L’agostiniano scalzo Benigno da Santa Caterina di Salvatore Accardi © Nel corso di diverse pubblicazioni in questo sito www.trapaniinvittissima.it ho più volte menzionato e riportati trafiletti o esposizioni di Benigno da Santa Caterina, contenute nei suoi due manoscritti di “Trapani Sacra e Trapani Profana”, ricchi di dettagliate notizie sulla nostra città e sul passato, che rappresentano testimonianze provate e confrontabili con diverse scritture notarili. Il canonico Fortunato Mondello 1 asserisce che Vito Catalano al secolo Benigno da Santa Caterina, agostiniano scalzo, nacque a Trapani nel 1743 e vi morì nel 1815. 2 Benigno dimorò per parecchio tempo nel convento della chiesa dell’Itria, l’antica chiesa nota come di Gesù, Giuseppe e Maria, ora dedicata a Santa Rita da Cascia. In diverse apoche di “concessione di sepoltura” e svariate attestazioni comprovanti messe celebrate in suffragio di defunti (peculiare privilegio di tanti preti missara), ho riscontrato le sue certificazioni scritte in qualità di padre priore. Ad esempio, nell’autografa quietanza del 6 ottobre 1804 qui mostrata, Benigno percepì per conto del convento l’elemosina d’onza 1 e tarì 20, per tante messe celebrate in memoria di padron Francesco Inia. Fortunato Mondello, o Fortunato di San Francesco agostiniano scalzo, all’anagrafe Mondello Giuseppe, nacque nel 1834 da Francesco e Maria Ramella. E’ stato un infaticabile cercatore di storia siciliana e direttore della biblioteca Fardelliana dal 1880 al 1908. Il canonico morì a Trapani il 12 luglio 1908 alle ore 9,15. Tra le sue opere, cito “Spettacoli e feste popolari in Trapani “ e la “Bibliografia Trapanese” 2 Fortunato Mondello, Bibliografia Trapanese. 1 www.trapaniinvittissima.it 1 L’agostiniano scalzo Benigno da Santa Caterina di Salvatore Accardi © Il frate è ricordato nella “Nota di tutti li religiosi sacerdoti e chierici della Provincia di Palermo degl’Agostiniani Scalzi ad ordine di Anzianità co’ loro respettivi Nomi, Cognomi Patria, ed Età per tutto il Primo Gennaro 1784.” 3 Credo che Benigno è l’autore di questo libretto, per avervi notato il suo stile calligrafico in molte pagine e per il nome Catterina scritto con la marcatura della doppia “ t ” riportata nel suo autografo. Nella sezione dei “Trapanesi e suoi Età, l’anno 1783 ad ordine d’anzianetà”, 4 Benigno è citato con altri frati a pagina 29 verso, d’età “39 anni” e l’annotazione a margine con diversa grafia, che ha annotato “morì”, sicuramente apposta da un confratello dopo la sua morte. Padre Benigno da S. Catterina d’anni 39 morì; Padre Emmanuele da S. Catterina d’anni 78 morì; Padre Mariano del Santissimo Sagramento [ovvero Antonio Castro] d’anni 62 morì a 1 Gennaro 1799 nel Convento di G.M.G. di Trapani in età di anni 79. Trovo il suo autografo e quello del confrate vice priore Angelo da S. Caterina (morto repentinamente a 31 anni il 4 maggio 1812) nell’apoca di messe officiate in memoria di Nunzio Venuto. 5 In un atto del 1807, i due frati fecero un’emotiva dichiarazione e lamentarono la cronica ristrettezza economica di tutti i confratelli dovuta alla penuria di vitto e vestito, tanto vero che i religiosi avanzano ancora del vestiario passato, unitamente alli sandali, e rafforzando la denuncia ricordarono che ad altri religiosi mancano le mutande, ad altri le coperture e che l’elemosina è ristrettissima e l’esigenza è resa difficile per la scarsezza dei tempi. 6 Forse per superare la ristrettezza, il priore di quel tempo accese un prestito di 100 onze al tasso d’interesse del 12%, superiore di cinque punti rispetto il praticato, accordato dal settantaseienne Giuseppe Artale, padre del confratello Dionisio da San Giuseppe con la speranza che il Signore frà breve apra il commercio e mandi la sua Divina providenza. È quasi certo che i frati non secolari bramarono il pane e il companatico, anche se diverse congregazioni e conventi da secoli introitarono parecchie onze di giusto peso oltre i lasciti e i legati anche per l’officio di messe in memoria di defunti, evento che perdurò fino al 1880. Libretto manoscritto numero di catalogo 152, carpetta 19, pagina 20, dapprima conservato nel convento degli agostiniani scalzi, adesso custodito nella biblioteca Fardelliana di Trapani. 4 Manoscritto numero di catalogo 152, carpetta 29 B, anch’esso conservato nella biblioteca Fardelliana di Trapani. 3 5 http://www.trapaniinvittissima.it/files/il_milionario_don_nunzio_venuto.pdf 6 Notaio Bartolomeo Daidone. www.trapaniinvittissima.it 2 L’agostiniano scalzo Benigno da Santa Caterina di Salvatore Accardi © Oltre i corposi citati manoscritti del 1810 e del 1812, Benigno da Santa Caterina scrisse il saggio sul “Venerabile Fra Alipio di S. Giuseppe, agostiniano scalzo, trucidato dai turchi”, le “Egloghe siciliane”, satire e canzonette. Il frate, partecipava alle riunioni dell’Accademia della Civetta, con lo pseudonimo “Ogniben Alcanota”, anagramma di “Benigno Catalano”. Nella minuziosa descrizione di “Trapanesi illustri” dell’erudito Giuseppe Maria Ferro e Ferro è presente anche Benigno da Santa Caterina. A 26 di ottobre 1743 ebbe questo letterato i suoi natali da Giuseppe Catalano e da Caterina. Portò al battesimo il nome di Vito. Di anni diecisette, cioè ai 31 di maggio 1760 vestì l’abito d’Agostiniano Scalzo. Le applicazioni a’ suoi studj, temprati dagli ameni, non furon mica infruttuosi. Essi lo portarono in mezzo alla classe dei migliori letterati. Non trascurando punto i molteplici doveri di cenobita, e non rimanendo giammai inerte, volle lasciare varj monumenti sì in verso, che in prosa delle da lui acquistate cognizioni. Io non m’impegnerò a far parola di quanto egli scrisse per uso del pergamo. Rammenterò solo al mio lettore di essere stato Benigno l’autore delle opere seguenti. Trapani sacro, e profano, tomi 2 in folio (volle egli compendiare la storia della sua patria. Vi faticò di molto: ma abbisognano nondimeno a questo lavoro varie opportune correzioni). 7 Amava egli la poesia e la coltivava ancor con successo. Quando non era obbligato a prestar l’opera sua agl’importanti affari del chiostro, adopravasi in servizio delle muse. Scrisse molto, ed in varj metri, né avrebbe potuto attirare come Lucilio da Orazio quel mordace rimprovero: hoc tantum contentus, amct scripsisse ducentos ante cibum versus. Ecco intanto il catalogo de’ suoi poemi. Abigaille che placa lo sdegno di Davidde Il trionfo della chiesa Giaele che sconfigge il capo di Sisara L’entrata dell’arca nella casa di Obededom La nube di Elia in soccorso della desolata Samaria L’aurora foriera di confidenza al patriarca Giacobbe La fionda di David Poesie per l’arcangelo Raffaele Ottave in morte di Maria Carola, regina delle due Sicilie Tragedia del ven: Alipio da S. Giuseppe, laico agostiniano scalzo Satire Siciliane Miscellaneo di sonetti, canzoni, odi morali , elegie ec. I giuochi di fortuna. Poema contro dei lottanti 7 Trapani 1793 Trapani 1794 Trapani 1794 Trapani 1795 Trapani 1796 Trapani 1798 Trapani 1799 http://www.trapaniinvittissima.it/files/la_magnificenza_artificiale_di_trapani.pdf www.trapaniinvittissima.it 3 L’agostiniano scalzo Benigno da Santa Caterina di Salvatore Accardi © Volle egli dimostrare in questo lavoro di essere quel giuoco il parto adottivo dell’azzardo, anziché un prodotto regolare della scienza dell’avvenire, per come si spaccia da certi astuti chiacchieroni. Cessò Benigno di vivere con la fama di buon letterato ai 17 di novembre dell’anno 1815. © Salvatore Accardi, gennaio 2010 www.trapaniinvittissima.it 4