Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
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>Matelica
19
n. 22 Anno CIII 7 giugno 2014
>Sport
L'Unesco
sarà di casa
a San Benedetto
Per rinascere
ci vuole...
fantasia!
Delpriori
costruisce
la sua Giunta
Atletica:
il giovane Brandi
astro nascente
L
L
I
I
o storico complesso
cittadino deputato
ad ospitare numerose
iniziative culturali: a
buon diritto si può chiamare "Casa delle Arti".
a neo associazione di cassintegrati,
dopo aver organizzato la
festa della pizza in piazza, si propone per altri
progetti gastronomici.
Il sapere
che serve
Tutti a dire ora che il grande appuntamento
romano di studenti, professori, genitori con
il Papa non vada disperso. Che non resti
soltanto l’effetto emozionale di un incontro senza lasciare un segno. E’ vero che la
scuola ha bisogno di questi richiami. Continui, martellanti, incisivi. Guai abbassare la
guardia. O girarsi intorno per scoprire che la
storia va da un’altra parte. Il cammino non
va solo tracciato, ma anche accompagnato.
Come aiutare un bambino a salire su una bicicletta. Uscivamo dall’apoteosi di piazza S.
Pietro con una carica adrenalinica di stimoli
e propositi. Poi basta guardarsi intorno e si
fa fatica a rimettere insieme le parole chiave
di Papa Francesco. Diluite a poco a poco,
quasi dimenticate. E si torna a far prevalere
la tecnologia sull’umano. Ecco un insegnante di Louisville (Kentucky), Paul Barnwell,
che ha pubblicato sulla rivista Atlantic un
deciso atto di accusa contro l'abuso degli
smartphone da parte dei suoi studenti. "I
miei studenti non sono più capaci di avere
una conversazione". Il grido d'allarme che
non è nuovo è contestato nella sostanza da
Gianluca Leonetti che, recentemente, sulla
Stampa, ha riproposto la nota tesi di un
conflitto tra due modelli di apprendimento:
il primo, fondato sul primato delle risorse
informatiche nelle loro infinite varianti,
costituisce l'espressione concreta di rinnovamento didattico adeguato ai tempi, "la
nostra umanità viaggia più veloce"; mentre
invece il secondo, strutturato sulla lezione
tradizionale, è proprio di "apparati di tradizionale trasmissione del sapere" situati
"un passo indietro" e soprattutto rimasti
"in mano a chi difende il proprio fortino in
nome di un'umanità usurpata". Al di là dei
toni e degli schemi, non si può non denunciare un confronto mal posto e, in realtà,
inesistente. Il problema non è qui costituito
da quale modello debba prevalere, ma da
cosa realmente definisca i due termini messi
a confronto: un supporto informatico è solo
uno strumento di acquisizione e comunicazione, serve unicamente ad avere dati e
scambiare informazioni; mentre la lezione
scolastica, lo studio, vede nell'acquisizione
di dati e di nozioni solo la prima parte del
loro compito, ciò che è centrale è invece la
capacità di analizzare i primi e di valorizzare le seconde. Sono due funzioni diverse
e l'accelerazione nell'acquisizione dei dati
resa possibile dalle autostrade informatiche
non riduce minimamente i tempi di riflessione e di analisi. I tempi dell'umano sono
rimasti sempre gli stessi e questo non solo
nel mondo della natura, dove per creare una
vita, oggi come all'alba dell'umanità, (...)
l nuovo sindaco sta
definendo i dettagli:
dai "rumors" una sola
cosa appare quasi certa, il vice sindaco sarà
Anna Grazia Ruggeri.
29
l 16enne fabrianese, nella marcia, ha
conquistato il "pass"
per i prossimi Giochi
Olimpici Giovanili che
si svolgeranno in Cina.
Le elezioni
infinite
L
a politica nazionale ed i
suoi flussi. Le Europee e
la ricaduta a livello locale.
Abbiamo chiuso le urne e
già si parla di nuovi appuntamenti
elettorali. La nostra indagine prende
spunto dal responso dell’ultimo voto,
in particolare dall’effetto Matteo
Renzi, davvero dirompente, per una
disamina di ciò che è accaduto e di
ciò che potrà accadere, anche in vista
dell’appuntamento, molto sentito,
delle Regionali, fissato per il 2015.
Ecco la prossima scadenza. Stravince
il Pd e perdono gli altri, in pratica
tutti. Per arrivare dove?
Servizi a pag.3 di Alessandro Moscè
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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2
>EDITORIALI<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Preghiera per la pace
I
di MARCO DOLDI
l recente pellegrinaggio
di Papa Francesco in
Terra Santa ha avuto
anche lo scopo di incoraggiare il cammino dei
popoli che la abitano verso la
pace; essa è, al tempo stesso,
dono di Dio ed impegno degli uomini. In Giordania, in
Palestina e in Israele il Papa
ha mostrato una grande compassione verso coloro che da
troppo tempo convivono con
la guerra e hanno il diritto di
conoscere finalmente giorni
di pace. Da questo sentimento è nato l’invito rivolto
ad Abu Mazen e a Shimon
Peres di ritrovarsi insieme
nella casa del Papa a pregare
per la pace.
L’invito è stato prontamente
accolto e questo è già qualcosa di straordinario. Dalla
Santa Sede la conferma nei
giorni scorsi: l’incontro si
terrà a Roma, domenica 8
giugno, in Vaticano. Tutto
ciò rivela la consapevolezza
che il raggiungimento della
pace non è affidato soltanto
a strategie politiche o a mediazioni diplomatiche.
Per la pace serve qualcosa di
più! Che un uomo di governo
ne sia consapevole è un segno di umiltà e di saggezza.
È un segno di fede, che in
altri contesti sarebbe stata
soffocata da un malinteso
senso di laicità. In questo
senso, l’iniziativa proposta
dal Papa ed accettata dai due
leader politici lancia un messaggio al mondo occidentale.
Pregare pubblicamente per
la pace non è un attentato
alla distinzione tra la sfera
civile e quella religiosa!
Ma c’è un altro messaggio.
È innegabile che nell’Europa
dei secoli passati le diversità
religiose siano state occasioni per originare contrapposizioni, sofferenze e guerre.
Questo, però, non è il volto
autentico della religione.
La realizzazione della pace
dipende, innanzitutto, dal
riconoscimento di essere,
in Dio, un’unica famiglia
umana. La pace nasce e si
consolida dalla verità non
solo che abbiamo tutti lo
stesso sangue e facciamo
parte del genere umano, ma
anche che abbiamo un unico Padre nel cielo e siamo
tutti suoi figli, creati a sua
immagine e somiglianza. Le
religioni, insegnando questo,
sono vie alla pace.
La preghiera per la pace
appartiene alla fisionomia
dell’operatore di pace. Egli
è come un artigiano che
umilmente e laboriosamente
custodisce pensieri di pace,
pone gesti di pace, annuncia
la beatitudine della pace.
La preghiera sostiene tutto
questo e invoca per gli sforzi
umani il compimento divino.
“La pace si fa artigianalmente! – ha detto il Santo Padre
– Non ci sono industrie di
pace, no. Si fa ogni giorno,
artigianalmente, e anche col
cuore aperto perché venga
il dono di Dio” (Udienza Generale del 28/05/14).
L’artigiano di pace – sia egli
uomo della strada o leader
nazionale – ha bisogno della
preghiera perché attraverso
di essa lo Spirito di Dio
“unge” e dispone il cuore a
conservare la pace, ad essere
messaggero e testimone di
pace.
Così, il Papa nella sua prima omelia in Giordania
ha esortato, innanzitutto, i
fedeli cristiani a lasciarsi
“ungere” con cuore aperto
e docile dallo Spirito Santo
Giordania, 24 maggio:
Papa Francesco visita il sito
del Battesimo
(Foto AFP/SIR)
per essere sempre più capaci
di gesti di umiltà, di fratellanza e di riconciliazione.
La preghiera per la pace può
divenire anche offerta a Dio
delle fatiche quotidiane: in
questo modo è come arricchita ed impreziosita, perché
sale da un cuore filiale che
ama e che cerca di compiere
la volontà del Padre. Essa ha
una particolare efficacia.
La preghiera, elevata anche da coloro che hanno la
responsabilità dei popoli,
testimonia l’innata vocazione dell’umanità alla pace.
In ogni persona il desiderio
di pace è aspirazione es-
senziale e coincide, in certa
maniera, con il desiderio di
una vita umana piena, felice
e ben realizzata. L’uomo è
fatto per la pace che è dono
di Dio: a Lui va chiesta.
Questo umanesimo aperto
alla Trascendenza precede
e sorregge ogni necessario
impegno politico.
Non esistono industrie di
pace; al contrario, purtroppo, esistono quelle delle
armi. Pregare per la pace
porta anche a pregare per la
conversione di questi “poveri uomini” – ha detto il
Papa – che si arricchiscono
seminando la morte.
L'Italia così diseguale
I
di ANDREA CASAVECCHIA
n Italia continuano ad aumentare le
disuguaglianze nella distribuzione dei
redditi. È un segnale grave. Si potrebbe
iniziare da qui per comprendere le fratture nel nostro Paese. C’è un sistema Paese
che si sta separando dalla sua comunità? Forse è proprio questo il punto. Il rapporto Istat
2014 sulla situazione del Paese ci racconta che
il 20% più ricco della popolazione dispone
di un reddito di 5,6 volte superiore al 20%
più povero. Il divario rivela uno squilibrio
profondo. Colpisce scoprire che sia superiore
alla media dell’Unione europea: significa che
la nostra società non offre a tutti le stesse condizioni di benessere. Così sarà più semplice
capire perché i giovani se ne vanno, dove ci
sono più prospettive di equità. Paga le spese
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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soprattutto il ceto popolare. Qui aumentano
le situazioni di sofferenza: la si riscontra nella
contrazione dei consumi, diminuiti del 2%; la
si rileva nella crescita della disoccupazione,
arrivata al 12,2%; la si ribadisce nella persistenza di un alto rischio di povertà, che dal
2010 in poi gravita attorno al 19,5% delle
famiglie. Nei momenti di difficoltà quando
anche il sistema di welfare stringe i cordoni
della borsa, riaffiorano i tanto bistrattati
legami familiari. Così ci dice sempre il rapporto che alcune famiglie si ricompattano. Si
risveglia la solidarietà fra le generazioni. E
leggiamo che “si registra un incremento delle
persone che vivono in famiglie composte da
più nuclei (438mila unità in più rispetto al
2006-2007...). Tra queste aumentano quelle di
pensionati che vivono con occupati, soprattutto se beneficiari di trattamenti pensionistici
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Il sapere
che serve
(...) ci vogliono nove mesi; ma anche nel mondo della
cultura, dove non c'è elaborazione intellettuale che
non nasca sul terreno del costante lavoro quotidiano.
Un libro, qualunque sia il supporto sul quale è stato
installato, va comunque letto e, soprattutto, va comunque compreso. Leggere la “Critica della ragion pura”
o “Il disagio della civiltà” richiede esattamente lo
stesso tempo di quanto ne occorreva ottant'anni fa. È
necessaria la lettura di diverse decine di pagine prima
di entrare nel clima e nei personaggi dei “Fratelli
Karamazov” o di “Cent'anni di solitudine”. Solo una
lunga abitudine all'ascolto ci consente di apprezzare la
"Musica sull'acqua", le "Suites inglesi" o il "Rigoletto".
Non farlo vuol dire restare alla superficie, al riassunto
posticcio e banale, al vezzo della citazione colta e inutile al tempo stesso. Se lo scopo ultimo dell'istruzione è
quello di comprendere le eredità culturali che abbiamo
a disposizione, ciò non si riduce solo a prenderne atto
dell'esistenza, al semplice esserne informati, ma comporta soprattutto il frequentarle, l'ascoltarle. È il lento
lavoro dell'umano e si acquisisce solo svolgendolo.
Credere che l'accelerazione dei tempi di comunicazione, o la visione su supporto informatico ci consentano
di risparmiarci i giorni di lettura e le ore di ascolto è
un'illusione pericolosa e fuorviante. Alla scuola non
compete solo il trasferimento delle informazioni, ma
anche lo sviluppo dell'analisi e l'insegnamento alla
riflessione. Il primo passo per farlo è comprendere, in
ogni momento, il problema, la scommessa in gioco, la
tensione che si cela dietro ogni opera, nessuna delle
quali nasce mai a caso, ma ciascuna indica qualcosa, e
questo qualcosa ci è essenziale. Per cogliere il problema che ciascuna di queste affronta occorre conoscere
il linguaggio, passare per l'inevitabile apprendimento
delle nozioni di base. Anche quest'ultime diventano
importanti se si conosce la vera posta in gioco: quella
di accedere al capitale di consapevolezza che c'è dietro.
Non serve a nulla conoscere italiano, greco e latino
se poi non accediamo alla lettura degli autori, e non
serve a nulla leggere quest'ultimi se non siamo capaci
di "comprendere le ragioni" che sono dietro a ciascuno
di questi. Qui risiede ciò che costituisce e giustifica
la scuola una volta oltrepassato il confine degli studi
primari: questo è il suo cuore. Senza la passione per
le eredità da conoscere – una passione che, evidentemente, non può prodursi se non entusiasma anche gli
stessi insegnanti e le stesse famiglie – la promessa
educativa si svuota al proprio interno, qualunque sia
la quantità di "lavagne multimediali" che possiamo
avere a disposizione. La sfida che ci aspetta è questa.
Non è un amore estremo per il puro nozionismo, ma
la spinta ad un approfondimento ulteriore per un bagaglio culturale ed umano da spendere nella vita, non
durante i quiz televisivi.
bassi, e di pensionati che vivono con persone
in cerca di occupazione e nessun occupato”.
Scopriamo che ci si aiuta a vicenda, genitori
e figli con sacrificio non solo economico, perché per sostenersi a vicenda, quando si sceglie
di coabitare, si mettono tra parentesi alcune
conquiste come l’indipendenza e l’autonomia
personali e della propria famiglia. Qualche
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Editore
Fondazione di Culto e Religione
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Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione
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Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
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Carlo Cammoranesi
tempo fa quando si parlava di crisi si provava
a immaginarla anche come tempo propizio,
come occasione da cogliere per trasformare
un sistema economico. Purtroppo, e per ora,
dalle indicazioni offerte dalle statistiche
ufficiali possiamo osservare come in questo
periodo siano incrementate le differenze.
Finora la disuguaglianza è il risultato delle
politiche che alimentano l’economia dello
scarto, come la chiama Papa Francesco. Dalle
soluzioni adottate nella crisi i più forti sono
stati favoriti, mentre i più deboli hanno subito
le logiche della competizione e diventano
sempre più vulnerabili. L’impressione è che
si tratti di una frattura forte che tenda ad
allontanare, non solo a separare le due fasce
della popolazione. Stavolta per reagire non
basterà aumentare le percentuali dei tassi di
occupazione, ma creare lavoro vero.
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
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L'Azione 7 GIUGNO 2014
3
>INCHIESTA<
Renzi ha calato l'asso
A lato, il premier
Matteo Renzi
A sinistra;
infografica (Sir):
Elezioni Europee
risultati definitivi
nazionali in %
ed assegnazione
dei seggi
A Fabriano il Pd si conferma un grande partito
di ALESSANDRO MOSCÈ
L
a recente tornata elettorale del 25
maggio ha dimostrato, sostanzialmente, due cose. La prima è
che gli italiani, e nel nostro
piccolo anche i fabrianesi,
amano molto Matteo Renzi,
più di quanto possa dire la
sua appartenenza al Pd. Sia
perché Renzi ha ottenuto
voti che provengono anche
da un contesto esterno al suo
partito, sia perché sembra
tutto meno che un leader assimilabile alla nomenclatura
ideologica dalla quale il Pd
proviene per la sua storia.
Tanto che Renzi, non è mai
stato un mistero, è arrivato al
punto di attrarre le simpatie
dello stesso Berlusconi, il
quale ha dichiarato di nutrire
stima per l’ex sindaco di Firenze con il quale si è accordato nel Patto del Nazareno.
Renzi, soprattutto, appare
sdoganato dalla cosiddetta
superiorità antropologica di
una sinistra che non c’è più,
se non in misura residuale e
ininfluente. La sconfitta di
Grillo, viceversa, ha un’altra matrice, ed è questa la
seconda cartina di tornasole
del responso delle urne. La
protesta va bene, anche se
“scalmanata”, ma paga una
volta sola. Alla seconda occasione non si può ripetere,
pedissequamente, il copione.
Bisogna aggiungere il sale
alla pietanza, altrimenti lo
show della vivisezione del
cane di Francesca Pascale e
dell’apertura del Parlamento
Europeo come una scatola
di wurstel, non paga. L’Italia che annaspa tra fatture
da pagare e controllo delle
partite Iva, aspetta soluzioni
tecniche, non facili propagande. Per il resto la destra è
completamente da rifondare,
ma sarà un enigma decidere
con chi. Se con Marina
Berlusconi, con Angelino
Alfano o con qualcun altro.
Ora una parte di essa resta
fuori dallo scacchiere europeo e un’altra, a differenza
che in Francia, fatica molto
a riorganizzarsi. Il centro
scompare, segno che la moderazione, di questi tempi,
non dà risultati. E qui emerge
un’altra caratteristica peculiare di Renzi: anche stando
al governo è apparso “rivoluzionario”, anticonformista.
Ha continuato a parlare di
rottamazione, non solo di
speranza. Ha ammesso che
la politica ha fallito mentre
cercava di rilanciarla. Ha parlato alla pancia degli italiani
con i dati alla mano per dare
delle congrue soluzioni. Gli
80 euro saranno stati pure
uno strumento elettorale, ma
fanno comodo a chi ne usufruisce. La scelta ha dunque
avuto un peso. A Fabriano
e dintorni il Pd ottiene il
pieno, ma l’impressione è
sia la conseguenza del traino
renziano. Quando in ballo
ci sono i candidati locali,
lo scenario cambia del tutto
perché cambiano le facce, le
proposte e le stesse proteste.
Un altro rilevamento di casa
nostra: Ncd e Udc hanno fallito l’operazione alleanza con
il raggiungimento di appena
725 voti (5,18%). La vecchia
guardia democristiana e gli
ex berlusconiani sembrano al
capolinea, mentre il Pd trionfa con le bandiere al vento.
Il sindaco Sagramola, in
particolare, esce rinfrancato.
Il giorno dopo la netta vittoria del Pd e
il plebiscito in favore di Matteo Renzi,
il Governatore delle Marche Gian Mario Spacca ha continuato nel suo lavoro:
“Ho sollecitato, con una nota al Presidente
del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, la
dichiarazione dello stato di emergenza richiesta
subito dopo l’eccezionale ondata di maltempo dello
scorso 2 maggio nelle Marche. Questo è un passaggio
Nel tondo
fondamentale perché, solo con la dichiarazione, potranno essere
il Presidente
avviati i procedimenti utili anche sotto il profilo fiscale e tributario,
del Consiglio
Matteo Renzi
per assicurare interventi in favore delle famiglie e delle imprese
con il Governatore
fortemente danneggiate. Ho inviato la nota e i dettagli formali
delle Marche
della richiesta di stato di emergenza anche a tutti i parlamentari
Gian Mario Spacca
marchigiani”. Spacca va avanti nella sua azione, forte di un
consenso personale e proprio delle parole di Renzi, che recentemente ha definito le Marche un esempio virtuoso, con una discreta economia, gente
laboriosa e criminalità sotto controllo. Un consiglio del premier per crescere ancora
su scala nazionale e in Europa? “Le Marche ci dicono che la buona amministrazione
non solo è possibile, ma è essenziale per la qualità della vita dei cittadini. Non avete
bisogno di consigli, voi. Vorrei prendere le Marche come simbolo italiano. Un mare
e coste di prima qualità, splendide colline conosciute in tutto il mondo grazie anche
a Tullio Pericoli, una storia culturale unica, un’imprenditoria diffusa e creativa, con
punte di eccellenza straordinarie. Tutto ciò su cui l’Italia deve puntare per tornare ad
essere protagonista nella scena mondiale, credendo in se stessa e avendo fiducia nelle
sue capacità”. La partita in vista delle regionali sarà lunga, ma viene segnato un punto a
favore di Spacca. Il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari afferma che non ci sono
alternative all’attuale Governatore: via libera per il terzo mandato, ma a condizione che
si costruisca una classe dirigente per il futuro. Le carte le distribuirà il segretario del Pd
Francesco Comi. Nel frattempo, ad Ancona, Spacca è stato invitato alla festa di partito.
a.m.
LIVIA CIAPPELLONI
SINDACO - Cerreto d'Esi
ALESSANDRO DELPRIORI
SINDACO - Matelica
Foto dei due sindaci: Adriano Maffei
A Cerreto e Matelica
L'azione
vincono
due
giovani
outsider
vincente
di Spacca
C’è un dato non sottolineato abbastanza e che riguarda la tornata elettorale del nostro comprensorio a livello amministrativo. Cioè il cambio di passo a Cerreto d’Esi e a Matelica. Hanno
vinto due giovani affacciatisi alla politica in punta di piedi, ma con il sorriso in volto e con
l’entusiasmo di chi ha dalla propria la forza reale del cambiamento. Due giovani intelligenti
e cólti. Livia Ciappelloni, avvocato 40enne, segna il passo sotto la Torre Belisario, mentre
nella città del Verdicchio la spunta Alessandro Delpriori, critico d’arte di 37 anni. Due vittorie costellate anche da più presenze altrettanto giovani. A Sassoferrato c’è una novità non
di poco conto. La civica assise elegge il sindaco uscente, non un novizio, ma aggiunge come
consiglieri di maggioranza tutte donne: Daniela Donnini, Roberta Levi, Lorena Varani, Cristina Bravi e Lucia Carini. La novità Renzi si evince anche da questi aspetti. E forse i nuovi
sindaci, come i nuovi assessori e consiglieri, molti dei quali quarantenni, potranno battersi
per qualcosa di utile. Favorire, per esempio, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con
l’eliminazione dei contratti a progetto per far posto ai contratti di assunzione a tempo indeterminato. E anche rilanciare gli investimenti pubblici e privati. Questi giovani di Cerreto,
Matelica e Sassoferrato, ci inducono a pensare una cosa, per analogia: negli Stati Uniti, per
essere ammessi alle università più importanti, bisogna superare delle prove severe. E per avere
le borse di studio che consentono di fare studi costosi, esami estremamente selettivi. Negli
ultimi anni quasi tutti i posti vengono vinti dai cinesi. Forse perché sono più intelligenti degli
altri? No, la risposta è più semplice. Perche i cinesi hanno ormai in patria buone università,
ma soprattutto perche studiano moltissimo, parlano un ottimo inglese, si preparano in modo
eccellente e vincono sugli altri, che sono meno motivati. Con le leve della politica di casa
nostra può cambiare il trend. Anche nel nostro territorio aspettiamo le nuove generazioni,
non le vecchie. Nel segno della meritocrazia…
a.m.
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L'Azione 7 GIUGNO 2014
Buon compleanno 40° anniversario
Diego
di matrimonio
100 anni
per Adele
Il 27 maggio scorso Adele Tozzi, ha raggiunto la
soglia dei 100 anni. L'hanno festeggiata parenti
ed amici alla presenza dei sindaci di Fabriano,
Giancarlo Sagramola e di Matelica, Alessandro del
Priori. Grazie a tutti per la bellissima festa dai figli
Rosa con Primo e Ivano con Maria Aurora, dai nipoti
Alberto con Liliana e Angelo con Simona e dalla pronipote Marika.
Montelago.
A Diego Bettini che domenica 8 giugno compie 3 anni.
Tantissimi auguri ed un mondo di bene dal babbo Claudio,
dalla mamma Cristina, dal fratellino Nicole, dai nonni,
dalla cuginetta Gaia e dalla bisnonna Lucia.
Giovanni Pecci
e Marie
Nedvedova
06.06.1974
06.06.2014
Cari mamma e papà,
vi abbracciamo con
particolare affetto nel
vostro 40° anniversario di matrimonio!
Sentiamo molto questa
ricorrenza ed in
fondo grazie a voi è
anche un po' la nostra
festa... Vi ringraziamo
tanto per la famiglia
che avete creato. Vi
ammiriamo veramente
molto per questo traguardo e vi auguriamo
tanta serenità per gli
anni a venire. Tanti
auguri ancora per
le vostre "Nozze di
Rubino". Vi vogliamo
bene.
Da Gino con Adelajda
e la vostra nipotina
Giada e da Gabriele
Papaveri e Papere in cerca... Arriva Cappuccetto Rosso all'Allegretto
La compagnia teatrale fabrianese Papaveri e Papere sta già lavorando
sul prossimo spettacolo da realizzare (di cosa si tratterà?) e per questo è
in cerca di una protagonista femminile. L’età scenica del personaggio è
compresa tra 25 e 35 anni, bella presenza, corporatura longilinea, almeno
165 cm di altezza. L’allestimento dello spettacolo inizierà l’1 settembre
ed andrà in scena a fine novembre. Foto e curriculum da inviare a info@
papaveriepapere.org entro il 9 giugno.
Venerd ì 30 magg io,
nell’aula magna della
scuola “Allegretto di
Nuzio”, i nostri bambini
hanno interpretato la
fiaba Cappuccetto Rosso, scritta e sceneggiata
dalla maestra Patrizia
Pellegrini e tratta dall’omonima di C. Perrault e
dei fratelli Grimm. L’insegnante ha preparato al
meglio i suoi 28 alunni,
assegnando a ciascuno
una parte; infatti, oltre
alla protagonista, alla
mamma e alla nonna, si è
esibito, in un tripudio di
musica e colori, un variegato mondo di personaggi: un nonno un po’ smemorato, dei
bambini desiderosi di ascoltare il
racconto, tanti fiori, la coccinella,
gli uccellini, il leprotto, l’orso, gli
scoiattoli, la Primavera, le farfalle,
l'ape, ben 5 lupi e 4 cacciatori. La
fiaba è stata così adattata e rivisitata nei suoi contenuti morali:
quel mondo popolato di personaggi
buoni e cattivi, come il lupo, ora si
trasforma: i lupi diventano buoni,
amici degli animali e di tutta la
natura e, alla fine, né la nonna né
Cappuccetto Rosso vengono mangiate, ma tutti insieme si ritrovano
e si uniscono in un ideale inno
all’amicizia e ai buoni sentimenti.
Il risultato di questo lavoro è stato
eccellente; tutti i bambini hanno
lavorato a lungo, con impegno,
serietà e senso di responsabilità e
sono arrivati pronti, determinati
- anche i meno estroversi hanno
vinto la loro timidezza e si sono
“buttati” - e soprattutto sereni
all’appuntamento con il pubblico
(genitori, nonni e zii), che li attendeva con curiosità. Grazie, dunque,
maestra Patrizia, per aver regalato
a tutti noi una grande emozione.
Grazie per aver accompagnato i
nostri figli in questa avventura,
motivandoli e incoraggiandoli a
dare il meglio di sé.
Grazie per aver donato loro la
possibilità di vivere e condividere
una bellissima esperienza, che
ricorderanno a lungo e che li ha
resi più sicuri di se stessi e ancora
più uniti tra loro. Grazie, infine, a
tutti coloro che hanno collaborato
all’ottima riuscita dello spettacolo:
il maestro di musica Paolo del
Papa, le maestre Isabella Bizzarri
e Matilde Cameletti e la collaboratrice scolastica Maria.
I genitori degli alunni
della II C “Allegretto di Nuzio”
04 mercatino.indd 2
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5
L'Azione 7 GIUGNO 2014
>CRONACA
Nella foto grande,
il chiostro di San Benedetto
e qui sopra la sala conferenze
situata all'interno della struttura
L'Unesco al San Benedetto
Lo storico complesso cittadino ospiterà varie iniziative culturali
taccuino
di ALESSANDRO MOSCÈ
S
arà soprattutto il complesso
di San Benedetto, da poco
ristrutturato e pienamente
entrato nel vivo dell’utilizzo, la sede delle iniziative Unesco
che Fabriano, a partire dal mese di
giugno di quest’anno, realizzerà con
il contributo di vari enti pubblici e
realtà private. La settimana scorsa,
nell’aula magna, è stata presentato
l’ultimo romanzo di Giancarlo Trapanese e si è svolta la seconda edizione del Fabriano Film Fest (seguitissima). Durante la manifestazione
del Palio di San Giovanni Battista
si terrà una kermesse di carattere
convegnistico, stavolta ai Giardini
del Poio, dal 17 al 22 giugno. In sor-
dina il gruppo di lavoro guidato da
Francesca Merloni è andato avanti
per poter assicurare alla città degli
eventi di calibro nazionale e non
solo, che potranno essere il viatico
per capire come economia, industria
e artigianato troveranno un’intesa
per il rilancio del territorio locale.
Da qui una serie di eventi non solo
artistici, che potrebbero culminare
anche con il ritorno di Poiesis, così
come Francesca Merloni si augura,
proprio in ragione del fatto che l’attrattiva della manifestazione è sempre rimasta un fiore all’occhiello, e
che ristoratori, baristi e albergatori
chiedono a gran voce il festival, così
come gran parte della popolazione.
Ricordiamo che Fabriano, da ora in
poi, lavorerà in sinergia con altre
città del mondo: siamo la seconda
località italiana dopo Bologna ad
aver ottenuto il prestigioso titolo di
città creativa con il marchio Unesco.
L’ente umanitario ha ufficializzato
Fabriano, insignita per la lavorazione della carta. Una delle più piccole
realtà in assoluto tra quante vantano
il marchio, tale da rappresentare un
volano di promozione turistica e
imprenditoriale e da far accrescere
l’attrazione verso ogni forma di incoming. Proprio di questo si parlerà
negli incontri di giugno che fungeranno da apripista. Il complesso di
San Benedetto è assai funzionale,
avendo assunto il titolo di “Casa
delle Arti”, una cassa di risonanza
per un centro di produzione e animazione culturale e turistica, ma
anche sede per convegni di ogni
tipo. All’interno del complesso,
tra l’altro, sono già attive con le
loro diverse attività, due entità: la
sezione Civiltà della Scrittura del
Museo della Carta e Filigrana e il
Museo del Pianoforte storico e del
suono dell’Accademia dei Musici.
Gli spazi disponibili all’interno
della “Casa delle Arti” consentono
la realizzazione del progetto Unesco
grazie alla presenza di sale attrezzate per proiezioni audio e video,
nonché di spazi al chiuso e all’aperto per lo svolgimento di concerti,
seminari, workshop e incontri. Si
tratta di una struttura in linea con le
azioni di sviluppo territoriale votate
all’internazionalità, come richiede
proprio l’Unesco.
I bambini alla scoperta del corpo umano
Alunni della Aldo Moro hanno visitato il Pronto Soccorso e la Pediatria
Martedì scorso, 27 maggio, è stata
una bella giornata di interrelazione tra “ospedale” e “territorio”,
quest’ultimo rappresentato dai
bambini e dalle insegnanti delle
ultime classi della Scuola dell’Infanzia “Aldo Moro” di Fabriano.
Il reparto di Pediatria del “Profili”
di Fabriano, nella figura del dottor
Maddaloni e delle sue collaboratrici, ha infatti volentieri aderito ad
un progetto scolastico, sviluppato
presso il suddetto istituto, volto alla
“scoperta del corpo umano” e ad
un approccio meno traumatico per
i bambini all’ambiente ospedaliero.
Durante l’anno scolastico, i bambini
sono progressivamente entrati a
conoscenza del meraviglioso funzionamento del corpo umano, attraverso un percorso didattico guidato
dalle insegnanti; a conclusione di
questo percorso, c’è stata questa
visita guidata in ospedale e, in particolare, nel reparto di Pediatria. Una
trentina di bambini hanno snodato
la loro ordinata e festosa fila indiana, attraverso i corridoi e le scale
dell’ospedale, passando dapprima in
05 fabriano.indd 2
Pronto Soccorso, dove, grazie alla
disponibilità del personale medico
e paramedico ed in particolare del
dottor Aleffi e alla gentile collaborazione dell’autista signora Nicastro,
hanno potuto visitare un’ambulanza,
fare domande e ricevere spiegazioni
sul suo funzionamento. Successivamente, sono saliti nel reparto di
Pediatria, dove sono stati accolti
dalle infermiere e dai coloratissimi
volontari della Onlus “La fabbrica
del sorriso”, medici-clown che
costantemente svolgono la loro at-
Gli alunni regalano al reparto di Pediatria un quadro disegnato da loro stessi
tività presso il reparto, per cercare
di rendere più leggera la degenza
dei piccoli pazienti. I medici-clown
hanno dato vita ad un momento di
intrattenimento e di gioco, che si è
svolto nella sala-giochi del reparto,
di recente arricchitasi anche dell’allestimento di un acquario. I piccoli
ospiti hanno poi fatto omaggio al
reparto di un quadro, preparato da
loro, che riassume molto bene le
informazioni apprese durante l’anno
alla presenza del dottor Antonio
Setaro della direzione sanitaria e
della dottoressa Maccari dell’Urp.
Su questa tavola, sono stati scherzosamente “interrogati” dai medici
(clown e no) presenti, dimostrando
una competenza, una appropriatezza
di linguaggio ed un entusiasmo verso quanto appreso, che ha lasciato
senza parole i sanitari. Il quadro è
stato prontamente appeso ad una
parete del reparto dalla caposala
Eugenia Angelini. A conclusione
della breve visita, è stato offerto ai
bambini un piccolo rinfresco, prima
di ripartire verso la scuola e verso
nuove scoperte.
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 7 e domenica 8 giugno
SILVESTRINI
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Domenica 8 giugno
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Edicolandia Via La Spina
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Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Braconi Alberto Frazione Marischio
Sinopoli Simona Via Corsi
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6
>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Grande festa dello sport
nei cento anni del Coni
I
di FERRUCCIO COCCO
l dipartimento di prevenzione
dell’Area Vasta 2 di Fabriano in collaborazione con i comuni
di Fabriano, Cerreto d’Esi e
Sassoferrato e le società sportive del
territorio organizza la terza edizione
della Festa dello Sport, che si terrà
domenica 8 giugno in occasione del
centenario del Coni. La manifestazione intende coinvolgere tutta la
cittadinanza, in particolare bambini,
ragazzi, giovani e famiglie, con
l’obiettivo di promuovere il valore
educativo ed aggregativo dello sport
e di presentare ai ragazzi e alle
famiglie la ricchezza di possibilità
offerte a livello locale dalle numerose associazioni sportive presenti
nel territorio. A Fabriano l’appuntamento è presso la zona degli impianti sportivi dalle 10 alle 12.30 e
dalle 15.30 alle 19; a Cerreto dalle 9
alle 11 presso il laghetto comunale,
dalle 15 alle 16 in via Monterustico
e dalle 16 alle 20 in Piazza Caraffa;
a Sassoferrato dalle ore 10 presso
gli impianti sportivi in località
Piano di Frassineta, dalle ore 15
al Palazzo della Pretura (torneo di
scacchi) e dalle ore 16 agli impianti
sportivi di Via Rulliano. Durante i
giorni che precedono la festa, sono
in programma alcuni eventi collaterali. Giovedì 5 giugno: a Cerreto
presso la scuola secondaria, ore
10.20, si parlerà di “Attività fisica
e corretta alimentazione”, un tema
che verrà riproposto a Fabriano
presso l’Oratorio della Carità alle
ore 18. Venerdì 6 giugno al campetto di San Giuseppe Lavoratore
di Fabriano (o nella palestra della
scuola media Gentile), torneo misto
di pallacanestro 3 contro 3 riservato ai ragazzi del 2001-2002 e alle
ragazze del 1999-2002; alle ore 18
presso i Giardini di Fabriano appuntamento con il Nordic Walking
e alle ore 21 da Piazzale Matteotti
partirà il gruppo di cammino. Sabato 7 giugno presso la pista ciclabile
di Fabriano “Bimbi e Bike” (9.3012.30); torneo di calcio h24 presso
gli impianti sportivi del Borgo (dalle ore 16) e infine pedalata notturna
alle ore 21 con ritrovo a Piazzale
Matteotti. Info: per Fabriano 0732
709373, per
Cerreto 0732
679000, per
Sassoferrato
0732 956218;
www.bachecadellosport.
it, www.piazzalta.it e su
Facebook alla
pagina Urp
Comune di
Fabriano.
Un'immagine della Festa dello Sport
dello scorso anno con il sindaco
Sagramola e l'assessore Balducci
insieme ai bambini
Appuntamenti
a Fabriano,
Sassoferrato
e Cerreto
Promuovere il valore educativo
Festa dello sport… festa per tutti. “La manifestazione - ha commentato in apertura d’incontro con i cronisti l’assessore allo Sport
Giovanni Balducci - come sempre è avvenuto, punta a coinvolgere
tutta la cittadinanza, in particolare bambini, ragazzi, giovani e famiglie, con l’obiettivo di promuovere il valore educativo e aggregativo
dello sport e di presentare ai ragazzi e alle famiglie la ricchezza
di possibilità offerte a livello locale dalle numerose Associazioni
Sportive presenti nel territorio. Con tali finalità - hanno ripetuto anche
il nuovo sindaco di Cerreto Livia Ciappelloni, il delegato del Coni
Fabio Luna, il presidente della Consulta dello Sport, Leandro Santini
e Daniel Fiacchini, dell’Asur Area Vasta 2 “durante la settimana che
precede la festa, saranno organizzati numerosi eventi collaterali e
questo proprio per celebrare la ricorrenza nel migliore dei modi”. Tra
le novità, una carta elettronica realizzata dal Laboratorio delle Idee,
in cooperazione con Eleonora Manuli, peraltro autrice di un incisivo
quanto interessante video dedicato alla Festa, che consentirà, grazie
alle ultimissime applicazioni elettroniche scaricabili dai telefoni di
ultima generazione, di avere un
quadro completo sulle attività
fatte da ogni partecipante nel
corso dei tanti momenti in
programma. Il neo sindaco
di Cerreto, Livia Ciappelloni,
ha parlato di “una ricorrenza
molto sentita, cui prendono
parte i ragazzi, le famiglie e
l’intera collettività perché lo
sport è tra gli elementi rappresentativi più importanti della
nostra società”. Il delegato
provinciale del Coni Luna ha
invece evidenziato che “il
prossimo rendez-vous che rientra nel novero della Giornata Nazionale
dello Sport, quest’anno, in via del tutto eccezionale, coincide con
il Centenario della fondazione del Coni. La nostra provincia – ha
sottolineato - è stata sempre molto sensibile verso questo incontro, considerato pure per il terreno fertile sempre trovato in tutti i
comuni e come in questo caso nei municipi di Fabriano, Cerreto
e Sassoferrato. La pratica sportiva – sono ancora sue parole – in
cui non si eccelle, oltre la metà della popolazione italiana non fa
alcuna attività motoria eppure un euro investito nello sport, si riflette
in tre euro di risparmio sui costi del servizio sanitario nazionale, ha
pure rilevanti ricadute nel settore della cultura (presenti i dirigenti
scolastici Verdini e Procaccini), del turismo, dell’intrattenimento.
Quello che voi fate a Fabriano – ha terminato Luna - è qualcosa di
eccezionale che merita un plauso e va portato come esempio di
buone pratiche sociali”. Il presidente della Consulta dello Sport,
Santini, in piena sintonia con le dichiarazioni fatte in precedenza,
ha aggiunto: “C’è sempre stata e in questa edizione si rafforza,
grande collaborazione tra le nostre società sportive con le quali
siamo al lavoro da tre mesi per organizzare questa festa che, anno
dopo anno, dimostra concretamente il valore dell’investimento
in salute, nella coesione sociale, in quella culturale e non certo
ultimo nel turismo, è sufficiente dire che le manifestazioni di questi
due ultimi week end hanno portato a Fabriano più di quattromila
persone”. In chiusura, Fiacchini ha ricordato che “da tre anni
collaboriamo intensamente con il territorio per la buona riuscita di
questo evento. Tutti sanno che lo sport è importante per rimanere
in salute, ma forse non tutti si rendono conto di quanto l’attività fisica,
praticata sin da bambini, sia potente come mezzo per prevenire o
addirittura curare molte malattie. La salute è senz’altro una delle
motivazioni che spingono (o costringono) a praticare sport in tarda
età, ma questo non avviene altrettanto tra i giovani, anzi spesso
avviene il contrario. In Italia – ha spiegato Fiacchini - il 30% degli
adulti tra 18 e 69 anni svolge, nella vita quotidiana, meno attività
fisica di quanto è raccomandato e può essere definito sedentario.
In particolare, il rischio di sedentarietà aumenta con il progredire
dell’età, ed è maggiore tra le persone con basso livello d’istruzione
e difficoltà economiche”.
Daniele Gattucci
Sfilata dei cani: Rassegna di cortometraggi
è la terza edizione promossa... a pieni voti
Il maltempo di fine aprile scorso non ha permesso lo svolgimento della
ormai consolidata e attesa festa del cane. Gli organizzatori hanno sospeso la manifestazione a gara iniziata, per la pioggia che è scesa copiosa
rendendo impraticabile il percorso che dovevano seguire i fedeli amici a
quattro zampe, accompagnati al guinzaglio dai loro proprietari. L’Associazione Animalisti Italiani onlus di Fabriano, guidata dalla presidente Livia
Marcolini, con la preziosa collaborazione dei volontari hanno deciso di
riproporre la terza edizione della festa del cane nella giornata di domenica
8 giugno, con il seguente orario: al mattino iscrizioni dalla ore 9.30 alle
13 nel magnifico spazio verde adiacente al Ristorante "Cavallo Pazzo".
Al momento dell’iscrizione i cani dovranno avere il libretto sanitario in
regola e il microchip. Nel pomeriggio alle ore 14 inizio sfilata. Grazie allo
sponsor ufficiale Farmina pet foods, verrà consegnato a tutti gli iscritti un
omaggio. Una novità di questa edizione è la lotteria che metterà in palio
quattro ricchi premi: 1° premio: Buono Assicurazione Unipol, Sedute
“Grotte di sale” al Centro Estetico Helios, Cena per due persone Pizzeria
“La Mattata”. 2° premio: Buono acquisto Sport 4 You, Smartbox Agenzia
Janus Viaggi, Buono per una messa in piega “Parrucchiera Claudia” Aldo
Coppola. 3° premio: Buono acquisto “Graziella Casabella”, un trattamento
estetico profumeria “Gritti”. 4° premio: Un mese di abbonamento “Palestra
Da Vinci”. La giuria è composta dai ragazzi della Polisportiva Mirasole
di Fabriano. Il veterinario ufficiale è il dott. Carlo Pasquini, ambulatorio
via Nenni. Ospiti della manifestazione saranno: Katia Faggio (dimostrazione disc-dog) in collaborazione con il Centro cinofilo “la Cuccia
& Good Dog di Ancona, Centro cinofilo “Twist and Shout” di Matelica
(Esibizione di Agility Dog). Sarà presente anche un educatore cinofilo
di Fabriano, Samuele Ominetti, che sarà a disposizione per eventuali
domande e curiosità sui nostri fedeli amici. L’attività dell’Associazione
Animalisti di Fabriano svolge un vero è proprio servizio a favore della
collettività ed è impegnata quotidianamente alla gestione di colonie feline,
assistenza medica, sterilizzazioni, svezzamento, cure e mantenimento. La
manifestazione è stata realizzata con il contributo: Fondazione Carifac,
Banca Marche, Targotecnica, Trattoria Marchegiana, Antena, Radio Gold,
Zona Caffè, l’Alternativa Bio, Marley, Toelettatura Paradiso a 4 Zampe,
Gattobiancogattonero, con la collaborazione di Agripiù di Lorenzo Cofani
e con il patrocinio del Comune di Fabriano. Questo evento è un momento
ludico-culturale, divertente e comunitario che non distoglie mai l’attenzione
sui diritti, sulla salvaguardia degli animali e sull’educazione dell’uomo
al rispetto verso questi ultimi. Per ulteriori informazioni telefonare al
3381159663 – 3384848048.
Sandro Tiberi
06 fabriano.indd 2
E’ stato un week-end all’insegna
dei cortometraggi, quello appena
trascorso, grazie al “Fabriano Film
Fest”, gradevolissima manifestazione organizzata dall’associazione
Opificio delle Arti che – appena al
secondo anno di vita – ha già riscosso un notevole consenso di pubblico
e critica. Erano trentasei i “corti”
in concorso (24 internazionali e 12
nazionali). La giuria specializzata –
che tra i membri presentava anche il
noto attore Kaspar Capparoni – ha
sancito la vittoria del polacco “All
souls’ day” di Aleksandra Terpinska
come miglior film straniero e di
“Matilde” di Vito Palmieri come
miglior film italiano. Quest’ultimo
è caratterizzato da una particolarità:
vi hanno recitato tutti attori affetti
da sordità, tra i quali la giovane Matilde Da Silva (foto), cui è andato
il riconoscimento quale migliore
attrice protagonista. Tra i numerosi
premiati, anche un autore di casa
nostra: il regista Jonathan Soverchia, marchigiano di Castelplanio,
che ha ottenuto il riconoscimento
per la miglior fotografia nel suo
cortometraggio “Poco prima del
caffè”. La giuria popolare, invece,
ha tributato la vittoria al divertentissimo “Ce l’hai un minuto?” di Alessandro Bardani, un vero concentrato
di umorismo, grazie anche alle belle
interpretazioni del famoso Giorgio
Colangeli (al quale è anche andato
il premio come miglior attore protagonista) e di Francesco Montanari.
La miglior regia è stata di Federico
Alotto per l’horror “I see monsters”,
mentre la sceneggiatura più bella
è risultata quella di “Beep”, corto
italiano firmato da Antonello Murgia. Infine, il premio
speciale in ricordo
di “Claudio Casadio
Tarabusi” se lo è aggiudicato il corto “Ira
funesta” di Gianluca Viti. Tra le varie
iniziative collaterali
che hanno caratterizzato questi tre
giorni presso il delizioso complesso
storico fabrianese del San Benedetto, assai apprezzato il docu-film su
Pier Paolo Pasolini, “Un intellettua-
le in borgata” di Enzo De Camillis
(fuori concorso), proiettato sabato
mattina, al quale hanno assistito
anche due classi del
liceo classico “Stelluti” di Fabriano. Ha
fatto seguito un interessante dibattito. I
promotori principali
dell’evento, Eugenio
Casadio Tarabusi e
Valentina Tomada, non possono
che essere soddisfatti per l’esito
di questo evento, confezionato con
qualità.
f.c.
04/06/14 11.20
>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
7
Un Palio da vivere dentro
Tutte le anticipazioni del presidente Mauro Marcellini per il ventennale
di JACOPO DEL PIO
“Q
uest’anno è il ventennale del Palio,
quindi è doveroso
sottolineare che
oltre ad essere una
ricorrenza importante per Fabriano,
esso rappresenta anche un risultato
raggiunto nonostante le difficoltà
verificatesi (terremoto e crisi economica su tutte) in questo arco di
tempo“. Esordisce così il presidente dell’Ente Palio Mauro Marcellini, precisando che nonostante le
difficoltà del momento, per questa
speciale edizione, si è cercato comunque di fare qualcosa di diverso.
Prima novità del programma 2014,
partendo da una base standard che è
la stessa delle edizioni precedenti,
come “punta di diamante” c’è il corteo storico, perché verrà celebrato
nella serata dei borghi medievali per
avere una scenografia più importante. I borghi ed il corteo storico
verranno uniti in un’unica serata
(sabato 21 giugno, a partire dalle
15) dove la gente si ritroverà quel
giorno, a spasso nel cuore cittadino
fabrianese tornato indietro nel tempo di centinaia di anni. Vi saranno
bancarelle medievali di ogni tipo,
gli armati che controllano la zona,
i signori che vanno a spasso con
le loro dame e vari spettacoli, per
un totale di qualcosa come cinqueseicento figuranti. L’idea dell’Ente
Palio quest’anno è proprio quella
non solo di offrire uno spettacolo
alle persone, ma di farcele vivere
dentro. Altra novità poi sarà il
nuovo inserimento, dopo nove anni,
del tema del patrono San Giovanni
Battista nel Palio di quest’anno.
Saranno poi invitati gruppi di altre città marchigiane che faranno
rievocazioni storiche, come gli
sbandieratori di Ascoli di Porta
Romana della Quintana di Ascoli
(sia la squadra grande, che quella
piccola); inoltre saranno presenti
anche i tamburini di Fossato di
Vico. Ulteriore nota di rilievo,
relativa all’importante sfida finale
del Maglio, riguarda un ritocco
del regolamento per non lasciare
più nel dubbio alcuni aspetti delle
Mauro Marcellini,
presidente dell'Ente Palio
norme regolanti la sfida madre del
Palio. Dunque sarà molto più difficile ricorrere all’interpretazione,
evitando eventuali contestazioni.
Ultima novità che l’Ente cercherà di
promuovere sarà quella di fare una
mostra dei primi diciannove anni
del Palio, allestendo le vetrine dei
negozi del centro, che ricordino i
temi che caratterizzarono ogni anno
le vecchie manifestazioni. L’idea è
partire dall’inizio del centro storico
con le prime edizioni ed a seguire
con quelle più recenti. Per quanto
riguarda le date in programma della
ventesima edizione del Palio di San
Giovanni, ricordiamo che si inizia
giovedì 12 giugno con l’apertura
delle Hostarie. Nella giornata di
sabato 14, nel pomeriggio, inizierà
la composizione delle infiorate
artistiche (che verranno aperte
al pubblico solamente il giorno
successivo), mentre la sera seguirà
l’innalzamento dei Gonfaloni. Per
il ventennale, l’Ente ha promosso
l’iniziativa di dedicare il loggiato
sottostante il Palazzo Vescovile, con
l’autorizzazione del Comune, al patrono San Giovanni. Vi sarà quindi
una cerimonia ufficiale che darà al
loggiato un nome che finora non ha
mai avuto con l’affissione di una
targa. Saranno invitati tutti i fabbri
che han partecipato a questi venti
anni di Palio anche come segno di
ringraziamento per esser arrivati a
questo traguardo grazie anche al
loro impegno che han messo ogni
volta. E’ previsto poi per domenica
15, il classico spettacolo inaugurale
presso il Sagrato della Cattedrale,
alle 21.30. La sera di martedì 17
si svolgeranno i famosi giochi
popolari in Piazza Garibaldi insieme all’esibizione degli atleti della
scherma antica. Mercoledì 18 avrà
luogo la grande sfida fra gli arcieri
delle quattro porte. Venerdì 20 giugno: spettacolo sbandieratori e premiazione infiorate. Lunedì 23 avrà
luogo la sfida del Palio dei monelli
e martedì 24 la Sfida del Maglio.
Infine c’è da ricordare che si è voluto considerare le altre attività che
svolgono manifestazioni nel mese
di giugno, come “colleghe” anziché come… nemiche. Per questo,
prosegue Marcellini, noi dell’Ente
Palio ci siamo “sposati” un po’
con la fiction “Che Dio ci aiuti 3”
facendo insieme degli incontri e
cedendo loro alcune location, ma
anche chiedendo di portare il Palio
in qualche ripresa all’interno della
fiction. Anche questo è promozione
fuori dei confini.
Un piccolo seme per Emergency Dalle prealpi lombarde
grazie all'evento del Circolo Arci per cantare al Ridotto
ArciXEmergency torna puntuale anche quest’anno.
Cinque giorni dedicati alla pace e ai diritti umani. Promossa dal Circolo Arci “Il Corto Maltese” e patrocinata
dal Comune di Fabriano l’iniziativa giunta alla sua undicesima edizione è ormai nota nel territorio fabrianese
e richiama ogni anno un pubblico numeroso ed eterogeneo. Per chi non la conoscesse ArciXEmergency è una
manifestazione di beneficenza che ha come obiettivo
la raccolta di fondi destinati al sostegno di progetti
sociali e umanitari gestiti da Emergency. L’associazione
umanitaria, nota ai più, quest’anno compie 20 anni. 20
anni dall’inizio di un sogno: quello di curare tutte le
vittime della guerra e della povertà e curarli gratis. Il
sogno si è avverato, tanto che ad oggi Emergency porta
il suo intervento su ben 16 paesi nel mondo curando
una persona ogni 2 minuti. L’associazione oltre ad
agire concretamente promuove una cultura di pace, di
solidarietà e di rispetto per i diritti umani. Ed è questo
l’intento di questa manifestazione, promuovere questo
messaggio, stimolando la sensibilità dei più giovani
e meno giovani. L’iniziativa ha avuto luogo al parco
“Unità d’Italia” dal 29 maggio al 2 giugno. I giorni
sono stati un intervallarsi di concerti di gruppi musicali fabrianesi, mostre artistiche, spettacoli di artisti di
strada, letture di poesie e tanto altro ancora. C’erano
il banchetto di Emergengy, quello di Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, sorta anche a
Fabriano, e quelli di altre associazioni del territorio. Il
primo giorno è iniziato con il Cantamaggio cancellano
e il saluto del sindaco Giancarlo Sagramola. Hanno
poi aperto le danze i gruppi Em’n Risim, Exhumind,
Superpuher e i Jail Underdog. Venerdi 30 maggio è stata
la volta di altri gruppi emergenti fabrianesi: Confusioni
Qui e sotto, due immagini della manifestazione
intense, Breed, Valter B.Sing, Acid Queen e Lo zoo di
Berlino. Sabato 31 maggio hanno nel pomeriggio si
sono esibiti i The Jump e gli Earl Grey; a seguire ha
avuto luogo una conferenza tenuta da Jacopo Quirini
sui conflitti del XXI secolo e il ruolo di Emergency
nei teatri di guerra. La serata è proseguita con i gruppi
musicali Onde, l’Orchestra Concordia e i Violavenere. La giornata di domenica è iniziata all’insegna del
gioco, con una festa per i bambini animata da clown
e giocolieri. Dal divertimento si è passati ad un momento di riflessione con la conferenza del medico di
Emergency Roberto Maccaroni che ha raccontato la sua
esperienza nella Repubblica Centraficana. A seguire
parole e musica dedicate a Peppe Costarelli, un caro
amico scomparso qualche mese fa. E ancora musica con
i The Generation, No comment, Organic Soundball e
gli Atavika Prog Family. E sempre musica nella
giornata conclusiva del 2 giugno con gli Hey
Johnny Park, i Cinderella’s Leprosy e i Rusty
Carter Band. La serata è terminata con l’Acoustic
guitar night presentata da Fabriano Promusica.
Anche quest’anno, nonostante le difficoltà che
si incontrano nell’organizzare eventi di questo
tipo, la manifestazione si è svolta con successo
ed entusiasmo. Con l’entusiasmo, ovvero, di chi
ci ha sperato e di chi nonostante i sacrifici, le
notti in bianco e le ore impiegate per allestire
la location ha creduto nuovamente a questo ulteriore appello di pace. Nella speranza di aver
gettato ancora una volta un piccolo seme, oltre
ad aver offerto alla città una bella occasione di
aggregazione, di unione e di veicolazione della
cultura indipendente.
Il 7 giugno si terrà presso il Ridotto del Teatro Gentile di Fabriano alle
ore 21 (ingresso libero) un concerto del coro “I vous de la Valgranda” con
un repertorio che spazia dai canti popolari a quelli della tradizione alpina.
Il coro, che festeggia il ventesimo anno di attività ed ha voluto esibirsi in
concerto anche a Fabriano, nasce a Ballabio nel 1994 per volontà di un
gruppo di amici con la passione del canto, sotto la guida del maestro Franco
Zapelli, diplomato al conservatorio in pianoforte. Presidente e componente
del coro è Bianchi Alberto. L’organico, attualmente di 30 elementi con una
buona presenza giovanile, nel corso degli anni è mutato e non molti dei
cantori originari sono rimasti. Questi cambiamenti sono serviti a rendere
più eterogeneo il gruppo, cosa che ha apportato nuovi e diversi stimoli
all’attività musicale che, inizialmente incentrata sui canti della tradizione
alpina, è stata così aperta anche all’ampia sfera dei canti popolari delle
diverse regioni italiane e alla musica sacra. Il nome dialettale deriva dalla
Val Grande situata alle pendici della Grigna, famosa montagna delle
prealpi Lombarde. Si è esibito in molte località della provincia di Lecco
e ha partecipato a numerose funzioni religiose tra le quali la celebrazione
del Giubileo 2000 sulla vetta del Resegone. Ha avuto esperienze con altri
cori del territorio lecchese ed è gemellato con il Coro Alpes di Oderzo
ed il Les Embruns di Hillion. Partecipa alle numerose iniziative proposte
dalle associazioni locali e dall’amministrazione comunale, tra le quali il
viaggio in Francia, ad Hillion, dove si è esibito durante i preparativi per
il gemellaggio tra i due paesi e dove è ritornato nel maggio 2004 per festeggiare il decimo anniversario con due concerti. Dall'aprile 2008 il coro
è diretto da Riccardo Invernizzi. Nell’aprile 2009 a Ballabio, insieme ai
cori ed alla Banda Risveglio, ha proposto la “Missa Katharina” di Jacob
de Haan, esperienza poi ripetuta negli anni successivi.
Chiara Tiberi
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>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Dalla Russia... con amore
Promozione turistica: sette giornalisti hanno visitato Fabriano
di FRANCESCA AGOSTINELLI
L
a città di Fabriano continua a compiere importanti
mosse nella scacchiera del
turismo. Ormai questo
settore, che purtroppo in passato
non era attivissimo, si mostra importante per l’economia della città
e della Regione. E’ dal 2008 che la
città si è attivata per promuovere le
risorse di un territorio ricco di storia e tradizioni, oltre che di borghi
e paesaggi incantevoli. Alla fiera
Gitando.All 2014 di Vicenza la Regione Marche era presente con uno
stand tutto fabrianese promotore di
un turismo accessibile alle persone
disabili che ricercano ausili per la
disabilità e vacanze in località e
strutture accessibili. Ormai è un
dato di fatto: la Regione Marche e
in particolare la città di Fabriano
sono più sensibili rispetto ad altre
località d’Italia a questo tipo di turismo; ci sono dunque nelle Marche
molte strutture per persone disabili
e la partecipazione a questa fiera è
servita per promuovere le nostre
terre ed un certo tipo di turismo che
non deve mai passare in secondo
piano. Altre poi saranno le fiere
a cui la città parteciperà nel mese
di settembre in importanti città
tedesche e non solo. E’ il caso di
Gli otto giornalisti russi, ospiti del press tour organizzato dal Comune
di Fabriano e dalla Regione Marche per la promozione del turismo regionale,
hanno visitato anche il Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Fabriano
dire che si punta sul turismo. A
dimostrarlo è l’iniziativa che si è
appena conclusa: la Regione Marche ha promosso, in collaborazione
con il Comune di Fabriano e con il
Tour Operator russo “ICS” Group,
un press trip di sette giornalisti di
importanti testate russe accompagnati da un rappresentante del Tour
Operatur russo stesso. Si tratta di
un progetto a cui ha aderito anche
la Regione Umbria ed è finalizzato
a promuovere la cultura, l’ambiente, la gastronomia e le bellezze paesaggistiche del nostro territorio. La
visita di questi giornalisti ai nostri
territori costituisce un importante
veicolo pubblicitario: è un’occasione per mostrare il nostro comprensorio a chi non lo ha mai visto, a
E' nata la Corporazione dei Musici
a supporto della locale Accademia
“È stata proprio una scoperta entusiasmante quella dell'Accademia dei Musici e del
suo Museo del Pianoforte Storico e del Suono”. Così esordisce la dott.ssa Maria Carla
Saitta Tomassini (foto), da poco diventata
presidente della neonata “Corporazione dei
Musici”, l’associazione culturale fiorita a
Fabriano grazie all’intraprendenza e vivacità
intellettuale dell’Accademia dei Musici.
Dopo due anni di intense attività didatticomusicali, con successi di eventi, concerti,
spettacoli e 6.000 presenze per il Museo
del Pianoforte Storico e del Suono, nasce
infatti la “Corporazione dei Musici”, nuovo
fiore all’occhiello dell’Accademia, la giovane realtà che ha già portato Fabriano e
le Marche nel mondo, sotto l’egida della
musica e del pianoforte.
“A Fabriano – continua Saitta Tomassini –
un’Accademia Musicale con masterclass,
centri studio dalla lirica al Medioevo,
mostre, eventi e concerti di livello internazionale, con al suo interno un Museo
del Pianoforte, pensate, unico in Europa!
Rappresentava proprio ciò che mancava
alla nostra città”.
Recentemente abbiamo appreso che
l’Accademia dei Musici schiera ambasciatori di grande prestigio, dott.ssa
Saitta.
“Piero Angela, testimonial, e Riccardo
Muti, presidente onorario, sanciscono e
promuovono infatti questa nostra eccellenza in tutto il mondo”.
I fratelli Veneri, Claudio pianista concertista e Valerio architetto, sono ideatori,
fautori e responsabili di Accademia dei
Musici...
“Proprio loro hanno creato questa importante opera apportando beni personali,
professionalità, cultura e dedizione: una
collezione di pianoforti originali dal 1700
al 1900, attrezzature, arredamenti ed
allestimenti, progettualità, accordi con
Istituzioni Nazionali ed Internazionali, Università, protocolli con docenti, personalità,
musicisti ed artisti del mondo della cultura
e della musica”.
Oggi anche una “Corporazione dei Mu-
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sici”, di cui lei è presidente...
“Sì, e ne sono onorata, perché ora, dopo che
l’Accademia ha dimostrato la sua importanza
ed illustrato che la cultura è parte attiva
anche nei flussi turistici, nell’occupazionalità e nell’imprenditoria, e che le
opportunità della musica sono
trasversali e molteplici, mancava
proprio il complemento della
Corporazione dei Musici”.
La “Corporazione” si pone
dunque come supporto ed
integrazione dell’Accademia?
“Necessariamente, essa ne è
l’organo di rappresentanza: è
parte integrante dell’Accademia
dei Musici, ne segue sviluppi, espressioni,
desideri, ne condivide iniziative, attività e
affermazioni, partecipa dei successi e si
adopera, nell’ottica della collaborazione e
dell’interscambio, per la divulgazione e l’affermazione della cultura musicale in tutte le
sue accezioni. Ai soci della Corporazione è
richiesto di presenziare, unitamente al direttivo dell’Accademia, ricevere ed accogliere le
personalità del mondo della cultura, dell’arte,
della politica in visita presso l’Accademia ed
il suo Museo”.
Un sostegno dell’Accademia, pertanto…
“Come apporto di forze culturali ed economiche con soci illuminati e lungimiranti,
per creare un vero e proprio movimento
intellettuale-musicale, aiutando l’Accademia
nella conduzione delle iniziative, nella sostenibilità delle programmazioni e nella fattibilità
dei suoi innovativi progetti”.
I soci della “Corporazione dei Musici”
saranno enti, istituzioni, associazioni?
“Ma anche Fondazioni, privati e soprattutto
aziende, selezionate e in numero limitato.
Partiremo proprio da quelle più importanti e
prestigiose della Regione Marche per estenderci poi alla Macroregione adriatico-ionica
e far comprendere quanta importanza può
avere, per il nostro territorio, avvalersi di un
Polo Musicale Internazionale”.
Di quali benefici potranno godere i soci
della “Corporazione dei Musici”?
“Ai soci sarà data visibilità internazionale
attraverso il sito di Accademia dei Musici,
di cui saranno parte integrante. A loro sarà
riservato l’uso esclusivo dell’immagine
dell’Accademia che pertanto potrà essere
rappresentata in spot pubblicitari, cataloghi, foto-video ed edizioni
socio-ar tistico-culturali e
commerciali. Sono inoltre
aperte ai soci le sedi, accademica e museale, per
ricevere ospiti dei soci stessi,
accogliendoli con servizi
mirati quali visite, concerti,
convegni, intrattenimenti
dedicati esclusivamente
a loro. Tutti i prodotti editi
dall’Accademia, incisioni, cd, dvd, pubblicazioni, etc. (anche su indicazione dei
Soci), potranno rappresentare ‘omaggi
promozionali’ per divulgare l’immagine
individuale dei soci presso le loro varie
realtà sociali e lavorative. Tutti i soci
potranno dunque fregiarsi individualmente
della cultura, della storia, della musica e
dell’arte di Accademia dei Musici”.
Per questo splendido ed ambizioso
progetto che vede unite Accademia
e “Corporazione dei Musici”, cosa è
previsto per il futuro?
“Proprio nell’ottica della continuità futura di
questa grande opera, in modo che il patrimonio culturale, mobiliare ed immobiliare di
Accademia dei Musici non vada disperso,
la Corporazione ha un ruolo fondamentale:
rappresenta il giusto organo a cui verrà
demandata la gestione dell’Accademia”.
Come si può contattarvi?
“I contatti sono i seguenti: www.accademiadeimusici.it, [email protected], 0732 24065 (dal martedì al
venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30). Desidero cogliere l’occasione, a tal proposito,
per un appello rivolto non solo a chi voglia
fattivamente entrare nella Associazione,
ma veramente a tutti coloro che desiderino
collaborare con noi, indicandoci percorsi,
segnalandoci opportunità ed eccellenze,
per costruire insieme un successo dedicato
all’intera nostra società”.
chi appartiene ad una cultura completamente diversa dalla nostra.
L’Italia da sempre attrae i turisti di
tutto il mondo; le tradizioni italiane
vengono spesso idealizzate: basta
pensare alla cucina o a tante altre
tradizioni che rendono famoso il
nostro paese. Detto questo, c’è da
fare una considerazione: i turisti
russi sono sempre in aumento;
anche la tv e i giornali di questo
paese dedicano sempre più spazio
alla nostra Italia, ci sono numerosi
programmi televisivi di cucina che
vedono protagonisti proprio dei
cuochi italiani; come si può non
nominare il nostro concittadino
Marco Jachetta che, nella tv russa,
cucina specialità italiane e del
territorio fabrianese promuovendo
fortemente il valore culinario delle
nostre terre. Insomma, sempre più
attenzione viene data all’Italia e
anche, in particolare, al territorio
marchigiano che è riuscito ad attrarre il famosissimo ICS Group
russo, costituendo un’iniziativa di
fondamentale importanza per le
nostre terre perché fa conoscere al
mondo russo, attraverso i giornali,
Fabriano, le Marche e l’Umbria.
Anna Degtyareva, Aleksei Svetozarskii, Tatiana Arestova, Elvi
Usmanova, Olga Nizhegorodtseva, Marina Vishnevskaya, Mariya
Klyuchinskaya, Olga Turtygina
sono i nomi dei giornalisti che da
sabato 17 maggio sono rimasti in
Italia fino a sabato 24 maggio. Molte sono le zone che hanno visitato
a cominciare da Matelica considerata uno dei borghi medievali
più belli d’Italia, Genga, la riviera
del Conero, Portonovo, Camerino,
appunto Fabriano, poi Pesaro,
Urbino, Frontone, Sassoferrato,
le varie Abbazie e Monasteri tra
Marche e Umbria: Abbazia di Santa
Croce, Abbazia di Sant’Emiliano in
Congiuntoli, Costacciaro, Monte
Cucco, San Biagio in Caprile e
Jesi. Questo tour è stato anche
strutturato in modo tale da vedere
non solo le bellezze paesaggistiche e culturali di queste zone, ma
anche per far conoscere i prodotti
del territorio che riguardano vari
settori perché anche se la nostra è
una zona colpita dalla crisi, è stata
e rimane ancora una delle zone più
produttive d’Italia. “I nostri ospiti
sono rimasti più che soddisfatti
da questo viaggio” ha affermato
l’assessore al Turismo Giovanni
Balducci: “la bellezza dei nostri
territori ha colpito i sette giornalisti
e questo è sicuramente importante
per il futuro del turismo nelle nostre
zone. Ci auguriamo che questi operatori dell'informazione scrivano
ed invoglino la popolazione russa
a visitare il nostro meraviglioso
territorio. Ottima è stata l’idea di
unire le visite dei luoghi con la promozione dei prodotti del territorio.
La città di Fabriano non è stata la
sola protagonista di questo viaggio,
ma i giornalisti l’hanno apprezzata
particolarmente in quanto la sua
posizione permette di arrivare in
poco tempo dappertutto”.
Non c’è pubblicità migliore di chi
ha visitato con i propri occhi un
territorio. Non resta ora che sperare
che questa iniziativa serva per far
capire alla popolazione russa quanto c’è da vedere e da fare nel nostro
territorio. Bisogna inoltre che i
fabrianesi e i marchigiani diventino
consapevoli di vivere in territori
unici al mondo; si deve valorizzare
quello che abbiamo senza ricercare
la bellezza esclusivamente in altre
zone d’Italia e del mondo.
Le Verdi Note in evidenza
anche in terra romagnola
Dopo il successo avuto ad Ascoli il 7-8 dicembre scorso al Concorso
Nazionale patrocinato dall’Arcom, ancora un ottimo risultato per i coristi
del coro di voci bianche “Le Verdi Note” del Gruppo Corale S.Cecilia
che sabato 24 maggio hanno partecipato al Concorso Nazionale svoltosi
nella città di Riccione. I ragazzi di età compresa tra i 5 e i 15 anni si sono
esibiti nella sala congressi del Palazzo del Turismo della città romagnola,
sapientemente guidati dalla M° Milly Balzano e accompagnati al pianoforte dalla M° Paola Taticchi.
La forte tensione e la grande emozione hanno contribuito a mettere in
risalto la bravura dei piccoli coristi che hanno affrontato la giuria con
ormai consumata esperienza, nonostante nei minuti precedenti l’esibizione
non sia mancata agitazione da parte di tutti i protagonisti. I momenti più
stressanti si sono inoltre vissuti nell’attesa di un verdetto che sembrava non
arrivare mai. La gioia però è esplosa festosa quando il direttore artistico
della manifestazione ha annunciato i vincitori.
Il coro fabrianese si è distinto come 2° classificato con una votazione
di 90/100.
Certamente è stata una grande soddisfazione che ha ripagato il duro
lavoro che i piccoli coristi hanno affrontato insieme alle loro maestre
durante l’anno.
Una piacevole gratifica, anche per i sacrifici che i loro genitori hanno
duvuto fronteggiare seguendo il percorso dei figli ricco d’impegni.
Quest’anno infatti il piccolo coro ha avuto un periodo pieno di appuntamenti importanti che i ragazzi hanno intrapreso con grande serietà: dal
concerto di Natale al fianco del Gruppo Corale S.Cecilia alla II° edizione
della Rassegna di Voci Bianche “Come d’in...canto”, fino alla partecipazione ai due concorsi nazionali.
La prossima occasione che vedrà impegnati “Le Verdi Note” come soli
protagonisti sarà durante il Concerto di Primavera, che si terrà nella nostra
città alle ore 19 di domenica 8 giugno nella chiesa di San Filippo, con
l’auspicio di un’esibizione davanti un pubblico numeroso.
Noi genitori orgogliosi dei risultati ottenuti, invitiamo quindi tutti i fabrianesi ad unirsi ai nostri applausi per apprezzare una realtà vibrante e
di indiscusso valore della nostra città.
Roberta Valeri
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>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
9
Che fantasia per rinascere!
La neo associazione di cassintegrati tra pizze e feste di ogni tipo
di CHIARA TIBERI
Q
uando l’entusiasmo
e la voglia di rimettersi in gioco vincono. Aldilà degli
ostacoli e di ogni
aspettativa. E’ ciò che ha
dimostrato l’associazione
“Rinascere con fantasia” da
poco sorta nella nostra città.
Dopo il grande successo
dell’iniziativa “Pizza col
cuore” organizzata domenica
11 maggio in piazza del Comune, i membri del gruppo
sono più entusiasti che mai
ed intendono proseguire con
tante attività e progetti. La
loro storia nasce qualche
mese fa con la partecipazione
a un corso formativo di 100 ore
promosso dalla Regione Marche
per i cassintegrati della Merloni e
dell’indotto. Organizzato dall’agenzia Future Counsulting di Montecassiano, consisteva nell’apprendimento di tecniche per la fare la
pizza conclusosi con una gara finale
tra i due gruppi partecipanti. I soci
fondatori dell’associazione sono
Romina Balducci, Daniela Lacchè,
Tiziana Baroni, Simonetta Luciani, Rosanna Agostinelli, Mirella
Mancinelli, Natascia Axana, Maria
Grazia Paolucci, Maria Ombretta
Cardarelli, Enrico Passeri, Mariella
Marcucci, Agata Animobono, Viola
Gubinelli e Francesco Genghi. Li
abbiamo incontrati e con loro abbiamo parlato di questa esperienza:
“iIl corso è stato molto interessante
e costruttivo. Dopo tanti anni passati in fabbrica volevamo fare altro
e rimetterci in gioco.
Metterci alla prova anche in ambiti
per noi poco conosciuti e verso
i quali avevamo meno dimestichezza. Per organizzare l’evento
in piazza infatti abbiamo dovuto
giostrarci tra permessi, richieste e
burocrazie di vario tipo che prima
Le donne impegnate nella prepazione di pizze durante un corso per rimettere in gioco la propria professionalità
d’ora conoscevamo poco ma perché
semplicemente non servivano per
quello di cui ci occupavamo. E questo, come tante altre piccole cose
ci ha arricchito tanto”, ci racconta
una ragazza del gruppo. “La nostra
associazione non ha fini di lucro,
e il nostro scopo oltre a quello di
promuovere il settore enogastronomico locale è devolvere i nostri
frutti in beneficenza.
Il ricavato della manifestazione
'Pizza col cuore' è stato donato infatti all’ Associazione Oncologica
Fabrianese. Tutto ciò ci dà la spinta
e l’entusiasmo per continuare con
i nostri progetti, aiutando chi ha
bisogno”.
Oltre a questo anche e soprattutto la
voglia di dimostrare che non tutti i
cassintegrati stanno con le mani in
mano, che con volontà, coraggio e
spirito di iniziativa le cose belle si
fanno, per gratificazione personale
ma soprattutto per la collettività e
per la città. Per riscoprire esperienze diverse, per crearsi nuovi
contesti, magari anche più belli e
stimolanti di quelli che si è persi,
per imparare, crescere, arricchirsi e
conoscere persone nuove: “Quello
che posso dire è che grazie a questa
esperienza ora ho tanti amici in più
e questo mi rende davvero felice.
Tra di noi si è instaurato subito un
bel clima e una buona sintonia sin
dai primi giorni. Ci siamo trovate
e stiamo bene insieme, mai, da
quando è iniziato questo percorso,
momenti di screzi o di incomprensioni”. Romina Balducci,
presidente dell’associazione, tiene
a ringraziare tutti coloro che hanno
dato il loro appoggio: “L’evento di
domenica 11 maggio è stato per noi
tanto gratificante, eravamo stanche
ma felici per la grande affluenza di
persone.
Non ce l’aspettavamo. Ma questo
successo è avvenuto anche grazie
e soprattutto al prezioso aiuto della
Croce Azzurra, di RadioGold che
ha promosso e animato l’iniziativa,
la Fondazione Carifac, il Comune
di Fabriano e infine la Porta Pisana
che ci ha fornito la cucina e i loro
strumenti, senza i quali non avremmo potuto concretamente preparare
la pizza”.
“C’è da dire che abbiamo davvero
trovato le porte aperte, da parte di
ognuno. Ci hanno dato tutti una
grossa mano, il Comune soprattutto
è stato molto entusiasta dell’iniziativa. E comunque è stata una
cosa diversa, particolare, insolita
dalle consuete manifestazione che
vediamo.
Lo scopo tra l’altro era più che
meritevole. Noi ci abbiamo creduto
e insieme a noi anche chi ci ha sostenuto, quindi andremo avanti, nel
bene o nel male”, ci spiega un’altra
ragazza dell’associazione.
Tanta passione e tanta voglia di
continuare a mettersi in gioco da
parte di un’associazione fresca,
nuova, diversa dalle altre, che ci
fa assaporare le prelibatezze della
nostra terra ma allo stesso tempo
ci rimanda al loro scopo ultimo: il
bene e la solidarietà verso l’altro.
Un‘associazione che ha già incassato un bel colpo lo scorso 11
maggio e che rivedremo all’opera
nel mese di luglio nell’evento “Revival ‘70”, in occasione del quale
il gruppo rievocherà la storica pizzeria fabrianese “da Cesare”. Tra i
loro progetti c’è inoltre quello di
organizzare un corso formativo, magari
nel periodo invernale,
uscite e manifestazioni enogastronomiche
anche fuori del nostro
territorio: “Abbiamo
già avuto un invito
da parte di un comitato di Tivoli, che
organizzava una festa
di paese. Ci hanno
conosciuto tramite
internet e volevano la
nostra presenza, ma
a causa di tempi un
po’ stretti abbiamo
dovuto rinunciare. Ad
ogni modo l’orgoglio
e la gratificazione è
stata enorme.
L’unico deficit, tra le
cose positive dette, è il lato economico. Siamo nati da poco e per
andare avanti abbiamo fortemente
bisogno di un sostegno, di un minimo di fondo, se non altro per le
spese di primaria importanza. Essendo tutti cassaintegrati purtroppo
non possiamo mettere soldi di tasca
nostra. Abbiamo già fatto molti
tesseramenti, circa 70, ma le spese
sono tante”. Una bella soddisfazione quindi ed una grossa rivincita.
Verso coloro che all’inizio non ci
hanno creduto, che hanno ostacolato l’entusiasmo nascente di questa
associazione, verso coloro che per
indifferenza o per atteggiamenti
spesso individualisti hanno dato
all’associazione poca fiducia. Loro
invece hanno dimostrato di esserci
e di valere, di saper fare altro, anche
fuori delle fabbriche.
“Rinascere con fantasia” organizza
anche catering per feste ed eventi
di ogni tipo. Per chiunque fosse
interessato anche soltanto per
ulteriori informazioni riguardanti
l’associazione l’indirizzo di posta
elettronica è quello che segue:
[email protected].
La creatività senza tempo:
una mostra di opere ed un'asta
Si è conclusa sabato 31 maggio “Creatività senza
tempo”, l’iniziativa organizzata dai ragazzi del Rotaract club di Fabriano. Per l’anno sociale 2013-2014
il club fabrianese, guidato dalla presidente Giorgia
Maracchini, si è impegnato per attuare un progetto, sul
proprio territorio, che ha preso il via a metà febbraio:
“Creatività senza tempo” è un laboratorio artistico che
si è svolto presso la Casa di Riposo “Vittorio Emanuele
II” di Fabriano impegnando tante persone e rivelandosi
una novità importante ed apprezzata.
L’attività ha coinvolto alcune signore ospiti dell’istituto, che, con i ragazzi del Rotaract e sotto la supervisione della responsabile e dell’animatrice della casa
di riposo, Carla Palmieri e Manuela Santini, si sono
dedicate alla realizzazione di una serie di opere d’arte
utilizzando le varie tecniche artistiche, dal disegno con
i pennarelli alla tempera su tela.
A guidare le allieve un insegnante d’eccezione, il
maestro Roberto Moschini, noto artista fabrianese,
che, con grande disponibilità, ha seguito la crescita
del progetto, passo dopo passo.
A dare il proprio fondamentale contributo, infine, sono
stati i bambini, di età compresa tra i tre e i cinque anni,
della sezione A della Scuola dell’Infanzia “Don Petruio” (Istituito Comprensivo Aldo Moro di Fabriano),
che sono stati coinvolti grazie all’impegno delle loro
insegnanti, le signore Brunella Perini e Giuseppina
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Trappolini, sempre presenti durante l’attività. Ad ogni
incontro hanno partecipato circa sei bambini, accompagnati dai genitori, anche loro entusiasti del progetto.
L’iniziativa ha avuto grande successo, è stata una novità per la città di Fabriano e ha rappresentato un’importante occasione di aggregazione e socializzazione.
Tutti coloro che hanno partecipato sono rimasti fortemente colpiti dalla splendida atmosfera che si è
instaurata tra gli artisti, piccoli e grandi: da una parte
i bambini, con la loro naturale allegria e l’entusiasmo
contagioso, dall’altra le signore Adriana, Teresa, Assunta, Eloisa, Pasqualina, Maria, Ines, Giulia e Ginevra, che, dopo un’iniziale timidezza, hanno arricchito
le mattinate di laboratorio con sorrisi, racconti, gioia
e tanta voglia di fare.
Le opere d’arte realizzate nei tre mesi di attività
verranno esposte in una mostra nel locale di Corso
della Repubblica n.7. L’esposizione verrà inaugurata
venerdì 6 giugno alle 17.30, alla presenza di tutti gli
artisti e rimarrà aperta fino al 15 giugno, tutti i giorni
dalle 17 alle 20, il sabato anche dalle 10 alle 13.
Domenica 15 giugno, infine, alle ore 17.30 ci sarà
un’asta, aperta a tutti, per la vendita dei lavori; il ricavato verrà utilizzato per acquistare macchinari utili
alla Casa di Riposo.
Arianna Bardelli,
segretaria Rotaract Club Fabriano
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>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Nuzi, il polittico risplende
Ritorna in Pinacoteca la restaurata "Madonna con il Bambino e Santi"
di DANIELE GATTUCCI
R
estaurato da Lucia Biondi,
fabrianese, considerata
un’esperta del settore di
fama nazionale e internazionale, dopo un’assenza di cinque
mesi, il polittico “Madonna con il
Bambino e Santi”, capolavoro di
Allegretto Nuzi, torna nel museo
che lo ospita, la Pinacoteca Civica
“Bruno Molajoli”.
“Un evento di enorme significato”
ha commentato il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, in apertura di conferenza stampa dedicata al
recupero di questo polittico, dipinto
in origine per S. Maria d’Appennino, abbazia benedettina nei pressi
di Cancelli di Fabriano, piccola
ma così importante nel Medioevo
da ingaggiare artisti importanti
come il Maestro di Campodonico
e, appunto, Allegretto.
“Con la perdita di prestigio dell’edificio di culto, l’opera” è stato
ricordato “fu portata a Fabriano
nel Capitolo della Cattedrale, da
dove passò alla Pinacoteca Civica,
negli anni tra il 1911 e il 1913. Nel
corso di queste vicende il dipinto
deve aver sofferto gravemente per il
contatto con l’acqua nella zona inferiore, dove si erano formate ampie
cadute di colore e si era perduto il
listello orizzontale della cornice argentata – e ancora - sulla superficie
pittorica inoltre si erano accumulati materiali l’effetto di attutire la
brillantezza delle stesure pittoriche
e appiattire i valori plastici della
composizione. L’ultimo restauro
documentato – altra
sottolineatura fatta - risale al 1950, mentre in
seguito, precisamente
nel 1994, il polittico
è stato sottoposto solo
a una rapida manutenzione. L’odierno
restauro – è stato spiegato - ha permesso
quindi di revisionare
i vecchi interventi e
proporre una nuova
lettura dell’opera. Il
minuzioso intervento
di pulitura, condotto
con mezzi non dannosi
per la pittura originale, seguito da un attento restauro
pittorico, ha, infatti, restituito al
dipinto trasparenza e luminosità,
facendo risaltare la tecnica impiegata dall’artista, basata sull’uso di
pigmenti brillanti e preziosi, tra
cui l’azzurrite e sulla ricchezza
di decorazioni dorate e argentate.
Contemporaneamente all’intervento sulla superficie pittorica anche la
struttura lignea è stata sottoposta a
un’accurata revisione, soprattutto
per rimediare alla fenditura da
ritiro del legno che percorreva il
pannello centrale con la Vergine in
tutta la sua lunghezza. Il doppio
intervento, conservativo ed estetico,
con tutte le fasi del lavoro condotte
con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed
Etnoantropologici delle Marche, ha
permesso pertanto di recuperare per
intero il livello di leggibilità di una
“pagina” tanto rappresentativa della
Nella foto la convocazione della conferenza stampa con l'annuncio della notizia
storia locale”. “Pagina tanto rappresentativa della storia locale – ha
incalzato il primo cittadino - che ci
permette di restituire un capolavoro
alla pubblica fruizione, tanto che
dal 13 al 24 giugno, tutti avranno
la possibilità di ammirarlo nel suo
antico splendore”.
Da quest’ultimo concetto è iniziato l’intervento della presidente,
Graziella Pacelli: “Il Rotary Club
Fabriano ha il piacere di condividere con tutta la cittadinanza
questo importante evento al quale
parteciperà, tra gli altri, lo storico
dell’arte dell’Università di Firenze
professor Andrea De Marchi, uno
dei massimi esperti della pittura
medioevale.
Il progetto, tra i più impegnativi
realizzati nell'anno rotariano 20132014, si è reso possibile grazie
Il Vescovo... benedice il pane
Si estende l’iniziativa “Pane in
attesa”, partita ormai da qualche
giorno con successo. Il 30 maggio il presidente del Consiglio
comunale Pino Pariano, insieme
ai panificatori delle panetterie
che hanno accolto la proposta,
ovvero “Forno La Spiga”, “Panificio Ragni”, “Forno Romei”,
“Casa del Pane” e “Vapoforno”,
si sono recati in episcopio
per comunicare al Vescovo di
Fabriano Giancarlo Vecerrica
l’avvio del progetto. Il piano
“Pane in attesa” consente di lasciare un’offerta nelle panetterie suddette da depositare in un
apposito contenitore, destinata
ad aiutare chi è più in difficoltà.
Ciò permette a chi è nel bisogno
di ritirare un sacchetto con il
pane che il panettiere preparerà appositamente,
riscuotendo poi la
somma dal contenitore delle offerte.
L’iniziativa nasce
dal ‘Caffè in sospeso’, già diffuso
a Napoli (che consentiva di acquistare un espresso e lasciarlo ‘in attesa’ di
chi non se lo poteva
permettere). Alla
conferenza stampa
avvenuta nei giorni
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scorsi sono state consegnate le
locandine da affiggere in panetteria e le cassettine apposite per il
deposito delle offerte. Il progetto
sta funzionando, anche se probabilmente la gente ha ancora vergogna
di chiedere. Per questo il Vescovo
Giancarlo Vecerrica comunicherà
ai parroci di fare un appello durante le celebrazioni liturgiche per
incoraggiare chi ha bisogno a fruire
dell’iniziativa. “Sono partito con
l’iniziativa coinvolgendo i panettieri e non la grande distribuzione,
perché si potesse contare sul loro
rapporto con i clienti”, ha affermato
Pariano, che aveva già esteso precedentemente l’appello agli esercenti
interessati ad aderire alla proposta,
mettendo a disposizione il suo
contatto telefonico (347 2614765).
La beneficenza avveniva già prima
presso le panetterie, ma questo sarà
un modo organizzato ed esteso a
chiunque per continuarla. Queste
le parole di incoraggiamento del
Vescovo: “Nel Vangelo c’è scritto
che c’è più gioia nel dare che nel
ricevere; Madre Teresa affermava
che una buona azione è come
una goccia, come lo è questa
iniziativa, ma tante gocce fanno
un mare. Sto vedendo purtroppo
che c’è un atteggiamento di chiusura tra la gente: chi ha bisogno
si chiude e chi ha si tiene stretto
quello che ha. Come diocesi
abbiamo di recente lavorato sul
Padre Nostro e abbiamo analizzato ogni parte della preghiera
che ci ha insegnato Gesù. ‘Dacci
oggi il nostro pane quotidiano’:
voi siete i testimoni dell’amore
del Padre Celeste che dà il pane
a tutti. Le ricchezze ci sono per
tutti, anche se purtroppo vengono
mal distribuite”.
“Questo è un modo
in cui chi ha di più,
può aiutare chi ha
di meno” ha sottolineato un panettiere
che ha aderito a
“Pane in attesa”,
un progetto che
si spera aprirà la
strada a quante più
iniziative analoghe
possibili.
Elisa Pallotta
alla sinergia tra i diversi soggetti
partecipanti: la Diocesi di FabrianoMatelica proprietari dell'opera, il
Comune di Fabriano che da oltre
un secolo la ospita nella Pinacoteca
Civica e, soprattutto, la Diatech
Pharmacogenetics Srl che ha finanziato l'ambiziosa operazione, oltre,
naturalmente, al nostro Club Fa-
briano che ha fortemente
creduto nella possibilità di realizzare questo
importante progetto a
favore del rilancio della
Pinacoteca cittadina”.
Altro elemento da puntualizzare è l’'appuntamento aperto al pubblico per la cerimonia di
riconsegna dell'opera,
previsto per venerdì 13
giugno alle ore 18 presso
la Pinacoteca “Bruno
Molajoli” di Fabriano,
con la presenza tra gli
altri della restauratrice
e del professor De Marchi. “Oggi - ha concluso Biondi, al
vertice della Diatech Pharmacogenetics Srl - arriva la testimonianza
di come una comunità, dove il
momento economico e sociale è
pesantissimo, se viaggia con una
precisa visione d’intenti, c’è la può
fare. Per noi è una soddisfazione
grandissima aver permesso il pieno
recupero di una delle opere migliori
che abbiamo in città”.
BREVI DA FABRIANO
~ SOCCORSI SCALATORI IN PARETE
25 maggio ore 15. Uno scalatore 35enne di Fabriano ed uno di Pergola rimangono
bloccati su una parete rocciosa situata tra Fonte Avellana e Isola Fossara, dopo che
il fabrianese aveva battuto una caviglia la quale - gonfiatasi - gli procurava dolore.
I soccorritori - VdF di Cagli, Cai regionale, elicottero dei VdF di Bologna, personale
medico del 118 con l’eliambulanza Icaro di Fabriano - tra nebbia, vento, pioggia e
squarci di sereno, hanno agito così: due operatori, scesi dall’elicottero dei VdF ed
operatori del Cai hanno imbragato e portato a valle i rocciatori ove l’elicottero del 118
ha trasportato i due all’ospedale. Il fabrianese veniva medicato per la contusione, il
pergolese risultava illeso. L’impegnativo soccorso, svolto in sinergia, termina alle 19,
cioè 4 ore dopo.
~ PENALITÀ AD AUTOMOBILISTI IRREGOLARI
Fabriano, 24-25 maggio. La Polizia e la Polstrada controllano veicoli e relativi guidatori
ed un’auto veniva fermata perché senza collaudo; sono state fatte 12 contravvenzioni,
è stata ritirata una carta di circolazione.
~ MINORENNE AVEVA MARIJUANA
Fabriano 24-25 maggio. La Polizia rileva che un minorenne ha 3 grammi di marijuana,
quindi convoca in commissariato anche i suoi genitori e raccomanda loro maggior vigilanza. Successivamente anche il Prefetto convocherà per un colloquio questa famiglia.
~ RUBA ED USA BANCOMAT NON SUO
Fabriano 27 maggio. Una signora 35enne fabrianese preleva duemila euro con un
bancomat rubato ad un carrozziere locale, ma scoperta dai Carabinieri viene denunciata
per furto aggravato ed uso illecito di bancomat. Il carrozziere era stato avvisato dalla
banca per l’uso dubbioso del bancomat di cui è titolare.
~ CHIUSO PROVVISORIAMENTE CENTRO MASSAGGI
Via Dante, 29 maggio. Chiuso provvisoriamente e multato di 500 euro il Centro
Massaggi “Asia” perché i gestori sono privi di licenza e di titoli professionali adeguati.
La titolare è una 30enne cinese residente in Ancona.
~ BRONTOLONE
Fabriano. Stanno spostando la Biblioteca comunale, il trasloco durerà mesi ed è stata
chiusa al pubblico. Però perché non viene tenuta aperta la sala lettura - un locale a
piano terra - dove ci sono giornali e riviste e macchinari, due computer, un ingranditore
per lettori con problemi visivi, un lettore cd? Si parla sempre che la cultura rende,
poi la si nega?
~ VIGILI E... DISERBANTI
Fabriano, 22 maggio, piazza del Comune. I Vigili del Fuoco sono saliti con autoscala ed
hanno tolto erba e sporcizie varie da tetto, pareti e cornicioni del campanile - alto 30
metri - e del palazzo del Podestà. L’operazione li ha impegnati tra mattino e pomeriggio
circa cinque ore, ed è stata fatta anche perché questa parte del centro farà da sfondo
alla fiction di Rai1 che qui si girerà.
~ DENUNCIATO PER SPACCIO DI EROINA
Fabriano 30 maggio. E’ un algerino 30enne lo spacciatore di eroina che diede tale
droga al 35enne di Fabriano che il 24 marzo scorso cadde improvvisamente a terra
alla stazione ferroviaria e solo l’immediato intervento del 118 lo salvò. L’algerino
che ha precedenti penali è stato denunciato dai Carabinieri per spaccio aggravato di
sostanze stupefacenti.
~ CONTUSO, IL CAPPOTTATO CON L’AUTO
S. S. 76, 25 maggio ore 7. Presso la galleria Albacina un 30enne fabrianese che guidava
una Fiat 500 urta il guardrail laterale e si ribalta; lui riporta qualche contusione, l’auto
qualche danno. Sono intervenuti il personale medico del 118 ed i VdF.
~ LA SERPE SE NE ERA ANDATA
Via Cavallotti, 22 maggio ore 10.30. I VdF chiamati per un rettile in casa, intervengono,
ma probabilmente la serpe - lunga un metro, diametro 35 centimetri - era fuggita via
passando per l’orto perché non veniva ritrovata.
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11
>FABRIANO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Facciamo scuola sui campi
L'esperienza didattica dell'orto-frutteto del plesso di Santa Maria
di VALERIA CARNEVALI
E’
nei sogni e
nelle speranze
di tanti genitori avere per
i propri figli una scuola
attiva, coinvolgente, modernamente orientata verso
metodi didattici innovativi
e creativi, aperta ad attività
di trasmissione del sapere al
cui centro ci sia il bambino,
con la propria naturale curiosità e la voglia di imparare
“sporcandosi le mani”. Nella
didattica contemporanea ciò
è conosciuto come “learning
by doing”, cioè “imparare
attraverso il fare”. E non è
detto che per vivere simili
esperienze di formazione
dobbiamo per forza guardare
a modelli scolastici privati o
al mito della scuola dei paesi
del Nord Europa: osservando
con fiducia le esperienze
che ci circondano, si può
scoprire che anche attorno
a noi esistono insegnanti in
11 fabriano.indd 2
gamba capaci di realizzare
esperienze significative, pur
nella risaputa povertà di
mezzi della scuola pubblica.
Uno di questi è il maestro
Pietro Morelli, insegnante
della Scuola Primaria di
Santa Maria, che, con l’appoggio dello staff di docenti,
personale ed educatrici e,
naturalmente, degli alunni
della III A e delle loro famiglie, ha intrapreso all’inizio dell’anno scolastico
un progetto di scuola attiva
particolarmente interessante:
l’orto-frutteto-giardino scolastico. Il progetto ha preso
avvio da settembre, con la
sistemazione del terreno circostante l’edificio scolastico
e la raccolta dei semi (procurati in molti casi dai bambini
stessi, presi dalla frutta delle
loro case o servita a mensa,
come pera, mela, uva, prugna, ulivo, melograno, noce,
mandorlo...), ed è proseguito
per tutto l’anno con le attività “di stagione” direttamente
svolte dai bambini sotto la
supervisione degli adulti, e
da qualche nonno e genitore,
per i lavori più pesanti. Non
è stato un problema per i
bambini prendere confidenza
con spazi (orto, vivaio per le
talee, area del compostaggio)
e strumenti (attrezzi, annaffiatoi, tubi di irrigazione), né
lavorare in modo armonico,
responsabile, solidale. Le
esperienze pratiche svolte
nell’orto, che si è rivelato un
ottimo ambiente di apprendimento, sono state integrate
con attività di discussione,
documentazione e progettazione in classe e di ricerca
nell’aula multimediale, e si
è verificata una positiva e
naturale interdisciplinarietà.
Inoltre non è da sottovalutare
la grande portata educativa
in direzione del rispetto
ambientale, della considerazione del bene pubblico,
dell’importanza del lavoro
collettivo, della comunicazione tra generazioni (a chi
chiedere consigli
e pareri se non ai
nonni?) Attualmente l’orto-frutteto è
diventato una bella realtà: un’area
verde piacevole e
curata, in cui hanno preso dimora
piante aromatiche
ed ortaggi, e piccoli
arbusti di alberi da
frutta ancora ospitati nei vasi. Ma i
bambini sono ambiziosi, e vogliono
il loro spazio verde
sempre più ricco:
c’è bisogno di bonificare un’ulteriore
area intorno alla scuola di
proprietà del Comune, ora in
stato di abbandono, di delimitare gli spazi con opportune recinzioni, di realizzare
un impianto di irrigazione
funzionale, di acquistare
nuovi strumenti di rilevazione meteorologica...e per fare
tutto questo le risorse della
scuola e la buona volontà di
insegnanti e famiglie non è
sufficiente. Il giardino-ortofrutteto della scuola a questo
punto ha bisogno della comunità cittadina: di persone
lungimiranti che hanno compreso l’importanza, anche
futura, di questo progetto.
Ha bisogno della generosità
di istituzioni pubbliche e
private, di imprenditori, di
commercianti, di semplici
cittadini che possono avere
a cuore la causa, non più
solo il sogno, di una scuola
attiva e moderna. Vi terremo
informati sullo sviluppo del
progetto e su come parteciparvi.
04/06/14 11.29
12
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Indesit per le famiglie
Un progetto di formazione su nutrizione e social network
I
ndesit Company ha avviato
il progetto di formazione e
coinvolgimento “In Indesit”,
che prevede un ricco calendario di appuntamenti dedicati ai
temi della nutrizione, dell’orientamento professionale per i figli dei
dipendenti e dell’utilizzo corretto
dei social network.
L’iniziativa, rivolta ai dipendenti e
alle loro famiglie, ha preso il via
oggi nella sede centrale fabrianese di Indesit con l’appuntamento
“Nutrition In Indesit” focalizzato
sul tema della nutrizione e del mangiare sano, che ha visto l’intervento
di professionisti esperti tra cui la
dottoressa Maria Pia Angellotti
– dietista membro del Comitato
tecnico-scientifico dell’Università
dei Sapori di Perugia - e la dottoressa Marina Ottaviani - medico
dietologo.
Obiettivo di questo primo incontro
è stato la sensibilizzazione delle
persone ad una sana e corretta alimentazione per il proprio benessere
e per promuovere uno stile di vita
Un momento della presentazione del programma "In Indesit"
salutare. Secondo l'Organizzazione
Mondiale della Sanità, infatti, circa
un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere
evitati grazie ad un’alimentazione
sana ed equilibrata.
L’appuntamento ha dato ai partecipanti anche la possibilità di
mettere in pratica i consigli de-
gli esperti grazie all’utilizzo dei
piccoli elettrodomestici HD Line
Hotpoint-Ariston. In particolare è
stato mostrato l’utilizzo dello Slow
Juicer e dello Steam Blender quali
supporti per una sana alimentazione. I partecipanti hanno potuto
quindi gustare il risultato con un
aperitivo sano a base di centrifughe
e vellutate. “Con il progetto In Indesit ci rivolgiamo alla popolazione
aziendale allargata, comprendendo
quindi anche i familiari dei dipendenti e quindi il territorio, perché
l’azienda non sia un semplice posto
di lavoro ma un ambiente costruttivo, in cui crescere, condividere le
complessità e trovare soluzioni”
ha dichiarato Stefania Monini,
Responsabile Employer Branding
& People Development di Indesit
Company.
Il programma “In Indesit” riprenderà poi a partire dal 3 luglio quando
saranno aperte le porte degli uffici
di Fabriano e Milano per un Open
Day, in cui familiari e figli dei
dipendenti potranno conoscere
i luoghi di lavoro. Sempre entro
l’estate saranno quindi organizzati
i primi workshop di orientamento
professionale per i figli dei dipendenti mentre nei mesi di settembre
e ottobre si terranno ulteriori seminari nell’ambito del ciclo nutrition
e sul tema dei social media - rischi
e opportunità.
Un corso Cna per attività a carattere alimentare
Ben ventiquattro i partecipanti
(foto) al Corso
Sab e Cal organizzato dalla
Cna di Fabriano,
iniziato la scorsa settimana. Un
esito numerico di
grande rilevanza,
è il commento del
segretario della
Cna di Fabriano, Brunella Bianchi, che evidenzia che “il corso obbligatorio
per avviare una attività per la somministrazione di alimenti e bevande
o per la vendita di prodotti alimentari permette di acquisire i requisiti
essenziali e indispensabili che poi danno la possibilità di esercitare la
professione di alimentarista e di barista”. Il corso di 100 ore che si svolge
nella sede della Cna di Fabriano, prevede un esame finale realizzato in
collaborazione con FormArt Marche “verranno affrontati – prosegue la
Bianchi - gli argomenti relativi alle normative del settore, le giuste pratiche
da seguire per la somministrazione e la vendita di prodotti alimentari, il
marketing, la comunicazione e ogni altra cosa serva a gestire al meglio
un’attività economica e imprenditoriale del settore alimentare, della somministrazione e la vendita di alimenti e bevande. Siamo molto soddisfatti
del lavoro fatto – conclude – per la grande partecipazione raggiunta anche
in questo momento di crisi che Fabriano sta attraversando dimostra che
ancora c'è vitalità nel settore artigianale e commerciale della nostra città
che ci rende fiduciosi per un futuro”.
Il corso Sab e Cal rientra nell’attività di supporto della Cna di Fabriano,
ed è atto a garantire ai giovani e meno giovani che vogliono avviare una
propria attività tutti i requisiti richiesti. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il segretario Bianchi allo 0732/771358 oppure tramite
mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Daniele Gattucci
Pellegrini con i lavoratori
Tutto pronto per il Pellegrinaggio Macerata-Loreto di sabato 7 giugno
con partenza, dopo la S. Messa delle 20.30 allo stadio “Helvia Recina” di
Macerata. Anche la nostra Diocesi si è mobilitata per partecipare a questa
36° edizione, con vari pullman e treni, mentre il Vescovo Vecerrica che
guiderà anche quest’anno il grande appuntamento che porterà i pellegrini,
dopo un cammino notturno di oltre otto ore, nella mattinata di domenica
8 giugno alla Santa Casa di Loreto. Tante le intenzioni di preghiere e le
invocazioni di grazie, soprattutto per i tanti lavoratori in difficoltà, dall’ex
Ardo all’Indesit ed alle altre piccole e medie aziende che da anni stanno
facendo i conti con una crisi inarrestabile. Il Vescovo è vicino ad ognuno
di loro e porterà una preghiera speciale che consegnerà alla Madonna la
mattina all’arrivo davanti al sagrato della Basilica lauretana.
TASI,
tutto quello
che serve
ENTRO IL 16 GIUGNO
DEVE ESSERE EFFETTUATO IL VERSAMENTO DELLA TASI (Tributo sui servizi indivisibili)
DOVUTA PER L’ANNO
D’IMPOSTA 2014 (EX
IMU SULLA PRIMA
CASA).
SOGGETTI
PASSIVI
Il COMUNE DI FABRIANO ha deciso di applicare
la TASI UNICAMENTE
alle ABITAZIONI PRINCIPALI e alle fattispecie
assimilate con relative pertinenze come definite ai sensi
dell'imposta municipale propria (IMU).
Per ABITAZIONE PRINCIPALE si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel
catasto edilizio urbano, come
unica unità immobiliare, nel
quale il possessore e il suo
nucleo familiare dimorano
abitualmente e risiedono
anagraficamente.
ALIQUOTA
L’aliquota stabilita dal Comune di Fabriano per l’applicazione della TASI per
l’anno 2014 è 2,2 per mille
per l’abitazione principale
e relative pertinenze e per
fattispecie assimilate alle
abitazioni principali.
PAGAMENTO
E SCADENZA
Il pagamento del tributo
TASI deve essere effettuato
in autoliquidazione da parte
del contribuente, direttamente al Comune, esclusivamente
mediante modello di pagamento unificato (modello
F/24), utilizzando il codice
tributo sotto indicato e dovrà
essere effettuato in n. 2 rate
(prima rata, 50%, entro il
16 giugno 2014 – seconda
rata, entro il 16 dicembre
2014) oppure in unica soluzione entro il 16 giugno
2014.
Per il calcolo e la stampa
del relativo modello di pagamento F24, il Comune
ha messo a disposizione
dei cittadini un programma pubblicato nel sito del
Comune www.piazzalta.it.
UFFICIO TRIBUTI
Piazzale 26 Settembre
Tel. 0732/709256 – 260 – 416
– 430 - 414
Orari di apertura
al pubblico:
lunedì-venerdì dalle ore 11.30
alle ore 13.30
martedì-giovedì 15.30-18
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13
>EVENTI<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
I Liceali protagonisti
"ValorizziAMOci": tra eventi culturali e progetti didattici
di ELISABETTA MONTI
P
romuovere la cultura tra i
giovani attraverso la loro
valorizzazione. Questo lo
scopo dell’evento “ValorizziAMOci” organizzato da ben
100 studenti del Liceo Scientifico
“Vito Volterra” di Fabriano (foto
Cico a destra) e sostenuto dalla
Fondazione Carifac, in collaborazione con il Comune di Fabriano.
Il 6 giugno, a partire dalle ore 17,
presso il Sagrato e il Chiostro della
Cattedrale di San Venanzio, avranno luogo una serie di iniziative che
vedranno protagonisti i giovani, la
loro creatività e la loro voglia di
fare. “Lo slogan ValorizziAMOci spiegano gli studenti del “Volterra”
- mette proprio in evidenza l’obiettivo del progetto, “Io mi amo”. Se
ci sappiamo valorizzare anche noi
giovani possiamo fare grandi cose.
Il tema delle iniziative “Amor Sacro e Amor Profano “ è inteso come
il cammino che i giovani devono
intraprendere per accedere alla
vita adulta, dove l’Amor Sacro è il
sentiero buono e luminoso,
mentre l’Amor Profano è il
sentiero buio e rischioso:
nella vita ci sono sempre
due strade da scegliere e noi
abbiamo il libero arbitrio
per decidere quale delle
due intraprendere”. Spinti
da questo intento i ragazzi,
guidati dalla docente Chiara
Falessi, hanno messo in piedi, in totale autonomia, un
evento che andrà a toccare
diversi ambiti, da quello
didattico - culturale a quello
artistico e musicale. “Un’iniziativa
lodevole che nasce completamente
dalla creatività degli studenti e dalla loro voglia di mettere in campo
le loro capacità” - ha sottolineato
la dirigente del Liceo Scientifico
“Volterra” Adriana Verdini. Si inizierà alle ore 17 presso il Sagrato
della Cattedrale con l’esposizione
dei vari progetti didattici dell’anno
scolastico 2013/2014 (“Pirandello”, “Pietre della Memoria”, “Archivio Storico”, “Fai, “Impara ad
intraprendere”, “Dalla Musica alle
leggi matematiche dell’Universo”,
“Neuroscienze”, “Fiaba... c’era
una volta”, “Icone Bizantine”, “If i
Feel”) per proseguire alle ore 18.30
con l’”Happy Hour” nel Chiostro
di San Venanzio. Alle 21.15 ci
sposterà di nuovo sul Sagrato della
Cattedrale per lo spettacolo teatrale
“Amor Sacro Amor Profano” interamente realizzato dagli studenti
nella regia, nella scenografia e nelle
coreografie di danza. Durante la
rappresentazione saranno recitati
alcuni brani di autori novecenteschi
come Mario Luzi, Cesare
Pavese fino ad arrivare alle
origini della letteratura con
San Francesco d’Assisi.
Alle 22.15 spazio alla musica con il concerto delle
band del Liceo “Volterra”.
“Siamo veramente molto
soddisfatti di questa iniziativa - ha dichiarato Il
Sindaco Junior di Fabriano
Agnese Mariangeli - che
ha visto la collaborazione
attiva di oltre cento studenti provenienti da tutte
le cinque classi. Ognuno di noi
ha voluto dare il suo contributo,
nella parte organizzativa, artistica,
grafica ma anche in quella economica della ricerca degli sponsor”.
Il progetto ValorizziAMOci è stato
inoltre notato da una referente
di Italia Camp e parteciperà al
Concorso Nazionale “La tua idea
per il paese” rivolto alle scuole
superiori - ha aggiunto la prof.ssa
Falessi - noi docenti non possiamo
dunque che essere orgogliosi della
creatività dei nostri studenti”.
Diabetici: c'è il campus Tempo di "Sinfonia"
in terra toscana
con la scuola Nikolova
L’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd onlus di Fabriano organizzerà per sabato 7 e domenica 8 giugno, il Campo Scuola per diabetici,
familiari e amici a Serre di Rapolano con visita alle città di Siena e San
Gimignano. Il Campo 2014 ha ottenuto il patrocinio dell’Asur Marche
Area Vasta 2 ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.
Durante il Campo come ogni anno ci saranno dei momenti dedicati
all’informazione e formazione dei partecipanti per la gestione della
patologia diabetica.
Il team sanitario costituito dal diabetologo Franco Gregorio di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Ospedale di Fabriano, Vania Molinelli,
dietista Valentina Marinelli e Oss Silvana Piccioni, si avvarrà dello strumento Mappe di Conversazione.
Questa iniziativa ha come obiettivo insegnare a migliorare la gestione
della patologia; è un approccio innovativo che potrebbe portare grandi
risultati per una persona con diabete, infatti, i due ingredienti offerti da
questo strumento sono di fondamentale aiuto nel miglioramento della
gestione della patologia: il coinvolgimento attivo e il confronto diretto
con altri pazienti. Un nuovo modo di insegnare a chi soffre di diabete a
gestire la patologia quotidianamente. I pazienti attraverso questi incontri,
in una sorta di gioco tra pari, si rendono conto delle proprie conoscenze
sulla patologia, si confrontano con gli altri, acquisiscono nuove nozioni
e verificano la possibilità di modificare i loro comportamenti.
Lo scorso anno, con lo spettacolo
“Tra cielo e terra”, la Scuola di
Danza Anna Nikolova scelse di
celebrare la danza come preghiera
nell’anno delle fede.
Quest’anno la Scuola presenta il
saggio dal titolo “Sinfonia” per
vedere nella danza l’armonia che
può unire l’uomo con la sua voce
e i colori della natura.
Potrebbe sembrare fuorviante voler
accostare corpi, suoni, colori in un
momento storico in cui fatichiamo
a comprendere ed amalgamare
tanta gente che ci vive accanto,
diversa da noi per origine, cultura
o religione, ma ciò non è vero
perché, la storia ci insegna che la
diversità ha sempre arricchito la
civiltà che ha avuto la lungimiranza
di accettarla.
Questo è il progetto che la scuola
di danza Anna Nikolova porta
quest’anno sul palcoscenico del Teatro Gentile: una Sinfonia i cui strumenti sono il Corpo di ballo della
Scuola, i colori dell’arcobaleno, le
voci del Coro Giovani fabrianesi”
e quelle del Coro Musigiocando
nonché i ballerini Antonio Pio Fini,
Eleonora Cantarini e Yuri Fortini.
Il saggio avrà luogo al Teatro
Gentile di Fabriano domenica 8
giugno alle ore 21. Il ricavato dello
spettacolo sarà devoluto alla Caritas Diocesana e al Centro Edimar
della parrocchia San Nicolò.
Nordic
Walking:
ecco il primo
corso base
Dopo i soddisfacenti risultati clinici
presentati in occasione del convegno
"I benefici della nutrizione e dell’attività
fisica nella Sindrome Metabolica, il Nordic Walking", presso la sala conferenze
della Fondazione Carifac, l’associazione
Fabriano in Walking propone per sabato
14 giugno. il primo corso base di Nordic
Walking.
La scelta di proporre il Nordic Walking
alla cittadinanza è maturata dalla conoscenza della versatilità di una disciplina
che si è inserita nel territorio italiano
solo negli ultimi anni e dalla curiosità di
verificare gli effettivi di una camminata
che garantisce minor percezione della
fatica, ed il coinvolgimento del 90%
dei muscoli corporei e circa il 60% di
dispendio energetico in più rispetto alla
camminata normale.
Il corso avrà inizio alle ore 8.30 presso
l’agenzia Alestetour in viale Stelluti
Scala ,137, con una breve presentazione
teorica a cui farà seguito lezioni all’aperto per l’apprendimento della tecnica.
Per info siamo su facebook (fabriano
inwalking) e su internet (www.frasassimtb.com).
Spettacolo
di danza
con il Centro
Tersicore
Il Centro Tersicore terrà il saggio spettacolo di fine anno accademico 2013-’14,
mercoledì 11 giugno alle 21, al Teatro
Gentile.
Sarà presente la danzatrice solista Ilaria
Ruggeri (terzo premio International Federation Ballet Competions Spoleto 2014)
che è stata ammessa alla prestigiosa
Codarts Dance Academy di Rotterdam.
La regia è di Anna Rita Riccioni.
Le coreografie sono di Anna Rita Riccioni, Emanuele Giombetti, Francesca Di
Pastena, Carlo Alberto Brencio, Nicola
Sabbatini. Curatore delle attività teatrali
è Francesca Di Pastena.
Vocal coach Elisa Di Pastena. La prevendita si terrà presso la scuola di danza
Tersicore in via Gentile 16.
Ritrovo Alzheimer:
dell'Anmig gli incontri
Domenica 8 giugno si terrà l’assemblea annuale dei soci dell’Anmig
con inizio alle 9.15 presso la sede di
viale Zonghi, 6 (di fronte alla Banca
Toscana). Ci sarà la nomina del nuovo
direttivo, successivamente un corteo
con deposizione di corona d’alloro
presso il Monumento ai Caduti di tutte
le guerre e l’apertura alle ore 11 presso
l’Oratoio della Carità del convegno che
vedrà la partecipazione degli studenti
del Liceo Scientifico “Volterra” con
lettura di poesie e brani, il generale
Luigi Chiavarelli che parlerà delle
“missioni per il mantenimento della
pace” ed il coro delle “Verdi Note”
diretto dal maestro Milly Balzano che
chiuderà la mattinata in musica. Seguirà una conviviale al “Cavallo Pazzo”.
13 eventi.indd 2
Appuntamenti
micologici
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese organizza per sabato 28 e domenica 29 giugno una gita ai Monti della
Laga. La scadenza delle prenotazioni è
fissata per il 15 giugno prossimo. Info:
393-2351701, 348-3985622.
Inoltre, presso la sede di Via Mamiani
43, lunedì 9 giugno alle ore 21, il dottor
Carlo Vitali ci parlerà di piante e arbusti
tipici locali, mentre lunedì 16 giugno
alle ore 21, il presidente micologo David
Monno ci illustrerà il rapporto esistente
tra “I funghi e l’uomo”.
L’associazione Alzheimer Marche, dopo
il successo del Cafè
Alzheimer a Castelplanio, Jesi ed Ancona,
anche a Sassoferrato
organizza un luogo
dove i "caregivers",
familiari che assistono il proprio
caro affetto da tale patologia potranno incontrare specialisti che
li prepareranno per gestire la malattia nel modo migliore. Il Café
Alzheimer è uno spazio informativo-ricreativo per i familiari
e fa parte di un progetto della
Fondazione Carifac, in collaborazione con la cooperativa Alma.
La sede per lo svolgimento del
progetto è concessa dal Comune
di Sassoferrato, presso il Centro
per le Famiglie, nei locali della
vecchia stazione. Gli incontri
sono previsti dal 9 giugno al 15
dicembre, il primo e terzo lunedì
del mese dalle 17 alle 19, con
pausa estiva ad agosto.
04/06/14 12.04
14
L'Azione 7 GIUGNO 2014
>CULTURA
Quanti scatti sulla natura!
Inaugurata la mostra "Elementi" alla Galleria delle Arti: parlano i fotografi
U
di GAIA GERMONI
n omaggio alla natura rigogliosa del nostro territorio, attraverso uno sguardo attento, paziente e
ricercato: è questo il punto d’unione tra Andrea
Ceroni, Giacomo Lenci, Iarno Vantaggi e Lorenzo
Mattei, autori delle foto in mostra nell’esposizione di fotografia naturalistica “Elementi”, allestita presso la Nuova Galleria
delle Arti di via Gioberti e inaugurata sabato 24 maggio con la
presenza del sindaco Giancarlo Sagramola. Abbiamo
incontrato questi fotografi emergenti ed appassionati
che ci hanno raccontato qualcosa a proposito del
legame tra le loro fotografie ed il territorio.
Come nasce la vostra passione comune per la
fotografia?
Pur giungendo da esperienze fotografiche diverse,
la natura è stata il nostro punto di unione. Ci siamo
conosciuti a dei workshop di fotografia naturalistica
e da li è nata un’amicizia, una frequentazione ed
un continuo confronto fotografico, a cui si sono
aggiunte delle uscite fotografiche, culminando negli
anni nella realizzazione di slides e, in questo caso,
di questa mostra.
Perché avete scelto di dedicarvi proprio alla fotografia naturalistica?
La nostra scelta di dedicarci alla fotografia naturalistica è nata dalla passione verso la natura e dall’amore
nei confronti del nostro territorio che ci accomuna.
Infatti la maggior parte delle nostre immagini sono
state realizzate sulle nostre montagne, sui nostri
Appennini.
Quale è il segreto per fare grandi foto?
Non esiste un segreto per fare grandi foto, se non una grande
passione, interesse e conoscenza del soggetto che si ha di
fronte. In questo caso la natura.
Secondo voi, cosa devono comunicare le foto a chi le
guarda?
Una buona foto deve comunicare a chi la guarda emozione e
trasporto. Se vi sono questi due elementi allora si può dire
L'Archivio delle Miliani
celebra i cinquant'anni
Quest’anno la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta
e delle Scienze Cartarie (Istocarta) di Fabriano, celebra il 50° anniversario dal riconoscimento dell’Archivio Storico delle Cartiere Miliani “di notevole interesse storico”,
provvedimento vincolistico emesso il 20 luglio 1964 dall’allora Ministero per i Beni
Culturali e Ambientali e dalla Soprintendenza Archivistica per le Marche, con il seminario L’Archivio d’Impresa delle Cartiere Miliani: una fonte per la storia della carta
che si terrà a Fabriano venerdì 13 giugno alle ore 17.30 nella Sala Convegni della
Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Tra i relatori previsti Elio
Lodolini (Soprintendente che emise il riconoscimento), Luisa Montevecchi Soprintendente Archivistica per le Marche, Maria Palma della Soprintendenza Archivistica per
le Marche, Antonella Mulè della Direzione Generale degli Archivi Dga e Giancarlo
Gonizzi, vice presidente dell’Associazione Museimpresa. A conclusione saranno consegnati gli attestati di socio onorario agli studiosi e cultori di storia della carta di fama
nazionale ed internazionale, che si sono particolarmente distinti nelle attività di studio
e di promozione culturale, ai quali Istocarta ha voluto riconoscere il merito. L’evento,
riconosciuto di alto valore culturale e di portata nazionale, ha ottenuto il patrocinio del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la collaborazione della
Direzione Generale degli Archivi, la Soprintendenza Archivistica per Museimpresa e
la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.
che si è davanti ad una bella immagine.
Un consiglio a coloro che vogliono avvicinarsi a questo
mondo?
L’unico consiglio che ci sentiamo di dare a chi si avvicina a
questo mondo, oltre al fatto di avere una buona conoscenza
dei mezzi tecnici di cui si dispone, è solo quello di coltivare
la passione per la natura. La conoscenza di essa ci permette
di realizzare delle buone immagini.
Avete altre iniziative in programma?
Pensiamo ad una fattiva collaborazione con la “Riserva Naturale Statale Gola del Furlo”. Collaborazione
già iniziata con una mostra fotografica inserita all’interno dell’8° Convegno Regionale Fiaf di Fotografia
Marchigiana, tenutosi a Cagli dal 6 al 19 aprile scorso
e che ha visto la presenza di oltre 1.200 visitatori.
La mostra “Elementi” rimarrà aperta fino all’8
giugno durante il fine settimana dalle 16.30
alle 19.30.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio della Fondazione Carifac, della Regione
Marche, della Provincia di Ancona, della città
di Fabriano, di InArte, del Fotoclub Cagli e
dell’azienda agricola Carsetti ed è parte della
rassegna “Marche InArte: da Fabriano InAcquarello a Festando Fabriano 2014”.
La giornata dei musei:
e noi dove eravamo?
Un’apertura all’arte quale motore per il turismo, questa volta da parte del
ministero dei Beni Culturali. Il 17 maggio, vigilia della Giornata Internazionale dei Musei, in Italia i musei statali e comunali sono restati aperti dalle
20 alla mezzanotte, alla cifra simbolica di un euro. Curiosità: qual è stata la
linea di condotta dell’amministrazione a Fabriano, di un’apertura straordinaria
per l’arte nella notte? Lo scrigno dei tesori è stato aperto nella sua globalità, oppure ci si è
limitati ai soliti siti del Museo della Carta e della Pinacoteca Molajoli? Nulla di tutto questo.
L’invito del Ministro Dario Franceschini non è stato tenuto nella debita considerazione e
quindi lasciato cadere nel vuoto. Le località marchigiane che hanno aderito all’iniziativa
sono state: Fermo, Filottrano, Mercatello sul Metauro, Mondolfo, Montegranaro, Monte
Vidon Corrado, Numana, Recanati, Sant’Elpidio a Mare, San Severino, Tolentino e Urbino.
E se questo è il modo di comportarsi per un “cambiamento verso…”, allora sarebbe meglio
lasciar perdere, visto il discorso tra “sordi”, oppure si sceglie di portarsi sul piano di un
costruttivo confronto dialettico? Siccome non sono per l’invito dantesco, “non ti curar di
lor ma guarda e passa…”, ma per la seconda ipotesi lancio un appello per questa crociata
generalizzata per l’arte a quelle associazioni culturali e ambientaliste di Fabriano che si sono
alacremente impegnate a favore del Ponte dell’Aèra e dello smantellamento della copertura
del fiume Giano, sempre che queste, dopo tante fatiche, non abbiano perso lo smalto della
combattività per una causa degna di essere portata avanti, considerato che ne va dell’avvenire
della città e del suo comprensorio.
m.g.
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L'Azione 7 giugno 2014
AnteprimA
AnteprimA
Alessandro Moscè
#Destinazione
M
Marche
è un logo
olti si chiedono: #Destinazione Marche,
che cos’è? Un logo, un
marchio, una definizione, un
itinerario creato dalla Regione
Marche. Informazioni, curiosità,
appuntamenti da non perdere.
Una guida culturale e turistica
della nostra terra, ricca di informazioni da portare ovunque.
Affacciate sul mare Adriatico al
centro dell’Italia, con poco più di
un milione e mezzo di abitanti
distribuiti nelle cinque province
di Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e
appena un Comune su quattro
superiore ai 5000 abitanti, le
Marche, da sempre porta d’Oriente del nostro Paese, sono
l’unica regione italiana al plurale. Caratterizzata dalla presenza
degli Appennini che degradano
lungo vallate parallele fino al
mare, si contraddistingue per la
bellezza che l’ha resa patria di
grandi personalità, da Giacomo
Leopardi a Raffaello, da Giovan
Battista Pergolesi a Gioachino
Rossini, da Gaspare Spontini
a Padre Matteo Ricci, a Federico II, che qui sono nati. 500
piazze, oltre 1000 monumenti
significativi, più di 100 città
d’arte, 33 rocche, 106 castelli,
15 fortezze, 170 torri, migliaia
di chiese, 200 romaniche. E
ancora più di 90 abbazie, 183
santuari, 34 siti archeologici,
73 teatri storici. 18 bandiere blu
che certificano la qualità delle
acque e dei servizi, 180 chilometri di costa, 26 località che si
affacciano sul Mare Adriatico, il
porto marittimo di Ancona e 9
porti turistici: questa l’offerta
certificata di qualità. Ma le
Zig zaG
Barilli
e la sua Cuba
ClessidrA
De Filippis
e la poesia
spirituale e visiva
Mondo artE
Le sculture erranti
del Due e Trecento
Grillo
parlantE
Bambini e genitori
nella realtà
di Facebook
ArchiviO
Agenda di libri
e di mostre
#Destinazione
Marche
Logo, marchio, definizione, itinerario:
la Regione Marche promuove la terra
con la rete di città d'arte e turistiche
Marche sono anche un museo
diffuso, una rete di città d’arte e
borghi storici incastonati in un
fazzoletto di colline coltivate,
che si affacciano su vallate dove
sono conservati i capolavori di
Piero della Francesca e Lorenzo
Lotto, Rubens e Tiziano. Teatri,
strade romane e botteghe di
ceramica. Una Regione dove la
cultura è a monte della catena
15 PROSP.indd 2
del valore perché, essendo millenaria, è stata interiorizzata
nel modus operandi, nello stile
di vita, nei prodotti finali del
tessuto economico regionale.
Dalla Cattedrale di San Ciriaco
di Ancona al travertino delle
vestigia romaniche e gotiche
di Ascoli Piceno, dai palazzi
storici di Macerata ai portici
cinquecenteschi di Fermo, al
Palazzo Ducale di Urbino, non
c’è che da scegliere. #Destinazione Marche, inoltre, è un insieme di steps, una piattaforma
informatizzata. Con l’intento
di promuovere il prodotto turistico la Regione ha avviato un
progetto di formazione per le
strutture recettive, consentendo di promo-commercializzare
i prodotti attraverso il portale
www.turismo.marche.it. 180 le
strutture che hanno chiesto di
partecipare: la piattaforma DMS
(Destination Management System) acquisita completamente
con fondi europei, consente a
tutti i fornitori di una destinazione (strutture ricettive, enti,
organizzazioni turistiche, consorzi, ristoranti, tour operator,
enti di promozione) di inserire
eventi, servizi, offerte speciali,
di costruire pacchetti per rendere integrata e omogenea la
proposta turistica delle Marche
mediante un efficace sistema
di booking on line. Un mezzo,
quindi, che permette anche alle
più piccole realtà di avere una
visibilità organicamente inserita in una piattaforma integrata
e nel generale prodotto Marche.
Il tutto attraverso un sofisticato sistema di back office. La
piattaforma consente inoltre di
utilizzare i servizi offerti anche
sui portali (attraverso Widget
dedicati). Un modo concreto di
fare rete, perché #Destinazione
Marche si avvale di un network
collaborativo che vede gli enti
locali attivati tutti per le proprie
peculiarità.
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16
L'Azione 7 giugno 2014
a cura di Alessandro Moscè
Una Cuba crepuscolare
D
avide Barilli, scrittore di Parma (dove vive e lavora, occupandosi di cronaca e cultura alla “Gazzetta di Parma” di cui
è redattore dal 1990), si è spesso distinto per aver scritto
storie ambientate a Cuba, con una particolare capacità evocativa
che attiene al passato e al presente di questo paese che lo attira,
evidentemente, anche da un punto di vista storico e antropologico
e non solo come estemporaneo visitatore. C’è una leggerezza in
movimento nei racconti di Barilli, che apre continuamente finestre
da dove entrano luce e buio, nella raccolta di racconti dal titolo La
nascita del Che edito da Aragno (2014). Come scrive Giovanni Tesio
nella prefazione, “assaggi e incroci rendono più mobile la percezione
delle cose, che ci parlano di un’altra Cuba, di una Cuba rinserrata
in un gesto, in un volto, in uno scorcio, in un oggetto”. In
questa nuova opera Barilli compone
cinque storie che colpiscono
per la particolarità delle descrizioni del paesaggio, degli
ambienti, delle situazioni,
degli uomini e delle donne
come se l'autore fosse parte
di quel mondo e si relazionasse continuamente con esso
tanto da poterlo introiettare
meticolosamente, con assoluta
precisione. Nel terzo racconto
dal titolo Il maggiordomo di Caruso,
inscenato ad Avana, Barilli annota:
“Ogni camera ha un suo destino. Ce
ne sono alcune sulle cui luminose
e vaste pareti, spesso frescate da
pittori di gran classe, resta appiccicato, a distanza di secoli, l’odore
di leggende magniloquenti. In altre,
misere e cavernose, senti impresse,
nelle rughe porose dei pavimenti
o negli angoli scuriti del soffitto, le stimmate della fatica di chi
le ha abitate”. La gente della quale scrive Barilli si mette a nudo
immediatamente. Si tratta di soggetti senza reticenza, poveri ma
con un mondo di storie che fa parte di un immaginifico labirinto.
Questi racconti non impattano con qualcosa di straordinario,
R
16 PROSP.indd 1
succede quando le coordinate
spazio-temporali sono il fulcro
letterario di un’opera, tanto più
in versi e se cantata sulla linea di
confine della diade amore/dolore.
Nello specifico
Danielle Sarréra
è una fuggiasca,
un’adolescente
morta suicida a
17 anni e “ritrovata” nei quaderni scritti dal francese Frédérick
Tristan (esponente di spicco
della cosiddetta
nouvelle fiction).
Viene acceso
questo calvario
mitologico e Rosalba de Filippis
resuscita una
ninfa spaesata,
una fanciulla che
assume su di sé i
mali del mondo
attraversando
vorticosamente più epoche
storiche. Un’icona, dunque,
per un grido rivolto al “mondo
sordo”. La poesia è una dotazione di mistero che prolunga
la sua eco in una condizione
primordiale. E dalla fiamma del
ricordo, sempre ardente, come
fosse una grande lampada che
sorveglia dall’alto l’agire comune, si muovono tante Danielle:
Elisabetta Monti
Davide Barilli
e quei luoghi di gesti,
volti, scorci e oggetti
Davide Barilli
Foglia immortale
e donna alata
osalba de Filippis è nata
a Macchiagodena, un
piccolo paese del Molise dominato dal massiccio
del Matese, con case in pietra
strette intorno al castello, con
la fortificazione che preserva
un fascino immemore sullo
spuntone di roccia calcarea
precipitato a strapiombo. Non è
affatto insignificante la toponomastica (o mitografia) del luogo
originario, per questa poetessa
che vive a Monteloro e insegna
a Firenze, che ha pubblicato le
raccolte poetiche: Sotto nevi di
carta (Campanotto 2007), Il filo
forte del liuto (Campanotto 2008),
La luce sugli spigoli. Canti di Monteloro (Stampa Alternativa 2011)
e Danielle. L’ultima foglia è sempre
la più alta (Campanotto 2013).
Quest’ultima fatica è un poema
incentrato sulla figura di una
ragazza, forse mai esistita, che
incarna la poesia che “guarda
in alto” e sfida la morte, nonché
la femminilità che si rapporta
con le vicende terrene e con
la precarietà esistenziale in
luoghi arroccati, ma dai declivi
dolci come a Macchiagodena,
dove volano le farfalle e dove
la vegetazione conserva un
odore e un sapore medievali. In
Danielle una sacra cosmogonia
si riversa nel dialogo interattivo
tra la protagonista metastorica
e lo stesso io poetico, il quale
dischiude una percezione assoluta, indefettibile, come sempre
Zig zaG
Rosalba de Filippis
immagine tradotta in commento, evocazione, ambientazione,
magia, confessione, àncorata al
passato sotto le mentite spoglie
di personaggi illustri. Il tempo
viene annullato e si instaura
idealmente un ponte tra “un
oggi e tanti ieri”. Il presente
funge da vortice nel quale un
redivivo purgatorio poetico è
trasformato dalle donne con
ma svelano la quotidianità e l’ingegno, la precarietà e la fantasia
lungo strade polverose e interni come scrigni, tesori nascosti. Non
è la Cuba turistica e delle spiagge con belle ragazze quella che
leggiamo, né l’isola del turismo sessuale. E’ piuttosto una specola
crepuscolare, non illusoria. Tutti gli scrittori emiliani di maggior
rilievo acquisiscono quell’impronta insegnata da Cesare Zavattini,
che una volta disse: “L’arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria,
se la forma d’arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo
oggi, è una carica di comprensione della vita”. Il banale non esiste
dunque, perché l’animazione letteraria è la vocazione naturale e
incessante dello stesso Barilli come lo è stata del grande Zavattini. Lo si può evincere, a proposito di La nascita del Che, da queste
parole, tra le tante: “Un gruppo di cani randagi si rincorreva sulle
rocce appuntite. E lì, alla fine di quel labirinto irto e aguzzo, l’aveva
incontrata. Stava seduta su una roccia simile a una corona di spine
di pietra color ocra. Le sue unghie dipinte brillavano in controluce
come squame di un pesce misterioso nella notte, mentre lentamente
entrava in un mondo che non gli apparteneva”.
ClessidrA
Alessandro Moscè
Rosalba de Filippis
e un incanto
spirituale e visivo
“gli occhi gialli di
tigre” che osservano nel buio silenzioso dei boschi,
tra i rami scheletrici degli alberi, in
crepuscoli cinerei
ecc. “Danielle, /
in questo tempo
lontano / in cui
cerco il tuo passo
/ calcolo anch’io /
i miei abiti di lana
/ io donna / con le
cime dei capelli /
troppo bianche /
mi arrampico sul
ramo / accanto al
vetro / apprendo
adesso / cosa mi
hai rubato: / un
fiore profumato
/ un laccio / un
meno di speranza”. La poesia ha un andamento teso,
sussultorio. E’ evidente che il
sogno visionario prende quota
parallelamente al tentativo di
cogliere un bene supremo, un
elemento immateriale che conduca alla salvezza definitiva.
Ancora: “Ti ho trovata questa
notte / con le stelle / cadevi tra
gli sterpi / già sfinita dopo il par-
to / tra le ombre del mio orto”.
Danielle è una crisalide che vola
a stento, una fata ammaliatrice
che rischia di inciampare sul
suo passo. Rosalba de Filippis
imprime una solennità epica
al suo incedere, una sensualità panica contrassegnata da
un’incompiuta verità. Danielle
è autentica ma perduta (le classiche antinomie compatibili),
sa rinascere in una durata materna, ancestrale, in un afflato
umano dai sentimenti trasfusi
di volta in volta. Semina le sue
sagge parole, entra ed esce da
una dimora impervia, pronta
per un’irripetibile esperienza.
“… sono domestica / mi faccio
tutto un male di consuetudini
/ affacciate alle finestre / di
pulviscolo mischiato al fumo
denso”. La protagonista è capace di rarefarsi fino a scomparire,
di assumere le sembianze di
folletto, di creatura alata, di
tornare improvvisamente donna “con le mani nel grembiule
e nella strada”. Danielle appare
infine un fantasma sensibile
che “sormonta” il tempo fino a
misconoscerlo nei flash, nelle
sovrapposizioni, nelle fughe. Il
suo atto di memoria coincide
con l’immaginazione fervida
che Rosalba de Filippis colloca
nella natura e nella civiltà, in un
reticolato di materia e vento tra
versi fieri, analogici, allusivi. La
foglia più alta si coglie in una
dimensione metafisica, nella
bellezza e nello strazio. E tutto,
come un’energia, si rimette in
moto in quella landa di confine
tra terra e cielo che potrebbe
trovare il suo epicentro nella
sperduta Macchiagodena. “Danielle, è fatale il nostro scomparire / e sono mie le impronte
sul greto / mio il corpetto con la
filigrana / mia la sottana appesa
sopra il ramo”. La proiezione
mentale di Rosalba de Filippis
ci ha consegnato un incanto
per lo più spirituale, psichico
e visivo. “La coscienza è quella
voce interiore che ci avverte
della possibilità che qualcuno
ci stia guardando”, sosteneva
Henry Louis Mencken. Danielle, in effetti, spia un altrove
nascosto nell’amore, dominio
che fa battere il cuore in ogni
pronuncia personale: “Sono
la Danielle che sbatte / la sua
porta / ferma gli amanti / con
le cravatte bianche / divarica
le gambe / dentro un cerchio”.
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L'Azione 7 giugno 2014
17
Le sculture lignee erranti
Mondo artE
Maestro della Crocefissione
Crocefisso della Collegiata,
Museo di Visso
Giampiero Donnini
Un nucleo di reperti di alta epoca
datati Due e Trecento
I
l fatto che la scultura lignea fosse leggera e
trasportabile con facilità ha contribuito in
maniera essenziale alla sua diffusione. A tal
punto che è spesso difficile accertare l’origine
locale del manufatto e poterla considerare frutto
della cultura dei luoghi che la conservano. Basti
pensare alle figure di presepe a dimensione naturale che il “maestro de lignamine” fabrianese
Giovanni di Bartolomeo spedì il 5 febbraio 1384
dalla sua bottega del convento di S. Caterina
ad un committente di Monterubbiano. Se non
avessimo la certezza del documento, potremmo
pensare ad una tradizione lignea fiorita in terra
fermana sul finire del XIV secolo. Come si può
immaginare, la posizione “statica e stanziale”
della scultura di pietra è assai più accertabile,
non fosse altro che per la necessità di una sua
esecuzione connessa al cantiere sviluppatosi
attorno alla chiesa che l’avrebbe accolta. Al
contrario, per l’intaglio ligneo è da mettere in
conto la sua “erraticità” e la conseguente origine culturale avulsa, in molti casi, dal contesto
storico e sociale in cui esso si configurava. Non
è casuale che sono rare le regioni d’Italia in cui
è possibile identificare caratteri di uno stile proprio e il timbro di una tradizione locale, di una
vera e propria scuola di scultura lignea medieva-
Bambini e genitori:
2.0 e avanti
S
i legge 2 punto 0. Sì, ma che
significa? Questo termine è
usato soprattutto da chi si
occupa di comunicazione a vari
livelli. Cercando di esemplificare
e sintetizzare la definizione con
lo scopo di divulgare, 2.0 vuol
dire essere nel 21esimo secolo, il
secolo delle connessioni attraverso nuovi modelli di conoscenza
e di comunicazione, globali e
veloci, in strettissima relazione
tra di loro. La nuova società, che è
solo agli inizi, è connessa, veloce,
immediata. Poi, partecipe non so
quanto. Riflessiva ben poco. Una
società che inevitabilmente si sta
spostando dal mondo reale a quello virtuale. Una fuga dalla realtà,
quindi una fuga dalle responsabilità, verso un mondo più facile,
incorporeo, talvolta dozzinale, e in
grado di fornire nuove possibilità
di finta socializzazione. Contemporaneamente, le nuove amicizie
diventano eteree e sintetiche antagoniste del prendersi per mano,
del socializzare vero e proprio, del
comprendersi realmente, del volersi bene, dell’amarsi col cuore e con
l’anima. Detto questo, una famiglia
2.0 è una famiglia che sta dentro
questo sistema di relazioni, tenuta
assieme dai mezzi elettronici di comunicazione interpersonale. Oggi
gli analisti ammettono che almeno
17 PROSP.indd 1
una famiglia su tre “soffrirebbe” se
non avesse a disposizione e-mail,
pc e smartphone tutti i giorni. Si
dice che le tecnologie telematiche
accorcino le distanze, e così nelle
famiglie 2.0 genitori e figli possono
comunicare in tempo reale con i
cellulari più vari. Le famiglie 2.0
sono quelle con un più alto grado
di alfabetizzazione informatica,
in contrasto spesso con un grave
analfabetismo di ritorno, con una
ignoranza storica e geografica
atroce, personale, famigliare, nazionale, mondiale.
Cassandra obsoleta?
Ora, Marina D’Amato, docente
alla Sorbonne e all’università di
Roma Tre (dove detiene l’unica
cattedra al mondo di Sociologia
dell’infanzia), è autrice dell’ennesimo saggio su famiglie e bambini
della società odierna, proprio
quella che gli analisti sociologici
definiscono già “famiglia 2.0”.
In effetti, il libro Ci siamo persi i
bambini (Laterza) potrebbe passare per l’ennesimo piagnisteo
dell’intellettuale-educatore che
si rammarica della scomparsa
dell’“infanzia”. I bambini non ci
sono più, dice l’autrice, i bambini
sono nostri amici, coetanei degli
adulti, i bambini siamo noi! Vero è
che i bambini di oggi sono costretti
ad essere spesso complici dei nostri
pasticci sentimentali e in tutti i
mille, naturali imprevisti della vita
che gli adulti-bambini di oggi (i 2.0,
appunto) non sanno più reggere da
soli. E’ comodo, per coloro che dovrebbero essere adulti, sostituirsi
ai bambini, perché così possono
mantenere una responsabilità di
tipo infantile, inesistente se riferita alla reale età della persona in
oggetto. Tutto merito anche della
tv spazzatura che spettacolarizza
ogni fatto di cronaca, che erotizza
le. Si distinguono il Lazio, la Toscana e l’Umbria. E
da ultimo anche le Marche e l’Abruzzo. L’interesse
degli studiosi si è andato di recente concentrando su
un nucleo di reperti lignei di alta epoca, ovvero del
Due e del Trecento, esistenti nella nostra regione,
superstiti dell’immenso naufragio che nel corso dei
secoli ha disperso un patrimonio plastico fragile e
deperibile, spesso in linea con la cultura del proprio
tempo e avvertito delle novità tecniche e stilistiche diffuse dal Settentrione. Intendiamo riferirci
ai Crocifissi sparsi dall’ Appennino all’ Adriatico e
che trova negli esemplari del Museo Piersanti di
Matelica e di Camerino i suoi punti di riferimento.
Caratteristica di queste sculture è il tipo di Crocifisso raffigurante il Redentore vivente, privo dei
segni del martirio, col capo eretto e gli occhi bene
aperti. E’ il modello del Christus Triumphans diffuso
largamente in Lombardia e nell’area transalpina,
dal quale gli esemplari marchigiani hanno tratto
alcuni caratteri espressivi. Tanto da far supporre
la penetrazione di una corrente lombarda lungo l’
Appennino, forse richiamata dalle committenze
promosse dall’intensa attività che vi svolgevano
gli ordini mendicanti. Dai prototipi di Matelica e
di Camerino derivano i Crocifissi di Esanatoglia, di
Montemonaco, di Acquacanina, di Numana e della
chiesa degli Scalzi di Ancona.
Il grillo parlantE
Renato Ciavola
Ci siamo persi i bambini
perché li teniamo per mano
come se fossero amici
di Facebook
la vita di tutti i giorni, promuovendo mamme che si
mettono e tolgono la pancia finta da sotto le gonne,
che vestono le figliolette
come donne adulte e gli
mettono indosso abiti
con imbottiture per non
attendere la crescita del
seno. Non si può aspettare
più, ce lo dice anche il web
e l’sms sbadato con cui
“scarichiamo” quello che
una volta si chiamava il
fidanzato e oggi va sotto
il nome di compagno.
Ma a chi lo diciamo che
stiamo costringendo i bambini a
diventare adulti troppo in fretta? A chi lo diciamo che stiamo
riempiendo la bocca di adulti e
bambini di “passione”, che se non
si usa la passione in ogni attimo
della vita questa non ha senso di
essere vissuta? Fai la spesa con
passione, vai a letto con passione,
fai i tuoi bisogni fisiologici con passione. Oggi sembra che resti solo
il mito della giovinezza che vede
anziani portare scarpe da tennis
più colorate di quelle dei nipoti
e smanettare sugli smartphone
giocando come ragazzini, mentre il
sugo già pronto e la bistecca di acquaplastica bruciano nella pentola.
“Se un tempo Biancaneve doveva
guardarsi dalla matrigna, invidiosa
della sua beltà, ora deve scappare
dalla madre naturale, in cerca del
principe azzurro a cinquant’anni”, dice Marina D’Amato. E così,
fra perenni bambini e finti adulti
che dovrebbero invece trasmettere mondi valoriali di crescita e
certezze, ci siamo persi i bambini
veri. Li abbiamo persi tra le pieghe
dei blog, dove le mamme postano
l’immagine della prima cacca e il
primo rigurgito, e giocano a fare il
pediatra, chiedendo aiuto all’“amico” di turno di Facebook invece che
alla propria mamma… che oggettivamente è molto occupata! Si sta
preparando, a ottant’anni suonati,
per andare in balera alla ricerca del
compagno ideale. La famiglia 2.0,
così elevata tecnologicamente, è a
volte una famiglia di sempliciotti
che usa il viagra per tutti i problemi,
già a trent’anni. Per tutti, in ogni
occasione della vita in cui si ha
paura di perdere.
04/06/14 11.40
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L'Azione 7 giugno 2014
archivio
libri
a cura di Alessandro Moscè
Narrativa
italianA
1. La moglie magica
Casati Modignani
Sperling & Kupfer
BestselleR
1. Storia
di una ladra di libri
Zusak
Frassinelli
2. La moglie magica
Modignani
Sperling & Kupfer
E’ il 1939 nella Germania nazista. Tutto il paese è col fiato sospeso:
la morte non ha mai
avuto tanto da fare, ed
è solo l’inizio di una
lunga storia.
2. La mia ombra
Agnello Hornby
Giunti
3. Il nero e l’argento
Giordano
Einaudi
4. Il sentiero dei profumi
Caboni
Garzanti
5. Quattro sberle
benedette
Vitali
Garzanti
A vent’anni, appena
sposata, Mariangela
va ad abitare con il
marito in un’elegante
palazzina Liberty di via
Eustachi a Milano.
6. Pantera
Benni & Ralli
Feltrinelli
7. Ke amico 6?
Zanforlin
Mondadori
3. L’incolore
Tazaki Tsukuru
Murakami
Einaudi
8. L’armata
dei sonnambuli
Wu Ming
Einaudi
A Nagoya abitano
cinque ragazzi che tra
i sedici e i vent’anni
vivono la più perfetta
delle amicizie. Almeno
fino al secondo anno di
università.
9. Finché amore
non ci separi
Premoli
Newton Compton
10. Il quadro mai dipinto
Bisotti
Mondadori
* LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA UN CAMPIONE DI LIBRERIE
1. Storia
di una ladra di libri
Zusak
Frassinelli
2. L’incolore
Tazaki Tsukuru
Murakami
Einaudi
3. Il cardellino
Tartt
Rizzoli
4. Un disastro
è per sempre
McGuire
Garzanti
5. Uno splendido
disastro
McGuire
Garzanti
6. Colpa delle stelle
Green
Rizzoli
7. Uscirne vivo
Munro
Einaudi
8. Vita dopo vita
Atkinson
Nord
9. Storia di una lumaca…
Sepulveda
Guanda
10. Il mio disastro sei tu
McGuire
Garzanti
1. Un’idea di destino
Terzani
Longanesi
2. La magia
di un buongiorno
Gramellini
Longanesi
3. La vita è un viaggio
Severgini
Rizzoli
4. Non è più come prima
Recalcati
Cortina
5. Buoni e cattivi
Feltri & Lorenzetto
Marsilio
6. Viaggio in Italia
Napoletano
Rizzoli
7. Viaggio
dentro la mente
Angela
Mondadori
8. Braccialetti rossi
Espinosa
Salani
9. Tornati dall’aldilà
Socci
Rizzoli
10. E’ Stato la mafia
Travaglio
Chiarelettere
archivio
mostre
PALAZZO DEI DIAMANTI
FERRARA
FONDAZIONE BERTELLI
Matisse, la figura
Art Club: 1945-1965
data di apertura: 21.02.14
data di chiusura: 15.06.14
data di apertura: 23.05.14
data di chiusura: 20.07.14
PALAZZO VECCHIO
CASTELLO
BRANCALEONI
PALAZZO INCONTRO
PIOBBICO
(PU)
ROMA
I fasti di Corte.
Winabiti
Wenders
- UrbanRovere
Solitude
Gli
dei Della
PALAZZO SFORZA
data di apertura: 16.04.14
data di chiusura: 27.07.14
data di
data
di apertura:
apertura:18.04.14
17.12.13
data di chiusura: 06.07.14
data
di chiusura: 30.03.14
data di apertura: 26.05.14
data di chiusura: 02.08.14
PALAZZO PITTI
SCUDERIE DEL QUIRINALE
MUSEO D’ANNUNZIO
Jocopo Ligozzi “Pittore universalissimo”
Frida Khalo
Grandi madri grandi donne
data di apertura: 27.05.14
data di chiusura: 28.09.14
data di apertura: 20.03.14
data di chiusura: 13.07.14
data di apertura: 08.03.14
data di chiusura: 30.06.14
FIRENZE
Jackson Pollock. La figura della furia
FIRENZE
18 PROSP.indd 1
Narrativa SaggisticA
stranierA
FORTE DEI MARMI (LU)
ROMA
ROMA
Maurizio Donzelli. Imenigma
PESCARA
04/06/14 11.39
19
L'Azione 7 giugno 2014
La pediatra Ruggeri
il vice sindaco
della nuova Giunta
P
assate le elezioni è già tempo
di rimboccarsi le maniche per
il nuovo sindaco Alessandro
Delpriori.
Il nuovo Consiglio comunale, il primo
di questa consiliatura, è previsto per
il 9 giugno, ore 21. Per allora, tutti i
nodi relativi alla squadra e alle deleghe
dovranno essere sciolti. Per la verità, da
quanto trapela, non dovrebbero esserci
sorprese dell’ultim’ora.
In concreto, l’unica cosa che ci sentiamo già di preannunciare è la figura
del nuovo vice sindaco che, dovrebbe
essere ormai acquisito, sarà la pediatra
Anna Grazia Ruggeri, che avrà anche
la delega per la difesa del territorio. Ma
per l’ufficializzazione di questo e delle
altre figure, bisognerà ancora attendere
qualche giorno.
Dal 9 in poi, la nuova Giunta sarà al lavoro: i primi scogli
della navigazione sono già in vista e sono legati alla deter-
Cesari (NCD): “Inesistenti
altre frange del nostro partito
nella lista Sparvoli”
Ncd Matelica vuol ringraziare tutti i suoi elettori, non
solo per il grande risultato ottenuto alle elezioni comunali, che ha visto la grande vittoria della lista Per Matelica e
del suo candidato sindaco Alessandro Delpriori, ma soprattutto per aver permesso di fare la giusta chiarezza politica
sull’apporto dato dalla nostra formazione politica alla vittoria
conseguita ed all'inesistenza numerica di altre possibili frange
del nostro partito con la scompaginata alleanza dell’ex ormai
sindaco Sparvoli.
Matelica meritava di più e l’ha ottenuto con la volontà congiunta di un’alleanza senza barriere ideologiche, per un momento di emergenza. Il dottor Pietro Valeriani, professionista
competente e uomo politico di esperienza, ha ottenuto con
i suoi 229 voto un risultato ragguardevole, che corrisponde
comunque al voto delle europee per il nostro partito appena
nato. Tutti insieme, a fianco a lui, ed alla squadra di governo a
guida di Alessandro Delpriori, Matelica tornerà a cambiare e
tornerà ad essere un centro vitale, pulsante e di interesse della
politica regionale e non solo. A tutti i nostri elettori, a tutti
coloro che hanno contribuito a fare chiarezza e raggiungere
i risultati ottenuti, vogliamo dare il nostro ringraziamento!
Menichelli (PLI): “Un buon esordio”
Conclusasi la tornata elettorale, buoni i risultati ottenuti dal Pli nella provincia di Macerata nelle Marche. A
pochi mesi dalla costituzione della sezione del Pli di Matelica
il piccolo gruppo, lavorando a livello territoriale, ha visto
eleggere un consigliere nel Comune di Montecavallo, il più
giovane rappresentante comunale GianMario Scolamiero
classe '93 in una lista civica di centro destra "Insieme per
Montecavallo". Buono anche il risultato a Matelica dove il Pli
ha raggiunto con la sua rappresentante, la coordinatrice della
sezione Gessica Menichelli nella lista Civica "Nuovo Progetto
Matelica" il 4% personale. A tal riguardo ringraziamo tutti
coloro che ci hanno rinnovato la fiducia in questa campagna
elettorale particolarmente complessa. Con queste premesse
ci auguriamo una forte crescita del Partito Liberale Italiano
anche nelle Marche.
Segreteria Pli
Rifondazione: “E ora governiamo!”
Il direttivo del circolo di Rifondazione Comunista di
Matelica esprime un giudizio positivo sull'esito delle
elezioni europee, ringraziando tutti coloro che hanno scelto
"L'altra Europa con Tsipras", permettendo di superare, a
livello nazionale, lo sbarramento del 4% nonostante l'oscuramento dei media. Ringraziamo inoltre, tutti i concittadini che
hanno scelto a Sindaco Alessandro Delpriori, con la lista "Per
Matelica" dove il nostro candidato Alessandro Belardinelli ha
19 matelica.indd 2
minazione delle aliquote della Tasi. Intanto, proseguono le
dichiarazioni e i comunicati della politica matelicese, sulle
elezioni passate e sul programma futuro.
raccolto 107 voti di preferenza grazie all'impegno e alle tante
battaglie svolte in questi anni dall'opposizione; anche se, per
poche preferenze, non siamo presenti in Consiglio comunale,
il nostro contributo "Per Matelica" continua, nel rispetto del
programma e della nuova "governance" partecipativa, basata
su una politica di cambiamento radicale con il passato, in
particolare sulla difesa e il rilancio dei beni comuni e delle
nostre tipicità.
Il Direttivo del circolo Prc "E. Berlinguer" Matelica,
Lucernoni (FI):
“L’opera di Canil resterà”
Caro Mauro, so che stai vivendo giorni di profonda
amarezza, amarezza e delusione che è anche la nostra
e questo pur sapendo che ognuno ha fatto la propria parte
con passione, con dedizione, con onestà e dignità. È vero, è
dura da digerire questa sconfitta, ma soprattutto per come è
maturata. In una competizione si può vincere o si può perdere,
non è questo il problema.
Il problema è come è stata impostata questa campagna elettorale da parte dei nostri avversari, una campagna elettorale
dove ha prevalso l’insinuazione, la disinformazione, le volgari
falsità e soprattutto una caccia all’uomo: Mauro Canil. Essi
sapevano perfettamente che quest’uomo, per tutto ciò che
stava facendo per la città, acquisiva di giorno in giorno simpatia, stima, consenso e quindi andava fermato, se possibile
reso innocuo. I mezzi per farlo li hanno trovati rispolverando
i dettati di Marx e di Lenin, “per raggiungere il potere ogni
mezzo è buono”. Per farlo hanno anche scomodato personaggi politicamente sconosciuti, ma che hanno subito imparato
l’arte di chi li proponeva e che, una volta fatto il lavoro, (e
che lavoro) probabilmente ritorneranno nell’ombra, nell’oblio.
Ma nessuno caro Mauro potrà dimenticare quello che hai fatto
per questa città.
Tu le hai ridato lustro, visibilità, hai risvegliato sentimenti
di speranza, di fiducia nel domani. Con invidiabile umiltà e
con una straordinaria dedizione hai impegnato il tuo tempo
e le tue risorse alle associazioni, all’avviamento allo sport di
centinaia e centinaia di giovani, hai ridato un senso alla cultura
e ovunque ce n’era bisogno la tua presenza era sempre assicurata, hai anche tentato di dare una risposta alla spaventosa
crisi occupazionale ma ti hanno fermato nel modo più barbaro
e incivile possibile. Ora chi potrà continuare la tua opera? La
storia ci ricorda che loro, i nostri avversari, sono molto più
bravi a distruggere ciò che di buono è stato fatto piuttosto ch
creare nuove opportunità.
Comunque grazie Mauro, un grazie convinto, sincero, un grazie
di cuore da parte mia, da parte di Forza Italia, da parte di tutti
coloro che hanno creduto in te, e soprattutto non disperare,
il tempo e la storia sapranno restituirti ciò che qualcuno ha
voluto mettere in dubbio. Ora una nota doverosa. Le punzecchiature, i sorrisetti di scherzo di cui giornalmente sono
fatto oggetto dimostrano una volta di più che questi signori
non solo non sanno perdere, ma non sanno nemmeno vincere.
Pietro Lucernoni, Coordinatore di Forza Italia Matelica
Con un… continuo
”ronzio” in testa
Sabato dedicato alle api, e non poteva essere altrimenti, presso
Salomone, che è anche la base della Cooperativa Apicoltori
Montani. In programma c’era infatti l’esame finale e la
consegna dei diplomi del Corso di Apicoltura di I livello,
iniziato a febbraio, organizzato proprio dalla Cooperativa
del Presidente Pierluigi Pierantoni, con il patrocinio della
rivista Apitalia (il suo direttore Massimo Ilari è stato uno dei
docenti) e dell’Associazione Nazionale Apicoltori Italiani e
con il contributo della Regione Marche. Sono ormai diversi
anni che la Cooperativa, nella sua politica di salvaguardia,
valorizzazione e divulgazione dell’apicoltura, il corso. E ogni
anno il successo cresce. Sabato erano oltre 50 gli appassionati, alcuni già alle prese con api, arnie e affumicatori, altri
neofiti ansiosi di rimboccarsi le mani e provare. A salutarli
e ribadire l’attenzione a questa realtà, c’era anche il neosindaco Alessandro Delpriori. Ma non è stata questa l’unica
iniziativa legata alle api. Insieme con la giornata finale del
corso, anzi approfittandone, alcuni aspiranti apicoltori hanno
aderito alla protesta “No bees no food”, una campagna di
sensibilizzazione di alcune importanti associazioni italiani,
campagna che altro non è che un’iniziativa all’interno di una
battaglia, combattuta da anni da tanti soggetti, a tutti i livelli,
tanto europei quanto nazionali, per bloccare la diffusione di
pesticidi, nocivi per l’uomo e letali per questo insetto, che
pochi sanno essere cruciale per la natura e l’ecosistema. Senza
api, di impollinazione non si parla e tanti saluti a tutto e tutti,
nonostante futili palliativi tentati negli anni per sostituirne
l’importanza. E’ una protesta che sta cominciando a produrre qualche risultato, pensiamo alla mozione, presentata in
Parlamento dal Movimento 5 Stelle e passata con un ampio
fronte alla Camera, su iniziative a favore dell'apicoltura. La
speranza è che ciò possa favorire la sopravvivenza delle api,
che nell'ultimo decennio hanno subito un grave declino, per
via dell'impiego sconsiderato di pesticidi in agricoltura, con
particolare riferimento ai neonicotinoidi.
a.g.
Un assegno del Rotary
per laboratori e computer
Sabato 24 maggio, il presidente
del Rotary Club
Camerino, Alberto Cardona,
ha consegnato
l’assegno al dirigente scolastico, Antonio
Trecciola e ad
alcuni studenti
che fanno parte anche del Consiglio comunale dei Ragazzi, dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mattei” di Matelica,
relativo al progetto “@pprendere” (progetto di inserimento
inclusivo di ragazzi con Bisogni Educativi Speciali). L’importo sarà destinato alla formazione dei docenti, all’apertura
di sportelli di supporto, alla creazione di laboratori didattici
Bes ed all’acquisto di computer, tablet e programmi specifici.
“Il Rotary International, oltre all’impegno in grandi progetti
a livello globale, come “End Polio Now” per l’eradicazione
della poliomelite, è molto attento anche ai bisogni locali. La
circolare ministeriale n°8 del 27/12/2012, dedicata ai bambini
e ai ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, ha completato il
quadro italiano dell’inclusione scolastica, dopo le leggi
104/1992 (disabili di vario tipo)
e la 170/2010 per alunni Dsa.
Su questo aspetto il Rotary club
Camerino è voluto intervenire,
per dare un supporto concreto
alla scuola, in un momento tanto difficile a livello economico”.
Queste le parole del presidente
Alberto Cardona, al termine
della manifestazione, molto
apprezzata dai ragazzi della
scuola secondaria di primo
grado, presenti alla consegna.
s.n.
04/06/14 11.38
20
>MATELICA<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Il popolo di Dio raccolto
per la Beata Mattia
La Badessa elogia il comportamento dei tanti fedeli in preghiera
di ANTONIO GENTILUCCI
C
hi diceva cinque, chi dieci,
chi venti, chi addirittura
si spingeva oltre i 30 pullmann. Quel che è certo è
che sarebbe stato un weekend intenso per la chiesa della Beata Mattia e
per Matelica in generale. Alla fine i
pullman sono stati nove, da San Marino a Torre Annunziata, a Bari. Ma
l’affluenza davanti all’urna dove si
conserva la salma è stata continua:
la stragrande maggioranza è arrivata
con mezzi propri ed è impossibile
dunque stabilire un conteggio anche
grossolano delle presenze.
Il Comune aveva cercato di venire
incontro alle eventuali richieste dei
visitatori e venerdì pomeriggio il
neosindaco Delpriori aveva tenuto
una riunione con ristoratori e albergatori.
In realtà questo weekend è stato
all’insegna di una presenza “mordie-fuggi” e si è trattato semmai di
un utile rodaggio per un turismo
religioso (ci si permetta questa
espressione, utilizzata anche se
non molto elegante) che
potrebbe aumentare. Lo
stesso Daniele Orsi, presidente di Matelica Incoming, ha rinunciato, sulla
base delle informazioni
ricevute, a fornire dei
numeri, limitandosi però
a fare due conti di ciò che
ha visto lui: “Non vorrei
esagerare, ma potremmo
essere, oggi (il 2 giugno
n.d.a.), al ritmo di quasi
150 persone in un’ora”.
Persone che, come si
diceva, al momento non
restano: “Abbiamo provato a contattare e parlare
con gli organizzatori dei
pullman, per fare una mappatura di
quali siano le zone più sensibili. Per
ora quasi nessuno si è fermato, ma
cerchiamo di fare di tutto. Abbiamo
aggiornato un depliant promozionale della città e lo abbiamo stampato,
in poche ore: mandato in tipografia
venerdì sera e distribuito già sabato
mattina! Abbiamo notato comunque
molta disponibilità da parte di chi si
incarica di organizzare questi viaggi, per lo più si tratta di parrocchie.
Ma, come dicevamo, non solo e non
ta nto pulmann, quanto persone che
vengono per proprio conto”.
Da ogni parte d’Italia, lontano e
vicino. Abbiamo provato a capire
chi sono i protagonisti di questo intenso via vai. C’è la giovane coppia
di Montegranaro, che ci racconta:
“Non conoscevamo la
Beata Mattia, eravamo
a Pioraco e una signora,
lì, ci ha parlato di questo
fenomeno.
Allora siamo venuti a
vedere: certo, eravamo
curiosi. Qualcosa abbiamo visto, ma forse,
chissà, è anche suggestione”. Per alcuni
dunque, si è trattato di
curiosità, come per un
gruppo di adulti venuti
da Serra dei Conti, perché “ne abbiamo sentito
parlare in tv”, ma che
mostrano anche molta
curiosità e voglia di conoscere la storia della Beata, al di
là dell’occasione che gliel’ha fatta
conoscere. Per altri, c’è qualcosa
in più. Una coppia di Fabriano, ad
esempio, ci dice: “Conoscevamo la
Beata Mattia, e l’importanza che
ha per i matelicesi. Siamo credenti
e non abbiamo bisogno di questi
episodi per la nostra devozione.
Però ci piaceva l’idea di partecipa-
re, di esserci: abbiamo sentito un
forte trasporto, che non è tanto di
curiosità, ma di fede”. Ma c’è una
domanda che dobbiamo esaudire,
e questa non possiamo che farla
alla Madre Badessa. Da giorni infatti, sappiamo che i fedeli vanno
in chiesa, pregano e poi suonano
al Monastero, vogliono parlare,
e fanno incetta di santini, rosari,
immagini. Cosa cercano dunque?
E ci hanno colpito le parole della
Badessa: “Ci chiedono di ricordarli,
nella preghiera, ricordare le loro
difficoltà. Chi passa qui, abbiamo
visto, vuole affidarci, e affidare alla
Beata Mattia, qualcosa di personale.
E di questo dobbiamo ringraziare
Dio. Ma vorrei dire che è sempre
stato così. Cambiano i numeri, non
i sentimenti di chi viene. E, devo
dire, pur con la grande mole di
persone che è venuta a visitarci, abbiamo sempre percepito un grande
clima di rispetto e raccoglimento.
E’ stata una bella testimonianza
del popolo di Dio e, anzi, il vero
“fenomeno” è proprio questo. Vede,
l’essenziale è sempre Dio”.
Diplomi consegnati agli Esploratori della Memoria
Dalle colonne di questo giornale abbiamo già
illustrato (L'Azione del 15/2/2014) il Progetto
Pietre della Memoria. Riepiloghiamo per
sommi capi: il progetto nazionale Pietre della
Memoria è una iniziativa a livello nazionale
lanciata nel 2013 dall'Associazione Nazionale
Mutilati ed Invalidi di Guerra (Anmig) ed ha
lo scopo di censire e catalogare monumenti,
lapidi, lastre commemorative, steli, cippi
e memoriali che ricordano fatti e persone
legati alla Prima e Seconda guerra mondiale
e guerra di Liberazione.
L'obiettivo è di censire entro il 2017 (centenario della fondazione dell'Anmig) almeno
100.000 Pietre della Memoria e di renderle
disponibili su internet nel sito internet www.
pietredellamemoria.it, già attivo. Vengono
accolti anche contributi consistenti in video
e interviste alle persone testimoni degli eventi
di guerra. Chiunque può partecipare a Pietre
della Memoria, basta andare sul citato sito
internet e rendersi attivo nel censire i monumenti. Il Progetto Pietre della Memoria
prevede una sezione speciale per le Scuole
con il concorso Esploratori della Memoria. Il
concorso è aperto alle scuole Primarie, Secondarie di primo grado e Secondarie di secondo
grado. L’edizione 2013/2014 del
concorso Esploratori della Memoria riservato alle scuole si è chiusa
con un bilancio più che positivo.
Hanno partecipato 71 scuole, con
2.200 studenti (ovvero 2.200 nuovi
Esploratori della Memoria) che
hanno ricevuto, uno ad uno, il diploma di Esploratore della Memoria
previsto dai vari bandi di concorso.
Un piccolo grande esercito di nuovi custodi della storia che, fra le
altre cose, ha prodotto più di 1.000
schede di censimento di Monumenti
(in fase di pubblicazione sul sito
internet www.pietredellamemoria.
it). Le Scuole Medie di Matelica
e di Esanatoglia hanno partecipato
attivamente al concorso Pietre della
20 matelica.indd 2
Memoria 2013/2014: Matelica con il Consiglio comunale dei Ragazzi ed Esanatoglia
con una classe. Sono stati censiti ed inseriti
sul sito www.pietredellamemoria.it (dove
saranno visibili prossimamente) nove monumenti: Monumento alla Resistenza Partigiana,
Lapide Bollettino della Vittoria, Monumento
ai Caduti, Monumento Faro della Vittoria,
Lapide al partigiano Rosario Santoro, Sacrario dei Caduti, Monumento all'eccidio di
Braccano, Monumento del Capitano, Eremo
di S. Cataldo.
Gli alunni hanno inoltre prodotto due videointerviste già visibili su Youtube: una al
prof. Antonio Trecciola su Enrico Mattei
partigiano e l'altra al prof. Igino Colonnelli
sull'eccidio di Braccano del 24 marzo 1944. Il
31 maggio, in una bella e semplice cerimonia
introdotta dal Sindaco Alessandro Delpriori,
svoltasi nella Sala Boldrini di Palazzo Ottoni
i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato
al concorso Pietre della Memoria 2013/2014
hanno ricevuto dall'Associazione Nazionale
Mutilati ed Invalidi di Guerra il diploma di
Esploratori della Memoria. Era presente alla
cerimonia la prof.ssa Silvana Giaccaglia della
Consulta nazionale Anmig, coordinatrice del
progetto Pietre della Memoria per le Marche
che insieme al prof. Antonio Trecciola preside della Scuola Media, oltre ad illustrare i
risultati del concorso
ha provveduto alla
consegna dei diplomi.
Nel corso dell'evento
i nuovi Esploratori
della Memoria hanno
letto e commentato al
pubblico le schede dei
monumenti censiti,
mentre sullo schermo
scorrevano le immagini dei monumenti via
via illustrati. Il sentito
ringraziamento del
coordinamento regionale del concorso
Pietre della Memoria e della Sezione
Anmig di Matelica
che ha collaborato con la Scuola Media, va
al preside prof. Antonio Trecciola ed alle
coordinatrici delle due Scuole, prof.ssa Lina
Menichelli per Matelica e prof.ssa Lucia
Ticà per Esanatoglia e naturalmente a tutti
i ragazzi e le ragazze che si sono impegnati
(e pensiamo anche un po' divertiti) a fare gli
Esploratori della Memoria, scoprendo, come
loro stessi hanno detto, presenza e significato
di queste Pietre molte delle quali viste tante
volte, ma senza comprendere pienamente
quello che rappresentavano. Il progetto Pietre
della Memoria vuole essere proprio questo:
trasmettere e rendere fruibile alle nuove
generazioni, attraverso un mezzo moderno
come internet, la Memoria di un passato ancora recente e pieno di fatti tragici come le
guerre affinché, attraverso la loro conoscenza
e coscienza, siano di monito per il presente
e per il futuro.
Associazione Nazionale Mutilati
ed Invalidi di Guerra, sezione di Matelica
04/06/14 12.23
21
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Un ricordo
di “Fiore”
di FIORELLA CONTI
F
erdinando Crescentini era nato a Matelica il 18 aprile
1927 da Enrico e
Cecilia Spurio; era il secondo
di quattro fratelli maschi.
Abitavano in campagna, e
la loro residenza era a San
Rocchetto. Una vita tranquilla, dedita al lavoro dei campi
ed alla tranquillità di una vita
familiare che seguiva il ritmo
delle stagioni. Poi la guerra;
tutta la palce fino allora goduta finisce all’improvviso.
L’occupazione tedesca: dopo
l’8 settembre 1943, l’Italia
passa da alleata a nemica
della Germania. Nei territori
occupati, e quindi anche nelle
nostre zone, cominciano i rastrellamenti. Ma Ferdinando,
chiamato affettuosamente
da genitori e familiari col
nome di “Fiore”, non ha che
diciassette anni nel 1944 e
non è nemmeno soggetto
agli obblighi di leva. Perciò
quando viene rastrellato,
pensa che tutto si risolverà
bene perché è ancora un
ragazzo. Viene rastrellato a
Matelica dalle truppe tedesche il 16 aprile, due giorni
prima del suo compleanno.
Poi il viaggio a Sforzacosta,
dove venivano ammassati
tutti i catturati in un campo
di concentramento, fino al 15
maggio 1944 e la partenza sui
carri blindati alla volta della
Germania. E’ la fine di tutte
le speranze. Arriva a Kahala,
in Turingia, territorio che
prima della caduta del muro
di Berlino era nella Germania Est, quindi difficilmente
raggiungibile, anzi irraggiungibile, per mancanza di
permessi di ingresso anche a
quei parenti che avrebbero,
dopo la guerra, voluto vedere
il luogo di sepoltura dei loro
cari. I documenti ufficiali
dicono che Ferdinando è
morto il 25 febbraio 1945,
in seguito a tifo, e che è
stato sepolto nel cimitero di
concentramento di Kahala.
Mancavano pochi mesi alla
primavera ed all’arrivo degli
alleati che egli non vide mai.
I documenti ufficiali dicono
ancora che testimone della
sua morte è stato un concittadino, il signor Getulio
Amora Bonapasta (autore di
un Diario della mia prigionia
in Germania, pubblicato nel
2010 a cura del prof. Igino
Colonnelli n.d.r.), che assistette con grande dolore alla
sua fine e testimoniò che era
morto “per fame e stenti”,
“non potendo più resistere” a
tante privazioni. Ancora una
volta un matelicese vicino ad
un altro, giovanissimo, nei
momenti più terribili. Negli
orrori dello sterminio, incredibilmente, fiorirono queste
forme di fraternità vera, che
né il tempo né gli uomini
potranno cancellare mai.
Ecco la sua immagine, gentilmente fornita dai familiari,
così fiduciosa di vita, così
piena di ingenuità e di giovinezza ancora da vivere.
Naturalmente, quando ci fu
il ritorno dei pochi sopravvissuti, i familiari chiesero
insistentemente di lui. In particolare la mamma, signora
Cecilia, non aveva in mente
che Fiore ed il suo ritorno.
Ma quando la speranza si è
infranta e la terribile verità
è stata rivelata, così mi ha
riferito la nuora, la cortese
Per l'Aprilia
un raduno storico
a Matelica
signora Luciana Camoni in
Crescentini, in tanti anni di
convivenza con lei, non è
passato giorno che la madre
non parlasse di suo figlio, del
“suo” Fiore. E quando era
l’ora dei pasti, forse per lei
era il momento più doloroso,
perché sapeva che la fame
aveva distrutto la vita di suo
figlio e raccoglieva dalla tavola perfino le briciole, quasi
nella illusione di sfamarlo
con il suo pensiero e nella
certezza di essergli vicina con
il suo amore costante. Spesso
l’ho vista, minuta, con i suoi
capelli bianchi, raccolta in
preghiera nella chiesa della
Beata Mattia: forse erano i
momenti in cui sentiva il suo
Fiore ancor più vicino, nella
pena infinita di una madre
che vive per sempre il dolor
per la perdita di un figlio tanto amato ma nella certezza,
grazie alla sua Fede, della beatitudine di coloro che sono
morti nella innocenza di una
vita appena gustata nei suoi
affetti più puri e semplici. Un
Fiore che lei ha raggiunto,
e nulla e nessuno potrà più
separarli per l’eternità.
Il Registro storico internazionale Aprilia quest’anno per il
suo raduno annuale ha scelto Camerino che farà da epicentro a tutti i percorsi che nei tre giorni di svolgimento
si snoderanno intorno alla città dei Da Varano. Al via, a
quello che in fatto di auto d’epoca può definirsi uno degli
appuntamenti più importanti del 2014 (lo scorso anno
un evento simile si meritò la Manovella d’Oro, l’oscar
dell’automobilismo storico) che richiama collezionisti da
Austria, Svizzera, Olanda e Germania, manca pochissimo.
Mercoledì 4 giugno sarà dedicato al ricevimento dei partecipanti, alla loro sistemazione e alla presentazione del
raduno, giovedì 5 ad un giro rivolto alla visita di Camerino
e… dintorni (centro storico della città, Castello di Lanciano
e pastificio Entroterra), venerdì 6 ad essere presi in esame
sono alcuni luoghi della spiritualità che caratterizzano la
zona fra Marche ed Umbria ai piedi dei monti Sibillini
(Santuario di Macereto, Visso e attraverso la Valnerina si
entra in Umbria alla volta dell’Abbazia di Sant’Eutizio
nei pressi di Preci), sabato 7, uscendo dalla provincia di
Macerata si prende la strada che porta alle Grotte di Frasassi e alle vicine terme di San Vittore mentre sulla via del
ritorno, dopo la visita al Museo Piersanti, visto che si è in
piena zona del Verdicchio, a proporre una gradita sosta, è
la Cantina comunale centro di analisi sensoriale di Matelica che di fatto chiude le escursioni del XXI raduno del
registro Aprilia. A mettere definitivamente la parola fine
sulla manifestazione intitolata “… con l’Aprilia nella terra
dei Da Varano…” sarà la cena di gala che si terrà presso
il relais Villa Fornari a Camerino, la città che ha fatto da
epicentro all’intero programma. L’appuntamento per tutti
è giovedì 5 alle ore 9 quando in fila indiana il corteo lascerà il relais Villa Fornari per dare inizio ad un carosello
di mezzi che hanno segnato la storia dell’automobilismo.
Non va dimenticato infatti che le Lancia Aprilia sono state
costruite dal 1937 al 1949 (con la ovvia sosta per le calamità belliche) in soli 3000 esemplari e il meglio di quanto
sopravvissuto sarà possibile ammirarlo a Camerino: pochi
e buoni (fra essi alcuni cabriolet esemplari unici al mondo)
come è nella tradizione della qualità che uno dei club più
prestigiosi d’Italia sono soliti proporre.
a.p.
La salute? Meglio del successo sportivo
Una riflessione sull'ultimo voto che ha sancito la rilevanza di certi valori
Le elezioni comunali
di domenica scorsa
a Matelica, hanno
decretato una clamorosa, quanto inaspettata, nelle dimensioni,
sconfitta dell'amministrazione Sparvoli, ma soprattutto
quella personale del vice
sindaco Canil, il proprietario
della Fidea, nonché presidente della S.S. Matelica Calcio,
che ha disputato un bellissimo campionato di serie "D",
sfiorando la promozione in
serie C. Ora il fatto significativo è che a vincere sia
stata proprio una lista nata
e creata per contrastare il
progetto, portato avanti dalla
ex amministrazione Sparvoli,
di permettere l'insediamento di industrie insalubri nell'area
industriale di Matelica e che tra i nuovi consiglieri più votati
ed eletti, ce ne siano molti che facevano parte proprio del
"Comitato NO RIR", che ha organizzato diverse manifestazioni
a Matelica e nei centri limitrofi contro il suddetto progetto.
Anzi la più votata in assoluto, con quasi 900 preferenze, è stata
la dott.ssa Ruggeri, stimata pediatra, la quale ha presieduto
questo comitato, ed ha denunciato pubblicamente l'aumento
dell'insorgenza di malattie infantili nel territorio matelicese
e dei comuni limitrofi, legate proprio agli elevati tassi di
inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, a causa della
concentrazione nella nostra zona di attività insalubri già in
funzione. La stessa dott.ssa Ruggeri, dal proprio osservatorio
privilegiato, aveva quindi lanciato l'allarme circa i gravissimi rischi alla salute dei cittadini, soprattutto dei bambini,
derivanti da un ulteriore insediamento nella nostra zona di
altre industrie insalubri, a seguito delle scelte adottate dalla
passata amministrazione a guida Sparvoli - Canil. Adesso c'è
da chiedersi quali conseguenze questo esito elettorale avrà
sul ricorso al Tar del Wwf contro le industrie insalubri, visto
che, dopo questo ribaltone politico e amministrativo, la nuova
21 matelica.indd 2
Si mostra con orgoglio la Manovella d’Oro. Vicino
ad uno splendido esemplare di Lancia Aprilia ci sono:
Lucio Rossi (vice presidente Registro Aprilia), Luciano
Maria Fraschino (presidente Registro Aprilia), Anna
Biancoli Cazzola (segretaria Registro Aprilia), Andrea
Tagliapietra (consigliere Registro Aprilia).
Giunta dovrebbe desistere dall'opporsi al ricorso, rescindendo
il contratto con l'avvocato che sta difendendo il Comune di
Matelica, nominato dall'ex-Giunta Sparvoli e che è già costato
troppi soldi ai cittadini matelicesi. Nel frattempo l'auspicio dei
matelicesi è che alla dott.ssa Ruggeri, come pure all'enologo
dott. Potentini, tra i più votati in assoluto, venga dato il giusto
riconoscimento, in termini di assessorati e di ruoli amministrativi, per aver contribuito in modo determinante alla vittoria
della lista "Per Matelica" del neo sindaco Delpriori, ed aver così
decretato la parola "fine" ad oltre 30 anni di mandato "sparvoliano" sulla città di Matelica! La stragrande maggioranza
dei matelicesi (compresi anche quelli che hanno votato la lista
del Movimento 5 Stelle) con questo voto ha quindi dimostrato
una grande maturità ed intelligenza, affermando che la salute
pubblica, la tutela dell'ambiente, la vocazionalità e tipicità del
nostro territorio e quindi in sostanza il futuro dei nostri figli,
sono valori non mercificabili e barattabili con nessuna valuta
o ipotetica promessa di un posto di lavoro, ma soprattutto non
possono essere messi sullo stesso piano di un, pur prestigioso,
successo sportivo...
Danilo Baldini
Asilo Nido comunale,
aperte le iscrizioni
Il Comune di Matelica rende noto che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione, deibambini con età dai 3 ai 36 mesi,
per l’accesso all’Asilo Nido comunale sito in via don E. Pocognoni 1.
I genitori interessati devono presentare domanda entro il 4 luglio 2014
utilizzando l’apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Servizi Sociali del
Comune, nonché sul sito internet del Comune: www.comune.matelica.mc.it
All’atto della presentazione della domanda i genitori e i loro figli, per i
quali viene richiesta l’iscrizione, devono essere residenti nel Comune di
Matelica (o che hanno presentato richiesta di residenza). La residenza deve
comunque essere posseduta prima dell’eventuale ammissione al servizio.
Sarà formata un’apposita graduatoria nella quale, a parità di punteggio,
verranno stabilite nell'ordine le seguenti priorità: composizione del nucleo
familiare e data di arrivo della domanda. La graduatoria, acquisito il parere
del Comitato di Gestione dell'Asilo Nido, sarà resa pubblica mediante
l’affissione all’Albo Pretorio del Comune e presso l’Ufficio Servizi Sociali.
Esaurita la graduatoria, qualora ci siano posti disponibili, gli ingressi
saranno effettuati secondo l'ordine di arrivo di eventuali domande, fino
alla redazione della successiva graduatoria annuale. Le domande andranno
presentate all’ Ufficio Protocollo del Comune o spedite entro il 4 luglio
2014. Per ulteriori informazioni, gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio
Servizi Sociali (II piano) del Comune. Tel. 0737/781844.
04/06/14 11.34
22
>CERRETO D'ESI-MATELICA<
La prima donna
Femminile il volto del neo sindaco: si parte l'11 giugno
C
erreto d’Esi L’ampia vittoria
alle urne ha visto
salire al governo
di Cerreto d’Esi il neo eletto
sindaco Livia Ciappelloni, la
quale il giorno 27.05.2014
si è insediata ufficialmente
in Comune dopo un sobrio
ma significativo passaggio
di consegne con il sindaco
uscente David Alessandroni
(nella foto). Cerreto d'Esi
sarà governato da un'amministrazione da record,
guidata dalla prima donna
sindaco della storia del nostro paese, quarantenne.
Tanti i volti nuovi che siederanno nel nuovo Consiglio
comunale, giovani e donne.
Va segnalato Jacopo Vito,
vent'anni, il più giovane
consigliere comunale della
storia di Cerreto d'Esi, a
testimonianza della grande
fiducia espressa dai cerretesi nella cabina elettorale
nei loro giovani, che hanno
ritenuto capaci e competenti. Il sindaco Ciappelloni e
la lista "Uniti per Cerreto"
vogliono sinceramente ringraziare le concittadine e i
concittadini per la fiducia e
la stima espressa con il voto
dello scorso 25 maggio:
essi hanno sostenuto con
convinzione una squadra,
che ha voluto fare delle
condivisione e della partecipazione i valori fondanti
della campagna elettorale
ed un programma concreto
Un nuovo consiglio,
aria di cambiamento
Cerreto d’Esi - Le quattro liste in competizione per il rinnovo
del Consiglio comunale hanno evidenziato due fatti veramente
importanti: la totale partecipazione degli elettori votanti e la
presenza, in due, di rappresentanti femminili. E’ la prima volta
che a capo di una lista per la carica a sindaco si prospetta la
possibilità di tingere di rosa l’assemblea comunale. La competizione svoltasi con i più moderni apparati e nel modo più
controllato si è concentrata nella scelta tra le due candidate
come da pronostico, non avendo le altre due liste un supporto
apprezzabile. Si è imposta la lista denominata “Uniti per Cer-
e credibile, che vedrà Cerreto d'Esi, nei prossimi anni,
come una cittadina aperta,
equilibrata e fiduciosa nel
futuro. La prima tappa di
questo percorso sarà il primo
Consiglio comunale, convocato per l'11 giugno, in cui
il sindaco eletto presterà il
giuramento.
reto” con un’affermazione che ha del considerevole, avendo
ottenuto 947 voti con una percentuale del 48,5, surclassando la
rivale che ha ottenuto 583 voti, cioè il 29,98 per cento. Quindi
il nuovo sindaco che dovrà governare il paese per i prossimi
cinque anni è Livia Ciappelloni Mulattieri, avvocato che si
avvarrà della collaborazione dei nuovi eletti: Sergio Gubinelli, Michela Bellomaria, Danilo Bisolfati, Katia Gatti, Italo
Mazzolini, Carlo Pasquini, Annalisa Porcarelli, Jacopo Vito.
Nel complesso il nuovo organismo consiliare sarà composto
da otto consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza. A
noi reduci da varie competizioni elettorali amministrative ci
sia permesso di considerare la presenza femminile un fatto
positivo di rinnovamento per di più come responsabile della
vita del nostro paese, con l’augurio che la fascia tricolore che
lei indosserà, con eleganza, sarà a garanzia di tutti i cerretesi.
L'Azione 7 GIUGNO 2014
La biblioteca
pronta a lanciare
il suo "sogno"
Cerreto d’Esi - La storia locale insieme alle sue leggende
è parte integrante della vita di un popolo in tutti i suoi aspetti. Ai bambini è stato consegnato il racconto del bambino
‘Belisario’, personaggio inventato dalla responsabile della
Biblioteca Comunale, che con la sua voglia di viaggiare e
conoscere il mondo insieme al suo amico Sitta, arriverà in
una vallata con un grande fiume e tantissimi cerri per…sapere
la fine della storia del bambino ‘Belisario’ vi aspettiamo al
‘Teatro Casanova’ di Cerreto d’Esi il 6 giugno, dove i bambini
della 1° B con un salto nel passato vi faranno rivivere una
parte di storia del nostro Castello. La scuola è il luogo dove
ognuno può essere aiutato a fare un viaggio nelle proprie radici e risvegliare il senso della cittadinanza, della gratitudine,
dell’impegno alla cooperazione nella costruzione della propria
città. Attraverso la storia e la leggenda che fanno parte della
tradizione di un popolo si può riscrivere una pagina del nostro
territorio. Ri-costruire la leggenda del condottiero Belisario è
come rispolverare una “favola” che è parte attiva del nostro
piccolo paese. Questa attività, organizzata dalla Biblioteca
Comunale “T. Lippera”, rientra in nel progetto “Scopriamo
Cerreto d’Esi” che è alla sua 3° edizione. Far conoscere Belisario, ai bambini della Classe 1° B della scuola primaria “T.
Lippera”, come figura fantastica dell’origini del Castello di
Cerreto d’Esi e rielaborare la sua personalità è stata accolta
con entusiasmo dall’insegnante Maddalena Mancini che si è
subito messa a lavoro con i propri alunni per preparare una
rappresentazione teatrale.
Una strage di pini
nella zona industriale
Victor Hugo Malatesta
Lo sport prende l'avvio dal laghetto
Cerreto d’Esi - Domenica 8 giugno anche a Cerreto d’Esi
andrà in scena la festa dello sport in concomitanza con tutti
gli altri Comuni facenti parte dell’Ambito 10.
Sarà una giornata molto ricca ed articolata, in cui i bambini
e le loro famiglie saranno coinvolti in attività sportive che
si svolgeranno in Piazza Caraffa, nel cuore di Cerreto d’Esi
chiuso al traffico e restituito alla libera circolazione dei pedoni.
Con questo evento, gli enti promotori sollecitano a riflettere
sul tema del rumore e dello smog causato dal traffico veicolare che si deve ridurre, iniziando, in primo luogo, con la
consapevolezza e la sensibilizzazione dei cittadini.
La manifestazione esordirà alle ore 9 presso il laghetto comunale dove è in programma una gara di pesca sportiva, mentre
dalle 16 le associazioni sportive cerretesi hanno organizzato
per il pomeriggio una serie di mini tornei con cui coinvolgeranno i bambini e i ragazzi di tutte le età a trascorrere
una divertente giornata all’insegna dello sport e dello stare
insieme, imparando l’importanza del fair play e del rispetto
dell’avversario. Il programma prevede anche un’esibizione
alle ore 15 presso il tiro a volo. La festa dello sport, giunta
alla sua terza edizione, vede, come ogni anno, il Dipartimento
di Prevenzione dell’Asur - Area Vasta 2 impegnato in attività
informative e comunicative.
Tra sudore e risate,
il basket Under 13
abitudine a giocare a questo
livello. Nella terza frazione
i biancorossi tentano il tutto
per tutto, hanno un momento
positivo, riescono ad avvicinarsi fino al -6. I monelli jesini rispediscono al mittente
gli sforzi dei padroni di casa,
ritornano a +16. Partita che
sembra finita, e invece no. I
ragazzi di coach Usberti sopperiscono a tutto con cuore e
voglia da vendere. A 2’ dalla
fine sono in parità! Jesi alla
fine riuscirà poi ad avere la
meglio sul quintetto di piccoli guerrieri locali, ormai
esausto. Vittoria meritata
per gli arancioni, ma l’onore
delle armi, e gli applausi,
sono tutti per i matelicesi,
che hanno riscattato così un
torneo sfortunato. Nella finale del pomeriggio, allietata
persino dalla performance di
Matelica - La Vigor basket
Matelica ha chiuso la sua
stagione allestendo l’ormai
tradizionale Torneo interregionale ad inviti riservato
alla categoria Under 13, il
Memorial “Ignacio Pignotti”, giunto alla sua settima
edizione. Ed è stato un grande torneo, vista la qualità e
il prestigio dei partecipanti.
Tra questi, scuole di grande
tradizione come Forlì, o
come Jesi e la vicina Fabriano. Si è rivelata fortissima
anche Senigallia mentre
Macerata ha mostrato il suo
livello solo a sprazzi. Due
22 cerreto-matelica.indd 2
gironi da quattro, partite
combattute ed emozionanti,
altre nelle quali il dominio
di una squadra è apparso
insormontabile. Tra le partite
più belle ed emozionanti va
menzionata di sicuro quella
tra i nostri alfieri della Vigor e i pari età dell’Aurora
basket Jesi. I piccoli combattenti della Vigor hanno
dato tutto, restando sempre
agganciati per tutto il primo
tempo, dove gli ospiti hanno
sempre conservato i 10 punti
di vantaggio, punto più punto meno. I matelicesi sono
generosi, ma pagano la non
Michela Bellomaria
alcune cheerleaders “prestate” dalla scuola del twirling,
è Fano ad imporsi e vincere
il torneo, grazie all’incredibile talento di Bargnesi,
di gran lunga il miglior
prospetto visto al torneo,
cui “rimproveriamo” solo
Matelica - Svariate decine
di pini neri, molti dei quali
dell'età di oltre 50 anni, sono
stati segati ed abbattuti, nella
zona industriale di Costa Cavalieri, dietro la Mensa Acli.
I poveri alberi erano stati
piantati probabilmente negli
anni '60 per delimitare il
confine di un lotto di terreno, dove comunque non
era poi stato edificato nulla
e nelle cui vicinanze non
vi erano neppure abitazioni
una serietà e maturità forse
eccessive, per un monello di
tredici anni! Per il resto, si è
vista passione per il gioco in
campo e voglia di ridere e
divertirsi fuori, proprio come
dovrebbe essere.
a.g.
residenziali, essendo appunto
una zona industriale. Non si
comprende quindi il motivo
per cui gli alberi siano stati
tagliati e a chi potessero dare
fastidio. Oltretutto la scelta
di tagliarli ora, in un periodo
in cui molte specie di uccelli
sono in piena riproduzione, è
stata quantomeno scellerata,
ed è altamente probabile che
insieme alle piante siano
stati distrutti anche numerosi nidi, con i loro nidiacei,
che erano ospitati nelle loro
chiome. Il taglio era stato
autorizzato dalla passata
amministrazione, si tratta
quindi dell'ultimo "regalo"
dell'ex sindaco Sparvoli, la
cui Giunta si è distinta per
aver sempre dimostrato uno
scarsissimo rispetto e tutela
nei confronti dell'ambiente
in generale e in particolare
del verde cittadino. Speriamo
che la nuova Giunta Delpriori
dimostri invece una maggiore
sensibilità nei confronti del
patrimonio arboreo della città
e dell'ambiente in generale
del nostro territorio e, conoscendo l'alto livello culturale
del nuovo sindaco e della sua
squadra, sono certo che da
questo punto di vista le cose
a Matelica cambieranno radicalmente e in senso positivo
rispetto al passato...
Danilo Baldini, Wwf Matelica
04/06/14 11.41
23
>SASSOFERRATO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Tre priorità in cento giorni
Parla il sindaco Pesciarelli: salute, raccolta differenziata, aree verdi
di BENIGNO AMORI
B
uongiorno signor sindaco. Complimenti per la
sua schiacciante vittoria. Come si sente?
Stanco dopo una campagna elettorale difficile ed intensa, ma ovviamente soddisfatto per il risultato
ottenuto, che mi carica di una grande responsabilità per il prossimo
quinquennio.
Secondo lei, quale è stato l’argomento clou della sua campagna
elettorale?
L’impegno di dare continuità ad
una politica sociale che mette al
centro la persona e la famiglia e
che tiene davvero conto dei problemi della società civile. Inoltre la
volontà di continuare nel percorso
di valorizzazione e promozione
del patrimonio storico, artistico,
culturale e paesaggistico di tutto il
nostro territorio.
Più del doppio di differenza tra
lei ed il suo avversario. Debolezza del perdente o superiorità del
vincitore?
In questa campagna elettorale
abbiamo incontrato tante persone
spiegando il lavoro svolto nei
cinque anni passati e proponendo
quello che intendiamo fare in futuro. Credo che il risultato elettorale sia stato il riconoscimento dei
buoni risultati ottenuti dalla passata
amministrazione e della serietà e
concretezza delle proposte.
Onore ai vinti. Una frase per
Roberto Fraboni
Augurio nel collaborare comunque
per migliorare la nostra comunità
nel rispetto dei ruoli assegnati.
Signor sindaco, ci dica tre cose
che farà, insieme al suo governo,
nei primi cento giorni del suo
mandato...
1) Piena operatività alla residenza
protetta e completamento del progetto della casa della salute.
2) Miglioramento del servizio di
raccolta differenziata, in particolare
nel periodo estivo nelle frazioni.
3) Avviare un programma di manutenzione delle aree verdi e delle
strade.
Ci può anticipare come sceglierà
la sua nuova squadra?
Ci sono dei vincoli da rispettare
con la scelta di due donne e due
uomini, valorizzando le competenze di ognuno. Ho intenzione di
coinvolgere tutti con l’assegnazione
di deleghe anche per i consiglieri.
Cosa ne pensa della “bocciatura”
nelle urne di due suoi passati
assessori?
Non parlerei di bocciatura. Le
capacità amministrative a volte
non coincidono con la capacità di
raccogliere preferenze.
Chi deve ringraziare più di tutti
per il risultato raggiunto?
Tutta la squadra si è impegnata con
entusiasmo in questo passaggio
difficile ma entusiasmante. Il gran
numero di preferenze raccolte dai
Nessuna sorpresa dalle urne
Le elezioni comunali sassoferratesi
non hanno riservato sorprese, se si
eccettua forse la misura del consenso per il sindaco uscente, Ugo
Pesciarelli (nella foto), confermato
con una percentuale molto alta, il
67,4%, pari a 2.753 voti. La comunità sentinate ha mostrato quindi di
apprezzare il lavoro svolto dall’Amministrazione negli ultimi 5 anni,
pur non rinunciando a innovare in
modo sostanziale la composizione
del Consiglio Comunale. Su 13
eletti, infatti, le matricole sono 6
(4 della maggioranza e 2 dell’opposizione).
L’età media è abbastanza giovane,
e importante è anche la presenza
femminile, con 6 donne che hanno
ottenuto tutte consensi piuttosto
larghi, in particolare nel gruppo di
maggioranza.
Venendo ai nomi, per la lista “Amministriamo Insieme – Ugo Pesciarelli Sindaco”, insieme al primo
cittadino entrano in Consiglio Sauro
Santoni, Paolo Stefanelli, Roberta
Leri, Daniela Donnini, Lorena
Varani, Cristina Bravi, Maurizio
Greci e Lucia Carini. Per la “Lista
Civica per Sassoferrato”, oltre al
candidato Sindaco Roberto Fraboni, siederanno in Piazza Matteotti
Biagio Marini, Pamela Damiani e
Marco Caverni.
Una fotografia, quindi, quella della
nuova assemblea civica, che mette
insieme novità ed esperienza, e che
è il risultato di una campagna elettorale vivace ma complessivamente
rispettosa, tutto sommato priva di
toni urlati e di animosità gratuite.
“E’ un voto che premia in maniera
inequivocabile la buona amministrazione di questi ultimi 5 anni, che
nonostante le difficoltà ha ottenuto
importanti risultati e aperto interessanti prospettive. I cittadini ci
hanno accordato una grande fiducia
e noi onoreremo gli impegni presi
con la serietà e la responsabilità
di sempre. Un grazie alla città
di Sassoferrato e soprattutto alla
squadra che ha lavorato con grande
entusiasmo e determinazione per il
raggiungimento di questa importante affermazione”, queste le prime
dichiarazioni di Pesciarelli.
Il suo competitor, Roberto Fraboni
si è fermato al 33,5%. In Consiglio
starà all’opposizione, ma l’approccio è costruttivo: “In primo luogo mi
sento, di ringraziare i 1326 elettori
che ci hanno dato fiducia, e quanti
ci sono stati vicini in questa difficile
campagna elettorale. Prendiamo
atto del risultato, ma nello stesso
tempo siamo soddisfatti di quanto
ottenuto. Dobbiamo considerare
che eravamo soli contro tutti, e aver
raggiunto il 32,51% non cosa è da
buttar via. Avremo ora quattro con-
siglieri, di cui due molto giovani,
Pamela Damiani e Marco Caverni.
Con l’esperienza di Biagio Marini
(consigliere uscente e già candidato
sindaco la scorsa volta, ndr) e mia
riusciremo sicuramente a dare un
valore aggiunto alla nostra opposizione. Opposizione che vorremmo
comunque collaborativa con l’Amministrazione,
perché per noi
quello che conta
è il bene di tutti
i sassoferratesi”.
Domenica 25 si
è votato anche
per il Parlamento Europeo. Su
questo fronte, a
Sassoferrato si
sono registrati
una grande affermazione del
Partito Democratico (44%) e
un sensibile arretramento del Movimento Cinque
Stelle (rispetto alle Politiche del
2013, col passaggio dal 33,6% al
24%). Discreta anche l’affermazione della Lega (3,4%, raffrontato allo
0,4% sempre delle Politiche 2013).
I risultati degli altri partiti sono stati
complessivamente in linea con la
media dei dati nazionali.
Francesco Iacobini
candidati ne è la testimonianza, e
ovviamente tutti i cittadini per la
fiducia accordatami.
Cosa le é riuscito meglio nei
passati cinque anni di amministrazione di Sassoferrato e cosa
meno?
Meglio aver saputo far lavorare in
piena collaborazione tutta la squadra - assessori e consiglieri - per
il raggiungimento degli obiettivi
indicati. Meno non aver saputo
comunicare ai cittadini il lavoro
che si stava svolgendo e le difficoltà
incontrate.
Uno sbaglio che non farebbe mai
più?
Quando si svolge un gran lavoro
in mezzo a tante difficoltà qualche
errore si può commettere, é umano.
Circa un votante su tre non si
è recato alle urne. Ha una sua
spiegazione?
È il segno di quella disaffezione dei
cittadini nei confronti della politica
che si è manifestata in questi ultimi
anni e che purtroppo non risparmia
neanche le elezioni
amministrative.
Cosa ricorderà
con nostalgia di
questa campagna
elettorale?
Le tante persone che abbiamo
incontrato e che
hanno manifestato
l’esigenza di un
dialogo continuo con chi le amministra.
Cosa si sente di dire a tutti i sassoferratesi?
Ci avete dato fiducia e noi onoreremo gli impegni assunti. Continuiamo a collaborare e sicuramente
otterremo importanti risultati per
migliorare la nostra bella Sassoferrato.
Un mercatino “giovane” Gratta e vinci,
per la raccolta Avsi una denuncia
Domenica primo giugno di fronte alla chiesa di San Facondino
si è svolto il primo
mercatino per la raccolta di fondi a favore
di Avsi per continuare
un’ adozione a distanza in Argentina. Come
è noto Avsi da molti
anni sostiene opere
missionarie cristiane
in tutto il mondo con
particolare attenzione
all’ educazione e allo
sviluppo dei popoli. L’iniziativa è stata
ideata, organizzata e
realizzata dal Consiglio comunale delle
Ragazze e dei Ragazzi
dell’Istituto Comprensivo Sassoferrato, dando seguito al percorso
educativo intrapreso
ormai da anni. La mattinata è iniziata con una
bella colazione insieme al Bar, ragazzi e alcune
insegnanti, poi abbiamo cominciato ad allestire il
mercatino con oggetti per lo più fatti dai ragazzi
e in parte offerti dal supermercato Tigre sempre
disponibile a sostenere queste iniziative. È da
sottolineare l’impegno e l’attenzione dimostrata
da tutti i ragazzi presenti, ma è stato anche un
momento di aggregazione e di festa. Numerosa
la partecipazione dei Sassoferratesi, compreso
il sindaco, che generosamente hanno sostenuto
questa iniziativa che è finita all’ora di pranzo.
23 sasso.indd 2
Lei ruba biglietti “Gratta e Vinci”
nel bar-ristorante dove lavora ed
il suo collega-compagno riscuote
i tagliandi vincenti in un altro bar
sempre del paese. Una riscossione
a km zero che costerà però molto
cara ai due giovani che sono stati
denunciati questi giorni dai carabinieri della stazione di Sassoferrato
per furto aggravato lei e ricettazione
lui. Il fatto è successo nei primi
giorni del mese di maggio mentre il proprietario dell’ex Osteria della Bistecca, locale
abbinato ad un distributore di benzina, Sandro B., stava in piena trattative per cedere
la gestione del suo esercizio. Un momento molto delicato e così impegnativo per l’uomo, vedovo da meno di un anno, che lo ha fatto trascurare di verificare al momento
del carico, quel primo lunedì del mese, il numero totale dei biglietti consegnati. “Che
mancava un’intera serie me ne sono accorto solo due giorni dopo, di mercoledì – racconta l’uomo. Un blocco di quindici biglietti Maxi Miliardario del valore ognuno di
venti euro. Ovviamente ho immediatamente denunciato alla stazione dei Carabinieri di
Sassoferrato che mi mancava un’intera serie”. Denuncia che fa scattare le indagini. La
svolta avviene pochi giorni dopo quando Lottomatica segnala che, sempre a Sassoferrato, ma in un’altra ricevitoria, vincite collegate a biglietti con matrice che risultavano
appartenere al blocco rubato, erano state riscosse. Fisionomisti, i titolari del bar sentinate, descrivono ai militari dell’Arma, le sembianze del ragazzo venuto a percepire la
vincita. Elementi fondamentali che aiutano i Carabinieri ad identificare proprio nella
persona di un dipendente dell’esercizio derubato il giovane fortunato vincitore. Dubbi
però rimangono e, per completare le investigazioni, gli uomini dell’Arma decidono di
setacciare fotogramma per fotogramma i video delle telecamere installate sul luogo
di lavoro. Un lavoro certosino che permette di scoprire che la compagna del giovane,
anche lei dipendente dell’Osteria, con un'azione lampo tale da essere non facilmente
identificata attraverso le videate, era stata lei ad aver sottratto il blocchetto. Prove in
mano, la ragazza è stata denunciata per furto aggravato mentre per il suo ragazzo quello
di ricettazione. “Difficile per me – commenta Sandro l’ex titolare – accettare il fatto
che sono stato derubato da questi due ragazzi. Io mi fidavo di loro, della loro serietà.
Prendo atto della denuncia, ma faccio fatica a credere che chi mi lavorava a fianco in
realtà non lo faceva con onestà”.
per due persone
Infine abbiamo anche avuto la soddisfazione di
aver raggiunto l’obiettivo economico prefissato
che ci permette di fidelizzare l’adozione della
bambina argentina.
L’aiuto più importante di questo gesto, come
anche per altri gesti simili (la visita alla Casa
di Riposo e la raccolta del Banco Alimentare)
rivolti al bisogno e al bene dell’altro, è una
crescita personale, una maggiore comprensione
dell’altro e conoscenza di sé.
Consiglio comunale delle Ragazze
e dei Ragazzi
Veronique Angeletti
04/06/14 11.46
24
>DEFUNTI<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
TRIGESIMO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO'
Mercoledì 11 giugno
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S.NICOLO'
(Centro Comunitario)
Martedì 10 giugno
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S.NICOLO'
(Centro Comunitario)
Lunedì 16 giugno
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa della cara
ANGELA ALATI
in MELONI
Tutti i familiari nel ricordarla con
tanto affetto a quanti la conobbero ed amarono, faranno celebrare
una S.Messa di suffragio sabato 14
giugno alle ore 17. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
LORENZO CACCIANI
11/06/99
11/06/14
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Lunedì 16 giugno
ricorre il 5° anniversario
della scomparsa dell'amatissimo
ENRICO PROSPERI
La moglie, le figlie, i generi, le
nipoti, il pronipote ed i parenti lo
ricordano con affetto. S.Messa venerdì 13 giugno alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
"In ricordo di te che hai vissuto intensamente... grazie perchè il tuo
amore ha reso la nostra vita speciale... sempre con noi e ovunque".
La moglie e le figlie
CHIESA di S.GIUSEPPE LAV.
Lunedì 9 giugno
ricorre il 6° anniversario
della scomparsa dell'amato
La moglie, la figlia, il genero, i nipoti ed i parenti tutti lo ricordano
con immenso affetto. La S.Messa
sarà celebrata alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
"Gli anni passano veloci
ma sei sempre vivo
e presente nei nostri cuori".
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Giovedì 29 maggio, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Venerdì 30 maggio, a 97 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Sabato 24 maggio, a 80 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LUCIA CIAPPELLONI
ved. SORCI
Lo comunicano i figli Giacomo,
Silvano, Giovanni, Gino, le nuore
Giuliana, Oriana, Valeria, Angela, i
nipoti, i pronipoti, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ILVA PIETRUCCI
ved. BENVENUTO
DINA ALBERTI
ved. COACCI
Lo comunicano i figli Tersilio, Lucia
e Maurizio, le nuore, gli amatissimi
Barbara, Manuel, Chiara, Ruggero,
Giulia, ed i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
Lo comunicano i figli Maria Franca,
Bruno e Brunella, i generi, la nuora,
i nipoti, i pronipoti, il fratello, le sorelle, le cognate ed i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
DIEGO BIGIARELLI
I familiari lo ricordano con affetto.
S.Messa mercoledì 11 giugno alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
"Il giorno fu pieno di lampi; ma ora
verranno le stelle, le tacite stelle".
SALVATORE MIRABELLA
La moglie e la figlia lo ricordano con
affetto.
S.Messa martedì 10 giugno alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO' - Centro Comunitario
Nella ricorrenza dell'anniversario della morte degli amati
ALCESTE BACCHETTI
e INES SERBASSI
i figli, i nipoti ed i parenti li ricordano con affetto. S.Messa sabato 7 giugno
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
Domenica 1 giugno, a 81 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA RUGGERI
in VENTURA
Lo comunicano il marito Luciano, il
figlio Marco con la nuora Martina ed
i nipoti Margherita e Mattia, i parenti tutti.
Marchigiano
CHIESA di S.VENANZIO
Venerdì 6 giugno
ricorre il 13° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARIA TERESA PRIORETTI
in STROPPA
Il marito, i figli, i nipoti, la sorella
ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa sabato 7 giugno alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
RINGRAZIAMENTO
Domenica 1 giugno,
è mancata all'affetto dei suoi cari
OLGA RIGANELLI
ved. CARNEVALI
Lo comunicano Ada con Salvatore,
la nipote Claudia con Attilio e la piccola Giorgia, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 2 giugno, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ENEIDE LAURENZI
ved. PELLEGRINI
Lo comunicano i figli Milvia e Domenico, il genero Erminio, la nuora
Maria Lidia, i nipoti, i pronipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
La famiglia GOFFREDI
commossa per la partecipazione di
affetto tributata al loro caro
ORESTE
ringrazia quanti in vari modi si
sono uniti al lutto
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
La famiglia MARCELLI
ringrazia quanti si sono uniti al
dolore per la perdita della cara
DOMENICA
Marchigiano
CHIESA della MISERICORDIA
Sabato 14 giugno
ricorre il 17° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARIANTONIA SCARAFONI
in BROCCHINI
I figli, le nuore, i nipoti ed i parenti
la ricordano con affetto. S.Messa
sabato 14 giugno alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
GLI ANNUNCI VANNO
PORTATI IN REDAZIONE
ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA
MARIA FARINELLI
La famiglia PATRIZI commossa
per la partecipazione di affetto
tributata alla cara MARIA
ringrazia quanti si sono uniti al
lutto
Marchigiano
TRIGESIMO
ANNUNCIO
Mercoledì 28 maggio, è mancata
all'affetto dei suoi cari
NICCOLA BACCI
ved. ANTICI
Lo comunicano la sorella Franca,
le cognate, i nipoti, i parenti tutti
e le persone che l'hanno assistita
durante la lunga malattia.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 30 maggio, a 85 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARGHERITA DOMINICI
in COCILOVA
Lo comunicano il marito Alfio, la
figlia Bruna, il genero Vittorio Basilici, i nipoti Federico, Marco, Simonetta con Massimo, il fratello Aldo,
i parenti tutti.
Marchigiano
S.Messa mercoledì 11 giugno alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
"Le preghiere arrivano in cielo
come fili di luce".
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
"La nostra lampada arderà
dei sacrifici fatti con amore
se siamo pieni di gioia"
Madre Teresa
CHIESA S.M.DELLA PORTA
(Chiesa piccola)
Cerreto d'Esi
Martedì 10 giugno
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amatissimo
EZIO SALARI PECCICA
"Sei sempre nei nostri cuori.
Ci manchi ogni giorno di più".
La tua famiglia
S.Messa martedì 10 giugno alle ore
18.30 nella chiesa della Sacra Famiglia. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Onoranze Funebre Santarelli
FIORE TOZZI
"Ago'', il capitano
che volle andarsene
Venerdì scorso è ricorso il ventennale di quel maledetto giorno in cui
Agostino Di Bartolomei (nella foto) ha deciso di andarsene. Così senza
preavviso, senza nemmeno salutare. Sua moglie, suo figlio e tantomeno
i suoi tifosi. Quegli stessi che, nonostante avesse già attaccato gli
scarpini al chiodo da un po’, ancora lo adoravano come quando era
protagonista calcando il terreno di gioco. Lui era un tipo taciturno ma
sensibile e profondo, appassionato d’arte (amava collezionare orologi
e quadri d’autore), schivo, che faticava a stare davanti alle telecamere
nonostante in campo fosse un leone indomabile. Il capitano era uno
che non amava le polemiche e che mai ha fatto un gesto scorretto, mai
si è reso protagonista di una cattiveria in campo (e nemmeno nella sua
vita privata stando a quello che racconta di lui chi ha avuto la fortuna
di conoscerlo e frequentarlo fuori dal circolo mediatico del mondo
pallonaro). “Ago” (così lo chiamavano i tifosi) era un uomo riflessivo,
uno che mai si è lasciato andare a commenti banali o insensati. Già
allora ci si chiedeva come mai ancora non fosse rientrato nel mondo
del calcio da allenatore o da direttore tecnico, magari proprio nella
sua Roma. Forse proprio perché troppo onesto, troppo corretto, poco
personaggio, poco rissoso e soprattutto troppo di parola per far parte
integrante del sistema. Lo sapevano tutti molto bene e tutti lo rispettavano
per questo, anche i tifosi delle squadre avversarie che mai gli hanno
dedicato un coro o uno sfottò offensivo.
Si diceva che non navigasse nell’oro a qualche anno dal suo ritiro e
che avesse collezionato parecchi debiti con una compagnia di assicurazioni che lui stesso aveva fondato, che era profondamente cambiato
da quella finale dell’allora Coppa dei Campioni che perse ai rigori con
il Liverpool nel suo stadio Olimpico (e che proprio per questo avesse
scelto quella data per andarsene esattamente dieci anni dopo), che
avesse qualche problema in famiglia, che fosse rimasto profondamente
turbato e dispiaciuto dal disinteresse della sua Società che, sempre a
quanto si narrava allora, non lo avesse molto facilitato nemmeno nella
realizzazione di un suo progetto calcistico a San Marco (frazione di
Castellabate) paese dove lui viveva… Si era proprio per questo scontrato
anche profondamente con la burocrazia (e forse con altro, chissà…):
voleva dar vita ad un centro sportivo per bambini dove aveva invitato a
più riprese il “barone” Liedholm (che però mai lo raggiunse).
Forse si era sentito irrimediabilmente tradito da qualcuno o da qualcosa.
Tante, decisamente troppe, sono state le illazioni sulle motivazioni che
lo portarono a quel tremendo gesto estremo. Solo lui certamente sa
la verità e ha deciso di portarla con sé lasciando a tutti noi, anche a
distanza di vent’anni, solamente grande sgomento e dispiacere. Il rammarico, ancora oggi, di non aver capito. Anche perché non c’è mai una
ragione sufficiente che possa giustificare la voglia di non lottare più, di
non voler continuare ad andare avanti. Ancor più nel suo caso, uomo
d’onore, stimato e intelligente, oltre che grande calciatore e conoscitore
del mondo calcistico e non solo.
Venti anni fa ci lasciava Massimo Troisi
Il 4 giugno 1994 – venti anni fa - ci lasciava l'artista campano Massimo Troisi. Tanto teatro e cinema in carriera e
l'oscar sfiorato con “Il Postino”. “Si è più registi prima di andare a dormire, quando si va in bagno, parlando con
la propria moglie, piuttosto che sul set”. Parlava così del suo lavoro, Massimo Troisi. Una frase che forse sintetizza
come poche lo spirito dell’attore, regista, in una sola parola, artista. Definizione da accompagnare alla provenienza
geografica: napoletano. O meglio, di San Giorgio a Cremano, dove era nato, nel 1953, in una casa piccola e sovraffollata. Il cinema apparteneva alla seconda vita del Troisi attore: l’esordio con ‘Ricomincio da tre’ (1981) era
arrivato dopo anni di teatro. Prima il gruppo i ‘Saraceni’, poi con gli amici Lello Arena e Enzo Decaro ne ‘La Smorfia’
aveva fatto il suo ingresso in tv e si era fatto conoscere sul palcoscenico nazionale. Con delle caratteristiche che
appartenevano solo a lui: una parlata spesso incomprensibile e un volto come una maschera, in grado di adattarsi
all’interlocutore e ai personaggi interpretati, fossero San Gennaro o l’arcangelo Gabriele. Il successo sul piccolo
schermo lanciò Troisi come regista e nelle sale: ‘Scusate il ritardo’ fu apprezzato dalla critica ma il trionfo di pubblico
e di incasso, condiviso con Roberto Benigni, giunse con "Non ci resta che piangere" (1984). Continuò con “Le vie
del Signore sono finite” (1987) e "Pensavo fosse amore... e invece era un calesse" (1991), poi fu Ettore Scola a
chiamarlo nel "Il viaggio di Capitan Fracassa" (1990).
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L'Azione 7 GIUGNO 2014
>CHIESA
La fede di Sant'Antonio
ed una testimonianza
eloquente:
è festa a Santa Caterina
La Basilica di Sant'Antonio
a Padova
Una lezione dalla mula
P
i FRANCESCANI di FABRIANO
rima di salire al cielo Gesù ha dato agli Apostoli un
compito perché lo svolgessero prima del suo ritorno:
Evangelizzate tutte le genti, battezzandole nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
E’ un bel compitino.
- evangelizzate tutte le genti! Non, dunque. la piccola provincia
romana della Palestina, perché il regno che io sto predicando
e che si deve instaurare sulla terra è un regno a dimensione
universale;
- Battezzatele nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito.
E’ quanto dire: santificatele.
Se si pensa che quei dodici Apostoli, se li era scelti proprio Lui,
uno ad uno, e che Lui aveva personalmente cercato di formarli
sia con annunci fatti insieme alla tanta gente che lo seguiva,
sia in privato, e che, dopo tre anni ancora non avevano capito
neanche di quale regni il Signore parlava…
Se si pensa che i futuri “Conquistatori del mondo” sapevano
si e no bestemmiare un po’ di aramaico, viene da domandarsi
se ha senso la missione che Gesù affida a loro nell’imminenza
del suo ritorno al Padre.
Quale Vangelo dovranno annunciare se ancora non hanno
capito neanche l’argomento dell’annuncio?
Quale battesimo di santificazione dovranno amministrare se –
secondo l’ammissione di Pietro - loro sono peccatori confessi?
Per noi non hanno senso quelle missioni, perché siamo scorderelli. Ma per Lui no. Aveva detto tante volte: “Non vi preoccupate che cose rispondere ai Magistrati: Vi sarà suggerito
quello che dovrete dire.
E ancora: Io sono con voi fino alla fine del mondo.
E ancora: E’ per la forza dello Spirito Santo che mi renderete
testimonianza.
Perché questa chiacchierata? Solo perché pochi giorni fa, un
amico carissimo mi ha detto: ‘Come si fa a credere che alla
predicazione di S. Antonio da Padova tanti si convertivano e
credevano.?. E’ semplice, risposi: perché Lui credeva che
le parole che diceva gliele suggeriva Dio. E la parola di Dio
è sempre efficace. “Ma i miracoli, come faceva a farli”? ‘Te
l’ho detto, risposi: perché ha creduto alla parola di Gesù: i
miracoli che io compio li compirete anche voi, e ne compirete
di maggiori. E’ questione di fede. L’ha detto Gesù: Tutto è
possibile a chi crede.
Quante volte ho ripensato a quando un sedicente ateo propose
a S. Antonio di portare l’Eucaristia. E se la sua mula, che
avrebbe portato lui, digiuna da tre giorni, si fosse inginocchiata
davanti all’Eucaristia, anziché divorare l’ottima biada che le
veniva offerta, allora avrebbe creduto anche lui, il miscredente.
Poveretto! Aveva bisogno di una lezione di una mula! E l<a
bestia gliela diede la lezione.
Ma se noi fossimo stati al posto di S. Antonio avremmo accettato quella sfida? Penso proprio di no. Sapete perché? Perché
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 8 giugno dal Vangelo
secondo Giovanni (Gv 20,19-23)
Una parola per tutti
Gli apostoli, nel giorno della Pentecoste ebraica, vivono un grande senso di solitudine e di paura. Infatti si
sono chiusi in casa per timore che i giudei facciano loro del male come era avvenuto a Gesù. Nonostante le
porte chiuse, improvvisamente appare Cristo risorto augurando la pace. Nella Bibbia questa parola, shalom,
è molto importante perché significa una vita piena, felice, alla presenza di Dio. I discepoli rimangono probabilmente interdetti e dubbiosi, forse pensano ad un fantasma; il Signore, allora, mostra i segni inequivocabili
della croce. A questo punto lo riconoscono e vivono quella gioia e quella pace profonda del cuore che era
stata loro promessa. Gesù crocifisso e risorto consegna all’umanità intera, attraverso la Chiesa, la missione
che lui stesso ricevette dal Padre: portare la parola di Dio fino ai confini del mondo. Da questo momento
lo Spirito verrà elargito per rimettere i peccati e ristabilire quella “pace” che crea perdono, accoglienza e
comunione fraterna.
Come la possiamo vivere
- Il segreto per sperimentare la pace vera è la preghiera. È durante il colloquio intimo con il Signore che
possiamo sperimentare il suo immenso amore!
- Lo Spirito Santo attualizza ed incarna il Vangelo, manifestandosi attraverso doni particolari che permettono
di comprendere i segni dei tempi.
- Gesù ha promesso che il Padre celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono. La strada è
dunque chiedere senza indugi.
- Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. In
ciascuno di noi ora è data una particolare manifestazione della grazia, così che ogni fratello sia indispensabile
per l’altro e nessuno possa pensare di salvarsi da solo.
- Gesù alitò e disse: “Ricevete lo Spirito Santo”. Ed è quindi con l’aiuto della terza Persona della Santissima
Trinità che noi possiamo svolgere la missione affidataci, cercando sempre la via della riconciliazione, che
significa perdonare il torto ricevuto perché anche noi siamo stati perdonati.
25 chiesa.indd 2
la nostra fede è inesistente.
S. Antonio credeva alla parola di Gesù come avevano creduto
i Dodici Apostoli incaricati di evangelizzare il mondo senza
aver capito su che cosa avrebbero dovuto evangelizzarlo.
Perché credere è chiudere gli occhi e dire: Signore voglio
vedere tutto con gli occhi tuoi.
Allora Lui si sostituisce a noi, o meglio allora Lui ci investe
della sua onnipotenza. Tutto è possibile a Dio.
Si è concluso in Diocesi il secondo anno dedicato alla ‘fede’.
Ce ne sarà un terzo? Magari!… Perché tanto, ma tanto dipende
dal credere.
Di queste cose rifletteremo nei giorni del triduo (martedì 10,
mercoledì 11, giovedì 12 giugno) nel quale ci prepareremo a
festeggiare S. Antonio.
In quei tre giorni si celebreranno, a S. Caterina, tre S. Messe:
ore 7-9-18.30.
Venerdì 13 giugno, festa del Santo, le Ss. Messe saranno
saranno alle 7- 8, 9, 10, 11, 12.
La benedizione dei bambini e dei gigli sarà alle 18, 25; subito
dopo (18.30) verrà celebrata l’ultima Messa.
Dal 10 sarà attivo un mercatino: il ricavato andrà devoluto
totalmente alle Missioni.
Dalle ore 7.30 (circa) del 13 giugno sarà disponibile, per tutta
la giornata, il pane benedetto.
Ci sarà disponibilità di confessori per tutta la mattina del 13
giugno.
VEGLIA ED ORDINAZIONE
“La vocazione è un frutto che matura nel campo ben coltivato dell’amore reciproco che si fa
servizio vicendevole, nel contesto di un’autentica vita ecclesiale. Nessuna vocazione nasce
da sé o vive per se stessa. La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nella terra
buona del popolo fedele, nell’esperienza dell’amore fraterno”.
Così ha scritto papa Francesco nel Messaggio per la Giornata di Preghiera per le Vocazioni lo
scorso 11 maggio. Ed è proprio questo che ci ha testimoniato il nostro Ruben Bisognin (nella
foto) nelle varie tappe del tour vocazionale che si è svolto venerdì 30 maggio. In una sera la
testimonianza di Ruben ha toccato Sassoferrato, Fabriano e Matelica accompagnato da giovani
musicisti, seminaristi del Seminario di Ancona. La vita di Ruben è stata attraversata dall’amore
di Cristo che gli ha fatto desiderare di dare a Lui tutta la vita nel servizio dei fratelli. Ed il
talento che il Signore dona va giocato perché tutti possano riconoscere ed amare il Signore.
E così anche la musica è parte della Vocazione, strumento di annuncio e di lode. Coloro che
hanno partecipato ai concerti – testimonianza hanno fatto proprio l’esperienza di una bellezza e
di una gioia che si fa canto, ascolto e preghiera. Ed ora tutta la Diocesi è invitata a mobilitarsi
perché questo evento ci riempia di gioia e di entusiasmo,
nel dare tutta la vita a Gesù e alla sua Chiesa. Il
Vescovo chiama soprattutto i giovani a preparare questa Ordinazione e ad essere
missionari nel coinvolgere amici,
vicini e lontani.
Il prossimo appuntamento sarà
la Veglia di preghiera alla vigilia
dell’Ordinazione, il 13 giugno alle
ore 21 nella chiesa della Collegiata
a Cerreto d’Esi. E poi la solenne
ordinazione presbiterale sabato 14
giugno alle ore 18,30 in Cattedrale
a Fabriano.
04/06/14 12.25
26
>CHIESA<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Quelle fiaccole nella notte
Una serata al Colosseo per difendere ogni confessione religiosa
di FRANCESCO IACOBINI
S
ono 39 le nazioni del mondo in cui è vietato per legge
il cambio di confessione
religiosa, 25 quelle in cui i
cristiani sono perseguitati come tali.
Basterebbero questi numeri di un
recente rapporto dell’Unione Europea a dimostrare quali siano le
condizioni reali in cui vivono oggi
milioni di persone, soprattutto in
Africa e in Asia, passando per il
Medio Oriente.
Noi siamo colpiti dagli episodi
più clamorosi che si impongono
alle cronache, e che riguardano
cristiani impegnati o comuni, nelle
situazioni più disparate: rapimenti,
assassinii, condanne a morte, conversioni forzate, ecc.
Ma oltre ai fatti noti c’è una vasta
coltre di buio che inghiotte le sofferenze e, in tantissimi casi, il vero
e proprio martirio di questi discepoli di Cristo, colpevoli soltanto di
professare pacificamente la propria
fede, rifiutando di abiurarla.
Su questo buio, su questa autentica
notte dell’odio e dell’indifferenza,
sono stati accesi i riflettori la sera
del 15 maggio a Roma, ai piedi
del Colosseo, per iniziativa della
Comunità di Sant’Egidio e della
Comunità Ebraica della Capitale.
Il Colosseo è il luogo simbolo del
martirio, soprattutto di cristiani ed
ebrei, e ancora nell’anno del Grande
Giubileo del 2000, per volontà di
Giovanni Paolo II, è stato il centro
di una grande celebrazione della
memoria di tutti coloro che nei
secoli hanno perso la vita in modo
violento a causa della fede.
In questo 15 maggio 2014, l’Anfiteatro Flavio è stato illuminato solo
dalle fiaccole dei partecipanti alla
manifestazione, che ha presentato
una nuova, dolorosa panoramica
sui diversi fronti mondiali in cui
l’odio e la persecuzione religiosa
producono oggi violenza e morte a
ritmi inarrestabili.
Alla presenza anche di una piccola
S.Egidio e comunità ebraica
tra i promotori dell'iniziativa:
anche noi eravamo presenti
rappresentanza della comunità musulmana, le fiaccole hanno inteso
simboleggiare lo sforzo umile di
richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica occidentale su
questa autentica tragedia, che pare
consumarsi nell’indifferenza dei
più, o comunque nella distrazione
e nella sottovalutazione.
La lentezza dell’Occidente nel
prendere coscienza di questi problemi, infatti, è stata la costante degli
ultimi anni.
Le ragioni sono complesse e vanno
analizzate con uno spirito alieno dal
facile vittimismo, dalla lamentosità
di maniera o, peggio, dal narcisismo
da salotto.
Certamente, pesa nell’opinione
pubblica di casa nostra la concentrazione su quanto avviene nel
proprio emisfero, che soprattutto
oggi, con i suoi grandi problemi
economici e sociali, assorbe ancora
più di prima le energie, gli sforzi e
gli stessi sguardi della gente comune, preoccupata per il futuro.
La distanza effettiva, a parte ogni
chiacchiera buonista, dai problemi
strutturali dei Terzi e Quarti mondi,
dove la caccia ai cristiani si manifesta e si sviluppa, è del resto visibile, soprattutto in Europa, anche
nell’impreparazione strutturale di
fronte ai fenomeni dell’immigrazione, con tutto ciò che li origina e
che ne consegue.
Ma l’atteggiamento del Primo
Mondo sull’odio anticristiano è
condizionato pure dall’approccio
dei cristiani occidentali medesimi,
che qui da noi sentono di dover
farsi perdonare il potere lungamente
esercitato, dimenticando però che
oggi, in gran parte del globo, la
loro è la religione dei senza potere,
delle fasce più basse e dei ceti meno
visibili e decisivi.
C’è un senso di colpa storico,
probabilmente squilibrato nei suoi
contenuti essenziali, che impedisce
oggi al cristianesimo dei Paesi
avanzati di relazionarsi in modo
efficace con la sorte tragica dei
loro fratelli di fede dispersi negli
emisferi lontani.
A ciò occorre aggiungere una
sorta di “fatica ecumenica”, che si
manifesta anche in una non troppo
grande solidarietà tra le diverse
confessioni cristiane.
Con ciò non si vuol dire che a prevalere tra esse siano l’indifferenza
e l’inazione, ma di certo – è il
rilievo di uno storico come Andrea
Riccardi, che lavora molto su questi
problemi – si potrebbe fare molto
di più e di meglio sul piano della
sensibilizzazione, della diffusione
delle informazioni e quindi della
messa in opera di iniziative concrete, sempre tenendo conto dei
complessi scenari geo-politici in cui
tali questioni si inseriscono.
Come si vede, quindi, il dramma
dei martiri contemporanei provoca
a diversi livelli: quello della fede,
per il suo senso teologico; quello
della condivisione, perché si è
chiamati a sentire, a vivere queste
tragedie in un orizzonte più prossimo, più vicino, anche con forme di
solidarietà concreta; e quello della
politica, che tiene dentro di sé anche
il piano della cultura e della consapevolezza civile, e che ha il compito
di promuovere – anche oltre ogni
speranza visibile, anche sfidando
ogni pazienza – le soluzioni possibili, nei luoghi qualificati e con gli
strumenti che gli sono propri.
E’ solo così che si può intravedere
una luce in tutto questo buio, è
solo questa fatica buona, che tiene
insieme profezia e realismo, che
può animare, in una notte che appare senza fine, una fiaccola viva
e tenace.
Pellegrini alla Madonna della Grotta
Almeno 150 pellegrini domenica
25 maggio hanno camminato pregando insieme al proprio vescovo
don Giancarlo e agli amici dell’Unitalsi per raggiungere il santuario
della Madonna della Grotta dove,
immersi nell’immaginifico scenario offerto dal sacro luogo, hanno
potuto godere di un momento di
autentico ristoro dell’anima con
la celebrazione della Santa Messa
durante la quale forti vibravano le
parole del vescovo nell’indicarci la
Madonna come Colei che sempre
con amore e con determinazione
ci porta a Cristo come la strada da
seguire.
Dopo la celebrazione eucaristica
i pellegrini hanno visitato con devozione il santuario letteralmente
incastonato nella roccia nel luogo
dove la tradizione cristiana ricorda
l’apparizione della Santa Vergine
ad un pastorello del luogo avvenuta
all’inizio del secondo millennio.
E dopo lo spirito, anche il corpo ha
trovato il giusto ristoro con una merenda per chiudere in allegria. Sulla
via del ritorno la manifestazione
della gratitudine per il bel pomeriggio passato insieme, gratitudine
che va al nostro vescovo sempre
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ FESTA DI SAN VENANZIO AD ALBACINA: sabato 7 giugno alle ore 20.30, Santa
Messa e processione.
~ PELLEGRINAGGIO MACERATA-LORETO: sabato 7 giugno alle ore 20.30 allo stadio
"Helvia Recina" di Macerata S. Messa presieduta dal Card. Parolin, Segretario di Stato.
~ CRESIME NELLA CONCATTEDRALE DI MATELICA: domenica 8 giugno alle ore 10.
~ CRESIME ALLA SACRA FAMIGLIA: domenica 8 giugno alle ore 11.30.
~ ASSEMBLEA DEI VESCOVI DELLE MARCHE: mercoledì 11 giugno alle ore 9.30 a Loreto.
~ IL VESCOVO CELEBRA A MONTORSO DI LORETO PER GLI INCARICATI DELLA
PASTORALE GIOVANILE DEL CENTRO ITALIA: mercoledì 11 giugno alle ore 19.
26 chiesa.indd 2
presente nei momenti tradizionali
della devozione del popolo di
Fabriano alla Madonna, agli amici
dell’Unitalsi grazie al cui impegno
molti hanno potuto partecipare,
alla comunità della frazione di San
Giovanni per il supporto logistico
e infine a chi ha preparato panini
e dolcetti.
E insieme ai ringraziamenti il
saluto di tutti al prossimo anno,
nella speranza di essere sempre più
numerosi. Ma intanto l’Unitalsi non
va in vacanza.
E tra le tante iniziative che propone
nello spirito dell’associazione, segnala la partecipazione all’udienza
di Papa Francesco con il pellegrinaggio a Roma l’1 e 2 luglio.
Per chi volesse ricevere informazioni può rivolgersi in sede in via
Berti. Telefono: 0732/629326;
389/1620153; 389/1620193.
Unitalsi Fabriano
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
- Cattedrale S.Venanzio
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- M. della Misericordia
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Cattedrale S.Venanzio
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Collegiglioni
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S.Maria in Campo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
- Regina Pacis
04/06/14 11.43
27
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Centinaia
di appassionati
hanno potuto
vedere all'opera
i campioni
>SPORT
Foto di Matteo Mingo
MOTOCICLISMO
Enduro - Campionati Assoluti d'Italia
Uno spettacolo di emozioni
Grande successo: Fabriano si candida per ospitare i Mondiali
I
di GIOVANNI BALDUCCI
e GIORGIO CARTONI
l 24 e 25 maggio a Fabriano si sono
svolte la quarta e quinta prova dei
Campionati Assoluti d’Italia di Enduro, con l’organizzazione impeccabile
(a detta di tutti gli addetti del settore,
compreso il responsabile di tutto
l’enduro italiano ed ex campione del
mondo Franco Gualdi) del Moto Club
Artiglio. Il sodalizio di Attiggio, nato
nel 2002 in ragione della passione per
questa disciplina sportiva dei ragazzi
residenti nella frazione, è riconosciuto
quale protagonista di assoluto rilievo nazionale nell’organizzazione di
competizioni fuoristradistiche, infatti
ha già organizzato: nel 2007 il Campionato Italiano Major; nel 2008 il
Campionato Italiano Under 23; nel
2010 il Campionato Italiano Senior;
nel 2011 gli Assoluti d’Italia; nel 2012
il Trofeo Nazionale KTM. I ragazzi del
sodalizio attiggiano, coadiuvati durante
le due giornate di gara anche dagli
appassionati di Fabriano e dai moto
club di Matelica e Pievebovigliana,
hanno disegnato un tracciato di 51
km da ripetere 4 volte per ogni giorno
di gara, allestendo 3 prove speciali
spettacolari ed impegnative: il Cross
Test su un terreno dell’agriturismo La
Ginestra (museo dell’arte contadina)
gentilmente concesso dalla famiglia
Marcaccini; l’Enduro Test ad Attiggio
e l’Extreme Test a Santa Maria tra sassi, tronchi e un continuo sali e scendi
su un terreno - disposto ad anfiteatro
naturale - particolarmente adatto ad
una manifestazione di tale importanza.
IV PROVA
ASSOLUTI D’ITALIA
Una giornata accompagnata dal sole
e dal caldo ha caratterizzato la quarta
prova del campionato, conquistata da
uno scatenato Johnny Aubert. Purtroppo
la giornata non è partita nei migliori
dei modi: Nicolas Pellegrinelli è stato
vittima di un incidente stradale prima
della partenza della competizione.
27 sport.indd 2
Trasportato al nosocomio fabrianese,
gli è stato prognosticata la lussazione
del femore della gamba sinistra, subito
rimesso in asse dall’equipe medica
(fortunatamente un incidente di gravità
molto minore rispetto a quanto riportato
in un quotidiano locale). Auguriamo
a Nicolas la pronta guarigione! Bella
la lotta nelle varie classi: battaglie sul
filo dei secondi hanno entusiasmato il
numeroso pubblico presente. La E1 2T
viene vinta da Davide Soreca, mentre
la E1 porta la firma di Thomas Oldrati.
Alex Salvini si conferma il re della E2,
e Manuel Monni risale sul gradino più
alto del podio della E3 dopo un avvio di
stagione difficile per un infortunio alla
mano. Johnny Aubert si aggiudica la
categoria riservata ai campioni stranieri
e la classifica Assoluta di giornata.
V PROVA
ASSOLUTI D’ITALIA
È stata ancora una giornata di fuoco
a Fabriano con gli Assoluti d’Italia; i
nostri campioni hanno affrontato anche
domenica le tre speciali allestite dal
Moto Club Artiglio, percorrendole per
quattro giri. Nonostante la consistenza
del tracciato, le dispute per la conquista
della prima posizione si sono consumate sul filo dei secondi. Ad entusiasmare
gli animi dei numerosi appassionati
che sono accorsi ad assistere allo
spettacolo degli Assoluti d’Italia sono
state due classi in particolare, la E1 e
la E3. Thomas Oldrati e Rudy Moroni
(KTM Farioli) hanno dato show nella
E1, battagliando tutto il giorno sul filo
dei centesimi; a spuntarla a fine gara
è stato Thomas Oldrati, portacolori
dell’Husqvarna Factory Team, per un
secondo e diciassette centesimi su Moroni. Tre i mattatori della E3, Monni,
Balletti e Philippaerts sono stati autori
di una giornata al cardiopalma. Per tutta
la gara i piloti di Husqvarna, KTM e
Beta si sono alternati sulla vetta del
podio con Oscar Balletti che è riuscito a
spuntarla sul finale per un solo secondo
su Manuel Monni. Terza posizione per
Deny Philippaerts. Ai vertici delle rimanenti classi troviamo Davide Soreca (E1
2T) e Alex Salvini (E2), mentre nella
Coppa Italia si sono imposti Apollonio,
Giacchero, Scandella e Volpi. Johnny
Aubert domina ancora una volta l’Assoluta generale: il francese della Beta è
autore di un’altra giornata d’oro che lo
incorona mattatore di questa due giorni
fabrianese. Fin dalla prima prova, il
Cross Test, Aubert ha dominato sia la
classifica generale che la classe stranieri, conducendo una gara perfetta. Non
sembra arrestarsi la corsa verso la conquista del vertice dell’assoluta di campionato del francese: altri venti punti
conquistati, che lo portano in seconda
posizione, a due lunghezze da Alex
Salvini (Honda Zanardo), in rimonta
Gli organizzatori della manifestazione (foto di Giacomo Cesaroni)
nella circostanza. Si
aggiudica l’X-Cup
Polediffusion.com
(la speciale classifica che premia il
miglior tempo assoluto della prova extreme) Alex Salvini,
che precede Matti
Seistola e Johnny
Aubert. Il XIII°
Memorial Massimo
Roani se lo aggiudica Johnny Aubert
vincitore assoluto
della due-giorni fabrianese. Durante
la cerimonia finale
delle premiazioni, la
Fmi ha consegnato
ad Alex Salvini l’attestato ufficiale
per la conquista del titolo mondiale di
categoria nell’anno 2013; l’episodio
ha, ovviamente, impreziosito ancor
di più l’appuntamento fabrianese. A
conclusione della manifestazione sono
stati unanimi i consensi e le congratulazioni esternate sia dai piloti che hanno
partecipato alla competizione, che dal
presidente del Co.Re.Marche Bartolucci, che dal Responsabile Tecnico della
Fmi Franco Gualdi e questo gratifica,
più di ogni altro riconoscimento, il
grande sforzo organizzativo svolto
dal Motoclub Artiglio. “Questo era il
banco di prova per saggiare le capacità
del sodalizio e del territorio in vista
dell’appuntamento iridato del 2016
e direi che il test è stato superato in
maniera brillantissima; alcuni dettagli
finalizzati a perfezionare l’evento verranno esaminati negli incontri tecnici
fra i responsabili del Motoclub e quelli
della Federazione ma di certo il livello
organizzativo di questo sodalizio è di
prim’ordine”, con questi termini si è
espresso il responsabile tecnico della
Fmi Franco Gualdi ed è certamente una
grande attestazione di fiducia nei confronti del Motoclub. Il presidente del
Motoclub Artiglio, Luca Bartoccetti,
ha inteso ringraziare la Fmi per l’op-
Le moto schierate al PalaGuerrieri
(foto di Marco Benedetti)
portunità che viene offerta al sodalizio
attidiate; i piloti per la loro professionalità e sportività; il Comune di Fabriano
e tutti i suoi cittadini, ringraziandoli per
aver assistito numerosissimi alle varie
prove cronometrate, fornendo alla competizione una cornice degna del valore
della medesima.
Un ringraziamento esteso anche ai
ragazzi dei Motoclub di Matelica e Pievebovigliana ed a tutti gli appassionati
di questa disciplina sportiva che nei
due giorni di gara hanno coadiuvato i
componenti del Motoclub Artiglio. Il
plauso più grande il presidente lo rivolge ai componenti stessi del sodalizio
attidiate che nei mesi precedenti la manifestazione hanno lavorato duramente
per organizzare ed allestire l’evento sia
dal punto di vista amministrativo che
tecnico-logistico: tutto il loro lavoro
ha ottenuto il risultato sperato ed il
giusto riconoscimento. Al termine di
questi due giorni si può tranquillamente
asserire: plaudiamo a questo sport sano
e pulito dove esiste solo la pura e vera
competizione sportiva e dove le tensioni
extrasportive sono assolutamente assenti (fortunatamente).
04/06/14 11.52
28
>SPORT<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
CALCIO
Serie D - playoff nazionali
Il grande sogno matelicese
sfuma al 93° minuto....
di MAURIZIO FONTENOVA
S
emifinale... fatale. Il sogno del
Matelica finisce alle 17.50 di
domenica 1 giugno. La Corregese
al 93°, in pieno recupero, trova il gol
della domenica ed evita sul gong finale
la lotteria dei calci di rigore il confronto
con "Superman" Filippo Spitoni ed i
cecchini biancorossi. La partita, alla
viglilia difficile, tale si è rivelata alla
prova del campo. Gli avversari si sono
dimostrati squadra solida in tutti i settori. Ma il Matelica con il "Ministro della
Difesa" Franceso D’Addazio - bomber
per un giorno - aveva incanalato la gara
in discesa. Si sa, in questi confronti
equilibratissimi chi segna per primo
ha grandi possibilità di vittoria finale,
ma il bomber locale Luppi toglie subito
dai carboni ardenti i suoi e ristabilisce
in meno di tre minuti il pari. Ecco, la
fortuna e la bravura della Corregese è
stata questa, cogliere sùbito il pari, non
andare in ansia per il gol subìto tra le
mura amiche. Di contro, la sfortuna e la
disattenzione collettiva dei biancorossi
nell’impedire il pari immediato. Che
alla lunga avrebbe innervosito non poco
i locali. Ma, detto dell’unico appunto,
del peccato veniale, non si può non
rendere omaggio alla grande stagione
del Matelica. Si deve solo ringraziare
tutti, in primis il presidentissimo Mauro
Canil: senza il suo impegno il Matelica
mai avrebbe raggiunto questi traguardi,
in oltre novant'anni di storia il presidente Mauro Canil ha portato per primo a
questi vertici il sodalizio biancorosso,
vertici mai nemmeno sfiorati! Un plauso alla dirigenza, al direttore sportivo
Carlo Dolce, che insieme al presidente
a mister Fabio Carucci non ha sbagliato
un solo acquisto per rinforzare una
rosa già forte ed i risultati del campo
hanno sancito in modo indelebile questo
merito. I tifosi, altra componente fondamentale, sempre presenti al Comunale
e sempre in buon numero a sostenere
CORREGGESE
MATELICA
2
1
CORREGGESE - Medioli (46' st Noci),
Sabotic, Bigolin, Francesconi, Zini,
Bertozzini, Berni, Boilini, Chiurato (26'
st Gucci), Luppi, Lari (23' st Arrascue).
All. Bagatti
MATELICA - Spitoni, Colantoni, Corazzi,
Scartozzi, D'Addazio, Ercoli, Moretti (36'
st Staffolani), Gadda (46' st Mangiola),
Cognigni, Cacciatore, Scotini (23' st
Martini). All. Carucci
RETI - 13' D'Addazio, 18' Luppi, 48' st
Francesconi
la squadra su tutti i campi (regionali,
interregionali e nazionali), anche a Correggio hanno seguito i propri beniamini
in un sostegno incessante anche oltre la
fine della contesa! Il preparatore atletico
Broglia, che ha fatto correre tutti fino
alla fine, e Nizzi, che ha avuto il pregio
ed il merito di migliorare due portieri
già forti. I giocatori da ringraziare
uno ad uno, i senatori con Spitoni, il
miglior portiere del campionato, i centrali Ercoli e D’Addazio coppia delle
meraviglie, Scartozzi, la mente della
squadra, Lazzoni il capitano di mille
battaglie alla soglia dei 40 ancora di
corsa (un esempio), Moretti il top player
del campionato, un "duracell" instancabile, Cacciatore il bomber principe del
campionato ed il trascinatore nelle finali
nazionali! Cognigni l’attaccante che fa
reparto da solo che lotta contro tutto e
tutti, anche contro gli infortuni che lo
hanno perseguitato, ma che lascia alla
storia del campionato il gol più bello,
la rovesciata spettacolare all’incrocio
nel derby della rimonta innescato da
Jachetta, il "Wonder-boy" di Fabriano,
che un fastidioso infortunio ha tolto dal
campo sul più bello! Gli under Colantoni, una sicurezza in difesa, come Tonelli
e Corrazzi, anche lui perseguitato dagli
infortuni, D’Alessio, un corridore con i
piedi buoni, Passeri, il secondo portiere
solo di numero, con l’unica "sfortuna" di avere davanti un mostro come
Spitoni, Gadda un under che gioca da
over, Mangiola un esterno fantastico
come Scotini, fabrianese doc, e Martini, laterale dal dribbling facile, Lanzi
giovane di grandi prospettive. Una
menzione e ringraziamento particolare a
chi ha giocato meno, ma ha dimostrato
in panchina una professionalità non
comune, Staffolani, esempio unico di
attacamento alla maglia, Gilardi, una
sicurezza in difesa e a centrocampo,
Api, penalizzato solo dal modulo ad
una punta, lui bomber di razza, titolare
in ogni altra squadra, ha sofferto ed
incoraggiato da primo tifoso i propri
compagni, esultando per primo ai gol
di Cognigni, un esempio anche dal
lato umano con il suo tifoso personale
sempre al seguito Alessandro (i più
attenti ricorderanno la storia di questo
ragazzo). Per finire, dulcis in fundo,
dicevano i latini... Fabio Carucci... il
condottiero accolto con scetticismo
iniziale, lui esordiente in serie D, si è
rivelato la vera sorpresa tra i tanti santoni delle panchine, vincendo sul campo
tutti gli scontri diretti: nemmeno contro
il grande mister Cornacchini, vincitore
La squadra
di Carucci
si ferma
in semifinale
Il Matelica esce comunque a testa alta dal campo emiliano di Correggio
del campionato, ha dovuto abbassare
lo sguardo, nemmeno nelle finali
nazionali. Sconfitto con la Corregese,
ma onorato anche dal mister rivale,
che gli ha riconosciuto doti strategiche
di prim’ordine. Carucci è riuscito a
sfatare anche il detto "nemo profeta in
MOTOCROSS
patria", lui - matelicese doc - ha portato
la squadra della sua città nella storia del
sodalizio, ha dimostrato sul campo di
meritare palcoscenici importanti che
forse ariveranno, con il Matelica o altrove. Se così fosse... diventerà l’orgoglio
dei matelicesi e di chi gli vuole bene!
Campionato Regionale
Blanca, che bella performance!
Sandro Blanca (primo da sinistra)
Il fabrianese Sandro Blanca su Suzuki Turchetti Gomme è la dimostrazione che
il duro allenamento porta ottimi risultati: e così è stato alla sesta prova del campionato regionale MX Fmi a San Severino Marche domenica 25 maggio. Il pilota
sulla gialla 250 non ha convinto durante le manches di qualifica, cadendo per poi
perdere diverse posizioni e vedendosi così partire agli ultimi cancelletti da una
posizione molto defilata. Nonostante tutto ha messo in campo tanta voglia di far
bene ed è riuscito a rimediare agli errori finendo così in decima posizione assoluta
e terzo sul gradino del podio per il campionato marchigiano. Mantiene ancora lui
la tabella rossa davanti a tutti in campionato quando mancano solamente tre prove.
Gian Marco Lodovici
CALCIO a 5
L'attività della Virtus Fabriano
Largo ai Giovanissimi e ora il Grassroots con i Pulcini
Una giornata stupenda, uno spot incredibile per il calcio a 5 giovanile, la
nuova frontiera del calcio, un mix di
colori, di allegria, di tecnica - sì anche
di tecnica - ed una discreta presenza
di genitori ed addetti ai lavori: tutto
questo a Fabriano, nel PalaGuerrieri,
sabato 31 maggio. Di scena i giovanissimi calciatori (dai 12 ai 15 anni) delle
società partecipanti al Campionato
Provinciale Sperimentale di Calcio
a Cinque indetto dalla Delegazione
Provinciale di Ancona della Figc. Al
campionato, abbinato al Memorial
Romano Bracci, già indimenticato
segretario prima e presidente poi del
Comitato Provinciale Figc (scomparso
due anni fa), hanno partecipato in
questa prima edizione le formazioni
categoria Giovanissimi delle società
Acli Villa Musone, Audax 1970 S.
Angelo Senigallia, Dlf Dinamis Falconara, Jesi e Virtus Fabriano (foto).
Giocati in cinque giornate di gare, gli incontri sono
stati disputati di volta in volta nel campo di gioco
delle partecipanti, con la formula del concentramento, iniziando da Villa Musone e proseguendo
quindi con Senigallia, Jesi e Falconara. L’ultima
giornata è stata ospitata dalla Virtus Fabriano, nella
bella cornice del PalaGuerrieri, proprio sabato
31: di scena dapprima le formazioni dell’Audax
1970 (imbattuta, con 9 punti in classifica) e Jesi
(anch’essa imbattuta, con 7 punti in classifica),
impegnate pertanto in una vera e propria finale; a
seguire la gara tra Dlf Dinamis (3 punti in classifica) e Virtus (0 punti in classifica), impegnate la
Dinamis a cercare di superare in classifica finale
28 sport.indd 2
l’Acli Villa Musone e la Virtus ad evitare un ultimo
posto tale solo per la classifica, ma assolutamente
non di demerito, visto l’impegno profuso dai ragazzi di tutte le squadre nella stagione sportiva;
turno di riposo per l’Acli Villa Musone (ferma a
4 punti in classifica finale). La prima gara è stata
un vero e proprio spot positivo per il calcio a 5
giovanile: bell’agonismo, discreta tecnica, buon
gioco di squadra, alternanza di risultato. Dopo
il 2-2 della prima frazione di gioco, nella ripresa
alla distanza l’Audax riusciva ad allungare, sino
alla vittoria finale per 8-4, aggiudicandosi così
questa prima edizione del campionato ed il diritto
di custodire per un anno il bel trofeo messo in
palio dalla Figc e che sarà assegnato
in via definitiva alla vincente di tre
edizioni, anche non consecutive. Nella seconda gara, altra caterva di goal
per entrambe le formazioni, con la
Virtus che superava i falconaresi della
Dinamis per 10-8 (7-4 il primo tempo). Al termine, tra gli applausi dei
genitori e del pubblico presente per
i ragazzi di tutte le squadre,
schierati insieme in campo in
un unico grande abbraccio,
premiazioni finali da parte
degli esponenti Figc presenti, ad iniziare dal Delegato
Regionale Marche Calcio a
5 Massimo Marchetti, accompagnato dal collaboratore Marco
Mastrostefano, e quindi il segretario
della Delegazione Provinciale di
Ancona Corrado Stafforte. Premi,
abbracci, saluti e fotografie per tutti,
a degno coronamento di una stupenda
giornata di sport giovanile: il calcio, signori, non
è solo quello dei grandi stadi, dei Mondiali in
Brasile, è anche questo, sicuramente quello più
vero e genuino, il “Grassroots”. Ed a proposito di
Grassroots, la Virtus si appresta a rappresentare
le Marche quale selezione Pulcini per le Scuole
Calcio a 5, nella due giorni di Coverciano del
14-15 giugno, manifestazione nazionale del “Sei
Bravo a Scuola di…” da sei anni abbinato proprio
alle manifestazioni della Uefa per il Grassroots:
ma di questo parleremo la settimana prossima.
L’impegno virtussino si identifica ora con la presenza alla Festa dello Sport, il mega evento per
tutti che ormai da alcuni anni il Coni celebra in
tutta Italia ed anche a Fabriano ha sempre vissuto
giornate esaltanti. La Virtus sarà presente con i
suoi esponenti presso il campo di Calcio a 5 del
Nuovo Antistadio (o presso la Palestra Fermi in
caso di maltempo): in tale occasione sarà avviata
anche la campagna tesseramenti per la stagione
2014-2015, per un calcio che non è solo quello
di Totti, Del Piero, Pirlo, Cristiano Ronaldo, ma
il calcio è anche quello che si gioca negli spazi
liberi, per strada, all’oratorio, sotto casa,
sulle spiagge, nelle palestre. Sì, anche
nelle palestre e nei palazzetti: questo è
il calcio a 5, il Futsal, che anche Ronaldinho, Robinho, Xavi, Iniesta e tanti altri
campioni di calcio hanno giocato ai loro
inizi. E’ questo quello che propone ed
offre la Virtus Fabriano: la possibilità di
divertirsi con il gioco più bello del mondo, quello
che tutti praticano appena si inizia a camminare:
calciare una palla! Che soddisfazione! Ma il calcio
a 5 è anche educazione sociale, sportiva, tecnica –
acquisizione delle regole, dello spirito di gruppo,
di squadra – rispetto degli avversari, integrazione,
socializzazione.
E’ questo quanto offre la Virtus: partecipazione alle
sue attività didattiche, tecniche, tornei e campionati provinciali, regionali, nazionali e, perché no,
internazionali; inoltre non è esclusa la possibilità
di giocare anche nel calcio dei campi sportivi, degli
stadi: nulla è precluso con la Virtus! In occasione
della Festa dello Sport, per chi si iscriverà, sono
previsti importanti sconti sulle quote di iscrizione
e di acquisto del kit del materialie sportivo. La
società è a disposizione per informazioni presso la
sede sociale in via Carlo Urbani 22 C ed ai recapiti:
mobile 335 5956770, mail [email protected], www.virtusfabrianoasd.it.
04/06/14 11.51
ATLETICA
C
29
>SPORT<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Marcia
Brandi ottiene il "pass"
per le Olimpiadi giovanili
he impresa quella di Giacomo
Brandi! E che storia! Il giovanissimo atleta fabrianese (classe
1998, categoria Allievi primo anno),
a Baku in Azerbaigian, ha realizzato
un grande sogno, marciando sulla
pista dell’imponente “Tofig Bahramov
Stadium”, ha conquistato il pass per i
prossimi Giochi Olimpici Giovanili di
Nanchino (Cina, 16-28 agosto). L’impresa è merito del quarto posto che il
fabrianese ha realizzato sui 10.000 metri di marcia nel corso di questa grande
selezione europea che si è svolta in tre
giornate nella capitale azera. 46:45.96
il crono dell’azzurrino che su questa
distanza vanta un bel primato personale
di 44:21.81 che è il nuovo record regionale Allievi di tutti i tempi. Giacomo,
a Baku, con la maglia dell’Italia e in
un contesto internazionale di altissimo
livello, è stato bravo a giocarsi la carta
dell’accortezza tattica. Bisognava piazzarsi in uno dei primi cinque posti per
ottenere il lasciapassare per la Cina e
così è stato. Si tratta di un onore e di
una soddisfazione grandissima rappre-
Il fabrianese Giacomo Brandi
sentare il vecchio continente in questa
rassegna olimpica giovanile. Per la
cronaca, la vittoria è andata al russo
Vladislav Saraykin (43:45.38) davanti allo spagnolo Manuel Bermudez
PODISMO
(44:38.10) e al connazionale Aleksey
Shevchuk (45:05.26). Brandi ha iniziato
ben presto a praticare l’atletica leggera,
seguendo il papà Osvaldo (atleta degli
anni 60-70) e lo zio Secondo (attualmente Master in attività con l’Atletica
Fabriano). Giacomo ha iniziato da
mezzofondista, disputando qualche
buona gara nei 1000 metri, poi, nel
2011, la svolta. L’Atletica Fabriano
aveva bisogno di lui per coprire la gara
di marcia ai Campionati di Società
Ragazzi (12-13 anni) e così il nostro
alfiere scoprì quasi per caso di avere
doti specifiche per questa specialità, in
particolare una tenacia a volte superiore
anche alla tenuta fisica. Ci volle un pò
di insistenza da parte di Fabio Faggeti,
che lo introdusse tecnicamente alla
difficile disciplina della marcia, ma
poi la passione esplose in maniera
dirompente. Faggeti lo allenò anche
la stagione successiva, nella categoria
Cadetti, dove dimostrò sempre di più la
sua naturale attitudine. L’allenamento
costante e la caparbietà fecero il resto.
Poi, Giacomo, sempre seguito affettuo-
"Stracassero" a Castelraimondo
Avis Fabriano: il gruppo cresce
La Podistica Avis Fabriano domenica 1 giugno ha partecipato
con un bel gruppo di atleti – 23
per la precisione – alla tradizionale “Stracassero” (nella foto,
la partenza), impegnativa gara
di 10,6 chilometri che parte da
Castelraimondo, sale verso le
frazioni di Rustano e Brondoleto, per concludersi di nuovo a
Castelraimondo. Una bella corsa
attraverso la splendida campagna
dell’alto maceratese, alla quale
hanno preso parte ben 450 “runners”. Ad aggiudicarsi la vittoria
è stato Andrea Gargamelli della
Sef Stamura Ancona con il tempo
di 34 minuti e 27 secondi, seguito dall’ex olimpionico Daniele
Caimmi del Cus Camerino (34’
52”) e dal fabrianese Antonio Gravante in forza all’Atletica Potenza
Picena (35’ 09”), Il migliore degli
avisini è stato Giorgio Tiberi, che
– seppur limitato da un fastidioso
raffreddore – si è classificato all’11°
posto assoluto con il tempo di 37’ 48”
secondi. A seguire, tra i fabrianesi, da
segnalare le prestazioni di Massimo
Gambella (43’ 36”), Stefano Stefanetti
(45’ 06”), Ferruccio Cocco (46’ 04”),
Stefano Corrieri (46’ 32”), Stefano Baioni (47’ 00”), Mauro Moschini (47’ 49”), Lauro Brocanelli
(48’ 00”), Michele Salari Peccica
(48’ 28”), Amedeo Bucchi (48’
47”), Emanuele Belardinelli
(48’ 59”), Crescenzo Papale (49’
33”), Arturo Balduccio (51’ 04”),
Roberta Rotili (51’ 58”), Alfredo
Titti (52’ 38”), Francesco Minetti
(52’ 51”), Paolo Lippera (53’ 20”)
e Derek Ian Barnes (58’ 39”). Una
menzione particolare la meritano
i tre “runners” alla prima uscita
con la canotta della Podistica Avis
Fabriano, i quali – in una gara
come detto abbastanza impegnativa – hanno dimostrato tenacia e
determinazione: Attilio Loretelli
(48’ 00”), Saverio Berionni (59’
59”) ed Arrigo Berionni (1h 00’
10”). Giugno è un mese ricco di
gare e i fabrianesi parteciperanno
alla corsa di Fossombrone l'8
giugno (10 km), al “Giro dei
Quattro Ponti” di Urbania il 15 giugno
(10 km), poi saranno a Gualdo Tadino il
22 giugno per la “Sfacchinata” (10 km).
samente dai genitori e dallo zio, decise
di provare il grande salto. Così, da circa
un anno, è allenata dall’ex campione
azzurro Carlo Mattioli, che nel 1984
fu quinto nella 20 km all’Olimpiade
di Los Angeles. Naturalmente il suo
passaggio all’Atletica Fermo, società
a cui Mattioli è particolarmente legato,
era scontato. Con l’Atletica Fabriano è
salito sul podio ai Campionati Italiani
Allievi, mentre, all’esordio tra gli allievi
con Fermo, è stato addirittura terzo
ai tricolori indoor di Ancona. Studente
dell’Istituto Agrario, abita a Fabriano
e si allena, almeno una volta o due a
settimana, anche a Senigallia, appunto
alla corte di Mattioli. Per la Fabriano
atletica si tratta della quarta maglia
azzurra di sempre, dopo quelle di
Dajana Cuicchi (100 metri) ed Ernesto
Moscatelli (disco) tra gli Junior e Gabriele Carletti (Cross) tra gli Assoluti.
Tutta la famiglia dell’Atletica Fabriano
abbraccia idealmente il campioncino di
casa e lo incoraggia a coronorare con
una nuova grande soddisfazione questo
autentico sogno che si è realizzato.
Ciclismo
paralimpico:
titoli italiani
per Farroni
Doppia vittoria al campionato italiano per
il fabrianese Giorgio Farroni (foto). Nel
fine settimana scorso, a Solbiate Olona
(Va), il nostro campione ha portato a
casa altri due titoli (cronometro e strada).
"Ringrazio il gruppo sportivo del Corpo
Forestale dello Stato che mi supporta e
grazie alle tante persone che mi hanno fatto il tifo", dice Farroni, che così allunga la
sua interminabile collezioni di... tricolori.
ATLETICA
Disabili
Mancioli
da record
mondiale!
Luca Mancioli avvolto nel tricolore
Nella prima edizione degli SU-DS
Championships (rivolti ad atleti di
classe C21 con sindrome di down),
svoltisi a Pavoa De Varzim in Portogallo dal 21 al 26 maggio, il bottino
della spedizione azzurra è stato di 38
medaglie, suddivise in tre discipline:
atletica leggera 18 ori, 10 argenti e 3
bronzi; judo 2 ori e 1 argento; tennis
tavolo 2 ori e 2 argenti. Grande protagonista è stato il velocista azzurro della
Po.Di.F. “Mirasole” Fabriano, Luca
Mancioli, che sabato 24 maggio ha
conquista due medaglie. Nei 100 metri
piani Luca dimostra tutto il suo talento
conquistando l’oro e fermando il cronometro a 13”86, nuovo record mondiale!
Nella staffetta 4x100 l’Italia e il nostro
"Mancio" sono d’argento. Nell’ultima
giornata di gare, domenica 25 maggio,
Luca affronta i 200 metri piani, la sua
gara preferita: parte bene e affronta
la curva alla grande, ma all’uscita lo
spunto del portoghese Louis Goncalves
ha la meglio su Luca che conquista il
suo secondo argento. E' stata veramente
una trasferta eccezionale e ricca di sorprese. Ora Mancioli, insieme a Daniel
Gerini, è chiamato a difendere i colori
della Po.Di.F. “Mirasole” ai Campionati
Italiani Assoluti di atletica leggera Fisdir che si svolgeranno a Padova dal 27
al 29 giugno, per un finale di stagione
straordinario. Per questi grandi risultati
non possiamo certo dimenticare la collaborazione con l’Atletica Fabriano e in
particolare con Massimiliano Poeta che
segue la preparazione in pista di Luca
Mancioli, nonchè lo Sterlino Wellness
Club che segue la preparazione atletica
di tutti i ragazzi della Mirasole. Una
menzione particolare per la Fondazione
Carifac che ha permesso di far crescere
questo progetto.
Federica Stroppa
PODISMO
16° Trofeo Avis "Città di Fabriano"
Vincono gli studenti della Giovanni Paolo II
Gli organizzatori hanno vissuto una settimana di passione, aspettavano con ansia
e trepidazione questo 24 maggio. Tutti i giorni tenevano sotto controllo il meteo:
con una stagione così anomala e ballerina era difficile prevedere l’evolversi della
situazione. La stella che da sedici anni protegge questo evento ancora una volta
è stata benevola: una giornata splendida, un sole quasi estivo accarezzato da un
venticello che mitigava i suoi raggi già pungenti. Circa 300 ragazzi delle scuole
"Gentile-Fermi", "Marco Polo" e "Giovanni Paolo II" hanno scorrazzato in lungo
e in largo per il giardino di Fabriano: onde multicolori e multietniche si spostavano da un capo all’altro per seguire ed incoraggiare i coetanei impegnati in questa
tradizionale competizione. Non era importante vincere, ma partecipare. Abbiamo
assistito alla verginità di un evento sportivo: applausi, abbracci tra vincitori e
vinti, un vero messaggio sportivo che solo i giovani possono dare, un messaggio
dell’universalità dell’Avis. Questo sedicesimo Trofeo Avis è stato assegnato alla
scuola Giovanni Paolo II alla quale sono andate le congratulazioni di tutti. Il saluto
portato dall’Avis è stato di incoraggiamento e di sprone, non perdersi d’animo,
anche in questo momento difficile. Uno caloroso ringraziamento a quanti hanno
messo e mettono giornalmente a disposizione il proprio sangue, per soccorrere
persone meno fortunate. L’importanza del dono, anonimo e gratuito, ed un invito
a seguire l’esempio di tanti che ci hanno preceduto, i fondatori che hanno operato
in momenti difficili e quanti si sono prodigati per la crescita ed il consolidamento
di questa splendida ed amata associazione. Un arrivederci al 2015 per il 17° trofeo
in occasione del 70° di fondazione dell’Avis Fabriano.
29 sport.indd 2
I giovani sportivi delle scuole fabrianesi schierati alla partenza delle gare
Atletica:
Max Poeta
al Golden
Gala di Roma
Giovedì 5 giugno il veterano fabrianese
Massimiliano Poeta gareggerà al Golden
Gala di atletica (che quest'anno prevede
anche gare Master), presso lo stadio
Olimpico di Roma. “Sarà una emozione
unica, a coronamento della mia carriera
– prevede il nostro velocista - Portare la
maglia della mia società e città in uno
stadio come l’Olimpico davanti a 50.000
spettatori sarà un orgoglio. E non sarò lì
per guardare… ma voglio essere protagonista fino all'ultimo metro! Ringrazio
la mia società, l'Atletica Fabriano, per
il supporto, e l'azienda in cui lavoro,
l'Airforce, sempre disponibile a venirmi
incontro quando devo gareggiare”.
04/06/14 11.50
30
>DIALOGO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Anche il teatro dà Sollievo
Spettacolo riuscitissimo dei volontari del servizio Asur con Molière
H
di SANDRO BAROCCI
o avuto la fortuna di far parte del gruppo che il 13 maggio al Teatro
Gentile di Fabriano, ha presentato lo spettacolo organizzato dai
volontari del Servizio Sollievo “Il Borghese gentiluomo” un’opera
di Molière, per l’occasione trasformata e rivisitata dal regista
Andrea Bartola. Si tratta di far conoscere il gran lavoro del Centro Sollievo
e per esternare quanto di buono e piacevole ho trovato in questa emozionante avventura da me vissuta. Insieme all’amico Bruno, siamo arrivati solo
all’ultimo mese nel gruppo, che già era al lavoro da diversi mesi. Provenienti
dall’esperienza
del laboratorio
teatrale di Andrea
Caimmi, fatto nei
mesi precedenti,
siamo stati invitati a collaborare da
amici conosciuti
lì e abbiamo accettato volentieri,
anche se timorosi
di non riuscire
appieno nell’intento, ma pieni di
volontà e curiosi
di misurarsi in
una nuova esperienza. Fin dal
primo ingresso
per le prove si è
respirata una aria
socievole, ami-
Un referendum inutile
La foto in questione è di una fontana della frazione di Serradica.
Voi vi domanderete il perchè
di questo scatto. In due parole
cercheremo di spiegarlo, ma non
sarà facile. Tempo fa l’amministrazione comunale di Fabriano
aveva indetto un referendum per
riaprire una fontana (tra le tante
che sono ubicate a Serradica) di
questo ridente paese. Nella foto è
raffigurata quella che ha vinto. Ma
come potete vedere e constatare
è rimasta “a bocca asciutta” e
non è stata mai aperta. Quindi
è stata un’ulteriore presa per i
“fondelli”. Ma come si può indire
un referendum senza poi attuare il
verdetto? E’ una domanda che ci
siamo fatti in tanti, ma di risposte
non ce ne sono state e non ce ne saranno mai. Vediamo se questa volta ci sarà un verdetto finale.
Ho miei dubbi, la sfida è lanciata, staremo a vedere se questa verrà raccolta. Idea: mettiamo un
rubinetto in tutte le fontane con al fianco una “gettoniera o una mangia soldi” dove ognuno che vorrà
consumare questo prezioso liquido potrà, a pagamento, consumare l’acqua tramite l’immissione
di un euro o più. Forse lo spreco, come qualcuno lo chiama, non ci sarà più. A parte le battute,
sarebbe ora che qualcuno provveda, anche perchè l’acqua che Serradica e anche Fabriano consuma
viene dalle nostre amate montagne.
Angelo Campioni
chevole, collaborativa e piena di valori veri, di cui non si dovrebbe vivere senza conoscerne
l’esistenza, ossigeno puro per muovere le nostre giornate a volte non proprio agevoli. Il
prodigarsi del regista e dei collaboratori che insieme portano avanti questo compito da diversi anni, dalla creazione del copione, la scenografia, qualche costume, poi la musica che
quest’anno era originale e composta magistralmente dal nostro amico Marco, ha fatto sì che
si arrivasse alla serata finale del 13 maggio, prontissimi ad andare in scena. Le numerose
prove insieme, o da soli a casa, con il copione in mano da studiare e la testa che non rispondeva, non smorzavano la preoccupazione ed il timore di non riuscire, specie noi alla prima
esperienza. Nel pomeriggio nella prova finale che ha preceduto lo spettacolo, la tensione e
la concentrazione era massima in tutti, ma la collaborazione e l’aiutarsi tra noi ha portato ad
un grandissimo risultato finale apprezzato dal numeroso pubblico presente al teatro Gentile.
Alla fine sciolta la tensione, felici e soddisfatti della riuscita del lavoro fatto, rimaneva in noi
quanto vissuto in questi giorni insieme a lavorare, provare, studiare, per uno giusto motivo
chiamato volontariato e solidarietà. Non mi toglierò mai di dosso la dolcezza, la tenerezza
e la simpatia provata al contatto con questi nuovi amici tanto bisognosi di affetto, amicizia
e compagnia, sono io che ho imparato tante cose importanti da loro, e a loro dico grazie.
Si ringrazia per la pazienza, la bravura nella stesura del copione e nell’istruire i personaggi in
scena, il regista Andrea le sue collaboratrici Elisa, Fabiola, Cinzia, Laura, Marina, Beatrice.
Gli arbitri
erano diversi
Caro direttore, complimenti vivissimi per il
suo editoriale “All’ultimo stadio”.
Incorporando nell’ordine pubblico anche
quello sportivo (leggi calcistico) il problema
della soluzione di quest’ultimo è molto grosso
e difficile da risolvere. Infatti le parti contrastanti (società, tifosi, giocatori ed arbitri) da
troppi anni vanno a ruota libera, cioè senza
alcun freno ed efficace controllo.
Per quanto riguarda gli arbitri sono ormai
lontanissimi i tempi in cui un Concetto Lo
Bello di Siracusa convocava a sé – in disparte
– col semplice moto di un indice, l’autore di
un fallo e fulminava con lo sguardo chiunque
osasse avvicinarsi.
Domava, insomma, da protagonista i giocatori
e se ne strafregava dei tifosi. Una volta, quelli
viola, intonarono nei suoi confronti un coro
di “duce-duce-duce”, che lo lasciò del tutto
indifferente, forse addirittura compiaciuto
del suo intransigente decisionismo. Non si
accennò nemmeno circa il coro ad “apologia
del fascismo”, ma lo si considerò, giustamente,
una beffarda celia di toscanacci.
Dario Bellocchi
Cambiare,
una sfida
Il Partito Democratico vuole ringraziare tutti i cittadini di Fabriano per
il grandissimo ed importante sostegno
che ci è stato dato, con un risultato
superiore al 48%. Anche a Fabriano
ha vinto la speranza, il cambiamento,
vince il Pd.
Nel corso di questi mesi abbiamo lanciato una sfida: gli importanti risultati
di partecipazione e consenso ottenuti
durante tutta la fase congressuale interna al partito ci hanno permesso di
concludere positivamente la fase di
rinnovamento. Come avevamo detto,
cambiamo il Pd per cambiare l’Italia,
cambiamo l’Italia per cambiare l’Europa: questo risultato elettorale ci dà
conferma da parte dei cittadini del
buon lavoro svolto fino ad ora, che,
con responsabilità e determinazione,
continueremo a portare avanti con il
massimo impegno.
Michele Crocetti,
segretario Pd Fabriano
Ha vinto la sinistra le elezioni?
Una riflessione sul voto e sul ruolo del Pd: è una scelta di persone
Chi è il Pd? Il Pd è Matteo Renzi. Il risultato ottenuto,
40,2%, a mio parere simboleggia solo una cosa. Oggi
la politica è divenuta scelta di persone, di leader, di
personalismi forti, odio il termine abusatissimo carismatico. Infatti come si spiegherebbe altrimenti un
tale risultato? Il Pd a guida Bersani, nelle politiche
del febbraio 2013 prese il 25,4%. Ed inoltre basta
considerare la sorte di Forza Italia, e il suo declino che
abbraccia il declino del suo leader. Allora mi faccio
un’altra domanda. Ha vinto la sinistra? All'indomani
del voto nessuno ha affermato questo. Ciò mi fa rimanere perplesso considerando le radici del Pd. Io ho
i miei dubbi, basta solo pensare al decreto sul lavoro
Poletti, che facilita la flessibilità per creare posti di
lavoro, l’eliminazione della causale nei rapporti di
lavoro stessi lo dimostra apertamente. La ricetta per
creare posti di lavoro è davvero la sola flessibilità? La
30 dialogo.indd 2
precarietà si supera con la flessibilità? "A vent'anni
tutto è ancora intero, a vent'anni si ha tutto per possibilità", forse per questo io a queste domande mi sento
di rispondere con un sonoro no! Grillo dimostra una
flessione importante, e credo che non sia scontato un
suo ridimensionamento futuro, il movimento era in
una fase ascendente e questo risultato mi fa dire che
la linea generale, "o noi, o loro" non pagherà. Il risultato della Lega Nord dimostra la forza del pensiero
leghista declinabile nella necessità, secondo loro, di
ripristinare il reato di clandestinità, reato non dovuto
ad un fare ma ad un essere. Il Pd ha vinto, ma oggi
governa e vuole farlo fino al 2018 con Alfano e Sel
all’opposizione, alle europee con Tsipras. Per questo,
ancora non capisco se il Pd è di sinistra, e se queste
elezioni le ha davvero vinte la sinistra.
Andrea Giombi
04/06/14 11.49
31
>DIALOGO<
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Siamo guidati dai dirigenti
Servizio di tesoreria comunale: gli amministratori contano sempre meno
di ROBERTO SORCI
L
a vicenda della proroga
del servizio di tesoreria
comunale a Veneto Banca
sollevata dal consigliere
Urbani, dimostra ancora una volta,
che la politica si assume le responsabilità della guida della collettività
e prende anche gli insulti, ma poi
chi “sminestra“ come si dice a Fabriano, sono altri sistemi di potere.
Voglio riassumere in breve la vicenda, che vede protagonisti Veneto Banca ed il dirigente dei Servizi
finanziari del Comune di Fabriano.
Il Comune alla fine del 2008 ha
affidato con una gara pubblica il
servizio di tesoreria alla Carifac
per 5 anni con tanto di convenzione
che regola i rapporti tra le parti sia
in caso di cessazione del servizio
di tesoreria per scadenza temporale
(art. 27), sia in caso di decadenza
sanzionatoria (art. 31). Nelle condizioni contrattuali è specificato
che Carifac si impegna a versare
a titolo di contributo annuale la
somma di 40 mila euro (art. 25):
questa condizione è parte integrante del contratto con cui Carifac ha
vinto la gara. Entrambi gli articoli
della convenzione sopra richiamati
recitano “… il tesoriere che termina
il servizio a richiesta del Comune è
obbligato a continuare per un anno
con gli stessi obblighi e condizioni…”. Non c’è scritto “può” ma “è
obbligato”, quindi quanto riportato
nella lettera del 19 dicembre 2013
inviata al Comune di Fabriano da
parte di Veneto Banca (curiosamente iscritta al protocollo del Comune
il 31 dicembre 2013), acconsente
alla proroga di un anno, con la
condizione che i 40 mila euro non
verranno erogati al Comune come
previsto in convenzione. Questa
posizione di Veneto Banca è arbitraria e unilaterale e non rispetta
La sede del Comune di Fabriano
i termini della convenzione. Alla
faccia della banca del territorio. Il
dirigente dei servizi finanziari del
Comune di Fabriano, a queste condizioni, non poteva tecnicamente
prorogare la convenzione perché
non rispetta le condizioni contrattuali e di legge, in quanto è palese
la violazione della norma che le
“proroghe tecniche” si possono
concedere motivando le cause che
portano all’applicazione di questo
istituto, ma soprattutto devono
essere mantenute le stesse condizioni contrattuali originali. Nella
determina dirigenziale n°9 del 20
gennaio 2014, con cui si proroga
il servizio di tesoreria, è evidente
che le condizioni contrattuali sono
palesemente violate con danno al
Comune per 40 mila euro e le motivazioni della proroga tecnica fanno
letteralmente sorridere. Provo a
dare una lettura al comportamento
dei protagonisti di questa vicenda:
Veneto Banca che si ritrova il 13 dicembre 2013 la richiesta di rinnovo
della convenzione di tesoreria che
scade il 31 dicembre 2013, pensa
“di avere il coltello dalla parte del
manico”, perché si rende conto che
chi gli inoltra la richiesta è in difficoltà, in quanto non ha avviato le
procedure per tempo (avrebbe dovuto chiedere almeno a settembre
a Veneto Banca se voleva rinnovare
la convenzione, e in caso contrario
andare in Consiglio comunale
con la proposta di nuova gara ed
espletare la gara entro la fine di novembre). La banca conosce bene le
difficoltà del suo interlocutore (trattandosi di un puro atto gestionale,
le competenze sono del dirigente),
il quale dovrebbe ammettere che si
è scordato di fare il proprio lavoro
con grave danno per il Comune,
forse perché troppo impegnato a
“vessare” la politica e i cittadini
con lo spauracchio delle sanzioni
da applicare a chi non avrebbe pagato la Tares entro il 16 dicembre
2013. Così come sa bene Veneto
Banca, che può condizionare la
politica attraverso la Fondazione,
o negando, o concedendo contributi al Comune che è alla ricerca
costante di denaro da destinare alle
sue attività. In entrambi i soggetti
della vicenda, emerge il tipico com-
portamento “dell’arroganza di chi
si sente intoccabile”. Così però, si
evidenzia anche la debolezza della
politica che accetta supinamente
la situazione senza prendere provvedimenti, anzi è costretta con il
“cappello in mano” a chiedere la
continuazione del servizio di tesoreria. E’ curioso che nel mese di
dicembre il sindaco Sagramola si
sia dovuto fare in quattro per mettere una pezza alla vicenda Tares,
quasi implorando gli uffici di fare
i “buoni”, e gli stessi uffici, molto
probabilmente hanno fatto perdere
40 mila euro allo “stato attuale”
non svolgendo nei tempi dovuti
il proprio lavoro. Perché affermo
allo “stato attuale”? Per il semplice
motivo che Veneto Banca ha tempo
fino al 30 giugno per versare quanto
dovuto al Comune, mandando una
lettera dove si chiede scusa per il
grossolano errore. Un'altra riflessione viene spontanea: chi si è scordato di fare il bando ed ha redatto
l’atto di proroga dell’affidamento
del servizio con un atto illegittimo
da un punto di vista amministrativo
e con la perdita di 40 mila euro,
può continuare senza che nessuno
dica nulla? Se non fosse stato per il
consigliere Urbani (ed è noto a tutti
che militiamo su opposte sponde),
tutta l’operazione sarebbe passata
in “cavalleria” con la perdita di 40
mila euro e la protezione politica
a chi ha sbagliato e guarda caso
non ne risponde. Mentre i cittadini,
che magari non potevano pagare
100 euro per la Tares del mese di
dicembre, sono stati terrorizzati
con le eventuali multe a chi non
rispettava la fatidica data del 16 dicembre 2013. A proposito, le lettere
di richiesta di pagamento con scadenza di 60 giorni della Tares, sono
state inviate solo in questi giorni,
curiosamente prima delle elezioni
e con un bel ritardo. Al massimo
dovevano essere notificate il 1°
marzo: forse “qualcuno” è bene
che si ponga queste domande e non
prendiamo in giro i cittadini con
la scusa che manca il personale. I
cittadini hanno votato gli amministratori, non i dirigenti e visti gli
ultimi avvenimenti amministrativi
accaduti: a) la querelle sulla Tares;
b) la tesoreria comunale; c) La bozza di regolamento di contabilità,
che garantiva al dirigente e alla
struttura di operare nei tempi che
volevano, dove solo all’ultimo si
è posto in parte rimedio a questo
con la posizione del Pd che ha costretto l’assessore all’introduzione
dei tempi di lavorazione degli atti,
perché altrimenti tutto il Comune
sarebbe stato agli umori e “benevolenza” del dipartimento finanziario. Un esempio recentissimo
è l’interrogazione del consigliere
Castriconi del 19 marzo 2014 e
discussa nei giorni scorsi per una
determina iniziata a gennaio 2013
e rimpallata fino ad oggi, con grave
pregiudizio per la collettività; d)
il posizionamento del controllo
di gestione nell’organizzazione
comunale, in evidente contrasto
con il regolamento comunale dei
controlli interni, approvato un anno
fa dal Consiglio (la complessità
dell’organizzazione porta benefeci
sulla parte variabile dello stipendio
del responsabile).
Mi sembra che l’assessore Tini si
sia letteralmente distratto e si sia
scordato tutto quello che per 20
anni ha detto in modo demagogico quando faceva opposizione.
Tini, non chiedo le tue dimissioni,
non faccio demagogia come hai
sempre fatto tu negli anni. Ti dico
amichevolmente, alla fabrianese,
“datte una smossa”.
Questo sì: oggi Fabriano ha bisogno di essere governata e non
lasciata in balia dei ragionieri.
Il voto ha detto che ci sono due Italie
Confesso anche di aver pianto per il risultato delle elezioni europee, ma è
quello che succede quando crei tanta aspettativa e sposti l’asticella troppo
in alto come abbiamo fatto in campagna elettorale ed alla fine non ti rimane
che farti, come Beppe (nella foto), di Malox e digerire la lezione. Ed ho
seguito con attenzione anche i commenti del dopo voto ed uno su tutti
mi ha colpito quello del Governatore Gian Mario Spacca, che come un
pasto che si ripropone, sentenzia la frase che tutti aspettavamo: “E’ stato
sconfitto il populismo demagogico che fa leva solo sulla paura”. Ancora
una volta vorrei informarla che solo voi del Pd utilizzate il termine populismo come dispregiativo: Governatore dia una sbirciata al vocabolario.
Ma riflettendo, il risultato delle elezioni europee non è stato frutto di
cittadini disinformati. Al contrario, il voto è stato dato in piena coscienza.
Non si tratta di italiani/fabrianesi che hanno sbagliato per consuetudine
o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro
scelta. Nè diamo la colpa ai giornalisti asserviti, lo sappiamo è così da
sempre, non è un caso che lo statunitense Freedom House, che misura il
livello di ed indipendenza editoriale raggiunto in ogni nazione del mondo,
dà all’Italia il 70° posto come unico paese semi-libero d’Europa. Possono
aver inciso, ma non più di tanto.
Capiamo e perdoniamo chi ha votato, capiamo chi ha mantenuto la barra
dritta e premiato i partiti che continuano a succhiare le nostre risorse e
che, come un esercito in ritirata, continuano l’assalto alla diligenza dei
nostri beni comuni per mantenere prebende alle loro lobby e agli amici
degli amici. Vi capiamo.
Il vostro voto è stato pesato, meditato. Esistono due Italie, la prima, che
chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica o grazie alla politica, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, in Italia 4 milioni
di persone, dai pensionati, in Italia 19 milioni di persone (da cui vanno
dedotte le pensioni minime che sono una vergogna) e da quei cassaintegrati
che, come a Fabriano, hanno tanto tempo libero, la mattina si fanno un
bel giro in bici con gli amici e il pomeriggio fanno qualche lavoretto in
nero e alla fine del mese guadagnano molto più di chi non è assistito e
lavora dodici ore al giorno sotto ricatto a 800 euro al mese.
31 dialogo.indd 2
La seconda, Fabriano B, di lavoratori autonomi, cassintegrati
(quelli disperati veri e non i furbi), disoccupati, precari, piccole
e medie imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo
status quo. Si vota per sé stessi e poi per la nostra nazione. Nella
nostra bandiera c’è scritto "Teniamo famiglia".
In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati
o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente,
sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla
finestra o si impiccano.
Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la
sabbia di una clessidra. Come in Italia la Fabriano A non può vivere
senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest’ultima sta morendo. Vi
capisco comunque, la pensione, in particolare se doppia o superiore ai
5.000 euro, è davvero importante. Lo stipendio vi fa sopravvivere, che sia
pubblico o politico non ha importanza. I prossimi mesi saranno ancora
più terribili e l’Italia rischia il collasso, arriveranno le nuove tasse con
le quali pagheremo con gli interessi gli 80 euro. Imparate a fare bene i
conti la prossima volta. Forse, per allora, l’Italia A capirà che votando
chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto questo paese, si sta condannando
a una via senza ritorno.
Nel frattempo, siete pronti a pagare la prima rata di Imu e Tasi di giugno?
Tornando all’analisi, forse è il caso di cercare un minimo di obiettività
e di realismo nel valutare il risultato elettorale. Il M5S ha oggi 17 Europarlamentari da zero, è il secondo partito del Paese e il movimento ha,
per ora, un nuovo sindaco nelle Marche. E’ Cinzia Ferri a Montelabbate.
Il M5S partecipa a 12 ballottaggi in città importanti come Livorno, Modena, Fano e Civitavecchia e vanta oltre 500 nuovi consiglieri comunali.
La nostra affermazione, anche se non possiamo nascondere che volevamo arrivare prima del Pd, è stata trasformata in una sconfitta storica. Il
M5S è qui per restare e per contare in Europa. E’ solo una questione di
tempo. Noi come al solito ci saremo. Grazie ai 3386 cittadini fabrianesi
che hanno votato il Movimento 5 Stelle.
Joselito Arcioni, Movimento 5 Stelle Fabriano
Chiarimento
su Ortopedia
A titolo di chiarimento in riferimento all'articolo sulla donazione di un acquario al reparto
di Pediatria, probabilmente per
errore di battitura, sono stato
indicato come il primario del
reparto di Ortopedia dell'Ospedale di Fabriano. Specifico
che il primario è il dr. Leandro
Salari. Forse si voleva dire "in
rappresentanza del primario
di ortopedia". Il sottoscritto è
dirigente medico del reparto
di Ortopedia dell'Ospedale di
Fabriano. Cordiali saluti.
Raul Radicchi
04/06/14 11.48
32
>ULTIMA<
Università Adulti,
25 anni di presenza
di GIOIA SENESI
Giovedì 29 maggio si è svolta la cerimonia di chiusura del
XXV Anno Accademico dell’Università degli Adulti di Fabriano. L’evento, mirabilmente organizzato dalla direttrice
Fernanda Dirella, è stato denso di interventi e piacevoli intermezzi culturali. La coinvolgente interpretazione del prof.
Enzo Bonacucina ha regalato attimi di intensa commozione
durante la sezione “Tutti i colori del Tempo”, con la lettura de
“Le Ricordanze” di Leopardi e “L’ultimo viaggio di Ulisse”
di Pascoli. Quest’anno, vista la data significativa, ad aprire
la manifestazione è stato un video contenente fotografie che
abbracciano i 25 anni di attività dell’Università, istituzione
comunale risalente al 1989. E quest’anno, più che in occasioni
passate, tema centrale di ogni intervento è stata l’attenzione
culturale e sociale di questa struttura, che si vede oggi privata della sede per svolgere le molteplici attività che offre ai
cittadini fabrianesi. A partire dal saluto iniziale del Vescovo,
Mons. Giancarlo Vecerrica, che ha puntato sulla vivacità
culturale degli adulti iscritti, “studenti” utili ad estirpare
sterilità dai cuori spenti della società odierna: «gli allievi
dell’Università degli Adulti sono testimoni veri dell’amore
poiché partecipano a questa esperienza senza costrizioni. E
Fabriano ha tanto bisogno di amore, di valori ormai caduti
nell’oblio, come la fatica, il sacrificio, l’impegno, la dedizione, e che solo le persone mature che hanno lavorato una
vita intera possono conoscere e per questo possono farne
dono alle nuove generazioni».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Marisa Bianchini, presidente
onoraria dell’Università degli Adulti, che ha insistito sulla
necessità di proseguimento delle attività di questa organizzazione perché essa, a livello sociale e umano, crea quel
clima di consolazione e di amicizia dato da persone che
condividono obiettivi comuni all’insegna della cultura. Ha
esortato, pertanto, tutti i presenti ad una lotta ideale per
risolvere questa “emergenza sede”: «Il contagio delle idee
e dei buoni propositi è giusto e sensato. La cultura crea armonia e mette al centro di tutto l’uomo e –conclude citando
Socrate- Il peggior male è l’ignoranza, il bene più grande è
la conoscenza».
I punti cardine di questi interventi, che mettono in evidenza
il ruolo determinante dell’Università degli Adulti per la
città di Fabriano, sono stati poi ribaditi e
confermati dalle parole di Fernanda Dirella
riguardanti il bilancio sociale della struttura,
in cui si dimostra che durante questo anno
gli iscritti all’Università sono aumentati e
raggiungono quota 228; di questi, gran parte
sono pensionati ma in aumento sono le fasce
di disoccupati e in mobilità, per cui a livello
soprattutto “umano”, l’Università è utile alla
popolazione perché la fa sentire e la rende
utile. Oltre alla attività didattica “in classe”,
molteplici sono state le uscite turistico-culturali e le attività extrascolastiche come i corsi
di ginnastica, acquagym; variegata l’offerta di
laboratori che spaziano dal corso di inglese,
informatica, cucina, nordic wolking, scacchi,
cinematografia fino ad arrivare al laboratorio
di acquerello che ha visto concretezza in
una mostra realizzata dagli allievi dal titolo
“Cerca il lavoro del passato, trova l’acquerello
nel presente”. Infine, ha concluso la manife-
L'Azione 7 GIUGNO 2014
Tre momenti
della cerimonia
di chiusura
dell'anno
accademico
stazione la promessa del sindaco, Sagramola, di farsi carico
personalmente di trovare una sede consona ed idonea per
l’Università degli Adulti di Fabriano che, come si è cercato
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