Materiale ad Uso Didattico
Formazione dei Lavoratori sulla
Sicurezza sul Lavoro
i Rischi da Ergonomia, VDT, Elettrici
ai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08
Accordo Stato Regioni del
21.12.2011 e 22.02.2012
Spegnere il Telefonino !!
rev. 1.1
Ente Ligure di Formazione
divisione “Sicurezza”
reg. Carrà, 19/2b
17031 Albenga (SV)
tel. 0182.559636 solo per info amministrative
fax. 0182.571209
e-mail per info tecniche
ed organizzative: [email protected]
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Formazione: Francesco IMBESI
1
Ergonomia
Arredi
•
•
L’arredo e la disposizione delle apparecchiature nei locali devono
garantire il loro corretto utilizzo e permettere spostamenti agevoli
degli operatori.
La scelta dei componenti d’arredo di lavoro deve ricadere su mobili
ed apparecchiature prodotte secondo i criteri di sicurezza stabiliti
dalle norme italiane (UNI), europee (EN) o internazionali (ISO) e al
momento dell’acquisto è necessario verificare che siano dotati della
certificazione CE rilasciata dal fabbricante.
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1
Materiale ad Uso Didattico
Rischi
•
Urti contro le ante degli armadi e i cassetti
delle scrivanie e degli schedari lasciati aperti
dopo il loro utilizzo
•
Caduta di materiale disposto in modo
disordinato e non razionale sui ripiani degli
armadi o sulle mensole, ovvero cadute delle
mensole per eccesivo carico
•
Cadute per utilizzo “improprio” di sedie o dei
ripiani delle scaffalature
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3
Rischi
•
Ribaltamento
di
scaffalature
non
opportunamente fissate al muro o di schedari
non provvisti di dispositivi che impediscano la
contemporanea apertura di più cassetti
•
Cadute per urti contro attrezzature posizionate
nelle aree di passaggio o per scivolamento sul
pavimento bagnato ovvero eccessivamente
incerato
•
Rilascio della formaldeide dagli arredi
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Materiale ad Uso Didattico
Cos’è la Formaldeide?
La formaldeide è un gas incolore volatile solubile in acqua dal forte
e pungente odore ampiamente utilizzata nella produzione di resine a
loro volta usate nella produzione di pannelli. A causa di fenomeni
chimici, la formaldeide viene liberata dalla resina di cui è composto il
pannello e rilasciata nell’aria nel corso degli anni con conseguenze
dannose per la nostra salute. L’esposizione alla formaldeide può
provocare dermatiti da contatto, asma, oltre che a disturbi
psicologici e neurologici come la perdita della memoria a breve
termine.
L’ADUC (associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori)
consiglia di evitare l’acquisto di mobili con formaldeide cercando
quelli con marchio CQA-Formaldehyde E1 che contraddistingue le
produzioni di pannelli a bassa emissione di formaldeide, rispondenti
ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia.
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Condizioni di Sicurezza
•
•
L’arredo e la disposizione delle apparecchiature nei locali devono
garantire il loro corretto utilizzo e permettere spostamenti agevoli
degli operatori.
La scelta dei componenti d’arredo di lavoro deve ricadere su mobili
e apparecchiature prodotte secondo i criteri di sicurezza stabiliti
dalle norme italiane (UNI), europee (EN) o internazionali (ISO) e al
momento dell’acquisto è necessario verificare che siano dotati della
certificazione CE rilasciata dal fabbricante. Attrezzature scelte
secondo questi criteri minimizzeranno il rischio per gli utenti durante
l’utilizzo; non avranno per esempio spigoli vivi o parti sporgenti ed i
materiali saranno scelti in modo da non provocare un rilascio
significativo di sostanze chimiche pericolose.
Se si scopre o si sospetta di avere mobili che rilasciano
formaldeide, il consiglio è di migliorare la ventilazione
(mantenendo un’umidità pari al 40% - 60%) e utilizzare piante
(come la dracena, l’aloe, il crisantemo, il giglio, il ficus ecc.) che
per la loro natura sono in grado di metabolizzare sostanze chimiche
pericolose presenti nell’aria delle stanze.
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Materiale ad Uso Didattico
Condizioni di Sicurezza
•
•
•
I mobili devono essere mantenuti puliti e in buone condizioni, senza
difetti o schegge. Si deve verificare l’assenza di spigoli vivi e parti
sporgenti e/o taglienti e variare la disposizione degli elementi di
arredo in funzione dell’illuminazione, di eventuali ostacoli pericolosi
(es. rubinetti dei termosifoni, sportelli dei quadri elettrici) e verificare
la collocazione dei classificatori, armadi, cassetti di scrivanie e
schedari che potrebbe essere causa di urto o inciampo.
Si deve verificare la facilità di alimentazione elettrica delle
attrezzature necessarie sul piano di lavoro, cercando di evitare
attraversamenti di fili elettrici volanti.
Occorre valutare anche il peso degli arredi, in funzione della portata
di eventuali solai.
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Le Scale Portatili
L’uso sicuro della scala implica non solo avere a disposizione una
scala sicura e idonea ma anche valutare le condizioni ambientali di
utilizzo e lo stato della persona al lavoro. Per rispettare i criteri di
conformità alla normativa vigente, la scala deve essere costruita
secondo le norme UNI EN 131 . L’indicazione della norma deve
essere riportata sulla scala che sarà sempre accompagnata da un
libretto d’uso e di manutenzione.
Le cause di incidenti su scale portatili sono:
• sottovalutazione o scarsa percezione del rischio e del pericolo;
• problemi di vertigini e di equilibrio;
• affaticamento muscolare e osseo;
• scivolamento della scala nella parte superiore;
• scivolamento della scala alla base;
• appoggio instabile della scala;
• oggetti appoggiati sulla scala e loro caduta;
• scarsa visibilità e/o problemi di vista;
• problemi di udito e/o di esposizione al rumore;
• contatti con conduttori elettrici.
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Materiale ad Uso Didattico
Le Scale Portatili
Come collocarla
- Una scala a pioli, se troppo inclinata, può scivolare, se troppo dritta
può ribaltarsi. La giusta inclinazione è un angolo di circa 60-70 gradi,
ovvero: piede corrispondente a ¼ dell’altezza del piano servito o
dell’altezza della scala stessa se è a parete.
Occorre controllare sempre i punti di appoggio inferiore e superiore, che
devono essere:
• piani;
• non scivolosi, irregolari o cedevoli;
• allo stesso livello.
- Non collocarla mai contro o vicino a porte
- Usare scale di altezza adeguata al punto che si vuole raggiungere.
- I montanti devono sporgere di almeno un metro oltre il piano di arrivo.
Se la scala non sporge sufficientemente, va allungato almeno di un
metro un montante,oppure si deve assicurare l’arrivo con barre di
appiglio per le mani.
- Non usare mai scale per fare degli impalcati, anche se di fortuna, o per
congiungere piani orizzontali
- In caso di vertigini cercare punti d’appoggio al di fuori della scala
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Il Videoterminale
•
Art. 173 – Definizioni (videoterminale, posto di lavoro e lavoratore)
– Videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a
prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato
– Posto di lavoro: l’insieme che comprende le attrezzature munite
di videoterminale, eventualmente con tastiera o altro sistema di
immissione dati, ovvero software per l’interfaccia uomomacchina, gli accessori opzionali, la sedia, il piano di lavoro,
nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante.
•
Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di
videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore
settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art. 175.
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Riferimenti Normativi
• Art. 174 (Obblighi del datore di lavoro);
- analisi delle postazioni di lavoro con particolare riguardo:
• ai rischi per la vista e per gli occhi;
• ai problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o
mentale;
• alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
- adozione delle misure appropriate.
•
Art. 177 (Formazione e informazione). Modalità di svolgimento
dell’attività; misure di protezione.
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Riferimenti Normativi
Art. 175 (Svolgimento quotidiano del lavoro). Interruzioni
del lavoro.
•
•
Il lavoratore ha diritto ad una pausa ovvero cambiamento di attività
con modalità stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale
o comunque di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione
continuativa al videoterminale.
Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite
temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne
evidenzi la necessità.È comunque esclusa la cumulabilità delle
interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro.
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Materiale ad Uso Didattico
Riferimenti Normativi
Art. 175 (Svolgimento quotidiano del lavoro). Interruzioni
del lavoro.
•
•
Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di
attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono
considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non
possa abbandonare il posto di lavoro.
La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di
lavoro e, come tale, non è riassorbibile all'interno di accordi che
prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro.
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Riferimenti Normativi
Art. 176 (Sorveglianza sanitaria). Visita medica per
stabilire se il lavoratore è idoneo;periodicità delle
visite di controllo.
• Il dirigente in sede di distribuzione dei carichi di lavoro
individua i lavoratori videoterminalisti.
• I lavoratori sono preventivamente sottoposti ad una visita
medica per evidenziare eventuali malformazioni
strutturali e ad un esame degli occhi e della vista
effettuati dal medico competente. Qualora l'esito della
visita medica ne evidenzi la necessità, il lavoratore è
sottoposto ad esami specialistici.
• Il medico competente stabilisce l’idoneità del lavoratore
alla mansione di videoterminalista.
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Materiale ad Uso Didattico
Riferimenti Normativi
Art. 176 (Sorveglianza sanitaria). Visita medica per stabilire
se il lavoratore è idoneo;periodicità delle visite di
controllo.
•
•
•
La periodicità delle visite di controllo, fatti salvi i casi particolari che
richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente, è
biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni e
per i lavoratori che abbiano
compiuto il cinquantesimo anno di età, è invece quinquennale negli
altri casi.
Il lavoratore è sottoposto a controllo oftalmologico a sua richiesta,
ogniqualvolta sospetti una sopravvenuta alterazione della funzione
visiva, confermata dal medico competente.
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Riferimenti Normativi
•
D.Lgs. n. 81/08 All. XXXIV Prescrizioni minime per l’uso dei VDT
Prescrizioni minime per’
1. Attrezzature
• Schermo;
• Tastiera;
• Piano di lavoro;
• Sedile di lavoro.
2. Ambiente
• Spazio;
• Illuminazione;
• riflessi e abbagliamenti;
• Rumore, calore e radiazioni;
3. Interfaccia elaboratore/uomo
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Materiale ad Uso Didattico
Riferimenti Normativi
• D.Lgs. 626/94 (abrogato)
Art. 56 comma 3 - Il Ministero del Lavoro…
.. stabilisce con decreto una guida d’uso dei videoterminali
•
Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in data
2 ottobre 2000
• Linee guida d’uso dei videoterminali
NON CI SONO ELEMENTI PER RITENERE CHE SIA STATO
ABROGATO
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I Principali Rischi
I principali problemi sono riconducibili a:
Posizione di lavoro
DISTURBI MUSCOLO - SCHELETRICI
dolori muscolari alle spalle, braccia, mani
collo e schiena, intorpidimento, senso di peso
Illuminazione
DISTURBI OCULO - VISIVI
Astenopatia
bruciore,lacrimazione, visione
sdoppiata, visione annebbiata
Carico di lavoro
STRESS
mal di testa, irritabilità, insonnia, ansia,
depressione
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Materiale ad Uso Didattico
Postazione di Lavoro
•
Composta da:
• Piano di lavoro
• Sedile
• Schermo
• Tastiera e mouse
• Altre periferiche
•
Per ogni elemento della postazione di lavoro vengono definiti dei
requisiti di sicurezza
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Postazione di Lavoro
Il piano di lavoro
• deve avere superficie
sufficientemente ampia per disporre
i materiali necessari e le attrezzature
(video, tastiera, ecc.) e consentire
un appoggio per gli avambracci
dell'operatore davanti alla tastiera,
nel corso della digitazione;
• deve avere profondità tale da
assicurare una corretta distanza
visiva dallo schermo, tenendo
presente che schermi di grandi
dimensioni richiedono tavoli di
maggiore profondità;
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Materiale ad Uso Didattico
Postazione di Lavoro
Il piano di lavoro
• deve avere colore della superficie
chiaro, possibilmente diverso dal
bianco, ed in ogni caso non riflettente;
• deve avere stabilità e altezza, fissa o
regolabile, indicativamente fra 70 e 80
cm;
• deve avere uno spazio idoneo per il
comodo alloggiamento e il movimento
degli arti inferiori e per infilarvi il sedile.
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Postazione di Lavoro
Sedile di lavoro
• Deve essere di tipo girevole,
saldo contro slittamento e
rovesciamento, dotato di
basamento stabile o a
cinque punti di appoggio;
• Deve disporre del piano e
dello schienale regolabili in
maniera indipendente così
da assicurare un buon
appoggio dei piedi ed il
sostegno
della
zona
lombare;
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Postazione di Lavoro
Sedile di lavoro
•
•
•
Deve avere i bordi del piano
smussati, in materiale non troppo
cedevole, permeabile al vapore
acqueo e pulibile;
Deve
essere
facilmente
spostabile anche in rapporto al
tipo di pavimento;
Qualora fosse necessario, dovrà
essere dotato di un poggiapiedi
separato, per far assumere una
postura adeguata agli arti inferiori
dell'operatore.
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Postazione di Lavoro
Schienale
•distanza dal piano del sedile di 13.5-20 cm
•altezza : 20-40 cm
•larghezza: 30 cm
•raggio di curvatura: 80 cm
•l’inclinazione ottimale è di 3-5°in senso
antero-posteriore e verso il basso
Braccioli
non sono indispensabili, tuttavia permettono un maggiore comfort.
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Materiale ad Uso Didattico
Postazione di Lavoro
Schermo
•Deve essere Orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente.
• Caratteri nitidi,di grandezza sufficiente con spazio adeguato tra
caratteri e linee.
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Postazione di Lavoro
Schermo
• Immagine stabile e brillantezza e contrasto facilmente regolabili per
adattarle all’illuminazione dell’ambiente di lavoro in modo da evitare
riflessi.
• Schermo davanti a sé per evitare torsioni di collo e schiena •
Distanza dagli occhi la maggiore possibile purché i caratteri si
leggano chiaramente ( 50-70 cm).
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Postazione di Lavoro
Tastiera
•inclinabile e dissociata dallo schermo
•permettere l’appoggio degli avambracci (15-20cm)
•di fronte allo schermo
•superficie opaca
•simboli dei tasti leggibili
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Postazione di Lavoro
PC portatili
L’impiego prolungato dei computer portatili necessita della
fornitura di una tastiera e di un mouse o altro dispositivo di
puntamento esterno nonché di un idoneo supporto che consenta
il corretto posizionamento dello schermo.
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Materiale ad Uso Didattico
Postazione di Lavoro
Il mouse e altri dispositivi
Il mouse deve essere posizionato sullo stesso piano della tastiera,
vicino a questa, per evitare posizioni scorrette del braccio e del
polso.
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Illuminazione
• L’illuminazione del posto di lavoro
deve essere tale da garantire una
sufficiente illuminazione del piano
di lavoro.
• Particolare attenzione deve essere
posta alla disposizione delle fonti
di luce rispetto allo schermo!
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Materiale ad Uso Didattico
Illuminazione
• Vanno evitate sia fonti
di luce che colpiscano lo
schermo,
causando
riflessioni negli occhi
dell’operatore, sia fonti
di luce intensa dietro lo
schermo,
che
colpiscono gli occhi
dell’operatore ponendo
lo schermo in ombra per
contrasto
con
la
luminosità di fondo.
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Illuminazione
Corretto orientamento
•
Occorre posizionare il monitor in
modo da avere le finestre né di
fronte, né di spalle e l’illuminazione
artificiale al di fuori del campo
visivo.
•
L’illuminazione
artificiale
dell’ambiente
deve
essere
realizzata con lampade a tonalità
calda
provviste
di
schermi
antiriflesso ed esenti da sfarfallio;
in questo modo si eviteranno
fenomeni
fastidiosi
di
abbagliamento e di riflessione ed
inutile affaticamento visivo.
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Materiale ad Uso Didattico
Illuminazione
Corretto orientamento
•
Occorre dotare le finestre del
locale di idonei dispositivi di
oscuramento
(veneziane
o
tende orientabili a moduli
verticali in tessuto ignifugo) che
consentano
all’occorrenza,
l’attenuazione
della
luce
naturale e l’eliminazione degli
eventuali riflessi presunti sullo
schermo
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Illuminazione
Riflessi
Si devono preferire fonti di luce con luce bianco-neutra o bianco a
tonalità calda. Non devono verificarsi nel campo visivo
disomogeneità di luminosità, perchè costringono gli occhi a un
continuo riadattamento alle diverse condizioni di luce. Le pareti
devono essere chiare.
Vanno evitate le riflessioni, proveniente da altre superfici illuminate
(pareti, mobili, pavimenti, fogli, ecc..) in quanto questi riflessi
riducono la visibilità dei caratteri, causando un maggiore
affaticamento visivo.
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Materiale ad Uso Didattico
Ambienti di Lavoro
Spazio operativo
Attorno alla postazione di lavoro ci deve essere lo spazio sufficiente
ad accedere comodamente, per permettere cambi di postura e per i
movimenti operativi;
Rumore
Il rumore deve essere al di sotto di una soglia che non disturbi
l’attenzione e la comprensione della comunicazione verbale
Microclima
Temperatura e umidità dell’aria devono rimanere nei limiti di
comfort.
Non ci devono essere correnti d’aria.
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Microclima
La percezione termica all’interno di un ambiente confinato dipende
da parametri misurabili (temperatura, umidità, ventilazione e calore
radiante) e da parametri legati alla persona quali il tipo di attività
svolta e l’abbigliamento.
In letteratura sono riportati parametri che, se applicati, consentono
di realizzare condizioni di benessere per lavoratori che svolgono
attività di tipo sedentario e che abbiano abbigliamento adeguato, si
noti però che il benessere termico è una sensazione soggettiva
pertanto vi sarà sempre una percentuale di soggetti insoddisfatti.
I valori sono:
• temperatura estiva compresa tra 23 o e 27 oC;
• temperatura invernale compresa tra 19 e 24oC (il Regolamento
Edilizio del Comune di Bologna prevede però un intervallo
di 18 – 22 oC);
• velocità dell'aria < 0.15 m/sec;
• umidità relativa compresa tra 40 - 60%.
Buona norma sarebbe che nella stagione estiva la differenza tra la
temperatura esterna e quella interna non superi i 7°C.
Nei locali riscaldati l’umidità è generalmente inferiore al 40%
favorendo così fastidi dovuti alla secchezza degli occhi e delle prime
vie aeree.
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Materiale ad Uso Didattico
Microclima
Pur rispettando i valori indicati possono esservi alcune cause di disagio
locale:
• gradiente verticale di temperatura: la differenza di temperatura,
misurata a livello delle caviglie e della testa nella persona seduta
deve essere inferiore a 3°C;
• temperatura del pavimento: l'intervallo di comfort è abbastanza
ampio, essendo compreso tra 19°e 26°C;
• irraggiamento: in particolare se asimmetrico. L'esposizione a fonti
radianti di notevole diversità può causare disagio locale; il caso più
frequente si verifica in presenza di ampie finestre che, sia in estate
che in inverno, possono essere fonte di irraggiamento asimmetrico,
positivo o negativo;
• ventilazione: l'eccessiva velocità dell'aria rappresenta il più diffuso
fattore di disagio locale, soprattutto negli ambienti con impianti di
climatizzazione e ventilazione forzata. La sensazione di disagio è
legata a numerosi fattori quali: temperatura e velocità della corrente
d'aria, differenza di temperatura tra aria ambiente e corrente, zona
del corpo investita, tipo di lavoro svolto
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Rischio Elettrico
Gli incidenti ed infortuni dovuti all’elettricità si verificano per:
• contatto diretto;
• contatto indiretto;
• incendio od esplosione.
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Per contatto diretto si intende il contatto di
persone con una parte attiva dell’impianto,
per esempio, quando si tocca un filo elettrico
scoperto o male isolato oppure quando si
toccano con entrambe le mani i due poli
della corrente. Il corpo umano è così
sottoposto ad una differenza di potenziale
(tensione elettrica) che provoca il passaggio
di una corrente elettrica verso terra nel primo
caso e attraverso le braccia nel secondo. Ciò
produce una sensazione dolorosa (scossa
elettrica o ELETTROCUZIONE) sempre
pericolosa e talvolta letale.
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Rischio Elettrico
Per contatto indiretto si intende il contatto di
persone con una massa che non è in
tensione in condizioni ordinarie ma solo in
condizioni di guasto come per esempio
avviene quando l’isolamento elettrico di un
apparecchio cede o si deteriora, spesso in
maniera non visibile.
L’involucro
metallico
dell’apparecchio
elettrico si trova così sotto tensione e, in
caso di contatto, la persona viene
attraversata dalla corrente elettrica che si
scarica verso terra. Per prevenire tale
rischio occorre che negli edifici sia
installato un impianto di messa a terra al
fine di collegare allo stesso potenziale
tutte le masse metalliche.
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Dal collegamento a terra sono esonerati i prodotti provvisti del
simbolo con il quale la ditta costruttrice garantisce l’isolamento
rinforzato o doppio;
tutti gli altri apparecchi devono essere muniti di prese a spina con
polo o contatto per il collegamento elettrico a terra della massa
metallica: le prese a spina di tipo piatto utilizzano il polo centrale
mentre quelle di tipo rotondo (tedesche) utilizzano una lamella
laterale
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Rischio Elettrico
Oltre all’impianto di messa a terra per garantire anche la protezione
dai contatti indiretti è necessario installare a monte degli apparecchi
utilizzatori un dispositivo in grado di rilevare la dispersione di
corrente verso terra (interruttore differenziale o magnetotermico)
che interrompa il flusso di corrente elettrica prima che la stessa
assuma valori pericolosi.
Gli interruttori magnetotermici, i fusibili e gli interruttori differenziali
devono essere coordinati con l’impianto di messa a terra in modo
da garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza.
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Anche l’impianto di messa a terra deve essere installato e
verificato da personale qualificato: tale impianto è soggetto
a denuncia obbligatoria e verifica periodica. La
prevenzione dei contatti indiretti si basa sui controlli
periodici degli interruttori e dell’efficienza dell’impianto di
messa a terra.
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Rischio Elettrico
Rischi da incendio o esplosione
Per prevenire i rischi da incendio o esplosione gli impianti devono
essere protetti contro:
• il sovraccarico (ogni corrente che supera il valore nominale e che si
verifica in un circuito elettricamente sano);
• il corto circuito (ogni corrente che supera il valore nominale e che si
verifica in seguito ad un guasto) (per es. accidentale contatto fra
fase e neutro).
In entrambi i casi la protezione è realizzabile attraverso l'installazione di
interruttori automatici o di fusibili.
La protezione dalla propagazione dell'incendio è realizzabile attraverso
l'impiego di sbarramenti antifiamma, cavi e condutture ignifughe od
autoestinguenti.
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
EFFETTI DELLA CORRENTE
SULL’UOMO
•Tetanizzazione
•Arresto respiratorio
•Fibrillazione ventricolare
•Ustioni
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Ustioni
Il corpo umano si comporta come un conduttore elettrico e
pertanto il passaggio della corrente produce energia
sotto forma di calore
Le ustioni possono anche essere indirette, per esempio
per effetto di un arco elettrico o per proiezioni di corpi
incandescenti
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Rischio Elettrico
Tetanizzazione (>10 mA)
Il movimento del muscolo non è piu’ soggetto alla volontà
dell’individuo. La contrazione muscolare può quindi comportare
l’incapacità di sottrarsi all’elettrocuzione
Asfissia (30 mA)
Una possibile complicanza è la paralisi dei centri nervosi che
controllano la respirazione.
Se la corrente elettrica attraversa i muscoli di movimento dei
polmoni, la contrazione involontaria di questi muscoli altera il
normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può
morire soffocato.
In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con
prontezza, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, al
soccorso dell’infortunato
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Fibrillazione ventricolare (75 mA)
Una corrente intensa che attraversa il cuore potrebbe alterare la
sincronizzazione e il coordinamento nei movimenti del cuore con la
paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue: fibrillazione!
È l’effetto più pericoloso, dovuto alla sovrapposizione delle correnti
provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche, che, generando
delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore.
È particolarmente pericolosa nella zona ventricolare perché fenomeno
non reversibile in quanto persiste anche se lo stimolo é cessato.
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Rischio Elettrico
I rischi elettrici possono essere evitati seguendo elementari norme
di prudenza:
Inserire e togliere le spine afferrando sempre il corpo isolante,
evitando di toccare gli spinotti.
Non fare tale operazione con mani sudate o bagnate
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
I rischi elettrici possono essere evitati
seguendo elementari norme di prudenza:
Non rimuovere i contatti del collegamento a
terra delle spine, poichè in tal modo si
annulla la protezione.
Non allacciare un apparecchio di potenza
elevata ad una presa qualsiasi, servendosi di
riduzioni.
Evitare, inoltre, di effettuare collegamenti
provvisori di apparecchiature elettriche,
lampade, ecc.
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Rischio Elettrico
Il tipo di spina riportato a lato, i cui contatti di
terra sono posti ai lati sul corpo isolante, è
riscontrabile su molti tipi di apparecchi di
importazione. L’inserimento nelle prese di
produzione nazionale non consente il
collegamento a terra dell’apparecchio. E’
quindi consigliabile sostituire tali spine con
altre di produzione nazionale munite di
spinotto centrale di terra. Il suo corretto
impiego è comunque possibile con un
adattatore che assicuri il collegamento a
“terra” dell’apparecchio in uso.
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Materiale ad Uso Didattico
Rischio Elettrico
Non usare mai prese multiple
collegate tra loro onde evitare
cortocircuiti con conseguente pericolo
d’incendio.
Impiegare, se necessario, prese
multiple idonee, facendo comunque
attenzione ad evitare sovraccarichi.
Le prese multiple (ciabatte) non
devono avere più di 5 prese.
Non
effettuare
collegamenti
di
apparecchi utilizzatori direttamente a
portalampade.
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IMPIANTO SICURO
• FILI NON SCOPERTI
• IMPIANTO DI TERRA
• DIFFERENZIALE ADEGUATO ED EFFICIENTE
• PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
• PERSONALE FORMATO
• MANUTENZIONE ACCURATA
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Materiale ad Uso Didattico
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Gestione delle Emergenze
NORME GENERALI
L’emergenza è un fatto, una situazione, una circostanza diversa da
tutti gli avvenimenti che normalmente si presentano ad ogni
lavoratore e che può generare rischio.
è possibile assumere alcune misure preventive quali:
• rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere dove prescritto;
• verificare che mozziconi di sigaretta e fiammiferi siano ben spenti;
• non sovraccaricare le prese di corrente con spine multiple;
• disinserire a fine impiego le utenze elettriche e le linee o valvole;
• non manomettere, disattivare, danneggiare e utilizzare per usi
impropri impianti e dispositivi antincendio e di sicurezza;
• mantenere sgombre da ostacoli le vie di esodo e le uscite di
emergenza;
• mantenere sgombro l'accesso ai presidi antincendio (idranti, estintori
ecc.).
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Materiale ad Uso Didattico
Gestione delle Emergenze
Sempre, in caso di emergenza:
• rimanere calmi;
• informare subito l'incaricato dell'attuazione delle misure di emergenza
il quale, nel caso, attiverà l'allarme. è necessario comunicare:
a) le proprie generalità
b) la natura dell’emergenza
c) il luogo dell’emergenza
d) l’eventuale presenza di infortunati
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Gestione delle Emergenze
Se l’emergenza non è controllabile
EVACUAZIONE
Al segnale per l’evacuazione dall’edificio:
• accertarsi che chiunque sia alla propria portata stia abbandonando i
locali;
• aiutare eventuali disabili presenti o chiunque sembri in difficoltà;
• chiudere porte e finestre, se non c'è il rischio di esplosione o rilascio
tossico;
• allontanarsi rapidamente seguendo i percorsi segnalati senza correre
e spingere;
• tenersi saldamente alle ringhiere mentre si scendono le scale per non
cadere se qualcuno vi spinge;
• dirigersi verso il punto di raccolta per un riscontro visivo delle
presenze;
• il rientro nell’edificio del personale dovrà avvenire solo previa
autorizzazione del Coordinatore all’emergenza.
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Materiale ad Uso Didattico
Gestione delle Emergenze
• Non allertare direttamente Vigili dei Fuoco, Polizia, Pronto Soccorso
etc se non specificatamente previsto dal piano di emergenza.
• Non occupare le linee telefoniche.
• Non mettere a rischio la propria incolumità.
• Non usare l'ascensore se presente.
• Non tentare di recuperare oggetti personali o altro materiale.
• Non utilizzare acqua su impianti elettrici (prima di usare gli idranti
togliere la corrente).
• Non rientrare nell'area evacuata se non autorizzati.
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In caso di Incendio
Le cause d’incendio più comuni sono:
• accumulo di rifiuti, carta o altro materiale combustibile che possa
essere facilmente incendiato;
• uso scorretto di fiamme libere o fonti di calore;
• fumare in zone a rischio o non utilizzare il posacenere;
• ostruire la ventilazione di apparecchiature elettriche e apparecchi per
il riscaldamento;
• impianti o utenze elettriche difettosi, sovraccaricati o non ben protetti;
• manutenzione carente delle apparecchiature.
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Materiale ad Uso Didattico
In caso di Incendio
Se l’emergenza è sotto controllo:
• allontanare eventuali sostanze combustibili e staccare l'alimentazione
degli apparecchi elettrici per ostacolare la propagazione dell'incendio
e, se l'emergenza è fuori dal locale in cui vi trovate, per evitare il
sorgere di eventuali focolai supplementari;
• interrompere l'eventuale erogazione dei gas compressi nella zona in cui
vi trovate;
• se ci si sente in grado, intervenire direttamente utilizzando, se
necessario, i mezzi messi a disposizione.
In caso l’emergenza sfugga al controllo:
• lasciare il locale chiudendo porte e finestre per non alimentare il fuoco
con l'ossigeno dell'aria;
•.
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In caso di Incendio
• prima di aprire le porte toccarle nella parte alta per sentire se sono
calde e verificare se c'è fuoriuscita di fumo. In questi casi apritele solo
se non avete alternative mettendovi in ginocchio e riparandovi con la
porta stessa o il muro a seconda del verso di apertura della porta;
• spostatevi con prudenza, lungo i muri, saggiando il pavimento con il
piede che non sostiene il peso del corpo.
• in presenza di fumo o fiamme è opportuno bagnare un fazzoletto e
legarlo sulla bocca e sul naso per proteggere dal fumo le vie
respiratorie ed avvolgere indumenti di lana (evitando i tessuti sintetici)
attorno alla testa per proteggere i capelli dalle fiamme.
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Materiale ad Uso Didattico
In caso di Emergenza per la Segnalazione
della Presenza di un Ordigno
•
•
CHIUNQUE si accorga di un oggetto sospetto non si avvicini
all’oggetto, non tenti di identificarlo o di rimuoverlo.
Telefonate di segnalazione devono essere comunicate al locale
presidiato.
In Caso di Rilascio Tossico ed Incendio
Esterni
•
•
•
•
restare nell'edificio;
chiudere le finestre ed i sistemi di ventilazione e sigillare gli interstizi
con stracci bagnati;
stendersi a terra e tenere uno straccio bagnato sul naso;
aspettare l'arrivo delle autorità e le disposizioni delle stesse.
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In Caso di Emergenza Sismica
•
•
•
•
Il personale è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza e, in
caso di terremoto, ad assumere e far assumere a tutti
le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate. In
particolare:
proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i tavoli o in
corrispondenza di architravi individuate;
accendere la radio, non usare i telefoni, aspettare l'arrivo delle
autorità o le disposizioni delle stesse.
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