LA REDAZIONE DI “PARINI EXPRESS” SI SCUSA PER IL RITARDO DI STAMPA. anno 1, numero 2 dic 14 – gen – feb 2015 QUESTO NUMERO COPRIRÀ I MESI DI DICEMBRE-GENNAIO-FEBBRAIO. Parini, what’s up? TIN, TIN, TIN… BRINDISI! Il 2014 è giunto al termine, e il “Parini” non crolla. Ora no, non fraintendeteci, con “Parini” intendiamo tutti i compagni di scuola, i professori e tutto il personale, persone che ci vengono in mente e che come noi vivono la scuola giorno dopo giorno, per 200 giorni, senza fermarsi. Noi rappresentanti di Istituto cogliamo l’occasione per proporre un brindisi, un brindisi speciale dedicato a tutti gli studenti. Ai consigli e ai suggerimenti. Agli intervalli passati a mangiare un panino con gli amici, alle fughe in bagno per sfogare un pianto, alle sgridate e alle risate Ai voti sudati e meritati Alle lezioni che ci interessano, a quelle in cui vorremmo scappare Al motivo che ci tiene attaccati alla sedia. All’istante improvviso in cui capiamo cosa vorremmo fare nella vita Alle ore balzate e a quelle sudate Alla sveglia delle 6:30 Ai viaggi in pullman Alle parole e alla musica DAL PROSSIMO NUMERO TORNEREMO A PUBBLICARLO BIMESTRALMENTE. Un fiume di ricordi appartiene e apparterrà a chi è uno studente del “Parini”. Si spera che nel complesso sarà un’esperienza positiva, a prescindere dai momenti brutti, dagli sbagli o dai voti negativi. In fondo siamo sicuri che un giorno rimpiangeremo questa scuola, per questo facciamo in modo di goderci e viverci ogni istante. Auguri a tutti voi, e buon anno! Sperando che i buoni propositi, siano anche i vostri successi. Auguri, studenti del “Parini”. I vostri rappresentanti di Istituto Daniele, Ginevra, Davide, Eleonora. IL PEPPINO Il 7 novembre nella sede di Seregno si è tenuto il primo incontro del circolo di lettura dove, non nego con mia grande sorpresa, si sono riuniti un buon numero di studenti di ogni età, qualche professore e il preside. Dopo un momento iniziale dedicato alle presentazioni il gruppo, la cui composizione spaziava da amanti della lettura a “neofiti”, ha finalmente introdotto il libro che doveva essere letto: “Il Bar Sotto Al Mare” di Stefano Benni. Alcuni studenti e professori, tra cui il sottoscritto naturalmente, si sono limitati a leggere qualche racconto, avvalendosi del diritto del lettore di non leggere teorizzato da Daniel Pennac, di cui non ero a conoscenza finché una professoressa lì presente non ne ha parlato. Il libro è costituito da ventiquattro racconti ed è stato pubblicato nel 1987, le storie vengono narrate da una serie di personaggi che si ritrovano in uno strano bar sotto al mare (letteralmente) dove il protagonista, di cui non viene rivelato il nome e presentato come “l’Ospite”, è capitato seguendo uno strano individuo con una gardenia all’occhiello nel porto della città fittizia di Brigantes in una notte nebbiosa. Subito il clima nella stanza, tolto l’iniziale imbarazzo, si è fatto ancora più cordiale e i partecipanti hanno iniziato a dare le loro impressioni sul libro, quali racconti hanno trovato divertenti, interessanti, noiosi, strani, complessi e chi più ne ha, più ne metta, perché quello che Benni è riuscito sicuramente a fare è stato creare una serie di vicende variegate, mai banali e in grado di suscitare diverse emozioni. In questa situazione di aperto dialogo dove la semplice distinzione studente/professore è venuta meno (pur mantenendo il rispetto da entrambe le parti che deve essere sempre dovuto) anche il preside si è lanciato nella lettura del primo brano (L’Anno Del Tempo Matto) suscitando le risa tra gli ascoltatori. Verso la fine, quando era quasi ora di andare, si è discusso riguardo il nome da dare al circolo e delle sensazioni suscitate tra i partecipanti durante il primo incontro come curiosità, leggerezza e divertimento. Lorenzo Zanello LIBRI QUALI SONO I LIBRI PIU’ LETTI DEL MONDO? In testa la Bibbia, il Libretto rosso di Mao Tsetung e Harry Potter Quasi 4 miliardi di copie stampate e vendute negli ultimi 50 anni: è la Bibbia il libro più letto del mondo secondo la classifica compilata da Squidoo.com. L'elenco tiene conto dei volumi messi in vendita nell'ultima metà del secolo. Di religione in ideologia, al secondo posto c'è il Libretto rosso di Mao Tse-Tung, con 820 milioni di copie. Spazio quindi ai romanzi. Il terzo gradino del podio è occupato dalla saga di Harry Potter, seguito da Il signore degli Anelli e L'alchimista. Sesto posto per un bestseller relativamente recente, il Codice Da Vinci, seguito da un'altra saga, quella di Twilight. Chiudono la classifica Via col vento, Pensa e arricchisci te stesso di Napoleon Hill, e il Diario di Anna Frank. PER SAPERNE DI PIÙ: “L'Indice dei libri del mese “ o “L’Indice” è un mensile italiano d'informazione culturale. La sede si trova a Torino e fu fondata nel 1984. Ispirata a riviste culturali di fama internazionale, quali The Times Literary Supplement e The New York Review of Books. Propone aggiornate riflessioni sull'attualità culturale a partire dalle pubblicazioni in italiano (ogni numero contiene fino a cento recensioni) più significative del momento. Eleonora Murero LE BIBLIOTECHE PIÙ.. PARTICOLARI … nel Missouri, fu fondata nel 1873 una delle tre biblioteche più antiche del Kansas. Peculiarità di questa è la Community Bookshelf, si intende il recinto che racchiude il parking della biblioteca. È stato personalizzato in modo da essere lo scaffale della comunità, per mostrare quali siano i gusti nel campo della lettura dei suoi abitanti. Il motto è: “The Kansas City Public Library is a doorway to knowledge for all people in our community” SUL BUS … Spostandoci verso Brasilia, capitale del Brasile, si potrebbe scorgere Antonio da Conceição Ferreira che dentro una scatola di cartone, offre libri che i passeggeri del suo bus avrebbero potuto leggere durante il tragitto. Oggi la scatola è stata sostituita da una mensola con circa 15 libri. Suo grande desiderio sarebbe quello di estendere questo servizio a tutti i bus di Brasilia. SOLEGGIATE … Albena, in Bulgaria: l’Albena Resort ha fatto costruire una biblioteca, con 2.500 volumi disponibili in 10 lingue, direttamente sulla spiaggia. L’architetto Hermann Kompernass ha realizzato il progetto con materiali resistenti alla sabbia e al vento. SU DUE RUOTE … Nel 2003 l’italiano Antonio La Cava decise che voleva trasmettere ai bambini l’amore per la lettura, così comprò un’Ape usata e dopo averci montato una libreria sul dorso, nacque il bibliomotocarro. L’Ape Azzurra ospita più di 700 libri che il signor Antonio (69 anni, pensionato che prima faceva il maestro) distribuisce gratuitamente i libri ai bambini delle varie zone di Matera. Si sposta nelle varie zone della Basilicata e porta i libri dove ce n’è più bisogno. A sue parole questa è una favola contemporanea. Al suo interno inoltre si può trovare un cinema itinerante, dove vengono proiettati i video fatti dai bambini sui libri da loro letti. Se qualcuno volesse poi raccontare una storia … niente paura! C’è il libro bianco da riempire con una nuova storia! Il 16 novembre ’14 Rai 3 Persone gli ha dedicato un servizio “La candela del piacere della lettura ha acceso in me una così grande passione che ho voluto trasmetterla a tutti”. Eleonora Murero CINEMA #CINEPARLANDO Abbiamo indubbiamente vissuto un mese ricco di pellicole interessanti da gustarsi su una comoda poltrona, con il malefico odore dei popcorn che annebbia qualsiasi altro senso e che ci fa trasformare istantaneamente in persone a cui manca un pasto da mesi, se non da anni. Sicuramente il blockbuster “Interstellar”, rilasciato nelle sale cinematografiche il 6 novembre, è e sarà sulla bocca di tutti per un po’ di tempo. Ritroviamo in sala un veterano, Christopher Nolan, che ci delizia ancora una volta con uno dei suoi lavori pregni del suo spirito visionario e di quella componente fantascientifica che omaggia senza alcun dubbio diverse pellicole dello stesso genere. L’umanità si trova a fronteggiare una situazione tutt’altro che piacevole: la mancanza di viveri (voi continuate a pensare ai vostri popcorn, non preoccupatevi) e l’imprevedibilità del comportamento del nostro pianeta nei confronti del genere umano. In questa situazione disastrosa, un gruppo di esploratori spaziali si pongono come scopo quello di cercare un altro pianeta in grado di accogliere il genere umano. Un film che di certo merita attenzione, come avrete potuto capire per diversi motivi, tra cui anche un cast stellare (Un McConaughey ormai maturo e lontano dai tempi de “La rivolta delle Ex”; una Hathaway sempre elegante e toccante; un Micheal Caine che sa sempre il fatto suo et cetera). Il 13 novembre è stato un giorno dalle mille sfaccettature: ancora ai limiti della follia, questa volta mista a ironia e genio, è “Frank”. Sinceramente io andrei a vedere questo film solamente per come si presenta uno dei mie attori preferiti, ossia Micheal Fassbender: con una maschera gigante indossata per tutta la durata del film. Per quanto possa essere assurdo, è così e non vedo l’ora di constatare quanto sia capace anche senza l’aiuto del suo bel faccino e delle sue espressioni. Ritorna sullo schermo anche la sorella Gyllenhaal, Maggie, assente dagli schermi da un annetto. Pronti a seguire Frank e la sua band, gli Soronprfbs (non chiedete mai a qualcuno di pronunciarlo), nella loro avventure e disavventure? La ribellione invece ha avuto inizio il 20 novembre con la prima delle due parti, classica divisione dei finali ormai, della saga “Hunger Games”. La multiforme, premio oscar, Jennifer Lawrence riveste per la terza volta i panni della giovane e coraggiosa Katniss, questa volta coinvolta probabilmente in qualcosa più grande di lei. In queste occasioni, io spero sempre che il continuo propinarci materiale riguardo film (teaser, trailer, interviste, featurette e quant’altro) non vada a sottolineare solamente i pochi punti a favore del film. Un po’ sale già la malinconia dell’inizio della fine, come mi successe per Harry Potter. Che dire? Aspetto solamente le vostre opinioni. Buona visione! Antonio Lentini L’UOMO E LA NATURA “To me, Van Gogh is the finest painter of them all. Certainly the most popular great painter of all time. The most beloved. His command of color, the most magnificent. He transformed the pain of his tormented life into ecstatic beauty. Pain is easy to portray but to use your passion and pain to portray the ecstasy and joy and magnificence of our world... no one had ever done it before. Perhaps no one ever will again. To my mind, that strange wild man who roamed the fields of Provence, was not only the world's greatest artist but also one of the greatest men who ever lived.” Anche senza averlo mai studiato nel dettaglio, tutti noi conosciamo Van Gogh per i suoi dipinti stravaganti dai colori brillanti e dalla tecnica particolare, ma bisogna ricordare che anch'egli, come ogni pittore, ha cominciato con le tecniche base dell'arte. La mostra a Palazzo Reale di Milano “L'uomo e la terra” vuole celebrare questo artista proponendo tematiche legate anche a Expo 2015, tematiche che Van Gogh ha fatto proprie nel periodo giovanile della sua pittura: l'uomo al centro del mondo rurale, la terra e i suoi frutti. Partendo da disegni a matita di figure contadine, ritratte in diverse posizioni e attività, Van Gogh conclude lo studio di questa realtà con il celebre dipinto “I mangiatori di patate”, di cui la mostra possiede solamente una stampa del vero quadro, conservato invece ad Amsterdam. Nei primi sei anni di pittura, che identificano la fase olandese, Van Gogh predilige colori molto scuri, che utilizza in tutti i dipinti dei contadini, molto spesso resi solamente con macchie di colore e non con linee di contorno ben definite. Oltre al tema del cibo, la mostra contiene anche opere di diverso tipo; molto interessante è la ritrattistica, che è molto moderna perché pone particolare attenzione sul volto di chi è ritratto, realizzando in maniera più veloce gli altri elementi, come per esempio gli abiti e lo sfondo. La pittura di Van Gogh è influenzata dagli impressionisti, che utilizzano colori molto chiari e una pennellata veloce proprio per la natura stessa dei propri soggetti, che sono in continuo cambiamento e necessitano una pittura che “fermi” gli istanti che vogliono riprodurre. Egli varia nel tipo di pennellata, che non è casuale e veloce ma è comunque evidente, e che gli serve per creare un effetto di tridimensione a ciò che rappresenta. La sua attenzione si concentra sullo studio del volto, perché è dal volto che in un ritratto o in un autoritratto emergono le caratteristiche della persona raffigurata. Nell’autoritratto di Van Gogh in particolare emerge la sua tristezza: egli aveva un carattere difficile, quindi raramente riesce a stringere rapporti duraturi con le persone che conosce. Questa sua tristezza di fondo emerge anche nel modo in cui guarda se stesso. È proprio per questo che egli realizzerà tanti autoritratti, perché per lui l'autoritratto è l'occasione per una riflessione e un'introspezione. Inoltre, l'auto osservazione permette a Van Gogh di studiare come raffigurare un volto umano anche privato di qualsiasi modello. Nell'ultima parte della sua vita, Van Gogh realizza molti dipinti che hanno la natura come soggetto. Il più famoso è “Campo di grano con volo di corvi” che rispecchia la disperazione interiore e la solitudine dell'artista, la stessa che l'aveva accompagnato per tutta la vita e che ora è troppo estrema per essere ignorata, tanto che infine lo porta al suicidio. Valentina Palermo UNA TECNICA INNOCENTE La fotografia serve ad immortalare scene realmente avvenute e a ricordarle. Ma cosa succede se i fotogrammi reali si sovrappongono in post-produzione ad elementi estranei al contesto? Ci ha provato Mister Blick ottenendo un effetto davvero sconvolgente. Questo artista francese ha sostituito le armi dei soldati con degli innocenti fiori, creando un forte e divertente contrasto tra le scene di guerra immortalate in black and white e i colori sgargianti dei petali dei fiori. I petali rappresentanti non sono a grandezza naturale, quindi l’artista, unendo questi due elementi riesce a dal vita ad una fotografia del tutto surreale. Il messaggio che trasmettono queste immagini non è soltanto il surrealismo della scena, ma qualcosa di più profondo: sostituiamo le armi con i fiori, lanciamo petali e non proiettili, facciamo l’amore e non la guerra. Federica Cipolletta TECNOLOGIA YOUTUBE YouTube è una piattaforma nata nel 2005, che permette di condividere e visualizzare video che toccano diversi campi: videogiochi (Favij, ilvostrocarodexter), comicità (iPantellas), libri (l’ora del l ibro, diaryofabibliophile)… Ormai dal 2005 YouTube ha fatto molta strada e oggi non è solo un punto di riferimento per il mondo della musica, infatti negli ultimi tempi gli utenti non solo ascoltano canzoni e ne guardano il lyrics, ma seguono i canali dei cosiddetti YouTubers e aspettano con ansia i loro nuovi video. Essere uno youtuber (è solitamente un giovane sconosciuto che posta video per condividere il proprio interesse e talento) ai giorni d'oggi è un vero e proprio lavoro, infatti la famosa piattaforma paga i suoi YouTuber: più visualizzazioni ricevono i loro video, più vengono pagati. Fin qui la vita di uno YouTuber ci appare rose e fiori: stare seduti per ore a parlare di ciò che si ama, contare numerosi followers\fan e inoltre ricevere un compenso. Però, se solo scorriamo il mouse sui commenti scopriamo quanto è facile scontrarsi con il dissenso degli spettatori e con le opinioni differenti che si riassumono negli interventi provocatori degli haters. Si sprecano insulti e cose di poco gusto da dire a chi si impegna per divertire, informare e interessare i propri seguaci. Il lavoro dello YouTubers non è sicuramente produttivo per l’economia del Paese, e forse non garantisce un futuro sicuro, ma molti di questi ragazzi sanno vivere il momento e farsi strada, perciò finché saranno una realtà, noi fan li ascolteremo più che volentieri. A Lucca il 30 e il 31 ottobre e l'1 e il 2 novembre si sono tenuti i Lucca Comic and Games 2014, una fiera di fantasy, fumetti, videogiochi, animazione e giochi. Erano presenti alcuni YouTuberscome Giorgio Cappello di Paglia e ilvostrocarodexter e i tantissimi fan, tra cui alcuni arrivati da molto lontano, erano lì solo per poterli incontrare. La stessa situazione si è ripetuta a Milano il 24, il 25 e il 26 Ottobre ai Games Week 2014, una fiera di videogiochi appena usciti. C'erano vari stand che presentavano i nuovi videogiochi tra i quali la Nintendo, con la YouTube arena, dove a coppie gli youtubers si sfidavano ad un gioco della Nintendo. A questo "torneo" hanno partecipato Favij, Leonardo Decarli, Enzo e Marco, Zoda, Greta Menchi e tanti altri che dopo essersi sfidati tra i fan, firmato autografi e fatto foto. I loro fan erano tutti ammassati, alcuni spingevano, altri sono addirittura svenuti, il delirio totale per poter vedere quei semplici ragazzi che sono diventati celebri grazie a YouTube. Sonia Di Terlizzi WEB GENERATION Likes, followers, emoticons, pusheens, tag, stati, screens....non possiamo più definirli semplicemente un fenomeno del nostro secolo: SONO il nostro secolo. Ci siamo trovati alle porte di una nuova era meno di dieci anni fa, ma ormai a stento riusciamo a ricordare la nostra vita prima che la tecnologia la invadesse così prepotentemente. Pochi sociologi si accaniscono ancora nel vano tentativo di dare una spiegazione logica delle cause e delle conseguenze dello sviluppo di software sempre più sofisticati e di social network che arriveranno ben presto a sostituire le persone che benchè nascoste dietro ad uno schermo continuano ad essere, almeno in linea teorica, in carne ed ossa, ma il momento in cui l'avvento di Steve Jobs e delle sue creazioni Apple si leggerà sui libri di storia è assai vicino. Li chiamano Millenners, i ragazzi e le ragazze nati dopo il fatidico 2000, coloro che non si sono mai stupiti per uno schermo touch . Una generazione avvantaggiata? La generazione del futuro? Su questo punto l’opinione degli esperti si divide nettamente: i più ottimisti, coloro che si lasciano incantare dal progresso, sostengono che i bambini e i preadolescenti che si sono trovati immediatamente immersi nell’epoca della tecnologia siano avvantaggiati rispetto agli individui nati nei decenni precedenti perché non devono fare lo sforzo di apprendere l’utilizzo di quelli che saranno presto i nuovi strumenti in tutti gli ambiti e settori. I sociologi più conservatori e pessimisti credono invece che tali mezzi di comunicazione e ricerca possano, nel corso degli anni, divenire sostitutivi e non più semplici supporti, andando ad atrofizzare tutti i normali istinti umani sia su un piano relazionale che su un piano più pratico di risoluzione intuitiva dei problemi. Non siamo più in grado di esprimerci se non verbalmente, o peggio, mediante immagini che vanno a rappresentare graficamente i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Recentemente abbiamo avuto tutto il piacere di notare la comparsa di piccole scritte grigiastre a lato degli emoticon apposti agli stati di facebook che vanno a fungere da didascalia di allegre faccine colorate che cercano di riprodurre le espressioni stereotipate dei nostri stati d’animo oltre che dei nostri stati virtuali. A questo punto la vera domanda sorge spontanea: le generazioni che cresceranno nell’era degli emoticons e degli stati svilupperanno ancora quelle capacità comunicative che permettono lo sviluppo e la trasmissione di messaggi affettivi? Ciò che si può notare nella maggior parte degli adolescenti moderni è il sempre crescente ed ormai quasi incontenibile desiderio di comunicare continuamente e dall’invece orami quasi inesistente bisogno di vedersi o toccarsi o condividere esperienze e non solo stati, foto o post. Tutto ciò non può che portare all’incapacità di cogliere tutti quegli aspetti meno evidenti e più “fisici” di una relazione che stanno alla base di un rapporto solido e arricchito da un ingrediente fondamentale: la complicità. Infatti, non solo non siamo più in grado di intenderci attraverso il linguaggio del corpo, ma non riusciamo nemmeno più ad entrare in sintonia grazie a quelle migliaia di piccoli gesti che legano due individui in ogni luogo ed attraverso il tempo. Chiunque di voi abbia mai visto Wall-e, il celebre film firmato Pixar, sa a cosa mi riferisco: possibile che due innamorati continuino a chiacchierare guardandosi non negli occhi ma attraverso uno schermo quando potrebbero ammirare il cielo stellato tenendosi per mano? In ultima analisi vorrei affrontare l’aspetto dell’autenticità dei rapporti. Per mezzo dei social network siamo ormai abituati a rendere pubbliche tutte le nostre esperienze ed insieme a queste tutte le nostre relazioni. I nostri rapporti sembrano essere influenzati dal loro impiego finale (ovvero l’essere ammirati ed invidiati da tutti) e dunque tendiamo a gestirli sin dal principio come fenomeni di portata sociale: diveniamo plateali nella dichiarazione dei sentimenti, scegliamo contesti cinematografici, scriviamo messaggi senza ingarbugliarci perché siano buoni per gli screen e ci dimentichiamo di ciò che desideriamo davvero indipendentemente da ciò che vedranno dall’esterno. Tra dieci anni amare incondizionatamente senza la pretesa di vivere una relazione o un’amicizia da grande schermo sarà ancora possibile? Benedetta Corio SMARTWATCH: IL NUOVO FENOMENO DELLA TECNOLOGIA La tecnologia è uno degli ambiti che, con le sue continue e sorprendenti evoluzioni, ha una grande influenza sulla nostra quotidianità. Oltre a smartphone, fotocamere digitali e computer sempre più all’avanguardia, quest’anno le aziende più promettenti del settore hanno presentato sul mercato un nuovo prodotto, “l’orologio intelligente”, o più comunemente chiamato “Smartwatch”. Questa nuova sfida consiste in un device tutto nuovo che è capace di eseguire non solo operazioni di base come calcoli, traduzioni o semplici giochi, ma, attraverso l’installazione di un sistema operativo mobile, è in grado di trasformarsi in un lettore mp3 o in un vero e proprio Smartphone. Le funzionalità di questo prodotto sono infatti numerosissime, dall’autentico riproduttore musicale al rivoluzionario rilevatore di posizione GPS, dalla ricezione di un messaggio o di un’email, alla possibilità di connettersi ai social network, per restare così più facilmente in contatto con tutti i nostri amici. E’ inoltre possibile connettersi anche ai più famosi motori di ricerca e alla rete Internet, solo però se associati a Smartphone. Lo Smartwatch rappresenta una vera e propria rivoluzione anche per gli sportivi, poiché dispone di un cronometro e in alcuni casi anche di app pensate per calcolare la distanza percorsa, le calorie bruciate e il battito cardiaco, funzioni ottimali per coloro che svolgono quotidianamente un allenamento particolare o già precedentemente prefissato. Resta in ballo ancora una cosa, la cosiddetta “questione di stile”, che preoccupa per lo più i giovani. Chi indosserebbe infatti un orologio ingombrante e dall’aspetto poco cool? Ebbene, sembra che Google ed Apple abbiano pensato anche a questo, puntando su un design minimalista, elegante e leggerissimo, che si adatti facilmente al polso e quindi alla facile portata di tutti. Fino ad oggi, sono davvero pochi gli Smartwatch presentati ufficialmente sul mercato, tra i quali spiccano il “Samsung Galaxy Gear”, che presenta un display touch super AMOLED di 1,63 pollici e una memoria interna di 4 GB e il “Microsoft Band”, pensato soprattutto per chi fa sport e che grazie all’app integrata Microsoft Health sarà possibile un completo monitoraggio della propria attività fisica. Molte sono le indiscrezioni ma poche le certezze per il tanto discusso Apple Watch, che è stato presentato in diretta lo scorso 9 Settembre a Cupertino. Ciò che diamo per certo è che l’Apple Watch sarà rilasciato nei primi mesi del 2015 in 3 differenti versioni, realizzate rispettivamente in zaffiro, zaffiro e cassa oro e alluminio anodizzato ed avrà un prezzo di circa 300 euro. Salvo nuovi aggiornamenti, le funzionalità del gioiellino dell’azienda di Cupertino saranno simili a quelle degli altri Smartwatch; scontato è che la release dell’orologio di Tim Cook alimenterà la concorrenza anche in questo campo. Nonostante le numerose applicazioni supportate, lo Smartwatch è ancora in fase sperimentale e presenta pertanto anche una serie di difetti, come una bassa autonomia e una limitata compatibilità con gli Smartphone, aspetti che saranno senza dubbio migliorati con il perfezionamento dei prodotti stessi. Solo il tempo potrà rivelare quale sarà il futuro degli Smartwatch, per ora nonostante l’elevatissimo entusiasmo sul web per questi nuovi marchingegni, le vendite dei primi dispositivi non sono state particolarmente soddisfacenti… in ogni caso, l’ascesa degli “orologi intelligenti” sul mercato tecnologico internazionale è appena iniziata. Staremo a vedere. Stay Tuned. Matteo Allievi SCIENZA MATE IN ITALY: UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA MATEMATICA Sarà capitato a tutti di chiedersi, almeno una volta nella vita, quale sia l'utilità della matematica nella vita quotidiana. Spesso infatti, abbiamo un'idea della matematica fine a se stessa, legata solamente a numeri, calcoli e frazioni. Per non parlare del matematico, che viene visto esclusivamente come una figura dedita all'insegnamento della disciplina stessa. Le domande a cui vuole rispondere MateinItaly sono proprio queste; in quali ambiti della nostra vita possiamo applicare la matematica? Cosa fanno i matematici tutto il giorno? La mostra risponde semplicemente che i matematici sono coloro che risolvono i problemi, riguardanti anche le scienze della vita quotidiana. La matematica serve per esempio a modellizzare molti aspetti del nostro mondo, come il comportamento della folla e la circolazione del traffico. Alcuni modelli matematici giungono perfino ad analizzare problemi sociali o legati alla biologia e all'ecologia. La mostra si conclude con la proposta di argomenti non più concreti, che ci spingono a lavorare di fantasia. Particolarmente interessante è risultata agli studenti un'animazione che ci porta nel mondo degli spazi a 4 dimensioni, che noi non possiamo né vedere né toccare. Di essi possiamo solo avere una rappresentazione parziale, come quando vediamo un oggetto a tre dimensioni in un suo disegno. Visitando la mostra è inoltre possibile cimentarsi in giochi di logica o matematica, che la rendono interessante e interattiva. Si può per esempio giocare a contare 'a colpo d'occhio', misurando la propria capacità di contare i pallini rossi che appaiono per pochi secondi su uno schermo. Consigliamo una visita agli appassionati di matematica, ma anche agli scettici e a coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo che a volte sembra così irraggiungibile, fatto di numeri ma anche di molto altro! Giulia Zambonin UNA CONOSCENZA UNIVERSALE << C’è un enorme vuoto nella nostra conoscenza dell’universo. Se siete consapevoli degli straordinari progressi compiuti dall’astrofisica e dalla cosmologia negli ultimi decenni, questa frase potrebbe suonarvi esagerata e ingiustamente pessimista, e in parte avreste ragione. Abbiamo un modello cosmologico incredibilmente efficace, e ben supportato dalle osservazioni: il cosiddetto modello del Big Bang. Siamo, per la prima volta nella storia dell’umanità, nella straordinaria condizione di poter comprendere scientificamente l’origine dell’universo, la sua struttura complessiva, e i meccanismi che ne hanno governato l’evoluzione. Eppure, pensate a questo: oggi conosciamo direttamente la natura fisica di una parte molto piccola del nostro universo, solo il cinque per cento circa del totale. >> Il buio oltre le stelle, Amedeo Balbi. La curiosità dell'uomo verso ciò che lo circonda è da sempre implacabile. Egli si è interrogato sul perché degli eventi naturali e, spinto dalla voglia di conoscere, ha cominciato ad alzare lo sguardo e puntare i propri occhi verso l'immensità del cielo, ottenendo anche importanti risultati nel corso della storia. Tutto ciò che ora conosciamo dell'universo è stato reso possibile da generazioni di ricercatori, si pensi a Galileo Galilei, senza il quale non avremmo l’uso del cannocchiale per guardare il cielo, a William Herschel, colui che ha scoperto Urano nel 1781 o ad Albert Einstein, fondatore della teoria della relatività, e molti altri sono i nomi da aggiungere all'elenco. Nell'anno 2014 è stato fatto un importante passo avanti nell'astrofisica moderna: penso abbiate tutti sentito parlare ultimamente della Sonda Rosetta. Rosetta è una missione sviluppata dall'Agenzia Spaziale Europea e lanciata nel 2004. L'obiettivo della missione è lo studio della cometa Churyumov-Gerasimenko, una cometa periodica del nostro Sistema Solare scoperta nel 1969. Grazie all'osservazione della cometa nel 2003 attraverso il telescopio spaziale Hubble, gli scienziati sono stati in grado di realizzare una ricostruzione tridimensionale della cometa. Il nome Rosetta è stato scelto in riferimento alla Stele di Rosetta, una lastra antica su cui è riportata un'iscrizione in tre lingue diverse, tra cui il geroglifico, che ha permesso a Champollion di tradurre la scrittura egizia. In modo analogo, la sonda servirà a scoprire i segreti delle comete. Dopo aver girovagato per il Sistema Solare per circa dieci anni, il 6 agosto 2014 la sonda si è avvicinata alla cometa alla distanza record di 100 km e il 12 novembre è stato sganciato il lander Philae, che ha raggiunto la superficie della cometa dopo un incerto atterraggio. La straordinaria impresa ha richiesto sette ore e si è compiuta intorno alle 17 ora italiana. Adesso, la prossima fase della missione è analizzare la composizione della cometa e seguirla nel suo percorso intorno al Sole fino a dicembre 2015. Irene Russo MUSICA LADY GAGA TORNA IN ITALIA CON L’ARTRAVE, LO SPETTACOLO POP DELL’ANNO “Buonasera Milano”. Così Lady GaGa si presenta sul palco per l’unica tappa italiana del suo ultimo tour mondiale, l’ArtRave. Uno spettacolo da togliere il fiato, dove dodicimila persone convivono nello stesso posto con un unico obiettivo : divertirsi senza pietà. “Divertimento” è infatti la parola d’ordine della serata, in cui tutti cercano almeno per poche ore di dimenticare le tensioni, i problemi e le preoccupazioni personali per gettarsi a capofitto in un mondo surreale, dove l’arte e la musica pop vivono in perfetta armonia. “Artpop”, così si intitola l’ultimo album della cantante, tanto criticato per le vendite, in alcuni paesi poco soddisfacenti, e per le sue sonorità estenuanti, probabilmente non in grado di lasciare il segno come ci si aspettava. Indipendentemente dalla critica, sono ormai ben note le emozioni e gli stimoli che la musica della Germanotta, questo il suo vero nome, da ogni anno ai suoi fan, i cosiddetti “Piccoli Mostri”. I suoi concerti in particolare, sono l’unico posto in cui uomini, donne, adolescenti, bambini, timidi, egocentrici, omosessuali e vip possono sentirsi liberi di esprimere se stessi, senza alcuna distinzione o discriminazione di qualsiasi tipo. Paladina della lotta contro il razzismo, Lady GaGa ha più volte ribadito l’importanza dei concetti di tolleranza, libertà e giustizia nel corso della serata, intimando i presenti ad essere sempre orgogliosi di se stessi, a non vergognarsi del proprio aspetto fisico, delle proprie inclinazioni e del proprio orientamento. A differenza dei precedenti tour è chiara la volontà di limitare le scenografie imponenti sul palco per puntare sul contatto con il pubblico, scelta testimoniata dalla lunghissima passerella dello stage sulla quale la cantante saltava e ballava da una parte all’altra con energia, senza un attimo di respiro. La scaletta proponeva sia i singoli passati di maggior successo che lanciarono GaGa nel panorama musicale come “Just Dance” e “Poker Face”, sia brani completamente inediti dal vivo, oppure riarrangiati e remixati all’occorrenza. Molto suggestivo il momento acustico, nel quale Lady GaGa suonava il piano con una passione incommensurabile mentre la sua voce dava spazio ad acuti formidabili che toccarono il cuore di tutti. O la si ama o la si odia. Questa è Lady GaGa, da molti definita la nuova principessa del pop, una donna che ormai da diverso tempo riesce a far sognare milioni di fan al mondo con il suo stile musicalmente eccentrico, la sua personalità artisticamente estrosa a tratti fuori dal normale e la sua capacità di emozionare sul palco, che si accentua di anno in anno. Comunque proceda la sua carriera discografica, siamo in molti a sperare che il suo bagliore illumini ancora la musica in futuro, e su questo fatto, non abbiamo dubbi. Matteo Allievi TE LO RICORDI CHE? DATA ANNO AVVENIMENTO 7 dicembre 8 dicembre 16 dicembre 18 dicembre 21 dicembre 25 dicembre 25 dicembre 1944 1899 800 25 dicembre 26 dicembre 27 dicembre 1642 27 dicembre 1978 27 dicembre 2008 27 dicembre 31 dicembre 1 gennaio 6 gennaio 10 gennaio 1571 43 a.C. 10 gennaio 1920 27 gennaio 1945 30 gennaio 1595 30 gennaio 30 gennaio 30 gennaio 1882 1948 1969 1797 festa di Sant’Ambrogio, patrono di Milano e della regione Lombardia Immacolata Concezione le truppe naziste attuano l’operazione Herbstnebel; è l’inizio dell’offensiva delle Ardenne nasce la società calcistica A.C. Milan solstizio d’Inverno; per l’emisfero boreale arriva l’inverno, mentre per quello australe arriva l’estate Natale viene incoronato imperatore, a Roma da papa Leone III, Carlo Magno; nasce così il Sacro Romano Impero nasce Isaac Newton Santo Stefano la Repubblica Cisalpina adotta per la prima volta come bandiera nazionale il tricolore italiano a Reggio Emilia Dopo circa 40 anni di dittatura franchista, la Spagna, con la guida di Juan Carlos I di Borbone, diventa ufficialmente una monarchia costituzionale Israele dichiara guerra all’esercito di Hamas che opera nei territori presso Gaza nasce Giovanni Keplero Notte di San Silvestro Capodanno Giorno dell’Epifania Giulio Cesare passa il Rubicone; è l’inizio della prima guerra civile a Parigi viene stipulato il Trattato di Versailles, che pone fine al primo conflitto mondiale L’esercito sovietico entra e libera il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia; in seguito, per ricordare questo avvenimento, il 27 gennaio sarà istituito come giorno di commemorazione delle vittime della Shoah William Shakespeare pubblica la tragedia Romeo e Giulietta nasce Franklin Delano Roosevelt un estremista indù uccide Mahatma Gandhi avviene l’ultima esibizione dei Beatles Marco Merati NON PUOI NON… PARINI EXPRESS TI INFORMA IL TACCUINO DEL RAPPRESENTANTE Immagina, pensa, crea, realizza il logo che vorresti vedere sulla maglietta del tuo Istituto! Farlo è semplice, contatta i rappresentanti di Istituto o inviagli una mail con il tuo lavoro! Che aspetti a metterti in gioco? A Lissone è nata da poco RADIO PARINI!!! (sì, dobbiamo trovargli un nome). Il giorno 6 marzo si terrà la prima registrazione che verrà pubblicata poi in streaming web sul sito della scuola! ASCOLTATECI oppure se vuoi far parte della Radio rivolgiti a Matteo Allievi 4AL UNA NOVITÀ: RIPETIZIONI STUDENT TO STUDENT È un servizio per tutti i pariniani, dato dai pariniani stessi. Con questo vogliamo far sì che la scuola sia un luogo di aiuto per l’alunno che si trova in difficoltà rispetto a un determinato problema. Spesso inoltre è molto più efficace la spiegazione di un compagno/coetaneo che può capire quali sono le difficoltà nella risoluzione del dato problema, che altre spiegazioni dal docente. Basta compilare uno specifico modulo (da richiedere in bidelleria) per poter restare il pomeriggio a scuola. Spargete la voce e … usufruite di questa occasione UN CIRCOLO PARINIANO Ti piace leggere e ancora di più confrontarti sul libro che hai appena letto? Il circolo di lettura fa per te! Il 6 marzo alle ore 14:30 a Lissone (via Settembrini) potrai riunirti con il gruppo del circolo letterario, confrontarti e dibattere… Per quel giorno dovrai aver letto “Storia di una ladra di libri” un’ avvincente storia di Markus Zusak! N.B. puoi avvalerti dei diritti del lettore!!! TI ASPETTIAMO! La Redazione Irene Russo V AL Valentina Palermo V AL Federica Cipolletta V AL Ginevra Miranda V AL Benedetta Corio V BL Antonio Lentini V CL Matteo Allievi IV AL Eleonora Murero IV AL Sonia di Terlizzi II CL Ringrazia I lettori del giornalino scolastico Il Dirigente scolastico Gianni Trezzi E tutti i professori e gli studenti che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero.