N° 3 SETTEMBRE 2014 iosocio P E R IO D I C O T R I M E S T R A L E | Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia | Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE EDITORIALE Il ruolo del lavoro LA BANCA 41 Festa della Banca pr o d o tt i e ser v i z i Libretto Risparmio Amico f o nda z i o ne Incontra Cultura 2014 / 2015 3 6 15 20 a iosocio Presso Banca Santo Stefano Piazza Vittoria, 11 30030 Martellago (VE) tel. 041 54 04 044 [email protected] Direttore Responsabile Federica Zanata Direttore Editoriale Banca Santo Stefano Hanno collaborato Giuliana Barbiero Daniela Gambato Paolo Lenarda Claudio Marchiori Alessandra Pagin Gloria Tosetto Progetto Grafico matteoscorsini.com Stampa Arcari s.r.l. www.arcarionline.com 16 . Spazio soci |Convenzioni golf / tennis / calcetto 17 . Fondazione sommario 3 . L’editoriale IL RUOLO Del L AVORO di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano 4 . Attualità notizie e curiosità 6 . La Banca 41 a festa della banca 9 . La Filiale San Donà di piave 12 . Prodotti e servizi Plafond casa 14 . Prodotti e servizi Pos, un vantaggio per i tuoi incassi 15 . Prodotti e servizi RISPARMIO AMICO eventi 19 . Fondazione CONCERTO DI SETTEMBRE 20 . Fondazione INCONTRA CULTURA 2014 / 2015 22 . Fondazione viaggio in provenza 24 . Il socio crescente interni 1939 26 . Le mostre TOMASO BUZZI 28 . Itinerari ANTICA FIERA DI SANTA LUCIA 31 . La ricetta tiramisù ai frutti rossi 33 . Fuori Fido L A CRISI AI TEMPI DI TACITO 34 .Appuntamenti Il territorio la banca E ditoriale Il ruolo del lavoro di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano A UN’AZIENDA CHE NON CURA IL PROPRIO PERSONALE NON HA FUTURO ben vedere, da sempre gli obiettivi del lavoro dell’uomo sono stati questi. Produrre prima di tutto beni commestibili, successivamente articoli artigianali e industriali e quindi servizi. Tutto questo per “riprodursi”cioè per poter mantenere sé stessi e la propria famiglia. Semplificando il concetto possiamo aggiungere che molti economisti (e non solo) hanno considerato il lavoro alla stregua di una qualsiasi merce che si può comprare e vendere. Nel secolo scorso, con l’evoluzione del pensiero economico e sociale, le cose sono molto cambiate: sono state introdotte regole, diritti e – almeno nel mondo occidentale - tutti abbiamo acquisito una diversa consapevolezza del valore del lavoro umano. Svolgo queste brevi riflessioni perché in questi giorni si fa un gran parlare di riforma del lavoro, di riscrittura delle regole, di divario fra lavoratori super tutelati ed altri senza diritti. Non voglio tuttavia addentrarmi in questo dibattito al quale ho scarsi titoli per partecipare, né voglio aggiungere riflessioni di carattere morale da contrapporre a quelle economiche: desidero solo proporre una riflessione che mi sembra interessante. Il consumatore un tempo acquistava un pro- dotto perché gli era necessario: il cibo, il vestiario,la sicurezza di un riparo,tutti i beni destinati a soddisfare bisogni vitali. Ora, invece, complici anche la globalizzazione ed i nuovi mezzi di comunicazione, il mercato si è molto evoluto. Si acquistano ancora cose necessarie ma che nel contempo appagano. Il cibo deve essere abbondante ma anche di buona qualità, e magari “particolare”. Il maglione deve riparare dal freddo ma deve essere leggero e soprattutto in tendenza, e così via. E qui torniamo al lavoro: una produzione agricola particolare ha bisogno di un coltivatore capace ed appassionato, un maglione raffinato, per essere prodotto necessita di personale con idee nuove e di abili maestranze per realizzarlo. Questi beni – in sostanza – per essere prodotti ed aver successo sul mercato hanno bisogno di lavoro con un grande contenuto di qualità umana. In poche parole, il lavoro non può essere distinto dall’uomo che lo presta, pena l’insuccesso. Questa riflessione – al di là di tutte le regole giuridiche e morali – rivela una semplice verità: il ruolo essenziale del personale nell’affermazione di un’impresa. Un’azienda che non cura il proprio personale non ha futuro: Banca Santo Stefano lo sa da sempre. iosocio_ pagina 3 Attual i tà n o t i z i e e cu r i o s i tà _ 0.1 _ Italia in deflazione per la prima volta dal 1959 Lo spauracchio tante volte evocato negli ultimi mesi, quello della deflazione, si materializza e va a braccetto con un nuovo scatto in avanti della disoccupazione. In agosto l’indice dei prezzi al consumo misurato dall’Istat ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Insomma, i prezzi hanno invertito la rotta. A luglio salivano ancora (+0,1%), come è normale in un’economia in salute, ma in dieci grandi città, tra cui Roma e Torino, erano già in discesa. Un campanello di allarme che ora suona come l’anticipazione di una tendenza generalizzata. E quasi inedita: è la prima volta dal settembre del 1959, quando però l’economia era in forte crescita. A peggiorare il quadro c’è il fatto che sono scesi anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, cioè l’insieme dei beni essenziali che comprende l’alimentare e i prodotti per la cura della casa e della persona. Il ribasso annuo in questo caso è pari allo 0,2%, anche se in recupero rispetto al -0,6% di luglio. E’ l’Italia, dunque, il primo Paese dell’Eurozona a vedere concretizzarsi lo spettro che, dopo la frenata di Germania e Francia, è al centro del dibattito europeo. In questo quadro, da Berlino arriva anche un avvertimento a non aspettarsi troppo dalle mosse della Banca centrale europea. A cui i mercati guardano sperando in un rapido e energico intervento per contrastare il calo dei prezzi.Wolfgang Schaeuble, ministro delle finanze tedesco, ha infatti detto in un’intervista a Bloomberg Tv che “la Banca centrale iosocio_ pagina 4 europea ha esaurito le munizioni per aiutare l’Eurozona”. Il falco Schaeuble, aveva smentito l’interpretazione pro-flessibilità delle recenti parole di Mario Draghi a Jackson Hole, ha aggiunto: “Ad essere sinceri non penso che la politica monetaria della Bce abbia gli strumenti per combattere la deflazione”. E comunque “la liquidità sui mercati non è troppo bassa, anzi è troppa”. Un circolo vizioso che porta alla stagnazione – La notizia dell’ingresso in deflazione è una doccia gelata per il governo. Il calo dei prezzi è una vera batosta, su molti fronti: sulle pri- me può sembrare positivo per i consumatori, ma innesca in realtà un circolo vizioso che conduce alla stagnazione dell’economia. O non le permette di uscirne. Perché i cittadini rimandano gli acquisti più corposi sperando di poter risparmiare di più in futuro e di conseguenza le aziende investono meno e non assumono. Così la disoccupazione sale, nel Paese circola meno denaro e l’intero motore economico riduce i giri. Come è accaduto in Giappone negli anni 90, non per niente noti come “il decennio perduto” del Sol Levante. Non basta: più scende l’inflazione più il tasso d’interesse reale pagato sui titoli di Stato diventa svantaggioso. Il che, con un debito pubblico a 2.168 miliardi, è l’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno. Disoccupazione di nuovo in salita. Le donne senza lavoro aumentano del 9,3% rispetto a luglio 2013 – Una spirale in cui di fatto l’Italia è già precipitata, come dimostrano il nuovo ingresso in recessione nel secondo trimestre dell’anno (quando il Pil è calato dello 0,2%, come confermato dai dati definitivi dell’Istat) il ristagno delle vendite al dettaglio, il crollo della fiducia di consumatori e imprese, le retribuzioni praticamente ferme e i dati sui senza lavoro. Questi ultimi sono stati aggiornati dall’istituto di statistica: in luglio il tasso di disoccupazione è tornato al 12,6%, in aumento dello 0,5% sui dodici mesi e dello 0,3% rispetto a giugno. Non prosegue dunque l’inversione di tendenza registrata prima dell’estate, che aveva fatto ben sperare il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e indotto Renzi (era il 10 luglio) a rivendicare “54mila posti di lavoro in più”,“un dato che non passa mentre quelli negativi sì”. Oggi però di dati positivi da sottolineare non ce ne sono. Lo scorso mese si è registrato un calo degli occupati pari a 35mila unità: come se si fossero persi più di mille posti al giorno, ha calcolato l’Ansa. In Italia i senza lavoro sono a questo punto 3 milioni e 220 mila, in aumento del Attual i tà n o t i z i e e cu r i o s i tà 2,2% rispetto al mese precedente (+69mila) e del 4,6% su base annua (+143mila), mentre gli occupati calano a 22.360.000, 71mila in meno su base annua. Rispetto al mese precedente la disoccupazione aumenta sia per la componente maschile (+3,3%), sia per quella femminile (+1%). Ma se il confronto è con luglio 2013, le disoccupate risultano in salita del 9,3% contro il +0,9% degli uomini. Il divario tra uomini e donne sul mercato del lavoro, insomma, resta enorme. Lo attesta soprattutto il tasso di occupazione, che per i primi è stato in luglio del 64,7%, mentre le lavoratrici erano solo il 46,5% del totale delle donne attive. Entrambi i dati sono in calo dello 0,1% sull’anno prima. L’incidenza dei disoccupati tra i giovani sale dell’1,1% – L’unico segnale positivo arriva dalla disoccupazione giovanile, con il tasso che scende al 42,9%, -0,8 punti rispetto al mese prima. Si può ipotizzare che sia l’effetto del lavoro stagionale, che fa anche salire il numero degli occupati a 939mila, +36mila in confronto a giugno. Ma allargando lo sguardo a un periodo di tempo più lungo si vede come il tasso di disoccupazione resti più alto del 2,9% rispetto al luglio 2013. Non solo: l’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,8%, +1,1 punti su base annua. Sempre più precari e lavoratori part time Basta poi uno sguardo alla tabella Istat con i dati sulla tipologia di occupazione per rendersi conto che gli assunti a tempo indeterminato diminuiscono per lasciare il posto a lavoratori precari e spesso a tempo parziale. Nel secondo trimestre dell’anno gli “stabili” sono scesi di 44mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre i dipendenti a termine sono saliti di 86mila unità di cui però 56mila a tempo parziale. Fonte: www.ilfattoquotidiano.it _ 0.2 _ Imprese, default in aumento del 15,5%. E chi resiste chiede prestiti per pagare le tasse Sono 4044 le imprese italiane che hanno aperto una procedura fallimentare nel secondo trimestre. Unioncamere parla di un incremento del 15,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonché di una stima totale di oltre 7600 casi di default nella prima metà dell’anno. La maggior parte delle procedure fallimentari (più del 77%) ha riguardato società di capitale, le più colpite dal fenomeno rispetto a quelle di persone e altre forme giuridiche. Il 25% dei fallimenti registrati nel secondo trimestre riguarda attività commerciali (1015 casi, +29%), a cui seguono il comparto costruzioni (842 casi, +12,3%) e la manifattura (800 casi, +8%). Non sono rari nemmeno i casi di aziende che chiedono prestiti alle banche per pagare le tasse. E’ il dato che emerge da un sondaggio del Centro studi di Unimpresa, che stima che il 62% delle micro, piccole e medie imprese italiane siano state costrette a ricorrere a un finanziamento per onorare le scadenze fiscali. L’Imu – Tasi è in cima alla lista dei motivi che hanno spinto gli imprenditori a rivolgersi agli istituti di credito. Per ciò che riguarda i settori produttivi, sono gli operatori turistici (per gli alberghi), le piccole industrie (per i capannoni) e la grande distribuzione (per i supermercati) quelli più esposti con le banche a causa dei versamenti fiscali sugli immobili. Nel 2013 le imposte patrimoniali che gravano sui contribuenti italiani hanno garantito alle casse dello Stato 41,5 miliardi di euro. Lo annuncia l’Ufficio studi della CGIA che dopo averle individuate ne ha calcolato l’impatto sulle tasche dei contribuenti. Il futuro non è dei più rosei: la situazione per l’anno in corso, infatti, è destinata a peggiorare ulteriormente. “Con l’introduzione della Tasi”, commenta il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi, “nel 2014 ritorneremo a pagare quanto abbiamo versato nel 2012: attorno ai 44 miliardi di euro. Si pensi che dal 1990 il gettito è addirittura quintuplicato. Le più onerose sono l’Imu, l’imposta di bollo, il bollo auto e l’imposta di registro: i versamenti di queste quattro imposte incidono sul gettito totale per oltre l’89%”. Fonte: ilgiorno.it iosocio_ pagina 5 la banca eventi 41 FESTA DELLA BANCA a Il prossimo 16 novembre al Park Hotel Villa Fiorita di Monastier ci troveremo per la tradizionale Festa della Banca nel corso della quale saranno consegnate le Borse di Studio agli studenti meritevoli e verranno premiati con la medaglia d’oro raffigurante l’immagine di Santo Stefano i venticinque soci che hanno raggiunto i 25 anni di appartenenza alla Banca. Con l’occasione si terrà l’assemblea straordinaria che sottoporrà all’ approvazione dei soci, la modifica del 4o comma dell’art. 25 dello Statuto Sociale che prevede di diversificare il numero delle deleghe ricevibili. (Tre al momento, sia per l’assemblea ordinaria che per la straordinaria). Questo il nuovo testo proposto: “Ogni Socio può ricevere non più di una delega in caso di assemblea ordinaria e non più di tre deleghe in caso di assemblea straordinaria”. La distinzione va ricercata dal fatto che le due assemblee, per essere validamente costituite ( in seconda convocazione), richiedono un numero di partecipanti diverso: • Qualunque sia il numero dei Soci intervenuti, in caso di assemblea ordinaria, • Almeno un decimo dei Soci, se straordinaria. iosocio_ pagina 6 la banca LA FILIALE San Donà di Piave Dedichiamo questo numero alla filiale di San Donà di Piave. A dirigerla dal 2012 è Mario Falcone. Dott. Falcone, può stilarci un breve profilo della sua persona? Sono dipendente di Banca Santo Stefano dall’ottobre del 2002. Sono stato assunto con l’apertura della filiale di Musile di Piave, nella quale ha svolto la funzione di vice responsabile gestore retail e successivamente di responsabile di filiale e gestore pmi. Dal luglio 2012 sono responsabile di filiale e gestore pmi a San Donà di Piave. Prima di arrivare in Banca Santo Stefano ho lavorato nella rete dei Promotori Finanziari del Banco Ambrosiano Veneto, della quale ho seguito l’evoluzione societaria conclusasi con Banca Intesa, chiudendo l’esperienza nel ruolo di coordinatore. Precedentemente ho svolto mansioni amministrative in società operanti nel terzo settore. Cosa mi può dire della filiale che dirige? Da chi è composta la vostra squadra? La filiale, aperta nel 2004, è situata in un palazzo d’epoca nel centro storico di San Donà di Piave di fronte al Duomo. Oltre al sottoscritto, il gruppo è composto da Michela Valeri che è vice responsabile e gestore pmi, Stefano Pollon e Margherita Sfriso, gestori retail, Francesca Marconati ed Enrico Paoletti, cassieri. Il gruppo è allargato ai colleghi Francesco Minato del servizio corporate e Gianfranco Mannerucci del servizio vigilanza crediti, che nella filiale hanno un ufficio dedicato. Quali sono le peculiarità della vostra clientela? Le peculiarità della nostra clientela emergono dall’analisi delle caratteristiche socio economiche della piazza. L’area del Sandonatese è infatti la più importante del Veneto Orientale. Considerando la sola San Donà, essa conta circa 42.000 residenti, con reddito procapite nel 2012 di 13.787 euro mentre i nuclei familiari sono 17.300, con una media di 2,4 persone per famiglia. Le imprese produttive sono circa 3.600, attive prevalentemente nei settori di commercio, costruzioni, agricoltura, manifatturiero, ristorazione e turismo. Dalla relazione annuale della Banca d’Italia emerge, fra l’altro, uno stock di depositi bancari di 605.000.000 di euro e un coefficiente di bancarizzazione delle famiglie pari a 1,7% e delle imprese pari a 2,4%. A questo insieme di persone ed imprese offrono servizi bancari e finanziari 28 sportelli, 3 sportelli Bancoposta e 15 agenzie assicurative. Inoltre sono presenti diverse reti di Promotori Finanziari, oltre alla Coop Adriatica, che raccoglie risparmio sotto forma di prestito sociale. Tutto questo fa di San Donà una piazza con offerta diversificata e competitiva, rivolta ad una clientela evoluta e matura dal punto di vista finanziario, esigente nella richiesta di servizi, molto attenta alle condizioni offerte, alla ricerca della personificazione del rapporto e sensibile alla relazione umana. Negli ultimi anni la nostra Banca ha compiuto un cambiamento radicale, un salto di qua- iosocio_ pagina 9 la banca LA FILIALE lità nel modo di essere e di fare Banca. La segmentazione della clientela e la formazione continua del personale, affinché sia competente nel fornire consulenza per una gestione attiva e personalizzata, sono alcune delle strategie attraverso le quali si è estrinsecata la finalità di porre il cliente al centro della nuova visione della Banca. Personalmente ritengo, e i dati lo confermano, che, se oggi la nostra Banca riesce ad avere un risultato economico all’altezza delle aspettative - pur con tutte le evidenti difficoltà date dalla difficile congiuntura economica e sociale - è proprio grazie all’oculatezza delle scelte effettuate. Ennio Doris, Patron di Banca Mediolanum, qualche tempo fa ha dichiarato senza mezzi termini che le BCC sono, nell’attuale panorama, “come carrozze trainate da cavalli” destinate ad essere travolte dall’implacabile avanzare della modernità, quindi senza più spazio e futuro nell’economia del nostro Paese. Qual’è il suo pensiero a proposito? Per rispondere alle affermazioni di Ennio Doris è opportuna una premessa importante che contestualizzi chi siamo e come agiamo. Innanzitutto va considerato che il mondo delle BCC è composito e profondamente diverso dalle altre Banche Nazionali. Ogni singola entità è autonoma nello svolgimento di un ruolo di supporto all’economia reale del territorio, ma è inserita in un più ampio contesto associativo regionale e nazionale. A livello nazionale il Movimento delle BCC conta oltre 4.400 sportelli, con oltre 1.200.000 soci. Gli impieghi rappresentano il 40% del totale dei crediti ad imprese artigiane e a piccole imprese in generale, con il 18% all’agricoltura e circa il 10% alle famiglie. Complessivamente siamo il terzo gruppo bancario nazionale, caratterizzato da una grande peculiarità che iosocio_ pagina 10 concretizza il concetto di territorialità, nel senso che, come è noto, possiamo prestare il denaro raccolto dai nostri depositanti solo a imprese e famiglie che risiedono nella nostra zona di competenza, ovvero dove operano i nostri sportelli, mentre solo il 5% può essere prestato al di fuori di questa. Banca Santo Stefano, se non erro, attualmente impiega entro la provincia di Venezia quasi il 100% delle somme raccolte. L’importante ruolo delle Banche di Credito Cooperativo è stato peraltro riconosciuto anche dal Governatore Ignazio Visco nel suo in- rischio di credito che crisi come quella attuale comportano. Appare pertanto evidente l’opportunità che le BCC facciano rete tra loro, accentrando taluni servizi e producendo così le necessarie economie di scala. A mio modesto parere gli investimenti in innovazione, e non solo tecnologica, sono possibili anche per le piccole realtà bancarie, se esse agiscono consorziandosi in reti efficienti, che si diano strutture di secondo livello, come già accade con Gruppo ICCREA e Cassa Centrale o tutelando maggiormente il risparmio, tervento all’Assemblea Abi, dove ha ribadito che la Banca d’Italia “riconosce il valore del modello cooperativo”. Ciò detto, va sottolineato che negli ultimi anni, segnati da una crisi pesantissima e perdurante, le BCC stanno fronteggiando sfide di una durezza probabilmente senza precedenti.Tale situazione ha messo in evidenza alcune problematiche già presenti, anche se fino ad oggi latenti, nel sistema delle BCC, come la necessità di aggregazione fra le piccole realtà, in quanto dimensioni maggiori consentono di affrontare meglio i costi che il sistema impone per investimenti nelle nuove tecnologie e il come già sta avvenendo con la costituzione del Fondo di Garanzia per gli obbligazionisti. Il patrimonio del sistema BCC è di oltre 20 miliardi, con un Core Tier 1 medio (indicatore della solidità patrimoniale delle banche) superiore al 14%: possiamo sostenere che le Banche di Credito Cooperativo sono solide, attive e con buone prospettive future. Se non erro Doris è colui che costruisce la banca “intorno a Té”, tracciando un cerchio sulla sabbia. Le BCC, invece, hanno solide basi e sono realmente al servizio delle famiglie e delle imprese. Fonti: Banca d’Italia, Comuni Italiani, Camera di Commercio Venezia A mio modesto parere gli investimenti in innovazione, e non solo tecnologica, sono possibili anche per le piccole realtà bancarie, se esse agiscono consorziandosi in reti efficienti, che si diano strutture di secondo livello... iosocio_ pagina 11 la banca P R O D O T T I E S E RV I Z I Plafond casa: mutui a tasso agevolato Coloro che vogliono acquistare o ristrutturare una casa possono chiedere un mutuo a tasso agevolato. Banca Santo Stefano ha infatti aderito all’accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e l’Abi finalizzato all’erogazione di mutui a tasso agevolato per l’acquisto di immobili con priorità per le abitazioni principali con o senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica. Quali sono i requisiti per fare domanda? Possono aderire al plafond casa tutte le persone fisiche, residenti in Italia. Avranno priorità: • le giovani coppie (coniugi o conviventi da almeno 2 anni con un età non superiore, per l’uno a 35 anni, per l’altro a 40); • le famiglie numerose (con 3 figli o più); • le famiglie che hanno nel proprio nucleo un disabile. Come funziona il plafond casa? max 100 mila euro per gli interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica; max 250 mila euro per l’acquisto di un’abitazione principale senza interventi di ristrutturazione; Come fare domanda? max 350 mila euro per l’acquisto di un’abitazione principale con interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione. Se siete interessati, affrettatevi! Chiedete in filiale per maggiori approfondimenti e per una soluzione personalizzata. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche del prodotto illustrato é necessario fare riferimento ai Fogli Informativi disponibili presso tutte le nostre Filiali e sul sito internet della Banca. iosocio_ pagina 12 acquistare o ristrutturare chiedendo un mutuo a tasso agevolato. iosocio_ pagina 13 la banca P R O D O T T I E S E RV I Z I POS, un vantaggio per i tuoi incassi Scatta da fine giugno l’obbligo per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, di dotarsi di P.O.S. Il P.O.S (Point Of Sale - punto di vendita) è il sistema più diffuso in tutto il mondo per accettare in pagamento carte PagoBANCOMAT, Cartasì e carte di credito dei circuiti internazionali American Express e Diners, con evidenti vantaggi sia per l’acquirente, che per l’esercente. Dotandosi di un terminale POS, l’esercente non corre rischi di negoziare carte smarrite o rubate, non deve restituire resti, ed evita di tenere in cassa denaro a rischio di furti o banconote false; l’incasso viene accreditato direttamente dalla Banca sul suo conto corrente. Banca Santo Stefano offre varie tipologie di POS ai propri clienti: Standard: per tutti gli esercenti che dispongano di presa telefonica e presa elettrica. Cordless: senza fili, a radiofrequenza, con base collegata a linea telefonica fissa e presa elettrica. Gprs: tipo cellulare con scheda telefonica e batteria. Per esercenti privi di rete telefonica fissa. Mobile POS: nuovissimo servizio, a breve disponibile, che permette di accettare le carte di pagamento attraverso lo smartphone/tablet in modo comodo, veloce e sicuro. Per maggiori informazioni rivolgiti alla tua filiale. iosocio_ pagina 14 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per il dettaglio delle condizioni si rimanda ai fogli informativi disponibili presso le filiali di Banca Santo Stefano o nella sezione ‘Trasparenza bancaria’ del sito internet. la banca P R O D O T T I E S E RV I Z I RISPARMIO AMICO Il libretto di risparmio per costruire il tuo futuro Per bambini dai 0 ai 17 anni Il libretto “Risparmio Amico”è dedicato ai bambini da 0 a 17 anni e può essere intestato esclusivamente al minore. Permette ai genitori di accumulare i risparmi dei più piccoli e consente ai ragazzi che hanno compiuto 14 anni di iniziare a gestire i propri risparmi, secondo dei limiti prestabiliti e con il controllo dei genitori (o tutori).Può essere aperto da entrambi i genitori oppure da un solo genitore delegato. E’ sufficiente rivolgersi a qualsiasi filiale di Banca Santo Stefano con un documento d’identità valido ed il codice fiscale sia del minore che dei genitori. Chiunque, purché maggiorenne, può effettuare i versamenti per un massimo di € 100 mensili: è sufficiente che presenti il Libretto al momento del versamento. Principali condizioni Rendimento: 2,75% (tasso creditore) Costi: Nessuna spesa di apertura e di gestione Imposta di bollo a carico del cliente Vieni a trovarci in una delle Filiali di Banca Santo Stefano. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali del prodotto illustrato e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai Fogli Informativi, che sono a disposizione dei clienti anche su supporto cartaceo presso tutte le Filiali o sul sito internet di Banca Santo Stefano, sezione ‘Trasparenza Bancaria’. iosocio_ pagina 15 la banca S PA Z I O S O C I | C O N V E N Z I O N I L’iniziativa si pone l’obiettivo di creare un circolo virtuoso tra soci consumatori ed esercenti presenti sul territorio, presso i quali poter beneficiare di sconti riservati esclusivamente ai soci della Banca. Intendiamo così contribuire a riportare il territorio al centro delle abitudini di consumo e di spesa, stimolando l’acquisto di prodotti e servizi offerti sotto casa a chilometro zero. Quali i vantaggi? Per gli esercenti il potenziale contatto con un bacino di circa 3000 utenti senza nessun costo se non gli sconti e le facili- tazioni decisi dall’esercente stesso. Per i consumatori la possibilità di trovare nel proprio territorio prodotti e servizi a costi ridotti. Per tutti, la possibilità di valorizzare l’economia e la vita sociale del territorio. Invitiamo pertanto commercianti, artigiani, aziende agricole, professionisti e chiunque possa essere interessato all’iniziativa a contattare il servizio soci della Banca al n° 041.5404044. Maggiori informazioni a breve sul sito www.bancasantostefano.it Tennis Golf LEZIONE INDIVIDUALE Golf Club Prezzi QUOTE ASSOCIATIVE Quota di ISCRIZIONE GIOCATORE € 2.000.00 1 ORA € 50.00 1/2 ORA € 25.00 € 1.400.00 LEZIONE COLLETTIVA Frequentatore € 700.00 Lezione di gruppo di 1 ora per un minimo di quattro ed un massimo di otto persone € 600.00 green free € 40.00 Comprende 2 ore di tennis e 1 ora di atletica il sabato mattina e due ore di tennis e 1 ora di atletica la domenica mattina – min. 3 partecipanti festivo € 80.00 € 50.00 € 100.00 CALCETTO golf clinic 1 ORA € 70,00 Con il Pro Davide Villa Vengono organizzate da un minimo di 6 partecipanti ad un massimo di 20.Attrezzatura e palline campo pratica compresi. Giorni da definire. Da € 20,00 a persona Ca’ della Nave iosocio_ pagina 16 € 10.00 PACCHETTO CLINIC Feriale € 65.00 1 ORA € 45.00 1/2 ORA € 22.00 MARTELLAGO, Piazza Vittoria 14 1 ORA € 60,00 Tariffe riservate 2014 Un nuovo servizio di Banca Santo Stefano per i soci. FO N D A ZIO N E EVENTI Torneo di Old Subbuteo Il prossimo 5 ottobre i locali della Fondazione ospiteranno per la prima volta un torneo di old subbuteo, il vecchio gioco di calcio da tavolo, organizzato dall’Old Subbuteo Club “NoZeUnZogo” di Mestre. La terza edizione delle Eredivisie (massimo livello del campionato olandese) vedrà le 16 squadre olandesi più rappresentative fronteggiarsi, per un totale di 48 partecipanti. La manifestazione è aperta al pubblico per chi volesse assistere e magari provare a giocare. In occasione dell’evento, sarà presente come special guest Stephen Moreton dall’Inghilterra, divenuto oramai una leggenda nel mondo Subbuteo per aver realizzato lo stadio più grande del mondo (Stadium of Fingers con oltre 10.000 spettatori dipinti a mano). Mostre in Corte Fondazione Banca Santo Stefano, fin dalla sua costituzione, è attenta promotrice dell’arte nelle sue diverse forme espressive. Ecco che periodicamente la Corte si anima con esposizioni di artisti locali e non, offrendo la visione di opere realizzate secondo le diverse tecniche artistiche. Lo scorso giugno la mostra “Delicate trasparenze”ha visto esposte gli acquerelli degli artisti Maria Antonietta Pasquon e Alberto Cipolla; in autunno, con la ripresa delle attività, sono altre le esposizioni in programma, la prossima dal 20 settembre al 5 ottobre. Il calendario aggiornato degli eventi è disponibile nella sezione Fondazione del sito www.bancasantostefano.it/fondazione/eventi oppure inviando una e-mail a [email protected]. iosocio_ pagina 17 FO N D A ZIO N E EVENTI Un viaggio nella vita della regina del jazz. Concerto del 14 settembre in Corte Banca Santo Stefano L’appuntamento che ha chiuso la stagione culturale estiva in Corte, organizzato dalla Fondazione Banca Santo Stefano, è stato un vero e proprio viaggio nella vita della regina del jazz: Ella Fitzgerald. Protagonista della serata la giovane e talentuosa Simona Molinari, accompagnata da un quartetto di musicisti di spessore come il celebre trombettista Fabrizio Bosso, insieme a Claudio Filippini al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al basso e Fabio Colella alla batteria. L te l’artista che ha più influenzato gli studi e la formazione della cantautrice. Il concerto si è sviluppato in un percorso narrativo in cui Simona Molinari ha portato in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della cantante e alcuni aneddoti biografici della vita privata della Fitzgerald. A completare questo racconto, alcune perle meno conosciute riviste in una chiave inedita, applaudite da una platea di oltre seicento persone. In occasione del concerto a Martellago, Simona Molinari ha avuto il piacere di ospitare come special guest Fabrizio Bosso; i due si si sono ritrovati nuovamente sul palco dopo la collaborazione avvenuta per il Festival di Sanremo del oving Ella è un progetto che Simona Molinari 2009, creando un’alchimia dalla quale era difficile non ri- ha voluto regalare prima che al pubblico, innanzi manere incantati. tutto a se stessa: la regina del jazz è sicuramen- Alessandra Pagin iosocio_ pagina 19 f o nda z i o ne EVENTI Si svolgerà in Sala Alfredo Barbiero, presso la Corte di Banca Santo Stefano venerdì 14 novembre 2014 alle ore 17.00 la presentazione del ciclo di Incontra Cultura 2014/ 2015, comprendente incontri culturali pomeridiani e serali, concerti ed uscite in Italia e all’estero. a serie di conferenze pomeridiane, inizierà lunedì 17 novembre, presso la Sala in Via Fapanni a Martellago, e proseguirà, con frequenza bisettimanale, il lunedì e il mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00. La rassegna potrà contare sulla collaborazione di molti appezzati professionisti in diversi settori, quali giornalisti, scrittori, storici, esperti di tutela dell’ambiente, di comunicazione, di viaggi. Come lo scorso anno, ad alcune conferenze seguiranno delle visite guidate a Venezia. Prima conferenza del pomeriggio: lunedì 17 novembre il dott. Davide Scarpa parlerà di ambiente e biodiversità. L Primo appuntamento serale: mercoledì 3 dicembre alle ore 20.30 con il dott. Luigino Maccatrozzo, primario di urologia a Treviso con il tema:“Diagnosi e cura delle disfunzioni relative alla sessualità maschile”. Nel 2015 vi sono due anniversari importanti: cento anni dall’entrata nella Prima Guerra mondiale e settanta dalla fine della seconda: diverse conferenze saranno dedicate a questo tema. Conferenze ed uscite, con il loro programma dettagliato saranno illustrati il giorno dell’inaugurazione. A gennaio si pubblicherà poi il programma dei Diverso il calendario delle conferenze serali: viaggi per l’anno 2015. gli incontri, previsti in Sala Barbiero, presso la Corte di Banca Santo Stefano avranno cadenza quindicinale, il mercoledì sera alle 20.30.Vi i soci a seguire le nostre attività, nel sito della Fondazione saranno quattro incontri a carattere medico, Invitiamo www.bancasantostefano.it/fondazione o chiedendo informazioni tema che ha suscitato molto interesse lo scorso su [email protected] o telefonando in segreteria ai numeri 041.540.4072/73. anno ed altri quattro, a carattere ambientale, E’ possibile anche essere informarti puntualmente delle attività Fondazione fornendo alla segreteria il proprio indirizzo cui seguiranno, come per gli incontri del pome- della di posta elettronica. riggio, delle piacevoli uscite sul territorio. iosocio_ pagina 20 Incontra Cultura 2014 2015 Viaggio in Provenza e Camargue Il viola profumato dei campi di lavanda in fiore, il rosa dei fenicotteri nella selvaggia Camargue, il giallo dei girasoli amati da Van Gogh, il bianco dei cavalli ammirati durante la navigazione lungo“le petit Rhone”, l’aria tersa e fresca del mattino: il viaggio in Provenza è innanzitutto un lasciarsi travolgere dai colori e dai profumi che raggiungono il loro splendore nella primavera inoltrata. iosocio_ pagina 22 f o nda z i o ne V I AG G I L a visita di questa regione del Sud-est della Francia è anche un cammino nella storia e nella cultura: molte le testimonianze della presenza dei Romani, fin dalla seconda metà del II secolo a.C.; si- gnificativa l’influenza in Europa, nel tardo medioevo, della raffinata civiltà provenzale; importante per la Storia della Chiesa la permanenza, ad Avignone, per ben settant’anni, del Papato. La visita è iniziata con Avignone, città attraversata dal Rodano, importante nodo stradale-ferroviario e centro vivace dal punto di vista culturale: il primo contatto visivo si ha con la scenografica cinta delle Mura e con l’imponente Palazzo dei Papi, ora trasformato in un Museo; infine, vale una sosta il celebre Pont d’Avignon, cui si ispira una nota canzone popolare. Di seguito il percorso lungo una strada tortuosa, circondata da boschi, porta, al termine di una gola, alla meraviglia dell’Abbazia di Senanque, circondata da campi di lavanda; luogo di una bellezza unica, data dalla semplicità, che favorisce il raccoglimento e la preghiera. Di ritorno da Senaque, sosta a Fontaine de Vaucluse, in cui soggiornò il Petrarca, e compose i celebri versi del Canzoniere dedicati a Laura:“Chiare, fresche e dolci acque ove le belle membra pose colei che solo a me par donna…” Molto diverso il panorama per raggiungere la Camargue, tra il Grande e il Piccolo Rodano, sostando ad Aigues Mortes, zona salmastra, sede di diverse saline. La città è circondata da una fortezza dalle caratteristiche mura quadrangolari e fu scelta dal Re Luigi IX come luogo di partenza per le Crociate. In Camargue, zona protetta, è d’obbligo la visita del Parco ornitologico di Pont De Gau, ambiente ideale per gli uccelli di passo, che permette di ammirare centinaia di eleganti fenicotteri rosa e molte altre specie di volatili. Molte ancora le città grandi e piccoli raggiunte nel nostro percorso, ma poco lo spazio a disposizione, per cui possiamo dedicare loro solo poche righe. Ogni centro ha la sua particolarità: Saintes Maries de la Mer con la Chiesa–Fortezza dove i Gitani si recano in pellegrinaggio, Arles, capoluogo della Camargue (una tappa del famoso Cammino verso Santiago di Compostela) con la meravigliosa Arena, il Teatro antico, i resti del Foro, la Chiesa di Saint.Trophine dalla incredibile facciata interamente scolpita; quindi, arroccato su uno sperone roccioso, il borgo medioevale di Les Baux de Provence, dominato dall’antico Castello e circondato da vigneti che si estendono per trecento ettari, con la produzione di diecimila ettolitri di vino all’anno. Sulla strada del ritorno, nel penultimo giorno godiamo di un piccolo“assaggio”di Marsiglia, seconda città della Francia, dopo Parigi, per numero di abitanti, primo porto del Paese e del Mediterraneo. A Marsiglia passeggiamo nella zona del vecchio porto, ci facciamo incuriosire dalla vista de “le Chateau d’If, nell’isolotto in cui venne imprigionato il Conte di Montecristo e saliamo infine alla Basilica di Notre Dame della Garde, con splendida veduta sulla città. Un viaggio non si può mai riassumere in poche pagine, ognuno porta nel cuore un borgo, un paesaggio, una storia particolare. Una particolare emozione ha suscitato in noi la visita dei luoghi in cui visse e dipinse Vincent Van Gogh, figura tormentata, dall’equilibrio psicologico instabile, dalla vita difficile, conclusasi tragicamente. Nato in Olanda, si spostò nel nord del suo Paese, poi in Inghilterra, quindi a Parigi, ma solo nel sud della Francia trovò il calore, la luce, i colori che cercava e che trasferì nei suoi capolavori. La sua salute mentale però, come sappiamo, peggiorò e dopo un periodo di ricovero in una clinica a San Rémy de Provenza, al colmo della disperazione e della confusione mentale, si sparò un colpo di rivoltella al petto. Morì a trentasette anni. Nella sua frenesia dipinse, in circa nove anni, 800 quadri ed altrettanti acquarelli. In vita riuscì a vendere un solo quadro; un solo articolo fu scritto su di lui. Lasciò, in una lettera all’amato fratello Theo, un insegnamento per tutti gli artisti: “Fate brillare per gli uomini la vostra luce. Questo è il dovere per ogni pittore” Giuliana Barbiero iosocio_ pagina 23 I L S O C IO Crescente Interni 1939 La crisi dell’edilizia ha comportato un conseguente mutamento anche nel mondo dell’arredamento. Quali sono le principali trasformazioni che hanno interessato questo mondo? Come si è evoluta la domanda e l’offerta? Come affrontano i professionisti del settore questo difficile momento? Lo abbiamo chiesto al nostro socio Andrea Crescente, titolare della Crescente Interni di Mestre. Sig. Crescente, come sono cambiati in questi anni gli acquisti nel mondo dell’arredo? I consumi si sono ridotti a causa della crisi economica: i giovani che acquistano l’arredamento hanno meno possibilità rispetto a qualche anno fa ed i genitori non riescono più ad aiutarli. Chi potrebbe valutare un rinnovo dell’arredamento attende tempi migliori; nel caso in cui invece non ci siano problemi economici, si è a volte frenati psicologicamente dalla negatività che coinvolge tutto il sistema Paese.Tutto questo fa si che ci si indirizzi verso soluzioni più economiche. Come ha cercato di affrontare questa trasformazione della domanda? La nostra proposta è più ricercata rispetto ad un tempo sia nell’offerta di design che nelle soluzioni rivolte alla clientela più giovane: personalizzate, belle e di buon prezzo. Progettazione e assistenza al cliente si sono elevate e sono di qualità superiore rispetto alla grande distribuzione che per flussi di ingresso non è in grado, per quanto attrezzata, di essere al livello del commercio al dettaglio. Personalizziamo gli interni attraverso arredi di falegnameria su misura, progettazione e realizzazione di opere e finiture interne. La nostra realtà aziendale lavora con flussi di ingresso inferiori rispetto a 10 anni fa ma con persone iosocio_ pagina 24 che hanno maggiore cognizione di quello che desiderano e che vogliono spendere. E’ aumentato il lavoro sul web attraverso richieste che arrivano via mail anche dall’estero grazie alla promozione che facciamo con il sito, l’attività sui social e la comunicazione sui portali di settore. Come pensa sia possibile incentivare gli acquisti o venire incontro alla clientela? In questo scenario dove, come accennavo precedentemente, le persone spendono meno per difficoltà oggettive o per un condizionamento psicologico determinato dalla situazione economica generale, può essere utile incentivare le condizioni di pagamento rateali. A questo proposito riscontro che il privato spesso non risponde positivamente alla proposta di finanziamento. In alcuni casi perché ha già altri finanziamenti in corso (il settore auto ha sempre avuto come punto di forza il pagamento rateale come politica commerciale) ma in molti casi perché il punto vendita di arredi non è abituato a proporre il pagamento rateale. Molto spesso lo proponiamo alla fine della trattativa ed invece sarebbe opportuno comunicarlo anticipatamente con una comunicazione visiva o diretta, come insegna la grande distribuzione o il mercato dell’auto e formalizzando il preventivo con le due formule di pagamento: alla consegna e rateale con relative quotazioni. Come è opportuno affrontare questo difficile momento economico? Per andare oltre la crisi è fondamentale essere molto motivati e pensare alle soluzioni migliori per la propria attività. Si dice che le difficoltà aguzzino l’ingegno ed è proprio così. La mia attività presenta costantemente le ultime novità del mondo dell’arredo e del design con una vetrina sempre rinnovata. Organizziamo mostre con eventi di inaugurazione sul mondo del design e dell’arte contemporanea. Aggiorniamo i professionisti del settore che collaborano con noi, sulle ultime novità e siamo un supporto ai loro progetti. Favoriamo le proposte di giovani designer e artigiani attraverso la nostra comunicazione e la nostra vetrina. Seguiamo il cliente fino a portarlo dentro la casa o l’ambiente di lavoro attraverso diverse fasi: il primo colloquio, il rilievo in loco, la proposta progettuale, la realizzazione e l’ eventuale assistenza post vendita. Spesso quando le cose vanno bene ci si gode il momento e c’è il rischio di fermarsi. Le difficoltà invece, se affrontate nel modo più corretto, ci possono migliorare. Io sto impegnandomi cercando di fare questo e per il momento i risultati mi stanno dando ragione. Federica Zanata le m o stre Tomaso Buzzi alla Venini Una mostra che celebra il gusto italiano degli anni Trenta nelle opere in vetro del celebre architetto milanese. Il 14 settembre 2014 ha aperto al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra Tomaso Buzzi alla Venini a cura di Marino Barovier. L ’architetto lombardo Tomaso Buzzi (1900-1981) è stato un esponente di spicco del cosiddetto “Neoclassicismo Milanese”. Fu amico e collaboratore di Gio Ponti e membro dell’associazione “Il Labirinto” – insieme ad architetti e imprenditori come Gio Ponti, Michele Marelli e Paolo Venini, intenti a “promuovere la diffusione nella casa delle moderne arti decorative.” Proprio insieme a Ponti, Tomaso Buzzi è stato uno dei più importanti creatori del gusto italiano degli anni ‘30, per l’eleganza e la raffinatezza che ha saputo portare nelle arti applicate. Architetto colto, designer curioso, raffinato progettista d’interni, oltre che collaboratore della rivista Domus, lavorò per le figure più importanti dell’alta borghesia del nostro paese: Volpi, Cini, Visconti, solo per citarne alcuni. iosocio_ pagina 26 Tra il 1932 e il 1933 l’architetto milanese Tomaso Buzzi avvia un’attiva collaborazione con la vetreria Venini, che prosegue episodicamente anche durante gli anni successivi. Il contributo creativo di Buzzi si caratterizza per il suo approccio sperimentale alla forma e ai materiali. La sua ampia ricerca riguarda anche l’illuminazione, dando così inizio a una nuova veste a questo tradizionale settore del vetro di Murano. Quando nel 1932 arriva a Murano alla Venini, Buzzi porta il suo notevole bagaglio culturale e la sua profonda conoscenza dell’arte antica, in particolare di quella etrusca, verso la quale l’architetto ha una particolare attenzione. Una tra le fonti di ispirazione nella produzione di Buzzi, è infatti rappresentata dalla tipologia dell’askòs, un vaso in ceramica con una o due bocche a entrambe le estremità, di origine greca e diffuso in età etrusca, utilizzato per contenere liquidi oleosi, spesso modellato a figure zoomorfe, come volatili o animali cornuti. Non è un caso, infatti, che nel corso degli anni venti l’arte etrusca fosse stata oggetto di riscoperta e approfondimento: è qui che Buzzi cerca motivi di ispirazione, con la volontà di creare manufatti nuovi e originali che se da un lato non negano la loro ispirazione storica, dall’altro esaltano le caratteristiche plastiche e materiche del vetro. Ciò avviene attraverso la sperimentazione con un nuovo tessuto vitreo, il vetro incamiciato a più strati di colore e applicazioni di foglia d’oro, e l’utilizzo di particolari zoomorfi (come chiocciole, teste di cavallini e di capra) o elaborati collarini, nastri annodati e manici a forma di elmo stilizzato.Tra gli oggetti più significativi, presentati alla Va Triennale di Milano, si distinse la celebre “Coppa delle Mani”, sostenuta da mani con polsi uniti e dita affusolate, decorati da bracciali e anelli. In concomitanza con la mostra Tomaso Buzzi alla Venini, rimarrà aperto al pubblico anche il padiglione temporaneo progettato dall’artista giapponese Hiroshi Sugimoto. “Glass The House Mondrian”è la prima opera architettonica di Sugimoto a Venezia. Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore 14 settembre 2014 – 11 gennaio 2015 Dalle 10:00 alle 19:00, ingresso libero, chiuso il mercoledì. Per maggiori informazioni: Fondazione Giorgio Cini [email protected] T: +39 041 2710280 www.cini.it 17 Rievocazione storica dell’Antica Fiera di Santa Lucia a Questa tappa del nostro itinerario soddisferà gli amanti di usanze medievali e gli appassionati di mercatini, chincaglierie e oggetti curiosi. iosocio_ pagina 28 I l loro appuntamento è per il 15 e 16 novembre 2014, giorni in cui, l’Antica Fiera di Santa Lucia di Piave fa rivivere la trecentesca tradizione di portare nelle piazze, a scandire il corso delle stagioni, le innovazioni introdotte con il commercio dall’Oriente e dal Nord Europa. Ancora oggi prodotti agricoli, ceramiche, stoffe, pelli e bestiame, fanno di questa festa popolare una piacevole consuetudine che vivrà per millenni. La fiera è legata ai lontani traffici sulla via Hungarica e all’uso del guado di Lovadina (passo obbligato tra il Nord e il Sud Europa), ma anche ai commercianti di Venezia con Germania,Austria, Fiandra. i t i nerar i mercato paleoveneto pagano di cavalli (poi integrato con asini, buoi, ovini, suini, tessuti pregiati, canapa e lane di Fiandra) in onore di Lught, dio della Luce. L’antico patrono venne, poi, sostituito dal culto cristiano in onore di Santa Lucia de Sub Silva. Ancora ai giorni nostri, cittadini del Tirolo e dell’Ungheria attestano di nonni commercianti di cavalli e abituali frequentatori di questa fiera, mentre anziani del Polesine, del Cadore e del Friuli, rammentano come il mercato della canapa grezza e lana avesse il suo importante centro nell’annuale appuntamento autunnale. Determinare con esattezza l’antichità di quest’ultimo non è impresa facile. Alcune fonti farebbero risalire le origini della mostra mercato al periodo anteriore l’anno 661 d.C., sostenendo che il fenomeno intitolato a Santa Lucia avrebbe preceduto Sembra che anticamente la ricorrenza, che attirava devoti, viaggiatori e mercanti diretquello di San Michele di Verona, riferito appunto al secolo VII. ti o provenienti dalle fiere di Ungheria, Austria, Carinzia, Germania, si ricollegasse a un pubblico di 30 mila persone, così come seguire parate, mostre, concerti e conferenze a tema. Unica nel suo genere sarà poi l’esperienza di pagare con i soldi veneti antichi, cambiati dai cambiavalute e assaggiare i prodotti tipici lo- Sul filone di tale tradizione è inserita l’ipotesi (introdotta da un quotidiano del dopoguerra e portata ai giorni nostri) secondo cui quest’anno ricorrerebbe la 1355ma edizione. Sarà emozionante per il nostro versatile lettore partecipare ad una delle rievocazioni storiche più importanti d’Italia con oltre 500 figuranti che sfilano in costumi d’epoca e un cali di “casari”,“luganegheri”,“vinari”. Il tutto rallegrati da giullari, musici, saltimbanchi, giocolieri, cavalieri, osti e fanti che ricreano un’atmosfera magica e ricca di storia. Rievocando le antiche carovane di cavalli e mercanti, la Fiera di Santa Lucia di Piave è anche un’importante ritrovo per camperisti a favore dei quali sono allestiti spazi e organizzati momenti di festa. Nel corso della manifestazione, ogni anno, vengono premiati i vincitori di due concorsi a tema, organizzati dal comitato promotore. Il primo è la competizione europea “Scrivere il Medioevo” che prevede la presentazione di uno scritto storico su tale epoca, il secondo, di tipo fotografico, si intitola “Nel Medioevo… con un click”. I concorrenti non professionisti, devono presentare opere inedite che trasmettano emozioni e, allo stesso tempo, rispettino i canoni storici. Fonte: 99 cose da fare e da vedere almeno una volta nella vita a Treviso e nella sua provincia. Carrer - Rorato iosocio_ pagina 29 la r i cetta Tiramisù ai frutti rossi Presentiamo in questo numero un dolce leggero, facile e veloce da preparare. A suggerirci la ricetta la signora Maria di Salzano. 1 pacchetto di biscotti Pavesini 2 o 3 vasetti di yogurt ai frutti di bosco, panna spray q.b., frutti di bosco per guarnire. In una pirofila di vetro stendete una base di yogurt e poi a strati i Pavesini. Ripetete fino a formare a piacere 3 o 4 strati. Potete mescolare vari tipi di yogurt - mirtillo, fragola, more - e poi in frigorifero. Guarnite con panna e frutti di bosco. Un consiglio: preparate questo dolce qualche minuto prima, poiche’ i Pavesini vanno messi asciutti nello yogurt. iosocio_ pagina 31 F U O R I FI D O Ieri come oggi:la crisi ai tempi di Tacito Qui, come altrove, non scrivo un articolo. Racconto una storia e la racconto a Te, caro Presidente, come faccio spesso nelle occasioni dei nostri incontri professionali, e ti racconto la storia di una crisi. N on è la nostra crisi, ma è una crisi un po’ più vecchia: siamo attorno al 33 a.C. e ne parla Tacito, storico che ha vissuto a Roma dal 56 al 117 d.C. Lo scrive nei capitoli 16 e 17 del sesto Libro degli “Annales”. A quell’epoca non c’erano le banche ed erano le ricche famiglie che facevano prestiti agli imprenditori e raccoglievano denaro dei depositanti. Giulio Cesare, dittatore dal 49 a 44 a.C., aveva fatto una legge che imponeva alle famiglie di prestare denaro per un importo notevolmente inferiore al loro patrimonio. Era una buona garanzia per far fronte ad eventuali insoluti. Ma le ricche famiglie, anche allora, erano quelle che comandavano e i loro rappresentanti erano seduti in Senato e questa prudente norma di Giulio Cesare ha avuto, pertanto, scarsa applicazione. Ricchi e potenti di Roma hanno continuato a prestare soldi a loro giudizio, valutando, inoltre, con generosità le garanzie offerte dai debitori“giacchè l’interesse pubblico viene posposto all’interesse privato” dice scandalizzato Tacito al capitolo 16 degli “Annales” Una vecchia norma aveva, inoltre, stabilito che “nessuno poteva praticare l’usura ad un tasso di interesse superiore a 1/12 del capitale”. In pratica i soldi dovevano essere prestati al massimo ad un tasso dell’8,5% annuo. Ma anche questa clausola non era molto osservata. Nel giro di poco tempo la situazione appare ingestibile: prestiti facili con garanzie insufficienti servono per comprare fabbricati, ma soprattutto terreni che aumentano sempre di più il loro valore, iniziando quello che oggi chiameremmo bolla speculativa. Questo attira l’attenzione dell’autorità che impone ai ricchi un limite al finanziamento. I terreni non si vendono più, e perdono velocemente valore. Inizia la crisi, che peggiora nell’anno 33 quando l’imperatore Tiberio chiede l’applicazione della legge emanata una quindicina di anni prima da Giulio Cesare. Decide inoltre “che ciascuno investa nell’acquisto di terreni in Italia, due terzi del capitale dato in prestito”(capitolo 6° punto 17). Subito lo stesso imperatore cerca di correre ai ripari addolcendo le direttive appena emanate. Ma ormai la fiducia è persa. Lo stato deve intervenire “a sanare le cose, mettendo in circolazione per mezzo dei banchieri 100 milioni di sesterzi e concedendo la facoltà di contrarre prestiti senza interesse per un triennio”(capitolo 6° punto 17). E qua mi fermo, caro Onorato. Forse, oggi, basta cambiare i nomi: Lehman Brother, derivati, subprime, ecc... Alla fine del punto 17 Tacito, con due righe di sollievo, ci racconta che “così fu ristabilito il credito e gradatamente si trovarono anche privati disposti a concedere prestiti …”. Ciao, Paolo Lenarda iosocio_ pagina 33 A P P U N TA M E N T I ALTINATE DAL SILE AL PIAVE CAVALLINO - TREPORTI 21 settembre Wedding Farm 2014: Fiera degli Articoli e Servizi per Sposi Cavallino Sport Center ore 11.00 Regata dea Sisola Canale Rigà- Lio Piccolo ore 16.00 JESOLO 26-27 settembre 2^ Torneo Internaz. Basket Città di Jesolo Pala Arrex 02 ottobre La festa dei Nonni 18-19 ottobre Festa d’Autunno 14-21 dicembre Natale in Piazza MUSILE DI PIAVE settembre-ottobre Serate tematiche ambientali 8 - 10 novembre San Martin: Sulle orme degli antichi veneti 5 gennaio Pan e Vin QUARTO D’ALTINO settembre Festa della Vendemmia 13 - 14 dicembre Mercatini di Natale e Corsa dei Babbo Natale 24 dicembre Arriva Babbo Natale 31 dicembre Cin Cin Insieme 5 gennaio PaneVin sul Sile DECUMANO TERRA DEI TIEPOLO MARTELLAGO 20 settembre Musical Sulle orme di Karol Corte Banca Santo Stefano ore 21.00 26 settembre - 7 ottobre Sagra del Rosario Mostra di Pio X iosocio_ pagina 34 16 novembre Concerti all’Auditorium – Martellago Giacobbe Stevanato - Violino 14 dicembre 8 Trofeo Canoro Radicchio d’Argento 14 dicembre Concerti all’Auditorium – Martellago Fabio Grandesso – Fagotto Monica Zacchello – Pianoforte Anna Barbiero – Flauto Traverso 5 - 15 dicembre 27 ^ Mostra del Radicchio tardivo 19 dicembre Teatro dei Ragazzi MIRANO 19 -23 settembre Fiera di San Matteo 27 - 28 settembre A piedi in Centro a Mirano 8 -9 novembre Fiera dell’oca con zogo dell’oca 1 -16 novembre Mostra: I giochi dell’oca da Venezia 11 gennaio Festa del Radicchio Noale 2.a domenica mese Mercatino dell’Antiquariato 28 -29 novembre Noale Shoppind Days 5 gennaio Pirola Parola PIANIGA 27-28 settembre All Motor’S Show SALZANO 17 - 19 ottobre / 24 -26-31 ottobre 1-2 novembre Festa della Zucca 8 dicembre- 6 gennaio Natale Insieme S. Maria di Sala 8 - 31 dicembre Manifestazioni natalizie SCORZE’ 7 -23 novembre 33^ Festa del Radicchio 28 dicembre Trofeo Cartoveneta di Ciclocross 26 dicembre - 5 gennaio Concerto di Natale e Panevin SPINEA dicembre Mostra dei 100 Presepi di Spinea dicembre -6 gennaio Feste di Natale a Spinea RIVIERA DEL BRENTA CHIOGGIA/Sottomarina novembre Spettacoli di mistero dicembre Premiazione Premio Letterario Città di Chioggia dicembre Natale in Piazza DOLO 8 dicembre - 6 gennaio Natale dolese e Befana a Dolo FIESSO D’ARTICO 21 settembre Palio del Ruzante 9 novembre Quatro maroni e un goto de vin 14 dicembre – 6 gennaio Natale insieme:Brusemo a vecia, Presepio vivente VENEZIA E TERRAFERMA Venezia 21 novembre Festa della Madonna della Salute fino al 27 ottobre Rassegna Mestre“in Centro”