3 - La macchina
sciogli-nuvole
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
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- FIABA DI MAURO NERI
- ILLUSTRAZIONI DI FULBER
Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
– Aiutooo! Quantobasta vuole bombardare il Villaggio degli Spaventapasseri!
Bombardare?
Era stata la povera Casoletta a
urlare disperata e in men che non si
dica tutti gli spauracchi accorsero spaventati e si radunarono nello spiazzo
antistante la Farmacia.
Quel che videro li lasciò senza fiato! Effettivamente lì, al centro della
piazzetta, il buon Quantobasta stava
facendo la guardia a un vero e proprio
cannone, un arnese grosso e ciccione
come lo sono quei cannoni che al circo
servono per sparare verso l’alto la donna barbuta oppure il gigante peloso.
– Ma si può sapere cos’hai intenzione di fare? – chiese maestro Abbecedario col volto scuro e serio.
Quantobasta rimase tranquillo e
con un sorrisetto dipinto sulle labbra
disse: – Proprio oggi mi è arrivata la
terza invenzione della Società Mondiale degli Inventori e voglio provarla!
Gli occhi di tutti si abbassarono sul
cannone: – Sarebbe questa, la terza
invenzione? – chiese Bellondina.
– Certo... Adesso vi faccio vedere!
Il buon farmacista si piegò, da dietro
al cannone sollevò a fatica una grossa
palla di ferro nero e... Plonkkk!... la fece
cadere nella bocca del cannone. Poi
accese un fiammifero, avvicinò la fiammella alla miccia sul davanti e...
– Nooo! – urlarono in coro i poveri
spauracchi.
Quantobasta fece finta di non aver
sentito quell’urlo di terrore e diede
fuoco allo stoppino del cannone che...
Buuummm!... esplose con un botto
terribile, spedendo il pesante proiettile
verso il cielo in direzione di...
Per capire bene come andrà avanti
questa nostra storia, però, dobbiamo
fare alcuni passi indietro. Venite con
me...
– Quantobasta, ci sei? Sei già al lavoro? – domandò il postino Franco Bollo,
dopo aver bussato a lungo alla porta
della Farmacia.
– Eccomi eccomi – borbottò lo spauracchio farmacista aprendo la porta a
vetri e... – Quello cos’è? – chiese indicando un grosso involto alle spalle del
portalettere. Era uno scatolone di un
metro per un metro, dal quale spuntavano ai lati due ruote robuste.
– È il solito pacco della Società
Mondiale degli Inventori...
– Vuoi dire che è arrivata la mia
terza invenzione? Uuuaaauuuhhh... è
bellissimo!
– Ma sei proprio sicuro di volere
anche questa? Lo sai che ti costa altri
mille euro, vero?
– Certo che lo so: per diventare
perfetti inventori bisogna fare dei
sacrifici!
– Va be’: devi firmare qui, darmi i soldi e questo pacco con le ruote è tuo...
Quando Franco Bollo se ne fu andato portandosi dietro tutte le perplessità del caso, Quantobasta trascinò in
bottega lo scatolone giunto per posta,
lo aprì e...
– Ma questo è un cannone! – mormorò alquanto deluso. – Io non mi
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3 - La macchina sciogli-nuvole
sono iscritto alla Società Mondiale di
Artiglieria e non voglio diventare un
soldato che spara cannonate a destra
e a sinistra! Io voglio solo diventare un
grande inventore!
Quando però trovò il libretto delle
istruzioni e lesse il titolo, capì subito che
quel cannoncino era proprio per lui!
La macchina “sciogli-nuvole”
“Eccoci giunti alla terza lezione del nostro corso. Caro allievo, siamo lieti di metterti a disposizione la ‘macchina sciogli-nuvole’, un perfetto strumento che, adeguatamente predisposto, ti sarà molto utile, quando il cielo sarà pieno di nuvole,
per allontanare la pioggia se desideri il bel tempo oppure per far piovere se ne
senti la necessità!”
Sul fondo della scatola, poi, c’erano
sei grosse bocce di ferro scuro, ognuna
contrassegnata da un numero. Quan-
tobasta sfogliò il libretto delle istruzioni finché giunse al capitolo intitolato
“Proiettili” e lesse:
Proiettile Uno: ti serve per rompere e sciogliere le nubi e fa tornare il sereno.
Proiettile Due: ti serve per addensare le nubi e provoca una pioggia normale.
Proiettile Tre: sparalo in aria quando vuoi alleggerire le nubi piene d’acqua e
far cadere una pioggerella leggera leggera.
Proiettile Quattro: usalo invece quando vuoi far esplodere un violento temporale.
Proiettile Cinque: ti serve per far smettere all’istante un temporale.
Proiettile Sei: Proiettile vuoto, da usarsi per provare il funzionamento del
cannone.
Il cuore di Quantobasta batteva
impazzito: erano veramente dei grandi,
quelli della S.M.I., la Società Mondiale degli Inventori. Dopo la macchina
“acchiappa-fulmini” e dopo quella “odora-funghi”, ecco lì un perfetto cannoncino “sciogli-nuvole”!
“Bene, adesso si tratta solo di vedere se funziona!” si disse il farmacista,
spingendo il cannone fuori dal negozio e piantandolo nel bel mezzo dello
spiazzo antistante. Poi rientrò, prese la
sfera numero Sei e andò a metterla ai
piedi del suo pezzo di artiglieria.
E fu proprio a quel punto che Casoletta, passando di lì, s’accorse di quel
che Quantobasta stava per combinare... – Aiutooo! Quantobasta vuole
bombardare il Villaggio degli Spaventapasseri!
Buuummm!... il botto terribile fece
fare un salto a tutti gli spauracchi, che
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Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
poi alzarono la testa e con lo sguardo seguirono preoccupati la pesante
boccia di ferro scuro che sfrecciava
verso il cielo in direzione di un gruppo
di nuvoloni gonfi d’acqua.
– Ma cos’hai fatto, Quantobasta! –
strillò Chiomadoro mettendosi le mani
nei capelli.
– Ti rendi conto di quel che hai
combinato? – aggiunse inferocito Fra’
Vesuvio.
– Ma no, amici, state tranquilli – rispose allora il farmacista stropicciandosi le mani nervoso. – Quello è solo
un proiettile di prova... Vedrete, non
accadrà nulla, a quelle nuvole!
– Perché, cosa potrebbe accadere,
alle nuvole? – domandò sospettoso
Gellindo Ghiandedoro.
Quantobasta non ebbe nemmeno
il tempo di rispondere, che la pesante
sfera raggiunse le nubi e le attraversò
dal basso verso l’alto, sparendo alla
vista degli spaventapasseri. – Ecco,
avete visto? – ribatté il farmacista. – La
bomba ha raggiunto le nuvole e non è
successo niente. Le nuvole non si sono
sciolte e non è nemmeno scoppiato un
violento temporale...
– Perché, tu vorresti dire che questo
cannoncino... – balbettò spaventata
Tisana la Dolce, – che quelle bocce
sparate per aria possono far sparire le
nuvole oppure far venire da piovere?
– Esatto! Questa è veramente un’invenzione straordinaria: è una “macchina sciogli-nuvole”!
– Attenzione! – strillò a quel punto
Bellondina. – Guardate... guardate il
proiettile!
La pesante sfera di ferro che aveva
appena bucato le grosse nuvole senza
far cadere nemmeno una goccia d’acqua, raggiunta la quota più alta della
sua traiettoria si fermò due lunghissimi
secondi in mezzo al cielo come se stesse pensando che direzione prendere e
poi... Swwwiiimmm!... cadde veloce verso
terra e... Spatatraccc!... centrò in pieno
la Farmacia di Quantobasta e la sua
bella casetta, mandandole in diecimila
pezzi!
Un silenzio di gelo cadde sul Villaggio degli Spaventapasseri.
Il primo a ritrovare la parola fu proprio lo scoiattolo Gellindo: – E meno
male che quello era un proiettile di
prova, vero Quantobasta? Quali altri
proiettili avevi a disposizione?
Il farmacista si riscosse, corse verso le macerie e cominciò a frugare tra
i mattoni e la polvere. – Meno male,
ci sono tutte! Qui c’è la palla numero
Quattro: con questa si può far scoppiare un temporale... E questa è la palla
numero Uno, scioglie le nuvole e fa
tornare il sereno. Qui ci sono la palla
numero Due, che fa cadere una pioggia
normale, Tre, che provoca una pioggerella sottile sottile, e Cinque... questa
serve per far smettere i temporali, anche quelli che ho fatto scoppiare prima
con la palla numero Quattro!
Cosa potevano dire a quel punto, i
suoi amici spauracchi, di fronte all’entusiasmo con cui il povero “inventore”
Quantobasta raccoglieva e ripuliva i
suoi proiettili? Sembrava un bambino
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3 - La macchina sciogli-nuvole
che mette assieme le sue biglie colorate più preziose prima di cominciare a
giocarci sulla sabbia!
– Ascolta – disse alla fine maestro
Abbecedario, – ma cos’hai intenzione
di fare, con questo cannone “scioglinuvole?”
– Ecco... insomma... sì, se la prossima
settimana ad esempio Tisana la Dolce mi dice “Mannaggia che caldo... ci
vorrebbe una bella pioggerella per dar
acqua al mio orto”, io subito prendo la
palla di ferro numero Tre, la sparo contro le nuvole in cielo e la pioggerellina
comincia a cadere di lì a cinque minuti!
Pensa che bello, Tisana, avere l’acqua a
comando...
Gli sguardi seri e scuri degli spauracchi spaventarono un poco il farmacista, che però continuò: – Oppure se
domani scoppia un furioso temporale
e gli spaventapulcini vengono da me a
chiedere aiuto, io prendo il proiettile
numero Cinque... buuummm!... lo sparo
contro i tuoni e i fulmini e faccio smettere all’istante quel terribile finimondo... Bello, no?
Gli occhi degli altri s’incupirono
ancor di più, mettendo in imbarazzo
il povero Quantobasta. – Insomma,
amici, avete davanti a voi un inventore
che può cambiarvi la vita: che può far
splendere il sole quando volete caldo,
oppure far piovere quando volete fare
una doccia. Meglio di così!
Gellindo Ghiandedoro si mosse,
s’avvicinò al farmacista, gli mise una
zampa sulla spalla e... – Meglio di così
c’è che oggi non sappiamo che cielo ci
sarà domani! Meglio di così c’è l’attesa
che il tempo migliori, c’è la pazienza di
aspettare che se ne vadano le nuvole o
che la pioggia smetta di cadere! Meglio
di così c’è la paura del temporale per gli
spaventapulcini, ma c’è anche la gioia
di correre tra le braccia del papà e di
farsi raccontare delle belle storie dalla
mamma per combattere la paura! Tutto questo è senz’altro meglio del tuo
mondo che funziona a comando!
Lo spaventapasseri “inventore”
piegò la testa e cominciò a rimirarsi la
punta delle scarpe.
– Lo capisci, Quantobasta? – proseguì Abbecedario. – Noi non possiamo
pretendere di fare il bello e il cattivo
tempo come meglio ci pare e piace! È
più giusto accettare quel che il cielo
decide e correre ai ripari quando piove
oppure mettersi all’ombra quando fa
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Le disavventure di QUANTOBASTA, inventore matto
troppo caldo...
– Io, se fossi in te – sussurrò a quel
punto Chiomadoro, – restituirei quel
cannone, mi farei dare i soldi di ritorno
e con quelli ricostruirei la Farmacia e la
tua casa!
– Non sia mai detto che io ammetta
una sconfitta – sbrodolò Quantobasta
caricando le palle di ferro sul cannone. –
Adesso lasciatemi solo: vedo che cos’altro posso fare con questa invenzione!
Quella volta l’apprendista inventore
lavorò solo un paio d’ore. Il tempo di
svuotare i rimanenti proiettili del loro
contenuto e...
– Venite! Venite tutti, tornate qui!
– urlò Quantobasta quella sera dopo
cena, e gli spaventapasseri del Villaggio tornarono ad accalcarsi nello
spiazzo al centro del quale troneggiava
ancora il grosso e panciuto cannoncino
“sciogli-nuvole”. – Mi avete convinto,
amici: questa è un’invenzione che non
serviva proprio a niente, prima... Adesso invece...
– Adesso? – chiesero in coro gli altri.
– Adesso questo cannone “scioglinuvole” l’ho trasformato in un cannone
“spara-fuochi-d’artificio”!
Accadde tutto in meno di mezzo
secondo. Quantobasta accese un fiammifero, avvicinò la fiammella alla miccia
e... Patapummm! Un proiettile scuro
sfrecciò veloce verso il buio della notte
e, giunto a cento metri d’altezza... Waaammmppp!... esplose in mille scintille
rosse, verdi, gialle e blu di un enorme
fiore variopinto che scese piano piano
verso il basso con lunghe scie color
dell’oro: assomigliavano alla chioma di
un salice piangente!
E poi... Patapummm! Un secondo
proiettile partì verso l’alto, scoppiò in
duemila scintille a centotrenta metri
d’altezza, disegnando nell’oscurità
una stupenda farfalla color viola, a cui
seguirono... Pufff! Pufff! Pufff! Pufff!
Pufff! Pufff!... sei scoppi color dell’argento che provocarono un’esclamazione di meraviglia... “Ooohhh!”... da parte
degli spauracchi, che dalla piazzetta
seguivano estasiati quello spettacolo
fuori programma!
I fuochi d’artificio proseguirono per
più di mezz’ora e terminarono solo
quando maestro Abbecedario esclamò
soddisfatto:
– Per mille spauracchi notturni,
questa sì è una gran bella invenzione!
Bravo Quantobasta... ti sei meritato
il nostro applauso e anche il nostro
aiuto!
– Grazie per l’applauso – rispose il
farmacista arrossendo di vergogna, –
ma il vostro aiuto a cosa mi serve?
– Ti servirà per ricostruire la Farmacia e casa tua com’erano prima! – disse
il maestro abbracciando Quantobasta.
Ma certo, la Farmacia e la sua bella
casa erano ridotte a macerie fumanti...
– Ancora grazie, amici. Sono veramente felice, perché tutto tornerà come
prima... Naturalmente in attesa della
prossima invenzione!
(3. segue)
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3 - La macchina sciogli-nuvole
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