Cari Concittadini, chi ha partecipato con passione alle trascorse edizioni dei Concerti d’Autunno ricorderà certamente il grande livello dei programmi e degli esecutori che si sono succeduti a Barzanò nel corso di più di vent’anni. Pensiamo però che l’edizione di quest’anno, la numero “ventitre”, sarà ricordata come una delle più prestigiose, per la straordinaria importanza e la notorietà internazionale degli artisti presenti, che contribuiscono, una volta di più, a fare di Barzanò un polo musicale di prim’ordine nel territorio della Brianza. Il primo concerto presenta un mito della musica jazz italiana ed internazionale, Franco Cerri, molto noto anche al grande pubblico televisivo italiano, a partire dagli anni ’60. E’ considerato il chitarrista italiano più autorevole nel campo del jazz; la sua simpatia innata ha fatto sì che molti spettatori, vedendo le sue partecipazioni in tv, si avvicinassero al jazz e allo studio della chitarra. Il secondo concerto è dedicato alla musica lirica, con il Don Giovanni, considerata uno dei massimi capolavori di W.A.Mozart, della storia della musica e della cultura occidentale in generale. Il terzo concerto barocco prevede una edizione de La Cenerentola di G.Rossini eseguita da un ensemble di fiati. Si tratta di una esecuzione di piacevole ascolto, che altresì mantiene lo spirito dell’opera buffa. Il quarto concerto vede la partecipazione di Eric Hoeprich, statunitense, uno dei maggiori clarinettisti al mondo, sicuramente il maggiore esperto mondiale di esecuzioni con strumenti d’epoca. La serata presenta un programma barocco (Mozart, Salieri e Gherardeschi). Buon ascolto!! L’Amministrazione Comunale Comune di Barzanò ASSESSORATO ISTRUZIONE E CULTURA CONCERTI D’AUTUNNO 2015 Sabato 10 Ottobre Sabato 24 Ottobre Sabato 14 Novembre Sabato 28 Novembre Scuola Primaria Via L. da Vinci, 20 INGRESSO LIBERO ore 21:00 Sabato 10 Ottobre 2015 - ore 21:00 Sabato 24 Ottobre 2015 - ore 21:00 Sabato 14 Novembre 2015 - ore 21:00 Sabato 28 Novembre 2015 - ore 21:00 “Franco Cerri, leggenda e mito del jazz italiano” Un palco all’Opera favola e musica I grandi interpreti della nostra epoca Franco Cerri Quartet Franco Cerri chitarra Carmelo Tartamella chitarra Gianni Alberti sassofoni Andrea Bugna contrabbasso DON GIOVANNI La Cenerentola Opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart di Gioacchino Rossini Libretto di Lorenzo Da Ponte ENSEMBLE GALILEO Musiche di: D.Ellington, H.Mancini, T.Thielemans Don Giovanni baritono Leporello basso Donna Anna soprano Donna Elvira soprano pianoforte: Svetlana Sayad Massimo Mazza direttore Franco Cerri Chitarrista, nato a Milano il 29/1/1926. La passione per la musica prende corpo a cavallo della seconda guerra mondiale e, dopo aver ricevuto in dono dal papà Mario la desideratissima chitarra, matura grazie al sodalizio con l’amico e pianista Giampiero Boneschi con il quale inizia ad approfondire la conoscenza del jazz. Cominciata la sua carriera nel 1945, al fianco di Gorni Kramer con Bruno Martelli, Franco Mojoli, Carlo Zeme e il Quartetto Cetra, Cerri si è subito trovato nel 1949 a suonare con Django Reinhardt, la sua prima, vera influenza chitarristica. Tra i molti musicisti stranieri con cui ha suonato, è bene ricordare: Barney Kessel (fondamentale la sua influenza su Franco), Billie Holiday, Chet Baker, Dizzy Gillespie, George Benson, Gerry Mulligan, Jean Luc Ponty, Stephane Grappelli, Toots Thielemans. E’ stato alla testa di quartetti e quintetti propri, nei quali figurano anche talenti della scena italiana quali Gianluigi Trovesi e Tullio De Piscopo. E’ intervenuto in più di 750 trasmissioni televisive e ha condotto alcuni programmi della Rai tra i quali: “Fine serata da Franco Cerri”, “Jazz in Italia”, “Jazz in Europa”, “di Jazz in Jazz” e “Jazz primo amore”. Dagli anni ‘70 ha cominciato a sviluppare il lavoro di arrangiamento, riflettendo sulla partitura, le peculiarità del suo stile. Nel 1980 ha inaugurato il sodalizio con il pianista e compositore Enrico Intra con il quale ha fondato e dirige i Civici Corsi di Jazz di Milano organizzando anche rassegne concertistiche. Sul versante didattico, ha realizzato nel 1982 (con Mario Gangi, per quanto riguarda la chitarra classica) per il gruppo editoriale Fabbri, un corso di chitarra in sessanta lezioni arrivato alla quinta edizione e diversi metodi di jazz tra i quali spicca “Chitarra Jazz – sviluppi – approcci – esperienze”, scritto con Paolo Cattaneo e Giovanni Monteforte e pubblicato da Ricordi nel 1993. Don Giovanni Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, K 527) è un’opera lirica in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart. È la seconda delle tre opere italiane che il compositore austriaco scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte (che era al servizio dell’imperatore d’Austria), il quale attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca. Essa precede Così fan tutte (K 588) e segue Le nozze di Figaro (K 492), e venne composta tra il marzo e l’ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni. Commissionata dall’imperatore Giuseppe II, l’opera ebbe due stesure, quella rappresentata per la prima volta al Teatro degli Stati di Praga il 29 ottobre 1787, diretta dallo stesso Mozart, che ebbe un’accoglienza strepitosa, ed una seconda stesura “purgata” per il pubblico conservatore di Vienna e rappresentata nel maggio dell’anno successivo. Nella versione viennese il Don Giovanni non fu molto apprezzato dal pubblico, non per la musica, ma per la trama dove un nobile, ossia Don Giovanni, muore, e in questo modo poteva provocare delle ribellioni del popolo contro altri nobili, ed in questo caso contro l’imperatore austriaco; lo stesso imperatore Giuseppe II ebbe a dire che: «Il Don Giovanni non è pane per i denti dei miei viennesi». Don Giovanni è considerata uno dei massimi capolavori di Mozart, della storia della musica e della cultura occidentale in generale. In esso vi è il riflesso di tutto il genio mozartiano che realizza un irripetibile equilibrio tra comico, particolarmente con le caratterizzazioni di Leporello e Masetto, e tragico, che si realizza nello scontro tra il mondo delle leggi morali e la titanica opposizione del protagonista, di cui la musica di Mozart ha fatto un autentico eroe. Don Giovanni, pur essendo nobile, veste quasi il ruolo del tipico basso buffo settecentesco (vocalmente, un baritono o un basso-baritono), quasi a sottolineare l’immoralità del suo comportamento che, per così dire, lo “abbassa” di livello. Leporello (anche lui un basso ai limiti del buffo) è invece un personaggio in bilico tra l’ironia, l’insolenza e la sottomissione nei confronti del padrone. La Cenerentola E’ un melodramma giocoso di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo. Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814). L’opera fu composta in circa tre settimane : la prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista. Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero. La favola di Charles Perrault, è il riferimento principale dell’opera, soprattutto per ragioni morali: a differenza di alcune versioni più aspre e violente del racconto, lo scrittore francese enfatizzò nella sua favola gli elementi del perdono e della virtù. Valori molto vicini alla sensibilità del tempo e certamente graditi al vaglio Pontificio. Sullo sfondo della vicenda, però, fa capolino una società degradata, calata a pennello nell’atmosfera romana di quegli anni, pervasa dalla corruzione, da una nobiltà decadente e scialacquante, da gravi disagi tra i ceti sociali più poveri. Sotto le spoglie di un buonismo (obbligato dalla pesante censura pontificia), si intravede la lettura sarcastica di una fiaba amara più che zuccherosa. L’Ensemble Galileo, formato da musicisti affermati a livello nazionale e internazionale che ricoprono o hanno ricoperto il ruolo di prima parte in primarie Orchestre italiane, ed il Maestro Massimo Mazza, affermato Direttore d’Orchestra operistico, sinfonico e cameristico, rappresentano un sodalizio di grande valore artistico che il nostro paese e’ orgoglioso di ospitare nuovamente nell’ambito dei Concerti d’Autunno. Una serata con Eric Hoeprich esecuzione su strumenti d’epoca Eric Hoeprich clarinetto e corno di bassetto Luca Lucchetta clarinetto e corno di bassetto Rocco Carbonara clarinetto e corno di bassetto Musiche di: W.A.Mozart, A.Salieri, G.Gherardeschi Eric Hoeprich Nato nel 1955 a Baltimora (Stati Uniti), ha iniziato a suonare il clarinetto all’età di 7 anni. Si è laureato con onore in filosofia all’Università di Harward, dove ha anche studiato con Frans Bruggen, grande clarinettista e direttore d’orchestra olandese, maturando la passione per la musica antica. Trasferitosi quindi in Olanda, ha ottenuto il diploma al Conservatorio Reale dell’Aia (Olanda). Negli ultimi trent’anni ha maturato una grande esperienza sul repertorio musicale del ‘700 ed ‘800, tale da diventare il più grande esecutore mondiale su clarinetti storici e strumenti d’epoca. E’ membro fondatore e clarinetto solista dell’Orchestra del 18° Secolo diretta da Frans Bruggen, con la quale ha eseguito vasta parte del repertorio di musica antica, realizzando altresì prestigiose registrazioni, fra le quali il famoso Concerto per clarinetto e Orchestra KV622 di W.A.Mozart. Si è esibito come solista con i maggiori Ensemble mondiali di musica antica, sotto la direzione di Nicholas McGegan, Roger Norrington, Christopher Hogwood, Philippe Herreweghe, Jos van Immerseel ed altri. La sua passione per la storia del clarinetto lo ha portato ad avere una collezione di più di 100 strumenti antichi, alcuni molto preziosi ed appartenuti a musicisti che hanno fatto la storia della musica. E’ attualmente professore al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi, al Conservatorio Reale di Musica dell’Aia (Olanda) e all’Università dell’Indiana, Bloomington (USA).