AREE TEMATICHE
E
PROGRAMMI PRIORITARI
DEL
PIANO ATTUATIVO LOCALE 2009 - 2011
Parma, 15 aprile 2009
Ettore Brianti – Direttore Sanitario AUSL di Parma
Diagnosi precoce dei tumori
Obiettivi
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Interventi

integrazione organizzativa tra i programmi
promuovendo incontri tecnici tra il Servizio
RIT e i responsabili del sistema informativo
dei tre screening

gestione integrata
delle attività di
formazione e comunicazione sia nei
confronti della popolazione bersaglio sia
con gli operatori

consolidare il rapporto di collaborazione
con il Registro Tumori

standardizzare
le
metodologie
refertazione dei tre programmi

attuare strategie di recupero delle persone
non rispondenti, in collaborazione con i
MMG e le associazioni di volontariato
Obiettivo 1: Miglioramento trasversale
della prevenzione oncologica
di
Diagnosi precoce dei tumori
Obiettivi
Obiettivo 2: Miglioramento dei processi
assistenziali
collegati
allo
screening del collo dell’utero
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Interventi

implementazione
della
procedura
informatizzata di “richiamo” attivo delle
donne in fascia di età

ottimizzazione e condivisione del protocollo
diagnostico-terapeutico regionale

elaborazione ed analisi dei dati di attività in
collaborazione con il “Registro Tumori” di
Parma

adeguamento
logistico-gestionale
del
Centro Screening “Vasari” di Parma agli
attuali livelli quantitativi di attività raggiunti

progressiva introduzione nei protocolli di
screening di metodologie innovative di
diagnosi
Diagnosi precoce dei tumori
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 3: Miglioramento dei processi
assistenziali
collegati
allo
screening della mammella

realizzazione del Polo Senologico Unificato

adesione complessiva e mantenimento dei
tempi di attesa tra i vari livelli dello
screening agli standard regionali

formalizzazione dei livelli di responsabilità e
dei protocolli operativi di 2° e 3° livello

omogeneizzazione dei percorsi terapeutici
effettuati presso l’AUSL e l’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma

studio di fattibilità per l’accesso facilitato
dello screening nelle zone disagiate
Diagnosi precoce dei tumori
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 4: Miglioramento dei processi
assistenziali
collegati
allo
screening del colon-retto

mantenimento della progressione delle
chiamate, consolidando la collaborazione
con il volontariato e i Comuni interessati, in
particolare per le attività di 1° livello

formalizzazione dei livelli di responsabilità e
dei protocolli operativi di 2° e 3° livello,
comprendendo anche la manutenzione del
sistema informativo e la produzione di debiti
informativi

miglioramento qualitativo della scheda
individuale e del controllo di Qualità con
specifico riferimento al recupero di
adesione delle colonscopie FOBT
Dialisi
Obiettivi
Obiettivo 1: Incentivare lo svolgimento
della dialisi peritoneale domiciliare
Coordinatore del gruppo: Silvia Paglioli
Interventi


Obiettivo 2: Consolidare l’attività di
prevenzione delle patologie renali
croniche
Obiettivo 3: Iniziare a svolgere l’attività
di
assistenza
psicologica
al
paziente dializzato presso il centro
dialisi di via Pintor


Offerta del trattamento a tutti i
nuovi casi, affinando l’expertise
medica e infermieristica
Offrire
il
trattamento,
ove
clinicamente
appropriato
ai
pazienti ospiti di strutture protette
Potenziare
l’attività
dell’ambulatorio di prevenzione
della
Azienda
OspedalieroUniversitaria
Procedere con l’avvio della attività
di psicologia clinica
Dialisi
Obiettivi
Obiettivo 4: Favorire l’integrazione sociale e
professionale del paziente dializzato
Obiettivo 5: Miglioramento del sistema dei
trasporti
Obiettivo 6: Creare sistemi di integrazione
professionale
tra
personale
infermieristico operante nei CAL della
Azienda
USL
e
personale
infermieristico
della
Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma
Coordinatore del gruppo: Silvia Paglioli
Interventi



Promuovere specifici percorsi a livello
distrettuale rivolti a favorire l’integrazione
sociale dell’anziano e del disabile con
IRC e percorsi di integrazione lavorativa
rivolti al paziente dializzato in età
lavorativa
Individuare
figure
distrettuali
di
riferimento, promuovere i trasporti
multipli, ricercare la possibilità di
rispondere al bisogno di trasporto
‘sociale’
Costituire uno spazio informatizzato
dedicato in cui il personale infermieristico
si confronta sui protocolli e le linee guida
operative
Percorso Nascita
Obiettivi
Obiettivo 1: Affinare le tecniche per la
determinazione del rischio e la
diagnostica prenatale
Coordinatori del gruppo: Paola Salvini – Daniela Viviani
Interventi

Supportare percorsi formativi e
garantire
adeguate
dotazioni
tecnologiche
Obiettivo 2: Migliore definizione della
prognosi e offerta di un adeguato e
tempestivo counselling alla donna

Differenziare
le
prestazioni
di
diagnostica ecografica in urgenti e
differibili, adeguare l’offerta, rendere
omogenei i percorsi
Obiettivo 3: rafforzare il concetto di
‘centralità’ della donna e della sua
famiglia, anche attraverso un percorso
di valorizzazione delle professioni
sanitarie (ruolo dell’ostetrica)

Valorizzare la professionalità della
figura dell’ostetrica sia nella fase di
assistenza alla donna, che nella fase
di assistenza al neonato nel corso
della dimissione

Monitorare l’utilizzo della Linea Guida
“La sorveglianza del benessere fetale
in travaglio di parto”
Obiettivo 4: Valutazione e modifica delle
prassi assistenziali al travaglio di parto
Percorso Nascita
Coordinatori del gruppo: Paola Salvini – Daniela Viviani
Obiettivi
Obiettivo 5: Miglioramento dell'assistenza
rivolta ai disturbi emozionali della
donna in gravidanza, attuazione di
interventi di supporto alla relazione
madre-bambino e promozione e
sostegno all'allattamento al seno
Obiettivo 6: Garantire a tutte le gravide i
corsi prenatali di base e sperimentare
un'offerta
attiva
dei
corsi
di
accompagnamento alla nascita in grado
di
raggiungere
la
popolazione
svantaggiata
Obiettivo 7: Aumentare la conoscenza e
l'attenzione dei professionisti e delle
donne al tema “il dolore del parto”
Interventi

Formazione del personale alla
rilevazione del benessere/malessere
psicologico con proposta di sostegno.
Ridefinizione delle buone prassi per il
parto naturale e l’allattamento al seno,
monitoraggio della loro applicazione
nei punti nascita

Applicazione di un modello condiviso
tra le Aziende Sanitarie in particolare
con un’offerta attiva alle fasce deboli
e ad elevata criticità socio-familiare

Implementazione del Parto Analgesia
h24 gratuita
Politica del Farmaco
Coordinatori del gruppo: Carla Bertelli, Anna Maria Gazzola e Fabio Caliumi
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 1: Miglioramento dell'Integrazione 
tra Azienda Ospedaliero-Universitaria e
AUSL finalizzata al perseguimento della
continuità
assistenziale
ospedaleterritorio
con
potenziamento
dei
percorsi di erogazione diretta e/o
distribuzione per conto (DCP)
promuovere l’indicazione del principio attivo e
della erogabilità a carico SSN nelle lettere di
dimissione ospedaliera, coinvolgimento degli
Specialisti dei Centri Autorizzati a livello
regionale, al fine di vedere realizzata la
coerenza tra i protocolli e le prescrizioni, in
conformità alle migliori evidenze scientifiche,
promuovere azioni di monitoraggio mirate a
razionalizzare l'utilizzo dei farmaci innovativi
e/o ad elevato costo, potenziale i percorsi di
erogazione diretta

diminuire la variabilità prescrittiva tra medici
attraverso incontri volti a rendere omogenei i
percorsi;
prosecuzione
dell'attività
di
informazione tramite il farmacista facilitatore
che presenta ai medici pacchetti informativi su
categorie di farmaci con problematiche
prescrittive
Obiettivo
2:
Prosecuzione
dell'attività
informativo - formativa nei confronti dei
medici, farmacisti, operatori sanitari e
cittadini
Politica del Farmaco
Coordinatori del gruppo: Carla Bertelli, Anna Maria Gazzola e Fabio Caliumi
Obiettivi
Interventi

formulazione e divulgazione di reports
informativi sulle segnalazioni spontanee
di
ADR
con
approfondimento
bibliografico sistematico per ogni ADR
segnalata, comunicazioni periodiche
circa la reportistica nazionale e regionale
sulle ADR, sulle raccomandazioni di
sicurezza pervenute dalle autorità
regolatorie e sulle normative riguardanti
le segnalazioni spontanee ed il loro
obbligo, sensibilizzazione in ambito
pediatrico sugli effetti collaterali dei
farmaci nei bambini

applicazione della procedura regionale
per la gestione clinica dei farmaci sia in
ambito ospedaliero che territoriale, con
formazione e informazione rivolta ai
medici ed agli infermieri
Obiettivo 3: Sviluppo di farmacovigilanza
attiva e sviluppo azioni per la sicurezza
nella somministrazione farmaci
Obiettivo 4: Sviluppo di azioni per la
sicurezza nella somministrazione dei
farmaci
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
OBIETTIVI PRIORITARI PER IL PROSSIMO TRIENNIO:
 Integrazione tra attività territoriali, ospedaliere ed universitarie
 Sviluppo della rete di relazioni con gli interlocutori che rivestono un ruolo
importante nella gestione delle patologie psichiatriche e delle dipendenze:
 servizi sociali
 università
 sanità privata
 terzo settore
 famiglie
 associazioni di volontariato
 medici di medicina generale
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Generali
Interventi
Obiettivo 1: Completamento e sviluppo di
Programmi
nell’ambito
della
implementazione
dell'Area
dipartimentale della Psicologia clinica

Disturbi
del
comportamento
alimentare: la AUSL di Parma è stata
individuata
dalla
Regione
per
sperimentare un team di lavoro

Disturbi generalizzati dello sviluppo:
Programma Autismo

Diagnosi precoce delle psicosi e della
depressione

Miglioramento delle procedure di
intervento e collaborazione nelle
situazioni
di
emergenza-urgenza
territoriale ed ospedaliera prevedendo
il coinvolgimento di tutti i soggetti
sanitari e non sanitari
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Generali
Obiettivo 2: Sviluppare Progetti integrati di promozione alla salute e agli stili di vita sani,
concordati con le diverse Istituzioni che operano sul territorio per la prevenzione del
disagio giovanile
Obiettivo 3: Sviluppare il percorso del governo clinico e della appropriatezza prescrititva a
livello provinciale, attraverso la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione di
MMG e specialisti sul corretto utilizzo dei farmaci psicoattivi
Obiettivo 4: Facilitare gli accessi e la conoscenza dei percorsi assistenziali all’interno dei
servizi dipartimentali
Obiettivo 5: Riqualificare l'offerta residenziale e diversificare la rete delle strutture
residenziali, individuando opportunità adeguate al trattamento di comorbilità
psichiatrica
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Generali
Obiettivo 6: Perseguire l’individualizzazione dei bisogni e la personalizzazione dei
percorsi di cura attraverso relazioni negoziali condivise e co-costruite,
sviluppando il protagonismo degli utenti e dei familiari, supporto alla famiglia
e di contrasto all’esclusione sociale
Obiettivo 7: Sviluppare programmi di indagine scientifica e di ricerca in particolare
su esordi ed età giovanile
Obiettivo 8: Sviluppare innovazione e "creatività sociale" cogliendo tutte le
opportunità indotte dalle nuove tecnologie, creare nuove connessioni e
innovando metodologie e strumenti operativi
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Generali
Obiettivo 9: Elaborare un percorso integrato fra Medici della Medicina Generale e
il DSMDP



promuovere ed arricchire le competenze favorendo una collaborazione che
conduca ad una gestione integrata dei disturbi d'ansia che possano rientrare
nelle competenze della Medicina Generale
consentire al MMG di avere gli strumenti per procedere ad un primo
screening del paziente affinché si giunga ad un'appropriata attivazione dei
percorsi specialistici
sviluppare i progetti in atto ("SoLe", "Leggieri" al fine di facilitare l'accesso , il
trattamento e le cure, attivando sperimentazioni specifiche e attività di
consulenza presso le sedi di gruppo di medicina generale, il progetto "DCA")
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Specifici
Obiettivo 10: Definire percorsi di ricovero in caso di minori, con particolari
problematiche neuropsichiatriche sia in situazioni di emergenza
urgenza sia, nei casi di ospedalizzazione di competenza pediatrica
Obiettivo 11: Individuare continuità nel percorso di cura e interventi
integrati nella disabilità adulta per tutti gli aspetti "a confine" fra
competenze neurologiche, psichiatriche, e fragilità dovute alla
disabilità
Obiettivo 12: Promozione di comportamenti corretti sui luoghi di lavoro
Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità
Specifiche
Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini
Obiettivi Specifici
Obiettivo 13: Migliorare le relazioni sistematiche tra soggetti in Pronto Soccorso o
in regime di ricovero e DSM, anche ai fini della presa in carico e/o della
continuità assistenziale
Obiettivo 14: Attivare percorsi assistenziali diversificati per tipologia di
dipendenza e per intensità assistenziale
Obiettivo 15: Sviluppare percorsi per le "dimissioni difficili"
Obiettivo 16: Sviluppare e attivare interventi di supporto e di sostegno psicologico
nelle situazioni di emergenza-urgenza e di ADI
Programma Sangue
Coordinatori del gruppo: Leonardo Marchesi e Massimo Franchini
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 1: Razionalizzazione della raccolta 
del sangue
affidare la raccolta di sangue intero
(attualmente gestita direttamente dall’Unità
Operativa
Complessa
di
Immunoematologia e Trasfusionale), alle
associazioni dei donatori, attraverso il
decentramento presso una sede esterna

sviluppare le funzioni decentrate negli
Ospedali della Rete Provinciale (Vaio e
Borgo Val di Taro), con particolare
riferimento alla gestione delle emoteche

sviluppare, presso l'Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma, il progetto per la
realizzazione di una struttura per la
conservazione e la utilizzazione delle
cellule staminali per uso terapeutico, quale
riferimento per tutto il territorio provinciale
Obiettivo 2: Miglioramento della qualità nella
gestione del programma sangue
Obiettivo 4: Conservazione e utilizzazione
delle cellule staminali
Programma Sangue
Coordinatori del gruppo: Leonardo Marchesi e Massimo Franchini
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 5: Incentivazione delle donazioni

attivazione
di
un
programma
finalizzato alla cultura del dono, in
sinergia con le Associazioni AVIS e
ADAS-FIDAS, sia per rispondere agli
aumenti del fabbisogno, che per
promuovere sani stili di vita
Obiettivo 6: Valorizzazione del ruolo
collegiale
preposto al “governo di
sistema”

costruzione, visibilità e funzionalità di
un comitato per il “buon uso del
sangue” (degli emocomponenti, degli
emoderivati e delle cellule staminali
emopoietiche da sangue cordonale)
Promozione Stili di Vita Sani e Rischio Infettivo
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 1: Monitorare e promuovere 
corretti stili di vita sull’alimentazione






Proseguire
l’attività
di
sorveglianza
nutrizionale con la finalità di monitorare
l’obesità nella popolazione infantile
Migliorare la qualità del servizio di ristorazione
collettiva
Continuare l’attività di educazione alimentare:
‘Crescere in armonia-Educare il benessere’
Estendere la sorveglianza igienico nutrizionale
del pasto nelle strutture protette
Promuovere l’attività motoria in collaborazione
con gli Enti Locali
Applicare il progetto regionale di sport terapia,
in accordo con MMG e PLS,
per la
prescrizione di esercizio fisico nelle patologie
croniche
Proseguire l’attività di educazione alla salute
nelle scuole ed in specifici contesti (educatori,
animatori di gruppi giovanili ecc.)
Promozione Stili di Vita Sani e Rischio Infettivo
Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli
Obiettivi
Interventi
Obiettivo 2: Promuovere formazione, 
informazione e monitoraggio sul
rischio infettivo

Mantenere la copertura delle vaccinazioni
obbligatorie e raccomandate dell’infanzia

Consolidare la sorveglianza interservizi
(SISP/SVET) in relazione a arbovirosi e
borreliosi

Monitorare
la
leishmaniosi
canina
integrandola con il sistema della leishmaniosi
umana

Monitorare le infezioni
assistenza sanitaria

Aderire alla campagna nazionale ‘Genitori
più: sette semplici azioni per prevenire i rischi
per la salute dei bambini’
Implementare la copertura antinfluenzale
negli anziani e nelle categorie a rischio
correlate
alla
Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica,
alimentare e ambientale
Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini
Aree tematiche
 Salute e sicurezza sul lavoro
 Sicurezza alimentare
 Sicurezza stradale
 Sicurezza degli ambienti di vita
Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica,
alimentare e ambientale
Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini
Salute e sicurezza sul lavoro






Potenziare l’attività di vigilanza
indicazioni Nazionali e Regionali
a fini di prevenzione nel rispetto delle
Promuovere la prevenzione nelle piccole e medie imprese ed in settori
produttivi critici, d’intesa con le parti sociali
Sviluppare processi integrati con le parti sociali e le Istituzioni volte ad
assicurare equità di accesso alle prestazioni e di tutela nei confronti di fasce
deboli di popolazione lavorativa
Promuovere le tematiche della salute e sicurezza sul lavoro nell’Istituzione
Scolastica ed Universitaria in quanto ambiti strategici per lo sviluppo di una
nuova e consapevole cultura della prevenzione
Concorrere alla promozione di stili di vita sani attraverso iniziative integrate
sul binomio dipendenze e lavoro
Monitorare le malattie
ambientale
professionali e sviluppare il tema della sicurezza
Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica,
alimentare e ambientale
Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini
Sicurezza Alimentare




Programmazione dell'attività di formazione per il mantenimento della qualifica
degli operatori già in possesso del titolo di auditor e completamento per tutti
gli operatori della formazione sui temi specifici della sicurezza alimentare
Applicazione,verifica e manutenzione delle procedure di controllo ufficiale
validate dal servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione con la
consultazione e collaborazione dei portatori d'interesse
Supportare la crescita culturale dei produttori, collaborando per momenti di
formazione e confronto
Sviluppare il sistema delle supervisioni e degli audit interni, da parte della
ADSPV e del SIAN come elemento di miglioramento delle attività di controllo
ufficiale e azione concreta per l’uniformità delle valutazioni tra gli operatori del
controllo ufficiale
Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica,
alimentare e ambientale
Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini
Sicurezza stradale

Obiettivo 1: Alcol e guida: Progetto di prevenzione secondaria della guida in
stato di ebbrezza, rivolto alle persone in età 18-25, che hanno sostenuto un
“fermo” per guida in stato di ebbrezza, da svolgere in collaborazione con vari
partner, tra cui la Prefettura di Parma

Obiettivo 2: Accrescere la cultura della prevenzione degli incidenti stradali

Obiettivo 3: Studio di fattibilità di un percorso di miglioramento della rete
integrata emergenza urgenza

Obiettivo 4: Realizzazione di un progetto specifico sulla percezione del rischio
nelle scuole secondarie superiori
Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica,
alimentare e ambientale
Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini
Sicurezza negli ambienti di vita




Obiettivo 1: Dare piena attuazione agli interventi previsti dal progetto di
prevenzione delle cadute nei bambini di età 0 – 3 anni e valutare la
possibilità di estendere il progetto ad altri ambiti territoriali.
Obiettivo 2: Promuovere il miglioramento dell’operatività dell’inserimento
dei Pronto Soccorso dell’Azienda U.S.L. di Parma nel sistema di
sorveglianza nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (SINIACA).
Obiettivo 3: Strutturare forme di coordinamento ed integrazione tra tutti i
Soggetti a vario titolo coinvolti nella realizzazione degli obiettivi
Obiettivo 4: Valutare la fattibilità di effettuare a livello locale gli interventi
previsti nel progetto di prevenzione delle cadute degli anziani a
domicilio, definendo anche gli ambiti territoriali
Area della accessibilità
VALORI
Per il paziente: garantire, in modo equo l’offerta dei servizi
sociosanitari, con particolare attenzione alle persone deboli e
fragili
Per i professionisti: migliorare l’integrazione con l’obiettivo prioritario
di semplificare l’accesso dei cittadini ai servizi, favorendo la
presa in carico e la continuità assistenziale
Per le aziende: ulteriore sviluppo e miglioramento dei percorsi
assistenziali, ponendo realmente al centro del sistema il cittadino
Ambiti di intervento
La facilitazione dell’accesso e la continuità assistenziale:

Sportello unico sanitario e sociale

Reti specialistiche

Emergenza-Urgenza
La necessità di intercettare i bisogni non espressi anche
per ragioni culturali o di fragilità sociale:

Reti cliniche di area pediatrica
Area delle priorità tematiche e della integrazione
Valori:
Per il paziente: garantire una rete ospedaliera che
assicuri la continuità della presa in carico e
l’opportuna intensità delle cure indirizzando i
pazienti,a secondo dei bisogni,a nodi specialistici
ospedalieri di secondo e terzo livello. Nel contempo
consolidare e sviluppare ulteriormente la nuova
organizzazione delle cure primarie,che vede nei NCP
la sede non solo dell’accesso e della produzione di
prestazioni sanitarie,ma anche il luogo dove creare
nuovi modelli di integrazione sociosanitaria
Area delle priorità tematiche e della integrazione
Valori
Per i professionisti :
favorire lo sviluppo formativo e
professionale all’interno dei servizi ospedalieri e
territoriali,con il coinvolgimento dei medici di medicina
generale,pediatri di libera scelta e medici di continuità
assistenziale. Certezza di lavorare all’interno di reti
cliniche e percorsi assistenziali inseriti nella
programmazione sociosanitaria provinciale
Area delle priorità tematiche e della integrazione
Valori
Per le Aziende: necessità di caratterizzare sempre di più le
strutture ospedaliere verso la diagnosi e il trattamento
delle acuzie,proseguendo nel rafforzamento dei
percorsi intraospedalieri provinciali secondo il modello
di intensità delle cure. E’ necessario inoltre
consolidare e migliorare la continuità assistenziale
ospedale-territorio, non solo per la presa in carico dei
pazienti in postacuzie, ma anche per l’assistenza a
pazienti affetti da patologie croniche che necessitano
a domicilio di una forte integrazione di prestazioni
sociali e sanitarie
Area delle priorità tematiche e della integrazione
Ambiti di intervento:



Le reti cliniche territoriali delle cure
primarie
Rimodulazione della rete ospedaliera e
nuovi modelli organizzativi
Integrazione sociosanitaria
Grazie per l’attenzione
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Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Maria Rosa Salati