A L L NE A O R I G G A G M D A R R O A O F G SOR GO DA F IVE ON T R A O R S T E S O IM D E V PRO Con la collaborazione di: - E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) Direttore dott. Maurizio Galli Dott.ssa Sara Evalli - A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente), U.O. Meteoclimatologia Dott. Lorenzo Craveri - Azienda Agraria Sperimentale Stuard (S. Pancrazio - Parma) Dott. Roberto Reggiani - Dott. Carlo Ghilardi (esperto in nutrizione animale) Si ringraziano inoltre per la collaborazione: - L'Azienda Agricola Barcella che ha svolto le prove in collaborazione con i tecnici del settore Agricoltura della Provincia di Monza e delle Brianza - L'I.I.S. Luigi Castiglioni Supporto tecnico alle prove in campo: agronomi del settore agricoltura Clelia Moroni e Mariateresa Buccafusca Le attività sono state realizzate con il contributo di tutti i collaboratori del Settore Agricoltura della Provincia di Monza e della Brianza Testi: Mariateresa Buccafusca Immagini: Laura Vercelloni Grafica: Laura Casadei Settore Agricoltura - Via Bonaparte, 2 - 20812 Limbiate (MB) Dicembre 2013 SORGO DA GRANELLA E SORGO DA FORAGGIO PROVE DIMOSTRATIVE ON FARM SU "LARGA SCALA" I cereali (dal latino cerealis, der. di Ceres-eris, Cèrere, dea romana delle mèssi e dei campi) appartengono alla famiglia delle Poaceae o Graminaceae e dai loro chicchi, le cariossidi, si ricavano farine e altri prodotti che da migliaia di anni costituiscono la base dell'alimentazione umana. Il loro valore alimentare dipende dalla composizione chimica, caratterizzata da un'elevata presenza di carboidrati (in prevalenza amido e zuccheri pentosani), da un discreto contenuto di proteine e da una modesta quantità di lipidi. Sono presenti inoltre vitamine del gruppo B, in particolare tiamina e niacina, e sostanze minerali, tra cui il calcio ed il fosforo, nella forma di acido fitico, scarsamente assorbibile. Mentre nella dieta dei paesi sviluppati la presenza dei cereali è consistente, nei paesi in via di sviluppo negli ultimi anni il consumo ha segnato una netta espansione e così si è registrato un sensibile incremento della superficie investita e della produzione. Cerere, dea delle messi Mappa della provincia con evidenziati in verde i comuni in cui sono presenti coltivazioni di sorgo La provincia di Monza e Brianza presenta una superficie agricola utilizzata (SAU) investita a cereali di circa 5.650 ettari. Di questi, circa 3.000 ettari sono occupati dal mais mentre circa 160 e 85 ettari rispettivamente dal sorgo da granella e dal sorgo da foraggio. Ciò conferma quanto è già noto circa la maiscoltura: il mais è tra i più grandi cereali al mondo e primeggia anche nel territorio brianteo poiché, oltre all'impiego diretto nell'alimentazione umana, assicura la materia prima per una mol-teplicità di usi: zootecnici, industriali (tra i prodotti derivati: acidi organici, polimeri, plastiche biodegradabili, surfattanti, isoglucosio come edulcorante, lubrificanti) ed anche energetici (biocarburanti). Il Settore Agricoltura della Provincia di Monza e della Brianza ha avviato la collaborazione con Regione Lombardia, con E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) e con l'Azienda Agraria Sperimentale Stuard nell'ambito del “Progetto Grandi Colture” finanziato dalla Direzione Generale Agricoltura Regione Lombardia. 3 Nel corso del 2013, come previsto dal Protocollo d'intesa stipulato tra la Provincia di Monza e della Brianza ed ERSAF, sono state realizzate delle prove di confronto varietale sul sorgo sia da granella che da trinciato allo scopo di: E E E E individuare, tra le novità varietali proposte dalle ditte sementiere, quelle più rispondenti agli areali produttivi lombardi, valutandone le potenzialità produttive e adattative; conoscere le reali potenzialità dei prodotti saggiati (nel caso di controllo delle malattie o infestanti); valutare gli aspetti di gestione agronomica delle colture, le rese delle colture in prova; monitorare le problematiche emergenti a livello fitosanitario e considerare gli aspetti di gestione agronomica delle colture. I tecnici e i collaboratori del Settore Agricoltura della Provincia di Monza e della Brianza, durante l'incontro tenutosi a Parma con i responsabili del progetto e con i tecnici delle altre province lombarde coinvolte in cui è stato illustrato il protocollo di coltivazione, hanno ritirato la semente delle varietà di sorgo concordate e successivamente consegnata al sig. Giuseppe Corrado Barcella, titolare della Società Agricola Barcella dove è stata condotta la coltivazione del sorgo. 4 IL SORGO Generalita' Il sorgo - dal latino surgo, alzarsi, rapidità di sviluppo - il cui nome scientifico è Sorghum vulgare Pers., (sinonimo: Sorghum bicolor (L.) Moench), è stata una delle prime piante ad essere coltivata. Esistono reperti archeologici che risalgono al 2200 a.C. e si ritiene che le forme attuali abbiano avuto la loro origine nell'Africa centro-orientale (Sudan, Etiopia) diverse migliaia di anni fa. E' un cereale coltivato in prevalenza nelle aree aride e semiaride del pianeta per la produzione di granella da destinare all'alimentazione umana o di foraggio per l'industria mangimistica. Negli ultimi anni sta riscuotendo particolare interesse perché i derivati possono essere consumati senza problemi anche dai celiaci, gli intolleranti al glutine, in quanto – così come mais, miglio e riso - ne è privo, a differenza di altri cereali come frumento tenero, frumento duro, orzo, segale, avena, farro e kamut. Inoltre sono aumentate costantemente le superfici investite a sorgo da biomassa per la produzione di trinciato, da impiegare al posto dell'insilato di mais, come “alimento” per i digestori anaerobici (impianti a biogas). In relazione alla notevole variabilità genetica, il sorgo viene coltivato anche per ottenere i prodotti più disparati come riassume la tabella che segue. DESTINAZIONE VARIETÀ a) Sudan grass Da foraggio b) Saccharatum CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA PIANTA a) culmi esili e notevole accestimento (biomassa) - b) alto tenore di zuccheri (insilamento) piante basse (1-1.5 m), accestimento limitato, granella nuda, assenza di tannini. panicoli con ramificazioni molto lunghe Da granella Ibridi diversi Da scope Technicum Da fibra Technicum o suoi pianta molto alta 2-5 m ibridi con tipi diversi Da zucchero Saccharatum midollo dei culmi ricco di saccarosio (15-20%) Varietà e relativi utilizzi del sorgo 5 CARATTERISTICHE BOTANICHE Apparato radicale Il sorgo possiede un apparato radicale fascicolato, molto espanso sia in profondità (oltre 1,50 m) che in senso orizzontale (oltre 2 m) che determina un'elevata capacità di suzione dell'acqua e delle sostanze nutritive dal terreno. Fusto E' un culmo a portamento eretto, con un numero di nodi variabile da 7 a 24 a seconda del genotipo. L'altezza della pianta risulta ampiamente variabile in relazione alla varietà e alle condizioni di coltivazione, risultando compresa tra 1-1.5 m nelle varietà da granella a oltre 5 m nei tipi coltivati per la produzione di fibra. Nei nodi basali vi sono gemme che germogliando danno origine a culmi di accestimento: fenomeno presente maggiormente nei sorghi da foraggio. Gli internodi sono pieni di midollo, fibroso o succulento. 6 Foglie Le foglie sono parallelinervie con lamina larga e inguainanti il culmo. I margini del lembo sono finemente dentellati, a differenza del mais, in cui sono lisci. La presenza di pruina e di stomi molto piccoli oltre alla forte cutinizzazione conferiscono alle foglie del sorgo una forte capacità di risparmiare acqua. Infiorescenze Si tratta di panicoli terminali di dimensioni e forma molto differenziate (compatti, spargoli, reclinati). Una caratteristica morfologica importante nei tipi da granella è rappresentata dalla lunghezza dell'internodo che sostiene il panicolo (eserzione del panicolo o carattere combine, in inglese), importante ai fini della meccanizzazione della raccolta. Fiori I fiori sono quelli tipici delle graminacee, con ovario monocarpellare supero, stilo biforcato, stigma piumoso e 3 stami con antere bilobate. La fecondazione é prevalentemente autogama 7 Frutto Le cariossidi del sorgo presentano un'estrema variabilità delle caratteristiche morfologiche, sia nella forma (tondeggiante, apiculata), sia nella colorazione (bianco, arancio, rosato, rosso, marrone), e sia nell'aderenza delle glume al frutto (nude o vestite). Ogni panicolo porta a maturazione dalle 1.500 alle 2.500 cariossidi. ESIGENZE AMBIENTALI Nei confronti della temperatura il sorgo è una coltura molto esigente (macroterma). Per la germinazione del seme sono necessarie temperature del terreno di almeno 14° C, per la levata e la fioritura l'optimum è di 26-30°C. Riesce a sopportare fino a 38°C. Per quanto riguarda la luce il sorgo richiede elevate intensità luminose durante tutto il ciclo vitale. Relativamente alle esigenze idriche, grazie alle sue caratteristiche morfologiche (apparato radicale espanso, presenza di cutina, di pruina e di stomi molto piccoli) possiede un'elevata resistenza alla siccità e allo stress idrico. Molto sensibile alla carenza idrica è il periodo compreso tra la botticella (pre-spigatura) e l'inizio della granigione. Se la carenza idrica diventa intensa e prolungata è in grado di sviluppare una fase di stasi vegetativa. Nei confronti del terreno, è particolarmente adattabile, sia alle caratteristiche strutturali del suolo, sia riguardo alla reazione (PH) e alla salinità. Inadatti alla coltivazione del sorgo sono i terreni soggetti a ristagno idrico, in quanto asfittici e freddi. 8 ANDAMENTO METEOROLOGICO Analizzando brevemente le caratteristiche salienti della primavera 2013 e dell'estate 2013 si evidenziano alcune criticità meteorologiche inequivocabili, nella prima parte della stagione, per le colture estive. Dal quadro tracciato si può sicuramente rilevare che, dopo una primavera assai sfavorevole per tutte le colture primaverili estive, gran parte dell'estate è stata favorevole per il prosieguo – ritardato – del ciclo produttivo della maggior parte della colture di pieno campo. Precipitazioni Dati ARPA Lombardia - Servizio Meteorologico Regionale, stazione di Misinto, riferiti alle precipitazioni nel periodo 25/06/2013-10/10/2013 Per quello che riguarda le precipitazioni primaverili va ricordato che dal 1° marzo al 31 maggio 2013 (92 giorni) si sono registrati, sulla Pianura lombarda - a seconda delle aree - da 40 a 52 giorni di pioggia. Le precipitazioni totali del periodo 1° marzo-31 maggio sono variate, sempre sulla Pianura, dai 380/400 mm della Lomellina ai 550/600 mm del Mantovano, Lodigiano e Milanese. Va considerato che in base alle medie recenti (1990-2012) le precipitazioni attese sulla pianura dovrebbero attestarsi - nel periodo 1° marzo-31 maggio - tra i 140/150 mm del Mantovano ed i 280 mm dell'Alta pianura centrale ed occidentale. (Fonte: ARPA Commento agrometeorologico della primavera-estate 2013). Temperature Dati ARPA Lombardia - Servizio Meteorologico Regionale, stazione di Misinto, riferiti alle temperature nel periodo 25/06/2013-10/10/2013 9 SCHEMA DI CAMPO Il fondo su cui è stato coltivato il sorgo si trova a Limbiate, è di proprietà della Provincia di Monza e della Brianza ed è coltivato dal sig. Giuseppe Corrado Barcella, titolare dell'omonima azienda agricola, ad indirizzo cerealicolo-zootecnico. Nel campo di confronto varietale, sono stati esaminati n. 12 ibridi di sorgo da foraggio sia mono sia multi sfalcio e n. 15 ibridi di sorgo da granella con cicli colturali compresi tra 300 e 500, elencate di seguito: SORGO VARIETA' DA TRINCIATO VARIETA' DITTA TIPOLOGIA 1 SWEET CAROLINE PADANA bicolor x bicolor 2 PSE 268 37 BMR PADANA bicolor x bicolor 3 4 5 6 HARMATTAN SWEET CALIFORNIA KWS FREYA 877 NICOL SYNGENTA SIVAM KWS PIONEER bicolor x bicolor ZUCCHER. (bicolor X sudanense) ZUCCHER. (bicolor X sudanense) FORAG. MULTI 7 TRUDAN HL SYNGENTA FORAG. MULTI 8 849 PIONEER FORAG. MONO 9 ENSAL BMR SEMFOR FORAG. MONO 10 BMR 201 SIS FORAG.MONO 11 ARGENSIL APSOV FORAG.MONO 12 TOPSILO APSOV FORAG.MONO DITTA APSOV CICLI COLTURALI 1 VARIETA' BRIGGA 2 ARDITO RENK VENTUROLI 300 3 MAYA SEMFOR 300 4 CHEOPE SIS 300 5 ARMAX SYNGENTA 300 6 ARMIDA RENK VENTUROLI 350 7 ARKOL SEMFOR 350 8 MARCUS SYNGENTA 350 9 FELSINA SIS 400 10 BRENUS SYNGENTA 400 11 ANGELUS SYNGENTA 400 12 ARALBA RENK VENTUROLI 450 13 FAVORITE SIVAM 450 14 REGGAL APSOV 500 15 ALFA VERNEUIL 500 SORGO 300 VARIETA' DA GRANELLA Nelle fasce laterali del campo sono state inserite alcune file contenenti 3 Mix di varietà di tipologie diverse. 10 TECNICA COLTURALE Disposizione in campo delle diverse varietà Lo schema sperimentale adottato era a parcelle non replicate. Ogni parcella - lunga in media 150 m per una larghezza di 5,80 m - era costituita da 2 strip costituita da 14 file cad. Tra le diverse parcelle vi era una larghezza di circa 50 cm. Nell'avvicendamento colturale il mais ha preceduto il sorgo. Il terreno, di natura misto-argillosa è rimasto privo di colture da ottobre 2012 a giugno 2013. La preparazione del letto di semina si è svolta non appena le avverse condizioni meteo imperversate su tutto il territorio lombardo nel corso della primavera 2013, hanno consentito il passaggio delle macchine agricole all'interno del campo. Il primo intervento è stata la concimazione organica con la distribuzione di liquame nel periodo di tempo consentito dalla vigente normativa nitrati. L'aratura e l'affinamento del terreno con erpice rotante sono state eseguite il 24 giugno 2013. Il giorno successivo si è proceduto a seminare il sorgo per mezzo di una macchina motrice (Trattrice SAME Centurion 75) e di una seminatrice in linea per cereali (Maschio Gaspardo M300), macchina operatrice versatile nell'adattarsi a diverse situazioni di semina. La densità di semina è stata di 15-30 piante/mq. L'agricoltore ha proceduto con il diserbo in fase di pre-emergenza del sorgo, impiegando come principio attivo diserbante il Primagram ® (contenente S-Metolachlor al 28,9% e al Terbutilazina 17,4%). In corrispondenza della maturazione cerosa del sorgo (30% s.s.) è stata effettuata la raccolta impiegando una trincia semovente opportunamente tarata, posizionando la barra falciante piuttosto alta e 2 carri per il trasporto del prodotto ottenuto. 11 RILIEVI Nel corso della prova, in corrispondenza di definite fasi colturali e fenologiche, i tecnici e collaboratori del Settore Agricoltura hanno eseguito i seguenti rilievi, così come previsto dal protocollo di sperimentazione: Semina - 25.06.2013 E E E E distanza tra le file tra seme e seme lunghezza strip numero file dello strip Emergenza E E data emergenza densità emergenza (valori da 0 a 9) Fioritura E 12 data fioritura Dati rilevati in corrispondenza di emergenza e fioritura per le varietà da foraggio Dati rilevati in corrispondenza di emergenza e fioritura per le varietà da granella 13 Maturazione E data maturazione Pre-Raccolta E E E E E E E E altezza totale pianta altezza base panicolo altezza stacco ultima foglia panicoli totali panicoli maturi tipo di panicolo dimensioni panicolo giudizio pianta Campionamento: Per ogni ibrido da granella è stato raccolto un campione di circa 3/5 kg per lo svolgimento di analisi come l'umidità, la caratterizzazione della filiera gluten-free, e altre analisi qualitative. Dati pre-raccolta relativi alla varietà da trinciato al 02/10/2013. Rilievi del su 10 metri x 4 file di piante 14 . . 16 Dati pre-raccolta relativi alla varietà da granella al 02/10/2013. Rilievi del su 10 metri x 4 file di piante Raccolta - 10.10.2013 E E E E E E E E E data raccolta danni da uccelli allettamento a raccolta sterilità lunghezza effettiva strip e numero file raccolte produzione granella/trinciato tal quale umidità granella peso specifico granella varie 15 AVVERSITA’ Tra le avversità di natura abiotica che possono danneggiare il sorgo rientrano quelle meteoriche, rappresentate in particolare da eccessiva piovosità durante le prime fasi del ciclo vitale (germinazione) e da basse temperature all'inizio della vegetazione. Il seme in germinazione è molto sensibile agli eccessi idrici e alle basse temperature che determinano gravi diradamenti e nascite scalari compromettendo spesso l'uniformità della coltura. L'allettamento, provocato da eventi temporaleschi, consiste nel ripiegamento dei culmi verso terra. Si è verificato in modo prevalente sulle varietà da foraggio di maggiore sviluppo, mentre nelle varietà da granella, più basse e vigorose, non si è reso evidente. Questo fenomeno è negativo in quanto l'interruzione della dominanza apicale può determinare la nascita di germogli avventizi e ripercuotersi sulla raccolta. Inoltre crea problemi di ordine fitosanitario poiché i panicoli a contatto col suolo possono andare incontro ad attacchi patogeni. Delle avversità di natura biotica non sono state osservate preoccupanti infezioni di natura batterica o crittogamica. Relativamente agli insetti, la vicinanza al campo di mais ha agevolato il diffondersi di qualche popolazione di Diatrobica e di piralide. Diabrotica adulto 16 Fori provocati da larve di piralide Gli uccelli, passeracei in particolare, possono rappresentare una rovina per il sorgo-coltore. Essi si posano sui panicoli consumando i granelli in formazione, soprattutto dalla maturazione lattea in poi. Hanno interessato in modo insistente il campo varietale provocando danni soprattutto in alcune zone del campo e su particolari varietà, probabilmente in base all'appetibilità delle stesse, legata al contenuto in tannini. Tali sostanze chimiche (appartenenti ai polifenoli), se presenti in quantità, risultano utili nel proteggere la granella dall'attacco degli uccelli ma la loro presenza però abbassa la digeribilità delle proteine. Gli ibridi che erano stati selezionati per alto contenuto di tannini, onde renderli resistenti alla predazione degli uccelli (ibridi BR: Bird Resistant), sono in via di abbandono. Inoltre, per essere commercializzabile nella UE la granella deve avere un basso contenuto di tannini. INFESTANTI Nel corso della coltivazione del sorgo è stata osservata una presenza massiva di una pianta altamente infestante, molto resistente e di difficile gestione che è l'Abutilon theophrasti M., originaria dell'Asia e appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Definita volgarmente cencio molle (velvetleaf in inglese) è considerata una delle piante più infestanti per molte coltivazioni (es. mais, grano) a livello mondiale. Le caratteristiche infestanti risiedono principalmente nella capacità germinativa dei semi. Sopravvivono, infatti, fino a 50 anni nel terreno e sono in grado di germinare in tutti i periodi, crescendo rapidamente soprattutto durante i mesi estivi. Le radici dell'Abutilon sono a fittone, molto ramificate e snelle, capaci di sfruttare fortemente acqua e sostanze nutritive dal suolo, sottraendole alla coltura praticata. E' costituita da un robusto fusto centrale che può raggiungere un'altezza di 150-200 cm. Possiede delle caratteristiche foglie pubescenti a forma di cuore, dal diametro medio di 10-15 cm. I fiori, di colore giallo-arancio, possono essere solitari oppure riuniti in piccoli gruppi. I frutti sono formati da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera e all'interno si trovano da 2 a 9 semi. 17 Probabilmente la concimazione organica che ha preceduto la semina del sorgo e l'assenza di trattamento diserbante in post-emergenza hanno favorito lo sviluppo eccessivo dell'infestante. Alcune piante di Abutilon sono state manualmente sradicate quando ancora l'infestazione era discreta e prima della maturazione dei semi. L'intervento non comunque risolto completamente il problema. Altra infestante, presente anch'essa in modo copioso è stata la sorghetta, Sorghum halepense, una delle più insidiose infestanti specialmente nei terreni in monocoltura di mais. In generale lo stato fitosanitario della coltura era discreto. 18 VISITA IN CAMPO La giornata dimostrativa e formativa in campo si è svolta il 25 settembre 2013 con ritrovo degli stakeholders presso l'Istituto Tecnico Agrario “Luigi Castiglioni” di Limbiate. Si è voluto suddividere l'incontro in due momenti: E una parte formativa in aula con gli interventi di Daniele Petrucci (Consigliere Provincia Monza e Brianza) Maurizio Galli (Direttore Ersaf) Maria Costanza Scarpini (Preside «I.I.S. Luigi Castiglioni») Commento Agrometereologico: Lorenzo Craveri (ARPA Lombardia, U.O. Meteoclimatologia) Presentazione dei campi varietali di sorgo: Roberto Reggiani (Az. Agr. Sperimentale Stuard di Parma) Il sorgo nell'alimentazione della vacca da latte: Carlo Ghilardi (esperto in nutrizione animale) E una visita in campo guidata da Roberto Reggiani (Az. Agr. Stuard di Parma) 19 RISULTATI E CONCLUSIONI Dati provvisori relativi alla raccolta per le varietà da trinciato da validare da Ersaf nel corso dei prossimi mesi del 2014 20 Dati provvisori relativi alla raccolta su un campione di 18 mq per le varietà da granella da validare da Ersaf nel corso dei prossimi mesi del 2014 21 In un'agricoltura diventata oramai industrializzata, tendente alla monocoltura e all'intensificazione delle produzioni, l'impiego di colture alternative come il sorgo consentirebbe vantaggi da tenere in considerazione soprattutto della sempre più attenta salvaguardia della biodiversità e della sostenibilità. Le prove di confronto varietale sul sorgo - sia da granella che da trinciato - svolte, per la prima volta, dal Settore Agricoltura della Provincia di Monza e della Brianza hanno dato dei validi risultati, elaborati in collaborazione con gli Enti partner, e degli ottimi spunti per approfondire una serie di aspetti legati alla gestione agronomica. I dati ottenuti dal campo di Limbiate sul sorgo da trinciato confermano che questa coltura può rappresentare una valida alternativa colturale al mais soprattutto nei comprensori caratterizzati da particolari situazioni irrigue e climatiche. In più consentirebbe di contenere i costi di produzione, innanzitutto delle irrigazioni ma anche dei trattamenti fitoiatrici, in particolare laddove risulta elevata la presenza di piralide e soprattutto di diabrotica. Intervallare, infatti, la monocoltura di mais con il sorgo è l'unico modo efficace e sostenibile per controllare la diabrotica, in quanto il sorgo risulta un ospite poco gradito. Da un punto di vista tecnico uno degli aspetti più delicati riguarda la preparazione del terreno poiché da essa viene influenzata l'emergenza: è importante che nel terreno si trovino delle riserve idriche e le lavorazioni devono essere profonde per favorire l'approfondimento radicale. Le basse rese ottenute sul sorgo da granella - differenziabili per varietà - confrontate con le medie locali sono 22 FAVORITE (granella) 18/07/2013 12/08/2013 24/09//2013 12/08/2013 24/09//2013 12/08/2013 24/09//2013 FELSINA (granella) 18/07/2013 ARMIDA (granella) 18/07/2013 23 ARGENSIL (trinciato) 18/07/2013 12/08/2013 24/09//2013 12/08/2013 24/09//2013 SWEET CAROLINE (trinciato) 18/07/2013 Stadi di sviluppo delle diverse varietà utilizzate 24