Gennaio 2011 News e Commenti IMPLANTOLOGIA IN PRIMA FILA 2011 giornate propedeutiche di pratica implantologica su paziente a Firenze ECM ODONTOIATRI accreditamento previsto La invitiamo ad assistere gratuitamente ad interventi in live surgery 8 febbraio Relatore: Dott. Leonardo Targetti 8 marzo Relatore: Dott. Leonardo Targetti 19 aprile Relatore: Dott. Roberto Meli 3 maggio Relatore: Dott. Leonardo Targetti 7 giugno Relatore: Dott. Roberto Meli 28 giugno Relatore: Dott. Leonardo Targetti Euro 3,00 L’Intervista PER UN ALTRO RECORD IDS COLONIA L’ODONTOIATRIA SECONDO VITALDENT I visitatori della 34a edizione di IDS Colonia, dal 22 al 26 marzo 2011, dovranno probabilmente riservarsi tempi più lunghi per conoscere le ultime novità in campo odontoiatrico. > pagina 3 Vi proponiamo un’esclusiva intervista al direttore HR di Vitaldent, l’azienda che ha cambiato il modo di intendere la pratica odontoiatrica e che ancora oggi continua a far discutere. > pagina 6 Il nuovo Consiglio Direttivo Aio in carica nel triennio 2011-2013 PP10/15-IT Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Torino - Contiene inserti pubblicitari Anno VII n. 1 Si insedia dalla metà di gennaio il Consiglio Direttivo Aio, scaturito dalle elezioni tenutesi a Roma lo scorso 5 dicembre. “Il deciso consenso ottenuto dai candidati alle diverse cariche – afferma un comunicato stampa – conferma lo spirito di collaborazione e comunanza d’intenti che caratterizza gli associati. La conferma delle candidature proposte, infatti, rappresenta anche l’approvazione e la condivisione degli obiettivi per il nuovo triennio, nel segno della continuità con quanto finora svolto e ottenuto”. Nel ringraziare per la fiducia accordata, il neo Presidente Pierluigi Delogu ha presentato personalmente la squadra che lo coadiuverà nelle attività politiche, organizzative e di comunicazione. La Segreteria nazionale sarà coordinata da Salvatore Rampulla, Presidente uscente, il quale “continuerà a portare attivamente il proprio contributo con l’autorevole presenza che da sempre lo contraddistingue”, dice il comunicato. Enrico Lai, dell’Aio Cagliari, è stato riconfermato nell’incarico di Tesoriere. Riconfermato anche La Commissione Ecm convoca l’Andi per esaminare le proposte di riforma sociazione in merito ad alcune modifiche che l’Andi (composta, come noto, per la maggior parte da libero-professionisti) ha chiesto di apportare all’attuale disciplina Ecm. Si tratta di un “pacchetto” piuttosto corposo che affronta alcuni problemi, assai sentiti, a dire il vero, dalla categoria. Facendo seguito ad una precisa richiesta avanzata a suo tempo dall’Andi, il Comitato di Presidenza della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, organo del Ministero della Salute, tiene il 14 gennaio adv pro argin_sistema completo_102x50:Layout a Roma un’“audizione” dell’As- 1 21-09-2010 DT pagina 2 Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ dentifricio è un Dispositivo Medico n° 0483. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ pasta desensibilizzante per lucidatura è un Dispositivo Medico. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. Il Consiglio Direttivo Aio per il triennio 2011-2013 (da destra: Martini, Malvano, Sanvenero, Staffelli, Lai, Delogu, Rampulla, Marrone, Ranieri, Sanalitro e Poletto). Gerhard Seeberger che, oltre a far parte del Consiglio in qualità di Past President, “continuerà a Mente più sveglia in chi cura i denti? Sembra Pagina che esista una relazione fra la cura costante dei propri denti e le capacità mentali. È il risultato di una ricerca americana condotta su un campione di oltre 2000 persone con più di 60 anni, sottoposte a test per accertare se soffrissero di periodontite. Contemporaneamente, è stato chiesto loro di mettersi alla prova con test per verificare le proprie abilità mentali. 12:23 IL TUO PARTNER NELL'IGIENE ORALE www.colgateprofessional.it DT pagina 9 testimoniare i valori dell’odontoiatria italiana negli impegni internazionali”. Contratto dipendenti Riaperta la trattativa Il primo incontro è avvenuto in autunno: da una parte del tavolo la Confprofessioni (la “confindustria” dei professionisti, che raccoglie rappresentanti di una quindicina di libere professioni e produce tra il 12 e il 15 per cento del PIL italiano), rappresentata dal suo presidente Gaetano Stella, DT pagina 2 2 News e Commenti Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Editoriale La Commissione Ecm convoca l’Andi per esaminare le proposte di riforma Entra con DT Study nel villaggio odontoiatrico Carissimi lettrici e lettori, avete mai visitato il sito dtstudyclub. com? Potete farlo direttamente oppure “attraversando” il www.dental-tribune.com ed accedervi, cliccando “StudyClub” sulla barra in alto. Ecco la presentazione: “Considerando tutti i nuovi concetti emergenti nel dentale, non è sorprendente che molti operatori abbiano difficoltà a rimanere aggiornati. Oggi, per i dentisti è una grande sfida poter valutare nuovi prodotti e tecniche. Lo è ancora di più per quelli che hanno uno Studio monoprofessionale, con comunicazioni occasionali con altri colleghi. DT Study Club può quindi contribuire ad aumentare l’interazione, offrendo l’opportunità di acquisire conoscenze su tecniche e prodotti attraverso la sperimentazione e l’analisi fatte dai colleghi o direttamente realizzate da importanti opinion leader. In effetti, il DT Study odontoiatrico fornisce un’occasione d’eccellenza ai dentisti membri del loro team per ‘incontrarne’ altri, e per apprendere in un ambiente del tutto amichevole e informale. Favorisce inoltre l’aggiornamento e le conoscenze a livello elevato, in quanto l’interazione avviene in tutto il mondo: il mix didattico si arricchisce all’improvviso di nuove prospettive a contatto con varie culture”. Ma per scoprire questo strumento occorre andare a curiosare. La piattaforma è disponibile oggi in inglese in tutto il mondo e in numerose lingue locali. Con il nuovo ordinamento Ecm è possibile partecipare ai corsi internazionali ed ottenere i crediti al 50% (su DT Study i crediti sono rilasciati dall’Ada Cerp statunitense). Presto, oltre alla piattaforma in inglese, ne sarà disponibile anche una italiana. Migliaia di dentisti, di aziende e di agenti in tutto il mondo visitano ogni giorno il sito dental-tribune.com. Vi si possono trovare anche le principali testate di tutto il mondo del circuito DT in formato e-paper, e le principali notizie, quotidianamente aggiornate, riguardanti la professione negli oltre 90 Paesi in cui Dental Tribune è presente. È nostra intenzione, anche per il 2011, accompagnarvi nel difficile ma ambizioso percorso da compiere in Italia, ringraziandovi, come sempre, per il prezioso supporto che ci viene dato con l’adesione alla campagna abbonamenti, con le vostre lettere e con gli articoli che noi “portiamo in giro” per il mondo. A voi tutti il nostro cordiale Buon Anno. L’Editore Patrizia Gatto [email protected] DT pagina 1 Un esempio è il differente trattamento amministrativofiscale degli odontoiatri privati (che sono la maggioranza) e di quelli pubblici. Mentre i primi, infatti, devono abbandonare lo Studio per sottoporsi all’“educazione continua” (Ecm), senza poter detrarre dalla loro dichiarazione dei redditi la relativa spesa, i dipendenti pubblici godono a titolo di aggiornamento di permessi retribuiti da parte delle rispettive Amministrazioni. Altri punti meritevoli di confronto e di varia soluzione richiamati dall’Andi sono l’opportunità di obbiettivi formativi specifici per l’area odontoiatrica, il Dossier formativo individuale per l’Odontoiatra libero-professionista, il ruolo degli Ordini professionali, gli sgravi fiscali e la diversa attribuzione di crediti per le libere professioni. Dato il suo “peso” numerico Si parla di (nuovo) contratto per i dipendenti di Studio Ecm: l’Aio ha ricevuto l’accreditamento provvisorio Con soddisfazione, l’Associazione Italiana Odontoiatri (Aio) ha accolto la notizia del conferimento dell’accreditamento provvisorio Ecm rivolto a tutte le professioni per eventi residenziali, formazione a distanza e sul campo. A partire da gennaio, l’Associazione può accreditare i corsi che si svolgeranno da aprile, erogando direttamen- te i crediti Ecm. Fin dal 2001 – afferma un comunicato – l’Aio ha sempre dedicato buona parte delle risorse umane ed economiche all’Educazione Continua in ambito nazionale e locale. L’attuale risultato conferma ancora una volta la sintonia dell’Associazione con gli intenti del Ministero della Salute e del progetto Ecm. (23 mila soci certificati), l’Andi ha anche chiesto quale maggiore sindacato di categoria di far parte come componente del Tavolo Tecnico nel quale si definiranno incentivi e sanzioni per libera professione e di essere inoltre ammessa con Andiservizi nella (prevista) Consulta dei Providers Ecm. DT pagina 1 a sua volta affiancato dai rappresentanti di varie Associazioni odontoiatriche, dall’altra i sindacalisti della Triplice (Cgil, Cisl e Uil), anch’essi affiancati dalle Associazioni degli assistenti alla poltrona. Materia del contendere, il nuovo contratto di lavoro (CCNL), che secondo le previsioni si dibatterà soprattutto sugli aspetti quantitativi (ossia sugli aumenti pecuniari), pur proponendosi di rivedere tutto l’impianto contrattuale. Alcuni punti di discussione, anche accesa, in passato, sono stati ormai sgombrati da decisioni giurisprudenziali: i giudici, ad esempio, hanno stabilito che non è una facoltà (del datore di lavoro, leggi il dentista) di versare in busta paga determinate somme in favore della Confprofessioni e dell’Edipro (ente paritario di datori e prestatori d’opera, per la soluzione delle vertenze), bensì un obbligo giuridico. Tra gli altri temi in discussione ci sono anche la revisione dei livelli di lavoro, la defiscalizzazione di alcune voci dello stipendio. Nel prossimo incontro, fissato per il 19 di gennaio a Roma, si comincia ad entrare nel vivo delle varie questioni. Anche perché ora c’è, nel bene o nel male, un governo cui fare riferimento. Nei prossimi numeri di Dental Tribune seguiremo da vicino l’evolversi della vicenda contrattuale. International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editors Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology Anno VII Numero 1, Gennaio 2011 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Direttore responsabile Massimo Boccaletti Torsten Oemus Editorial Assistant Copy Editors Claudia Salwiczek Anja Worm Yvonne Bachmann Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Project Manager Online Executive Producer Torsten Oemus Peter Witteczek Antje Kahnt Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Alexander Witteczek Gernot Meyer Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 www.tueor.com - [email protected] Contributi Y. Bachmann, G. D’Amico, G. Gassino, M.S. Giacomello, F. Michmershuizen, E. Minetti, G.M. Nardi, A.F. Palermo, R. Pische, S. Rimondini, L. Townshend, D. Zimmermann Sede amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Amministratore Patrizia Gatto [email protected] Hanno collaborato Enrica Casalegno, Stefania Dibitonto, Alessia Murari, Francesco Pesce, Carla Ragni Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Grafica e impaginazione Angiolina Puglia © 2011, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume responsibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by authors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. 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Dopo i record segnati dall’edizione 2009 (più di 10 mila i professionisti in visita), il numero di espositori è in crescita, essendo un sempre maggior numero di imprese interessate a prender parte alla più grande Fiera mondiale del dentale. Questo almeno è quanto dichiarato l’Ente organizzatore (Koelnmesse) a Dental Tribune on-line. Nel complesso, si prevede la partecipazione alla rassegna di oltre 1800 aziende provenienti da 56 Paesi. E quale conseguenza di tale maggior richiesta, verrà aperto per la prima volta anche il padiglione 2 alle Ditte e ai visitatori. Le nuove domande di partecipazione vengono principalmente da aziende attive nei settori del restauro e della digitalizzazione degli impianti. Il numero degli espositori con sistema CAD/CAM, per esempio, è aumentato di oltre il 40% rispetto all’IDS 2009. “L’elevato livello di partecipazione di Aziende provenienti da tutto il mondo si deve al fatto che l’International Dental Show è la rassegna leader nel mondo odontoiatrico internazionale”, sintetizza Oliver P. Kuhrt, Vicepresidente Esecutivo della Koelnmesse GmbH. “Nessun altro evento è in grado di presentare tali e tante occasioni, indicare tendenze in tale varietà e profondità”. Secondo Kuhrt, i servizi business online consentiranno ai visitatori IDS e agli espositori di entrare reciprocamente in contatto ancor prima dell'inizio della rassegna, nel marzo 2011. Il catalogo prodotti sarà rinnovato anche nel layout e migliorate le opzioni di ricerca. A causa della crescente diffusione dei servizi di telefonia mobile, IDS fornirà servizi gratuiti agli i-Phone, ai BlackBerry e ad altri sistemi operativi mobili. Il presidente della Associazione produttori tedeschi del dentale, Martin Rickert, afferma che nonostante l’incremento degli espositori, IDS resta comunque un evento che riunisce dentisti, tecnici e gli altri professionisti del dentale, ossia tutti coloro cioè che hanno quale loro priorità mantenere e promuovere la salute orale e la qualità della vita nei pazienti in tutto il mondo. Come ormai dimostrato dalla ricerca, l’Odontoiatria gode di un crescente potenziale nella diagnosi precoce delle patologie del cavo orale o nel campo delle malattie sistemiche, come il diabete o il cancro. “Come produttori del dentale, ci sentiamo chiamati in questa sede a dare a dentisti e odontotecnici quanto è necessario per raggiungere tali obiettivi”, aggiunge Rickert. Oltre alla mostra dei prodotti odontoiatrici, avrà luogo un sostanzioso programma per specialisti promosso dai produttori tedeschi, la GDA (German Dental Association) e l’Unione delle Associazioni degli odontotecnici tedeschi (Association of German Dental Technicians’ Guilds). I biglietti in prevendita sono disponibili online sul sito della Koelnmesse (www.koelnmesse. de). Daniel Zimmermann, DTI 4 News e Commenti Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Implantologia dentale: quasi un milione di italiani sotto i ferri Conclusa un’estesa ricerca Key-Stone – istituto specializzato nel settore della salute e benessere – svolta su un campione rappresentativo di oltre 800 dentisti ed effettuata in collaborazione con la SIO, Società Italiana di Implantologia Osteointegrata. Tema: le evidenze dello sviluppo dell’implantologia orale, tra innovative tecniche chirurgiche e ruolo crescente del paziente. Due terzi degli Studi praticano implantologia Sono ormai oltre 24.000 gli Studi dentistici che praticano implantologia, di questi poco più del 20% si avvale di un consulente esterno e il 13% si dichiara specializzato in implantoprotesi. La percentuale di Studi che praticano questa disciplina aumenta del 5% all’anno, passando dal 55% del 2006 al 67% del 2010. Implantologia soprattutto negli Studi più grandi La segmentazione per anno di apertura evidenzia un progressivo incremento della base di trattanti negli Studi più recenti. All’aumentare delle dimensioni dello Studio la percentuale di coloro che praticano implantologia evolve in modo significativo, tanto da raggiungere quasi il 90% negli Studi con tre o più poltrone. Quasi un milione di italiani sotto i ferri La proiezione statistica sul totale dell’universo di riferimento porta a stimare in circa 900.000 i pazienti che sono stati sottoposti a trattamenti implantari nell’ultimo anno, con una media di circa 40 per ogni Studio dentistico. Un fenomeno particolarmente sviluppato nel Nord Italia e negli Studi di più antica apertura Nel Centro Sud il numero inferiore di pazienti è probabilmente dovuto anche a una maggiore presenza di Studi di piccole dimensioni. Gli Studi meno recenti hanno una base di pazienti leggermente più ampia, grazie forse a una clientela maggiormente consolidata. È significativo che, all’aumentare delle dimensioni, il numero medio di pazienti aumenti considerevolmente. Fondi integrativi e coperture assicurative favoriscono lo sviluppo Nonostante in Italia non esistano vere e proprie polizze assicurative per le patologie odontoiatriche, se non per cure dentarie susseguenti a infortuni, quando lo Studio dentistico tratta anche pazienti con possibilità di rimborso parziale o totale – come nel caso dei fondi di assistenza sanitaria integrativa – il numero medio di pazienti trattati è oltre il 50% oltre la media. Competenze specifiche e specializzazione fanno aumentare i pazienti Gli specializzati e iscritti a società scientifiche hanno un numero più elevato di pazienti. In particolare i dentisti con più di dieci anni di esperienza in chirurgia impiantare vantano un numero medio doppio di pazienti rispetto a chi pratica la disciplina da meno di cinque. Interessante l’ingresso nella pratica quotidiana di nuove tecniche, come la chirurgia guidata assistita e l’implantologia a carico immediato, che consente ai pazienti di disporre della protesi immediatamente dopo l’intervento. Sistemi diagnostici all’avanguardia Non solo radiografia panoramica, ma anche tomografia computerizzata e software diagnostici stanno entrando nella pratica quotidiana dei dentisti italiani: il 75% dei dentisti usa anche la TC e il 30% i software diagnostici. Italiani sempre più informati e consapevoli Il 60% dei dentisti dichiara che in modo crescente i pazienti arrivano in Studio già informati sulle possibilità della chirurgia implantare. E, secondo tre quarti degli implantologi, sempre più spesso il paziente giunge in Studio già deciso a sottoporsi a un trattamento. Secondo Roberto Rosso – presidente Key-Stone – “è soprattutto l’idea del risparmio, non solo economico ma anche biologico, a guidare le scelte dei pazienti. Grazie all’implantologia si possono effettuare riabilitazioni riducendo il numero di elementi protesici, contrariamente a quanto avviene per i tradizionali ponti. Ciò porta a valutare con attenzione l’importanza di una corretta comunicazione degli operatori verso il pubblico. Il commento prosegue con alcune valutazioni sul mercato: “D’altro canto ancora una volta è dimostrato come siano i dentisti più evoluti da un punto di vista professionale e imprenditoriale ad ottenere migliori risultati in termini di pazienti e volumi, a dimostrazione di una domanda fortemente influenzata dalla qualità dell’offerta di prestazioni odontoiatriche”. Per ulteriori informazioni: Tel 011-3119430 [email protected] www.key-stone.it L’Antlo e l’abusivismo al convegno di Palermo organizzato dall’Andi Sabato 20 novembre nell’Aula magna “Maurizio Ascoli” del Policlinico P. Giaccone di Palermo, l’Andi Sezione di Palermo ha organizzato un convegno dal titolo “Libere professioni ed abusivismo in ambito sanitario: è ora di cambiare le regole”. Gli intervenuti hanno sottolineato il fatto che l’impianto sanzionatorio è obsoleto, poiché riconduce a una legge dello Stato del 1934. C’è una proposta di cambiare il testo dell’art. 348 c.p. “Chiunque abusivamente esercita una professione [c.p. 359], per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato [c.c. 2229], è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 a euro 516)”, mentre il nuovo d.l. punirebbe con l’arresto sino a due anni e con l’ammenda da € 10.329 sino ad un massimo di € 51.646 e la confisca delle attrezzature. Antlo ha presentato un comunicato in cui si evince la presa di posizione contraria a tale pratica, aberrando ogni forma di abusivismo e denunciando la mortificazione che ogni giorno subisce la categoria odontotecnica, poiché alcuni sotto falso titolo la infangano. Una delle mozioni del comunicato era quella di dare finalmente gli strumenti (profilo professionale) alla tanto bistrattata categoria affinché si possa fare “pulizia” dall’interno. “Finalmente – dice il comunicato Antlo – si è giunti alla conclusione che l’abusivismo è alimentato anche dal prestanomismo che in alcuni casi è la sottile linea che demarca tale pratica”. Il principio “denti sani, cuore sano” è valido soprattutto per le donne Deadline for abstract submission 15-02-2011 M RO E 1t INVITED SPEAKERS Baraldini V. (IT) Cantatore G. (IT) Gutknecht N. (D) Nammour S. (B) Parma Benfenati S. (IT) Rocca JP. (FR) Roncati M. (IT) Shapira J. (IL) Sculean A. (CH) Sibbet W. (UK) Stabholz A. (IL) Wilder-Smith P. (USA) light time good time es nc e cie om S al f R -1 o r f O ity t o ivers n e m Un ne Ju h 9t rt a” pa nz De apie “S www.wfld-ed-rome2011.com 1 01 2 h, La tesi dello stretto legame tra salute orale e quella del cuore, già ampiamente dibattuta, trae nuovo spunto ora da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California (Berkeley). Gli studi clinici, come è noto, vengono spesso compiuti su soggetti di sesso maschile, ma il principio “denti sani = cuore sano” vale anche, e in special modo, per la componente femminile. Oggi se ne ha certezza, grazie a questa analisi. Entrando nei dettagli, gli autori della ricerca affermano che le donne in cura odontoiatrica vedono ridursi significativamente di almeno della terza parte il rischio di infarto ed ictus e altri disturbi cardiovascolari. Analoghi benefici non sono stati trovati, invece, per gli uomini dalla ricerca, la quale ha utilizzato i dati provenienti da quasi 7000 persone di età compresa tra i 44 e gli 88 anni interpellate nell’ambito di uno studio sulla salute e la vecchiaia. I ricercatori hanno messo a confronto persone che si erano recate dal dentista durante i due anni precedenti con soggetti che, nello stesso periodo di tempo, non avevano compiuto controlli. Spiega il principale autore della ricerca, Timothy Brown: “Associazioni tra cure dentarie e malattie cardiovascolari sono state reperite da molte indagini, ma la nostra è la prima a dimostrare che le cure dentistiche portano ad un minor numero di infarti, ictus e altre malattie cardiovascolari”. Dalla ricerca sono state presi in considerazione altri fattori di rischio, quali alcol e tabacco, ipertensione arteriosa e indice di massa corporea. Il fatto che uomini e donne non beneficino in egual misura delle cure dentali non ha completamente sorpreso i ricercatori. Era stato infatti constatato in precedenza che il rapporto tra scarsa salute orale e i marcatori di malattie cardiovascolari varia a seconda del sesso. Ma nessuno aveva ancora colto le differenze tra gli uomini e le donne per quanto riguarda la possibilità concreta di un ictus e di un infarto. Si ritiene che i risultati riflettano le differenze del modo in cui uomini e donne sviluppano malattie cardiovascolari. Per avere un effetto protettivo, suggeriscono gli autori dell’indagine, le cure dentali devono precedere lo sviluppo delle malattie cardiovascolari. Gli esperti consigliano pertanto di andare almeno due volte all’anno dal dentista, così come l’uso di spazzolino e filo interdentale almeno per due volte al giorno. Fonte: Sciencedaily. Ricerca pubblicata il 29 settembre su Health Economics. Attualità Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Nella chirurgia implantare il Botox può ottimizzare il risultato estetico Boston: Una maggioranza significativa di pazienti con impianto dentale appare più anziana a causa dell’invecchiamento del viso. I loro dentisti potrebbero dover prendere in considerazione i vantaggi di tecniche di ringiovanimento come il Botox, per massimizzare i risultati estetici della chirurgia impiantare. Così almeno ha sostenuto un famoso chirurgo estetico maxillo-facciale, prendendo parte alla riunione annuale dell’American Academy of Implant Dentistry (AADI). Joseph Niamtu III DMD, è un chirurgo maxillo-facciale ed orale che ha fatto pratica in Virgina, concentrandosi sulla chirurgia estetica del viso. Niamtu afferma che per molti pazienti che si sottopongono a chirurgia implantare il ripristino del volume del viso è fondamentale quanto il restauro dei denti per l’ottimale raggiungimento di risultati estetici. “Il volto è la cornice per l’odontoiatria estetica – dice. Nella chirurgia implantare sui pazienti più anziani i dentisti dovrebbero mettere a confronto i vantaggi del ripristino dei volumi del viso, con il suo invecchiamento – ha detto. Oggi la norma impone di tenere conto delle strutture facciali e del ripristino dei volumi per massimizzare la soddisfazione dei pazienti con le procedure di restauro e di cosmesi dentali”. Afferma che tutti gli Stati Usa permettono al dentista di fare iniezioni di Botox per ragioni puramente dentali, come alleviare il dolore temporo-manidibolare (ATM), ma non per scopi cosmetici, aggiungendo che “circa l’8% dei dentisti del Nord America oggi di fornisce ai pazienti un trattamento cosmetico con Botox”, ed essendo tale numero in crescita, sarebbe auspicabile una liberalizzazione. Secondo Niamtu, la maggior parte dei dentisti, tuttavia, non è ancora consapevole dei vantaggi che il Botox offre nelle cure dentali per l’estetica. “Quante volte vediamo denti perfettamente restaurati incorniciati da rugose labbra sottili?”, si chiede. “I tessuti molli attorno alla bocca sono importanti quanto un buon restauro di denti bianchi per creare un bel sorriso”. Inoltre, per i pazienti con impianti dentali non giovani, gli angoli della bocca cominciano a girare verso il basso e intorno alle labbra compaiono rughe. Niamtu suggerisce che il Botox possa essere utilizzato dai dentisti per rilassare i muscoli interessati, sollevare gli angoli della bocca e “lisciare” le rughe, regalando un risultato più soddisfacente. Sostiene che la terapia Botox è una logica e naturale espansione per lo studio odontoiatrico. “I dentisti hanno molta pre- 5 parazione e conoscenza della zona orale e maxillo-facciale come i dermatologi e altri professionisti. Dunque, con una formazione adeguata si può divenire esperti in gestione di Botox, Restylane e altri agenti di Con sede a Chicago, l’A AID è la prima organizzazione dedicata a mantenere i più alti standard di implantologia sostenendo la ricerca e l’istruzione per far progredire la conoscenza completa degli impianti. riempimento. È questo chiaramente il nuovo futuro per raggiungere risultati estetici ottimali nella cure odontoiatriche”. Fonte: American Academy of Implant Dentistry SISTEMA 4 1 STABILITÀ E DIMENSIONI SONO UNA PRIORITÀ! 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Riteniamo, infatti, che primo dovere di una testata – non importa se specialistica e, in particolare, se a carattere internazionale come Dental Tribune – è certamente l’obiettività e il pluralismo. Il che significa non prendere parte per una o altra tesi (anche se anche noi abbiamo le nostre brave idee), ma metterle a confronto, facendo in modo che il lettore, unico referente, possa farsi un’idea della realtà dei fatti. In virtù di tale diritto/dovere e del nostro “distacco informativo”, ci siamo premurati non solo di redigere un’approfondita inchiesta sulla pubblicità odontoiatrica, ma di andare a sentire anche l’opinione di chi sta svolgendo negli ultimi tempi un’intensa campagna pubblicitaria. Abbiamo infatti intervistato Cristian Ferriello, direttore delle Risorse Umane della Vitaldent, una delle catene più “irruenti” sul mercato italiano, probabilmente la più conosciuta, grazie anche a tale campagna. Il quartier generale è ubicato a Cologno Monzese, alla periferia di Milano, in una sede quasi avveniristica, pronta ad accogliere non solo gli uffici operativi, ma anche la formazione di tutto lo staff di clinica e i corsi di aggiornamento dei dottori. Forte anche dell’esperienza europea (dove operano quasi 500 Centri), la Vitaldent nel giro di due anni ha avviato in Italia 53 cliniche e si appresta ora a vararne un’altra cinquantina, raggiungendo fi nalmente anche il Sud. Il dinamismo del Gruppo, il numero dei clienti acquisiti (oltre 55 mila), un fatturato che non sembra risentire minimamente della crisi, lo pongono come interlocutore per un ideale dibattito sui confi ni della pubblicità odontoiatrica. Per la cronaca, Ferriello ha risposto di buon grado e con franchezza alle domande postegli, anche le più delicate. lizzazione del rapporto medico/paziente. Le Vostre strutture sono una novità nel panorama odontoiatrico italiano, come è stata l’accoglienza da parte del mercato? delle nostre cliniche. Del tutto positiva, molti sono entusiasti nel collaborare con noi perché nella conformazione delle nostre cliniche vedono il futuro. I più tradizionalisti, invece, spesso sono stati vittime di preconcetti e di idee errate, probabilmente dovute al fatto che in realtà non ci conoscono veramente e non hanno mai messo piede in una Nessuna vera accusa: noi non andiamo a rompere il mercato esistente, creiamo nuove opportunità per i professionisti e per un target di pazienti che, viceversa, non sarebbero portati a prevenire e a curare i problemi odontoiatrici. In Vitaldent i professionisti diventano meno imprenditori di loro stessi e “più medici”: oggi Concorrenza, rivalità professionale, tradizione? Di cosa potrebbero accusarvi? 15 dei nostri Centri (su 53) sono gestiti da ex titolari di Studio. Per non parlare dei circa 300 dentisti di età media sui 37 anni che attualmente collaborano con noi. In Vitaldent il professionista ha come unica preoccupazione il paziente e il valore delle cure a lui dedicate; a tutto il resto (fornitori, attrezzature, aspetti burocratici…) pensa la nostra struttura. Quale è il criterio di selezione dei professionisti? Gli odontoiatri devono avere almeno quattro anni di comprovata esperienza, mai nessun neolaureato. La lista dei candidati è lunga, ma le selezioni severe: chi esercita secondo prassi antiquate, chi non adopera la camera intraorale, chi non condivide la nostra proposta di una diagnosi e di un piano di trattamento globale, non rispecchia il “professionista Vitaldent”. Uno dei rischi della diffusione massiva dei vostri centri potrebbe essere la spersona- Fare il Dentista è un’impresa “La professione odontoiatrica è complessa, sia in se stessa sia per l’attuale periodo storico in cui si deve esprimere”. Questo testo suggerisce indicazioni essenziali di gestione dello Studio odontoiatrico, per chi voglia intraprendere questa attività e per chi intenda riorganizzarla. 60,00 Euro Per info e ordini: 011 0463350 / 011 19715665 / www.tueorservizi.it Una delle tendenze dell’Odontoiatria è la progressiva specializzazione. Nelle nostre cliniche l’iniziale rapporto di fiducia rimane intatto: anche quando il paziente per sue necessità dovrà essere visitato e curato anche dallo specialista implantologo o dall’ortodontista, il paziente vedrà sempre e solo quel professionista. È questione di organizzazione del lavoro finalizzata al raggiungimento di un alto livello qualitativo dei servizi al paziente, non di fiducia. In questo momento di crisi in molti settori c’è recessione e voi continuate ad aprire centri. Da cosa deriva questo successo? Deriva dal passaparola positivo, dalla buona organizzazione del lavoro che abbatte le attese ed innalza la qualità del servizio e da strutture moderne, funzionali ed accoglienti. Al paziente inoltre piace molto la chiarezza: da noi escono con una diagnosi e un preventivo certo. Perché puntate tanto sull’immagine e sulla pubblicità? La gente è attirata dal look, le segretarie sono simpatiche, l’ambiente moderno. Questa per voi è la modernità? Le nostre cliniche hanno 3-4 riuniti e sono aperte 12 ore al giorno, sabato incluso. Sono pensate per fornire un ottimo servizio ad una media di 300 pazienti ogni mese. La pubblicità ci permette di far conoscere i nostri plus a tutti coloro che abitano nelle vicinanze della clinica. Il look senza sostanza non ci avrebbe portato in breve tempo a questi livelli. La modernità, per noi, va di pari passo con la qualità: materiali e strumenti vengono da fornitori d’eccellenza e le nostre risorse vengono continuamente formate ad aggiornate, dai medici, alle assistenti alla poltrona, alle receptionist. La nostra comunicazione, inoltre, non parlerà mai di prezzi o sconti, ma di valori aggiunti come l’apertura ad agosto, l’informazione sulle ultime tecnologie utilizzate o l’invito ad una prevenzione costante e per tutta la famiglia... perché da noi il “mese della prevenzione” dura tutto l’anno. Notizie dalle Aziende Italian Edition 7 Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Lumineers: donano nuova luce e forma al sorriso Le faccette brevettate Lumineers in ceramica feldespatica Cerinate, sono una soluzione cosmetica permanente, sicura ed indolore ottima per denti macchiati, scheggiati, scoloriti o disallineati. Vengono prodotte artigianalmente nei laboratori della DEN-MAT a Santa Maria in California. Le Lumineers al contrario delle comuni faccette in ceramica presenti ad oggi sul mercato hanno la caratteristica di essere realizzate con spessori sottilissimi che variano tra 0,2 e 0,5 millimetri, ed avere una durata e resistenza alla frattura, comprovata da studi clinici, superiore ai venti anni (Stressler, H.E. and Weiner, S., “Valutazione clinica nel lungo termine delle faccette in porcellana” Scuola di Odontoiatria dell’Università del Maryland, presentata alla American Society for Clinical Research Meeting, Marzo 2004). Le Lumineers sono prodotte con la porcellana “Cerinate” che risulta essere la più resistente sul mercato. Lo spessore delle faccette Lumineers può essere paragonato a quello di una lente a contatto e tale caratteristica le rende applicabili sopra gengiva e modellabili al colletto senza timori di frattura. La filosofia Lumineers è di conservare, possibilmente, la struttura originale del dente quindi nella maggior parte dei casi si utilizza una tecnica di applicazione “NO-PREP” (senza preparazione). E anche laddove sia necessario ricorrere a minime contornature a livello di smalto, mai di dentina, l’avanguardia della metodica non causa alcuna sensibilità al paziente e non richiede quindi nessuna anestesia. Possono essere applicate anche su vecchi ponti e corone oltre alla possibilità caratterizzarle dal punto di vista cromatico. Le Lumineers possono essere applicate in poche sedute. La prima seduta prevede la presa dell’impronta, foto del volto del paziente, del sorriso dei denti con proiezione frontale, destra, sinistra e occlusale. La documentazione ottenuta (impronte, rilievo occlusale, foto) verranno spediti ai laboratori DEN-MAT insieme ad un modulo prescrittivo. Le faccette verranno inviate all’odontoiatra in un tempo di 20 giorni lavorativi. La procedura di applicazione richiede circa un’ora e trenta minuti, includendo la rifi nitura e il controllo occlusale. Nella seduta successiva può essere stabilita per la lucidatura fi nale. Quindi in sintesi zero traumi per i denti dei pazienti e restauri con aspetto perfetto e naturale. Punto di forza per gli ottimi risultati è sicuramente il sistema di adesione e cementazione delle Lumineers, l’adesivo Tenure Multiple Purpose e il cemento Ultrabond. Solo l’uso combinato di questi prodotti da diritto al paziente a 5 anni di garanzia in caso di distacco o frattura della faccetta. Come accedere al mondo Lumineers? Semplice! Partecipare al corso sulle metodiche mini- Lumineers210x297_tracc.indd 1 mamente invasive. I corsi itineranti, sono già in essere in diverse sedi lungo tutto il territorio nazionale. L’articolazione del corso è in due giornate, una prevalentemente dedicata alle Lumineers mentre l’altra alle fonti lumi- nose in odontoiatria. La partecipazione ad uno dei Workshop riconosce lo studio del partecipante come Centro autorizzato Lumineers e segnalato ai clienti interessati, attraverso la comunicazione diretta all’utente fi nale sui maggiori gruppi editoriali nazionali. A cura di Lumineers by Cerinate DEN MAT distribuito in esclusiva dalla Intra-lock System Europa SpA 23/12/10 12.36 8 News Internazionali Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Dentcubator pronto a schiudersi a una nuova e promettente tecnologia dentale L’editore e presidente di Dental Tribune International Torsten Oemus, a sinistra, il dottor L. Stephen Buchanan, il dottor Marc L. Nevins, Mark Ferber, Barbro K. Brånemark del Brånemark Osseointegration Center di Gothenburg, in Svezia, il dottor Richard Meissen, il dottor Thomas J. McGarry e il General Manager di Dental Tribune Cina Huang Huan, sono stati alcuni tra i molti partecipanti durante la riunione Dentcubator al Greater New York Dental Meeting (DTI / Foto: Fred Michmershuizen, DTA). Storicamente, i migliori progressi nella tecnologia dentale non sono nati da fanatici dell’informatica dei dipartimenti R&D (Ricerca & Sviluppo), ma piut- tosto dal lavoro quotidiano del dentista nel suo Studio. Questo forse perché quasi tutti i dentisti sono dei pensatori: cercano costantemente di venire a con- tatto con metodologie innovative per migliorare le procedure, aumentare l’efficienza o fare qualcosa in un modo che non è stato mai provato prima. Fino ad ora, molti dentisti (con il sogno dell’imprenditore) hanno incontrato un ostacolo: una volta costruita la loro migliore “trappola per topi”, ecco apparire le necessarie risorse finanziarie e logistiche per far prendere loro coscienza della realtà. È qui che entra in gioco Dentcubator. Giunto alla sua terza edizione, Dentcubator racchiude un gruppo di investitori e azionisti provenienti da 15 Paesi e 26 diversi Stati. Il loro obiettivo è quello di individuare i progressi più promettenti tra le nuove tecnologie dentali e portare a compimento queste idee. Si tratta di un gruppo d’élite. Tra i molti, conta tra i suoi membri alcuni nomi prestigiosi, come William Arnett, Paul Feuerstein, Ron Jackson, Sonia Leziy, Ken Malament Joerg Strub, Mauro Fradeani, Paul Seid, Bill Dickerson, Hoy Maier, Manfred Pfeiffer, Miller Brahm, Gianluca Gambarini, Marco Martignoni, e Pedro Leandro e Velasco Rogerio del Gruppo di Velasco in Brasile. Dentcubator ha 10 commissioni permanenti che ricevono proposte e le valutano. Solo quest’anno, Dentcubator ha schierato 70 diverse proposte. L’organizzazione non solo ha le idee, ma anche il capitale finanziario necessario e le competenze manageriali per portare a compimento i nuovi prodotti. Dentcubator è attualmente in fase di prototipazione e test per i diversi nuovi prodotti, che vanno da un nuovo file system endodontico, per la tecnologia avanzata parodontale, a un nuovo software. Ancora in cantiere, invece, sono un nuovo sistema di otturazione, una fresa fatta di un materiale completamente innovativo, e un certo numero di biomarcatori. Nel corso di questo Greater New York Dental Meeting (GNYDM), Dentcubator ha tenuto la sua terza riunione annuale. Da notare la presenza, tra gli altri, di L. Stephen Buchanan, Marc L. Nevins, John T. McSpadden, Richard Meissen, Lorne Lavine, Thomas J. McGarry e Barbro K. Brånemark del Brånemark Osseointe- gration Center di Gothenburg, Svezia. I membri di Dentcubator hanno detto che New York è la location più giusta per il gruppo, dato il ruolo del GNYDM come primo meeting internazionale del dentale negli Stati Uniti. I leader del gruppo hanno espresso gratitudine agli organizzatori di GNYDM per averli aiutati a diffondere il messaggio su ciò che Dentcubator porta avanti. “Dentcubator ha ricevuto un numero enorme di proposte di quest’anno, grazie alla pubblicità che abbiamo ricevuto attraverso l’esplosione di e-mail che GNYDM invia ai suoi soci”, ha dichiarato il presidente di Dentcubator. “Per nostra gioia, abbiamo ricevuto risposte anche da alcuni Paesi lontani come l’India, dicendo che avevano avuto notizie di Dentcubator proprio grazie al servizio e-mail di GNYDM”. I dentisti che vogliono presentare proposte per Dentcubator sono invitati a contattare il gruppo scrivendo a: ideas@ dentcubator.com. Fred Michmershuizen, DTA “Mercurio zero”, un Forum parlamentare nazionale contro un pericolo sottostimato Su iniziativa del deputato Scilipoti, ad aprile è stato costituito il Forum Nazionale “Mercurio Zero” (www.mercuriozero.org), Comitato parlamentare di cui Raimondo Pische (presidente dell’Accademia Internazionale di odontoiatria Biologica AIOB) è stato nominato Responsabile nazionale, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe medica sul problema “mercurio” e patologie correlate. Il Forum presenta una campagna di informazione sul territorio nazionale attraverso conferenze dedicate (la prima si è tenuta a Milano a settembre), con cadenza mensile. In particolare, il Forum pone l’attenzione sulle problematiche legate all’uso dell’amalgama dentale, costituito per il 50% da mercurio. Pur essendo considerata sostanza pericolosa e rifiuto tossico-nocivo, continua ad essere utilizzata quale presidio medico per le otturazioni odontoiatriche grazie alla supposta, inesistente, stabilità biochimica allorché posizionata in bocca. La tossicità del mercurio e dei derivati mercuriali è ormai acclarata; abolito l’uso di termometri e sfignomanometri al mercurio (seppur l’uso di tali strumenti non configurasse un pericolo diretto per l’organismo); è indagato l’uso del mercurio nei vaccini quale responsabile di patologie neurotossiche e di autismo nei bambini; sono inoltre in discussione, a livello mondiale, l’inquinamen- to ambientale (soprattutto delle acque) da mercurio e le problematiche legate allo smaltimento. Eppure c’è chi ancora inspiegabilmente difende, anche a livello istituzionale, l’uso delle otturazioni in amalgama che, moderno cavallo di Troia, portano a pochi centimetri dal cervello la sostanza più neurotossica in assoluto. Prove scientifiche, anche filmate, dell’instabilità del mercurio nell’amalgama e dell’azione tossica sui vari organi, soprattutto sul cervello, abbondano, eppure inspiegabili interessi ne sostengono ancora produzione e utilizzo. La classe odontoiatrica dovrebbe forse attivare risorse maggiori all’attenzione sui sintomi, sindromi e patologie che colpiscono soprattutto gli operatori del settore che incautamente trattano l’amalgama nel posizionamento, nella limatura dei monconi e nella rimozione non corretta. Categoria che dovrebbe conoscere i meccanismi di inattivazione dei gruppi sulfridilici degli enzimi e l’interferenza con il metabolismo e le funzioni cellulari da parte del mercurio. L’intossicazione cronica da mercurio (non riconoscibile ai normali esami ematochimici per quell’effetto che ho definito “paradosso”, per la capacità del mercurio di sequestrarsi nella matrice interstiziale) si manifesta sotto forma di cefalea, eccitabilità, irritabilità, tremori, depressione, fatica cronica, insonnia, instabilità emotiva, perdita di memoria, disturbi vasomotori, deficit neurosensitivi, dermatosi, tendenza suicidaria, predisposizione a malattie cronico degenerative del sistema nervoso centrale quali Sclerosi Multipla, Parkinson, Alzheimer ecc. Sintomi e patologie cui sono più esposti gli odontoiatri e il personale ausiliario, primi veri “pazienti” di una entità patobiografica, il micromercurialismo, misconosciuta e sottovalutata, che dovrebbe rientrare fra le malattie professionali. Raimondo Pische www.mercuriozero.org Un virus sessuale per salvare dalla morte per cancro orale Yvonne Bachmann, DTI “I pazienti che soffrono di alcuni tipi di tumore della testa e del collo hanno più probabilità di sopravvivere dopo il trattamento se il tumore è stato causato dal papilloma virus (HPV)”, così sostengono gli scienziati dell’Università di Sydney in Australia. Secondo la loro ricerca, pubblicata sull’ultimo numero del British Journal of Cancer, i pazienti con tumori alle tonsille e alla base della lingua, HPV positivi, sono quattro volte meno soggetti alla probabilità di morire rispetto ai pazienti i cui tumori non seguono da un’infezione da HPV. Inoltre, il cancro ha tre volte in meno la probabilità di ripresentarsi sul sito primario nei pazienti con tumori HPV positivi. Gli scienziati hanno esaminato 198 pazienti australiani con tumore avanzato dell’orofaringe per una media di due anni. I pazienti avevano già subito un intervento chirurgico o erano stati sottoposti a radioterapia. DT pagina 9 News Internazionali Italian Edition DT pagina 8 La dott.ssa Angela Hong, autore principale presso l’Università di Sydney, ha dichiarato: “L’effetto benefico dell’HPV è stato riscontrato a prescindere dal tipo di trattamento che era stato effettuato sui pazienti. Diversi studi clinici sono attualmente in fase di sviluppo per le cure da somministrare ad hoc per i tumori da HPV”. Una mente “più” in chi cura i denti DT pagina 1 Risultati sorprendenti: le persone che avevano livelli più alti di Porphyromonas gingivalis – un microbo che causa infezioni – avevano anche meno probabilità di ricordare sequenze di tre parole rispetto ai volontari con livelli più bassi dello stesso agente patogeno. I primi, inoltre, sbagliavano molto più facilmente operazioni aritmetiche complesse. La ricerca è stata effettuata da James M. Noble del Columbia College of Physicians and Surgeons di New York City e dalla sua equipe, e i risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry. I soggetti presi in esame hanno partecipato a un più vasto progetto di ricerca chiamato National Health and Nutrition Examination Survey III fra il 1991 e il 1994. Sulla scia di altri studi che hanno stabilito un’associazione fra la salute orale e patologie quali diabete, ictus e Alzheimer, la ricerca di Noble allarga i possibili effetti negativi di una cattiva igiene dei denti anche agli aspetti neurologici. Una scarsa attenzione verso la propria salute dentaria potrebbe influire sul cervello in base a una serie di meccanismi, secondo i ricercatori americani, causando ad esempio un’infiammazione pronta a propagarsi in tutto il corpo. Robert Stewart, medico del King’s College London, ha commentato così la pubblicazione di questi risultati: “Questa ricerca si unisce alle prove sempre più numerose che collegano la salute della bocca e dei denti alla funzionalità cerebrale”. Fonte: Italia Salute 9 Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Il dott. Lesley Walker, direttore presso il Cancer Research UK, predice gli effetti benefici sui trattamenti futuri: “È possibile che, in futuro, i pazienti con tumori HPV positivi possano essere in grado di essere sottoposti a forme di trattamento meno intensive che potrebbero ridurre gli effetti collaterali della terapia”. “Oltre al suo ruolo nel cancro dell’orofaringe, l’HPV provoca la maggior parte, se non tutti, i tumori del collo dell’utero e aumenta il rischio di cancro al pene, vagina e ano”, aggiunge. L’HPV si diffonde attraverso tutti i tipi di stretto contatto sessuale; tuttavia, l’uso del profilattico e la vaccinazione riducono il rischio di infezione, dicono gli esperti. Il fumo e l’abuso di alcol sono altri due fattori che aumentano le possibilità di sviluppo di tumori della testa e del collo. (A cura di Daniel Zimmermann, DTI) L’HPV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale non protetto con una persona infetta. 10 Clinica & Ricerca Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Atm e colpo di frusta: un nuovo modo di vedere le cose Per ulteriori informazioni Maurizio Giacomello Viale Casati 51, Caponago (MB) [email protected] [email protected] Maurizio S. Giacomello MD, DDS, PhD Responsabile del Centro del Dolore Cranio-Facciale (CDCF), Clinica Odontoiatrica, Dipartimento di Neuroscienze, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano-Bicocca La sindrome algico-disfunzionale della articolazione temporo-mandibolare (ATM) riconosce una genesi multifattoriale ed è spesso conseguenza di una incongrua relazione craniomandibolare dovuta a malocclusione. Tuttavia nella genesi di queste problematiche hanno notevole importanza anche fenomeni traumatici, sia diretti sulla mandibola, sia a distanza come i traumi distorsivi del rachide cervicale, meglio conosciuti con il termine di colpo di frusta cervicale (whiplash). Infatti le brusche variazioni di movimento del complesso cranio-cervico-mandibolare possono determinare a livello della ATM compressione del cuscinetto retromeniscale con stiramento dei tessuti molli intraarticolari: in questi casi i pazienti lamentano dolore localizzato in sede preauricolare già nei giorni successivi all’evento traumatico. Tuttavia in molti casi si osserva una insorgenza tardiva (dopo 10-15 giorni) del problema a carico della ATM associato a dolore, affaticamento e rigidità della muscolatura masticatoria. La sintomatologia, presente già al risveglio del mattino, non è conseguenza di un trauma diretto sulla mandibola proprio per l’insorgenza tardiva ed è associata a maggior frequenza di fenomeni di serramento dentale tipicamente notturno. Presso il Centro del Dolore Cranio-Facciale della Clinica Odontoiatrica (Direttore prof. Marco Baldoni) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca abbiamo tentato di spiegare questo fenomeno mediante l’analisi posturale proprio perché il colpo di frusta è un evento traumatico che disturba in maniera significativa la postura dei pazienti: infatti l’energia assorbita dal corpo determina non solo uno spostamento alterno e antitetico tra complesso cranio-cervicale e tronco con effetti lesivi per i tessuti osteo-artro-muscolari della regione, ma induce inoltre uno spostamento delle masse liquide corporee della regione addominale. Possiamo comprendere questo effetto pensando a un contenitore in movimento pieno di acqua (e pertanto dotato di energia cinetica) che si scontra contro un muro: il contenitore si ferma ma il contenuto liquido presente all’interno prosegue per inerzia il proprio movimento scaricando l’energia potenziale di cui è dotato contro il muro stesso previa interposizione del contenitore. Un fenomeno analogo avviene per una brusca variazione di velocità corporea (come nel colpo di frusta) anche per le masse liquide presenti nel corpo, concentrate soprattutto a livello addominale. Ciò determina uno spostamento importante del baricentro corporeo con conseguenti contratture muscolari compensatorie: la postura nella sua globalità ne verrà condizionata con tendenza al una maggior instabilità corporea. Da un punto di vista clinico per evidenziare questa condizione basta eseguire un test chiamato Romberg posturale che evidenzia la mancanza di equilibrio e permette di comprendere anche la direzione d’azione della forza traumatizzante. L’esecuzione del test è semplice: basta porre il paziente in ortostatismo con occhi chiusi e con i piedi uniti per evidenziare le oscillazioni corporee che devono essere ben marcate al punto da impedire il mantenimento di una adeguata postura eretta. Infatti ogniqualvolta il corpo assorbe una grande quantità di energia a seguito di un evento traumatico (e in particolare di un colpo di frusta) il test di Romberg posturale risulta fortemente positivo. Partendo da questa premessa abbiamo pertanto creato un protocollo di analisi posturale che evidenziasse le conseguenze dell’instabilità posturale sull’apparato stomatognatico. Elaborato dal dott. Maurizio Giacomello, responsabile del Centro del Dolore Cranio Facciale, questo protocollo è stato studiato per evidenziare le interferenze reciproche tra alterazione della gestione posturale (conseguente al trauma) e apparato stomatognatico. Si compone di 5 test di Romberg posturale condotti su pedana stabilometrica (durata di ogni test: 15 secondi) nelle seguenti condizioni occlusali: in rest position, in centrica abituale, in serramento dentale in centrica abituale, con rulli di cotone tra le arcate e in serramento dentale eseguito su rulli di cotone tra le arcate. Dal confronto dei valori sta- Fig. 1 - Dislocazione meniscale senza riduzione a carico dell’ATM sinistra in paziente serratore con dolenzia costante della muscolatura masticatoria. Esame in ortostatismo frontale alla verticale di Barré che mostra una torsione della mandibola verso sinistra associata a traslazione sinistra del tronco e rotazione di bacino. 3 anni prima la paziente ha subito un sinistro stradale importante (è stata investita da un autotreno) che ne ha condizionato fortemente l’atteggiamento posturale. Fig. 2 - Stessa paziente. Esame in ortostatismo laterale che mostra un piano scapolare anteriore (ben evidente soprattutto a destra) con rettilineizzazione cervicale e iperestensione del complesso occipito-cervicale (C0-C2). Questo atteggiamento posturale induce una posizione retrusa della mandibola per la trazione esercitata dalla muscolatura joidea, condizione che predispone alla patologia disfunzionale dell’ATM. bilometrici dei cinque test si è potuto costruire uno schema fisiopatologico di correlazione tra occlusione, serramento notturno e disturbo posturale. Per comprendere il razionale dello studio occorre ricordare che la gestione neurologica sottocorticale (e pertanto incosciente) della postura corporea si basa su uno schema cibernetico costituito da input proprio- ed esterocettivi, elaborazione centrale da parte del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e output neuromotori, ovvero schemi di attivazione tonica muscolare. Durante il sonno il corpo è privato dell’appoggio podalico e delle informazioni visive, fondamentali per il mantenimento di una corretta gestione posturale: si trova sostanzialmente in una condizione percepita dal SNC come relativamente instabile. In caso di comportamento anomalo del baricentro (come nel soggetto che ha subito un colpo di frusta) il SNC mette in atto quei fenomeni di compenso finalizzati al mantenimento dell’equilibrio, ovvero l’incremento del tono muscolare e il serramento dentale. Il Romberg, riducendo il poligono d’appoggio posturale grazie all’avvicinamento dei piedi e privando il paziente delle informazioni visive, simula in maniera approssimativa quanto avviene durante il sonno: l’instabilità posturale che si evidenzia durante questo test è analoga a quella percepita, in maniera incosciente, dal SNC nel sonno. I dati così ottenuti dal nostro protocollo hanno evidenziato un’enorme importanza dell’apparato stomatognatico nella stabilizzazione posturale, in particolare nella condizione di serramento dentale: la miglior stabilità corporea è stata associata con significatività statistica a un minor dispendio energetico (miglioramento dei valori dell’ellisse e del gomitolo posturale) per il mantenimento della condizione testata. DT pagina 11 Fig. 3 - Stessa paziente. Incongruo appoggio occlusale dovuto a riduzione della formula dentale, a disarmonia delle curve di compenso e ad alterata relazione cranio-mandibolare nei tre piani dello spazio. Fig. 4 - OPT che evidenzia le precarie condizioni di salute dell’apparato stomatognatico. Clinica & Ricerca 11 Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 DT Fig. 5 - Esame su pedana stabilometrica in rest position: si noti lo spostamento posteriore della proiezione al suolo del baricentro corporeo conseguenza del trauma subito dalla paziente (durante il sinistro la paziente è stata sbalzata dalla bicicletta cadendo sulla propria schiena). Fig. 6 - Esame su pedana stabilometrica in occlusione centrica: lo spostamento posteriore del baricentro tende a ridursi per la procoresi (avanzamento) della mandibola in centrica. pagina 10 Abbiamo tuttavia osservato un comportamento antitetico tra i pazienti con una normocclusione rispetto ai pazienti malocclusi: infatti i test eseguiti con svincolo occlusale (sia in semplice appoggio che in serramento con rulli di cotone tra le arcate) hanno evidenziato che i pazienti con una buona occlusione o con morso profondo subivano un peggioramento delle loro performances posturali rispetto ai test eseguiti in occlusione abituale, mentre gli stessi test eseguiti su pazienti francamente malocclusi hanno comunque evidenziato un notevole miglioramento rispetto alle analisi condotte in occlusione centrica o in serramento. Va rilevato che per paziente maloccluso in questo studio abbiamo considerato condizioni di importante alterazione dell’allineamento o della forma d’arcata, di riduzione della formula dentaria (assenza di più elementi), di laterodeviazione mandibolare funzionale associata o meno a morso crociato: in generale una condizione di appoggio occlusale insufficiente associato a un alterato rapporto cranio mandibolare (valutato nelle tre dimensioni dello spazio). Pertanto dai dati rilevati nel nostro studio abbiamo concluso che per il paziente che ha subito un colpo di frusta (o probabilmente altri importanti traumi che destabilizzassero la postura corporea) il serramento dentale è condizione necessaria perchè questo fenomeno garantisce il mantenimento dell’equilibrio, ovviamente con un incremento della spesa energetica. Purtroppo il fenomeno determina nel tempo un incremento del carico pressorio sulla ATM e sulle strutture di sostegno dell’apparato stomatognatico (denti, parodonto) con conseguente insorgenza di dolore articolare e rigidità muscolare. Questo studio, di prossima pubblicazione, evidenzia inoltre che oltre alle quattro funzioni riconosciute all’apparato stomatognatico (masticazione, deglutizione, fonazione e, in misura minore, respirazione) va riconosciuta una quinta fondamentale funzione: la stabilizzazione corporea. In questo senso appare ben evidente il significato profondo della frase “stringi i denti” per superare le difficoltà della vita, siano esse fisiche o psicologiche. Fig. 9 - Esame su pedana stabilometrica in serramento su svincolo occlusale: oltre a quanto detto nella didascalia precedente, con il serramento dentale (clenching) la paziente risulta molto più stabile ed equilibrata, pur persistendo un atteggiamento in torsione corporea che rappresenta la conseguenza più evidente del trauma stradale. Da quanto descritto si può concludere che il serramento dentale (che rappresenta una necessità neurofisiologica per il mantenimento dell’equilibrio posturale, anche notturno) in un soggetto che ha subito un importante evento traumatico e con grave malocclusione ha determinato un sovraccarico pressorio per l’ATM con conseguente danno articolare. Per approfondimenti ulteriori si consiglia di contattare l’autore. TMM Lasciati guidare nel mondo dell’implantologia evoluta Patented - Made in Italy Fig. 7 - Esame su pedana stabilometrica in serramento: ricompare lo spostamento posteriore del baricentro dovuto anche all’assenza di un adeguato supporto dentale nei settori posteriori. I valori stabilometrici (non riportati in questa immagine) mostrano però una miglioramento dell’equilibrio. FOTOGRAFA IL CODICE CON IL TUO SMARTPHONE E SCOPRI TMM2 IDI EVOLUTION PRESENTA IL 1° SISTEMA DI IMPLANTOLOGIA GUIDATA MEDIANTE KIT INTELLIGENTE Fig. 8 - Esame su pedana stabilometrica con svincolo occlusale: il recupero di una stabilità occlusale associato a un riposizionamento mandibolare garantisce un miglior comportamento del baricentro corporep associato a una maggiore stabilità. Per informazioni contattare: I.D.I. evolution srl via Monza, 31 20839 Concorezzo (MB) ITALY tel. 039/6908176 Fax 039/6908862 mail: [email protected] www.idievolution.it Engineerized by 12 Tecnoscienza Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Protesi vs Implantologia Il confronto è in corso La proporzione di soggetti che soffre di edentulismo è ancora molto alta e le percentuali non sono destinate a diminuire, dal momento che la popolazione mondiale va incontro a un progressivo invecchiamento. La ricerca di soluzioni a tale problema resta, dunque, uno dei principali target dell’odontoiatria moderna. Per-Ingvar Branemark aveva avuto già modo di apprezzare la portata di tale fenomeno, proponendo l’applica- zione dell’implantologia osteointegrata a supporto della protesi mobile totale nella riabilitazione dell’edentulismo. Nell’esercizio dell’attività di medico condotto, aveva infatti incontrato molti soggetti edentuli, alcuni dei quali già riabilitati con protesi mobile totale, ma insoddisfatti. Si era pertanto reso conto della necessità di fornire un trattamento protesico migliore a tali pazienti, interessandosi in particolar modo alla riabilitazione mandibolare. L’idea originaria era di creare un'implantologia sociale, che potesse diffondersi nella pratica clinica e determinare un decisivo miglioramento nella qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, le sue aspettative non hanno trovato adeguata corrispondenza nell’applicazione che gli impianti hanno avuto in seguito, tant’è che ad oggi, solo l’1% dei pazienti edentuli nel mondo ha ricevuto un trattamento implantare, e ben il 30% ha rifiutato tale trattamento, sebbene offerto gratuitamente. Il fallimento della soluzione da lui auspicata non si limita solo all’impossibilità, per vari motivi, di riabilitare protesicamente i pazienti edentuli avvalendosi dell’implantologia. Nella sua lettera a George Zarb, editore de The International Journal of Prosthodontics, Branemark ripercorre la sua storia e quella dell’implantologia, evidenziando come l’interesse e il profitto abbiano fatto perdere di vista la necessità di proseguire con la ricerca, unico mezzo per mettere a punto precisi protocolli che evitino ai pazienti quei rischi derivabili da una pratica clinica non supportata da evidenze scientifiche. Il professore cita a questo proposito la tragedia occorsa negli Usa riguardante numerose protesi d’anca: la contaminazione da oli di produzione esitò in migliaia di fallimenti, con gravissimi danni conseguenti, a partire dalla necessità di rioperare i pazienti interessati. La risonanza mediatica di episodi di questa portata, che raggiunse anche il mondo politico, esortò la comunità scientifica a introdurre severe regolamentazioni, nonché a istituire osservatori di controllo. Se in campo ortopedico tutto questo è avvenuto, così ancora non è per quanto riguarda gli impianti in odontoiatria, dove mancano ancora oggi protocolli e osservatori, anche politici e mediatici e dove il paziente non ha il legittimo coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la propria riabilitazione. L’edentulismo rappresenta, infatti, una mutilazione vera e propria, con le gravi ripercussioni funzionali, estetiche e psicologiche che ne derivano. È pertanto doveroso prestare il giusto rispetto a questi pazienti, tutelandoli dal rischio di diventare dei semplici consumatori di prodotti e, soprattutto, garantendo loro trattamenti scevri da rischi. Secondo Branemark è necessaria dunque una “nuova Toronto”, ovvero un nuovo inizio. Come la conferenza del 1982 decretò l’ingresso dell’osteointegrazione nell’odontoiatria clinica, così oggi è necessario un esame critico del punto a cui questa è giunta, dei suoi risultati e fallimenti, ripulendo “le stalle dell’implantologia”, per porre le basi di un approccio complessivo più corretto. Le direzioni che Branemark invita a seguire per il futuro sono precise: proseguire nel lavoro di ricerca, conducendo studi multicentrici e a lungo termine, così da formulare dei protocolli precisi, oltre che rivolti alla semplificazione e al miglioramento delle procedure cliniche; istituire parallelamente centri di osservazione che proteggano il paziente e impediscano l’esercizio di un’implantologia disordinata e priva di regole; costituire un team di specialisti, il cui ruolo sarà determinante nella continua evoluzione cui andrà incontro l’osteointegrazione; infine, limitare la contaminazione commerciale, spesso deleteria in medicina, facendo del paziente una figura attiva e partecipe e non un semplice consumatore passivo. Gianfranco Gassino L’impallinato con sei impianti osteointegrati e… un pallino nel volto. Una storia a lieto fine Piercing? Orecchini non rimossi prima della radiografia? Difetto radiologico? Niente di tutto questo, ma semplici… pallini da caccia. Un caso insolito, ma non raro, segnalato da un nostro collaboratore, che può dare problemi in sede di chirurgia implantare. Fine anni ’70, boscoso canalone appenninico, battuta di caccia all’alba. Si alza il fagiano: pum, pum. L’automatico spara due colpi. Mancato, buon per lui. Il volatile si alza ancor di più, impennandosi. Altri due pum pum e un grido. Mancato ancora una volta il volatile, ma centrato purtroppo il compagno di caccia che stava dall’altra parte del canalone. Quaranta pallini in corpo, faccia, braccio e fianco sinistro. Due hanno sfiorato l’occhio. Non ricorda altro il signor B., di anni 50, che, allora neanche ventenne, essendo rimasto vittima dell’ennesimo incidente di caccia, ha iniziato il calvario degli ospedali, per cercare di rimuovere quel mezz’etto di piombo caldo che suo malgrado portava dentro di sé. Quelli più pericolosi per gli organi vitali gli furono estratti e anche quelli superficiali, ma una ventina se li porta ancora dentro, anche in volto. A suo dire, non danno affatto problemi. Ma le cose, si sa, con il tempo cambiano e un paio di quei pallini sono proprio lì, sulla traiettoria degli impian- ti di titanio, da inserire per la riabilitazione masticatoria di due selle posteriori libere. Dopo l’analisi della TAC si decide infine di rimuoverne solo uno, a livello crestale del 38. L’altro, sembra a livello della corticale vestibolare del 37, non dovrebbe interferire. Così infatti è, l’intervento non dà problemi. Ora, sei impianti di titanio attendono l’osteointegrazione accanto a un pallino di piombo “fibrointegrato”. Storia a lieto fine. Di fatto sono fortemente diminuiti, ma l’anno passato in Italia vi sono stati ancora migliaia di incidenti di caccia, di cui almeno 30 mortali. Come quello accaduto nella riserva di caccia di famiglia a Giuseppe Orlando, il 42enne nipote di Gaddo Della Gherardesca, della dinastia imprenditoriale che ha fondato il gruppo metallurgico KME, leader nel settore rame. Un destino tragico forse ispirato da Vulcano, divinità del fuoco e dei metalli. Stefano Rimondini Fig. 1 Fig. 3 - Rx prima. Fig. 2 Figg. 1, 2 - Pallino estratto, deformato dall’impatto. Fig. 5 - Rx dopo. Fig. 4 - TAC mandibola con pallini, prima. Tecnoscienza 13 Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 L’importanza della salute orale per i portatori di protesi e il potenziale impatto sistemico sulla loro salute Lisa Townshend, editor per Dental Tribune UK, recensisce per i nostri lettori il Simposio GSK, “Impatto della perdita dei denti sulla salute orale e sistemica”, all’interno dell’FDI World Dental Congress. Visto l’emergere di nuovi dati sulla placca protesica e sui biofilm, l’indicazione di un aumentato rischio dello sviluppo delle malattie orali e sistemiche nei portatori di protesi è un problema che deve essere discusso. Al Congresso annuale FDI World Dental, tenutosi di recente in Brasile, GSK ha tenuto un Simposio dedicato all’importanza dell’igiene orale nei portatori di protesi e al potenziale impatto sulla loro salute orale e sistemica. I messaggi chiave di questo simposio sono stati: - le protesi sporche sono una fonte cronica di batteri potenzialmente nocivi e di funghi che possono essere associati alle malattie orali e sistemiche; - le dentiere necessitano di essere pulite quotidianamente con efficaci antibiotici e antifungini; - i dentisti svolgono un ruolo importante nell’educazione dei pazienti, per aiutarli a migliorare la loro salute orale e generale. Il comitato internazionale di esperti è stato presieduto dal professor Claudio Fernandes, professore di Protesi dentaria all’Università Federale Fluminense a Nova Friburgo, Brasile. Il prof. Fernandes ha evidenziato la crescita dell’edentulismo tra la popolazione mondiale, le implicazioni che ne derivano per la salute orale, e il ruolo dei professionisti del settore per affrontare i problemi associati. Ha commentato: “I dentisti devono avere uno sguardo che vada al di là del montaggio e del funzionamento della protesi in sé; le protesi devono integrarsi nella salute del paziente. Se svolgono correttamente la loro funzione, vuol dire che noi davvero ci stiamo occupando della salute dei pazienti”. I relatori e i loro punti chiave Il dott. Zvi Loewy, VP della divisione Dental Care R&D alla GSK, e alla facoltà del New York Medical College e Drexel University, Usa, ha parlato di “Edentulismo: impatto sulla salute pubblica”. A livello mondiale, la prevalenza di pazienti che utilizza protesi dentarie varia dal 12 al 63%. Gli studi dimostrano un aumento del rischio di alcune malattie sistemiche in pazienti con protesi, con un impatto sul sistema sanitario pubblico. Il dott. Angus Mura, docente di Odontoiatria Restaurativa e Direttore di Ricerca presso la Scuola di Scienze Dentali all’Università di Newcastle, Regno Unito, ha discusso delle “Implicazioni della salute orale e dell’alimentazione sulla salute sistemica”. I cambiamenti dietetici associati alla perdita dei denti possono portare a un’alimentazione non sana, povera di frutta e verdura, con un aumento di grassi e zuccheri. La stabilità della protesi è la chiave per migliorare la fiducia nella capacità della masticazione, ed è uno dei parametri necessari per aiutare i pazienti a migliorare la dieta e la qualità della vita. L’utilizzo di adesivi per dentiere può permettere la stabilizzazione della protesi, contribuendo a migliorare l’efficienza masticatoria. Le prove mostrano che, poiché i pazienti edentuli soffrono di un declino dell’apporto nutrizionale, la funzione del sistema immunitario del corpo viene soppressa: condizioni ideali, queste, per lo sviluppo di malattie orali e sistemiche. Il dott. Wenyuan Shi, presidente e professore di biologia orale all’UCLA School of Dentistry, e professore di Microbiologia e Genetica Molecolare presso la UCLA School of Medicine, negli Usa, ha discusso di “Microbiologia dei pazienti con protesi”, e ha ribadito la profonda connessione tra microbiologia e malattie dentali. Una percentuale tra il 65 e l’80% dei pazienti con protesi soffre di stomatite causata da Candida albicans e Candida glabrata, e altri agenti patogeni presenti su protesi sono implicati nelle infezioni respiratorie e gastrointestinali. Ha dimostrato che l’eliminazione di agenti patogeni microbici sulle protesi è un fattore molto importante. Il dott. Steven Offenbacher, professore di Medicina parodontale OraPharma Distinguished, Foto 1 - Il direttore scientifico di FDI World Dental Congress Scientific in Brasile, professor Claudio Fernandes, durante la conferenza. presidente del reparto di Parodontologia alla Scuola di Odontoiatria dell’Università del North Carolina a Chapel Hill, Usa, ha relazionato sugli “Approcci strategici per portatori di protesi basati sulla ricerca parodontale e prostodontica”. Offenbacher ha dettagliato l’influenza dell’edentulismo nelle malattie sistemiche, non come una delle cause principali, ma più che altro come un fattore di rischio. Ha ribadito che la dentiera può portare la presenza di molti organismi infettivi ad alti livelli. Portare una protesi è spesso associato a un aumentato rischio di diverse patologie sistemiche tra cui la BPCO, le malattie cardiache, l’arteriosclerosi, l’ipertensione e il diabete. “In sostanza, la ricerca suggerisce che i pazienti hanno bisogno di operare una più corretta procedura di igiene orale su base quotidiana e noi, come i medici, dobbiamo porre molta attenzione alla possibilità di ridurre le fonti di infezione in bocca”. Il simposio è stato molto frequentato e ben accolto dai delegati. Uno dei partecipanti ha commentato: “Nonostante il viaggio, valeva la pena esserci!”. Un altro delegato ha detto: “Il simposio è stato molto interessante e ha riunito esperti ricercatori provenienti da tutto il mondo per aiutare i delegati capire meglio l’importanza di una buona salute orale nei portatori di protesi, e la necessità per gli operatori sanitari di concentrarsi su di essa”. Foto 2 - Alla conferenza stampa di FDI World Dental Congress in Brasile, da sinistra, il direttore di FDI Science and Education Julian Fisher, il presidente FDI Roberto Vianna, il presidente dell’Associazione odontoiatrica del Brasile Newton Carvalho, la coordinatrice congressuale Claudia Tavares, e il direttore scientifico del Congresso Claudio Fernandes. 14 Trends Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Rialzo di seno con Idropulsione e accesso crestale Tecnica USE Hydro Andrea F. Palermo libero professionista in Lecce, Elio Minetti libero professionista in Milano Introduzione La riabilitazione del mascellare edentulo tramite impianti dentali può rappresentare un problema di natura clinica a causa dell’insufficiente volume osseo, come risultato della pneumatizzazione del seno mascellare e del riassorbimento della cresta ossea. La mancanza di un’idonea altezza dell’osso alveolare rende impossibile l’utilizzo di impianti di lunghezza adeguata. Di fatto, nei casi di atrofia del processo alveolare, è stato proposto l’utilizzo di impianti di lunghezza inferiore a 10 mm, ma è documentato, che questi comportino un’elevata percentuale di insuccessi che arrivano sino al 35%(12) , soprattutto se protesizzati con corone singole(3). Sulla base di queste motivazioni, negli ultimi vent’anni sono state messe a punto numerose procedure chirurgiche atte ad aumentare la quantità di osso disponibile attraverso lo spostamento del pavimento del seno mascellare. Il suo sollevamento chirurgico è un intervento relativamente semplice e privo di sostanziali pericoli per il paziente, che permette di superare queste limitazioni. Dall’analisi della letteratura si palesano due tecniche chirurgiche principali, entrambe finalizzate a ottenere la formazione di tessuto osseo in corrispondenza del pavimento della cavità sinusale: - il rialzo del seno mascellare per via crestale, che tratteremo dettagliatamente in seguito; - il rialzo del seno mascellare per via laterale, che prevede il sollevamento della mucosa sinusale tramite un accesso in corrispondenza della parete antero-laterale, il riempimento dello spazio così ottenuto con materiale da innesto e l’inserimento di impianti immediato o differito. La prima documentazione relativa a questo intervento, finalizzato però a restituire una corretta distanza interarcata in protesi mobile, risale agli anni ’60 ad opera di Boyne(4). Nel 1980 Boyne e James(5) pubblicarono il primo lavoro sull’innesto osseo nel seno mascellare per l’applicazione di impianti a lama. Dagli anni ’80 il rialzo di seno mascellare è diventata una pratica clinica sempre più studiata e documentata. Nel 1986 Tatum(6) propose un approccio crestale per rialzare il pavimento del seno mascellare, tuttavia questa procedura non ebbe grossi riscontri. Nel 1994 Summers(7,8) propose un approccio crestale poco invasivo per minimi rialzi del pavimento del seno mascellare. Questa tecnica eseguita con osteotomi, eventualmente con l’aggiunta di osso, permette l’inserimento di impianti in una sola fase, a condizione che ci sia una quantità ossea adeguata per la stabilizza- zione degli impianti. A prescindere dall’approccio chirurgico, per ottenere la formazione di nuovo osso all’interno del seno mascellare, è necessario eseguire un innesto a sostegno della membrana schneideriana distaccata dalle pareti del seno mascellare. Cenni di Anatomia Il seno mascellare, o antro di Highmore, è la più ampia delle cavità paranasali e fa parte delle strutture pneumatizzate poste all’interno del massiccio facciale. I seni paranasali sono cavità pneumatizzate tappezzate da una mucosa respiratoria che si pone in continuità con quella che riveste le cavità nasali. Le dimensioni del seno mascellare sono estremamente variabili in rapporto al soggetto, all’età, al sesso, alla razza e spesso variano nello stesso individuo tra le due emiarcate. Le cavità pneumatiche presentano dimensioni molto variabili, con un volume sinusale medio corrispondente a 15 ml, e generalmente aumentano progressivamente con l’avanzare dell’età. Nella maggior parte dei casi la cavità del seno è unica, ma possono essere presenti a partenza dal pavimento setti ossei che salgono verso la parete laterale, suddividendola in logge. Queste entità anatomiche assumono particolare importanza, in quanto possono complicare il distacco e il successivo sollevamento della membrana durante l’intervento di rialzo del seno. Il seno mascellare, generalmente, ricorda una piramide quadrangolare con base mediale e apice diretto lateralmente, corrispondente all’osso zigomatico ed è delimitato da sei pareti: anteriore e posteriore, laterale e mediale, superiore e inferiore. La parete anteriore si estende dal bordo inferiore del contorno orbitario a quello del processo alveolare superiore. La parete superiore contribuisce a formare il pavimento dell’orbita e presenta una doccia o un canale in cui decorre il nervo infraorbitario. La parete postero-laterale corrisponde alla fossa zigomatica e pterigomascellare. La parete mediale costituisce la parete laterale della fossa nasale ed è in rapporto con i meati inferiore e medio; a livello di quest’ultimo, quindi in posizione non declive, si apre l’orifizio del seno. La parete laterale, attraverso la quale si ottiene l’accesso chirurgico nel grande rialzo, è in rapporto con il processo zigomatico e con la superficie laterale della mascella. La parete inferiore del seno corrisponde alla porzione posteriore del processo alveolare del mascellare e può essere in rapporto con le radici degli elementi dentali latero-posteriori. Nel paziente edentulo, il volume del seno mascellare tende ad aumentare in questa direzione, in virtù all’abbassamento del pavimento che va a invadere l’osso alveolare, non più sollecitato meccanicamente per l’assenza delle radici dentali. Il seno mascellare è irrorato da rami dell’arteria mascellare interna (diramazione della carotide esterna): l’arteria alveolare superiore posteriore (da cui origina l’arteria antrale che può decorrere in un piccolo canale intraosseo nella parete laterale del mascellare e può quindi essere intercettata utilizzando strumenti rotanti); l’arteria aveolare superiore anteriore (che si diparte dall’infraorbitaria); l’arteria palatina maggiore e minore, branche nasali posteriori e laterali dell’arteria sfenopalatina e rami dell’arteria facciale(9-10). Il drenaggio venoso è garantito dalla vena facciale, dalla vena sfeno-palatina e dal plesso ptirigoideo. L’innervazione della mucosa sinusale è di tipo trigeminale mascellare per quanto concerne la propiocezione, mentre è parasimpatica e simpatica per l’attività vegetativa, secretoria e vasomotoria. interarcata. Qualora l’aspetto prominente sia rappresentato dal riassorbimento osseo, sarà corretto pianificare un aumento verticale di osso piuttosto che un rialzo di seno mascellare. Scopo del lavoro Lo scopo del presente lavoro è quello di descrivere e valutare una tecnica di rialzo del seno per via crestale, denominata USE Hydro (Ultrasound Sinus Elevation), eseguita con un kit di inserti ultrasonici compatibili con qualsiasi tipologia di impianto (Fig. 1). di forte disagio durante il martellamento dell’osteotomo(13) e occasionalmente può presentare la comparsa di sindromi vertiginose(14). La tecnica USE Hydro, inoltre, risulta essere molto più sicura nei confronti di eventuali perforazioni accidentali della membrana sinusale. In relazione alla quantità apico-coronale di osso alveolare residuo, è stata utilizzata una tecnica di preparazione mista (strumenti rotanti e inserti ultrasonici), oppure,in presenza di spessori contenuti, un approccio che prevedeva esclusivamen- Il riassorbimento osseo nei settori mascellari lateroposteriori Le cause che concorrono a determinare l’atrofia del mascellare superiore, ostacolando così una riabilitazione implantare ottimale, sono: - l’aumento di dimensioni del seno mascellare per un fenomeno di pneumatizzazione che continua per tutta la vita e si amplifica nel momento in cui si attenuano le sollecitazioni meccaniche nella zona; - il riassorbimento del processo alveolare. La principale causa di riassorbimento è, quindi, un edentulismo che si protrae nel tempo. L’osso si rimodella in virtù delle forze ad esso applicate e i denti sono le strutture anatomiche che trasmettono una stimolazione meccanica che consente all’osso di mantenere forma e densità. Nel primo anno, dopo la perdita degli elementi dentali, si assiste al maggior riassorbimento osseo con perdite di larghezza che possono arrivare anche al 25% e perdite di altezza sino a 4 mm(11). Tra le altre cause che concorrono a determinare o ad amplificare fenomeni di atrofia, dobbiamo considerare le estrazioni traumatiche, pregresse lesioni parodontali o endodontiche o alterazioni sistemiche che possono avere una ripercussione sul metabolismo osseo. Nella valutazione clinica del paziente è importante considerare se l’altezza insufficiente del processo alveolare è riconducibile all’espansione in direzione inferiore del seno mascellare, con conservazione di una corretta distanza interarcata, oppure a un riassorbimento della cresta ossea edentula, con conseguente aumento della distanza Fig. 1 - Kit USE Hydro. Materiali e metodi Sono stati trattati 19 pazienti, con un’età media di 37 anni, con anamnesi generale negativa, in condizioni di buona salute parodontale e con edentulia parziale dei settori postero-superiori. I pazienti sono stati controllati per un periodo di 18 mesi. È stata utilizzata un’apparecchiatura piezoelettrica Silfradent, denominata Surgybone, e sono state adoperate due metodiche implantari: impianti tipo SPI Alha-Bio Tec e impianti Ankylos. Il posizionamento degli impianti è stato sempre immediato, con l’obiettivo di evitare un secondo intervento chirurgico, ridurre i tempi di protesizzazione, sostenere l’innesto e prevenirne il riassorbimento(12). I siti oggetto dello studio presentavano un’altezza documentata con esame TAC compresa tra 2 e 9 mm e sono stati trattati con impianti singoli o multipli. La differenza sostanziale con la tecnica proposta da Summer è che, se prima veniva creata un’infrazione traumatica del pavimento del seno mascellare, attualmente, mediante questi nuovi inserti, il pavimento viene eroso delicatamente. Questa tecnica è decisamente più tollerata dal paziente che normalmente lamenta una sensazione te l’utilizzo degli inserti per la preparazione piezoelettrica. Come materiale da riempimento è stato utilizzato beta tricalcico fosfato del tipo Combioss Silfradent in due differenti granulometrie (315-500 e 500-1000 micron). Lo scopo dell’uso del beta tricalcio fosfato nel seno mascellare è quello di ottenere una neo formazione ossea con contemporanea scomparsa del bio materiale inserito. Diversi studi testimoniano un’estrema compatibilità tra il beta tricalcio fosfato e le cellule ossee che suggeriscono forti caratteristiche osteoconduttive. Tra gli studi, quello di Intini et al.(15), ha evidenziato che cellule ossee primarie umane crescono su dischi di solfato di calcio e che il solfato di calcio può essere usato come vettore di fattori di crescita. In tre pazienti, in associazione al beta tricalcio fosfato, sono stati utilizzati fattori di crescita autologhi CGF (concentrated growth factors) interposti tra la membrana e il solfato. Il lembo di accesso è stato eseguito con un’ incisione spostata palatalmente di 3-4 mm rispetto al centro cresta, al fine di evitare lo scollamento di un lembo palatale, preservando al meglio la vascolarizzazione(16). DT pagina 15 Trends 15 Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 realizzata una sutura con punti staccati in seta o in materiale sintetico. Al paziente è stata infine prescritta una terapia antidolorifica, antiinfiammatoria ed antibiotica (amoxicillina 1 g ogni 12 ore per 6 giorni dal giorno prima dell’intervento). Inoltre, abbiamo invitato il paziente a non soffiarsi energicamente il naso durante i primi Fig. 2 giorni ed eventualmente a starnutire a bocca aperta. A tre mesi di distanza si è proceduto con controllo radiografico endorale e a sei mesi è stata effettuata la protesizzazione definitiva in oro-ceramica, curando l’aspetto occlusale. Risultati Nella valutazione dei risultati sono stati presi in considerazione due parametri: l’entità del rialzo e la sopravvivenza implantare. La sopravvivenza a 18 mesi dei 26 impianti inseriti è stata del 100%. I pazienti non hanno presentato edema significativo e la sintomatologia dolorosa sembrerebbe inferiore rispetto a quanto riferito in interventi di implantologia convenzionale; DT pagina 16 Fig. 3 Figg. 2, 3 - Preparazione osteotomia con strumenti rotanti. DT pagina 14 Inizialmente, si è proceduto all’osteotomia per raggiungere la corticale del seno mascellare. Nei casi in cui l’altezza residua era superiore ai 6 mm, è stata realizzata una preparazione con strumenti rotanti, sino a circa 1 mm dalla corticale, verificando l’avanzamento con controlli radiologici (Figg. 2, 3). Per altezze inferiori o pari a 6 mm, la preparazione è stata interamente piezoelettrica (Fig. 4). Il primo inserto ad essere utilizzato, presente in due diametri, provvede sia alla preparazione osteotomica del sito che a un iniziale sollevamento della membrana (Fig. 5). Tutti gli inserti hanno un sistema di irrigazione interna che assolve alla duplice funzione di garantire un raffreddamento anche in profondità ma, soprattutto, di contribuire all’elevazione idraulica della membrana che risulta essere al contempo molto efficiente, Fig. 4 - Preparazione piezoelettrica. conservativa e con una distribuzione delle forze ottimale. Una volta interrotta la corticale, si passa al secondo inserto che ha un’azione di taglio pressoché nulla e un’amplificata irrigazione secondo specifici vettori, permettendo di ottenere un importante scollamento della schneideriana in assenza di tensioni (Fig. 6). Per rialzi di modesta entità (sino a 2 mm) non è stato utilizzato alcun materiale da riempimento, lasciando assolvere questa funzione al coagulo. In tutti gli altri casi è stato inserito del collagene che si interpone tra la membrana e il beta tricalcio fosfato. Il materiale da riempimento è servito da impalcatura per la formazione di un coagulo stabile che contrasti la pressione endosinusale(17). In ogni caso sarà opportuno che il biomateriale sopravanzi l’impianto di almeno 2-3 mm. Nel caso in cui il riempimento fosse inadeguato, la membrana sinusale collasserà sull’apice dell’impianto riducendo la formazione ossea e, quindi, il BIC (contatto osso-impianto). Infine, è stato utilizzato l’ultimo inserto con bassa irrigazione, che assolve alla funzione di compattatore del biomateriale inserito. Questa ultima fase è stata anche realizzata con tecnica manuale di tipo tradizionale. Tutti gli inserti che presentano un sistema di microforatura molto sofisticato, dovranno essere accuratamente puliti con acqua distillata per evitare che la precipitazione di fisiologica possa compromettere la corretta irrigazione. Successivamente all’inserimento dell’impianto, in accordo alle specifiche indicazioni della sistematica, è stata Fig. 6 - Inserto per scollamento della membrana di Schneider. 75,00 euro + IVA Contiene immagini video, illustrazioni e disegni animati che risultano gradevoli, considerando l’occhio e la sensibilità di chi li visiona. Si tratta quindi di un utile ausilio per il professionista, perché consente al paziente, mentre è seduto in sala d’aspetto, di ricevere già le prime istruzioni di igiene, sfruttando al meglio i tempi di attesa. Fig. 5 - Inserto per la preparazione del sito e iniziale sollevamento della membrana. Per ordini e info: 011 0463350 / 011 19715665 / www.tueorservizi.it 16 Trends Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition stata variabile, ma ha sempre garantito una quantità di osso di almeno 3 mm al di sopra dell’apice implantare; in alcuni casi si sono raggiunti valori di rialzo nell’ordine dei 10 mm. Discussione Fig. 7 - Inserimento impianto con caratteristiche ottimali di stabilità primaria. DT pagina 15 ciò probabilmente in relazione a una ridotta osteotomia e all’utilizzo della tecnica ultrasonica, che riduce la presenza di mediatori dell’infiammazione. In due pazienti si è presentata una lieve epistassi, scomparsa spontaneamente dopo 24-48 ore. Quanto all’entità del rialzo è In base alla nostra esperienza la tecnica USE Hydro si è dimostrata molto affidabile, sicura e ripetibile. Il massimo controllo nell’avanzamento degli inserti ultrasonici consente di ottenere buoni risultati anche da parte di operatori meno esperti. Per quanto basso il rischio di lacerazione della membrana è comunque necessaria una curva di apprendimento. L’altezza residua dell’osso, tra la cresta e il pavimento del seno, può essere inferiore ai dettami di Summer a condizione di poter ottenere una buona stabilità primaria dell’impianto. Di conseguenza, ciò si pone in relazione alla sistematica implantare utilizzata: maggiore è la propensione alla stabilità primaria dell’impianto, minore potrà essere la quantità di osso residuo (Fig. 7). Le maggiori elevazioni sinusali sono state ottenute eseguendo la tecnica USE Hydro su 2 o 3 impianti adiacenti, e questo in relazione al fatto che preparazioni multiple contigue consentono di elevare in maniera uniforme una superficie molto più ampia di membrana (Fig. 8). Nei controlli radiologici, spesso, si assiste alla comparsa di una nuova corticale in corrispondenza del pavimento sinusale modificato. Il dolore e l’edema post-operatorio riscontrato dai pazienti trattati con tecnica USE Hydro, rispetto alle tecniche di mini rialzo standard, si è rivelato essere simile o inferiore. Ciò conferma il ridotto grado di morbilità di questa metodica. In ogni caso, il disagio del paziente è enormemente diminuito in relazione al non utilizzo del martelletto chirurgico. Si riduce anche il rischio di una spinta incontrollata dello strumento verso l’alto, con conseguente invasione dell’antro sinusale e perforazione della membrana. Tale metodica, che dovrà essere ulteriormente vidimata da successivi trial clinici e follow up, è quindi da considerarsi elettiva sia da un punto di vista clinico, che in relazione al confort del paziente. Fig. 8a Fig. 8b Fig. 8c Fig. 8d Fig. 8e Fig. 8a-e - Elevazioni sinusali con tecnica USE Hydro. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Notizie dalle Aziende 17 Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 il meglio per migliorare Dal 2011 Class Implant srl è un nuovo razionalità, offrendo alla propria clientela soggetto aziendale che intende collocarsi una linea di prodotti commerciali più artisul mercato italiano con una sempre più colata e utile ad esaudire tutte le esigenze elevata competitività, una maggiore razio- di uno Studio odontoiatrico e aggiungennalizzazione delle risorse, avendo anche do una straordinaria novità: il laboratorio acquisito il marchio della società Dental odontotecnico. Infatti, l’offerta commerHabitat srl. In un momento di crisi globa- ciale si è ampliata con numerose linee di le la Class Implant rilancia la sua attività prodotti che spaziano dalle piccole attrezgrattacieli_a4 4-01-2011 14:31 Pagina 1 con maggiore impegno, professionalità e zature da Studio, rappresentati da mar- chi prestigiosi quali Tecno Gaz, Mectron, Bien Air, Dental Art, Cattani, Durr Dental ecc., fino alle grandi attrezzature come la linea Radiologica Kodak. Sicuramente uno dei fiori all’occhiello è la rappresentanza in esclusiva su tutto il territorio nazionale delle poltrone odontoiatriche Fedesa, un’azienda spagnola tra le più importanti al mondo nel settore, che vanta oltre 40 anni di esperienza nella produzione di poltrone da Studio. La grande novità, citata ad inizio presentazione, è rappresentata dall’offerta di linee da laboratorio, per le quali Dental C M Y CM MY CY CMY K Habitat aveva focalizzato il suo business principale. Infatti, Class Implant da oggi è presente in questo settore con i marchi più prestigiosi, primo fra tutti la Ivoclar Vivadent. Rimangono ovviamente presenti le linee storiche dei prodotti commerciali della Class Implant quali: linea Implantare BioHorizons, microscopi operatori Kaps, suture Lorca Marin distribuiti in esclusiva e, inoltre, il solfato di calcio New Plaster da noi prodotto e distribuito in tutto il mercato Europeo. Dal 2011 la Classimplant offre alla sua clientela di tutto e di più, ma soprattutto “il meglio per migliorare”. Via delle Costellazioni, 305 - 00144 Roma tel. 06 87 44 031 - fax 06 87 44 03 77 [email protected] www.classimplant.com www.dentalhabitat.it passion vision innovation 18 Notizie dalle Aziende Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition SPI, l’originale Impianto a Spirale di Alpha-Bio Tec Alpha-Bio Tec è stata la prima azienda ad introdurre l’impianto conico con un passo di spire ampio e caratteristiche uniche mai viste prima nel mondo dell’implantologia. Gli impianti Alpha-Bio Tec sono stati sviluppati per fornire svariate soluzioni estetiche, attribuendo particolare importanza ad impianti post-estrattivi ed al carico immediato. I professionisti che hanno provato l’SPI sono stati da subito sorpresi dalle sue caratteristiche, specialmente dalla sua incredibile stabilità primaria, dalla sua capacità di variare direzione durante il posiziona- mento e dalla notevole percentuale di successi. Oggi l’SPI è l’impianto più usato di Alpha-Bio Tec, caratterizzato da una percentuale di successo del 98,3% e del 99% nel carico immediato. La superficie implantare NanoTec™ promuove la guarigione e la crescita dei tessuti adiacenti alla superficie dell’impianto, accelerando e migliorando il processo di osteointegrazione, accorciando i tempi di guarigione e fornendo ai pazienti una soluzione estetica resistente e a lungo termine. SPI - Vantaggi - Elevate proprietà di stabilità iniziale e di condensazione ossea. - Consente di effettuare osteotomie ridotte con il minimo trauma e la minima perdita ossea. - Permette l’espansione di creste sottili. Encode® System semplifica le procedure di presa dell’impronta La semplificazione delle procedure protesiche con un elevato risultato estetico finale è la sfida che si è posta Biomet 3i sviluppando il progetto Encode: una sistematica rivoluzionaria che rende superflua la presa dell’impronta a livello dell’impianto e realizza un pilastro individuale, modellato sulle specifiche esigenze cliniche del singolo paziente. Il tutto con la semplice presa dell’impronta del pilastro di guarigione. Il sistema d’impronta Encode® consente di eseguire un restauro protesico senza la necessità di rilevare un’impronta a livello dell’impianto. Basta rilevare un’impronta sopragengivale del pilastro di guarigione Encode. Il vantaggio è notevole: riduzione dei tempi e della indaginosità della procedura di impronta, maggior confort per il paziente. Ricevere un modello con inserito l’analogo dell’impianto mediante tecnologia Robocast e un pilastro personalizzato in Titanio o Zirconia con la metodica Encode® System è facile: - Rilevare un’impronta dell’arcata con i pilastri di guarigione Encode® e dell’antagonista. - Rilevare una registrazione delle relazioni intermascellari. - Montare i modelli in gesso in articolatore e spedirli (senza articolatore) a Biomet 3i. La drastica riduzione delle manovre necessarie al rilevamento dell’impronta e la possibilità di ridurre ad una sola volta il cambio del pilastro (da quello di guarigione direttamente a quello definitivo) permettono di preservare al meglio la stabilità dei tessuti molli, contribuendo al successo del risultato estetico finale. Encode rappresenta una reale innovazione nei protocolli implantoprotesici, poiché grazie a questa tecnologia è ora possibile evitare in molte situazioni un passaggio che può risultare di non semplicissima gestione, quale la presa dell’impronta a livello dell’impianto ed inoltre, al di là delle possibili difficoltà tecniche evitate, rappresenta un significativo risparmio dei tempi alla poltrona con i benefici che ne conseguono sia per il clinico che per il paziente. a b c Fig. 1 - a. Encode Zirconia; b. Encode Titanio; c. Encode Pilastro. Per informazioni: Biomax SpA Tel.: 0444 913410 www.biomax.it www.nanotite.it [email protected] - Riduce il rischio di danno a denti adiacenti. - Auto-direzionamento lungo la linea di inserzione. - Permette di variare la direzione per un posizionamento ottimale del restauro protesico. - Riduce il rischio di perforazione della corticale linguale o buccale. - Piattaforma protesica unica. Le caratteristiche uniche di SPI e i suoi vantaggi ne consentono l’impiego in situazioni clinicamente impegnative e lo rendono ideale per l’uso in casi complicati, per impianti postestrattivi, carico immediato anche in osso trabecolato di tipo DIV. Gli impianti AlphaBio Tec sono garantiti a vita. Per informazioni: HTD High Tech Distribution Tel.: +39 335 5756175 [email protected] Corsi di endodonzia di base organizzati da Komet Italia Per presentare la Sequenza di Sagomatura Semplice e Sicura 4S, il nuovo sistema KOMET di strumentazione endodontica che si distingue per la sua versatilità e sicurezza, KOMET Italia organizza sul territorio nazionale, in collaborazione con i concessionari locali, corsi base di endodonzia di una giornata, con un’impostazione teorico-pratica. I relatori, i dottori Luigi Cecchinato di Milano e Giuseppe Squeo di Bari, durante il corso presentano i concetti base di endodonzia: diagnosi, esame radiologico, cavità di accesso, caratteristiche generali del NiTi. I partecipanti vengono quindi avvicinati o riavvicinati al mondo dell’endodonzia per gradi. La cura endodontica viene sempre considerata nell’ottica finale di un restauro conservativo o protesico dell’elemento dentale e, quindi, mai come una mera tecnica esecutiva o operazione fine a se stessa. Durante le prove pratiche, i corsisti hanno la possibilità di apprezzare l’elevato livello di sicurezza della Sequenza 4S e apprendere dai relatori come gestire al meglio gli strumenti in fase operativa. Dopo il corso, viene distribuito un opuscolo riassuntivo con gli argomenti trattati, esposti sotto forma di “Domande & Risposte”. Per informazioni sulle date e sui luoghi di svolgimento del corso, è possibile consultare il sito www.komet.it nella sezione Attualità/Corsi endodonzia, oppure contattare il concessionario KOMET locale. Per informazioni: KOMET Italia srl - Via Fabio Filzi, 2 - 20124 Milano Tel.: 02 67076654 - Fax: 0267479318 - [email protected] Meridol®: il sistema specifico per la profilassi e il trattamento di gengivite e parodontite La gengivite e la parodontite, sono causate principalmente dalla placca batterica che quotidianamente si accumula sulle superfici dentali. Questa, però, non è l’unica causa. Infatti, giocano un ruolo chiave anche la predisposizione genetica e le alterazioni della risposta infiammatoria legate a condizioni sistemiche (ad es. diabete, gravidanza) ed a stili di vita (ad es. fumo, stress, scarsa igiene orale). È dunque estremamente importante, al fine di prevenire l’infiammazione gengivale, effettuare un’anamnesi accurata analizzando non solo i fattori di rischio sistemici ma anche comportamentali. Fluoruro amminico/fluoruro stannoso: un’associazione efficace È possibile ridurre i microorganismi responsabili della malattia parodontale grazie alle proprietà antibatteriche dell’associazione fluoruro amminico/ fluoruro stannoso, messa a punto nel 1985 dalla ricerca Gaba, la cui efficacia è confermata da oltre cento studi scientifici. Si tratta di un complesso semi-stabile che, grazie al fluoruro amminico Olaflur (AmF), permette di stabilizzare il fluoruro stannoso, prevenendone la disattivazione e sfruttandone così le note proprietà antibatteriche. Inoltre, grazie all’azione surfattante del fluoruro amminico, il principio attivo si distribuisce omogeneamente sulle superfici dentali dove le proprietà antibatteriche dei due fluoruri agiscono in maniera sinergica. Sistema meridol®: la soluzione efficace per la profilassi ed il trattamento dei disturbi gengivali La combinazione di principi attivi, fluoruro amminico/ fluoruro stannoso contenuta nel Sistema meridol® risulta efficace per la profilassi ed il trattamento dei disturbi gengivali, infatti ha un‘azione antiplacca specifica sui batteri parodontopatogeni. Il Sistema meridol®, composto da collutorio, dentifricio, a base di fluoruro amminico/fluoruro stannoso, e dallo spazzolino con setole coniche dalle estremità microfini, è indicato per un utilizzo quotidiano e prolungato. L’associazione fluoruro amminico/fluoruro stannoso favorisce, infatti, il naturale equilibrio della flora orale. Studi recenti hanno inoltre confermato che l’utilizzo combinato di dentifricio e collutorio meridol® consente di ottenere un incremento del 67% di efficacia, rispetto all’uso del solo dentifricio meridol®. spazzolino meridol® in combinazione con un dentifricio contenente fluoruro. I risultati hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa nel gruppo test dell’indice API (Indice di placca interdentale) già dopo due settimane. Il miglioramento risulta poi aumentato e prolungato per l’intero periodo (12 settimane). Inoltre, sempre all’interno del gruppo test, dopo 12 settimane è stata osservata una riduzione della SBI (Indice di sanguinamento del solco) del 62%. Il Sistema meridol® risulta quindi significativamente più efficace nella riduzione della placca e della gengivite, in pazienti con gengivite o parodontite cronica in remissione, rispetto all’utilizzo delle normali misure di igiene orale. “Studio Banach” Il sistema meridol®: efficace nella riduzione di placca e gengivite Lo studio di Banach et al. (2007), condotto su pazienti affetti da gengivite o parodontite cronica in remissione, ha valutato l’efficacia del Sistema meridol® nella riduzione di placca e gengivite. Lo studio, durato 12 settimane, ha coinvolto due gruppi di 40 pazienti tra i 18 e i 59 anni. Il gruppo test ha utilizzato il sistema meridol®, mentre il gruppo controllo ha utilizzato solo lo Per informazioni: GABA Vebas Srl Via Giorgione, 59/63 00147 Roma Tel.: +39 06 548931 Fax: +39 06 54 893 850 www.gaba-info.it Notizie dalle Aziende Italian Edition Piezon Master Surgery di EMS offre tre nuovi sistemi di strumenti Fin da quando è stata lanciata, la linea Piezon Master Surgery – basata sulla tecnologia Piezon – ha sempre avuto un track record notevole in molti studi odontoiatrici. Oggi EMS amplia il campo di applicazione clinica della gamma di prodotti Piezon Master Surgery. Con una maggiore offerta di prodotti – e con strumenti speciali come Sinus System (Sistema di rialzo di seno) e Implant System (Sistema implantare) – i dentisti usufruiranno di tecnologie grazie alle quali potranno operare in maniera ancora più efficiente. Con Piezon Master Surgery sono disponibili oggi dei nuovi strumenti per applicazioni specifiche: 4 strumenti parodontali concepiti specificamente per la chirurgia parodontale resettiva e rigenerativa; 5 strumenti chirurgici avanzati per un rialzo del seno delicato e uniforme; 6 strumenti esclusivi completamente diamantati per interventi implantologici, con doppio sistema di raffreddamento ed eliminazione ottimale dei detriti. Si tratta di strumenti particolarmente adatti a quattro tipi di applicazioni cliniche: • preparazione del sito implantare dopo l’estrazione; • preparazione del sito implantare dopo l’osteotomia della cresta alveolare; • preparazione del sito implantare nelle aree posteriori; • preparazione del sito implantare in zone compromesse come quelle con cresta alveolare sottile. In teoria, gli strumenti posso- no essere utilizzati a basse temperature operative, non superiori ai 33 gradi centigradi e garantiscono una perforazione precisa ed efficace dell’area mascellare. L’intero metodo Piezon Master Surgery si basa sulla tecnologia piezoceramica a ultrasuoni, che produce vibrazioni ad alta frequenza perfettamente lineari (avanti e indietro). Questo tipo di vibrazione aumenta il livello di precisione e di sicurezza delle applicazioni chirurgiche, dichiara la EMS. Gli strumenti a ultrasuoni vengono utilizza- ti esclusivamente per il taglio selettivo dei tessuti duri. Il dispositivo garantisce risultati affidabili negli interventi di chirurgia parodontale e orale e in quelli di implantologia, anche grazie al pannello di comando touch, ergonomico e facile da usare. I nuovi sistemi implantari per rendere più agevoli le procedure chirurgiche. Ems-swissqualitY.com savE cElls NuovE PuNtE Ems PER cHiRuRGia PREsERva il tEssuto coN lE ultimE iNNovaZioNi NEll’imPlaNtoloGia L‘inventore del metodo originale Piezon ha vinto un’altra battaglia contro la distruzione di tessuto durante il posizionamento degli impianti. La parola magica ¯ doppio raffreddamento – raffreddamento della punta sia internamente che esternamente, unito alla simultanea asportazione dei detriti ossei e ad una efficiente preparazione chirurgica mascellare. > EMS Swiss Instrument Surger y MB6 - Punta operativa con esclusivo disegno a spirale ed irrigazione interna per una bassissima temperatura del sito chirurgico il RaFFREDDamENto GuaRiscE L‘esclusivo d iseg no a spira le e l‘irrigazione interna, prevengono l‘incremento della temperatura della punta durante la fase chirurgica. Queste caratteristiche si combinano in modo efficace per consentire un‘ eccellente rigenerazione del tessuto osseo. EMS Swiss Instruments Surgery MB4,MB5 e MB6, cilindrici e diamantati, ideali per la preparazione e la finalizzazione del sito implantare. Il disegno a spirale, combinato con l’innovativo doppio sistema di raffreddamento rendono questi strumenti unici nella chirurgia implantare. Piezon Master Surgery: per chirurgia dentale e del cavo orale. Per informazioni: EMS Electro Medical Systems S.A. Chemin de la Vuarpillière 31 CH-1260 Nyon Tel.: +41.22.99.44.700 Fax: +41.22.99.44.701 E-mail: [email protected] www.ems-dent.com il coNtRollo salva Il controllo preciso della punta favorisce la preparazione implantare atraumatica e riduce al minimo ogni potenziale danneggiamento del tessuto osseo. la PREcisioNE RassicuRa Il taglio selettivo riduce al minimo il rischio di danneggiamento dei tessuti molli (membrane, nervi, vasi sanguigni, ecc.). L‘ottima visuale del sito chirurgico e il ridotto sanguinamento dovuto alla cavitazione (effetto emostatico), migliorano ulteriormente l‘efficacia. I nuovi EMS Swiss Instruments Sur- gery rappresentano un‘ ineguagliabile precisione ed innovazione svizzera a beneficio dei dentisti e dei loro pazienti – la vera f ilosof ia abbracciata da EMS. Per ulteriori informazioni > www.ems-swissquality.com 20 News Internazionali Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Italian Edition Entusiastica partecipazione a Montecarlo al XXII Congresso del Centro Odontostomatologico Partecipanti sorridenti ed entusiasti al XXII Congresso del Centro Culturale Odontostomatologico di Torino svoltosi il 5-6 novembre all’Hotel Bay Resort di Montecarlo: una nuova sede assai apprezzata per la bellezza del luogo (l’hotel si può dire ubicato nel mare!) e gli spazi congressuali. Patrocinato dal Principato, il Congresso è stato inaugurato dall’Ambasciatore d’Italia, Antonio Morabito, insediatosi di recente, il quale, parlando di collaborazione culturale così elevata, ha accennato a una recente rassegna caratterizzata dalla partecipazione di numerose aziende italiane, che dopo anni hanno ritrovato finalmente lo slancio commerciale oltre a importanti prospettive per il futuro. Gli oltre 150 iscritti (il congresso è volutamente limitato quanto al numero di partecipanti) hanno potuto confrontarsi su temi spesso in assoluta anteprima. Esempio, la relazione di Giampiero Farronato “Estetica e funzione: dalla diagnosi alla clinica”, che ha suscitato unanime consenso tra i partecipanti. La valutazione 3D attraverso la Tac Cone Bean consente di puntare su un risultato stabile, come confermano i 3.000 pazienti in terapia ortognatica del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Ricostruttive e Diagnostiche dell’Università di Milano (sul tema vedi articolo pubblicato su Ortho Tribune di ottobre 2010). I vantaggi sottolineati nel finale della relazione riguardano la possibilità di Foto 1 simulare col software le ipotesi possibili, evitando vari passaggi al laboratorio. Quanto all’esposizione alle radiazioni, il clinico deve sempre chiedersi quale sia la finalità dell’indagine per valutare se l’esposizione sia o no proporzionale all’obiettivo. In tutte le specialità (chirurgia, endodonzia, conservativa, ortodonzia) sono state fornite informazioni utili sull’utilizzo di nuove tecniche e materiali. Chi pensasse a un pubblico “turistico” rimarrebbe deluso: tale l’attenzione dei presenti che le domande alla fine hanno coinciso con osservazioni critiche anche su una relazione straniera, la cui casistica potrebbe essere non applicabile in Italia per ragioni medico-legali. Quest’anno la sezione di Endodonzia organizzata da Castellucci è stata animata da due giovani ma esperti endodonzisti baresi, Raniero Barattolo e l’ormai noto Filippo Santarcangelo, i quali, nelle loro relazioni hanno risposto ai vari “perché” i ritrattamenti siano così numerosi. Sicuramente la detersione meccanica e chimica – fattori che determinano il successo del trattamento endodontico – dipendono dall’abilità dell’operatore, ma un valido aiuto può derivare anche da nuovi sistemi d’irrigazione. Con la chiarezza e capacità di catturare l’interesse, Filippo Santarcangelo ha presentato la metodologia Endovac basata sulla pressione apicale negativa, sistema predicibile e sicuro per il paziente, che consente, senza essere operatore dipendente, un buon risultato, superando anche le difficoltà che si presentano in caso di Vapor Lock. Ottimale anche in caso di rimozione di detriti è particolarmente utile in caso di ritrattamenti. Santarcangelo ha presentato alcuni casi clinici tra i 3000 pazienti trattati con questo sistema e presentati in tutto il mondo. Il pomeriggio del sabato, in genere leggermente disertato come tutti i fine congresso, è stato quest’anno caratterizzato dal successo della presentazione dell’Amm. Giuseppe Cavo Dragone, Comandante di Comsubin (Raggruppamento subacquei e incursori, forze speciali della Marina Militare), del Dott. Fabio Faralli, medico dello stesso comando, e del Dott. Lorenzo Moscatelli, Capo Servizio Odon- I risultati della ricerca e le sue possibili soluzioni potranno suscitare interesse anche per usi civili. Veramente spettacolare il video presentato da Dragone sull’attività del Raggruppamento avente il compito di svolgere operazioni di guerra non convenzionali in ambiente acquatico. Il personale, formato esclusivamente da professionisti, può stare in acqua (per esercitazioni o in missione) fino a 4 o 5 ore, e l’addestramento è assai arduo. Le unità italiane sono attualmente considerate tra le migliori al mondo. Grazie anche all’aspetto ricreativo, il Congresso di Montecarlo, nonostante i suoi 22 anni, non perde mai il suo smalto. L’albergo prescelto è un’oasi di buon gusto: arredamento e spazi eleganti e moder- ni, centro benessere, vegetazione mediterranea lussureggiante, piscine indimenticabili, alta cucina, camere in sostanza tutte con vista mare, casinò interno, music bar tra i più noti del Principato. Sullo sfondo, l’accoglienza impeccabile di Aldo Ruspa e della moglie che riescono a far sentire ogni partecipante come unico ospite. Imperdibile, infine, la nuova apertura del Buddha Bar Montecarlo, copia addirittura più preziosa di quello più noto di Parigi. In tale cornice è più facile confrontarsi e aggiornarsi, concludere affari e perché no, proporsi di tornare in occasione della XXIII edizione in programma l’11-12 novembre 2011. Foto 2 Foto 3 Foto 4 toiatria DMM di La Spezia. Si tratta di uno studio (in collaborazione con la Scuola di Specialità di Ortognatodonzia dell’Università di Milano diretta da Farronato) sull’articolazione tempero-mandibolare nei subacquei, per determinare la prevalenza di patologie e disfunzioni negli incursori e i sub sottoposti a stress psicofisico e a disfunzioni prolungate durante le immersioni. Mediante indagini clinicoanamnestetiche e soprattutto diagnostico-strumentali (elettromiografia, stabilometria e Tac Cone Bean) sono stati valutati i fattori di rischio per lo sviluppo dei disordini cranio mandibolari. È stato proposto un protocollo terapeutico gnatologico per prevenire e curare la cosiddetta “diver’s mouth sindrome”. Molti subacquei riferiscono cefalea e dolore ai muscoli della faccia per il continuo movimento delle mascelle nel tenere nella giusta posizione il boccaglio. Tenuto a lungo in bocca, può, infatti, creare uno stress articolare che associato a locali fattori favorevoli quali lassità legamentosa, infiammazione dei muscoli o dell’ATM, può creare un iperone dei muscoli masticatori. Foto 5 Foto 6 Patrizia Gatto Dental Meeting e Congressi 21 Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Evoluzione del team odontoiatrico Strategie relazionali e nuove frontiere L’Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biofisiche, Mediche e Odontostomatologiche, organizza un corso di aggiornamento avanzato teorico-pratico di prestigio dal titolo: “Evoluzione del team odontoiatrico: strategie relazionali e nuove frontiere”. Primo del suo genere in Italia, il corso, diretto da Stefano Benedicenti, titolare dell’insegnamento di Odontoiatria Conservativa nella stessa Università e coordinato da Roberta Ceresini, si articola in 2 moduli: “basic” (aprile-luglio 2011) e “advanced” (settembre 2011-gennaio 2012). A spingere gli organizzatori a lavorare al progetto, la consapevolezza che nella vita privata e professionale si affrontano sfide e problemi che solo 10 o 20 anni fa non si sarebbero mai immaginati. Di un nuovo ordine di grandezza, sono anche di genere del tutto diverso, spesso ricon- ducibili a problemi comunicazionali e relazionali. I rapidi cambiamenti della società, le sue repentine trasformazioni fanno emergere una domanda importante: “Come affrontare con successo tali mutamenti?”. In questo scenario in evoluzione, lo sviluppo delle risorse umane e l’abilità di creare, gestire e motivare il team di lavoro (e di conseguenza il paziente) è diventato un fattore necessario per raggiungere degli obiettivi nello Studio odontoiatrico. Senza dubbio si è sentito dire: “Se continui a fare quel che hai fatto finora, continuerai a ricevere ciò che hai ricevuto finora”. Se si desidera portare la vita professionale a livello successivo, gli stessi vecchi schemi di pensare e agire non possono condurci fin lì. Perciò, ogni realtà di Studio deve poter contare sempre più su una squadra preparata con atteggiamenti e risorse All’Università di Genova corso di aggiornamento in Odontontoiatria estetica e restaurativa Il crescente sviluppo tecnologico ha prodotto notevoli cambiamenti nella moderna odontontoiatria restaurativa ed il desiderio di un restauro naturale induce oggi con maggiore frequenza a richiedere l’utilizzo di materiali estetici nei settori anteriori e posteriori. L’odontoiatria adesiva consente ormai di ottenere risultati predicibili e duraturi a elevata valenza estetica, se applicata correttamente. La continua evoluzione dei materiali compositi e la consolidata affidabilità dei moderni sistemi adesivi richiedono da parte del clinico un’adeguata conoscenza dei materiali e delle tecniche operative. Tecniche minimamente invasive, materiali molti perforanti, microscopio operatorio, sistemi CAD-CAM sono innovazioni che consentono di ottenere straordinari risultati clinici. Tuttavia qualunque presidio tecnologico avanzato richiede un adeguato know how con una progressiva curva di apprendimento specifica. Per rispondere alle esigenze dei clinici di un’adeguata istruzione teorico-pratica è stato istituito, presso l’Università degli Studi di Genova, un corso di aggiornamento professionale che intende dare all’insegnamento un carattere clinico. La verifica dei nuovi presidi tecnologici a disposizione del dentista è alla base di questo Corso universitario che, oltre ad essere professionalizzante, vuole istruire gli allievi clinicamente su parametri e metodiche prevedibili, affidabili e ripetibili per la cura del dente singolo, permettendo, con applicazioni eseguite personalmente dall’allievo sotto la guida del tutor, di apprendere direttamente e in concreto la tecnica accettata in campo internazionale come “stato dell’arte”. Il corso si terrà presso l’Ospedale San Martino padiglione 4 a Genova e sarà modulato su due giorni il mese (venerdì-sabato) per 10 incontri (inizio febbraio 2011 – fine dicembre 2011). I docenti sono tra i massimi esperti italiani (e internazionali) della materia: Prof. Michele Barone, Prof. Stefano Benedicenti, Prof. Antonio Cerutti, Dr. Nicola DeAngelis, Dr. Walter Devoto, Dr. Giuseppe Iaria, Prof. Vassilios Kaitsas, Prof. Francesco Mangani, Dr. Giovanni Olivi, Prof. Paolo Pera, Dr. Carlo Alberto Piacquadio, Prof. Angelo Putignano, Dr. Cesare Robello. Dr. Antonio Signore, Dr. Lorenzo Vanini. In fase di accreditamento (sono previsti 50 Ecm) è a numero chiuso (30 partecipanti). atte ad affrontare la complessa realtà di oggi. Attraverso questo corso avanzato, l’Università di Genova dà la possibilità ad odontoiatri, igienisti ed assistenti di trovare e utilizzare le risorse di cui hanno bisogno per migliorare la qualità della loro vita professionale e personale. “Evoluzione del team odontoiatrico: strategie relazionali e nuove frontiere” è l’unico programma nel suo genere che, attraverso un percorso sulla relazione interpersonale e il benessere organizzativo del team, e rispondendo a reali necessità di odontoiatri, igienisti ed assistenti, consentirà di prendere il controllo degli aspetti più critici della vita di Studio: da “L’ascolto come cura” per individuare le barriere tra paziente, odontoiatra e team, al “Pianeta bambino” per approfondire la gestione del piccolo paziente sano e diversamente abile; da “L’igienista dentale come trait d’union tra paziente ed odontoiatra” a “L’assistente di studio: fonte di fidelizzazione e redditività dello studio odontoiatrico”. Da “Che aria tira? Sereno o variabile all’interno dello studio” a “Valutazioni delle performances del vostro studio”, e molte altre ancora. L’iter alternerà attraverso lezioni frontali, vari aspetti teorici a momenti di pratica, role-play, laboratori esperenziali, visione di filmati ecc., integrando la realtà dell’aula con quella vissuta dai partecipanti. Ogni argomento trattato verrà spiegato e dimostrato da docenti esperti e dal ricco background culturale, aiutando i partecipanti a rinforzare gli aspetti vincenti e a sostituire quelli non produttivi per ottenere risultati tangibili. Gli incontri, di due giorni consecutivi (venerdì e sabato mattina) ogni mese, si terranno all’Università degli Studi di Genova, Ospedale S. Martino. Scadenza delle iscrizioni: 15 marzo 2011. Per informazioni: Alessandra Leonardi (lun. - ven. 9-13) cell.: 333.8978372 www.centrolaser.unige.it [email protected] [email protected] CORSO PRATICO DI CHIRURGIA AVANZATA E TECNICHE IMPLANTARI CON DISSEZIONE ANATOMICA DELLA BOCCA. PIEZOCHIRURGIA. Congresso pre-corso. Prof. Alain CARLIER Prof. a.c. Luigi GRIVET BRANCOT DV A a) o c i v r 19 / 20n/u21 2011 o Maggio n .r a e g i s o da v i r r (in a Corso in fase di accreditamento ECM CORSO NON SPONSORIZZATO Informazioni Prof. a.c. Luigi Grivet Brancot tel. 0039 011 5629674 e-mail: [email protected] Per ulteriori informazioni: Sig.ra Alessandra Leonardi Cell.: 333.8978372 [email protected] [email protected] Si ringraziano le aziende per le attrezzature ed i materiali messi a disposizione: 22 Dental Meeting & Congressi Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 A Milano un Expo d’Autunno “attraente” ed affollato La IV edizione di Expo d’Autunno (Milano, 26 e 27 novembre) sul tema “Dalla ricerca alla clinica: prospettive attuali e proiezioni future”, ha segnato un momento importante di aggiornamento e confronto nell’ambito odontoiatrico. Visto il momento congiunturale complesso e spesso la mancanza di messaggi “attraenti” lanciati dai molti convegni e incontri culturali nel mondo odontoiatrico, è raro oggi poter contare così tanti partecipanti (circa tremila) ad un Congresso Scientifico avvicendatisi nelle due giornate a questo IV Expo d’Autunno, organizzato dall’Università del Nord in collaborazione con il Collegio dei Docenti di Odontoiatria. Successo prevedibile grazie al “peso” dei relatori e ai contribuiti in termini di proposte e relazioni apportate dalle Scuole di Odontoiatria del Nord. Apertosi il venerdì 26 con la Lectio Magistralis di Cacciari, che ha ricordato alla platea le origini del concetto del “bello” e dell’“armonico” e disquisito sui diversi percorsi del suo raggiungimento, la prima giornata si è poi sviluppata nelle varie sale occupate dalle Relazioni delle Scuole del Nord, dal Congresso per Ortodontisti e Ortotecnici, dal Congresso Nazionale Adi, dall’Incontro Sioi, dal Congresso Siog, dagli incontri Siopi, dal Congresso Aiso, dal Congresso Siocmf e dal Satellite Symposium “Estetica dento-facciale: arte e scienza s’incontrano”, oltre ai workshop aziendali promossi da Haraeus Kulzer, Odontes, Isasan e BioSAFin. La valenza scientifica delle comunicazioni nell’ambito della Sessione di ricerca (ben 77 provenienti da molteplici sedi universitarie italiane) – organizzate in forma di Poster e Oral Presentation per comunicare e rendere fruibili le nuove acquisizioni scientifiche nella pratica clinica – hanno trovato, in un’audience numerosa e interessata, terreno fertile. Tutte queste realtà hanno contribuito a realizzare una giornata di fervore scientifico importante, dove i diversi livelli d’esperienze – dall’allievo al professore docente, dal professionista all’industria – hanno colto importanti opportunità di scambio e comunicazione per il reciproco aggiornamento. Sabato 27 l’Aula principale ha ospitato le comunicazioni di eminenti nomi dell’Odontoiatria italiana di fama internazionale, quali Lorenzo Vanini sulla “Terapia ricostruttiva nei setto- ri anteriori”, Giano Ricci su “La terapia parodontale nei settori anteriori”, Luciano Malchiodi con “Il trattamento delle atrofie mascellari in Implantoprotesi con l’utilizzo degli impianti corti”, Carlo Guastamacchia con “Stili di Vita: dal Team Odontoiatrico al Paziente”. La Tavola Rotonda conclusiva (“Ambiti d’Azione del Team odontoiatrico”) ha riunito igienisti dentali, odontotecnici, odontoiatri e il Collegio dei Docenti in un significativo momento comune, dove tutte le branche afferenti all’attività odontoiatrica hanno trovato un punto d’incontro e confronto di quanto presentato ed emerso nel corso delle due giornate. La fiducia riposta nel Congresso dalle oltre 30 Società Scientifiche afferenti al mondo dell’Odontoiatria che hanno concesso il loro patrocinio e dal Ministero della Salute – intervenuto in primis all’apertura dei lavori nella persona di Ferruccio Fazio – oltre all’alto Patronato del Presidente della Repubblica, hanno trovato nel successo dell’evento un adeguato riscontro. Gianna Maria Nardi Università di Siena: si riparte con i corsi di perfezionamento sul laser Anche per l’anno accademico 2010-2011 l’Università degli Studi di Siena forte del successo ottenuto negli anni precedenti, organizza il Corso di Perfezionamento: “Utilizzo del laser e delle nuove tecnologie nel trattamento dei tessuti duri e molli, orali e periorali”, giunto ormai alla X edizione, ed il Corso di Perfezionamento “l’Uso delle nuove tecnologie di miniinvasività in igiene dentale: la parodontologia non chirurgica”, giunto alla V edizione. Promotore emerito dei due corsi sarà il professor Romano Grandini dell’Università degli Studi di Firenze, che in passato ha coordinato i corsi in maniera eccellente, e dalla scorsa edizione ha passato la direzione del corso al figlio professor Simone Grandini, titolare dell’insegnamento di Endodonzia e di Odontoiatria Conservativa presso l’Università degli Studi di Siena, professore aggregato presso il dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dello stesso ateneo, docente di Stomatologia Preventiva presso la Scuola di Specializzazione in Ortodonzia, che con il suo entusiasmo e le sue capacità organizzative ha tutte le intenzioni di far crescere ulte- riormente questi corsi mettendo a disposizione tutte le risorse disponibili. I coordinatori, Pietro Cremona e Maurizio Maggioni, saranno presenza fissa e punto di riferimento per tutti i partecipanti. L’AIOLA, Accademia Internazionale Odontostomatologia Laser Assistita, come sempre sarà di supporto ai corsi e contribuirà al successo dell’evento con alcuni suoi relatori. Quest’anno, saranno presenti diverse aziende sponsor dell’evento: DMT, Emmeciquattro, KaVo e Piccin Nuova Libraria, che credono nell’efficacia e nella validità di questi corsi, che grazie alle lezioni teoriche e soprattutto alle numerose ore di pratica nelle passate edizioni ha visto assegnare molti punti ECM (50 crediti per il corso laser e 44 per il corso igiene). I discenti potranno utilizzare come testo guida di riferimento per la comprensione del corso il libro edito da Piccin dal titolo “I laser in Odontoiatria” di Maggioni, Scerpelli ed Attanasio. Non sarà trascurato anche l’aspetto ludico degli incontri, serate conviviali a tema saranno organizzate per mantenere l’amalgama dei corsisti e continuare eventualmente fuori orario Università degli Studi di Siena organizza i seguenti corsi per l’Anno Accademico 2010 - 2011 2010 2011 10 EDIZIONE: C M Y CM MY CY CMY K 5 EDIZIONE: A Utilizzo del laser e delle nuove tecnologie nel trattamento dei tessuti duri e molli, orali e periorali 18 - 19 Marzo / 8 - 9 Aprile / 12 - 13 -14 Maggio 2011 10 - 10 Giugno / 15 - 16 - 17 Settembre 2011 18 - 19 Marzo / 8 - 9 Aprile / 12 - 13 - 14 Maggio 2011 Finalità del corso: Finalità del corso: Far conoscere agli odontoiatri ed ai medici chirurghi le caratteristiche della luce del laser e la sua possibilità di utilizzo in campo diagnostico e terapeutico. Durata del corso: Totale 85 ore: 60 ore di didattica teorica e 25 ore di esercitazioni pratiche che si terranno nelle giornate di sabato da aprile in poi. Costo del corso: € 2.500,00 ECM 9 edizione 50 a Posti disponibili: 80 (iscrizioni secondo ordine cronologico) L’uso delle nuove tecnologie di mininvasività in Igiene dentale: la parodontologia non chirurgica Criteri per l’accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia con abilitazione all’Odontoiatria; Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. In collaborazione con: Far conoscere agli igenisti dentali l’utilizzo di nuove tecnologie come l’ozono terapia, l’utilizzo delle diverse lunghezze d’onda dei laser e le tecniche di mininvasività non chirurgica Durata del corso: Totale 60 ore: 45 ore di didattica teorica e 15 ore di esercitazioni pratiche. Costo del corso: ECM 50 € 1.300,00 Posti disponibili: 50 (iscrizioni secondo ordine cronologico) Provider accreditato ECM n. ID. 176 Medical Service. Criteri per l’accesso: Laurea in Igiene Dentale Diploma in Igiene Dentale In collaborazione con: a a PICCIN NUOVA LIBRERIA Dental Medical Technologies I corsi si terranno presso: PIANO DIDATTICO, POLICLINICO “LE SCOTTE” - VIALE BRACCI - SIENA - DIRETTORE DEI CORSI Prof. Simone Grandini, Università degli Studi di Siena Per scaricare i moduli di iscrizione: www.unisi/postlaurea/corsiperf.htm www.aiola.it Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria: Tel - 0577-233131 Martedì, Giovedì e Venerdi dalle 10,00 alle 13,00 REFERENTI : Prof. a c. Maurizio Maggioni Tel: 335-6790083 - [email protected] Prof. Simone Grandini,e-mail: [email protected] Prof. a c. Pietro Cremona Tel. 335-361779 - [email protected] la comprensione di questa meravigliosa filosofia. La sede del corso per i due eventi formativi sarà il Policlinico Le Scotte ed avranno un indirizzo più pratico rispetto alle edizioni precedenti, ed oltre alle prove su manichino i corsisti potranno assistere direttamente ad interventi su paziente eseguiti dai vari relatori, e potranno i corsisti stessi portare i loro pazienti su cui eseguire gli interventi sotto la guida dei relatori e dei coordinatori. Non saranno comunque trascurate le lezioni teoriche fondamentali per l’utilizzo del Laser, portando a conoscere, per il primo corso, le caratteristiche delle diverse lunghezze d’onda dei laser e il suo utilizzo in campo diagnostico e terapeutico e delle tecniche di mininvasività; e per quello di igiene, l’utilizzo delle nuove tecnologie laser ed ozono nel trattamento parodontale non chirurgico. La scadenza per le iscrizioni è il 18 febbraio 2011. I criteri di ammissione sono, per il primo corso, la Laurea in Medicina e Chirurgia con abilitazione all’Odontostomatologia e la Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, per il secondo il Diploma o la Laurea in Igiene Dentale. Per scaricare i moduli d’iscrizione basta collegarsi ai siti: www.unisi.it/postlaurea/corsiperf.htm e www.aiola.it. Maurizio Maggioni Tel.: 366 6135102 [email protected] Pietro Cremona Tel.: 335 361779 [email protected] Simone Grandini [email protected] [email protected] Sig.ra Catia Angelini Tel.: 0577 233412 Dental Meeting & Congressi 23 Italian Edition Anno VII n. 1 - Gennaio 2011 Infopoint ITALIA FORZE SUPERLEGGERE E ATTACCHI AUTO LEGANTI INTERATTIVI - Data: 4 marzo 2011 - Dove: Bologna - Contatti: Foresta Dental srl - Tel.: 800829004 - Fax: 02 96752045 - E-mail: info@ forestadental.com 15° CONGRESSO NAZIONALE SIDOC - Data: 17-19 febbraio 2011 - Dove: Palazzo dei Congressi Roma - Contatti: Segreteria Sidoc - Tel.: 06 97277570 - Fax: 06 97277571 - E-mail: segreteria.sidoc@ sidoc.it EXACONE IN PROGRESS - Date: 11 febbraio, 8 aprile, 20 maggio, 16 settembre, 2 dicembre 2011 - Dove: sede Wilocs - Roma - Contatti: ISO, Leone spa - Tel.: 055 304458 - Fax: 055 304455 - E-mail: [email protected] CORSO CLINICO PRATICO IN IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATA E DI IMPLANTOPROTESI - Date: 1° sessione - 18-19 febbraio/18-19 marzo 2011; 2° sessione - 6-7 maggio/10-11 giugno 2011; 3° sessione 21-22 ottobre/18-19 novembre 2011 - Dove: sede Wilocs - Roma - Contatti: ISO, Leone spa - Tel.: 055 304458 - Fax: 055 304455 - E-mail: [email protected] IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO DAL DENTE SINGOLO A FULL-ARCH. BISTURI PIEZO-ELETTRICO E FATTORI DI CRESCITA AUTOLOGHI. PROPULSORI REALI DI STABILITÀ PRIMARIA E GUARIGIONE OSTEO TISSUTALE. CORSO TEORICO-PRATICO - Data: 26 febbraio 2011 - Dove: Roma - Contatti: Alice Bertolina - Tel.: 3406635578 - E.mail: alice@ htd-consulting.it IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO DAL DENTE SINGOLO A FULL-ARCH. BISTURI PIEZO-ELETTRICO E FATTORI DI CRESCITA AUTOLOGHI. PROPULSORI REALI DI STABILITÀ PRIMARIA E GUARIGIONE OSTEO TISSUTALE. CORSO TEORICO-PRATICO - Data: 5 marzo 2011 - Dove: Pescara - Contatti: Alice Bertolina - Tel.: 3406635578 - E.mail: alice@ htd-consulting.it CORSO DI AGGIORNAMENTO IN ODONTOIATRIA ESTETICA E RESTAURATIVA - Data: febbraio-dicembre 2011 - Dove: Ospedale San Martino - Pad. 4 - Largo R.Benzi 10 Genova - Contatti: Alessandra Leonardi - Tel.: 3338978372 - E-mail: benedicenti@ unige.it - Web: www.centrolaser.unige.it CORSO DI PERFEZIONAMENTO • CORSO BASE: ORTOGNATODONZIA CLINICA; CORSO AVANZATO: INNOVAZIONI METODOLOGICHE E ASPETTI INTERDISCIPLINARI IN ORTOGNATODONZIA - Data: marzo - ottobre 2011 - Dove: Università degli studi di Milano - Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Ricostruttive e Diagnostiche - Aula De Marchi - via della Commenda, 9 - Milano - Contatti: B2B Consulting srl - Tel.: 06 6675247 - Fax: 06 61709413 - E-mail: b2b@ b2consuiltingsrl.com IL SISTEMA NOBELGUIDE IN SITUAZIONI COMPLESSE: L’INSERZIONE IMPIANTARE IN SITI POSTESTRATTIVI ED IN ZONA TUBERO-PTERIGOIDE - Data: 18 marzo 2011 - Dove: Verona - Contatti: Segreteria BSC - Tel.: 045 8101700 - Fax: 045 572236 - E-mail: [email protected] XV CONGRESSO INTERNAZIONALE SIDP PARODONTOLOGIA E IMPLANTOLOGIA 2011: QUALE FUTURO? - Data: 24-26 marzo 2011 - Dove: Bologna - Contatti: Promo Leader Service Congressi srl - Tel.: 055 241131 - Fax: 055 2462270 - E-mail: sidp@ promoleader.com CONGRESSO BIOMAX - Data: 17-19 marzo 2011 - Dove: Abano Terme - Contatti: Biomax spa - Tel.: 0444 913410 - Fax: 0444 913695 EUROPA CORSO TEORICO – PRATICO D’IMPLANTOLOGIA SU PREPARATI ANATOMICI - Data: 10-12 febbraio 2011 - Dove: Università Paris Descartes - Paris - Contatti: Dott. Salvatore Gabriele - Tel.: 0184 541988 - 3483827788 - Fax: 0184 599933 - E-mail: [email protected] - Web: www.saco-surgery.com BULMEDICA - BULDENTAL - Data: 17-20 maggio 2011 - Dove: Inter Expo Center - Sofia - Contatti: Bulgarreklama Agency - Tel.: +359 (2) 9655279 - Fax: +350 (2) 9655231 - Web: www.bulmedica.bg CHI CERCA TROVA COLLABORAZIONE Offerte Medico odontoiatra offresi per collaborazione e direzione sanitaria presso studi dentistici o centri dentistici Milano, Varese, Novara e provincia. Tel.: 340.6848463 In Puglia, Calabria e Basilicata, laureata in odontoiatria con lode disponibile per consulenze di ortognatodonzia. Attrezzatura propria. Cell.: 331.3195340 Medico odontoiatra esperienza ospedaliera pluriennale documentabile offre consulenze chirurgia orale presso studi colleghi Italia meridionale. Tel.: 349.8424330 Richieste Studio di Odontostomatologia, sito in Torino zona centro, cerca Odontoiatra per collaborazione specialistica in Conservati- va e/o Pedodonzia interessato a utilizzare la struttura per propri pazienti. Per contatti: dr. Alessandro Abrate - Tel.: 011.540457 Medico odontoiatra cerca per il proprio avviato studio dentistico in provincia di Caserta medico e/o odontoiatra esperto in medicina estetica del volto (tba, filler, peeling ecc.) Tel.: 0823.795147 o 0823.845326 Giovanni Bona Clinical Group ricerca per i suoi studi in provincia di Torino un odontoiatra di comprovata esperienza. Tel.: 0121.379900 – 0121.025120 STUDI Offerte Elegante studio dentistico a Firenze affitta stanza attrezzata a collega con clientela propria, preferibilmente con esperienza in chirurgia per possibile collaborazione. Per contatti: 055.490360 Cedesi in Roma quartiere Trieste, studio odontoiatrico a norma. Attrezzatissimo, arredatissimo, elegante, 2 unità operative. 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Pagamento da effettuarsi sul c/c postale n. 65700361 o con assegno intestato a: TU.E.OR. da far giungere in redazione assieme all’annuncio, al seguente indirizzo: Tu.e.or. srl - c.so sebastopoli, 225 - 10137 Torino - Tel. 011 19715665 - Fax 011 19715882 Nome ______________________________________ Cognome __________________________________________________________________ Indirizzo ________________________________________________________________________________________________________________ Città _______________________________________Cap __________________ Prov. _______________________________________________ Tel. ________________________________________E-mail ______________________________________________________________________ SCRIVERE IN STAMPATELLO IL TESTO SPECIFICANDO NOME E COGNOME (O NOME DELLO STUDIO), INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO. __________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________ Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (nuovo codice in materia di protezione dei dati personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati. Firma ___________________________________________________________ LA DIREZIONE NON SI CONSIDERA RESPONSABILE DEL CONTENUTO DEGLI ANNUNCI Segreteria organizzativa: C.N.S. by Maxilo Srl Via Aldebaran, 11 A - 95127 Catania tel. 095/7225313 - fax 095/7225317 E-mail: [email protected] - www.maxilosrl.it Progetto di cooperazione Sede dei corsi: Università De Estomatologia Avenida Carlos, N° 3 - Ciudad Havana – Cuba I corsi si ripetono a: aprile 2011 - novembre 2011 “Implantochirurgia su Paziente” - Cuba Dr. C. Cortesini e Dr. A. Motta “Dalla tecnologia alla sala operatoria” Corso di chirurgia implantare avanzata e protesizzazione con interventi su paziente Relatori: Prof. Maurizio Franco e suoi collaboratori 1-2 aprile 2011 Sede: Sala Operatoria di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale di Castelfranco Veneto Un percorso formativo di alto livello che permette di scoprire tecnologia e ricerca applicata agli impianti dentali fino ad arrivare al loro utilizzo in sala operatoria. Con l’ausilio di materiale didattico verranno approfondite le più avanzate tecniche chirurgiche e protesiche volte alla soluzione dei casi complessi. Livello Base - Livello Avanzato L’implantologia, con le sue documentate risultanze cliniche, ad oggi rappresenta certamente una possibilità terapeutica di riabilitazione morfofunzionale dell’apparato stomatognatico a disposizione dell’odontoiatra. In questa ottica, la conoscenza degli aspetti legati alla funzione e all’estetica in implantoprotesi costituisce premessa obbligatoria per una corretta terapia riabilitativa. È con piacere, perciò, che si presenta questo corso eminentemente pratico presso l’Università dell’Havana, rivolto alla professione, con lo scopo di far partecipare il corsista in prima persona alla risoluzione delle varie problematiche chirurgiche. “Il trattamento dei tessuti molli in Parodontologia e Implantologia” su paziente - Cuba I corsisti potranno assistere in prima persona all’esecuzione di alcuni interventi dal vivo in sala operatoria. Dr. S. Parma Benfenati Il corso si rivolge sia a chi non pratica quotidianamente la chirurgia implantare e vuole apprendere tecniche ricostruttive che permettano la soluzione dei casi più complicati, sia ai professionisti che già praticano la chirurgia implantare ma vogliono sviluppare conoscenze ed approcci di grado avanzato. Il ruolo della chirurgia mucogengivale in Parodontologia ed Implantologia; Tecniche di prelievo di tessuto molle dal palato; Lembi e Suture. Inoltre, il corso fornirà all’Odontoiatra maggiori competenze a livello protesico. I corsisti, nel numero massimo di 4 per gruppo, effettueranno direttamente su pazienti gli interventi, e a turno svolgeranno il ruolo di assistente e di ferrista in altri interventi.