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Sister act:
un’insegnante
dirompente
di Nicoletta Agozzino
(Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione)
“Abbiamo a che fare con persone stanche, sfiduciate…”
È così che la madre superiora informa Deloris, protagonista eclettica ed esuberante del film, di ciò che l’aspetta: un compito arduo e faticoso perché Deloris, alias
Suor Maria Claretta, sarà la nuova insegnante di musica della Saint Francis Academy.
È possibile accendere la scintilla dell’entusiasmo e del sapere in persone annoiate
e sfiduciate?
Ragazzi ignari delle proprie potenzialità e che rinunciano ancora prima di provare perché convinti, già così presto, che il destino sarà con loro ingrato e poco generoso. Gli allievi della Saint Francis si accontentano allora di vivacchiare frequentando con
noia e disinteresse le lezioni, magari vivacizzandole con un po’ di indisciplina.
Un’insegnante, che insegnante non è, ma una cantante di Las Vegas, che potere può
avere?
Moltissimo, quando si propone come modello positivo di una realtà migliore e pos-
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sibile. Nel periodo dell’adolescenza, la
personalità dei ragazzi è in piena formazione e pertanto necessita di modelli positivi che possano incoraggiare e rinforzare le potenzialità di ognuno. Un adulto
che crede nelle capacità del ragazzo è
promotore del suo benessere. Come le
suggerisce un collega: “Combatti per il
bene! Abbi fede!”, Deloris avrà fiducia
nelle risorse dei suoi allievi instaurando
così una relazione efficace che favorirà
l’emergere delle facoltà di ognuno; tale
processo noto in psicologia come Effetto
Pigmalione, spiega come la credenza di
un’insegnante riguardo un allievo possa
diventare una vera profezia che si autoavvera stimolando proprio quelle caratteristiche che coincidono con il giudizio dell’insegnante.
Deloris è anche una guida autorevole;
“Tirare fuori le unghie” come farà Maria
Claretta sulla lavagna, significa definire
con chiarezza ruoli e compiti di insegnante e allievo e stabilire quindi regole
condivise e necessarie. Deloris non si limita ad imporre le regole ma le negozia
attivamente con i ragazzi: “Ragazzi, og-
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Fabio Cavalieri, regia; Francesca Berardi, suor Berenice; Monica Stirpe, Madre Superiora
gi è un vero nuovo giorno. Ci sarà il rispetto: Io rispetto voi e voi rispettate me”. Uno
stile autorevole cattura gli allievi e ne stimola l’interesse perché mostra obiettivi condivisi. Maria Claretta offre empatia ai ragazzi, sente il loro sentire e per questo li comprende; coglie la loro passione per la musica e offre loro un canale giusto per sviluppare le proprie potenzialità.
“Dirompente è il modo di comunicare di Maria Claretta”; afferma la madre superiora che, lungimirante, conosce le qualità della protagonista: l’originalità e l’entusiasmo che sanno rompere gli schemi della vecchia Saint Francis e portare al cambiamento. Deloris trascina i ragazzi attraverso la propria passione per la musica, tra-
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smette loro l’energia e la fiducia verso un nuovo progetto di crescita: fare parte di un
coro. La dirompente insegnante invita i ragazzi ad esplorare le proprie potenzialità e
attitudini, a crescere in autostima: percorso che necessita l’abbandono dei vecchi stili di comportamento, disinteresse – rinuncia, a favore del nuovo che lentamente si farà
strada. “Se vuoi essere qualcuno, se vuoi farti strada, devi svegliarti e stare in campana” cantano in coro i ragazzi, vivacizzando la lezione di musica.
Accettare il rischio e spingersi verso obiettivi significativi saranno infatti i presupposti necessari per partecipare al concorso finale di musica. I ragazzi hanno pauUna classe alquanto indisciplinata
e indifferente all’arte
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ra, ora però sono pronti ad abbandonare i vecchi schemi di rinuncia
per salire sul palco e affrontare finalmente paura e incertezza: per gli
allievi della Saint Francis è iniziato
“un Vero Nuovo Giorno”.
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Giulia Tonc
Il coro le “Sette note”,
nato da poco, con l’animatore,
il vice preside Fr. Giovanni Decina;
manca il direttore,
maestro Luigi Cioffi;
le “sette note”
promette
che oscurerà
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il coro di Deloris