6
QdS.it
Forum provinciale
UOTIDIAODISICILIA
Forum con
Giuseppe
Di Giovanna
Presidente
Ance
Palermo
PALERMO
Burocrazia e credito
nemici delle imprese
Di Giovanna, ospite del QdS per il 2.494° forum con i Numeri Uno
“Aspettiamo lo sblocco di oltre 1 miliardo per opere già cantierabili”
In una congiuntura economica
negativa, che penalizza oltre modo
il settore edilizio, come giudica i
primi provvedimenti della giunta
Crocetta?
“Non si può non essere d'accordo
con delle azioni che portano ad un
maggiore ordine della struttura burocratica. Proprio la burocrazia è il
maggiore impedimento che si
frappone agli imprenditori, assieme al
malaffare. Vedo un futuro più roseo,
anche perché siamo nel buio più
pesto e può solo fare luce”.
La necessità di sfruttare i fondi
europei è indiscutibile. In che modo
le associazioni di categoria possono
intervenire?
“Proprio il 15 febbraio faremo un
convegno dove metteremo in
evidenza i fondi disponibili e finora
inutilizzati. Ci sono delibere Cipe e i
fondi europei sono già pronti per
essere spesi: si tratta di oltre un mi-
liardo per opere che sono già cantierabili. E questo miliardo è solo per il
settore della depurazione. Ce ne sono
diversi altri per strade, edilizia e reti
fognarie”.
Da cosa dipende lo sblocco di
questi fondi?
“Il nostro problema finora è stato la
malapolitica. Questi soldi a cui mi riferisco sono già stati deliberati e
stanziati, aspettano solo l'ultimo step.
Vogliamo capire chi non apre il
cassetto e perché. Stiamo vedendo
un'inversione di tendenza, aspettiamo
i risultati”.
Qual è il quadro della provincia
di Palermo nel comparto edile?
“La situazione è drammatica. Il termometro della situazione lo dà la
cassa edile, da cui emerge un grosso
tracollo della contribuzione. Ci sono
alti valori in termini di insolvenza e
questo testimonia le difficoltà”.
Le ricette per ripartire quali
Stabilità degli edifici
non solo la legge antisismica
Quale novità ritiene possa fornire un contributo alla tutela del patrimonio edilizio, che soprattutto a
Palermo sembra davvero in condizioni precarie?
“Il cemento armato esiste da meno di cento anni. Non sappiamo come resiste nel tempo nemmeno quello di
ottima fattura. Per questo ritengo si debba mettere in piedi una corvetta che verifichi la stabilità degli edifici”.
Esiste quindi un diffuso problema strutturale per quello che riguarda l'edilizia?
“E' vero che molti edifici, anche in via Libertà, hanno problemi strutturali. Va programmato un controllo. La
nostra associazione ne aveva parlato con il Comune già dieci anni fa. Senza pregiudizi va presa in considerazione la possibilità di demolire e ricostruire, in termini completamente diversi da come fatto finora ma senza
aver paura”.
Si può pensare ad un strumento nuovo per fare un completo monitoraggio?
“Il monitoraggio ci vuole, esistono sistemi che possono dare l'indicazione sulla stabilità delle strutture. Sono
piccoli marchingegni che si mettono nella tromba delle scale e verificano la stabilità dei palazzi. Si tratta di
qualcosa di essenziale: oltre al certificato energetico ogni edificio deve avere anche un proprio libretto che
contenga tutti i dati sulla stabilità”.
Il Forum è anche online all’indirizzo www.quotidianodisicilia.it
2-I
Quotidiano di Sicilia
Venerdì 15 Febbraio 2013
Giuseppe Di Giovanna
possono essere e verso chi devono
essere rivolte?
“Innanzitutto chiariamo che
l'economia si riprende con le piccole
e medie opere. Solo queste diventano
un vero moltiplicatore sociale.
Bisogna fare opere diffuse sul territorio, soprattutto perché il territorio
ne ha bisogno. Parliamo delle strade
senza manutenzione, oltre che della
situazione di scuole, uffici e abitazioni. Sono interventi preziosi per
valorizzare il patrimonio erariale”.
La responsabilità è quindi tutta
delle istituzioni?
“Per quello che riguarda il settore
I temi trattati
1. Crisi settore edilizio
2. Sicurezza degli immobili
3. Sblocco fondi europei
4. Libretto degli edifici
Giuseppe Di Giovanna nasce a
Palermo nel 1959. Diplomato all'istituto per geometri e iscritto
all'apposito albo dal 1979. Inizia
subito a lavorare come direttore
tecnico e amministrativo di
diverte società edili, in particolare nel settore dei lavori
pubblici. Si occupa di attività
tecniche ma anche progettuali e
amministrative. Dal 2004 al 2007
è vicepresidente di Ance (Associazione nazionale costruttori
edili) Palermo, di cui assume
presidenza proprio nel 2007. E'
vicepresidente di Ance Sicilia e
componente del consiglio di presidenza nazionale.
privato le principali responsabilità
sono da attribuire alle banche. Direi
che la metà della colpa è degli istituti
di credito e l'altra metà della crisi
economica. Prima ogni imprenditore
poteva far fronte alle spese immediate tramite il supporto del
proprio credito bancario, ora non è
così e le difficoltà sono enormi.
Senza i mutui l'edilizia privata
crolla”.
La Fondazione Tregua si è fatta
portavoce di un protocollo d'intesa
per un piano antisismico in tutta la
regione. E' un progetto che può
essere funzionale allo sviluppo economico oltre che alla sicurezza dei
siciliani?
“Dobbiamo intervenire prima che
ci siano le tragedie. Dobbiamo andare
anche oltre la legge antisismica. Il
progetto della Fondazione ritengo comunque sia interessante e lo approfondirò volentieri, potrebbe davvero
fornire una risorsa”.
Quali servizi fornisce l'Ance ai
propri iscritti?
“Forniamo assistenza legale, amministrativa e facciamo da riferimento per la mediazione in caso di
controversie con le maestranze. Da
noi si chiudono gli accordi sindacali.
Con vanto devo dire che durante la
mia presidenza c'è stato un cambio di
tendenza. Abbiamo introdotto il libretto dell'associato, che include tutte
le informazioni in nostro possesso
sull'imprenditore iscritto, comprese
eventuali indagini a suo carico.
Siamo stati degli antesignani, perché
anche l'Ance nazionale lo ha recentemente adottato”.
Testi di
Carlo Passarello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scarica

Burocrazia e credito nemici delle imprese