LA REDAZIONE DI “PARINI EXPRESS” SI
SCUSA PER IL RITARDO DI STAMPA.
anno 1, numero 2
dic 14 – gen – feb 2015
QUESTO NUMERO COPRIRÀ I MESI
DI DICEMBRE-GENNAIO-FEBBRAIO.
Parini, what’s up?
TIN, TIN, TIN… BRINDISI!
Il 2014 è giunto al termine, e il “Parini” non crolla.
Ora no, non fraintendeteci, con “Parini”
intendiamo tutti i compagni di scuola, i professori
e tutto il personale, persone che ci vengono in
mente e che come noi vivono la scuola giorno
dopo giorno, per 200 giorni, senza fermarsi.
Noi rappresentanti di Istituto cogliamo
l’occasione per
proporre un
brindisi, un
brindisi speciale
dedicato a tutti
gli studenti.
Ai consigli e ai
suggerimenti.
Agli intervalli
passati a
mangiare un
panino con gli amici, alle fughe in bagno per
sfogare un pianto, alle sgridate e alle risate
Ai voti sudati e meritati
Alle lezioni che ci interessano, a quelle in cui
vorremmo scappare
Al motivo che ci tiene attaccati alla sedia.
All’istante improvviso in cui capiamo cosa
vorremmo fare nella vita
Alle ore balzate e a quelle sudate
Alla sveglia delle 6:30
Ai viaggi in pullman
Alle parole e alla musica
DAL PROSSIMO NUMERO
TORNEREMO A PUBBLICARLO
BIMESTRALMENTE.
Un fiume di ricordi appartiene e apparterrà a chi
è uno studente del “Parini”. Si spera che nel
complesso sarà un’esperienza positiva, a
prescindere dai momenti brutti, dagli sbagli o
dai voti negativi. In fondo siamo sicuri che un
giorno rimpiangeremo questa scuola, per questo
facciamo in modo di goderci e viverci ogni
istante.
Auguri a tutti voi, e buon anno! Sperando che i
buoni propositi, siano anche i vostri successi.
Auguri, studenti del “Parini”.
I vostri rappresentanti di Istituto
Daniele, Ginevra, Davide, Eleonora.
IL PEPPINO
Il 7 novembre nella sede
di Seregno si è tenuto il
primo incontro del circolo
di lettura dove, non nego
con mia grande sorpresa,
si sono riuniti un buon
numero di studenti di
ogni età, qualche
professore e il preside.
Dopo un momento iniziale dedicato alle
presentazioni il gruppo, la cui composizione
spaziava da amanti della lettura a “neofiti”, ha
finalmente introdotto il libro che doveva essere
letto: “Il Bar Sotto Al Mare” di Stefano Benni.
Alcuni studenti e professori, tra cui il sottoscritto
naturalmente, si sono limitati a leggere qualche
racconto, avvalendosi del diritto del lettore di
non leggere teorizzato da Daniel Pennac, di cui
non ero a conoscenza finché una professoressa
lì presente non ne ha parlato. Il libro è costituito
da ventiquattro racconti ed è stato pubblicato
nel 1987, le storie vengono narrate da una serie
di personaggi che si ritrovano in uno strano bar
sotto al mare (letteralmente) dove il
protagonista, di cui non viene rivelato il nome e
presentato come “l’Ospite”, è capitato
seguendo uno strano individuo con una
gardenia all’occhiello nel porto della città fittizia
di Brigantes in una notte nebbiosa.
Subito il clima nella stanza, tolto l’iniziale
imbarazzo, si è fatto ancora più cordiale e i
partecipanti hanno iniziato a dare le loro
impressioni sul libro, quali racconti hanno trovato
divertenti, interessanti, noiosi, strani, complessi e
chi più ne ha, più ne metta, perché quello che
Benni è riuscito sicuramente a fare è stato
creare una serie di vicende variegate, mai
banali e in grado di suscitare diverse emozioni. In
questa situazione di aperto dialogo dove la
semplice distinzione studente/professore è
venuta meno (pur mantenendo il rispetto da
entrambe le parti che deve essere sempre
dovuto) anche il preside si è lanciato nella
lettura del primo brano (L’Anno Del Tempo
Matto) suscitando le risa tra gli ascoltatori.
Verso la fine, quando era quasi ora di andare, si
è discusso riguardo il nome da dare al circolo e
delle sensazioni suscitate tra i partecipanti
durante il primo incontro come curiosità,
leggerezza e divertimento.
Lorenzo Zanello
LIBRI
QUALI SONO I LIBRI PIU’ LETTI DEL MONDO?
In testa la Bibbia, il Libretto rosso di Mao Tsetung e Harry Potter
Quasi 4 miliardi di copie
stampate e vendute negli
ultimi 50 anni: è la Bibbia il
libro più letto del mondo
secondo la classifica
compilata da Squidoo.com.
L'elenco tiene conto dei
volumi messi in vendita
nell'ultima metà del secolo.
Di religione in ideologia, al
secondo posto c'è il Libretto
rosso di Mao Tse-Tung, con
820 milioni di copie. Spazio
quindi ai romanzi. Il terzo
gradino del podio è occupato dalla saga di
Harry Potter, seguito da Il signore degli Anelli e
L'alchimista. Sesto posto per un bestseller
relativamente recente, il Codice Da Vinci,
seguito da un'altra saga, quella di Twilight.
Chiudono la classifica Via col vento, Pensa e
arricchisci te stesso di Napoleon Hill, e il Diario di
Anna Frank.
PER SAPERNE DI PIÙ: “L'Indice
dei libri del mese “ o
“L’Indice” è un mensile
italiano d'informazione
culturale. La sede si trova a
Torino e fu fondata nel 1984.
Ispirata a riviste culturali di
fama internazionale, quali
The Times Literary
Supplement e The New York
Review of Books. Propone
aggiornate riflessioni
sull'attualità culturale a
partire dalle pubblicazioni in italiano (ogni
numero contiene fino a cento recensioni) più
significative del momento.
Eleonora Murero
LE BIBLIOTECHE PIÙ..
PARTICOLARI … nel
Missouri, fu fondata
nel 1873 una delle
tre biblioteche più
antiche del Kansas.
Peculiarità di questa
è la Community Bookshelf, si intende il recinto
che racchiude il parking della biblioteca. È
stato personalizzato in modo da essere lo
scaffale della comunità, per mostrare quali
siano i gusti nel campo della lettura dei suoi
abitanti. Il motto è: “The Kansas City Public
Library is a doorway to knowledge for all people
in our community”
SUL BUS …
Spostandoci verso
Brasilia, capitale del
Brasile, si potrebbe
scorgere Antonio da
Conceição Ferreira
che dentro una scatola di cartone, offre libri
che i passeggeri del suo bus avrebbero potuto
leggere durante il tragitto. Oggi la scatola è
stata sostituita da una mensola con circa 15
libri. Suo grande desiderio sarebbe quello di
estendere questo servizio a tutti i bus di Brasilia.
SOLEGGIATE …
Albena, in
Bulgaria: l’Albena
Resort ha fatto
costruire una
biblioteca, con
2.500 volumi
disponibili in 10 lingue, direttamente sulla
spiaggia. L’architetto Hermann Kompernass ha
realizzato il progetto con materiali resistenti alla
sabbia e al vento.
SU DUE RUOTE … Nel 2003 l’italiano Antonio La
Cava decise che voleva trasmettere ai bambini
l’amore per la lettura, così comprò un’Ape
usata e dopo averci montato una libreria sul
dorso, nacque il bibliomotocarro. L’Ape Azzurra
ospita più di 700 libri che il signor Antonio (69
anni, pensionato che prima faceva il maestro)
distribuisce gratuitamente i libri ai bambini delle
varie zone di Matera. Si sposta nelle varie zone
della Basilicata e porta i libri dove ce n’è più
bisogno. A sue parole questa è una favola
contemporanea. Al suo interno inoltre si può
trovare un cinema itinerante, dove vengono
proiettati i video fatti dai bambini sui libri da loro
letti. Se qualcuno volesse poi raccontare una
storia … niente paura! C’è il libro bianco da
riempire con una nuova storia! Il 16 novembre
’14 Rai 3 Persone gli
ha dedicato un
servizio “La candela
del piacere della
lettura ha acceso in
me una così grande
passione che ho
voluto trasmetterla a tutti”.
Eleonora Murero
CINEMA
#CINEPARLANDO
Abbiamo indubbiamente vissuto un mese ricco
di pellicole interessanti da gustarsi su una
comoda poltrona, con il malefico odore dei
popcorn che annebbia qualsiasi altro senso e
che ci fa trasformare istantaneamente in
persone a cui manca un
pasto da mesi, se non da
anni. Sicuramente il
blockbuster “Interstellar”,
rilasciato nelle sale
cinematografiche il 6
novembre, è e sarà sulla
bocca di tutti per un po’
di tempo. Ritroviamo in
sala un veterano,
Christopher Nolan, che ci
delizia ancora una volta con uno dei suoi lavori
pregni del suo spirito visionario e di quella
componente fantascientifica che omaggia
senza alcun dubbio diverse pellicole dello stesso
genere.
L’umanità si trova a fronteggiare una situazione
tutt’altro che piacevole: la mancanza di viveri
(voi continuate a pensare ai vostri popcorn,
non preoccupatevi) e l’imprevedibilità del
comportamento del nostro pianeta nei
confronti del genere umano. In questa
situazione disastrosa, un gruppo di esploratori
spaziali si pongono come scopo quello di
cercare un altro pianeta in grado di accogliere
il genere umano.
Un film che di certo merita attenzione, come
avrete potuto capire per diversi motivi, tra cui
anche un cast stellare (Un McConaughey ormai
maturo e lontano dai tempi de “La rivolta delle
Ex”; una Hathaway sempre elegante e
toccante; un Micheal Caine che sa sempre il
fatto suo et cetera).
Il 13 novembre è stato un giorno dalle mille
sfaccettature: ancora ai limiti della follia, questa
volta mista a ironia e genio, è “Frank”.
Sinceramente io andrei a vedere questo film
solamente per come si
presenta uno dei mie attori
preferiti, ossia Micheal
Fassbender: con una
maschera gigante indossata
per tutta la durata del film.
Per quanto possa essere
assurdo, è così e non vedo
l’ora di constatare quanto
sia capace anche senza l’aiuto del suo bel
faccino e delle sue espressioni. Ritorna sullo
schermo anche la sorella Gyllenhaal, Maggie,
assente dagli schermi da un annetto.
Pronti a seguire Frank e la sua band, gli
Soronprfbs (non chiedete mai a qualcuno di
pronunciarlo), nella loro avventure e
disavventure?
La ribellione invece ha avuto inizio il 20
novembre con la prima delle due parti, classica
divisione dei finali ormai,
della saga “Hunger
Games”.
La multiforme, premio
oscar, Jennifer Lawrence
riveste per la terza volta i
panni della giovane e
coraggiosa Katniss, questa
volta coinvolta
probabilmente in qualcosa
più grande di lei. In queste occasioni, io spero
sempre che il continuo propinarci materiale
riguardo film (teaser, trailer, interviste, featurette
e quant’altro) non vada a sottolineare
solamente i pochi punti a favore del film. Un po’
sale già la malinconia dell’inizio della fine,
come mi successe per Harry Potter.
Che dire? Aspetto solamente le vostre opinioni.
Buona visione!
Antonio Lentini
L’UOMO E LA NATURA
“To me, Van Gogh is the finest painter of them
all. Certainly the most popular great painter of
all time. The most beloved. His command of
color, the most magnificent. He transformed
the pain of his tormented life into ecstatic
beauty. Pain is easy to portray but to use your
passion and pain to portray the ecstasy and
joy and magnificence of our world... no one
had ever done it before. Perhaps no one ever
will again. To my mind, that strange wild man
who
roamed the fields of Provence, was not only
the world's greatest artist but also one of the
greatest men who ever lived.”
Anche senza averlo mai studiato nel dettaglio,
tutti noi conosciamo Van Gogh per i suoi
dipinti stravaganti dai colori brillanti e dalla
tecnica particolare, ma bisogna ricordare che
anch'egli, come ogni pittore, ha cominciato
con le tecniche base dell'arte. La mostra a
Palazzo Reale di Milano “L'uomo e la terra”
vuole celebrare questo artista proponendo
tematiche legate anche a Expo 2015,
tematiche che Van Gogh ha fatto proprie nel
periodo giovanile della sua pittura: l'uomo al
centro del mondo rurale, la terra e i suoi frutti.
Partendo da disegni a matita di figure
contadine, ritratte in diverse posizioni e
attività, Van Gogh conclude lo studio di
questa realtà con il celebre dipinto “I
mangiatori di patate”, di cui la mostra
possiede solamente una stampa del vero
quadro, conservato invece ad Amsterdam.
Nei primi sei anni di pittura, che identificano la
fase olandese, Van Gogh predilige colori
molto scuri, che utilizza in tutti i dipinti dei
contadini, molto spesso resi solamente con
macchie di colore e non con linee di contorno
ben definite. Oltre al tema del cibo, la mostra
contiene anche opere di diverso tipo; molto
interessante è la ritrattistica, che è molto
moderna perché pone particolare attenzione
sul volto di chi è ritratto, realizzando in maniera
più veloce gli altri elementi, come per
esempio gli abiti e lo sfondo. La pittura di Van
Gogh è influenzata dagli impressionisti, che
utilizzano colori molto chiari e una pennellata
veloce proprio per la natura stessa dei propri
soggetti, che sono in continuo cambiamento
e necessitano una pittura che “fermi” gli istanti
che vogliono riprodurre. Egli varia nel tipo di
pennellata, che non è casuale e veloce ma è
comunque evidente, e che gli serve per
creare un effetto di tridimensione a ciò che
rappresenta. La sua attenzione si concentra
sullo studio del volto, perché è dal volto che in
un ritratto o in un autoritratto emergono le
caratteristiche della persona raffigurata.
Nell’autoritratto di Van Gogh in particolare
emerge la sua tristezza: egli aveva un
carattere difficile, quindi raramente riesce a
stringere rapporti duraturi con le persone che
conosce. Questa sua tristezza di fondo
emerge anche nel modo in cui guarda se
stesso. È proprio per questo che egli realizzerà
tanti autoritratti, perché per lui l'autoritratto è
l'occasione per una riflessione e
un'introspezione. Inoltre, l'auto osservazione
permette a Van Gogh di studiare come
raffigurare un volto umano anche privato di
qualsiasi modello. Nell'ultima parte della sua
vita, Van Gogh realizza molti dipinti che
hanno la natura come soggetto. Il più famoso
è “Campo di grano con volo di corvi” che
rispecchia la disperazione interiore e la
solitudine dell'artista, la stessa che l'aveva
accompagnato per tutta la vita e che ora è
troppo estrema per essere ignorata, tanto che
infine lo porta al suicidio.
Valentina Palermo
UNA TECNICA INNOCENTE
La fotografia serve ad immortalare scene
realmente avvenute e a ricordarle. Ma cosa
succede se i fotogrammi reali si sovrappongono
in post-produzione ad elementi estranei al
contesto? Ci ha provato Mister Blick ottenendo
un effetto davvero sconvolgente. Questo artista
francese ha sostituito le armi dei soldati con
degli innocenti fiori, creando un forte e
divertente contrasto tra le scene di guerra
immortalate in black and white e i colori
sgargianti dei petali dei fiori. I petali
rappresentanti non sono a grandezza naturale,
quindi l’artista, unendo questi due elementi
riesce a dal vita ad una fotografia del tutto
surreale. Il messaggio che trasmettono queste
immagini non è soltanto il surrealismo della
scena, ma qualcosa di più profondo:
sostituiamo le armi con i fiori, lanciamo petali e
non proiettili, facciamo l’amore e non la guerra.
Federica Cipolletta
TECNOLOGIA
YOUTUBE
YouTube è una
piattaforma
nata nel 2005,
che permette
di condividere
e visualizzare
video che toccano diversi campi: videogiochi
(Favij, ilvostrocarodexter), comicità (iPantellas),
libri (l’ora del l ibro, diaryofabibliophile)… Ormai
dal 2005 YouTube ha fatto molta strada e oggi
non è solo un punto di riferimento per il mondo
della musica, infatti negli ultimi tempi gli utenti
non solo ascoltano canzoni e ne guardano il
lyrics, ma seguono i canali dei cosiddetti
YouTubers e aspettano con ansia i loro nuovi
video. Essere uno youtuber (è solitamente un
giovane sconosciuto che posta video per
condividere il proprio interesse e talento) ai
giorni d'oggi è un vero e proprio lavoro, infatti la
famosa piattaforma paga i suoi YouTuber: più
visualizzazioni ricevono i loro video, più vengono
pagati. Fin qui la vita di uno YouTuber ci appare
rose e fiori: stare seduti per ore a parlare di ciò
che si ama, contare numerosi followers\fan e
inoltre ricevere un compenso. Però, se solo
scorriamo il mouse sui commenti scopriamo
quanto è facile scontrarsi con il dissenso degli
spettatori e con le opinioni differenti che si
riassumono negli interventi provocatori degli
haters. Si sprecano insulti e cose di poco gusto
da dire a chi si impegna per divertire, informare
e interessare i propri seguaci. Il lavoro dello
YouTubers non è sicuramente produttivo per
l’economia del Paese, e forse non garantisce
un futuro sicuro, ma molti di questi ragazzi sanno
vivere il momento e farsi strada, perciò finché
saranno una realtà, noi fan li ascolteremo più
che volentieri.
A Lucca il 30 e il 31 ottobre e l'1 e il 2 novembre
si sono tenuti i Lucca Comic and Games 2014,
una fiera di fantasy, fumetti, videogiochi,
animazione e giochi. Erano presenti alcuni
YouTuberscome Giorgio Cappello di Paglia e
ilvostrocarodexter e i tantissimi fan, tra cui alcuni
arrivati da molto lontano, erano lì solo per
poterli incontrare.
La stessa situazione si è ripetuta a Milano il 24, il
25 e il 26 Ottobre ai Games Week 2014, una
fiera di videogiochi appena usciti. C'erano vari
stand che presentavano i nuovi videogiochi tra
i quali la Nintendo, con la YouTube arena, dove
a coppie gli youtubers si sfidavano ad un gioco
della Nintendo. A questo "torneo" hanno
partecipato Favij, Leonardo Decarli, Enzo e
Marco, Zoda, Greta Menchi e tanti altri che
dopo essersi sfidati tra i fan, firmato autografi e
fatto foto. I loro fan erano tutti ammassati,
alcuni spingevano, altri sono addirittura svenuti,
il delirio totale per poter vedere quei semplici
ragazzi che sono diventati celebri grazie a
YouTube.
Sonia Di Terlizzi
WEB GENERATION
Likes, followers, emoticons, pusheens, tag, stati,
screens....non possiamo più definirli
semplicemente un fenomeno del nostro secolo:
SONO il nostro secolo.
Ci siamo trovati alle porte di una nuova era
meno di dieci anni fa, ma ormai a stento
riusciamo a ricordare la nostra vita prima che la
tecnologia la invadesse così prepotentemente.
Pochi sociologi si accaniscono ancora nel vano
tentativo di dare una spiegazione logica delle
cause e delle conseguenze dello sviluppo di
software sempre più sofisticati e di social
network che arriveranno ben presto a sostituire
le persone che benchè nascoste dietro ad uno
schermo continuano ad essere, almeno in linea
teorica, in carne ed ossa, ma il momento in cui
l'avvento di Steve Jobs e delle sue creazioni
Apple si leggerà sui libri di storia è assai vicino.
Li chiamano Millenners, i ragazzi e le ragazze
nati dopo il fatidico 2000, coloro che non si
sono mai stupiti per uno schermo touch . Una
generazione avvantaggiata? La generazione
del futuro? Su questo punto l’opinione degli
esperti si divide nettamente: i più ottimisti,
coloro che si lasciano incantare dal progresso,
sostengono che i bambini e i preadolescenti
che si sono trovati immediatamente immersi
nell’epoca della tecnologia siano
avvantaggiati rispetto agli individui nati nei
decenni precedenti perché non devono fare lo
sforzo di apprendere l’utilizzo di quelli che
saranno presto i nuovi strumenti in tutti gli ambiti
e settori. I sociologi più conservatori e pessimisti
credono invece che tali mezzi di
comunicazione e ricerca possano, nel corso
degli anni, divenire sostitutivi e non più semplici
supporti, andando ad atrofizzare tutti i normali
istinti umani sia su un piano relazionale che su
un piano più pratico di risoluzione intuitiva dei
problemi.
Non siamo più in grado di esprimerci se non
verbalmente, o peggio, mediante immagini
che vanno a rappresentare graficamente i
nostri sentimenti e le nostre emozioni.
Recentemente abbiamo avuto tutto il piacere
di notare la comparsa di piccole scritte
grigiastre a lato degli emoticon apposti agli stati
di facebook che vanno a fungere da
didascalia di allegre faccine colorate che
cercano di riprodurre le espressioni stereotipate
dei nostri stati d’animo oltre che dei nostri stati
virtuali.
A questo punto la vera domanda sorge
spontanea: le generazioni che cresceranno
nell’era degli emoticons e degli stati
svilupperanno ancora quelle capacità
comunicative che permettono lo sviluppo e la
trasmissione di messaggi affettivi?
Ciò che si può notare nella maggior parte degli
adolescenti moderni è il sempre crescente ed
ormai quasi incontenibile desiderio di
comunicare continuamente e dall’invece
orami quasi inesistente bisogno di vedersi o
toccarsi o condividere esperienze e non solo
stati, foto o post. Tutto ciò non può che portare
all’incapacità di cogliere tutti quegli aspetti
meno evidenti e più “fisici” di una relazione che
stanno alla base di un rapporto solido e
arricchito da un ingrediente fondamentale: la
complicità. Infatti, non solo non siamo più in
grado di intenderci attraverso il linguaggio del
corpo, ma non riusciamo nemmeno più ad
entrare in sintonia grazie a quelle migliaia di
piccoli gesti che legano due individui in ogni
luogo ed attraverso il tempo. Chiunque di voi
abbia mai visto Wall-e, il celebre film firmato
Pixar, sa a cosa mi riferisco: possibile che due
innamorati continuino a chiacchierare
guardandosi non negli occhi ma attraverso uno
schermo quando potrebbero ammirare il cielo
stellato tenendosi per mano?
In ultima analisi vorrei affrontare l’aspetto
dell’autenticità dei rapporti. Per mezzo dei
social network siamo ormai abituati a rendere
pubbliche tutte le nostre esperienze ed insieme
a queste tutte le nostre relazioni. I nostri rapporti
sembrano essere influenzati dal loro impiego
finale (ovvero l’essere ammirati ed invidiati da
tutti) e dunque tendiamo a gestirli sin dal
principio come fenomeni di portata sociale:
diveniamo plateali nella dichiarazione dei
sentimenti, scegliamo contesti cinematografici,
scriviamo messaggi senza ingarbugliarci perché
siano buoni per gli screen e ci dimentichiamo di
ciò che desideriamo davvero
indipendentemente da ciò che vedranno
dall’esterno.
Tra dieci anni amare incondizionatamente
senza la pretesa di vivere una relazione o
un’amicizia da grande schermo sarà ancora
possibile?
Benedetta Corio
SMARTWATCH: IL NUOVO FENOMENO DELLA
TECNOLOGIA
La
tecnologia è
uno degli
ambiti che,
con le sue
continue e
sorprendenti evoluzioni, ha una grande
influenza sulla nostra quotidianità.
Oltre a smartphone, fotocamere digitali e
computer sempre più all’avanguardia,
quest’anno le aziende più promettenti del
settore hanno presentato sul mercato un nuovo
prodotto, “l’orologio intelligente”, o più
comunemente chiamato “Smartwatch”.
Questa nuova sfida consiste in un device tutto
nuovo che è capace di eseguire non solo
operazioni di base come calcoli, traduzioni o
semplici giochi, ma, attraverso l’installazione di
un sistema operativo mobile, è in grado di
trasformarsi in un lettore mp3 o in un vero e
proprio Smartphone. Le funzionalità di questo
prodotto sono infatti numerosissime,
dall’autentico riproduttore musicale al
rivoluzionario rilevatore di posizione GPS, dalla
ricezione di un messaggio o di un’email, alla
possibilità di connettersi ai social network, per
restare così più facilmente in contatto con tutti
i nostri amici. E’ inoltre possibile connettersi
anche ai più famosi motori di ricerca e alla rete
Internet, solo però se associati a Smartphone. Lo
Smartwatch rappresenta una vera e propria
rivoluzione anche per gli sportivi, poiché
dispone di un cronometro e in alcuni casi
anche di app pensate per calcolare la distanza
percorsa, le calorie bruciate e il battito
cardiaco, funzioni ottimali per coloro che
svolgono quotidianamente un allenamento
particolare o già precedentemente prefissato.
Resta in ballo ancora una cosa, la cosiddetta
“questione di stile”, che preoccupa per lo più i
giovani. Chi indosserebbe infatti un orologio
ingombrante e dall’aspetto poco cool?
Ebbene, sembra che Google ed Apple
abbiano pensato anche a questo, puntando su
un design minimalista, elegante e leggerissimo,
che si adatti facilmente al polso e quindi alla
facile portata di tutti.
Fino ad oggi, sono davvero pochi gli
Smartwatch presentati ufficialmente sul
mercato, tra i quali spiccano il “Samsung
Galaxy Gear”, che presenta un display touch
super AMOLED di 1,63 pollici e una memoria
interna di 4 GB e il “Microsoft Band”, pensato
soprattutto per chi fa sport e che grazie all’app
integrata Microsoft Health sarà possibile un
completo monitoraggio della propria attività
fisica.
Molte sono le indiscrezioni ma poche le
certezze per il tanto discusso Apple Watch, che
è stato presentato in diretta lo scorso 9
Settembre a Cupertino.
Ciò che diamo per certo è che l’Apple Watch
sarà rilasciato nei primi mesi del 2015 in 3
differenti versioni, realizzate rispettivamente in
zaffiro, zaffiro e cassa oro e alluminio anodizzato
ed avrà un prezzo di circa 300 euro.
Salvo nuovi aggiornamenti, le funzionalità del
gioiellino dell’azienda di Cupertino saranno
simili a quelle degli altri Smartwatch; scontato è
che la release dell’orologio di Tim Cook
alimenterà la concorrenza anche in questo
campo. Nonostante le numerose applicazioni
supportate, lo Smartwatch è ancora in fase
sperimentale e presenta pertanto anche una
serie di difetti, come una bassa autonomia e
una limitata compatibilità con gli Smartphone,
aspetti che saranno senza dubbio migliorati con
il perfezionamento dei prodotti stessi. Solo il
tempo potrà rivelare quale sarà il futuro degli
Smartwatch, per ora nonostante l’elevatissimo
entusiasmo sul web per questi nuovi
marchingegni, le vendite dei primi dispositivi
non sono state particolarmente soddisfacenti…
in ogni caso, l’ascesa degli “orologi intelligenti”
sul mercato tecnologico internazionale è
appena iniziata. Staremo a vedere. Stay Tuned.
Matteo Allievi
SCIENZA
MATE IN ITALY: UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA
DELLA MATEMATICA
Sarà capitato a tutti di chiedersi, almeno una
volta nella vita, quale sia l'utilità della
matematica nella vita quotidiana. Spesso
infatti, abbiamo un'idea della matematica
fine a se stessa, legata solamente a numeri,
calcoli e frazioni. Per non parlare del
matematico, che viene visto esclusivamente
come una figura dedita all'insegnamento
della disciplina stessa. Le domande a cui
vuole rispondere MateinItaly sono proprio
queste; in quali ambiti della nostra vita
possiamo applicare la matematica? Cosa
fanno i matematici
tutto il giorno? La
mostra risponde
semplicemente che i
matematici sono
coloro che risolvono i
problemi, riguardanti
anche le scienze della vita quotidiana. La
matematica serve per esempio a
modellizzare molti aspetti del nostro mondo,
come il comportamento della folla e la
circolazione del traffico. Alcuni modelli
matematici giungono perfino ad analizzare
problemi sociali o legati alla biologia e
all'ecologia. La mostra si conclude con la
proposta di argomenti non più concreti, che
ci spingono a lavorare di fantasia.
Particolarmente interessante è risultata agli
studenti un'animazione che ci porta nel
mondo degli spazi a 4 dimensioni, che noi
non possiamo né vedere né toccare. Di essi
possiamo solo avere una rappresentazione
parziale, come quando vediamo un oggetto
a tre dimensioni in un suo disegno. Visitando
la mostra è inoltre possibile cimentarsi in
giochi di logica o matematica, che la
rendono interessante e interattiva. Si può per
esempio giocare a contare 'a colpo
d'occhio', misurando la propria capacità di
contare i pallini rossi che appaiono per pochi
secondi su uno schermo. Consigliamo una
visita agli appassionati di matematica, ma
anche agli scettici e a coloro che vogliono
avvicinarsi a questo mondo che a volte
sembra così irraggiungibile, fatto di numeri
ma anche di molto altro!
Giulia Zambonin
UNA CONOSCENZA UNIVERSALE
<< C’è un enorme vuoto nella nostra
conoscenza dell’universo. Se siete
consapevoli degli straordinari progressi
compiuti dall’astrofisica e dalla cosmologia
negli ultimi decenni, questa frase potrebbe
suonarvi esagerata e ingiustamente
pessimista, e in parte avreste ragione.
Abbiamo un modello cosmologico
incredibilmente efficace, e ben supportato
dalle osservazioni: il cosiddetto modello del
Big Bang. Siamo, per la prima volta nella
storia dell’umanità, nella straordinaria
condizione di poter comprendere
scientificamente l’origine dell’universo, la sua
struttura complessiva, e i meccanismi che ne
hanno governato l’evoluzione. Eppure,
pensate a questo: oggi conosciamo
direttamente la natura fisica di una parte
molto piccola del nostro universo, solo il
cinque per cento circa del totale. >>
Il buio oltre le stelle, Amedeo Balbi.
La curiosità dell'uomo verso ciò che lo
circonda è da sempre implacabile. Egli si è
interrogato sul perché degli eventi naturali e,
spinto dalla voglia di conoscere, ha
cominciato ad alzare lo sguardo e puntare i
propri occhi verso l'immensità del cielo,
ottenendo anche importanti risultati nel corso
della storia. Tutto ciò che ora conosciamo
dell'universo è stato reso possibile da
generazioni di ricercatori, si pensi a Galileo
Galilei, senza il quale non avremmo l’uso del
cannocchiale per guardare il cielo, a William
Herschel, colui che ha scoperto Urano nel
1781 o ad Albert Einstein, fondatore della
teoria della relatività, e molti altri sono i nomi
da aggiungere all'elenco. Nell'anno 2014 è
stato fatto un importante passo avanti
nell'astrofisica moderna: penso abbiate tutti
sentito parlare ultimamente della Sonda
Rosetta. Rosetta è una missione sviluppata
dall'Agenzia Spaziale Europea e lanciata nel
2004. L'obiettivo della missione è lo studio
della cometa Churyumov-Gerasimenko, una
cometa periodica del nostro Sistema Solare
scoperta nel 1969. Grazie all'osservazione
della cometa nel 2003 attraverso il telescopio
spaziale Hubble, gli scienziati sono stati in
grado di realizzare una ricostruzione
tridimensionale della cometa. Il nome Rosetta
è stato scelto in riferimento alla Stele di
Rosetta, una lastra antica su cui è riportata
un'iscrizione in tre lingue diverse, tra cui il
geroglifico, che ha permesso a Champollion
di tradurre la scrittura egizia. In modo
analogo, la sonda servirà a scoprire i segreti
delle comete. Dopo aver girovagato per il
Sistema Solare per circa dieci anni, il 6 agosto
2014 la sonda si è avvicinata alla cometa alla
distanza record di 100 km e il 12 novembre è
stato sganciato il lander Philae, che ha
raggiunto la superficie della cometa dopo un
incerto atterraggio. La straordinaria impresa
ha richiesto sette ore e si è compiuta intorno
alle 17 ora italiana. Adesso, la prossima fase
della missione è analizzare la composizione
della cometa e seguirla nel suo percorso
intorno al Sole fino a dicembre 2015.
Irene Russo
MUSICA
LADY GAGA TORNA IN ITALIA CON L’ARTRAVE,
LO SPETTACOLO POP DELL’ANNO
“Buonasera Milano”. Così Lady GaGa si
presenta sul palco per l’unica tappa italiana del
suo ultimo tour mondiale, l’ArtRave. Uno
spettacolo da togliere il fiato, dove dodicimila
persone convivono nello stesso posto con un
unico obiettivo : divertirsi senza pietà.
“Divertimento” è infatti la parola d’ordine della
serata, in cui tutti cercano almeno per poche
ore di dimenticare le tensioni, i problemi e le
preoccupazioni personali per gettarsi a
capofitto in un mondo surreale, dove l’arte e la
musica pop vivono in perfetta armonia.
“Artpop”, così si intitola l’ultimo album della
cantante, tanto criticato per le vendite, in alcuni
paesi poco soddisfacenti, e per le sue sonorità
estenuanti, probabilmente non in grado di
lasciare il segno come ci si aspettava.
Indipendentemente dalla critica, sono ormai
ben note le emozioni e gli stimoli che la musica
della Germanotta, questo il suo vero nome, da
ogni anno ai suoi fan, i cosiddetti “Piccoli Mostri”.
I suoi concerti in particolare, sono l’unico posto
in cui uomini, donne, adolescenti, bambini,
timidi, egocentrici, omosessuali e vip possono
sentirsi liberi di esprimere se stessi, senza alcuna
distinzione o discriminazione di qualsiasi tipo.
Paladina
della lotta
contro il
razzismo,
Lady
GaGa ha
più volte
ribadito l’importanza dei concetti di tolleranza,
libertà e giustizia nel corso della serata,
intimando i presenti ad essere sempre orgogliosi
di se stessi, a non vergognarsi del proprio
aspetto fisico, delle proprie inclinazioni e del
proprio orientamento. A differenza dei
precedenti tour è chiara la volontà di limitare le
scenografie imponenti sul palco per puntare sul
contatto con il pubblico, scelta testimoniata
dalla lunghissima passerella dello stage sulla
quale la cantante saltava e ballava da una
parte all’altra con energia, senza un attimo di
respiro. La scaletta proponeva sia i singoli passati
di maggior successo che lanciarono GaGa nel
panorama musicale come “Just Dance” e
“Poker Face”, sia brani completamente inediti
dal vivo, oppure riarrangiati e remixati
all’occorrenza. Molto suggestivo il momento
acustico, nel quale Lady GaGa suonava il piano
con una passione incommensurabile mentre la
sua voce dava spazio ad acuti formidabili che
toccarono il cuore di tutti. O la si ama o la si
odia. Questa è Lady GaGa, da molti definita la
nuova principessa del pop, una donna che
ormai da diverso tempo riesce a far sognare
milioni di fan al mondo con il suo stile
musicalmente eccentrico, la sua personalità
artisticamente estrosa a tratti fuori dal normale e
la sua capacità di emozionare sul palco, che si
accentua di anno in anno. Comunque proceda
la sua carriera discografica, siamo in molti a
sperare che il suo bagliore illumini ancora la
musica in futuro, e su questo fatto, non abbiamo
dubbi.
Matteo Allievi
TE LO RICORDI CHE?
DATA
ANNO AVVENIMENTO
7 dicembre
8 dicembre
16 dicembre
18 dicembre
21 dicembre
25 dicembre
25 dicembre
1944
1899
800
25 dicembre
26 dicembre
27 dicembre
1642
27 dicembre
1978
27 dicembre
2008
27 dicembre
31 dicembre
1 gennaio
6 gennaio
10 gennaio
1571
43 a.C.
10 gennaio
1920
27 gennaio
1945
30 gennaio
1595
30 gennaio
30 gennaio
30 gennaio
1882
1948
1969
1797
festa di Sant’Ambrogio, patrono di Milano e della
regione Lombardia
Immacolata Concezione
le truppe naziste attuano l’operazione Herbstnebel; è
l’inizio dell’offensiva delle Ardenne
nasce la società calcistica A.C. Milan
solstizio d’Inverno; per l’emisfero boreale arriva
l’inverno, mentre per quello australe arriva l’estate
Natale
viene incoronato imperatore, a Roma da papa Leone
III, Carlo Magno; nasce così il Sacro Romano Impero
nasce Isaac Newton
Santo Stefano
la Repubblica Cisalpina adotta per la prima volta
come bandiera nazionale il tricolore italiano a Reggio
Emilia
Dopo circa 40 anni di dittatura franchista, la Spagna,
con la guida di Juan Carlos I di Borbone, diventa
ufficialmente una monarchia costituzionale
Israele dichiara guerra all’esercito di Hamas che opera
nei territori presso Gaza
nasce Giovanni Keplero
Notte di San Silvestro
Capodanno
Giorno dell’Epifania
Giulio Cesare passa il Rubicone; è l’inizio della prima
guerra civile
a Parigi viene stipulato il Trattato di Versailles, che pone
fine al primo conflitto mondiale
L’esercito sovietico entra e libera il campo di sterminio
nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia; in seguito, per
ricordare questo avvenimento, il 27 gennaio sarà
istituito come giorno di commemorazione delle vittime
della Shoah
William Shakespeare pubblica la tragedia Romeo e
Giulietta
nasce Franklin Delano Roosevelt
un estremista indù uccide Mahatma Gandhi
avviene l’ultima esibizione dei Beatles
Marco Merati
NON PUOI NON…
PARINI EXPRESS TI INFORMA
IL TACCUINO DEL RAPPRESENTANTE
Immagina, pensa, crea, realizza il
logo che vorresti vedere sulla
maglietta del tuo Istituto! Farlo è
semplice, contatta i
rappresentanti di Istituto o
inviagli una mail con il tuo lavoro!
Che aspetti a metterti in gioco?

A Lissone è nata da poco RADIO
PARINI!!! (sì, dobbiamo trovargli un
nome). Il giorno 6 marzo si terrà la
prima registrazione che verrà pubblicata
poi in streaming web sul sito della
scuola! ASCOLTATECI oppure se vuoi far
parte della Radio rivolgiti a
Matteo Allievi 4AL
UNA NOVITÀ: RIPETIZIONI STUDENT TO STUDENT
È un servizio per tutti i pariniani, dato dai pariniani
stessi. Con questo vogliamo far sì che la scuola sia
un luogo di aiuto per l’alunno che si trova in
difficoltà rispetto a un determinato problema.
Spesso inoltre è molto più efficace la spiegazione di
un compagno/coetaneo che può capire quali
sono le difficoltà nella risoluzione del dato
problema, che altre spiegazioni dal docente.
Basta compilare uno specifico modulo (da
richiedere in bidelleria) per poter restare il
pomeriggio a scuola.
Spargete la voce e … usufruite di questa occasione
UN CIRCOLO PARINIANO
Ti piace leggere e ancora di più confrontarti sul libro
che hai appena letto? Il circolo di lettura fa per te! Il 6
marzo alle ore 14:30 a Lissone (via Settembrini) potrai
riunirti con il gruppo del circolo letterario, confrontarti
e dibattere… Per quel giorno dovrai aver letto “Storia
di una ladra di libri” un’ avvincente storia di Markus
Zusak!
N.B. puoi avvalerti dei diritti del lettore!!!
TI ASPETTIAMO!
La Redazione
Irene Russo V AL
Valentina Palermo V AL
Federica Cipolletta V AL
Ginevra Miranda V AL
Benedetta Corio V BL
Antonio Lentini V CL
Matteo Allievi IV AL
Eleonora Murero IV AL
Sonia di Terlizzi II CL
Ringrazia
I lettori del giornalino scolastico
Il Dirigente scolastico Gianni Trezzi
E tutti i professori e gli studenti che hanno
collaborato alla realizzazione di questo
numero.
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Numero due - Liceo Parini Seregno