l a m OTO RIZ Z A ZIO N E in fo r ma
La Motorizzazione Civile
italiana questo mese
affronta il tema
delle ruote e del light tuning.
Dal 1° ottobre non potranno
essere commercializzati
e installati sistemi ruote
senza omologazione Nad
o UNECE 124. Finalmente uno
standard qualitativo
a tutela degli automobilisti
e della sicurezza stradale.
Ne abbiamo parlato
con l’Architetto
Maurizio Vitelli
Ruote: libertà di scelta
purché omologate
Il decreto n. 20/2013, noto come “Decreto Ruote”,
regola l’omologazione nazionale delle ruote in lega
e in acciaio e il tuning leggero. Inoltre, contiene “le
norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruote e le procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in
circolazione”. Il riferimento normativo necessario
per il mercato, che definisce uno standard di qualità minimo a garanzia della sicurezza dei veicoli e
della circolazione stradale e che libera il montaggio di ruote speciali dalla necessità di richiedere il
nulla osta del costruttore del veicolo. Dunque, in
Italia possono essere commercializzati e montati
solo sistemi ruote omologate Nad o UNECE 124 e
Di Francesca Sirimarco
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non sono riconosciute certificazioni rilasciate da
enti indipendenti. Ad oggi tale decreto rappresenta il riferimento per le ruote speciali, perché non
esiste ancora un regolamento comunitario. Per
avere un quadro più completo ed esaustivo sullo
stato dell’arte abbiamo intervistato l’architetto
Maurizio Vitelli, Direttore Generale della Motorizzazione Civile, con il quale abbiamo creato un “filo
diretto” che, ogni mese, ci porterà a trattare insieme temi specifici e di rilevante importanza per il
settore dell’aftermarket e dell’autoriparazione.
Architetto Vitelli, come nasce il “Decreto
Ruote” e con quali finalità?
«Il decreto nasce dall’esigenza di salvaguardare la
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Una nuova
rubrica
Da questo numero inauguriamo
un appuntamento fisso
con la Motorizzazione civile
italiana: il Direttore Generale,
Architetto Maurizio Vitelli,
di volta in volta,
aggiornerà i nostri lettori
su una tematica di interesse
per il settore.
Se avete domande specifiche
potete scriverci
all’indirizzo mail
[email protected]
e vendita,
Montare ruote diverse
dalle originali oggi è più facile:
ssarà il gommista a rilasciare l’attestato
di installazione a regola d’arte sulla
base delle prescrizioni del Costruttore
sicurezza della circolazione stradale. Pertanto, con
il decreto sono stati introdotti standard minimi inderogabili di qualità per le ruote, che influiscono in
maniera determinante sulla sicurezza del veicolo.
Se da un lato, dunque, stabilisce “regole tecniche”,
dall’altro si caratterizza quale norma di semplificazione, adottata ai sensi dell’art. 75, comma
3-bis, per favorire il tuning. Infatti, il decreto reca
norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruota, nonché procedure idonee per la loro
installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione».
È un’importante novità, per il nostro Paese, perché prima di tale decreto non esisteva un sistema di omologazione per i cerchi. In particolare,
con l’introduzione di “regole tecniche”, evita l’arrivo sul mercato di prodotti di bassa qualità e favorisce il tuning e l’aftermarket di ruote speciali.
Con il decreto, infatti, sono state semplificate le
procedure per l’installazione di pneumatici con
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Dal 1° ottobre
si possono vendere
solo ruote in lega
o in acciaio provviste
di omologazione,
che deve essere
stampata sui cerchi
L’installatore
diventa garante
della conformità
di legge: questo
dovrebbe impedire,come
avvenuto in passato,
che pochi furbi possano
gettare cattiva luce
sulla categoria
dei gommisti
I l Decreto Ruote,
in vigore
dal primo gennaio
di quest’anno,
si applica ai veicoli
delle categorie
internazionali
M1 (auto)
e M1G (fuoristrada),
vale a dire
autovetture.
Fino al 30 settembre
è prevista
una deroga
«Certamente. È più libero perché consente, previa
omologazione, il montaggio di cerchi speciali e di
eventuali pneumatici di misure diverse da quelle
indicate sulla Carta di circolazione senza la necessità di dover chiedere il nulla osta del costruttore del
veicolo. Inoltre è più sicuro perché, ora, il mercato è
controllato e non è possibile introdurre prodotti non
tracciabili e che non rispettino adeguati standard di
qualità. Con il decreto 20/2013 l’Italia ha colmato
una grande lacuna, perché con le nuove regole ora
è pressoché improbabile la vendita fraudolenta e la
contraffazione di componenti del sistema ruote».
«Il Decreto Ruote, in vigore dal primo gennaio di
quest’anno, si applica ai veicoli delle categorie internazionali M1 (auto) e M1G (fuoristrada), vale a
dire autovetture. Tuttavia, al fine di consentire ai
costruttori di smaltire le scorte e per le tempistiche necessarie a completare le procedure di omologazione, come Ministero dei Trasporti e delle
Infrastrutture abbiamo accordato una deroga fino
al 30 settembre per consentire la commercializzazione di cerchi in stock a coloro che abbiano già
avviato l’iter di omologazione dei propri prodotti e siano iscritti in un apposito elenco. Oltre tale
data tutte le ruote vendute sul territorio italiano
dovranno necessariamente essere omologate, a
seconda dei casi, o in base al regolamento UNECE
124 o al Decreto Cerchi e quindi in possesso dell’omologazione nazionale Nad».
In che modo l’introduzione del decreto semplifica la sostituzione dei cerchi delle vetture?
Prima del decreto, quali erano i rischi in cui
potevano incorrere automobilisti e operatori?
Per quali veicoli si applica e a quale tipo di
omologazione devono essere sottoposte le
ruote vendute in Italia secondo il decreto?
L’automobilista, dunque, ora può decidere il
tipo di cerchi da fare montare sulla propria
misure diverse da quelle originarie, facenti parte
di un sistema ruote omologate.
Con il Decreto Ruote il mercato è davvero
più libero e più sicuro?
«Prima del decreto l’eventuale installazione delle
cosiddette “ruote speciali”, cioè di ruote di dimensioni e caratteristiche diverse da quelle originarie,
non era possibile se non dopo avere ottenuto il
nulla osta da parte del costruttore del veicolo.
Ora, invece, in base alle disposizioni recate dal
decreto, l’installazione di ruote speciali è possibile, purché siano omologate».
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«Innanzitutto vigeva una certa confusione nel sistema mentre ora, con l’applicazione del decreto,
gli stessi operatori possono lavorare avvalendosi
di regole precise. I rischi sostanzialmente erano di
due tipi: da una parte di installare ruote di ricambio
di scarsa qualità, immesse sul mercato senza alcun requisito e, inverosimilmente, anche senza alcun controllo; dall’altra di montare irregolarmente
ed inconsapevolmente ruote speciali».
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L a dichiarazione di conformità
è rilasciata dal costruttore delle ruote
e contiene gli estremi di omologazione.
La dichiarazione di installazione e di conformità
è rilasciata dall’officina al cliente e riporta
la dichiarazione di installazione a regola d’arte
auto scegliendoli tra modelli di misure diverse da quelli di serie?
«È la semplificazione in tema di tuning che consente di potere scegliere il tipo di ruote, omologate, da installare sulla propria autovettura».
Cambiando le misure dei cerchi variano
anche i pneumatici. Nel caso un automobilista scegliesse di cambiare pneumatici
non riportati sul libretto, come fa a mettersi in regola?
«Se le nuove misure dei pneumatici fanno parte
dell’omologazione di un sistema ruote e non sono
riportate sul libretto, è necessario effettuare l’aggiornamento della Carta di circolazione presentando domanda presso l’Ufficio Motorizzazione
Civile territorialmente competente in relazione
alla sede dell’officina di autoriparazione che ha
effettuato il montaggio delle ruote e superare il
collaudo. Alla domanda vanno allegati la dichiarazione di installazione e il certificato di conformità. Quando l’esito del collaudo è positivo, viene
Quando
si montano cerchi
di misure diverse, se
le gomme previste
non sono nelle misure
riportate sul libretto,
bisogna chiedere
l’aggiornamento della
Carta di circolazione;
non basta la
dichiarazione
del gommista
rilasciata un’etichetta da apporre sulla Carta di
circolazione che indica i pneumatici in alternativa
e l’omologazione del sistema ruota. In caso contrario è necessario il nulla osta del costruttore del
veicolo per pneumatici in alternativa».
La procedura di omologazione e collaudo è necessaria o va eseguita solo in casi
specifici?
«L’omologazione delle ruote è obbligatoria per
tutte le ruote, ad eccezione delle ruote originali o
di ricambio del costruttore del veicolo».
Come devono comportarsi gli autoriparatori
secondo il decreto?
«Montare le ruote in conformità alle prescrizioni del costruttore delle ruote e rilasciare l’apposita dichiarazione di installazione, riportata in
fac simile in allegato al decreto».
Quali elementi contiene la “dichiarazione di
installazione e di conformità”?
«La dichiarazione di conformità è rilasciata dal
costruttore delle ruote e contiene gli estremi di
omologazione. L’officina, invece, rilascia al cliente la dichiarazione di installazione a regola d’arte, secondo le prescrizione del Costruttore delle
ruote».
Quali sono le sanzioni in caso di mancata
osservanza del decreto?
«In caso di mancata osservanza del decreto si
applica l’articolo 77, comma 3-bis del Codice della
strada, che stabilisce una sanzione amministrativa per chi importa, produce e commercializza fuori norma sul territorio nazionale sistemi,
componenti ed entità tecniche senza la prescritta omologazione, e che dispone il sequestro e la
confisca di componenti non omologati, anche se
già installati sui veicoli.
Inoltre, si applica l’articolo 78 del Codice della
strada e quindi si provvede al ritiro della Carta di
circolazione qualora non si provveda al suo aggiornamento. Vale la pena ricordare che le sanzioni del Codice della Strada vengono aggiornate
periodicamente».
Con il Decreto Ruote si può dire che il Ministero dei Trasporti italiano e la Motorizzazione Civile si stanno aprendo al tuning?
«È una delle norme tecniche adottate, come già
detto, a norma dell’art. 75, comma 3-bis del Codice della strada, che rappresentata la base nor■
mativa del tuning».
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