. . i. v e p a s n o n e h c Quello Notiziario creato dagli studenti della classe 2^ C Scuola Secondaria di I Grado “G. Mameli” Amantea A.S. 2013/2014 Il perché di un giornalino “Quello che non sapevi …” Sommario: Diffrenziamo Amantea 2 Carnevale ad Amantea 2 Un angolo di Sicilia a scuola 2 Intervista ad Elisabetta I 3 Gemellaggio con Pinerolo 3 Scuola … Musica … Vita 4 E' questo il titolo che abbiamo scelto per il giornalino creato in classe. Questo notiziario raccoglie tante curiosità, novità e avvenimenti, ma anche alcuni approfondimenti su diversi argomenti di studio. anche su quello del passato, raccontatoci per esempio sui libri di storia. In “Quello che non sapevi …”, quindi, troveremo delle “briciole” di vari argomenti. Il giornalino rende piacevole la lettura ai ragazzi che vogliono appunto potenziare le loro conoscenze. Noi studenti della 2^ C, dall’inizio dell’anno scolastico in corso, abbiamo ulteriormente analizzato i tipi di testo già studiati in precedenza. Ci si siamo così “imbattuti” in un particolare tipo di testo espositivoargomentativo: quello giornalistico. Abbiamo approfondito la sua struttura e ci siamo cimentati nella sua composizione. Ed abbiamo deciso di creare un nostro piccolo notiziario. L'idea è stata elaborata durante la pausa didattica, iniziata lunedì 24 febbraio e terminata sabato 8 marzo. In questo periodo è stata data la possibilità a tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Mameli” di consolidare e/o potenziare le proprie conoscenze. La 2^ C documenta il percorso compiuto in queste due settimane con l’insegnante di Lettere attraverso questo notiziario, grazie al quale abbiamo provato a ricoprire il ruolo di “piccoli giornalisti in erba”. Buona lettura. Maria Vittoria Bilotta Arianna Osso Teresa Eliana Pinnicchia Anna Tempo Il titolo invoglia i ragazzi a scoprire informazioni sul mondo attuale, ma Noi della “Mameli” Lo scorso anno abbiamo fatto il Roma il 6 luglio 1849, a seguito di nostro ingresso alla Scuola Seconda- una ferita infetta che si procurò ria di I Grado “G. Mameli”. Appro- proprio durante la difesa del- fittando della pausa didattica, ci la seconda Repubblica Romana. siamo voluti documentare su chi E’stato un poeta, patriota e scrittore fosse Mameli e sul perché il nostro italiano. Nato nell'allora Regno di Istituto fosse intitolato proprio a lui. Sardegna, Goffredo Mameli, istruito Goffredo Mameli è nato a Genova il nelle Scuole Pie di Genova, fu auto- 5 settembre 1827 ed è morto a re, all'età di quasi 20 anni, delle parole del Canto degl'Italiani (1847), rante la stagione risorgimentale, più noto in seguito come Inno di ma anche nei decenni successivi. Mameli, adottato un secolo dopo Per ricordare Mameli il nostro come inno nazionale provvisorio della Istituto è stato intitolato con il Repubblica Italiana (1946). Iscritto suo nome, sia per cogliere il suo alla Massoneria, Mameli venne presto spirito patriottico, sia per sottoli- conquistato dallo spirito patriottico. Il neare il suo amore per la musica. Canto degli Italiani nacque in quel La nostra scuola, infatti, è orgo- clima di fervore patriottico che già gliosamente ad indirizzo musica- preludeva alla guerra contro l'Austria. le. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato Stefano Brusco—Marco Risuglia canto dell'unificazione, non solo du- Adamo Sacco—Cristian Valerio Pagina 2 Quello che non sapevi... Differenzi Giorni 1 marzo 2014, nell’Auditorium della nostra scuola, si è tenuto l’incontro degli alunni della Scuola Secondaria di I grado con l’ing. Raffaele Russo e la dott.ssa Marianna Affortunato, delegati per informarci del nuovo progetto sulla raccolta differenziata. In questi giorni la spazzatura ha riempito le strade della nostra città. La causa di tutto ciò è la chiusura delle discariche, ormai “esaurite”. Ormai ogni comune dovrebbe avere un proprio metodo per il riciclaggio e per la raccolta. Fino ad oggi ad Amantea i rifiuti sono stati smaltiti indifferentemente nei cassonetti e successivamente nelle discariche. Ora tutto cambierà. Prima di buttare i rifiuti , bisognerà classificarli in appositi contenitori , che saranno distribuiti prossimamente. In questi giorni sono stati recapitati un libretto e un calendario che forniscono informazioni. Il ritiro avverrà in giorni prestabiliti. Per i rifiuti ingombranti(divani,letti,televisori ecc.) bisogna chiamare il numero verde 800858422. Abbiamo inoltre appreso cos’è il compostaggio: si tratta di un fertilizzante naturale formato da scarti di cibo con l’ aggiunta di fogliame o pezzi di legno. Scavando delle buche nel terreno e ponendo delle reti Amo Amantea metalliche, vi si inserisce il compost che in un paio di mesi si trasforma in terriccio per le piante. L’incontro in Auditorium si è concluso con l’invito da parte dei relatori a seguire le informazioni date per permettere di inviare anche nel nostro territorio una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Gli alunni di 2^ C Per il secco non riciclabile organici Per il multimateriale A proposito di cibo, però, deve essere ricordato che proprio la parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare” e significa “abolire la carne” . Celebri le pietanze preparate per questa festa; fra esse, una delle principali, è la frittata di pasta che contiene salsiccia, uovo sodo, alcune volte “risimoglia”. Ne esistono, però, diverse versioni, caratterizzate da alcune variazioni. biodegradabile Per i nostri rifiuti Carnevale ad Amantea Fin dall’antichità il Carnevale per i cittadini di Amantea è stata una tradizione le cui prime notizie risalgono al 1635. Naturalmente, tale ricorrenza è andata pian piano rinnovandosi sempre di più; ricordiamo la storica sfilata del 1953 che rappresentò il culmine per il Carnevale di quei tempi. Per la carta e il cartone Quest’anno il Carnevale di Amantea si è svolto a partire dai primi di marzo; domenica 9, poi, è avvenuta la premiazione dei carri. Durante l’edizione 2014 hanno sfilato i seguenti carri: Il mago di Oz, Save the children, La fabbrica di cioccolato, Hercules e Phineas e Ferb ,di Campora S.G., The Mask, Black Power, Futurama, Peppa Pig e Super Mario Bros ,di Longobardi ,Vado a Rio di Belmonte, Shrek, Cattivissimo me 2 e Avanti un altro. Oramai il Carnevale di Amantea è diventato una festa importante per tutto il circondario. Un giusto riconoscimento deve essere fatto ai tanti ragazzi che lavorano per molto tempo al fine di allestire al meglio i carri: questi giovani non vedono l’ora di mostrare la loro creatività attraverso gli originali costumi e le meravigliose coreografie. Giulia Besaldo—Federica Briglio Felicia Mannarino—Gaia Mannarino Un angolo di Sicilia a scuola Durante la pausa didattica ci siamo soffermati su molte tematiche. Una mattina, tutti insieme, abbiamo guardato le foto scattate dal nostro compagno Antonio durante un suo viaggio in Sicilia effettuato questa estate. Lo stesso Antonio ci ha illustrato un angolo della Sicilia che noi non conoscevamo: la cittadina di Burgio. Situata in provincia di Agrigento, Burgio è famosa soprattutto per il Museo della Ceramica Antica e il Museo delle Mummie. Recenti rinvenimenti di manufatti artistici in terracotta nel territorio di Burgio ha spinto gli studiosi ad ipotizzare una significativa produzione già nel 1500. I reperti testimoniano la scelta iniziale di colori fondamentali (blu cobalto, giallo ferraccia, verde ramina, bianco stannifero) per ornare i manufatti, disegnando ornati vegetali e, talora, ritratti maschili o femminili di profilo. Le produzioni erano specializzate nella fabbricazione di tegole, mattoni e utensili da cucina come burnie (barattoli), colapasta, vasi. Molto suggestive anche le immagini relative al Museo delle Mummie. Attraverso un finanziamento della Comunità Europea hanno ripreso forma un numero cospicuo di mummie prima abbandonate al degrado ed alla distruzione. Il lavoro di risistemazione dei corpi mummificati rinvenuti nelle casse non è stato semplice: corpi e vesti sono stati disinfestati e disinfettati e, alla fine di questo procedimento, che ha visto anche l'impiego di tecnologie particolari ed esami di laboratorio, i corpi sono stati denudati per permettere il restauro separato di scheletri e tessuti. Tutto, compreso i corredi funebri, sono del XVIII, del XlX e del XX secolo. Nella Chiesa dei Cappuccini di Burgio sono state rinvenute ben 49 mummie, esposte oggi nell' antica cripta trasformata in museo. Grazie Antonio per aver portato a scuola un angolo della meravigliosa Sicilia! Gli alunni di 2^ C “Le nostre attività didattiche” Pagina 3 Intervista ad Elisabetta I L'intervista è un articolo in cui un giornalista pone delle domande al fine di ottenere delle informazioni dall'intervistato. Ci siamo cimentati in un’intervista un po’ particolare; a rispondere ai nostri quesiti è stata, infatti, Elisabetta I d’Inghilterra. Si tratta, dunque, di un’intervista immaginaria. d'Inghilterra,anche grazie agli insegnamenti di mio padre. - A questo punto dicci perché sei single? E' impossibile che una donna come te non sia sposata... - Sapete, ai miei tempi, i matrimoni avvenivano per interesse; io ricevetti molte offerte, ma le rifiu- - Buongiorno, possiamo farle delle domande? - Certo! - Signora Tudor,la prima domanda è una delle più richieste dai lettori: ci può dire la sua età? - Preferirei non rispondere, ma viste le tante richieste non posso sottrarmi: la mia ultima comparsa al pubblico è stata a 70 anni, quando ho lasciato il trono (alla mia morte) ... Ora, quindi, ne ho 471, ma mi sento ancora giovane e preferirei quindi che mi deste del tu e che mi chiamaste “Signorina”. - Ok, Signorina! Prossima domanda: ti saresti mai aspettata di diventare regina? - In realtà no, anche se mi è dispiaciuto molto per la morte dei miei fratelli...ho avuto una grande responsabilità, però ho cercato di cambiare il regno tai tutte, principalmente quella di Filippo II. Con lui, in seguito, finii anche per scontrarmi, ma come sempre vinsi io. - Da cosa nacque questo scontro? - Filippo II mi chiese in moglie, ma tutti sapevano che lo faceva soltanto per far unificare la sua Spagna alla mia Inghilterra... Così io risposi alla sua proposta con una secco rifiuto. Successivamente lui entrò in guerra con me. - Cosa ne pensi dell'Inghilterra di Elisabetta II ? - L'Inghilterra è sempre stato un Paese moderno e all’avanguardia. Devo ammettere che Elisabetta II è stata in grado di mantenere un regno forte e ricco, proprio come avrei continuato a fare io. - Grazie a te l'Inghilterra è diventata una delle più grandi potenze europee; sono sati garantiti molti anni di pace interna. Tu sei diventata un personaggio famosissimo e la tua Inghilterra è stata ed è un punto di riferimento. Grazie per aver trascorso un po’ di tempo insieme noi! Felicia Mannarino—Gaia Mannarino Ariannna Osso—Teresa Eliana Pinnicchia Anna Tempo Gemellaggio con Pinerolo Quest’anno, grazie alla professoressa Trapolino Maria Concetta, abbiamo avuto l ‘occasione di scambiare la corrispondenza con i ragazzi della 2° D della scuola secondaria di primo grado ”LIDIA POET” di Pinerolo. I nostri “amici di penna” ci hanno parlato della loro routine giornaliera a scuola e inoltre ci hanno descritto la loro città: Pinerolo. Pinerolo è un comune italiano che sorge nella provincia di Torino, in Piemonte. Il nome “Pinerolo” è di origine latino-barbara. Si presenta nella sua forma più antica intorno all'anno 1000 come "Pinarolius", fino a comparire nel corso del 1200 in altre svariate forme, per arrivare a "Pinerolum" che portò all'espressione italiana più comune, indicata per la prima volta all'interno di un atto redatto in italiano nel 1528. Per i francesi la cittadina era invece nominata "Pignerol" o "Pinerol". Anche se sono ipotizzabili insediamenti da tempi più antichi, le prime notizie storiche su Pinerolo cominciano ai tempi della contessa Adelaide di Torino, figlia del marchese Olderico Manfredi e sposa, in terze nozze, di Oddone di Savoia. Quindi si suppone che i fondatori fossero essi. Abbiamo anche ricevuto delucidazioni circa la loro scuola e il personaggio da cui ha preso il nome. La sede centrale dell’Istituto è situata in Via De Rochis, 29. Dal 1° gennaio 2008 questa scuola è intitolata a Lidia Poet. Lidia Poet si laureò in giurisprudenza nel 1881, all'età di 26 anni, presso l'Università di Torino. L'evento suscitò grande clamore tanto che venne enfatizzato su un giornale dell'epoca, "LA DONNA", che mise in luce la grande forza dimostrata dalla neo-laureata nella lotta per l'affermazione del sesso femminile in campo culturale e scientifico, fino ad allora esclusivamente riservato agli uomini. Dopo la laurea, Lidia Poet svolse per due anni la pratica forense, indispensabile per il superamento degli esami da procuratore legale. Appena superato l'esame, chiese l'iscrizione nell'Albo degli Avvocati e Procuratori Legali e la sua domanda fu accolta il 9 agosto 1883. Il Pubblico Ministero impugnò il provvedimento d'iscrizione, ma la Corte di Appello di Torino la revocò e la Cassazione rigettò il suo ricorso. Le motivazioni di entrambe le decisioni facevano leva su leggi non scritte come il diritto comune e la legge naturale. Si sostenne, inoltre ,che le donne, non avendo gli stessi diritti degli uomini ed essendo sottoposte alla volontà del marito che dovevano seguire in ogni spostamento, non potevano essere affidabili e potevano risultare pregiudizievoli per il cliente che avrebbe avuto un difensore privo di tutte le facoltà giuridiche. Lidia Poet, che fu molto attiva anche nel movimento internazionale delle donne, riuscì finalmente ad iscriversi nell'Albo degli Avvocati di Torino solo nel 1920, all'età di sessantacinque anni, dopo che era entrata in vigore una legge (17 luglio 1919 n.1176) che permetteva alle donne l'accesso ad alcuni Uffici Pubblici. Grazie a questa corrispondenza, oltre a conoscere nuovi ragazzi, abbiamo conosciuto e approfondito notizie su questa bellissima città. Un’esperienza molto entusiasmante per tutti noi! Manuel Alfano—Flora Brusco Maria Luisa Scarpino - Pier Paolo Tucci STAFF Manuel Alfano Giulia Besaldo Maria Vittoria Bilotta Federica Briglio Flora Brusco Stefano Brusco Antonio Favorito Sefora Feroleto Martina Gentile Maria Chiara Guglielmo Felicia Mannarino Gaia Mannarino Arianna Osso Teresa Eliana Pinnicchia Marco Risuglia Adamo Sacco Maria Luisa Scarpino Lorenzo Schiavone Anna Tempo Pier Paolo Tucci Cristian Valerio d daria Secon a l o u c ella S tea 2^ C d Aman e s s a l La c Siamo su Internet! meli” G. Ma do “ i I Gra www.mameliamantea.gov.it Scuola … Musica … Vita La nostra scuola è ad indirizzo musicale Si studiano clarinetto, pianoforte, tromba ed arpa. Il clarinetto, nato da uno strumento medievale di carattere popolare, nel ‘700 fu perfezionato da Johann Christoph Denner e cominciò a essere usato nella musica colta, grazie anche a Mozart che gli dedicò pagine incantevoli. Diviso in tre sezioni è costruito in ebano . Gran parte dei fori sono chiusi da chiavi , alcuni direttamente dal polpastrello del suonatore . Il suono è prodotto attraverso un’ancia semplice . Le sue dimensioni sono di 70 cm . Dotato di una grande “agilità”, ha un’estensione medio-acuta e un timbro vellutato. Il pianoforte nacque in Italia agli inizi del Settecento a opera di Bartolomeo Cristofori. Al pianoforte tutti i grandi compositori dedicarono pagine di indimenticabile bellezza . Quasi interamente in legno, produce suono mediante martelletti che percuotono le corde . I petali permettono di prolungare il suono a piacere. Il pianoforte è costruito in due modelli : a coda , di grandi dimensioni , per i concerti ; verticale , utilizzato per lo studio. La sua estensione copre tutta la gamma dei suoni dell’ orchestra . Ha una notevole ricchezza timbrica : sa essere delicato e caldo e, all’ occorrenza, brillante e potente. La tromba ha origini antichissime . Utilizzata inizialmente nell’ambito militare , era composta da un tubo cilindrico svasato nella parte finale . I primi strumenti a forma ricurva risalgono al XV secolo. Nei secoli successivi grandi compositori le dedicarono pagine di grande bellezza; nel ‘900 cominciò a essere utilizzata nelle bande e nelle jazz band. È formata da un tubo cilindrico di ottone ripiegato su se stesso , terminante a campana e fornito di tre pistoni. Le sue dimensioni sono di 60 cm. L’estensione è medio-acuta. Il timbro, potente e squillante, può essere variato mediante l’ uso della sordina L’arpa, d’origine antichissima (già utilizzata in Egitto al tempo dei faraoni), nel XVII secolo entrò a far parte dell’orchestra. È uno strumento di grandi dimensioni (la colonna è alta 150 cm); è costituita da un telaio di legno di forma triangolare all’interno del quale sono tese le 47 corde. Esse sono in grado di produrre una cascata di note dette <<ARPEGGIO>>. La pedaliera che è alla base del telaio, variando la tensione delle corde , permette di ottenere più suoni dalla stessa corda. L’ esecutore, che si chiama arpista , si siede dietro lo strumento e pizzica le corde. L’arpa ha un’ estensione molto grande che ricopre quasi quella dell’intera orchestra. Il suo timbro è vellutato e dolce. Questi strumenti, studiati nella nostra scuola, ci hanno anche permesso, sia durante lo scorso anno scolastico sia in quello attuale, di esibirci davanti a Monsignor Salvatore Nunnari, Vescovo della Diocesi di Cosenza . Nell’esibizione del dicembre 2012, noi “musicisti”di prima media abbiamo formato una catena di forma semi-circolare; abbiamo accolto il Vescovo calorosamente, suonando alcuni brani. Era la Giornata della Solidarietà e all’evento erano presenti anche i genitori di Gian Marco De Maria , scomparso alcuni anni fa a causa di un tumore; in quell’occasione gli studenti, hanno consegnato i “salvadanai della solidarietà”. Un nuovo incontro con Monsignor Nunnari c’è stato nel febbraio del 2014; anche questa volta è stata forte l’emozione e il coinvolgimento. Un’altra occasione che la scuola ci fornisce è rappresentata dalla partecipazione ai concorsi musicali; lo scorso anno, a Caltanissetta, noi musicisti siamo ritornati vincitori. Quest’anno parteciperemo al concorso a Città di Castello (Perugia), che si terrà dal 7 al 10 maggio. In questo modo, riusciamo a coltivare la passione per la musica, capace di fornire tante soddisfazioni. Antonio Favorito—Sefora Feroleto Martina Gentile—Maria Chiara Guglielmo Lorenzo Schiavone