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Fondatore Eugenio Scalfari
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www.repubblica.it
Anno 35 - Numero 66
Direttore Ezio Mauro
1,50 in Italia
ven 19 mar 2010
venerdì 19 marzo 2010
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L’ex vicepresidente della giunta era indagato da tempo. Bersani: fiducia nei giudici. A Napoli comizio flop del premier
Puglia, arrestato il pd Frisullo
“Stipendiato da Tarantini”. Berlusconi attacca i pm: attenti ai brogli
Trani, indagati 2 cronisti di Repubblica
L’Agcom apre
l’inchiesta
su Innocenzi
ROMA — Il Comitato etico dell’Agcom farà un’istruttoria sul
comportamento di Giancarlo
Innocenzi, il membro dell’organismo di garanzia coinvolto nell’inchiesta di Trani. Il Csm, intanto, precisa che sull’ispezione
disposta dal Guardasigilli nella
procura pugliese non sarà aperta un’indagine ma ci sarà solo
una risoluzione. A Trani, intanto,
due cronisti di Repubblica sono
finiti nel registro degli indagati.
ALLE PAGINE 6, 7 E 9
ROMA — Nuova bufera sulla sanità pugliese. Sandro Frisullo, ex
vicepresidente della giunta
Vendola, ieri è stato arrestato.
Secondo gli inquirenti il politico
del Pd, da tempo sotto inchiesta,
era a libro paga di Giampaolo
Tarantini, l’imprenditore al
centro dello scandalo-escort
che ha coinvolto anche Berlusconi. Il leader del Pd Bersani:
abbiamo fiducia nella magistratura. Il premier, intanto, torna
ad attaccare i giudici e – durante
un comizio a Napoli senza il
consueto bagno di folla – ammonisce i suoi: «Attenti ai brogli
elettorali».
ALLE PAGINE 2, 3, 4, 10 E 11
Inchiesta italiana
La mafia alle urne: liste “inquinate” al Sud
Ora le cosche
puntano a crearsi
amministratori ad
hoc. La procura di
Napoli ha acquisito
gli elenchi
dei candidati
BALDESSARRO, FOSCHINI E SANNINO
ALLE PAGINE 32 E 33
Il colloquio tra Sandokan, capo dei casalesi, e Graviano
Carcere duro, ma i due boss s’incontrano nell’ora d’aria
DARIO DEL PORTO
NAPOLI
ENNAIO 2010, penitenziario milanese di
Opera. Due detenuti in
regime di carcere duro e in
area speciale sono reclusi nello stesso braccio dell’istituto.
Uno è un feroce capomafia
condannato per le stragi del
92-93, l’altro è il padrino di
Gomorra. Il primo, il boss di
Brancaccio, è appena uscito
da tre anni di isolamento ed è
reduce dal processo d’appello
sul caso Dell’Utri dove ha fatto scena muta, il secondo è in
attesa del verdetto della Cassazione sul processo “Spartacus”, quello che potrebbe infliggere il colpo di grazia al
clan dei Casalesi.
SEGUE A PAGINA 15
G
ANDREA MANZELLA
C’
Il boss dei Casalesi Francesco Schiavone il giorno dell’arresto
Il caso
La storia
Sicilia, va in pensione I vu’ cumprà in spiaggia
con 1.369 euro al giorno con il numero chiuso
EMANUELE LAURIA
PALERMO
ULTIMO grand
commis dell’ente
più generoso d’Italia, alla fine, si è portato a casa una pensione da favola:
mezzo milione di euro l’anno. Ha lottato un paio d’anni,
l’avvocato Felice Crosta, per
un diritto che alla fine gli è
stato riconosciuto dalla Corte dei Conti. Quei soldi gli
spettano.
SEGUE A PAGINA 27
L’
Opulenza
e povertà
i due estremi
della Cina
dal nostro inviato
GIAMPAOLO VISETTI
Il caso di Roberto
Conte, condannato
in primo grado per
concorso esterno:
espulso da Verdi e
Pd torna in campo
a sostenere il Pdl
IL CAVALIERE
ONNIPRESENTE
È UNA domanda
che turba tutti, perfino quelli abituati
da sempre a farsi i fatti loro,
la c.d. “zona grigia” della società civile.
La domanda è: ma è mai
possibile che spunti sempre
lui? Sia che la magistratura
indaghi su uno scandalo
transessuale (caso Marrazzo) sia che indaghi su un giro
di affari-prostituzione (caso
Tarantini) sia che indaghi su
un giro di truffa e usura (caso
Innocenzi).
SEGUE A PAGINA 43
R2
REPUBBLICA
L’ESPRESSO
“Led Zeppelin
Studio Collection”
In edicola il 9° cd più il
libretto “Coda” a richiesta con Repubblica
più L’espresso
MAURIZIO BOLOGNI
PIAGGIA a numero
chiuso per i venditori
ambulanti extracomunitari. A Castiglione della Pescaia, perla della Maremma,
coloro che il Comune chiama
«vu cumprà» dovranno partecipare ad un «concorso per
titoli» se la prossima estate
vorranno vendere sulla battigia vestiti e collanine, scarpe
e bigiotteria, ma anche gelati
e bibite.
SEGUE A PAGINA 29
S
ZHAOXING
L VILLAGGIO più povero
della Cina non sembra essere in Cina. Naviga in un universo a parte, come tanti altri.
Le seicento famiglie “dong” indossano i costumi degli antenati e gli uomini girano con la
spada. Solo i più deboli mangiano la carne, che qui è di topo.
A Zhaoxing pensano che Pechino forse non esiste. Prima di
avvistare le sue casette di abete, collegate tra loro dai «ponti
del vento e della pioggia», dalla
capitale si devono affrontare
due voli, cinque ore in auto,
dieci su tre corriere e due a piedi. Vale la pena raggiungere la
fine del sentiero perché qui si
incontra la gente che non trova
differenza tra la Cina imperiale, quella di Mao e quella dell’Expo di Shanghai. Gli adulti la
sera si radunano attorno ad
una vecchia radio per ascoltare
novità lontane. I successi della
nazione che sta conquistando
il mondo non li hanno mai visti.
Le promesse dei tecnocrati di
oggi sono considerate favole
meravigliose, come i piani comunisti cancellati trent’anni fa
da Deng Xiaoping.
ALLE PAGINE 45, 46 E 51
I