 di 10 Il Ministero della Pubblica Istruzione, con circolare n. 311 del 3 Novembre 1992., ha prescritto che anche le attività curriculari di Educazione Fisica sono coperte dall’assicurazione INAIL e, pertanto, disciplinate dagli artt. 53 e 54 dello stesso DPR 1124/65. Entro due giorni dalla ricezione del certificato medico, il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare, sia all’INAIL che all’autorità di pubblica sicurezza, l’infortunio con prognosi superiore a tre giorni (Circ. n. 92/96 del 4/7/1996, Ministero del Lavoro, interpretativa dell’art. 54 DPR 30 giugno 1965) Qualora l’inabilità per infortunio prognosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto, il termine per la denuncia decorre da quest’ultimo giorno (art. 53 D.P.R. 30/06/1965 n. 1124). L’accertamento di inabilità al lavoro spetta soltanto al medico (Cassazione penale, sentenza n. 6029 del 14/6/1993). Le denunce per infortunio possono essere effettuate, tramite fax, nei termini di legge previsti (Circ. n.92/96 del 4/7/1996 del Ministero del Lavoro), fermo restando la necessità di inoltrare successivamente l’originale della denuncia stessa . Per dare tempestiva attuazione agli adempimenti previsti dalla normativa vigente è indispensabile che docenti, alunni, personale non docente e famiglie procedano immediatamente a comunicare, con rapporto scritto, al personale dell’ufficio di segreteria la dinamica dell’infortunio per dare corso alla prescritta denuncia. La ritardata denuncia comporta pesanti sanzioni pecuniarie amministrative. Denuncia infortuni: · sentenza cassazione n. 1204 del 20 ottobre 1972 e n. 949 del 21 maggio 1973; · cassazione penale sezione III – 16 maggio 1970 n. 6247; · corte di cassazione sez. I penale, sentenza n. 4967/18. 11. ’91 – 4. 02. ’92, Pres.Carnevale. L’articolo 52 D.P.R. 30/06/1955 n.1124 primo comma concerne l’avviso al Dirigente Scolastico di qualsiasi infortunio, da parte dell’infortunato. L’art. 4 del D.P.R. 547/55 e l’art. 4 del D.P.R. 303/56 stabilisce che il preposto è corresponsabile della sicurezza del proprio reparto in cui opera. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo NERI Pagina 174 di 203 (Allegato n° 9 ) CHECK LIST N.9 ELENCO ESPOSTI con obbligo di sorveglianza sanitaria ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Nota: in questo elenco sono riportati solo i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria secondo quanto stabilito nella valutazione dei rischi. Legenda: Cognome Nome / Mansione Es. Indicare il nominativo e la mansione RISCHIO: CHIMICO ES. solventi FISICO Es. Rumore Cognome Nome Mansione PROTOCOLLO SANITARIO Indicare il riferimento del protocollo relativo alla mansione contenuto nella relazione sanitaria del Medico Competente RISCHIO CHIMICO FISICO MOVIMEN BIOLOG. MANUALE CARICHI Pagina 175 di 203 PROTOCOLL O SANITARIO VDT (Allegato n° 10) CHECK LIST N.12 ELENCO PRESIDI ANTINCENDIO ( da ritenersi non esaustiva e da integrarsi dopo aver effettuato il PIANO DI EVACUAZIONE) Data di compilazione 18/11/2014 ANNO SCOLASTICO _2014/2015________ LegendaMezzi di estinzione: I = Idrante, N = Naspo, Tipo: P = Polvere, AC = Acqua, CO2 = Anidride carbonica M = Manichetta, E = Estintore S = Schiuma SEDE CENTRALE UBICAZIONE MEZZI di ESTINZIONE PIANO SEMINTERRATO 6 E - parete 5 E - soffitto 3 E - parete 4 I PIANO TERRA 7 E - parete 4 E - parete 3 I PIANO PRIMO 7 E - parete 2 E - parete 3 I ESTERNO EDIFICIO 2 I 1 E - parete TIPO CONTROLLO SEMESTRALE VARIE P P CO2 AC Non effettuato Non effettuato Non effettuato P CO2 AC 2 non controllati Non effettuato OK Manca un estintore Manca un estintore P CO2 AC Non effettuato Non effettuato OK Mancano 3 estintori Manca un estintore AC CO2 Mancano tubi Non effettuato Manca un estintore Tolto un estintore Manca un tubo 2 idranti + presa VV.F. Centrale idrica SEDE POLO TURISTICO UBICAZIONE MEZZI di TIPO CONTROLLO VARIE ESTINZIONE SEMESTRALE PIANO TERRA 6 E - parete P 11/2013 Manca un estintore 2 I AC OK PIANO PRIMO 4 E - parete P 11/2013 2 I AC OK ESTERNO EDIFICIO 1 I AC presa VV.F. Controllo dei presidi antincendio - verifica di: - condizioni generali di estintori, manichette, raccordi e valvole;- peso dell'estintore;- pressione interna mediante manometro;- integrità del sigillo. Pagina 176 di 203 (Allegato n° 11 ) CHECK LIST N.13 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Giustificazione RISCHIO RUMORE art. 181 comma 3 D.Lgs. 81/08 Anno Scolastico 2013/2014_________ Protocollo n°9374/A31. Reggio Calabria, 30 dicembre 2013 Oggetto: Valutazione Rischio Rumore Il sottoscritto ing. Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede in Reggio Calabria, Via Piria 2 DICHIARA Che presso i plessi scolastici della sede centrale e della sede staccata dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria”: gli occupati nell’Istituto corrispondono all’elenco allegato al documento di valutazione dei rischi; nei locali di lavoro non si esercitano attività rumorose che prevedano lavorazioni con emissioni sonore sopra il limite inferiore di azione; di aver potuto escludere quindi il superamento degli 80 Lex dB(A) sulla base: X della palese assenza di sorgenti rumorose; di misurazioni in situazioni analoghe; di informazioni derivanti da studi su fonti sonore analoghe; di aver consultato il rappresentante dei lavoratori (R.L.S.) Prof. Maria Grazia Sollazzo; che la Valutazione in oggetto, salvo l’obbligo di ripeterla ad ogni variazione consistente del rumore prodotto, verrà ripetuta ogni 4 anni. Sulla base delle suddette considerazioni si Autocertifica che la natura e l’entità del rischio rumore, non rende necessaria una ulteriore valutazione più dettagliata , pertanto l’esito è la Giustificazione. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Per presa visione: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof. Maria Grazia Sollazzo Pagina 177 di 203 (Allegato n° 12) CHECK LIST N.14-21a ELENCO AGENTI CHIMICI PERICOLOSI (Titolo IX D.Lgs. 81/2008) ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Legenda: Schede di sicurezza: (da richiedere al fornitore e da conservare nel luogo in cui sono utilizzate le sostanze per una loro rapida consultazione). scrivere se sono presenti SI o NO INDICAZIONI DI PERICOLO: RIPORTARE SE PRESENTE IL SIMBOLO INDICATO IN ETICHETTA/SCHEDA DI SICUREZZA (ES. CORROSIONE CUTANEA) E le frasi di rischio R o indicazioni di pericolo H Luogo: indicare il luogo in cui vengono utilizzate: (es. laboratorio di__________, ripostiglio pulizie, ecc…) Quantità Modalità di stoccaggio: indicare il quantitativo e il modo con cui sono conservati (in armadio aperto, chiuso a chiave, ecc.) INDICAZIONI PER LO STOCCAGGIO: Etichettatura: Tutti i contenitori devono essere correttamente etichettati e non devono essere presenti contenitori anonimi. Infiammabili : non più di 20 litri nello stesso armadio sigillato e antideflagrante. Tossico: in armadio aerato possibilmente aspirato. Liquido Aggressivo (acidi, basi) :armadio aerato con vasca di contenimento. Agente chimico Schede di sicurezza Simbolo e indicazioni di Pericolo Luogo di utilizzo Pagina 178 di 203 Quantità Modalità di stoccaggio In lavorazione A Magazzino Note: (Allegato n°13 ) CHECK LIST N.19 ELENCO ATTREZZATURE (Titolo III D. Lgs. 626/94 e D.P.R. 459/96) (Titolo II D.Lgs. 81/2008) ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Legenda: Tipo di attrezzatura: indicare la tipologia Locale: indicare il locale in cui vengono utilizzate es.:laboratorio di____________, ecc. Marcatura CE Libretto d’istruzioni Procedure di sicurezza: scrivere se sono presenti SI o NO Frequenza controlli e manutenzioni: devono essere indicati i tempi insieme alla persona che ne ha la responsabilità Responsabile: indicare la persona che ha la responsabilità del controllo e manutenzione delle attrezzature Check –list n. XX Tipo di Attrezzatura Locale Marcat Libretto Procedure Frequenza ura CE istruzione di controlli/man d’uso sicurezza utenzione Pagina 179 di 203 Responsabile (Allegato n°14) CHECK LIST N.23 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n°9375. Reggio Calabria, 30 dicembre 2013 DICHIARAZIONE SULLA MODALITA’ DI LAVORO AI VIDEOTERMINALI 1/2 Oggetto:“Dichiarazione sulla modalità di lavoro ai videoterminali” (titolo VII del D. Lgs. 81/2008) Dichiarazione del dirigente scolastico Il sottoscritto ing. Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede in Reggio Calabria, Via Piria 2 DICHIARA - - di aver dato disposizioni organizzative al personale amministrativo, in modo da evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni connesse con le mansioni affidate e comunque evitando che detto personale permanga a videoterminale per un tempo superiore alle 20 ore settimanali (ovvero con un media giornaliera di 3 ore e 20 minuti e con una pausa di 15 minuti o cambio di attività ogni periodo di lavoro al VDT di 2 ore consecutive); di aver provveduto a informare e formare detti lavoratori su quanto previsto dalle norme in materia di utilizzo dei Videoterminali. Si allega l’elenco dei lavoratori addetti ai videoterminali e le relative dichiarazioni sulla modalità di lavoro. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Per presa visione: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof. Maria Grazia Sollazzo Pagina 180 di 203 (Allegato n° 14 bis) ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n°……….. Reggio Calabria, 18 novembre 2014 DICHIARAZIONE MODALITA’ DI LAVORO AI VIDEOTERMINALI 2/2 OGGETTO: Dichiarazione “Modalità di lavoro ai videoterminali”: caratteristiche della postazione e organizzazione del lavoro (titolo VII del D. Lgs. 81/2008) Dichiarazione del lavoratore Il sottoscritto __________________________________qualifica__________________ in servizio presso l'Istituto, DICHIARA - di essere a conoscenza di quanto il D.Lgs. 81/2008 e seguenti, prevedono in merito all'utilizzo dei Videoterminali essendo stato informato e formato sul loro impiego; - si impegna pertanto a farne uso in base alla formazione ricevuta e in relazione alle disposizioni di servizio in materia di sicurezza; - che il numero di ore di lavoro medio al videoterminale a settimana è: superiore a 20 ore inferiore a 20 ore Per accettazione: (Nome e Cognome) Pagina 181 di 203 (Allegato n° 16 ) CHECK LIST N.14 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n° 9376/A31 Reggio Calabria, 30 dicembre 2013 Giustificazione RISCHIO CHIMICO art. 223 comma 5 D.Lgs. 81/08 Anno Scolastico 2013/2014 Oggetto: Valutazione Rischio chimico Il sottoscritto ing. Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede in Reggio Calabria, Via Piria 2 CONSIDERATO la natura e pericolosità degli agenti chimici utilizzati, di cui all’allegato 12; il livello il modo e la durata dell’esposizione; le circostanze in cui viene svolto il lavoro, comprese le quantità, DICHIARA che nei plessi scolastici della sede centrale e della sede staccata dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria”: gli occupati nella Scuola/Istituto corrispondono all’elenco allegato al documento di valutazione dei rischi; di aver consultato il rappresentante dei lavoratori (R.L.S.) Prof. Maria Grazia Sollazzo; che la Valutazione in oggetto verrà rivista in caso di introduzione di nuove sostanze o miscele. Sulla base delle suddette considerazioni si Autocertifica che la natura e l’entità dei rischi connessi con l’impiego di agenti chimici pericolosi rendono non necessaria una valutazione maggiormente dettagliata dei rischi pertanto l’esito è la Giustificazione. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Per presa visione: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof. Maria Grazia Sollazzo 182 (Allegato n° 17 ) CHECK LIST N.13bis ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Giustificazione RISCHIO VIBRAZIONI art. 181 comma 3 D.Lgs. 81/08 Anno Scolastico 2013/2014 Protocollo n°9377/A31 Reggio Calabria, 30 dicembre 2013 Oggetto:Valutazione Rischio vibrazioni Il sottoscritto ing. Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede in Reggio Calabria, Via Piria 2 DICHIARA che nei plessi scolastici della sede centrale e della sede staccata dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria”: che gli occupati nell’Istituto corrispondono all’elenco allegato al documento di valutazione dei rischi; di aver valutato che all’interno della scuola non vi sono mansioni/lavorazioni che superano i valori di azione sia per il sistema mano-braccio che per il corpo intero; di aver consultato il rappresentante dei lavoratori (R.L.S.) Prof. Maria Grazia Sollazzo; che la Valutazione in oggetto, salvo l’obbligo di ripeterla in caso di introduzione di nuove attrezzature che comportano l’esposizione a rischio vibrazioni,verrà ripetuta ogni 4 anni. Sulla base delle suddette considerazioni si Autocertifica che la natura e l’entità del rischio vibrazione, non rende necessaria una ulteriore valutazione più dettagliata , pertanto l’esito è la Giustificazione. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Per presa visione: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof. Maria Grazia Sollazzo 183 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965499443 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] - Sito WEB: www.itepiria.it Prot. n° 6069/A31 Reggio Calabria, lì 10 settembre 2013 Ai Docenti Al personale ATA Al DSGA Dott.ssa Pietropaolo Maria Al RLS Prof. Sollazzo Maria Grazia All’Albo dell’Istituto SEDE Dichiarazione di svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi ai sensi dell’art.34 comma 1 dlgs 81/2008. Il sottoscritto Ugo NERI nato a Reggio Calabria il 19/07/1952 e residente in Via Botteghelle 51, Reggio Calabria in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il settore Economico “Raffaele Piria” di Reggio Calabria con sede legale in Reggio Calabria via Piria n° 2, - avente le seguenti altre sedi: 1. Plesso staccato con sede in via Pensilvania Reggio Calabria; - avente per l’anno scolastico 2013-2014: 1. Personale docente, n° 139 e Personale non docente n°37; 2. Studenti 1523; 3. Altro personale 11; - rientrando l’attività nei casi citati all’allegato 2 del D.Lgs.81/2008 ed essendo esclusa dai casi citati all’art.31 comma 6 del medesimo decreto, visto l’art. 32 comma 5 del D.lgs 81/2008; DICHIARA Che a far data dal 1/09/2013 svolgerà direttamente le funzioni di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art.34 comma 1 del D.Lgs.81/2008 184 DICHIARA INOLTRE 1. Di possedere adeguate capacità per lo svolgimento di tali compiti; 2. Di aver frequentato e di essere in possesso del relativo attestato di partecipazione, apposito corso di formazione conforme ai contenuti ed alla durata previsti dall’art.3 del DM 16.01.1997 3. Di avere valutato tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, all’interno della attività lavorativa, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro. 4. Di avere esaminato, all'esito della valutazione di cui sopra relativamente alla sede principale sita in via Piria n° 2, un documento contenente: a. una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b. l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui alla lettera a); c. il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. 5. Di accingersi ad elaborare, all’esito della valutazione di cui al punto 3 soprascritto e relativamente alla sede di via Pensilvania un analogo documento di cui al soprascritto punto 4. 6. Che i D.V.R. di cui al punto 4 e al punto 5 saranno riuniti in un unico Documento di Valutazione dei Rischi 7. Che il documento di valutazione dei rischi è custodito presso l'azienda ovvero unità produttiva. 8. Che si dà contestuale informazione al RLS e si impegna comunque ad informarlo sullo svolgimento dei compiti di cui sopra. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri 185 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7170/FP Reggio Calabria, li 7 ottobre 2013 Egr. Sig.ra Maria Fracapane SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Istituto sede centrale dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Maria Fracapane) ________________________ 186 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7171/FP Reggio Calabria, li 7 ottobre 2013 Egr. Sig.ra Antonietta Laface SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Polo turistico dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Antonietta Laface) ________________________ 187 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7172/FP Reggio Calabria, li 7 ottobre 2013 Egr. Sig. Antonio Marra SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Istituto sede centrale dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria - Corso serale. La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Antonino Marra) ________________________ 188 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7175/FP Reggio Calabria, li 8 ottobre 2013 Egr. Prof. Maria Grazia Sollazzo SEDE OGGETTO: Designazione del coordinatore dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare il coordinamento delle misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso i plessi scolastici dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria. La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Maria Grazia Sollazzo) ________________________ 189 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7249/FP Reggio Calabria, li 9 ottobre 2013 Egr. Prof. Caterina Chisari SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Istituto sede centrale dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Caterina Chisari) ________________________ 190 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7248/FP Reggio Calabria, li 9 ottobre 2013 Egr. Sig. Demetrio Fulco SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Polo turistico dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Demetrio Fulco) ________________________ 191 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. N° 7247/FP Reggio Calabria, li 9 ottobre 2013 Egr. Prof. Giuseppe Calì SEDE OGGETTO: Designazione dei lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza per le misure di: Primo Soccorso. Prevenzione Incendi. ai sensi degli art. 18 comma 1 lettera b e 37 comma 9del D.Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Ugo Neri in qualità di Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Raffaele Piria” con sede legale in Reggio Calabria, Via Piria n° 2 e con le seguenti altre sedi: Polo turistico, Reggio Calabria, via Pensilvania n° 6 tenuto conto delle Sue attitudini e capacità, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ritiene di designarla quale incaricato di attuare le misure di: Prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, gestione emergenze Primo Soccorso presso il plesso scolastico Istituto sede centrale dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” – Reggio Calabria - Corso serale. La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi che Le saranno forniti. Secondo quanto previsto dal Decreto suddetto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Si evidenzia che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. DICHIARA INOLTRE Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza prof. Maria Grazia Sollazzo è stato consultato sulla presente designazione; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri Data e firma per presa visione dell’incaricato: (Giuseppe Calì) ________________________ 192 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n°7250/A31 Reggio Calabria, 9 ottobre 2013 Al Personale dell’Istituto Scolastico SEDE Oggetto: Circolare informativa per il personale scolastico inerente le nomine del personale facente parte del Sistema di Prevenzione dell’Istituto secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008. Nell’ambito degli adempimenti legislativi inerenti la sicurezza e la prevenzione negli ambienti di lavoro con la presente Vi informo che per l’anno scolastico 2013-2014 il personale nominato per ricoprire i ruoli previsti dal Sistema di Prevenzione dell’Istituto, sono i seguenti: Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) il sig. Ugo Neri D.S.; Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione la sig.ra Danila Laganà, coordinatore ufficio tecnico: coordinatore ufficio tecnico, designata con lettera Prot. N°7094/FP del 5 ottobre 2013; prof Giuseppe Anamiati, incarico svolto: supporto al dirigente, designato con lettera Prot. N°7082/FP del 5 ottobre 2013; Medico Competente il dr. (Nome e Cognome - si procederà alla nomina ove dalle risultanze della valutazione RLC risuilterà necessario); Coordinatore alla Prevenzione Incendi la prof. Maria Grazia Sollazzo designato con lettera Prot. n°7175 del 8.10.2013; Addetti alla Prevenzione Incendi la prof. Chisari Caterina (sede principale) designato con lettera Prot. N. 7249/FP del 9.10.2013 , il prof. Calì Giuseppe (corso serale) designato con lettera Pr. N. 7247/FP del 9.10.2013 , il sig. Fulco Demetrio (polo turistico) qualifica: collaboratore scolastico, designato con lettera Pr. N. 7248/FP del 9.10.2013; Addetti al Primo Soccorso i sigg. Maria Fracapane assistente amministrativa designata con lettera Prot. N° 7170/FP del 7 ottobre 2013, Antonietta Laface collaboratore scolastico designata con lettera Prot N° 7171/FP del 7 ottobre 2013, Antonio Marra collaboratore scolastico designato con lettera Prot. N° 7172/FP del ottobre 2013; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) la prof. Maria Grazia Sollazzo, comunicata la elezione nella riunione sulla sicurezza di cui al verbale n. 1 del 23/9/2013 corso base (32 ore) Prot. 2981 del 22.04.2013 aggiornamento annuale (4 ore o 8 ore) ; 193 Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione plesso principale prof. Patrizia Praticò, qualifica: docente collaboratore vicario, designato con lettera Prot. N. 5881/FP del 05.09.2013; Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione polo turistico prof. Catarina Mazzù: incarico svolto: collaboratore responsabile plesso turistico, designato con lettera Prot. N.5882/FP del 05.09.2013; Coordinatore alla Gestione dell’emergenza ed evacuazione corso serale prof. Francesca Maria Morabito: incarico svolto: collaboratore responsabile corso serale designato con lettera Prot. N. 5883/FP del 05.09.2013; Coordinatore al Primo Soccorso sede principale sig.ra Maria Fracapane, qualifica: assistente amministrativa designato con lettera Pr. N. 7170/FP del 7.10.2013; Coordinatore al Primo Soccorso sede polo turistico sig.ra Antonietta Laface, qualifica: collaboratore scolastico designato con lettera Pr. N. 7171/FP del 7.10.2013; Coordinatore al Primo Soccorso sede corso serale sig. Antonio Marra, qualifica: collaboratore scolastico designato con lettera Pr. N. 7172/FP del 7.10.2013;; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) la prof. Maria Grazia Sollazzo. Si auspica una proficua collaborazione da parte di tutti per una migliore ed efficace gestione della sicurezza all’interno della scuola. Si rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento. Tale circolare verrà esposta in bacheca per consentire una migliore diffusione. Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico (Ing. Ugo Neri) 194 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965324158 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito WEB: www.itepiria.it Prot. n° 10239/A31 Reggio Calabria, 17 novembre 2014 Al RSPP ing. Neri Ugo (dirigente autonominato) Al DSGA dott. Pietropaolo Maria Al RLS Prof. Sollazzo Maria Grazia Al ASPP Prof. Anamiati Giuseppe Ai COLLABORATORI Prof. Geria Diego Prof. Mazzù Catarina Prof. Morabito Francescamaria Loro Sedi Oggetto: Convocazione della Riunione Periodica per la Prevenzione e Protezione dai rischi (art. 35 D.Lgs. 81/2008). Con la presente si comunica che la Riunione Periodica per la Prevenzione e Protezione dai rischi è convocata per il giorno 23 settembre 2013 alle ore 16,00, presso l’ufficio di presidenza, con il seguente ordine del giorno; analisi del Documento di Valutazione dei Rischi tramite esame dei programmi di verifica e dei risultati, con relativo aggiornamento; andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei DPI , programmi di informazione e formazione dei dirigenti, preposti e lavoratori. coordinamento con il proprietario dell’edificio; varie ed eventuali Nel corso della riunione posso essere individuati: codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e malattie professionali; obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro; Distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri 195 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965499443 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) [email protected]; [email protected]; [email protected] - Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n° 10241/A31 CF/PIVA 80008080808 - E mail: Reggio Calabria, li 17/11/2014 Alla Amministrazione Provinciale Sett. 17 Edilizia e Impiantistica sportiva Via Aschenez n° 239 89125 Reggio Calabria Proprietaria degli Istituti Scolastici: a) Istituto Tecnico Economico Raffaele Piria Via Piria 2 Reggio Calabria; b) Plesso Scolastico Via Pensilvania 1 Reggio Calabria. Oggetto:Richiesta d’intervento e di documentazione edifici scolastici. In base a quanto previsto dall’art. 18 comma 3 D.Lgs. 81/2008 gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del presente decreto, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche e educative, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tal caso gli obblighi previsti dal presente decreto, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente o al soggetto che ne ha l'obbligo giuridico. Si richiede al proprietario dell’edificio in indirizzo di effettuare i necessari interventi strutturali e di manutenzione per l’adeguamento a quanto previsto dalla normativa sopra indicata. Si richiedono inoltre i documenti, elencati nel foglio allegato, necessari per la predisposizione del documento complessivo sulla valutazione e riduzione dei rischi. Si richiede di restituire compilata al Dirigente scolastico allegando (eventualmente) i documenti richiesti la tabella di seguito, una per ciascun edificio scolastico Certi di un sollecito e puntuale riscontro si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. Il Dirigente Scolastico Ing. Ugo NERI 196 Documentazione di pertinenza del PROPRIETARIO (TIMBRO DELLA SCUOLA) NON ALLEG. PERTIN . DISPONI BILE PRESSO Planimetria dell’Istituto con destinazione d’ uso dei locali Agibilità Certificato Prevenzione Incendi Impianti elettrici: Progetto impianti elettrici installati o modificati dopo 01.03.92 a firma di tecnico abilitato In alternativa (solo per impianti antecedenti). atto notorio a firma del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca dell’installazione dichiarazione di conformità relativi agli impianti elettrici installati o modificati dopo lo 01.03.92 Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra, con data non antecedente a 2 anni o in alternativa lettera d’accettazione d’incarico di organismo abilitato con data nell’anno solare Impianti Elettrici in luoghi con pericolo di esplosione (se presenti): Documentazione di classificazione delle aree (centrale termica e cucina sono escluse se rispondenti al DPR 661/96). Denuncia degli impianti all’UOIA. Verbale di omologazione UOIA (I° verifica) dei detti impianti elettrici , di non oltre 2 anni e Verbale di verifica periodica successiva all’omologazione Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche: Valutazione del rischio di fulminazione realizzata secondo le Norme CEI 81-1 e 81-4 (relazione di autoprotezione) Solo se l’edificio che ospita la scuola ha più di un piano ed è destinato a contenere più di 500 persone: Verbale di verifica periodica dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche ai sensi del D.P.R. 462/01, con data non antecedente a 2 anni o in alternativa lettera d’accettazione d’incarico di organismo abilitato con data nell’anno solare della richiesta di autorizzazione Impianto di riscaldamento: Per gli impianti realizzati dopo il 27/03/08,dichiarazione di conformità dell’installatore abilitato Inoltre;per impianti ad “ acqua calda” ( no ad aria) con potenzialità superiore a 35kW (30.000 kcal/h) : progetto secondo D.M. 1.12.75 Approvato da ISPESL. verbale di omologazione ISPESL inoltre, solo per impianti ad “ acqua calda” con potenzialità superiore a 116 kW (100.000 kcal/h): verbali di verifica periodica eseguiti da UOIA con data non antecedente a 5 anni 197 Impianti a pressione (se presenti e solo se capacità > 24 lt) (autoclavi per acqua e recipienti per aria compressa) Se costruiti prima del 29/05/2002: Libretto matricolare ISPESL o ANCC inoltre, se PxV[bar x litri]> 8000 o P bollo>12 bar Richiesta omologazione a ISPESL (PC) Verbale di omologazione ISPESL (PC) Verbale verifica periodica UOIA (RE) Se costruiti dopo il 29/05/2002: Certificato CE di conformità (con evidenziato rispondenza a direttiva 97/23/CE oppure a 87/404/CE) Comunicazione di messa in servizio a ISPESL (PC) e UOIA (RE) (art 19 DLgs 93/2000) Verbale installazione primo impianto rilasciato da ISPESL Verbale di verifica periodica rilasciato da UOIA Impianti Ascensori/Montacarichi (portata < 25 kg e corsa < 2 m): Libretto d’impianto e targa in cabina con matricola rilasciata dal comune. Documento comprovante l'accettazione d'incarico, rilasciato dall'UOIA o da altro Organismo Notificato, per l'espletamento delle verifiche periodiche biennali sugli ascensori o montacarichi. Verbale di verifica periodica UOIA/ Organismo Notificato con data < 2 anni. Impianti piattaforme per disabili con corsa > 2 m Targa con n° di matricola rilasciato dal comune Certificato CE di conformità indicazione della Ditta Manutentrice verifica biennale di Organismo Notificato. Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazione Elenco delle macchine/attrezzature e VDT di vostra proprietà Caratteristiche degli impianti di ventilazione generale, localizzata e di condizionamento di vostra proprietà N.B. - Per il Proprietario, da restituirsi compilato al Dirigente scolastico allegando (eventualmente) i documenti richiesti. 198 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965499443 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) [email protected]; [email protected]; [email protected] - Sito WEB: www.itepiria.it CF/PIVA 80008080808 - E mail: Protocollo n° Reggio Calabria, li Al Dirigente Scolastico Ing. Ugo Neri dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Pira” Reggio Calabria OGGETTO: Comunicazione al Dirigente Scolastico della condizione di lavoratrice gestante, puerpera o in periodo di allattamento. La sottoscritta __________________________________ Comunica, ai sensi dell’art.6, c. 1 del D.Lgs. 151/2001 di trovarmi nello stato di: gestante puerpera allattamento fino a 7 mesi dopo il parto La lavoratrice (firma) __________________________________ 199 ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO “Raffaele Piria” Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – SIA – Turismo Sede Centrale Via Piria n° 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 - 499444 – Fax 0965499443 Polo Turistico Via Pensilvania n° 6, 89123 REGGIO CALABRIA 0965 25695 (anche Fax) CF/PIVA 80008080808 - E mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] - Sito WEB: www.itepiria.it Protocollo n° 10242/A31 Reggio Calabria, li 17 novembre 2014 Alle Signore Ruolo Docenti Ruolo Assistenti Amministrative Ruolo Collaboratrici scolastiche dell’Istituto Tecnico Economico “Raffaele Pira” Reggio Calabria Al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Prof. Maria Grazia Sollazzo Oggetto: informazione ex art. 11 comma 2 D.Lgs 151/01 in tema di risultati della valutazione del rischio e delle conseguenti misure di protezione e di prevenzione adottate per le lavoratrici in gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio. IL D.Lgs. 151/01 è il testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’art. 15 della L. 8 marzo 2000, n. 53. Il Capo II di tale decreto prescrive misure per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio, che hanno informato il datore del proprio stato, conformemente alle disposizioni vigenti. La valutazione dei rischi ha permesso di evidenziare per ogni ruolo professionale rischi nei confronti dei quali verranno attuati provvedimenti diversificati durante la gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio che comprenderanno di caso in caso: la riorganizzazione della mansione svolta, lo spostamento ad altra mansione, l’interdizione dal lavoro in gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio. Negli allegati le specifiche per ogni ruolo professionale. Il Dirigente Scolastico Ing.Ugo Neri Per presa visione: Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Prof Maria Grazia Sollazzo 200 Indice A - Generalità Pag. 4 1 - Identificazione e riferimenti generali 1.1.Identificazione e riferimenti plesso 1.2 Organizzazione del Sistema Prevenzionistico 2 - Caratteristiche generali dell’edificio scolastico 3.1 - Documentazione obbligatoria generale 3.2 - Documentazione obbligatoria specifica 3.3 - Documentazione necessaria per la valutazione dei rischi 04 05 06 11 12 15 17 B – Metodologia 18 1 - Riferimenti alle normative tecniche 2 - Criteri utilizzati 2.1 Identificazione fattori di rischio 2.2 Identificazione lavoratori esposti 2.3 Quantificazione dei rischi 2.4 Definizione delle priorità degli interventi 2.5 Individuazione, programmazione messa in atto delle misure 3 - Obiettivi specifici perseguiti 18 19 19 19 20 22 22 23 C - Coinvolgimento del personale 29 D - Risultati della valutazione - Programma di attuazione RISCHIO R = 9 RISCHIO R = 6 RISCHIO R = 4 RISCHIO R = 3 RISCHIO R = 2 30 E - Aggiornamenti programmati 38 F - Lista di controllo (Check List) 39 31 31 34 36 36 ASPETTI ORGANIZZATIVI GESTIONALI 1. Organizzazione del Lavoro 2. Compiti, Funzioni, Responsabilità 3. Analisi, Pianificazione e Controllo 4. Informazione-Formazione 5. Partecipazione 5.a. Stress lavoro correlato 6. Norme e procedure di lavoro 6.a. Tutela Lavoratrici Madri. 7. Dispositivi di Protezione Individuale 8. Emergenza e Pronto Soccorso 9. Sorveglianza Sanitaria / Vaccinazioni 40 41 42 44 47 48 53 54 56 58 61 201 10. Lavori in appalto/forniture 62 SALUTE E SICUREZZA LAVORATORI E STUDENTI 11. Impianto Elettrico 11.a. Altri impianti tecnologici 12. Antincendio/Vie ed uscita di emergenza 13. Rumore e comfort acustico 14. Rischio Chimico 14.a. Rischio Amianto 14.b. Rischio Esplosione 15. Movimentazione Manuale Carichi 16. Microclima 16.a. Rischio fumo 17. Illuminazione 18. Arredi 19. Attrezzature 19.a. Scale 64 66 68 74 75 79 79 80 81 82 83 84 85 86 RISCHI IN AMBIENTI SPECIFICI 20. Aule per attività didattiche normali 21. Aule per attività didattiche speciali 21.a. Laboratori di Chimica 21.b. Laboratori di Informatica 21.f. Laboratorio di Fisica 22. Aula magna 23. Uffici 24. Biblioteca 26. Attività sportive 27. Servizi spogliatoi 28. Barriere architettoniche 29. Area cortiliva 88 90 92 101 103 106 107 109 110 112 113 117 H - Elenco Allegati 1. Assetto organizzazione prevenzione 2. Programma annuale di Formazione Informazione Addestramento 3. Ricognizione corsi di formazione con allegati programmi e attestati 4. Elenco procedure e istruzioni operative 5. Elenco Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 6. Modulo di consegna di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 7. Procedura Organizzazione Pronto Soccorso con elenco Presidi Sanitari 8. Istruzione operativa per "Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica” 9. Procedura Alternanza Scuola Lavoro 10.Procedura Pulizia e Disinfezione Ambienti Scolastici 11.Procedura infortuni in ambito scolastico ed extrascolastico 12. Elenco Esposti con obbligo di Sorveglianza Sanitaria 13.Elenco Presidi Antincendio e loro ubicazione (inserito nel Piano emergenza) 14.Giustificazione Rischio Rumore 15.Elenco Agenti chimici 16. Elenco Attrezzature 17. Dichiarazione datore di lavoro e lavoratore sulle modalità d'uso dei VDT 18. Giustificazione Rischio Chimico 19. Giustificazione Rischio Vibrazioni 119 124 128 138 139 140 141 149 150 156 165 175 176 177 178 179 180 182 183 202 I - Elenco Comunicazioni a. Dichiarazione di svolgimento diretto DDL=RSPP b. Designazione addetti SPP c. Designazione addetti emergenze d. Incarico medico competente e. Verbale elezione RLS f. Comunicazione alla direzione dell'istituto dell'elezione dell'RLS g. Circolare informativa su nomine RSPP, addetti e elezione RLS h. Convocazione della riunione periodica i. Verbale riunione periodica l. Lettera al proprietario dell'edificio m. Lettera per impresa – lavori in appalto n. Comunicazione Lavoratrici Madri o. Comunicazione esito della valutazione dei rischi specifica per lavoratrici madri 184 186 189 193 195 196 199 200 203