UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Metodi e tecniche di analisi dei processi psicologici “SENTIRSI BRILLO” Un progetto di prevenzione dei comportamenti alcol-correlati Prof.ssa Paola Nicolini Dott.ssa Sabrina Pandolfi 15 Marzo 2012 IL PROGETTO PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE DALL’ABUSO DI SOSTANZE ALCOLICHE Ambito Sociale n.8 comuni [Senigallia (AN)] Risorse finanziarie Regione Marche per progetti prevenzione Collaborazione sinergica condivisione degli interventi e del lavoro svolto a.s. 2006/2007 a.s. 2007/2008 Destinatari preadolescenti Adolescenti (Cultura giovanile) Metodologia della ricerca-azione 15 marzo 2012 Alcol = droga legale Tema del Sé Atteggiamento di rispetto IL PROGETTO • Approccio psico-sociale – relazioni dirette e implicanti con i destinatari – far emergere i significati – strumenti per raccogliere dati ma anche per attivare conoscenze e stimolare la riflessione nei partecipanti (R.A.) • Radicato nel territorio • Partecipativo – interattivo 15 Marzo 2012 IL PROGETTO : FINALITÀ E OBIETTIVI • Aumentare la consapevolezza del rischio connesso con il consumo di sostanze alcoliche • Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati • Sostenere i giovani che scelgono di astenersi dal bere • Mettere a disposizione strumenti che identifichino la popolazione scolastica maggiormente a rischio • Aumentare la percezione della problematicità connessa al consumo di alcol • Avviare i giovani al controllo dei propri comportamenti di uso/abuso 15 Marzo 2012 IL PROGETTO : OBIETTIVI pensati per i preadolescenti • Rilevare le rappresentazioni condivise legate all’alcol • Esplicitare i significati relativi all’uso/abuso • Avere maggior consapevolezza rispetto alle differenze tra uso e abuso • Aiutare gli adulti a capire le idee dei preadolescenti riguardanti il bere • Accrescere la capacità degli adulti di avvicinarsi al mondo dei giovani (capirli e accompagnarli) 15 Marzo 2012 IL PROGETTO : OBIETTIVI pensati per gli adolescenti • Suscitare l’attenzione alla conoscenza di sé • Sostenere una maggiore consapevolezza del modo in cui percepiscono se stessi (imm.diretta) e del modo in cui pensano di essere percepiti (imm.riflessa) 15 Marzo 2012 IL PROGETTO : OBIETTIVO centrale/trasversale Sostenere una visione REALISTICA e DIFFERENZIATA dell’immagine di sé fornendo occasioni per - mentalizzare i propri punti di forza e di debolezza - comunicare tra pari gli aspetti problematici Ricaduta positiva della CONSAPEVOLEZZA DI SÉ se : - ATTENTA : ascoltarsi, riconoscere e CONOSCENZA DI SÉ= capacità di entrare dare un nome a quanto accade nel in relazione con gli altri per confrontarsi e proprio mondo interno cooperare; elemento cardine della - PAZIENTE: accogliersi con serenità, propria salute psichica e fisica senza lasciarsi imbrigliare dalle reazioni emotive negative - BENEVOLA: gli aspetti negativi di sé vengono accolti/accettati come parte integrante del proprio sviluppo 15 Marzo 2012 TENUTO CONTO CHE Sarà capace di conoscersi e riconoscersi se saprà distinguere gli aspetti positivi da quelli negativi della propria identità, avrà cioè aspettative realistiche su di sé saprà gratificarsi di fronte ai successi e accogliere gli insuccessi, sceglierà percorsi di vita consoni ai propri desideri e capacità. 15 Marzo 2012 Strumenti MAPPA CONCETTUALE * Modo schematico di rappresentare idee, informazioni, associazioni riguardo un concetto dato come riferimento * Rendere visivamente l’organizzazione delle idee, * coinvolgimento * leggibile a distanza di tempo * coinvolgimento relativo delle competenze linguistiche Coinvolgimento (..nei panni di…) Confronto (farsi/disfarsi idee) Presa di decisione (attivarsi per…) QUESTIONARIO A domande aperte (maggiore libertà e spontaneità) e a risposta multipla. FOCUS GROUP Sperimentarsi come persone che ricevono e danno feedback sulle proprie e altrui caratteristiche Gruppo classe = gruppo di lavoro -Sperimentarsi capaci - Scoprirsi bisognosi dell’altro AUTOPRESENTAZIONE (ciò che uno dice di pensare di essere) = è una descrizione di sé riferita ad un interlocutore esterno in quanto risulta da una riflessione su invito [Zuczkowski, 1976] 5 domande, su fogli diversi, hanno costituito il protocollo di autopresentazione. - Esprimersi rispetto l’immagine che hanno di sé - individuare le qualità con cui si descrivono 21 marzo 2011 - valorizzare gli aspetti positivi che emergono nel racconto di sé Attuazione del progetto 1 ªannualità a.s. 2006/2007 2 ª annualità a.s. 2007/2008 II° superiore III classi I.C. I° superiore III classi I.C. Studenti coinvolti I.C. 550 Studenti coinvolti sc. Sup. 519 Studenti coinvolti I.C. 468 Studenti coinvolti sc. Sup. 715 8 incontri finali di restituzione con i genitori (partecipazione esigua) 5 incontri finali di restituzione con i genitori (partecipazione esigua) 15 Marzo 2012 Attuazione del progetto scuola media inferiore • Contratto di lavoro con gli insegnanti Coinvolgimento: nella fase preliminare di illustrazione del progetto, nelle attività in classe come osservatori e nella gestione delle dinamiche della classe (facilitare la partecipazione degli studenti) • Attività previste in classe – 3 incontri (1 h ciascuno) 1 * Illustrazione del lavoro – anonimato privacy * Somministrazione questionario – 3 fogli, uno alla volta, ritirati tutti insieme; tempo necessario, ascolto impressioni a caldo Rilevare punti di vista 2 3 * Mappe concettuali in piccoli gruppi * Raggruppare le parole in categorie (non meno di quattro) * Ogni gruppo illustra il proprio elaborato al resto della classe 21 marzo 2011 * Discussione sui temi emersi nel 1° e nel 2° incontro Riconoscere il cambiamento determinato dall’assunzione di sostanze alcoliche Analisi dei dati raccolti con m.c. Criterio semantico – categorie emerse Luoghi e situazioni : bar capodanno ospedale compleanno ristorante feste pub ultimo giorno di scuola sabato sera Persone : amici giovani polizia alcolisti anonimi Stati d’animo: allegria non reale, bisogno di sfogarsi, angoscia, solitudine, odio Sensazioni: confusione, distrazione, divertimento, eccitazione, ubriachezza Cause: bisogno di sfogarsi, dispiacersi, essere figo, essere fuori di sé, essere una nullità, fare il matto, ira, bere per dimenticare, non amare la vita, delusione Nell’alcol cerchiamo: botta di vita, brivido, divertimento, eccitazione, far colpo, ti fa sembrare chi sa chi, insicurezza, sbornia Conseguenze: disoccupato, salute a rischio, rissa, morti, ubriachi, vomito, allucinazioni, mal di testa, rimorsi, violenza, perdita di amicizia, follia,dare da matto, voglia di sentirsi adulti Rimedi: aiuto, alcolisti anonimi, comunità terapeutiche, non seguire gli altri, sapersi regolare, non serve. 21 marzo 2011 Motivazioni principali Un aiuto a superare la timidezza L’inadeguatezza nella relazione con gli altri/altro sesso La possibilità di non pensare La possibilità di allontanare pensieri tristi e paure Conseguenze Perdita di controllo, morte, felicità momentanea, dipendenza, incidenti, incoscienza 15 Marzo 2012 Analisi dei dati raccolti con il questionario 4 categorie cambiamento FISICO: ancorati a sensazioni corporee. Concordano sul fatto che il cambiamento fisico è pericoloso ma si ipotizza l’esistenza, sullo sfondo, di falsi pregiudizi cambiamento COGNITIVO: processi mentali e del pensiero coinvolti nelle alterazioni dovute all’assunzione di alcol. Pensare alle conseguenze, a soluzioni alternative cambiamento EMOTIVO-AFFETTIVO: emozioni a valenza positiva e negativa. Volersi sentire accettato e riconosciuto cambiamento SOCIALE-RELAZIONALE: effetto sul modo di comportarsi, relazionarsi e affrontare gli altri. 2 dimensioni di significato: le azioni dirette al altri/cose; interpretazioni sulle motivazioni che spingono ad assumere sostanze alcoliche. Rapporto con l’appartenenza ad un gruppo (scarsa fiducia in sé uniformarsi a un’immagine richiesta dall’esterno) 15 Marzo 2012 Cambiamento FISICO • • • • • • • • • • • • • Trasgressione = Gli scoppia la testa oltrepassare i limiti Sente di vomitare Non riesce a reggersi in piedi Ha mal di stomaco, una specie di sonnolenza, sta molto male, inizia a sbandare Morte Incidenti Arrivi a fare cose pericolose per te e per gli altri Diventi aggressivo Violento Non riesci più a controllarti Falsi pregiudizi Ti senti più rilassato Occhio benevolo degli adulti verso l’ubriacatura, Ti senti calmo vista come una ragazzata Si sente bene, più vivace o un divertimento 15 Marzo 2012 Cambiamento COGNITIVO • • • • • • • • • • • Stretto legame tra sviluppo cognitivo e affettivo Fa qualunque cosa senza pensare alle conseguenze Non capisce più ciò che è razionale e giusto Non si è consapevoli di quello che si fa SFIDA all’adulto e all’ambiente – Non pensa molto prima di fare le cose desiderio Non ha un ragionamento normale indipendenza Non si capisce più quello che si fa Entra in un mondo falso dove gli sembra tutto più bello valvola di sfogo vs percezione della L’alcol ci fa dimenticare i problemi e le preoccupazioni pesantezza delle Ne fai uso quando ti senti imcompleto e ti manca qualcosa attenzioni e aspettative Beve per togliersi la solitudine dalla testa Dopo si ritroverà sempre insoddisfatto, pieno di odio, e di essere solo al mondo • Si sente di poter fare tutto ciò che vuole senza che nessuno lo possa fermare • Dopo aver bevuto si è scrollato di dosso tutte quelle responsabilità che gli erano state imposte 15 Marzo 2012 Cambiamento EMOTIVO-AFFETTIVO • Si sente: Forte Soffermarsi sulle Allegro valenze negative Felice In paradiso • In un primo momento si sente allegro, felice, forte, ma quando inizia a tornare in sé starà male • Felicità apparente Uso di sostanze alcoliche • Che gli è piaciuto e lo rifarebbe per sentirsi più gradevoli • Superare la tristezza, la solitudine e disinibiti, per migliorare • Sentirsi più grandi l’immagine di sé con gli altri • Più fighi dopo aver bevuto • Crede di attirare l’attenzione di qualcuno Ruolo dei pari/identificazione 15 Marzo 2012 • • • • • • • • • • • Cambiamento SOCIALE-RELAZIONALE Fare a botte Comportamenti Risse violenti e illeciti Può rompere le cose Si rischia di danneggiare chi abbiamo intorno Essere “figo” Sperimenta parti di sé di cui sta cominciando a Bullismo essere consapevole Contrasto interiore tra Ha bisogno di aiuto sentimenti e desideri Si crede un dio di natura opposta Secondo me si sente grande e vuol farti invidia Si lascia andare…può fare tutto ciò che vuole Alle volte fa cose che neanche vuole fare ma che in quel momento si sente di fare • Ha degli atteggiamenti che non fanno parte del suo carattere • Si sente di aver fatto qualcosa magari nuova più grande e importante rispetto agli altri. Forma di 15 Marzo 2012 trasgressione/rottura rispetto alle regole adulte Alcune considerazioni • Idea comune condivisa emergente del bere cultura giovanile : l’uso/abuso di alcol si inserisce come comportamento negativo, rischioso ma al tempo stesso con valore positivo Solo il bere molto porta a perdere il controllo della situazione --- la non pericolosità e il basso rischio sono legati ad un uso controllato (essere brilli ma non troppo) • Ottimismo irrealistico o ingiustificato : credenza a percepirsi immuni dai pericoli rispetto ad altri nella medesima situazione; sottovalutare rischio personale; si crede di non essere soli a correre dei rischi (condivisione con altri) • Valutazione positiva del rischio e della capacità di saper rischiare 15 Marzo 2012 • …far riflettere che l’assunzione di sostanze alcoliche ha il potere di trasformare una sensazione e un’emozione nel suo opposto --- diversi livelli di cambiamento tra loro interrelati--- il RISCHIO è forte a qualsiasi livello di consumo • Fornire esperienze alternative sperimentarsi in situazioni difficili ma guidate • Adulti = fornire feedback quotidiani utili alla formazione del sé 15 Marzo 2012 La voce degli adolescenti nella scuola media superiore • Contratto di lavoro con gli insegnanti - conoscere obiettivi del lavoro e maturare la consapevolezza dell’importanza della loro presenza nella classe - osservatori partecipanti – indicazioni sulle modalità di collaborazione • Attività previste in classe – 3 incontri (1 h ciascuno) 1 *Questionario di autopresentazione (ciò che ritenevano più rilevante nel comunicare se stessi) *Confronto tra ragazzi a partire dalle impressioni a caldo Avviare una riflessione su di sé, sul modo di relazionarsi,… 2 * Presentazione dei tipi di cambiamento tematizzato riguardo al passaggio dalla preadolescenza all’età adulta * Individuare un titolo per ciascun raggruppamento e discuterne in classe I vissuti espressi sono normali momenti dello 21 marzo 2011 sviluppo, funzionali alla 3 * Partecipazione degli Alcolisti Anonimi. * 3 fasi: piccoli gruppi (cartelloni) + illustrare l’elaborato + gli A.A. rispondevano alle domande formulate dai ragazzi Questionario di autopresentazione Parla di te: come pensi di essere? (imm.dir.) A tuo parre cosa pensano di te i tuoi familiari? (imm.rifl.) Che cosa apprezzano più in te? Che cosa apprezzano di meno? Come parlano di te i tuoi famigliari? A tuo parere cosa pensano di te i tuoi amici? Che cosa apprezzano più in te? Che cosa apprezzano di meno? Come parlano di te i tuoi amici? A tuo parere cosa pensano di te i tuoi insegnanti? Che cosa apprezzano più in te? Che cosa apprezzano di meno? Come parlano di te i tuoi insegnanti? A tuo parere cosa pensano di te i tuoi compagni di classe? Che cosa apprezzano più in te? Che cosa apprezzano di meno? Come parlano di te i tuoi compagni 15diMarzo classe? 2012 Analisi dei dati • Nelle autopresentazioni riportavano spesso gli stessi argomenti: – – – – La ricerca di nuovi equilibri nei rapporti col mondo e col proprio Sé L’antinomia tra l’essere adulti e l’essere ancora bambini L’incremento dell’interesse verso i sentimenti e gli stati d’animo Crescenti incertezze dovute ad un’identità che muta evolvendo 5 linee evolutive verso il cambiamento nell’immagine di Sé 1. DALL’ESTERNO ALL’INTERIORITÀ 2. dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO 3. dal NOTO all’IGNOTO 4. dal semplice al COMPLESSO 5. assunzione della MASCHERA 15 Marzo 2012 DALL’ESTERNO ALL’INTERIORITÀ Passaggio da una descrizione centrata su aspetti fisici e sul richiamo alle azioni Sono alto, magro e ho gli occhi verdi. Mi piace andare in bici e giocare a pallone. ad una descrizione legata a dimensioni interne Sono una ragazza dolce e abbastanza carina, penso di essere intelligente e sensibile, di solito sono disponibile con gli altri. un mio difetto è che mi offendo facilmente anche se a volte non lo do a vedere per paura di risultare antipatica. Spesso sono lunatica e un po’ strana, per questo ogni tanto preferisco starmene da sola piuttosto che uscire sempre con gli amici. 15 Marzo 2012 Dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO Dal “qui e ora” ad una tripartizione del tempo per proiettarsi in avanti e programmare il proprio futuro … fermi in tempo presente Sono un ragazzo di 13 anni, che frequenta il primo superiore, nonostante sia un anno più piccolo. I miei sport preferiti sono il calcio e il basket. Ho un cane e un gatto e una sorella più piccola di me. …sono molto legata ai miei genitori, con loro sto molto bene, trascorro volentieri del tempo a casa perché nel pomeriggio faccio i compiti, il sabato esco e vado a catechismo. …blocco evolutivo Sono uno che vive il presente. Vorrei che il tempo si fermasse per rimanere così. …il pensiero di essere grande, con tante responsabilità, mi spaventa. … in uno stato di movimento Prima io ero molto ribelle, svogliato e disinteressato e adesso sono molto cambiato – mi spaventa un po’ il fatto di crescere, di avere troppe 15 Marzo 2012 respindabilità Dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO Il futuro… imprevedibile, vago, incerto, mutevole Io ancora non mi conosco bene. Infatti a questa età comincio a conoscermi, a capire come sono, com’è il mio carattere, il mio stile, il mio modo di pensare. Mi sto accorgendo che sto cambiando. Forse sono i primi passi dell’adolescenza. … la comparsa di un’attività riflessiva, di pensare alle conseguenze delle proprie azioni anche in un’ottica di futura A questa età non sono più un bambino, penso a quello che faccio e alle cose che dico. Non sono sempre quello che dicono i miei genitori perché voglio pensare con la mia testa e prendere delle decisioni da solo. Posso commettere degli errori: è umano no? A volte mi rendo conto di essere troppo critico con gli altri e severo con me stesso e questo mi crea qualche problema perché non vengo capito. 15 Marzo 2012 Dal NOTO all’IGNOTO Senso di insicurezza, incertezza, smarrimento circa se stessi e il mondo esterno. I cambiamenti fisici generano questo stato… Non so se agli altri piaccio fisicamente… Non so come rispondere a questa domanda… forse sono una persona troppo a volte partecipe, ma non saprei 15 Marzo 2012 Dal SEMPLICE al COMPLESSO Prima : conoscenza di sé più semplice e meno categorizzata Ora: conoscenza arricchita da molti elementi che rendono complessa e ricca la propria identità. Parti di sé contrastati, sentimenti opposti, comportamenti discordanti…allargare il proprio pensiero. Penso di essere simpatica, socievole, ma a volte quando mi gira posso essere borbottona e cattiva, sono anche abbastanza socievole e disponibile, ma anche molto permalosa e lunatica. Essendo entrata ora nell’adolescenza ho sempre cambiamenti di umore In questo momento sono felice, anche se a volte divento triste senza saperne la motivazione Alcuni pensano che sono simpatico, altri che sono antipatico Mi comporto bene solo quando voglio io, sono simpatico e intelligente quando voglio io Ho atteggiamenti diversi a seconda delle persone che mi circondano 15 Marzo 2012 Assunzione della MASCHERA Riferimenti espliciti a parti di sé che servono a nascondere il lato più profondo della propria natura Mi vergogno di mostrare agli altri che sono triste, per questo con i miei amici faccio sempre finta di essere felice Ultimamente mi sento molto confusa ma fingo di ostentare sicurezza in quello che faccio, per paura che gli altri se ne accorgano. È inutile che io dica ai miei di essere triste, tanto loro non lo capirebbero, allora faccio l’indifferente così nessuno mi chiede niente. Io di me penso che ho delle qualità, ma per paura di sbagliare queste qualità non le faccio vedere. Maschera: è un meccanismo psicologico adattivo utile nella relazione con l’ambiente, nell’interazione tra bisogni personali e richieste personali, tra desideri e reali possibilità (Nicolini,1999) - RISCHIO = carattere permanente nel fare ricorso ad essa… identificarsi con la maschera stessa 15 Marzo 2012 Le idee dei genitori • Questionario strutturato (+ lettera di presentazione sottoscritta dai DS), anonimo, 2ª annualità • Conoscere le idee dei genitori sull’uso/abuso di sostanze alcoliche dei giovani • Restituire in modo mirato i risultati del questionario in modo che la famiglia possa avere maggiore conoscenza e consapevolezza di come i ragazzi affrontano questa problematica 15 Marzo 2012 Questionario - 5 domande 1. Secondo lei, i ragazzi delle scuole medie(superiori) bevono? Sì No qualche volta 2. Se sì, quando? nel fine settimana durante la settimana solo in occasioni particolari 15 Marzo 2012 Opinione rispetto alla possibilità che i ragazzi bevano e alla frequenza. 3. Secondo lei per quale motivo alcuni ragazzi si avvicinano all’alcol? Quando vogliono rilassarsi Sì No Quando sono alle feste/pub/discoteche Quando vogliono socializzare con persone nuove Quando litigano in famiglia Quando si sentono tristi, depressi e/o incompresi Quando si sentono annoiati Quando vogliono allontanare il peso delle responsabilità Quando le cose sembrano andare tutte storte Quali motivi determinano Quando devono fare una scelta importante l’avvicinarsi Quando devono affrontare una situazione nuova all’alcol Quando vogliono sentirsi grandi Quando vogliono sentirsi forti Altro (specificare)……………………………………………………………………………………… 15 Marzo 2012 4. Come reagirebbe se un genitore le confidasse che il proprio figlio beve?.................................................................................. 5. A suo avviso cosa possono fare le istituzioni locali per la prevenzione dell’alcoldipendenza?............................................. Maggior libertà di espressione e possibilità di far emergere situazioni rispetto alle quali non sono state volutamente formulate affermazioni precise 15 Marzo 2012 Secondo lei i ragazzi delle scuole medie (superiori) bevono? Genitori istituti comprensivi Genitori scuole superiori Non ritengono che i ragazzi facciano molto ricorso alle sostanze alcoliche q.v. 55,76% Convinti che bevano alcol. Sì 50,25% Unendo i “sì ” con “qualche volta” la maggioranza dei g. ritiene che i giovani bevano Quando bevono i ragazzi? Fine settimana 71,43% Secondo lei, per quale motivo alcuni ragazzi si avvicinano all’alcol? Sentirsi grandi Momenti di socializzazione Sentirsi forti Sentirsi tristi, depressi ,… Fine settimana 86,43% Momenti di socializzazione Sentirsi grandi Sentirsi forti Sentirsi tristi, depressi,… Altro: emulare, imitare gli altri,…insicurezza, debolezza, immaturità Come reagirebbe se un genitore le confidasse che il proprio figlio beve? Capire i motivi (ma non si mette in discussione se stessi come genitori) Fare ricorso a punizioni Chiedere aiuto a professionisti (sentono maggiormente il peso della loro influenza) A suo avviso cosa possono fare le istituzioni locali per la prevenzione dell’alcoldipendenza? Fornire maggiori informazioni Maggior ricorso a leggi/controlli Niente Coinvolgimento 15 Marzofamiglie 2012 Capire i motivi Fare ricorso a punizioni Chiedere aiuto a professionisti Non so (demotivazione all’intervento diretto, impotenza o difficoltà di intervenire) Fornire maggiori informazioni Maggior ricorso a leggi/controlli Non risponde Coinvolgimento famiglie Analisi dei dati • Diversa distribuzione delle risposte tra i genitori dei figli degli I.C. e quelli delle sc.sup. • Discrepanza tra le idee degli adulti e quelle dei ragazzi sui motivi che spingono a bere. I genitori non fanno riferimento al voler socializzare con persone nuove, al voler allontanare il peso delle responsabilità, ma ritengono che tra i motivi ci sia ad esempio il bisogno di sfogarsi, di dimenticare. • Aumenta la percezione del rischio rispetto alla propensione all’uso di sostanze alcoliche con il passaggio da un ordine di scuola all’altro • Fiducia nel potere della sola informazione (convinzione che così si responsabilizzano i ragazzi) mentre è la difficoltà nella costruzione dell’immagine di sé e del governo di sé nelle relazioni interpersonali e sociali il nocciolo del problema • Principio di DELEGA delle responsabilità – ruolo di spicco dato al fornire informazioni e all’aumentare controlli contro un minor coinvolgimento della famiglia • Incertezza nel trovare soluzioni o produrre rimedi. Probabilmente perché ci sono diverse misure preventive efficaci, più interventi che agiscono a livelli diversi sul coinvolgimento delle persone interessate. 15 Marzo 2012 “La parte non diventa il tutto” K. Lewin 15 Marzo 2012