PROVINCIA AUTONOMA
DI TRENTO
Repubblica
Italiana
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE «M. BUONARROTI»
C.A.P. 38100 TRENTO - Via Brigata Acqui 15 - Tel. 0461220100 - Fax 0461984216 – C.F. e PART.IVA 01691830226
e-mail: [email protected] –Pagina Web: www.ITITNMB.it
Allegato D delibera n. 5/2006
REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELL’I.T.I. “M. BUONARROTI” DI TRENTO
(secondo quanto previsto dal D.P.R. 249 del 24 giugno 1998)
PREMESSA
Il presente Regolamento si articola secondo la struttura del D.P.R. 249 del 24 giugno 1998 di cui
recepisce tutte le disposizioni ed i contenuti. In particolare individua i comportamenti degli studenti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all’interno della comunità scolastica ed alle situazioni specifiche dell’I.T.I. “Buonarroti”, le relative
sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento, secondo i criteri indicati dal medesimo
D.P.R. all’art. 4.
- ARTICOLO 1 Vita della comunità scolastica
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze
e lo sviluppo della coscienza critica. Affinché la scuola possa raggiungere le proprie finalità è necessario che
essa si caratterizzi come una comunità educante la cui vita si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione; nonché su un atteggiamento, da parte delle persone che operano in essa, scevro di
qualsiasi pregiudizio e basato sul costante rispetto reciproco.
L’I.T.I. “Buonarroti”, in quanto Istituto Tecnico Industriale, cura con particolare attenzione l’autonomia,
la responsabilizzazione e l’orientamento dello studente al fine di favorire la migliore formazione della persona,
del cittadino e del perito. Inoltre, considerato il dovere di tutti di mantenere un ambiente di lavoro e di studio
sano e sicuro e viste le presumibili responsabilità specifiche che molti studenti in quanto tecnici
assumeranno nel mondo del lavoro, l’Istituto si adopera costantemente affinché siano garantite le più ampie
conoscenze ed il più scrupoloso rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione antinfortunistica.
- ARTICOLO 2 Diritti
L’I.T.I. “Buonarroti” è impegnato a fornire agli studenti una formazione culturale e professionale
qualificata ed aggiornata, promuovendo la partecipazione attiva e responsabile e realizzando opportune
attività di orientamento finalizzate alla valorizzazione delle inclinazioni personali degli studenti stessi.
L’Istituto assume la solidarietà ed il dialogo come fondamenti di uno stile di vita e dei rapporti
interpersonali, promuove e favorisce iniziative di accoglienza degli alunni stranieri in uno spirito di costante
rispetto della loro identità culturale e religiosa.
Inoltre è impegnato a garantire: la legittima riservatezza in tutte le informazioni ed i dati di rilevanza
privata; l’obiettività, la tempestività e la trasparenza nella valutazione; un ambiente sereno, sano e sicuro nel
rispetto delle norme antinfortunistiche vigenti.
Compatibilmente con le risorse umane e materiali disponibili, l’I.T.I. “Buonarroti” assicura: iniziative
concrete per il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, nonché per la prevenzione ed il recupero della
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dispersione scolastica; la disponibilità di una vasta ed aggiornata strumentazione tecnologica; servizi di
sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
- ARTICOLO 3 Doveri
1. L’I.T.I. “Buonarroti” richiede agli studenti una frequenza regolare dei corsi ed un assolvimento continuo e
puntuale degli impegni di studio.
2. Ferma restando la pari dignità di tutte le persone che operano nell’Istituto, gli studenti si impegnano a
rispettare anche le funzioni specifiche di ogni componente (capo d’istituto, docenti, personale non
docente), nonché il rispetto reciproco.
3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art. 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza vigenti.
5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti, i macchinari ed i sussidi
didattici presenti nei laboratori, nelle officine, nelle palestre e nelle aule della scuola, osservando
scrupolosamente le norme di sicurezza senza arrecare danno alle persone ed alle cose che costituiscono
il patrimonio dell’Istituto.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico ed averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
- ARTICOLO 4 Disciplina
Per i criteri generali relativi alla responsabilità disciplinare, alla natura e finalità delle sanzioni ed alla
irrogazione delle stesse, si rimanda all’art. 4 del D.P.R. in oggetto.
In particolare gli studenti che non rispettano quanto in esso previsto incorrono nelle seguenti sanzioni
disciplinari.
A)
Art. 3, comma 1:
“Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente gli impegni di studio”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
Frequenza irregolare (scarsa puntualità, ritardi a) Richiamo orale da parte del docente.
ripetuti, assenze non giustificate); mancanza di
b) Richiamo scritto sul libretto personale o sul
assolvimento degli impegni di studio (carente
registro di classe da parte del docente o del
attenzione e limitata partecipazione all’attività
Dirigente.
didattica, non regolare svolgimento dei compiti
assegnati):
c) Colloquio con i genitori o chi ne fa le veci.
d) Lettera del Dirigente alla famiglia.
Assenza collettiva della classe nel previsto giorno Divieto di partecipazione della classe alle analoghe
di rientro dopo svolgimento regolare di un viaggio di attività dell’anno scolastico successivo. Se si tratta
istruzione o visita guidata.
di una quinta e di un comportamento recidivo:
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incidenza negativa sul credito scolastico.
B)
Art. 3, comma 2:
“Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,
che chiedono per se stessi”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
Ogni comportamento, atto o espressione verbale a) Richiamo verbale o scritto, sul registro o sul
che manifesti mancanza di rispetto o sia di offesa o
libretto personale, da parte del docente o del
danno alle persone.
Dirigente
b) Colloquio con i genitori.
c) Lettera alla famiglia da parte del Dirigente.
d) Allontanamento dell’alunno dalla comunità
scolastica secondo quanto deciso dall’organo
collegiale.
C)
Art. 3, comma 3:
“Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui
all’art. 1”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
Atti o comportamenti che violino i principi di a) Richiamo verbale o scritto, sul registro o sul
democrazia, tolleranza e dialogo su cui l’istituzione
libretto personale, da parte del docente o del
scolastica fonda le relazioni interpersonali e
Dirigente.
l’attività formativa (vedi art. 1)
b) Colloquio con i genitori.
c) Lettera alla famiglia da parte del Dirigente.
d) Allontanamento dell’alunno dalla comunità
scolastica secondo quanto deciso dall’organo
collegiale.
D)
Art. 3, comma 4:
“Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli Istituti”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
Comportamenti
ed
atti
(intenzionali)
che a) Richiamo verbale o scritto dal docente.
costituiscano pericolo per sé o per gli altri o
b) Richiamo verbale o scritto dal Dirigente.
disattendano le disposizioni in materia di sicurezza
e prevenzione antinfortunistica o di organizzazione c) Lettera alla famiglia dal Dirigente.
scolastica.
d) Allontanamento dell’alunno dalla comunità
scolastica secondo quanto deciso dall’organo
collegiale.
E)
Art. 3, comma 5:
“Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari ed i
sussidi didattici ed a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
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Danneggiamento all’edificio scolastico, agli arredi, L’ALUNNO È TENUTO A RISARCIRE IL DANNO.
alle attrezzature, ai macchinari ed ai sussidi
didattici presenti nei laboratori, nelle officine, nelle a) Richiamo verbale o scritto dal docente.
palestre e nelle aule, ed in genere al patrimonio b) Richiamo verbale o scritto dal Dirigente.
della scuola.
c) Lettera alla famiglia dal Dirigente.
d) Allontanamento dell’alunno dalla comunità
scolastica secondo quanto deciso dall’organo
collegiale.
F)
Art. 3, comma 6:
“Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico ed averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola”.
MANCANZA DISCIPLINARE
SANZIONE
Atti e comportamenti che di fatto alterino o a) Richiamo verbale o scritto dal docente.
modifichino
in
senso negativo l’ambiente
b) Richiamo verbale o scritto dal Dirigente.
scolastico.
c) Lettera alla famiglia dal Dirigente.
d) Allontanamento dell’alunno dalla comunità
scolastica secondo quanto deciso dall’organo
collegiale.
G)
L’ALUNNO È TENUTO, NON APPENA RICHIAMATO, A DESISTERE DA OGNI ATTO O
COMPORTAMENTO CHE CONFIGURI MANCANZA DISCIPLINARE RISPETTO AI DOVERI
ELENCATI NELL’ART. 3.
H)
Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica, purché inferiore ai tre giorni, può
comportare nella delibera del Consiglio di classe l’obbligo di frequenza delle lezioni.
ULTERIORI PROVVEDIMENTI
Lo studente che commetta atti che violino le norme del codice penale è tempestivamente
denunciato dal Dirigente all’autorità giudiziaria; lo stesso Dirigente informa contestualmente la famiglia ed il
Consiglio di classe.
Qualora si verifichino nell’Istituto fatti di rilevanza tale da violare il codice penale, il Dirigente, non
appena viene a conoscenza dell’accaduto, ne informa tempestivamente l’autorità giudiziaria.
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- ARTICOLO 5 A .Procedimento di irrogazione della sanzione disciplinare
B. Impugnazioni
C. Composizione Organo di garanzia interno all’Istituto
A. Procedimento di irrogazione della sanzione disciplinare.
I momenti fondamentali dell’irrogazione della sanzione sono i seguenti:
1) rilevazione della mancanza disciplinare (da parte di: insegnante, genitore, bidello, studente, persona
esterna alla scuola, Dirigente);
2) contestazione dell’addebito mediante un colloquio orale per chiarire il fatto ed individuare eventuali
responsabilità;
3) valutazione della opportunità di procedere, da parte di chi è competente, ad erogare la sanzione;
4) scelta della sanzione;
5) comunicazione all’interessato della sanzione erogata;
6) erogazione della sanzione.
La sanzione disciplinare dell’allontanamento dalla comunità scolastica, non superiore ai quindici
giorni, rientra nella competenza del Consiglio di classe.
B. Impugnazioni.
1. Contro le decisioni del Consiglio di classe in materia di allontanamento dalla comunità scolastica, è
ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione, al Dirigente Generale del Dipartimento
Istruzione, che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio scolastico provinciale avente
competenza per il grado di scuola a cui appartiene lo studente.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica è ammesso ricorso da
parte degli studenti (se minori, controfirmato dai genitori), entro quindici giorni dalla comunicazione della
loro irrogazione, all’apposito Organo di Garanzia dell’I.T.I. “Buonarroti”.
3. L’Organo di garanzia dell’I.T.I. “Buonarroti” decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno dell’Istituto in merito all’applicazione del “Regolamento
recante lo statuto” del D.P.R. in oggetto.
4. Il Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione decide in via definitiva sui reclami proposti contro le
violazioni dello “Statuto” e dei regolamenti specifici di ogni scuola. La decisione è assunta previo parere
vincolante di un organo di garanzia composto da due studenti designati dalla Consulta provinciale, da tre
docenti e da un genitore designati dal Consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di
elevate qualità morali designata dal Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione.
C. Composizione Organo di garanzia dell’I.T.I. “Buonarroti”.
L’organo di garanzia dell’I.T.I. “Buonarroti”, di durata triennale, è così composto:
• Dirigente, presidente;
• docente Consiglio d’Istituto (o extra designato) - indicato dal Collegio docenti;
• genitore Consiglio d’Istituto (o extra designato) - indicato dal Consiglio d’Istituto;
• studente Consiglio d’Istituto (o extra designato) - indicato dal Consiglio d’Istituto;
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È prevista la designazione di tre membri supplenti (docente, genitore, studente) e la sostituzione
mediante nuova nomina da parte del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto dei membri eventualmente
decaduti per mancanza dei requisiti.
Se nell’irrogazione della sanzione ha avuto parte il docente membro dell’organo di garanzia, è
chiamato il membro supplente a decidere dell’eventuale impugnazione.
- ARTICOLO 6 Adozione e diffusione delle norme
1. I regolamenti della scuola, la carta dei servizi ed il PEI sono adottati o modificati previa consultazione su
proposta degli Organi collegiali.
2. Il “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, il presente
“Regolamento disciplinare” ed il “Regolamento d’Istituto” sono consegnati in copia agli studenti all’inizio
dell’anno scolastico.
Per quanto non contemplato nel presente “Regolamento disciplinare” si rimanda al “Regolamento
d’Istituto” in vigore.
Si evidenzia che la responsabilità disciplinare è personale e che i provvedimenti disciplinari hanno
finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità dell’alunno. Le sanzioni non
possono, comunque, influire sulla valutazione del profitto. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertire le stesse sanzioni in attività in favore della Comunità scolastica.
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Il seguente allegato non va inserito nel libretto degli alunni a partire dall’a.s. 2009/2010
ALLEGATO
REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELL’I.T.I. “BUONARROTI” DI TRENTO
Composizione organo di garanzia
L’organo di garanzia dell’I.T.I. “Buonarroti” è così composto:
• Dirigente, ________________ - Presidente
• prof.ssa __________________ (docente)
• sig. ______________________ (genitore)
• __________________________ (studente)
Membri supplenti - Organo di garanzia -:
• proff. ____________________ (docente)
• sig.ra ____________________ (genitore)
• ________________________ (studente)
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