Artigianato tradizionale Legno Aziende che hanno aderito al protocollo AB Falegnameria di Alberto Battaiola Arredamenti Bigoni S.n.c. di Natale Bigoni e C. Artelegno di Lorenzo Rizzi Artigianato Trentino di Widmann Claudio Libardoni Marco Magil S.n.c. di Leonardelli Giorgio e Marco Maini Pietro Mobili d’arte S.n.c di Geremia Mario e C. Rustiklegno di Massimo Zadra Sottsass Carlo Nelle sue manifestazioni più tradizionali l’artigianato in legno è la risposta più diretta ed immediata che l’uomo ha saputo dare ai bisogni di tutti i giorni. Col tempo questa immediatezza ha lasciato spazio ad una tradizione che nella nostra terra ha coniugato, in un sapiente equilibrio, esigenze funzionali e senso estetico sviluppando tratti formali che riflettono un’identità culturale profondamente radicata nelle nostre valli. Recuperare questi valori e le tecniche di lavorazione ad essi associate, individuare i prodotti che più li rappresentano è l’obiettivo che la Provincia autonoma di Trento, la Camera di Commercio I.A.A., l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento e il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina si sono posti mediante un progetto di valorizzazione e promozione dell’artigianato tradizionale trentino. Artigianato Legno tradizionale Le aziende AB Falegnameria di Alberto Battaiola Dopo una lunga esperienza ventennale come artigiano di falegnameria in Val di Sole, Alberto Battaiola apre nella zona commerciale di Malé il suo attuale laboratorio, dove realizza arredamenti su misura per privati, uffici e locali pubblici. Le esperienze della Falegnameria Battaiola sono molteplici e vanno dai rivestimenti in legno alle cucine, dai tavoli alle finiture per l’edilizia (scale, ecc.), privilegiando le soluzioni su misura. La qualità della lavorazione artigianale è il vero valore delle produzioni della Falegnameria Battaiola che rende unico e prezioso ogni singolo manufatto, contraddistinto per l’utilizzo, in massima parte, di legno massiccio di abete e larice trentino e per il costante richiamo alla tradizione locale. Tali essenze garantiscono, oltre ad un pregio estetico, caratteristiche di durata e robustezza al mobile per soddisfare al meglio le richieste di una clientela sempre più attenta ed esigente; a ciò si aggiunge l’amore per la professione, unito alla creatività nella lavorazione del legno, rendendo tale nobile materiale speciale per ogni ambiente, moderno o tradizionale che sia. 38027 Malé (TN) Zona Commerciale, 12 tel. e fax 0463.903148 [email protected] Arredamenti Bigoni S.n.c. di Natale Bigoni e C. La falegnameria «Arredamenti Bigoni» ha vissuto la propria esperienza professionale con l’amore e la passione per il legno massello che, secondo la sensibilità dei Titolari, contribuisce a dare un’anima viva ad ogni ambiente. Fondata da Bigoni Natale, maestro d’arte di grande esperienza, coadiuvato dal figlio Nicola, maestro d’arte, e da altri valenti artigiani, l’azienda si è evoluta e continua ad arricchirsi di tecnologie innovative pur continuando a guardare alla tradizione come vera fonte di ispirazione per la propria attività. Il laboratorio di falegnameria è specializzato nella realizzazione di arredi interni e ha ottenuto diversi riconoscimenti per la qualità degli oggetti realizzati. Produce mobili artigianali ispirati alla tradizione trentina e reinterpretata in chiave funzionale contemporanea. Con i loro oggetti e le loro lavorazioni ricreano gli ambienti più tipici della montagna, con un tocco di stile per antiche atmosfere. Superfici intarsiate, intagliate e decorate a mano su legno si aggiungono e vanno a formare disegni unici ed originali, per impreziosire ogni ambiente e renderlo speciale: sono frutto di un’espressione artistica sprigionata da mani esperte. 38025 Dimaro (TN) via Tonale, 30 tel. e fax 0463.974720 [email protected] www.falegnameriabigoni.it Artelegno di Lorenzo Rizzi Da ormai molti anni l’azienda artigianale «Artelegno», fondata sulle solide basi di una lunga esperienza, produce mobili e arredamenti completi di ogni stile ed essenza, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare le tradizioni artigiane e la qualità del lavoro «fatto a mano». In Artelegno si lavorano diverse essenze lignee – in particolare il noce e l’abete locali - per la produzione di diverse tipologie di arredo interno, realizzato anche su misura in base alle diverse esigenze del cliente. Le cucine in legno massiccio sono realizzate seguendo sia gli stili tradizionali trentini, che il design moderno declinando il materiale naturale secondo le odierne necessità. Tra le lavorazioni particolari realizzate da Lorenzo Rizzi troviamo il mobile decorato (armadi, credenze, letti), che troviamo in Trentino nelle Valli di Sole, di Fiemme e Fassa, e le stubi impreziosite con rosoni ed intarsi a mano. Un vasta gamma di altri prodotti come poltrone, divani, cassettoni, armadi oppure i tradizionali serramenti interni in legno massiccio sono testimonianza dell’impegno di Lorenzo Rizzi verso la valorizzazione dell’artigianato tipico nella cultura locale. 38022 Cavizzana (TN) Civico 42/C tel. 0463.901475 [email protected] www.lorenzorizzi.it Artigianato Trentino di Widmann Claudio Verso la fine del 1700, nelle valli del Trentino, apparvero i primi esempi di cassoni nuziali decorati. I decoratori iniziarono riproducendo il finto marmo e il finto noce. Poi ebbe il sopravvento la decorazione a fiori, successivamente sviluppata anche con altri elementi decorativi tipici della tradizione delle valli trentine. Sui pannelli e rosoni gli artisti dipingevano con tempere precedute sovrapposte a sottili pellicole di colla di coniglio, o ad encausto (base vegetale). Ancora oggi alcuni antichi esemplari, capolavori dell’arte e dell’artigianato popolare, sono conservati nei musei delle Alpi. Prendendo spunto da questa antica tradizione di alto valore simbolico l’artigiano Claudio Widmann, con la preziosa collaborazione della figlia, decoratrice professionista, riproducono oggi, con le stesse tecniche di un tempo, gli oggetti in legno tipici delle valli trentine (cassapanche, ribaltine, angoliere, etc.). Con lo stesso spirito e lo stesso stile sono in grado anche di decorare in modo raffinato e pregiato gli oggetti tipici di uso quotidiano come letti, armadi, scarpiere, etc., per rendere unici gli spazi di vita familiare. Gli oggetti del laboratorio Widmann sono interamente fatti a mano, realizzati esclusivamente con materiali naturali attraverso l’utilizzo di antiche tecniche di incastro e decorati manualmente con vernici minerali e vegetali. 38010 Coredo (TN) via Inama, 17 tel. e fax 0463.536144 [email protected] www.artigianatotrentino.it Libardoni Marco Marco Libardoni, dopo una lunga esperienza maturata come restauratore del mobile e dopo aver frequentato corsi di restauro anche all’estero, inizia la sua attività nel 1995 a Levico Terme in Valsugana. Nel suo laboratorio parallelamente all’attività di restauro si realizzano oggetti ispirati alla tradizione del mobile trentino contraddistinti dalla scelta di materiali e tecniche di lavorazione ereditate dal passato. I manufatti realizzati quali credenze, armadi, cassapanche, comò, ma a anche elementi strutturali come stubi, scale, poggioli sono caratterizzati da una certa sobrietà dello stile con linee essenziali e pulite. I materiali impiegati sono principalmente l’abete e il larice massello rigorosamente di provenienza locale, ma anche antichi legni di recupero che conferiscono al manufatto l’autentica «patina» del tempo. La tecnica dell’incastro realizzato a mano e l’utilizzo di finiture naturali che accentuano la nobiltà del legno è fondamentale per conferire agli oggetti l’elemento di unicità e pregio. In questa azienda artigiana passione, lavoro e stile di vita si confondono per dare vita a manufatti realizzati a regola d’arte. 38056 Levico Terme (TN) via Monte Panarotta, 55 tel. 0461.702324 [email protected] www.dentronatura.it Magil S.n.c. di Leonardelli Giorgio e Marco Magil è un'azienda che da decenni è attiva nel campo della costruzione dell'arredo d'interni in legno. Titolari dell’Azienda sono i fratelli Marco e Giorgio Leonardelli (e da qui il nome); Maestro d’arte, il primo, Maestro artigiano, il secondo, nel corso degli anni hanno tenute vive le vecchie tecniche di falegnameria e di decoro del legno ed hanno introdotto moderne tecnologie e nuove macchine con le quali si ottiene maggiore precisione. Nell’equilibrato connubio di tradizione ed innovazione che si riscontra nei suoi manufatti, Magil usa esclusivamente essenze lignee, materiali e sistemi di ferramenta di qualità elevata. Il legno, le impiallacciature, le radiche, vengono sempre selezionate personalmente dai titolari, affinché il prodotto finale sia di ottima qualità, realizzando con dedizione, professionalità e passione stubi, mobilio in stile, rivestimenti decorativi, oggetti di design, a seconda delle esigenze del cliente. 38045 Civezzano (TN) Località Sille, 25 tel. 0461.858948 fax 0461.857424 [email protected] www.magil.it Maini Pietro Quattro generazioni di falegnami e più di cento anni di esperienza nella lavorazione di manufatti in legno qualificano l’esperienza dell’azienda Maini di San Giacomo di Caldes. Nata attorno al 1880 come carpenteria e laboratorio per la costruzione di attrezzi per la lavorazione del fieno, mantenendo saldo il legame il legame con il territorio, l’azienda risponde nel tempo alle esigenze specializzandosi nella realizzazione di allestimenti interni e di mobili su misura creati nel rispetto delle richieste anche più particolari dei clienti. Ispirandosi sempre allo stile tipico trentino, il laboratorio si distingue per la produzione di cassepanche, sedie, tavoli con intarsio, divani ed elementi di arredamento tipici ed originari della Val di Sole. Nel rinnovato laboratorio, Pietro Maini costruisce i propri mobili interpretando con cura e passione le caratteristiche della tradizione artigianale. 38022 San Giacomo di Caldes (TN) via Romana, 23 tel. e fax 0463.902034 Mobili d’arte S.n.c di Geremia Mario e C. Laboratorio di alta falegnameria specializzato in produzione di mobili in stile, arredo interno e restauro di mobili e arredi antichi. Attiva da metà degli anni ’90, l’azienda ha origini nel bassanese grazie all’attività di Mario Geremia, il fondatore. L’azienda utilizza legni pregiati come il rovere, il noce, il ciliegio ed altre essenze di origine locale e tecniche di produzione che si richiamano agli antichi mestieri. Per le finiture particolari che valorizzano l’opera del falegname, l’oggetto si impreziosisce di intarsi e cornici interamente fatte a mano. I prodotti più rappresentativi sono armadi da cucina, dispense, forzieri antichi, tavoli, panche trentine, piattaie. Per i restauri si utilizzano legni vecchi e di riuso. Con i suoi manufatti, completamente realizzati a mano fin nei minimi particolari delle cerniere e del chiavistello, Mario Geremia esprime la sua naturale vocazione nel proporre mobili in linea con gli stili che, nel tempo, hanno espresso la cultura del territorio. 38050 Ospedaletto (TN) via Stazione, 9 tel. 0461.768425 – 348.7848583 fax 0461.770207 [email protected] www.mobiligeremia.com Rustiklegno di Massimo Zadra Dopo le varie esperienze acquisite negli anni di lavoro presso aziende del settore, Massimo Zadra decide, nel 1993, di realizzare una propria azienda, chiamata «Rustiklegno». Negli anni, con la fiducia acquisita sia dai clienti, che dagli artigiani con i quali collabora, il lavoro va ampliandosi ed in azienda entrano a far parte alcuni familiari, tra i quali il figlio che si specializza frequentando la scuola professionale sulla lavorazione del legno. Contemporaneamente Massimo Zadra ottiene il titolo di Maestro Artigiano Arredatore. Nel 2006 si decide di fare un'ulteriore svolta, realizzando una nuova falegnameria, con spazi più ampi, ed ampliando le professionalità presenti in azienda. L’attività della Rustiklegno spazia dalla produzione di arredo moderno alle stubi tradizionali, dalle cucine alle finiture per l’edilizia, come i balconi tradizionali trentini, le scale ed i parapetti ai manufatti appartenenti alla cultura trentina. 38012 Taio (TN) Frazione Mollaro. Zona Artigianale via del Plan del Sant, 8 tel. e fax 0463.468470 [email protected] www.rustiklegno.com Sottsass Carlo La tradizione familiare vedeva le precedenti generazioni Sottsass lavorare nel settore della carpenteria in legno. Carlo Sottsass, dopo aver frequentato la scuola d’arte a Pozza di Fassa, inizia la sua attività nel 1983 dedicandosi alla lavorazione del legno come falegname per interni ed arredi. La specifica dedizione al materiale ligneo locale ha portato Carlo Sottsass a sperimentare varie tipologie di prodotto artigianale dell’area della Val di Fassa e della Val di Fiemme: dal serramento interno al mobile, dall’oggettistica in legno al balcone tipico della sua zona. Sottsass lavora su misura, con passione, esperienza e precisione, dedicandosi alla trasformazione manuale del materiale ligneo, modellando forme che ben si adattano alle abitazioni dell’area dolomitica. Il suo stile semplice e pulito rientra pienamente nella tradizione trentina . L’abilità nel lavoro manuale e la costante ispirazione ai modelli tradizionali ed ai metodi consolidati nel tempo hanno condotto l’Artigiano verso una produzione di manufatti con un forte legame con il suo territorio. 38032 Canazei (TN) via Streda de Costa, 45 tel. 0462.601266 [email protected] Disciplinare di produzione per il settore artigianale delle lavorazioni tradizionali del legno Art. 1 - Zona di produzione La zona di produzione dei prodotti o dei manufatti considerati nel presente disciplinare, è esclusivamente la provincia di Trento. Art. 2 - Ambiti di applicazione Il presente disciplinare di produzione riguarda i prodotti realizzati nei diversi comparti del settore delle lavorazioni artigianali del legno e di materiali naturali assimilati al legno, che presentano caratteristiche di tradizionalità, tipicità e legame con il territorio trentino. I termini «manufatto» e «prodotto» vengono utilizzati in questo disciplinare come sinonimi. Nella produzione e nella lavorazione vanno mantenute le caratteristiche di qualità sotto il profilo estetico, ideativo-progettuale e tecnicoesecutivo, che esprimono la professionalità di chi li ha eseguiti. In questo ambito, tali prodotti sono espressione delle forme di artigianato tradizionale quando, per la realizzazione degli stessi in numero limitato di esemplari, vengano impiegati materiali lignei locali, rispettando e riproponendo una tradizione tecnica e formale che si è consolidata nel corso del tempo in un particolare contesto storico e culturale del Trentino. È rappresentativo dell’artigianato tradizionale trentino il manufatto realizzato ai sensi del presente disciplinare e che, riconosciuti anche gli aspetti di innovazione e creatività, rispetti e riproponga tecniche e modalità che si sono consolidate nel tempo. Potrà dirsi inoltre tipica la realizzazione di un manufatto o di un prodotto, in esemplare unico o in numero limitato di esemplari, che impieghi materiali lignei specifici e che contenga uno o più caratteri peculiari, sotto il profilo tecnico e formale, divenuti con il tempo comuni ai prodotti della stessa categoria, realizzati nella medesima zona geografica, in modo tale che gli stessi, grazie a queste loro caratteristiche proprie ed evidenti, siano immediatamente riconoscibili e la loro origine territoriale sia precisamente identificabile. Sono esclusi dall’applicazione del presente Disciplinare: – i prodotti dell’artigianato artistico, realizzati in esemplare unico o in numero limitato di esemplari, in qualsivoglia materiale ligneo il cui utilizzo è dettato da una esigenza estetica: – i prodotti dell’artigianato innovativo che introducano in modo più o meno profondo modificazioni nella scelta e nell’impiego dei materiali lignei che lo costituiscono, nelle loro peculiarità estetiche e funzionali e/o nei criteri e/o nei sistemi impiegati per realizzarlo, e che rappresentino, di per se stesse, elementi di novità rispetto al passato. Art. 3 - Requisiti soggettivi del produttore Le aziende, per ottenere i riconoscimenti di cui al seguente art. 9, devono essere regolarmente iscritte all’Albo Artigiani ai sensi della L.P. 1 agosto 2002, n. 11, da almeno tre anni. Tale limite non si applica nel caso in cui il richiedente è Maestro artigiano, come previsto all’art. 13 della L.P. n. 11/2002. Se il realizzatore dei prodotti non è il Titolare dell’azienda o un Maestro artigiano, lo stesso deve documentare l’attività presso aziende artigiane con sede in provincia di Trento da almeno tre anni. Art. 4 - Requisiti oggettivi del prodotto Il prodotto deve essere realizzato: a) prevalentemente con tecniche manuali; b) con l’impiego di essenze lignee diverse (anche di legno vecchio di recupero), purchè di provenienza locale; c) anche attraverso l’uso di semilavorati, purché gli stessi siano stati costruiti con i materiali appena citati e svolgano in tale contesto una funzione accessoria; d) in pezzi unici e/o in serie limitata, purché permangano, in quest’ultimo caso, le stesse caratteristiche di manualità e di professionalità che contraddistinguono il pezzo unico. L’esecuzione può prevedere l’utilizzo di apparecchiature/macchinari purché i processi di lavorazione non siano interamente di serie. Art. 5 - Requisiti stilistici del prodotto Il prodotto di artigianato tradizionale deve essere realizzato con tecniche e strumenti che rispettino fedelmente i modelli, le forme, gli stili e le decorazioni riscontrabili: a) nelle pubblicazioni scientifico-culturali selezionate in bibliografia dalla Commissione di cui all’art. 10; b) dai vademecum – se disponibili – sulle caratteristiche di tradizionalità e tipicità di prodotto, curati dalla Commissione di cui all’art. 10; c) negli archetipi conservati nelle raccolte pubbliche e private e/o reperibili presso le fonti documentarie presso la Soprintendenza ai beni storico-artistici e le Istituzioni museali o storiche. Qualsiasi altra forma di documentazione originale rispetto agli stili utilizzati per la realizzazione dei manufatti verrà sottoposta dall’azienda alla valutazione della predetta Commissione e considerata eventualmente come prova di certificazione di originalità, tradizionalità e tipicità. Art. 6 - Requisiti delle fasi produttive Le fasi produttive e la tecnica impiegata devono assicurare che il prodotto finito mantenga inalterate tutte le caratteristiche peculiari delle tipologie merceologiche indicate all’art. 8. Le lavorazioni devono essere eseguite all'interno dell'azienda. Fasi di lavorazione di tipo accessorio e complementare, quali la scultura, l'intarsio, la doratura, la laccatura, la verniciatura, l'imbottitura o quant'altro necessario, potrà essere commissionato ad artigiani della provincia di Trento che si impegnino a loro volta ad eseguire le lavorazioni necessarie secondo il presente disciplinare. Al fine di favorire le fasi di verifica da parte della Commissione di cui all’art. 10, l’Azienda si impegna a mantenere idonea documentazione fotografica sulle fasi salienti di produzione del manufatto (del primo pezzo, nel caso di serialità). Si specifica, inoltre, che: a) semilavorati: non è assolutamente consentito rifinire o completare beni acquistati come semilavorati presso aziende al di fuori della provincia di Trento; b) complementi e ferramenta: è fatto divieto assoluto l'utilizzo di complementi realizzati con criteri industriali, fatta eccezione per gli accessori di assemblaggio, quali viterie, cerniere, chiusure; è altresì vietato l’uso di accessori in plastica o a calamita, o in materiali diversi dalla tradizione; è consentito l’uso di ferramenta di qualità, purchè nel rispetto delle metodologie tradizionali; c) manualità: la componente del lavoro manuale di qualità, all’interno del ciclo di lavorazione di un manufatto o di un prodotto, deve essere preponderante e non accessoria all’uso di macchinari; d) serialità: la serialità delle produzioni è ammessa solo per modeste quantità di tipo non industriale. Art. 7 - Requisiti delle tecniche produttive La tecnologia deve essere di supporto alle lavorazioni proprie dell’artigianato tradizionale, eseguite su materiali lignei, per evitare che alcuni procedimenti assumano i caratteri della inutile ripetitività e comportino perciò un’eccessiva durata delle stesse. È quindi consentito l’utilizzo di utensili, di strumenti e di attrezzature, anche a contenuto tecnologico, che riducano questi inconvenienti, fatto salvo quanto precisato riguardo alla «serialità» dall’art. 6 del presente Disciplinare di Produzione. Per una più concreta definizione, si ritiene opportuno fare una distinzione tra tecnologie di produzione impiegate per la realizzazione di manufatti/prodotti dell’artigianato tradizionale: a) falegnameria: per la costruzione del mobile classico occorre fare riferimento al sistema intelaiato massiccio con sistemi ad incastri tradizionali e/o a coda di rondine; b) ebanisteria: è consentito esclusivamente il sistema tradizionale con decoro o intarsio di essenze lignee diverse in incavi realizzati su materiali lastronati o placcati; non è assolutamente consentito l’uso di fogli prefiniti; c) doratura e argentatura: è consentito esclusivamente il sistema tradizionale con la collocazione di foglie d'oro zecchino o di veline metalliche su fondo idoneamente preparato; d) verniciatura: la verniciatura del mobile tradizionale deve essere eseguita a cera d’api o a ceralacca. Nel caso di manufatti o prodotti diversi è consentito l’utilizzo di vernici particolari per assolvere a determinate esigenze, quali la durata per manufatti o prodotti sottoposti a variazioni climatiche o la atossicità per manufatti o prodotti impiegati in contesti sottoposti a vincoli e normative di carattere ecologico-ambientale; e) tappezzeria: l’imbottitura dei mobili deve essere realizzata mediante l’utilizzo di sistemi tradizionali con molle a spirale, fissate alla struttura lignea con cinghie di iuta e ricoperte da tela del medesimo materiale. I materiali utilizzati per procedere all’imbottitura dei mobili deve essere prevalentemente di origine naturale (crine animale e vegetale, piumino e piume d’oca ecc.), mentre quelli impiegati per eseguire il rivestimento dell’imbottitura stessa devono utilizzare tessuti naturali e pellami; f) intaglio: la rifinitura ad intaglio del prodotto deve essere realizzata a mano, nelle linee stilistiche della tradizione della provincia di Trento; g) decorazioni pittoriche: la rifinitura pittorica del prodotto deve essere realizzata a mano, nelle linee stilistiche della tradizione della provincia di Trento. Art. 8 - Definizione delle tipologie di prodotti in legno Dalla più ampia definizione di settore, indicata all’art. 2, vengono identificati al suo interno i seguenti comparti: a) mobili da cucina: 1. tavolo; 2. sedia; 3. piattiera; 4. angoliera; 5. credenza; 6. «portacrazidei» o «scafa»; b) altro arredo: 1. cassapanca; 2. armadio; 3. comò, cassettiera e ribalta; 4. comodino; 5. letto; 6. culla; c) complementi di arredo: 1. arredo sacro; 2. corredo da cucina; d) decorazione: 1. ad intaglio, scultura ed intarsio; 2. pittorica; 3. con esecuzione di particolari finiture superficiali (laccatura, doratura, verniciatura, rivestimento); e) edilizia: 1. stubi; 2. porte interne; 3. poggioli alla trentina; 4. carpenteria. Art. 9 - Riconoscimento delle caratteristiche di tradizionalità I prodotti realizzati secondo il presente disciplinare sono riconosciuti come appartenenti alla cultura ed alla tradizione locale. Ciò potrà avvenire tramite: a) il rilascio da parte dell’Azienda di una specifica dichiarazione di conformità; b) l’apposizione sul prodotto e sulla documentazione commerciale dell’azienda del marchio «artigianato tradizionale trentino» attestante l’originalità del prodotto. Sia la dichiarazione di conformità, che il marchio artigianato tradizionale trentino sono approvati dalla Commissione di cui all’art. 10 e rilasciati in uso alle aziende che sottoscrivono il presente disciplinare. L’uso, la pubblicazione e la comunicazione del riconoscimento può avvenire a cura dell’Azienda: a) nelle esposizioni o nei negozi aziendali; b) in ogni iniziativa commerciale o pubblicitaria legata al prodotto specifico, escludendo quindi qualsiasi possibilità di estendere detto riconoscimento alle altre tipologie di manufatti prodotti dall’Azienda; c) negli esercizi commerciali con gli stessi limiti di cui alla lettera precedente; d) negli stand presso fiere ed esposizioni di carattere sia commerciale che istituzionale. Art. 10 - Commissione sui prodotti tradizionali trentini La «Commissione sui prodotti tradizionali trentini», di cui fa parte almeno un Maestro artigiano operante attivamente nei comparti definiti all’art. 8, svolge le seguenti funzioni: a) verifica dei requisiti soggettivi (art. 3), oggettivi (art. 4), stilistici (art. 5) e tecnici (art. 6) del presente disciplinare, prima che il prodotto sia messo in commercio; b) esame dei prodotti per i quali è stato rilasciata specifica dichiarazione di conformità e\o apposto il marchio artigianato tradizionale trentino di cui all’art. 9; c) in caso di comprovata incongruenza tra il prodotto messo in commercio e le indicazioni previste dal presente disciplinare, la facoltà di revocare l’utilizzo del marchio e della possibilità di rilascio della dichiarazione di conformità; d) approvazione e divulgazione dei vademecum per la realizzazione dei prodotti tradizionali trentini, per ogni singola categoria di prodotto; e) approvazione degli elenchi delle pubblicazioni culturali, storiche e scientifiche da cui trarre spunto per la realizzazione stilistica e formale dei prodotti; f) rilascio alle aziende della liberatoria per l’utilizzo della dichiarazione di conformità e del marchio artigianato tradizionale trentino; g) predisposizione di progetti per la creazione di percorsi culturali per le aziende artigiane che sottoscrivono il presente disciplinare. Le Aziende che sottoscrivono il presente disciplinare accettano di sottoporsi alle verifiche ed all’esame delle lettere a) e b) del presente disciplinare. La Commissione provvede alle revoche di cui alla lettera c) dopo aver esperito un tentativo bonario di composizione delle esigenze esposte dall’Azienda. Art. 11 - Formazione L'impresa deve saper riconoscere e collocare criticamente la propria attività nel rispetto dei percorsi culturali che hanno prodotto le esperienze storiche dell'artigianato tradizionale. Devono essere considerati quali caratteristiche peculiari dell'impresa che opera nel settore: a) il richiamo alla tradizione, inteso come capacità acquisita di una cultura specifica, non solo materiale, appartenente ad un ambito operativo; b) l’aggiornamento professionale, ovvero la disponibilità a recepire stimoli e sollecitazioni provenienti dalle istituzioni preposte o che svolgono attività di tutela, ricerca e valorizzazione dei patrimonio culturale; c) il legame con le nuove generazioni, vale a dire la disponibilità ad offrire reali opportunità di formazione e apprendimento. In quest’ottica il titolare o i realizzatori del prodotto all’interno dell’azienda si impegnano a seguire corsi di aggiornamento professionale o culturale previsti dal piano progettuale della «Commissione sui prodotti tradizionali trentini» o da altri enti di formazione del comparto. © Camera di Commercio i.a.a. di Trento, 2010 Fotoritratti di Romano Magrone, Trento Fotografie arredi Romano Magrone, Trento e Luca Pedrotti, Bolzano Stampa Effe e Erre, Trento 2010 PER ULTERIORI INFORMAZIONI: CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI TRENTO – UFFICIO PRODOTTI VIA SS. TRINITÀ 24 – TRENTO – TEL. 0461.887101 WWW.TN.CAMCOM.IT – WWW.PALAZZOROCCABRUNA.IT